1 CLEA ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI

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1 CLEA ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI
CLEA
ECONOMIA AZIENDALE 2004/2005 MATRICOLE DISPARI
VERIFICA
Matricola
Nome
Cognome
0000223663
0000219243
0000226839
0000229411
0000229617
0000219343
0000219591
Erika
Valentina
Alberto
Chiara
Elena
Mattia
Giorgio
Benelli
Conti
Degli Esposti
Fiorini
Forlani
Maimura
Montanile
22 nov. 04
1
Indice
Storia Conserve Italia……………………………………………………………………… Pag. 3
1. Quale tipo di governance…………………………………………………………………. Pag. 5
2. Quale la distribuzione del controllo sull’azienda………………………………………... Pag. 6
3. Quale tipo di strategia……………………………………………………………………… Pag. 6
4. Quale ambiente competitivo………………………………………………………………. Pag. 7
5. Quali sono gli elementi di successo per competere in questo scenario competitivo.. Pag. 8
6. Quale catena del valore dell’azienda……………………………………………………. Pag. 9
7. Quale sistema del valore esteso alla filiera per l’azienda……………………………... Pag. 9
8. Quale macrostruttura quale tipo di specializzazione del lavoro viene utilizzato……. Pag. 10
9. Quale microstruttura………………………………………………………………………. Pag. 11
10. Come si sviluppa il potere organizzativo……………………………………………….
2
Pag. 12
La storia della cooperativa
Conserve Italia viene costituita nel 1976 da alcune cooperative di produzione ortofrutticola,
con due scopi:
- curare in modo unitario le politiche commerciali delle cooperative socie sul mercato
del fresco
- creare un’alternativa alla materia prima che il mercato del fresco non assorbiva.
Oggi l’obiettivo di curare in modo unitario le politiche commerciali delle cooperative
ortofrutticole socie allo scopo di dare una dimensione nazionale alla commercializzazione
della produzione agricola, di offrire una linea completa di prodotti alla grande distribuzione
organizzata e di creare marchi affermati per valorizzare le produzioni dei soci.
Divenuta operativa nel 1978 Conserve Italia adotta la struttura commerciale di Calpo scarl,
il più antico dei nove consorzi aderenti e proprietario degli stabilimenti di Valfrutta, e
realizza nell’anno un fatturato di 23,4 miliardi di Lire.
Elementi rilevanti della relazione fra i consorzi sono l’obbligo di conferimento totale della
produzione da parte degli enti soci e l’accordo su una programmazione comune della
produzione rispettosa anche delle linee di sviluppo di ciascun associato. Questi fattori
permettono il funzionamento del consorzio e l’equilibrio tra le singole realtà componenti.
Al fine di rafforzare l’integrazione fra le diverse realtà, assicurare l’omogeneità degli
standard qualitativi nelle diverse fasi del processo produttivo e le remunerazioni delle
cooperative socie, l’attività del Consorzio viene integrata con le funzioni di Controllo
Qualità e Assistenza Tecnica.
Il principio di partecipazione e responsabilizzazione dei produttori agricoli soci, ancora oggi
profondamente radicato nell'orientamento strategico di fondo dell'impresa, costituisce il
punto di forza del Consorzio.
Fin dalla sua fondazione Conserve Italia attiva una strategia di espansione rivolta sia al
mercato nazionale che europeo.
Tra il 1979 e il 1990 l’attività viene incrementata con l’acquisizione di alcuni stabilimenti di
Mon Jardin e di Salfa S.p.A. in Italia, di Otra S.A. e di Barbier Dauphin S.A. in Francia, di
Warburger GmbH in Germania e la costituzione di Mediterranean Growers Ltd in
Inghilterra e Agri Italia S.p.A. in Italia. Le operazioni consentono al consorzio di essere
presente sui mercati francese, tedesco ed inglese, di rafforzarsi sul territorio nazionale e di
raggiungere un fatturato complessivo superiore ai 400 miliardi di Lire.
