Presentazione Prof. Goussot - cescom

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Presentazione Prof. Goussot - cescom
Genitorialità diffusa per una comunità educante e
inclusiva
Un processo co-educativo
(Goussot.A-Dipartimento di psicologia-Università di Bologna)
Dialogo sul crollo dell'autorità, l'assenza del
mondo adulto e la crisi profonda degli educatori
"Si dice che le nuove
generazioni saranno difficili da
governare.Lo spero bene"(Alain
, propos sur l'éducation)
Dialogo sul crollo dell'autorità, l'assenza del
mondo adulto e la crisi profonda degli educatori
"Si dice che le nuove
generazioni saranno difficili da
governare.Lo spero bene"(Alain
, propos sur l'éducation)
Genitorialità e mondo attuale
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L'essere genitori non è mai stato un compito semplice e
facile, l'essere genitori ha assunto forme e modalità
diverse nel tempo e nei contesti culturali molteplici
In tutte le società umani esistite i genitori e gli adulti in
generale hanno hanno svolto una funzione di
trasmettitori , di punto di riferimento e di
accompagnamento per le future generazioni
Cosa é cambiato?
Il cambiamento delle famiglie, del rapporto genitori figli
, della cultura stessa della genitorialità
La responsabilità educativa nei confronti delle future
generazioni
Cosa é cambiato?
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Precarietà, insicurezza e povertà dei
legami e delle relazioni: la società
liquida (vedi Z.Bauman)
Narcisismo esasperato, capitalismo
pulsionale, processo di
desublimazione, miseria spirituale e
simbolica, individualismo, cinismo
diffuso (B.Stiegler)
La scomparsa dell'infanzia
(N.Postmann)
La scomparsa del conflitto
generazionale (B.Stiegler)
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Captazione delle menti e delle
emozioni (i media)(Ph.Meirieu)
Disagio diffuso: crisi d'ansia,
depressione, il corpo depresso,
aggressività, conformismo,
greggarismo
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Dalla giovinezza senza ribellione al
mondo senza adulti(M.Gauchet)
Anna Freud parlava di 'madre che
respinge',abbiamo oggi una società
che respinge
Abbandono affettivo e senso di
solitudine
Eccitazione emozionale e passaggio
all'atto: difficoltà di costruire un
linguaggio interiore
L'inversione generazionale e i 'piccoli
adulti': infantilizzazione dei nonni,
genitori eterni adolescenti in crisi e
bambini e adolescenti adulti maturi in
grado di prendere decisioni (vedi
B.Stiegler)
La sindrome del pifferaio magico
Filiazione e affiliazione
La costruzione del racconto
le nuove forme dell'ascolto
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Ognuno ha un nome e appartiene ad
una filiazione
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Questo non basta ci deve essere
anche la possibilità dell'affiliazione cioè
di scegliere una propria appartenenza
ad una o più comunità
Filiazione e affiliazione sono due
momenti importanti del processo di
costruzione dell'identità
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La filiazione passa anche attraverso il
racconto di una storia familiare, il
racconto trasmesso e rielaborato da
ogni generazione
La relazione con i nonni come filo
conduttore di un racconto
L'affiliazione è possibile lì dove vi sono
degli incontri significativi sul piano
della ricerca e della costruzione di sè
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Nel suo ultimo libro "Les ados
expliqués à leurs parents"
Marie-Rose Moro sottolinea
l'importanza di un modo nuovo
di ascoltare e accompagnare
gli adolescenti
L'assenza di un racconto
familiare crea vuoto e il rischio
di una idenficazione con gruppi
fusionali esterni (bande, gang,
sette...)
