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“ACQUA VIRTUALE, IMPATTO REALE:
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL CONSUMO
‘INVISIBILE’ DELLA RISORSA PIÙ PREZIOSA DEL
NOSTRO PIANETA”
Marta Antonelli
King’s College London
[email protected]
Francesca Greco
King’s College London
[email protected]
CHI SIAMO
• Dottorande del King’s College London
• Membri del London Water Research Group
• Ricercatrici con il Prof. Tony Allan, teorico del
concetto di ‘acqua virtuale’ e insignito del Premio
Mondiale per l’Acqua 2008
• Rappresentanti del Regno Unito nell’ambito del
progetto europeo su Acqua Virtuale e Impronta
dell’acqua “EURO-AGRIWAT”
AGENDA
I diversi tipi di scarsità idrica
 Il nostro focus: l’agricoltura
 Acqua virtuale & impronta dell’acqua
 Non tutte le gocce d’acqua sono uguali, non tutti i
pomodori sono uguali
 Quindi, dov’è il problema?
 Giustizia idrica
 Scala valoriale dell’acqua
 Gli attori del cambiamento
 Concetti da ricordare

I DIVERSI TIPI DI SCARSITÀ
IDRICA
ACQUA DOLCE VS. ACQUA SALATA
L'acqua dolce direttamente
utilizzabile dagli ecosistemi e
dall'uomo è, quindi, meno
dell'1% di tutte le risorse idriche
presenti sul pianeta.
DIVERSE DOTAZIONI D’ACQUA
DOLCE NEL MONDO
L’ACQUA È UNA RISORSA SOLO
PARZIALMENTE RINNOVABILE
SCARSITÀ FISICA
SCARSITÀ FISICA ED ECONOMICA
TREND GLOBALI
Aumento
della
popolazione
Cambiamento
climatico
Sviluppo
economico
(BRICs)
Diete sempre
più ricche di
proteine
animali
PROSPETTIVE FUTURE (1/2)
Sviluppo socio-economico come possibilità di
invertire il trend di insostenibilità dello
sfruttamento di risorse naturali
“Environmental
Kuznets curve”
(1955)
PROSPETTIVE FUTURE
(2/2)
Crescita della consapevolezza dei cittadini e
aumento della richiesta sul mercato di
prodotti ‘verdi’ (prodotti biologici, biodinamici,
a km 0, non testati sugli animali etc.)
IL NOSTRO FOCUS:
L’AGRICOLTURA
USO SETTORIALE DELL’ACQUA
USO INDUSTRIALE
19%
USO AGRICOLO
70%
USO DOMESTICO
11%
Dati FAO, “Global sum of all withdrawals” (2012)
USO SETTORIALE DELL’ACQUA:
VARIAZIONI REGIONALI
IN ALCUNE REGIONI QUESTA
PERCENTUALE È MOLTO ELEVATA
Regione
Domestico
Industriale
Agricolo
AFRICA
10
4
86
Nord Africa
9
6
85
Africa SubSahariana
10
3
87
ASIA
9
9
82
Medio Oriente
9
8
83
Asia Centrale
3
5
92
Asia del sud e
est
9
10
81
Dati FAO “Aquastat World Data” (2012)
ACQUA VIRTUALE & IMPRONTA
DELL’ACQUA
NON TUTTE LE GOCCE D’ACQUA
SONO UGUALI (1/2)
Le tipologie di acqua virtuale sono diverse
Acqua Blu
Acqua Verde
Acqua Grigia
(falde
sotterranee;
acque di
superficie)
(acqua piovana
che rimane nel
terreno)
(acqua inquinata
nel processo
produttivo)
NON TUTTE LE GOCCE D’ACQUA
SONO UGUALI (2/2)
Le tipologie di acqua virtuale sono diverse
Acqua Rinnovabile
(rinnovata attraverso le
precipitazioni piovose e
nevose + la ricarica
naturale delle falde
acquifere sotterranee)
Acqua Non
Rinnovabile
(acqua presente nelle falde
sotterranee, in genere di
natura fossile)
PERCHÉ È IMPORTANTE PARLARE
DI ACQUA & CIBO
Non-food
water: uso
industriale e
domestico
1020%
Food-water:
agricoltura
8090%
Dati: Allan (2012)
ACQUA VIRTUALE
Il concetto di acqua virtuale è stato identificato dal Prof.
