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AquaPath – Modulo 2
SOSTENIBILITÀ IDRICA
Modulo II -Sostenibilità idrica
1.
INTRODUZIONE
L'acqua gioca un ruolo critico nello sviluppo sostenibile ed è correlata a numerose
questioni globali quali la riduzione della povertà, la salute e l'igiene, le disuguaglianze e il
degrado degli ecosistemi. Detto questo, la sostenibilità idrica potrebbe apparire, in un
primo momento, come una preoccupazione irrilevante: la superficie del nostro pianeta
non è composta da 75% di acqua, dopo tutto?
Questo è vero, ma il modulo 1
ha già chiarito che il 97,5%
del volume d'acqua della terra
(1,4 miliardi di km3) è negli
oceani e nei mari. Il resto è
acqua dolce, ma circa il 70%
di essaè conservato sotto
forma di nevi perenni e calotte
di ghiaccio nelle regioni
antartiche e artiche. Ciò che
resta si trova principalmente
come umidità del suolo e nelle
falde
acquifere
profonde
[1]
:solo una piccola parte (in
realtà, meno dell’1%) può così
essere
sfruttata
per
la
produzione e il consumo (Fig.
1).
2.
Figura1. Composizione dell’acqua sulla terra
SCARSITA’ IDRICA
In breve
Secondo le stime, circa il 40% della popolazione mondiale è già interessato, dalla
scarsità d'acqua, e il 20% delle falde acquifere di tutto il mondo sono sfruttate
eccessivamente [2].Entro il 2030, il mondo potrebbe affrontare un deficit di acqua del
40% [3],con gravi ripercussioni sulla salute, la sicurezza e la produzione alimentare.
1
strati di roccia o materiali non consolidati (ghiaia, sabbia, o limo) che contengono acqua, definizione dalla
http://dictionary.cambridge.org/dictionary/english/aquifer
2
Gleeson, t., Wada, Y., bierkens, M.f.P. and van beek, l.P.H. 2012.Water balance of global aquifers revealed by groundwater
footprint. Nature, 488: 197-200, doi:10.1038/nature11295.
3
2030 WrG (2030 Water resources Group). 2009. Charting our water future: Economic frameworks to inform decision-making.
Questo progetto è stato finanziato
con il supporto della Commissione
Europea.Questa pubblicazione riflette solo il punto di vista dell’autore , e la
Commissione non può essere ritenuta responsabile per alcun uso che possa esser
fatto dell’informazione in essa contenuta.
1
Modulo II -Sostenibilità idrica
Avete familiarità con il concetto di scarsità d’acqua?
La definizione può variare da un'organizzazione all'altra. Secondo le Nazioni Unite, la
scarsità d'acqua si verifica quando l'approvvigionamento idrico di un territorio scende al
di sotto dei 1000m3 pro capite (cioè a persona) per anno [4].Il concetto di impronta idrica
ha un approccio piuttosto diverso: misura l'impronta idrica blu (vedi modulo 1), dopo
aver considerato i requisiti ambientali di flusso: gli ecosistemi d'acqua dolce degradano
quando tali requisiti non sono soddisfatti nel corso del tempo [5].Secondo
l’organizzazione Water Footprint Network, oltre 2,7 miliardi di persone potrebbero
essere colpite da scarsità d'acqua almeno per un mese all'anno [6].
Ma lasciamo stare le definizioni per ora e semplifichiamo le cose: la scarsità d'acqua è
principalmente il risultato di risorse limitate a confronto con i rapidi bisogni crescenti.
Perché aumentano inostri bisogni idrici?
L'esaurimento delle risorse idriche è notevolmente accelerato con la crescita
demografica: da circa 3 miliardi di persone nel 1950, la popolazione conta ormai oltre 7
miliardi di persone e potrebbe raggiungere 9,5 miliardi entro il 2050. Parallelamente, il
PIL del mondo [7]è cresciuto ad un tasso del 3,5% all’anno tra il 1960 e il 2012 [8],con
conseguente notevole aumento del fabbisogno idrico. Di seguito sono evidenziati
alcuni dei fattori principali:
-
Il consumo di acqua per l’agricoltura si prevede aumenti del 19% entro il
2050[9], la domanda alimentare del 60%, e del 100% nei Paesi in via di sviluppo
[10]
.L'agricoltura era responsabile di oltre il 53% dell’Impronta Idrica (WF)
globale della produzione (vedi modulo 3) durante il periodo 1996-2005[11].
