EGITTO - Il Cairo

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EGITTO - Il Cairo
EGITTO
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Contributo Ambasciata d’Italia al Cairo/ Ufficio di Cooperazione allo
Sviluppo
RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTUAZIONE DELLA POLITICA
DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (2013)
INDICE
ACRONIMI e ABBREVIAZIONI
PRIMA PARTE
A. Contesto socio-economico
B. L’azione della Cooperazione Italiana
Settori di intervento
i)
Agricoltura e sviluppo rurale
 EU Joint Rural Development Programme
 Green Trade Initiative (Debit Swap)
 Sviluppo dell’Acquacoltura Marina (Debt Swap)
 Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Minya (Debt Swap)
ii) Settore sociale
 Programma dei diritti dei Minori ed Empowerment della Famiglia nel
Governatorato del Fayoum
 Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento delle
organizzazioni della società civile nel governatorato di Sohag (Debt Swap)
 Safer Environment for Children (Debt Swap)
 School Feeding
 Programma per la promozione della salute e della nutrizione maternoinfantile in Egitto
iii) Istruzione
 Technical Educational Clusters for Employment – ITEC (Debt Swap)
 Modernizzazione degli istituti professionali attraverso le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (Debt Swap)
 Port Said Nursing School
 Sostegno all’Impiego Giovanile (Debt Swap)
iv) Sviluppo del Settore Pubblico e Privato
 Linea di Credito in favore delle Piccole e Medie Imprese Egiziane
 Linea di Credito a Sostegno delle Micro e Piccole imprese egiziane, in
collaborazione con il Fondo Sociale per lo Sviluppo
 Commodity Aid
v) Ambiente e Patrimonio Culturale
 Programma Italo-Egiziano di Cooperazione Ambientale
 Gestione e salvaguardia del sito archeologico di Madinet Madi (Debt Swap)
 Programma di ristrutturazione del Museo Greco-Romano di Alessandria e
valorizzazione dei siti di Saqqara e Medinet Madi (Debt Swap)
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C. Efficacia dell’Aiuto
-
-
Criterio 1 - Ownership
Criterio 2 – Alignment
o Concentramento delle azioni e prevedibilità degli aiuti
Criterio 3 – Harmonization
o Coordinamento con la Delegazione dell’Unione Europea a il Cairo:
programmazione UE e programmazione congiunta
o Development Partners Group – DPG
Criterio 4 - Managing for Results
Criterio 5 - Mutual accountability
D. Descrizione delle principali iniziative della Cooperazione Italiana in Egitto, in
rapporto agli Obiettivi del Millennio
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Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito
Programma per la promozione della salute e della nutrizione materno-infantile in
Egitto
Programma per la promozione dei minori ed empowerment della famiglia nel
Governatorato di El Fayoum
Linea di credito a favore delle PMI egiziane
Linea di credito a favore delle micro e piccole imprese egiziane in collaborazione
con il Fondo Sociale per lo Sviluppo
Progetto Sviluppo Socio-Economico della Costa Nord-Occidentale dell‟Egitto
Programma NEMO – Sviluppo delle comunità rurali costiere transfrontaliere in
Libia e nei Paesi confinanti
Progetto MARSADEV – Matrouh Rural Sustainable Development Project
SECONDA PARTE
A. Tabelle iniziative
-
Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito II e III Fase
Commodity Aid
Linea di credito a favore delle PMI egiziane
Linea di credito a favore delle micro e piccole imprese egiziane in collaborazione
con il Fondo Sociale per lo Sviluppo
Programma di Sostegno al Piano di Sviluppo ed Ammodernamento delle Ferrovie
Egiziane – I e II Fase
Promozione dei minori ed empowerment della famiglia nel Governatorato del
Fayoum (NCCM)
Costa Nord
B. Tabella riassuntiva iniziative
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ACRONIMI e ABBREVIAZIONI
ARC
AWSC
BCE
CIERA
CISS
COSPE
CPF
CRC
DPG
DRC
EASTE
EDF
ERSAP
FSIC
GAFRD
HEPCA
IAMB
ICED
IDSC
IMIS
ITEC
MAIS
MC
MDGs
MENA
MIC
MPMI
NCCM
NWRC
PIL
PMI
RC
SADS
SFD
SM
Debt Swap
TAT
Agricultural Research Center
Alex Work Shop Centre
Banca Centrale d‟Egitto
Centro Italo-Egiziano per il Restauro e l'Archeologia
Cooperazione Internazionale Sud Sud
Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti
Fondo di Contropartita
Convenzione sui Diritti del Bambino
Development Partners Group
Desert Research Centre
Egyptian Association for Science and Technology Experts
Fondo per lo Sviluppo dell‟Istruzione
Economic Reform and Structural Adjustement Programme
Food Security Information Center
Direzione Generale della Pesca/ General Authority for Fishes
Resources Development
Hurghada Environment Protection and Conservation Association
Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari
International Center for Environment and Development
Information Decision Support Centre
Integrated Migration Information System
Integrated Technical Education Cluster
Movimento per l'Autosviluppo l'Interscambio e la Solidarieta`
Comitato di Gestione
Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Paesi del Medio Oriente e Nordafrica
Ministero della Cooperazione Internazionale
Micro, Piccole e Medie Imprese
Consiglio Nazionale per l‟Infanzia e la Maternità
National Water Research Center
Prodotto Interno Lordo
Piccole e Medie Imprese
Ricerca e Cooperazione
Sustainable Agricultural Development Strategy
Fondo Sociale per lo Sviluppo/ Social Fund for Development
Stati Membri Unione Europea
Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito
Technical Assistance Team
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TOT
UST
UTL
Training of Trainers
Unità di Supporto Tecnico
Unità Tecnica Locale
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PRIMA PARTE
A. Contesto socio-economico
L‟Egitto (ufficialmente la Repubblica Araba d'Egitto) ha un‟estensione territoriale di
1.001.450 kmq, di cui 995.450 kmq di terra e 6.000 kmq d‟acqua. Nel luglio 2013 la
popolazione si attestava a 85.294.388 persone con un tasso di natalità pari a 23,79 nascite
ogni 1.000 persone e una crescita demografica pari all‟1.88%. Il 62,9% della popolazione
rientra nella fascia d‟età 15-64 anni, il 32,3% in quella 0-14 e il 4,8% in quella sopra i 65
anni, con un‟età media di 24,8 anni (contro i 24,6 anni del 2012) e un‟aspettativa di vita
alla nascita lievemente diminuita a 73,19 anni rispetto ai 73,93 anni del 2012. Il tasso di
alfabetizzazione è salito al 73,9% rispetto al 72% del 2012 e il numero di anni attesi di
istruzione si attestano a 12 nel 2013 (contro gli 11 anni nel 2012).1
Per quanto concerne il quadro generale del Paese2, l'Egitto si trova ancora oggi in una
situazione di profonda incertezza socio-economica. A seguito dei noti eventi che hanno
portato nel 2011 alla caduta del Regime Moubarak e poi nel 2012 alla celebrazione di
nuove elezioni presidenziali e l‟adozione di una nuova costituzione, nel giugno del 2013
il neo-eletto presidente Mohamed Morsi viene destituito dalle Forze Armate e in seguito
un governo interinale viene nominato.
Attualmente, gli indicatori macro-economici del Paese non accennano a forti segni di
miglioramento. Il prodotto interno lordo (PIL) pro-capite sta lentamente aumentando
rispetto agli anni precedenti raggiungendo, nel 2013, USD 6.625 (contro USD 6.500 nel
2012 e USD 5.269 del 2011) e la crescita del PIL reale non ha superato nel 2013 il 3%
(contro il 2,2% del 2012 e l‟1,8% del 2011). Il debito pubblico si attesta al 89,1% del
PIL, con un aumento dell‟7,7% rispetto al 20103.
Anche la bilancia commerciale negli ultimi dieci anni ha subito un notevole
deterioramento: le stime 2011-2012 indicano un calo del 17% rispetto al 2010-114. Infine,
dal 2010 le riserve in valute estere hanno subito un calo del 57,4% (USD 35,8 miliardi
nel 2010 contro USD 15,3 miliardi nel 2013) 5. Questo assottigliarsi delle riserve
valutarie, correlato ad un tasso di inflazione in forte crescita (a luglio 2013 l‟ente
statistico egiziano CAPMAS attestava un livello di inflazione pari al 10,3%), sta
alimentando dubbi sia in merito alla definizione di una coerente strategia di politica
economica da parte delle autorità competenti, e continuano ad avere un effetto deleterio
1
CIA, The World Factbook: https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/eg.html
Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook 2013
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MAE, EGITTO - Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2014:
http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/AFRICA/EGITTO.pdf
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WFP Egypt - Special Focus http://www.wfp.org/countries/egypt/publications
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MAE, EGITTO - Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2014:
http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/AFRICA/EGITTO.pdf
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sul clima di fiducia dei consumatori e degli investitori sia interni che esteri. A riprova di
ciò, i flussi netti di investimenti diretti esteri sono calati di circa l‟80% in tre anni6.
Relativamente al mercato del lavoro, il ristagno degli investimenti ha provocato un
ulteriore incremento del tasso di disoccupazione. La debole evoluzione dell'attività
economica difficilmente consentirà la creazione di posti di lavoro in numero sufficiente a
compensare tale caduta.
Alla luce di ciò, nonostante l‟impossibilità di stabilire i futuri sviluppi economici nel
Paese, l‟attenzione politica e le priorità continuano a concentrarsi sull‟incremento
dell‟occupazione, in particolare quella dei giovani, che costituisce una delle sfide
principali dell‟Egitto. I tassi di disoccupazione, infatti, si attestano tuttora attorno al
13,4% e, secondo quanto illustrato nello UNDP Human Development Report 2011, si
stima che il 25% dei laureati non riesca a trovare una posizione lavorativa a tempo
pieno7. L‟ 83% di tutti i disoccupati in Egitto sono ragazzi e ragazze tra 15 e 29 anni per
un totale di 2,6 milioni. Il 50% degli studenti universitari credono che la loro educazione
li preparerà al mercato del lavoro8.
Traino per l‟economia e fonte principale di introiti per l‟Egitto prima della rivoluzione, il
settore del turismo è diventato uno dei principali problemi economici, con una crisi di
vastissime proporzioni che, nel corso del 2013, non ha accennato a rientrare, anche a
causa degli scontri e dei disordini continui che hanno contribuito a contrarre gli arrivi
turistici previsti.
Nonostante i rilevanti mutamenti in termini economici e sociali illustrati e la mancata
pubblicazione di un nuovo piano nazionale di sviluppo socio-economico, le priorità
dell‟Egitto sembrano rimanere allineate a quelle indicate nel Sesto Piano Nazionale di
Sviluppo 2007/08-2011/12, pubblicato dal Ministero egiziano dello Sviluppo Economico.
Nel Quadro Strategico per il Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale fino al
2022 pubblicato dal Ministero della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale si
indicano infatti come principali obiettivi per il decennio: (i) l‟adozione di una politica
occupazionale integrata che offra nuove opportunità di lavoro ai giovani e che incoraggi
il lavoro autonomo dando particolare attenzione alle piccole e medie imprese PMI; (ii) la
riforma del sistema educativo-formativo così da permettere a tutta la società di
partecipare alla vita democratica nazionale; (iii) il passaggio da una economia fondata
sullo sfruttamento delle risorse ad una economia fondata sulle tecnologie avanzate, anche
attraverso l'investimento in nuovi sistemi educativi e il rilascio di borse di studio per
l‟acquisizione di esperienza professionale; (iv) la crescita del settore dell‟industria anche
attraverso l‟importazione di tecnologie provenienti da tutto il mondo; (v) lo sviluppo di
una pianificazione territoriale coerente attraverso l'utilizzo di tecnologie
dell'informazione e della comunicazione e il miglioramento il sistema dei trasporti
nazionale; (vi) la promozione del ruolo dell‟Egitto a livello regionale, continentale e nel
Mediterraneo.
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WFP Egypt - Special Focus http://www.wfp.org/countries/egypt/publications
UNDP Human Development Report 2013 – The Rise of the South: Human Progress in a Diverse World
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Dati ufficiali ILO, Dicembre 2012
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Il Governo in questa situazione di stallo ha anche approvato alcune misure atte a
stimolare l‟economia, tra cui un piano volto ad aumentare gli investimenti nei settori dei
trasporti, sanità, elettricità e trattamento delle acque per un importo complessivo di circa
USD 3,2 miliardi.
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B. L’azione della Cooperazione Italiana
La cooperazione allo sviluppo rappresenta una componente fondamentale della presenza
italiana in Egitto. Anche grazie agli aiuti concreti concessi al Paese nella particolare
congiuntura che ha connotato il periodo post rivoluzione e la fase transitoria, l‟Italia ha
ulteriormente confermato il suo ruolo di partner strategico dell‟Egitto, sviluppando al
contempo una esperienza di cooperazione giudicata dagli egiziani un modello da
replicare. L‟azione qui promossa è da sempre caratterizzata non solo da rispondenza ai
reali bisogni della popolazione egiziana, alle istanze della Società civile ed alle richieste
del Governo, ma anche da estrema sensibilità rispetto alle specificità del momento
storico, così come del territorio e della cultura egiziani.
Oggi più che mai, la nostra presenza assume un‟importanza fondamentale, tanto più che i
Programmi di cooperazione che l‟Italia promuove e realizza in Egitto affrontano in
maniera concreta ed efficace le maggiori sfide del momento e favoriscono uno sviluppo
socio-economico sostenibile del Paese a beneficio dell‟intero Popolo egiziano. I nostri
interventi, in linea con le priorità individuate nei Piani di sviluppo Nazionali, si
concentrano, attraverso azioni mirate, sulla lotta alla povertà e sul sostegno alle fasce più
bisognose della popolazione; privilegiano il miglioramento dell'istruzione e della
formazione tecnica e professionale, promuovono le opportunità di impiego, soprattutto
per i giovani, e i diritti delle donne e dei minori; favoriscono lo sviluppo del settore
privato -in particolare delle Piccole e Medie Imprese (PMI)-; ed il sostegno alla bilancia
dei pagamenti; dedicano particolare attenzione alla salvaguardia e alla valorizzazione
dell‟inestimabile patrimonio storico-archeologico, naturalistico e culturale dell‟Egitto,
anche attraverso lo sviluppo dell‟eco-turismo; e mirano al potenziamento del settore
agricolo e dello sviluppo rurale.
In specifico, come negli anni precedenti e in linea con quanto discusso a livello europeo,
dopo la Rivoluzione del 25 gennaio 2011, la Cooperazione Italiana in Egitto ha orientato
la propria azione verso interventi ad alto impatto sociale con l‟obiettivo di rispondere ai
bisogni più urgenti della popolazione con strumenti già a disposizione (Conversione del
Debito, Fondi di Contropartita per gli Aiuti Alimentari, Programmi multilaterali -ILO-,
aiuti a dono in fase di erogazione, crediti d‟aiuto attivi), senza tuttavia trascurare
interventi di più ampio respiro, in grado di generare reddito e occupazione nonché offrire
un reale contributo alle legittime aspirazioni della popolazione verso un maggior
coinvolgimento nella vita politica del proprio Paese, anche attraverso il sostegno alla
Governance democratica e al coinvolgimento della società civile.
Si ricorda che, nel quadro delle Linee Guida 2011-13 e 2013-2015 della Cooperazione
allo Sviluppo, l‟Egitto compare quale Paese di priorità 1.
In base all‟Art.1 della Legge 49 del 1987, “la Cooperazione allo sviluppo è parte
integrante della politica estera italiana” e persegue “obiettivi di solidarietà fra i popoli e la
piena realizzazione dei diritti umani fondamentali”. Al fine di applicare tale principio, le
Linee Guida identificano l‟efficacia degli aiuti come una priorità, sulla scia di quanto
deciso a Roma nel 2003, a Parigi nel 2005, ad Accra nel 2008 e a Busan nel 2011.
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La Cooperazione Italiana, ha svolto la propria azione in linea con la Accra Agenda for
Action, in armonia con i presupposti all‟efficacia degli aiuti, nell‟ambito dell‟Accordo
Quadro di Cooperazione allo Sviluppo tra il Governo della Repubblica Italiana e il
Governo della Repubblica Araba d’Egitto (17 gennaio 2010) e in conformità con il
Memorandum d’Intesa tra il Governo italiano e il Governo egiziano per un nuovo
partenariato per lo sviluppo, siglato il 19 maggio 2010 a Roma. Quest‟ultimo definisce
un programma triennale condiviso, in settori prioritari quali Istruzione e Sviluppo delle
Risorse Umane, Sviluppo Socio-Economico e Sanità, Conservazione del Patrimonio
Culturale, Protezione Ambientale e Gestione delle Aree Protette.
Settori di intervento
L‟azione della Cooperazione Italiana in Egitto si concentra su cinque settori di intervento
in coerenza con le priorità identificate anche nel Quadro Strategico per il Piano
Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale fino al 2022 pubblicato dal Ministero
egiziano della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale: i) agricoltura e
sviluppo rurale; ii) sociale; iii) istruzione; iv) sviluppo del settore pubblico e privato; v)
ambiente e patrimonio culturale.
i) Agricoltura e sviluppo rurale
Il settore dell‟agricoltura e dello sviluppo rurale rimane uno dei settori prioritari per la
Cooperazione Italiana in Egitto, con un portafoglio settoriale pari a circa 50 milioni di
euro che mira a sostenere l‟adempimento degli obbiettivi strategici descritti dal Ministero
dell‟Agricoltura egiziano nell‟esauriente rapporto intitolato Sustainable Agricultural
Development Strategy (SADS) towards 2030.
In linea con gli obiettivi di questa strategia, tra i quali (i) promuovere un uso sostenibile
delle risorse agricole naturali, (ii) accrescere la sicurezza alimentare, (iii) aumentare la
competitività dei prodotti agricoli nei mercati locali ed internazionali, (iv) migliorare il
tenore di vita delle popolazioni rurali e (v) ridurre i tassi di povertà nel paese, l‟Italia ha
continuato a lavorare con diversi attori ed istituzioni locali, assumendo da parte
dell‟Unione Europea, il ruolo di Stato membro coordinatore del settore agricolo e
sviluppo rurale.
In virtù di tale ruolo, e grazie alla riconosciuta esperienza in questo settore, nel 2013 è
stata inoltre assegnata all‟Italia l‟esecuzione in gestione centralizzata indiretta di una
nuova iniziativa finanziata dalla UE e denominata EU Joint Rural Development
Programme del valore complessivo di Euro 27 milioni.
Il Programma ha una durata prevista di 5 anni e sarà realizzato in tre dei Governatorati
più poveri del Paese (Minya, Fayoum e Matrouh). Tra gli obiettivi principali:
10

Incrementare le produzioni agricole attraverso una gestione più efficace e
sostenibile delle risorse idriche e attraverso l'adozione di pratiche colturali
migliorate;

Promuovere attività generatrici di reddito (settore agricolo e non agricolo) e di
valorizzazione del territorio.
Il programma prevede un co-finanziamento parallelo da parte italiana pari a circa Euro 11
milioni, di cui 10 milioni a credito d‟aiuto a supporto della meccanizzazione agraria nei
Governatorati di Minya e Fayoum (programma attualmente in formulazione) e 1 milione
a dono per un programma di sviluppo socio economico della Costa Nord Occidentale
(programma approvato dal Comitato Direzione nell‟ottobre 2013, che sarà avviato nel
corso del 2014). Nello specifico, il Programma di sviluppo socio-economico della Costa
Nord intende contribuire in maniera sostenibile allo sviluppo socio-economico della costa
nord-occidentale dell‟Egitto, con particolare riferimento alle popolazioni rurali nelle zone
aride agro-pastorali, attraverso la riabilitazione, la protezione e la promozione delle
risorse naturali presenti nell‟area.
Inoltre, tra le principali iniziative nel settore dell‟agricoltura e sviluppo rurale:
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-
-
il programma Green Trade Initiative, finanziato dal Programma Italo-Egiziano di
Conversione del Debito II Fase per un valore di circa USD 9,8 milioni.
