A Shanghai con torri e portici
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A Shanghai con torri e portici
A Shanghai con torri e portici PORTICI e torri, biciclette e piazze, porte: ecco i simboli di Bologna che popoleranno lo stand della città all’Esposizione universale di Shanghai, in Cina. Una vetrina, vasta 400 metri qua... 2009-12-19 PORTICI e torri, biciclette e piazze, porte: ecco i simboli di Bologna che popoleranno lo stand della città all’Esposizione universale di Shanghai, in Cina. Una vetrina, vasta 400 metri quadrati, che da maggio a ottobre accoglierà migliaia di visitatori. Cosa sarà sistemato sotto i riflettori non è definito: fino ad aprile ci saranno confronti per decidere come riempire lo spazio. L’obiettivo, però, sarà solo uno: «Mostrare le nostre eccellenze» dice Roberto Grandi, presidente di PromoBologna; l’agenzia pubblica di promozione del territorio che ha il compito di coordinare la partecipazione della città all’evento. IERI a Palazzo d’Accursio, Grandi ha presentato lo stand — è firmato dal progettista Antonio Mastrorocco, insieme con il Consorzio creativo Library e Loop creazioni multimediali — al fianco del sindaco Flavio Delbono, alla presidente della Provincia Beatrice Draghetti e al leader della Camera di commercio Bruno Filetti. A finanziare l’allestimento — lo spazio è stato concesso gratis —, ipertecnologico visto che avrà megaschermi, proiezioni, immagini, sarà un comitato guida, che oltre a PromoBologna, comprende Comune, Palazzo Malvezzi, Mercanzia e Regione. Budget per allestimento — compito affidato alla Fiera — e presenza, 550mila euro. Sforzo a carico del comitato. «I membri — spiega Grandi — stanno decidendo quanto ciascuno si impegna a pagare e quanto si impegna a trovare. Abbiamo creato le condizioni per esserci. Le iniziative dovranno autofinanziarsi, ma abbiamo tante imprese e istituzioni che vogliono cogliere l’occasione. Vogliamo far emergere le eccellenze e le filiere della zona». PER esserci, in sostanza, bisognerà mettere mano al portafogli. La Fondazione del Monte vorrebbe proporre il racconto della città, mentre le imprese saranno organizzate da un comitato ristretto interno alla Camera di commercio. Le associazioni di categoria dovranno mettere sul tavolo progetti per presentare le filiere bolognesi — ci saranno contributi della Mercanzia per partecipare —, anche se il regolamento vieta pubblicità; è permessa solo la promozione. Serviranno molte idee, dato che lo stand sarà aperto 13 ore al giorno, anche dai mondi di cultura e spettacolo. «A Bologna si vive bene — nota Delbono — e cercheremo di dimostrarlo. Mostreremo le eccellenze, contrastando la tendenza a flagellarsi, che non aiuta la città a stare meglio». Certo è che Shanghai sarà una occasione unica per Bologna, scelta con Milano e Venezia (ha un budget di 2 milioni per lo stand) per rappresentare l’Italia. Nei 184 giorni di apertura dell’Expo sono attesi 70 milioni di visitatori e si stima che almeno il 20% frequenti l’area dedicata alle città. Tra i marchi che potrebbero essere presenti circolano i nomi di Ducati e Lamborghini. Sicura la Sacmi di Imola — leader nelle macchine per l’industria ceramica e già sul mercato cinese — che si occuperà di pavimenti e rivestimenti dello stand. Curiosità: ieri a Palazzo d’Accursio c’era la mascotte cinese dell’Expo, Haibao. Significa ‘tesoro del mare’. Matteo Naccari