Quaderno Romania

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Quaderno Romania
Novembre 2008
IL SISTEMA DELLA RICERCA E
DELL’INNOVAZIONE IN ROMANIA
Opportunità di collaborazione
scientifica e tecnologica per il
sistema pugliese dell’innovazione
Il presente Quaderno si basa su un ampio
lavoro realizzato, su incarico dell’ARTI, da
Finance & Consulting Group.
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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Collana “Quaderni Internazionali ARTI”
L’ARTI, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in accordo con gli Assessorati
al Mediterraneo e allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ha avviato una attività
rivolta principalmente ai Paesi dell’area balcanica e mediterranea, finalizzata alla
promozione della cooperazione scientifica e tecnologica tra gli attori regionali, siano essi
imprese innovative o istituti universitari e di ricerca, e i loro omologhi nei Paesi stranieri.
La collana “Quaderni Internazionali dell’ARTI” nasce per raccogliere i rapporti sui sistemi
dell’innovazione e della ricerca dei Paesi considerati. I Quaderni sono strumenti di rapida
consultazione che, oltre a presentare un quadro informativo generale sulla struttura e i
sistemi di governance dell’innovazione, individuano un numero limitato di enti e
organizzazioni “eccellenti” – in termini di competenze scientifiche, risultati prodotti e
propensione alla collaborazione transnazionale – negli ambiti tecnologici di maggiore
interesse per la Regione Puglia, in modo da facilitare l’attivazione di contatti bilaterali e la
creazione di partnership.
Nella prima fase del progetto, i Paesi presi in esame sono: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto,
Giordania, Libano e Territori Palestinesi, Israele, Turchia, Grecia, Balcani Occidentali
(Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia-Erzegovina, FYROM-Macedonia, Albania, Bulgaria),
Romania, Slovenia, Argentina e Cile.
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Fonte: The World Factbook - CIA
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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
IL SISTEMA DELLA RICERCA E
DELL’INNOVAZIONE IN ROMANIA
Opportunità di collaborazione
scientifica e tecnologica per il
sistema pugliese dell’innovazione
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6
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Sommario
Prima parte: Inquadramento generale
1. L’economia romena
1.1. Principali indicatori macroeconomici
1.1.1.
1.1.2.
1.1.3.
Introduzione
I dati ufficiali del 2008
Investimenti e commercio estero
1.2. Costi della manodopera e dei fattori produttivi
2. I settori industriali e tecnologici
2.1. Il settore agroalimentare
2.1.1.
2.1.2.
2.1.3.
Breve presentazione del settore
Commercio estero e dinamiche interne
Analisi swot del settore agroalimentare
2.2. Il settore aerospaziale
2.3. Il settore delle energie rinnovabili
2.3.1.
2.3.2.
2.3.3.
2.3.4.
2.3.5.
2.3.6.
Introduzione
La produzione di energia rinnovabile in Romania nel contesto Europeo
Energia eolica
Energia solare
Energia da biomasse
Conclusioni
2.4. Il settore dell’ITC in Romania
2.4.1.
2.4.2.
2.4.3.
Presentazione generale del settore
La Romania come fornitore di servizi offshore
Il cluster dell’ITC e dell’elettronica di Bucarest
2.5. Il settore della meccatronica
3. Attività di R&S nei principali settori tecnologici
3.1. Il settore agroalimentare
3.2. Il settore aerospaziale
3.3. Il settore dell’ICT
3.3.1.
7
I parchi tecnologici ITC di Romania
3.3.2.
3.3.3.
3.3.4.
Il parco scientifico e tecnologico di Galati
Il parco Sofware di Brasov
Centri di ricerca e trasfer tecnologico nella regione Bucarest-Ilfov
4. Il settore della ricerca in Romania
4.1. La ricerca in Romania
4.1.1.
4.1.2.
4.1.3.
4.1.4.
La ricerca in Romania: valutazione e criticità
Valutazione delle performance della ricerca in Romania
La ricerca scientifica vista dai quadri didattici
La percezione del sistema universitario romeno
4.2. Le priorità romene nella R&S e nell’Innovazione
4.3. Il piano nazionale per la ricerca e lo sviluppo 2007-2013
4.3.1.
4.3.2.
Il contesto interno
Le priorità degli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo
5. Il sistema nazionale per la ricerca e l’innovazione
5.1. Il sistema nazionale per la promozione della ricerca e lo sviluppo
5.1.1.
5.1.2.
5.1.3.
Evoluzione del sistema di governance delle politiche di R&S
Principali attori istituzionali per la promozione della RSI
Analisi delle politiche per l’Innovazione
5.2. Quadro normativo nazionale della ricerca e sviluppo
5.3. Le proposte presidenziali per la modernizzazione della ricerca
5.3.1.
5.3.2.
5.3.3.
5.3.4.
5.3.5.
I finanziamenti differenziati e flessibili
La riorganizzazione del sistema di ricerca
Lo stimolo con misure concrete all’educazione permanente
Piani in R&S per favorire la ripresa economica
Il piano settoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze
6. I finanziamenti nazionali e strutturali per R&S
6.1. Fondi Strutturali rivolti allo ricerca e allo sviluppo in Romania
6.1.1.
6.1.2.
6.1.3.
Introduzione
Situazione attuale del settore produttivo
Assi prioritari del PO “Crescita della Competitività Economica”
6.2. Fondi nazionali
6.3. Piani di finanziamento per il supporto all’innovazione (2007-2013)
6.3.1.
6.3.2.
8
Finanziamenti strutturali all’innovazione attraverso i P.O.
Altri programmi a sostegno dell’innovazione
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Seconda parte: repertorio dei centri di ricerca
7. Schede dei centri
7.1. Agro-alimentare
7.2. Aerospaziale
7.3. Biotecnologie
7.4. Chimica
7.5. Energia
7.6. Meccatronica
7.7. Nuovi materiali
7.8. Tecnologie Ambientali
7.9. Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
9
10
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Prima parte: Inquadramento generale
11
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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
1.
L’economia romena
1.1.
Principali indicatori macroeconomici
1.1.1. Introduzione
Per l’investitore straniero, i principali vantaggi competitivi del sistema paese Romania sono
relativi a un mercato interno pari a 23 milioni di consumatori (il secondo dell’Europa
Centrale) e al vantaggio geoeconomico dato dall’intersezione degli itinerari commerciali
tradizionali, che permettono l’accesso a oltre 240 milioni di consumatori in un raggio di
1.000 km.
Come membro UE dal 01.01.2007, la Romania, paese stabile a livello economico-finanziario
e politico, garantisce la certezza degli investimenti stranieri e registra da anni tassi di
crescita, a ritmi asiatici, dei consumi e del PIL.
I forti incentivi agli investimenti stranieri, gli sgravi fiscali (aliquota fissa al 16%), i
finanziamenti a tassi agevolati, le leggi che rendono molto semplice la costituzione di
imprese (sia come società estere che come partners di imprese nazionali) e, soprattutto, il
costo estremamente contenuto della manodopera locale (inferiore a quello cinese, fonte
studio A.Warner), rendono la Romania, paese che ogni anno esporta cervelli “a buon
mercato” in tutto il mondo (ITC, chimica, fisica, ingegneria, matematica), un mercato più
appetibile dei decantati mercati Orientali.
Il territorio è ricco di alluminio, ferro, gas naturali, petrolio, legname. La reperibilità di
materia prima è, in generale, semplice ed il costo non elevato. Per questi motivi l’industria
del legno, il tessile, il calzaturiero, il comparto meccanico e delle materie plastiche,
l’agricoltura e l’allevamento sono molto cresciuti negli ultimi anni.
Il vantaggio di investire in Romania non È solo legato alla delocalizzazione delle produzioni
(o dell’outsourcing), punto di forza della massiccia presenza nel Paese di investitori stranieri
in settori “storici” come il manifatturiero, l’abbigliamento, il calzaturiero, i trasporti, l’ITC e
l’agricoltura, ma anche alle ottime prospettive offerte per chi opera in settori come
l’ambiente, l’energia, le infrastrutture e la finanza. Ad oggi, come per ultimi 10 anni, il
maggior numero di imprese straniere sul territorio romeno sono a capitale italiano.
Va poi fatta menzione di come lo scenario romeno degli incentivi alle imprese stia subendo
profondi cambiamenti, non solo perché grazie all’adesione all’UE (aboliti dazi e dogane) il
Paese riceverà, nel periodo 2007–2013, fondi comunitari per un valore di circa 29,5 miliardi
di euro, ma soprattutto perché si indirizzerà verso una politica di sostegno volta allo
sviluppo delle imprese. L’adesione della Romania all'Unione Europea permette alle imprese
dell’intero territorio romeno, soprattutto alle PMI anche a partecipazione italiana 100%, di
accedere a contributi a fondo perduto dal 40% al 70% messi a disposizione dai Fondi
Strutturali.
La Romania, a piú di un anno dall’adesione UE, sembra rispondere pienamente alle attese
europee, dimostrandosi all’altezza della situazione. Sicuramente l’ingresso nell’UE ha
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1. L’ECONOMIA ROMENA
rafforzato l’immagine e il prestigio del paese, attirando un numero crescente di investitori
stranieri. Nei primi due mesi del 2008 gli investimenti stranieri sono incrementati del 40%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli stessi indicatori macroeconomici confermano un trend positivo: la crescita del paese è
stata del 8.2% nel primo trimestre 2008, il PIL è cresciuto del 7.5% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente e la disoccupazione è scesa di 60.000 unità.
Tuttavia, permangono alcuni aspetti sensibili sui quali le istituzioni romene devono prestare
una certa attenzione, in primo luogo l’inflazione, che ha toccato a marzo 2008 l’8.63%,
seguita dal deficit di conto corrente, che ha raggiunto la cifra di 1.1 miliardi di euro,
superando in modo considerevole il PIL nazionale.
Nel primo trimestre del 2008 l’economia romena ha registrato una crescita dell’8,2%
rispetto allo stesso periodo del 2007, molto più di quanto previsto dagli analisti e
nonostante le sfavorevoli condizioni internazionali. Questo contro un crescita media europea
del 2,5%. L’aumento del PIL, nelle condizioni della crisi economica internazionale, fa sì che
la Romania rimanga un paese attraente dal punto di vista del clima d’affari, occupando il
secondo posto nell’Europa Centrale e dell’Est, dopo la Russia. L’Istituto Romeno di Statistica
precisa che il totale degli investimenti realizzati nell’economia nazionale è stato del 35,2%
maggiore, nel primo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ammontando
complessivamente a 3,4 miliardi di euro.
Persino le più rosee previsioni degli analisti romeni sono state superate, a causa della
combinazione di vari fattori che hanno portato a tale record. Senz'altro, la crescita
economica del paese è stata trainata dal settore delle costruzioni: per questo settore si
prevede una continua crescita negli anni a venire (infrastrutture, uffici, spazi residenziali). Il
secondo evento eccezionale è stato poi l'incasso record di TVA (la nostra IVA), dovuto
soprattutto ai finanziamenti europei per la costruzione di infrastrutture. Va poi fatta
menzione dello sviluppo del settore auto, con la Dacia che sforna a pieno ritmo le Logan e
Ford che investe in Automobili Craiova.
Sul modo in cui questo indicatore influenza l’incremento degli investimenti e il tenore di vita
dei romeni, va fatta menzione di un approfondimento di Valentin Tigau. La crescita
economica del primo trimestre del 2008 (8,2%) ha superato le aspettative degli analisti e
delle autorità, che prevedevano una crescita del PIL di solo il 7,5 %. La performance si
registra nelle condizioni in cui i prezzi degli alimenti sono aumentati, condizione che colloca
la Romania, da questo punto di vista, al sesto posto tra i paesi UE. Il salario medio dei
romeni, di 2,86 euro l’ora, piazza il paese al penultimo posto tra i paesi europei membri.
L’analista economico Liviu Voinea ritiene, però, naturale questa evoluzione: “Una crescita
economica porta alla crescita del prezzo di tutti gli attivi dell’economia e, implicitamente, al
caro-prezzi. Dunque, è un fenomeno. Soprattutto nei paesi che tentano di raggiungere il
livello di altre economie, come è il caso della Romania, che vuole raggiungere il livello
medio dell’UE e ha ritmi di crescita superiori alla media comunitaria, i prezzi in simili
economie tendono a crescere più velocemente. È un processo di convergenza anche dei
prezzi, parallelamente alla convergenza economica”. Liviu Voinea aggiunge che, in questo
caso, vanno considerate le fonti della crescita economica spettacolare: ”Nessuno nega che
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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
si verifichi una crescita economica reale in Romania, ma è molto importante vedere quali
sono le fonti di tale crescita, perchè se esse nonsono sostenibili e si basano principalmente
su un consumo finanziato dai crediti, è un grosso problema”.
Stando ad un sondaggio dell’agenzia Reuters, nel 2008 la crescita economica della Romania
continuerà il suo trend positivo. I principali settori di interesse degli investitori stranieri in
Romania sono l’edilizia, le infrastrutture e l’industria automotive. Una crescita economica
dell’8,2% è incoraggiante, soprattutto visto che, fra 6 anni, la Romania dovrebbe passare
all’euro. Ma, richiamano l’attenzione gli specialisti, Bucarest dovrà essere molto attenta
anche ad altri criteri, come i costi del personale, il grado di qualificazione dei dipendenti e il
comfort legislativo. Ciò, in quanto, nel momento in cui dovrà scegliere fra la Romania e un
altro paese della regione, per un investitore straniero la crescita economica non sarà il
criterio decisivo.
1.1.2. I dati ufficiali del 2008
La Romania nel primo trimestre 2008 ha registrato una crescita economica dell’8.2%
rispetto allo stesso periodo del 2007, nonostante le condizioni internazionali sfavorevoli.
Vengono riportati di seguito i principali indicatori macro-economici per il periodo 20022007, con una previsione per il 2008.
Tabella 1. Principali indicatori macroeconomici 2002-2007
Indicatore (%)
Crescita PIL
Deficit Conto Corrente/PIL
Inflazione
Disoccupazione
2002
2003
2004
2005
2006
2007
5
-3.4
17.8
8.4
4.9
-5.4
14.1
7.4
8.3
-6.6
9.3
6.3
4.1
-8.6
8.6
5.9
7.7
-9.8
4.9
5.2
7.5
-12.8
4.2
4.3
2008
(Prev)
7
-12
4
4.2
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica (www.insse.ro).
Lo sviluppo senza precedenti registrato dall’economia romena dagli inizi del nuovo millennio
per effetto della domanda interna e dei consumi privati, è confermato dalla progressiva
ascesa del PIL: infatti se nel 2002 la crescita del PIL è stata del 5%, nel 2007 ha toccato il
7.5% e per tutto il 2008 si stima che il PIL potrebbe crescere più del 7%, vista la
performance registrate sinora.
La serie storica riportata nella Tabella 2 indica in percentuale quanto i vari segmenti di
attività economica incidano sulla formazione del PIL. Dalla lettura della tabella, emerge che,
nel periodo considerato, i due settori principali che hanno inciso in modo massiccio sulla
formazione del PIL sono stati l’industria e il commercio, seguiti dalle attività finanziarie.
15
1. L’ECONOMIA ROMENA
Tabella 2. Incidenza delle attività economiche sul PIL (%)
Agricoltura
Industria/energia
Costruzioni
Commercio
Attività finanziarie
Altre attività di servizi
Imposte nette sui beni
2002
11.4
27.1
5.8
20.4
13.7
11.1
10.5
2003
11.6
25.0
5.8
20.2
11.9
14.3
11.2
2004
12.6
24.8
5.9
20.7
12.0
13.3
10.7
2005
8.4
24.6
6.4
21.6
12.9
14.4
11.7
2006
7.8
24.4
7.4
22.4
13.0
13.3
11.7
2007
6.6
23.5
9.1
23.1
13.2
13.4
11.1
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica (www.insse.ro)
Tuttavia, va fatta menzione del fatto che il settore industriale, rispetto a quello commerciale
e finanziario, si stia progressivamente ridimensionando, passando da un’incidenza del
27,1% nel 2002 a una del 23.5% nel 2007.Un settore che sta conoscendo di recente uno
sviluppo promettente è quello delle costruzioni, che dal 5.8% del 2002 è passato al 9.1%
nel 2007.
Allo stesso modo del PIL, anche l’occupazione (e di pari passo gli stipendi) sono aumentati
sensibilmente grazie all’offerta del settore edile e dei servizi, riducendo in modo
considerevole il tasso di disoccupazione che dall’8.4% del 2002 è sceso al 4.3% nel 2007.
Rispetto all’inflazione, ci sono stati miglioramenti notevoli, il tasso a due cifre del 2002
(17.85%) è stato progressivamente ridimensionato al 4.2% nel 2007.
Ciononostante, il paese rimane condizionato dall’insufficienza del conto corrente, infatti il
deficit di conto corrente continua ad ampliarsi, tanto che nel 2007 ha raggiunto il -12.8%
rispetto al -3.4% del 2002, in ragione di una domanda interna consistente, accompagnata
dall’apprezzamento del RON. Tuttavia, si prevede un lieve compressione del deficit per il
2008 se vi sarà una ripresa dal lato delle esportazioni.
Anche il primo trimestre 2008 ha registrato un andamento soddisfacente, a riprova della
forte crescita del paese. La crescita del PIL è stata del 7.5% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente, attestandosi come il valore più alto mai rilevato dal 1990 ad oggi.
Per quanto riguarda il PIL pro capite, si è passati da 5.630 euro nel 2007 a 10.000 euro
nell’anno in corso. Di conseguenza, il tenore di vita è migliorato: ne sono testimonianza
l’aumento in termini nominali del credito non governativo del 66%, seguito dalla crescita
dei crediti al consumo e la tendenza al risparmio, che ha raggiunto il 45%.
Il grafico seguente conferma quanto ribadito sinora: tra le voci che nel primo trimestre
2008 hanno inciso in modo positivo sul tasso di crescita del PIL (rispetto allo stesso
trimestre dell’anno precedente) ritroviamo i consumi finali (12%) e il capitale fisso lordo
(6.9%), a cui vanno però aggiunte le esportazioni nette, che hanno avuto un riflesso
negativo (-10.3%).
16
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Figura 1. Componenti che incidono sul tasso di crescita del PIL (2007-2008)
1,2%
Disponibilità scorte
-10,3%
Esportazioni nette
6,3%
Capitale fisso lordo
Spese finali
governative
0,4%
12,0%
Consumi finali
PIL
-15,0%
-10,0%
-5,0%
0,0%
3,2%
5,0%
10,0%
15,0%
Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE
Va sottolineato inoltre il buon andamento della bilancia commerciale, dal momento che le
esportazioni sono cresciute del 13.55% nei primi tre mesi del 2008, superando la dinamica
delle importazioni, pari a 12.3%. Questo ha favorito un calo del 21.2% del deficit di conto
corrente, che potrebbe ulteriormente ridimensionarsi con un miglioramento dell’export e
delle politiche monetarie e fiscali.
Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri invece, che hanno raggiunto 1,22 miliardi
di euro nei primi due mesi del 2008, va fatta menzione di come siano incrementati del 40%
rispetto allo stesso periodo del 2007. Tuttavia è necessario un occhio di riguardo nei
confronti dell’inflazione, che negli ultimi mesi del 2007 e nell’inizio del 2008 ha subito una
leggera crescita, anche se per il momento sembra stia rientrando.
Il cambio ufficiale comunicato dalla Banca Nazionale Romena al 31.12.2007 è stato pari a
3,53 RON/EURO rispetto ai 3,41 RON/EURO del 31.12.2006. Nel periodo compreso tra il
gennaio 2007 e maggio 2008, il cambio EURO/RON e USD/RON ha registrato evoluzioni
diverse. Durante la prima metà del 2007 i due cambi hanno mantenuto valori costanti, ma
da ottobre 2007 a maggio 2008 il cambio EURO/RON è cresciuto sensibilmente rispetto a
quello USD/RON, che ha fortemente risentito della crisi finanziaria americana.
La tabella che segue reassume gli indicatori relative al rischio paese, col dato del rating
messo a confronto con gli altri paesi dell’Europa centro Orientale.
17
1. L’ECONOMIA ROMENA
Tabella 3. Rischio paese dei paesi dell’Europa Centro- Orientale
Area
Romania
Polonia
Ungheria
Croazia
Bulgaria
Valuta
LEU
ZLOTY
FIORINO
KUNA
LEV
Rating
BBB/A-3
BBB+/A-2
BBB+/A-2
BBB+/A-2
BBB+/A-2
Fonte: Guida Paese Boscolo&Partners 2007
1.1.3. Investimenti e commercio estero
La Romania continua a catalizzare un numero crescente di investitori stranieri. Il grafico
riportato in basso a sinistra rappresenta il volume di investimenti diretti esteri (IDE) defluiti
in Romania dal 2002 al 2008.
Figura 2. IDE in Romania dal 2002 al 2008
10.000
9.000
milioni di Euro
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Fonte: Elaborazione FINCO su dati INS
Ne risulta che, salvo il 2002 e il 2003, anni in cui gli IDE furono inferiori ai 2.000 milioni di
euro, negli anni seguenti gli investimenti stranieri sono cresciuti sensibilmente,
raggiungendo il picco più alto nel 2006 (9.060 milioni di euro), a cui è seguito un calo nel
2007. Guardando al primo trimestre 2008, gli IDE sono cresciuti fino a 1,22 miliardi di euro
nei primi due mesi del 2008, registrando una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo
del 2007, durante il quale gli IDE non hanno superato gli 1,31 miliardi di euro. A marzo
18
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
invece, gli investimenti esteri diretti sono cresciuti del 38%, raggiungendo i 1,67 miliardi di
euro.
I principali settori verso cui sono confluiti gli investimenti diretti esteri nel primo trimestre
2008 sono stati:
-
industria (38,7% sul totale)
commercio all’ingrosso e al dettaglio (23,5%)
costruzioni (17%)
agricoltura (9,4%)
altro (13%).
Tali valori sono riportati nel grafico a torta seguente, riassuntivo della ripartizione
percentuale degli IDE per macrosettori.
Figura 3. Scomposizione degli IDE in settori
C ostruzioni
17%
Agricoltura
9%
Altro
13%
C ommercio
all’ingrosso
e al
dettaglio
23%
Industria
38%
Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE
19
1. L’ECONOMIA ROMENA
Rispetto a quanto detto sinora, è evidente l’incidenza degli investimenti diretti esteri sulla
crescita del paese, dal momento che coprono i vari settori economici nazionale.
L’istogramma seguente indica quanto gli IDE abbiano inciso sul PIL nel periodo 2002 e
2008. L’andamento del rapporto IDE/PIL nel periodo considerato ha registrato un trend
positivo tra il 2004 e il 2006, passando dall’8.5% al 9.3%, a cui è seguito nel 2007 un
ridimensionamento dell’incidenza degli IDE sul PIL per effetto di una forte riduzione del
volume degli investimenti, che, stando ad alcune previsioni, dovrebbe comprimersi anche
nel 2008.
Figura 4. Evoluzione del rapporto IDE/PIL dal 2002 al 2008
10%
9%
8%
7%
6%
5%
4%
3%
2%
1%
0%
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Fonte: Elaborazione FINCO su dati della Guida Paese Boscolo 2007
Per quanto riguarda i soggetti investitori, i paesi che guardano alla Romania sono
principalmente i paesi europei e l’Italia è il primo in graduatoria sia per numero di aziende
che per capitale investito. Al 31 dicembre 2007, secondo i dati ufficiali del Registro del
Commercio, le imprese italiane registrate erano 24.447, per un capitale versato di 890
milioni di euro. Sono indicati di seguito i principali paesi stranieri investitori al 31.12.2007.
Tabella 4. Maggiori paesi investitori in Romania, per numero di aziende
Paese
Totale Romania
Italia
Germania
Turchia
Cina
20
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Nr. aziende
147.663
24.447
15.572
10.242
8.982
Ungheria
Irak
USA
Francia
Siria
Israele
7.985
5.401
5.400
5.373
5.194
5.132
Fonte: Uffico del Registro del Commercio di Romania
Da un confronto tra i dati relativi al numero di aziende e al capitale investito dai paesi
stranieri, emerge come il volume di capitali investiti non sia proporzionale al numero di
aziende dislocate sul territorio. Esemplificativo a riguardo è il caso italiano. Si sottolinea che
i paesi posizionati in vetta alla classifica per la quantità di capitale investito sono l’Olanda
con 3446 milioni di euro, l’Austria con 2377 milioni di euro, seguite da Germania e Francia,
con un capitale inferiore ai 2000 milioni di euro.
Figura 5. Capitale straniero investito in Romania al 31.12.2007
3.500
Milioni di Euro
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
Turchia
Antille
Olandesi
Grecia
Gran
Bretagna
Cipro
Italia
Francia
Germania
Austria
Olanda
0
Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania
In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la Romania nel 2007 abbia
registrato un deficit della bilancia commerciale di 21590.8 milioni di euro, un valore ancora
più negativo rispetto al 2006, che aveva un saldo di 11759 milioni di euro. Questo notevole
aumento è dovuto alla forte crescita della domanda di beni di importazione e alla bassa
competitività dei prodotti romeni sul mercato interno e internazionale. Infatti, nel periodo
2006-2007, le importazioni sono aumentate di 10.000 milioni di euro, a differenza delle
21
1. L’ECONOMIA ROMENA
esportazioni che hanno subito un incremento impercettibile, passando da 25850.5 a
29401.8 milioni di euro.
Di seguito è riportata una tabella che indica l’evoluzione della Bilancia Commerciale dal
2002 al 2007 nelle voci Export FOB, Import FOB e saldo.
Tabella 5. Bilancia commerciale 2002-2007, in milioni di euro
Export FOB
Import FOB
Bilancia commerciale
2002
14675
17427
-2752
2003
15614
19569
-3995
2004
18935
24258
-5323
2005
22255
30061
-7806
2006
25850
37609
-11759
2007
29401
50992
-21590
Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania
I dati dimostrano chiaramente come il saldo negativo della Bilancia Commerciale sia
cresciuto progressivamente nel periodo esaminato, in ragione di un aumento molto più
marcato delle esportazioni rispetto alle importazioni. Ad ogni modo, l’incremento
esponenziale del saldo Import FOB/Export FOB è avvenuto tra il 2006 e il 2007, periodo in
cui le importazioni hanno avuto una variazione annua rispettivamente del 24.8% e del
25.1%, mentre le esportazioni del 16.6% e del 13.7%.
Per quanto riguarda il 2008, le previsioni non sono incoraggianti, in quanto si stima che le
importazioni toccheranno i 60,7 miliardi di euro e le esportazioni i 35 miliardi di euro,
portando il saldo della Bilancia Commerciale a 25 miliardi di euro. Tuttavia, il ritmo di
crescita sarà inferiore rispetto agli anni precedenti, vista la buona performance delle
esportazioni accompagnata da una frenata delle importazioni.
Tabella 6. Bilancia commerciale: previsioni
(valori in miliardi di euro e variazione annuale %)
Esportazioni
Variazione annua %
Importazioni
Variazione annua %
Saldo bilancia commerciale
2006
25.9
16.6%
40.7
24.8%
14.9
2007
29.4
13.7%
50.9
25.1%
21.5
2008
35.0
17.4%
60.7
18.1%
25.0
Fonte: Ministero delle Finanze di Romania
Export: Le esportazioni FOB nel 2007 sono state pari a 29401.8 milioni di euro e hanno
registrato una crescita del 13.7% rispetto allo stesso periodo del 2006. La struttura delle
esportazioni è data da 8 tipi di merci. Il grafico 7 indica i prodotti per i quali la Romania sui
mercati internazionali è più competitiva, in ragione delle esportazioni. Spiccano i settori dei
22
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
dispositivi meccanici e degli apparecchi elettrici, che coprono il 21% delle esportazioni,
seguiti da prodotti tessili (19%) e metallurgici (16%).
Figura 6. Analisi dell’export romeno, per prodotti
Minerari
8%
Mezzi di
trasporto
12%
C himici e
plastica
9%
Agroalimentari
4%
Altri
11%
Meccanici ed
elettrici
21%
Tessili
19%
Metallurgici
16%
Fonte: Nota congiunturale dell’Istituto del Commercio Estero
Import: Stando ai dati ell’ICE e dell’ARIS, le importazioni FOB (free on board) nel 2007
sono state pari a 50.992 milioni di euro e hanno registrato una crescita del 25.1% rispetto
allo stesso periodo del 2006. Il grafico che segue individua i prodotti maggiormente
importati in Romania e il relativo peso percentuale di ognuno sull’import. Tra questi, va
fatta menzione dei dispositivi meccanici (25%), i prodotti di lavorazione chimica (14%) e i
mezzi di trasporto (14%).
Figura 7. Analisi delle importazioni romene, per prodotti
23
1. L’ECONOMIA ROMENA
Mezzi di
trasporto
14%
Minerari
12%
Agroalimentari
6%
Altri
8%
C himici e
plastica
14%
Tessili
10%
Meccanici ed
elettrici
25%
Metallurgici
11%
Fonte: Nota congiunturale dell’Istituto del Commercio Estero
Nel periodo aprile-giugno 2008 si è registrato per il mercato romeno nel suo complesso un
trend positivo di crescita rispetto al trimestre precedente (industria, commercio, costruzioni
e servizi).
Tabella 7. Tendenze generali dei vari mercati (II° trimestre 2008)
Evoluzione
Situazione economica
Contratti e ordini
Numero Dipendenti
Prezzi
Industria
manifatturiera
crescita
crescita
stabile
aumento
Costruzioni
crescita
crescita
stabile
stabile
Commercio
al dettaglio
crescita
crescita
crescita
aumento
Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze
24
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Servizi
crescita
crescita
crescita
aumento
In relazione all’industria manifatturiera, va fatta menzione di come il secondo trimestre
2008 abbia registrato una crescita del settore, sia in termini di produzione (saldo
congiunturale +23%) che di contratti e ordini (saldo congiunturale +19%).
Per le esportazioni dei prodotti finiti, si è riscontrata una leggera crescita, questo in ragione
di una maggiore competitività dei prodotti romeni sul mercato europeo (saldo congiunturale
7%).
Il numero di lavoratori dipendenti si è stabilizzato, mentre i prezzi dei prodotti sono
aumentati in modo consistente, del 25%. Tuttavia, l’intensità di crescita è stata inferiore
rispetto al primo trimestre.
Il box che segue riassume la situazione registrata nei maggiori comparti dell’economia
romena.
Tabella 8. Analisi della realtà dei settori in maggiore crescita
Costruzioni
Il settore edile, in
conformità con le
previsioni, ha registrato
uno sviluppo notevole. Si è
verificato un incremento
della produzione
accompagnato dalla
crescita dei contratti e degli
ordini. I prezzi invece non
hanno subito variazioni
rispetto al trimestre
precedente. Per quanto
riguarda l’occupazione, vi è
stato un aumento
considerevole dei
dipendenti nel settore.
Commercio al dettaglio
Anche il commercio al
dettaglio nel periodo aprilegiugno 2008 ha avuto un
andamento più che
soddisfacente, infatti le
vendite sono cresciute del
39% e si stima che nel
prossimo trimestre
subiranno ulteriori
incrementi. Dal lato dei
dipendenti, si è avuto un
numero significativo di
assunzioni e i prezzi, in
ragione dell’inflazione e della
domanda, hanno registrato
pesanti rincari, con un
aumento del 44%.
Servizi
Il settore dei servizi è un
settore in ascesa: i benefici
più consistenti riguardano le
grandi aziende seguite dalle
medie e piccole imprese. La
domanda di servizi è
cresciuta in modo marcato e
di pari passo i prezzi sono
aumentati del 27%.
L’occupazione ha registrato
invece una crescita del 10%.
Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze
1.2.
Costi della manodopera e dei fattori produttivi
Nel anno 2007 lo stipendio medio lordo in Romania è stato di 1.270 RON (352 euro),
mentre nel 2008 lo stipendio medio lordo si è attestato su un livello pari a 1.550 lei (430
euro). I dati di giugno 2008 dell’Istituto Nazionale di statistica presentano il quadro,
riassunto nella tabella seguente, relativo alle retribuzioni nei diversi settori d’attività, ad un
cambio pari a 3,6 RON/1 euro.
A partire dal 1 gennaio 2007, il Contratto collettivo unico a livello nazionale per gli anni
2007-2010 prevede uno stipendio di base minimo lordo di 440 RON/mese (circa 130 euro)
25
1. L’ECONOMIA ROMENA
per un programma di lavoro di 170 ore. A partire dal 1 gennaio 2008 lo stipendio di base
minimo È stato portato a 500 RON/mese. A riguardo del valore minimo vanno evidenziati
due aspetti essenziali:
- Il salario minimo lordo obbligatorio può essere superiore a 500 RON se esistono
regolamentazioni diverse nei contratti collettivi di settore.
- Nel calcolo del salario minimo bisogna tener conto dei coefficienti di inquadramento
stabiliti dai contratti collettivi di lavoro.
I diritti previsti nel Contratto collettivo nazionale sono da considerarsi quali “diritti minimi”
per la successiva “negoziazione” dei contratti collettivi aziendali (obbligatori per le società
con più di 20 dipendenti).
Tabella 9. Reddito medio mensile lordo nei diversi settori dell’economia (Euro)
Settore di attività
Valore medio per economia
Agricoltura e servizi annessi
Industria (in generale)
Industria tessile
Industria metallurgica
Costruzioni metalliche e prodotti in metallo
Industria chimica
Costruzioni
Alberghi e ristoranti
Sanità e assistenza sociale
Amministrazione pubblica
Nettezza urbana
Intermediazioni finanziarie
Trasporti terrestri
giugno 2007
382
259
355
250
449
343
489
317
227
326
680
255
1330
368
giugno 2008
482
318
442
297
563
418
595
398
260
512
823
328
1253
448
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica
Nella tabella seguente, riassumiamo inoltre il costo medio mensile supportato da un’azienda
operativa in Romania.
Tabella 10. Costi mensili medi per le aziende in Romania
Voce di costo
Carburante
Acqua (euro / m2)
Energia elettrica (euro / kwh)
26
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Euro
0,71
0,18
0.07
Gas (euro / m3)
Lavoro (stipendio lordo)
Trasporto dall'Italia a Bucarest
0,11
260,00
2070,00
Fonte: ICE, sede di Bucarest
Riassumiamo inoltre (tabella in basso, nr.11) i dati relativi ai costi delle utilities (2008) nelle
varie regioni del paese. Va fatta menzione di come i costi riportati dipendano dai consumi e
dall’energia elettrica (i prezzi non includono l’IVA).
Tabella 11. Costi delle utilities nelle maggiori regioni di Romania (2008)
Regione
West Region
South Region
East Region
North Region
Central Region (compresa Cluj)
Potenza
Ron / kwh (*)
0,1680 - 0,3471
0,1691 - 0,3495
0,1671 - 0,3454
0,1675 - 0,3461
0,1671 - 0,3454
(*) alto voltaggio 220 kv
Fonte: Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri
27
1. L’ECONOMIA ROMENA
Gas
Ron/1000 mc
978,33 - 999,10
1007,09 - 1043,92
914,16 - 983,10
832,01 - 901,89
914,16 - 983,10
2.
I settori industriali e tecnologici
2.1.
Il settore agroalimentare
2.1.1. Breve presentazione del settore
La crescita economica della Romania potrebbe superare la soglia dell’8% nel 2008,
nonostante l’anno agricolo non sia stato uno dei migliori in termini di quantità prodotte. Nel
primo trimestre dell’anno, l’economia ha registrato un aumento inaspettato dell’8.2%, in
ragione dell’eccedenza del settore edilizio e dei servizi, ma, secondo i rappresentanti della
BNR, un anno agricolo produttivo potrebbe contribuire addirittura di 1-2 punti percentuali
sulla crescita economica 2008, che potrebbe dunque superare la soglia del 7%. L’agricoltura
ecologica rappresenta infatti, assieme all’industria tessile, all’industria leggera e quella di
mobile, una delle tre principali risorse dell’export romeno.
La Romania, con una superficie di 238.391 km² e una popolazione di 21,7 milioni di
abitanti, occupa il secondo posto in Europa, dopo la Francia, come terreno agricolo procapite. L’agricoltura in Romania, in generale, è sempre stato un settore di primaria
importanza per il Paese. Tale vocazione primaria è riscontrabile anche dai dati relativi alla
popolazione residente nelle zone rurali, pari al 44,8% del totale. Mentre pero’ i settori
industriali e dei servizi si evolvono avvicinandosi a valori tipici di un’economia più evoluta,
l’agricoltura invece mostra segni di stasi. Le persone occupate in agricoltura sono risultate
essere, nel 2006, 2,8 milioni, pari al 30,5% del totale della popolazione occupata. Anche il
contributo alla formazione del PIL nazionale è abbastanza significativo, attestandosi intorno
al 7,5%. Va poi fatta menzione di come la popolazione agricola registry una struttura
professionale di buon livello: 50 mila specialisti hanno ottenuto certificate di preparazione
superiore e il 35,4% della popolazione occupata in agricoltura ha un’istruzione media.
Il terreno arabile rappresenta circa il 63% della superficie agricola, le colture permanenti il
3% e i pascoli permanenti il 33%. La zona temperata presenta una grande varietà di colture
distribuite sui 9.339 milioni terreno fertile. La produzione, basata prevalentemente sui
cereali, spazia dai legumi al cotone, dalle patate al lino, dal girasole alla colza, dalla
barbabietola da zucchero alla canapa. La Romania è tra i primi produttori europei di
granturco e frumento. Notevole diffusione hanno le colture ortofrutticole e la produzione di
vite (la Romania è l’ottavo produttore mondiale di vino) e di tabacco. A livello europeo, la
Romania detiene uno dei primi posti nel settore della produzione degli oli comestibili, il cui
settore di lavorazione È cresciuto rapidamente concentrandosi intorno a pochi attori
importanti: romeni e internazionali (le americane Bunge e Cargill) che dominano il mercato
delle oleaginose. Di grande rilevanza sono anche le produzioni di avena, segale e riso. Forte
anche il settore dell’agricoltura ecologica. Si valuta che le superficie totali coltivate in
sistema ecologico abbiano raggiunto i circa 75 mila ettari, includendo colture cerealicole,
per foraggi, pascoli, piante oleaginose e proteiche, ortaggi, frutti (visciole, ciliege) frutti di
bosco ecc. Nel settore zootecnico ecologico, si stimano incrementi ai capi bestiame di circa
10 mila capi per le muche per latte, 70 mila capi ovini per latte, 6 mila capi di pollame.
28
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
I processi di privatizzazione dei terreni agricoli, avviati all’inizio degli anni ’90, hanno
provocato un’estrema parcellizzazione degli stessi. Nel 1990, l’intera superficie si trovava
ancora in proprietà collettiva (CAP –cooperative agricole di produzione o IAS – aziende
agricole statali). A partire dal 1991 (in base alla legge 18) un gran numero di vecchi
proprietari è entrato in possesso dei propri terreni; sono stati restituiti circa 9340 mila ettari
terreno arabile, però non più di 10 ettari per famiglia. Si sono formate, in questo modo, 3,9
milioni di piccole proprietà agricole. In agricoltura, il settore privato rappresenta ad oggi il
97,3% del valore della produzione, cioè il 97,4% della produzione vegetale e il 98,9% della
produzione zootecnica. Le piccole proprietà detengono circa il 66,5% della superficie
agricola del Paese. Dato che queste non hanno la dovuta capacità di fare investimenti,
impiegare sistemi di irrigazioni, concimare i terreni e applicare tecnologie moderne, una
parte dell’agricoltura non è riuscita a registrare aumenti di produttività e uscire da uno stato
di sussistenza per avviarsi verso relazioni di mercato.
Anche l’industria alimentare mostra chiari segnali di crisi dovuta dallo stato delle
attrezzature, alla mancanza di capacità tecnica ed alla scarsità di capitali disponibili per gli
investimenti. L’agroindustria sta attraversando, infatti, da oltre dieci anni un periodo di
crisi, dovuto soprattutto all’obsolescenza delle attrezzature e alla arretratezza delle
tecniche, che impediscono di soddisfare la domanda interna e costringono la Romania ad
importare i prodotti agroalimentari. Le difficoltà del settore derivano anche dagli alti costi di
gestione e dall’impossibilità di usufruire di economie di scala a causa dell’eccessiva
frammentazione delle proprietà e dalle piccole dimensioni delle aziende.
Circa il 90% del terreno agricolo è in mano ai privati e la superficie agricola media aziendale
è di 2,7 ettari. In Romania esistono, attualmente, circa 3,9 milioni di unità agricole, il 40%
delle quali coltiva meno di un ettaro e il 6% del totale della superficie coltivata. I 2/3 delle
aziende hanno una dimensione inferiore ai 3 ettari, per una superficie complessiva che
rappresenta circa il 20% del totale. Caso unico tra i pesi dell’Europa Centrale, l’agricoltura
romena ha registrato un incremento in termini occupazionali (39,6% nel 1997) negli anni
’90.
Nel periodo successivo al 1989 nell’agricoltura della Romania si sono verificati cambiamenti
meno spettacolari rispetto a quelli avvenuti in altri settori, per quanto riguardano la
struttura e il volume della produzione. Comunque, nel settore si sono registrati mutamenti
importanti nella struttura della proprietà e della popolazione occupata, come nelle relazioni
di export-import.
L’industria degli alimenti e delle bevande è un settore di particolare rilevanza per l’economia
romena, rappresentando il 7% del PIL nazionale e occupando il 4% degli occupati nazionali
(175.000 unità). I piu’ importanti sottosettori dell’industria alimentare sono: industria
molitoria e della panificazione, industria della carne, industria degli oli e industria lattierocasearia. La produzione dei principali prodotti alimentari ha conosciuto un aumento
continuo nel periodo 2000-2006: carne (+59,4%), preparati di carne (+96.4%),
semiconserve di pesce (+199,6%), prodotti lattei freschi (+135,2%). formaggi (+86,1%),
mentre per i vini si e‘ registrato un calo dell’8,2% (dovuto alle condizioni climatiche
sfavorevoli).
29
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
L’industria alimentare ha avuto, nel 2006, un peso del 12,8% rispetto al totale del comparto
industriale. Il valore della produzione alimentare È aumentato nel periodo 2000-2006 del
62,1%.
Nonostante l’alto potenziale produttivo, l’agro-industria romena non riesce a soddisfare la
domanda interna di prodotti agricoli e alimentari, costringendo il Paese a diventare un
importatore netto di tali prodotti. Significativi sono i dati relativi all’import di alcuni prodotti
alimentari di primaria importanza come la carne, per la quale viene importato il 70% del
fabbisogno nazionale, il latte per il quale tale percentuale è del 30-40% o lo zucchero il cui
import copre l’ 80% della domanda.
L’industria alimentare romena sta facendo tutto il possibile per sopravvivere, nonostante le
condizioni siano avverse in relazione agli approviggiamenti di materie prime e la
concorrenza dei prodotti stranieri sia sempre più spietata.
Con l’appoggio dell’Agenzia Nipponica per la Cooperazione Internazionale (JICA), l’Agenzia
Nazionale di Consulenza Agricola ha iniziato nell’autunno del 2003 lo svolgimento di un
programma di istruzione dei produttori agricoli per la creazione di un sistema di cooperative
agricole destinate a ottenere livelli superiori di rendimento. Tali cooperative, che
garantiscono la proprietà, si occuperanno del prelevamento della produzione, della
standardizzazione, dell’osservanza delle norme di qualità e della valorizzazione della
produzione. I due organismi svolgono corsi per la “Formazione dei formatori” che si
occupino dell’istruzione dei futuri membri cooperatori. Sono stati istruiti e formati dal punto
di vista professionale oltre 40 mila produttori agricoli.
La figura seguente illustra, per regione geografica, la conformazione pedoclimatica del
territorio romeno, con menzione del tipo di coltura che piu’ si addice alla morfologia e alle
caratteristiche delle diverse aree agricole romene.
30
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Figura 8. Fattori pedoclimatici dell’agricoltura romena
Fonte: Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale di Romania (2006)
- ZONA 1: Localizzazione: sud della Romania – area molto irrigata;
Province: Mehedinţi, Dolj,Olt, Teleorman, Ilfov, Giurgiu, Ialomiţa, Calaraşi,
Constanţa.Zona favorevole alla coltivazione di: Cereali; piante d’innesto; Zootecnia
(carne;latte).