-
Le aree urbane, che potrebbero ospitare più di 6,3 miliardi di persone nel 2050
(3,9 miliardi nel 2014)[12],si stanno sviluppando a ritmi senza precedenti: ogni
secondo la popolazione urbana mondiale cresce di 2 persone [13].Per coprire i
loro bisogni idrici, le città devono scavare più a fondo e andare oltre, o / e
affidarsi a soluzioni innovative.
-
Dal 1973 al 2010, il consumo mondiale di energia è aumentato del 186% e la
domanda potrebbe aumentare di un ulteriore 35% entro il 2035, il 70% per la
sola energia elettrica [14].La WF legata all’energia elettrica e al riscaldamento è
stimata a 378 miliardi di m3all'anno.
4
UN website, http://www.un.org/waterforlifedecade/scarcity.shtml
http://waterfootprint.org/en/water-footprint/water-footprint-assessment/
6
http://waterfootprint.org/en/water-footprint/what-is-water-footprint/
7
Gross Domestic Product
8
World economics, 2014. World Economics: Global Growth Tracker.
http://www.worldeconomics.com/papers/Global%20Growth%20Monitor_7c66ffca-ff86-4e4c-979d-7c5d7a22ef21.paper
9
FAO, from UNWATER website
10
Alexandratos, n. and Bruinsma, J., 2012. World agriculture towards 2030/2050: The 2012 revision.
11
http://waterfootprint.org/media/downloads/Hoekstra-Mekonnen-2012-WaterFootprint-of-Humanity.pdf
12
UN, 2012, World Water Assessment Report
13
UN Habitat, 2011. World Water Day 2011: Water and urbanization. Water for Cities: Responding to the urban challenge.
14
IEA 2012, World Energy Outlook
5
Questo progetto è stato finanziato
con il supporto della Commissione
Europea.Questa pubblicazione riflette solo il punto di vista dell’autore , e la
Commissione non può essere ritenuta responsabile per alcun uso che possa esser
fatto dell’informazione in essa contenuta.
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Modulo II -Sostenibilità idrica
Lo sapevate che?... la nostra dieta è fondamentale per la sostenibilità idrica
L'acqua che usiamo per i nostri bisogni quotidiani rappresenta solo una piccola
parte dell’impronta idrica globale, che è legata principalmente all'agricoltura e
all'irrigazione. Ma possiamo esercitare ancora una grande influenza su questo
argomento! La nostra dieta, in particolare, è fondamentale per la sostenibilità idrica:
produrre il nostro cibo quotidiano richiede non meno di 2000 - 5000 litri, 3000 litri in
media15. Considerando che si prevede che il consumo di carne aumenti da 37kg
all'anno per persona nel 2000 a 52kg entro il 203016, dovremmo tener conto che la
produzione di un chilo di carne bovina richiede 15.000 litri di acqua, dieci volte di più
di un chilo di grano (ulteriori informazioni nel modulo 4!).
Figura2. Lo stress idrico per area. [17]
3.
Questa mappa è tratta dal World
ResourcesInstitute,
la
cui
definizione di stress idrico dipende
dal rapporto tra i prelievi e l'offerta
di acqua. Un rapporto superiore a
80% (rosso scuro nella mappa)
indica
stress
estremamente
elevato, un rapporto tra il 60 e
l’80%
(rosso)
indica
stress
18
elevato, e così via . Questo
dimostra non solo che l'acqua è
una preoccupazione per l'Europa,
ma anche che la questione
dovrebbe essere considerata a
livello regionale e locale.
L’INQUINAMENTO IDRICO
In breve
La crescita demografica, l'urbanizzazione e lo sviluppo economico hanno portato a
una pressione insostenibile sulle risorse idriche e al loro inquinamento. Ogni giorno,
non meno di 2 milioni di tonnellate di rifiuti umani sono smaltiti in corsi d'acqua
[19]
.Questo inquinamento diffuso ha effetti dannosi per l'ambiente edoltre a
rappresentare un rischio crescente per la salute degli umani.
15
FAO, from UNWATER website
FAO, from UNWATER website
17
WRI
18
WRI, da http://www.wri.org/blog/2013/12/world%E2%80%99s-36-most-water-stressed-countries
19
UNESCO, 2014, World Water Assessment Programme
16
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Europea.Questa pubblicazione riflette solo il punto di vista dell’autore , e la
Commissione non può essere ritenuta responsabile per alcun uso che possa esser
fatto dell’informazione in essa contenuta.