Tony
Allan
(King’s College London e fondatore del LWRG; vincitore
dello Stockholm Water Prize nel 2008) all’inizio degli anni ’90,
quantità di acqua dolce contenuta nei
beni agricoli. Il concetto è stato poi esteso ai prodotti
come la
industriali e ai servizi.
Il commercio di acqua virtuale è dunque il
trasferimento d’acqua dolce implicito nel commercio di beni
agricoli. Per questo parliamo di paesi
esportatori di acqua virtuale.
importatori o
QUALCHE ESEMPIO
Dati: Hoekstra and Chapagain, 2004 (www.acquavirtuale.it)
I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
HANNO UN ELEVATO CONTENUTO DI
ACQUA VIRTUALE
Al consumo di carne
di manzo è
associato il più
elevato
consumo di
acqua virtuale.
Dati: waterfootprint.org
Grafica: Timm Kekeritz
Ogni volta che si sostituisce alla
carne bovina della carne bianca,
si usano 3.900 litri al kg,
anziché 15.500 litri.
Inoltre, la carne allevata al
pascolo ha un diverso impatto
sulle risorse idriche rispetto alla
carne da allevamento.
NON TUTTI I POMODORI SONO
UGUALI
POMODORO AD “ALTO
IMPATTO IDRICO”
Irrigato in Maghreb con
acqua dolce proveniente da falda
sotterranea
fossile,
rinnovabile,
non
in una zona
quindi con alta scarsità idrica.
Trasportato
in
Italia
con
conseguente inquinamento e
produzione di Co2.
POMODORO A “BASSO
IMPATTO IDRICO”
Irrigato con raccolta dell’acqua
piovana e acqua proveniente da
fiume, quindi rinnovabile.
Consumato a 2 chilometri dal
luogo
di
produzione,
con
conseguente basso inquinamento
e bassa produzione di Co2.
Concetto elaborato da Antonelli e Greco nel 2012 in
A.Segrè e L.Falasconi “Libro Blu dello Spreco dell’acqua in Italia”
Edizioni Ambiente
IMPRONTA DELL’ACQUA
Il concetto di impronta dell’acqua è stato sviluppato dal
Prof.
Arjen Hoekstra
Paesi Bassi). Esso consente di
(Università di Twente,
calcolare l’uso di
acqua
(diretto e indiretto) di un individuo, di una
comunità o di un’impresa. L’impronta idrica è definita
volume totale di acqua dolce
utilizzata per produrre i beni e i
servizi consumati da quell’individuo, comunità o
come il
impresa.
IMPRONTA DELL’ACQUA DI
UNA NAZIONE
Impronta idrica del consumo nazionale
Impronta idrica interna (il consumo di risorse idriche
locali in un dato periodo di tempo) +
Impronta idrica esterna (il consumo di risorse idriche
‘esterne’, a seguito dell’importazione di acqua virtuale)
Impronta idrica della produzione
nazionale
Impronta idrica interna (il consumo di risorse idriche
locali in un dato periodo di tempo) +
uso di risorse idriche per prodotti destinati all’export
IMPRONTA IDRICA DEL CONSUMO
MEDIO PRO CAPITE ANNUO
Dati: Hoekstra and Chapagain (2007)
COSA DETERMINA UN’ELEVATA
IMPRONTA DELL’ACQUA?
Volume della domanda: in termini
assoluti l’India ha il più elevato water
footprint (WF) del mondo
Composizione della domanda: i
prodotti di origine animale richiedono
molta acqua! In termini relativi i più
elevati WF sono osservati negli USA,
seguiti da Grecia, Italia e Spagna
Condizioni climatiche: influenza
nelle condizioni di crescita delle piante
Pratiche agricole: efficienza nell’uso
dell’acqua
Elaborazione Marta Antonelli
QUALCHE ESEMPIO SULL’ITALIA