- ZONA 2: Localizzazione: sud della Romania - zona collinare
Province: Gorj, Vâlcea, Argeş, Dâmboviţa, Prahova, Buzău.Zona favorevole alla:
Zootecnia (allevamento bestiame);Pomicoltura;Coltura dei legumi; Viticoltura
- ZONA 3: Localizzazione: est della Romania – zona collinare e pianeggiante;
Province: Caraş Severin, Timiş, Arad, Bihor, Satu Mare.Zona favorevole alla: Pomicoltura,
coltivazione di cereali, piante d’innesto e allevamento di bestiame.
31
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
- ZONA 4: Localizzazione: Transilvania - zona collinare;
Province: Maramureş, Bistriţa Năsăud, Sălaj, Cluj, Mureş, Harghita, Covasna, Alba,
Hunedoara, Sibiu, Braşov.Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Coltura di legumi
e patate;Pomicoltura; Coltivazione dei cereali
- ZONA 5: Localizzazione: Moldova – zona di pianure, colline e delta;
Province: Botoşani, Suceava, Iaşi, Neamţ, Vaslui, Bacău, Vrancea, Galaţi, Brăila, Tulcea.
Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Viticoltura; Coltura di legume e patate;
Piscicoltura.
2.1.2. Commercio estero e dinamiche interne
In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la bilancia agroalimentare
della Romania sia da anni nettamente negativa. Si tratta di uno dei problemi mai risolti a
livello di politica economica nazionale dall’inizio della transizione post-comunista ad oggi. La
Romania rimane ancora un paese dipendente dalle importazioni di alimenti: secondo le
statistiche, il valore dei prodotti alimentari importati negli ultimi cinque mesi del 2008 è
stato di 4.939 miliardi di euro. Comunque, i prodotti che hanno registrato gli aumenti più
significativi nell’ultimo mese in termini di importazioni sono stati frutta, carne e olio. Al
contrario, il valore delle esportazioni nello stesso periodo preso in esame è stato quasi tre
volte inferiore, pari a 1.606 miliardi di euro, questo in ragione di una moneta nazionale
molto forte e degli alti costi di produzione, che hanno messo in cattiva luce i prodotti
romeni sul mercato internazionale. Ne consegue che, secondo i rappresentanti del settore
delle esportazioni, il deficit commerciale del paese dovrebbe raggiungere addirittura i 25
miliardi di euro.
Tabella 12. Saldo della bilancia dei pagamenti in agricoltura (2005- fine 2007)
Export
Import
Saldo
Variazione saldo
2005
673,4
2.021,9
-1.348,5
2006
854,0
2.424,7
-1.570, 7
+16,5%
Gen-set 2006
550,5
1.709,2
-1.158,7
Gen-dic 2007
759,9
2.322,9
-1.563,0
+34,9%
Fonte integrale: Nota sull’agricoltura dell’ICE di Bucarest, giugno 2008.
Stando alle statistiche INS, alcuni prodotti stanno diventando sempre più cari, nonostante
siano prodotti di stagione: é il caso di frutta, olio, carne di maiale ed altri tipi di carne, i cui
prezzi sono aumentati sensibilmente, a differenza dei prezzi di uova, verdure e latticini che
hanno registrato una leggera flessione. Stando agli analisti, un incremento dei prezzi della
frutta è inevitabile all’inizio dell’estate, dal momento che si tratta della prima produzione
interna, mentre i rincari dei prezzi della carne sono dovuti alla mancanza di foraggio, infatti
negli ultimi tre mesi, i prezzi della carne suina sono aumentati del 30% e quelli della carne
di manzo del 40-50%.
Le esportazioni romene di prodotti agroalimentari nei primi 9 mesi del 2007 sono state pari
a 759,9 milioni di Euro, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2006 del 38%. Le
32
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
categorie di prodotti più esportati sono: animali vivi, tabacco, sementi e frutti oleaginosi,
piante industriali o medicinali, paglia e foraggi. L’Unione Europea assorbe il 74% dell’export
romeno. Il principale Paese di destinazione è l’Italia con una quota del 21,5%, seguita da
Bulgaria (8,9%), Ungheria (8,5%), Grecia (8,0%) e Germania (7,9%). I principali prodotti
esportati in Italia sono il tabacco, gli animali vivi, gli ortaggi ed i cereali.
I dati di interscambio settoriale con gli altri Paesi dell’UE relativi ai primi 9 mesi del 2007
registrano un valore dei prodotti importati pari a 1.709,1 milioni di Euro, in crescita
dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2006. Dal 1 gennaio 2007, infatti, lo spazio
doganale romeno È diventato parte dello spazio comunitario, perciò le operazioni di
import/export sono diventate operazioni di commercio intracomunitario con conseguente
abolizione dei dazi per i beni importati dagli altri Paesi dell’UE.
I principali prodotti importati dall’Ungheria sono i cereali e prodotti dell’industria molitoria,
prodotti carnei, zucchero e dolciumi. Per quanto riguarda la Germania quasi i tre quarti
dell’import è costituito da prodotti carnei ai quali si aggiunge la voce “caffè-tè”. L’Olanda
esporta principalmente prodotti carnei, piante e fiori, ortofrutticoli freschi e preparati.
L’Italia è risultata essere il quarto Paese fornitore di prodotti agroalimentari della Romania
con un valore di prodotti esportati di 142,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto al
valore registrato nello stesso periodo dell’anno precedente (+66.9%).
Nonostante la crescita economica degli ultimi anni, le attività commerciali sono state
influenzate dal limitato potere d’acquisto dei consumatori romeni rimasto ancora a livelli
molto bassi rispetto alla media UE. I redditi della popolazione sono rappresentati per oltre il
61% da redditi da lavoro dipendente. In media, al netto di tasse e contributi, uno stipendio
si aggira intorno ai 300-350 Euro mensili, con variazioni legate al territorio (si registrano
stipendi più alti nelle città o dove esiste una forte presenza di investitori esteri come ad
esempio Bucarest dove lo stipendio medio era superiore del 37% rispetto alla media
nazionale), ed al settore (come l’industria estrattiva, del tabacco, dei trasporti aerei e delle
intermediazioni finanziarie, per i quali lo stipendio netto è di circa 680 Euro), mentre una
pensione media raggiunge solo i 150 Euro al mese. Pertanto, il mercato dei beni di
consumo, ed in particolare dei prodotti alimentari di alta qualità, è direttamente
condizionato alla crescita del tenore di vita della popolazione e potrà assumere un certo
interesse solo nel medio-lungo periodo.
I problemi legati al consumo derivano anche da un certo rincaro dei prezzi registrato negli
ultimo anni. Secondo uno studio realizzato da Eurostat, i prezzi dei prodotti agroalimentari
in Romania sono cresciuti del 16.3% nell’ultimo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso. I produttori autoctoni sono in attesa di una stabilizzazione dei
prezzi del settore, ma tutto dipende da fattori esogeni, quali l’evoluzione della moneta
nazionale rispetto all’euro, i prezzi delle utilities e il costo della manodopera. Finora le
principale cause di aumento dei prezzi sono il deprezzamento della moneta nazionale e la
crescita dei prezzi delle materie prime. Facendo un confronto con la media europea, la
maggior parte dei prezzi di prodotti alimentari romeni è di oltre 7.3 punti percentuali
superiore al livello medio registrato nell’UE 27.
33
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Tenedo quale punto fermo la crescita dei prezzi di queste categorie di prodotti, la Romania
occupa ben la quinta posizione nella graduatoria dei paesi con i prezzi agroalimentari più
alti d’Europa, dopo la Lituania, che ha registrato un aumento dei prezzi del 47.1%, l’Estonia
(46%), la Gran Bretagna (38.6%) e la Lettonia (33.1%). I prezzi delle piante industriali
sono di 31.6 punti percentuali più cari rispetto all’UE 27, i prezzi delle verdure sono di 8.3
punti percentuali a sfavore dei romeni, quelli dei cereali hanno registrato una crescita del
60.7% e i prezzi della frutta sono del 20.8% più cari rispetto all’UE.
Tra gli IDE giunti in Romania, È possibile stimare che nel 2008 circa lo 0,9% di questo
ammontare sia destinato al settore agricolo e zootecnico e circa il 7,5% all’industria
alimentare. Tali investimenti si sono diretti soprattutto verso produzione di birra, bevande
analcoliche, tabacco, vini e dolciumi.
Tabella 13. Principali prodotti esportati dall’Italia nei primi 9 mesi del 2007
Prodotti
Prodotti Ortofrutticoli
Carni
Preparazioni Alimentari Diverse
Oli e Grassi
Vini
Prodotti Dolciari
Caffè
Conserve e Succhi vegetali
Prodotti Itici
Alcool e Prodotti Alcolici
Pasta
Prodotti Latiero Caseari
Acque Minerali e Bevande non Alcoliche
Animali
Riso
Vermut
Altri Prodotti di Origine Animale: Miele, Uova ecc.
Altri Prodotti di Origine Vegetale: Cereali, Speze ecc.
Aceti
Valori
MEuro
24,29
14,71
7,83
5,90
5,54
5,49
5,32
3,38
3,19
2,62
2,32
2,24
1,83
1,25
1,17
0,75
0,61
0,59
0,21
Quote
%
23,95
14,51
7,72
5,82
5,46
5,41
5,25
3,34
3,14
2,58
2,29
2,21
1,81
1,23
1,15
0,74
0,60
0,58
0,20
Var
%
332,10
10,54
17,47
8,65
102,70
51,82
5,09
32,84
-10,47
145,50
28,65
92,68
132,20
13,49
68,34
21,33
463,30
-31,10
32,81
Fonte: Elab. ICEsu dati ISTAT
Relativamente ai canali distributivi, la figura di base È l’importatore (generalmente
esclusivista per il mercato), dotato di rete di distribuzione sul territorio e, spesso, provvisto
di mezzi di trasporto. Il numero di supermercati, iper, discount e i centri commerciali è in
rapido aumento.
34
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Al 31 dicembre 2007, erano registrate 24.474 imprese miste italo-romene (primo posto, in
termini di presenza quantitative di investitori stranieri in Romania) con un capitale investito
di 890 milioni di euro (quinto posto), di cui attive circa il 75% tra le società registrate a
partecipazione italiana. Il numero di società miste del settore agricolo, silvicoltura,
piscicoltura ed industria alimentare e del tabacco, è valutabile intorno al 10% del totale. I
sottosettori agroindustriali di punta degli investimenti italiani sono: agricoltura e zootecnia
(circa l’8% del totale) ed industria alimentare (1,7%).
Il numero più importante delle aziende con partecipazione italiana del settore agroindustriale è ubicato nelle zone dell’Ovest del Paese (province di Timis, Arad e Bihor) ed a
Bucarest e dintorni. I principali prodotti italiani importati in Romania sono tradizionalmente
quelli di più largo consumo: come le carni e i prodotti ortofrutticoli, ai quali ultimamente, ed
in particolare dopo l’entrata del Paese nell’UE, si sono aggiunti altri importanti prodotti
italiani a più alto valore come i vini, l’olio, succhi concentrati di agrumi, i prodotti dolciari ed
il caffè.
Lo sviluppo delle vendite di prodotti alimentari italiani dovrebbe seguire l’espandersi della
GDO, presumendo un contenimento del livello dei prezzi rispetto a quello elevato rilevabile
nei comuni negozi al dettaglio.
2.1.3. Analisi swot del settore agroalimentare
Un’analisi SWOT dell’industria alimentare potrebbe riassumersi come segue:
Punti di forza
Aumento della competitività negli ultimi
anni.
Crescita degli investimenti diretti esteri e
nazionali nel settore.
Esistenza di una larga gamma di prodotti
tradizionali (cca 1500 registrati a livello
nazionale).
Sviluppo delle reti della grande
distribuzione organizzata.
Possibilità di finanziamento comunitario
per progetti di sviluppo rurare a
35
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Punti di debolezza
Un’industria formata da tantissime piccole
società, che non beneficiano di economie di
scala, e in cui l’utilizzo delle capacità
produttive dà come risultato una bassa
produttività e competitività.
Difficile accesso al sistema creditizio che
impedisce l’ammodernamento dei sistemi di
produzione.
Problemi legati al rifornimento di materie
prime (dal punto di vista quantitativo e
qualitativo) e alla mancanza di investimenti
in molte unità di trasformazione del settore
agro-alimentare determinano un livello
basso di conformità agli standard europei
(inclusi i sistemi ISO e HACCP) e di
sicurezza alimentare.
Basso sviluppo dei canali di
commercializzazione per i piccoli produttori.
Rendimenti bassi della produzione agricola
sia vegetale che animale, (produttività del
produzione agricola.
lavoro nell’agricoltura che è la più bassa
della regione).
Opportunità
Ulteriore sviluppo degli investimenti esteri
diretti con l’adesione all’UE.
Accelerazione della ristrutturazione (nei
settori latte, carne, uova).
Continuo fabbisogno di ammodernamento
e ristrutturazione.
Crescita della domanda per i prodotti
tradizionali, di qualità e biologici.
Integrazione verticale tra agricoltori, unità
di trasformazione dei prodotti agricoli e reti
della GDO.
Minacce
Termine del periodo di transizione per la
conformità alle norme europee (2009).
Concorrenza estera.
Incapacità di migliorare la qualità delle
materie prime.
Un’analisi SWOT del settore dell’agricoltura romeno si riassume invece cosi’:
Punti di forza
Potenziale agricolo significativo (il 6% della
superficie agricola utilizzata – SAU dell’UE27). circa il 28% della SAU È già
concentrata in aziende grandi, che nella
maggior parte sono competitive.
Superfici estese con condizioni favorevoli
per l’agricoltura, che permettono anche la
diversificazione delle colture.
Reti delle infrastrutture irrigue primarie
che coprono una parte importante della
superficie agricola.
Introduzione dinamica dell’agricoltura
biologica.
Punti di debolezza
La stragrande parte della SAU È utilizzata
da aziende individuali al di sotto del livello
di sussistenza (45%) o molto vicine a tale
livello (16%).
Bassa dotazione tecnica, di non adeguato
livello qualitativo, vero sopratutto per le
piccole aziende.
Infrastruttura agricola estesa ma ancora
inadeguata (es. strutture di irrigazione
inefficaci).
Produttività agricola sotto il potenziale
reale.
Basso livello di conformità alle norme UE.
Bassa diversificazione delle colture.
Opportunità
Disponibilità di un grande mercato locale,
con elevati potenzialità di espansione nei
paesi limitrofi.
Elevati margini di sviluppo per
ammodernamento e ristrutturazione del
settore.
Priorità dell’UE nell’utilizzo delle energie
36
Minacce
Incapacità di migliorare i servizi a sostegno
del mercato (mercato fondiario, crediti,
servizi di consulenza e di marketing).
Bassa capacità di assorbimento dei fondi
comunitari (almeno fino ad agosto 2008).
Concorrenza estera (anche per i prodotti
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
rinnovabili.
Riabilitazione delle infrastrutture di
irrigazione.
Stabiliti, grazie ai negoziati con l’UE sul
regime del commercio bilaterale di prodotti
agricoli i contingenti esenti da dazi
doganali.
biologici), UE e internazionale (Turchia,
Paesi arabi, Sud-America).
Cambiamenti climatici.
Calamità naturali (inondazioni degli ultimo
anni) e malattie degli animali (morie di polli,
lumache, bovini).
Crescita dei costi di irrigazione, a causa
dell’aumento del prezzo dell’energia e della
bassa efficacia dell’infrastruttura idraulica.
2.2.
Il settore aerospaziale
Le imprese romene impegnate in attività correlate a quelle spaziali sono pochissime, le
principali sono Geosystem Romania che lavora nell’analisi dei dati elaborati, Intergis Grup
impiegata nelle applicazioni di navigazione e Rertel e Bitnet che offrono servizi satellite in
telecomunicazioni e immagini.
In occasione di un incontro italo-romeno, organizzato dalla Camera di Commercio e
dell’Industria Romena, in favore di una delegazione di Torino, il segretario generale della
CCI Torino ha dichiarato che gli uomini d’affari italiani sono interessati a investire
nell’industria aerospaziale romena, attraverso joint venture e investimenti diretti esteri.
Inoltre, va fatta menzione di come da anni statunitensi ma soprattutto canadesi assumano
esperti romeni nell’industria aerospaziale. Su quest’ultimo punto, visto che l’economia
canadese (e il distretto di Montreal nello specifico) si confronta con la mancanza di
personale specializzato (vi sono localizzate compagnie di prestigio nel settore aerospaziale,
che necessitano di lavoratori, tanto da ricorrere a personale qualificato proveniente
dall’estero), i governi romeno e canadese, assieme ai rappresentanti dell’industria
aerospaziale, hanno iniziato un programma di reclutamento di specialisti. Cio’ spiega il fatto
che molti ingegneri romeni già lavorino in Canada.
A livello nazionale, la Romania non dispone di leggi specifiche che disciplinano l’ambito
spaziale, ma fa riferimento esclusivamente ad accordi e trattati internazionali ratificati nel
corso degli anni, tra cui il Trattato sullo Spazio Cosmico, l’Accordo sul salvataggio, la
Convenzione sulla responsabilità, l’Accordo sulla Luna, il divieto di test nucleari e l’ITU.
L’unica eccezione é la Convenzione sulla Registrazione, che non é stata ratificata. Inoltre la
Romania é uno stato partecipante dell’Accordo di Wassenaar, ma non é partner del Regime
di Controllo della Tecnologia Missilistica.
Priorità nazionali nel campo spaziale: la Romania non ha ancora sviluppato una politica in
relazione alle attività spaziali, dal momento che gli obiettivi nazionali più importanti sono la
partecipazione a missioni internazionali e l’integrazione all’ESA. In ogni caso, i programmi
nazionali vanno di pari passo coi programmi internazionali di maggior rilievo.
37
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Gli aspetti sui quali intende concentrarsi il paese sono principalmente i progetti di ricerca
spaziale sostenuti attraverso la cooperazione internazionale e i progetti per la costruzione di
specifiche infrastrutture spaziali. Si punta inoltre allo sviluppo di centri di eccellenza e di
piccole compagnie specializzate nel campo spaziale. Rispetto agli obiettivi di politica estera
connessi all’ambito spaziale, il governo romeno dimostra piena disponibilità per migliorare
l’integrazione e gli interscambi nel settore, con il resto d’Europa e in particolare con l’Europa
Occidentale.
2.3.
Il settore delle energie rinnovabili
2.3.1. Introduzione
Il mercato romeno è oggi caratterizzato dall’implementazione di due strategie diverse: da
un lato la Romania punta ad assicurare la propria transizione verso un’economia di mercato
e sostenere la crescita economica, dall’altro le strategie governative mirano alla protezione
dell’ambiente con la promozione di energie rinnovabili per la produzione di elettricità e il
miglioramento dell’“efficienza energetica”.
Un’attenta analisi delle misure implementate per ridurre l’impatto negativo del settore
energetico sull’ambiente rivela comunque che l’insieme delle azioni, adottate o che
verranno implementate in un prossimo futuro, mirano tutte a raggiungere lo stesso
obiettivo: assicurare la crescita economica del paese e il suo grado di competitività nel
mercato Europeo.
A livello europeo, i sostenitori delle strategie di sviluppo sostenibile hanno guadagnato
nuovi consensi dopo la pubblicazione nel 2006 della “Stern Review on the Economics of
Climate Change”, uno studio che mette in risalto le implicazioni economiche conseguenti i
cambiamenti climatici e che evidenzia la necessità reale di adottare azioni di emergenza per
far fronte a queste problematiche.
Negli ultimi anni, l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili per la
produzione di energia elettrica hanno avuto un peso preponderante nel definire le politiche
economiche e di sviluppo romene. Diversi fattori hanno spinto la Romania in questa
direzione, tra i quali menzioniamo:
- Gli sforzi compiuti per accedere all’Unione Europea e quindi per ridurre le differenze
economiche e strutturali rispetto agli altri Stati membri;
- Gli obblighi assunti con la ratifica nel 1992 del “United Nations Framework Convention on
Climate Change (UNFCCC)”
- La firma nel 1997 del Protocollo di Kyoto.
Va fatta menzione di come, nonostante gli sforzi compiuti in questa direzione, la Romania
rimaga un paese costantemente afflitto da problematiche politiche ed istituzionali che hanno
causato problemi all’implementazione delle direttive nazionali e comunitarie. Proprio nel
periodo di preadesione all’Unione Europea, la stabilità politica romena è stata fortemente
scossa da una serie di scandali riguardanti le politiche energetiche nazionali, scaturiti da
“oscure”
privatizzazioni,
sospettosi
contratti
di
fornitura,
e
dichiarazioni
di
38
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
manipolazioni/controllo dei prezzi. Da allora, poca luce è stata fatta in merito, nonostante
l’attenzione dei media.
Detto ciò, il panorama politico romeno è fortemente unito nell’obiettivo primario di
allineamento economico e legislativo verso l’Europa.
L’UE sta attualmente cercando di promuovere una politica energetica comune nell’obiettivo
di assicurare la fornitura di energia a un livello competitivo e a prezzi sostenibili, nella
consapevolezza che la dipendenza da energie importate aumenterà nel prossimo futuro in
modo inevitabile. Un mercato comune potrebbe assicurare un maggiore potere contrattuale
nelle negoziazioni con i più grandi produttori esteri (come la Russia per il gas) oltre che
aumentare il grado di competitività interna e quindi promuovere tariffe convenienti e
massimizzare il livello di efficienza energetica. Come vedremo in seguito, il quadro
istituzionale e legale romeno è in gran parte in armonia con gli obiettivi comunitari. In
particolare, il mercato elettrico e quello del gas naturale sono stati interamente liberalizzati
con successo. In generale, va fatta menzione di come negli ultimi tempi in Romania siano
stati compiuti notevoli progressi, sia nella trasposizione dell’acquis comunitario in campo
energetico, che nella ristrutturazione del settore.
Rispetto all’acquis comunitario, la Romania ha tenuto fede a tutti gli impegni presi durante i
negoziati di preadesione:
- È stata, infatti, costituita una riserva minima di prodotti petroliferi,
- Il mercato dell’energia è stato liberalizzato nella misura del 33%,
- Sono state adottate misure per poter liberalizzare i settori collegati all’energia (prezzo
delle forniture elettriche, programmi per l’efficienza energetica).
Nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale, la Romania ha recepito il principio
comunitario di separazione delle attività che si occupano di produzione, distribuzione,
stoccaggio e gestione, introducendo strutture indipendenti. Contemporaneamente,
rispettando le raccomandazioni dell’ultima relazione periodica della Commissione Europea
sulla strategia di miglioramento dell’efficienza energetica, il governo romeno ha elaborato
una “tabella di marcia” per il settore energetico, in modo che entro il 2015 la riforma del
settore venga completata. In relazione alla privatizzazione del comparto elettrico, la società
Electrica SA è stata suddivisa in otto settori, per essere appunto venduta al miglior
offerente privato.
La Romania si attiene ai massimi standard di sicurezza nucleare, compresi quelli dell’AEEA
di Vienna, tanto che è stata istituita un’agenzia nazionale per le scorie radioattive presso la
centrale nucleare di Cernavoda, agenzia responsabile della gestione di tutte le scorie
nucleari sul territorio romeno e del loro stoccaggio.
Obiettivo di questo studio è quello di valutare le possibilità offerte dal mercato delle energie
rinnovabili in Romania per il Gruppo Tampieri, tenendo in considerazione l’esperienza del
gruppo nella produzione di energia elettrica e termica per autoconsumo, da generatori di
vapore e turbo alternatori, da fonti rinnovabili e convenzionali. Questa ricerca è strutturata
nel seguente modo: inizialmente andremo ad analizzare il mercato energetico nel suo
39
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
insieme, soffermandoci sulle risorse, il consumo e la produzione di energia. In particolare
analizzeremo il mercato dell’energia elettrica, la sua struttura, il quadro legale di
riferimento e i vari mercati di transazione per la compra-vendita di energia elettrica e
servizi connessi.
Nella seconda parte di questa ricerca analizzeremo nello specifico il mercato delle energie
rinnovabili. Verranno esposte le strategie del Governo per il periodo 2007-2020 per la
promozione di produzione elettrica da fonti energetiche rinnovabili. In seguito focalizzeremo
la nostra attenzione sui mercati specifici dell’energia eolica, dell’energia solare e dalle
biomasse. Prima di concludere la ricerca vengono esposte tutte le opportunità agevolative
del settore di riferimento.
2.3.2. La produzione di energia rinnovabile in Romania nel contesto Europeo
Durante l’ultimo decennio si è osservato in Europa un interesse crescente per la produzione
energetica da fonti rinnovabili. Il ruolo di tali risorse energetiche è considerato
fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle economie Europee per il decennio successivo.
Secondo L’Agenzia Internazionale per l‘Energia (IEA) l’80% del fabbisogno energetico
Europeo potrebbe essere coperto dalla produzione di energia da risorse rinnovabili prima
della fine di questo secolo.
L’importanza attribuita al settore delle energie rinnovabili è legata principalmente ai
seguenti benefici:
- La diminuzione della dipendenza da combustibili fossili, importati per la maggior parte da
paesi politicamente instabili e quindi soggetti a cambiamenti frequenti e incontrollati dei
prezzi.
- L’impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dovuto alla diminuzione drastica delle
emissioni di gas ad effetto serra e quindi dell’inquinamento ambientale.
- La creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove professioni.
- Lo sviluppo delle aree rurali isolate.
- L’aumento della produzione energetica nei paesi in via di sviluppo.
Gli obblighi assunti dai Paesi Europei, ed in particolare il protocollo di Kyoto, il piano
internazionale sulle energie rinnovabili e la strategia di Lisbona hanno spinto l’Unione
Europea verso la creazione di una politica comune sulle energie rinnovabili. Tale strategia è
presente in numerose altre politiche comunitarie, come per esempio le politiche sulla
competitività, l’ambiente, la tecnologia, l’agricoltura, e in generale le politiche sociali, le
quali puntano tutte nel creare un mercato energetico europeo. Essendo quindi ben
cosciente della necessità di aumentare la produzione di energia da risorse rinnovabili, di
diminuire il consumo energetico e aumentare l’efficienza energetica, la Commissione
Europea ha attivamente spronato i paesi membri nell’attuare politiche di sostegno e
promozione per l’utilizzo di energie rinnovabili.
Target europei per il 2020:
- Riduzione dell’emissione di gas a effetto serra del 20%
40
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Aumentare fino al 20% la produzione di energie da fonti rinnovabili
- Aumentare, minimo del 10%, la percentuale di Biodiesel nell’industria dei trasporti
- Ridurre il consumo globale di energie primarie del 20%
Di fronte a questa politica comunitaria il Governo romeno ha stabilito nella sua strategia
energetica 2007-2020, target ancora più ambiziosi rispetto ai livelli europei. In particolare Il
Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo, Attila Korodi, ha dichiarato che la Romania ha
assunto l’obbligo di produrre entro il 2010 il 33% del suo consumo nazionale di energia
elettrica da fonti di energia rinnovabili.
Nel 2015 questa percentuale dovrebbe salire al 35%, mentre l’obiettivo per il 2020 è quello
di raggiungere la quota del 38%.
Il potenziale teorico per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabili in Romania è
notevole: trattandosi però di un settore relativamente nuovo, il potenziale sfruttabile è
sostanzialmente inferiore, dati i limiti tecnologici, le inefficienze economiche e le restrizioni
ambientali presenti al momento in Romania.
Tabella 14. Potenziale energetico nazionale per produzione di energia da fonti
rinnovabili
Fonte
Energia solare
Energia eolica
Idroenergia
Idroenergia minore di
10MW
Biomasse e biogas
Energia geotermale
Potenziale annuo
60PJ - 1.2 TWh
23 TWh
36 TWh
3.6 TWh
Applicazione
Energia termica e elettrica
Energia elettrica
Energia elettrica
Energia elettrica
318 PJ
7 PJ
Energia termica e elettrica
Energia termica
Fonte: Stime ICEMENERG
41
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Figura 9. Potenziale della Romania nel settore dell’energia verde in termini
percentuali escludendo il potenziale delle centrali idroelettriche superiori a 10MW.
17%
12%
4%
2%
Biomassa
Eolico
Solare
Microidrocentrali
Voltaico + geotermico
65%
Fonte: Stime ICEMENERG
Figura 10. Mappatura delle energie rinnovabili in Romania
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze
42
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
La distribuzione sulle zone del potenziale dell’energia rinnovabile:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.
Delta Danubio – energia solare
Dobrogea – energia solare e eolica
Moldova – micro-idro, energia eolica, biomassa
Carpati – biomassa e micro-idro
Transilvania – alto potenziale per micro-idro
Campia de Vest – energia geotermale
Subcarpati – biomassa e micro-idro
Campia de Sud – biomassa, energia geotermica, energia solare
Nelle zone rurali esiste una vasta gamma di risorse energetiche rinnovabili, le quali possono
essere utilizzate per l’alimentazione energetica delle zone stesse oppure di aree urbane
limitrofe.
- La biomassa è il principale combustibile rurale, utilizzato soprattutto per il riscaldamento
domestico. La biomassa copre circa il 7% della domanda di energia primaria e circa il
50% del potenziale di energie rinnovabili della Romania.
- L’energia geotermale può anch’essa essere utilizzata per il riscaldamento, è
particolarmente conveniente per abitazioni, serre, impianti di acquacoltura o per la
pastorizzazione del latte ad una distanza non superiore ai 35 km del luogo di estrazione.
- L’energia Solare è preferibilmente utilizzabile per il riscaldamento dell’acqua per uso
domestico, riducendo quindi il consumo di carboni fossili.
- Le microidrocentrali e le centrali eoliche possono essere una soluzione molto conveniente
per alimentare elettricamente le zone rurali non connesse alla rete di trasmissione e di
difficile accesso.
- Attualmente le più convenienti risorse rinnovabili, tenendo in considerazione i costi di
produzione, i volumi di consumo, e le tecnologie utilizzate per produrre energia elettrica
sono le centrali Idroelettriche, incluso le microidrocentrali, le turbine eoliche e le centrali
in cogenerazione che utilizzano biomassa. Per quanto riguarda la produzione di energia
termica le risorse più efficienti sono la Biomassa e l’energia solare.
- Le misure adottate per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili di
energia, sono le seguenti:
- Perfezionare il mercato dei certificati verdi creato nel 2005, nello scopo di attirare capitali
privati e capitali stranieri (vedi capitolo successivo).
- Facilitare l’accesso alla rete di trasmissione.
- Promuovere un meccanismo di lungo periodo in grado di sostenere l’utilizzo di fonti
rinnovabili per la produzione di energia termica e di acqua calda domestica.
- Disponibilità dei Fondi Strutturali (vedi capitoli successivi)
- 1.8 Miliardi di euro messi a disposizione dalla nuova strategia energetica 2007-2020.
2.3.3. Energia eolica
In Romania, attualmente, soltanto lo 0,06% del totale dell’energia elettrica consumata
proviene da centrali eoliche, a differenza di quanto avviene, a livello europeo, in Danimarca
43
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
(25%), Spagna (8%) e Germania (6%). Nonostante lo stadio iniziale in cui si trova il
settore dell’energia eolica in Romania, gli investimenti crescono e si prevede che le centrali
eoliche faranno presto parte del paesaggio. Attualmente esistono soltanto 37 impianti eolici
installati sul territorio romeno.
Per collocare impianti eolici sono interessanti esclusivamente le zone in cui la velocità media
del vento è almeno pari a 4 m/s, a livello standard di 10 metri dal suolo (in base alle
misurazioni delle stazioni meteorologiche). Una turbina eolica raggiunge la sua capacità
massima laddove il vento soffia ad una velocità di 9-12 m/s.
Ad eccezione delle zone montane, dove le condizioni meteorologiche sfavorevoli rendono
difficile l’installazione e la manutenzione degli impianti eolici, le velocità uguali o superiori al
limite 4 m/s si riscontrano in: Podisul Central Moldovenesc e in Dobrogea. L’energia eolica
della Dobrogea potrebbe superare la produzione di energia nucleare delle unità 1 e 2 di
Cernavoda. Nella zona della Dobrogea si potrebbero produrre circa 2.000 MW.
Il litorale presenta anch’esso un potenziale energetico poiché, in questa zona, la velocità
media annuale del vento supera il limite di 4 m/s. Le migliori zone per l’installazione di
impianti eolici sul litorale del Mar Nero sono tanto in onshore, quanto in offshore (profondità
dai 5 ai 20 metri).
In base a queste valutazioni e alle interpretazioni dei dati registrati, in Romania possono
essere installati impianti eolici con una potenza totale fino a 14.000 MW, il che significa un
apporto di energia elettrica di quasi 23.000 GWh/anno. Considerando solo il potenziale
tecnico e economico allestibile, di circa 2.500 MW, la produzione di energia elettrica
corrispondente sarebbe approssimativamente di 8.000 GWh l’anno, vale a dire l’11% della
produzione totale di energia elettrica della Romania.
In base alle stime preliminari nella zona del litorale, a breve e medio termine, il potenziale
energetico eolico allestibile è di circa 2.000 MW, con una quantità media di energia elettrica
di 4.500 GWh/anno.
Il potenziale della Romania nel campo dell’energia eolica è pari al 17% del potenziale totale
di produzione energetica da fonti rinnovabili, e al momento il mercato dell’energia eolica in
Romania è di circa 1.000 volte più piccolo del suo potenziale. Il potenziale eolico della
Romania è di tre volte maggiore rispetto alla produzione nucleare di energia elettrica
pianificata a Cernavoda per il 2007, ma l’apporto di questa forma di energia alla produzione
totale è pari a zero.
I punti deboli di un investimento nel settore dell’energia eolica sono rappresentati dalle
tasse di concessione dei terreni che si avvicinano ai prezzi di vendita degli stessi, nonché ai
costi per un generatore nuovo di 1 MV che si aggira intorno ad un milione di euro. Dunque,
una capacità di 100 MW presuppone un investimento di circa 100 milioni di euro. Anche se
la cifra è notevole, c’è da considerare che l’investimento si potrebbe ammortizzare in circa 7
anni, un periodo molto ragionevole per un investimento in campo energetico.
44
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
I piccoli imprenditori si rivolgono a centrali di dimensioni minori e di second hand. Il
potenziale del business è così grande, secondo gli investitori, che alcuni prevedono un
rendimento maggiore rispetto a quello immobiliare, molto in voga al momento. Infatti, a
fronte di un costo minore di 500.000 euro per una centrale eolica, si ricava energia elettrica
per 7.000 euro il mese.
Infine, una centrale eolica non necessita di risorse umane, ha un mercato sicuro, non ha
costi di produzione né di manutenzione, non teme la concorrenza, non può subire danni da
furti. I costi generati sono molto bassi: revisioni periodiche e un dipendente che esegue una
supervisione del parco in cui sono posti gli impianti. Unica necessaria condizione è,
naturalmente, la presenza del vento.
L’energia eolica diventa sempre più attraente per le compagnie romene del settore energia,
ma anche per le multinazionali già presenti sul mercato romeno che hanno annunciato
investimenti nel settore, ritenendo interessanti, oltre la Dobrogea, anche Costanza, Vrancea
e Ialomita. Insieme, gli investimenti per i prossimi tre – cinque anni saranno di circa 1,5
miliardi di euro e la produzione di energia elettrica dal vento potrebbe crescere in modo
significativo. La tabella che segue riassume le principali società che investiranno nel settore
dell’energia eolica in Romania.
Tabella 15. Gli investimenti privati annunciati nell’eolico in Romania per il 2008
Società
Eviva Energy
Electrica
Statkraft
Sinus Holding
Detea
New Energy Grup
Grivco
CEZ
Enel
Iberom
Pentium
E Market
Ecoprod Energy
Meinl International Power
Investimento annunciato
(Milioni di Euro)
560
200
160
141
100
70
70
70
24
20
20
5
4
780
Fonte: Rapporto 2007 Startitalia sul rinnovabile in Romania
Enel Wind ha come obiettivo quello di diventare il maggior produttore di energia da fonti
rinnovabili in Romania. Il Consiglio provinciale di Prahova insieme alla IRIDEX Group e al
Parco Industriale di Ploiesti hanno installato il primo gruppo eolico commerciale della
45
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Romania. Gli unici produttori di energia eolica ad aver venduto certificati verdi nel 2006
sono stati Ilexim, Eco Prod e Pentium.
L’Autorità Portuale di Costanza ha bandito una gara internazionale per la costruzione di
undici turbine eoliche per una capacità di 27,5 MW. La “Wind Farm” conseguirà a regime un
fatturato di 40 milioni di Euro e sarà la più importante realizzazione nell’area dei Balcani.
Azioni per preparatorie per l’installazione di impianti eolici:
- identificazione attraverso analisi e studi preliminari dei luoghi favorevoli per la centrale
eolica;
- concessione o pre-concessione dei terreni rispettivi;
- misurazioni dei parametri del vento nei luoghi scelti, al fine di raccogliere i dati necessari
ai calcoli tecnico-economici finali.
2.3.4. Energia solare
L’energia solare rappresenta la più sicura fonte di energia: la durata di vita dell’astro solare
è 5 miliardi di anni, il che fa giungere alla conclusione che, in base alla nostra scala del
tempo, esso rappresenta un’energia inesauribile e quindi rinnovabile. I cambi di clima
dovuti all’effetto serra e alla posizione geografica della Romania assicura circa 210 giorni di
sole l’anno.
La superficie totale della Romania è approssimativamente di 238.391 kmq, di cui la
superficie disponibile per l’installazione di collettori solari è pari a 210 Kmq.
Ogni metro quadrato di collettore in Romania produce circa 440 kWh energia elettrica o
1.440 MJ di energia termica l’anno. Per sostituire la quantità totale di energia termica
necessaria per riscaldare la Romania (62.000 MJ) con l’energia termica solare, è necessaria
una superficie di 43 kmq di collettori. Questa rappresenta il 20% della superficie totale
utilizzabile dei 210 Kmq.
Attualmente, in Romania sono installati 100.000 mq (0,1 kmq) di collettori, che
rappresentano lo 0,045% della superficie utilizzabile. La capacità termica di questi collettori
è 144 TJ.
Il potenziale energetico solare è dato dalla quantità media di energia proveniente dalla
radiazione solare incidente in piano orizzontale che, in Romania, è compresa tra i 900 e i
1450 kWh-mq-anno, in funzione del ciclo giorno-notte, della latitudine del luogo, della
stagione e del grado di rannuvolamento. Da questa quantità di energia si possono catturare
tra i 600 e gli 800 KWh/ mq / anno.
Se si sfruttasse al massimo l'intero potenziale solare del paese, si potrebbe sostituire circa il
50% del volume di acqua calda per uso casalingo o il 15% della quota di energia termica
per il riscaldamento corrente. Gli studi effettuati nel 2004 mostrano che nelle condizioni
meteo-solari della Romania, un captatore solare-termico funziona, in condizioni normali di
sicurezza, nel periodo marzo-ottobre, con una resa che varia tra il 40% ed il 90%.
46
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Il potenziale della Romania nel campo dell’energia solare è pari al 12% del potenziale totale
di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tale potenziale è distribuito soprattutto nelle
seguenti zone:
- Delta del Danubio
- Dobrogea
- Campia de Sud
L’utilizzo dell’energia solare si realizza mediante due tecnologie principali:
- collettori solari per l’energia termica e l’acqua calda per uso domestico;
- pannelli fotovoltaici per l’ottenimento dell’energia elettrica;
La Romania ha già un buon fondamento in questo settore, poiché sono stati implementati
progetti già dagli anni ’80. In Romania l’energia solare è utilizzata soprattutto per la
produzione di acqua calda per le abitazioni private.
In base ai dati ARCE, risulta che, nell’anno 2005, sono stati venduti 285 pannelli solari, in
crescita rispetto al numero registrato nel 2004, ma sempre sotto il livello registrato nel
2003, quando furono acquistati 889 pezzi.
I sistemi solari-termici si ammortizzano in circa 2,5 anni, ma la loro durata di vita è di quasi
20 anni. Secondo la nuova legislazione riguardante le fonti rinnovabili, circa 2.600.000 mq
di collettori solari saranno installati entro il 2015, evitando in questo modo 1 milione di
tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. Questi collettori produrrebbero 1.000 GWh di energia
termica l’anno.
Secondo la stessa legislazione, il potenziale operativo per l’energia solare utilizzata con
l’aiuto delle cellule fotovoltaiche è di circa 1.200 GWh/anno.
Il prezzo dell’energia elettrica generata da fonti fotovoltaiche varia tra 0,25 e 0,5 USD/kWh.
Dopo l’entrata nell’Unione Europea il prezzo del gas naturale crescerà di circa il 300%, un
fatto che non lascia spazio ad alternative.
2.3.5. Energia da biomasse
Secondo la recente decisione del Consiglio d'Europa entro il 2020 verrà imposto un utilizzo
di bioenergia e biocarburanti pari al 10% dei consumi energetici.
Attualmente, nell’Unione Europea, il 4% del necessario di energia è assicurato da biomassa.
A livello europeo, si stima la creazione di circa 300.000 nuovi posti di lavoro nell’ambiente
rurale, attraverso lo sfruttamento della biomassa. La produzione di biomassa non
rappresenta soltanto una risorsa di energia rinnovabile ma anche un’opportunità
significativa per lo sviluppo rurale duraturo.
La biomassa è materiale biologico che può essere utilizzato per produrre energia,
ampiamente disponibile ovunque, rappresenta una risorsa locale, pulita e rinnovabile. La
47
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
biomassa è una forma di energia rinnovabile capace di riformarsi in tempi relativamente
brevi e questo è uno dei suoi principali vantaggi. L’utilizzazione delle biomasse per fini
energetici non contribuisce all’effetto serra, poiché la quantità di anidride carbonica
rilasciata durante la decomposizione, sia che essa avvenga naturalmente, sia per effetto
della conversione energetica, è equivalente a quella assorbita durante la crescita della
biomassa stessa; non vi è, quindi, alcun contributo netto all’aumento del livello di CO2
nell’atmosfera. In tale ottica, la Campagna della Commissione europea per il decollo delle
fonti energetiche rinnovabili (Take off Campaign) individua l’energia da biomasse come uno
dei settori-chiave per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Libro Bianco europeo.
Per biomassa energetica si suole individuare ogni sostanza organica, più che altro vegetale,
diversa dalle fonti tradizionali combustibili quali carboni, petrolio e gas naturale. Le riserve
di biomassa sono, nello specifico, il legno in tutte le sue forme, i rifiuti agricoli, i rifiuti
raccolti a livello urbano e industriale, i vegetali e i fanghi essiccati provenienti da
depurazione delle acque o da deiezioni animali.
Il potenziale energetico della biomassa in Romania è di circa 7.594 mila tep/anno
(tonnellate equivalente di petrolio), di cui il 15,5% rappresenta residui dallo sfruttamento
forestale e dalla legna da fuoco, il 6,4% segatura e altri resti del legno, il 63,2% rifiuti
agricoli (provenienti dai cereali, fusti di granturco, viti), il 7,2% residui casalinghi e il 7,7%
biogas. La Romania dispone di un importante potenziale per le colture di piante
energetiche, grazie alla vasta superficie coltivabile disponibile - disponibilità d’ettari di
terreno per abitante pari allo 0,7% (contro lo 0,4% dell’UE a 25).
Questi rifiuti, tramite vari tipi di processi di trasformazione (digestione anaerobica,
fermentazione alcolica, digestione aerobica, pirolisi, ecc.) diventano biocombustibili
(biodiesel, bioetanolo, metano, ecc.), successivamente utilizzabili in impianti per la
produzione di energia elettrica e/o energia termica. In altri casi, i residui da lavorazione del
legno o della paglia vengono bruciati direttamente per ricavarne calore.
I combustibili fossili (anche chiamati idrocarburi) derivano dalla trasformazione, sviluppatasi
in milioni di anni, di sostanza organica in forme via via più stabili e ricche di carbonio. Nel
futuro, quantità grandi di biomassa saranno trasformate in combustibile più conveniente.
