Bologna Day all`Expo di Shanghai, tradizione e tecnologie avanzate

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Bologna Day all`Expo di Shanghai, tradizione e tecnologie avanzate
18
Ottobre 2010
Periodico della Camera di Commercio di Bologna
ESTERO
<E allORa guardiamoci un po’
dentro a questo 12 settembre, il
Bologna day all’Expo di Shanghai_
dice R o b e r t o G r a n d i , docente universitario e presidente di
PromoBologna e regista della presenza bolognese nel grande contenitore mondiale; <Guardiamoci
dentro anche se la rassegna cont i nu a anche p e r noi de ll’ Alma
Mater che a metà ottobre saremo
a Shanghai con una delegazione guidata dal magnifico rettore.
Vediamo, qual era l’obiettivo che
la Camera di commercio, con uno
sforzo economico impor tante vole-
Trionfa il portale
del design
Made in Bo
per gli artigiani
applausi e richieste
di autografi
NEl paDigliONE bolognese
i visitatori hanno fatto la fila per
vedere all’opera tre artigiani che
rappresentavano tre eccellenze del
mondo bolognese, un liutaio, un
artigiano delle calzatura e una sfoglina, la musica, l’abbigliamento e
la gastronomia. Qualcuno ha chiesto a Roberto Ragazzi quanti violini producesse in un anno. Stupore
ammirato tra il pubblico quando
l’artigiano ha risposto <tre o quattro all’anno>. Grande interesse
anche per le calzature prodotte
sul deschetto da Massimiliano
Mazzocchi che ha bottega nel
ghetto ebraico e, dice, <è abituato a lavorare in vetrina>. Anche
per lui tantissime foto, richieste
di autografi e meraviglia quando
ha risposto <non più di duecento>
alla solita domanda su quante paia
produca in un anno. Infine la sfoglina Beatrice Baldi ha fatto venire l’acquolina in bocca ai visitatori
tirando la sfoglia e trasformandola
in attraenti tagliatelle.
Bologna Day
all’Expo di Shanghai,
tradizione e
tecnologie avanzate
Roberto Grandi: <Il primo risultato: far sapere
ai cinesi che Bologna esiste>
va centrare? Semplice e difficile: far
sapere ai cinesi che Bologna esiste.
Che Bologna c’è e che a darle consistenza c’è una serie di caratteristiche uniche riunite dall’espressione
saper fare. Saper fare alto artigianato tradizionale e innovazione tecnologica in grado di svettare a livello globale. Così il liutaio Rober to
Ragazzi (nella foto) ha sviluppato
la costruzione di un violino, l’ar tigiano Massimiliano Mazzocchi ha
lavorato a mano un paio di scarpe,
mentre la signora Beatrice Baldi,
sfoglina, tirava una bella sfoglia di
uova e farina>.
All’interno dello stand protagonisti erano i nove video delle filiere
produttive e sui tre totem era visibile tutto ciò che fa riferimento alla
città: turismo, università e imprese, in cinese ed in inglese. Tutte
informazioni scaricabili sul web.
<Abbiamo avuto – spiega Grandiuna media di ventimila download
alla settimana>. E dopo una pausa
osser va: <il materiale informativo
d’avanguardia che abbiamo portato a Shanghai dovrebbe essere disponibile anche sotto le Due
Tor ri. E credo di poter anticipare che ci saranno presto alcuni
totem anche qui, grazie all’impegno
della Camera di commercio e della
Fondazione del Monte>. Il marchio
Bologna era anche sui prodotti di
merchandising, grembiuli, cappellini, penne ed altri oggetti. Nello
iN OccaSiONE del Bologna
Day è stato presentato a
Shanghai il portale Design Made
in Bo (www.designmadeinbo.it) ,
il portale dedicato alla creatività
e al design delle nostre imprese realizzato da Unindustria
con il contributo della Camera
di commercio e della Regione.
Si tratta di una vetrina inedita e
prestigiosa per le aziende, con i
designer e le scuole di Bologna
selezionati per rappresentare il
Made in Italy e le eccellenze del
design della nostra città. In pratica, Design Made in Bo vuole
essere il punto di riferimento
della cultura del design applicato alla produzione industriale nel
territorio bolognese, una testimonianza della passione che gli
imprenditori bolognesi hanno
per il fare impresa e per i loro
prodotti. Il progetto ha coinvolto
più di 200 aziende, progettisti,
scuole e riviste di design, per la
prima volta riuniti per rappresentare e promuovere il made in
Bologna all’Expo di Shanghai.
stand c’erano anche altri prodotti
di alta gamma amati dai cinesi: le
Ducati, le Lamborghini e le penne
Omas. Contemporaneamente, dentro e fuori dello stand, si sviluppavano le dimostrazioni dell’innovazione
tecnologica e meccanica. Nel pomeriggio del Bologna day protagonista
è stata la musica, a sottolineare il
fatto che Bologna è città della musica Unesco. Sul palco, dopo l’esibizione di un complesso jazz of ferta dal Festival del jazz di Bologna,
sono saliti il pianista Luis Bakalov
e il flautista Massimo Marcelli che
hanno eseguito musiche originali di
Ennio Morricone.
Grandi si è sof fermato ancora sul
significato della giornata bolognese e sul come si sta sviluppando
la nascente notorietà di Bologna.
Per quanto riguarda il turismo, se
lavoreremo bene potremo convincere i turisti cinesi che fanno il giro
d’Europa in dieci giorni a dedicare una mezza gior nata a Bologna
nella direttrice Firenze-Venezia.
E molte imprese già presenti sul
mercato cinese hanno utilizzato lo
stand per incontri con i clienti cinesi i quali, a loro volta, sono molto
attenti a queste dimostrazioni di
cortesia commerciale in quanto per
loro questi incontri sono segnali
impor tanti di riconoscimento del
loro valore. E’ questa la ragione per
cui la Omas, che pure è di proprietà
cinese, ha voluto esserci, a fianco
di Lamborghini (che è dell’Audi) e
della italianissima Ducati. •
Ma. Mo.