50 anni di CESE: ispirarsi al passato per immaginare il

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50 anni di CESE: ispirarsi al passato per immaginare il
ISSN 1830-6349
Edizione speciale giugno 2008/6 IT
CESE info
EDITORIALE
Caro lettore,
le cose nuove non devono mai
spaventare: ricordiamoci che
l’Arca di Noè, a differenza del
Titanic, non è stata costruita da
professionisti.
Il 28 maggio scorso, nel corso
della sessione plenaria commemorativa, il CESE ha fatto qualcosa di nuovo: per la prima volta
un’assemblea dell’Unione europea (UE) ha dato voce ai giovani,
invitandoli a discutere con i propri membri. Negli ultimi mesi un
gruppo di giovani, composto da rappresentanti del Forum europeo
della gioventù e da tirocinanti del CESE, si è impegnato a fondo
per concentrare una moltitudine di idee in una visione comune.
Usando le loro parole, «la democrazia partecipativa e il coinvolgimento di tutti gli attori alla base sono la chiave per vincere le sfide
economiche, politiche e sociali che l’UE affronta oggi».
I giovani hanno presentato il loro punto di vista e le sfide che vedono per l’avvenire. Ne è scaturita una discussione molto animata,
che ha toccato diversi argomenti: dalle questioni relative alla globalizzazione alle attuali tendenze demografiche, dal cambiamento climatico alla sostenibilità, dalla coesione sociale all’impegno
politico dei cittadini. La passione dimostrata nei confronti della
democrazia partecipativa, dal livello dei cittadini fino al livello europeo, è stata straordinaria. I giovani hanno inoltre auspicato un
rafforzamento del ruolo del CESE, che «nel panorama istituzionale è l’unica assemblea europea non articolata in partiti politici a
incarnare il dialogo civile europeo».
Da questo successo il CESE dovrebbe trarre insegnamento. Facciamo tesoro di questa iniziativa e continuiamo a dare ai giovani
una voce e un ruolo nel nostro futuro, sotto tutti gli aspetti.
Comitato economico
e sociale europeo
un ponte tra l’Europa e la società civile organizzata
50 anni di CESE: ispirarsi al passato
per immaginare il futuro
Il 28 maggio 2008, 50 anni dopo la
prima sessione plenaria del Comitato
economico e sociale europeo, gli attuali leader dell’UE, ex presidenti del
CESE e giovani europei provenienti da
diversi paesi si sono riuniti a Bruxelles
per la sessione plenaria celebrativa di
questo anniversario. Nel corso di questa sessione speciale si è anche tenuto un dibattito tra giovani europei e
membri del CESE sulle sfide alle quali
l’Unione europea deve far fronte.
Jillian van Turnhout
Vicepresidente del CESE
CALENDARIO
IN QUESTO NUMERO
5 settembre 2008
2
Salonicco (Grecia):
Termine del viaggio Sail for
Europe — Il veliero
«Traité de Rome» arriva
a destinazione
8-9 settembre 2008
Atene (Grecia):
Convegno biennale
organizzato dal CESE
3
3
4
Dibattito sul dialogo con la
società civile: quale futuro
per l’UE nell’epoca della
globalizzazione?
Un libro sulla storia
del CESE presentato
da Jacques Delors
50º anniversario del CESE:
la bandiera del Comitato
solca i mari d’Europa
«Villaggio europeo» di
Parigi: alcuni membri del
CESE accolgono i visitatori
EESC info — Special edition June 2008
La sessione è stata aperta dal presidente del CESE Dimitris Dimitriadis, il quale ha sottolineato che negli
ultimi 50 anni il CESE ha svolto un
importante ruolo di ponte tra le istituzioni europee e la società civile organizzata, dando un contributo visibile e tangibile al processo legislativo
dell’Unione europea. Il presidente ha
anche assicurato che il CESE avrebbe
continuato a lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni e i cittadini europei. Secondo Dimitriadis, «una
delle principali sfide che abbiamo di
fronte è quella di rafforzare la presenza del CESE nel dibattito sul futuro
dell’Europa, nel quadro della ratifica
del trattato di Lisbona, e di accrescere
la trasparenza dei suoi lavori rendendoli anche più accessibili ai cittadini».