Per esempio il biogas con il 60% di metano, prodotto sia dalle deiezione degli animali che
direttamente dai depositi dei rifiuti, può essere usato per la generazione di energia elettrica,
per cucinare o per l’illuminazione. Il residuo dei fermenti di biogas è un eccellente
fertilizzante agricolo. La biomassa potrebbe coprire in Romania:
- quasi un quinto del consumo totale delle risorse primarie del Paese;
- l’89% del calore necessario per riscaldare le case e l’acqua, nonché per la preparazione
dell’alimentazione, nell’ambiente rurale, soltanto attraverso il consumo di residui e rifiuti
vegetali.
Il potenziale della Romania nel campo della produzione di energia da biomassa è pari al
65% del potenziale totale di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tale potenziale è
distribuito soprattutto nelle seguenti zone:
48
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
-
Moldova
Carpati
Subcarpati
Campia de Sud
Gli impianti per l'utilizzo della biomassa possono essere utilizzati in sostituzione delle
normali caldaie a gas; un'altra applicazione della biomassa è la produzione simultanea di
energia elettrica e calore (cogenerazione).
La cogenerazione richiede un collegamento alla rete elettrica per l'immissione di energia
elettrica ed uno con l'utente per cedere il calore.
Un impiego diffuso delle biomasse può comportare nuove opportunità di sviluppo per zone
marginali e/o riduzione di surplus agricoli con sostituzione di colture tradizionali (per es.
cereali non più redditizi) con colture energetiche. Nel medio e lungo periodo, la crescita
della quantità di biomassa può essere assicurata con le piantagioni (alberi e arbusti con un
periodo ridotto di crescita) su superfici degradate, terreni agricoli dimessi o scossi dal
circuito agricolo. Al momento, quasi la metà della superficie arabile della Romania, vale a
dire circa 4 milioni di ettari, non è coltivata, essendo stata lasciata a riposo.
Il principio di base dell’uso della biomassa è di usare (nel caso del legno) meno alberi di
quelli che crescono, affinché non si giunga alla situazione di un disboscamento massiccio.
Le coltivazioni di colza, soia e girasole, come anche i resti vegetali (paglia e residui agricoli
di tipo fibroso), possono costituire un’opportunità di affari, nel contesto in cui la richiesta di
biomassa per la produzione di biodiesel è in continua crescita. Biodiesel, bioetanolo e
biogas: sono questi i tre prodotti energetici puliti su cui scommettere, derivanti dallo
sfruttamento di prodotti agricoli opportunamente trattati, come olio di semi di soia e
girasole, mais, patate e canna da zucchero.
I biocarburanti sono carburanti liquidi o gassosi prodotti con materiale e residui vegetali
come le colture agricole, i rifiuti urbani e i sottoprodotti dell’agricoltura e della silvicoltura.
I biocarburanti possono sostituire i carburanti convenzionali nei veicoli a motore, totalmente
o parzialmente, come componenti di una miscela.
Il bioetanolo è prodotto principalmente mediante fermentazione di grani ricchi di zucchero o
di amido, ad esempio le colture cerealicole, la barbabietola da zucchero e le piante di sorgo.
Esso è miscelato con la benzina convenzionale, solitamente sotto forma di additivo al 5%, e
può essere utilizzato senza modifiche nei moderni motori ad accensione comandata.
Attualmente la Romania è capace di produrre circa 2,6 milioni di tonnellate di biomassa che
può essere utilizzata per ottenere combustibili verdi.
Per quanto riguarda l’uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili, la Romania
stabilisce (Decisione Governativa n. 1844/2005 in concordanza con la Direttiva nr.
2003/03/CE) un obiettivo per il corso del 2007, del 2% come proporzione minima di
biocarburanti sul mercato romeno calcolata in base al contenuto energetico sia dei
49
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
combustibili a base di petrolio che per quelli diesel, destinati al trasporto, e del 5,75% entro
il 31 dicembre 2010. Tenendo conto delle quantità di carburanti utilizzati annualmente e gli
obblighi che derivano dalla Decisione Governativa nr.1844/2005, risulta un bisogno di
biodiesel e bioetanolo di circa 300.000 tonnellate per l’anno 2010. Entro il 2020, la
percentuale di utilizzo dei biocarburanti sarà almeno del 10%, con l’utilizzo delle nuove
generazioni di biocarburanti.
La Romania ha un potenziale sufficiente per fornire materie prime tanto per il biodiesel
quanto per il bioetanolo in modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti. Per esempio, il
potenziale della Romania di fornire materia prima necessaria per il biodiesel,
rispettivamente olio vegetale (girasole, soia, colza) è di circa 500-550 mila tonnellate
l’anno. In questo modo sono assicurate le premesse per giungere al traguardo del 10% di
biocarburanti, per l’anno 2020, calcolato sulla base del contenuto energetico di tutti i tipi di
benzina e gasolio utilizzata per il trasporto, relativo al raggiungimento dell’obiettivo
compreso nel pacchetto di misure per l’energia approvato dal consiglio Europei (marzo
2007).
Dal 1° luglio 2007, tutto il gasolio commercializzato sul mercato della Romania contiene il
2% di biodiesel, ma precisiamo che il biodiesel viene introdotto solo nel gasolio di tipo Euro
4, non essendo stato ancora stabilito l’obbligo che questo venga aggiunto al gasolio Euro 5.
Dal 1° gennaio 2008 deve avere un contenuto di biocarburanti minimo del 3% e dal 1°
luglio 2008 del 4%. Per quanto riguarda invece il bioetanolo, questo verrà aggiunto alla
benzina a partire dal 1° gennaio 2009.
2.3.6. Conclusioni
Con i suoi 21.5 milioni di consumatori la Romania è uno dei maggiori mercati energetici del
Sud-Est Europa il cui benessere e capacità di consumare sono garantiti dalla capacità che la
propria classe politica avrà nel gestire i nuovi scenari Europei nel campo del mercato
dell’energia. Per affrontare la competizione sul mercato globale delle fonti energetiche resa
aggressiva dall’incremento dei fabbisogni e della domanda dei Paesi asiatici emergenti,
l’Europa ha deciso di rispondere con la diversificazione delle fonti energetiche a partire dalle
risorse interne, così come ritiene indispensabile l’ampliamento del numero dei Paesi fornitori
e di transito delle importazioni energetiche tradizionali (gas, uranio e petrolio). In
quest’ottica è imprescindibile per la Romania se vuole mantenere l’attuale sviluppo,
assicurare alle imprese ed ai cittadini una certezza di continuità della fornitura di energia ad
un prezzo sostenibile.
Non è però solo l’aspetto economico a spingere la Romania a mettere sul tavolo delle
decisioni la questione energetica ma anche le implicazioni ambientali, così chiaramente
espresse con la Conferenza mondiale di Kyoto sullo stato dell’ambiente. Quindi, la sicurezza
e la competitività dell’approvvigionamento tradizionale devono essere integrati da un mix
energetico che comprenda le fonti locali rinnovabili come l’energia eolica, la biomassa, il
solare, i biocarburanti, le piccole centrali idroelettriche e l’efficienza energetica delle
strutture edili. Tale mix alternativo è orientato alla maggior sicurezza, alla sostenibilità
ambientale ed alla riduzione delle emissioni di carbonio.
50
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Questa sfida implica che la Romania agisca subito, soprattutto sotto il profilo dell’efficienza
energetica e delle fonti rinnovabili di energia.
La seguente tabella riassume le osservazioni e le stime fatte dal Governo romeno per il
periodo 2007-2012 per quanto riguarda i principali dati macroeconomici, gli indici di
efficienza energetica e la produzione di energia elettrica. Come si può vedere dal Grafico
C.1, la Romania prevede un aumento costante della produzione di energia elettrica e
dell’efficienza energetica (diminuzione intensità energetica).
Tabella 16. Dati statistici 2003-2006 e Previsioni 2007-2012
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Popolazione
(milioni di
abitanti)
21,7
21,7
21,6
21,6
21,5
21,4
21,3
21,3
21,2
20,9
PIL
(MEuro)
70,4
76,4
79,5
85,6
91,1
96,8
102,6
108,3
142,3
186
PIL pro capite
(KEuro)
3,2
3,5
3,7
4,0
4,2
4,5
4,8
5,1
6,7
8, 9
Crescita %
PIL
5,2
8,5
4,1
7,7
6,4
6,3
5,9
5,6
5,6
5,5
Intensità
energia
primaria
(Tep/KEuro)
0,55
0,51
0,48
0,47
0,44
0,42
0,39
0,37
0,32
0,26
Intensità
energetica
Finale
(Tep/KEuro)
0,36
0,36
0,32
0,31
0,29
0,28
0,26
0,25
0,21
0,17
56,48
58,99
60,7
62,5
64,2
66,1
67,7
69,5
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA (TWh)
Produzione di
elettricità per
il consumo
interno
Esportazione
54,55
55,3
2,08
1,18
2,93
3,41
2
3
3,5
4,5
4,5
5
Totale
produzione
56,63
56,48
59,41
62,4
62,7
65,5
67,7
70,6
72,2
74,5
Prod. Elett. In
centrali Idro.
E da fonti
rinnovabili
13,57
16,83
20,21
17,75
16
18
19,5
21,7
22,3
23
Prod. In
centrale
nucleare
4,9
5,55
5,54
5,55
7,0
10,8
10,8
10,8
10,8
10,8
Prod. In
centrali
termiche
38,16
34,1
33,66
39,1
39,7
36,7
37,4
38,1
39,1
40,7
51
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Figura 11. Evoluzione della produzione di energia elettrica e dell’intensità
energetica (minore intensità vuol dire una maggiore efficienza energetica)
Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze
(Rapporto Energia 2007).
Tenendo in considerazione i dati esposti nella Tabella C.1 e i seguenti fattori chiave:
- Il mercato energetico romeno è parte integrante del mercato energetico Sud-Est Europeo.
- Il consumo nazionale di energia elettrica crescerà relativamente costantemente con circa
il 3% annuo di incremento.
- Le esportazioni di energia elettrica cresceranno sostanzialmente dopo il 2015, dopo
l’entrata in funzione dei reattori nucleari 3 e 4 della centrale di cernavoda.
- La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili aumenterà costantemente nei
prossimi anni.
- L’utilizzo di Biodiesel aumenterà sostanzialmente.
- La produzione di energia elettrica da combustibili liquidi e gassosi varrà costantemente
diminuita per aumentare la produzione di energia elettrica e termica nelle centrali in
cogenerare.
si può ipotizzare che dopo l’anno 2012 la bilancia delle energia si porti per la prima volta
nella storia del paese in attivo.
Come già illustrato precedentemente, per portare la bilancia energetica romena in attivo le
unità produttive di energia attuali sono insufficienti e oltre ai reattori nucleari di prossima
apertura sarà essenziale, per la Romania, sfruttare al massimo il potenziale proveniente
dalle fonti di energia rinnovabili. Tenendo presente l’ampio grado di apertura di questo
settore, come illustrato dai dati riassuntivi della seguente tabella, si può affermare che un
investimento volto alla produzione di energia elettrica dalle tre fonti analizzate troverà
sicuramente sbocco sul mercato energetico romeno.
52
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Tabella 17. Opportunità dei mercati romeni delle energie rinnovabili
Potenziale teorico
Energia Eolica
23000 Gwh / annuo
Potenziale
economicamente
sfruttabile
6000 Gwh /annuo
Energia Solare
tra 900 e 1450 KWh
/ m2 / anno
tra 600 e 800 Kwh /
m2 /anno
Energia da Biomasse
7 594 000 tep/anno
superficie coltivabile
disponibile (per
piante energetiche) :
0.7% ettari per
Abitante.
2,6 Milioni di
Tonnellate di
Biomassa per
combustibili verdi
Potenziale olio
vegetale: circa 500
mila tonnellate
l'anno.
Attualmente
sfruttato
37 centrali eoliche
(app. 3.4
GWh/annuo)
100.000 m2 ossia
0.1 km2, 0.045%
della superficie
utilizzabile (144 TJ)
dal 1 gennaio al 4
luglio 2700 sono
stati prodotti 272
799 Tonnellate di
Colza, una media di
1024 Kg per ettaro.
Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per quanto riguarda il livello di redditività di un investimento nel settore è da tener presente
che il prezzo medio per 1MWh di elettricità prodotta da energie rinnovabili sarà venduta sul
mercato all’ingrosso a un prezzo medio pari a circa 47.5 Euro, cui si sommerà il ricavo
relativo alla vendita di un certificato verde pari a 42 Euro per un ricavo totale pari a 89.5
Euro per 1 Mwh. Inoltre da menzionare l’assenza di tassazioni aggiuntive. Un ulteriore
incentivo per attirare investimenti nel settore, e rappresentato da:
- 638 Milioni di Euro messi a disposizione dai Fondi Strutturali e di Coesione mediante l’asse
prioritario 4 del POS crescita della competitività economica
- Circa 1.75 Miliardi di euro messi a disposizione dal Fondo Agricolo Europeo per lo sviluppo
rurale.
Figura 12: Previsioni dei prezzi dell’energia rinnovabile in Romania
53
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Fonte: Elaborazione Startitalia su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
2.4.
Il settore dell’ITC in Romania
2.4.1. Presentazione generale del settore
Il settore IT&C si divide in quattro aree di marco interesse e rispettive aree produttive di
riferimento:
- Business Process, ovvero il segmento relativo alle applicazioni per le compagnie, al
software, alla gestione dei documenti, ai servizi, all’outsourcing, la sicurezza, le risorse
umane, le comunicazioni, unitamente alle reti per la trasmissione dei dati,
telecomunicazioni e servizi internet, linee di comunicazioni fisse e mobili;
- Digital Equipment & Systems, tradizionalmente il segmento dei computer, delle
periferiche e della componentistica di base, dello storage, fotografie digitale, “point of
sale”, equipaggiamenti elettronici destinati al consumo, servizi finanziario- bancario,
sistemi informative innovativi e soluzioni intelligenti per i provider di servizi bancari e
finanziari;
- Future park che contiene la ricerca, la scienza, e l’incubazione d’impresa;
- Public Sector Parc con le soluzioni IT&C per gli istituti governativi e le pubbliche
amministrazioni.
In Romania esistono attualmente 8.100 aziende che operano nel settore della Tecnologia
dell’Informazione e delle Telecomunicazioni (TIC), con oltre 86.000 stipendiati. Oggi il
settore dell’TIC rappresenta il 9% del PIL nazionale. L’industria romena dell’ ICT
(information and communications technology - tecnologia dell’informazione e della
comunicazione) produce equipaggiamenti di calcolo, e realizza trasmissioni di dati e
telecomunicazioni, software e servizi. La qualità della produzione, l’efficienza del processo di
assemblaggio, un design intelligente e l’efficienza del management hanno determinato la
realizzazione di equipaggiamenti di calcolo e trasmissione di dati molto competitivi, che
coprono più del 50% del mercato interno. Più di 250 aziende, molte delle quali in possesso
del certificato ISO 9001 per questo tipo di attività, producono cca. 50 000 PC ogni anno.
Le PMI rappresentano il 92% del totale delle imprese che operano in questo settore. Con
solo il 2% delle aziende attive (circa 385.000), i redditi registrati dalle aziende che operano
54
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
nel settore TIC rappresentano oltre il 4% dal totale del fatturato nazionale e oltre il 7,6%
del profilo netto. La liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, l’adesione all’UE e
il miglioramento degli indicatori macroeconomici incideranno sui progetti IT dei settori delle
telecomunicazioni, bancario, dell’amministrazione governativa e di produzione. Va inoltre
fatta menzione di una crescita dei servizi nel settore IT. Le aziende romene hanno
cominciato a capire l’importanza della consulenza, delle applicazioni integrate e della
formazione per il miglioramento dei servizi e l’ottimizzazione del business.
Dal punto di vista della distribuzione sul territorio, le aziende IT sono principalmente
raggruppate a Bucarest (almeno come fatturato), anche in considerazione del fatto che le
principali aziende del settore hanno le sedi principali nella capitale. Il grafico riassume la
ripartizione geografica delle aziende del settore nelle 8 regioni di Romania.
Tabella 18. Ripartizione geografica regionale delle aziende nel settore ITC
Regioni
Bucuresti-Ilfov
Centro
Nord-Ovest
Ovest
Sud-Ovest Oltenia
Sud-Muntenia
Sud-Est
Nord-Est
%
86,5
1,8
3,8
2,4
0,9
1,6
1,2
1,7
Fonte: Regional Innovation Strategy Bucharest-Ilfov su base ARIES
Il mercato IT romeno, composto da 8.400 società operative nel settore, ha raggiunto il
valore di 770 milioni di euro, del 10% in più rispetto all’anno precedente. Una ricerca
elaborata dalla compagnia americana International Data Corporation stima una crescita di
oltre l’11% di tale mercato, soprattutto nei settori connessi all’Internet e ai servizi IT. Quasi
ogni giorno, i giornali o le emittenti radio e TV romene annunciano che qualche nota
compagnia internazionale nel settore ITC intende investire in Romania, o che un’altra,
operante da anni sul mercato romeno, ha realizzato un fatturato significativo rispetto al
precedente anno. Stando alle autorità, si tratta di uno dei settori più dinamici dell’economia
romena. Gli affari con software, le vendite di PC, la creazione di siti internet possono
portare importanti redditi anche in Romania. In Romania, il mercato IT si attesta sui 770
milioni di euro.
Anche le compagnie romene di software romene registrano performance eccellenti. Una
delle più note, grazie alla sua tecnologia antivirus BIT DEFENDER, la compagnia Softwin, ha
registrato un fatturato superiore del 60%. BitDefender viene distribuito direttamente in 37
paesi ed è disponibile attualmente in 17 lingue internazionali. La tecnologia è un metodo
rivoluzionario di intercettazione dei virus, riconosciuto da 28 Accademie Scientifiche della
Comunità Europea. Attualmente la Softwin ha 600 dipendenti e filiali in Germania, Spagna e
55
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
SUA. Anche un’altra compagnia romena di software, la GeCAD ha registrato risultati molto
positivi negli ultimi anni. La GeCAD è nota anche per il fatto che la Microsoft ha acquistato
la sua tecnologia antivirus RAV. La GeCAD ha lanciato a Londra, nell’ambito della mostra
LinuxWorld, la versione commerciale di una soluzione di messaggeria elettronica, intitolata
AXIGEN.
Lo sviluppo di alcune connessioni elettroniche tra l’amministrazione, cittadini e l’ambiente di
affari rappresenta una delle principali direzioni della strategia di impostazione della società
informazionale in Romania. Il sistema romeno di acquisti pubblici elettronici (eprocurement) è uno dei punti di riferimento per quanto riguarda le applicazioni di egovernment in Europa.
Sul tema, va fatta menzione di come Romania e Giappone abbiano ricevuto il Premio
Globale di Eccellenza nella Tecnologia dell’Informazione per “Le iniziative e-Government”,
distinzione assegnata dalla WITSA (World Information Technology and Services Alliance)
nell’ambito del Congresso Mondiale sulla Tecnologia dell’Informazione. In seguito ai voti
delle 53 associazioni nazionali membre della WITSA, le iniziative della Romania nel campo
di e-Government sono state considerate come le più competitive.
Va poi fatta menzione di come anche i redditi della Microsoft Romania siano aumentati di
circa il 30%, la crescita media annua negli 8 anni di attività sul mercato romeno essendo di
oltre il 60%.
Un altro settore dell’IT in notevole crescita in Romania è il mercato delle soluzioni
informatiche per gli affari – le EAS – enterprise application suites. Stando ad una ricerca
della International Data Corporation, questo mercato ha registrato una crescita del 24%,
dopo aver raggiunto un valore di circa 30 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore IT&C, l’obiettivo strategico del governo romeno è di una piena
convergenza agli obiettivi europei di Lisbona di creazione di una Società ed di un tessuto
produttivo basato sulla conoscenza, ricerca ed informazione. In buona sostanza una
“Società dell’Informazione”
in cui i digital media, ed in senso lato, l’intero settore
dell’Information Technology giochino un ruolo predominante per lo sviluppo produttivo. In
Romania, grazie alla presenza di adeguate infrastrutture delle comunicazioni e grazie allo
sviluppo di applicazioni informatiche integrate, si stima per i prossimi 9 anni una piena
crescita del mercato ITC.
I vari rapporti recentemente diffusi da Bruxelles, hanno valutato in maniera generalmente
positiva la capacità del Paese a partecipare a quella “economia digitale” così diffusa tra i
Paesi membri, raccomandando però il potenziamento di connessioni, sicurezza delle
informazioni e del traffico dati, lo sviluppo del capitale umano attraverso massicci
investimenti in formazione ed il complessivo favorire quel clima dell’e-Business e l’eLeadership necessari ad un ammodernamento complessivo del sistema paese. Nonostante il
trend positivo di tutti gli indicatori dell’IT&C, la realtà dei fatti dimostra che il paese si trova
ancora sotto l’influenza del digital divide: la libera diffusione e penetrazione commerciali di
Internet sul mercato è ancora relativamente bassa, la spesa pro capite di tecnologia e
servizi IT&C è inferiore alla media dell’UE 25, con una domanda di applicazioni IT&C nel
56
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
settore della pubblica amministrazione che ancora stenta a decollare, con una complessiva
scarsa implementazione di moderni processi di e-governance.
Di contro però vi sono alcuni fattori di discreto favore al settore, quali ad esempio la
presenza di numerose società private, per lo più concentrate nella zona della capitale,
particolarmente attive ed affermate sul mercato interno dell’innovazione software. Ciò si
deve al tradizionale complessivo discreto livello di istruzione nel settore. Diverse
multinazionali hanno aperto dei centri di ricerca in Romania ed IT incubators, impegnandosi
in investimenti di notevole consistenza.
Va ricordato, come il sistema di istruzione romeno sia riconosciuto essere tra i migliori in
Europa per organizzazione ed indirizzo strutturale. Ne consegue che circa 5.000 nuovi
laureati entrano ogni anno nel mondo del lavoro in tale settore. Se fino a 10 anni fa la
maggior parte di loro lasciavano il paese per un lavoro migliore nell’Ovest dell’Europa o
negli Stati Uniti, ora, secondo le statistiche la percentuale è molto più bassa ed inizia ad
essere rilevante anche il fenomeno di “ritorno dei cervelli”. Infatti, va fatta menzione di
come il governo romeno abbia investito circa 120.000 euro per la realizzazione di un brand
del settore IT&C : “Romania IT. Creative Talent. Tecnical Excellence”. Tale brand potrà
essere utilizzato da più di 9.000 società per i prodotti esportati. La creazione del brand
romeno può essere una soluzione vincente per attrarre nuovi investimenti, comunque
sempre di prevalenza continentale, garantendo il mantenimento di quell’auspicabile crescita
annua di quasi il 50% complessivo del settore.
Per quanto concerne invece i settori dell’ITC romeno di maggior interesse per gli investitori
italiani, bisogna considerare che i principali settori in cui i paesi sviluppati realizzano con
successo outsourcing in Romania sono anche le principali categorie dell'industria IT&C:
- Business process (applicazioni per aziende, software, gestione dei documenti, sicurezza
IT&C, risorse umane);
- Comunicazioni (reti, trasmissioni dati, telecom. fisse e mobili, servizi Internet);
- Attrezzatura digitale (computer, periferici, dispositivi per lo stoccaggio, multimedia,
attrezzature elettroniche per il consumo);
- Mercati verticali (servizi e applicazioni finanziari e bancari, dispositivi bancari, tecnica dei
card, pubblica amministrazione, parchi tecnologici e centri di ricerca e sviluppo)’
Come prospettiva futura, vanno sviluppati gli scambi tra le comunità di ingegneri IT&C
romene e italiane, con partecipazione alle fiere specializzate in Italia (Milano, Padova,
Vicenza, Bologna) e in Romania (CERF Bucuresti), per poter sviluppare i punti comuni
d'interesse nel business per l'attuazione di progetti comuni, la costituzione di società miste,
la realizzazione di investimenti italiani in Romania, l'accesso e l'utilizzo dei finanziamenti
europei.
Per riassumere i punti forti e le criticità del settore dell’ITC in Romania, presentiamo ora
un’analisi swot relativa al settore in Romania.
57
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Tabella 19. Analisi Swot del settore ITC in Romania
Punti forti
Le risorse umane altamente qualificate,
riconosciute a livello internazionale- 116
università con 36 facoltà di Informatica.
Presenza nel 1999 di 300.000 specialisti
IT.
Punti deboli
Sono stati elaborati programmi che non
hanno avuto un controllo strategico (cause:
sistemi di controllo inadeguati, pensiero
convenzionale, paura del cambiamento,
incapacità di assegnare risorse,
mascheramento dei risultati sfavorevoli)
Sistema d’insegnamento ben sviluppato,
che produce circa 5.000 laureati nel
settore IT ogni anno e circa 2.000 per i
settori adiacenti
Capacità di adeguamento rapido delle
aziende alle tecnologie avanzate
Costi elevati per l’infrastruttura delle
telecomunicazioni, bassa credibilità
dell’ambiente business e situazione giuridica
sulla proprietà intellettuale poco chiara.
L’infrastruttura delle telecomunicazioni è
ancora precaria per quanto concerne
“l’ultimo chilometro” e richiederà grandi
sforzi d’investimento per svilupparla.
Il sistema dell’insegnamento peggiora a
causa del mancato accesso alla tecnologia
avanzata e della mancanza di insegnanti
preparati nel settore IT.
Tra i licei e le università romene, solo l’1% è
presente su internet, sebbene
l’insegnamento romeno vanti di una buona
fama a livello internazionale
Recupero rapido degli investimenti di
settore
Il livello medio di stipendio degli specialisti
IT è basso (in media pari a 503 dollari al
mese) rispetto ai paesi sviluppati (dove i
salari oscillano dai 4.000 ai 10.000 dollari
al mese). Costi bassi, mobilità e flessibilità
della forza lavoro.
Produttività delle aziende ai livelli dei paesi
industrializzati
Contratti favorevoli e facilitazioni per la
produzione (es. 3-5% per un impianto
CTV)
Abilità IT e linguistiche della forza lavoro,
tecnologia avanzata, addetti motivati e con
qualità imprenditoriali.
Il livello di pirateria IT è del 70%
Per il 62% degli organismi attivi nel settore
delle vendite al dettaglio, delle
telecomunicazioni, delle finanze e del
settore pubblico, mancano le misure
preventive per eventuali frodi informatiche.
L’utilizzo precario, nel settore pubblico, del
concetto di outsourcing per i servizi IT.
Sviluppo dell’industria nei pressi dei centri
universitari di Bucarest, Cluj, Iasi e
Timisoara, distretti della forte industria di
software, che conta 25.000 dipendenti.
L’introduzione di soluzioni IT aumenta il
valore delle organizzazioni
Il costo della tecnologia è elevato a causa
del numero ridotto di attori sul mercato
interno e della loro provenienza (per gran
parte stranieri)
Risorse insufficienti di marketing per la
creazione di brand.
La comunità CTI inizia ad avere
“personalità”: aumenta il grado di
Mancanza d’integrazione nei sistemi
58
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
coinvolgimento da parte delle aziende IT,
dei periti e delle associazioni professionali
per lo sviluppo del settore IT in Romania.
Costituzione del Ministero delle
Comunicazioni e delle Tecnologie
Informatiche, col ruolo di coordinatore del
fattore base dello sviluppo del settore IT e
del processo d’integrazione di progetti
cross-settoriali.
Apparizione dei servizi call-centers
informatici
Opportunità
La tendenza manifestata a livello mondiale
per costituire la società dell’informazione
(elimina le distanze fra gli individui,
diminuisce le differenze tecnologiche,
sviluppo del digital divide)
Richiesta immensa di circa 30.000
specialisti del settore nei paesi sviluppati
(accesso alla tecnologia avanzata, alcuni
tra i residenti all’estero testimoniano l’alto
livello di preparazione nel settore IT degli
specialisti romeni
Esistenza di diversi fondi internazionali
dedicati alla istituzione della società
Informativa nei paesi in via di sviluppo (es.
USAID, UE, UNDP)
Il progresso tecnologico autorizza la
convergenza dei canali di comunicazione
(televisione interattiva, i servizi di voce, le
video-conferenze e le trasmissioni dati),
che possono essere integrati in un unico
canale di comunicazione.
Grande bisogno di professionisti ecommerce
Assistenza finanziaria per le PMI
riguardante progetti e applicazioni di ecommerce. Tale iniziativa, patrocinata
dalla Gran Bretagna, è prevista nel patto di
stabilità per l’Europa del Sud-Est.
Lo sviluppo del settore IT fa crescere la
produttività di altri settori
Minacce
La crescita delle infrazioni attraverso mezzi
elettronici diminuisce la fiducia degli utenti
nell’uso di tali mezzi.
Sviluppo dei mercati globali di IT
59
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Bassa credibilità della politica
d’investimento statale verso aziende
straniere e mancanza di risorse finanziarie
necessarie alle imprese IT per l’inizio e lo
svolgimento dei progetti.
Mancanza di progetti IT locali
La concorrenza esistente nel settore TCI in
altri mercati
Brain-drain degli specialisti IT all’estero,
specialmente nei mercati statunitensi e
canadesi, dovuta principalmente alla
differenza di redditi.
L’utilizzo delle infrastrutture alternative
impone investimenti supplementari per gli
operatori
L’utilizzo delle infrastrutture alternative
impone investimenti supplementari per gli
operatori
L’aumento dei disoccupati e delle aziende
statali in fallimento, con difficoltà di trovare
posti di lavoro
La costituzione, a livello ONU, dell’ICT Task
Force, gruppo rappresentato anche dalla
Romania
Prospettive nel mercato romeno dell’ebusiness, e-governance e nello sviluppo
della società dell’informazione.
Fonte: Elaborazione FINCO su dati ARIES, ANIS, ICE e del Ministero delle
Telecomunicazioni
2.4.2. La Romania come fornitore di servizi offshore
L’industria software è cresciuta in modo esponenziale anche perché le grandi corporazioni
utilizzano mano d’opera romena di alta qualifica per realizzare software in sistema offshore.
L’industria di software ha pure essa uno sviluppo considerevole, in questo campo essendo
operanti 4800 aziende. Nel settore di software e servizi connessi lavorano più di 35 000
impiegati. I prodotti software e i servizi forniti sono valutati a quasi 200 milioni di euro
annui.
Questo è un segmento di mercato che occupa una proporzione significativa della mano
d’opera specializzata in IT.
L'acquisto recente, da parte della Microsoft, della tecnologia RAV, dalla GeCAD rappresenta
l'opportunità migliore per la promozione dell'industria IT in Romania. L'acquisto ha attirato
l'attenzione della comunità mondiale high-tech sulla Romania, dimostrando l'importanza
dell'industria software romena, in generale, e degli specialisti romeni sul mercato
internazionale della sicurezza dei dati, in particolare. In tal modo, si è creato un contesto
favorevole per attirare nuovi investimenti in Romania e sono apparse opportunità per
acquisti simili di tecnologia software in Romania.
La carenza di servizi IT certificati, il defluire dei lavoratori IT, il livello di corruzione pone
una serie di sfide ai managers delle risorse finanziarie per lo sviluppo di infrastrutture IT. I
servizi IT in Romania stanno pero’ crescendo velocemente, riducendo progressivamente il
divario tra sistema scolastico e numero di professionisti IT richiesti dal mercato: infatti sono
circa 15.000 i professionisti IT ad alto valore aggiunto su un totale di 86.000 lavoratori
impiegati nel settore. In ogni caso, un limitato numero di fornitori ha iniziato a fare ricorso
ai vicini della Romania, in particolare alla Repubblica di Moldova (antica scuola sovietica di
microchip) per reperire nuova forza lavoro, a riprova del fatto che la competizione tra i
lavoratori qualificati si fa sempre più agguerrita.
Stando alla documentazione pubblica dell’Associazione ANIS (Associazione Nazionale
Industria Software), ci preme evidenziare quanto dichiarato dal recente Gartner, che
analizza la possibilità d’insediamento di attività ITC in offshore in Romania, sulla base di
criteri quali: lingua, supporto governativo, presenza e qualità della forza lavoro,
infrastrutture ITC, sistema educativo, costi, maturità legale e globale e sicurezza della
proprietà intellettuale.
60
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
In considerazione del fatto che, come in ogni attività di outsourcing IT, i promotori dei
servizi offshore necessitano di capacità linguistiche e di una forza lavoro qualificata in IT, va
fatta menzione di come la Romania offra servizi IT mediante una forza lavoro qualificata e a
basso costo. A livello nazionale, notiamo come:
- Supporto governativo: la Romania abbia un Ministro per l’IT e un Agenzia per gli
Investimenti Stranieri al fine di sostenere la crescita dell’industria IT. Le principali misure
adottate dal governo per lo sviluppo dell’industria IT prevedono il consolidamento delle
infrastrutture per l’informazione nazionale, l’accelerazione nella costruzione di una società
dell’informazione e dell’educazione, lo sviluppo di progetti di formazione nel settore IT.
Due sono le principali organizzazioni rappresentanti l’industria del software romena:
l’Associazione dei Lavoratori delle Industrie del Software e dei Servizi che conta oltre 100
membri e l’Associazione Romena per le Industrie dell’Elettronica e del Software, composta
da ben 380 membri.
Il governo romeno supporta l’industria IT e riceve agevolazioni dai programmi UE per
sviluppare le infrastrutture del paese, incrementare le capacità IT di R&S, stabilire gli
standard richiesti e favorire il tasso di afabetizzazione informatica e il contributo dell’IT al
PIL che sta attorno all’8%.
- Forza lavoro: in Romania, ogni anno, dei 30.000 giovani neolaureati, ogni anno circa
8.000 ingegneri sono pronti per entrare nel mondo del lavoro dell’IT, negli altri settori
tecnologici la forza lavoro ammonta a 134.000 persone. In relazione alla lingua parlata,
va fatta menzione di come circa il 60% dei lavoratori romeni impiegati nell’industria IT
parli inglese. Il numero È 5 volte più alto rispetto a quello registrato in Russia e 7 volte
più alto rispetto all’India. Il romeno é la lingua ufficiale del paese, ma la maggior parte
della popolazione romena parla diverse lingue straniere, quali inglese, francese, tedesco e
italiano.
- Infrastrutture ITC: le infrastrutture nelle telecomunicazioni in Romania supportano le
richieste attuali dell’industria, ciononostante la penetrazione della linea fissa é ancora
piuttosto limitata.
- Sistema educativo: la Romania é conosciuta per la sua istruzione tecnica di alta qualità,
le università più rinomate del paese nel settore in questione sono quelle di Timisoara e
Bucarest, l’Accademia di Studi Economici di Bucarest e le università tecniche di ClujNapoca, Iasi e Craiova. Le principali fonti di ricerca della Romania sono le istituzioni
educative dislocate nelle città di Bucarest, Cluj-Napoca, Iasi e Timisoara. Il programma di
informatizzazione del sistema educativo é stato introdotto nel 2001 e punta ad offrire IT
per supportare il sistema educativo. Corsi di gestione degli affari sono stati introdotti in
collaborazione con istituzioni canadesi, francesi, inglesi e americane. L’Associazione per
l’Informazione Tecnologica e delle Comunicazioni di Romania e il corpo nazionale che
amministra le Patenti Europee del Computer hanno rilasciato oltre 75000 attestati e
35000 licenze fino al 2007. Esistono 35 accreditati centri di valutazione ECDL e molte
università hanno adottato l’ECDL come prova pratica di abilità informatica.
- Costi: il costo per lo svolgimento di un’attività in Romania é piuttosto alto in relazione agli
affitti degli uffici, ai trasporti e ai servizi di telecomunicazione. Il capitale locale é costoso,
ma le aziende straniere in alcuni casi godono di esenzioni sulle tasse, in base
all’ammontare dell’investimento fatto. Le imprese locali invece, sono afflitte da una
tassazione del 46.9%. La migrazione di molti lavoratori e il calo della popolazione
61
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
potrebbe attrarre immigrati provenienti da paesi come Albania, Moldova, Turchia e
Ucraina.
Maturità legale e globale: l’entrata della Romania nell’UE ha conferito al paese lo status di
stato membro e allo stesso tempo obbligato il paese ad adottare le regole previste dalla
comunità. La Romania oggi é un paese stabile, caratterizzato da un sistema giuridico che si
sta adattando alla normativa UE, ma é ancora sovraccaricato in termini burocratici, dal
momento che sono necessari tempi piuttosto lunghi per ottenere un permesso per iniziare
un’attività economica e per capire le procedure nazionali e le leggi legate alla forza lavoro.
La Romania si posiziona al 69° posto su 180 paesi rispetto all’Indice di Percezione della
Corruzione per la Trasparenza Internazionale 2006. L’UE nel suo rapporto di luglio 2007
riporta come problema ancora irrisolto in Romania la corruzione, tuttavia bisogna
sottolineare la stipulazione di accordi bilaterali con 83 paesi e l’acquisizione dello status di
membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’adozione di tutti i requisiti
commerciali europei e internazionali.
Sicurezza sulla proprietà intellettuale e privacy: nel 2004 la Romania ha adottato la
direttiva UE 2002/58/CE sul trattamento dei dati personali e sulla privacy nel settore delle
comunicazioni elettroniche. La Romania applica leggi severe per i crimini legati all’ecommerce e attraverso l’egida europea intende migliorare la situazione. Il tasso di pirateria
del software rimane alto, pari al 69%. Miglioramenti negli standard sulla sicurezza della
proprietà intellettuale e della privacy sono stati effettuati, ma il governo ritiene
fondamentale l’inasprimento delle pene nei vari rami della giurisprudenza.
2.4.3. Il cluster dell’ITC e dell’elettronica di Bucarest
A Bucarest sono registrate 5.810 società operanti nel settore ITC, ovvero il 36% del totale e
i lavoratori occupati nel settore in questione ammontano a 58.460, in termini percentuali si
tratta del 58% del totale. Il fatturato invece i 5.26 miliardi di dolari, il 78% del totale).
Questa concentrazione del settore in direzione di Bucarest riguarda solamente il settore dei
servizi, infatti la produzione di harware è localizzata ad ovest del paese (Cluj-Napoca e
Timisoara). Rispetto a questa distribuzione territoriale, va sottolinato che a Bucarest, ClujNapoca, Timisoara e Iasi si trovano anche le sedi di università e licei ad alto profilo
informatico.
Un primo cluster si è formato nel settore dei servizi Telecom, all’interno della capitale, dove
sono concentrate le sedi degli operatori di telefonia, che coprono l’88% del fatturato del
settore e il 72% del personale, mentre a debita distanza segue Giurgiu (Telemobil) con il
2.8% e Bihor con 2.6%. In relazione al settore software e servizi, Bucarest, con il 64% del
fatturato e il 48% di lavoratori impiegati nel settore è seguita da Cluj (5.3%), Timis (5%),
Brasov, Iasi, Prahova e Sibiu. Per quanto riguarda invece la produzione di hardware,
Bucarest realizza il 50% del fatturato, ma per quanto riguarda l’output, Timis occupa la
prima posizione (5.3%), seguita da Bucarest (33%) e Bihor (16%). La distribuzione
regionale dell’industria ITC è la seguente: la produzione di software e servizi viene
localizzata a Bucarest (62%) e nelle regioni Ovest, Nord-Ovest e Centro (8%), mentre la
produzione di hardware è concentrata nelle regioni ad Est e Nord-Ovest, ovvero il 58% del
62
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
totale e soltanto il 33% a Bucarest, ne consegue che un secondo cluster può essere
identificare nella produzione di hardware.
Nel settore di software e servizi IT si identificano due processi distinti di produzione: lo
sviluppo di software in base ai terzi, sia per i clienti romeni che per quelli stranieri e lo
svilupo di prodotti software standardizzati, come antivirus e soluzioni per la gestione della
forza di vendita. Di queste solo alcune sono attive in uno dei due settori, le altre invece
sono occupate in ambedue i settori. Le prime 10 imprese in termine di fatturato per il
settore in questione contano circa il 7% del totale delle persone occupate e fatturano il 18%
del volume d’affari totale.
Gli operatori dei settori ITC, eletronica e elettrotecnica necessitano di innovazione dei
prodotti e/o dei processi, infatti l’86% degli enti intervistati ritiene che ci siano aspetti che
sottolineano questi bisogni e il resto degli intervistati invece, pari al 14%, afferma che sono
presenti ma solo in piccola misura. Rispetto alla questione innovazione, 61% di loro
cosidera che l’innovazione sarà un vantaggio nel futuro, al contrario il restante 30% ritiene
che l’innovazione é un vantaggio del presente. Più dell’80% delle società intervistate ha
suggerito che l’innovazione sia supportata da collaboratori esterni, ne consegue che le
società sembrano non disporre di risorse interne sufficienti per soddisfare la domanda
d’innovazione derivante dall’attività economica svolta. Secondo una scala gerarchica dei
principali vantaggi competitivi, risulta che gli operatori del settore mettono al primo posto la
qualità dei prodotti e dei servizi, a cui fanno seguito l’innovazione, i brevetti e le attività di
RS, in quanto meno rilevanti. In relazione alle tipologie di innovazione, le società si
concentrano soprattutto sull’innovazione dei prodotti, a scapito dell’innovazione in termini di
management, marketing, distribuzione e organizzazione della produzione, ne consegue una
interpretazione parziale del concetto stesso di innovazione.
Circa il 90% delle società considerano lo sviluppo di nuovi prodotti sulla base delle esigenze
dei clienti come l’obiettivo in relazione all’innovazione più importante da conseguire. Per
giunta, oltre il 60% delle società considera prioritario il miglioramento dei prodotti in
termini di qualità e allo stesso tempo l’ampliamento della gamma di prodotti esistenti.
Queste considerazioni sono emerse nonostante oltre il 60% delle società, ricavi più del 51%
del fatturato da prodotti svilupppati negli ultimi tre anni, di conseguenza non al passo con i
tempi, perciò in coclusione, le società intervistate sembrano, per il momento, non mettere
l’accento sullo sviluppo delle attività di marketing e di comuncazione con i clienti.
I maggiori ostacoli allo sviluppo delle attività innovative all’interno delle società romene
sono determinati in particolare da investimenti troppo alti in RS al fine di favorire lo
sviluppo dell’innovazione interna, dai costi troppo alti delle soluzioni per l’innovazione
promosse dall’esterno, da una debole collaborazione tra gli enti del settore It e da
informazioni insufficienti sulle fonti di finanziamento.
La mancanza di collaborazione con le altre società dei settori rilevanti viene evidenziata
dalle risposte in relazione al grado di sviluppo delle attività di network per l’innovazione
dell’industria del software, infatti il 62% delle aziende ritiene che le stesse siano presenti
sul mercato solo in piccolo misura.
63
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
I servizi richiesti di solito alle organizzazioni aventi un ruolo di interfaccia nel settore
dell’innovazione sono di informazione in relazione alle possibilità di finanziamento a
sostegno di innovazioni e ricerca con partners al fine di portare a termine progetti comuni.
Le università, gli istituti di ricerca, i consulenti, gli Innovation Relay Centres e Infratech,
sono gli enti più noti di intermediazione per l’innovazione. Le collaborazioni più frequenti e
di durata sono svolte con le università, i centri di ricerca, i fornitori di formazione, i
consulenti e i IRC 4D (ARIES). I principali problemi evidenziati dalle aziende nella
collaborazione coi principali fornitori di assistenza sono la comunicazione e la pubblicità
limitata, ma anche le ridotte risorse finanziarie delle società.
2.5.
Il settore della meccatronica
L’industria lavorativa di precisione, da cui fanno parte anche i settori industriali di
meccanica fina, meccatronica e automatizzazioni, ha rappresentato nel XX-isimo secolo il
motore dello sviluppo. Qualità, funzioni sempre più complesse, produttività del lavoro nei
suoi settori di fabbricazione, crescita dell’informatica, delle applicazioni della fisica e della
chimica, sono stati i fattori che hanno fatto crescere questo settore industriale, base della
competitività. Il trasferimento dell’industria lavorativa di precisione in Corea, Giappone,
Taiwan, Cina, Malta, Cipro e Irlanda, ha contribuito all’apparizione di nuovi centri di
produzione moderni, per una concorrenza globale sempre maggiore, fattore che puo’
determinare la nascita o la scomparsa di centri lavorativi tradizionali di precisione.
