INTRODUZIONE ALLA DOMOTICA
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INTRODUZIONE ALLA DOMOTICA
Ing. Cesare Chiodelli Ing. Giulio Destri INTRODUZIONE ALLA DOMOTICA http://www.intellidomus.com by http://www.areasp.com http://www.cssoluzioni.it Introduzione alla Domotica ..................................................................................................3 La Domotica .....................................................................................................................3 Home e Building Automation............................................................................................4 Normative nazionali ed europee.......................................................................................5 Progettare un sistema di Building Automation..................................................................5 Integrazione delle parti .....................................................................................................6 L’edificio “intelligente”.......................................................................................................7 Panoramica sugli standard esistenti per la comunicazione ............................................10 I dettagli di un progetto domotico.......................................................................................15 Requisiti di un impianto di Building Automation..............................................................16 2 Introduzione alla Domotica La Domotica Il termine “domotica” deriva dal termine francese “domotique”, a sua volta contrazione della parola latina “domus” (casa) e di “automatique” (automatica; secondo altri “informatique”, informatica): quindi letteralmente “casa automatica”. La definizione secondo l’enciclopedia è: “Scienza per lo studio e l’applicazione di nuove tecnologie elettroniche per l’automazione domestica”. La Domotica è la disciplina che si propone l’aggregazione dei sistemi e dei servizi di un edificio in un unico macro-sistema integrato, in relazione ai reali bisogni e necessità dell’utente. Attraverso l’utilizzo di tecnologie e soluzioni sempre più automatizzate, la domotica dovrebbe consentire sia di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il benessere, il risparmio energetico degli edifici (pubblici, civili, industriali), e più in generale, la qualità dell’abitare e del lavorare. In generale, con il termine domotica si intende di solito l’automazione della casa. L’obiettivo della domotica è realizzare una casa dotata di dispositivi ed impianti (agenti domotici) integrati mediante una rete di comunicazione e costituenti un sistema aperto, flessibile e capace di interagire con l’utente in modo diretto ed efficace. L’agenzia domotica è l’insieme cooperante di più entità, dette agenti, le quali si occupano di gestire ad alto livello l’abitazione domestica. Essa quindi sostituisce parzialmente l’uomo nel regolare l’ambiente nel quale egli abita. Metaforicamente si può parlare di un castello nel quale il signore (utente) non deve preoccuparsi della gestione poiché tale incombenza è demandata alla servitù (l’agenzia domotica) che è coordinata dal maggiordomo; quest’ultimo, tra gli agenti domotici, è quello che svolge le attività di supervisione su tutti gli altri e consente l’interfacciamento con l’utente. In altre parole, l’agenzia domotica si incarica di espletare una serie di funzioni rispondendo ai bisogni di chi fruisce dello spazio controllato. Le parole chiave dell’edificio intelligente sono integrazione e interoperabilità tra i sistemi da cui esso è controllato, ossia: impianti tecnologici, come climatizzazione ambientale, distribuzione dell’energia, impianti di sicurezza e sorveglianza, come servizi antincendio, controllo di accessi, antifurto e videosorveglianza, impianti di comunicazione, come collegamenti telefonici ed interfonici, videoconferenza, riproduzione e diffusione sonora, impianti informatici che forniscono servizi come posta elettronica, condivisione di unità centrali di memoria e accesso a database. 3 Home e Building Automation La domotica può essere suddivisa in diverse specializzazioni: la Home Automation, rivolta all’automazione della casa intesa come singola unità abitativa (per esempio una villa o anche un singolo appartamento), e la Building Automation, rivolta all’automazione delle funzioni di un edificio di dimensioni maggiori ad uso lavorativo (industriale, amministrativo, commerciale, ecc..). A differenza del mercato dell'Home Automation che oggi si trova in espansione, il mercato della Building Automation è un mercato già consolidato da diversi anni ed ha già sviluppato un'offerta articolata e ben recepita dagli utenti, tramite progettisti e installatori specializzati in questo settore. Talvolta il termine domotica viene circoscritto a sinonimo di Home Automation. Da parte di molti operatori nell'area della Building Automation si è formata l'opinione che gli stessi prodotti, gli stessi approcci commerciali e tecnici, se pur in scala ridotta, possano essere facilmente applicati adattati al mercato della Home Automation. Questo passaggio in realtà non è così banale poichè le due aree, per quanto presentino caratteristiche simili, hanno ambiti di utilizzo, di amministrazione e di tipologia di utenti molto diversi. Nella seguente tabella sono riassunte le principali differenze: BUILDING AUTOMATION HOME AUTOMATION Decisore azienda abitante Utente lavoratore abitante Gestore sistema building manager abitante Utilizzo complesso semplice Dimensione edificio o gruppo di edifici abitazione singola Gestione spazi dinamica statica sicurezza comfort risparmio energetico sicurezza automazione utenze elettriche status symbol controllo accessi intrattenimento Motivazioni 4 Normative nazionali ed europee Gli ultimi anni hanno portato profonde innovazioni nel modo di pensare e progettare gli impianti tecnologici, anche sotto la spinta di provvedimenti legislativi introdotti nel nostro paese e nella comunità europea. La legge 46/90, che stabilisce delle norme per la sicurezza degli impianti, e la 10/91, che regola le materie di risparmio energetico e sviluppo di nuove fonti di energia, hanno regolamentato la progettazione e la realizzazione degli impianti elettrici, termici, di rilevamento di incendi e di telecomunicazioni. Il Decreto Legislativo 626/94 ha in seguito introdotto le direttive europee sulla sicurezza completate successivamente con il regolamento di prevenzione incendi. Questo ha fatto in modo che il responsabile di una attività si sia trovato ad avere l’obbligo di gestire e tenere in efficienza un elevato numero di impianti tecnologici e di sicurezza che si presentano sempre più complessi e sofisticati. Per poter gestire in maniera efficiente queste problematiche viene in aiuto la Building Automation il cui scopo è quello di integrare tutti gli impianti sotto un unico strumento di controllo, tramite soluzioni elettroniche ed informatiche avanzate, in modo da arrivare all’integrazione in una unica rete dei diversi sottosistemi dedicati alla sicurezza, al risparmio energetico ed alle altre funzioni fondamentali. Progettare un sistema di Building Automation Il processo di progettazione edilizia ha come fine ultimo la costruzione di un immobile che risponda alle esigenze dell’uomo. Questo compito, col passare del tempo, è stato trasferito dall’edificio vero e proprio agli impianti di cui esso è corredato, ma ha comportato un prezzo in termini di costi energetici e sociali. Proprio per questo la progettazione degli edifici, oltre alle iterazioni che intercorrono tra l’ambiente esterno, l’uomo, l’involucro e l’impianto, deve tener conto anche di questo aspetto. Si può osservare, infatti, come lo sviluppo di dispositivi impiantistici ha, per certi versi, ulteriormente deresponsabilizzato la progettazione edilizia riportando esclusivamente sull’impianto di climatizzazione o d’illuminazione il compito di attivare le condizioni ambientali interne per compensare alle carenze o agli errori del progetto edilizio. Le problematiche energetiche e una maggiore attenzione al tema dell’inquinamento ambientale evidenziano, oggi, l’opportunità di operare direttamente sull’"organismo edilizio", mediante tecnologie sostenibili da un punto di vista energetico ed ambientale. Si deve poter ridurre al massimo la dipendenza energetica nell’attivazione di condizioni ambientali coerenti con le attuali attese di qualità. Infatti le condizioni ambientali interne dipendono da una corretta interazione tra il sistema 5 costruttivo e le componenti distributive e di articolazione volumetrica: queste ultime due