I leader politici
europei esprimono
apprezzamento per
il ruolo del CESE
Nel suo intervento il presidente del
Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering ha messo in evidenza il grande valore aggiunto dei pareri del Comitato e
dei suoi membri quale importante fonte di conoscenze specialistiche basate
sull’esperienza locale. Ha altresì sottolineato l’importanza della solidarietà per
il raggiungimento degli obiettivi europei e quella del dialogo sociale a livello
europeo. «Il nostro compito comune»,
ha dichiarato Pöttering, «è quello di
costruire un futuro comune».
Il ministro sloveno del Lavoro, della famiglia e degli affari sociali, Marjeta Cotman, intervenendo in rappresentanza della presidenza di turno del
Consiglio, ha rilevato che il CESE avvicina le politiche europee ai cittadini,
e ha aggiunto che «abbiamo bisogno
di un dialogo costruttivo e di sinergie
collaborative per vincere tutte le sfide
che l’UE ha di fronte».
Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si
è rivolto al CESE sottolineando che
il fatto che si celebri questo anniversario dimostra la sostenibilità dei
valori centrali del progetto europeo:
«Il CESE è un partner indispensabile
per le altre istituzioni», ha affermato,
aggiungendo che «il trattato di Lisbona, una volta ratificato, ne rafforzerà
il ruolo».
Ultimo, ma non meno importante,
Luc Van den Brande, presidente del
Comitato delle regioni, l’organizzazione «sorella» del CESE, ha rilevato che
la funzione consultiva sta diventando
un elemento fondamentale del processo decisionale europeo e ha sottolineato l’importanza di collaborare
per sviluppare in futuro un’Europa
migliore. Ha poi concluso esortando a
«costruire l’Europa insieme».
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www.eesc.europa.eu
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Dibattito sul dialogo con la società civile:
quale futuro per l’UE nell’epoca della globalizzazione?
che riesca cioè a dare un volto umano alla globalizzazione.
In conclusione, tutti hanno concordato sulla necessità di modulare il
processo di globalizzazione europeo,
nonché di preservare e allo stesso
tempo rafforzare un modello socioeconomico europeo che valorizzi la
diversità e garantisca la solidarietà
tra tutti i cittadini.
Gli oratori hanno espresso punti
di vista che, pur nella loro diversità,
guardavano tutti alle opportunità
offerte dalla globalizzazione. Jacques
Delors ha ricordato il ruolo indispensabile del CESE e dei suoi rappresentanti nel processo decisionale
europeo, per poi dichiarare: «Tra il
mondo e la nazione c’è l’Europa».
L’ex presidente della Commissione
ha infine ravvisato nel declino demografico dell’Europa un’importante
sfida per il futuro dell’UE. A suo giudizio bisognerà riconsiderare la questione dei flussi migratori in Europa,
condizione per un’Europa sempre
forte e indipendente di fronte alla sfida dell’invecchiamento demografico.
L’interattività permette alla diversità
di esprimersi». Ha quindi esortato i
membri del CESE a un uso maggiore e più disinibito di Internet. Karoli
Hindriks ha spiegato come le nuove
tecnologie siano state perfettamente
assimilate nel suo paese, l’Estonia, e
come si sia innescato un circolo virtuoso: l’accesso a Internet è stato reso
agevole e gratuito, attirando così i
giovani e catalizzando il dinamismo.
In quanto cittadina di un nuovo Stato
membro, Karoli Hindriks ha soprattutto insistito affinché l’Europa — il
I protagonisti del dibattito: Erri De Luca, Martin Rogard, Susanne Justesen, Jacques Delors,
Karoli Hindriks, Pat Cox, Nana Mouskouri e Dimitris Dimitriadis.
Mercoledì 28 maggio 2008 si è svolto
presso il Comitato economico e sociale europeo un grande dibattito con
la società civile sul futuro dell’Unione europea e il dialogo interculturale. Il moderatore del dibattito, l’ex
presidente del Parlamento europeo
Pat Cox, ha spesso dato la parola al
pubblico, tra cui figuravano numerosi membri del CESE. Hanno dibattuto tra loro e con il pubblico l’ex
presidente della Commissione europea Jacques Delors, la cantante Nana
Mouskouri, già deputata europea e
ambasciatrice dell’Unicef, lo scrittore
italiano Erri De Luca, il responsabile
di Dailymotion (il sito europeo concorrente di Youtube) Martin Rogard,
la fondatrice di Innoversity Susanne
Justesen e la candidata al premio
«Giovane imprenditore europeo
2008» Karoli Hindriks.