La Romania ha avuto da sempre un’industria lavorativa di precisione abbastanza buona, e,
pur non essendo nel top delle grandi forze industriali, era capace di assicurarsi in gran parte
il necessario, da grande esportatore di motori elettrici, trasformatori, generatori e idroagregati, attrezzature complesse, attrezzature e impianti di comanda/controllo. Dopo il
1990 però, la mancanza di investimenti ha portato a grandi cambiamenti in determinati
settori.
L`industria elettronica ed elettrotecnica romena realizza oltre 200.000 tipi di prodotti,
utilizzando fabbriche/reparti/officine specializzate, lavorazioni, montaggio di materiali,
procedimenti e tecnologie avanzate. Va fatta menzione dei contributi apportati dal settore
elettronico ed elettrotecnico per la realizzazione di infrastrutture energetiche,
d’informazione e comunicazione, di trasporto ferroviario e terrestre, nella costruzione di
macchine, nel settore chimico e metallurgico. A partire dal 1990, il grado di utilizzo delle
capacità di produzione dell`industria elettrotecnica ed elettronica è medio, si colloca alla
fine del processo produttivo e varia dal 25% al 90 % in base ai sottosettori componentistici.
Ad oggi, in Romania Il livello tecnologico È comunque da considerare insufficiente nel
complesso, a causa di una dotazione convenzionale delle infrastrutture dalle performance
medie (ad eccezione delle società neo-costituite e di alcune società tradizionali), il cui livello
tecnologico È maggiore. Il grado di usura fisica delle attrezzature tecnologiche è, in media,
molto alto, segnatamente ai produttori tradizionali – oltre il 50 %- visto che alcune
attrezzature sono state acquistate prima del 1990. Il divario del livello tecnologico del
settore, rispetto al livello mondiale, può essere stimato a circa 20 anni. In generale,
l`industria elettronica ed elettrotecnica non È inquinante rispetto ad altri settori industriali.
A parte i processi chimici di modifica delle proprietà fisico-meccaniche dei materiali e i
64
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
procedimenti di iniezione di masse plastiche, in Romania va fatta attenzione solo ai processi
tecnologici di fabbricazione di pile, accumulatori elettrici e cavi elettrici.
In termini di potenziale innovativo, l’attività di ricerca scientifica, sviluppo ed innovazione
tecnologica del settore si svolge nell’ambito di 15 istituti di ricerca principale. Benché il
settore non sia esente dai problemi esistenti al livello dell’economia (deficit di risorse
finanziarie, management e di know-how), in generale possiamo considerare che esso abbia
conosciuto dei parametri positivi, tutti i sottogruppi segnando una crescita importante sia
per la produzione industriale che per le esportazioni.
Il livello della domanda di prodotti elettronici ed elettrotecnici in Romania sul mercato
esterno Èstato superiore a 2000 miliardi di dollari USD. I prodotti si dirigono
prevalentemente verso i mercati statunitensi, giapponese ed europei. Oltre l`80 % delle
esportazioni del settore si dirige verso i mercati di Germania, Francia, Italia e Olanda.
L’Italia è a tutt’oggi tra i primi fornitori della Romania, accanto a Germania, Russia, Francia.
In Romania, i riferimenti di settore sono la Federazione ANIE (fra cui CSI -componenti
elettrici, AICE - per i cavi e conduttori, ANCISS -sicurezza e automazione, ASTREN e ASDE per la trasformazione e distribuzione di energia). Se l’industria elettronica romena si
presenta come un’industria che si sta sviluppando, l’industria elettrotecnica ha raggiunto
una certa maturità usufruendo degli impulsi di sviluppo delle nuove tecnologie.
L’industria lavorativa di precisione di Romania si attesta oggi a un livello basso-medio per il
settore “Attrezzature Elettriche e Ottiche”. All’interno di questo settore però, sono presenti
anche aree di produzione in cui il livello delle performance è comparabile a quello dei paesi
sviluppati, come per le macchine elettriche, idro-agregati, trasformatori, cavi e cavi auto,
attrezzature per telecomunicazioni, strumenti ottici.
Nel complesso, l’industria lavorativa di precisione romena detiene una quota bassa nella
produzione di attrezzature per ufficio, computer e media nel settore delle attrezzature
elettriche e ottiche e delle attrezzature medicali, strumenti di precisione e ottici.
Nel campo dei prodotti quali radio, TV, attrezzature e macchinari di comunicazione, la
Romania ha una quota ridotta per le componenti elettroniche, e media in relazione alla
produzione di macchine per radio, TV, telefonia e telegrafia.
Le tendenze notate nell’UE 25, relative alla specializzazione o alla scelta di rinunciare a certi
settori in cui altri paesi si sono specializzati, si sentono ora anche in Romania. Tale
situazione È conseguenza delle dinamiche settoriali nei mercati stranieri e della forte
riduzione della domanda sul mercato romeno, che alla fine ha portato alla rinuncia di certe
linee di produzione, tra cui: attrezzature mediche, computer, attrezzature di
automatizzazione, componenti.
La scelta relativa a una concentrazione dell’industria lavorativa di precisione romena verso
la produzione di beni quali le macchine e gli apparecchi elettrici, trasformatori, cavi,
accumulatori, corpi di luce, è dovutta sia dalla tradizione industriale degli ultimi lustri che
dalla percentuale alta del valore aggiunto che caratterizza tali prodotti. Nel complesso, il
65
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
gruppo contribuisce con il 39.5% al valore aggiunto del settore delle “Attrezzature Elettriche
e Ottiche”.
In conclusione, la principale produzione dell’industria lavorativa di precisione romena
proviene da un settore in cui 16 paesi su 25 dell’UE 25 producono molto di più (l’esempio
della Germania che produce beni per un valore pari a 83,255 miliardi di euro, rispetto alla
produzione della Romania, pari a 801 milioni di euro), paesi con cui la Romania si sta
confrontando sui mercati internazionali. In considerazione del fatto che l’industria lavorativa
di precisione di Romania verte ancora in una situazione in cui il valore aggiunto e la
produttività non registrano gli stessi valori ridicati come negli altri settori, è assolutamente
necessario che in questo settore industriale si cerchino nuove direzioni nella produzione, in
modo da accrescere valore aggiunto e produttività e diminuire i costi del personale.
Le tendenze registrate oggi a livello globale dimostrano che i valori aggiunti più alti
risultano dagli spostamenti dell’orientamento industriale dal prodotto verso il sistema.
Invece, la tendenza del settore dei prodotti è quella di concentrare la produzione in alcuni
paesi forti dal punto di vista economico, con le risorse finanziarie tali da modernizzare
sempre il processo di produzione e mantenersi competitivi sui mercati. Essere competitivo
nel settore richiede infatti continui investimenti, che pochi paesi, come la Romania, possono
permettersi.
Dunque, la Romania deve trovare altre soluzioni per essere competitivo, per un livello
razionale di investimenti. Si dovrebbe puntare allo sviluppo di prodotti complessi con
componenti ITC, nuovi fonti di energia, micro-macchine elettriche e attrezzature speciali
possono costituire le soluzioni con cui l’industria di precisione romena può realizzare un
proprio “brand”.
Negli ultimi anni, gli economisti europei hanno proposto lo spostamento di alcune
produzioni labour intensive verso nuovi paesi membri, dove i costi salariali erano spesso
minori rispetto agli stati UE. In ottica delocalizzativa, fa fatta menzione di come la Romania
non rappresenti altro che una “medicina”, una facile soluzione a breve termine di certe
difficoltà, ma con conseguenze negative, simili con quelle dall’industria tessile, dove la
produzione in sistema lohn ha distrutto, nei paesi da cui Èpartito il flusso delocalizzativo,
tutta l’industria orizzontale.
Con la politica a favore dell’innovazione della Dichiarazione di Lisbona, per una sempre
maggiore competitività dell’economia europea, il ruolo dello stato è quello di dare impulso
alle imprese a favore della ricerca, stanziando somme importanti per creare fondi di rischio,
dando supporto a nuove imprese innovative, riducendo le tasse alle imprese dai risultati
prodotti dall’high-tech e promuovendo la formazione di capitali a carattere pubblico-privato,
atti a generare nuovi investimenti.
Purtroppo, l’industria lavorativa di precisione romena non ha beneficiato da parte dello stato
di un sostegno adatto, con la conseguenza della chiusura o della riduzione delle attività di
alcune imprese che godevano di un livello tecnologico medio-alto. Tra queste, sono state
dismesse: Automatica, FEA, Fabbrica di Computer, Eletronica, Electrotehnica, Electroputere
Craiova, tutte nel settore delle attrezzature energetiche e dell’industria estrattiva, e la IPRS,
66
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
nel settore delle componenti elettroniche. Dei gruppi che sono rimasti operativi nel settore
della meccatronica e della robotica in Romania, quasi tutte non godono delle facilitazioni
presenti in altri paesi UE: la loro principale preoccupazione sembra essere il presente,
mentre il futuro è trascurato.
Un tempo, il collegamento tra le imprese e il gruppo di ricercatori era molto stretto,
situazione che permetteva la realizzazione di lavori di grande valore scientifico ed
economico (attrezzature di perforazione e piattaforme marine, attrezzature di
automatizzazione di processi, trazione elettrica e attrezzature marittime). Oggi invece, il
link tra ricercatori e imprese è totalmente inadatto a rispondere alle richieste del mercato.
Si potrebbe dire che la ricerca non risponde alle esigenze dell’industria lavorativa di
precisione romena, mentre l’industria non sa come le potrebbe essere utile alla ricerca
romena.
In conclusione, l’industria lavorativa di precisione romena si sta sviluppando in maniera
“teaching-doing”, cioè senza un piano ben determinato, ma a caso, senza beneficiare di un
supporto tecnico da parte del settore della ricerca.
Lo stato romeno deve creare un framework consono per strumenti finanziari o legislativi che
assicurino lo sviluppo del settore dell’industria lavorativa di precisione, che attraverso
produttività e valore aggiunto costituisca uno dei settori base dello sviluppo degli altri
settori economici e sociali.
Sebbene le unità romene dell’industria di precisione abbiano da tempo ridotto le proprie
dimensioni per diventare più flessibili, alcune di loro sono diventate PMI, sebbene poche
siano operative nel settore della ricerca. Nei paesi membri UE invece, unità di piccole e
medie dimensioni rappresentano un segmento importante dal punto di vista delle soluzioni
di problemi di alta tecnicità. Le PMI High-Tech godono di un’attenzione particolare da parte
dello stato romeno. In Romania, le PMI High-Tech sono poche, la maggior parte di loro
provengono da divisioni varie e scissioni di unità di ricerca.
Il successo registrato di alcune di esse - ICPE SAERP, ICPE ACTEL, INDA-Craiova, HERBING
SA, TOTAL ELECTRIC - rappresenta un impulso per lo stato, che dovrebbe sostenere
maggiormente questo tipo di istituzione.
L’industria della meccanica fina, della meccatronica e delle automatizzazioni industriali
consta piu’ di 4.000 operatori economici nella realizzazione dei prodotti, di tecnologie e
servizi di profilo. Il settore dell’industria lavorativa di precisione rappresenta per l’industria
romena un settore competitivo, con possibilità reali di sviluppo e di profitto. Al momento, la
domanda per il settore è ferma se non anche in calo, a causa della mancanza d’investimenti
e per la diminuzione del potere d’acquisto. L’offerta, invece, registra una certa crescita e
una diversificazione maggiore, a seguito da un lato dell’entrata sul mercato romeno di
prodotti provenienti da aziende specializzate e conosciute a livello mondiale e, dall’altro,
dalla reperibilità di beni strumentali provenienti dai paesi asiatici, in sistema dumping.
Il settore della meccatronica si propone di assicurare una crescita economica su base
annuale, incentrata sull’incremento degli investimenti a mezzo della partecipazione del
67
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
capitale nazionale e in virtu’ di investimenti stranieri. Un altro obiettivo è quello di
promuovere politiche di integrazione e standardizzazione dei meccanismi UE e con l’acquis
comunitario, in relazione alla ri-tecnologizzazione del settore con potenziale competitivo
basato sulla tecnologia dell’informazione. Si cercano inoltre nuovi comparti mono-industriali
di nicchia.
Per il periodo 2006-2008, le quote dei sottosettori dell’industria di meccanica fina, della
meccatronica e delle automatizzazioni, relative all’export, per tipo di prodotto, sono state:
-
Attrezzature di misura e controllo dei processi industriali: 5.38%;
Macchine e strumenti di misura, verifica e controllo: 14.6%;
Macchine e apparecchi elettrodomestici: 39.2%;
Apparecchi non-elettrici di uso domestico: 5.1%.
Utensili manuali: 2.79%;
Macchine e strumenti medicali: 2.35%;
Apparecchi e strumenti ottici e fotografici: 1.26%;
Utensili per taglio e uso domestico: 0.33%;
Orologeria: 0.01%.
Nel periodo 2005-2008, le politiche economiche per l’industria lavorativa di precisione
hanno puntato alle seguenti priorità:
- Modernizzare l’ambiente d’affari, diversificare i servizi bancari, ridurre la fiscalità;
- Fare in modo che l’industria di profilo collabori a diversi progetti europei;
- Fare in modo che la ricerca e lo sviluppo di settore si allinei a strutture di tipo europeo.
Le direzioni strategiche settoriali necessarie in Romania sono le seguenti:
- Le produttività e i valori aggiunti ottenuti nella produzione di beni come le
apparecchiature mediche, gli strumenti di precisioni, i dispositivi ottici (attrezzature
mediche, di chirurgia e ortopediche; strumenti di misurazione e controllo e sistemi di
navigazione; attrezzature di controllo industriale; produzione di strumenti ottici e
fotografici; produzione di orologi), benche siano già alte, devono registrare una crescita
sostenuta negli anni a venire.
- Equilibro della bilancia export-import (che è ancora negativa)
- Sviluppo a breve di nicchie di produzione che presuppongano l’ottenimento di valori
aggiunti più alti.
Di conseguenza, si stima che
- La competitività diventerà fattore determinanto nel processo di crescita economica
- L’export di prodotti high-tech ad alto valore aggiunto diventerà uno dei maggiori elementi
di stimolo alla crescita del PIL nazionale;
- Le infrastrutture del settore per la ricerca, l’innovazione e il trasfer tecnologico verranno
ammodernate.
68
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Come obiettivi derivati di sviluppo, s’intende anche sostenere la RS applicata, in modo da
trasferire la tecnologia verso le industrie e creare e organizzare cluster industriali e
scientifici. Si tenta inoltre lo sviluppo del mercato interno, come principale smercio per la
produzione locale, a mezzo della crescita della concorrenza e d’accesso degli operatori
autoctoni agli acquisti pubblici. Un altro obiettivo è creare le condizioni di un funzionamento
efficiente per gli agenti economici del settore industriale di profilo e di un ambiente
attrattivo per affari e cooperazioni, sia a livello nazionale che internazionale.
Nella strategia a breve e medio termine, 2006-2008, la maggior parte degli
ammodernamenti tecnologici riguardano il miglioramento della qualità dei prodotti a mezzo
di procedimenti high tech simili a quelli europei/internazionali. I costi globali relativi alle
ristrutturazioni e agli ammodernamenti delle capacità di produzione sono stati pari, per il
periodo 2006-2008 a circa 160 milioni di euro, di cui circa 38 milioni da fonti proprie e 122
milioni da fonti terze.
Il settore industriale della meccanica fina, della meccatronica e delle automatismi industriali
Èimportante perché assicura macchinari, sistemi e attrezzature per:
- Tutti i settori industriali (costruzioni di macchine, trasporti, metallurgia, chimica, energia)
- Industria alimentare, agricoltura, medicina e industria farmaceutica
- Industria degli elettrodomestici.
Gli orientamenti di questo settore sono stati identificati attraverso la competitività e alle
performance, a mezzo dello sviluppo della produzione ad alto valore aggiunto. Il tutto
potrebbe portare a notevoli sviluppi, sia a livello orizzontale che verticale, per
l’infrastruttura dell’industria di lavorazione, per l’infrastruttura informazionale, nelle
comunicazioni dei moderni processi industriali ed economici, energetici, sanitari.
A livello del settore, le preoccupazioni riguardano invece : il consolidamento e lo sviluppo
delle strutture produttive ad alta efficienza, la crescita della capacità concorrenziale,
aumentare le esportazioni di prodotti e servizi.
Sebbene sia presentato come un settore importante per l’industria romena, il potenziale
della meccatronica non è stato valutato in modo approfondito per una maggiore
competitività, per ottimizzare le attività specifiche e sviluppare un ambiente collaborativo.
L’obiettivo UE, lanciato a Lisbona (2000) è stato quello di diventare in dieci anni la più
competitiva e dinamica “economia basata sulla conoscenza” del mondo. Il ruolo di generare
conoscenze attraverso la ricerca dunque è essenziale.
L’UE offre alla Romania, come a tutti gli altri paesi, la chance di promuovere il trasferimento
tecnologico a livello regionale e di beneficiare dei finanziamenti per progetti di ricerca
realizzati in collaborazione con enti stranieri. La Romania, invece, deve dimostrare solo di
essere competitiva in tutti i comparti dell’industria di precisione e in tutti i settore ad alto
valore aggiunto, come la meccanica fina.
69
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Sempre come applicazione meccatronica, va fatta menzione di come l’industria
automobilistica e delle componenti auto stia diventando il motore dell’economia romena.
La Romania sta diventando il principale perno manifatturiero per l’industria automobilistica
dell’Europa Centrale ed Orientale dopo l’acquisizione Ford dello stabilimento automobilistico
Daewoo di Craiova, avvenuta nel 2007.
Il fatturato dell’industria auto nazionale supererà, nel 2010, il livello di 10 miliardi di euro,
in seguito all’entrata sul mercato del costruttore americano Ford, assieme ai suoi fornitori. I
due costruttori presenti sul mercato locale, insieme ai produttori di componenti, hanno
registrato nel 2007 un fatturato di 7.2 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto a
5.6 miliardi di euro registrati nel 2006. Stando alle dichiarazioni della ACAROM, l’ export
dell’industria romena nel settore È arrivato a 1,7 miliardi di euro.
Nei primi sette mesi del 2008 sono stati prodotti in Romania oltre 161000 veicoli, il 12.2%
in più rispetto allo stesso periodo del 2007, di cui 151000 erano automobili.
Stando all’Associazione Nazionale dei Produttori del settore automotive, l’APIA, la
produzione di autoveicoli è cresciuta l’anno scorso del 13.2%, di 41.712 unità, con 234.103
autoveicoli (registrando un incremento del 16.1% rispetto al 2006) e 7.599 veicoli
commerciali (con una riduzione dle 36.3%). Nei primi sette mesi dell’anno in corso sono
state fabbricate in Romania 161.000 auto, in crescita del 12.25 rispetto al periodo simile del
2007.
Le vendite di autoveicoli sono cresciute del 25.7% rispetto all’anno precedente, toccando le
236808 unità nei primi otto mesi del 2007. La vendita di camion di oltre 18 tonnellate é
aumentata improvvisamente del 140% di anno in anno, mentre il segmento dei camion tra i
6-18 tonnellate ha visto una crescita del 71%. La crescita delle vendite é stata invece molto
più modesta per i veicoli commerciali con un peso al di sotto delle 3.5 tonnellate e per quelli
tra le 3.5-6 tonnellate, rispettivamente del 14% e del 2%.
Entro il 2012 le vendite dovrebbero essere superiori del 55% rispetto ai livelli registrati nel
2007, con le vendite per le automobili oltre il 52.4% e quelle dei veicoli commerciali del
69.2%. Il fattore determinante per la crescita sarà il segmento degli HCV, la cui crescita
stimata supera il 156% (39653 unità) e il settore degli autobus, per cui si prevede un
aumento del 146%, ovvero di 9287 unità, grazie alla rapida crescita del trasporto
passeggeri e allo stesso tempo del turismo.
Dall’altra parte, John Fleming, presidente di Ford Europa, ha annunciato recentemente che
la Ford produrrerà nel 2012, a Craiova, 300.000 veicoli e 300.000 motori l’anno. Nel 2009,
il costruttore americano comincierà a produrre a Craiova il modello Transit Connect, e ogni
2 anni la gamma si estenderà con un altro nuovo modello. La Renault investirà 300 milioni
di euro nell’ex fabbrica Dacia Pitesti, entro il 2009, per la crescita della capacità annuale di
produzione, arrivando a 400.000 unità e per le attività di ricerca e sviluppo del modello
Logan. La fabbrica di Pitesti ha attualmente una capacità di produzione di 350.000 unità
all’anno. Il fatturato accumulato dalla più grande casa automobilistica del paese,
Automobile Dacia, con il contributo dei produttori di componenti per auto di tutta Romania,
70
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
supererà gli 8.5 milioni di euro nel 2008, circa il 20% più rispetto all’anno precedente,
stando a quanto dichiarato dal Vice Presidente di Automobile Dacia, Constantin Stroe.
L’importanza del settore automobilistico, che dal 2004 ad oggi Èin costante crescita, non
sembra essere rivestita solo dal ruolo economico che tale settore può rappresentare nella
bilancia commerciale, ma anche come motore per l’evoluzione tecnologica di altri settori
industriali. L’introduzione di nuove tecnologie di produzione e la formazione dei lavoratori
sta avendo effetti benefici su tutto il settore industriale romeno. Si stima che la produzione
nazionale di autoveicoli e sotto-assemblaggi arriverà a circa 6 miliardi di euro a fine 2008.
Attualmente, il mercato auto romeno occupa il secondo posto nella regione, dopo la Polonia
(che ha un numero doppio di abitanti rispetto alla Romania) e prima dell’Ungheria.
In Romania la presenza di vantaggi, come: basso costo della forza lavoro, personale
qualificato, posizione geografica favorevole e sistema industriale in crescita, rendono le
componenti auto ancora competitive sul mercato globale. I fattori tenuti in considerazione
sono i seguenti:
Investimenti stranieri con conoscenze innovative;
Crediti interni attrattivi per la capitalizzazione;
Formazione del personale e gestione;
Miglioramento dei costi logistici, L’uso di mezzi effettivi per la promozione manifatturiera
delle componenti auto all’interno della Romania e sul mercato internazionale;
- Creazione di premesse per formare una nuova offerta in termini di qualità delle
componenti, servendosi di esperti con competenze tecnologiche.
-
Il programma Logan del gruppo Renault e i vantaggi derivanti dal posizionamento nei pressi
di una area geografica in cui si trova un polo manifatturiero nell’ambito automobilistico
(Pitesti, Slatina, Craiova), vero cluster territoriale dell’indistria automotive di Romania,
rappresenta per il paese una sfida e un’opportunità in termini di ammodernamento
dell’industria delle componenti auto.
Tabella 20. Valore del mercato delle componenti auto in Romania
Valore 2007
Valore stimato nel 2008
Valore stimato nel 2010
Produttori auto attivi in Romania nel 2009
Produttori di componenti auto
7,2 mld. euro
8,5 mld. euro
10 mld. euro
Dacia, Ford
Pirelli, Continental, Michellin, INASchaeffler, Hutchinson, Trelleborg
Automotive, Marquardt Schaltsysteme,
Brose, Calsonic Kansei, HTP High Tech
Plastics, Schneider&Oechsler International,
Honeywell o Takata-Petri
Export nel 2007
1,7 miliardi di euro
71
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
Fonte: Camera di Commercio di Romania, dati primo semestre 2008.
Le macchine e gli equipaggiamenti elettrico-meccanici si sono collocati al primo posto nel
top delle merci esportate, registrando per la prima volta un trend migliore di quello del
tessile romeno. I prodotti con le maggiori crescite all’import sono stati quelli tecnologici,
segno che nell’industria romena continuano i processi di ammodernamento.
Secondo l’Associazione dei Produttori ed Importatori di Automobili (APIA), la crescita
spettacolare del mercato auto e componentistica in Romania, È stata determinata da 4
fattori maggiori, che hanno interagito a partire dalla fine del 2004 ad oggi. L’apprezzamento
del RON rispetto all’euro, che per qualche mese è stato pari al 15%, ha creato vantaggi per
chi ha comprato un auto in euro ma ha pagato in RON. I discount promozionali, in alcuni
casi pari al 25%, il premio di rottamazione per le auto più vecchie di 12 anni e la
moltiplicazione delle offerte di finanziamento hanno incentivato il romeno all’acquisto di
un’auto nuova. Inoltre, il passaggio alla quota unica di tassazione del 16%, ha causato una
conseguenza psicologica, e una finanziaria, orientando il surplus di risorse verso il
pagamento delle rate per l’acquisto di un veicolo. Anche il mercato degli autoveicoli
commerciali ha registrato una crescita di oltre il 13% e quello dei pullman e pulmini del
37%. Le vendite di autovetture diesel hanno registrato una riduzione rispetto al 2004, dal
28% al 24% del totale, con oltre 61.000 unità.
II trend ascendente del mercato dell'auto in Romania sta superando ogni aspettativa. A
parte Austria (-7%) e Finlandia (-2,1%) tutti gli altri stati dell’area Euro hanno messo a
segno risultati positive nel settore dell’automotive. Tra i nuovi mercati, nel primo semstre
2008 hanno dato i risultati migliori la Polonia (+ 28,2%), Romania (+46 %) e Lituania
(+64%).
Il piu’ alto ritmo di crescita a livello nazionale È stato registrato dalle esportazioni di mezzi
di trasporto (+54,2%), con 720,3 milioni di euro ed un peso specifico dell’8,9% del totale
esportato. Con il 23,6% del totale, le importazioni di macchinari e dispositivi meccanici
hanno registrato un aumento del 30,7%, fino a 2,7 miliardi di euro. Anche le importazioni di
mezzi e materiali di trasporto sono aumentate del 27,3%, fino a 1,149 miliardi di euro,
equivalente al 10% del totale importato.
Il settore delle componenti per automobili si concentra in Romania quasi esclusivamente su
3 aspetti di base: costi, qualità e tempo impiegato.
Se nell’Europa occidentale sono presenti fabbriche che chiudono e intere produzioni che
vengono trasferite in paesi con manodopera più a buon mercato, la Romania rappresenta
un eldorado soprattutto per le case statunitensi e asiatiche, che in quest’area vedono ottime
opportunità per far crescere il loro business. La strategia è sempre la stessa, produrre
prodotti di massa, di qualità medio bassa ma a prezzi che possono arrivare al 40% dei
prezzi degli altri produttori.
L’export delle componenti auto, tenendo presenti gli obiettivi perseguiti a livello nazionale e
aziendale, sta diventando progressivamente un supporto strategico allo sviluppo
dell’industria automobilistica in un paese piuttosto che in un altro. Tale sviluppo strategico
72
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
dell’industria delle principali componenti auto in Romania si basa sull’uso di opportunità
derivanti dal programma Logan promosso dal gruppo Renault per la Dacia.
Attualmente l’industria dell’elettrotecnica, dell’elettronica e della multimeccanica, conta
complessivamente oltre 14.000 aziende e il tasso di sviluppo delle nuove imprese mostra un
trend ancora più dinamico per l’industria elettronica, in particolare per il settore dei servizi
informatici. Tutte le unità del settore sono private, salvo la SC Electroputere SA di Craiova,
che per il 62% é di proprietà dello stato e per il 38% privata. Nell’ultimo periodo, tutti i
gruppi hanno registrato un incremento della produzione industriale, tanto che nel
complesso la crescita é stata di circa il 150%.
Oggi, il segmento dell’informazione tecnologica e quello della produzione elettrotecnica,
rappresenta l’80% dell’intero settore produttivo, rispetto al 28% del 1990.
In Romania, i maggiori vantaggi rappresentati dal settore in questione, sono:
Una tradizione ed esperienza di alcuni agenti economici nel settore in questione;
Risorse umane con buone qualifiche ed esperienza;
Un maggior valore aggiunto rispetto ad altri settori dell’industria manifatturiera;
L’industria elettro-tecnica romena é comparabile a quella del resto dell’UE;
Alto livello di privatizzazione del settore, che garantisce le condizioni ideali per migliorare
la gestione e gli indicatori di efficienza;
- Esistenza di alcune materie prime;
- Esistenza di alcuni spazi industriali multi-funzionali e ben preservati, che potrebbero
diventare le basi per un ulteriore sviluppo;
- La presenza di prospettive di sviluppo per il mercato interno e straniero.
-
Nel complesso, il mercato romeno dell’elettrotecnica, dell’elettronica, delle componenti
meccaniche e degli apparecchi e dispositivi domestici é stimato attorno ai 3 milioni di
dollari, pari allo 0.15% del volume del mercato mondiale. Al di la di questo, il mercato
dell’elettronica sta superando il 50% del totale, mostrando un tasso di crescita sempre più
dinamico. Al contrario, il mercato della multimeccanica sta crescendo molto più lentamente
e quello dell’elettro-tecnica sta subendo una leggera flessione, provocando una stagnazione
generale dell’intero settore.
73
2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI
3.
Attività di R&S nei principali settori tecnologici
3.1.
Il settore agroalimentare
Il finanziamento pubblico del Ministero dell’Educazione e della Ricerca di Romania agli
Istituti di Ricerca nazionali è calato, dal 1990 al 2002, dell’85%, passando da 30 milioni di
dollari a 4,3 milioni di dollari. In Romania, il numero dei ricercatori è diminuito del 53%,
mentre il numero degli Istituti pubblici di ricerca ha registrato, di conseguenza, un calo del
20%. I principali punti deboli del sistema di ricerca attualmente operativo in Romania sono
così riassunti:
- Le risorse finanziarie per i progetti sono molto limitate;
- Il provvisorio quadro legislativo ha influenzato in modo negativo l’innovazione e la scelta
di decisioni strategiche;
- I risultati delle ricerche sperimentali necessitano di tempi di reazione nel mercato
agroalimentare piuttosto lunghi;
- Il collegamento tra produttori, la comunità scientifica e gli enti decisionali è quasi
inesistente;
- Il monitoraggio, la ricerca e la valutazione dei risultati sperimentali nel settore agricolo è
di diffide valutazione, visto che gli operatori di settore non sono implicati;
- L’ordine professionale dei ricercatori nel dominio agricolo manca di stimoli innovativi e
registra solo un 15% di ricercatori al di sotto dei 30 anni.
- La scarsa capacità attrattiva nel settore della ricerca dei fondi dei programmi
internazionali (PHARE, Banca Mondiale, FAO).
Va però fatta menzione dell’operatività del progetto MAKIS della Banca Mondiale,
programma che sostiene la ricerca agricola in priorità quali il finanziamento
dell’implementazione dei programmi e delle attività di ricerca (compresa la riabilitazione
delle strutture di ricerca implicate) e l’offerta di collaborazioni per cinque centri di ricerca
selezionati, valutati per grado di eccellenza, per relazioni con i clienti e per grado di
performance. La componente relativa alla ricerca è la componente più rilevante del progetto
MAKIS, il cui obiettivo, in linea con l’Unione europea, mira al rafforzamento delle capacità
del sistema nazionale di ricerca agricola in relazione alle esigenze dei subsettori
agroalimentari.
Tabella 21. I dipartimenti delle università di ricerca agroalimentare
Facoltà
Facoltà di Economia Agroalimentare e
Ambientale, Accademia di Studi Economici,
Bucarest
Facoltà di Ingegneria Alimentare, Suceava
74
Dati di contatto (settembre 2008)
Str. Mihail Moxa n°7, settore 1, Bucarest.
Tel: 319.19.00(01)/567; 311.97.90/112,
Fax: +4 021 212 94 79, E-mail:
[email protected], Sito internet:
www.eam.ase.ro/index.php
Piata Universitatii, n°9, 720225, Suceava.
Tel: 0040-230-216-147; 0040-230-52-2978; Fax: 0040-230-520-267. mail:
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Facoltà di Protezione Ambientale,
Università di Oradea, Romania
ULBS- Facoltà di Scienza Agrarie,
Ambientali e di Protezione Ambientale,
Università « Lucian Blaga », Sibiu
Università “Babes-Bolyai”, Cluj, Facoltà di
Scienze Ambientali
Università “Dunarea de Jos”, Galati.
Facoltà di Acquicoltura, Piscicoltura e
Industria Alimentare
[email protected]. Sito internet:
www.fia.usv.ro
Str. Universitatii n°1, 410087, Oradea. Tel:
0040-259-40-81-13; 0040-259-43-28-30
(centralino); 0040-259-40-81-05
(rettorato); Fax: 0040-259-43-27-89; Siti
internet: www.uoradea.ro,
www.info.uoradea.ro; mail:
[email protected].
Boulevard Victoriei, n°10, 550024, Sibiu.
Tel : 0040-269-21.79.89, Fax: 0040-26921.78.87;Mail: [email protected], Sito
internet: www.ulbsibiu.ro, Persona di
contatto: Ing. Constantin Oprean, Rettore
Piazza Stefan Cel Mare n°4, 400084, ClujNapoca, Tel: 0040-264-405-316, Fax:
0040-264-59-50-51; Sito internet:
http://enviro.ubbcluj.ro.
Str. Domneasca 47, Galati - 800008. Tel:
0040-236-460328; Fax: 0040-236-461353;
Email: [email protected], Sito internet:
www.sia.ugal.ro
Università “Ovidius” di Costanza, Facoltà di
Scienze Agrarie e Naturali
Boulevard Mamaia 124, 900527, Costanza.
Tel: 0040-241-614576; Fax; 0040-241511-512; mail: [email protected],
Sito internet: www.uni-ovidius.ro
Università della Transilvania di Brasov,
Facoltà di Silvicoltura e Ingegneria
Forestale
Str. Beethoven, 1, 2200, Brasov. Tel: 0040268/47-57-05; Fax; 0040-268/418-600;
Mail: [email protected],
Sito:www.unitvb.ro/silvic, Persona di
contatto: Ioan Vasile Abrudan, Decano
Università di Craiova, Facoltà di Agronomia
Str. Libertatii, n°19, Craiova; Tel: 0040251-418-475. Sito internet: http://cis01.
central.ucv.ro/agronomie/; Persona di
contatto: Badescu Mircea, Decano
Università di Craiova, Facoltà di Orticoltura
Str. A.I. Cuza, n°13, 200585 Craiova. Tel:
0040-51-414541; Fax: 0040-251-411-688.
Persona di riferimento: Mitrea Ion,
www.central.ucv.ro (sito Università di
Craiova)
Aleea Mihail Sadoveanu, n°3, Iasi, 700490,
Tel: 0040-232-27-49-33, 0040-232274956, 0040-232-27-50-70; Fax: 0040232-26-06-50. Sito internet:
www.univagro-iasi.ro, Mail:
Università di Scienze Agrarie e Medicina
Veterinaria “Ion Ionescu de la Brad”, Iasi
75
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Università di Scienze Agrarie e Medicina
Veterinaria di Cluj-Napoca
[email protected].
Calea Manastur, n°3-5, Cluj-Napoca, Tel:
0040-264-596-384, Fax: 0040-264-593792. Sito internet: www.usamvcluj.ro, Mail:
[email protected]
Università di Scienze Agricole del BanatoTimisoara (USABT) – dispone di una
stazione didattica di 1389 ettari ad uso
sperimentale-
Calea Aradului 19, Timisoara, Provincia di
Timis. Tel : 0040-256-42-49-73, Fax: 0040256-42-49-73; Sito internet: www.usabtm.ro, Mail: [email protected]
Università di Scienze Agronome e Medicina
Veterinaria di Bucarest
Boulevard Marasti 59, 011464, Bucarest.
Tel: +40 (21)3182266; Fax: +40
(21)3182288, Mail: [email protected],
Sito internet: www.usab.ro/ro/index.html
Fonte: Infotematica sull’ agroalimentare in Romania del programma comunitario
RO2003/02/04/06/08
Tabella 22. Centri di ricerca nel settore dell’Agricoltura
Facoltà
ASAS- Accademia di Scienze Agricole e
Forestali “Gheorghe Ionescu-Sisesti”coordinatore dell’attività dell’Istituto di
Ricerca Agronomica di Romania (ICAR) e
dell’Istituto Centrale di Ricerca Agricola
(ICCA)
Baremburg Institute
Fructes Institute
Centro di Produzione e di Ricerca Biologica
Ispettorato Nazionale per la qualità dei
Semi (INCS)
Istituto Chimenerg
Istituto di Biorisorse Alimentari (IBA)
76
Dati di contatto (settembre 2008)
Boulevard Marasti, 61, settore 1, 011464,
Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-222-8435, Fax: 0040-21-222-91-39. Sito internet:
www.asas.ro, mail: [email protected], Persona di
contatto: Cristian Hera, Presidente ASAS,
[email protected]
Str. Harmanului 44, Sanpetru, Provincia di
Brasov, Romania; mail:
[email protected]
Calea Romanului, 237, Bacau, Provincia di
Bacau, Romania
www.stormloader/bios/bios.html
Boulevard Carol I, n°24, settore 3,
Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-307-8663, 0040-21-307-24-28; fax: 0040-21-30786-63, mail: [email protected],
[email protected]. Persona di contatto:
Gheorghe Hedesan, Direttore Generale
DE 70, km.6, Craiova, Provincia di Dolj,
Romania; mail: [email protected]
Str. Dinu Vintila n°6, settore 2, 021102,
Bucarest. Tel: 0040-21-210.91.28; fax:
0040-21-211-36.39, Sito internet:
http://www.bioresurse.ro, mail:
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Istituto di Nutrizione e Biologia Animale di
Balotesti
Istituto di Produzione e Ricerca del
processo di lavorazione dello Zucchero,
Fundulea-Calarasi
Istituto di Produzione e Ricerca per i
Raccolti e per il Pascolo, Brasov
Istituto di Produzione e Ricerca per il
Pollame commerciale di Balotesti
Istituto di Ricerca dei Cereali di FunduleaCalarasi
[email protected], Persona di contatto:
Nastasia Belc, Direttore Generale
Sos. Bucuresti-Ploiesti, km.18, 8113,
Balotesti, Provincia di Ilfov;. Tel: 0040-21795-12-07, Fax:0040-21-222-41-10.
Persona di contatto: Doina Grossu,
[email protected]
Str. Muncii 11, 8264, Fundulea, Provincia di
Calarasi. Tel/Fax: 0040-242-312-16-28;
mail: [email protected]. Persona di contatto:
Aurelian Popa, Direttore Generale
Str. Cuculi 5, cod. 2200, Brasov. Tel: 0040268-426-856, Fax: 0040-268-150-650,
Mail: [email protected]. Persona di
contatto: Mircea Neagu, Manager
Sos. Bucuresti-Ploiesti, km.18, 8113,
Balotesti, Provincia di Ilfov; Tel: 0040-21795-20-32, Fax:0040-21-795-10-23.
Persona di contatto: Grigore Muscalu,
[email protected]
Str. N.Titulescu,1, 8264, Fundulea,
Provincia di Calarasi. Tel: 0040-242-31540-40, Fax: 0040-21-311-07-22. Sito
internet: www.ricic.ro,
mail:[email protected]. Persona di
contatto: Marian Verzea, Direttore Generale
Istituto di Ricerca e Sviluppo per
l’Industrializzazione e il Marketing dei
Prodotti Ortofrutticoli, Bucarest
Intrarea Binelui 1, settore 4, 75614,
Bucarest. Tel: 0040-21-499-07-06, Fax:
0040-21-499-07-66, Mail: [email protected].
Persona di contatto: Marian Bogoescu,
Manager
Istituto di Ricerca e Sviluppo per le Patate
e la Barbabietola da Zucchero, Brasov
Tel: 0040-268-47-46-47, 0040-268-47-6795; fax: 0040-268-47-66-08, Sito internet:
www.potato.ro, mail: [email protected],
Persona di contatto: Constantin Draica,
Direttore Generale
Località Vidra, Provincia di Ilfov, cod. 8268;
Tel: 0040-21-313-63-95; Fax: 0040-21313-92-82, mail: [email protected]
Istituto di Ricerca per la crescita di Fiori e
Verdure, Vidra
Istituto di Ricerca per la Protezione delle
Piante, Bucarest
Sos. Ion Ionescu de la Brad, 8, settore 1,
71592, Bucarest. Tel: 0040-21-222-30-36,
Fax: 0040-21-231-33-61, mail:
[email protected], Persona di contatto:
Horia Iliescu, Direttore
Istituto di Ricerca per la Viticoltura e la
Località: Valea Calugareasca, cod. 2040,
77
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Vinificazione di Prahova
Istituto Nazionale di Chimica Agraria e
Protezione Ambientale (ICPA)
Istituto Statale per la Verifica e
Registrazione delle Varietà dei Semi
(ISTIS)
Laboratorio Centrale per la Qualità dei
Semi (LCCSMS)
Stazione Centrale di Ricerca per il Controllo
dell’Erosione del Suolo, Perieni (Vaslui)
Stazione di Ricerca per Acquicoltura ed
Ecologia Acquatica di Iasi
Provincia di Prahova; Tel: 0040-244-236690, Fax: 0040-244-236-389; mail:
[email protected]. Persona di contatto:
Nicolae Varga, Direttore Generale
Bd. Marasti 61, settore 1, 011464,
Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-222-9442; fax: 0040-21-222-59-79. Sito internet:
www.icpa.ro, mail: [email protected], Persona di
contatto: Mihai Dumintru, Direttore
Bd. Marasesti 61, settore 1, Bucarest,
Romania. Tel: 0040-21-233-14-25, 004021-225-00-07; fax: 0040-21-222-5605;[email protected]. Persona di
contatto: Ilie Trifu, Direttore Generale
Str. Sandu Aldea, 10, settore 1, Bucarest,
Romania. Tel: 0040-21-224-02-64; 004021-222-84-20; fax: 0040-21-224-02-91;
mail:[email protected]. Persona di
contatto: Maria Muset, Direttore Generale
Località: Perieni, 6424, Provincia di Vaslui;
Tel: 0040-235-41-37-70, Fax: 0040-23541-28-37. Website:
www.spectral.ro/perieni, mail:
[email protected], manager: Dumitru
Nistor
Sos.Iasi-Ciurea, km.5, cod.6600, Provincia
di Iasi. Tel/Fax: 0040-232-124-153.
Persona di contatto: Mircea Cuvinciuc,
Direttore
Fonte: Infotematica sull’ agroalimentare in Romania del programma comunitario
RO2003/02/04/06/08
3.2.
Il settore aerospaziale
L’istituzioni per eccellenza del settore aerospaziale in Romania é l’Agenzia Spaziale Romena
(ROSA, Romanian Space Agency), che é stata istituita nel 1991 in quanto istituzione
pubblica indipendente sotto la responsabilità del Ministero dell’Educazione e della Ricerca.
La missione che l’Agenzia Spaziale é chiamata a perseguire riguarda il coordinamento della
ricerca spaziale nazionale e dei suoi programmi operativi, al fine di promuovere lo sviluppo
delle attività spaziali in Romania, implementare specifici progetti di ricerca e allo stesso
tempo favorire la cooperazione internazionale, essendo rappresentativa del governo nelle
relazioni internazionali nel settore in questione. A questo organo si deve poi aggiungere un
consiglio scientifico creato nel 1993, composto di esperti provenienti da vari settori della
scienza aerospaziale.
78
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Lo staff di ROSA consta di 35 addetti specializzati, operativi nel quartier generale
dell’Agenzia Spaziale e nel centro di Ricerca di Bucarest. Lo scopo dell’Agenzia Spaziale
Romena é quello di coordinare le attività spaziali del paese, e nel contempo supervisionare
le attività aeronautiche, spaziali e di sicurezza. Inoltre, é l’autorità di riferimento per il
Programma Nazionale in R&S rispetto ad “aeronautica e spazio” per il periodo 2001-2006 e,
dal 2005, per il Programma Nazionale in R&S sulla sicurezza. Il crescente coinvolgimento in
attività di sicurezza si riflette attraverso la partecipazione dell’Agenzia a consigli e incontri di
diversa natura collegati al tema della sicurezza.
Nel precedente programma nazionale, ROSA era considerata l’autorità contraente del
programma aerospaziale, ma per il programma “Spazio e Sicurezza” questa responsabilità
é stata trasferita al Centro Nazionale per la Gestione dei Programmi. Tuttavia, l’Agenzia é
diventata contraente del programma, offrendo il supporto dei suoi esperti al nuovo
responsabile del centro e iniziando con esso una profiqua collaborazione.