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Modulo II -Sostenibilità idrica
L'inquinamento delle acque riguarda direttamente l'impronta idrica grigia, che
rappresenta circa un quinto dell'impronta idrica totale della produzione (vedi modulo 3)
durante il periodo 1996-2005, ovvero 1.378 miliardi di m3 di acqua [20].Per avere un
quadro chiaro di ciò di cui parliamo, mettiamola in questo modo: una volta che il livello
di inquinamento idrico sorpassa una certa soglia, quest’acqua non è utilizzabile per i
bisogni umani e gli ecosistemi.
Perchè le risorse di acqua dolce sono sempre più inquinate?
I fattori di inquinamento delle acque sono numerosi e possono essere paragonati a
quelli sopra citati riguardanti l’aumento del fabbisogno idrico. La crescita demografica
sta creando pressioni in termini di servizi igienico-sanitari e di rifiuti: oltre un miliardo di
persone ancora defecano all'aperto, e l'acqua contaminata da feci è bevuta da almeno
1,8 miliardi di persone in tutto il pianeta [21].Con il loro rapido sviluppo, le città devono
affrontare la difficoltà di investire in infrastrutture adeguate. Oltre l'80% delle acque di
scarico in tutto il mondo non sono raccolte o trattate [22].
Il settore alimentare contribuisce rispettivamente al 40% e il 54% della produzione di
sostanze organiche inquinanti dell'acqua in Paesi ad alto e a basso reddito [23].Un certo
numero di industrie pesanti rilasciano sostanze inquinanti come mercurio, nitrati,
fosfati, prodotti petrolchimici, ecc., e circa 15-18 miliardi di m3 di risorse di acqua dolce
sono contaminati dall’estrazione di combustibili fossili ogni anno[24].
20
http://waterfootprint.org/media/downloads/Hoekstra-Mekonnen-2012-WaterFootprint-of-Humanity.pdf
WHO UNICEF Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation - from UNWATER website
22
UNESCO, 2014, Water World Development Report
23
UNEP, 2007 Global environment outlook 4, available at http://www.unep.org/geo/GEO4/report/GEO-4_Report_Full_en.pdf
24
UNESCO, 2014, Water World Development Report
21
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con il supporto della Commissione
Europea.Questa pubblicazione riflette solo il punto di vista dell’autore , e la
Commissione non può essere ritenuta responsabile per alcun uso che possa esser
fatto dell’informazione in essa contenuta.
4
Modulo II -Sostenibilità idrica
Figura3.Fontidi inquinamento idrico.
[25]
Per maggiori informazioni:

http://online.scuola.zanichelli.it/fare/files/2008/09/6685_paci_fare_inq
uinamento_idrico.pdf
L'inquinamento delle acque ha un impatto notevole sull'ambiente. I servizi che gli
ecosistemi sono in grado di fornire in tutto il pianeta si sono deteriorati [26].La metà delle
zone umide del mondo (le zone umide includono fiumi, torrenti, paludi, laghi, estuari,
ecc.) erano già scomparse nel 1900. [27].Entro il 2050, almeno il 20% in più di laghi
saranno interessati dalla comparsa di alghe dannose [28].Questo inquinamento ha un
impatto su di noi in diversi modi[29],portando ad epidemie come diarrea [30]o colera (i
casi di colera sono aumentati del 130% dal 2000 al 2010 [31]),insieme ad altri problemi
di salute (intossicazione, tumori, ecc.). Secondo l'Organizzazione Mondiale della
Sanità, un paio di milioni di decessiall’anno potrebbero essere correlati a servizi
igienico-sanitari non sicuri[32].
Impianti di desalinizzazione, una soluzione?
Ci sono attualmente 16 000 impianti di desalinizzazione in funzione in tutto il mondo; il
processo, tuttavia, rimane ad alta intensità energetica ed è utilizzato soprattutto nella
regione del Golfo, carente di acqua dolce, ma con enormi riserve di petrolio e di gas.
Questo viene fatto a costo di importanti emissioni di gas serra, la principale causa del
cambiamento climatico.
4.
EQUITA’ IDRICA
In breve
Le risorse di acqua dolce sono inegualmente ripartite ed esistono forti disparità a
livello di consumo. La scarsità d'acqua e l'inquinamento incidono su alcune
popolazioni più di altre, spesso, colpendo i più vulnerabili. Queste ingiustizie,
aggravate dai cambiamenti climatici, hanno già portato a tensioni sociali e politiche.