Al fine di migliorare l’efficienza e la competitività complessiva del sistema e di contrastare
la crescente concorrenza nel settore commerciale, nei primi anni ’90 Conserve Italia avvia
la fase di razionalizzazione degli impianti e di specializzazione produttiva degli stabilimenti.
La riorganizzazione aziendale si conclude nel 1994 con la fusione fra le aziende socie di
Conserve Italia, la quale si trasforma da consorzio di terzo grado a consorzio di secondo
grado. Nello stesso anno viene acquisita la Massalombarda Colombani S.p.A., detentrice
dei marchi Yoga e Jolly Colombani.
Il periodo successivo vede l’acquisizione di San Prospero S.r.l., Lomco S.A., Verjame
S.A., e l’acquisizione o la presa in gestione di diversi stabilimenti di lavorazione del
pomodoro e di altre conserve vegetali a Mesagne, Tarquinia, Lavello e Lodz in Polonia.
Nel 2002, in seguito a un piano di riorganizzazione industriale per razionalizzare l’attività
produttiva del gruppo, inizia la realizzazione di un nuovo stabilimento tecnologicamente
avanzato per la trasformazione di conserve vegetali a Pomposa (Codigoro).
Nel 2003 Conserve Italia acquisisce la società Juver Alimentación S.A., azienda leader del
mercato spagnolo dei succhi di frutta.
L'integrazione a livello produttivo e commerciale delle aziende del Gruppo Conserve Italia
ha portato alla realizzazione di una rete europea di aziende collegate fra di loro, che
agiscono in modo coordinato con l'obiettivo di valorizzare i derivati della frutta, del
pomodoro e dei vegetali attraverso una forte politica di investimenti sui marchi del Gruppo.
3
In Italia l’attività produttiva viene svolta in 11 stabilimenti situati nelle regioni EmiliaRomagna (9), Toscana (1) e Puglia (1).
All’estero Conserve Italia opera con quattro stabilimenti (inclusa la sede di Nimes) di
lavorazione in Francia, uno in Spagna e uno in Polonia.
La commercializzazione dei prodotti in Europa avviene attraverso le controllate Conserves
France S.A. (per Francia e Benelux), Juver Alimentación S.A. (per Spagna e Portogallo),
Mediterranean Growers Ltd (per Gran Bretagna e Irlanda), Warburger GmbH (per
Germania, Austria, Olanda e Scandinavia) e Konserwa Polska Sp.zo.o. (per Polonia,
Ucraina e Russia).
Tappe fondamentali di Conserve Italia
1979: acquisizione degli stabilimenti dell'azienda belga Mon Jardin di Mirandola (Mo) e
creazione di un nuovo consorzio di secondo grado il Covalpa/Mon Jardin, specializzato
nella produzione di vegetali in scatola e frutta allo sciroppo.
1983: inizio del processo di internazionalizzazione con la creazione della società
Mediterranean Growers Ltd a Londra per commercializzare i prodotti del Consorzio in
Gran Bretagna e Irlanda.
1984: acquisizione della società Salfa S.p.A., impegnata nella produzione e
commercializzazione di nettari, succhi di frutta e bevande col marchio Derby.
1985: creazione della società finanziaria Agri Italia S.p.A..
1989: creazione del consorzio cooperativo dei surgelati Italia, insieme ad altri consorzi
cooperativi, per la gestione congiunta nella commercializzazione dei prodotti surgelati con
i marchi Brina, Orogel e Mon Jardin.
1990: acquisizione di due aziende francesi, la Otra S.A. e la Barbier Dauphin S.A.,
operanti nella trasformazione del pomodoro e nella produzione di piatti pronti e specialità
francesi con i marchi Barbier Dauphin e DEA.
1991: acquisizione dell'azienda tedesca Warburger GmbH, impegnata nella produzione di
conserve di verdure, a cui viene affidata la commercializzazione degli altri prodotti del
consorzio in Germania e Olanda.
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1993: razionalizzazione dell'architettura finanziaria delle società estere del Gruppo con la
costituzione della S.E.C. S.A. (Société Européenne de Conserve).