L‟iniziativa, volta a rafforzare la competitività dei prodotti ortofrutticoli egiziani
nel mercato europeo attraverso la collaborazione con il settore pubblico e privato
italiano, è realizzata da UNIDO, in collaborazione con il Ministero dell‟Industria
e del Commercio Estero. Il progetto è stato avviato nel dicembre 2013;
il progetto di Sviluppo dell’Acquacoltura Marina, finanziato nel quadro del
Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito II Fase per un valore
complessivo dii circa USD 6.8 milioni ed eseguito dall‟Autorità Generale per lo
Sviluppo delle Risorse Ittiche del Ministero dell‟Agricoltura (GAFRD/General
Authority for Fishes Resources Development);
il programma di Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Minya finanziato
nel quadro del Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito II Fase per
oltre USD 5,7 milioni e realizzato da UNDP in collaborazione con il Ministero
dell‟Ambiente.
ii) Settore sociale
In linea con le esigenze del Paese e con quanto discusso a livello di comunità dei
donatori, l‟azione italiana rivolge sempre maggiore attenzione al settore sociale, in
particolare a donne e minori, sostenendo le fasce vulnerabili della popolazione nelle
regioni più povere dell‟Egitto.
L‟azione qui promossa ha contribuito al miglioramento delle condizioni economiche e
sociali della donna, in particolare in Alto Egitto e nel Fayoum, attraverso attività di
empowerment. Per quanto concerne la tematica dei minori, particolare sostegno è stato
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assicurato alla promozione di sistemi di child protection applicabili sull‟intero territorio
nazionale, attraverso la costituzione di Comitati per la Protezione dei Minori previsti
dalla normativa nazionale in vigore.
In tale contesto, meritano particolare menzione le ONG italiane in Egitto, che hanno
maturato una presenza pluriennale in molteplici settori, tra cui il settore socio-culturale,
l‟educazione, la salvaguardia dell‟ambiente, la promozione dei diritti delle donne e dei
minori, l‟agricoltura e lo sviluppo rurale. È fra gli obiettivi per il prossimo triennio,
quello di assicurare un sempre maggiore sostegno all‟azione che le ONG, sia italiane che
egiziane, svolgono sul territorio, anche attraverso l‟utilizzo di strumenti quali la
Conversione del Debito. Al contempo, si cercherà di favorire un ampliamento del numero
delle ONG italiane presenti nel Paese, oggi limitato a sole sei unità (CIERA, CISS,
COSPE, MAIS, RC, Save the Children Italia) al fine di creare condizioni favorevoli alla
presentazione, da parte di queste, di progetti promossi nell‟ambito dei bandi lanciati
periodicamente dalla DGCS.
Tra le principali iniziative nel settore sociale:
-
-
-
-
-
il Programma dei diritti dei Minori ed Empowerment della Famiglia nel
Governatorato del Fayoum, iniziativa a dono, ex Art. 15 in favore del Consiglio
Nazionale per l‟Infanzia e la Maternità (NCCM) del Ministero della Salute, del
valore di Euro 1,5 milioni (il relativo Accordo, firmato il 26 giugno 2012, è
entrato in vigore nell‟agosto 2013);
il progetto Promozione dei diritti delle donne nel Governatorato di Sohag,
realizzato da MAIS a sostegno delle donne e conclusosi nel 2013 (Programma
Italo-Egiziano di Conversione del Debito II Fase USD 667.464). Il progetto ha
garantito servizi gratuiti alle donne vittime di violenza, fornendo sostegno
psicologico, sanitario e legale, e fornito oltre 2.000 documenti di identità a quelle
non regolarmente registrate per consentire l‟accesso ai servizi sociali. 259 prestiti
di micro-credito sono stati erogati a favore di donne che hanno avviato attività
generatrici di reddito;
il progetto Safer Environment for Children finanziato dal Programma di
Conversione del Debito II Fase e realizzato dalla ONG Save the Children Italia.
Attraverso questa iniziativa è stata istituita una unità di micro-credito in un
quartiere svantaggiato del Cairo, nel distretto di Nasr City Est, a beneficio di
almeno 350 madri di minori a rischio. Da aprile 2013 ad oggi, sono stati erogati
prestiti per un ammontare di circa 45.500 Euro, per finanziare 147 attività
generatrici di reddito, gestite da madri di bambini a rischio;
il progetto di alimentazione scolastica School Feeding nei tre Governatorati di
Minya, Fayoum e Beni Swef avanza regolarmente. Circa 364 tonnellate di
barrette fortificate al dattero sono state acquistate e distribuite regolarmente a un
totale di 87.323 bambini in 749 scuole informali e in 886 istituti pre-scolastici.
Solo nel 2013 il Programma di Conversione del Debito II Fase ha erogato al WFP
circa USD 3 milioni;
Il Programma per la promozione della salute e della nutrizione maternoinfantile in Egitto, è realizzato grazie ad un contributo volontario alla FAO, pari a
12
circa USD 3 milioni. L‟intervento, avviato nel 2013, dispiega una triplice azione
volta a migliorare la sicurezza alimentare e la qualità della nutrizione tra le fasce
più bisognose della popolazione, attraverso la promozione di attività generatrici di
reddito, campagne di sensibilizzazione ed interventi di capacity building a livello
centrale e locale.
iii) Istruzione
Lo sviluppo delle risorse umane rappresenta una pietra miliare del programma di
cooperazione bilaterale tra Italia ed Egitto ed una delle massime priorità di questo
Governo, soprattutto nel settore dell‟Istruzione e della Formazione Tecnica e
Professionale. In base ad una visione condivisa che vede gli individui come il motore di
una crescita sostenibile di lungo periodo, l‟azione italiana si pone l‟obiettivo di
migliorare le capacità professionali e l‟istruzione, promuovendo in tal modo concrete
opportunità di lavoro per i giovani.
Nel settore, la nostra azione si concentra sul Sistema egiziano di Istruzione e Formazione
Tecnica e Professionale – in particolare nei settori meccanico, elettrico e infermieristico –
contribuendo al suo allineamento agli standard qualitativi europei e alle reali esigenze del
mercato del lavoro. Si prevede, in futuro, di proseguire e ampliare le azioni già intraprese
nell‟ambito del Programma di Conversione del Debito, creando nuovi Poli (Integrated
Technical Education Cluster – ITEC), sul modello di quello di Demo nel Fayoum. Si
cercherà, inoltre, di coinvolgere attivamente il settore privato nel finanziamento di nuovi
Istituti tecnici e professionali che offrano curricula in grado di colmare il gap tra abilità
richieste dal mondo del lavoro e capacità tecniche possedute dai diplomati.
Tra le principali iniziative nel settore dell‟istruzione:
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-
l‟intervento per la creazione, in collaborazione con il Fondo per lo Sviluppo
dell‟Istruzione (EDF), di un Polo Integrato per la Formazione Tecnica nei settori
elettrico e meccanico nel Governatorato del Fayoum, Technical Educational
Clusters for Employment - ITEC finanziato nel quadro del Programma ItaloEgiziano di Conversione del Debito II Fase (circa USD 15 milioni). Il 23 ottobre
2013 si è tenuta a Demo, nel Governatorato del Fayoum, la cerimonia
d‟inaugurazione del secondo anno scolastico (2013-2014) e di consegna dei premi
agli studenti più meritevoli dell'ITEC per l‟anno 2012-2013. Il numero di studenti
iscritti all‟ITEC è salito a 300 nel 2013 rispetto ai 100 studenti iscritti nel primo
anno;
il programma di Modernizzazione degli istituti professionali attraverso le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione, finanziato dal Programma
Italo-Egiziano di Conversione del Debito II Fase (circa USD 1.5 milioni), volto a
migliorare la qualità della formazione tecnico-professionale dei giovani attraverso
l‟introduzione dell‟uso di tecnologie informatiche nei curricula didattici, in
collaborazione con il Ministero della Comunicazione;
assistenza tecnica al Port Said Nursing School, iniziativa a dono del valore
complessivo di Euro 857.160, di cui Euro 599.805 a carico del MAE-DGCS;
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il Sostegno all'impiego giovanile, finanziato dal Programma di Conversione del
Debito per un valore di circa USD 1 milione, ed eseguito dall‟Organizzazione
Internazionale del Lavoro, in collaborazione con il Ministero egiziano del Lavoro
e della Migrazione, in dieci Governatorati.
iv) Sviluppo del settore pubblico e privato
In linea con il tradizionale sostegno al settore privato egiziano, nel 2013 si è continuato a
sostenere i produttori egiziani attraverso crediti agevolati rivolti a Micro, Piccole e Medie
imprese (MPMI), in collaborazione con le istituzioni competenti e con istituti bancari
nazionali. L‟obiettivo è contribuire all‟espansione delle MPMI egiziane, assicurando
l‟accesso a risorse finanziarie a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato per
l‟acquisizione di tecnologia, macchinari, know-how e licenze di origine italiana.
In specifico, tra le principali iniziative nel settore dello sviluppo del settore privato:
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una Linea di Credito in favore delle Piccole e Medie Imprese Egiziane, del
valore di circa Euro 10 milioni, è in fase di conclusione e presenta attualmente un
residuo di Euro 352.244,67. Tale linea di credito, in forma di soft loan, è stata
utilizzata dalle piccole e medie imprese egiziane per finanziare investimenti in
diversi ambiti: acquisto di macchinari, trasferimento tecnologico, formazione e
assistenza tecnici, nonché brevetti e licenze industriali. Nelle consultazioni
tenutesi nel 2002, furono concordati fondi a credito per ulteriori 45 milioni di euro
ad esaurimento di tale Linea di Credito.
una Linea di credito a favore delle micro e piccole imprese egiziane in
collaborazione con il Fondo Sociale per lo Sviluppo del valore di Euro 12,9
milioni. Nel maggio 2012 sono stati firmati gli Emendamenti al relativo
Protocollo di Attuazione, con l‟obiettivo – in primo luogo - di semplificare le
procedure per la concessione dei crediti. Le procedure di ratifica degli
Emendamenti sono state perfezionate da parte egiziana ed italiana.
Per quanto concerne il settore pubblico, attraverso il programma Commodity Aid,
l‟azione in corso contribuisce a migliorare il saldo della bilancia dei pagamenti del
Governo egiziano, attraverso il finanziamento di importazioni dall‟Italia in grado di
aumentare il livello tecnologico delle amministrazioni pubbliche egiziane.
Prosegue, inoltre, l‟assistenza al settore dei trasporti ferroviari nell‟ambito di una
specifica iniziativa che si concluderà nel 2014, attraverso la quale sono stati messi a
disposizione dell‟Ente ferroviario nazionale (Egyptian National Railways – ENR).dieci
manager delle Ferrovie dello Stato Italiano per attività di assistenza tecnica finalizzata
alla realizzazione del piano di ristrutturazione e ammodernamento di ENR.
14
v) Ambiente e patrimonio culturale
E‟ stato assicurato sostegno ai Ministeri dell‟Ambiente e delle Antichità in materia di
tutela ambientale e di conservazione e promozione del patrimonio storico-archeologico e
culturale.
Gli obiettivi che ci si pone per il futuro triennio, includono il miglioramento della
gestione delle aree protette, la valorizzazione e il miglioramento della gestione del
patrimonio storico e culturale – includendo sia siti archeologici che importanti musei
nazionali – , il miglioramento della gestione delle risorse idriche e dei rifiuti solidi, in
un‟ottica di promozione del turismo responsabile e del turismo agricolo.
Tra le principali iniziative nel settore dell‟ambiente e patrimonio culturale:
-
-
-
il Programma Italo-Egiziano di Cooperazione Ambientale, un‟iniziativa a dono
del valore complessivo di Euro 3 milioni che sarà realizzata da UNDP in
collaborazione con il Ministero dell‟Ambiente. La formulazione del programma è
stata rallentata in attesa di ridefinire i contenuti sulla base delle nuove esigenze e
priorità emerse. Il programma si prevede possa essere avviato nella seconda metà
del 2014;
il programma di Gestione e salvaguardia del sito archeologico di Madinet Madi,
volto alla elaborazione e adozione di un piano di gestione del sito e all'apertura al
pubblico del Parco archeologico. Il progetto, realizzato nel quadro del Programma
di Conversione del Debito II Fase da UNDP, in collaborazione con l‟Università
della Tuscia di Viterbo e con il Ministero delle Antichità, è stato avviato
nell‟ottobre 2013;
il Programma di ristrutturazione del Museo Greco-Romano di Alessandria e
valorizzazione dei siti di Saqqara e Medinet Madi. L‟iniziativa, finanziata nel
quadro del Programma di Conversione del Debito III Fase per un valore di circa
USD 8 milioni è stata approvata nel dicembre 2013 e le attività verranno avviate
nel primo semestre del 2014. L‟iniziativa sarà realizzata dal Ministero delle
Antichità, in collaborazione con l‟Università della Tuscia di Viterbo.
15
C. Efficacia dell’Aiuto
In considerazione della mutata realtà egiziana e alla luce dei bisogni da questa generati,
anche nel 2013 i donatori internazionali si sono concentrati sul miglioramento delle
modalità di erogazione e gestione dell‟aiuto, al fine di ottenere risultati concreti e
sostenibili nel tempo. Ciò ha comportato una particolare attenzione per l‟ulteriore
sviluppo e per la realizzazione di un'azione di ampio respiro, in linea con i principi chiave
individuati nella Dichiarazione di Parigi, capace di coprire molteplici livelli e settori.
Come in passato, anche nel 2013, la Cooperazione Italiana si è impegnata attivamente
nell‟implementazione della Paris Declaration e dell’Accra Agenda for Action e ha
continuato a sostenere un aperto dialogo sulle modalità di adozione e promozione dei
criteri di efficacia degli aiuti, secondo le indicazioni operative emerse dalla 2011 Survey
on Monitoring the Paris Declaration9 per l‟Egitto e contenute anche nella Situation
Analysis. Key development challenges facing Egypt del novembre 201010 di seguito
riportate:
Criteri
2007
Sfide
Azioni prioritarie
Ownership
Inadeguata/debole capacità
di definizione del Budget e
Moderato
dei processi di
implementazione
Alignment
Moderato
Uso limitato dei sistemi
nazionali
Eseguire efficacemente le riforme
dei sistemi di gestione finanziaria e
procurement
Harmonization
Bassa
Basso coordinamento tra
le missioni dei donatori
Maggior coordinamento tra i
donatori
Managing for
Results
Moderato
Bassa qualità dei dati sulla
diffusione della povertà
Migliorare i sistemi e i piani
nazionali di raccolta ed
elaborazione dati
Mutual
Accountability
Moderato
Assenza di valutazioni
reciproche
Stabilire processi di valutazione
reciproca tra ministeri e donatori
9
Rafforzare la capacità dei ministeri
nel processo di definizione del
budget
Aid Effectiveness 2005-2010 – Progress in Implementing the Paris Declaration © OECD 2011
http://www.oecd.org/dac/effectiveness/2011surveyonmonitoringtheparisdeclaration.htm
10
http://www.un.org.eg/docs/101100%20SA%20Report%20final%20pdf%20version.pdf
16
Criterio 1 - Ownership
L‟ownership rappresenta uno degli aspetti cruciali per raggiungere risultati concreti in
materia di sviluppo e riveste un ruolo centrale nella Paris Declaration on Aid
Effectiveness. L‟aiuto, infatti, diviene maggiormente efficace quando è impostato su di un
approccio allo sviluppo in cui il Paese beneficiario possiede reali titolarità e capacità
decisionale, piuttosto che un approccio basato su una gestione unilaterale dell‟aiuto da
parte dei donatori.
Alla luce di ciò, anche nel 2013, uno dei pilastri dell‟azione italiana in Egitto è
rappresentato dalla massimizzazione della titolarità attraverso una costante e approfondita
condivisione delle scelte e delle priorità identificate con le autorità, sia centrali che locali,
nonché con le Organizzazioni della Società Civile. Un chiaro esempio è dato dal
Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito che trova solide basi sul forte senso
di ownership e su un reale partenariato e che si esprime in un approccio paritetico che va
ben oltre il tradizionale rapporto donatore-beneficiario. Il dialogo e il confronto
diventano, pertanto, gli strumenti operativi e decisionali più rilevanti. Il Programma di
Conversione è visto, oltre che come attestato di continuità dell‟impegno italiano, anche
come uno strumento di cui è riconosciuto il valore aggiunto e l'elevata efficacia, mai
tralasciando di menzionare che esso è stato preso a modello, per la definizione dei loro
futuri Programmi di Conversione, da altri donatori internazionali.
Criterio 2 – Alignment
Affinché l‟aiuto sia effettivo, esso deve essere in linea con le strategie nazionali di
sviluppo, con le istituzioni e con le procedure del paese interessato.
Nel 2013, l‟azione italiana in Egitto è stata identificata e realizzata non solo sulla base
delle strategie e delle politiche di sviluppo adottate a livello nazionale, ma anche in
risposta alle richieste egiziane scaturite dai nuovi bisogni generati dalla mutata situazione
socio-economica. Gli interventi sono rimasti, altresì allineati, oltre che al raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) e alle disposizioni contenute nei
documenti strategici per la riduzione della povertà, anche alle priorità di sviluppo
identificate dal Governo egiziano nel Quadro Strategico per il piano di Sviluppo
Economico e Sociale fino al 2022. Nonostante i continui cambi ai vertici, tali priorità
sono rimaste immutate rispetto a quelle identificate nel Sesto Piano Nazionale di
Sviluppo 2007/08-2011/12 varato dal Ministero egiziano dello Sviluppo Economico.
L‟allineamento delle attività della Cooperazione Italiana si registra sia a livello
geografico che tematico. Con riferimento alla ripartizione territoriale degli interventi, la
Cooperazione Italiana è attiva su tutto il territorio con una particolare attenzione alle aree
più povere e meno sviluppate, quali Matrouh, Fayoum e Minya, nonché al superamento
del divario esistente tra il Basso e l‟Alto Egitto. A livello tematico, le attività della
Cooperazione Italiana contribuiscono al processo di transizione economica, allo sviluppo
socio-economico sostenibile e alla riduzione della povertà, concentrandosi nei settori
17
strategici identificati dal piano nazionale: i) agricoltura e sviluppo rurale; ii) sociale; iii)
istruzione; iv) sviluppo del settore pubblico e privato; v) ambiente e patrimonio culturale.
Concentramento delle azioni e prevedibilità degli aiuti
L‟allineamento alle politiche di sviluppo nazionali risulta particolarmente evidente in
alcuni settori-chiave, identificati come settori d‟eccellenza per il partenariato italoegiziano:
Priorità di sviluppo individuate
dal Governo egiziano
Settore
Sesto Piano quinquennale egiziano &
Quadro Strategico per il piano di Sviluppo
Economico e Sociale fino al 2022
Strumenti per l’allineamento
Agricoltura e
Sviluppo Rurale
Espansione delle coltivazioni ad
alto valore aggiunto; promozione
esportazione di prodotti agricoli;
supporto ai centri di ricerca
agricoli; miglioramento della
qualità dei prodotti agricoli e
incremento della produttività;
allineamento agli standard
comunitari; aggiornamento della
legislazione in materia
Modernizzazione del settore; aumento
delle produzioni; introduzione e
diffusione di pratiche agricole
sostenibili; adeguamento agli standard
qualitativi europei e internazionali;
sostegno ai servizi di divulgazione e
relativa promozione
dell‟associazionismo; promozione della
conservazione delle risorse naturali
attraverso una loro gestione sostenibile;
azioni di Alta formazione, promozione
di programmi formativi e azioni
specifiche di supporto tecnicoscientifico, rivolte ai quadri competenti
Sociale
Tutela dei diritti delle donne; tutela
dei minori
Attività di empowerment per le donne;
sostegno a sistemi di child protection
attraverso la costituzione di Comitati
per la Protezione dei Minori
18
Istruzione
Miglioramento e aggiornamento
dell‟offerta formativa, in un‟ottica
di occupabilità; incremento della
componente ICT nei processi
formativi; miglioramento dei
servizi pubblici all‟impiego e
facilitazione transizione scuolamondo del lavoro
Focus sul Sistema egiziano di
Istruzione e Formazione Tecnica e
Professionale con particolare
attenzione ai settori meccanico,
elettrico e infermieristico; contributo al
processo di allineamento agli standard
qualitativi europei e alle reali esigenze
del mercato del lavoro; proseguimento
e ampliamento delle azioni Integrated
Technical Education Cluster – ITEC;
coinvolgimento settore privato nel
finanziamento di nuovi Istituti tecnici e
professionali
Sviluppo del
Settore Pubblico
e Privato
Politica occupazionale integrata
che incoraggi il lavoro autonomo
dando particolare attenzione alle
piccole e medie imprese PMI;
sviluppo pianificazione territoriale
coerente attraverso l'utilizzo di
tecnologie dell'informazione e
della comunicazione e il
miglioramento il sistema dei
trasporti nazionale
Sostegno ai produttori egiziani
attraverso l‟erogazione di crediti
agevolati rivolti a MPMI, in
collaborazione con le istituzioni
competenti (tra cui il Fondo Sociale per
lo Sviluppo) e con istituti bancari
nazionali. Aiuto alla bilancia dei
pagamenti.