La globalizzazione, con tutte le
preoccupazioni e le speranze che su-
scita, è stato il tema al centro del confronto, da cui è emerso un bilancio
molto variegato dell’Unione europea
e del suo futuro.
Alcuni hanno indicato le multinazionali come le uniche beneficiarie della globalizzazione, a fronte di
un’Unione europea che, pur frenando strutturalmente la dinamica della globalizzazione, non sarebbe del
tutto in grado di proteggere i propri
posti di lavoro e le proprie industrie.
Altri, invece, hanno sostenuto che,
al contrario, è proprio nei periodi di
libero scambio che l’Europa ha conosciuto la prosperità. Tutti, però, hanno messo in risalto i valori europei e
il fatto che abbiamo la responsabilità
di valorizzarli, in particolare il riconoscimento del fatto che ognuno
svolge un proprio ruolo nella società. Allo stesso modo è stato espresso
l’auspicio che l’Europa dia vita a un
nuovo umanesimo per il XXI secolo,
Il pubblico partecipa attivamente al dibattito moderato da Pat Cox.
Per Erri De Luca, l’Europa deve
«lasciare un posto agli ultimi, agli
ultimi arrivati, agli ultimi della scala
sociale», e i membri del CESE possono svolgere un ruolo essenziale a tal
fine. Secondo Nana Mouskouri, «ciò
che manca all’Europa è conoscersi
un po’ meglio e avere l’occasione per
farlo», ragion per cui raccomanda
ai membri del CESE di insistere sul
ruolo preponderante dell’istruzione
e dell’apprendimento delle lingue.
Per lei, è la cultura condivisa che fa
l’Europa ed è da ciò che dipende l’avvenire delle generazioni future!
In questo contesto le nuove tecnologie sono strumenti straordinari
di scambio e di democrazia, il che fa
dire a Martin Rogard: «Non bisogna
avere paura delle nuove tecnologie.
Torta di compleanno per il CESE.
I giovani vogliono far proprio
il progetto europeo!
Nella seconda parte della sessione
plenaria, i membri del CESE e un
gruppo di giovani europei, composto di tirocinanti del CESE e
di esponenti del Forum europeo
della gioventù, hanno discusso la
Dichiarazione dei giovani, un documento essenziale che presenta
una visione del futuro dell’UE e dei
progetti del CESE.
I giovani hanno esortato l’UE e
il CESE a concentrarsi su temi quali la globalizzazione, l’invecchiamento demografico, i cambiamenti
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climatici, lo sviluppo sostenibile e
la parità di genere. Hanno inoltre
invitato a rafforzare la democrazia
partecipativa nel quadro di una
partnership più stretta tra tutte le
parti interessate della governance
europea. «Solo promuovendo le
sinergie tra le parti interessate e
le istituzioni politiche», conclude
il documento, «potremo porre rimedio al deficit democratico che
si percepisce, e quindi contribuire
a incoraggiare i cittadini europei a
sentirsi parte integrante del progetto UE».
Il presidente Dimitris Dimitriadis
e la vicepresidente Jillian van Turnhout
incontrano i tirocinanti del CESE.
CESE — possa dare strumenti semplici e concreti ai giovani dei paesi
europei che desiderino lanciarsi in
un progetto.
Per Susanne Justesen, l’Europa è il
continente che presenta la più grande diversità al mondo, più ancora
che l’America del Nord o l’Asia. A suo
giudizio, tale diversità è un formidabile giacimento di energia creativa e
un potenziale di crescita totalmente
inesplorato, specie per quanto riguarda le imprese e i servizi pubblici.
A ciò però aggiunge che «la mondializzazione offre un’occasione unica
per farci vedere e conoscere dal resto
del mondo e per insegnare al mondo
il nostro tenore di vita», a condizione
che si rispetti il principio di reciprocità.