1994: fusione fra le cooperative Stabilimento Stabilimento Stabilimento Stabilimento Stabilimento
socie di Conserve Italia e
trasformazione dell’azienda da
Consorzio di II Grado
consorzio di terzo grado a
consorzio di secondo grado.
Acquisizione
della
Società
Massalombarda-Colombani
Coop. base
Coop. base
Coop. base
Coop. base
Coop. base
S.p.A.
e
fusione
per
Produttori agricoli soci
incorporazione della Cooperativa
di II grado Conam di Albinia (GR).
1996: acquisizione dello stabilimento dell’ex La San Prospero S.r.l. di Imola (Bo), che si
occupa della produzione e dello stoccaggio di puree di frutta destinate alla produzione di
nettari, e dello stabilimento della Lomco S.A. a Saint Silvestre in Francia, uno degli
stabilimenti più moderni e tecnologicamente avanzati per la lavorazione del pomodoro, del
mais dolce e dei legumi in scatola.
1997: creazione, a Lodz in Polonia, della società commerciale Konserwa Polska Sp.
Zo.o. per la penetrazione dei mercati dell’Europa orientale, la quale nel 1999 acquisisce
uno stabilimento di produzione a Lodz.
1997: fusione di Conserve Italia e Massalombarda in un’unica azienda integrata
con 12 stabilimenti, di cui 10 in Italia e 2 in Francia, un giro d’affari di oltre 1.000
miliardi di lire.
Acquisizione della società francese Verjame S.A., prima azienda di trasformazione di
frutta in Francia e leader di mercato per la frutta allo sciroppo con il marchio Saint
Mamet. Creazione di Conserves France S.A. per incorporare le altre società del
gruppo operanti in quel paese.
2002: realizzazione del nuovo stabilimento per la trasformazione di conserve vegetali a
Codigoro (Fe).
2003: acquisizione della società Juver Alimentación S.A. specializzata nella
produzione dei succhi.
2004: fusione per incorporazione della società controllata Salfa S.p.A..
1) Quale tipo di governance.
Conserve Italia è un impresa manageriale consociativa.
È composta da numerose compagnie e nessun socio ha il
controllo totale.
Complessivamente al 30 giugno 2003, i Soci sono impegnati
verso conserve Italia, sottoforma di capitale sociale versato,
fondi con vincolo di destinazione e di prestiti a breve, meglio il
lungo termine, per € 31.445.887,97 oltre al capitale sottoscritto
e non ancora versato.
57
COOPERATIVE
17.500
PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI
5
2) Quale la distribuzione del controllo sull’azienda
Conserve Italia partecipata da confcooperative emiliane è un consorzio di 56 cooperative
agricole che raggruppa 17.000 produttori ortofrutticoli.
Conserve Italia è una cooperativa di secondo grado costituita da cooperative di primo
grado che, a loro volta, associano i produttori ortofrutticoli fornitori dell’azienda.
La struttura societaria del gruppo al 30/06/2004 è di seguito riportata:
ORGANI ELETTIVI
ORGANI CONSULTIVI
MANAGEMENT
Direzione AQ
PRESIDENTE
COMITATI DI PRODOTTO
DIREZIONE GENERALE
COMITATO
FRUTTA
DIREZIONE
PRODUZIONE
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
ALTRE DIREZIONI
OPERATIVE
COMITATO
POMODORO
DIREZIONE
AGRICOLA
ASSEMBLEA SOCI
(delegati delle coop)
COMITATO
ORTAGGI
AMMINISTR.
SOCI
COOPERATIVE SOCIE
AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE
GESTIONE INDUSTRIALE
3) Quale tipo di strategia
La mission di Conserve Italia è: “essere un’azienda leader in Europa nel settore delle
conserve di frutta, vegetali e pomodoro, per valorizzare i prodotti ortofrutticoli conferiti dalle
cooperative socie”.