Sviluppo del turismo sostenibile
legato al patrimonio ambientale;
ecoturismo; gestione dei rifiuti
solidi, …
Miglioramento della gestione delle aree
protette, la valorizzazione e il
miglioramento della gestione del
patrimonio storico e culturale includendo sia siti archeologici che
importanti musei nazionali-;
miglioramento della gestione delle
risorse idriche e dei rifiuti solidi, in
un‟ottica di promozione del turismo
responsabile e del turismo agricolo
Ambiente e
Patrimonio
Culturale
L‟allineamento alle politiche di sviluppo egiziane si realizza attraverso interventi
bilaterali e multilaterali mirati e di medio periodo. In fase di identificazione e
programmazione dei diversi interventi della Cooperazione Italiana, si tende a
coinvolgere, in un‟ottica di sistema e nella massima misura possibile, le comunità locali.
19
Criterio 3 - Harmonization
In linea con la Dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti (2005), con l'Accra
Agenda for Action (2008) e alla luce dell‟attuale recessione economica globale, la
comunità dei donatori e il governo egiziano stanno lavorando da anni in stretto raccordo
per garantire che gli aiuti allo sviluppo vengano utilizzati in maniera efficace ed
efficiente. Con tale obiettivo è stato pertanto creato un meccanismo di coordinamento tra
i donatori e il governo egiziano, sia a livello internazionale (attraverso incontri periodici
del Development Partners Group) che a livello europeo (riunioni dei Consiglieri allo
sviluppo dell'UE).
Coordinamento con la Delegazione dell’Unione Europea a il Cairo: programmazione
UE e programmazione congiunta
Il processo di programmazione congiunta tra UE e Stati Membri (SM) prevede l'impegno
degli SM a definire una visione e un piano strategico condivisi, così da poter rispondere
in modo più efficiente ed efficace alle sfide di carattere socio-economico e ambientale
che l‟Egitto deve affrontare. Questo processo implica anche una gestione condivisa delle
risorse e un utilizzo di strumenti comuni per il monitoraggio e la valutazione.
Ad oggi la partecipazione degli SM è interamente su base volontaria, ma, si prevede che
a partire dal 2015 l‟esercizio di programmazione congiunta passerà a pieno regime. In
questa ottica, la Cooperazione Italiana ha partecipato attivamente al processo di
coordinamento promosso dalla locale Delegazione UE, assistendo regolarmente alle
riunioni dei Consiglieri allo sviluppo dell‟Unione Europea e assumendo il ruolo di
coordinatore della piattaforma tematica per il settore dell‟agricoltura e dello sviluppo
rurale, anche in vista della finalizzazione dell‟Accordo di Delega per la gestione di fondi
europei nel quadro dell‟EU Joint Rural Development Programme.
L'esercizio di programmazione congiunta UE-SM si inserisce nel processo di sviluppo di
un programma europeo pluriennale di cooperazione tecnica e finanziaria con l‟Egitto ed è
venuto a delinearsi con sempre maggiore chiarezza nel corso del 2013 in occasione delle
riunioni dei Consiglieri allo Sviluppo dell'Unione Europea e degli incontri ad hoc e su
base volontaria avvenuti con l‟Italia, la Francia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito.
Gli sforzi profusi per tracciare le prospettive future e definire i settori prioritari, le
modalità di sviluppo dell'esercizio e lo schema di coordinamento tra SM hanno condotto
alla predisposizione di uno specifico rapporto congiunto sulla fattibilità dell'esercizio in
Egitto, siglato a marzo 2013 dai Capi Missione dei cinque Stati membri coinvolti
nell‟esercizio (tra cui l‟Italia) e dal Capo Missione della Delegazione dell'UE al Cairo.
Il documento prodotto, oltre ad illustrare le modalità di coordinamento tra donatori, a
livello internazionale (Development Partners Group - DPG) ed europeo (Gruppo dei
Consiglieri UE allo sviluppo), l'allineamento con le priorità nazionali e il processo di
programmazione congiunta, descrive gli obiettivi da perseguire attraverso l'esercizio
nonché i settori di interesse prioritari sia nell'ambito del Quadro di Sostegno europeo
(Single Support Framework) che a livello di Stati membri. E proprio sulla base dei citati
20
settori di interesse prioritari identificati a livello di SM (agricoltura e sviluppo rurale;
trasporto urbano; energia e cambiamento climatico; risorse idriche; democrazia e stato di
diritto) è stato successivamente richiesto ad ognuno dei cinque Stati membri coinvolti di
predisporre delle schede settoriali a contributo dell‟elaborazione di uno schema europeo
per la realizzazione coordinata delle iniziative di sviluppo. La Cooperazione Italiana ha
così predisposto la scheda relativa al settore agricoltura e sviluppo rurale.
Si prospetta che nel corso del 2014 sia la Delegazione Europea che gli stessi Stati membri
continuino il loro dialogo riguardo alla programmazione congiunta, la cui entrata in pieno
regime nel Paese è prevista, come accennato in precedenza, a partire dal 2015.
Development Partners Group – DPG
A livello internazionale, il meccanismo di coordinamento prevede la partecipazione a
riunioni periodiche del Development Partners Group costituito da donatori bilaterali e da
agenzie delle Nazioni Unite, così come la creazione di DPG tematici volti a facilitare la
condivisione di informazioni e il coordinamento tra i partner dello sviluppo che operano
in settori specifici quali l'agricoltura, la sanità, l'istruzione e le questioni di genere.
Attualmente il DPG è co-presieduto da UNDP e Svizzera.
Negli ultimi anni la Cooperazione Italiana in Egitto ha preso attivamente parte alle
attività dei donatori internazionali e delle Istituzioni egiziane leader per la definizione
della tipologia e della tempistica delle attività da svolgere nel quadro della Cairo Agenda
for Action, nonché all‟adozione di un piano di azione condiviso, facendosi spesso
promotore e sostenitore di un reale coordinamento tra i partner sia in seno al DPG sia nei
numerosi sotto-gruppi tematici (es. housing, energia ed ambiente, trasporti).
Criterio 4 - Managing for Results
Sin dai primi mesi del 2009, è stata avviata un‟azione di monitoraggio e valutazione delle
iniziative in corso volta ad accelerarne l‟avanzamento e a migliorarne l‟efficacia,
ponendo le basi per la programmazione futura. Questo importante esercizio di
aggiornamento e approfondimento delle procedure di monitoraggio e delle linee guida di
utilizzo e gestione dei fondi è stato svolto in linea con le procedure internazionali di
valutazione e gestione basata sui risultati. Tale impegno continua ad essere perseguito
nell‟ambito del Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito attraverso
l‟elaborazione di linee guida tecniche, finanziarie e di visibilità.
21
Criterio 5 - Mutual accountability
La Cooperazione Italiana, promuovendo un partenariato paritetico, ha intrapreso alcune
misure per favorire dei meccanismi di responsabilità reciproca: uno degli esempi più
validi rimane l‟Unità di Supporto Tecnico del Programma Italo-Egiziano di Conversione
del Debito, integrata da esperti italiani ed egiziani, che ha il compito di assistere il
Comitato di Gestione del Programma, assicurando la valutazione tecnico-finanziaria e il
monitoraggio dei progetti, i rapporti istituzionali con il Ministero della Cooperazione
Internazionale e con le altre Istituzioni interessate, la valutazione tecnico-economica dei
singoli interventi.
22
D. Descrizione delle principali iniziative della Cooperazione Italiana in Egitto, in
rapporto agli Obiettivi del Millennio
I programmi della Cooperazione Italiana in Egitto sono allineati agli Obiettivi del
Millennio e, grazie alla diversificazione dei settori di azione e dei target specifici,
contribuiscono al loro raggiungimento in maniera bilanciata. Tra questi meritano
menzione:
Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito
Il Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito contribuisce al raggiungimento,
in via generale, dell‟OdM n. 08 “Sviluppare una partnership Globale per lo Sviluppo” e,
nello specifico, del relativo Target 3 “Trattare globalmente i problemi legati al debito dei
Paesi in via di sviluppo”.
Lo strumento impiegato è quello della conversione del debito egiziano attraverso la
creazione di un Fondo di Contropartita (CPF) presso la Banca Centrale Egiziana, sul
quale il Governo Egiziano accredita, in valuta locale e secondo un calendario prestabilito,
il corrispettivo delle rate di debito dovute all‟Italia, nel caso della fase 2 nel periodo
2007-2012 e nel caso della Fase 3 nel periodo 2012-2021.
Il Programma è gestito da un Comitato di Gestione Italo-Egiziano coadiuvato da un‟Unità
di Supporto Tecnico, diretta da un esperto italiano. La prima fase, basata sull‟Accordo di
Conversione firmato a Roma il 19 febbraio 2001, é stata realizzata nel periodo 20012008; la seconda, tott‟ora in corso, si basa sull‟Accordo firmato al Cairo il 3 giugno 2007,
la cui validità è stata estesa fino al giugno 2015. Il terzo Accordo di Conversione del
Debito è stato firmato il 10 maggio 2012 ed è entrato in vigore il 15 agosto dello stesso
anno. La durata dell‟Accordo è di 11 anni.
Attraverso il finanziamento di numerose iniziative di sviluppo in diversi settori, il
Programma contribuisce direttamente anche al perseguimento di ulteriori OdM.
OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, in particolare il Target 2
“Raggiungere un‟occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani” (v. progetti “Polo integrato per l’istruzione tecnica e professionale ITEC”, “Lotta alla povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore informale
della gestione dei rifiuti solidi urbani nella regione del Grande Cairo”, “Sistema di
sviluppo sostenibile per la produzione di palme da datteri e olive nel nord Sinai”,
“Creazione di un network di piccoli produttori per il riconoscimento dei loro diritti
sociali ed economici”, “Azioni per i bambini vulnerabili. Rafforzare le capacità di
migliorare gli interventi”, “Un modello sostenibile di sicurezza alimentare”, “Azioni
comunitarie per ridurre la povertà nell'Alto Egitto - Governatorato del Fayoum” (ONG
MAIS), “Sostegno all’impiego giovanile”) e Target 3 “Dimezzare, tra il 1990 e il 2015, la
23
percentuale di persone che soffre la fame” (v. progetti “Modello sostenibile di sicurezza
alimentare”).
OdM n.03 “Promuovere l‟eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne (v.
progetti “Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento delle
organizzazioni della società civile nel Governatorato di Sohag”).
OdM n.07 “Assicurare la sostenibilità ambientale”(v. “Gestione dei rifiuti solidi nel
Governatorato di Minya”, “Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Qalyubia”,
“Sviluppo sostenibile della costa meridionale del Mar Rosso”, “Ecoturismo per uno
sviluppo sostenibile nel Governatorato della New Valley”, “Utilizzo dei sistemi di remote
sensing per il monitoraggio della qualità dell’acqua nella regione del Delta del Nilo”,
“Sostegno alle Aree Protette”).
OdM n.8 “Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo”, con riferimento al Target
5 “In cooperazione con il settore privato, rendere disponibili i benefici delle nuove
tecnologie, specialmente per quanto riguarda l‟informazione e la comunicazione” (v.
progetti, “Valutazione delle politiche di e-government in Egitto”, “Modernizzazione degli
istituti professionali attraverso l’introduzione di tecnologie dell’informazione e della
comunicazione”).
Programma per la promozione della salute e della nutrizione materno-infantile in
Egitto, (contributo DGCS pari a USD 3.001.167)
Il Programma è stato ufficialmente lanciato il 10 gennaio 2013 con un Inception
workshop organizzato dalla FAO (ente realizzatore) e persegue l‟OdM n.1 “Sradicare la
povertà estrema e la fame” con riferimento al Target 3 “Dimezzare, fra il 1990 e il 2015,
la percentuale di persone che soffre la fame”.
L‟intervento, realizzato in collaborazione con il Food Security Information Center (FSIC)
e il Dipartimento per le donne rurali del Ministero egiziano dell‟Agricoltura, è stato
progettato per sostenere il Governo egiziano, le Istituzioni competenti e le comunità nel
miglioramento della sicurezza alimentare e della nutrizione delle fasce più vulnerabili
della popolazione. L‟iniziativa intende, infatti, contribuire al miglioramento delle
competenze di donne e giovani nelle attività legate alla produzione di alimenti,
nell‟allevamento di piccoli animali e in altre attività imprenditoriali, oltre che innalzare il
loro livello di conoscenza in materia di nutrizione, attraverso educazione alimentare e
Piani di Comunicazione volti al cambiamento delle abitudini alimentari. Inoltre, il
programma sosterrà il Governo egiziano nell‟obiettivo di migliorare lo stato di nutrizione
dei neonati e dei bambini, attraverso la creazione di un ambiente sicuro da un punto di
vista alimentare, nel quale sia donne che giovani abbiano accesso a cibo sufficiente e
diversificato, sia di origine animali che vegetale. La filosofia che sottende al progetto è
che un approccio integrato capace di coniugare produzione alimentare ed educazione
alimentare possa avere un impatto maggiore sulla popolazione, rendendo possibile il
raggiungimento dell‟obiettivo di sviluppo del progetto stesso.
24
Programma per la promozione dei minori ed empowerment della famiglia nel
Governatorato di El Fayoum (contributo DGCS pari a Euro1.500.000)
Il Programma persegue diversi Obiettivi: l‟OdM n.1 “Sradicare la povertà estrema e la
fame”, con riferimento al Target 2 “Raggiungere un‟occupazione piena e produttiva e un
lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani”; l‟OdM n.2 “Rendere universale
l‟educazione primaria”, con riferimento al Target 1 “Assicurare che ovunque, entro il
2015, i bambini, sia maschi che femmine, possano portare a termine un ciclo completo di
istruzione primaria”; l‟OdM n.3 “Promuovere l‟uguaglianza di genere e l‟empowerment
delle donne”, con riferimento al Target 1 “Eliminare le disparità di genere nel campo
dell‟educazione primaria e secondaria, preferibilmente entro il 2005, e, a tutti i livelli
educativi entro il 2015”; l‟OdM n.4 “Ridurre la mortalità infantile”, con riferimento al
Target 1 “Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità infantile sotto i 5
anni”; infine, l‟OdM n.5 “Migliorare la salute materna”, con riferimento al Target 1
“Ridurre di ¾, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna”.
L‟iniziativa promuove la creazione di un modello integrato di sviluppo volto a garantire
l‟attuazione a livello locale del primo Piano Nazionale per i Minori. Tale modello
costituirà in seguito una base di dati, informazioni e feedback per la successiva
identificazione e formulazione, da parte dell‟NCCM e delle competenti autorità, di
opportune strategie e piani di azione locali che promuovano una maggiore fruizione dei
diritti da parte dei minori, soprattutto quelli appartenenti alle fasce più marginali.
Nello specifico il programma si svolgerà su due livelli connessi tra loro, seguendo un
approccio bottom-up. A livello decentrato (Governatorato di El Fayoum), il Programma
promuoverà azioni di empowerment socio-economico per le famiglie beneficiarie
attraverso un rafforzamento delle capacità di coordinamento e di erogazione dei servizi di
base da parte delle Istituzioni e della società civile e la realizzazione di attività di
sensibilizzazione con la diretta partecipazione delle famiglie. L‟intervento sarà diretto a
contribuire alla diminuzione di pratiche e fenomeni che ledono i diritti dei minori, quali
le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni precoci, l‟abbandono scolastico e il
contestuale lavoro minorile, la mancata iscrizione anagrafica alla nascita, la denutrizione
e malnutrizione infantile e delle madri in allattamento. Inoltre, si attiveranno linee di
micro-credito dirette al miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie
beneficiarie, con particolare attenzione a quelle monoparentali (donne capofamiglia).
A livello centrale, l‟esperienza così maturata, fornirà al NCCM indicazioni e linee guida
da utilizzare in altre zone del Paese nel quadro del Piano Nazionale per i Minori.
L‟accordo per a realizzazione del progetto è entrato in vigore il 13 agosto 2013 e prevede
un contributo italiano del DGCS pari a Euro 1,5 milioni.
25
Linea di credito a favore delle PMI egiziane (contributo DGCS pari a circa Euro 10
milioni)
L‟iniziativa, in fase di conclusione, persegue i seguenti Obiettivi di Sviluppo del
Millennio: l‟OdM n.8 “Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo” con
riferimento al Target 5 “In cooperazione con il settore privato, rendere disponibili i
benefici delle nuove tecnologie, specialmente per quanto riguarda l‟informazione e la
comunicazione” e l‟OdM n.1 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, con riferimento al
Target 2 “Raggiungere un‟occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti,
inclusi donne e giovani”.
La linea di credito, in forma di soft loan e del valore di circa Euro 10 milioni, è stata
utilizzata dalle piccole e medie imprese egiziane per finanziare investimenti in diversi
ambiti tra i quali l‟acquisto di macchinari, il trasferimento tecnologico, la formazione e
l‟assistenza tecnica, nonché l‟acquisto di brevetti e licenze industriali.
Linea di Credito a Sostegno delle Micro e Piccole imprese egiziane, in collaborazione
con il Fondo Sociale per lo Sviluppo (contributo DGCS pari a circa Euro 12.9 milioni)
Come per l‟iniziativa Linea di credito a favore delle PMI egiziane anche questa iniziativa
persegue principalmente due Obiettivi di Sviluppo del Millennio: l‟OdM n.8 “Sviluppare
una partnership globale per lo sviluppo” con riferimento al Target 5 “In cooperazione con
il settore privato, rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie, specialmente per
quanto riguarda l‟informazione e la comunicazione” e l‟OdM n.1 “Sradicare la povertà
estrema e la fame”, con riferimento al Target 2 “Raggiungere un‟occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani”.
La Linea di Credito in parola, del valore di circa 12.9 milioni di Euro, è stata concessa
con l‟obiettivo di promuovere la micro imprenditoria, attraverso l‟erogazione – a micro e
piccoli imprenditori - di crediti a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato da
utilizzare per l‟acquisizione di tecnologia, macchinari, know-how e licenze di origine
italiana.
In armonia con le priorità di entrambi i Governi, i criteri di accesso al credito danno la
precedenza alle aziende che, attraverso il prestito, saranno in grado di creare nuove
opportunità di lavoro, così come di acquistare attrezzature e tecnologie all‟avanguardia ed
eco-compatibili (basso consumo energetico, riduzione degli inquinanti, …). In tale
contesto, un ruolo molto importante viene svolto dal Technical Assistance Team (TAT) il
quale ha il compito di porre in essere una serie di attività di raccordo tra i diversi
stakeholders, accrescendo l'impatto della linea di credito e garantendo, inoltre, sinergie
con altre iniziative finanziate dalla Cooperazione Italiana per lo sviluppo del settore
privato.
26
Progetto Sviluppo Socio-Economico della Costa Nord-Occidentale dell’Egitto
(contributo DGCS pari a Euro 1 milione)
Il Progetto persegue principalmente due Obiettivi di Sviluppo del Millennio: l‟OdM n.1
“Sradicare la povertà estrema e la fame”, con riferimento al Target 2 “Raggiungere
un‟occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e
giovani” e l‟OdM n.7 “Assicurare la sostenibilità ambientale”, con riferimento al Target 1
“Integrare i principi dello sviluppo sostenibile all‟interno delle politiche e dei programmi
dei paesi e invertire la tendenza alla perdita di risorse ambientali”.