possono contribuire in modo notevole a una mediazione intelligente tra clima interno e clima esterno. Proprio per le precedenti osservazioni il committente spesso ritiene necessario assegnare alle componenti di controllo ambientale la loro giusta rilevanza, fissando gli obiettivi del prodotto finale e consegnando la progettazione della sede a più studi di progettazione ed ingegneria che, individuando le possibili strategie tecniche/morfologiche praticabili per la loro attivazione, realizzano un progetto capace di minimizzare i consumi energetici a costi interessanti, soprattutto se confrontati con edifici costruiti secondo i criteri tradizionali. Si parla spesso a tal proposito di “edificio intelligente”. Integrazione delle parti In un edificio intelligente molte delle funzioni sono controllate da un sistema basato sulla scienza dell’informazione, sull’automazione, sull’elettronica e su di una strumentazione dotata di interfacce facilmente comprensibili e gestibili da qualsiasi tipo di utente. L’edificio stesso fa parte di un sistema che è molto più di una somma delle singole automazioni. Ci sono molti termini che identificano un sistema integrato e molti termini che indicano l’approccio all’integrazione, come ad esempio il Building Automation System. Tali sistemi sono già maturi per i mercati del settore terziario (banche, uffici, centri direzionali e tecnologici) dove la disponibilità di un più ampio budget e di esperienze maturate negli anni consentono di valutare meglio i vantaggi dell’integrazione. Per il mercato della casa, invece, si ricercano soluzioni più facilmente vendibili ad un’utenza disposta a spendere meno e molto meno consapevole delle opportunità offerte. I sistemi presenti attualmente sul mercato derivano soprattutto da due filoni: • dall’automazione industriale derivano sistemi molto affidabili, completi, flessibili ma costosi. • dai produttori di antifurti derivano sistemi semplici ed economici ma quasi sempre costruiti senza seguire gli standard e quindi potenzialmente inaffidabili quanto a supporto sul lungo termine. Non si riesce a riempire lo spazio intermedio giustificando quindi la lentezza con cui il mercato risponde a questo tipo di soluzioni. Per accattivare nuovi potenziali clienti i sistemi 6 devono presentare caratteristiche di affidabilità e modularità. Su una dotazione base, comprendente un sistema di “intelligenza locale” (centralizzata o distribuita) e su una rete di comunicazione, deve essere possibile innestare funzioni diverse, composte da moduli di programmi, sensori e attuatori, modulando in maniera agevole i costi. Inoltre deve essere possibile prevedere l’integrazione di ulteriori funzionalità in tempi successivi. Da ciò l’enorme importanza della standardizzazione a garanzia degli investimenti futuri dell’utenza. In altri termini la maggiore valenza del sistema domotico è quella di monitorare e controllare in tempo reale tutte le funzioni del sistema edificio/impianti/utenza/clima, considerando tutte le interazioni possibili e ottimizzando le prestazioni complessive secondo criteri prefissati o perfezionabili nel tempo. Gestendo in modo integrato un insieme di funzionalità complesse si può ottenere un significativo miglioramento complessivo del comfort per gli utenti e dell’efficienza energetica. Le riduzioni dei consumi per l’energia elettrica, il riscaldamento, ecc.. sono difficilmente quantificabili anche se alcune aziende fornitori di soluzioni promettono risparmi nell’ordine del 25%. Con l’intelligenza distribuita nell’edificio si possono gestire funzioni complesse quali: il controllo dell’illuminazione (complessivo o locale), della qualità dell’aria, del funzionamento dell’impiantistica, degli allarmi tecnici, delle intrusioni, dell’autenticazione degli accessi e delle risorse. La tecnologia attuale permette di scegliere impianti con o senza fili o con entrambe le modalità. Essi sfruttano sistemi di comunicazione tradizionali (radiofrequenza o linea telefonica PSTN/ISDN) oppure le moderne tecnologie GSM, GPRS, ADSL. Ne deriva una flessibilità generale che si traduce in un’ampia scelta per l’utilizzatore di funzioni particolarmente utili e finora gestibili solo manualmente e soprattutto complesse da installare. Inoltre, tali sistemi possono permettere l’accesso al mercato dei teleservizi in rete permettendo lo scambio di messaggi con l’esterno. L’edificio “intelligente” Gli edifici attuali, destinati ad attività produttive nel settore dei servizi, si stanno evolvendo verso configurazioni chiamate Edificio intelligente oppure Hi-Tech Building. Il vantaggio della concentrazione in un unico sistema edilizio di una quantità crescente di servizi avanzati consiste nell’eliminare i passaggi intermedi, e quindi semplificare il processo di lavorazione a vantaggio della qualità del prodotto finale, della velocità di produzione e della produttività del capitale investito in uomini e tecnologie. La spinta principale nella direzione dell’Edificio Intelligente è data dal fatto che questa soluzione è il punto d’incontro 7 delle diverse esigenze (architettoniche, funzionali, economiche) che concorrono a definire le prestazioni richieste al sistema edificio e al suo “hardware”. Questa soluzione nasce dall’aver capito che in un’attività di produzione le strutture edilizie, gli impianti generali, gli impianti produttivi vanno considerati come un sistema unico di risorse concorrenti sia all’esercizio che allo sviluppo dell’intero sistema produttivo. In altri termini nella progettazione dell’edificio è necessario pianificare lo sviluppo dei mezzi tecnologici di produzione e anche integrare razionalmente tra loro i principali sottosistemi necessari all’attività produttiva. All’interno di questa logica si possono individuare le principali ragioni di natura tecnica, economica e organizzativa che favoriscono l’espandersi di queste applicazioni: • la grande diffusione delle tecnologie elettroniche applicate all’informatica, alle comunicazioni, al controllo degli impianti, alla sicurezza e alla sorveglianza che ha favorito la riduzione del costo unitario delle funzioni svolte. • la necessità di razionalizzare e coordinare l’installazione, la manutenzione e l’espansione degli impianti. • l’esigenza di evitare la proliferazione di reti di trasmissione di informazioni, di favorire l’integrazione di apparati diversi che svolgono funzioni simili, di favorire la compatibilità dei sottosistemi che sono previsti per la comunicazione. • la valutazione della produttività dell’edificio che è crescente quando in esso sia possibile riunire ed organizzare razionalmente molte risorse tecnologiche ed umane. Tutte queste considerazioni hanno come conseguenza la scelta di strutture edilizie ed impiantistiche altamente razionali, affidabili e capaci di garantire efficienza, comfort, e sicurezza anche nei confronti di gravi eventi perturbativi come incendi, scosse sismiche, black-out elettrici, furti, ecc.. Nel tempo, lo sviluppo di nuove tecnologie elettroniche e informatiche (sensori, reti, terminali, ecc.) ha permesso l’introduzione e l’integrazione di sistemi per controllare e gestire in modo automatico il funzionamento degli impianti produttivi. Tali processi hanno portato le loro innovazioni a modificare il controllo e la gestione dei seguenti sottosistemi: 8 • Impianti tecnologici - climatizzazione ambientale, generazione e distribuzione dell’energia, controllo spaziale e temporale dell’illuminazione interna ed esterna, distribuzione idrica, trasporti verticali e orizzontali. • Impianti di sicurezza e sorveglianza - rilevazione di fumo e gas, servizi antincendio, controllo barriere di accesso, controllo antintrusione e antifurto, sorveglianza mediante monitor a circuito chiuso. • Impianti di comunicazione: collegamenti telefonici ed interfonici, telefax, videoconferenza, traduzione simultanea, riproduzione e diffusione sonora, ricerca persone. • Impianti informatici: trattamento di testi e immagini, posta elettronica, condivisione di risorse come le unità centrali di memoria e le unità di stampa, accesso a database. Questi quattro sistemi sono utili ed efficaci, ma per realizzare l’edificio intelligente è necessario un successivo passo costituito da un nuovo livello di automazione che integra i precedenti sottosistemi rendendo possibile una vera e propria gestione centralizzata. Nasce così un sistema integrato di automazione e controllo di tutti gli impianti tecnologici di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione, illuminazione, sorveglianza antincendio e antintrusione, di comunicazione, di trattamento delle informazioni. In questo modo