Coerentemente con la mission aziendale, le linee strategiche di sviluppo sono dirette sia al
mondo agricolo che al mercato in cui opera l’azienda e perseguono i seguenti obiettivi:
•
a livello agricolo, allargare la base dei soci che conferiscono materia prima (pomodoro
per il sud Italia, frutta, vegetali e pomodoro per il Nord Italia).
•
a livello industriale e di mercato:
-
crescere sui mercati in Italia ed in Europa investendo sui propri marchi e sui clienti
della Distribuzione Moderna;
-
valorizzare il controllo completo della filiera dalla materia prima dei soci fino al mercato
(rintracciabilità);
-
aumentare le quantità trasformate e l’efficienza industriale per ridurre i costi dei
prodotti;
-
investire in ricerca e sviluppo per mantenere la leadership di mercato attraverso
l’innovazione di prodotto e l’allargamento delle possibilità di consumo;
-
cogliere le opportunità del mercato per acquisire nuove aziende leader di settore in
Italia ed in Europa.
Quindi la strategia di conserve Italia è focalizzata principalmente sul rafforzamento della
propria leadership nel mercato italiano e sulla crescita della propria posizione competitiva
a livello europeo, tutto ciò attraverso il consolidamento dei rapporti commerciali con i
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maggiori gruppi della moderna distribuzione, la ricerca finalizzata all’innovazione di
prodotto e l’implementazione di nuove tecnologie di processo.
Conserve Italia ha la missione di trasformare e valorizzare la produzione agricola
attraverso la commercializzazione di prodotti di alta qualità e di maggiore valore aggiunto.
4) Quale ambiente competitivo
Le 5 forze competitive determinano:
• L’intensità della concorrenza nel settore
• Il livello di profitto del settore
Per quanto riguarda Conserve Italia bisogna fare una distinzione tra il comparto delle
bevande e la frutta, il comparto delle conserve vegetali e il reparto delle conserve di
pomodoro.
I potenziali entranti, cioè le imprese che possono entrare nel mercato e competere con
l’azienda stessa, sono:
• Per il settore del comparto delle bevande e della frutta sono Rocchetta, San
Benedetto.
• Per il settore del comparto delle conserve vegetali abbiamo Bonduelle
• Per il settore del comparto del pomodoro c’è la Barilla, Nestlè (Buitoni)
I concorrenti, le imprese che oltre a produrre prodotti dello stesso genere che offrono
anche beni che sostituiscono i prodotti di Conserve Italia.
• Per il settore del comparto delle bevande i concorrenti sono Bravo, Santal, Zuegg,
Minute Maid, Del Monte,
• Per il settore delle conserve vegetali e pomodoro la Del Monte, la Mutti, Conserve
della Nonna, la Knorr e la Findus
I fornitori, essendo una cooperativa, sono gli stessi soci;
I soci sono localizzati in prevalenza in Emilian°
capitale
Regione
%
Romagna (61%) e in Toscana (19%).
soci sottoscritto (€)
19.990.250 67,3%
I soci si avvalgono delle prestazioni istituzionali Emilia-Romagna 35
Toscana
11
2.972.400 10,0%
dell’impresa e partecipano alla gestione mutualistica
Lazio
5.594.150 18,8%
5
della stessa. Essi provvedono alla coltivazione, Veneto
903.700
3
3,0%
raccolta e apporto dei prodotti agricoli sulla base dei Lombardia
204.100
2
0,7%
Piemonte
24.850
1
0,1%
programmi annuali predisposti con Conserve Italia.
Totale
57
29.689.450
100,0%
Le azioni sottoscritte dai singoli soci sono
proporzionate alle potenzialità di conferimento in termini di quantità e qualità.
I clienti: In Italia, a livello complessivo, prosegue il processo di concentrazione del trade
anche se lo sviluppo della
distribuzione moderna è
stato rallentato dall’altissima
presenza ed incidenza della
distribuzione tradizionale. Le
più grandi presenze della
distribuzione moderna sono
rappresentate
dalle
partnership GS-Carrefour e
Auchan-Rinascente. Le principali presenze di nazionalità italiana sono rappresentate da
Coop, Esselunga, Conad e Pam.
