Viggo Mortensen - Alice nella Città
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Viggo Mortensen - Alice nella Città
Il papà neohippy Viggo Mortensen: «Film sull'utopia anticonsumistica E con i soldi della saga degli Anelli faccio l'editore» L'intervista Il protagonista di «Captain Fantastic» sarà al Festival di Roma P er quanto folle possa sembrare quel padre, la sua è una vera famiglia tenuta insieme da onestà, curiosità e mutuo rispetto. E anche dagli sbagli». Viggo Mortensen parla con simpatia di Ben Cash, il protagonista di Captain Fantastic di Matt Ross. Un padre sui generis, in effetti. Invece del Natale, con suoi sei figli — che con la moglie ha cresciuto tra le foreste del Nord America — festeggia il «Noam Chomsky's Day» (il 7 dicembre, data di nascita del linguista e filosofo della controcultura americana). Mangiano quel che coltivano e cacciano nel bosco, ma solo con arco e frecce. È lui stesso a fargli da maestro: storia, matematica, letteratura, filosofia. I ragazzi — dai nomi eccentrici: Bodevan, Kielyr, Vespyr, Rellian, Zaja, Nai — conoscono a memoria il «Bill of Rights» e Dostoevskij, ma non sanno come funziona un videogioco. Cantano e suonano, praticano roccia e arti marziali. E affrontano ogni argomento discutendone con metodo socratico. Saranno costretti da un evento traumatico a uscire dalla loro bolla e a misurarsi con il mondo esterno e le sue regole. L'attore, 57 anni, accompagnerà a Roma Captain Fantastic che è nella selezione ufficiale dell'undicesima edizione della Festa del cinema (in programma dal 13 al 23 ottobre). Sarà protagonista di uno degli Incontri ravvicinati della rassegna diretta da Antonio Monda e parteciperà alla sezione «Alice nella città» dove il film è in concorso. «Prima di girare, con i ragazzi abbiamo passato alcuni giorni insieme, fatto campeggio, suonato, arrampicato. Una bella fatica ma divertente», racconta. IL regista Matt Ross si è ispirato alla sua infanzia vissuta in una comune, senza tv. Lei in cosa sente vicino questo padre neohippy? «Lui crede nella sua utopia anticonsumista ma sarà obbligato a confrontarsi con gli altri, a trovare un compromesso. Il bello del film è che non ci sono buoni o cattivi. Ci credo profondamente: è importante trovare un modo di convivere anche chi non la pensa come te, fare i conti con altri punti vista. Vale per ogni relazione, ogni città, ogni nazione». Anche lei ama Noam Chomsky. Anni fa gli dedicò un suo disco, «Pandemoniumfromamerica». «Mi trovo in sintonia con quello che scrive e pensa». E come padre, lei somiglia a Ben? «Non sono così radicale. Portavo mio figlio in campeggio e da piccolo controllavo cosa guardava in tv e sono sempre stato attento alle sue opinioni. Ho partecipato alla sua vita più di quanto mio pa- CAPTAIN FANTASTIC dre abbia fatto con me e i miei fratelli. Ho fatto errori, certo. Ma non quello di presentarmi come amico. Quando tuo figlio ha ventanni inizia un'amicizia adulta, prima devi essere una guida e saper dire dei 'no'. Non 'no perché lo dico io', piuttosto 'lascia che ti spieghi perché no'». Da quando è uscito dalla Terra di mezzo, dopo l'ultimo capitolo della trilogia del Signore degli Anelli, si limita a fare un film all'anno. Stanco di fare l'attore? «Al contrario. Se ami il tuo lavoro ti ci devi dedicare: scegliere un film, girarlo, promuoverlo. Prima ne facevo anche tre all'anno, ma è troppo stressante e rischi di non dargli una chance». Con una parte dei compensi guadagnati grazie a Aragorn ha fondato la sua casa editrice, la Perceval Press. Continua a fare l'editore? «Sì, mi piace pubblicare libri. E ho molti interessi: scrivo, faccio musica, mi dedico alla mia famiglia». A Roma potrebbe incontrare papa Francesco. Condividete la fede calcistica. «Trovo fantastico che non nasconda la sua passione per il San Lorenzo de Almagro. Tempo fa c'erano argentini a San Pietro. Uno gli ha detto: 'Sono di Buenos Aires, del quartiere Boca'. E lui: 'Un momento' e con la mano ha fatto 3 a 1: il giorno prima la nostra squadra aveva battuto il Boca Junior. Il tutto con naturalezza, con il sorriso sulle labbra». Come giudica il suo pontificato? «Straordinario, capace di Pag. 1 dare segnali importanti su te- già fatto in Argentina». mi cruciali come i diritti dei Stefania Ulivi © RIPRODUZIONE RISERVATA gay o il divorzio pur restando all'interno dell'istituzione che rappresenta. È coerente con la sua idea di avvicinare la reli- » gione al popolo, ciò che aveva Prima giravo due o tre film all'anno: è troppo stressante Adesso scelgo con attenzione i copioni, scrivo e ini dedico alla famiglia Insieme Viggo Mortensen. 57 anni in una scena di «Captain Fantastic» che uscirà nelle nostre sale con la distribuzione di Good Films. «Prima di girare, con i ragazzi abbiamo fatto campeggio e suonato insieme. Una bella fatica ma divertente» Aragorn Mortensen nei panni di Aragorn nel «Signore degli Anelli» CAPTAIN FANTASTIC Spettacoli Pag. 2