●
Nana Mouskouri riceve dei fiori dal presidente del CESE.
CESE info — Edizione speciale giugno 2008
50º anniversario del CESE: la bandiera del Comitato solca i mari d’Europa
stro belga ed eurodeputato Wilfried
Martens, il presidente Dimitriadis ha
visitato l’imbarcazione e si è intrattenuto con l’equipaggio dopo aver partecipato alla celebrazione del 60º anniversario del Congresso d’Europa,
tenutosi quello stesso giorno all’Aia.
Il 24 maggio scorso il presidente
del CESE Dimitris Dimitriadis ha
accolto diversi ospiti a bordo del veliero «Traité de Rome» nel porto di
Scheveningen (L’Aia), nell’ambito del
progetto Sail for Europe sponsorizzato dal CESE. Assieme ai membri del
Comitato Joost Van Iersel, Brenda
King, Carlos Alberto Pereira Martins e Robert Schadeck, nonché ad
altri ospiti tra cui l’ex primo mini-
Nel corso della giornata il pubblico ha avuto modo di visitare il veliero,
sul quale erano a disposizione informazioni, pubblicazioni e gadget vari,
e incontrare l’equipaggio. Nel suo
periplo dell’Europa, si è trattato del
secondo scalo che il «Traité de Rome»
ha dedicato esclusivamente al CESE,
dopo la manifestazione organizzata a
Rotterdam alla presenza del membro
del CESE Jan Simons. Il 28 maggio,
data del 50º anniversario del Comita-
Il presidente italiano Giorgio
Napolitano si congratula con il CESE
può offrire in termini di progresso
economico, civile, sociale e culturale.
Le sfide della globalizzazione richiedono un’Europa forte anche dal punto
di vista politico e fondata sulla coesione tra i suoi popoli e i suoi cittadini.
La visione di Altiero Spinelli di
un’Europa politica e profondamente
radicata nella società civile è quanto
mai attuale per rilanciare il progetto
europeo e per consentire alla nostra
Unione di crescere in termini di rappresentatività, efficacia e peso internazionale.
Giorgio Napolitano,
© Presidenza della Repubblica italiana.
In occasione del 50º anniversario del
CESE, il presidente della Repubblica
italiana Giorgio Napolitano ha inviato la lettera seguente al presidente del
CESE Dimitris Dimitriadis:
Rivolgo un caloroso saluto al presidente Dimitriadis, ai membri del Comitato economico e sociale europeo e
a tutti i partecipanti alle celebrazioni
del 50º anniversario della prima sessione plenaria del Comitato.
Questa ricorrenza è un’occasione
per promuovere una maggiore consapevolezza dei cittadini europei sugli
straordinari avanzamenti realizzati
grazie all’integrazione europea e sulle
opportunità che un’Europa più unita
to, il veliero ha attraccato a Ostenda,
dove Xavier Verboven, membro del
CESE, ha accolto un gruppo di studenti di un istituto nautico.
La leggendaria imbarcazione è
salpata da Bruxelles in aprile, portando la bandiera europea, il logo,
le insegne e il materiale informativo
del CESE in diversi porti europei,
con l’obiettivo di promuovere l’ideale
europeo e il Comitato stesso a livello
locale. Dopo aver solcato il Mare del
Nord e l’Oceano Atlantico, il capitano Philippe Hanin condurrà il «Traité de Rome» nel Mediterraneo. Il
4 settembre il veliero raggiungerà la
Grecia, dove sarà nuovamente accolto dal presidente Dimitriadis, questa
volta a Salonicco, sua città natale. ●
Il veliero «Traité de Rome».
Un libro sulla storia del CESE
presentato da Jacques Delors
Nel corso del ricevimento organizzato per il 50º anniversario del CESE il
28 maggio 2008, Dimitris Dimitriadis e Jacques Delors hanno presentato un volume sulla storia del CESE,
al quale l’ex presidente della Commissione europea ha contributo con
una lettera scritta di suo pugno.
per il 50º anniversario del CESE, sono
occorsi mesi di ricerche negli archivi
del Comitato e in quelli dell’Unione
europea a Firenze, ed è stato necessario consultare vecchi schedari e
archivi fotografici ormai dimenticati
per compilare quella che è la prima
rassegna in assoluto di questi 50 anni
di democrazia partecipativa.
storia del Comitato, dai negoziati in
vista dei trattati di Roma all’istituzione del Comitato e ai primi anni del
suo funzionamento. Questa sezione
illustra in maniera straordinaria l’attività del Comitato, i suoi successi,
quali il varo del dialogo sociale negli
anni ottanta, la sua partecipazione
alla convenzione dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ma anche le difficoltà che esso ha dovuto
superare.