La maggior parte dei consumi del trade moderno in Italia è, quindi, nelle mani di grossi
operatori stranieri.
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5) Quali sono gli elementi di successo per competere in questo scenario
competitivo.
La politica per la qualità è volta ad assicurare:
• la produzione di alimenti salubri e sicuri, nel pieno rispetto delle normative che tutelano
la salute del consumatore, limitando al minimo l’utilizzo di sostanze e tecnologie con un
impatto potenzialmente negativo sull’ambiente e sulla salute, in modo da raggiungere
un elevato livello di soddisfazione dei clienti e consumatori;
•
il controllo e la verifica puntuale del rispetto delle regole aziendali stabilite, affinché lo
svolgersi delle attività all’interno dei processi produttivi, commerciali, organizzativi e
logistici sia sempre coerente con le promesse fatte al cliente;
•
la progressiva riduzione degli errori e delle non conformità nei processi aziendali al fine
di raggiungere un maggiore livello di efficienza ed un’elevata soddisfazione delle
aspettative del cliente;
•
una migliore comprensione e pianificazione dei processi aziendali, verificando e
analizzando i risultati e gli scostamenti dagli obiettivi, al fine di individuare ed attivare
azioni di miglioramento, nel maggior numero possibile di aree con una diretta influenza
sui risultati qualitativi ed economico dell’impresa e tali da soddisfare le aspettative dei
propri soci e dipendenti;
il mantenimento di un ambiente di lavoro idoneo e di un livello di sicurezza tali da garantire
ai lavoratori, che operano all’interno del gruppo, condizioni di lavoro adeguate.
8
6) Quale catena del valore dell’azienda
La mappa dei valori
Soci / Fornitori
•
Assicurare sbocchi di mercato alle
produzioni agricole dei soci ricercando la
loro migliore valorizzazione attraverso
l’attività
di
trasformazione
e
commercializzazione dei prodotti finiti.
•
Garantire il ritiro di tutti i prodotti impegnati
per la lavorazione.
•
Fornire assistenza tecnica ai soci/produttori
dalla semina alla raccolta dei produttori
agricoli.
Risorse umane
•
Formare i neo assunti attraverso un
percorso non solo di acquisizione di
competenze specifiche ma anche di
condivisione dei valori aziendali tipici di un
impresa cooperativa.
•
Sviluppare una “cultura della formazione”
per valorizzare il “capitale umano”
•
Promuovere il dialogo con i lavoratori per
comprendere i problemi personali e le
difficoltà sul luogo di lavoro
•
Privilegiare l’assunzione dei lavoratori
stagionali
per
integrare
i
profili
professionali ricercati nelle varie aree
aziendali.
•
Assicurare il costante miglioramento delle
condizioni di lavoro e di sicurezza
Altri fornitori
•
Agire con trasparenza e garantire la
regolarità dei pagamenti.
•
Promuovere la costruzione di relazioni di
scambio informativo e rapporti duraturi.
•
Privilegiare l’affidabilità nella scelta dei
fornitori.
•
Sensibilizzare i fornitori al rispetto degli
standard qualitativi.
Clienti / Consumatori
•
Sviluppare i rapporti con il trade e favorire
lo scambio informativo promuovendo
progetti di collaborazione e partnership.
•
Offrire prodotti genuini e di qualità grazie al
controllo della filiera produttiva e
all’esperienza pluriennale maturata nella
trasformazione dei prodotti ortofrutticoli.
•
Assicurare la produzione di alimenti salubri
e sicuri nel pieno rispetto delle normative
che tutelano la salute del consumatore,
limitando l’utilizzo di sostanze e tecnologie
con impatto potenzialmente negativo
sull’ambiente e sulla salute.
Collettività / Ambiente
•
Partecipare al sostenimento di iniziative
sociali meritevoli non sostenute da altri enti /
associazioni.
•
Minimizzare gli impatti ambientali dei
processi produttivi; prevedere un ridotto
utilizzo di presidi fitopatologici e la scelta di
prodotti chimici meno pericolosi.