si realizza la gestione complessiva del sistema di produzione e si può ottimizzare l’uso delle risorse disponibili sia in termini di efficienza che di produttività. Un aspetto importante di una struttura di tipo gerarchico è quella di garantire la crescita modulare, ossia la possibilità di espansione al crescere delle esigenze e l’adattamento a specifiche variabili nel tempo. I campi tipici di applicazione dell’edificio intelligente sono: edifici per uffici, centri direzionali, centri commerciali, centri per congressi, ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie, università, musei, alberghi, parcheggi, ecc.. L’obiettivo da raggiungere è la gestione dei flussi di materiali, energia, comunicazioni e informazioni in modo da garantire la massima sicurezza e comfort degli occupanti, la funzionalità delle comunicazioni, l’accesso ad informazioni e la riduzione delle risorse energetiche. L’architettura più adatta a gestire simili livelli di automazione è il modello ad intelligenza distribuita con duplicazione dei dispositivi critici. Essa necessita di un centro di controllo specializzato per ognuna delle quattro aree funzionali ed organizzare la gestione globale tramite un centro di supervisione. Il processo deve essere il più possibile automatico ma è necessario che un 9 operatore abbia la possibilità di intervenire direttamente nel caso di guasti o per ordinaria manutenzione o per l’attivazione di procedure non usuali. In molte tipologie di edifici come alberghi, villaggi vacanze, parcheggi, banche, uffici, palestre, ecc.. si ha l’esigenza di controllare l’accesso ad ambienti, reparti e zone di sicurezza. Tale necessità ha imposto lo sviluppo di dispositivi che devono poter controllare i dati identificativi del personale che ha il privilegio di poter passare in queste aree tramite badge o codice PIN e segnalare al personale addetto alla sorveglianza eventuali infrazioni. Nell’ambito del controllo di un edificio intelligente è opportuno pensare ad un’integrazione complessiva dei sistemi che effettuano il controllo degli accessi alla rete con funzioni come quelle relative alla sicurezza e al monitoraggio degli ambienti (rilevazione e spegnimento incendi, videosorveglianza, ecc..) in modo da semplificare l’installazione e ridurre il cablaggio. Panoramica sugli standard esistenti per la comunicazione In questa sezione vengono brevemente descritti alcuni standard utilizzati sia per la comunicazione che per la realizzazione di sistemi per Domotica e Building Automation. All Bus Datapark Tecnologia basata sulla trasmissione bidirezionale impulsiva in banda base su una delle quattro dorsali bus a disposizione. Delle quattro dorsali chiamate Databus, Parkbus, Widebus e Virtualbus solo le prime tre sono costituite da un monofilo telefonico riferito a terra, mentre la quarta non necessita di un vettore fisico (onde convogliate). La loro banda passante è molto grande, infatti spazia da 3Hz a 5/6 MHz, e questo da la possibilità di trasmettere dati sia in analogico che in digitale. Bati Bus Questo standard fa uso dei normali doppini telefonici per permettere la comunicazione di comandi tra CPU, attuatori e sensori all’interno di una rete di automazione domestica. Nel 1999 è stato una delle basi su cui sviluppare il più famoso standard KNX (konnex). Bluetooth Fondato nel 1998 da colossi come Ericsson, IBM, Intel, Nokia e Toshiba, utilizza un sistema radio che opera con portanti intorno alla frequenza di 2,4 GHz e permette ad 10 apparecchiature elettroniche ed informatiche di dialogare tra loro con velocità fino ad 1 Mbps in un raggio massimo di alcune decine di metri. EIB (European Installation Bus) E’ uno standard aperto, disponibile a tutti i costruttori che intendono offrire soluzioni per l’automazione domestica o degli uffici. Può essere adottato su molti tipi di linea come il doppino, la powerline, ethernet, radiofrequenza ed infrarosso. Si è diffuso molto sul mercato ed è andato poi a confluire nello standard KNX. EHS (European Home System) Nato con la collaborazione fra case costruttrici e agenzie governative è nato per garantire la comunicazione fra apparecchiature presenti all’interno di una rete domestica o dell’ufficio. Supporta milioni di indirizzi, comprende la funzionalità Plug & Play e dispone di un efficace sistema di gestione degli errori che lo rende particolarmente affidabile. Anche questo progetto è andato a confluire in KNX. Ethernet Noto anche come IEEE 802.3 è stato alla base dello sviluppo delle reti locali di computer degli ultimi anni. Il costo ridotto della tecnologia dovuta alla semplicità del suo standard e la possibilità di sfruttare cavi ormai universalmente diffusi ed usati anche per le connessioni telefoniche come i cavi RJ-45 per velocità di trasmissione comprese tra 1 Mbps e 1 Gbps sono il suo punto di forza e lo rendono il protocollo in assoluto più utilizzato. Negli ultimi tempi si cerca di utilizzarlo anche per l’automazione domestica. HBS (Home Bus System) Nato nel 1988 in risposta da parte di alcune casa giapponesi agli standard europei e americani, utilizza due cavi coassiali e otto coppie di twisted-pair a cui vengono collegati tutti gli apparecchi audio/video, telefoni e altri dispositivi. No New Wires Permette la realizzazione di una rete multimediale ad alta velocità su rete elettrica, che può essere integrata con collegamenti radio per coprire anche i punti dove non è disponibile la cablatura elettrica. Può raggiungere velocità fino a 14 Mbps. 11 Shareware Membro della Wireless Ethernet Compatibility Alliance (WECA) offre soluzioni hardware e software che permettono connessioni con alte prestazioni fra i dispositivi all’interno dell’abitazione. X-10 Presente da moltissimo tempo sul mercato statunitense e diffusosi anche in Europa è diventato uno standard storico e consolidato, anche grazie alla innumerevole presenza di dispositivi sul mercato. Un impianto X-10 è costituito da una unità centrale che invia i comandi ai dispositivi periferici ed sfrutta come linea di trasmissione la rete elettrica. Cebus (Consumer Elettronics Bus) Sviluppato dall’americana Electronic Industries Association, è uno standard integrato multimediale per sistemi di Home Automation che ha come caratteristiche principali la flessibilità e la modularità. Lo svantaggio legato a questo standard è che i dispositivi che lo supportano necessitano di sufficiente potenza di elaborazione per permettere la trasmissione dei dati. HAVI (Home Audio Video Interoperability) Sviluppato da otto grandi case produttrici di apparecchiature elettroniche di consumo come Grunding, Hitachi, Matsushita, Philips, Sharp, Sony, Thompson e Toshiba con l’architettura di una rete domestica paritetica e distribuita. E’ basato sull’interfaccia i.LINK ed offre servizi come la connettività Plug & Play, l’interoperabilità tra apparecchiature di marche diverse e facilità d’uso. HES (Home Electronic System) E’ uno standard internazionale sviluppato da esperti con varia nazionalità e provenienza. Gli esperti sono organizzati in un gruppo di lavoro noto come ISO/IECJTC1/SC25/WG1 che ha il compito di sviluppare standard e sottoporli alle nazioni partecipanti per l’approvazione. Gli obiettivi prefissi sono quelli di un interfaccia universale, un linguaggio di comunicazione standard e un Residential Gateway che permetta la comunicazione con l’esterno. 12 Home Plug and Play Le sue specifiche, che rientrano in quelle definite dal CEBus, regolano l’interazione ad alto livello tra dispositivi ed applicazioni. Questo comporta che ogni costruttore possa progettare i suoi apparecchi senza conoscere niente del funzionamento delle altre apparecchiature con cui vorrà dialogare. Jini La missione di questo standard basato su tecnologia Java è quella di permettere la nascita di un ampio numero di dispositivi consumer interoperabili tra loro, mediante uno standard industriale aperto. In questo modo si da la possibilità di effettuare scambio di dati togliendo però l’onere alle case costruttrici di pensare anche al mezzo fisico di comunicazione. KNX (Konnex) E’ nato in seguito ad una confluenza in questo unico progetto di 3 standard come EIB, BATIBUS, EHSA in modo da promuovere uno standard unico dedicato al home e building automation. Lo standard include in se tutte le principali caratteristiche dei tre da cui deriva. I componenti, realizzati da costruttori diversi, vengono garantiti, dopo una certificazione della Konex, per essere interoperabili e funzionare correttamente senza il bisogno di interfacce. Supporta varie modalità di funzionamento e diversi mezzi trasmissivi ed è stato pensato per diventare un marchio di qualità per il consumatore. LonWorks Creata più di 10 anni fa dalla Echelon Corporation costituisce una piattaforma multimediale, aperta ed indipendente dai tipi di media trasmessi, per la gestione di dispositivi connessi in rete. Le sue specifiche possono essere utilizzate da chiunque su qualunque sistema senza il riconoscimento di royalities, e dopo una fase di accurati test il prodotto può utilizzare il logo LonWorks. Ne esiste attualmente una implementazione su chip che ha ottenuto un grandissimo successo sul mercato. 