Budget delle attività spaziali: il budget dell’Agenzia Spaziale Romena per le attività
aerospaziali ammontava a 4.9 milioni di euro nel 2006, di cui il 25% copriva le spese in
aeronautica. I principali fondi concessi alle scienze spaziali vengono poi trasferiti all’Istituto
di Scienze Spaziali e all’Istituto Astronomico di Bucarest.
Tabella 23. Allocazione del budget ROSA
Campi di interesse
Programma Aerospaziale
Infrastrutture e politica
Esplorazione spaziale
Applicazioni spaziali
Tecnologia e sistemi
Prodotti e applicazioni
Programma di gestione
“Ricerca di Eccellenza” CEEX Spazio
Fondi per la scienza spaziale
Ricerca di base in astronomia e scienze spaziali
Totale
Milioni di euro
0.06
0.53
0.61
0.46
0.54
0.04
1.28
0.91
0.48
4.90
Fonte: Agenzia Spaziale Romena, dati 2006
Come illustrato nella tabella, il budget riesce a coprire tutti i principali campi di ricerca nel
settore aerospaziale.
Figura 13. Distribuzione del budget ROSA per il programma aerospaziale
79
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
24%
27%
3%
2%
Prodotti e applicazioni
Tecnologia e sistemi
Applicazioni spaziali
Esplorazione spaziale
Infrastruttura e politica
Programa manageriale
24%
20%
Fonte: Elaborazione FINCO sui dati dell’Agenzia Spaziale Romena
La maggior parte dei fondi dell’Agenzia Spaziale Romena derivano dal programma
aerospaziale del primo Piano Nazionale in R&S e Innovazione 2001-2006, che include 171
progetti con la partecipazione di ben 121 organizzazioni. Il budget impiegato nel settore
aerospaziale per il periodo 2001-2006 era di 31.25 milioni di euro con un tasso di
cofinanziamento da partner pubblici e privati pari al 31%. In ogni caso, l’ammontare del
budget della ROSA per il Programma Aerospaziale é stato di 12.5 milioni di euro per oltre 6
anni. Un contributo al budget in questione é stato poi fornito da EUMETSAT, per un valore di
circa 0.15 milioni di euro.
Gli obiettivi generali del programma, annunciati dall’Agenzia Spaziale Romena, riguardano:
- Attività connesse alle nuove tecnologie e a sistemi avanzati, strumentazioni e attrezzature
aerospaziali e spaziali;
- Metodi e tecniche di simulazione, gestione e controllo per la costruzione di veivoli
- Attività specifiche in base agli accordi conclusi a livello governativo con l’ESA (European
Space agency), la la NASA e altre organizzazioni del settore;
- Ricerca e sviluppo di sensori, sistemi, attrezzature di bordo e di volo;
- Ricerca dei materiali e di alcuni sistemi biologici nelle condizioni spaziali e di
microgravitazione;
- Studi su strategia, management e infrastruttura spaziale;
- Partecipazione a missioni spaziali internazionali;
80
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Sviluppo e integrazione dei sistemi di osservazione della Terra dal satellite.
Nel secondo Piano Nazionale RTSI per il periodo 2007-2013, le attività spaziali sono
finanziate dal programma “Idea”, per le scienze di base, e da “Cooperazione”
nel
sottoprogramma “Spazio e Sicurezza”.
Rispetto al programma “Idea”, la somma messa a disposizione dei campi scientifici é di 2
milioni di RON, ovvero 600 milioni di euro. Al contrario, il sottoprogramma “Spazio e
Sicurezza” rappresenta l’8% dei 6 milioni di RON del programma “Cooperazione”. Tale
programma si suddivide in una serie di aree di interesse, come l’esplorazione spaziale,
l’applicazione spaziale, le tecnologie e le infrastrutture aerospaziali, la sicurezza tecnologica
e i sistemi di sicurezza e di struttura, cui vanno inoltre aggiunte le attività aeronautiche.
Di norma le attività spaziali sono finanziate dal Piano Nazionale RTDI, coordinato dal NASR,
Assieme ai fondi provenienti dai programmi nazionali (AEROSPATIAL, CEEX..), la ROSA
riceve fondi dall’estero, principalmente per progetti che avvengono in collaborazione con
altri paesi e con l’Unione Europea.
Lo schema che riportiamo di seguito riassume il framework istituzionale e legale delle
attivitàdi ricerca aerospaziale in Romania. A livello parlamentare, é presente una sottocommissione per lo Spazio che si compone di una serie di Commissioni, quali:
- la Commissione per l’Educazione, la Scienza e la Gioventù,
- la Commissione per le Tecnologie dell’Informazione
- la Commissione per la Difesa.
Figura 14. Framework istituzionale e legale della ricerca aerospaziale in Romania
81
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Fonte: Elaborazione FINCO
Tale struttura, in seguito all’applicazione del secondo Piano Nazionale in RTSI per il periodo
2007-2013, ha subito modifiche significative, in quanto l’autorità contrattuale per i
programmi é diventata il Centro Nazionale per il Programma Manageriale, mentre ROSA
svolge ad oggi soltanto il ruolo di contraente, fornendo supporto al centro e collaborando
con esso a mezzo dei suoi esperti.
Figura 15. Il nuovo contesto per il 2007-2013
82
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Fonte: Elaborazione FINCO sulla situazione attuale del settore
Se vogliamo analizzare le capacità scientifiche e tecniche del settore aerospaziale di
Romania, vediamo che i settori chiave delle attività spaziali riguardano le scienze spaziali
(astronomia su tutte), i sistemi e le applicazioni spaziali.
Il settore dei sistemi spaziali focalizza le proprie forze nella costruzione di nonosatelliti e su
esperimenti microgravitazionali, oltre ad:
-
applicazioni spaziali in telemedicine;
raccolta dati sull’osservazione della terra;
prevenzione e controllo delle calamità naturali;
nell’ottimizzare le applicazioni in agricoltura;
apportare sviluppi in GNSS e in servizi di localizzazione di base (LBS).
Nel box che segue, vogliamo fornire una mappatura di settore, fornendovi l’elenco degli
Istituti Scientifici di Romania connessi alle attività spaziali.
83
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Tabella 24. Istituti scientifici romeni connessi ad attività aerospaziali
Centro di Ricerca ROSA
Istituto per le Scienze Spaziali, al cui
interno sono presenti il Laboratorio di
Ricerca Spaziale, quello di Ingegneria
Spaziale e di Ricerca Gravitazionale
Istituto Nazionale per la Ricerca e lo
Sviluppo in Microtecnologie
Politecnico, Università di Bucarest
Istituto di Informazioni Scientifiche e
Tecnologiche
Istituto Nazionale di Ricerca
Aerospaziale
Accademia Romena, suddivisa nella sezione
Scienze Fisiche, Scienze Ingegneristiche,
Scienze Geonominali e Scienze Matematiche
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per
l’Optoelettronica
Accademia Militare Tecnica
Istituto Nazionale di Fisica dei Materiali
Fonte: Agenzia Spaziale Romena e pubblicazioni settoriali
Forme di cooperazione internazionale: l’Agenzia Spaziale Romena ha siglato accordi di
cooperazione con parecchie agenzie spaziali: nel 1997 con l’agenzia Spaziale Italiana, nel
1998 con quella Ungherese, nel 2000 con quella francese e nel 2003 con l’Agenzia Spaziale
Nazionale dell’Azerbaijan. Va poi fatta menzione delle partecipazioni a progetti di
cooperazione con il CNES, dell’accordo di cooperazione firmato dal Primo Ministro Romeno
con la NASA, della cooperazione scientifica (2003) con il Consiglio d’Italia per la Ricerca
Nazionale. La Romania é inoltre membro delle principali organizzazioni internazionali
collegate alle attività spaziali, quali ITSO/Intelsat, Intersputnik, Intercosmos,
IMSO/Inmarsat, Eutelsat, Eumetsat e ESO.
Partecipazione ai progetti europei: nonostante sia entrata a far parte dell’Unione Europea
soltanto nel 2007, la Romania partecipa da molto tempo a Programmi Europei. In
particolare ha collaborato ai Programmi FP5 e FP6. A livello nazionale, sia il programma
CORINT del Piano Nazionale per R&S che il programma “Ricerca di Eccellenza” hanno
incoraggiato la partecipazione di organizzazioni romene ai Programmi Europei in R&S. Nello
specifico, rispetto al programma FP6, il paese ha partecipato al programma SURE promosso
dall’ESA,fornendo cosi’ l’occasione per scienziati e PMI di applicare progetti in ricerca
fondamentale e applicata che offrissero supporto alla Stazione Spaziale Internazionale.
Partecipazione ai programmi ESA: la Romania ha partecipato a molti progetti ESA, in
particolare a missioni collegate alle scienze spaziali, quali Plance, SPORt, Rosetta, Cluster e
Cluster II e Fast. A queste missioni si deve aggiungere la partecipazione ad una serie di
esperimenti micro-gravitazionali, progetti di software, telemedicina e infine ad applicazioni
di progetti in relazione all’osservazione e alla navigazione della Terra.
ROSA collabora con ESA (Agenzia Spaziale Europea) dal 1996, ma solo nel 2006 è stata
accettata come membro intermediario per la Romania. Il vantaggio di questo statuto
riguarda la ricezione di contributi finanziari per i programmi spaziali, che sono dieci volte
minori rispetto ai membri effettivi. Nello specifico, nel 2005 è iniziato il progetto Goliath,
per la costruzione del primo satellite romeno, che ha la forma di un cubo. Il progetto è
84
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
svolto da sette studenti della Facoltà di Fisica, dell’Università di Bucarest, coordinati da
specialisti della ROSA. Per la sua costruzione sono stati impiegati in buona parte
componenti acquistati all’estero, ma il resto Èstato realizzato in laboratorio dagli studenti
(fonte di alimentazione, camera foto e tutti i test di laboratorio).
Oltre all’Agenzia Spaziale Romena (ROSA, Romanian Space Agency), va fatta doverosa
menzione dell’operato dell’Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo Aerospaziale “Elie
Carafoli”.
La Romania gode di una tradizione aerospaziale molto nota, vista la significativa e storica
partecipazione alla nascita e allo sviluppo del settore a livello mondiale. È ormai assodato il
contributo che hanno apportato Aurel Vlaicu, Traian Vuia, Henri Coanda, Elie Carafoli.
Nel settore aeronautico e spaziale, la Romania consta di un background scientifico e di una
formazione notevole e, proprio per questo motivo, occupa una posizione importante nel
ranking di settore europeo. Ne Èconseguita la necessità per il paese di fondare un istituto
nazionale di ricerca-sviluppo nel settore, ente che a livello nazionale assicuri attività di RS e
di consolidamento delle competenze scientifiche e tecnologiche.
In seguito alla valutazione (decisione di Governo n. 57/2002) dell’Istituto Nazionale di
Ricerche Aerospaziali “Elie Carafoli”, accreditato ad ottobre 2006 come istituto nazionale di
ricerca-sviluppo, si sono create le condizioni affinché l’istituto venisse riorganizzato come
istituto nazionale di ricerca.
La S.C. I.N.R.A.S. S.A, che funziona come società commerciale nel portafoglio dell’Autorità
per la valorizzazione degli Attivi di Stato, è attualmente l’unico ente di Romania che svolge
in questo settore attività di ricerca in tutte le aree di interesse spaziale: ricerca di base e
orientata, ricerca applicata, fino allo sviluppo tecnologico e all’implementazione dei risultati
ottenuti nel settore produttivo.
La ricerca di base svolta dalla S.C. I.N.R.A.S. S.A. riguarda la crescita del livello di
conoscenze nel settore aerospaziale e aeronautico in relazione a: aerodinamica generale,
dinamica del volo e dei sistemi, strutture aerospaziali, aeroelasticità, resistenza dei
materiali usati in aeronautica e dei sistemi di propulsione aerospaziale.
La ricerca applicativa e lo sviluppo tecnologico all’interno della S.C. I.N.R.A.S. S.A., si basa
sulle tecnologie e i materiali aerospaziali, sulle attrezzature elettroniche, meccanoidrauliche e pneumatiche, sulla realizzazione di modelli sperimentali nel settore aeronautico
e aerospaziale, su impianti di prove, piattaforme, attrezzatura di laboratorio, utensili e altri
dispositivi utilizzati nel settore.
La S.C. I.N.R.A.S. S.A. svolge anche attività di ricerca spaziale e elabora studi sulle
possibilità di partecipazione della Romania a programmi spaziali internazionali: ne sono un
esempio la fondazione del Centro di Ricezione dei dati satellitari e del Centro informatizzato
per la documentazione aerospaziale.
Per facilitare l’implementazione dei risultati industriali delle ricerche effettuate, la S.C.
I.N.R.A.S. S.A. svolge anche attività richieste da beneficiari, come assistenza tecnica,
consulenza, servizi scientifici e tecnologici, testi su impianti sperimentali, rilascio di
85
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
certificati di qualità. Grazie all’accreditamento ricevuto dall’Autorità Aeronautica Civile
Romena, la S.C. I.N.R.A.S coordina tutte le attività di sviluppo tecnologico, di progettazione
e sperimentazione nel settore dell’aeronautica civile. La S.C. I.N.R.A.S. S.A. dispone anche
dell’unica base sperimentale di Romania per la svolgimento di attività aerodinamiche e per
l’uso di attrezzature meccano-idro-pneumatiche e per prove meccano-climatiche.
Anche il personale dell’istituto è molto ben qualificato. A mezzo dei suoi specialisti, l’istituto
collabora con i più prestigiosi organismi internazionali del settore:
-
ICAS International Council for Aeronautical Sciences
IMEKO Internationala Measurement Confederation
AIAA American institute of Aeronautica
Royal Photography Society
VDE Verband Duucher Elecktrotechniker
S.C. I.N.R.A.S. S.A. potrebbe essere riorganizzata come istituto nazionale di ricercasviluppo, dal momento che presenta tutti i requisiti necessari, quali dotazioni teniche e
logistiche di alto livello, personale molto qualificato, attività di ricerca-sviluppo con risultati
straordinari nel settore aerospaziale e di visibilità internazionale. L’istituto nazionale di RS,
che verrà riorganizzato come S.C. I.N.R.A.S. S.A., assicurerà il consolidamento e lo sviluppo
del settore spaziale, attraverso lo svolgimento di attività in RS, l’offerta di servizi tecnologici
di alto livello e la garanzia nello sviluppo di partnership internazionali nel settore scientifico
e tecnologico.
3.3.
Il settore dell’ICT
L’IT in Romania ha profonde radici nel passato, dal momento che é il primo paese
dell’Europa dell’Est ad aver costruito la prima generazione di computer: CIFA-1957,
MECIPT-1961 e DACICC-1962. Le basi di questo segmento industriale sono state lanciate
negli anni ’70 attraverso licenze concesse da CII-france, Friden-Holland, Ampex, Memorex,
control Data-USA e organizzazioni di ricerca, manifatturiere, di servizi, commerciali e di
raccolta dati arrivate negli anni ’80. Addirittura i Minicomputer fatti in Romania venivano
esportati in: Cecoslovacchia, nella Germania dell’est, in Cina, nei Paesi Medio Orientali e in
altri mercati. Ma, con rammarico, le tecnologie sono diventate obsolete nel periodo 19801989 a causa della mancanza di investimenti in moneta forte.
Solo dopo il 1989, quasi tutte le principali compagnie di ITC mondiali sono arrivate in
Romania, scoprendo in breve tempo ciò che offriva il paese in termini di disponibilità,
risorse umane e di rapido sviluppo del mercato. Rispetto alla qualifica del personale
romeno, bisogna riconoscere che il sistema educativo nell’ITC romeno é uno dei migliori al
mondo, immettendo ogni anno nel mercato del lavoro oltre 5.000 neolaureati. Di riflesso a
questa alta qualifica, si sono insediate in Romania oltre 8.000 aziende di software e di IT: di
queste, la maggior parte é di piccole dimensioni, ma il processo di acquisizione dei piccoli
gruppi, iniziato recentemente, sembra stia modificando la struttura aziendale di molte
compagnie. Molte multinazionali hanno iniziato a sviluppare centri di R&S, servizi e
produzione in Romania, invece di ingaggiare semplicemente esperti romeni nei loro centri di
ricerca e produzione negli USA e nell’Europa Occidentale.
86
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Attualmente molti rapporti stanno valutando l’eReadiness della Romania, come per esempio
la capacità delle nazioni di partecipare all’economia digitale attraverso connessioni,
sicurezza dell’informazione, capitale umano, eBusiness e eLeadership, e i risultati ottenuti
sono alquanto deludenti, in quanto come la maggior parte dei paesi confinanti, la Romania
dispone ancora di un’accessibilità, di una alfabetizzazione digitale e di una disponibilità di
contenuti inadeguata. Segnali incoraggianti giungono dal mercato, che rivela un alto tasso
per tutti i settori IT, e mentre il segmento degli hardware sembra leggermente saturo,
quello dei software dei servizi connessi continua la sua crescita. Allo stesso modo, se le
vendite di hardware sono aumentate del 10% nel 2007 rispetto al 2005, quelle di software
del 31.5% e quelle di servizi IT del 21.5% nello stesso periodo. Gli incrementi più
consistenti del 32-42% riguardano il mercato dei servizi, quello finanziario e bancario, del
commercio e delle comunicazioni.
Anche il mercato delle comunicazioni ha conosciuto un simile sviluppo: se nel 1989 la
Romania constatava una penetrazione telefonica del 10%, soprattutto a mezzo di linee
obsolete, oggi conta un alto tasso pro capite di linee fisse e mobili. (la Romania é stata uno
dei primi paesi d’Europa a liberalizzare completamente questo mercato). Gli ultimi dati
disponibili mostrano una penetrazione della linea telefonica fissa del 20%, con il grande
operatore Romtelecom e 74 operatori minoritari. Il mercato della telefonia mobile invece,
conta 4 grandi operatori: Orange, Cosmote, Vodafone e Zapp, con un tasso di penetrazione
del 55%. La penetrazione di Internet nel paese é stata esplosiva, se si pensa che esistono
oltre 980 distributori di servizi internet e nel 2005 hanno registrato oltre 1.8 milioni di
accessi.
Ne deriva che il paese sembra pronto a partecipare all’Economia Digitale, dati i notevoli
miglioramenti del mercato, le risorse umane ancora molto presenti, il sistema educativo
competitivo, le abilità nelle lingue straniere e il rafforzamento nella protezione della
proprietà privata (in particolare grazie alle modifiche apportare alle leggi nazionali mediante
le raccomandazioni UE in relazione alle comunicazioni, alle firme elettroniche e
all’eCommerce).
Tale situazione rosea é spiegabile principalmente in ragione dei risultati ottenuti attraverso
gli investimenti da parte di compagnie straniere nelle telecomunicazioni e nella
modernizzazione dei sistemi di informazione di compagnie eroganti servizi bancari,
commerciali e manifatturieri. Inoltre, la struttura legale sviluppatasi, ha incoraggiato la
competizione e disciplinato diversi aspetti legati all’ITC e agli investimenti degli operatori
telecom. Il costo di questa crescita é stato notevole, in quanto la maggior parte di questo
sviluppo si basa su R&S proveniente dall’estero e da fornitori stranieri.
Comunque, nonostante il trend generoso e le buon andamento di certi indicatori di ICT, la
realtà mostra che la Romania é ancora affetta dalla “divisione digitale”: infatti la
penetrazione di Internet é ancora bassa, la spesa pro capite nell’ITC È lontana dalla media
UE, per non parlare della mancanza registrata nelle pubbliche amministrazioni in termini di
applicazioni IT.
87
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Prendendo in considerazione alcuni studi legati alla diffusione dell’ITC in rapporto al PIL,
emerge che la Romania occupa il 66° posto della classifica su un totale di 180 paesi
intervistati, una posizione intermedia tra i paesi dell’Est Europa.
Di particolare interesse per lo sviluppo delle aree più arretrate, é il progetto basato su un
prestito di 80 milioni di dollari messo a disposizione dalla Banca Mondiale, al fine di creare
conoscenza e centri internet in 200 località rurali e allo stesso tempo aumentare l’uso di IT
in uffici e abitazioni. Contemporaneamente, non essendo sufficiente l’accesso e la
disponibilità, l’Associazione di Romania nell’ITC ha iniziato a promuovere l’ECDL, soprattutto
nelle Amministrazioni Pubbliche, nelle scuole superiori e nelle università, raggiungendo in
questo modo ben 350 centri di valutazione sul territorio nazionale, oltre 28.000 richieste di
certificazione e 60.000 attestati di riconoscimento.
Oggi l’industria ITC in Romania, fortemente condizionata dall’ingresso nell’UE, sentendo il
peso della competizione, ha visto chiudere molte piccole aziende che presentavano
laboratori con limitate risorse nell’IT. Tuttavia, le previsioni parlano di un trend in crescita
per ITC, grazie agli effetti positivi dell’industria e in R&S nell’ITC. In relazione alla ricerca
nel settore, va fatta menzione di come la capacità della Romania in R&S abbia subito un
progressivo calo dopo l’89, a causa dei seguenti fattori:
- Smantellamento dei vecchi istituti di ricerca di proprietà dello stato, in seguito ad una
diminuzione degli ordini, ad una perdita di ricercatori affluiti presso nuove compagnie
private o andati all’estero per ricoprire posizioni migliori;
- Una consistente riduzione della forza lavoro, di circa lo 0.6% nei primi anni ’90, per poi
passare allo 0.14% nel 2002;
- Una forza lavoro invecchiata, con ricercatori con oltre 50-60 anni di età;
- Bassi salari un ambiente inadatto alla ricerca, che favorisce di conseguenza la fuga dei
cervelli;
- Dispersione in molte piccole unità di R&S. La Romania infatti nel 2003 contava oltre 607
unità in R&S, rispettivamente 34 Istituti Nazionali in R&S operanti in 15 aree di ricerca
coordinate dagli 8 ministeri, 227 istituzioni pubbliche di ricerca subordinate al Ministero
dell’Educazione e della Ricerca, ad altri ministeri e all’Accademia Romena, 15 istituti in
R&S operanti sulla base della Decisione Governativa 100/1991, 310 società per azioni
private o pubbliche aventi quale obiettivo prioritario lo sviluppo di attività in R&S;
- Le spese pubbliche in R&S sono cresciute dallo 0.11% nel 1998 allo 0.16% del PIL nel
2003, al contrario gli affari in R&S sono scesi dallo 0.38% del PIL nel 1998 allo 0.24% nel
2003.
- Mancanza di ordini e di concessioni in ricerca derivanti dal settore industriale.
Ne consegue che non é sorprendente la debole posizione ricoperta dalla Romania rispetto
agli altri paesi membri dell’UE in termini di capacità innovativa. Infatti, nonostante il
sorprendente sviluppo economico del paese, gli affari in R&S sono minimi: a confermarlo
sono le vendite, che hanno registrato una forte domanda di tecnologia e attrezzature
straniere e una bassa richiesta di R&S interna.
R&S nel settore ITC é per molti aspetti un riflesso della realtà della ricerca romena in
generale, caratterizzata da una bassa disponibilità di fondi pubblici e privati e da una sterile
collaborazione tra PMI del settore. Comunque, i più bassi investimenti in R&S in ITC rispetto
88
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
agli altri settori delle scienze e delle tecnologie rendono questo settore atipico rispetto a
diverse questioni:
- L’innovazione nel campo dei software é più alta di quanto le statistiche mostrino, infatti
esistono oltre 8.000 PMI, di cui la fetta più consistente propone alternative molto
creative;
- Non ci sono canali di marketing che mettono a conoscenza la capacità innovativa e le
potenzialità delle PMI di Romania in R&S nell’ITC;
- Il livello dell’educazione in ITC é ragguardevole, ed ogni anno 5.000 nuovi laureati
arrivano sul mercato;
- Molte multinazionali in ITC hanno stabilito filiali in Romania, soprattutto a livello di
software e di applicazioni ITC. Tra tutte, spiccano nomi quali: Alcatel, Siemens, Solectron,
Oracle, HP, IBM, Infineon, Huawei, Adobe Systems, Microsoft, SAP.
- Gli investimenti rivolti ai centri di R&S in ITC sono più alti che in altri settori;
- L’alta concentrazione di aziende innovative nell’ITC sono situate nella regione di Bucarest
per l’80%.
In relazione alle infrastrutture di R&S nell’ITC, bisogna dire che la R&S nell’ITC proviene dal
settore privato, dalle istituzioni specializzate e dalle università. I coordinatori sono il
Ministro dell’Educazione e della Ricerca, il Ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione
Tecnologica, l’accademia Romena e altri ministeri e agenzie. Un ruolo di riguardo é ricoperto
invece dall’Istituto Nazionale per la R&S in Informatica, una forma di consorzio costituito da
molte università, che supervisiona il programma di ricerca nazionale INFOSOC.
Un programma, particolarmente promettente, riguardava la creazione di parchi industriali e
di software, di centri adibiti al trasferimento di tecnologia e alla raccolta di informazioni
tecnologiche, che é stato portato a termine attraverso una struttura di incoraggiamento
dell’innovazione, che ha favorito la realizzazione di : Software Park Galati, Softex Braila,
Software Park Brasov, Minateci-Ro Bucarest, CTT-Baneasa, IPA SA-CIFATT Craiova).
Il Ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione Tecnologica ha lanciato nel 2001 diversi
progetti in IT, che riportiamo qui di seguito:
-
-
“Economia della Conoscenza di Base”, sviluppato e migliorato grazie agli 80 milioni di
euro di prestito accordato dalla Banca Mondiale, al fine di incoraggiare l’innovazione e
l’accesso all’ITC nelle aree rurali della Romania attraverso le reti elettroniche della
comunità locale;
“Sistema Elettronico Nazionale”, un portale governativo che offre forme di download e di
servizi on-line;
“Sistema elettronico per le Acquisizioni Pubbliche”, volto ad incrementare la trasparenza
delle acquisizioni pubbliche e a scoraggiare la corruzione;
‘Sistema Elettronico per l’Allocazione di Autorizzazioni Internazionali di Trasporto, per la
gestione delle autorizzazioni di trasporto garantite dallo stato;
“Sistema Elettronico per il Pagamento delle Tasse Locali”, al fine di migliorare l’efficienza
nel pagamento delle tasse locali;
89
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Un altro passo promettente é stata la creazione nel 2001 di una Task Force in ITC, al fine
di supportare lo sviluppo della Società dell’informazione in Romania. I principali compiti
che deve ricoprire l’ente in questione riguardano: la strategia di sviluppo dell’ITC,
l’approvazione dei progetti più importanti, iniziati da istituzioni pubbliche, o di cui hanno
beneficiato aziende nazionali o a partecipazione statale.
Tutti questi progetti stimolano la R&S in ITC, inoltre esistono molte agenzie il cui compito é
quello di stimolare la crescita di R&S nell’ITC. Un esempio é “Partners for Excellence”, un
programma iniziato nel 2004 dall’Agenzia Nazionale per la Partnership tra Università e
l’Ambiente Socioeconomico, con l’obiettivo di favorire le collaborazioni tra università e
industria in Romania. Obiettivo del programma é quello di organizzare eventi per facilitare i
contatti e la nascita di progetti tra università e soggetti economici, al fine di creare le
premesse a lungo termine di partenariati tra accademie e mondo degli affari.
La principale forza trainante nel progresso del paese in termini di sviluppo di infrastrutture
ITC, é sia pubblica che privata. Circa il 90% del fatturato delle aziende operanti nel settore
ITC é determinato da filiali di multinazionali o joint venture con principali azionisti stranieri.
Alcuni di loro organizzano i centri romeni di R&S, ma i risultati ottenuti vengono poi
esportati con un margine minimo per gli operatori nazionali e spesso reimpostati con
margini commerciali. In ogni caso, ci si aspetta un rapido incremento nel valore assoluto
degli affari in R&S nell’ITC in Romania, ma con limitati effetti nelle performance generali
dell’industria ITC.
Le imprese sono facilitate dalla tecnologia: gli hardware continuano a diventare sempre più
economici, esistono apparecchi sempre piú potenti, nuove tecnologie nelle
telecomunicazioni che offrono un accesso economico ed inoltre ci sono aspettative di sistemi
senza fili. Ne deriva che la Romania, essendo un paese in una fase di transizione con un
grande sviluppo dell’ITC, potrebbe trarre notevoli benefici da un incremento ulteriore del
settore in questione (aziende, singoli e amministrazioni pubbliche).
La necessità della cooperazione internazionale nell’ITC e in particolare nella R&S dell’ITC é
ormai riconosciuta quale elemento indispensabile ed é una delle principali attività previste
dall’UE. Invece, meno promossa e praticata é la cooperazione regionale nella R&S dell’ITC,
presa in considerazione quale problematica fondamentale dal programma FP7, volto a
favorire l’approccio di cooperazione regionale in una direzione più pratica e meno costosa, e
dall’IT STAR, che consiste in una cooperazione regionale tra associazioni professionali
provenienti da paesi sviluppati e da paesi in transizione, con l’intento di contribuire allo
scambio di esperienze e conoscenze.
3.3.1. I parchi tecnologici ITC di Romania
Finora in Romania sono stati assegnati 4 titoli di parchi scientifici e tecnologici,
rispettivamente ai parchi software di Brasov, Galati, Braila e Slobozia. Progetti per la
creazione di tali zone scientifiche e tecnologiche sono in corso anche per le città di Cluj,
Craiova, Timisoara, Iasi, e per il Politecnico di Bucarest. Il parco software di Galati è stato
inaugurato ad aprile del 2004. I numero di dipendenti per il parco software di Galati sarà,
all'inizio, di circa 300, per poi arrivare a 500. L'affitto per gli spazi è zero, per i primi
90
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
quattro anni d'attività. L'investimento è stato finanziato da risorse governative - 10 miliardi
lei – e locali, arrivando ad un totale di 40 miliardi lei. La struttura del parco è
completamente ristrutturata e allacciata alle reti per le utilità pubbliche; in più, è dotata di
cablaggio strutturato per trasmissione voce - dati. Il parco di software di Galati ha una
superficie di circa 2500 mq, oltre 60 uffici, una sala di conferenze, una un'aula multimedia e
spazi destinati alla ricerca e consulenza.
I parchi software fanno parte dalla strategia di sviluppo equilibrato della Romania, con la
costituzione, in tutto il paese, di centri di attività con grado elevato di innovazione eseguibili
a lungo tempo. Questi parchi hanno piani di collaborazione con le università, creando le
premesse per un processo reale di ricerca - sviluppo e permettendo l'espansione delle
attività svolte dalle aziende romene al di là del lohn informatico, per la creazione
principalmente di programmi esclusivi per nuove strategie e soluzioni. La concentrazione di
più aziende dello stesso settore crea d'altra parte un forte ambiente concorrenziale che
incide direttamente sull'aumento degli affari. Un'indagine recente tra i grandi produttori ed
esportatori software del paese fa vedere che, in seguito al progetto applicato per
l'esenzione delle imposte sull'attività di sviluppo software, è aumentato il numero del
personale specializzato di circa il 40%, è diminuita la migrazione del personale e specialisti
che lavoravano all'estero sono ritornati nel paese.
È noto il fatto che la costituzione di un parco software chiede sforzi da parte
dell'amministrazione pubblica locale, dagli agenti economici e dall'ambiente accademico, da
una parte, il coinvolgimento dello stato, dall'altra, e l'attrazione di finanziamenti
internazionali. Aziende di più paesi, quali Italia, Israele e India, hanno manifestato
l'interesse per l'apertura dei laboratori di sviluppo software in Romania, qualificando
favorevoli il quadro legislativo e gli specialisti ad alto livello di formazione del settore. Le
aziende sono interessate dal fatto che la Romania occupa il primo posto in Europa come
numero di certificazioni nella tecnologia dell'informazione.
Tabella 25. Obiettivi e necessità dei parchi software in Romania.
Obiettivi di un parco software
agevolazione per lo sviluppo dell'attività
svolta dagli agenti economici
agevolazioni offerte dall'amministrazione
locale
La necessità dei parchi de software
Incoraggia lo sviluppo locale e regionale
degli affari nel settore IT&C
Diminuisce il fenomeno di migrazione degli
specialisti, le risorse umane essendo uno fra
i principali vantaggi della nostro paese
accesso all'infrastruttura IT&C, condizioni
speciali d'affitto
Utilizza forza lavoro qualificata, e la sua
riconversione
abbinamento di più servizi “essenziali”, per
lo svolgimento dell'attività economica
servizi di consulenza relativi alla
promozione/marketing
centro per la documentazione, centro
d'affari, ecc.
Utilizza in maniera efficiente l'infrastruttura
regionale di comunicazioni e IT
Attira investimenti esteri
91
Aiuta alla crescita di altri settori dell'attività
economica
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
facilitare la collaborazione con l'ambiente
accademico
Sviluppa l'insegnamento di specialità
Accelera l'informatizzazione degli agenti
economici e della pubblica amministrazione
Estende le attività di R&D, sullo sfondo della
collaborazione tra il settore privato e le
università
Diminuisce i costi IT&C lasciando luogo alla
competizione;
Aumenta la competitività delle esportazioni
3.3.2. Il parco scientifico e tecnologico di Galati
Con un budget di 20.000.000 lei, tra cui 10.000.000 lei sono finanziamenti a fondo perduto
dati dal Ministero dello Sviluppo, il parco software scientifico e tecnologico di Galati
contribuirà allo sviluppo del settore industriale con tecnologie avanzate, alla spinta del
trasferimento di tecnologia e alla elaborazione di un'alternativa fattibile sul mercato della
Regione del Sud - Est, insieme con l'appoggio per la ristrutturazione di una zona
monoindustriale. In Romania, questo parco è stato il primo a ricevere il titolo di parco
scientifico e tecnologico, titolo assegnato dal Ministero dell'Insegnamento e della Ricerca. Il
progetto per la costituzione del parco scientifico e tecnologico di Galati è partito nel mese di
ottobre, 2001, all'iniziativa delle autorità locali, attraverso la costituzione di un consorzio
formato da rappresentanti dell'amministrazione pubblica locale, agenti economici e
rappresentanti dell'Università "Dunarea de Jos". Il parco mette alla disposizione delle
aziende private con oggetto d'attività sviluppo software, una superficie di 2.500 mq, nel
palazzo Navrom Business Center di Galati, compresi spazi comuni per presentazioni,
conferenze o negoziati. Per i primi 4 anni d'attività le aziende locatari sono esentate dal
pagamento dell'affitto. Ulteriormente, l'affitto e i costi di manutenzione saranno più
convenienti rispetto ad altre locazioni simili. Allo stesso modo, su richiesta espressa delle
aziende interessate, la società amministratrice può fornire servizi di consulenza finanziaria,
di business o consulenza giuridica e offrire assistenza per la realizzazione di progetti o nel
trovare partner d'affari. È’ stato valutato che un numero di circa 100 aziende svolgeranno
l'attività all'interno del parco, dove possono operare tra 500 e 1000 persone. 15 aziende
locatari saranno operative nel parco industriale alla data della valutazione finale del
progetto e altre 30 sono aspettate a svolgere l'attività un anno dopo d'attuazione del
progetto.
3.3.3. Il parco Sofware di Brasov
In base alla costituzione del parco industriale e del parco software, con locazione presso
l'impresa Roman, sarà realizzato il piano di sviluppo di nuove attività, come soluzione futura
per lo sviluppo sostenibile della zona di Brasov. La città di Brasov ha bisogno di nuovi
investimenti che potrebbe attirare attraverso procedimenti rapidi ed efficienti, rinunciando
alle troppe formalità che spesso appesantiscono la partenza di un'attività. La lotta alla
burocrazia è un fattore essenziale per attirare investimenti, come dal motto "7 giorni per la
partenza di un affare a Brasov". Il parco software di Brasov funzionerà in un palazzo
92
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
dell'impresa Roman, la cui superficie è di 2264 mq. Il parco software e i parchi industriali
che saranno costituiti a Zarnesti, Metrom e Carfin apporteranno 7.000 nuovi posti lavoro,
assicurando in tal modo opzioni di sviluppo sostenibile della provincia di Brasov e la
risoluzione delle difficoltà generate dai licenziamenti.
3.3.4. Centri di ricerca e trasfer tecnologico nella regione Bucarest-Ilfov
Tra gli istituti di ricerca del settore ITC, il più importnate è l’ICI (Istituto Nazionale di
Ricerca e Sviluppo per l’Informatica) di Bucarest, www.ici.ro.
Sempre a Bucarest sono anche: l’Istituto Nazionale per Ricerca e Sviluppo delle
Microtecnologie www.imt.ro, l’Istituto Nazionale di Studi e Ricerca per le Comunicazioni
www.cnscc.ro, l’Istituto Nazionale di Progettazione di Telecomunicazioni www.telerom.ro,
l’Istituto Nazionale di Ricerce Eletroniche ICE, l’Istituto di Ricerche Eletrotecniche ICPE
www.icpe.ro, l’Istituto di Ricerche Eletroniche ICPE ACTEL www.icpe-actel.ro, l’Istituto di
Ricerche e Progettazioni in Automatica IPA www.ipa.ro, Istituto di Ricerche e Macchine
Elettriche ICME www.icpe-me.ro, l’Istituto ICPE-CA www.icpe-ca.ro.
Il trasferimento tecnologico nei settori di elettronica e elettrotecnica nella Regione BucarestIlfov è assicurato dal MINATECH-RO e CTT-Baneasa. MINATECH-RO è un parco scientifico e
tecnologico per micro e nanotecnologie, il cui settore d’attività riguarda il sostegno delle
attività
del
settore
delle
microtecnologie,
nanotecnologie
e
microingegnerie
www.minatech.ro.
CTT –Baneasa è un dipartimento distinto dell’Istituto per Microtecnologia. Ha il ruolo di
contribuire allo sviluppo del settore di micro- e nanotecnologia tramite la stimolazione del
trasferimento tecnologico e innovativo sul piano regionale, nazionale e europeo.
www.imt.ro/ctt.
93
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
4. Il settore della ricerca in Romania
4.1.
La ricerca in Romania
4.1.1. La ricerca in Romania: valutazione e criticità
La ricerca romena verte da tempo in una situazione difficile. La produzione scientifica è
molto al di sotto del potenziale umano del paese. Stando ai dati del Institute of Science
Information (ISI), la Romania si classifica al numero 66 nella classifica mondiale della
produzione scientifica, con solo 0.77 lavori scientifici ogni 1.000 abitanti. Ad oggi, va fatta
menzione di come nessuna delle università romene entri nel top 500 mondiale, tema
ricordato anche dal Presidente della Repubblica Basescu nelle sue ultime uscite pubbliche
(luglio 2008) relative al tema dell’istruzione. Sebbene si stimi che solo 5.700 ricercatori
romeni realizzino performance di valore internazionale, circa il 64% dagli uomini di scienza
romeni con performance internazionali lavorano all’estero. Gli studenti e gli allievi dalle
buone performance continuano a lasciare il paese. Sussistono comunque in Romania risorse
umane che permetterebbero l’esistenza di un sistema di ricerca di alto livello, ma spesso i
ricercatori sono costretti a emigrare all’estero, viste le modalità di attuazione del sistema
della ricerca in Romania.
Stando ai dati della associazione romena Ad Astra, circa il 64% dei cittadini romeni con
performance scientifiche a livello internazionale sono operativi all’estero. Gran parte di loro
lavorano negli Stati Uniti (45%), Francia (11%), Canada, Germania, Gran Bretagna (8%
ognuno). I ricercatori romeni che lavorano all’estero sono di solito giovani (30-35 anni).
Molti di loro hanno dimostrato il proprio valore con performance straordinarie. La Romania
gode di risorse umane importanti, ma all’estero. La situazione attuale del sistema della
ricerca (non si apprezza il loro valore e non gli si offrono condizione di lavoro consone) non
li fa tornare e il paese fa poco per richiamarli dalla “diaspora scientifica”.
Va fatta menzione di come il livello degli stipendi nel settore della ricerca sia ancora molto
basso, al di sotto di quello dell’insegnamento universitario. Per questa ragione, le attività di
ricerca non presentano attrazione per i giovani laureati, che scelgono altri settori, con
prospettive economiche molto più vantaggiose. Di solito, lo stage di un giovane ricercatore
presso un istituto di ricerca mira solo il fine della crescita professionale per poter poi
partecipare a concorsi per posizioni simili all’estero. Il calo continuo del numero di
ricercatori negli ultimi anni, oltre alla partenza di ricercatori e giovani laureati all’estero,
portano all’invecchiamento continuo dell’attività scientifica romena.
Una fetta cospicua dei ricercatori romeni lavora nel settore pubblico, di cui circa un terzo é
riuscito a pubblicare almeno un lavoro riconosciuto a livello internazionale. Il 7% invece
pubblica priodicamente su riviste quotate ISI (International Science Index). Secondo AdAstra, soltanto un terzo dei ricercatori competitivi romeni lavorano in Romania, grand parte
di essi sono operativi all’estero, visto che le performance individuali delle università sono
piuttosto basse. I dipartimenti di sociologia, giurisprudenza, economia, amministrazione e
scienza politica – importanti per la performance economica del paese – non sono
competitivi, in quanto i più importanti centri di sviluppo e alcuni dipartimenti interni sono
94
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
spesso incapaci di presentare almeno un articolo o un libro di portata internazionale, che
giustifichi la loro esistenza.
Il dramma della situazione È riscontrabile nel settore dell’innovazione, dove a livello
europeo un ricercatore su sei sollecita l’iscrizione di un brevetto ogni anno (3 in Germania),
mentre in Romania solo 1 su 1.000 fa una tale richiesta. In relazione all’ottenimento di
patenti soltanto 0,26 su 1 milione riesce ad attenerle, senza contare i brevetti ottenuti dal
paese che sono stati meno di 100 negli ultimi 5 anni.
La situazione 5 anni or sono era ancora piu’ drammatica: il numero dei ricercatori romeni
diminuiva costantemente (da 150.000 nel 1989 a 38.433 dipendenti nel settore della
ricerca nel 2002) e, di questi, 24.636 erano ricercatori e solo 8.513 certificati. Tale
situazione evidenziava la necessità di una riforma radicale nelle politiche scientifiche
romene, in modo che lo stato potesse definire le priorità nazionali nel settore e trasformare
la ricerca scientifica romena in un pilastro dello sviluppo economico, cosi come avviene in
molti stati sviluppati, dove la crescita economica conta in grande misura sul contributo della
ricerca d’eccellenza.
Negli istituti di ricerca scientifica e nelle università verteva uno stato di corruzione generale,
non solo materiale. I criteri “originali” di promozione (raccomandati, appartenenza politica,
il riconoscimento di pubblicazioni senza valore scientifico) hanno portato all’apparizione di
un esercito di “specialisti”, gran parte dei quali senza un background di pubblicazioni
scientifiche definite in base ai criteri internazionali, organizzati in gruppi d’interesse influenti
sulle politiche settoriali. Questi gruppi sono rimasti alla direzione di molti istituti e università
e hanno formato diverse generazioni di ricercatori. La valutazione soggettiva dell’attività di
ricerca è quindi una delle cause principali che ha portato allo stato disatroso della ricerca
romena degli ultimi anni. Infatti, era sulla base dei risultati delle valutazioni che si
decidevano le promozioni e si stanziavano i fondi per i ricercatori, per i progetti o agli
istituti.
La carriera scientifica di molti quadri e direttori nel sistema accademico e di ricerca romeno
hanno alla base pubblicazioni sulle riviste romene, lavori presentati a conferenze locali o
libri pubblicati da case editrici, senza competenze nella verifica dei contenuti. In passato,
spesso queste persone hanno abusato della propria posizione per aggiudicarsi fondi di
ricerca e hanno contribuito a incoraggiare influenze e favoritismi a danno delle
performances scientifiche. Come conseguenza, si Èassistito a un fenomeno che dissipava
fondi nazionali e scoraggiava i ricercatori di valore a migliorare la produttività scientifica del
paese.
Nel caso delle pubblicazioni, il valore scientifico veniva verificato dal comitato di riferimento
della rivista. Molte di queste riviste pubblicano materiali privi di rilevanza scientifica: va
ricordato come solo 17 su 668 riviste romene riconosciute dal CNCSIS vengano
gerarchizzate dall’ISI, avendo dunque una certa rilevanza internazionale.