•
Prestare particolare attenzione al riciclo dei
rifiuti prodotti
7) Quale sistema del valore esteso alla filiera per l’azienda.
Intendiamo per filiera, tutti i processi dal fornitore al cliente che aumentano il valore del
bene.
Conserve Italia si occupa della filiera produttiva che viene garantita dalla cessione dei
sementi (dal seme del prodotto agricolo fino al prodotto finito).
Conserve Italia detiene il controllo di questa filiera, è quindi in grado di conoscere e
verificare la provenienza della particella di terreno dal quale proviene la materia prima
contenuta nel prodotto esposto al pubblico (prodotto finito).
401.550 tonn.
666.015 tonn.
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8) Quale macrostruttura (organigramma) che tipo di specializzazione del
lavoro viene utilizzata.
La struttura organizzativa adottata da Conserve Italia è di tipo gerarchico-funzionale e
prevede quattro funzioni in staff (Qualità e Ambiente, Relazioni Esterne e Project
Financing, Tecnologie Agricole, Sistemi) e cinque funzioni in line (Direzione Commerciale,
Direzione Operativa, Direzione Controlli e Auditing, Direzione Ricerca e Sviluppo e
Direzione Risorse Umane).
PRESIDENZA
DIREZIONE
GENERALE
DIREZIONE
COMMERCIALE
DIREZIONE QUALITA'
E AMBIENTE
DIREZIONE TECNOLOGIE
AGRICOLE
DIREZIONE REL. ESTERNE
E PROJECT FINANCING
DIREZIONE SISTEMI
INFORMATIVI
DIREZIONE
OPERATIVA
DIREZIONE CONTROLLI
E AUDITING
DIREZIONE
RICERCA & SVILUPPO
DIREZIONE
RISORSE UMANE
Dalla funzione operativa dipendono gli undici stabilimenti produttivi distribuiti sul territorio
nazionale.
Per quanto riguarda la gestione del personale, il processo di selezione del personale di
Conserve Italia, passa attraverso l’analisi e la definizione delle competenze, delle
conoscenze e delle capacità che la figura professionale richiesta deve possedere in
relazione alle specifiche organizzative e di contesto aziendale.
Il processo di selezione prosegue quindi con un colloquio con la Direzione Risorse Umane
e, successivamente, con il responsabile della funzione o servizio che ha manifestato il
fabbisogno professionale con l’obiettivo di verificare la motivazione rispetto al ruolo da
ricoprire nonché di valutare gli obiettivi e le competenze professionali.
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9)Quale microstruttura (ruoli).
ORGANI ELETTIVI
ORGANI CONSULTIVI
MANAGEMENT
Direzione AQ
PRESIDENTE
COMITATI DI PRODOTTO
DIREZIONE GENERALE
COMITATO
FRUTTA
DIREZIONE
PRODUZIONE
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
ALTRE DIREZIONI
OPERATIVE
COMITATO
POMODORO
DIREZIONE
AGRICOLA
ASSEMBLEA SOCI
(delegati delle coop)
COMITATO
ORTAGGI
AMMINISTR.
SOCI
COOPERATIVE SOCIE
AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE
GESTIONE INDUSTRIALE
Il Consiglio di Amministrazione viene nominato dai soci delegati dalle cooperative socie.
La democrazia partecipativa delle cooperative socie si esprime, quindi, principalmente
nella scelta dei soci delegati. Il Consiglio di Amministrazione che rimane in carica 3 anni
provvede alla nomina delle cariche con particolari poteri di rappresentanza, prima fra le
quali il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Inoltre il Consiglio si riunisce
annualmente con i soci per la presentazione e l’approvazione del bilancio d’esercizio. Le
relazioni con le cooperative vengono gestite e regolate attraverso appositi Comitati tecnici
di prodotto, indetti periodicamente per discutere delle strategia produttive, della
suddivisione e delle quantità delle superfici coltivabili e degli obiettivi di prezzo.