Il Comitato economico e sociale
europeo ha sempre svolto un prezioso ruolo di raccordo tra le istituzioni
dell’Unione e la società civile, assicurando ai gruppi economici e sociali
europei un’istanza autorevole e ascoltata per rendere noti i loro punti di
vista e le loro aspettative.
La seconda parte del volume
raccoglie vari contributi e testimonianze di ex presidenti, consiglieri,
ex segretari generali e membri del
personale, ed è impreziosita da fotografie che ci mostrano il passato del
Comitato.
Formulo pertanto al Comitato
i miei più sentiti auspici di proseguire questa importante funzione
nell’ambito del processo decisionale
dell’Unione e di continuare con successo a farsi interprete delle istanze
della società civile.
L’opera è abbinata a un DVD contenente un breve documentario sulla
storia del Comitato, con interviste
a ex presidenti, consiglieri e membri del personale, immagini della
Bruxelles degli anni cinquanta e di
quella odierna, nonché una serie di
materiali aggiuntivi con ulteriori informazioni sul Comitato.
Giorgio Napolitano
Presidente
della Repubblica italiana
●
Jacques Delors e il presidente Dimitriadis firmano il libro sulla storia del CESE.
Per redigere il volume, commissionato nell’ambito delle celebrazioni
I primi capitoli del libro forniscono una dettagliata panoramica della
●
Il Comitato economico e sociale si è insediato:
i sindacati criticano aspramente la sua composizione
CESE info riporta il primo articolo
in assoluto pubblicato dall’agenzia
di stampa Agence Europe sul CESE.
Bruxelles (CEE), 19 maggio
1958 — Il Comitato economico
e sociale delle Comunità europee
(CEE e Euratom) si è insediato oggi
nel corso di una sessione solenne
iniziata alle ore 11.15 nella sala del
Senato belga, alla presenza dei rappresentanti dei governi e delle istituzioni europee. (…)
Aprendo la sessione, il presidente
in carica del Consiglio dei ministri
della CEE Larock ha sottolineato
che il Comitato economico e sociale, per la portata delle sue competenze e la qualità dei suoi membri,
rappresenta uno dei fondamenti
dell’Europa in costruzione. Larock
ha ricordato che il Comitato non
è stato creato presso un’istituzione
in particolare ma presso l’insieme
delle istituzioni comunitarie; i suoi
membri sono designati a titolo personale e non devono essere vincolati da alcun mandato imperativo.
Il presidente Larock ha quindi
indicato i principi secondo i quali,
conformemente alle disposizioni del trattato, sono stati scelti i
membri del Comitato: «Sappiamo
bene quali difficoltà è stato neces-
CESE info — Edizione speciale giugno 2008
sario superare per procedere alla
ripartizione dei seggi», ha detto,
«ma siamo convinti che le legittime
preoccupazioni espresse da alcuni
siano state tenute in considerazione in misura accettabile per tutti.
Equilibrando le rappresentanze imprenditoriali e quelle dei lavoratori
abbiamo risposto alle aspettative
espresse dall’Assemblea parlamentare europea».
Larock ha voluto così anticipare
le critiche attese da parte dei sindacati. Ha quindi precisato che le
sezioni del Comitato costituiscono
solo una parte dell’insieme e saranno consultate esclusivamente
all’interno del Comitato stesso.
Esse rappresenteranno quindi un
fattore di coesione e consentiranno
di raggruppare per argomento le
varie questioni. Dopo avere elencato i compiti nei quali la consultazione del Comitato sarà obbligatoria (tra l’altro, l’elaborazione e
l’attuazione di una politica agricola
comune, l’applicazione delle regole
di concorrenza, le misure volte ad
eliminare gli ostacoli agli scambi
e alla libera circolazione della manodopera), Larock ha concluso il
proprio discorso sottolineando che
l’ampiezza di tali compiti indica
l’autorità e la forza del Comitato.
