Aragorn _Irene_ - Associazione Italiana Psicologi

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Aragorn _Irene_ - Associazione Italiana Psicologi
I Mille volti dell’Eroe
Un Percorso Interiore
A Granburrone . . . . .
Arwen: “Perché temi il passato? Tu sei l’erede di Isildur, non Isildur stesso, non sei
legato al suo destino”.
Aragorn: “Lo stesso sangue scorre nelle mie vene, la stessa debolezza”.
Arwen: “Il tuo momento arriverà, affronterai lo stesso maligno e tu lo sconfiggerai.
L’ombra non ha ancora preso il dominio, né su di me, né su di te”.
Aragorn nutre dei dubbi nei propri confronti: egli si chiede se sarà in grado di sostenere quel peso che Isildur, il suo antenato, non era riuscito a sostenere e che
lo aveva condotto alla corruzione ed impedito di distruggere l’anello. Argorn ha
quindi paura di essere debole come Isildur e di cedere alla tentazione.
Accade a tutti nel corso della vita di trovarci di fronte ad un bivio e dover quindi
operare una scelta e può accadere anche che le nostre insicurezze ci spingano a
scegliere la strada più facile, identificandosi con una falsa immagine di noi stessi,
un’immagine confortevole, “comoda” nella quale ci sentiamo protetti. Così come il
cosiddetto “delinquente” che viene così stigmatizzato dalla società, può alla fine
identificarsi con quel ruolo che gli è stato attribuito ed agire così di conseguenza,
noi possiamo nasconderci dietro le nostre paure, trovando una scusa (per esempio sono nato in una famiglia di schiavi, quindi sono a mia volta uno schiavo e
devo così agire da schiavo) e rifiutare di seguire il nostro cuore per paura di non
riuscire. Dicendo a noi stessi che non siamo in grado di riuscire perché ormai
siamo stati etichettati alla nascita, ci sentiamo protetti e in qualche modo giustificati e alla fine ci convinciamo che sia proprio così. Questa scelta però, indipendentemente dalla bugia che inventiamo a noi stessi, benché apparentemente
sembri la più semplice, conduce ad una vita povera. L’anima non viene nutrita e
inevitabilmente emergono i sintomi che celano la sofferenza e a lungo andare avviene inevitabilmente una rottura: non possiamo sfuggire a noi stessi. Per vivere è
necessario avere coraggio. Aragorn decide di seguire il suo cuore e di combattere,
vincendo la sua paura, dimostrando che lui è capace di scegliere per se stesso e
dimostrando anche che la condizione della sua nascita non è determinante per il
suo destino: Isildur ha ceduto alla tentazione, ma questo non vuol dire che lo
stesso accadrà a lui.
Irene Fabbri