Il problema fondamentale della valutazione della ricerca romena è che le pubblicazioni sulle
riviste romene hanno quasi lo stesso valore di quelle ISI. Ad esempio, per uno studio
pubblicato su una rivista romena, secondo i criteri CNCSIS si accordano 10 punti, mentre
95
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
per un lavoro su una rivista ISI si accordano 30 punti. Il lavoro di anni di un ricercatore che
arriva a un risultato scientifico straordinario ha quindi lo stesso valore del lavoro di
qualcuno che pubblica su riviste romene 3 articoli senza alcun rilievo scientifico. Tale
sistema dunque, non faceva altro che promovere il non-valore.
In ogni situazione che implica la valutazione dell’attività di ricerca in base alle pubblicazioni
scientifiche, dovrebbero essere riconosciute solo le pubblicazioni scientifiche sulle riviste
quotate ISI (criteri obiettivi e quantitativi di valutazione dell’attività scientifica, riconosciute
a livello internazionale, e non valutazioni collegiali, qualitative) e si dovrebbero evitare tutti
gli altri criteri non previsti nelle valutazioni internazionali (ad esempio, libri pubblicati alle
case editrice locali, conferenze locali). Si possono fare eccezioni a questa regola solo per
certi settori delle scienze sociali o umanistiche, come da prassi internazionale. Per questa
ragione, a livello internazionale, le pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche
internazionali sono riconosciute come il più importante indicatore diretto che misura le
performance scientifiche. Un indicatore superiore sarebbe l’expertise collegiale (“peer
review”), elaborata da un corpo di specialisti rinomati nel settore, ma, ovviamente, tale
analisi risulta oggettiva solo nel caso in cui i valutatori siano professionisti e non siano in
una situazione di conflitto d’interesse.
Nelle situazioni in cui non è possibile che la valutazione si faccia esclusivamente in base a
certi indici quantitativi, si devono coinvolgere, in una misura quanto più grande, valutatori
stranieri o ricercatori romeni selezionati da quelli attivi all’estero (specialmente nei settori
“nuovi” dove non È facile reperire, ricercatori/valutatori operanti in Romania), in base al
valore scientifico dimostrato dalle loro pubblicazioni. Tale misura non necessita nessun
investimento finanziario e porterebbe a una gestione più efficace dei fondi pubblici. C’È solo
bisogno di una decisione ferma sul tema della valutazione da parte del Ministero
del’Istruzione e della Ricerca, del CNCSIS e dell’Accademia di Romania.
Ad oggi, le posizioni di assistenti di ricerca e di ricercatori sono assegnate a vita, dunque è
impossibile cambiare il personale secondo il livello di performance scientifica, a differenza di
altri paesi UE dove la posizione di un ricercatore in un istituto è condizionata all’esistenza di
un argomento di ricerca finanziato. In Romania sono frequenti i casi in cui ricercatori tornati
dall’estero vogliono contribuire alla crescita della scienza romena e non possono essere
assunti all’interno degli istituti del paese, anche se a livello europeo esistono dei grant per
la reintegrazione. Visto che all’interno dell’istituto l’organigrama è fisso, avviene spesso che
non sussista una posizione adatta al nuovo arrivato. Si verifino talvolta delle situazioni
ridicole nel momento in cui un ricercatore con studi dottorali e postdottorali conclusi negli
Stati Uniti non può essere assunto come “assistente di ricerca” perchÈ la posizione è
bloccata da persone senza dottorato ma laureate in Romania.
La riforma del sistema di ricerca romeno deve vertere quindi su:
- un nuovo sistema di valutazione secondo criteri obiettivi (da implementare subito);
- su scelte politiche che puntino a maggiorare i finanziamenti nel settore (snellendo gli
aspetti burocratici e secondo criteri di valutazione periodica su base scientifica) e a
incentivare il dialogo e il networking della comunità scientifica. In particolare, per lo
sviluppo in Romania delle tecnologie high tech, sono necessari investimenti maggiori nei
96
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
-
-
-
-
-
progetti di ricerca fondamentale in settori come le biotecnologie, le nanotecnologie, l’ITC
e le scienze cognitive. In questi settori, i risultati delle ricerche possono portare
facilmente alle applicazioni innovative, con profitti molto superiori a quelli delle industrie
tradizionali.
richiamare esperti e ricercatori emigrati all’estero in Romania, apprezzando le
performance scientifiche secondo i criteri internazionali e finanziando le ricerche in modo
da assicurare un livello di vita decente ai ricercatori ;
rivalutazione periodica del personale del sistema di ricerca, a tutti i livelli, in base alle
performance scientifiche dimostrate con le pubblicazioni;
andrebbero creati nuovi laboratori di ricerca, che siano autonomi nel gestire i fondi, e
andrebbero allocati nuovi finanziamenti per le infrastrutture di ricerca, per la relativa
logistica e per la formazione di tecnici esperti nell’utilizzo dei macchinari dei centri
specializzati, fondamentali per l’attività di ricerca nel paese;
maggiore trasparenza nell’attribuzione dei finanziamenti alla ricerca, facendo in modo che
le commissioni seguano criteri obiettivi nell’elargizione dei fondi, e delle spese del
processo di ricerca. Anche il modo di organizzare i concorsi per accedere ai finanziamenti
nella ricerca deve essere riportato agli standard occidentali.
un nuovo audit dei processi di ricerca: i risultati dei progetti finanziati con grant devono
essere confermati da una commissione di esperti. Nel caso in cui si constino differenze
rilevanti nello svolgimento dei progetti, al leader di progetto dovrebbe essere vietato l’uso
di altri grant per qualche anno.
integrare la ricerca al sistema universitario, stimolando le interazioni tra istituti e
università ;
rendere efficienti i consigli scientifici degli istituti di ricerca.
Creando nuove condizioni competitive, sostenute di fondi sufficienti, si potrebbe aumentare
rapidamente la produttività scientifica della Romania, dal livello attuale, oggi inferiore anche
a quello di alcuni paesi in via di sviluppo, a un livello europeo. Una ricerca di livello
porterebbe anche allo sviluppo in Romania di una rete di PMI ad alta tecnologia (con alto
tasso di profitto) e a nuovi investimenti da parte delle multinazionali in Romania.
4.1.2. Valutazione delle performance della ricerca in Romania
La situazione del settore R&S ha subito cambiamenti drammatici in Romania negli utimi 15
anni, per quanto dal 2002 sia in atto un processo di miglioramento del sistema della ricerca.
Ad oggi, si nota la carenza di sistemi innovative a livello regionale, problematica che fa si
che la ricerca influsica ancora poco sul processo di riforma strutturale della società romena,
a livello politico, economico e sociale. Spesso le buone intenzioni e i progressi nel settore
non sono riusciti a tenere passo col deprezzamento sempre più accentuato della qualità
delle attività di ricerca. Un grado maggiore di assorbimento dei fondi europei destinati alla
ricerca all’interno dei programmi quadro, l’integrazione della Romania nell’area di ricerca
europea e la preparazione di progetti per sollecitare fondi anche nel settore della ricerca e
dell’innovazione, rappresentano le priorità in Romania per I prossimi anni.
In relazione alla componente di trasfero tecnologico e innovazione, si punta su tre obiettivi:
97
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Formare delle connessioni strette a livello centrale e regionale, integrando nei sitemi
innovativi competitivi gli attori della R&S, i rappresentanti delle imprese innovative, le
università e gli istituti di ricerca, gli enti pubblici (Ministero dell’Istruzione e Ricerca) e le
organizzazioni catalizzatrici (società di consulenza, multinazionali, ecc.).
- Integrazione della Romania nella “European Research Area”.
- Usufruire dell’innovazione come strumento per lo sviluppo economico regionale/locale.
Tali obiettivi vengono realizzati tramite misure concrete, come:
- L’organizzazione annuale del Forum aperto per Innovazione e per il Trasfer Tecnologico, la
maggiore piattaforma di comunicazione, scambio d’esperienze e idee degli operatori di
ricerca e sviluppo in Romania
- Consulenza accordata alle autorità centrali per mettere trasporre la legislazione nel
settore dell’innovazione a quella dell’UE.
- Sostegno agli attori romeni nell’attirare i fondi nazionali ed europei destinati alla ricerca,
attraverso servizi di consulenza accordata alla realizzazione di consorzi, con aiuti
nell’elaborazione e nel management di questi progetti.
- Creare delle strutture e sostenere delle iniziative modello di traferimento tecnologico a
livello regionale (l’incubatore di affari e il centro di trasferimento tecnologico nel settore
software dell’università Politecnica di Timisoara, il progetto di tele-learning nel settore
agrario del Liceo Agricolo di Podul Ilioaiei, provincia di Iasi, ecc.).
La tabella in basso presenta la situazione romena nei confronti del resto dell’Europa, per
quanto riguarda gli indicatori per lo stato e le tendenze della ricerca scientifica:
Tabella 26. Indicatori e tendenze sullo stato della ricerca scientifica
Romania
Variazione
Valore
annuale
Ricercatori/
1.000 abitanti
Finanziamento R&S
(% PIL)
Pubblicazioni/
1.000 abitanti
Europa
Variazione
Valore
annuale
Eu / Ro
Situazione
relativa
1.71
-8.9%
5.86
+2.6%
3.3
0.39
-9.2%
1.9
+1.5%
4.9
84
9.4%
673
+2.1%
8
Fonte: Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Insegnamento superiore
Il finanziamento pubblico risulta molto ridotto e solo la tendenza (in crescita) del numero
delle pubblicazioni registra un trend ascendente. Tale situazione si presenta nelle condizioni
in cui il numero relativo di studiosi è più di 3 volte minore (ed è in continuo calo) e il
finanziamento relativo è di circa 5 volte minore.
98
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Tabella 27. Le spese nel settore della ricerca, comparate ai dati europei
Romania
Europa
Eu/Ro
Spese per ogni
ricercatore
Produttività
annuale
Euro/pers
5.000
80.000
16
Pubbl/ ricerc
0,05
0,12
2,4
Durata media di
elaborazione di
una
pubblicazione
Anni
20
8
0,4
Spese medie
per un lavoro
pubblicato
Euro
100.000
680.000
6,8
Fonte: Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Insegnamento superiore
Nella tabella in alto vengono presentati i dati registrati in Romania e in Europa in relazione
alle spese del settore della ricerca. Risulta che lo studioso romeno “costa” il governo 16
volte in meno e le spese per un lavoro pubblicato sono circa 7 volte minori. In tale
condizioni, la produttività del ricercatore romeno è pari a solo il 40% della produtività del
ricercatore europeo.
Il CNCSIS ha la responsabilità dello sviluppo di questo settore, mediante le sue attribuzioni
legali di valutazione, monitoraggio e controllo dei bandi per le risorse finanziarie. Ma, a
detta di diversi analisti economici e di esperti, nel suo rapporto, il CNCSIS non sembra di
comportarsi come un manager responsabile per lo stato attuale della ricerca.
Tabella 28. Critiche all’operato e alla valutazione del CNCSIS sul sistema della
ricerca
Dal Rapporto CNCSIS
La valutazione dei progetti e delle risorse
per la ricerca è ancora lontano dalle
richieste imposte da un sistema
competitivo performante.
Lo stanziamento delle somme ridotte a un
numero grande di progetti ha portato allo
spreco delle risorse senza risultati
consistenti (si sono basati sulle proposte
della comunità accademica, senza definire
chiaramente le priorità che possono essere
finanziate in modo giusto)
Chi fa ricerca non È ancora valorizzato a
livello di capacità. La partecipazione ai
programmi internazionali di ricerca è
99
Commenti e domande
Sono considerati colpevoli gli esperti
valutatori. Non si cercano miglioramneti del
processo di valutazione, che sono alla
portata di mano del CNCSIS (incluso la
selezione dei valutatori e la loro
responsabilizzazione nel caso di decisioni
sbagliate).
Le “proposte” della comunità economica
non sono state rese pubbliche in modo
trasparente e non sono state oggetto di un
dibattito serio. In realtà, non c’Èstata la
seria volontà politica di srtutturare la
ricerca universitaria secondo le priorità.
È normale che succeda così, visto che
molte risorse sono state stanziate in base a
criteri diversi dal merito scientifico reale, e
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
ancora ridotta e parte della ricerca e le
risorse umane dal buon potenziale
rimangano spesso sottoutilizzate.
La valorizzazione dei risultati su riviste
importanti è ancora lontano dall’essere una
preoccupazione costante della comunità
scientifica romena.
il monitoraggio post-progetto promesso dal
CNCSIS è rimasto solo una promessa.
Se dall’inizio, il CNCSIS avesse imposto
una valutazione oggettiva, basata sul
criterio scientometrico (ISI), non sarebbero
apparsi i presenti problemi e la Romania
sarebbe stata più visibile sul piano
scientifico internazionale, con un numero
più alto di pubblicazioni (almeno quanto
quelle bulgare)
Fonte: “Valutazione delle performance della ricerca scientifica in Romanià, dott.
Anton Ioan
4.1.3. La ricerca scientifica vista dai quadri didattici
La ricerca scientifica è una delle componenti principali dell’attività dei quadri didattici
romeni. L’attivita di ricerca occupa, in media, 14.3 ore alla settimana, più di un terzo del
numero delle ore trascorse ogni settimana per le attività universitarie.
Analizziamo ora le performance della ricerca scientifica romena sulla base di tre indicatori,
che misurano l’attività di ricerca in corso in Romania e i contatti (diretti o indiretti) con la
comunità accademica di altri paesi.
- L’aver pubblicato almeno un articolo ISI
- la pratica effettuata all’estero negli ultimi 5 anni,
- l’aver realizzato come minimo un progetto di ricerca internazionale.
Il 45% del corpo docente ha pubblicato come minimo un articolo con quotazione ISI, il 25%
hanno concluso stage si ricerca all’estero e il 62% hanno partecipato come a minimo un
progetto di ricerca internazionale. Per ognuno dei tre indicatori, risultano delle differenze
significative determinate dalle caratteristiche delle università da cui provengono i professori.
La partecipazione ai progetti internazionali è chiaramente superiore nel caso delle università
di grandi dimensioni (cioè in quelle fondate prima del 1940 e in quelle situate in
Transilvania) e decisamente sotto la media nel caso delle università molto piccole (da cui
solo pochi ricercatori hanno cocluso dei periodi di stage all’estero), ovvero quelle fondate
tra i 1940-1989 e in quelle situate nella regione geografica romena di Muntenia.
I professori che hanno effettuato stage di ricerca in paesi diversi dalla Romania provengono
di solito da università: pubbliche, fondate prima del 1940 e di una certa dimensione,
mentre il corpo docente delle università della zona moldava di Romania proviene dalle
università fondate dopo il 1990.
Per quanto riguarda la pubblicazione degli articoli in riviste di specialità con quotazione ISI,
i professori dalle università di Muntenia sono rappresentate al 62%, mentre quelli della
regione romena di Moldova solo al 37%. Si può notare che il numero delle pubblicazioni su
100
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
riviste quotate ISI non viene influenzata dalle caratteristiche delle università, ma la stessa
cosa non è valida per quanto concerne gli altri due indicatori analizzati.
Le caratteristiche personali sembrano invece avere un effetto più forte sui tre indicatori
delle attività di ricerca. I professori che pubblicano in riviste quotate ISI denotano le
seguenti caratteristiche: il 49% sono uomini, il 58% ha piu’ di 45 anni, il 60% di loro sono
docenti, e il 66% sono professori. Di solito, lavorano nel sistema universitario da più di 10
anni, con una posizioni decisionali (62%), hanno terminato il dottorato (57%), uno stage di
ricerca e / o insegnamento all’estero (60%) e hanno partecipato come minimo a due
progetti internazionali.
Il corpo docente con età compresa tra i 35 e 44 anni, chi ha terminato il Phd, chi ha
pubblicazioni ISI come proprio backgroud, chi ha partecipato come minimo a due progetti
internazionali, partecipano piu’ degli altri a periodi di pratica svolti all’estero. La categoria di
professori con maggiori partecipazioni a progetti di ricerca internazionali è composta dai
professori che hanno la cattedra da piu’ di 10 anni, hanno concluso il dottorato, hanno
pubblicato articoli su riviste ISI e hanno compiuto tirocini di ricerca e/o insegnamento
all’estero.
I risultati dimostrano che i tre indicatori analizzati si correlano loro, visto che i ricercatori
con pubblicazioni ISI mirano più degli altri a partecipare a progetti di ricerca internazionali e
ad effettuare stage presso università straniere.
Se consideriamo le attitudini degli operatori di settore in relazione alle attività di ricerca
nelle università, notiamo che quando si parla di opinioni sull’operato di ricerca, due terzi dei
professori sono contenti dall’attività svolta nelle facoltà dove insegnano. Allo stesso tempo,
più di un terzo di loro (36%) dichiara che il ruolo degli enti universitari è quello di insegnare
e che le attività di ricerca sono secondarie. La soddisfazione in relazione all’attività di
ricerca nelle università non dipende molto dalle caratteristiche e dalla tradizione delle
singole università e dalla loro ubicazione: le uniche differenze notevoli si possono osservare
tra le università di Moldova, dove la soddisfazione è maggiore (76%) e tra quelle di
Muntenia (55%).
I ricercatori con titolo di professore (74%) sono in generale più soddisfatti degli altri in
relazione alle attività di ricerca delle facoltà. Il 43% dei professori e il corpo docente di età
superiore a 65 anni (53%) considerano pero’ che l’insegnamento È l’attività principale nelle
università. Di parere opposto i ricercatori tirocinanti presso università straniere, di cui solo il
31% dichiara che le università si dovrebbero concentrare sull’insegnamento e non sulla
ricerca.
In relazione invece all’ottenimento e all’allocazione dei finanziamneti da parte del CNCSIS,
analizziamo ora le attitudini del corpo docente in relazione ai procedimenti da seguire per
ottenere finanziameneti per progeti di ricerca. Va fatta menzione di come il corpo docente
sia diviso nelle opinioni sugli obiettivi con cui CNCSIS valuta i progetti di ricerca: solo il
53% dei rispondenti considerano che CNCSIS è oggettivo. Il corpo docente delle università
con più di 30.000 studenti (43%) e delle università fondate prima del 1940 (50%) sono più
scontenti degli altri in relazione all’oggettività del Consiglio. Anche sulla chiarezza dei criteri
101
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
di valutazione dei progetti, un numero importante di professori esterna un giudizio
negativo: sebbene il 56% di loro considerino questi criteri chiari, il 44% crede che non lo
siano abbastanza. I meno soddisfatti sono i professori delle università fondate prima del
1940.
I procedimenti per ottenere i finanziamenti vengono considerati troppo complicati (il 71%,
senza differenze sui tipi d’università) e il 73% del corpo docente considera troppo lungo il
periodo che intercorre tra la presentazione dei progetti di ricerca fino all’ottenimento dei
finanziamenti. Chi considera i procedimenti troppo complicati sono: i ricercatori con età
compresa tra i 55 e i 64 anni (81%), quelli iscritti al dottorato (78%), quelli senza
pubblicazioni ISI (74%) e chi non ha compiuto tirocini all’estero.
Per concludere, possiamo notare che:
- Gli indicatori dell’attività di ricerca analizzati suggeriscono un collegamento tra di loro.
- La pubblicazione degli articoli nelle riviste ISI non viene influenzata dalle caratteristiche
delle università, mentre gli altri due indicatori sono più influenzati dalle università molto
grandi e da quelle fondate prima del 1940.
- Il CNCSIS, il principale ente con cui lo stato romeno finanzia la ricerca all’interno del
sistema universitario, non gode di una buona immagine tra i professori.
4.1.4. La percezione del sistema universitario romeno
Il 70% dei professori ritengono che il sistema universitario romeno sia allo stesso livello di
quello dell’Europa Occidentale, ma soltanto il 59% degli studenti é dello stesso avviso.
Questa è una delle conclusioni dello studio “Sistema universitario romeno – le opinioni del
corpo docenti e degli studenti”, pubblicato il 10 luglio 2007 dall’Organizzazione Soros
Romania. Lo studio rappresenta un’analisi sulle percezioni di docenti e studenti, con
riguardo al sistema universitario romeno, a cui hanno risposto oltre 1.000 professori e più
di 1.100 studenti.
Le domande vertevano principalmente sulll’organizzazione e il funzionamento del sistema
universitario, sull’autonomia universitaria, sulla corruzione accademica e sul processo
educativo. Circa il 40% dei professori ritiene che le università non godono di un’autonomia
universitaria reale e che il Ministero dell’Istruzione detiene ancora una forma di monopolio
sulle università del paese. Il sondaggio sottolinea un’anomalia per il funzionamento del
sistema, ovvero che 4 professori su 10 hanno almeno un’altro posto di lavoro al di fuori
dell’attività svolta all’interno dell’università. Nello specifico, circa la metà dei professori
lavora nel settore della ricerca o insegna anche in altre università, mentre un terzo é
impiegato come lavoratore dipendente o come datore di lavoro.
Per quanto riguarda gli studenti, quasi un quarto lavora, mentre l’altra metà (il 43%)
vorrebbero emigrare. Il profilo dello studente che ha maggiore fiducia nelle possibilità
offerte dal sistema d’istruzione è il seguente: provenienza da famiglie con una buona
educazione e una buona situazione economica, riceve una paga mensile consistente, studia
in un’università di prestigio con più di 10.000 studenti ed è in un’anno di studio superiore.
102
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Per contro, l’81% dei professori afferma che gli studenti arrivano all’università con una
bassa preparazione dai licei e la metà dei professori sostiene che gli studenti sono ben poco
interessati agli studi. Solo il 48% degli studenti e 28% dei professori considerano che il
sitema universitario privato sia allo stesso livello di quello pubblico. Il 22% degli studenti di
Romania dichiara che qualcuno dalla facoltà gli ha chiesto, almeno una volta, regali, soldi o
servizi, e circa il 13% di questi ha ammesso di aver risposto a queste richieste, almeno una
volta. Quasi la stessa percentuale di professori (il 23%) confessa che gli sono stati offerti
soldi/regali/servizi dagli studenti, ma solo il 7% ammette di aver accettata (circa il 2% del
totale dei professori).
L’educazione dovrebbe essere uno dei settori prioritari delle politiche governative di ogni
stato che aspira alla prosperità economica, all’avanzamento scientifico e tecnologico e allo
sviluppo sostenibile. I professori del sistema superiore, attraverso le loro conoscenze e la
dedizione nello svolgimento del loro lavoro, contribuiscono in parte alla realizzazione dei
bisogni sopra menzionati. Un contributo essenziale arriva anche dai ricercatori dei settori
tecnici e della sfera delle scienze umanistiche. Resta pero’ il fatto che la società romena il
più delle volte scoraggia i giovani capaci a intraprendere una carriera nel settore
dell’insegnamento o della ricerca presso istituzioni specializzate di Romania, a causa dei
numerosi svantaggi e difficoltà con cui dovrebbero confrontarsi: attrezzature e
documentazioni disponibili, status, stipendi, politiche educative, riconoscimenti e contatti
con centri di prestigio dall’estero. Tutte questi aspetti incidono in modo quasi strutturale
sulla scelta di molti giovani capaci di emigrare all’estero, una volta terminati i propri studi
universitari.
A livello di evoluzione storica, va fatta menzione di come la Romania abbia ereditato dal
regime comunista (fino al 1989) un sistema con alti standard di insegnamento, che include
esami d’ammissione per i licei e le università più rinomate, una partecipazione importante
all’istruzione non obbligatoria e una pressione considerevole su scienza e tecnologia.
Tuttavia, l’innovazione e la ricerca non erano molto incoraggiate, a cui va sommata la
mancanza di flessibilità che ha portato alla cementificazione delle gerarchie, in particolare
nel sistema d’istruzione superiore. Dopo la rivoluzione del 1989, le aree di conoscenza che
hanno conosciuto uno sviluppo particolare sono state le scienze umanistiche e sociali, la
giurisprudenza e l’economia, dal momento che il regime comunista le aveva praticamente
estinte. Invece, i settori con una fama internazionale anteriore al 1989, continuano ancora
oggi ad essere competitivi, a differenza di giurisprudenza ed economia, che nonostante il
numero cospicuo di facoltà non riescono a pubblicare a livello internazionale. I laureati
chiamati a lavorare nell’ “economia basata sulla conoscenza” devono poco alle università.
Cosi come suggeriscono i gruppi focus organizzati, le conoscenze necessarie per ottenere il
primo lavoro sono generalmente acquisite dagli studenti individualmente e constano di
solito nelle conoscenze base come l’uso del computer e le capacità di comunicazione.
Infatti, negli ultimi anni il numero degli studenti che ottengono il loro primo lavoro durante
gli studi universitari è cresciuto in modo massiccio.
Oggi, la Romania spende per l’istruzione, in proporzione, meno di ogni altro paese membro
dell’UE, anche se si deve precisare che le spese sono aumentate negli ultimi anni. In ogni
caso, permangono una serie di paradossi: esistono più università pro capite che negli Stati
Uniti, ma meno studenti rispetto alla media europea, che comunque è inferiore a quella
103
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
degli Stati Uniti. Le università romene non entrano nel Top 500 Shanghai, benché un
numero sempre maggiore di studenti romeni ottenga il diploma “magna cum laude” presso
università riconosciute in Europa e negli Stati Uniti. In genere, le riforme del sistema
educativo, si sono basate su principi normativi piuttosto che sulla comprensione della realtà
e delle necessità economiche romene.
Molti hanno cercato di cambiare il sistema, ma nonostante gli sforzi compiuti la qualità dello
stesso é in continua flessione. Le difficoltà che incontra la riforma del sistema educativo
romeno sono di varia natura: esiste un’alta presenza di professori semiqualificati che
insegnano per uno stipendio misero, a cui non interessa preoccuparsi per un eventuale
sviluppo professionale, molti studenti conseguono il diploma senza andare a scuola o
all’università e per giunta le tesi di laurea possono essere acquistate “a un buon prezzo” su
internet, producendo in questo modo un abbassamento della qualità dell’unico esame
considerato serio.
Dal momento che gli studenti romeni non vengono stimolati a investire nel processo
d’istruzione, perché in buona parte gratuito e allo stesso tempo irrilevante per ottenere un
posto di lavoro, si é diffusa una forma di apatia degli stessi, che non riescono ad essere
critici rispetto al sistema in cui vivono, nonostante le pressioni del settore economico. Ne
consegue che il settore dell’insegnamento universitario e quello della ricerca non risultano
interessanti per i laureati, anche perché, fatta eccezione per i professori universitari a
tempo pieno, gli stipendi sono inferiori ai 300 euro, e i nuovi arrivati non possono sperare a
più della metà di questa somma. Inoltre, va fatta menzione di come il sistema sia quasi
chiuso, e questo significa che un nuovo arrivato, a prescindere dalle sue performance, non
potrà sperare di entrare nel sistema d’insegnamento romeno e costruirsi una carriera
normale prima di molti anni.
Nonostante tutte le difficoltà che il paese incontra nel settore della ricerca, ci sono pero’
ancora persone impegnate nella realizzazione di ricerche e pubblicazioni, per quanto siano
una minoranza, dal momento che gran parte di loro devono avere un secondo, forse anche
un terzo lavoro per sopravvivere. A quanto esposto, aggiungiamo che la forte opposizione a
un ambiente competitivo all’interno del sistema educativo romeno sia dovuto anche a causa
di una serie di criticità correlate tra loro, che si aggiungono allo stato attuale dell’istruzione,
del mondo universitario e della ricerca.
Tabella 29. Problematiche del sistema dell’istruzione e dell’educazione
Problema generale
Sviluppo ineguale in regioni rurali
svantaggiate
Bassa produttività
Presenza ridotta di certe industrie high
tech
Mancanza di capacità amministrative,
104
Problema dell’educazione
Condizioni inadeguate di educazione in
regioni rurali, che necessitano di grossi
investimenti
Preparazione insoddisfacente della forza
lavoro
Capacità ridotta in ricerca e innovazione
istituzionalizzata
Preparazione inadeguata per il management
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
bassa capacità di assorbire i fondi UE
Insufficienza della produttività economica,
stipendi bassi
Richiesta ineguale e spesse volte ridotta di
alte qualificazioni
Prevalenza di settori economici che
richiedono molte conoscenze
nel settore pubblico, sia a livello primario
che esecutivo
Mancanza di fondi per il finanziamneto di
una formazione continua della forza lavoro
Mancanza di motivazione per continuare gli
studi. Migrazione dei cervelli
Bassa creatività tecnologica
Fonte: Elaborazione FINCO
4.2.
Le priorità romene nella R&S e nell’Innovazione
Gli aggiustamenti del mercato economico dopo il 1990, volti all’incremento su larga scala di
ridimensionamenti e ristrutturazioni, sono stati lenti, a causa del drastico declino del PIL
che ha determinato una base lenta di crescita per il periodo 1996-99. Solo dal 2000 il PIL é
cresciuto di 3 volte rispetto alla media europea, principalmente per effetto dei contributi
forniti dal settore privato, dall’industria di trasformazione e dal settore dei servizi.
Comunque ancora oggi, i livelli del PIL pro capite sono apprezzabilmente al di sotto della
media dell’Unione Europea. Le esportazioni, pur molto cresciute, continuano a riflettere la
resistenza della tradizione, infatti le industrie con laboratori intensivi continuano a
competere sulla base dei bassi costi della produzione e all’interno delle stesse é spesso poco
presente il vantaggio competitivo dato dalle nuove tecnologie.
Questa situazione riflette un sistema in R&S e innovazione che ha attraversato un declino
progressivo durante i primi anni del periodo della transizione, ed oggi, nonostante le recenti
iniziative politiche, sta registrando un debole sviluppo. Per esempio, la condivisione della
scienza e gli ingegneri laureati nella classe d’età 20-29 anni, sono meno della metà della
media europea, mentre la percentuale di personale in R&S rispetto al totale della
popolazione attiva é circa un quarto rispetto alla media UE. Inoltre, i fondi per R&S sono
dello 0.4% del PIL, ma per il 2010, in conformità con gli impegni assunti coi parametri di
Barcellona, il paese si é ripromesso di raggiungere il 3% del PIL in riferimento agli
investimenti in R&S e innovazione, di cui l’1% proveniente dal settore pubblico e il 2% da
quello privato. Comunque, la panoramica generale che caratterizza la Romania é molto
diversa da quella di altri paesi europei, in cui é naturale che all’interno delle università vi sia
una solida tradizione di ricerca di base e applicazioni di R&S al settore industriale. Al
contrario, in Romania le università realizzano solamente una piccola parte della ricerca di
base, a cui contribuiscono una struttura accademica e un largo ed eterogeneo insieme di
istituti di ricerca, sprovvisti di risorse. Per quanto riguarda il settore industriale, va
sottolineata l’assenza di una base in R&S e la carenza del settore medio-tech,
principalmente a causa del basso livello delle performance innovative, che si riflette in una
economia con industrie tradizionali ristrutturate e fondi indirizzati in attività che esulano
dallo sviluppo di nuove industrie intensive in R&S e ad alto livello tecnologico.
Stando ad un rapporto sulla Società Economica Romena, risulta che i bassi costi continuano
ad essere la principale risorsa per la competitività del sistema produttivo nazionale. Ad oggi
105
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
in Romania, invece di puntare sull’innovazione dei prodotti e l’introduzione di nuove
tecnologie, le nuove tecnologie vengono attuate grazie alle importazioni e investimenti
diretti esteri nel settore tecnico. Ne consegue che la Romania rimane ancora ancorata a un
regime tecnico-economico piuttosto arcaico, che non riesce a guardare pienamente al
futuro. Infatti, nonostante l’economia romena si stia progressivamente allineando e
integrando con i mercati europei, rimangono ancora dei grossi ostacoli da superare come:
la disciplina finanziaria, la regolamentazione per il rafforzamento del mercato, le strutture
regolatrici poco trasparenti e stabili, l’inefficienza dell’amministrazione pubblica, a cui si
deve sommare un lento sviluppo infrastrutturale per una società basata sulla conoscenza,
con un accesso a internet e un livello di investimenti in ICT molto al di sotto della media
europea.
Ne consegue che l’adesione del 1 gennaio 2007 ha lanciato le basi per una rivitalizzazione
economica, grazie al Piano di Sviluppo Nazionale 2007-2013 per la ricerca e l’innovazione.
Gli obiettivi perseguiti da tale piano, in accordo con l’Agenda di Lisbona riguardano i
seguenti:
- Sviluppo della competitività e delle capacità del sistema di R&S e innovazione;
- Sviluppo dell’osservanza per prodotti e servizi degli standard ambientali e di qualità
dell’Unione Europea;
- Sviluppo delle infrastrutture economiche e delle condizioni a favore delle imprese, in
particolare per le piccole e medie imprese;
- Progresso in termini di sviluppo di una società dell’informazione, in cui si favoriscono le
strutture broadband, i servizi pubblici di e-government, e-health ed e-learning.
Perciò l’obiettivo é quello di puntare su R&S e innovazione in quanto chiavi della crescita
economica e allo stesso tempo contenuti di un approccio nazionale che guarda alle risorse
umane, alla scienza e all’industria. Per diventare realmente dinamica, con una società e
un’economia orientata all’innovazione, la Romania ha l’obbligo di far fronte a una serie di
sfide che mirino a:
- Lo sviluppo di risorse umane scientifiche e tecnologiche;
- La presenza di adeguate strutture nelle quali la quantità e la qualità delle attività di R&S
possano essere estese e migliorate;
- La sensibilizzazione delle industrie all’accesso e/o alle capacità di sviluppo in R&S;
- Favorire la crescita della capacità industriale rispetto all’innovazione;
- La creazione di tutti i meccanismi istituzionali e legislativi necessari per emergere e
operare con successo nel mercato UE.
La soluzione di tali criticità potrebbe essere favorita dall’avvicinamento della Romania alla
realizzazione dell’impegno assunto con l’ingresso nell’UE, ovvero il traguardo del 3% del PIL
in relazione ai fondi da destinare a R&S entro il 2010. Proprio il bisogno di soddisfare alcuni
parametri di accesso, hanno influenzato gli sviluppi in R&S e innovazione in Romania,
specialmente in riferimento all’adozione dei parametri UE, che si ritrovano tanto a livello
europeo quanto a livello nazionale. I benefici più consistenti che ne sono derivati riguardano
la convergenza coi livelli europei e la concorrenza dei ricercatori romeni in R&S. In questo
106
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
contesto, una visione futura sostenibile prevede politiche miste compiute all’interno di una
valutazione delle forze, delle debolezze dei sistemi innovativi individuali e analisi di
fattibilità delle opportunità.
Per la costruzione di questa visione futura, gli aspetti irrinunciabili sui quali il paese dovrà
concentrarsi riguardano prima di tutto l’incremento di risorse per il settore in questione, in
particolare investimenti a livello accademico, industriale e di istituti di ricerca, e la creazione
di un senso di appartenenza ai processi oggetto di studio. Allo stesso tempo, sarà
importante la presenza di esperti stranieri, sia nella formulazione delle visioni future che
nella valutazione delle attività passate, delle sfide, delle debolezze e delle opportunità
attuali. Un altro aspetto importante da potenziare riguarda infatti il monitoraggio e la
valutazione dei progetti individuali in R&S mediante rapporti tecnici preparati da esperti
esterni, nelle varie aree tematiche.
Altrettanto importante risulta la scelta di appropriati percorsi di sviluppo. Per quanto
riguarda la Romania, l’approccio adottato é stato quello di uno sviluppo di più capacità
contemporaneamente (sviluppo di risorse umane, crescita delle capacità in R&S,
miglioramento delle performance innovative industriali). Un’alternativa al sistema di
innovazione multipla sopra descritto é quello di sviluppare politiche olistiche in un limitato
numero di aree di interesse, generalmente quelle in cui ad esempio l’industria necessita di
un incremento delle performance per rispondere ai criteri europei di qualità dei prodotti e
agli standard ambientali.
Un’ulteriore elemento che richiede un intervento diretto riguarda le risorse umane, data
l’attrattività di lavori di ricerca da parte di accademici, visto che questi ultimi coprono anche
ruoli educativi, formando a livello scientifico e tecnologico il personale di domani.
La sfida più impegnativa a cui deve provvedere la Romania, rimane però il settore
industriale, dove risulta prioritario lo stimolo di attività in R&S e Innovazione rispetto
all’ambito manifatturiero e dei servizi, attraverso una forma di persuasione sull’importanza
di compiere R&S all’interno delle aziende, anche mediante misure politiche dirette.
Alla lista sopra riportata é possibile poi aggiungere due interventi secondari: l’adattamento
all’economia mercato e il sistema di governance per R&S e Innovazione. Per quanto
concerne l’adattamento all’economia di mercato, é richiesto un potenziamento della
struttura legale e delle istituzioni necessarie per l’effettivo funzionamento dell’economia di
mercato e d’integrazione all’UE, al fine di garantire sistemi innovativi ben funzionanti.
Infine, il sistema di governance per R&S e innovazione in Romania, costituito dal Ministero
per l’Educazione e la Ricerca, il Ministero per l’Economia e il Commercio e altri corpi
interministeriali, necessita invece di una più chiara e trasparente divisione delle
responsabilità ad opera delle varie entità operanti, al fine di assicurare politiche compatibili
nelle varie aree di interesse.
4.3.
Il piano nazionale per la ricerca e lo sviluppo 2007-2013
4.3.1. Il contesto interno
107
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Il sistema romeno di RSI ha attraversato un periodo molto difficile dopo il 1989: gli esigui
investimenti e i ritardi nelle ristrutturazioni hanno permesso solo una parziale connessione
della ricerca col mercato globale legato a scienza e tecnologia. Il fragile tessuto
imprenditoriale non poteva ancora esercitare una reale domanda nell’innovazione.
Praticamente isolato, il frammentato settore di R&S, ha cercato di sopravvivere con le sue
componenti col minimo delle risorse, soprattutto attraverso fondi pubblici, entro sistemi
formali ed autarchici.
A causa del cronico stato di sottofinanziamento, il numero dei ricercatori si é ridimensionato
drasticamente dal 1990 al 2004 e, allo stesso tempo, l’età media degli scienziati é
aumentata. La bassa attrattività della carriera di ricercatore ha determinato una perdita
qualitativa delle risorse umane e ha disincentivato i giovani dall’intraprendere la carriera di
ricercatore. Allo stesso tempo, diversi rinomati ricercatori hanno scelto di lasciare il paese.
La principale causa di questa bassa attrattività sembra risiedere nei bassi stipendi dei
ricercatori, anche se le ragioni sono più complesse e sono connesse ai ritardi della riforma
istituzionale, alla povera qualità delle infrastrutture in R&S, all’assenza di un sistema di
valutazione che incentivi e compensi le performance reali, ma soprattutto alla mancanza di
chiarezza e trasparenza in relazione alla carriera professionale. La Romania gode tuttavia
ancora di un buon potenziale di risorse umane e di una lunga tradizione in diverse aree di
scienza e tecnologia, per le quali si stanno creando le basi per il riconoscimento della qualità
della ricerca e per il giusto stimolo del loro sviluppo.
Il livello dei fondi pubblico ha avuto un impatto negativo sul mantenimento e sullo sviluppo
delle infrastrutture di ricerca necessarie per una ricerca avanzata. Negativo anche l’impatto
sui risultati a livello internazionale e sulla risoluzione di problemi complessi di interesse
nazionale nel settore economico e sociale.
Tale impatto negativo si È riflesso principalmente sulla cooperazione internazionale e sulla
partecipazione a progetti di reti europee di ricerca, generando di conseguenza una forma di
isolamento che disconnette la Romania dai target europei di ricerca e che riduce l’accesso a
prodotti e tecnologie ad alto valore aggiunto, necessari per l’industria e i servizi romeni. Il
basso grado di utilizzo é anche dovuto alla ridotta capacità di offrire i servizi richiesti,
specialmente agli operatori economici.
I modesti risultati e i fallimenti nella cooperazione internazionale sono dimostrabili
dall’esiguo numero di articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche, dalle citazioni di
risultati scientifici pubblicati da autori romeni, e dall’insufficiente interesse per la protezione
della proprietà intellettuale. Il limitato numero di patenti applicative con autori romeni, a
livello nazionale e internazionale, confermano questa situazione. Malgrado il sistema RSI
non sia riuscito a dare vita ad esempi significativi nel trasferimento dei risultati della ricerca
nel campo sociale ed economico, tale sistema ha saputo preservare e far crescere attori (tra
cui università, istituti, gruppi di ricerca) con una chiara visibilità internazionale, che
potrebbero diventare (o lo sono già) poli di eccellenza.
Il progetto base finanziato a livello nazionale, lanciato nel 1995 ed esteso nel 1999, ha
generato, grazie alla competizione tra ricercatori, un miglioramento delle performance e un
cambiamento di attitudini in relazione all’accesso alle risorse. I criteri di valutazione si sono
108
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
sempre più diretti alla valutazione delle performance scientifiche dei ricercatori (articoli
nelle principali pubblicazioni internazionali, citazioni in riviste, articoli presentati alle migliori
conferenze scientifiche conferenti un alto prestigio professionale, patenti, partecipazioni a
progetti aggiudicati attraverso la competizione internazionale) e alla valutazione delle
novità e della credibilità delle migliori proposte di ricerca, con impatto sulla conoscenza. A
questi, si aggiungono i criteri di selezione per le infrastrutture necessarie allo stabilimento e
allo sviluppo di gruppi di ricerca di visibilità internazionale, che offrono gli adeguati
strumenti per preparare i giovani ricercatori al dottorato e a programmi post dottorato.
A partire dal 2005, il framework dei fondi pubblici nazionali in R&S hanno subito un
cambiamento radicale, assieme al primo sostanziale incremento della porzione di PIL rivolto
a tale settore. Infatti, la fetta di PIL relativa alle spese pubbliche allocate in ricerca e
sviluppo é duplicata tra il 2005 e il 2006, con l’obiettivo conseguente di un aumento dell’1%
per il 2010.
Il CEEX (programma in ricerca d’eccellenza, avviato nel 2005 dall’Autorità Nazionale per la
Ricerca Scientifica) ha contribuito direttamente alle spese pubbliche per la ricerca, al fine di
garantire lo sviluppo dell’Area di Ricerca Romena e di preparare la Comunità romena di R&S
a partecipare al programma di ricerca dell’Unione Europea, FP7, per il periodo 2007-2013.
Nel programma CEEX, le priorità dei fondi pubblici in R&S erano quelli del FP7. I progetti si
sono concentrati sulla creazione di potenti consorzi, sulla promozione della ricerca
interdisciplinare, lo sviluppo delle risorse umane, la promozione internazionale del sistema
romeno in RSI e, infine, nel rafforzamento e nello sviluppo di infrastrutture per la
valutazione di conformità e per la certificazione. Il programma garantisce la convergenza
con il livello europeo, ma non si concentra sugli investimenti pubblici. L’impatto del CEEX
sulla crescita delle spese private in R&S per il momento non é ancora stato stimato.
In un contesto più ampio, la cultura dell’innovazione é ancora bassa, sia nel settore
aziendale che nell’ambiente accademico. Il livello di innovazione delle imprese non é stato
sufficientemente supportato da un sistema di trasferimento della tecnologia, ed ancora
peggiore potrebbe rivelarsi la sua assenza. Il livello complessivo delle attività interne in
ricerca e sviluppo non é conosciuto con precisione, soprattutto a causa dei disincentivi alle
spese registrate. Dall’altro lato, va fatta menzione di diversi esempi di grandi aziende che
hanno aperto centri di ricerca e hanno sviluppato servizi di high-tech in Romania, dato di
fatto da tenere in considerazione per gli obiettivi che questa strategia intende perseguire.
Per quanto riguarda l’interazione con l’ambiente internazionale, i consistenti ritardi
tecnologici rispetto ai paesi sviluppati incentivano l’importazione in tecnologia, non
nell’innovazione. Inoltre, il rischio che multinazionali, che acquistano o sviluppano impianti
di produzione in Romania, vengano solo per delocalizzare le loro attività di ricerca é ben
conosciuto. Il costo più accessibile delle attività di ricerca in Romania potrebbe essere un
vantaggio nel breve termine, ma genera un ulteriore rischio in relazione alla “fuga dei
cervelli” in un contesto globalizzato.