L‟iniziativa intende contribuire in maniera sostenibile allo sviluppo socio-economico
della costa nord-occidentale dell‟Egitto, con particolare riferimento alle popolazioni
rurali nelle zone aride agro-pastorali, attraverso la riabilitazione, la protezione e la
promozione delle risorse naturali presenti nell‟area. L‟iniziativa sarà realizzata dal Desert
Research Center del Ministero dell‟Agricoltura.
Nello specifico, il progetto mirerà a contribuire allo sviluppo rurale e al miglioramento
delle condizioni di vita della popolazione locale, attraverso la gestione razionalizzata
delle risorse idriche, la riabilitazione dei wadi che portano l‟acqua piovana verso il mare
e la costruzione o riabilitazione, da parte della stessa popolazione, di strutture per la
raccolta e lo stoccaggio delle acque. Al contempo, il progetto promuoverà attività
generatrici di reddito collegate alle colture tradizionali (tra cui fico e olivo) e rivolte, in
particolare, alle donne e ai giovani.
Programma NEMO – Sviluppo delle comunità rurali costiere transfrontaliere in Libia
e nei Paesi confinanti (contributo DGCS per l‟Egitto pari a Euro 943.880)
Il Programma persegue principalmente come Obiettivi di Sviluppo del Millennio: l‟OdM
n.1 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, con riferimento al Target 2 “Raggiungere
un‟occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e
giovani” e Target 3 “Dimezzare, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che soffre
la fame” e l‟OdM n.7 “Assicurare la sostenibilità ambientale”, con riferimento al Target 1
“Integrare i principi dello sviluppo sostenibile all‟interno delle politiche e dei programmi
dei paesi e invertire la tendenza alla perdita di risorse ambientali”.
Il programma NEMO mira a migliorare le condizioni di vita delle comunità rurali sulle
coste del Mediterraneo. Tra gli obiettivi generali dell‟iniziativa vi sono: (i) migliorare lo
sviluppo socio-economico in quelle aree costiere rurali dove l‟agricoltura e la pesca
rappresentano l‟unica fonte di reddito per le comunità locali; (ii) promuovere una
gestione sostenibile delle risorse costiere che tenga in considerazione i cambiamenti
climatici nelle attività sia agricole che di pesca; (iii) accelerare il processo di sicurezza
alimentare e promuovere la produzione di prodotti che rientrino nell‟ambito della dieta
Mediterranea; (iv) coinvolgere le donne nel processo di sviluppo delle comunità rurali
costiere.
27
L‟iniziativa coinvolge tre paesi del Mediterraneo, l‟Egitto, la Libia e la Tunisia, ed è
finanziata dalla DGCS con un contributo volontario all‟Istituto Agronomico
Mediterraneo di Bari (IAMB) pari a circa Euro 2,6 milioni. Il progetto sarà realizzato
dallo IAMB, in collaborazione con il Ministero dell‟Agricoltura egiziano, il GAFRD,
l‟Agricultural Research Center (ARC) e il Centro Culturale di Matrouh.
Progetto MARSADEV – Matrouh Rural Sustainable Development Project
L‟iniziativa persegue come Obiettivi di Sviluppo del Millennio: l‟OdM n.1 “Sradicare la
povertà estrema e la fame”, con riferimento al Target 2 “Raggiungere un‟occupazione
piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani” e l‟OdM n.7
“Assicurare la sostenibilità ambientale”, con riferimento al Target 1 “Integrare i principi
dello sviluppo sostenibile all‟interno delle politiche e dei programmi dei paesi e invertire
la tendenza alla perdita di risorse ambientali”.
In particolare, il progetto MARSADEV – finanziato attraverso i fondi di contropartita
generati del Programma di Food Aid attraverso il quale l‟Italia, dal 1991, ha fornito aiuti
alimentari per un totale di USD 42 milioni di dollari - si focalizza sulle tematiche dello
sviluppo (raccolta dell'acqua, gestione dei bacini idrici e riabilitazione dei wadies;
miglioramento delle colture locali, promozione la stabilizzazione delle comunità beduine
e lo sviluppo delle donne), della ricerca (valutazione dei contenuti nutrizionali e
componenti chimici delle colture) e del rafforzamento istituzionale (promozione e
supporto di una Rete Nazionale Egiziana di Scienziati Agronomi).
L‟iniziativa, volta a migliorare le condizioni di vita delle comunità beduine rurali che
vivono nella regione nord-ovest del Governatorato di Matrouh, è realizzata dallo IAMB,
in collaborazione con il Desert Research Centre (DRC) di Marsa Matrouh.
28
SECONDA PARTE
A. Tabelle iniziative
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di
auditing del paese partner)
Accordi multi-donatori
Importo complessivo in USD
Importo trasferito in USD
(depositato sul Fondo di
Contropartita al 31.12.2013)
Importo erogato nel 2013 (USD)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
ODM5
ODM5 testo
Programma di Conversione del Debito
– II Fase
60061 Debt for development swap
600 Action relating to debt
Debt for development swap
Allocation of debt claims to use for development
(e.g. debt for education, debt for environment).
Conversione del Debito
Bilaterale
Affidamento altri enti
Si
Si
No
100.000.000
100.000.000
58.040.798
Dono
Slegato
08
08. Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08.T4
08.T4. Trattare globalmente i problemi legati al
debito dei PVS
08.T5
08.T5. In cooperazione con il settore privato,
rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie,
specialmente per quanto riguarda l’informazione e
la comunicazione
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione piena e
29
ODM6
ODM6 testo
ODM7
ODM7 testo
Rilevanza di genere
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
03
03. Promuovere l‟eguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne
07
07. Assicurare la sostenibilità ambientale
Principale o Secondario in relazione alle iniziative
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
In continuità con il primo Accordo di Conversione del Debito siglato a Roma il 19
febbraio 2001 per un valore di USD 149 milioni ed in considerazione della positiva
esperienza evidenziata dalle valutazioni effettuate nell‟ottobre 2004 e nell‟aprile 2006, il
Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica araba d‟Egitto hanno
firmato, in data 3 giugno 2007, un secondo Accordo di Conversione del Debito, per un
valore pari a USD 100 milioni. La validità dell‟Accordo, della durata di sette anni, è stata
estesa per ulteriori 12 mesi (fino al giugno 2015).
L‟Accordo prevede la creazione di un CPF sul quale viene accreditato in valuta locale –
Lire Egiziane – il corrispettivo delle rate del debito che il Governo egiziano avrebbe
dovuto rimborsare al Governo italiano nel quinquennio 2007 – 2012, per un ammontare
complessivo non superiore a USD 100 milioni.
Le risorse generate dalla conversione sono utilizzate per la realizzazione di progetti,
congiuntamente identificati dalle Parti, volti a sostenere lo sviluppo socio-economico
sostenibile dell‟Egitto.
Gli enti eleggibili a ricevere i fondi del Programma e a svolgere il ruolo di enti esecutori
sono i seguenti: enti pubblici egiziani, Organismi Internazionali, ONG egiziane, ONG
italiane. Conformemente alle previsioni dell'Accordo intergovernativo che definisce le
modalità di realizzazione del Programma, l'iter procedurale è il seguente:
-
-
-
l'iniziativa è approvata dal Comitato di Gestione sulla base di un documento di
progetto che comprende: i) descrizione dettagliata dell'intervento; ii) piano di
spesa generale; iii) piano di attività annuale e semestrale; iv) piano di spesa
suddiviso in semestri;
l'approvazione è formalizzata attraverso la firma dell'Accordo esecutivo che
definisce gli impegni delle parti: ente proponente, ente esecutore, Ambasciata
d'Italia in Egitto e Ministero della Cooperazione Internazionale;
nel caso in cui l'ente proponente è un ente pubblico, è necessario acquisire
l'autorizzazione del Ministero della Pianificazione che certifica l'iscrizione in
bilancio del progetto e degli importi da erogare ogni anno; l'iscrizione in bilancio
30
-
-
-
-
è effettuata ogni anno, riferita agli importi previsti nell'esercizio finanziario di
riferimento;
nel caso in cui l'ente proponente è una ONG, la ONG, che sia egiziana o non,
deve essere registrata e acquisire una "licenza" rilasciata dal Ministero degli
Affari Sociali che la autorizza a realizzare il progetto; anche in presenza di una
licenza valida, ogni nuovo progetto deve essere espressamente menzionato nella
licenza;
successivamente alla firma dell'Accordo esecutivo, l'ente proponente, se ente
pubblico egiziano, apre un conto intestato al progetto presso la Banca Centrale
d'Egitto, o presso altra banca se Organismo Internazionale o ONG;
a seguito della comunicazione dell'avvenuta apertura del conto, l'Unità di
Supporto Tecnico eroga la prima rata semestrale; le rate successive alla prima
sono erogate semestralmente sulla base degli stati di avanzamento tecnici e
finanziari e dei piani di attività per il semestre successivo;
l'Unità di Supporto Tecnico verifica: la situazione del Fondo di Contropartita
(entrate e uscite) sulla base degli estratti conto della Banca Centrale; la situazione
dei conti progetto sulla base degli estratti conto bancari mensili presentati dai
responsabili dei progetti; l'avanzamento tecnico e finanziario dei singoli progetti.
Con la firma della Dichiarazione Congiunta relativa al Programma di Conversione del
Debito in progetti di sviluppo sottoscritta il 12 maggio 2009, le Parti hanno definito le
linee guida del Programma di Conversione del Debito, in armonia con le priorità del
Sesto Piano Nazionale Quinquennale 2007-2012 e del Quadro Strategico per il piano di
Sviluppo Economico e Sociale fino al 2022:





Lo sviluppo delle risorse umane (in particolare la formazione tecnica e
professionale);
La modernizzazione dell‟industria nei settori ad alto impatto sociale (industria
conciaria, agroalimentare) e l‟introduzione di tecnologia pulita;
L‟incremento e il miglioramento della produzione, logistica ed export dei prodotti
agricoli (v. la Green Trade Iniziative, estensione del progetto pilota “Corridoio
Verde”);
La protezione dell‟ambiente;
Lo sviluppo sociale a sostegno delle fasce deboli e dei gruppi vulnerabili (donne e
minori).
Il Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito si configura come uno strumento
di rafforzamento in aree e settori strategici del partenariato Italo-Egiziano e rappresenta
un‟esperienza di grande valore sia per l‟Italia che l‟Egitto, poiché contribuisce
notevolmente ad intensificare le relazioni bilaterali tra i due Paesi, radicate in lunghi
secoli di storia e di continuo interscambio tra le due sponde del Mediterraneo.
Aspetto rilevante è altresì la natura del finanziamento. Si tratta, infatti, di fondi che dal
punto di vista meramente giuridico non appartengono più al Governo italiano e che sono
stati ricavati dall‟abbuono di vecchi crediti di sviluppo, il che fornisce la possibilità,
nonostante le ristrettezze economiche che caratterizzano il periodo che stiamo
31
attraversando, di realizzare importanti iniziative di sviluppo, senza nessun esborso reale
da parte delle casse dello Stato.
Il modello di gestione del Programma ha carattere bilaterale: la direzione, infatti, è
assegnata ad un Comitato di Gestione costituito dal Ministro della Cooperazione
Internazionale e dall‟Ambasciatore d‟Italia al Cairo. Appare evidente come tale modello
rappresenti una ulteriore buona pratica per il consolidamento di una cooperazione allo
sviluppo basata, da un lato, su una partnership realmente paritaria tra il donatore e il
paese beneficiario, dall‟altra, dal punto di vista del donatore, da un processo decisionale
totalmente decentralizzato attraverso il già citato Comitato di Gestione.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L‟iniziativa mira ad alleggerire il debito estero dell‟Egitto (debito di USD 149 milioni
circa nella I Fase, USD 100 milioni nella II Fase e USD 100 milioni nella III Fase),
liberando risorse da destinare alla realizzazione di iniziative per lo sviluppo sostenibile
del Paese.
La strategia di azione del Programma è stata definita in base a due obiettivi principali:
contribuire al sostegno delle priorità di sviluppo dell‟Egitto e ottenere potenziali ritorni
del Sistema Italia, traendo ispirazione da esperienze italiane di successo che, una volta
adattate al contesto locale e adeguatamente testate, possano rappresentare un valido
modello da replicare. Il coinvolgimento di capacità tecniche e della expertise italiana
rappresenta quindi un ulteriore valore aggiunto dei progetti, nell‟ottica di una reale
partnership Italo-Egiziana.
La seconda fase del Programma si basa quindi su due principali criteri: il criterio del
mutuo beneficio, nel quale gli obiettivi dei due partner vengono egualmente perseguiti; e
il criterio della reciprocità di interessi, nel quale i due partner traggono vantaggio
dall‟esecuzione dei progetti. Lo scopo ultimo è quello di realizzare iniziative diverse in
settori innovativi, con un potenziale e significativo impatto nell‟area Mediterranea.
I settori principali di intervento, congiuntamente individuati nel nuovo Accordo, sono:
o
o
o
o
o
sviluppo delle risorse umane;
trasferimento tecnologico e sostegno ai centri di innovazione;
promozione, organizzazione e logistica della produzione primaria;
tutela e gestione delle risorse naturali;
sviluppo sociale.
Al fine di rafforzare il partenariato e la cooperazione tra i due paesi, sono pertanto
privilegiati progetti da realizzare in quei settori in cui entrambe le parti hanno un
vantaggio comparato, beneficiando in particolare dell‟esperienza italiana in ambiti quali
la formazione tecnica e professionale, il trasferimento di know-how, le metodologie di
produzione, l‟ambiente e il patrimonio culturale, la creazione di impiego, ecc.
L‟Accordo prevede la creazione di un Comitato di Gestione del Programma, costituito
dal Ministro egiziano della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale e
32
dall‟Ambasciatore d‟Italia in Egitto, e di una Unità di Supporto Tecnico (UST), costituita
-ai sensi dell‟Art.3.4 dell‟Accordo- da esperti egiziani (i cui costi gravano sul Fondo di
Contropartita) e da esperti italiani (i cui costi sono a carico del MAE-DGCS), che assiste
il Comitato di Gestione al fine di assicurare un efficace ed efficiente impiego delle risorse
finanziarie generate dalle operazioni di conversione del debito.
I compiti del Comitato di Gestione sono i seguenti:
- monitoraggio dell‟esecuzione dell‟Accordo;
- selezione dei progetti da finanziare nell‟ambito dell‟Accordo;
- selezione e reclutamento di esperti per l‟assistenza tecnica ogni qual volta si renda
necessario;
- approvazione dei documenti di progetto;
- verifica e approvazione degli importi da trasferire, in rate semestrali, dal CPF ai
conti dei progetti, secondo le procedure definite e concordate;
- monitoraggio della realizzazione delle iniziative;
- informativa sullo stato d‟avanzamento tecnico e finanziario dei progetti ammessi
al finanziamento;
- verifica dei risultati dei progetti finanziati nell‟ambito dell‟Accordo.
Le attività che svolge l‟UST sono le seguenti:
-
-
-
-
-
-
controllo e monitoraggio delle rate del debito versate sul Fondo di Contropartita e
del trasferimento delle rate dal Fondo ai conti dei progetti sulla base dei piani di
attività e finanziari approvati per ciascun progetto;
supporto alla predisposizione della documentazione tecnico-finanziaria: proposte
di progetto, documenti di identificazione, documenti di progetto; valutazione delle
iniziative; preparazione degli accordi esecutivi dei progetti ammessi al
finanziamento; programma di lavoro e budget dell‟Unità di Supporto Tecnico;
attività di assistenza tecnica: predisposizione dei Termini di Riferimento,
predisposizione di avvisi di selezione esperti, contratti, bandi per la selezione di
ONG (call for proposals); predisposizione di rapporti di avanzamento, note e
schede informative per l‟Ambasciata/UTL e per il MAE-DGCS;
analisi e valutazione delle proposte progettuali (Project Identification Document)
e dei documenti di progetto (Project Document) da sottoporre all‟approvazione
del Comitato di Gestione;
monitoraggio in itinere: analisi e valutazione dei piani di attività e dei rapporti di
avanzamento; analisi e valutazione delle varianti;
organizzazione e follow up dell‟audit finanziario dei progetti (realizzato
annualmente da una società di audit esterna su 5-7 iniziative tra quelle in corso di
realizzazione);
partecipazione ad eventi, seminari, con e in rappresentanza dell‟Ufficio di
Cooperazione de Il Cairo; predisposizione del relativo materiale (predisposizione
33
-
di testi di “Press Release”, aggiornamento sezione relativa al Programma di
Conversione del Debito sul sito dell‟Ufficio di Cooperazione Cairo;
predisposizione di articoli per la stampa nazionale ed internazionale e per il sito
MAE-DGCS, interviste con funzionari/tecnici sulle iniziative del Programma o
per i media locali; supporto all‟organizzazione e coordinamento di eventi relativi
ai progetti finanziati dal Programma.
L‟Unità di Supporto Tecnico si suddivide in due principali aree operative: un‟area
tecnica, preposta alla valutazione, all‟analisi tecnica e al monitoraggio dei progetti
selezionati nell‟ambito del Programma, e un‟area finanziaria preposta al follow up
finanziario dei progetti, al monitoraggio del Fondo di Contropartita, all‟amministrazione.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
Impatto occupazionale: il Programma di Conversione del Debito interviene a sostegno
dell‟occupazione e dell‟occupabilità in molteplici settori: nel settore informale dei rifiuti
e della concia, attraverso la promozione della micro-impresa e l‟aggiornamento
tecnologico; nel settore meccanico-industriale, elettrico e dell‟ICT, attraverso l‟offerta di
programmi tecnico-professionale in linea con le esigenze del mercato del lavoro; 2) nel
settore agricolo attraverso attività mirate all‟aumento della produttività e l‟introduzione di
nuove tecnologie; nella pubblica amministrazione attraverso la fornitura di capacity
building sia a livello centrale che locale.
Impatto socio-economico: i progetti avviati e/o in fase di formulazione sono rivolti
principalmente allo sviluppo delle aree maggiormente disagiate del Paese, nonché dei
gruppi sociali più a rischio, in particolare donne e bambini.
Impatto ambientale: il Programma promuove i principi dello sviluppo sostenibile,
finanziando diverse iniziative di capacity building per la formulazione e l‟adozione di
politiche di sviluppo sostenibile dell‟ambiente, di gestione dei rifiuti solidi, di tutela e
monitoraggio delle risorse idriche, di promozione del turismo eco-sostenibile e di
introduzione di tecnologie pulite.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Programma di Conversione del Debito rappresenta la principale iniziativa della
Cooperazione Italiana in Egitto, sia per l‟entità del contributo che per la varietà dei settori
d‟intervento. Oltre alla pubblicazione, negli anni passati, di brochure e volumi illustrativi,
è stata realizzata una sezione specifica sul sito dell‟Ufficio di Cooperazione
dell‟Ambasciata d‟Italia a Il Cairo, regolarmente aggiornata. Inoltre, nel corso del 2013,
si sono tenute cerimonie ed eventi specifici legati ai programmi, tra cui:
34
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cerimonia conclusiva del progetto “Azioni per bambini vulnerabili. Migliorare le
competenze per rafforzare gli interventi” realizzato dall‟ONG italiana Ricerca e
Cooperazione (17 marzo 2013);
Cerimonia conclusiva del progetto “Promozione dei diritti delle donne attraverso
il rafforzamento delle organizzazioni della società civile nel Governatorato di
Sohag” realizzato dall‟ONG italiana MAIS (21 marzo 2013);
Conferenza conclusiva e riunione del Comitato Direttivo del progetto “Centro per
il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto al Contratto Sociale" (18 aprile 2013)
realizzato dall‟UNDP;
Cerimonia conclusiva del progetto “Una rete di piccoli produttori per il
riconoscimento dei diritti sociali ed economici” realizzato dall‟ONG italiana
COSPE (26 giugno 2013);
Cerimonia di inaugurazione del Polo per la formazione tecnica e professionale nel
settore della meccanica industriale a Demo, Governatorato di El Fayoum (3
giugno 2013);
Open Day realizzato nel quadro del progetto “Safer Environment for Children”
(Save the Children Italia), rivolto ai bambini ospiti delle Case-Famiglia gestite
dalla ONG egiziana Hope Village Society, partner di Save the Children Italia
nell‟ambito del progetto (19 settembre 2013);
Conferenza conclusiva del progetto “Egitto a misura di bambino – Osservatorio
Nazionale dei Diritti del Bambino”, realizzato dal Consiglio Nazionale per
l‟Infanzia e la Maternità (10 ottobre 2013);
Cerimonia di inaugurazione del secondo anno scolastico (2013-2014) e di
consegna dei premi agli studenti più meritevoli del “Polo integrato per l‟istruzione
tecnica e professionale - ITEC” (Fondo per lo Sviluppo dell‟Istruzione) di Demo,
nel Governatorato del Fayoum. Il numero di studenti iscritti all‟ITEC è salito a
300 rispetto ai 100 studenti iscritti nel primo anno (23 ottobre 2013);
Cerimonia di inaugurazione della Sala per Videoconferenze realizzata dal
progetto “Integrated Migration Information System (IMIS) II” (OIM) presso il
Ministero del Lavoro (11 novembre 2013);
Cerimonia conclusiva del progetto “Sistema di sviluppo sostenibile per la
produzione di palme da datteri e olive nel Nord Sinai (Egyptian Association for
Science and Technology Experts –EASTE), tenutasi ad Ismailia (11 dicembre
2013).