13 OSGi (Open Service Gateway initiative) E’ uno standard nato dalla collaborazione di 14 colossi dell’informatica, dell’elettronica e delle telecomunicazioni. E’ basato su tecnologia JAVA ed è nato per interfacciare apparecchi domestici intelligenti con reti di dati. Comprende una vasta gamma di servizi possibili come connettività internet, servizi TV intelligenti, funzioni di automazione domestica e monitoraggio a distanza. UPnP (Universal Plug and Play) Utilizzando tecnologie e protocolli web standard permette ad un’ampia gamma di dispositivi di riconoscersi e di comunicare tra di loro mediante apparecchiature intermedie come PC o set-top box. Le sue specifiche sono fornite in modo aperto dal UPnP Forum e rappresentano delle linee guida da far rispettare ai singoli costruttori. VESA Home Network Consente lo scambio di informazioni all’interno di apparecchiature digitali connesse all’abitazione e fornisce l’interoperabilità anche tra dispositivi presenti su reti diverse. Consente un controllo diretto sui dispositivi sia da parte dell’utente che dagli altri dispositivi e fornisce anche un’interfaccia comune fra i vari Residential Gateway presenti. ZigBee Sistema Wireless per lo scambio di informazioni tra dispositivi di elettronica di consumo, è sostenuto dalla ZigBee Alliance, consorzio che raggruppa decine di aziende fra cui colossi come Samsung e Motorola. Il suo uso entro la Domotica è ancora agli inizi ma si va rapidamente diffondendo. 14 I dettagli di un progetto domotico Il primo passo nella realizzazione di un progetto è quello di definire e classificare l’insieme di utenze, ossia di servizi, che il sistema deve gestire, in modo da poter analizzare i requisiti che esse pongono alla struttura degli strumenti di controllo. In base ad un criterio funzionale le utenze possono essere suddivise in due settori principali: • Gestione ambientale che coinvolge tutte quelle utenze legate al controllo delle condizioni ambientali e al miglioramento del comfort dell’utente. Tra queste utenze sono la distribuzione dell’energia, la climatizzazione, l’illuminazione automatica, l’azionamento remoto di sistemi di aperture e ingresso. • Gestione della sicurezza che comprende sia sistemi anti-intrusione e anti-rapina che sistemi per la gestione di eventi potenzialmente pericolosi come fughe di gas, allagamenti, incendi ed eventi atmosferici. Questo settore rappresenta uno degli aspetti salienti nella realizzazione di un impianto di Building Automation perchè offre una protezione passiva rilevando tutti i possibili eventi dannosi attraverso la propria rete di sensori e segnalando tempestivamente il problema all’utente o ad opportune strutture come Polizia, Vigili del Fuoco, 118. Quello però che rende un impianto di Building Automation “intelligente” è la possibilità di operare una sicurezza attiva; l’impianto è quindi in grado di reagire di fronte alla rilevazione di un allarme evitando o almeno limitando potenziali danni (a volte anche irrimediabili) a persone o cose. Lo scopo deve essere quello di realizzare un controllore per Bulding Automation modulare, ingegnerizzato ed espandibile, predisposto per operare sulle categorie di utenze sopra definite. 15 Requisiti di un impianto di Building Automation Partendo da alcune ricerche effettuate sulle esigenze imposte dal mercato oggi esistente è possibile individuare quali devono essere le funzionalità essenziali di un sistema di Building Automation affinché possa essere considerato appetibile per gli utenti finali. Qui di seguito sono riportate le caratteristiche delle quali si è tenuto conto nella realizzazione del progetto. • Temporizzazione Il sistema deve permettere di definire programmi temporizzati per tutte le utenze collegate: ad esempio per gestire le fasce orarie per l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento o per attivare l′irrigazione del giardino ad uno o più orari prestabiliti; le programmazioni possono essere definite su base giornaliera, settimanale o annuale. • Rilevazione di presenza/movimento Nelle zone di passaggio come corridoi, rampe scale o camminamenti esterni è particolarmente utile prevedere il controllo automatico dell'illuminazione in funzione del movimento di persone. Il sistema di rilevamento presenze, realizzato attraverso comuni sensori ad esempio ad infrarosso, offre una duplice funzione: oltre a gestire la già citata illuminazione automatica, permette di realizzare senza ulteriori costi un semplice sistema di anti-intrusione. • Scenari possibili Il sistema deve offrire la possibilità di definire scenari ossia combinazioni di stati e regolazioni per le diverse utenze. E’ possibile infatti gestire l’attivazione di diversi dispositivi con un singolo comando in modo da sgravare l’utente dalle numerose operazioni altrimenti necessarie. Un esempio pratico potrebbe essere uno scenario chiamato “Modalità Notturna”; il sistema provvederebbe automaticamente all’abbassamento di tutte le tapparelle, alla regolazione della temperatura ideale nelle varie zone climatizzate, all’inserimento del sistema anti-intrusione e quant’altro fosse prestabilito dall’utente. L’uso degli scenari può essere utilizzato non solo per applicazioni domestiche ma anche per il controllo di edifici destinati per esempio a contenere molteplici uffici come accade per il settore terziario; con un semplice 16 comando sarebbe infatti possibile gestire l’insieme delle operazioni compiute quotidianamente dal gestori dei vari ambienti come potrebbero essere lo spegnimento luci, l’inserimento antifurto, la disattivazione dell’impianto di climatizzazione e quant’altro richiesto dalle esigenze reali. • Comando a distanza Il comando a distanza offre all’utente la possibilità di gestire tutte le utenze in qualsiasi posizione si trovi all’interno o nelle immediate vicinanze dell’edificio attraverso un pannello di controllo senza fili. Il pannello di controllo potrebbe essere rappresentato da un touch-panel in cui comandi, controlli e segnalazioni sono rappresentati con simboli e scritte ben visibili e di facile comprensione. • Illuminazione Il sistema gestisce l’illuminazione di più zone indipendenti tra loro, si occupa sia degli ambienti interni che di quelli esterni. Una regolazione automatica dell’illuminazione permette un risparmio energetico attraverso tecniche di controllo dei parametri di luminosità di cui un semplice esempio è il sensore crepuscolare. Il controllo può anche prevedere la gestione degli avvolgibili e delle tende per permettere la regolazione assoluta anche delle fonti luminose naturali. • Climatizzazione Il controllo della climatizzazione di varie zone indipendenti tra loro è uno degli aspetti fondamentali. La gestione avviene sia attraverso le impostazioni dell’utente (temporizzazioni su base giornaliera o settimanale) sia attraverso valutazioni automatiche effettuate autonomamente dall’impianto attraverso la propria sensoristica. Anche in questo viene promosso il risparmio energetico attraverso la valutazione di condizioni ambientali sfavorevoli all’inserimento dell’impianto di climatizzazione. • Telecontrollo L’intero impianto deve potere essere controllato a distanza attraverso i più comuni mezzi di telecomunicazione come ad esempio Internet, telefonia cellulare e telefonia fissa. Il telecontrollo permette in ogni istante la supervisione e il controllo 17 completo dell’intero impianto, esso permette quindi all’utente per esempio di essere informato tempestivamente dell'attivazione di un allarme. • Rilevamento parametri meteo Rilevando i parametri meteo come pioggia, vento o temperatura esterna il sistema è in grado di intervenire automaticamente su varie utenze quali ad esempio tapparelle ed infissi in modo da impedire eventuali danni che potrebbero essere prodotti da eventi atmosferici potenzialmente pericolosi. • Monitoraggio aperture Il sistema deve controllare lo stato di apertura o chiusura di serramenti come porte o finestre; ciò è essenziale sia per la gestione di un sistema di anti-intrusione perimetrale sia per esempio per coordinare l′apertura/chiusura dei serramenti in concomitanza con l’inserimento dell′impianto di climatizzazione. • Rilevamento allarmi Il sistema deve essere in grado di rilevare fenomeni tipo l′allagamento degli ambienti, le fughe di gas, la presenza di fumi od incendi ed intervenire tempestivamente. In seguito alla rilevazione di un evento potenzialmente pericoloso l’impianto deve immediatamente avvisare l’utente del pericolo imminente ed attuare le opportune contromisure quali ad esempio l’attivazione del sistema anti-incendio oppure la chiusura dell’elettrovalvola principale per l’erogazione dell’acqua nel caso di un allagamento. 