L’alta concentrazione di istituti in RSI e di imprese nelle principali città e il livello della
ricerca nelle università, lontane dal loro potenziale stimato, sono le cause determinanti delle
109
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
disparità regionali nell’assorbimento dei fondi pubblici in R&S. Eppure, il sistema in RSI ha
reali opportunità per il periodo 2007-2013. L’integrazione nell’UE ha creato forti pressioni in
direzione della competitività attraverso l’innovazione, e la prematura crescita economica
potrebbe supportare il miglioramento del settore privato in questo ambito. Di conseguenza,
sono molto importanti per il perseguimento di tali risultati l’impegno politico dell’1% del PIL
per le spese pubbliche in R&S e il maggiore impegno in relazione alla risposta della Romania
alla strategia di Lisbona. I Fondi Strutturali mirano a rinnovare e far crescere le risorse
umane, sono complementari agli investimenti pubblici nell’istruzione terziaria e nella
ricerca, e avranno un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale del paese, oltre
che per la riduzione delle disparità regionali. L’attuale strategia propone un contributo
essenziale per stabilizzare la conoscenza nelle varie regioni della Romania.
Il sistema dell’istruzione, per il suo contributo allo sviluppo degli interessi in ricerca e
innovazione da parte di giovani talenti, é una componente complementare al sistema della
ricerca e essenziale. Partendo dal background nazionale e internazionale, la trasformazione
in accordi a lungo termine del sistema in RSI richiede risposte alle seguenti sfide:
- Lo sviluppo del capitale umano in RSI per soddisfare i bisogni della competitività,
- L’aumento dell’attrattiva per la carriera di ricercatore in modo da raccogliere nuove leve e
dottorandi nelle università e negli istituti pubblici di ricerca,
- La riduzione della frammentazione a mezzo di incentivi alla cooperazione negli ambienti
ad alta competitività,
- Attenzione in termini di investimento per la ricerca pubblica e orientamento degli
investimenti in RSI verso quelle performance che risolvano le richieste di rilevanza
nazionale o con diretta applicazione nella pratica economica e sociale,
- Sviluppo di infrastrutture adeguate in RSI e un incremento nel grado del loro utilizzo,
- Un miglioramento nel tasso di successo nei progetti internazionali e un aumento nel
ritorno degli investimenti comunitari nei principali programmi e nello sviluppo della
cooperazione internazionale.
Con la strategia in RSI 2007-2013, la Romania intende raggiungere la media europea per
gli indicatori basilari descriventi la struttura e le performance della ricerca, il sistema di
sviluppo e innovazione, lanciando le basi per una futura attenzione a settori di nicchia, dove
la Romania avrebbe un buon potenziale. Intanto, la strategia intende supportare lo sviluppo
sociale ed economico del paese, con la reale opportunità di creare un’economia basata sulla
conoscenza, competitiva a livello globale.
4.3.2. Le priorità degli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo
Come da politiche settoriali, la Romania appoggerà quelle misure che rispondano a chiari
problemi identificati all’interno di priorità pubbliche in ricerca e sviluppo. Le priorità degli
investimenti pubblici in R&S riflettono il risultato di un esercizio esplorativo, il primo
esercizio previdenziale in scienza e tecnologia, svolto dal novembre 2005 al giugno 2006,
che ebbe un certo impegno e una certa risonanza nazionale. Esistono 9 ambiti prioritari,
aventi un buon potenziale, su cui bisogna insistere per il progresso economico e sociale, e
ciascuno comprende diverse tematiche prioritarie.
110
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
La ricerca avanzata guarda verso direzioni strategiche e tecnologiche volte a risolvere
problemi particolari, che presentano potenziali implicazioni in termini di innovazione. Gli
investimenti pubblici considerano infatti lo sviluppo della conoscenza solo in relazione ai
bisogni sociali ed economici, per una maggiore capacità innovativa. In quest’ottica,
l'innovazione che riconosce l’importanza di un un'economia basata sulla conoscenza
incentiva la creazione e la preservazione di un solido dialogo tra scienza, tecnologia e
società, soprattutto nei settori finanziario, politico e dell'informazione.
Lo sviluppo dei poli di eccellenza punterà su 9 aree prioritarie, a mezzo di un processo
graduale e basato sulla competizione. Gli investimenti pubblici si concentreranno sui
progetti aventi un maggiore impatto e su quelli che prestano attenzione allo sviluppo
infrastrutturale e di quelle strutture che, in certe aree tematiche, possono offrire i migliori
risultati.
Lo svolgimento di progetti così complessi richiede un marcato sforzo manageriale in
relazione all'organizzazione delle attività di R&S, ai contratti manageriali, all’organizzazione
finanziaria e alla gestione dei diritti di proprietà intellettuale. La ricerca professionalizzata
all’interno di università, istituti di R&S pubblici e non-profit, si concentrerà sulla
cooperazione e il trasferimento di conoscenza, attraverso gli incentivi derivanti dalla
partecipazione ad organizzazioni europee e internazionali.
Per quanto riguarda lo sviluppo di mezzi sperimentali in supporto alla ricerca applicata,
saranno favorite solamente quelle cooperazioni garantite tra enti di ricerca e beneficiari.
Tuttavia, gli investimenti in attrezzature, con riguardo per quelle più costose, dovranno
tenere in considerazione alcuni fattori, quali il potenziale di utilizzo, la presenza di risorse
umane competenti e la complementarietà con i mezzi esistenti a livello europeo.
In relazione allo sviluppo delle risorse umane nel contesto delle priorità nazionali, i punti sui
quali il governo intende investire riguardano: l'assunzione di esperti preparati che
rimangano al passo con gli sviluppi tecnici globali (in particolare attraverso esperienze di
tirocinio nazionali e internazionali), la costituzione di poli di eccellenza nella forma delle reti
di ricerca interdisciplinare, e, in particolare, la nascita di centri di competenza. Per evitare
problemi legati alla burocrazia e ai formalismi di alcune entità, é stata pensata una strategia
del finanziamento graduale. Le aree prioritarie di intervento sono le seguenti:
Tecnologie della società dell’informazione
Le tecnologie della società dell’informazione sono un supporto trasversale per tutti i settori
economici e un settore industriale straordinariamente dinamico. Tuttavia, l’iniziativa i2010
- Una Società Europea dell’Informazione per la crescita e l’impiego - raccomanda agli stati
membri di raddoppiare le spese per la ricerca in ITC. Esiste comunque un divario di diversi
anni tra la Romania e l’UE in riferimento alla società dell’informazione, nonostante il settore
del software abbia dimostrato di essere molto attivo, tanto da diventare uno dei settori
economici più competitivi a livello europeo.
In accordo con gli obiettivi della strategia nazionale di export in riferimento alle aree di ITC.
L'obiettivo delle istituzioni per il periodo 2007-2013, in relazione alle attività di design e
111
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
innovazione, e' quello di incrementare la capacità della tecnologia dell'informazione in RSI,
al fine di rispondere ai bisogni del settore industriale romeno, che necessita di nuovi beni e
servizi ad alto valore aggiunto per rispondere alle esigenze e alle tendenze espresse dai
consumatori su scala globale. In aggiunta, la ricerca supporterà il progresso del settore ITC
riducendo il gap esistente nello sviluppo della società dell’informazione romena.
Gli obiettivi della ricerca puntano al miglioramento e allo sviluppo tecnologico e delle
strumentazioni per raggiungere: sistemi IT effettivi, aperti, eterogenei e graduati,
applicazioni con una buona connessione tra utenti e risorse, lo sviluppo delle tecnologie di
supporto necessarie al radicamento di infrastrutture di comunicazione nazionale integrata,
lo sviluppo di metodi e sistemi di intelligenza artificiale, la produzione di beni basati sulla
ricerca in nanoelettronica, micro e nonosistemi, in una gamma di componenti e sistemi
intelligenti.
Energia
Il settore energetico in Romania, parte integrante delle infrastrutture, influenza in modo
massiccio lo sviluppo nazionale economico e sociale. L'Unione Europea ha presentato gli
obiettivi rispetto ai quali, entro il 2010, il 21% dell'energia elettrica erogata dovrà provenire
da risorse rinnovabili. Nel contempo, dovrà verificarsi una riduzione del 9% in relazione
all'intensità energetica. Rispetto alla realtà europea, il documento della politica energetica
romena per il periodo 2006-2009 dichiara che l'intensità energetica in Romania e' quattro
volte superiore rispetto alla media europea, nonostante il paese goda di un cospicuo
potenziale di risorse rinnovabili, quali energia idroelettrica, solare, eolica, geotermica e
attraverso l'utilizzo di biomasse. Per la riduzione di questo divario con il resto d'Europa e
per mantenere gli impegni assunti con la firma del trattato di Adesione, la Romania dovrà
ricorrere a misure complemetari all'azione di "Incremento dell'efficienza energetica e allo
sviluppo sostenibile dei sistemi energetici" prevista dalla Strategia Nazionale direferenza
2007-2013.
Gli obiettivi della ricerca per il periodo 2007-2013 in relazione a design, ai prodotti e alle
tecnologie di varia natura, rispondenti da un lato alle necessità energetiche e dall'altro ai
prezzi competitivi, riguardano l'uso di nuove risorse energetiche, la necessità di una
crescente esperienza tecnologica e la promozione del traferimento di conoscenza e
tecnologia nel settore in questione, in modo da soddisfare le esigenze energetiche di
un’economia moderna, basata su alti standard di vita e sul principio dello sviluppo
sostenibile.
Ambiente
Lo sviluppo economico genera una pressione ambientale enorme, e lo sviluppo economicoindustriale di un paese richiede soluzioni tecniche sempre più complesse per la protezione
ambientale, tanto da diventare anch’essa industria. L’innovazione potrebbe contribuire a
una riduzione dell’inquinamento e al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di
Kyoto, per i quali la Romania si é impegnata alla riduzione dell’8% delle emissioni di gas
serra per il periodo 2008-2012 (rispetto al dato del 1989). La ricerca in relazione alle
influenze dei cambiamenti climatici sarà supportata, come previsto, dalla Strategia
112
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Nazionale per la gestione del rischio di alluvioni. Inoltre, ricerca e sviluppo sarebbero in
grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia Nazionale per
la gestione dei rifiuti.
Gli obiettivi di ricerca e sviluppo per il periodo 2007-2013 riguardano:
- lo sviluppo di prodotti “puliti” e di processi tecnologici applicabili alle costruzioni, ai
trasporti e alla produzione energetica, assieme alla creazione di meccanismi economici e
sociali necessari alla loro implementazione;
- lo sviluppo di tecnologie ambientalmente efficienti per lo smaltimento dei rifiuti, usando le
analisi del ciclo di vita dei prodotti per la riduzione dell’impatto ambientale;
- un maggior supporto scientifico e tecnologico per la preservazione, la ricostruzione e il
rafforzamento della diversità biologica ed ecologica;
- stimolare una corretta gestione della terra, per uno sviluppo socio-economico sostenibile.
Salute
La salute é una dimensione dal particolare impatto sociale, in relazione sia all’incremento
della qualità della vita che al contributo per il livello di impiego della popolazione. La
proporzione ancora rilevante della spesa pubblica per assicurare la qualità della vita a
pazienti cronici (cardiovascolari, celebrali, degenerativi) preme molto sull’attività di ricerca,
con una serie di obiettivi precisi. Il raggiungimento di tali obiettivi di “ricerca applicata” é
impossibile senza un adeguato sviluppo della ricerca riguardante i fondamentali processi
biopsicologici. Gli obiettivi della ricerca biomedica per il 2007-2013 in Romania
corrispondono in gran parte agli obiettivi europei e internazionali e riguardano sempre più
l’integrazione agli standard della ricerca europea. Per raggiungere il livello europeo di
competitività, il bisogno prioritario per la ricerca romena riguarda lo sviluppo, nel piu’ breve
tempo possibile, di aree tematiche di ricerca in cui esistono risorse umane e materiali tali da
aver raggiunto risultati riconosciuti a livello internazionale. Per rendere la ricerca più
effettiva, di particolare importanza rimane lo sviluppo delle infrastrutture, delle risorse
umane e della comunicazione, ma soprattutto un’attenta scelta delle direzioni di ricerca.
Per il periodo 2007-2013, la ricerca sarà orientata verso lo sviluppo di sistemi di conoscenza
di biologia umana integrata, allo studio di meccanismi di adattamento del corpo umano ai
fattori ambientali biologici e psicologici, ai metodi di investigazione e di intervento basati
sulla medicina molecolare e cellulare, allo studio di genoma e proteomica. Si punterà poi
allo sviluppo di terapie moderne in direzione della chimica, della genetica e del supporto
cellulare, e alla loro standardizzazione ai parametri biomedicali, allo sviluppo di una
macchina per la mente per aiutare la ricerca nelle malattie neurologiche, al rafforzamento di
nuovi metodi di prevenzione e intervento a livello nazionale.
Agricoltura, sicurezza del cibo e salute
L’agricoltura romena e l’industria alimentare denotano un potenziale non indifferente. La
Romania é ai primi posti in Europa per la produzione agricola e per gli ettari di terra
coltivabile e, nonostante circa il 40% della popolazione attiva lavori in agricoltura, il suo
contributo al PIL é pari solo al 13-15%. Contemporaneamente, sono 14.500 le aziende che
113
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
operano in Romania nel settore agroalimentare (5% della forza lavoro). L’agricoltura
romena dovrebbe essere economicamente sostenibile, rispondendo alle richieste in
relazione alla salute e all’alta qualità del cibo, garantendo, nel contempo, la preservazione e
la riabilitazione delle risorse naturali. La ricerca scientifica in agricoltura deve offrire prodotti
e materie prime di alta qualità, tecnologie e conoscenze adeguate, contribuendo così alla
promozione di una agricoltura sostenibile e allo sviluppo rurale, per una sempre maggiore
sicurezza del cibo in accordo con le richieste del mercato. Viste le circostanze, obiettivo
della ricerca scientifica nel settore é quello di sviluppare tecnologie per tutta la catena
alimentare (dal suolo al consumatore – “dalla fattoria alla forchetta”), a mezzo di soluzioni
scientifiche e concetti che rispettino i principi dell’agricoltura sostenibile e che assicurino la
nutrizione appropriata e la sicurezza del cibo.
Biotecnologie
La biotecnologia segnerà il 21° secolo attraverso il suo impatto sullo sviluppo della
conoscenza e sulla qualità della vita. La ricerca punterà a decifrare i meccanismi cellulari, a
comprendere l’intelligenza naturale e a interfacciarsi in modo effettivo con la natura.
Partendo dalle richieste nel settore dell’alimentazione alla cura della salute umana, la
biotecnologia offrirà chiari strumenti e tecnologie per uno sviluppo sostenibile delle specie
umane. L’industria alimentare, agricola, ambientale, farmaceutica e della salute,
generalmente beneficiano della ricerca inter e transdisciplinare nel campo delle
biotecnologie.
La ricerca nel campo della biotecnologia e della bioingegneria aprirà nuove frontiere della
conoscenza rispetto ai meccanismi di vita riguardanti i sistemi delle nuove bioingegnerie,
sistemi intelligenti e cognitivi, per modellare, gestire e monitorare processi complessi.
L’interazione della biotecnologia con i principali campi della conoscenza genererà un nuovo
filone di ricerca interdisciplinare, con maggiore impatto sullo sviluppo sostenibile globale.
Le principali aree di ricerca in biotecnologia, dato l’attuale livello di conoscenza, puntano a:
- Realizzazione di nuove medicine dalla massima efficacia e dai minimi effetti collaterali;
- Preparazione di protocolli diagnostici e di trattamenti medici con un impatto sullo stato
della salute e sulla crescita dell’aspettativa di vita;
- Sviluppo di nuove tecnologie per produrre cibi con massima sicurezza per la salute;
- Progettazione e sviluppo di tecnologie avanzate nel campo dei prodotti farmaceutici e dei
gruppi biocatalitici, e per la realizzazione di nuovi enzimi e micro organismi;
- Ricerca e sviluppo di sistemi bioinformatici per modellare e monitorare l’attività cellulare e
i meccanismi di processo a livello bilogico, incluso il livello cognitivo.
Materiali innovativi, processi e beni
Per raggiungere un grado di competitività basato sui fattori (laboratorio, risorse naturali) e
sulle innovazioni, bisogna sviluppare delle capacità di ricerca nelle aree high-tech un alto
valore aggiunto, con un potenziale tale da incoraggiare le esportazioni e migliorare altri
settori produttivi. Le aree che appartengono a questa categoria sono le seguenti: materiali
avanzati, tecnologie avanzate per la gestione del processo manageriale, tecnologie e
114
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
prodotti ad alta precisione meccanica, sistemi di meccatronica e prodotti innovativi e
tecnologie nei trasporti.
Gli obiettivi della ricerca per il periodo 2007-2013 prevedono il rafforzamento per lo
sviluppo di nuovi materiali avanzati (in grado di offrire un prodotto migliorato) e
attrezzature di performance.Si punta poi a un incremento della competitività di beni e
processi attraverso: disegni integrati e automatizzati, lo sviluppo di nuove tecnologie di
prodotti ad alta precisione meccanica e con sistemi di meccatronica competitivi sul mercato
internazionale. Inoltre, si mira a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di trasporto
attraverso la performance delle sue componenti (infrastrutture, mezzi di trasporto,
computer) ottenibili mediante lo sviluppo di tecnologie in accordo con le caratteristiche
temporali e spaziali della domanda nel settore e attraverso l’intermodalità quale soluzione
all’integrazione.
Spazio e sicurezza
La ricerca e lo sviluppo tecnologico nel settore aerospaziale e della sicurezza in Romania
sono caratterizzate da un carattere profondamente interdisciplinare, il cui sviluppo ed
allineamento agli standard qualitativi internazionali sono generati sia dagli sviluppi
tecnologici che dalla riconfigurazione geopolitica della sicurezza globale degli ultimi anni.
In Romania, l’esistenza del settore, significativo per le applicazioni industriali, tecnologiche
e per gli input di ricerca, ha suscitato l’interesse dei paesi dell’ESA (Agenzia Spaziale
Europea) e delle organizzazioni Euro-Atlantiche, guida per un orientamento effettivo nel
lungo termine per lo sviluppo di ricerca e tecnologia. La Strategia Spaziale Europea,
connessa alla politica di difesa e sicurezza comune, implica la connessione del programma
spaziale europeo al Trattato Costitutivo e ai fondi del Programma Strutturale nr.7 per la
Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico dell’UE, in connessione con l’ESA e l’EDA. Inoltre il
contributo per lo sviluppo della scienza e i risultati in strumentazioni e tecnologie hanno
contribuito alla formazione di un mercato specializzato per le istituzioni pubbliche e per le
applicazioni ai servizi commerciali (come il posizionamento, la navigazione, l’informazione
geografica, la sicurezza personale, l’industria aeronautica e i settori del traffico aereo).
I programmi europei GMES (Monitoraggio Globale per l’Ambiente e la Sicurezza), Galileo
(navigazione satellitare) e LPIS (controllo del sottosuolo agricolo attraverso informazioni
aerospaziali) offrono supporto e sono oggetto di sempre nuove ricerche. Gli obiettivi della
ricerca includono la ricerca esplorativa, le applicazioni delle tecnologie spaziali e di
sicurezza, attraverso lo sviluppo di tecnologie di nicchia per i bisogni nazionali. Obiettivi
specifici perseguiti dalla ricerca multidisciplinare si rivolgono all’uso e allo sviluppo,
coerentemente alle strategie nazionali ed europee, dello spazio, delle tecnologie
aerospaziali e di sicurezza.
Ricerca su tematiche socioeconomiche e umanitarie
Lo crescita e lo sviluppo a medio e lungo termine di un paese in transizione va al di là delle
evoluzioni tecnologiche e dei beni strumentali, dell’elaborazione di concetti e approcci per
un trattamento equo dei cittadini. Dipende infatti anche dall’uso ottimale delle risorse per la
115
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
sostenibilità dei suoi sottosistemi. La Romania, impegnata nel percorso di convergenza
socioeconomica con l’UE, ha bisogno anche del contributo delle scienze socioeconomiche
per assicurare un rapido aggiustamento del sistema educativo, della qualità della vita
(nell’impiego e delle abitazioni), dell’organizzazione culturale e di una adeguata capacità di
assorbimento tecnologico. Nel periodo 2007-2013, la ricerca nel settore sociale dovrà
identificare e risolvere le principali richieste sociali nel campo dell’educazione, delle
abitazioni e dell’impiego per la preparazione e l’implementazione di progetti di sviluppo a
livello locale, comunitario, nazionale e regionale, basati su un miglioramento del welfare. La
ricerca settoriale dovrà poi preparare una serie di modelli per la riduzione delle disparità
sociali e regionali, per l’uso e lo sviluppo del patrimonio culturale nazionale, con impatto sul
turismo culturale e sul settore delll’industria creativa, analizzando le tecnologie di impatto
culturale e sociale, in particolare quelle relative alla comunicazione. Vanno poi elaborati
tutta una serie di modelli di gestione, di marketing
e di sviluppo d’impresa (per
un’organizzazione aziendale piu’ competitiva), identificando i problemi micro, medio e
macroeconomici della Romania in relazione all’internazionalizzazione.
Riassumendo quindi, le direttrici d’azione strategiche, resta inteso che bisogna:
- concentrare gli sforzi della ricerca in direzione di problemi chiaramente identificati,
attraverso la presa di coscienza della domanda rappresentativa di progetti in RSI, in
particolare la domanda privata, come quella delle autorità pubbliche, nazionali e regionali;
- dare supporto alla concentrazione delle risorse in RSI (umane, infrastrutturali,
organizzative) nei poli di eccellenza, enti in grado di competere a livello internazionale e
di coinvolgere le compagnie romene in attività di ricerca;
- fornire incentivi per mantenere in vita strutture di cooperazione al di fuori dell’orizzonte di
un singolo progetto, costituendo entità dedicate.
116
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
5. Il sistema nazionale per la ricerca e l’innovazione
5.1.
Il sistema nazionale per la promozione della ricerca e lo sviluppo
Il sistema nazionale di innovazione è composto dalle seguenti istituzioni:
1. Commissioni Parlamentari - Le Commissioni per Istruzione, Scienza, Gioventù e
Sport del Senato e della Camera dei Deputati hanno la funzione di mettere a confronto e
in seguito approvare progetti di legge, anche in relazione a settori legislativi di altra
natura ugualmente collegati alla materia in questione.
2. Governo – Il Consiglio Nazionale per le Politiche scientifiche e tecnologiche é l’ente
governativo più rilevante per la gestione e il coordinamento di tali politiche. Presieduto
dal Primo Ministro, tale organismo include al suo interno: il Ministro di Istruzione, della
Ricerca e Gioventù; il Presidente dell’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica; i
Ministri di Economia e Finanze; Agricoltura e Sviluppo Rurale; Comunicazioni e IT; e
infine é prevista anche la partecipazione del Presidente dell’Accademia Romena. La
missione principale di quest’organo è stabilire le priorità da perseguire per ottenere gli
obiettivi auspicati in RSI e determinare il quadro legislativo per l’implementazione della
Strategia Nazionale in RSI, in concordanza con gli obiettivi e le strategie settoriali del
Programma Governativo e con l’accordo degli attori chiave del settore (organismi delle
pubbliche amministrazioni locali e centrali, Accademia Romena, istituzioni di istruzione
superiore, istituti di R&S, agenti economici, associazioni di categoria).
All’interno del governo, sono 11 i ministeri coinvolti nelle politiche d’ innovazione:
- Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù (MIRG), impegnato nel Programma
Governativo 2005-2008 per le politiche in ricerca, sviluppo e innovazione tramite le
Autorità Nazionali per la Ricerca Scientifica (ANRS). Il MIRG collabora con altri 10
ministeri coinvolti nelle attività di RSI, le cui connection sono assicurate principalmente
dagli istituti nazionali di R&S che coordina.
- Ministero per l’Economia e le Finanze
- Ministero per lo Sviluppo dei Lavori Pubblici e delle Abitazioni
- Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
- Ministero per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile
- Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia delle Informazioni
- Ministero dei Trasporti
- Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle pari opportunità
- Ministero della Salute Pubblica
- Ministero della Difesa
- Ministero per PMI, Commercio, Turismo e delle Libere Professioni.
Ai ministeri sopra elencati vanno poi aggiunte altre sette agenzie, subordinate al governo,
le cui funzioni sono sostanzialmente connesse a specifici ambiti dell’innovazione:
- Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri
117
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Autorità Nazionale di Regolamentazione delle Comunicazioni e della Tecnologia delle
Informazioni
- Ispettorato Generale per le Comunicazioni e la Tecnologia delle Informazioni
- Commissione Nazionale di Prognosi
- Istituto Nazionale di Statistica
- Ufficio di Stato per le Invenzioni e i Marchi
- Ufficio Romeno per i Diritti d’Autore
Gli ultimi due uffici sono organismi governativi specializzati nella protezione della proprietà
industriale e dei diritti di autore, e più in generale nelle componenti principali del Sistema
Nazionale per la Proprietà Intellettuale.
Gli Organismi Consultivi del Ministero dell’Istruzione, la Ricerca e la Gioventù sono i
seguenti:
- Consiglio Consultivo per Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione, formato da 33 membri con
pieni diritti, che rappresenta per il 65% la comunità scientifica e tecnologica e per circa il
35% l’ambiente socioeconomico (altri ministeri, associazioni professionali, associazioni di
categoria). Il Collegio Consultivo é costituito da 10 commissioni in R&S e da 3
commissioni di supporto.
- Consiglio Nazionale per la Ricerca negli Istituti Universitari: accorpa i rappresentanti delle
comunità della ricerca accademica, organizzati in sette commissioni con diverse
specializzazioni scientifiche e tecnologiche.
- Commissione per il Dialogo Sociale, che fornisce il quadro istituzionale per le consultazioni
coi partners sociali e include rappresentanti del ministrero, sindacati e associazioni dei
datori di lavoro.
- Consiglio Nazionale di Etica, istituito con la Legge n. 206/2004, che consta di 11 membri
nominati per un periodo di 4 anni ed organizzato in tre Commissioni permanenti: Scienze
socio-umanistiche, Scienze della vita e Scienze esatte e tecniche.
Le Agenzie di finanziamento all’interno del Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù
sono:
- Centro Nazionale per il Management dei Programmi in RSI, coordinati dal Ministero
dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù.
- Ente Esecutivo per il Finanziamento della Ricerca Accademica per programmi in RSI
all’interno delle università, che puntano sullo sviluppo delle carriere e delle capacità per la
ricerca accademica.
Gli altri Istituti Nazionali impiegati nelle politiche in favore di R&S e nell’adozione di
decisioni strategiche sono i seguenti:
- Accademia Romena: composta di 13 divisioni scientifiche specializzate in scienze tecniche,
scienze di base e scienze socio-umaniste. Gode di una propria rete nazionale di istituti e
centri di ricerca, pari a 60 unità, che partecipano ai programmi nazionali di RSI e al
coordinamento di progetti di ricerca su scala nazionale.
118
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Succursali delle Accademie: l’Accademia di Medicina coordina una rete di 23 istituti e
centri di ricerca e 12 cliniche che appartengono a delle università di medicina, mentre
l’Accademia di Agricoltura e Scienze Forestali gestisce una rete di 25 istituti e centri di
ricerca e 91 unità di ricerca e produzione.
- Accademia delle Scienze Tecniche.
- Alcune ONG molto presenti nella progettazione politica in R&S (Società Accademica
Romena, Centro Romeno per PMI, Centro Romeno per le Politiche Economiche).
- Agenzie Nazionali di coordinamento specializzate in settori strategici.
- Associazioni di Standard, che sviluppano la standardizzazione nazionale, effettuano
certificazioni di qualità e inoltre partecipano ad attività internazionali per il settore.
- Associazione Romena per l’Accreditamento, che si occupa dell’accreditamento e dello
sviluppo di un sistema nazionale di qualità basato su pratiche e infrastrutture compatibili
con l’UE. Garantisce il riconoscimento dei prodotti e dei servizi romeni sul mercato UE. Le
due agenzie in questione sono: l’Associazione di Standard di Romania e l’Associazione
Romena per l’Accreditamento, che delineano il Sistema Nazionale di Qualità.
- Agenzia Nucleare, organismo specialistico appartenente al governo centrale, che definisce
le politiche nucleari nazionali e controlla le attività nucleari in Romania. Elabora anche la
Strategia di Sviluppo Nucleare e il Programma Nazionale Nucleare.
- Agenzia Spaziale Romena, organismo nazionale di coordinamento delle attività nello
spazio, che si occupa delle attività nazionali aereospaziali ed é competente nella
stipulazione di contratti di cooperazione con organizzazioni internazionali e di contratti
governativi bilaterali. L’Agenzia Spaziale romena é responsabile dell’istituzione di centri di
R&S orientati agli obiettivi specifici del Programma Nazionale Spaziale e a svolgere i
propri progetti di R&S.
Organizzazioni di ricerca e sviluppo (RS)
Esistono attualmente 719 organizzazioni di ricerca e sviluppo:
- 44 istituti nazionali di ricerca e sviluppo coordinati da 8 ministeri: Ministero
dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù; Ministero dell’Economia e Finanze; Ministero
dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile; Ministero delle Comunicazioni e della
Tecnologia dell’Informazione; Ministero dei Trasporti; Ministero del Lavoro, della Famiglia
e delle Pari Opportunità; Ministero della Salute Pubblica; Ministero dell’Agricoltura e dello
Sviluppo Rurale;
- 120 istituzioni pubbliche di ricerca, incluse quelle subordinate al MIRG, ad altri ministeri,
all’Accademia Romena e ad altre accademie (Accademia di Scienze Agricole e
Silvicole,Accademia delle Scienze Mediche);
- 86 enti di istruzione universitaria con attività periodiche di R&S;
- Aziende pubbliche o private per le quali la R&S sono il settore d’attività economica
principale.
La maggior parte delle organizzazioni in R&S svolgono la loro attività nel settore delle
scienze tecniche e dell’ingegneria. La parte rimanente di questi enti, invece, svolge attività
nel settore delle scienze agricole, delle scienze naturali, delle scienze mediche e in quelle
sociali-umaniste.
119
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Enti di istruzione universitaria
Nel 2005, gli enti di istruzione universitaria erano complessivamente 117, di cui 56
rientravano tra le università pubbliche accreditate e 32 in quelle private. Il totale del
personale impiegato nello svolgimento di attività professionali o di ricerca era pari a 30.857
persone e il numero degli studenti per l’anno accademico 2004/2005 era di 650.335 unità,
con un totale di 110.533 ritirati per il periodo in questione.
Altri enti nella categoria delle innovazioni
Sono inclusi all’interno della Rete Nazionale di innovazione e trasferimento tecnologico (che
copre l’intera superficie nazionale, tra Arad, Bucarest, Craiova, Cluj-Napoca, Deva, Iaşi,
Râmnicu-Vâlcea, Timişoara, Tulcea, Braşov e St. Gheorghe):
- 12 centri di transfer tecnologico;
- 8 punti di informazione tecnologica;
- 14 laboratori di affari e tecnologia;
A questi vanno sommati anche7 parchi scientifici in fase di sviluppo.
Personale RS
Dopo la drammatica diminuzione degli anni ’90, il numero totale del personale ha ripreso a
crescere nuovamente solo a partire dal 2000. Le statistiche sottolineano alcune
caratteristiche importanti in relazione al numero totale di persone impiegate in R&S,
suddivise in base al settore scientifico di appartenenza e alla fascia d’eta:
- La maggiore concentrazione di personale si ha all’interno del settore imprenditoriale,
seguito dal settore governativo e da quello dell’istruzione postliceale, con una prevalenza
di personale nel settore extra istituzionale rispetto al settore intra istituzionale.
- La maggior concentrazione di personale si trova all’interno del settore dell’ingegneria e
delle scienze tecnologiche, seguito a distanza dalle scienze naturali e dalle scienze
agricole, sociali e umaniste. Risulta evidente dunque un pesante ridimensionamento
rispetto alla ricerca agricola e socio-umanistica.
5.1.1. Evoluzione del sistema di governance delle politiche di R&S
In seguito ai cambiamenti politici del 1989-1990, la pubblica amministrazione della
Romania in R&S è stata ripartita in tre istituzioni diverse, sulla base delle attività svolte:
- Ministero della Ricerca e Tecnologia (1993-1998) per le attività di ricerca generica;
- Ministero dell’Istruzione Nazionale (1990-2001), per il coordinamento della ricerca
all’interno del sistema di istruzione universitario;
- Accademia Romena, impegnata nella gestione della propria rete di istituti fondamentali in
ricerca applicata.
120
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Nel 1998, il MRT si é trasformato in Agenzia Nazionale per Scienza, Tecnologia e
Innovazione (ANSTI). Nel 2001 l’ANSTI è entrata a far parte del Ministero dell’Istruzione
Nazionale, per riunire in questo modo le attività di educazione con quelle di R&S. La nuova
struttura è stata rinominata “Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIR)”. Ne consegue
perciò che l’ANSTI è diventato il Dipartimento di Ricerca del MIR, sotto l’egida di un ministro
delegato per la ricerca. Nel 2005, il MIR-Ricerca è stato riorganizzato in Agenzia Nazionale
per la Ricerca Scientifica (ANRS), una struttura indipendente sempre sotto il MIR. Le
mansioni svolte da questa nuova agenzia comprendevano la progettazione,
implementazione e monitoraggio dellle politiche in R&S al fine di coordinare il budget statale
destinato alla ricerca. Solamente nel 2007 il MIR è diventato il Ministero dell’Istruzione,
Ricerca e Gioventù (MIRG).
Il Consiglio Nazionale per la Scienza e lo Sviluppo Tecnologico é la struttura principe per il
coordinamento delle politiche governative orizzontali ed é stato istituito nel 2002. L’organo
è presieduto dal Primo Ministro ed è formato da: Ministero dell’Istruzione e Gioventù;
Ministero dell’Economia e delle Finanze; Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale;
Ministero delle Comunicazione e della Tecnologia delle Informazioni; e dal Presidente
dell’Accademia Romena.
La funzione principale di tale Consiglio è quella di stabilire le priorità del quadro legislativo
per l’implementazione della strategia nazionale in RSI, assieme alle varie mansioni svolte
da componenti del Consiglio in quanto ministri.
L’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica (ANRS) è l’agenzia principale per
l’implementazione del Programma Governativo 2005-2008 nel settore RSI. Al fine di
raggiungere gli obiettivi di tale missione, l’ANRS collabora con altri ministeri, come:
-
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
Ministero
dell’Economia e delle Finanze
dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale
dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile
delle Comunicazioni e della Tecnologia delle Informazioni
dei Trasporti
del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità
della Salute Pubblica
della Difesa
delle PMI, del Commercio, del Turismo e delle Libere Professioni
Il collegamento tra ANRS e questi ministeri è assicurato attraverso enti pubblici, tra cui
istituti di RS, centri di RS, imprese pubbliche e private, ONG, che si trovano in una
posizione subordinata rispetto al ANRS. ANRS collabora comunque con delle agenzie
governative appartenenti alla sfera dell’innovazione, quali:
- Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri
- Autorità Nazionale di Regolamentazione delle Comunicazioni e delle Tecnologia delle
Informazioni
- Ispettorato Generale per le Comunicazioni e la Tecnologia delle Informazioni
121
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Commissione Nazionale di Prognosi
- Ufficio di Stato per le Invenzioni e i Marchi Registrati (USIM)
- Ufficio Romeno per i Diritti di Autore (URDA)
Il ruolo direttivo del ANRS nelle politiche in RSI è stato accentuato progressivamente. Negli
ultimi anni si sono registrate crescite significative nelle spese pubbliche in RS, dallo 0.15%
del PIL nel 2001-2002 le spese pubbliche per RS sono arrivate allo 0.26% nel 2005 e nel
2006 al 0.38%. L’obiettivo che le autorità intendono perseguire è di arrivare al 1% del PIL
per il 2010.
Allo stesso tempo, si é verificato un notevole miglioramento nella collaborazione a livello
orizzontale tra l’ANRS e gli altri ministeri, le agenzie regionali e le amministrazioni locali. In
seguito a tale progresso, che ha saputo ridurre in una certa misura le criticità del sistema
governativo rispetto alle innovazioni, anche la comunicazione interrotta in passato tra gli
attori dell’innovazione e le politiche industriali, regionali e in RSI, ha ripreso il suo cammino.
La necessità di una migliore connessione tra i principali attori in RSI È una tematica
contemplata nella Strategia Nazionale RSI per il periodo 2007-2013. Questa strategia
riconosce
all’ANRS un ruolo strategico di pianificazione, assieme all’elaborazione,
l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche in RSI.
Va poi sottolineata la creazione di un rapporto di collaborazione ci principali ministeri
implicati in RSI, l’Accademia Romena e le altre accademie, come con le agenzie strategiche
specializzate. La strategia ricorda inoltre che, nell’ottica di un’intensificazione del
coordinamento scientifico e dell’implementazione politica, l’ANRS consoliderà il quadro
istituzionale degli organismi consultativi e istituirà organismi intermediari per finanziare
RSI. I tre nuovi organismi, che di pari passo alimenteranno anche il Piano Nazionale RSI per
il 2007-2013, saranno:
- Consiglio per la ricerca
- Consiglio per lo sviluppo tecnologico
- Consiglio per l’innovazione
5.1.2. Principali attori istituzionali per la promozione della RSI
Il sistema istituzionale per promuovere le attività di ricerca, sviluppo e innovazione in
Romania include i seguenti enti principali:
- Autorità Nazionale per Ricerca Scientifica (ANDS), Organismi Consultativi e Agenzie di
Implementazione dei Programmi di RSI
- Ministero dello Sviluppo, Lavori Pubblici e Abitazioni, nel Dipartimento per gli Affari
Europei (DAE)
- Ministero per PMI, Commercio, Turismo e Libere Professioni
- Ministero di Economia e Finanze
- I principali attori che coordinano gli Istituti Nazionali di ricerca e sviluppo.
122
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
5.1.3. Analisi delle politiche per l’Innovazione
Per una analisi completa delle politiche a sostegno della ricerca e l’innovazione, non
possiamo non partire da un focus sulle politiche di sostegno alla domanda, all’offerta e all’
intermediazione specializzata in Innovazione e Trasfer Tecnologico.
La domanda, l’offerta e l’intermediazione specializzata in Innovazione e Trasferimento
Tecnologico sono supportate nel quadro delle politiche nazionali della Romania in conformità
alle priorità stabilite dal Piano Nazionale di Sviluppo 2007-2013 e dal Programma Nazionale
di Riforme 2008-2010. Specificamente, le politiche del governo romeno in relazione a
domanda, offerta e intermediazione derivano dalle Priorità 1 (crescita della competitività
economica e sviluppo economico basato su conoscenza) e dalle Priorità 6 (riduzione delle
disparità regionali in termini di sviluppo), che auspicano il perseguimento dei seguenti
aspetti:
- Miglioramento delle capacità amministrative, che assicura il quadro necessario al sostegno
della competitività, attraverso misure specifiche in settori chiave;
- Miglioramento del funzionamento dei mercati;
- Favorire lo sviluppo dell’ambiente d’affari;
- Promozione della cultura imprenditoriale e di un ambiente di sostegno allo sviluppo delle
PMI;
- Miglioramento ed espansione dell’infrastruttura europea e perseguimento dei progetti
transfrontalieri convenuti;
- Crescita e miglioramento degli investimenti in RS;
- Facilitare l’innovazione e la concentrazione nell’ITC.
Le politiche di sostegno della domanda, dell’offerta e dell’intermediazione specializzata in
innovazone e trasfer tecnologico sono collegate alle seguenti politiche nazionali:
Strategia nazionale RSI;
Sostegno dello sviluppo delle PMI, per il periodo 2004-2008;
Legge n. 346/2004 per stimolare la nascita e lo sviluppo delle PMI;
DG n. 1172/2005 per l’approvazione della politica industriale a livello nazionale, in
particolare in relazione al settore delle PMI;
- DG n. 1280/2004 che disciplina la strategia governativa a sostegno delle PMI per il
periodo 2004-2008.
-
Nello specifico, il sostegno a domanda, offerta e intermediazione specializzata in
innovazione e trasfer tecnologico si ricollega alla politica a favore di RSI, promossa dal
Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e dal Piano RSI, con riguardo alla componente
Innovazione.
Allo stesso tempo, l’innovazione e il trasferimento tecnologico del paese sono supportati da
alcuni strumenti strutturali attraverso le seguenti politiche:
123
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Politica di sviluppo regionale e di coesione economica e sociale, promossa dal Ministero
dello Sviluppo e dei Lavori Pubblici;
- Politica economica a sostegno della crescita della competitività, promossa dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze.
I quadri dei programmi operativi prevedono delle strutture di sostegno agli affari per la
realizzazione di interventi volti a migliorare e creare infrastrutture, in particolare immobili e
strade, e nel contempo l’innovazione soft, che implica la creazione di network, partnership e
trasferimento di conoscenza.
Analizziamo ora le politiche a sostegno delle attività di Innovazione non basata su R&S.
Il Piano Nazionale per RSI 2007-2013, principale strumento di implementazione della
Strategia Nazionale in RSI, supporta principalmente l’attività di innovazione basata su RS,
ne consegue che gli interventi previsti sono indirizzati a centri di RS, università e al loro
personale, ma anche alle autorità pubbliche locali e centrali. Al contrario, la componente 5
“Innovazione”, del PN RSI 2007-2013, si concentra sull’offerta di innovazione e
trasferimento tecnologico. All’interno di tale componente, il governo romeno intende
sostenere anche gli operatori economici che intendono sviluppare attività di innovazione
attraverso azioni di trasferimento tecnologico e di introduzione di alcuni sistemi innovativi.
Le attività innovative senza la componente di ricerca sono promosse, in genere, mediante
una politica di supporto alle imprese, in particolare alle PMI, e una politica di sviluppo
regionale, all’interno della quale si vuole sostenere l’introduzione di sistemi innovativi nei
processi di produzione. In particolare, si tratta di quelle misure POR e POS a favore della
crescita della competitività, che perseguono la crescita della competitività nell’ambiente
d’affari attraverso l’introduzione della tecnologia dell’informazione e della comunicazione,
l’acquisto di brevetti e di certificati sul sistema di qualità e sul rispetto della legislazione in
relazione alla protezione dell’ambiente e infine l’introduzione di metodi innovativi di
marketing del prodotto.
Indirettamente, l’innovazione non basata su RS è sostenuta anche per mezzo della politica
di sviluppo delle risorse umane, implementata attraverso il POS per lo Sviluppo delle
Risorse Umane 2007-2013. In questo modo, il sistema d’insegnamento universitario (grazie
a borse di dottorato) e il mondo del lavoro (attraverso lo sviluppo delle competenze
professionali dei dipendenti e dei datori di lavoro) vengono sostenuti nella promozione
dell’innovazione negli affari, in modo da facilitare l’introduzione di nuove idee per lo
sviluppo di prodotti innovativi.
Analizziamo ora le politiche di sostegno dei servizi basati su conoscenza intensiva.
I servizi basati sulla conoscenza intensiva sono sostenuti all’interno della politica nazionale
per la crescita della competitività, attraverso il POS priorità 1, gestito dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze, destinato alla promozione degli investimenti e all’accesso al
mercato, con accento sulle PMI.
Specificamente, la priorità 1 del POS per la crescita della competitività include quale campo
di intervento l’accessibilità a nuovi “mercati internazionali”, all’interno del quale sono
124
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
previste azioni per il sostegno dei servizi di consulenza per il miglioramento dei sistemi di
management delle PMI, come servizi logistici di promozione dei prodotti, servizi collegati
all’identificazione dei fornitori e dei clienti esterni, realizzazione di siti web e servizi per la
promozione della partecipazione alle fiere internazionali e all’organizzazione delle missioni
economiche. Nel quadro del campo di interventi
“sviluppo sostenibile dell’ambinete
d’affari”, il programma prevede le seguenti operazioni:
- Servizi di consulenza a supporto delle PMI
- Supporto per l’integrazione delle imprese nella rete di fornitori e cluster.
Le politiche di RS e Innovazione in Romania, dal punto di vista settoriale, si articolano a
livello settoriale sulla base di due criteri, ovvero in ragione delle fonti di finanziamento e
delle autorità nominate per gestire le misure previste. Sono presenti:
- Programmi settoriali di ricerca delle autorità pubbliche centrali, finanziati dal budget di
stato;
- Temi di ricerca prioritari, finanziati all’interno del Programma Nazionale RSI (componente
3);
- Programmi operativi settoriali, co-finanziati dai fondi strutturali e gestiti dalle Autorità di
Management di competenza.