L’Italia ha un WF pro capite annuo di 2330 m3, contro una
media mondiale di 1240 m3.
1kg di pasta secca prodotta in Italia contiene 1.924 litri
d’acqua virtuale
Una pizza (725g circa) contiene 1.216 litri d’acqua virtuale
Il grano duro e il pomodoro hanno
un’impronta idrica molto elevata se
coltivati in regioni
dal
clima arido.
Dati: Aldaya and Hoekstra
(2010)
“I problemi legati all’acqua sono spesso strettamente
collegati
alla
struttura
dell’economia
globale.
Molti paesi hanno esternalizzato in modo
massiccio la loro impronta idrica, importando da altri
luoghi quei beni che richiedono una grande quantità
d’acqua per essere prodotti. Questo mette sotto
pressione le risorse idriche dei paesi esportatori dove
troppo spesso scarseggiano meccanismi finalizzati ad
una saggia gestione e conservazione delle risorse
idriche. Non solo i governi, ma anche consumatori,
imprese ed ogni
comunità civile può fare la
differenza,
affinché si possa raggiungere una
migliore gestione delle risorse idriche”.
(Arjen Hoekstra)
QUINDI, DOV’È IL PROBLEMA?
TRE LIVELLI DI CRITICITÀ

A
livello
di
gestione
delle
risorse
idriche
in
agricoltura: inefficienza, colture non adatte al
luogo di produzione, mancata gestione integrata delle
risorse idriche e del suolo, questione del prezzo di
mercato


A livello politico: il dumping dei paesi protezionisti
come EU e USA che traggono vantaggio da sussidi
all’agricoltura
A livello istituzionale: assenza di quadro regolatorio e
assenza di incentivi alla preservazione ambientale,
persistenza della forma di un libero mercato, che è
basato solo sul criterio dei prezzi e del profitto
QUALCHE ESEMPIO VIRTUOSO
IN ITALIA


L’azienda
Mutti:
ha
diminuito la quantità di
acqua
irrigua
per
la
coltivazione
dei
loro
pomodori
attraverso
la
rilevazione
diretta
dell’umidità
del
suolo.
Studio condotto con WWF
Italia e Università della
Tuscia.
Barilla: ha spostato la
produzione di una certa
qualità di grano (Aureo) da
una fonte di acqua non
rinnovabile a una fonte
rinnovabile,
risparmiando
40 milioni di metri cubi
d’acqua nel 2011.
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GIUSTIZIA IDRICA
 “Perchè
mangiamo l'acqua degli altri?"
(Antonelli e Greco 2012)

Definizione del termine “Giustizia ambientale”
“Il diritto a un ambiente sicuro, salutare , produttivo e
sostenibile per tutti, dove la parola “ambiente” viene
considerata nella sua totalità, in modo da includere gli
aspetti ecologici (biologici), fisici (naturali e costruiti) ,
sociali, politici, estetici ed economici. La giustizia
ambientale si riferisce alla condizione in cui questo
diritto può essere esercitato liberamente, in modo tale
che identità sia individuali che di gruppo, i bisogni e le
dignità siano preservate, realizzate e rispettate. Questo
fornisce il raggiungimento dell’auto-realizzazione,
individuale
e
comunitaria,
del
concetto
di
empowerment, e cioè il processo di accrescimento del
potere, della responsabilità e dell’autodeterminazione.”
Antonelli e Greco in «Il libro blu dello spreco in Italia: l’acqua» edito da Luca Falasconi e Andrea Segrè, 2011, Edizioni Ambiente
Fonte: Source: NRE 392 Coursepack (Welsch). University of Michigan. Winter 1997
ESEMPI DI ACQUA DEGLI ALTRI
 Banana nella valle del Giordano
 Prodotti agricoli nel deserto arabico, zona Ma’an (Disi
Muddawwara) in Giordania
PRODOTTI NON-ALIMENTARI