E‟ stata inoltre organizzata la visita (6 giugno 2013) - effettuata dal team di giornalisti
italiani operanti presso la Media Unit del Ministero degli Affari Esteri italiano, in Egitto
in occasione del Media Forum - al progetto COSPE “Una rete di piccoli produttori per il
riconoscimento dei diritti sociali ed economici”.
35
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L'intero ammontare oggetto di conversione – USD 100 milioni – è stato versato nel
Fondo di Contropartita, sul conto aperto presso la Banca Centrale d'Egitto intestato al
Programma, per un controvalore pari a Lire Egiziane (EGP) 559.115.926.
Il tasso di cambio medio utilizzato è pertanto: 1 USD = 5,59 EGP.
Al 31 dicembre 2013, 29 progetti sono approvati per un ammontare complessivo di circa
USD 90 milioni. Alla medesima data l'importo erogato ammonta a circa USD 58 milioni,
pari a circa il 63% dell‟importo totale del Programma se sommato all‟importo già
allocato. Come si evince dalla tabella sottostante, nonostante il periodo di profonda
instabilità e l'acuirsi della crisi nella seconda metà del 2013, il Programma ha registrato
un andamento positivo. Nel periodo gennaio-dicembre 2013 sono stati erogati USD 15,8
milioni in più rispetto all‟anno precedente, premiando di fatto gli sforzi profusi da
entrambe le parti per accelerare l'avanzamento del Programma.
Situazione al 31/12/2013
LEG
USD
%
Importo totale del Programma
559.115.926
100.000.000
100.00%
Importo erogato
320.947.276
58.040.798
58.04%
Importo impegnato
209.654.223
36.864.117
36.86%
Importo allocato
28.487.427
5.095.084
5.10%
Tasso di cambio: 1 USD = 5,59 EGP
Totale erogato ogni anno al 31/12/2013 in USD (milioni)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
0
0,5
4,0
15,1
26,0
42,3
58,04
36
Si elencano le iniziative approvate, quelle in corso e quelle in fase di formulazione, il
titolo e l'importo del finanziamento in USD (30 in totale):
- 29 iniziative approvate;
- 1 iniziativa in fase di formulazione
Delle iniziative approvate:
-
15 sono concluse o si avviano alla conclusione,
14 sono in corso di realizzazione o in fase di avvio
Tabella 1 Iniziative selezionate
Iniziative approvate
1. Lotta alla povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore
informale della gestione dei rifiuti solidi urbani nel Grande Cairo
(International Center for Environment and Development- ICED)
2. Modello sostenibile di sicurezza alimentare (WFP)
3. Utilizzo dei sistemi di remote sensing per il monitoraggio della
qualità dell'acqua nella regione del Delta del Nilo
(National Water Research Center-NWRC – centro di ricerca del
Ministero delle Risorse Idriche)
4. Egitto a misura di bambino – Osservatorio nazionale dei diritti del
bambino (NCCM)
5. Centro per il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto al Contratto
Sociale (UNDP/Information Decision Support Centre-IDSC)
6. Ecoturismo per uno sviluppo sostenibile nel Governatorato della
New Valley (ONG Italiana CISS)
7. Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento delle
organizzazioni della società civile nel governatorato di Sohag
(ONG Italiana MAIS)
8. Sviluppo sostenibile della costa meridionale del Mar Rosso
(Hurghada Environment Protection and Conservation AssociationHEPCA)
9. Modernizzazione degli Istituti professionali attraverso le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Ministero delle
Comunicazioni e Tecnologie dell‟Informazione/UNDP-ICT Trust
Fund/Istituto Don Bosco)
10. Una rete di piccoli produttori per il riconoscimento dei diritti sociali
ed economici (ONG Italiana COSPE)
11. Valutazione delle politiche di e-government in Egitto (Ministero
dello Sviluppo Amministrativo/National Management
Institute/OCSE)
12. Polo integrato per l‟istruzione tecnica e professionale
(Educational Development Fund-EDF)
13. Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione di palme da datteri
e olive nel Nord Sinai (EASTE)
14. Azioni per bambini vulnerabili. Migliorare le competenze per
37
USD
393.156
8.309.900
261.600
3.003.755
4.770.723
662.659
667.464
2.239.436
1.477.992
749.176
368.482
15.118.163
1.187.375
731.674
rafforzare gli interventi (ONG Italiana Ricerca e Cooperazione)
15. Azioni per lo sviluppo del settore della pesca in Egitto
(Ministero dell‟Agricoltura/ GAFRD)
16. Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Minya
(Ministero dell‟Ambiente/ UNDP)
17. Distretto conciario di Robbiki (Ministero Commercio e Industria/
Investment Development Authority)
18. Unità per la governance sanitaria (Università Alessandria/ Medical
Research Institute/Istituto Superiore di Sanità Roma)
19. Gestione dei Rifiuti Solidi nel Governatorato di Qalyubia (ICED)
20. Safer environment for children (Save the Children Italia)
21. Sostegno all'impiego giovanile (ILO)
22. IMIS: Gestione della Migrazione
(Ministero del Lavoro ed Emigrazione/OIM)
23. Riabilitazione psicologica per la disabilità mentale
(ONG egiziana: Alex Work Shop Centre-AWSC)
24. Sostegno alle Aree Protette (Ministero dell'Ambiente/UNDP)
25. Green Trade Initiative
(Ministero del Commercio e Industria/UNIDO)
26. Azioni comunitarie per ridurre la povertà nell'Alto Egitto Governatorato del Fayoum (ONG italiane MAIS-COSPE)
27. Gestione del parco archeologico di Medinet Madi
(UNDP con Ministero delle Antiquità)
28. Lotta alla povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore
informale della gestione dei rifiuti solidi urbani nella Grande Cairo
(ICED)
29. Sviluppo delle Capacità Artigianali e Miglioramento della
Condizione Economica delle Donne in Alto Egitto
(Ministero dell‟Agricoltura/IAMB)
1. Sub totale per le iniziative approvate
Iniziative in fase di formulazione
30. Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione di palme da datteri
e olive nell‟Oasi di Bahareya (EASTE)
31. Sostegno all'impiego giovanile (progetto n.21): componente
realizzata dalla ONG Progetto Sud
2. Sub totale per le iniziative in fase di formulazione
6.880.937
5.763.765
11.446.642
4.448.055
443.559
751.084
1.055.948
1.331.179
456.230
1.967.392
9.830.315
741.892
558.139
543.894
4.113.637
90.274.225
1.430.830
746.679
2.177.509
3. Residuo allocato su progetto nuovo ITEC (DS fase 3)
3.548.201
4. Gestione e Assistenza Tecnica
4.000.065
Totale (1 + 2 + 3 + 4)
100.000.000
Le iniziative hanno conseguito o stanno conseguendo risultati concreti e positivi, e un
generale e ampio apprezzamento è reiterato dalle Autorità egiziane e dalla comunità
internazionale in ogni occasione.
38
Alcuni esempi:
-
L'ITEC, scuola tecnico-professionale a Demo, nel Governatorato del Fayoum, ha
aperto il secondo anno della sezione italiana con 300 studenti iscritti rispetto ai
100 studenti nel primo anno;
-
Il progetto realizzato da MAIS a Sohag a sostegno dei diritti delle donne,
conclusosi nel 2013, ha garantito servizi gratuiti alle donne vittime di violenza,
fornendo sostegno psicologico, sanitario e legale, e fornito oltre 2.000 documenti
di identità a quelle non regolarmente registrate per consentire l‟accesso ai servizi
sociali. 259 prestiti di micro-credito sono stati erogati a favore di donne che hanno
avviato attività generatrici di reddito;
-
Il Progetto "Safer Environment for Children" realizzato dalla ONG Save the
Children Italia, ha istituito una Unità di Micro-Credito in un quartiere
svantaggiato del Cairo, nel distretto di Nasr City Est a beneficio di almeno 350
madri di minori a rischio. Al dicembre 2013, sono stati erogati prestiti per un
ammontare di circa 45.500 Euro, per finanziare 147 attività generatrici di reddito,
gestite da madri di bambini a rischio;
-
Il progetto di alimentazione scolastica "school feeding" nei tre Governatorati di
Minya, Fayoum e Beni Swef avanza regolarmente. Circa 364 tonnellate di
barrette fortificate al dattero sono state acquistate e distribuite regolarmente a un
totale di 87.323 bambini in 749 scuole informali e in 886 istituti pre-scolastici.
Solo nel 2013 sono stati erogati al WFP circa USD 3 milioni.
Focus su talune iniziative
Progetti conclusi nel 2013
Centro per il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto al Contratto Sociale (UNDP/
IDSC). Il 18 aprile 2013 si è tenuta, a chiusura del progetto finanziato sul Programma di
Conversione del Debito, la riunione del Comitato Direttivo del Centro per il Contratto
Sociale – istituzione creata nel 2007 in seno al Gabinetto del Primo Ministro con
l‟obiettivo di coordinare e monitorare le attività relative allo sviluppo umano in Egitto nel corso della quale il Direttore Sahar El Tawila ha illustrato in dettaglio gli eccellenti
risultati finora conseguiti, risultati che hanno superato ogni aspettativa in termini sia
qualitativi che quantitativi. All‟indomani della Rivoluzione, l‟instabile situazione socioeconomica e politica egiziana, se da un lato ha rallentato le attività del Progetto, dall‟altro
ha consentito al Centro di rafforzare il proprio ruolo di “advisor” su questioni cruciali, di
partecipare attivamente alla creazione del "Nuovo Egitto" e promuovere un approccio
innovativo anche in seno al Governo, che si è dimostrato aperto al dialogo, anche su
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alcune tematiche “sensibili” nel caso della stesura della nuova Costituzione. Le attività
sono state pertanto aggiornate rispetto alle nuove esigenze e riorientate a sostegno del
"National Dialogue" su tematiche rilevanti quali la democratizzazione, la good
governance, la lotta alla corruzione e la giustizia sociale. L‟iniziativa, avviata nel 2009, si
è conclusa il 30 giugno 2013.
Un Egitto a misura di bambino – Osservatorio Nazionale dei Diritti del Bambino
(NCCM). Il 10 ottobre 2013, si è tenuta la Conferenza conclusiva del progetto. Il progetto
ha creato, all‟interno di NCCM, un Osservatorio Nazionale sui Diritti dei Minori,
articolato in tre funzioni. Attraverso la sua Unità di Ricerca esso realizza un‟intensa
attività di produzione di analisi e dati statistici sulle condizioni di vita dei bambini
egiziani, con particolare riferimento a fenomeni non ancora approfonditi e
sull‟applicazione dell‟esistente legislazione nazionale in materia di infanzia. Le evidenze
scientifiche prodotte dall‟attività di ricerca vengono, poi, convogliate nell‟Unità di Policy
and Planning che formula, sulla loro base, raccomandazioni politiche orientate alla
concreta applicazione sia della legge nazionale sull‟infanzia (n.196/2008), sia della
Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Minori. Una volta formulate e condivise
con altre istituzioni, attraverso un meccanismo di coordinamento interministeriale,
l‟Unità di Monitoraggio e Valutazione ne monitora l‟applicazione, ne valuta l‟impatto e
raccomanda eventuali aggiustamenti e integrazioni.
Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento della società civile nel
Governatorato di Sohag (ONG MAIS). Conclusosi nel marzo 2013, il progetto ha
garantiti servizi gratuiti alle donne vittime di violenza quali, ad esempio, sostegno
psicologico e sanitario (7639 casi), sostegno legale (1275 casi ), distribuzione di oltre
2000 documenti di identità alle donne non regolarmente registrate, in modo da consentire
l‟accesso ai servizi sociali. 259 prestiti di micro-credito sono stati erogati a favore di
donne che hanno così potuto avviare attività generatrici di reddito.
52 membri delle Community Development Association – CDA (associazioni di base di
riferimento della comunità), 20 facilitatori e 70 rappresentanti della società civile sono
stati debitamente informati in merito ai risultati e alla metodologia della ricerca sulle
pratiche violente inflitte a donne e bambine e formati - attraverso una serie di corsi di
capacity building – sulle tematiche di genere. All‟interno delle Associazioni di base
coinvolte sono stati creati spazi ad hoc dove circa 9000 donne hanno potuto incontrarsi in
oltre 900 occasioni e discutere liberamente di argomenti considerati taboo, parlare dei
loro problemi e ricevere assistenza. 10 donne, specializzate nel cucito e nel ricamo
tradizionale, hanno beneficiato di corsi di design e di rifinitura dei materiali e, attraverso
la metodologia del TOT, hanno formato 100 donne nei villaggi e creato una collezione di
oltre 500 pezzi di artigianato poi esposti alla Fiera Internazionale del Cairo 2013 e al
Centro Culturale di Sohag, accompagnati da una mostra fotografica che documentava le
attività e i beneficiari del progetto. Le donne artigiane hanno creato la cooperativa sociale
“Banat El Sa3eed” (Ragazze del Sud), oggi in attesa della registrazione ufficiale presso le
Autorità competenti.
Modernizzazione degli istituti professionali attraverso le tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (UNDP/ Egypt ICT Trust Fund). Le attività di progetto sono state
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avviate nel febbraio 2010 e si sono concluse nel dicembre 2013. Nell'ambito del progetto
10 Istituti tecnici sono stati selezionati e a ciascuno di essi è stato applicato un modello
ICT che include, per ciascuna, due classi attrezzate con computer, unità per la
presentazione visuale, fotocamere digitali, lavagne interattive e connessione locale e
internet. Inoltre, sono stati sviluppati, testati ed approvati dalle competenti Autorità, due
e-curricula, uno nel settore della meccanica, l‟altro degli impianti di condizionamento. È
stato definito uno schema per lo sviluppo delle risorse umane, che include diversi
percorsi volti a migliorare le soft skills e le competenze ICT di insegnanti, amministratori
e sovrintendenti attraverso l‟organizzazione di programmi di formazione. La
metodologia applicata è quella del Training of Trainers (TOT). Oltre 100 insegnanti
hanno ricevuto una formazione specifica presso l‟istituto Don Bosco, in merito allo
sviluppo di e-contents nell‟ambito dell‟istruzione e della formazione tecnica e
professionale. E‟ stato introdotto un nuovo metodo di insegnamento e di apprendimento
denominato Mobile assessment solution, che consentirà agli insegnanti di creare un
database di quiz per la valutazione degli studenti. E‟ stato realizzato un modello
interattivo 3D (in arabo), funzionante su qualsiasi dispositivo (PC, portatili e mobili), che
consente agli studenti di sviluppare competenze tecniche specifiche (industriali)
attraverso esercitazioni pratiche simulate ed è stato creato un canale in lingua araba su
"YouTube" sul quale vengono caricate le lezioni relative ai corsi di formazione
professionale. È stato sviluppato anche un portale web (www.ict4tes.com) in lingua
araba dove viene facilitato l‟incontro tra la domanda e l‟offerta di impiego. È stato infine
creato, all‟interno del Ministero dell‟Istruzione, un Centro di e-learning per raccogliere e
diffondere dati sulle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione.
Creazione di un network di piccoli produttori per il riconoscimento dei loro diritti
sociali ed economici (ONG COSPE). Il progetto, concluso nel giugno 2013, era inteso
alla creazione di una rete, a livello nazionale, di produttori che operano nel settore del
commercio equo e solidale e al rafforzamento delle capacità della Fondazione no-profit
Ayedi Masreya (AMF) di sostenere e favorire il riconoscimento dei diritti socioeconomici dei gruppi più marginalizzati di produttori. A tal fine, l‟intervento ha integrato
nella AMF una Unità di servizi sociali e per la sicurezza sul lavoro, grazie alla quale circa
70 produttori membri della fondazione beneficiano su base mensile di una assicurazione
sanitaria, e una Unità di servizi per lo sviluppo dell‟impresa.
Grazie all‟azione volta ad incrementare il numero di membri di AMF e grazie ai migliori
servizi offerti dalla fondazione, i membri sono oggi circa 250, tra cooperative,
associazioni e singoli produttori. A seguito della valutazione condotta sulla soddisfazione
dei soci in merito ai servizi offerti, il 95% di loro ha espresso parere positivo. Sono stati
realizzati corsi di formazione rivolti ai piccoli artigiani e produttori per migliorare la
qualità dei loro prodotti, corsi di marketing per incrementare la vendita e di design per
introdurre prodotti nuovi. Sono state organizzate mostre e showroom per la promozione e
la vendita dei prodotti e creati contatti all'estero per l‟esportazione dei prodotti in
particolare in Italia e negli Stati Uniti. Altro importante risultato conseguito dal progetto,
la creazione di un sito internet che include un database e un catalogo per la vendita on
line, con una descrizione dei prodotti.
41
Valutazione delle politiche di e-government in Egitto (Ministero Sviluppo
Amministrativo/ National Management Institute). Inserito nel quadro dell'Iniziativa per la
Governance e l‟Investimento per lo Sviluppo, programma promosso dall'OCSE nei Paesi
del Medio Oriente e Nordafrica (MENA) e avviato nel 2005, il progetto mira a fornire
una valutazione complessiva delle politiche e dei servizi di e-government nel Paese. La
valutazione, prima del suo genere in Egitto e nell‟area MENA, costituisce una base
concreta sulla quale identificare linee guida e proposte a sostegno delle politiche
nazionali nel settore della governance. La review, realizzata nel quadro del Programma
Italo-Egiziano di Conversione del Debito, ha fornito al Governo egiziano una valutazione
sistematica dei risultati finora conseguiti, delle performance e delle sfide da affrontare nel
settore dell‟e-government. In particolare, l‟esercizio ha riguardato:
-
Consulenza strategica su come migliorare la politica nazionale di e-government.
Valutazione dei risultati raggiunti e dei progressi compiuti in materia di egovernment.
Analisi delle barriere che ostacolano l‟implementazione delle procedure di egovernment.
Individuazione e definizione delle priorità delle azioni da intraprendere per
superare tali barriere.
La valutazione è effettuata con il sostegno istituzionale del locale Ministero dello
Sviluppo Amministrativo e del National Management Institute. Il lavoro di indagine e di
raccolta dati è stato portato a termine tra il 2011 e il 2013 con i tre Paesi revisori – Italia,
Messico e Regno Unito – ed è stato elaborato il rapporto ad interim che include le
raccomandazioni per la formulazione del Piano di Azione Nazionale sull'e-government
2012-2017.
Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione di palme da datteri e olive nel nord
Sinai (ONG EASTE). Concluso nel dicembre fine 2013, il progetto intendeva contribuire
allo sviluppo socio-economico del Sinai settentrionale attraverso il sostegno allo sviluppo
del settore agroalimentare. L‟iniziativa ha fornito sostegno e assistenza tecnica
specializzata a 18 aziende agricole, attraverso l‟utilizzo di esperti nazionali.
Ad El Areesh è stato creato un Centro Servizio - oggi gestito dalla Associazione di
Protezione Ambientale per il Nord del Sinai - dotato di attrezzature agricole quali trattori,
rimorchi, aratri, polverizzatori di pesticidi.