L'indebolimento della presenza
educativa significa anche
l'aumento del potere potere di
pseudo-istituzioni (come lo
spettacolo e i media) o di altre
comunità che rendono
dipendenti e greggari
Figlio del desiderio, piccoli adulti, assenza
educativa di genitori e possibili sostituti(Tesi
di Marcel Gauchet)
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Lo studioso e filosofo francese
Marcel Gauchet nel libro "Il figlio
del desiderio" fa notare che
mentre il 20°secolo è stato il
secolo della scoperta del bambino
(pediatria, la psicoanalisi) il 21°
secolo si presenta come quello
della sacralizzazione del bambino
immaginario
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Assistiamo ad una mitizzazione
dell'infanzia
L'ossessione di restare giovani
degli adulti(il discredito della
maturità come ideale)
Il genitore di un figlio del
desiderio è un genitore interdetto
diviso tra iperinterventismo e
astensionismo
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"Desideriamo a tal punto la
felicità dei nostri figli che
smettiamo di chiederci qual è la
vita che realmente vivono e quali
sono le loro vere aspirazioni ,
finendo per schiacciarli sotto il
peso delle nostre buone
intenzioni"
"La finta attribuzione di
un'autonomia astratta rappresenta
un ostacolo all'acquisizione dei
mezzi reali per raggiungerli"
"Sotto le vesti di questo culto
dell'infanzia noi abbandoniamo il
bambino a se stesso nella
gestione della sua difficile
situazione , celebrandolo, lo
ignoriamo"
Tutti gli adulti svolgono una funzione
educativa
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Genitorialità diffusa
Prendersi cura di
Tutti gli adulti (dalla famiglia alla
scuola al mondo dei media passando
per la politica) hanno una funzione
educativa
La responsabilità pedagogica sociale
diffusa del mondo adulto che svolge
una funzione genitoriale in senso
simbolico nei confronti di tutti i
bambini e di tutti gli adolescenti
Oggi i venditori d'eccitanti sono libere
di vendere le loro merci ; quando i
consumatori d'eccitanti (trasmissioni,
modelli di arricchimento facile e di
piacere immediato e narcisistico) si
eccitano vengono invece repressi
E' una forma del bio e psicopotere di
cui parlava Michel Foucault
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Oggi Bernard Stiegler parla di psicopotere che ha il ruolo di formattare le
menti e di tenere l'eccitazione
emozionale a livelli alti
L'abbandono affettivo dei figli e delle
nuove generazioni è evidente: enso di
vuoto, di smarrimento, depressione,
sofferenza esistenziale
Si preferisce curare che prendersi cura
di cioé di accompagnare e educare
Il prendersi cura implica un
coinvolgimento e una implicazione sul
piano affettivo
Povertà relazionale, miseria simbolica
e affettiva sono alla base della crisi
odierna
La sindrome di Frankenstein
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Nel suo libro "Frankeinstein
pedagogo" Philippe Meirieu,
che riprende il romanzo di
Mary Shelley, sottolinea che
l'atteggiamento attuale degli
adulti nei confronti dei bambini
e degli adolscenti è quello del
dottor Frankenstein nei
confronti della creatura che ha
fabbricato. Prima vuole un
essere a sua immagine dopo lo
trova mostruoso e
l'abbandona. La creatura tenta
d'imparare ma viene cacciata
da tutti e finisce per
comportarsi in modo
effettivamente mostruoso
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Quando si vedono i bambini
che si esibiscono
scimmmiotendo i divi dello
spettacolo alla televisione
oppure le piccole miss (Neill
Postmann notava l'anno scorso
che la topo model più pagata
negli Stati Uniti aveva 14 anni)
Poi quando questi fabbricati
dagli adulti diventano
ingovernabili vengono
abbandonati a se stessi
Disagio , sofferenza, vuoto
esistenziale
Ricerca di paiceri sostituitivi al
deficit affettivo e
all'abbandono
Incontrare gli adulti per trovare se stessi
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Incontrare qualcuno che abbia
qualcosa da dire e da
trasmettere
Potersi scontrare e confrontare
per formarsi
L'adolescenza? Una prova
rituale per i genitori oggi
Quali rituali per costruire il
passaggio verso l'età adulta?
Adolescenti in cerca di riti.
Adulti che si cercano: l'adulto
inquieto cerca ormai
nell'adolscenza una risposta ai
suoi interrogativi sul senso
della vita
Perdità di autorità, quali
autorità?
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Lo spazio dell'incontro e del
dialogo: con quale linguaggio e
per cosa?
Gli adulti che non rispondono
alle domande
Famiglie atomizzate, famiglie
chiuse alla vita sociale,
occupate di consumare
La ricerca di senso rispetto
all'esistenza
La sindrome del pifferaio magico, effetto
Pigmalione e disorientamento
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Giovanni Bollea spiega in
diversi testi parla delle forme di
trasgressività che si sviluppano
in assenza di una confronto con
l’adulto: “Oggi , in un’epoca di
trasgressività anomala, il
Pianeta Infanzia è
spaventosamente disorientato.”
Vi sono venditori di eccitanti
(dal mondo dello spettacolo , ai
media alla società dei consumi
alla politica) che svolgono il
ruolo del Pifferaio magico
(fratelli Grimm) portando i
‘bambini’ nella foresta dove si
perdono
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L’effetto Pigmalione (il mito
descrito da Ovidio) e
rappresentato in chiave
moderna dall’opera teatrale di
G.B.Shaw.
L’effetto Rosenthal (la profezia
che si autorealizza)
Tutti dicono che i giovani e gli
adolescenti, ma anche i
bambini, sono ingestibili e
indifferenti ad ogni forma di
apprendimento. Ma è
veramente così?