I bio carburanti
Il mercato dei fiori del Kenya
http://www.guardian.co.uk/environment/2011/apr/01/kenya-flower-industry-worker-conditions-water-tax A 2003 Guardian investigation
revealed poor workers' conditions and environmental degradation. Felicity Lawrence finds that despite progress, concerns remain over water
scarcity and tax
SCALA VALORIALE LEGATA
ALL’ACQUA
PERCHÉ USIAMO L’ACQUA DEGLI
ALTRI QUINDI?

Perché il sistema corrente di mercato internazionale lo permette

Perché il
prezzo nel mercato internazionale
non riflette la scarsità della risorsa, e vige la
legge della libera circolazione delle merci e del profitto come fine ultimo del
commercio



«discorso»
Perché vigono queste leggi? Perché il
in senso
Foucaltiano riguardo il commercio di beni agricoli non è messo in discussione,
se non dai pochi produttori del Sud del Mondo che sono in grado di avere una
VOCE in capitolo
Escludendo tutta l’Africa, dove i movimenti di resistenza alle espropriazioni e
alle imposizioni di colture da parte di compagnie private sono isolate e deboli,
abbiamo l’esempio del il movimento per le sementi dell’India e quello dei Sem
Terra in America Latina
Ma se il DISCORSO non cambia dal CENTRO, la periferia da sola non ha gli
strumenti adeguati per imporre il cambiamento, perché il centro impone, oltre
al discorso corrente sul commercio, anche le sementi stesse, gli strumenti
tecnologici per coltivare, e gli investimenti in termini di capitali economici di
gran parte dell’agricoltura estensiva nei paesi del Sud.
1966 Michel Foucault Une archéologie des sciences humaines
ALIENAZIONE DEL VALORE-ACQUA
TRAMITE IL PROCESSO DI
VIRTUALIZZAZIONE



Ma siamo sicuri che il
prezzo corrisponda al vero
valore dell’acqua utilizzata?
Se da fonte non rinnovabile,
quale potrebbe essere il
prezzo del mio pomodoro?
“Occhio non vede, cuore non
duole”, e mi mangio l’acqua
del deserto del Sahara
Alberto Sordi - dal film «Un Americano a Roma»
ACQUE NON
RINNOVABILI,
TRANSFRONTALIERE: QUESTIONI
ETICHE E SOCIO-ECONOMICHE
FONTE:
Overexploitation
and
Contamination of
Shared
Groundwater
Resources
Management,
(Bio)Technological
, and Political
Approaches to
Avoid Conflicts
Proceedings of the
NATO Advanced
Study Institute on
Overexploitation
and
Contamination of
Shared
Groundwater
Resources:
Management,
(Bio)Technological
, and Political
Approaches to
Avoid Conflicts,
Varna, Bulgaria,
1-12 October 2006
Series: NATO
Science for Peace
and Security
Series C:
Environmental
Security
Darnault,
Christophe J.G.
(Ed.)2008, XIV
Quale valore ha la mia acqua virtuale alla luce di tutto ciò?
ACQUA VIRTUALE E ACQUISIZIONI
DI TERRA DA PARTE DI
INVESTITORI STRANIERI


Chiamato comunemente “land grab”
E’ stato evidenziato nel libro
Handbook of Land and Water
Grabs in Africa (autori del King’s
College) come in tutte le
acquisizioni di terra ci sia
anche acquisizione di acqua