25
Da Filterwater.com
Costanza, r., de Groot, r., sutton, P., van der Ploeg, s., anderson, s.J., Kubiszewski, i., farber, s. and turner, r.K. 2014. Changes in
the global value of ecosystem services. Global Environmental Change, 26: 152-158.
27
UNESCO, 2014, World Water Assessment Programme
28
UNDESA (UN department of economic and social affairs), 2012. Back to our Common Future: Sustainable Development
29
Dahttp://www.environmentalpollutioncenters.org/water/
30
WHO UNICEF Joint Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation, 2013 - from UNWATER website
31
UNESCO, 2012, Water World Development Report
32
Dahttp://www.who.int/heli/risks/water/water/en/
26
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Commissione non può essere ritenuta responsabile per alcun uso che possa esser
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Modulo II -Sostenibilità idrica
In termini di risorse disponibili, ed escludendo qualsiasi considerazione per
l'inquinamento delle acque, oltre il 60% di tutte le risorse naturali e rinnovabili di acqua
dolce si trovano entro i confini di solo nove paesi, tra cui giganti come il Brasile, la
Russia, la Cina, il Canada e gli USA [33].Dal punto di vista del consumo, il consumatore
europeo medio ha un’impronta idrica di 5130L all'anno, quasi cinque volte di più di un
cinese[34]e molto al di sopra di qualsiasi africano [35].La mappa sottostante mostra
l'impronta idrica globale per settore e dimostra che l'Europa e il Nord America sono in
competizione con le regioni più densamente popolate (est della Cina, India, Sud Est
Asiatico).
Figura4.Impronta idrica totale.
In termini di accesso all'acqua potabile, più di un terzo della popolazione mondiale
soffre di privazione, un tasso che aumenta fino a oltre il 40% in Paesi come il Ciad,
l'Etiopia, la Mauritania, l’Afghanistan o la Cambogia. Questa situazione colpisce in
particolare donne e bambini, spesso responsabili del rifornimento delle
acque[36].Nell’Africa sub-sahariana, solo il 60% della popolazione aveva accesso
all'acqua potabile, nel 2008 [37].
Come risultato di queste disuguaglianze, sono già apparsi attriti tra settori e paesi
riguardo l'uso di acqua [38],anche in Europa. Nel mese di luglio 2015, gli elicotteri
svizzeri hanno attraversato i confini francesi senza autorizzazione, per raccogliere
l'acqua da un lago locale per il loro bestiame. Questa necessità è stata creata da
33
http://www.cieau.com/les-ressources-en-eau/dans-le-monde/ressources-en-eau-monde.
http://waterfootprint.org/media/downloads/Report-48-WaterFootprint-AnimalProducts-Vol1.pdf
http://www.afdb.org/fileadmin/uploads/afdb/Documents/Publications/Rapport%20sur%20l'empreinte%20%C3%A9cologique%2
0de%20l'Afrique%20%20Infrastructure%20vertes%20pour%20la%20s%C3%A9curit%C3%A9%20%C3%A9cologique%20en%20Afrique.pdf
34
35
36
37
Pickering, a.J. and davis, J. 2012. freshwater availability and Water fetching distance affect Child Health in sub-saharanafrica.
WRI, from http://www.wssinfo.org/fileadmin/user_upload/resources/report_wash_low.pdf
38
uneCe (united nations economic Commission for europe). 2011. Second Assessment of Transboundary Rivers, Lakes and
Groundwaters.
Questo progetto è stato finanziato
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Modulo II -Sostenibilità idrica
un’ondata di caldo insolito, un fenomeno che potrebbe accadere in modo più intenso e
ricorrente con il cambiamento climatico [39].
5.
PROSPETTIVE: VERSO LA SOSTENIBILITA’?
In breve: mentre gli impatti del cambiamento climatico aggraveranno i problemi
descritti in precedenza in questo modulo, la sostenibilità idrica può ancora essere
promossa attraverso una maggiore efficienza nell'uso delle risorse e cambiamento del
comportamento dei consumatori.
Siete consapevoli che il cambiamento climatico sta avendo un effetto sulle
risorse idriche?