18 Seminario di Introduzione alla Domotica Ing. Giulio Destri Ing. Cesare Chiodelli © Intellidomus ® by AreaSP & CS Soluzioni 1 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: Intellidomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 2 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 1 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 3 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Origine del termine “Domotica” • Il termine “domotica” deriva dal termine francese “domotique”, a sua volta contrazione della parola latina “domus” (casa) e di “automatique” (automatica; secondo altri “informatique”, informatica): quindi letteralmente “casa automatica”. • Secondo l’enciclopedia è: “Scienza per lo studio e l’applicazione di nuove tecnologie elettroniche per l’automazione domestica”. • La Domotica è la disciplina che si propone l’aggregazione dei sistemi e dei servizi di un edificio in un unico macro-sistema integrato, in relazione ai reali bisogni e necessità dell’utente. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 4 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 2 Definizioni precise • Domotica Automazione di un edificio dotato di dispositivi ed impianti (agenti domotici) integrati mediante una rete di comunicazione e costituenti un sistema aperto, flessibile e capace di interagire con l’utente in modo diretto ed efficace. • Home Automation Automazione della casa intesa come singola unità abitativa (es. villa o singolo appartamento). • Building Automation Automazione di un edificio di dimensioni maggiori per uso lavorativo (industriale, amministrativo, commerciale, ecc.). C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 5 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 L’edificio “intelligente” • Concentrazione di diversi servizi in un unico sistema edilizio, grazie all’utilizzo di tecnologie elettroniche e informatiche che permettono l’introduzione e l’integrazione di sistemi per il controllo e la gestione di impianti produttivi: – – – – Tecnologici di Sicurezza e Sorveglianza di Comunicazione Informatici ¾ Requisiti: INTEROPERABILITA’ E INTEGRAZIONE C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 6 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 3 Implementazione dell’edificio intelligente - 1 L’obiettivo della domotica è realizzare un’unità edilizia • dotata di dispositivi ed impianti (agenti domotici) • integrati mediante una rete di comunicazione • e costituenti un sistema – aperto, – flessibile – capace di interagire con l’utente in modo diretto ed efficace. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 7 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Implementazione dell’edificio intelligente - 2 • L’agenzia domotica è l’insieme cooperante di più agenti, i quali si occupano di gestire ad alto livello l’unità edilizia. • Essa quindi sostituisce parzialmente l’uomo nel regolare l’ambiente nel quale egli abita. • L’agenzia domotica è coordinata dal “maggiordomo”, l’agente domotico che svolge le attività di supervisione su tutti gli altri e consente l’interfacciamento con l’utente. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 8 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 4 Approcci per la realizzazione di un edificio intelligente • L’approccio può essere comune fra Building e Home Automation? • Le due aree, per quanto presentino caratteristiche simili, hanno ambiti di utilizzo, di amministrazione e di tipologia di utenti molto diversi. 9 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Building vs. Home Automation BUILDING AUTOMATION HOME AUTOMATION Decisore azienda abitante Utente lavoratore abitante Gestore sistema building manager abitante Utilizzo complesso semplice Dimensione edificio o gruppo di edifici abitazione singola Gestione spazi dinamica statica sicurezza comfort risparmio energetico sicurezza automazione utenze elettriche status symbol controllo accessi intrattenimento Motivazioni C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 10 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 5 Esigenze che spingono allo sviluppo della domotica: legislazione • Norme per la sicurezza degli impianti (es. legge 46/90) • Risparmio energetico e nuove fonti di energia (es. legge 10/91) • hanno regolamentato la progettazione e la realizzazione degli impianti elettrici, termici, di rilevamento di incendi e di telecomunicazioni. • Il Decreto Legislativo 626/94 ha in seguito introdotto le direttive europee sulla sicurezza completate successivamente con il regolamento di prevenzione incendi. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 11 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Esigenze che spingono allo sviluppo della domotica: conseguenze • Si rende necessario inserire entro l’edificio una serie di impianti tecnologici e di sicurezza • Che devono essere interconnessi fra di loro • E garantire una loro gestione integrata ¾ Soluzione: Home e Building Automation C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 12 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 6 Esigenze che spingono allo sviluppo della domotica: conseguenze - 2 • Domotica ¾Ottimizzazione uso impianti ¾Risparmio energetico ¾Risparmio economico 13 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 14 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 7 Necessità per un sistema domotico • Integrazione fra diversi sistemi (allarmi, rete elettrica, climatizzazione, telecomunicazioni ecc…) • Gruppi di sensori e gruppi di attuatori • Supervisione (centralizzata o distribuita) • Interfaccia/interfacce utente (semplici da usare) • Memoria per la parametrizzazione ed eventuale memoria eventi ¾ Sistema integrato (Building Automation System) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 15 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Un sistema di Building Automation • • • • • Controllo climatizzazione Controllo generale consumi energetici Controllo illuminazione Controllo di presenza persone Applicazioni mature per diversi contesti – – – – Centri commerciali Industrie (grandi capannoni e complessi) Centri direzionali Grandi edifici dell’ultima generazione C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 16 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 8 Un sistema di Home Automation • Deve consentire il controllo di un insieme di utenze, suddivise in due grandi categorie – Gestione ambientale • • • • • Climatizzazione Illuminazione Irrigazione Automatismi Risparmio energetico – Gestione della sicurezza (passiva e attiva) • Videosorveglianza • Sistemi anti-intrusione • Rilevazione fughe di gas, allagamenti, ecc. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 17 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Con cosa dovrebbe interagire un sistema di Home Automation? • • • • • • Impianto elettrico Impianto idraulico Impianto di climatizzazione Impianto del gas Telefono fisso e cellulare Internet C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 18 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 9 La struttura un sistema di Home Automation • Sistema di controllo – Centralizzato – Distribuito (punti “intelligenti”) – Ibrido • • • • Sensori Attuatori Interfacce utente per programmazione e visualizzazione Rete di comunicazione fra tutti questi elementi C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 19 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Provenienza delle tecnologie per la Home Automation • • • • • “Downsizing” di sistemi di Building Automation Evoluzioni di apparati di gestione automatismi Evoluzioni di impianti di allarme Proposte di grandi fornitori di materiali elettrici “Trasferimenti” di soluzioni dall’automazione industriale (automazione civile) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 20 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 10 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 21 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il mercato della Home Automation • Soluzioni di grandi player – Gewiss – BiTicino – Beghelli – …. • Costo elevato • Tecnologie proprietarie • Soluzioni complete ed esaustive C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 22 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 11 Il mercato della Home Automation - 2 • Componenti di grandi player – Wago – Siemens – IMO – …. • Derivazione da automazione industriale • Tecnologie più standardizzate • Soluzione da costruire C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 23 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il mercato della Home Automation - 3 • Offerte di piccole e medie imprese – Da automazione industriale – Installatori di allarmi – Installatori di automatismi • Assenza di standard di mercato globali • Presenza di standard di mercato per la comunicazione C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 24 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 12 Il mercato della Home Automation: chi sono i clienti • • • • • Edilizia residenziale di fascia alta (ville) Seconde case di fascia alta Uffici/esercizi pubblici e non Piccole aziende (uffici, magazzini, capannoni) Residenze protette per anziani/disabili ¾Il mercato di massa ancora non è decollato C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 25 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le professionalità coinvolte • Ingegnere impiantista (progettazione) • Ma chi fa l’installazione? – Elettricista – Idraulico – Tecnico di allarmi – Tecnico videosorveglianza –… C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 26 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 13 Home Automation, le professionalità coinvolte -2 • l’”edificio intelligente” deve offrire – Flessibilità – Sicurezza – Comodità – Facilità di uso • Ciò presuppone una progettazione e una realizzazione dei sistemi con un approccio multidisciplinare C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 27 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le professionalità coinvolte - 3 Sono infatti necessarie competenze • di impianti termotecnici ed idraulici, • di impianti elettrici, • di sistemi di allarme, • di sistemi di sorveglianza, • di apparati per automazione (controllori, sensori e attuatori), • di informatica, • di design di interfacce utente, • di reti di telecomunicazione ¾ E’ necessaria una “system integration” C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 28 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 14 Home Automation, e le soluzioni? Soluzioni proprietarie: • Vincolo ai produttori, per tutti i componenti • Spesso complete solo entro certi ambiti (illuminazione, automatismi) • Problemi nella integrazione globale e/o nella connessione verso reti di comunicazione • Costi piuttosto elevati C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 29 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, e le soluzioni? - 2 Soluzioni aperte • Flessibilità • Integrabilità tra componenti diversi • Possibilità di scelta dei vari componenti tra i migliori sul mercato • Apertura verso reti e sistemi informatici • Maggiore lavoro per la realizzazione (si parte da dei “semilavorati”) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 30 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 15 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: Intellidomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 31 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, tipologie di componenti • • • • • Supervisori Interfacce utente Reti Sensori Attuatori C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 32 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 16 Home Automation, tipologie di componenti • • • • • Supervisore centrale Smart node Interfacce utente (es. pannelli operatore) Rete di connessione Sensori elettrici C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 33 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Esempio di sistema basato su smart nodes (MYHOME di BiTicino) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 34 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 17 Esempio di sistema basato su smart nodes (MYHOME di BiTicino) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 35 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le famiglie di tecnologie: le reti • • • • Reti a stella Reti a bus Reti ibride Collegamenti wireless C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 36 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 18 Home Automation, le famiglie di tecnologie: le reti e i protocolli • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • All Bus Datapark Bati Bus Bluetooth EIB (European Installation Bus) EHS (European Home System) Ethernet HBS (Home Bus System) No New Wires Shareware X-10 Cebus (Consumer Elettronics Bus) HAVI (Home Audio Video Interoperability) HES (Home Electronic System) Home Plug and Play Jini KNX (Konnex) LonWorks OSGi (Open Service Gateway initiative) UPnP (Universal Plug and Play) VESA Home Network ZigBee C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 37 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le famiglie di tecnologie: sistemi di controllo • • • • Pannelli “intelligenti” Centraline connesse Centraline + supervisore centrale Unico supervisore centrale C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 38 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 19 Home Automation, le famiglie di tecnologie: sensori • • • • • • • Pressometri Sonde di temperatura Rilevatori di presenza Sensori intrusione Sensori gas/inondazione Rilevatori aperto/chiuso Sensori fine corsa C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 39 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le famiglie di tecnologie: attuatori • • • • • Elettrovalvole Motori passo passo Interruttori/relé Prese comandate Inverter C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 40 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 20 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 41 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le famiglie di tecnologie: sistemi di controllo • Componenti impostabili ma non programmabili • Componenti programmabili con strumenti proprietari • Componenti completamente programmabili C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 42 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 21 Home Automation, il software • Linguaggi proprietari • Linguaggi standard dell’automazione • Linguaggi informatici (PC, Palmari e derivati) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 43 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, il software • Sviluppo ingegneristico del software – Documentazione di progetto – Metodologie rigorose per sviluppo e test – Documentazione delle varie fasi – Tendenza a comporre il tutto C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 44 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 22 Home Automation, il software • Il ruolo del software diviene sempre più importante • Il software è determinante nei progetti aperti • Competenze nel software C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 45 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, software per dialogo tra componenti • Integrazione tra tecnologie informatiche e sistemi di automazione – PLC – SCADA – PC – Palmari/Smart devices – Telefonia cellulare C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 46 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 23 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 47 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation, le reti • Reti interne al sistema – Comunicazione controllori-sensori – Comunicazione controllori-attuatori – Comunicazione fra gerarchie di controllori – Comunicazione fra controllori e HMI – Comunicazione fra controllori e sistemi informatici C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 48 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 24 Home Automation, le reti - 2 • Reti esterne al sistema – Internet (TCP/IP) • Telefono (ADSL, ISDN, Modem analogici) • Wireless (Wi-Max, Wi-Fi) – Cellulari GSM (SMS) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 49 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Home Automation e reti: le possibilità • Ricezione allarmi via e-mail / SMS • Invio comandi (semplici) via SMS • Interazione diretta via pannelli di controllo Web o client-server per controllo totale • Videosorveglianza con telecamere IP C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 50 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 25 Home Automation e reti: le necessità • • • • Integrazione fra ICT ed automazione Sicurezza (applicazione metodologie) Robustezza delle comunicazioni Conoscenza di entrambi i mondi C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 51 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Esempio di sistema completo: CHORUS di GEWISS C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 52 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 26 Agenda • • • • • • • La Domotica: definizioni precise Impianti degli edifici ed automazione La situazione corrente: miti e realtà I componenti hardware Il ruolo del software Telecontrollo e Domotica Un esempio di sistema reale: IntelliDomus 53 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Introduzione Intellidomus® è la soluzione sviluppata e proposta da AREA Solutions Providers e CS Soluzioni per l’automazione degli edifici. E’ applicabile sia a unità funzionali come uffici, locali pubblici, hotel, officine, negozi, magazzini, sia a unità abitative private come appartamenti, ville o strutture condominiali. • • • • • • • • • • Uffici Stabilimenti Magazzini Officine Serre Alberghi e case di riposo Centri commerciali Negozi ed esposizioni Centri benessere e sport Ristoranti, locali e musei • • • • • Appartamenti Spazi condominiali Ville Residence Villaggi turistici Intellidomus® impiega tecnologie basate su piattaforme hardware e software ampiamente diffuse; bus e protocolli di comunicazione adottati sono standard a livello internazionale. Nulla di “proprietario” caratterizza il sistema: al contrario le intrinseche flessibilità, modularità ed espandibilità verso le diverse tipologie di reti ne esaltano le capacità di interconnessione e le possibilità di impiego nei più disparati contesti. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 54 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 27 Il sistema Intellidomus® - Architettura Moduli interfaccia reti “domotiche” Moduli Controllore/i Input/Output BUS Sistema di Videosorveglianza Ethernet Moduli Input/Output STB Controllo Remoto via GSM SetTopBox Internet Utenze elettriche Controllo Locale (HMI) Antifurto / Antintrusione Controllo Remoto (HMI) (Human Machine Interface) Comandi manuali “di emergenza” 55 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Configurazioni tipiche Versione Stand-alone Versione STB - No SetTopBox - Connessione HMI diretta (via Ethernet) - Numero I/O controllabili ridotto - Interfaccia HMI semplificata - Costi molto contenuti - Espandibilità assicurata - SetTopBox - Connessione di più dispositivi per HMI (Wi-Fi, TV, ….) - Elevato numero di I/O controllabili - Interfaccia HMI completa - Possibilità di interconnessione con altri sistemi esistenti (videosorveglianza,…) Opzioni: - Controllo remoto via GSM e via Internet - Integrazione/interfaccia sistema antintrusione Opzioni: - Controllo remoto via GSM e via Internet - Moduli interfaccia altre reti: (LON, EIB-Konnex, RS-485 Modbus,…) - Integrazione/interfaccia sistema antintrusione - Sistema di videosorveglianza Versione MultiCPU - SetTopBox - Connessione di più dispositivi per HMI (Wi-Fi, TV, ….) - Numero di I/O controllabili molto elevato - Interfaccia HMI completa - Possibilità di interconnessione con altri sistemi esistenti (videosorveglianza,…) Opzioni: - Controllo remoto via GSM e via Internet - Moduli interfaccia altre reti: (LON, EIB-Konnex, RS-485 Modbus,…) - Integrazione/interfaccia sistema antintrusione - Sistema di videosorveglianza C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 56 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 28 Il sistema Intellidomus® - Il Controllore e i Moduli - P.L.C. (Programmable Logic Controller) -> Controllore di tipo industriale - Connettività Ethernet di default - Programmabile con linguaggi standard IEC 61131-3 Struttura modulare del sistema Il Controllore interagisce con il mondo esterno tramite Moduli di Input / Output di diversa natura, posti l’uno a fianco dell’altro secondo le effettive necessità della singola installazione. Il numero totale di moduli collegabili ad un controllore è di 64. Tipologie di moduli I/O (Input / Output) I Moduli si distinguono in: DIGITALI ANALOGICI di COMUNICAZIONE di INTERFACCIA (di ingresso – input) (di uscita – output) (di ingresso – input) (di uscita – output) (RS232, RS485, Modbus, peer-peer, LonWork, Ethernet…) (bus EIB-Konnex, DALI, EcoBus, BacNet, Enocean, Profibus,…) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 57 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Moduli e segnali elettrici - Ampia gamma di segnali elettrici gestibili, tipico di un controllore industriale - Segnali digitali sia a bassa tensione (5, 24, 48 Vdc) che a tensione elevata (220/230 Vac); disponibili come ingressi e come uscite. Queste ultime anche in versione a relè. - Segnali analogici in tensione, in corrente, per sonde di temperatura (ampio spettro di impiego: 0-20mA, 4-20mA, -10/+10 volt, PT100, termocoppie…) - Vasta gamma di protocolli e di interfacce hardware per la comunicazione con altri dispositivi: Intellidomus® può scambiare grazie ad appositi moduli, dati via RS232 o RS485 sfruttando protocolli standard come Modbus piuttosto che altri di tipo proprietario, interfacciandosi a tutti i dispositivi che ne fanno uso. - La connettività Ethernet nativa altresì consente lo scambio di informazioni con altri sistemi che impiegano i principali protocolli disponibili su tale supporto fisico (SMTP, HTTP, SOAP, TCP/IP, UDP, Modbus/TCP, …) - Disponibilità di moduli di interfaccia per creare ed integrare sottoreti che impiegano ulteriori sistemi di comunicazione, compresi i principali standard internazionali adottati nella Building Automation: EIB-Konnex, LonWork, BacNet, EcoBus, DALI, .... C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 58 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 29 Il sistema Intellidomus® - Funzionalità di base In relazione al contesto della singola applicazione Personalizzabili Progettazione e sviluppo di nuove funzionalità Funzionalità Principali in contesto residenziale tipico • • • • • • Comfort (climatizzazione / riscaldamento) Illuminazione (interna ed esterna) Risparmio energetico (prese temporizzate, controllo carichi, …) Automatismi (cancelli, accessi, basculanti, tapparelle, …) Sicurezza (allarmi tecnici, antintrusione, …) Supporto (scenari, irrigazione, telesoccorso, …) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 59 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Funzionalità di base: esempio (1/2) Comfort: Intellidomus® regola la temperatura dei vari locali secondo la programmazione effettuata, in base alla presenza di persone e allo stato delle finestre, evitando inutili sprechi. La climatizzazione viene ristabilita ai valori prefissati al momento del rientro degli utenti o in seguito a comandi impartiti da remoto. Illuminazione: il sistema bilancia l’illuminazione interna con quella esterna, controlla in modo intelligente le luci artificiali e l’impianto elettrico in genere, ottimizzandone l’uso alle reali necessità di chi si trova nei vari ambienti. Risparmio energetico: i dispositivi utilizzatori di energia come ad esempio gli elettrodomestici possono essere controllati con la semplice connessione a prese elettriche programmabili e temporizzate direttamente dal sistema centrale che inoltre gestisce le priorità dei carichi elettrici al fine di evitare blackout ed interventi degli interruttori magnetotermici di protezione, garantendo un consistente risparmio. Automatismi: Intellidomus® comanda cancelli, portoni, basculanti ed accessi in genere, gestisce localmente e centralmente azionamenti per infissi, tapparelle ed altri tipi di aperture; grazie al sistema tutte le attivazioni che sono controllate entrando o uscendo dai locali, possono essere azionate con un solo tocco. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 60 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 30 Il sistema Intellidomus® - Funzionalità di base: esempio (2/2) Sicurezza: il sistema grazie a sensori dedicati rileva i pericoli all’interno della struttura residenziale (principi di incendio, fughe di gas, allagamenti,…) e riduce le probabilità di incidenti e danni alle persone e alle cose. Gli eventi vengono prontamente segnalati via SMS, con chiamata oppure via email; stessa procedura si ha per le richieste di soccorso operate tramite pulsanti di emergenza, antipanico o da radiocomando. In ambito sicurezza risulta in primo piano la protezione del patrimonio: Intellidomus® impiega tecnologie avanzate per l’antintrusione, l’antifurto e la videosorveglianza garantendo la libertà di allontanarsi dai luoghi presidiati per qualsiasi motivo di lavoro o di svago. Tra le tante funzioni si ha la possibilità di simulare la presenza di persone all’interno dei locali al fine di dissuadere i tentativi di effrazione. Supporto: Tramite Scenari predefiniti, con semplici pulsanti vengono richiamate combinazioni di accensione delle luci, di apertura o chiusura degli accessi automatizzati o di attivazione di impianti e sottosistemi; i comandi si possono impartire in locale e in remoto, su utenze anche eterogenee tra loro; luci, regolazione della temperatura, antifurto, distribuzione di acqua e gas ne sono solo un esempio: in questo modo un unico gesto mette in sicurezza l’ambiente nel momento in cui lo si lascia e si seleziona il tasto “Uscita”. Il corrispondente scenario “Rientro” ristabilisce i normali parametri e funzionamento dei dispositivi. 61 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Gestione Lo stato di ogni singola utenza, tutte le impostazioni e le informazioni che riguardano il sistema sono visualizzabili su normali schermi televisivi o su qualunque monitor per personal computer. Possono essere impiegati touch screen o dispositivi portatili palmari. Con questi strumenti si programmano e si comandano tutti i componenti del sistema: a video compaiono pulsanti, selettori e interruttori con ruolo analogo a quello dei corrispondenti strumenti fisici collocati sull’impianto. Gestione remota GSM Gestione locale • Sistema HMI con connessione diretta (Ethernet) [vers.Stand-alone] • HMI su TV, su monitor PC o via Ethernet su diversi PC o PDA in LAN [vers.STB o MultiCPU] • • • • • Via sms da tutti i cellulari GSM Monitoring di tutte le principali funzioni Comando di tutte le principali utenze Segnalazione real time degli allarmi Telesoccorso con chiamata / sms Gestione remota Internet • Completo utilizzo di tutte le funzioni e degli strumenti disponibili nella interfaccia di gestione locale (HMI web-based) con un semplice browser Internet su connessione sicura (VPN) • Comunicazione dal sistema, via email, dei principali eventi e degli allarmi C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 62 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 31 Il sistema Intellidomus® - Vantaggi (1/2) Intellidomus® coniuga in sè fondamentali benefici: le più recenti tecnologie di gestione degli apparati e delle utenze elettriche sono combinate con la tradizionale impiantistica; i componenti e le soluzioni Intellidomus® si integrano perfettamente ad ogni complemento o materiale di arredo e sono totalmente compatibili con qualsiasi marca, tecnologia e modello di dispositivi elettronici od elettrici, elettrodomestici e accessori di comando. Tutto ciò permette assoluta libertà di scelta non solo al Cliente ma anche ai progettisti, architetti e geometri e di conseguenza avvantaggia anche gli installatori i quali non devono acquisire particolari competenze o seguire complessi percorsi di formazione. L’inserimento di nuove utenze, la modifica di funzionalità e modalità di controllo di quelle esistenti risulta molto agevole e riguarda soprattutto la programmazione del sistema riducendo ai minimi termini gli interventi infrastrutturali; questo consente di integrare ed utilizzare appieno le potenzialità attuali di Intellidomus® che, grazie alle sue peculiarità e alla sua modularità risulta pronto per le espansioni future e le tecnologie di domani. Le operazioni di manutenzione e messa in servizio sono facilitate dalla sicurezza intrinseca del sistema che prevede alta tensione e potenza solo sugli attuatori mentre per i comandi viene impiegata bassa tensione (24 Vdc), nel totale rispetto delle normative e dei canoni della bioarchitettura moderna, con una forte riduzione delle emissioni elettromagnetiche. 63 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Vantaggi (2/2) I costi del sistema sono ottimizzati: in base alle reali esigenze solo le funzionalità veramente necessarie sono computate, offrendo comunque la possibilità di aggiungerne progressivamente altre, senza intervenire su quanto già installato o stravolgerne la configurazione. In questo senso l’investimento economico effettuato è salvaguardato pienamente. Altri impianti specifici, come ad esempio pannelli solari, possono essere integrati in Intellidomus®, allo scopo di centralizzare il controllo dell’intera struttura. L’integrazione del sistema in una struttura residenziale, in un ambiente pubblico, professionale o industriale costituisce un consistente e importante valore aggiunto, che si va a sommare a quello intrinseco dell’immobile. Le funzioni fondamentali sono garantite anche nelle situazioni di emergenza e in caso di guasto del controllore principale: si tratta di semplici accorgimenti da adottare nella realizzazione dell’impianto elettrico. La prevista adozione anche nel nostro Paese di normative tese, sotto varie forme, a privilegiare se non imporre politiche e tecnologie tese al risparmio energetico, costituiscono ulteriore elemento di interesse per un sistema come Intellidomus®. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 64 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 32 Il sistema Intellidomus® - Interfaccia utente (1/4) Esempio di schermata iniziale della interfaccia utente (HMI) per il sistema IntelliDomus. Nel caso specifico sono gestite 6 differenti tipologie di utenze (funzionalità principali). Tramite i pulsanti raffigurati si accede ad altrettanti parti dell’applicazione HMI: Comfort, Illuminazione, Irrigazione, Risparmio Energetico, Automatismi, Allarmi e Sicurezza. Sono disponibili inoltre le configurazioni per gli Scenari e quelle relative alla gestione via GSM dell’impianto. 65 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Interfaccia utente (2/4) Esempio di schermata della sezione Comfort. Questa pagina permette di gestire una singola zona termica (zona giorno, zona notte, …), ovvero da essa è possibile controllare il riscaldamento (in inverno), o la climatizzazione (in estate), in modalità manuale (inserendo direttamente la temperatura desiderata da mantenere costante nel locale), o in modalità automatica (programmando la temperatura a piacere in diverse fasce orarie/giornaliere). I vari pulsanti presenti si utilizzano per accedere a tali funzionalità di comando e di programmazione, con eventuali altre schermate che si vanno ad aprire. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 66 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 33 Il sistema Intellidomus® - Interfaccia utente (3/4) Esempio di schermata della sezione Risparmio energetico ovvero delle prese di corrente temporizzate. In questa pagina si possono programmare fino a 8 modalità di risparmio energetico in un giorno. Per impostare il valore desiderato basta cliccare sul bottone ora e minuti della fascia voluta; si accede così ad una ulteriore schermata con tastierino di inserimento dei valori di ore e minuti e pulsante di salvataggio dati. Per ogni punto di prelievo energia sono configurabili tutti i giorni della settimana (in figura si ha il punto “Cucina” nella giornata di Mercoledì. 67 C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Il sistema Intellidomus® - Interfaccia utente (4/4) Esempio di schermata della sezione Automatismi. In questa pagina è possibile gestire le eventuali tapparelle e tende motorizzate, i cancelli, le serrande ecc…, sia in modalità manuale che in modalità automatica, programmando cioè a priori l'orario di apertura o di chiusura (solo per tapparelle, tende, serrande e finestre), eventualmente anche in base alle condizioni meteo. C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 68 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 34 Un confronto di costi: unità abitative utilizzate • Villetta a un solo piano con le stanze ingresso, cucina, soggiorno, due camere, lavanderia, garage, ripostiglio, bagno, portico, giardino • Appartamento 5 stanze + bagno e cucina, nessun giardino C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 69 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 Un confronto di costi: unità abitative utilizzate e valori • Villetta: – Gewiss CHORUS: euro 9800 circa (costi di listino, ricarico escluso) – Intellidomus: 3500 circa (costi di listino componenti e software, ricarico escluso) • Appartamento: – Gewiss CHORUS: euro 7000 circa (costi di listino, ricarico escluso) – Intellidomus: 2700 circa (costi di listino componenti e software, ricarico escluso) C. Chiodelli & G. Destri - Intellidomus® 70 Seminario di introduzione alla domotica – Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona – 22 marzo 2007 35