È quindi intervenuto il presidente di turno del Consiglio dei
ministri dell’Euratom, Motz, sottolineando, tra l’altro, che il Comitato nel suo insieme sarà chiamato
a pronunciarsi anche in merito alle
questioni nucleari ed energetiche in
generale. Motz ha ricordato la sem-
pre più grave carenza di energia e
il rischio che essa provochi un indebolimento dell’Europa. La Commissione dell’Euratom parteciperà
ai lavori della Comunità europea
del carbone e dell’acciaio sul coordinamento delle politiche energetiche, e il Comitato dovrà esprimere
il proprio parere su questa e su altre
importanti questioni, come la tutela
della salute, i programmi di ricerca
e la formazione di specialisti.
Il mese prossimo potrete leggere il seguito dell’articolo, dedicato
all’intervento del primo presidente
della Commissione, Walter Hallstein.
(copyright: Agence Europe,
www.agenceurope.eu)
●
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di Jane Morrice
Paisley e Martin McGuinness, rispettivamente primo ministro e vice primo
ministro, hanno parlato in termini lusinghieri del positivo impegno dell’UE
a favore della pace. E poi, quando un’orchestra mista finanziata dall’Unione ha
eseguito l’«Inno alla gioia» e quando il
coro di una scuola integrata, composto di bambini cattolici e protestanti,
ha cantato Imagine di John Lennon.
Jane Morrice.
«Luci e ombre». Così Henri Malosse, presidente del sottocomitato del
CESE, descrive in sintesi la conferenza
consultiva sul ruolo dell’Unione europea nel processo di pace in Irlanda del
Nord, tenutasi il 28 aprile a Belfast.
Le luci sono venute dalla cerimonia
di apertura, nel corso della quale Ian
Le ombre invece sono apparse durante le consultazioni, quando diversi
rappresentanti delle realtà locali hanno descritto la lentezza dei progressi
verso una vera riconciliazione. Nelle
loro parole c’è stato apprezzamento
per il sostegno offerto dall’UE, fatto
non solo di finanziamenti, ma anche
di speciali modalità d’intervento e
dell’appoggio a gruppi che in precedenza non ricevevano aiuti. Hanno
osservato però anche che, per affrontare alla radice le cause del conflitto, ci
sarà bisogno di molto più tempo e di
molte più energie.
Preoccupazioni che hanno trovato
conferma durante una visita alle più
note zone «calde» della città, dove la
comunità cattolica e quella protestante vivono fianco a fianco, ma divise
dai cosiddetti «muri della pace» alti
come edifici di due piani e dove, dagli
enormi murales dipinti dai paramilitari, uomini armati e incappucciati
fissano minacciosamente i passanti.
La luce è poi tornata in serata,
quando il sindaco di Belfast ha parlato del radioso futuro della città e dei
programmi per l’incontro tra i sindaci delle principali città d’Irlanda, il
primo in oltre 50 anni. Un ottimismo
che il sottocomitato ha potuto condividere, visitando il giorno successivo
alcuni progetti finanziati dall’UE e
constatando direttamente i cambiamenti positivi in corso. I membri del
sottocomitato tornano quindi con
Un coro di bambini canta l’«Inno alla gioia».
emozioni contrastanti da una visita in
cui hanno potuto toccare con mano le
speranze e le paure di molti cittadini
dell’Irlanda del Nord e rendersi conto
di persona dell’importanza del lavoro
che resta da fare.
●
«Villaggio europeo»
Il CESE celebra
di Parigi: alcuni membri del il suo 50º anniversario
CESE accolgono i visitatori e la giornata Robert Schuman a Helsinki
La delegazione del CESE celebra il
50º anniversario del Comitato a Helsinki.
Membri del CESE presentano il Comitato ai visitatori.
Il 9 e 10 maggio 2008 il CESE ha
partecipato al «villaggio europeo»,
organizzato presso il Municipio di
Parigi. Il Comitato aveva un suo
stand, dove ha accolto visitatori
francesi come pure molti turisti
da tutto il mondo. Diversi membri
del Comitato hanno presenziato
all’evento per stringere contatti con
il pubblico, partecipando ai dibattiti
organizzati in tale occasione.