Sono state identificate e sviluppate tre principali attività generatrici di reddito
(lavorazione del dattero (pasta di dattero), lavorazione delle foglie di palma per la
produzione di oggettistica artigianale e produzione di arabesque). A sostegno di tali
attività, sono stati creati numerosi centri di formazione, per i quali sono state acquistate
attrezzature e definiti programmi di formazione. I corsi di formazione organizzati nei
centri hanno coinvolto gruppi di circa 50 donne ciascuno. A titolo di esempio, per quanto
riguarda il centro per la lavorazione delle foglie di palma da dattero creato nel
Dipartimento sopra citato, 57 donne hanno partecipato al programma di formazione e 17
nuovi prodotti artigianali sono stati creati per la vendita. Per quanto riguarda il centro per
la produzione di arabesque creato nel medesimo Dipartimento, 53 donne hanno
partecipato al programma di formazione.
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La produzione di olio è stata identificato come ulteriore attività generatrice di reddito e,
di conseguenza, il frantoio esistente presso la Suez Canal Università - Facoltà di Agraria
(El Areesh) è stato riabilitato.
Il laboratorio di coltura dei tessuti della Facoltà di Agraria della Suez Canal University –
Facoltà di Agraria, è stato aggiornato con l‟acquisto di nuove attrezzature, tra cui
frigoriferi e autoclavi.
Azioni per i bambini vulnerabili. Rafforzare le capacità per migliorare gli interventi
(ONG Ricerca e Cooperazione). Conclusosi nel marzo 2013, l‟intervento ha contribuito a
rafforzare l‟efficacia e l‟efficienza delle organizzazioni della società civile (CSO) che
lavorano con e a favore dei minori. La strategia adottata dal progetto è stata frutto
dell‟attiva partecipazione di numerose istituzioni ed enti nazionali ed internazionali e si è
concentrata, in particolare, sul miglioramento delle capacità delle CSO e dei loro
assistenti sociali. È stato assicurato sostegno alle famiglie attraverso la concessione di
micro-crediti per la riabilitazione e il reinserimento dei bambini a rischio nelle loro
famiglie e/o nella scuola. 3 CSO sono state coinvolte nel programma di formazione sul
micro-credito, acquisendo così adeguate capacità per la gestione dei fondi.
Il progetto ha creato una rete informale delle CSO partner del progetto e alcune di esse
sono state inserite in reti già esistenti, quali l‟Egyptian Child Protection Network e la
FGM Coalition. Grazie all'articolata azione di capacity building realizzata dal progetto e
sviluppata su quattro componenti principali – i) gestione organizzativa, ii) sostegno
psico-sociale, iii) partecipazione attiva dei bambini e pensiero creativo, iv) strategie per la
tutela dei minori -, 20 delle 25 organizzazioni coinvolte posseggono oggi gli strumenti
necessari per offrire servizi di qualità a sostegno dei bambini vulnerabili.
Progetti avviati nel 2013
Gestione della Migrazione - IMIS III (Ministero del lavoro/ OIM): avviato nel maggio
2013, il progetto continua l'esperienza dei programmi IMIS e IMIS plus a sostegno della
creazione di un sistema volto a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e di
migliorare le capacità istituzionali del Ministero del Lavoro egiziano nella gestione dei
flussi migratori per lavoro stagionale e nell'analisi delle esigenze del mercato. L‟11
novembre 2013 la Sala per Videoconferenze realizzata dal progetto presso il Ministero
del Lavoro è stata inaugurata in una cerimonia presenziata dal Ministro egiziano del
Lavoro, Kamal Abu Eita, e dall‟Ambasciatore d‟Italia, Maurizio Massari. La Sala, dotata
di tecnologia per videoconferenze all‟avanguardia, consentirà alle comunità di espatriati
egiziani di rafforzare i legami con il proprio Paese d‟origine e di mantenere i contatti
anche a livello istituzionale.
È stata effettuata, dai competenti provider di servizi IT, una valutazione approfondita del
database IMIS e della piattaforma web (nuovamente attiva al seguente indirizzo:
www.emigration.gov.eg) e sono state identificate e concordate con il Ministero del
Lavoro raccomandazioni relative all'aggiornamento del sistema di informazione
sviluppato nel 2003. Un importante ampliamento/ aggiornamento che verrà operato nel
sistema sarà la possibilità di inserire nella banca dati determinate scuole tecniche e centri
di formazione certificati, con i relativi curricula. Questa particolare attività sarà realizzata
43
in coordinamento con scuole e centri di formazione in linea con gli standard
internazionali, quali ad esempio l‟ITEC di Demo, la scuola turistico - alberghiera del
Fayoum e l‟Istituto Tecnico Salesiano Don Bosco. Una volta completato anche
l‟aggiornamento tecnico, sarà lanciata una campagna di informazione
Green Trade Initiative (Ministero dell'Industria e Commercio Estero/ UNIDO). Il 12
dicembre 2013 si è tenuta la prima riunione dello Steering Committee del progetto, che ne
ha sancito l‟avvio ufficiale. La strategia della Green Trade Initiative, che riprende una
decennale collaborazione dell‟Italia con l‟Egitto nel settore agro-alimentare, si propone di
accrescere la competitività delle produzioni ortofrutticole egiziane e il volume delle
esportazioni di queste in Europa attraverso l‟Italia, rafforzando la collaborazione tra i
settori privati italiano ed egiziano in ambito produttivo e commerciale ed attuando
qualificati interventi di assistenza tecnica e capacity building istituzionale.
Azioni comunitarie per ridurre la povertà nell'Alto Egitto - Governatorato del Fayoum
(ONG MAIS). Avviato il 1 agosto 2013, al fine di contribuire alla riduzione della povertà
nel Governatorato del Fayoum, il progetto intende fornire un sostegno concreto ai piccoli
produttori - alle donne e ai giovani in particolare - sfruttando le opportunità offerte
nell‟ambito dei tre principali settori economici del Governatorato: turismo, artigianato e
agricoltura. L‟azione include anche attività di formazione e di microcredito.
Gestione e salvaguardia del sito archeologico di Madinet Madi (UNDP/ Ministero delle
Antichità): il progetto, volto all‟elaborazione e all‟adozione di un piano di gestione del
sito e all'apertura al pubblico del parco archeologico è stato avviato ufficialmente il 1
ottobre 2013 ed è stato presentato al pubblico il 29 ottobre, in occasione di una cerimonia
organizzata da questo Ministero delle Antichità presso il Palazzo di Manial (Cairo).
L‟evento è stato aperto dal Ministro delle Antichità e da S.E. l‟Ambasciatore, davanti ad
una folta rappresentanza di media locali e internazionali. Nello stesso giorno, nel quadro
del progetto, è stato firmato il contratto di assistenza tecnica tra UNDP (ente esecutore) e
Università della Tuscia di Viterbo.
Lotta alla povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore informale della
gestione dei rifiuti solidi urbani nella regione del Grande Cairo (ONG ICED). Avviato
nell‟ottobre 2013, l‟iniziativa intende consolidare il sistema di gestione e di riciclaggio
dei rifiuti solidi urbani, già sperimentato con buoni risultati dall'ICED a Cairo, Giza e
Qalioubiya nell‟ambito di precedenti interventi finanziati dal Programma di Conversione
del Debito. L‟iniziativa, infatti, contribuisce a migliorare le condizioni di vita, lavoro e
sicurezza degli Zabaleen nella regione del Grande Cairo e a creare nuovi posti di lavoro
attraverso l‟ammodernamento delle officine per il riciclaggio dei rifiuti e delle officine di
manutenzione, la formazione sulle norme per la sicurezza del lavoro e la tutela della
salute.
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Progetti in fase di formulazione
Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione di palme da dattero e olivi nell’Oasi di
Bahareya, ONG egiziana EASTE: il progetto è inteso a migliorare le condizioni di vita
delle comunità locali nell‟Oasi di Bahareya, attraverso lo sviluppo della produzione di
palme da dattero, olivi, melograni e albicocchi in un‟ottica eco-sostenibile.
Valutazione esterna indipendente del Programma
Nel mese di luglio 2013, a seguito di un lungo lavoro preparatorio e di analisi e una
missione in loco condotta dal 6 al 17 maggio 2013, il team di valutazione della Società
Development Research Network (DRN S.r.l.) - coordinato da Marco Zupi (team leader) e
costituito dagli esperti Paolo Navone, Sara Monti e Sara Hassan - ha portato a termine la
valutazione relativa alla seconda fase del Programma di Conversione del Debito.
La valutazione esterna indipendente del Programma è stata predisposta dal MAE-DGCS
al fine di:
-
-
-
analizzare l'efficacia, l‟efficienza, l‟impatto e la sostenibilità dello strumento di
conversione del debito;
esaminare il Programma nella sua completezza, per identificare le buone pratiche
e le lezioni apprese, in modo da usarle come base conoscitiva per sviluppare i
futuri pacchetti d'assistenza;
analizzare le strategie e le modalità d‟implementazione, come fornire
raccomandazioni da integrare nei programmi di conversione del debito in Egitto;
tenere in considerazione i fattori di sostenibilità e l‟impatto che
l‟implementazione di tale programma avrà sulle condizioni socio-economiche del
Paese;
stimare i risultati e l‟efficacia del programma di conversione del debito.
esprimere un giudizio sulla rilevanza degli obiettivi e sul loro grado di
raggiungimento.
Il 3 ottobre 2013 il gruppo di valutazione ha presentato la bozza di rapporto in un
seminario organizzato dalla DGCS in videoconferenza con l'UTL del Cairo.
Il rapporto di valutazione – alla luce di quanto in esso contenuto rispetto all'esperienza fin
qui condotta, il grado di raggiungimento degli obiettivi, le lezioni apprese, le buone
pratiche, le problematiche e le criticità, i punti di forza e di debolezza del Programma – è
il frutto di un lavoro condiviso e partecipato, che ha visto il coinvolgimento delle
istituzioni egiziane, degli stakeholders dei progetti, degli Organismi Internazionali e delle
Agenzie di Cooperazione dei Paesi partner dell'Egitto. Esso rappresenta uno strumento
operativo utile, che dovrebbe essere condiviso non solo con quanti collaborano o si
troveranno a collaborare nella terza fase del Programma di Conversione del Debito, ma
anche con quanti sono impegnati nella realizzazione di programmi simili in Egitto o
altrove.
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Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di
auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo in USD
Importo trasferito in USD
(depositato sul Fondo di
Contropartita al 31.12.2013)
Importo erogato nel 2013 (USD)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
ODM5
ODM5 testo
ODM6
ODM6 testo
ODM7
Programma di Conversione del Debito
– III Fase
60061 Debt for development swap
600 Action relating to debt
Debt for development swap
Allocation of debt claims to use for development
(e.g., debt for education, debt for environment).
Conversione del Debito
Bilaterale
Affidamento altri enti
Si
Si
No
100.000.000
33 milioni circa
0
Dono
Slegato
08
08. Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08.T4
08.T4. Trattare globalmente i problemi legati al
debito dei PVS
08.T5
08.T5. In cooperazione con il settore privato,
rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie,
specialmente per quanto riguarda l’informazione e
la comunicazione
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
03
03. Promuovere l‟eguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne
07
46
ODM7 testo
Rilevanza di genere
07. Assicurare la sostenibilità ambientale
Principale o Secondario in relazione alle iniziative
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
In continuità con il primo Accordo di Conversione del Debito siglato a Roma il 19
febbraio 2001 per un valore di USD 149 milioni e con il secondo Accordo firmato il 3
giugno 2007 per un valore pari a USD 100 milioni, il terzo Accordo di Conversione del
Debito è stato firmato il 10 maggio 2012 ed è entrato in vigore il 15 agosto dello stesso
anno. La durata dell‟Accordo è di 11 anni.
Come i precedenti, anche l‟Accordo di terza fase prevede la creazione di un Fondo di
Contropartita. Su tale Fondo viene accreditato in valuta locale – Lire Egiziane – il
corrispettivo delle rate del debito che il Governo egiziano dovrebbe rimborsare al
Governo italiano nel periodo 2012 – 2022, per un ammontare complessivo di USD 100
milioni.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Lo strumento di Conversione del Debito riveste per l‟Egitto, ancor più nella delicata fase
di transizione in cui si trova, un valore fondamentale, poiché contribuisce sia a ridurre il
debito estero del Paese, che a promuoverne lo sviluppo sociale ed economico, attraverso
attività realizzate in tutti i settori chiave. Il sistema di conversione Italo-Egiziano trova
solide basi sul forte senso di ownership e su un reale partenariato, che si esprime in un
approccio paritetico che va ben oltre il tradizionale rapporto donatore-beneficiario. Il
dialogo e il confronto diventano, pertanto, gli strumenti operativi e decisionali più
rilevanti. Il Programma di Conversione infine, è qui visto, oltre che come attestato di
continuità dell‟impegno italiano, anche come uno strumento di cui è riconosciuto il
valore aggiunto e l'elevata efficacia, mai tralasciando di menzionare che esso è stato
preso a modello, per la definizione dei loro futuri Programmi di Conversione, da altri
donatori internazionali.
Gli enti eleggibili a ricevere i fondi del Programma e a svolgere il ruolo di enti esecutori
sono i seguenti: enti pubblici egiziani, ONG egiziane, ONG italiane. A differenza degli
Accordi precedenti, l'Accordo di terza fase definisce gli enti pubblici egiziani beneficiari
e stabilisce la percentuale di fondi di cui tali enti potranno disporre, anche sulla base dei
settori di intervento indicati nell‟Accordo stesso.
Si tratta di:
1. Sicurezza alimentare e nutrizione: 45% dei fondi destinato al Ministero
dell‟Approvvigionamento e del Commercio Interno;
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2. Istruzione: 13% dei fondi suddiviso tra Ministero dell‟Istruzione e Ministero
dell‟Istruzione Superiore;
3. Agricoltura: 15% dei fondi destinato al Ministero dell‟Agricoltura;
4. Ambiente e patrimonio culturale: 15% dei fondi suddiviso tra Ministero
dell‟Ambiente e Ministero delle Antichità.
5. Società civile: il 10% dei fondi è destinato a progetti presentati da ONG italiane
ed egiziane.
L‟Accordo prevede la creazione di un Comitato di Gestione del Programma, costituito
dal Ministro egiziano della Cooperazione Internazionale e dall‟Ambasciatore d‟Italia in
Egitto.
I compiti del Comitato di Gestione (MC) sono i seguenti:
- effettuare il monitoraggio sull‟applicazione dell‟Accordo;
- approvare gli importi annuali da trasferire ai Ministeri Tecnici (e alle ONG);
- approvare i programmi/ progetti che saranno finanziati sui fondi generati dalla
conversione del debito;
- approvare i rapporti di avanzamento semestrali e annuali;
- approvare l'iter di selezione degli esperti /assistenti tecnici richiesti dal MIC;
- verificare i risultati conseguiti dai progetti.
I compiti del Ministero della Cooperazione Internazionale (MIC) sono i seguenti:
- fornire supporto e assistenza al Comitato di Gestione nei compiti ad esso
assegnati;
- sottoporre i programmi/ progetti presentati dai Ministeri Tecnici (e dalle ONG)
all'approvazione del Comitato di Gestione;
- lanciare annualmente “calls for proposals” per ONG egiziane ed italiane e
selezionare le proposte di progetto da presentare al Comitato di Gestione per
l‟approvazione;
- proporre gli importi annuali da erogare ai Ministeri Tecnici (e alle ONG):
- proporre un piano annuale di assistenza tecnica (esperti italiani ed egiziani);
- effettuare il monitoraggio dei progetti: preparare i rapporti di avanzamento
semestrali e annuali (tecnici e finanziari) da presentare al Comitato di Gestione
per approvazione.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L'importo versato nel CPF (conto n. 9/450/82116/0) al 31.12.2013 ammonta a EGP
198.063.139,67 corrispondente alle rate del debito maturate:
- USD 25.101.219,12
- Euro 4.096.219,12
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Nel corso della riunione del 25 giugno 2013, il Comitato di Gestione del Programma ha
espresso parere favorevole su un primo gruppo di iniziative nei settori prioritari indicati
nell'Accordo. Ai Ministeri competenti è stato chiesto di nominare un funzionario di
riferimento, nonché di avviare la formulazione delle seguenti iniziative:
i)
costruzione di un silos in un Governatorato da identificare congiuntamente
(Ministero dell'Approvvigionamento);
ii) creazione di un nuovo Polo per l'istruzione tecnica e professionale (Ministero
dell'Istruzione): il progetto beneficerà anche di un contributo di USD 3,4
milioni circa sui residui di seconda fase;
iii) sviluppo dell'acquacoltura marina (Ministero dell'Agricoltura);
iv) gestione dei rifiuti solidi urbani (Ministero dell'Ambiente);
v) ristrutturazione del Museo Greco-Romano di Alessandria e valorizzazione dei
siti di Saqqara e Medinet Madi (Ministero delle Antichità).
Focus su talune iniziative
Ristrutturazione del Museo Greco-Romano di Alessandria e valorizzazione dei siti di
Saqqara e Medinet Madi. L'iniziativa, volta al recupero del Museo Greco Romano di
Alessandria (progettazione esecutiva, linee guida museografiche e lavori) e alla
valorizzazione dei siti archeologici di Saqqara e Medinet Madi, è stata.approvata nel
dicembre 2013 nell‟ambito della terza fase del Programma di Conversione del Debito per
un importo di circa USD 8 milioni,
Il 28 ottobre 2013, ad Alessandria, alla presenza del Ministro delle Antichità, del
Governatore di Alessandria e dell‟Ambasciatore, è stato presentato il progetto per la
riabilitazione del Museo Greco-Romano di Alessandria. Il museo, fondato nel 1892
dall‟archeologo italiano Giuseppe Botti, è chiuso dal 2005 per lavori di ristrutturazione
avviati e poi sospesi, che hanno danneggiato l'intera struttura. Nel corso dell‟evento, gli
esperti dell‟Università della Tuscia, che collaborerà al progetto anche alla luce di un
MoU siglato nell‟aprile 2013 con il Ministero delle Antichità, hanno presentato il
progetto architettonico preliminare del Museo e le linee guida museografiche.
Il 29 ottobre 2013, al Cairo, alla presenza del Ministro delle Antichità e
dell‟Ambasciatore, sono stati presentati sia il progetto volto alla riabilitazione del Museo
Greco-Romano di Alessandria, che l‟iniziativa volta a valorizzare i siti archeologici di
Saqqara e di Medinet Madi, in particolare gli interventi di rimozione della sabbia dal
Dromos di Serapeum e di anastilosi della tomba di Bakenrenef nel sito di Saqqara.
49
Progetti realizzati da ONG italiane ed egiziane
Alle ONG egiziane e italiane è destinato il 10% del totale dei fondi del Programma, pari a
circa USD 10 milioni.
Per la selezione dei progetti che saranno realizzati dalle ONG, sono state lanciate due
Call for Proposals, una rivolta alle ONG italiane e una alle ONG egiziane, con scadenza,
per la presentazione delle proposte, il 9 gennaio 2014.
In linea con gli obiettivi generali del Programma e in continuità con quanto realizzato
dalle ONG nell‟ambito della prima e della seconda fase, le azioni proposte mirano a
contribuire alla riduzione della povertà, con particolare attenzione alle categorie più
svantaggiate della popolazione, all'inclusione sociale e ad uno sviluppo socio-economico,
umano ed ambientale sostenibile.
In particolare, i settori di intervento individuati sono i seguenti:
a. Empowerment femminile: promozione di attività generatrici di reddito, accesso al
microcredito, capacity building, campagne di sensibilizzazione a livello di
comunità;
b. Famiglia e tutela dei minori;
c. Formazione professionale;
d. Alleviamento della povertà e sviluppo comunitario: promozione dell‟artigianato e
dei prodotti agro-alimentari, promozione del commercio equo e solidale;
e. Capacity building per le ONG e per le strutture di sviluppo locale;
f. Ambiente e patrimonio culturale: gestione delle aree protette e dei parchi naturali,
promozione del turismo ecologico, energia pulita;
g. Istruzione, creazione di posti di lavoro e formazione per i giovani.
50
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di
auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
(Euro)
Importo erogato nel 2013
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
Commodity Aid
53040 Import support (commodities)
500 Commodity Aid and general programme
assistance/ 530 Other commodity assistance
Non-food commodity assistance (when benefiting
sector not specified).