Il cambiamento climatico è principalmente il risultato dell’aumento di emissioni
antropiche di gas serra. Si sta accelerando e ha già gravi ripercussioni sulla
disponibilità di acqua dolce:







L’aumento del livello del mare influisce sulle fonti costiere di acqua potabile
attraverso intrusione salina;
Le precipitazioni cambiano e diventano più irregolari;
Lo scioglimento dei ghiacciai in tuttele regioni montagnoseinfluenzerà la
disponibilità di acqua di superficie;
Sono attese ondate di caldo più intenso ed eventi climatici estremi [40];
Il cambiamento climatico ha un impatto significativo sugli ecosistemi che
forniscono servizi essenziali per sostenere le riserve d'acqua, come le zone
umide;
Il cambiamento climatico rafforzerà le disuguaglianze di acqua e colpirà più
fortemente i poveri;
Potrebbero aumentare le persone vulnerabili ad essere colpite da un disastro
fino a 2 miliardi entro il 2050 [41].
Cosa possiamo fare per raggiungere una sostenibilità idrica?
Raggiungere la sostenibilità idrica richiederebbe profondi cambiamenti nel modo in cui
usiamo, gestiamo e condividiamo le risorse.
Nel settore agricolo, i sistemi di irrigazione pluviale rimangono predominanti ed è
possibile raggiungere un significativo miglioramento dell'efficienza [42].Come
consumatori, dobbiamo adoperarci per ridurre gli sprechidal momento che circa
39
Da: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/switzerland/11765748/Swiss-helicopter-shocks-French-lakebathers-by-stealing-water-for-thirsty-cows.html
40
UNESCO, 2012, World Water Development Report
41
UNWATER website
42
La gestione ottimale in questo settore potrebbe anche avere ulteriori effetti sulla qualità del terreno: circa il 10% delle terre
irrigate del mondo sono soggette a ristagni e salinizzazione a causa dello scarso drenaggio (UNESCO)
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Modulo II -Sostenibilità idrica
un terzo della produzione globale di cibo è sprecato o perduto ogni anno: l'equivalente,
nel 2011, di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. I cittadini di Europa e Nord America
sprecano in media da 95 a 115 kg all'anno, molto più che in Asia o in
Africa[43].Dovremmo anche cercare di adattare la nostra dieta, come indicato in
precedenza e come sottolineato nel modulo 4.
Nel settore dell'energia, è fondamentale muoverci verso fonti di energia meno intensive
in quanto ad utilizzo di acqua e, come consumatori, minimizzare gli sprechi e
l'utilizzo di energia. Nelle città, la mancanza di mezzi finanziari e tecnici per investire
in infrastrutture è una preoccupazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo (827,6
milioni di persone vivono in baraccopoli [44]).Le città europee tendono ad essere
intensive in quanto a consumo di acqua e soprattutto inefficienti nel modo in cui
utilizzano la risorsa (in alcuni casi si arriva a oltre il 50% delle perdite nelle reti
pubbliche) [45].Potete mettere sotto pressione le autorità locali e assicurarvi che
considerino seriamente la questione!
Lo sapevate che? … L’Europa sta lavorando per una trasformazione verso una
sostenibilità idrica[46]
L'Unione Europea mira a ridurre il prelievo di acqua ad un massimo del 20% delle
risorse idriche rinnovabili disponibili, secondo la tabella di marcia europea, per un
efficiente impiego delle risorse in Europa. L'uso dell'acqua nel settore agricolo può
essere significativamente influenzato dalla riforma della politica agricola comune
dell'UE adottata per il periodo post-2013[47].
Siamo al centro della soluzione!!
Mentre l'azione internazionale è necessaria e benvenuta per migliorare l'efficienza del
consumo idrico, quello che facciamo, come europei, influenzerà fortemente il successo
di qualsiasi politica. La nostra impronta idrica è alta e ha un impatto notevole qui e
all'estero da dove proviene la maggior parte dei nostri prodotti e alimenti. Andate a
consultare i moduli successivi! Vi guideranno verso comportamenti più sostenibili.
43
FAO, dal sito web UNWATER
Fonte : http://what-when-how.com/climate-change/mitigation-climate-change-water-and-wastewater-in-cities
45
Da http://what-when-how.com/climate-change/mitigation-climate-change-water-and-wastewater-in-cities/
46
UN, 2014, World Water Development Report
47
eCa (european Court of auditors), 2014. Integration of EU water policy objectives with the CAP: A partial success.
44
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