Marie Zvolská, Beatrice Ouin,
Henri Malosse, Evelyne Pichenot,
Stéphane Buffetaut e Gérard Dantin
si sono impegnati con entusiasmo
per attirare il pubblico e discutere
con i visitatori su temi legati al CESE
e all’Europa in generale. I visitatori
hanno ricevuto pubblicazioni e gadget e hanno avuto l’opportunità di
partecipare a un quiz su computer
che poneva una serie di domande
sull’Europa e metteva in palio un
premio speciale.
I membri hanno anche partecipato ai dibattiti, soffermandosi sull’impegno del CESE nel progetto Galileo,
sul ruolo del Comitato nel promuovere un’Europa solidale nel mondo
e sul suo contributo all’identità europea. Pichenot ha anche rilasciato
un’intervista a France Info riguardo
al 50º anniversario del Comitato.
●
CESE info
Caporedattore
Karel Govaert
Redattori
Christian Weger
Agata Berdys
Nadia Boukhenfouf
Agnieszka Nyka
Despoina Mergiani
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Indirizzo
Comitato economico e sociale europeo
Edificio Jacques Delors, Rue Belliard 99,
B-1040, Bruxelles
Tel. (32-2) 546 93 96 o 546 95 86
Fax (32-2) 546 97 64
E-mail: [email protected]
Internet: http://www.eesc.europa.eu/
Schuman», istituita per commemorare la dichiarazione del ministro
francese Robert Schuman che nel
1950 lanciò il progetto d’integrazione europea, il CESE ha allestito
uno stand informativo nel centro
di Helsinki, dove è stato creato un
«villaggio europeo», visitato da migliaia di cittadini finlandesi. Questi
ultimi hanno potuto ascoltare brani
di musica europea, discorsi di uomini politici finlandesi ed europei, tra
cui i membri finlandesi del CESE,
e confrontarsi con questi ultimi su
questioni e problematiche europee.
Gli opuscoli in finlandese e svedese
e il materiale informativo messo a
disposizione del pubblico nel corso
della manifestazione hanno avuto
molto successo tra i visitatori.
L’evento, svoltosi nell’arco di due
giorni, ha messo in evidenza il valore aggiunto delle iniziative realizzate
a livello locale e rivolte ai cittadini.
Con l’intervento attivo dei membri
del CESE e una proficua cooperazione con le altre istituzioni dell’UE
e le organizzazioni dei membri del
Comitato, il CESE contribuisce attivamente all’iniziativa «Comunicare
l’Europa» e funge da vero e proprio
ponte verso l’Europa. ●
I membri finlandesi del CESE, guidati da Seppo Kallio, hanno deciso di
celebrare il 50º anniversario del Comitato economico e sociale europeo
in Finlandia, organizzando, in collaborazione con la locale rappresentanza della Commissione europea e
con l’Ufficio informazioni del Parlamento europeo, un seminario sulle
relazioni UE-Russia con la partecipazione di vari rappresentanti della
società civile finlandese. La Finlandia, grazie ai suoi vincoli storici con
la Russia, svolge infatti un ruolo di
spicco nello sviluppo di partenariati
strategici con questo paese.
Il giorno successivo (9 maggio),
in occasione della «Giornata Robert
Cittadini finlandesi visitano il «villaggio europeo» di Helsinki.
Cese info in 22 lingue: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp
CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE.
Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute gratuitamente presso il
servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo.
CESE info è inoltre disponibile in 22 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del Comitato:
http://www.eesc.europa.eu/activities/press/index_en.asp
CESE info non può essere considerato come un resoconto ufficiale dei lavori del Comitato. A tal fine si rimanda alla
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del Comitato.
La riproduzione — con citazione della fonte — è autorizzata a condizione di inviare una copia alla redazione.
Edizione speciale
giugno 2008/6
Tiratura: 20 500 copie.
Il prossimo numero uscirà nel luglio 2008.
Stampato su carta riciclata al 100 %
EESC info — Special edition June 2008
QE-AA-08-006-IT-N
La visita del sottocomitato del CESE a Belfast suscita emozioni contrastanti