Commodities, general goods and services, oil
imports.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
Si
No
No
Lire 60.000.000.000 (Euro 30.987.413,95)
Nessuno (ultima quota erogata pari a 12.911.422,48
euro erogata nel 2004)
Dono
Legato
08
08. Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08.T1
08.T1. Sviluppare un sistema commerciale e
finanziario più aperto, regolamentato, prevedibile e
non discriminatorio
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, incluse
donne e giovani
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il Made in Italy, in Egitto, è molto apprezzato. Risulta, tuttavia, che altri Paesi - in
particolare extra-europei - possano offrire attrezzature apparentemente simili, a prezzi
inferiori. Il valore aggiunto del Made in Italy va, quindi, individuato nell‟indubbia
qualità/durata maggiore e da quanto il Sistema Italia può offrire in termini di
agevolazioni, alle nostre imprese. Il Commodity Aid e le linee di credito italiane,
pertanto, giovano delle azioni di sistema promosse di concerto con le altre istituzioni
51
italiane coinvolte nel processo: dall'ICE alle Camere di Commercio, ai diversi Uffici Commerciale, Scientifico, Culturale, della nostra Ambasciata.
Il settore privato, generalmente predilige una contrattazione diretta con l‟impresa
fornitrice dei beni, piuttosto che una gara pubblica, ciò a fronte del fatto che l‟impresa
privata, nell‟ambito del programma in oggetto, riceve i fondi a credito e non a dono.
Quindi le imprese egiziane hanno col tempo preferito affidarsi a linee di credito più
agevolate, che offrendo al beneficiario la possibilità di esprimere un giudizio sulla base di
una licitazione privata, hanno fatto sì che il Programma di Commodity Aid sia divenuto
uno strumento primariamente destinato al settore pubblico, i cui operatori ricevono
invece la fornitura a dono.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Attraverso il Programma Commodity Aid, il Governo italiano ha accordato al Governo
egiziano un finanziamento equivalente ad Euro 30.987.413,95 (a cui vanno aggiunti gli
interessi maturati nel conto corrente, pure parte del dono italiano, per un totale di Euro
36,54 milioni), per l‟importazione in Egitto di beni di produzione italiana e dei servizi
connessi. Tali beni, servizi e spese accessorie sono stati definiti sulla base di esigenze
reali identificate dal Governo egiziano nell‟attuazione dei propri programmi di sviluppo
nell‟ambito dei settori congiuntamente identificati per il supporto alla bilancia dei
pagamenti tramite il finanziamento delle importazioni.
Una parte dei beni e servizi è destinata al settore privato, attraverso il finanziamento a
credito di progetti imprenditoriali presentati da imprese egiziane. I fondi rimborsati dagli
imprenditori egiziani sono versati in un Fondo di Contropartita e utilizzati per la
realizzazione di progetti di utilità sociale. Tuttavia nell‟anno a cui questo rapporto si
riferisce, non si sono verificati utilizzi del fondo per importazioni a favore del settore
privato.
Il Protocollo Finanziario del Programma Commodity Aid, firmato dai Governi italiano ed
egiziano il 12 maggio 1994, ha subito, nel tempo, diversi emendamenti. I fondi sono stati
depositati su un conto corrente aperto presso la Banca Intesa-Sanpaolo di Torino che, ai
sensi dell‟Accordo di cooperazione bilaterale, svolge le funzioni di Banca Agente.
Il Programma Commodity Aid si inserisce a pieno titolo nelle azioni di sistema promosse
dal Governo italiano. Il suo valore aggiunto nasce infatti dalla capacità di individuare le
azioni più efficaci in cui il settore privato italiano è in grado di esprimere il meglio del
made in Italy. Le potenzialità dell‟iniziativa si estrinsecano laddove l'acquisto di
attrezzature di origine italiana si inserisce nell‟ambito di strategie d‟intervento mirate, che
da un lato intervengano nei settori di punta per il progresso socio-economico dell‟Egitto,
come ad esempio lo sviluppo agricolo e rurale e la salvaguardia del patrimonio
ambientale e culturale, e dall‟altro consentano l‟ingresso nel Paese di beni italiani di
particolare rilevanza per le strategie industriali e commerciai delle nostre imprese.
52
Il Programma ha esaurito i fondi stanziati nell‟anno 2013, e si attende l'inizio del previsto
"Nuovo Commodity Aid", dell'importo di Euro 20 milioni a dono.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Per garantire visibilità al progetto e ai bandi di gara predisposti nel suo contesto, è stato
gestito e opportunamente aggiornato un sito internet in lingua inglese
(www.commodityaidegypt.it), precedentemente realizzato a cura dell‟ufficio di
programma.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il 2013 ha rappresentato l‟anno conclusivo per il Programma Commodity Aid, che ha
visto l‟esaurimento dei fondi di programma utilizzati per remunerare gli esportatori
italiani.
In relazione allo stato dell‟iniziativa, è da segnalare una rilevante importazione, la cui
consegna ha avuto inizio a dicembre 2013 ed e‟ in fase di conclusione. L‟iniziativa in
parola, a favore della Protezione Civile egiziana, e riguarda l‟esportazione in Egitto di 56
mezzi antincendio e di soccorso per recupero barellato di vittime d‟incendio, prodotti
principalmente dalla IVECO. I veicoli hanno diverse dimensioni e sono destinati a diversi
Governatorati egiziani. Il valore dell‟importazione a valere sul fondo di programma è pari
a Euro 10.914.000,00.
53
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di auditing
del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
(Euro)
Importo erogato 2013
Credito d’aiuto
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
Rilevanza di genere
Linea di credito a favore delle PMI egiziane
32130 Small and medium-sized enterprises (SME)
development
321 Industry
SMEs development
Direct support to small and medium sized
enterprises in the industrial sector, including
accounting, auditing and advisory services.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
10.033.372,56
0.0
Credito d‟aiuto
Legata (80%)
08
08. Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08.T5
08.T5. In cooperazione con il settore privato,
rendere disponibili i benefici delle nuove
tecnologie, specialmente per quanto riguarda
l’informazione e la comunicazione
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione seria e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
Nullo
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Le origini del sostegno italiano alle Piccole e Medie Imprese egiziane risalgono alla metà
degli anni „90, quando, in concomitanza con l‟attuazione da parte del Governo egiziano
54
dell’Economic Reform and Structural Adjustement Programme (ERSAP), il Governo
italiano concesse crediti di aiuto da utilizzare per la creazione di una linea di credito a
sostegno dello sviluppo delle PMI egiziane e delle joint ventures italo-egiziane.
Tale riforma, realizzata a partire dal 1991, era volta a correggere gli squilibri economici
(indicati da deficit cronico della bilancia dei pagamenti e del bilancio dello Stato e
inflazione elevata) e stabilizzare l‟economia, promuovendo al contempo la crescita
economica (incluse le produzioni).
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
La linea di credito in questione, intesa a promuovere lo sviluppo del settore privato in
Egitto, è rivolta alle PMI egiziane, alle joint ventures italo-egiziane, ai Centri di ricerca e
alle Università.
I fondi erogati per un importo massimo di Euro 2 milioni, sono concessi con un interesse
del 60-70% inferiore a quello di mercato con una durata massima di 10 anni e fino a 3
anni di grazia. Tali crediti possono essere utilizzati per acquistare attrezzature e/o
tecnologia (inclusi i servizi connessi quali la formazione tecnica), licenze o patenti di
origine italiana (almeno l‟80% del prestito richiesto)
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
La linea di credito prevedeva tra i criteri prioritari per la concessione del prestito, la
creazione di posti di lavoro, nonché l‟acquisizione di macchinari e tecnologie ecocompatibili. Dal 2006 ad oggi il credito è stato concesso a 12 imprese egiziane, creando
circa 412 posti di lavoro. L‟acquisto di macchinari e strumentazioni di origine italiana
per un controvalore di circa Euro 8,8 milioni (20 aziende italiane fornitrici), ha consentito
il il trasferimento di tecnologie di altissimo livello e in linea con i parametri europei
vigenti in materia di impatto ambientale e risparmio energetico.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
E‟ stato aggiornato lo spazio dedicato alle linee di credito sul sito della Cooperazione
Italiana in Egitto.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il credito agevolato a favore delle PMI è stato rinegoziato nel 2004 con la firma di un
nuovo Memorandum d‟Intesa e un Protocollo esecutivo. La linea, operativa dal 2006 con
la firma della Convenzione Finanziaria con la Banca Centrale d‟Egitto (BCE), è in via di
esaurimento (al novembre 2013 erano disponibili Euro 352.244,67).
55
La linea di credito, in forma di soft loan, è stata utilizzata dalle piccole e medie imprese
egiziane per finanziare investimenti in diversi ambiti: acquisto di macchinari,
trasferimento tecnologico, training e assistenza tecnici, nonché brevetti e licenze
industriali.
Nelle consultazioni tenutesi nel 2002, furono concordati fondi a credito fino ad un
massimo di Euro 45 milioni ad esaurimento della linea di credito in corso, impegno
ribadito sia con la firma del Memorandum d‟Intesa su Programme to Support Small and
Medium Enterprises del 26 luglio 2004, sia con la firma il 13 settembre 2012, in
occasione della visita dell‟allora Presidente Morsi in Italia, di una Dichiarazione
Congiunta tra i Governi italiano ed egiziano su Enhancing the Development of Egyptian
Small and Medium Enterprises.
56
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di auditing
del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
(Euro)
Importo erogato 2013
Credito d’aiuto
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
Rilevanza di genere
Linea di credito a favore delle micro e piccole
imprese egiziane in collaborazione con il Fondo
Sociale per lo Sviluppo
32130 Small and medium-sized enterprises (SME)
development
321 Industry
SMEs development
Direct support to small and medium sized
enterprises in the industrial sector, including
accounting, auditing and advisory services.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
12.588.994,48
0.0
Credito d‟aiuto
Legata (50%)
08
08. Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08.T5
08.T5. In cooperazione con il settore privato,
rendere disponibili i benefici delle nuove
tecnologie, specialmente per quanto riguarda
l’informazione e la comunicazione
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione seria e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
Nullo
57
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il 14 giugno 2001, con la firma di un Protocollo esecutivo con il Ministero egiziano della
Cooperazione Internazionale, il Governo italiano ha concesso una linea di credito
agevolato al Governo egiziano pari a Euro 12.588.994,48 nel quadro del Programma per
lo sviluppo delle piccole imprese promosso dal Fondo Sociale per lo Sviluppo (Social
Fund for Development – SFD).
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
La Linea di Credito, gestita dal SFD, ha l‟obiettivo di promuovere lo sviluppo del settore
privato egiziano attraverso la concessione di prestiti agevolati alle piccole e medie
imprese, che avranno quindi l‟opportunità di espandere il proprio business, acquisendo
tecnologia, macchinari, know-how e licenze di origine italiana.
I fondi erogati per un importo massimo di Euro 200 mila, sono concessi con un interesse
del 9% (di cui fino a un massimo del 3% alla banca per coprirsi dal rischio commerciale,
lo 0.5% al governo italiano ed il restante 5.5% al SFD per prevenire i rischi di cambio e
per finanziare progetti addizionali) con una durata massima di 10 anni e fino a 3 anni di
grazia. Il target della linea di credito sono i piccoli e medi imprenditori egiziani che
intendano acquistare attrezzature e/o tecnologia italiana per una quota pari almeno al 50%
del prestito richiesto.
I finanziamenti vengono erogati attraverso le banche commerciali che partecipano
all‟iniziativa. Il processo tramite il quale gli imprenditori accedono al prestito è il
seguente:
1) L‟imprenditore presenta la richiesta di prestito alla banca commerciale e propone
contestualmente un Business Plan;
2) Una volta che la banca ha approvato la richiesta dell‟imprenditore, richiede il
trasferimento dei fondi al SFD
3) Il SFD invia per conoscenza il Business Plan all‟ufficio della Cooperazione
Italiana allo Sviluppo ed indica alla BCE di trasferire alla banca commerciale i
fondi accordati all‟imprenditore.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
I criteri di accesso al credito, come per l‟altra linea di credito a favore delle PMI,
prevedono la priorità alle imprese che con il credito concesso riescano a generare posti di
lavoro, nonché acquisire macchinari e/o tecnologie eco-compatibili (basso consumo
energetico, riduzione degli inquinati, ecc.).
58
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
L‟accesso al credito agevolato verrà stimolato dall‟azione di 6 focal points presso gli
uffici regionali del SFD in 6 Governatorati di particolare rilievo e concordati con le
controparti egiziane. I 6 focal points (finanziati tramite la TAT e reclutati dalla
Cooperazione allo Sviluppo Italiana – UTL Cairo) provvederanno a fornire assistenza
tecnica ai potenziali beneficiari in modo da utilizzare propriamente la linea di credito
italiana.
La linea di credito verrà inoltre promossa in sinergia con altre iniziative della
Cooperazione italiana in modo da creare una massa critica che possa avere un impatto
incisivo nei confronti dei Governatorati più bisognosi dove la Cooperazione Italiana
opera.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il testo degli Emendamenti al Protocollo d‟Attuazione siglato il 14 giugno 2001 con il
Ministero della Cooperazione Internazionale, negoziato con i partner locali (il Ministero
della Cooperazione Internazionale, il Fondo Sociale per lo Sviluppo e la Banca Centrale
egiziana) e finalizzato nel dicembre 2010, è stato approvato dalle competenti Autorità
italiane nel giugno 2011, che ne hanno autorizzato la firma nel settembre 2011.
Da parte egiziana, pur trattandosi di emendamenti ad un protocollo già firmato che non
modificano le condizioni di prestito al Governo, le procedure di autorizzazione alla firma
hanno comportato una revisione del testo non solo da parte del Ministero della
Cooperazione Internazionale, ma anche del Ministero degli Affari Esteri e da ultimo del
Consiglio Supremo delle Forze Armate. Tale iter ha notevolmente ritardato l‟intero
processo che, tuttavia, si è concluso positivamente.
Il 10 maggio 2012, si è quindi proceduto alla firma congiunta degli emendamenti tra il
Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Araba d‟Egitto.
Nell‟ottobre 2012 tali emendamenti sono stati ratificati da parte egiziana, mentre si è
proceduto nel corso del 2013 alla ratifica anche da parte italiana.
A seguito, infatti, della ricezione da parte del Ministero degli Affari Esteri egiziano
dell‟ultima notifica concernente il completamento delle procedure interne di ratifica da
parte del Governo Italiano, il 14 luglio 2013 sono entrati in vigore gli Emendamenti al
protocollo Esecutivo.
Per quanto riguarda la Convenzione Finanziaria tra la BCE ed Artigiancassa S.p.a., nel
corso del 2011 sono stati negoziati e concordati i necessari emendamenti che recepiscono
i cambiamenti contenuti nel testo del Protocollo esecutivo emendato. Dopo essere stato
siglato da Artigiancassa S.p.a., il testo della nuova Convenzione Finanziaria è stato
inviato alla BCE, la quale sta procedendo alla firma. Una volta che la BCE avrà
proceduto alla firma del testo, il medesimo verrà inviato nuovamente ad Artigiancassa
S.p.a. che controfirmerà il documento, rendendolo formalmente efficace.
59
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2013
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
Programma di Sostegno al Piano di Sviluppo
ed Ammodernamento delle Ferrovie Egiziane
– I e II Fase
21010
210 Transport and Storage
Transport policy and administrative management
Transport
sector
policy,
planning
and
programmes; aid to transport ministries;
institution capacity building and advice;
unspecified transport; activities that combine
road, rail, water and/or air transport
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
4.800.000,00 (I Fase)
3.200.000,00 (II Fase)
1.600.000,00
Dono (ex art.15)
Slegato
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere una occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Nel quadro della strategia definita nel Piano Nazionale egiziano di Ristrutturazione e
Sviluppo per creare un sistema di servizi ferroviari più sicuro, efficiente, e competitivo,
un accordo intergovernativo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della
Repubblica Araba d'Egitto, è stato firmato al Cairo il 18 settembre 2008 ed entrato in
vigore nel gennaio del 2009, per il finanziamento della prima fase, della durata di tre
anni, da parte della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero
60
degli Esteri italiano di un “Programma di sviluppo ed ammodernamento delle Ferrovie
egiziane”.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L‟iniziativa, realizzata in partenariato con il Ministero dei Trasporti egiziano, con lo
scopo di finanziare servizi di consulenza tecnica e manageriale a favore delle Ferrovie di
Stato Egiziane, si articola in una prima fase, di tre anni, per un contributo di Euro 4,8
milioni, ed una seconda fase di due anni, con un contributo di Euro 3,2 milioni.
In conformità al contratto di assistenza tecnica firmato nel marzo 2009 fra il Ministero
dei Trasporti egiziano, ENR, e società selezionata, Ferrovie dello Stato S.p.A. – FS, nel
corso dei tre anni di attività del progetto, 10 dirigenti di aree funzionali di primaria
importanza di ENR sono affiancati da dieci qualificati dirigenti di FS, per fornire
sostegno tecnico, manageriale e amministrativo in settori chiave di competenza:
Direzione, Finanza, Risorse Umane, Passeggeri Lunga Distanza, Passeggeri Breve
Distanza, Merci, Infrastrutture, Acquisti, Manutenzione, Segnalamento e
Telecomunicazioni.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono i seguenti:






Introdurre il concetto di cultura della sicurezza dell'Esercizio ferroviario;
Ridurre la quantità di incidenti gravi e di incidenti connessi con l'esercizio
ferroviario;
Focalizzare i servizi di trasporto sull'attenzione al cliente, mettendolo al centro
delle attività ed aumentandone i livelli di soddisfazione;
Riequilibrare la situazione economica e finanziaria attraverso un miglior indirizzo
e controllo dei singoli settori commerciali.
Migliorare l'efficienza dei principali processi produttivi: vendite, produzione,
manutenzione ed acquisti;
Sviluppare il capitale umano attraverso progetti di sviluppo e di addestramento
tecnico e gestionale.
A fronte degli obiettivi illustrati, le attività del Programma convergono sui seguenti punti:




Creazione di un sistema di obblighi di servizio pubblico (PSO), anche attraverso il
miglioramento della gestione operativa, inclusi i servizi di pulizia e vigilanza,
nonché e la modifica dell'orario ferroviario, ai fini di garantire la puntualità;
Creazione di una nuova organizzazione operativa di ENR, basata su di
un'organizzazione per business unit;
Promuovere l'introduzione di Tecnologie dell'Informazione: attraverso
l'attivazione di un sistema informatico per la gestione dei magazzini, il ridisegno
del processo di gestione degli acquisti e l'introduzione del sistema IT - Temporary
Solutions;
Sviluppare gli investimenti in capitale immobilizzato, anche attraverso lo sviluppo
delle stazioni e dei punti di snodo;
61



Sviluppare il settore relativo al servizio di trasporto merci, attraverso
l'ottimizzazione dell'offerta, tramite il miglioramento delle locomotive, del parco
vagoni e tramite lo sviluppo dell'intermodalità;
Aumentare la quota dei ricavi dal settore di trasporto passeggeri, attraverso
un'apposita campagna commerciale parallela all'introduzione di un sistema di
interventi per la riduzione dei ritardi;
Introdurre procedure ed azioni per la sicurezza: attraverso la modernizzazione del
sistema di segnalamento, ma anche la limitazione della velocità.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
Il progetto, tra i summenzionati obiettivi, prevede lo sviluppo delle risorse umane e delle
capacità interne di ENR attraverso attività di formazione e riqualificazione del personale
dell‟Ente stesso.
Per quanto riguarda l‟impatto socio-economico e ambientale, si ricorda che il progetto
mira a fornire un servizio più adeguato ed efficiente alla clientela, che nella maggioranza
dei casi è costituita dalle fasce meno abbienti della popolazione. Il progetto inoltre pone
particolare attenzione alla sicurezza del sistema ferroviario, inteso sia come impianti di
segnalamento all‟avanguardia che come sicurezza delle tratte rotabili.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Team italiano impegnato sul progetto, in stretto contatto con gli Uffici dell‟Ambasciata
d‟Italia al Cairo, incoraggia e sostiene molte iniziative promosse da aziende italiane
interessate a lavorare in Egitto nel settore del trasporto e delle infrastrutture.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L‟Accordo intergovernativo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della
Repubblica Araba d'Egitto che regola la prima fase è stato firmato al Cairo il 18
settembre 2008 ed è entrato in vigore nel gennaio del 2009. La validità di tale Accordo è
stata estesa fino al 31 ottobre 2012.