I Comitati di prodotto si occupano delle problematiche inerenti la gestione del prodotto
conferito e della ripartizione e gestione dei programmi di produzione delle materie fra le
cooperative socie. Sulla base della specificità delle diverse tipologie di materia prima
trasformata dall’azienda, sono stati identificati e costituiti tre Comitati per Orticoli, Frutta e
Pomodoro.
I Comitati sono composti da rappresentanti di Conserve Italia (Presidente, Direttore,
Direttore Operativo, Direttore Qualità e Ambiente, Direttore Tecnologie Agricole) e da
rappresentanti dei soci.
I comitati di prodotti sono investiti, a norma di Statuto e di Regolamento, di tutte le
problematiche inerenti la gestione del prodotto conferito e, in particolare, si occupano della
ripartizione dei programmi fra le cooperative e le organizzazioni dei produttori (O.P.) socie
e della loro successiva gestione.
Al Comitato Frutta competono principalmente i seguenti compiti:
• formulare le norme di tecnica colturale;
•
scegliere le varietà ritenute idonee per il raggiungimento degli obiettivi programmatici
stabiliti dal Consiglio di Amministrazione;
•
valutare le proposte di ricerche, sia sperimentali che di pieno campo;
•
stabilire la ripartizione e la gestione delle prove in pieno campo;
•
valutare proposte autoformative e di aggiornamento tecnico.
11
Al Comitato Orticoli e al Comitato Pomodoro competono principalmente le seguenti
attività:
•
formulare le norme di tecnica colturale;
•
scegliere le varietà ritenute idonee per il raggiungimento degli obiettivi programmatici
stabiliti dal Consiglio di Amministrazione;
•
predisporre piani di coltivazione per l’ottenimento di un prodotto controllato, di un
prodotto sottoposto ad una disciplina specifica di produzione per la campagna e ad una
disciplina specifica per lo stabilimento di trasformazione; il tutto eventualmente
specificato da procedure predefinite per garantire l’effettivo controllo del prodotto (ad
esempio, analisi dei residui) e la sua tracciabilità;
•
valutare proposte di ricerca, sia sperimentale che in pieno campo e gestire campi
sperimentali o seguire campi sperimentali affidati alle cooperative socie.
La politica di Conserve Italia nei confronti del trade è improntata ad una collaborazione
che permetta lo sviluppo di una relazione che generi valore per tutte le parti coinvolte.
Questo significa attenzione nei confronti del consumatore finale e sviluppo di una politica
di marchio che permetta una scelta consapevole da parte del consumatore ed una
maggiore rotazione del prodotto presso il punto di vendita del trade.
Nel futuro il livello di collaborazione potrebbe portarsi verso una modalità ancora più
profonda di relazione con il trade legato alla condivisione della conoscenza del
consumatore e delle sue abitudini di acquisto e di gestione congiunta dello scaffale e del
punto di vendita.
Già da tempo Conserve Italia ha attuato la politica della collaborazione attraverso la
presenza presso il trade sia con i marchi industriali che con quelli commerciali, al fine di
cogliere maggiormente le opportunità del mercato, garantendo la qualità del prodotto e il
valore del marchio e dei valori del distributore.
10) Come si sviluppa il potere organizzativo
I soci si avvalgono delle prestazioni istituzionali dell’impresa e partecipano alla gestione
mutualistica della stessa. Essi provvedono alla coltivazione, raccolta e apporto dei prodotti
agricoli sulla base dei programmi annuali predisposti con Conserve Italia.
PRESIDENZA
DIREZIONE
GENERALE
DIREZIONE
COMMERCIALE
DIREZIONE QUALITA'
E AMBIENTE
DIREZIONE TECNOLOGIE
AGRICOLE
DIREZIONE REL. ESTERNE
E PROJECT FINANCING
DIREZIONE SISTEMI
INFORMATIVI
DIREZIONE
OPERATIVA
DIREZIONE CONTROLLI
E AUDITING
12
DIREZIONE
RICERCA & SVILUPPO
DIREZIONE
RISORSE UMANE