La dimensione sociale e valoriale
dell'educazione e della genitorialità
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La dimensione sociale dell'educazione
passa attraverso la mediazione di uno
spazio familiare che trasmette le
'tecniche di vita ' per orientarsi e
diventare cittadino della comunità
I genitori sono spesso oggi il riflesso del
narcisismo egoistico e consumistico della
nostra società. Trasmettono l'essere
homo consumens e non homo sapiens
La crisi della funzione valoriale dei
genitori e quindi l'assenza di significato
sul piano esistenizale: il vuoto
Un vuoto che è anche simbolico e
educativo
Insegnare l’arte di viere: acquisire le
tecniche di vita, essere insieme
sostegno e barriere (Célestin
Freinet)
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L’adulto deve prendere coscienza
propria condizione alienante
(Paulo Freire)
della
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"L'educazione é un processo sociale in
senso lato. Tutto ha una funzione
educativa: le persone, le cose , i fatti,
ma prima di tutto le persone ; i
genitori, gli insegnanti, quelli che
hanno comunque una funzione
educativa. In seno alla realtà
ambientale estremamente complessa,
il bambino entra in una infinità di
rapporti ognuno dei quali si sviluppa
continuamente , si rilega agli altri e si
complica del fatto stesso della crescita
fisica e morale del bambino"(Anton
Makarenko)
L'importanza dei valori educativi nella
formazione
Democrazia e educazione
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L'educazione come produttrice di senso,
come preparazione alla vita associativa,
alla vita sociale della comunità
L'educarsi all'incontro con l'altro, al
pluralismo, al confronto, al dialogo, alla
solidarietà attraverso un modo
cooperativo di essere
J.Dewey pensava che la comunicazione
dialogante fa riflettere e permette la
trasmissione del patrimonio di esperienze
storiche e culturali alle future generazioni
Questo processo di apprendimento
sociale richiede tuttavia degli adulti e dei
genitori consapevoli, responsabili come
cittadini
Mutui rapporti e scambio di esperienze
vissute in comune che fanno crescere
L'apprendimento del sentimento
dell'eguaglianza nell'esperienza con
l'altro
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L'acquisizione concreta del senso della
libertà e dei suoi limiti
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"Gran parte della nostra
esperienza è indiretta; dipende da
segni che intervengono fra le cose
e noi stessi, segniche
rappresentano le cose"(J.Dewey)
"fare dell'individuo il socio
consapevole o il partecipe
dell'attività associata" (J.Dewey)
"L'educazione in una comunità
democratica: permettere aglin
individui di continuare la loro
educazione , ossia che l'obiettivo
e la ricompensa dello studio è una
continua capacità di
sviluppo."(J.Dewey)
Il sè e l'altro
un apprendimento che inizia dalla famiglia
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Antoine de La Garanderie (scomparso a
giugno di questo anno) ha sottolineato a
più riprese l'importanza centrale del
dialogo dialogico come metodo
pedagogico per imparare a riconoscere
se stesso nella relazione con l'altro.
Indica alcuni principi educativi che tutti
gli adulti dovrebbero seguire:
"Quando non si è disponibile per sè non
si è disponibile neanche per l'altro"
"Accettarsi vuol dire rinunciare ai
rpivilegi che ci attribuiamo in
continuazione"
impedisce di
accedere alle proprie"
Invidiare la qualità altrui
"Dieci volte su dieci quando
giudichiamo l'altro ci sbagliamo"
"In materia di relazioni umani
siamo ancora nella preistoria"
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"Lo schermo che mettiamo tra noi
e l'altro è in realtà la proiezione
del muro che abbiamo edificato
tra sè e se stesso"
"Se vogliamo essere equi
dobbiamo praticare la dolcezza"
"Vi sono tanti psicologi che
tentano di cifrare l'uomo prima di
avere pensato a decifrarlo"
"In ogni debolezza dichiarata che
si confessa vi è una fonte di
progresso"
La costruzione dell'alleanza educativa scuola,
famiglia, attori della comunità
La co-educazione un processo resiliente?
La co-educazione: un processo
sociale e culturale di
apprendimento reciproco che
mira all'autonomia reciproca e
a promuovere una cittadinanza
attiva e dialogante
Elaborazioni di Jean-Pierre
Pourtois, Huguette Desmet e
Bruno Humbeeck: come
ricostruire i legami sociali e
attiva i processi di
autodeterminazione , di
emancipazione sociale ed
individuale
I lavori di Frédéric Jésu in Francia
e di Riziero Zucchi in Italia:la
co-educazione e in processi di
cittadinanza attiva, il patto
educativo scuola-famiglia e la
metodologia Pedagogia dei
genitori.
Bibliografia
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