La seconda fase dell‟iniziativa è stata approvata dal Comitato Direzionale nella riunione
del 19 Dicembre 2012. Il relativo accordo, entrato in vigore in data 15 Aprile 2013, copre
le attività relative al periodo ottobre 2012-settembre 2014.
Nel corso del 2013 le attività di assistenza tecnica e di supporto ad ENR fornite dal team
di manager italiani si sono svolte regolarmente. Il 27 ottobre 2013 si è tenuta la quinta
riunione del Joint Management Committee che ha approvato: (i) il Rapporto di attività
relativo alla terza annualità della prima fase (marzo 2011-marzo 2012); (ii) il piano di
attività relativo al periodo ottobre 2012-ottobre 2013; (iii) il rapporto della Società di
Audit che fa stato dell‟avvenuto e corretto utilizzo dei fondi della terza tranche della
62
prima fase. Su tali basi è stata richiesta dal Ministero dei Trasporti l‟erogazione della
prima tranche della seconda fase del Programma.
63
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di
auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
(Euro)
Importo erogato nel 2013
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
ODM5
ODM5 testo
ODM6
Promozione dei minori ed empowerment della
famiglia nel Governatorato del Fayoum
16010 Social/ Welfare
160 Other social infrastructure and services
Social/ Welfare
Social legislation and administration; institution
capacity building and advice; social security and
other social schemes; special programmes for the
elderly, orphans, the disabled, street children; social
dimensions of structural adjustment; unspecified
social infrastructure and services, including
consumer protection.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
1.5000.000,00
0.0
Dono
Legato
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
02
02. Rendere universale l‟educazione primaria
02.T1
02.T1. Assicurare che ovunque, entro il 2015, i
bambini, sia maschi che femmine, possano portare a
termine un ciclo completo di istruzione primaria
03
03. Promuovere l‟uguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne
03.T1
64
ODM6 testo
ODM7
ODM7 testo
ODM8
ODM8 testo
ODM9
ODM9 testo
03.T1. Eliminare le disparità di genere nel campo
dell’educazione primaria e secondaria,
preferibilmente entro il 2005, e, a tutti i livelli
educativi entro il 2015
04
04. Ridurre la mortalità infantile
04.T1
04.T1. Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il tasso
di mortalità infantile sotto i 5 anni
05
05. Migliorare la salute materna
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
L‟Egitto ha dimostrato, negli ultimi venti anni, una progressiva attenzione verso la
promozione e la protezione dei diritti dei minori. La firma, nel 1990, della Convenzione
sui Diritti del Bambino (CRC) e la sua ratifica in Egitto hanno testimoniato la volontà di
creare un ambiente a misura di bambino, senza alcuna discriminazione di genere, origine
o religione.
Negli ultimi anni, l‟Egitto ha rinnovato il proprio impegno attraverso l‟introduzione di
nuovi programmi volti non solo a migliorare l‟accesso ai servizi sanitari per la
popolazione, inclusi i bambini, ma anche a prevenire il lavoro minorile e le pratiche di
mutilazione genitale femminile, a riabilitare i bambini di strada e a migliorare l‟accesso e
la qualità dell‟educazione per tutti i bambini.
In tale contesto, il ruolo e il mandato del Consiglio Nazionale per l‟Infanzia e la
Maternità ha sempre rappresentato la forte determinazione del Governo egiziano a
sviluppare strategie e politiche nel settore sociale, con particolare riferimento ai bambini
e al benessere della famiglia. NCCM ha promosso, negli ultimi 15 anni, un approccio
multi-dimensionale capace di raggiungere i bambini attraverso le loro famiglie, che
rappresentano attori chiave per affrontare le questioni relative al benessere del bambino.
Per tale ragione, NCCM dirige i propri interventi e la propria azione verso lo sviluppo
della famiglia, attraverso investimenti, solide politiche pubbliche e l‟applicazione della
legge e dei regolamenti nazionali a favore delle fasce più svantaggiate della popolazione
e dei gruppi vulnerabili, quali le madri e i bambini.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Il Programma intende rafforzare le capacità del Consiglio Nazionale per l‟Infanzia e la
Maternità (NCCM) nell‟attuazione del primo Piano Nazionale per i Minori e nel suo
follow-up a livello locale.
65
Nello specifico il programma promuoverà la creazione di un modello integrato di
sviluppo volto a garantire l‟attuazione di questo Piano Nazionale per i Minori a livello
locale nel Governatorato del Fayoum. Il modello costituirà una base di dati, informazioni
e feedback per l‟identificazione e la formulazione, da parte del Consiglio e delle
competenti autorità, di opportune strategie e piani di azione locali che promuovano una
maggiore fruizione dei diritti da parte dei minori, soprattutto quelli appartenenti alle fasce
più marginali.
Nello specifico il Programma si svolgerà a due livelli, connessi tra loro, in un approccio
bottom-up. A livello decentrato (Governatorato di El Fayoum), il Programma promuoverà
azioni di empowerment socio-economico per le famiglie beneficiarie attraverso un
rafforzamento delle capacità di coordinamento e di erogazione dei servizi di base da parte
delle Istituzioni e della società civile e la realizzazione di attività di sensibilizzazione con
la diretta partecipazione delle famiglie. L‟intervento sarà diretto a contribuire alla
diminuzione di pratiche e fenomeni che di fatto impediscono la fruizione dei diritti dei
minori, quali le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni precoci, l‟abbandono
scolastico e il contestuale lavoro minorile, la non iscrizione anagrafica alla nascita, la
denutrizione e malnutrizione infantile e delle madri in allattamento. Attività di microcredito saranno dirette al miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie
beneficiarie, con particolare attenzione a quelle monoparentali (donne capofamiglia).
A livello centrale, l‟esperienza così maturata, fornirà al NCCM indicazioni e linee guida
tali da poter essere utilizzate anche in altre zone del Paese sempre nel quadro del Piano
Nazionale per i Minori.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
L‟intervento produrrà un impatto positivo in termini socio-economici, anche mediante
una diminuzione di pratiche e fenomeni negativi, quali le mutilazioni genitali femminili, i
matrimoni precoci, l‟abbandono scolastico e il contestuale lavoro minorile, la non
iscrizione anagrafica alla nascita, la denutrizione e malnutrizione infantile e delle madri
in allattamento. Il Programma, infatti, promuoverà azioni di empowerment socioeconomico per le famiglie beneficiarie attraverso un rafforzamento delle capacità di
coordinamento e di erogazione dei servizi di base da parte delle Istituzioni e della società
civile e la realizzazione di attività di sensibilizzazione con la diretta partecipazione delle
famiglie. L‟iniziativa, inoltre, prevede attività di micro-credito (promozione e
realizzazione di nuove iniziative generatrici di reddito) nei villaggi selezionati del
Governatorato del Fayoum, con particolare attenzione alle famiglie monoparentali (donne
capofamiglia).
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Programma prevede la diffusione di una pubblicazione contenente best practices e
lezioni apprese nell‟ambito dell‟iniziativa stessa, sia in termini di servizi offerti, che di
strategie identificate e raccomandazioni a livello locale.
66
Nel quadro dell‟intervento verranno, inoltre, organizzati numerosi incontri con istituzioni
e autorità locali, stakeholder internazionali, famiglie e minori, al fine di creare
consapevolezza rispetto a tematiche indissolubilmente legate alla tutela e alla promozione
dei diritti dei minori e delle donne.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L‟Accordo relativo all‟iniziativa è stato siglato il 26 giugno 2012 ed è entrato in vigore
nell‟agosto 2013.
Dal 22 settembre al 25 ottobre 2013 si è tenuta la missione di un esperto esterno DGCS,
finalizzata a fornire assistenza tecnica al NCCM per la definizione del Piano Operativo
Generale e della prima annualità (compito in capo allo stesso NCCM). L‟esperto, in
stretto coordinamento con NCCM, ha predisposto il Piano Operativo Generale, il Piano
relativo alla Prima Annualità, i relativi capitolati di spesa e il cronogramma, che ad oggi
non sono qui pervenuti ufficialmente da parte di NCCM
67
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs
(struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese
(procedure di bilancio e di
auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2013
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
Sviluppo Socio-Economico della Costa Nord
occidentale dell’Egitto
31120 Sviluppo dell‟agricoltura/ 31130 Risorse
Territoriali per l‟Agricoltura/ 31140 Risorse
idriche per l‟agricoltura e per il bestiame
311 Agricolture
Agricolture Development
Agriculture sector policy, planning and
programmes, aid to agricultural ministries,
institution capacity building and advice,
unspecified
agriculture/
Including
soil
degradation control, soil improvement drainage
of water logged areas, soil desalination,
agricultural land surveys, land reclamation,
erosion control, desertification control/ Irrigation,
reservoirs, hydraulic structures, ground water
exploitation for agricultural use
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
1.000.000
0
Dono
Legato
01
01. Sradicare la povertà estrema e la fame
01.T2
01.T2. Raggiungere un’occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
68
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il Progetto Sviluppo Socio-Economico della Costa Nord-Occidentale dell’Egitto si
inserisce nell‟ambito del solido partenariato Italo-Egiziano che registra tradizionalmente
nel settore dell‟agricoltura e dello sviluppo rurale uno dei settori prioritari di intervento,
come confermato dagli impegni assunti dai due Paesi ai massimi livelli politici
nell‟ultimo triennio.
L‟iniziativa era stata inclusa nel Programma bilaterale di cooperazione con l‟Egitto quale
iniziativa prioritaria da finanziarsi attraverso i fondi a dono, nel corso del terzo Vertice
bilaterale di Roma del 19 maggio 2010 con la firma del Memorandum d‟Intesa per un
nuovo partenariato per lo sviluppo.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L‟intervento intende contribuire in maniera sostenibile allo sviluppo socio-economico
della regione della costa nord-occidentale dell‟Egitto, con particolare riferimento alle
popolazioni rurali nelle zone aride agro-pastorali, attraverso la riabilitazione, la
protezione e la promozione delle risorse naturali presenti nell‟area.
L‟acqua è di fondamentale importanza per lo sviluppo della zona. Tale risorsa è scarsa e
l‟irrigazione è poco sviluppata. La raccolta e conservazione delle acque piovane in
ambiente arido, quale quello dell‟area di intervento, caratterizzata da una bassa
pluviometria (indicativamente pari a circa 100-140 mm annui, concentrati nei mesi
invernali) in corrispondenza delle valli, rappresenta la principale strada per aumentare la
superficie e la produttività agricola e migliorare in maniera significativa le condizioni di
vita delle popolazioni.
In tale ottica, il progetto mira a contribuire allo sviluppo rurale e al miglioramento delle
condizioni di vita della popolazione locale, attraverso la gestione razionalizzata delle
risorse idriche, la riabilitazione dei wadi che portano l‟acqua piovana verso il mare e la
costruzione o riabilitazione di strutture per la raccolta e lo stoccaggio delle acque. Al
contempo, il progetto promuoverà attività generatrici di reddito collegate alle colture
tradizionali (tra cui fico e olivo) e rivolte, in particolare, alle donne e ai giovani.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
In generale, le attività progettuali riguarderanno la gestione sostenibile delle risorse
naturali, acqua in particolare; il miglioramento delle pratiche colturali; la produzione
animale; lo sviluppo dei mercati e dell'agro industria; il miglioramento delle condizioni di
vita nelle aree rurali con particolare riguardo alle problematiche della disoccupazione
giovanile. Alcune tematiche trasversali saranno prese in considerazione e riguarderanno i
cambiamenti climatici, l'ambiente e l'empowerment delle donne.
69
Beneficiari diretti dell‟iniziativa saranno le comunità rurali, in particolare gli agricoltori
di origine beduina stanziati nell‟area di intervento. I beneficiari indiretti saranno gli
abitanti dei villaggi più svantaggiati e i nuclei familiari vulnerabili, ma anche i turisti, e
coloro che si occuperanno della distribuzione e della vendita dei prodotti tradizionali
(olio di oliva, marmellata di fichi, ecc.).
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
I risultati del progetto, che consentiranno di comprendere al meglio gli effetti della
carenza idrica, dei cambiamenti climatici, dei molteplici stress abiotici nonché a
conoscere gli strumenti per contrastarli e ad operare le scelte più corrette, saranno
utilizzati per elaborare, in futuro, una strategia specifica e globale di sviluppo rurale e
verranno pertanto resi pubblici e condivisi con tutti gli stakeholders.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L‟iniziativa è stata approvata dal Comitato Direzionale nel corso della riunione del 21
Ottobre 2013. Nei primi mesi del 2014 sarà finalizzato l‟accordo di progetto con le
competenti autorità egiziane che consentirà l‟avvio delle attività.
70
OdM
RILEVANZA GENERE
N = nullo; P = principale;
S =Secondario
P/S
USD 0
Dono
Slegato
n.8 T3/T5
n.1 T2
n.3 n.7
No
EUR
895.891,7
(FL) EUR
45.300
(FE) Circa
EUR 8.000
Dono
Legato
n.8 T3
N
No
No
EUR
30.987.413,95
EUR 0
Dono
Legato
n.8 T2
n.1 T2
N
Si
No
No
EUR
2.555.765,95
(FL) EUR 0
(FE) n.d.
Dono
Legato
n.8 T2
n.1 T2
N
Diretta
No
No
No
EUR
10.033.372,56
EUR 0
Credito
d'aiuto
Legato
(80%)
n.8 T5
n.1 T2
N
Bilaterale
Diretta
No
No
No
EUR
12.588.994,48
EUR 0
Credito
d'aiuto
Legato
(50%)
n.8 T5
n.1 T2
N
Bilaterale
Diretta
Si
No
No
EUR 700.000
n.d.
Dono
Slegato
(85%)
n.8 T5
N
SETTORE DAC
TIPO
007291/01/2
007291/02/3
Programma Italo-Egiziano di
Conversione del Debito –
III Fase
60061 Conversione del
Debito a Favore dello
Sviluppo
Conversione
del Debito
009334/01/0
009334/02/1
Unità di Supporto Tecnico
nell'ambito del programma di
Conversione del Debito in
Progetti di Sviluppo - II Fase Fondo in Loco e Fondo Esperti
15111 Gestione della
Finanza Pubblica
Ordinario
Bilaterale
Diretta
Si
No
004704/01/1
Commodity Aid
51010 Supporto generale
al budget
Ordinario
Bilaterale
Diretta
Si
004704/04/4
004704/05/5
Unità di Supporto al
programma Commodity Aid Fondo in Loco e Fondo Esperti
53040 Supporto alle
Importazioni (Merci)
Ordinario
Bilaterale
Diretta
Linea di credito a favore delle
PMI egiziane
32130 Sviluppo della
PMI
Ordinario
Bilaterale
Linea di credito a favore delle
micro e piccole imprese
egiziane in collaborazione con
il Fondo Sociale per lo Sviluppo
32130 Sviluppo della
PMI
Ordinario
Supporto al Settore provato ed
all'imprenditoria mediante la
constituzione di un Technical
Assistance Team - Fondo in
Loco e Fondo Esperti
32130 Sviluppo della
Piccola e Media
Impresa
Ordinario
Bilaterale
Affidamento altri
enti
Bilaterale
Affidamento altri
enti
PIU
GESTIONE
TITOLO
Conversione
del Debito
CANALE
N.AID
60061 Conversione del
Debito a Favore dello
Sviluppo
71
Si
Si
Si
Si
USD 58.040.798
TIPOLOGIA
No
USD
100.000.000
Programma Italo-Egiziano di
Conversione del Debito –
II Fase
IMPORTO EROGATO NEL
2013
No
SISTEMA PAESE
IMPORTO COMPLESSIVO
P/S
ACCORDI
MULTI-DONATORI
Slegato
n.8 T3/T5
n.1 T2
n.3 n.7
USD
100.000.000
007291/01/2
007291/02/3
009377/01/2
009377/02/3
GRADO DI SLEGAMENTO
B. Tabella riassuntiva iniziative
Dono
N.AID
TITOLO
SETTORE DAC
TIPO
CANALE
GESTIONE
PIU
SISTEMA PAESE
ACCORDI
MULTI-DONATORI
IMPORTO COMPLESSIVO
IMPORTO EROGATO NEL
2013
TIPOLOGIA
GRADO DI SLEGAMENTO
OdM
RILEVANZA GENERE
N = nullo; P = principale;
S =Secondario
008930/01/4
008930/02/5
Sostegno al Piano di
ristrutturazione e sviluppo
dell'Egyptian National Railways
- I Fase -Finanziamento al
Governo e Fondo Esperti
21030 Trasporti
Ferroviari
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
EUR
4.949.608,99
EUR
1.600.000
Dono
Legato
n.1
N
008930/03/6
008930/04/0
Sostegno al Piano di
ristrutturazione e sviluppo
dell'Egyptian National Railways
- II Fase - Dono al Governo
21030 Trasporti
Ferroviari
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
EUR
3.600.391,01
EUR 0
Dono
Legato
n.1
N
009659/01/6
009659/02/0
Promozione dei minori ed
empowerment della famiglia nel
Governatorato del Fayoum
(incluso Fondo Esperti)
16010 Servizi sociali
e assistenziali
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
EUR
1.500.000
EUR 0
Dono
Legato
n.1 T2
n.2 T1
n.3 T1
n.4 T1 n.5
P
010208/01/5
Sviluppo Socio-Economico
della Costa Nord occidentale
dell’Egitto
31120 Sviluppo
dell’agricoltura; 31130
Risorse Territoriali per
l’Agricoltura; 31140
Risorse idriche per
l’agricoltura e per il
bestiame
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
EUR
1.000.000
EUR 0
Dono
Legato
n. 01 T2
S
006178/01/2
006178/02/3
006178/03/4
Supporto alla Biblioteca
Alessandrina (inclusi Fondo
Esperti e Fase ponte
propedeutica)
16061 Cultura e
Svago
Multilaterali
Affidamento
OO.II.
(UNESCO)
No
No
No
EUR
1.061.645,26
EUR 0
Dono
Legato
n.8 T1
N
007404/01/4
007404/02/5
007404/03/6
Riqualificazione Sistema
Museale - Fondo in Loco,
Fondo Esperti e Master Plan
MIBAC
16061 Cultura e
Svago
Ordinario
Bilaterale
Affidamento ad
altri Enti
(MIBAC)
No
No
No
EUR
1.763.149,53
n.d.
Dono
Legato
n.8 T5
N
008473/01/0
Sviluppo Socio-Sanitario
integrato e partecipativo in
Area urbana - Distretto di El
Sahel, Quartiere di Shoubra Contributo UNDP
12220 Cura della Salute
di Base
Ordinario
Multibilaterale
Affidamento
OO.II. (UNDP)
No
No
No
EUR
1.000.000
EUR 0
Dono
Slegato
n.4; n.5
S
Ordinario
72
NEMO – Sviluppo delle
comunità rurali costiere
transfrontaliere in Libia e nei
31120 Sviluppo
Paesi confinanti
dell'Agricoltura
Ordinario
Bilaterale
n.d.= non disponibile
Le informazioni relative agli importi erogati nel 2013 spesso non sono disponibili presso l'UTL
73
No
USD
3.000.000
n.d.
EUR
1.000.000
n.d.
RILEVANZA GENERE
N = nullo; P = principale;
S =Secondario
No
OdM
No
n.d.
GRADO DI SLEGAMENTO
Affidamento
OO.II. (FAO)
EUR 599.805
TIPOLOGIA
Multibilaterale
IMPORTO EROGATO NEL
2013
Ordinario
IMPORTO COMPLESSIVO
CANALE
Improving household food and
nutrition security in Egypt by
targeting women and the youth
- FAO
ACCORDI
MULTI-DONATORI
TIPO
Bilaterale
SISTEMA PAESE
SETTORE DAC
Ordinario
PIU
TITOLO
12181 Formazione/
Educazione Medica;
12281 Sviluppo del
Personale Sanitario
GESTIONE
N.AID
010025/01/3
010025/02/4
Assistenza tecnica Al Port Said
Nursing School
(incluso Fondo Esperti)
Dono
Slegato
n.1 T3
S