Premi non dovuti, l`Asl si riprende i soldi
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Premi non dovuti, l`Asl si riprende i soldi
14 Latina Il giornale di VENERDÌ 5 FEBBRAIO 2016 SANITA’ Errori nei conteggi della Produttività 2011-2012 Premi non dovuti, l’Asl si riprende i soldi E’ scattata un’azione di recupero di 120.000 euro alla dirigenza dell’area amministrativa e tecnica L ’Asl rivuole indietro 120.000 euro dalla dirigenza dell’area amministrativa, tecnica, professionale e sanitaria non medica. E’ stata avviata un’azione di recupero delle somme liquidate in eccesso a titolo di premio di risultato per gli anni 2011 e 2012. Per la precisione si tratta di 103.000 euro a cui vanno aggiunte 17.400 euro come recupero nei confronti del personale cessato dal servizio e di 6.300 euro a titolo di recupero dei contributi pensionistici e previdenziali. Solo pochi mesi fa venne intrapresa l’azione di recupero dell’Asl delle somme indebitamente corrisposte da alcuni medici. L’ultimo caso riguarda un dirigente medico ora in pensione (da aprile scorso) che avrebbe maturato un debito orario complessivo pari a 54.000 euro. A questa cifra vanno aggiunti 23.450 euro a titolo di recupero nei confronti dell’Inps/Inpdap, a titolo di contributi pensionistici e previdenziali. Errori fu- veterinaria a rapporto non esclusivo non spetta la retribuzione di risultato" questo l’errore clamoroso che ha fatto scattare il recupero delle cifre erogate. Quei soldi spettavano solo a chi ha un rapporto esclusivo con il servizio sanitario pubblico e una volta recuperati andranno nuovamente ripartiti. Il pasticcio venne fatto fra il 2012 ed il 2013. Si trattava di saldare la produttività del 2010, pari a 166.000 euro, come pure quella del 2011 che ammontava a poco più di 140.000 euro. In una delibera aziendale è stato stabilito che “la somma interamente recuperata verrà ripartita fra i dirigenti medici e veterinari a rapporto esclusivo, a titolo di premio di risultato negli anni di competenza”. Occorre dire come non tutti i medici sono debitori verso le aziende sanitarie. Non mancano situazioni opposte. “I medici dipendenti italiani sono perfettamente consapevoli dei diritti garantiti loro dal contratto e dalla Costituzione, tanto che da tempo hanno promosso iniziative sindacali, e legali, per il loro riconoscimento”. E' quanto aveva avuto modo di sottolineare l’Anaao Assomed in una nota nazionale. L’associazione dei medici dirigenti aveva ricordato che “milioni di ore eccedenti il debito contrattuale, non recuperabili e non retribuite, fanno dei medici e dirigenti sanitari dipendenti uno dei primi creditori, ancorchè misconosciuti, delle Aziende sanitarie, e sono già state oggetto di numerosi contenziosi che hanno prodotto vantaggiosi accordi extragiudiziali o giudicati con esito alterno, alcuni dei quali ora in Cassazione”. M.B. Nel 2014 prelievo di 300.000 euro al personale medico rono commessi dalla precedente gestione sanitaria, quando venne pagata di fatto una produttività anche a medici senza e- sclusiva. Oltre 300.000 euro sono finiti a medici e veterinari che non ne avevano diritto. La Asl di Latina ha recuperato le somme ta- gliando di fatto un quinto dello stipendio dei camici bianchi che hanno percepito le somme per errore. "Alla dirigenza medica e