Nel 100% dei casi i prodotti del
land-grabbing sono tutti destinati
all’esportazione del paese
committente
Quindi quella di cui stiamo parlando
in questi casi è tutta acqua
virtuale immessa nel commercio
internazionale
GLI ATTORI DEL CAMBIAMENTO
UN NUOVO PARADIGMA:
L’AMBIENTALISMO DEI POVERI, LA
DECRESCITA DEI RICCHI




«Environmentalism of the poors»
“AGUA MI SANGRE” – il video ci mostrava movimenti
della società civile nel Sud del Mondo che ripropongono il
valore dell’acqua e della propria acqua, come bene comune e
universale
Movimenti per la decrescita nei paesi industrializzati
Slow food: esempio di unione delle due componenti
UN LINK
TRA NORD
E SUD
http://joaag.com/uploads/1-_4_1__Daveyfinal.pdf
E’
POSSIBILE?
ATTORI DEL CAMBIAMENTO
consumatori
Settore
Privato
Stato
Mondo
scientifico
Agricoltori
CITTADINI
Educatori
Attivisti
Società
civile
IL RUOLO DEI CONSUMATORI






Ricercare attivamente
informazioni sui prodotti che
mangiamo
Ripensare e valutare i nostri stili
alimentari
Esempio: fettina di carne al
pascolo e fettina di carne da
allevamento
Importanza geografica di ciò che
portiamo sulla nostra tavola:
Esempio : chilometro zero,
attenzione alla provenienza ( 2°
best: paesi ricchi di acqua; 3°
best paesi aridi)
Capire l’importanza di ridurre lo
spreco alimentare, che è legato
allo spreco di acqua virtuale
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI DELLO STILE
ALIMENTARE (LITRI PER PERSONA AL GIORNO)
49
IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI
 Creare
le condizioni e aprire la via per
l’ottenimento di una tracciabilità idrica
 Ottenere attraverso il tracciato della
filiera, la provenienza precisa di ogni
prodotto , sempre
 Implementazione di norme anti –
contraffazione dei prodotti agricoli e
alimentari in genere
 Aumento delle informazioni a disposizione
del consumatore
IL RUOLO DEL MONDO
SCIENTIFICO
 Comunicare
a tutti gli stakeholders
raggiungendo
agricoltori,
imprese,
grande
e
piccola
distribuzione,
consumatori
 Attivare e contribuire alle campagne di
sensibilizzazione sul tema del ‘consumo
consapevole di acqua’
 Sviluppare reti locali e internazionali
per ulteriori analisi e l’avanzamento
della materia in generale
COSA STIAMO FACENDO IN
ITALIA?

creando un network di scienziatiattivisti che promuovano questi valori nella
comunità epistemica e nella società civile
Pubblicazioni scientifiche e divulgative:

«L’acqua che mangiamo»: in uscita a Marzo 2013

Stiamo
(15 capitoli con contributi di Tony Allan, Arjen
Hoekstra, FAO, WWF, Slow Food, Università
italiane)

Virtual water blog
CONCETTI DA RICORDARE
DIVENTARE “MANGIATORI
CONSAPEVOLI DI ACQUA”
TU COSA PUOI FARE?
INFORMATI
IMPEGNATI
COMUNICA
LINK UTILI








www.virtual-water.co.uk
www.waterfoorprint.org
http://lwrg.org/
“The Water We Eat”: www.angelamorelli.com/water/
Application per smartphone :virtualwater.eu
Virtual Water blog: www.virtualwaterblog.wordpress.com
WWF
Italia:
http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appt
i/DOSSIER/report%20impronta%20idrica.pdf
SLOW
FOOD
Italia:
http://www.slowfood.com/international/food-forthought/focus/81455/the-water-footprint-of-food/q=1065F0?session=query_session:9EA9830E16b522379CMGV3A68A
ED
GRAZIE!
Marta Antonelli
King’s College London
[email protected]
www.tinyurl.com/watermarta
Francesca Greco
King’s College London
[email protected]
www.tinyurl.com/waterfra