Per quanto riguarda i programmi di ricerca settoriale delle amministrazioni pubbliche
centrali, il budget annuale di stato stanziato nel 2006, che ammontava a circa 360 milioni di
euro, è stato allocato nel seguente modo:
-
Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù: 80.95%
Accademia Romena: 8.19%
Ministero dell’Economia e delle Finanze: 3.94%
Ministero della Difesa: 2.84%
Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale: 2.69%
Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile: 0.99%
Altri ministeri: 0.39%
I temi di ricerca considerati prioritari all’interno della componente 4 del PN RSI 2007-2013
sono i seguenti:
- Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (inclusi i settori collegati
all’informatica, all’infrastruttura delle comunicazioni, all’automotive, alla nanoeletronica e
ai micro-nanosistemi);
- Energia;
- Ambiente (inclusi temi collegati a protezione dell’ambiente, aree protette, sistemazione
del territorio, costruzioni);
- Salute;
- Agricoltura, sicurezza alimentare;
- Biotecnologie;
125
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
- Materiali, processi e prodotti innovativi (inclusi i settori legati a materiali speciali,
meccatronica, ingegneria nucleare, trasporti e automobili);
- Spazio e sicurezza;
- Ricerca socio-economica e umanistica (inclusi educazione, occupazione, capitale umano,
culturale e sociale).
I programmi operativi (PO) settoriali cofinanziati dai fondi strutturali - Fondo Europeo per lo
Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo di Coesione - includono:
- PO Crescita della Competitività Economica –FESR-AM: Ministero dell’Economia e delle
Finanze
- PO Trasporti – FESR e FC – AM: Ministero dei Trasporti;
- PO Ambiente – FESR e FC – AM: Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile;
- PO Regionale – FESR – AM: Ministero dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e delle Abitazioni;
- PO Sviluppo delle risorse umane – FSE – AM: Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle
Pari Opportunità;
- PO Sviluppo della capacità amministrativa – FSE – AM: Ministero degli Interni e della
Riforma Amministrativa;
- PO Assistenza Tecnica – FESR Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tutti i programmi operativi co-finanziati dai fondi strutturali includono, ognuno nel suo
settore di interesse, la componente RSI.
Dal punto di vista territoriale, va fatta menzione di come la politica di RSI non sia gestita da
autorità competenti attraverso strumenti di pianificazione territoriale, dal momento che il
budget nazionale é stanziato a livello nazionale e settoriale. Tale situazione trova la sua
ragione d’essere nel fatto che, in Romania, le regioni non costituiscono unità politico.
5.2.
Quadro normativo nazionale della ricerca e sviluppo
La legislazione nazionale relativa alle attività di ricerca e sviluppo tecnologico e di
innovazione ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni.
Dal 1990, le novità notevoli nel settore hanno riflesso i cambiamenti della società romena
dal punto di vista economico e politico. Il più importante cambiamento è stato quello di
passare da un sistema di finanziamento degli enti pubblici a uno dove vengono finanziati i
progetti a mezzo di procedimenti diversi. In Romania non esiste ancora una politica di
sopporto alle attività di innovazione: esse sono di solito finanziate all’interno dei programmi
di R&S, ma non come attività separata, derivata da una serie di processi.
Lo svolgimento delle attività di RS in Romania è regolamentata dall’Ordinanza d’Urgenza del
Governo nr.57/ 16 agosto 2002, in relazione alla ricerca scientifica e allo sviluppo
tecnologico. Il testo dell’ordinanza, vigente a partire dal 1 gennaio 2007, è stato aggiornato
in base ai seguenti documenti normativi, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Romania,
Prima Parte:
126
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- La legge n.324/2003, tramite la quale è stata approvata con modifiche l’Ordinanza del
Governo nr. 57/2002
- L’Ordinanza del Governo nr.86/2003, approvata con modifiche con la Legge nr. 609/2003,
con ulteriori modifiche
- L’Ordinanza del Governo nr.38/2004, approvata con modifiche tramite la Legge nr.
230/2004
- La Legge n. 230/2004, con ulteriori modifiche
- L’Ordinanza del Governo nr.94/2004, approvata con modifiche tramite la Legge nr.
507/2004, con ulteriori modifiche
- L’Ordinanza del Governo nr.41/2005, aprovata con modifiche tramite la Legge nr.
97/2006 con ulteriori modifiche
- La Legge n. 381/2005
- L’Ordinanza del Governo n. 88/2006
- L’Ordinanza del Governo nr.58/2006, approvata con modifiche tramite la Legge nr.
499/2006
- La Legge nr.499/2006.
L’Autorità
Nazionale
per
Ricerca
Scientifica
(ANRS)
è
l’organo
specialistico
dell’amministrazione pubblica centrale, subordinato al Ministero dell’Istruzione e della
Ricerca. L’ANRS è stata istituita in base all’Ordinanza di Urgenza del Governo n. 57/2002.
5.3.
Le proposte presidenziali per la modernizzazione della ricerca
5.3.1. I finanziamenti differenziati e flessibili
In seguito all’adesione all’Unione Europea, l’accesso delle università romene a forme di
finanziamento é aumetato considerevolmente, ma l’incapacità amministrativa e
organizzativa delle stesse le ha penalizzate nell’ottenimento delle risorse disponibili. Per
quanto riguarda i fondi pubblici nazionali, essi si accordano ogni anno attraverso un
equivalente per studente, sulla base di un contratto siglato tra università pubbliche e
ministero in questione. Non essendo tale finanziamento basato sulla qualità dell’output,
ovvero sulla qualità dei laureati e della ricerca, ma piuttosto sul numero di studenti
immatricolati, per ricevere maggiori fondi é stata stimolata la mediocrità negli atenei. Le
università pubbliche, in gara con le private nel reperimento di fondi nazionali ed europei,
sono arrivate addirittura ad abbassare le tasse universitarie, tanto da non riuscire più a
coprire i costi.
L’aspetto più problematico in relazione ai finanziamenti pubblici é la loro erogazione
annuale, che compromette la realizzazione di investimenti strategici. Per quanto riguarda i
fondi privati invece, le università ottengono quote di fondi praticamente insignificanti ai fini
della ricerca. Data l’incapacità delle università di Romania di sfruttare i fondi pubblici messi
a disposizione dell’istruzione e della ricerca universitaria, sono state individuate le seguenti
misure per far fronte a tali criticità:
- Finanziamenti concessi sulla base di programmi di studio e non sul numero di studenti: le
istituzioni di competenza, dovranno confrontare i costi dei programmi di studio presentati
127
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
-
-
-
dalle varie università e di conseguenza stabilire un costo medio per studente in relazione
a ciascun programma. Successivamente, con i fondi pubblici sarà coperto soltanto questo
costo medio, e per contro le università pubbliche saranno costrette ad applicare tasse di
studio superiori per far fronte alle varie spese. In questo modo, possono essere coperti
integralmente i costi di studio per un numero più circoscritto di candidate e le università
con costi reali sotto la media saranno avvantaggiate, perché riceveranno le somme
secondo il costo medio e non in base al numero di studenti o dei costi propri sostenuti.
Diversificare i fondi pubblici di finanziamento con l’intento di sostenere forme di
differenziazione del sistema, concentrando allo stesso tempole risorse dove È presente
una certa qualità nei risultati.
Finanziamenti multiannuali, su cicli di studio, in modo che le università possano effettuare
dei investimenti strategici. Le valutazioni degli studenti devono avvenire con rigore e
severità, senza il timore di perdere i finanziamenti associati ad uno studente che non
abbia superato gli esami.
Incoraggiare le università ad accettare fondi per la ricerca provenienti dal settore privato.
Introdurre per le università un sistema di valutazione delle responsabilità severo rispetto
alla gestione dei fondi pubblici, in modo che la crescita dell’autonomia sia direttamente
proporzionale alla crescita della responsabilità pubblica.
5.3.2. La riorganizzazione del sistema di ricerca
Nonostante siano piuttosto inconcludenti le strategie di reperimento e di gestione dei fondi
pubblici ad opera del settore della ricerca, va riconosciuta la crescita ragguardevole
registrata nell’ammontare dei fondi stanziati in favore delle attività di RSI, col lancio del
PNCDI II e del Programma in Ricerca di Eccellenza, che presentano pur sempre
performance di modeste dimensioni.
Tornando alle valutazioni della ricerca in merito alle performance scientifiche e agli aspetti
gestionali della medesima, va sottolineata la massiccia presenza di personale interno
interessato solo alla promozione di certi interessi di gruppo, a scapito della ricerca
scientifica. In concreto, vengono praticate varie tipologie di valutazioni, che consentono
l’accesso a riviste ISI anche a pubblicazioni di scarso valore aggiunto. Alquanto sterili
risultano i fondi privati nel settore della ricerca, come del resto le capacità degli atenei
univeristari di rispondere alle richieste dell’industria o degli enti pubblici con ricerche
applicabili a livello pratico.
I punti che necessitano di un certo sviluppo per colmare le lacune del sistema e per
risolvere alcune questioni cruciali nel settore della ricerca riguardano in primo luogo
l’introduzione di una valutazione delle performance e di grant per gli studiosi sulla base di
risultati scientifici rilevanti a livello internazionale, esclusivamente in base a certi criteri
internazionali e abbandonando del tutto i metodi di “equivalenza”. Inoltre, deve essere
incoraggiata la valutazione dei progetti e delle performance di ricerca da parte di enti
riconosciuti a livello internazionale.
Va poi riorganizzato il sistema di amministrazione della ricerca in due agenzie nazionali e in
un Consiglio Nazionale di Politica della Scienza, secondo modelli validi sul piano
internazionale, assieme all’applicazione di una serie di incentivi fiscali e alla creazione di un
128
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
meccanismo attraverso cui le aziende private possano offrire il 2% dell’imposta sul reddito a
favore di un’autorità pubblica di ricerca o privata non-profit.
Un ulteriore intervento riguarda la riduzione della frammentazione del sistema di ITC
mediante la riorganizzazione degli istituti di ricerca poco competitivi, il cui patrimonio, nello
specifico per quelle in fase di fallimento, deve essere privatizzato. Dovrebbero poi non
essere eleggibili per l’ottenimento dei fondi pubblici di ricerca tutte le persone che hanno
infranto il codice di deontologia professionale o che hanno gestito in modo erroneo i fondi di
ricerca.
Infine, di importanza vitale é la riduzione della burocrazia e la trasparenza totale del
finanziamento pubblico per attività di RSI, oltre alla responsabilità pubblica del direttore per
i risultati del progetto.
5.3.3. Lo stimolo con misure concrete all’educazione permanente
La Romania deve puntare con insistenza, nel breve e lungo periodo, ad accrescere il tasso
nazionale di partecipazione all’educazione durante la vita (long life learning), dal momento
che il paese si trova all’ultimo posto in Europa, con una partecipazione del 1.6%, rispetto
alla media europea del 10.8%. Ne consegue la mancanza di una cultura dell’educazione e
della formazione progressiva, assieme all’assenza di un’immagine completa di tutte le forme
di educazione e formazione professionale disponibili. I meccanismi istituzionali che
certifichino l’istruzione quando realizzata in contesti informali, rientrano tra le priorità che la
Romania intende perseguire, assieme agli stimoli concreti per lavoratori e datori di lavoro
che motivino la partecipazione al processo di formazione continua. Le risposte che le
istituzioni romene potrebbero adottare a breve per colmare questo vuoto sono di carattere
promozionale e di sostegno economico nei confronti dell’istruzione. Un esempio potrebbe
essere quello di dare il via a una campagna mediatica per incitivare la partecipazione alla
formazione continua e contemporaneamente lanciare un programma di cofinanziamento
fino al 70%.
Altrettanto importante risulta essere l’elaborazione di una legge sulla formazione continua
in Romania, che consacri l’istruzione permanente come priorità del sistema nazionale
educativo e allo stesso tempo specifichi i meccanismi di certificazione dell’istruzione,
quando realizzata in contesti informali.
Rispetto al sostegno economico statale da erogare nel settore dell’educazione, é stato
individuato quale elemento prioritario la costruzione di un conto bancario per l’istruzione di
ogni neonato romeno, alla cui apertura dovrebbe provvedere lo stato, immettendo una
somma iniziale di 500 euro, che verrà alimentata da genitori o altre persone fisiche, che
potrà essere utilizzata dal titolare soltanto dopo aver raggiunto i 16 anni di età e per fini
educativi, ben determinati.
A sostegno dei datori di lavoro invece, sono stati pensati vari schemi di sostegno fiscale per
il perfezionamento professionale dei dipendenti. Infine, é stata individuata la necessità di
stimolare le scuole e le università a diventare centri di istruzione permanente per gli adulti.
129
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Ogni scuola, indistintamente, deve diventare un centro di risorse multimediali per
l’istruzione, il cui finanziamento deve provenire da risorse pubbliche, private e personali.
5.3.4. Piani in R&S per favorire la ripresa economica
La Romania sta cercando di favorire la crescita in R&S promuovendo l’innovazione,
mediante una apertura nei confronti dell’ufficio per la Scienza e la Tecnologia di Bruxelles.
Dopo aver dimostrato la sua tenacia per entrare a far parte dell’Unione Europea, avvenuta
nel gennaio 2007, la Romania intende ora accedere ai fondi europei in ricerca, in modo da
mettere a disposizione per l’UE le abilità dei ricercatori romeni e poter entrare nell’agenda
europea sulla ricerca. Anton Anton, Presidente dell’Autorità Nazionale per la Ricerca
Scientifica e Segretario di Stato per la Ricerca al Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
ha dichiarato che il governo romeno spera di riuscire a “portare la ricerca dall’attuale stadio
embrionale ad una posizione legittima: senza lo sviluppo del settore della ricerca, la
Romania potrà solamente continuare a portare fragole in tutta Europa”. Tuttavia,
nonostante la Romania rimanga uno dei paesi ex-comunisti agricoli più poveri di tutta
l’Europa Centrale, sta attualmente registrando, da sei anni a questa parte, una costante
crescita economica, stimolata principalmente dagli investimenti e dalla crescita delle
esportazioni. In questo contesto, l’Unione Europea rappresenta l’occasione giusta per
favorire ulteriormente questa crescita. Ma partendo da un livello basso, risulta complessa la
strada da percorrere per raggiungere gli altri paesi membri dell’UE, specialmente in
relazione all’innovazione. Le attuali performance economiche del paese sono fortemente
legate al basso costo della manodopera e al basso valore aggiunto delle esportazioni.
In questo momento, il governo sta cercando di mettere in pratica nuovi meccanismi e
creare infrastrutture per la promozione dell’innovazione, in conformità agli impegni assunti
durante i negoziati di adesione all’UE. Le misure accordate dall’Autorità Nazionale per la
Ricerca Scientifica riguardano:
- Incremento del ruolo della ricerca, nel tentativo di costruire un settore tecnologico
competitivo a livello internazionale;
- Legare le attività in R&S con la politica industriale della Romania, affinché possano
contribuire alla crescita economica a lungo termine. Questo include lo sviluppo di
meccanismi per rafforzare il trasferimento di tecnologia e incoraggiare una maggiore
partecipazione del settore privato nelle attività di R&S e innovazione;
- Accrescere la spesa totale in R&S di un punto percentuale sul PIL dopo il 2007, e
incrementare entro il 2010 la spesa pubblica in R&S dell’1%;
- Stimolare la capacità in R&S ed accrescere la qualità delle attività di ricerca;
- Rafforzare e sviluppare le collaborazioni tra istituzioni, università ed imprese.
Ancora molto lavoro é necessario per promuovere l’innovazione, per rendere il sistema della
R&S in Romania più attento ai bisogni dell’economia e per integrare maggiormente i
ricercatori romeni nel network dei programmi internazionali. Anton ha poi ammesso che il
paese sta attraversando un processo di brain drain (fuga di cervelli), nonostante il paese
goda di una comunità scientifica solida e ben formata, a causa delle condizioni di lavoro in
passato inadeguate. Cosicché si stanno facendo tentativi per riportarli a casa, garantendo
loro migliori condizioni, ad esempio migliorando l’accesso all’intera comunità scientifica,
130
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
semplificando i viaggi e così via. Anton ha anche affermato che il governo metterà a
disposizione un budget per perseguire gli obiettivi prefissati e per quest’anno ha infatti
incrementato la spesa in ricerca già dello 0.38% del PIL. Nonostante questo sforzo, i
finanziamenti pubblici rivolti al sistema universitario corrispondono all’1% del PIL e il paese
rimane ancora lontano dall’obiettivo dell’Agenda di Lisbona del 3% del PIL entro il 2010.
5.3.5. Il piano settoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Considerati una serie di aspetti problematici della ricerca, che potrebbero pesare
negativamente sulla crescita economica nazionale e sull’integrazione nello spazio
comunitario della ricerca, la Romania ha riconosciuto la necessità di una crescita delle
capacità delle autorità governative nel settore. Inoltre, il paese considera necessario creare
delle sinergie tra la comunità scientifica, quella economica e quella della società civile, al
fine di ottimizare le attività di RSI e applicare i risultati ottenuti per la crescità economica.
La realizzazione di tale piano è sostenuto attraverso misure legislative di ordine generale in
riferimento ai fattori di crescita della produtività e della competitività. Il piano settoriale di
ricerca, sviluppato dal Ministero dell’Economia e del Commercio, rappresenta lo strumento
di implementazione delle priorità sopra descritte, ovvero lo sviluppo in ricerca, sviluppo e
innovazione, nello specifico del settore industriale. Il budget stimato in relazione al presente
piano è di 17.726 mila lei (circa 5 milioni di euro), che si svolgerà in un periodo massimo di
36 mesi calendaristici.
Riportiamo in seguito l’allocazone annuale del budget complessivo:
- Per il 2007 – 7.440 mila lei (2,16 milioni di euro)
- Per il 2008 – 9.036 mila lei (2,58 milioni di euro)
- Per il 2009 – 1.250 mila lei (circa 350.000 euro).
Il budget per il 2007 approvato dal Ministero dell’Economia include anche altre voci di
spesa: 766 mila lei per 3 progetti rispetto al piano settoriale (prima fase) e 8.793,698 mila
lei per altri 44 progeti del piano settoriale, seconda fase. Il finanziamento complessivo,
stimato dal Ministero dell’Economia e del Commercio per il settore ricerca-sviluppo, è per il
2008 pari a 23.000 mila lei e per il 2009 pari a 29.000 mila lei. Con riguardo agli obiettivi
generali da realizzare in riferimento al piano settoriale nazionale, sono stati individuati i
seguenti punti:
- Crescita della competitività/performance economica nell’industria;
- Riduzione del consumo energetico e crescita dell’efficienza energetica;
- Armonizzare gli standard/norme e gli indicatori tecnico-informatici alla legislazione e ai
regolamenti UE;
- Riduzione dell’impatto ambientale generato dalle attività industriali;
- Promuovere le risorse rinnovabili e i prodotti ecologici;
- Favorire le attività di riciclaggio.
131
5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Questi obiettivi mirano a stimolare la crescita economica del paese, in particolare della
produzione, in modo da generare una crescita della competitività dell’industria romena nel
contesto europeo, attraverso la crescita delle esportazioni di prodotti ad alto valore
aggiunto.
132
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
6. I finanziamenti nazionali e strutturali per R&S
6.1.
Fondi Strutturali rivolti allo ricerca e allo sviluppo in Romania
6.1.1. Introduzione
La Romania, in quanto membro dell’Unione Europea dal 1 gennaio 2007, gode dei
finanziamenti elargiti dai Fondi Strutturali, che ammontano complessivamente a 30 miliardi
di euro per la programmazione 2007-2013. Essendo il paese pienamente eleggibile per
l’obiettivo Convergenza, il Quadro Strategico Nazionale di Riferimento ha puntato sulla
riduzione delle disparità sociali e di sviluppo economico tra la Romania e il resto dell’UE,
procedendo con la definizione di 7 Programmi Operativi. Nello specifico, il Programma
Operativo “Crescita della Competitività Economica”, punta principalmente sullo sviluppo a
lungo termine della competitività dell’economia romena.
Obiettivo generale di questo programma operativo é la crescita della produttività delle
aziende romene, nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile, e la riduzione delle
disparità rispetto alla media della produttività dell’UE. In riferimento alla produttività del
paese, si auspica quindi una crescita annua media del PIL del 5.5% per lavoratore, che
dovrebbe implicare entro il 2015 il raggiungimento del 55% della produttività media dell’UE.
Gli obiettivi specifici del programma si articolano in 5 punti :
- consolidamento e sviluppo del settore produttivo romeno;
- costituzione di un ambiente favorevole per lo sviluppo sostenibile aziendale;
- crescita delle capacità di R&S, che implica lo stimolo alla cooperazione tra gli istituti di
ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e le imprese, e l’aumento delle possibilità di accesso
per le imprese alla RSI;
- valorizzazione delle potenzialità tecnologiche di informazione e comunicazione, e la sua
applicazione nel settore pubblico e privato;
- aumento dell’efficienza energetica e sviluppo sostenibile del settore energetico.
Sulla base di tutti gli aspetti sopra citati, per favorire lo sviluppo della posizione delle
aziende romene in termini di competitività, sono stati individuati i seguenti assi prioritari
d’azione:
Sistema produttivo eco-efficiente e innovativo;
Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per la competitività;
Tecnologie di informazione e comunicazione per il settore privato e pubblico;
Aumento dell’efficienza energetica e certezza dell’offerta, nel contesto dei cambiamenti
climatici;
- Assistenza tecnica, funzionale al miglioramento e al monitoraggio del programma.
-
Il budget messo a disposizione dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il programma
in questione ammonta a 2,554 milioni di euro per il periodo di programmazione 2007-2013.
Nei paragrafi successivi, verranno analizzati in dettaglio solo i primi 3 assi prioritari
d’azione, che si basano sull’innovazione e lo sviluppo delle realtà aziendali romene, assi che
133
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
mirano a incrementare la produttività del paese e di conseguenza favorire la competitività
dell’economia romena. Prima però, riportiamo una breve descrizione della situazione in cui
verte il settore produttivo romeno, con un focus sulle PMI (che sono il segmento più
svantaggiato), presentando le maggiori criticità cui si rivolge principalmente il Programma
Operativo “Crescita della Competitività Economica”.
6.1.2. Situazione attuale del settore produttivo
Nonostante gli sviluppi degli ultimi anni, la Romania presenta ancora un profondo divario in
termini di competitività rispetto agli paesi membri dell’UE, in ragione del fatto che alcuni
fondamentali fattori di supporto alla competitività non sono ancora presenti, situazione che
si riflette in modo emblematico sulla bassa produttività del paese.
Gli aspetti che rallentano la produttività del paese sono di diversa natura: strutturale,
finanziaria, tecnologica e infrastrutturale, di cui riportiamo solamente i principali:
-
Limitato accesso al credito
Impiego di capitale umano non aggiornato
Carenza di accesso alle nuove tecnologie
Basso livello di condivisione delle innovazioni
Limitato sviluppo dei diritti di proprietà e dei brevetti
Assenza di strutture di supporto alle start-up
Basso livello di competenze manageriali
Carenza di infrastrutture
Mancanza di utilità logistiche e di attrezzature
Queste criticità si amplificano molto nel caso delle PMI, soprattutto per le insormontabili
difficoltà di accesso al credito, che, sommate alle altre carenze, rendono impossibile
l’adattamento agli standard imposti dal mercato integrato e dalla competizione globale. Il
paese presenta tuttavia anche una serie di opportunità e potenzialità che potrebbero
favorirne la competitività economica, primo fra tutti il processo di liberalizzazione che ha
interessato alcuni settori, l’aumento degli investimenti stranieri, la stabilità macroeconomica
e l’espansione di alcuni settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Una strategia efficace di sviluppo del settore produttivo dovrebbe quindi in primis garantire
un accesso adeguato agli strumenti finanziari e creare le basi per lo sviluppo di un contesto
imprenditoriale innovativo, offrendo quindi infrastrutture adeguate, servizi di consulenza e
di appoggio alle imprese, e di conseguenza favorire la diversificazione della produzione,
ridurre il divario tra attività di R&S e la loro applicazione industriale, e incrementare le
tecnologie ITC.
In questo contesto piuttosto problematico, il Programma Operativo “Crescita della
Competitività Economica” offre un solido aiuto finanziario per attenuare le criticità del
settore produttivo, perseguendo la finalita’ di attuare i 5 assi prioritari sopra elencati (1.
sistema produttivo eco-efficiente e innovativo; 2. ricerca, sviluppo tecnologico e
innovazione per la competitività; 3. tecnologie di informazione e comunicazione per il
134
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
settore privato e pubblico; 4. aumento dell’efficienza energetica e certezza dell’offerta; 5.
assistenza tecnica).
6.1.3. Assi prioritari del PO “Crescita della Competitività Economica”
Descriviamo in questo paragrafo la struttura del PO Crescita della Competitività Economica,
li cui elementi di bae sono illustrati nella figura seguente.
Figura 16 – Struttura del Programma Operativo Competitività
Asse 1 - Sistema produttivo innovativo ed eco-efficiente
Il primo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” prevede
come interventi il consolidamento e la crescita sostenibile del settore produttivo romeno, e
la costituzione di un ambiente favorevole per lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Il
perseguimento di tali obiettivi implica una serie di condizioni minime, senza le quali sarebbe
illusorio parlare di competitività delle imprese romene.
La Romania deve incrementare gli investimenti produttivi, migliorare le condizioni di
accesso delle imprese al mercato, preparare le proprie imprese alle pressioni derivanti dalla
135
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
concorrenza dei mercati internazionali. In particolare, in riferimento alle piccole e medie
imprese, che risultano le più svantaggiate in assoluto, le misure prioritarie cercano di
risolvere problemi quali la limitata disponibilità finanziaria delle stesse, il significativo gap
tecnologico, la mancanza di conoscenze in riferimento allo sviluppo degli affari.
Perciò la strategia del presente asse vuole offrire supporto soprattutto alle PMI, con l’intento
di incoraggiarne la competitività e l’imprenditorialità, dalle start-up innovative alle PMI più
dinamiche, garantire le condizioni per lo sviluppo del settore industriale, dando sostegno
nell’acquisizione di fattori innovativi sia tangibili che intangibili.
In concreto, cio’ significa da un lato favorire le PMI con investimenti e con l’accesso e la
concessione di prestiti, sviluppando nuovi strumenti finanziari di supporto; dall’altro
incentivare l’accesso delle imprese ai servizi specializzati e incrementare la conoscenza e le
abilità manageriali del personale, creando le infrastrutture economiche appropriate.
Gli interventi descritti si rivolgono chiaramente sia alle imprese con attività consolidate, che
necessitano di ammodernamenti e di uno sviluppo del prodotto e del processo produttivo,
sia alle imprese di nuova costituzione (operative nel settore della lavorazione industriale o
dei servizi specializzati), che richiedono un’assistenza qualificata e integrata. Ad ogni modo,
considerata l’importanza di alcune grandi aziende di Romania per fatturato, per numero di
dipendenti e per la diversificazione della gamma di prodotti e servizi offerti, l’operazione
implicante investimenti diretti sarà non solo a beneficio delle PMI, ma anche delle grandi,
che tuttavia non potranno ricevere complessivamente un supporto superiore a 1/3 delle
risorse finanziarie disponibili per la prima area di intervento (investimenti nella produttività
e preparazione alla competitività del mercato). Il supporto restante sarà ridistribuito tra le
PMI.
Per assicurare un buon risultato al supporto integrato per lo sviluppo di un sistema
produttivo innovativo, l’allocazione delle risorse finanziarie é avvenuta sulla base di 3 aree
di intervento:
- investimenti nella produttività e nell’ambiente favorevole agli investimenti;
- accesso finanziario per le PMI;
- sviluppo sostenibile dell’imprenditoria.
Data l’agguerrita competizione all’interno del mercato romeno e l’aumento del livello di
protezione nei confronti del consumatore, le imprese romene dovranno migliorare in modo
determinante la qualità e la gamma dei loro prodotti e servizi. Il consolidamento e lo
sviluppo delle imprese dipende principalmente dall’acquisizione permanente di nuove
attrezzature e tecnologie che permettono l’adattamento della produzione alle richieste del
mercato interno.
Ne deriva che il supporto agli investimenti, l’implementazione del sistema manageriale della
qualità e dell’ambiente, assieme alle certificazioni dei prodotti, sono gli elementi chiave per
l’entrata dei prodotti e dei servizi romeni nel mercato interno e in mercati terzi.
Chiaramente, una condizione essenziale per superare le difficoltà finanziarie é determinata
dallo sviluppo di adeguate strutture di certificazione.
136
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
In questa prospettiva, le tipologie di intervento previste sono di 3 ordini:
- il supporto al rafforzamento e all’aggiornamento del settore produttivo con investimenti
tangibili e intangibili. Per tangibili si intendono gli investimenti in tecnologia, attrezzature,
macchinari, dispositivi. In riferimento agli investimenti intangibili, si prevedono
acquisizioni di patenti, marchi, licenze e know-how.
- il supporto per l’implementazione degli standard internazionali, che implica un sostegno
all’implementazione e alla certificazione di sistemi manageriali su qualità e ambiente, alla
certificazione volontaria ed all’eco-etichettatura di prodotti e servizi, allo sviluppo e
all’accreditamento di laboratori di taratura e controllo.
- il supporto all’accesso di nuovi mercati e all’internazionalizzazione, che prevede una serie
di servizi di consulenza alle PMI per lo sviluppo del sistema manageriale e il sostegno alla
partecipazione a fiere, esposizioni internazionali e a missioni economiche.
- Si tenga presente che, in relazione alle ultime due tipologie di aiuto, le grandi aziende ne
sono escluse, in quanto non eleggibili.
Per le PMI, le risorse finanziarie adeguate sono cruciali per lo sviluppo e la crescita della
loro competitività. La creazione di un ambiente favorevole agli investimenti finanziati
rappresenta un traguardo importante, se paragonato a un approccio di supporto agli
investimenti diretti. In ogni caso, l’accesso al credito per le PMI é di norma difficoltoso, dal
momento che le condizioni di accoglimento del credito imposte dalle banche sono
faticosamente accessibili alle imprese, a causa della loro bassa capitalizzazione e della
mancanza delle garanzie richieste. Infatti, le entità economiche di minori dimensioni
incontrano maggiori ostacoli nella crescita e nello sviluppo, data l’assenza di vantaggi
tangibili che possono essere usati come forme di garanzia e i considerevoli rischi che
impediscono di ottenere un semplice prestito bancario. Di conseguenza é necessario
superare questi ostacoli con idee, prodotti e servizi, modelli economici innovativi, e nel
contempo é indispensabile una maggiore partecipazione degli istituti di credito ai rischi dei
finanziamenti. Resta tuttavia cruciale per la crescita del potenziale delle PMI, mettere a loro
disposizione strumenti finanziari innovativi, che richiedono conoscenze specifiche nella
valutazione delle carenze del mercato, e un’ottima gestione finanziaria. Nello specifico,
bisogna creare una vasta gamma di fonti di finanziamento, inclusi micro-prestiti, al fine di
incontrare le esigenze delle varie tipologie di PMI.
I fattori determinanti per favorire l’imprenditoria sono di varia natura, primo fra tutti una
cultura adeguata al business e un ambiente favorevole alla creazione delle imprese,
seguono la disponibilità di servizi qualificati, l’alto grado di interazione e la cooperazione tra
imprese al fine di diffondere la conoscenza e rafforzarne le potenzialità.
La Romania punta a favorire il processo di creazione delle imprese attraverso le seguenti
direttrici: disponibilità di adeguate infrastrutture economiche, sviluppo di abilità manageriali
e servizi di supporto al business.
Altro elemento chiave per lo sviluppo degli affari in Romania risulta essere la disponibilità di
servizi di consulenza dal valore aggiunto, in grado di offrire alle PMI consulenza
specializzata per favorire la competitività sul mercato e la diversificazione di prodotti e
137
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
servizi. Altrettanto importante é l’assistenza a gruppi di imprese esistenti ed emergenti, che
garantiscono il processo d’interazione tra aziende, favorendo la diffusione della conoscenza,
la riduzione dei costi di produzione, una più alta produttività e la crescita del numero di
fornitori e clienti.
In ogni caso i finanziamenti degli investimenti, siano essi circoscritti o consistenti,
avverranno in funzione delle esigenze espresse dalle piccole e medie imprese.
Da quanto detto finora, ne consegue che le PMI potranno beneficiare di un approccio
integrato, che comprende: i vantaggi di una direzione manageriale, adeguate risorse
finanziarie, garanzie associate, vantaggi tecnici legati ai servizi di informazione delle
aziende e cooperazione attiva con diversi attori: concorrenti, organizzazioni, istituzioni,
incluse entità di R&S.
Sulla base delle considerazioni avanzate, sono state individuate 3 tipologie di intervento in
favore dello sviluppo sostenibile dell’imprenditoria:
- lo sviluppo di strutture di supporto agli affari, di dimensioni nazionali e internazionali,
- la consulenza alle PMI
- il sostegno all’integrazione delle imprese con catene di fornitori e gruppi.
In relazione alla prima categoria di interventi, sono incluse da un lato le attività complesse
che prevedono la costruzione di nuove infrastrutture, il consolidamento, rinnovamento e
ammodernamento, l’acquisto di attrezzature; dall’altro quelle attività lievi, volte a offrire e
rafforzare la cultura dell’imprenditoria, come la diffusione di informazioni, di pratiche di
scambio e di attività di addestramento e insegnamento. Questo forte accanimento in
riferimento allo sviluppo di infrastrutture economiche deriva dalla consapevolezza dei loro
effetti positivi sulla crescita della competitività, sull’integrazione dell’economia nazionale
all’interno del panorama europeo e sulla attrattività del paese in termini di allocazione degli
investimenti economici.
Per quanto riguarda la consulenza alle PMI, il supporto fornito comprende: l’elaborazione di
progetti e business plan, lo sviluppo di strategie aziendali e di nuovi prodotti e servizi, le
attività di promozione, di marketing e di informazione in riferimento alle nuove tecnologie,
all’e-business e ai diritti di proprietà intellettuale.
Infine, in riferimento al supporto di integrazione tra imprese, l’obiettivo dell’operazione é
quello di rafforzare le relazioni di cooperazione e di network tra imprese, rinvigorire il valore
delle filiere e sostenere il processo di sviluppo dei gruppi. Un supporto ulteriore é garantito
ai progetti di sviluppo di unioni nel campo della produzione, dei servizi specializzati, di
consulenza, della logistica e di formazione del personale altamente qualificato.
Asse 2 - R&S e innovazione per la competitività
Il secondo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” punta
all’accrescimento delle capacità di R&S, a stimolare la cooperazione tra istituti di RSI e
imprese, e alla crescita dell’accesso di servizi di RSI in favore delle aziende.
138
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
La principale causa del deficit tecnologico in Romania e del risicato punteggio ottenuto delle
imprese romene in termini di innovazione, risiede nella scarsa disponibilità di fondi, sia
pubblici che privati, per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’ innovazione, che si riflette
sulla presenza di infrastrutture obsolete di RSI, nel ridimensionamento del numero di
ricercatori, di cui tendenzialmente aumenta l’età media, e in attività di RSI dalle basse
performance. Va poi fatta menzione della bassa partecipazione del settore privato nel
finanziare attività di RSI.
Data tutta questa serie di mancanze e carenze, il secondo asse del Programma Operativo
“Crescita della Competitività Economica”, prevede quale obiettivo prioritario la crescita della
capacità di ricerca attraverso investimenti nello sviluppo di infrastrutture di R&S, attirando
giovani ricercatori e specialisti di alto livello in istituzioni di R&S, società e dipartimenti di
ricerca. Si punta poi a diffondere la conoscenza ad opera di università e istituti di ricerca, a
stimolare il trasfer tecnologico a mezzo di cooperazioni tra istituzioni di R&S e altre
imprese, a creare o rafforzare le realta’ romene high-tech e i poli di eccellenza.
- lo stimolo della domanda e un adeguato orientamento del settore privato, mediante
l’approvvigionamento di finanziamenti diretti per l’innovazione di compagnie private
- il supporto di partnership derivanti dalla domanda e non dall’offerta, come diretta
applicazione di ricerche del settore produttivo
- il ridimensionamento del gap del mercato interno in termini di infrastrutture di ricerca, per
consentire implementazione di gruppi e poli di eccellenza.
Da questo panorama, risulta fondamentale sottolineare l’esistenza di importanti sinergie tra
l’asse prioritario 1 e il 2, dal momento che alcune imprese agevolate dall’asse “RSI per la
competitività” potrebbero allo stesso tempo cercare nel primo asse una forma di aiuto per
investimenti nella produzione e per l’accesso a nuovi mercati, almeno idealmente attraverso
progetti integrati.
La strategia nazionale di ricerca, sviluppo e innovazione per il periodo 2007-2013 ha
identificato 9 direttrici tematiche di particolare interesse per rendere possibile un vero
sviluppo tecnologico. Presentiamo di seguito le 9 direttrici di sviluppo, tematiche d’ impatto
sulla crescita della produttività economica, molto simili a quelle della Regione Puglia.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
ICT,
energia,
ambiente,
salute,
agricoltura e sicurezza dei prodotti alimentari,
biotecnologie,
materiali innovativi, prodotti e processi,
industria aerospaziale,
ricerca di base e socio-economica
139
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Al fine di garantire un risultato soddisfacente derivante dal supporto a ricerca, sviluppo
tecnologico e innovazione per incrementare la competitività del paese, l’allocazione delle
risorse finanziarie é avvenuta sulla base di 3 aree di intervento.
- Partnership in R&S tra università, istituti di ricerca e imprese, al fine di ottenere risultati
direttamente applicabili in economia;
- Investimenti in infrastrutture di RSI e in capacità amministrative collegate;
- Supporto alle imprese in RSI.
Rispetto alla prima area di intervento, l’obiettivo perseguito consiste fondamentalmente
nello sviluppo tecnologico delle imprese, attraverso il supporto ricevuto dalle partnership in
R&S che favoriscono risultati direttamente applicabili in economia, in quanto, di norma,
viene perseguita la creazione o il miglioramento di prodotti, tecnologie e servizi ad alto
valore aggiunto. In questo modo, incrementando lo sviluppo tecnologico delle imprese
romene, si verifica una crescita proporzionale della competitività economica del paese, che
a lungo termine potrebbe riflettersi nello sviluppo della competitività delle aziende a livello
internazionale.
Generalmente, l’operazione più efficace per ottenere dalla ricerca risultati di interesse
economico, é l’implementazione di progetti R&S elaborati assieme da università, istituti di
ricerca ed imprese, progetti da cui scaturiscono risultati importanti che, applicati al contesto
aziendale, generano nuovi prodotti (o li migliorano), nuove tecnologie e servizi. Questo
genere di progetti assicurano anche il trasferimento di conoscenze dalle istituzioni di R&S al
personale aziendale addetto alla messa in opera dei risultati di ricerca. Allo stesso modo, la
partecipazione di esperti di alto livello internazionale a progetti di ricerca complessi,
prevede, come nel caso precedente, la trasformazione della ricerca in risultati di interesse
economico.
La seconda area di intervento, volta a stimolare gli investimenti in infrastrutture di RSI,
risulta di fondamentale importanza, in quanto in Romania le infrastrutture di ricerca
all’interno delle università pubbliche e degli istituti di ricerca sono piuttosto obsolete e non
riescono a coprire molti nuovi campi di ricerca e nuove aree di interesse tecnologico.
Sicuramente lo sviluppo delle infrastrutture di R&S é fortemente correlato allo sviluppo della
conoscenza del personale in formazione e già qualificato, che crea importanti effetti sulla
domanda e sull’offerta e stimola lo sviluppo tecnologico delle imprese.
Questa seconda area di intervento intende in primo luogo incrementare l’efficienza delle
attività di R&S all’interno di università e istituti di ricerca, offrendo assistenza
nell’approvvigionamento di nuove moderne attrezzature, strumenti, software, e in secondo
luogo favorire lo sviluppo di infrastrutture di R&S esistenti e costruirne ex novo. Le strutture
beneficiarie del supporto finanziario, con riferimento agli investimenti in infrastrutture di
RSI, saranno quelle che avranno dimostrato performance migliori. La valutazione regolare e
imparziale di tali performance si basa sui seguenti criteri: numero e preparazione dei
ricercatori, pubblicazioni e capacità di integrare il network nazionale di R&S a quello
internazionale.
140
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Un’ulteriore valutazione avverrà in relazione alla natura della struttura. Concretamente
questo significa che per le università la priorità verrà data ai centri di eccellenza, mentre
per le organizzazioni più deboli potranno essere concessi aiuti attraverso la capacità
amministrativa. In ogni caso, una valutazione regolare non può non tenere in
considerazione le eventuali carenze in termini di capacità amministrativa delle istituzioni di
R&S. Ne consegue che il supporto pubblico più consistente sarà fornito alle istituzioni
rilevanti negli ambiti sopra identificati in quanto degni di sviluppo, che presentino capacità
manageriali e progettuali, abilità legate alla costruzione di partnership e al reperimento di
database e pubblicazioni, e infine di valorizzazione dei risultati della ricerca. La prima
tipologia di intervento in direzione di investimenti in infrastrutture di RSI implica lo sviluppo
di strutture di R&S esistenti, la costruzione di strutture ex novo e il supporto alla
costruzione di infrastrutture di ricerca paneuropee, tutte rigorosamente operative nelle aree
tematiche precedentemente elencate.
Nello specifico, la modernizzazione delle infrastrutture esistenti viene intesa come
miglioramento, ammodernamento dei laboratori presenti attraverso l’acquisto di
attrezzature e strumenti, aggiornamento di ricerche per il funzionamento di nuove
apparecchiature; al contrario la costruzione di nuove infrastrutture, che prevede progetti su
larga scala, si basa sulla nascita di nuovi centri di ricerca, istituti e laboratori all’interno di
organizzazioni di ricerca pubblica già esistenti, che vogliono ampliare le loro aree di
intervento. La selezione dei beneficiari, che corrisponderà ad un limitato numero di
strutture impegnate nei campi di ricerca elencati in precedenza, si baserà sul rispetto di uno
o più dei seguenti criteri:
- Relazioni con il settore industriale;
- Rispondenza alle priorità regionali identificate nelle Strategie Regionali Innovative o alle
priorità strategiche nazionali nel settore socio-economico;
- Supporto a favore delle unioni
Bisogna inoltre tener presente che lo sviluppo di infrastrutture di ricerca é accompagnato
allo stesso tempo da azioni di costruzione istituzionale.
Un ulteriore intervento prevede lo sviluppo di poli di eccellenza, che richiede il
rafforzamento delle relazioni tra università, istituti di ricerca e PMI high-tech. Questo
genere di operazione intende sviluppare ricerche guidate da poli di eccellenza, in
associazione con aziende, istituti di ricerca e centri di formazione, uniti da una comune
strategia di sviluppo e d’affari.
Lo sviluppo della ricerca in Romania deve guardare pero’ anche oltre i confini nazionali. Per
questa ragione é stato introdotto come intervento successivo lo sviluppo di network di
centri di R&S, coordinati a livello nazionale e legati alla reti europea e internazionale.
Concretamente, lo sviluppo di queste reti prevede il coinvolgimento di ricercatori romeni nei
più prestigiose network internazionali di ricerca, l’insediamento di strutture di largo
supporto e il supporto per la connessione alla piattaforma elettronica GRID, attraverso la
fornitura di hardware e specifiche applicazioni software.
141
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
All’interno di questa categoria di interventi é stato infine inserito il rafforzamento della
capacità amministrativa, per garantire alle istituzioni di R&S supporto amministrativo e
manageriale.
La terza area di intervento del secondo asse “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
per la competitività” fornisce supporto alle imprese di RSI, visto che i limitati investimenti
privati in attività di ricerca e il profondo gap tecnologico e competitivo del paese si riflettono
in un livello scadente di innovazione delle imprese, in una ridotta capacità di assorbimento
delle imprese dei risultati ottenuti in R&S e in un lento sviluppo delle attività di R&S
all’interno delle imprese.
Gli interventi delineati per cercare di colmare le carenze di R&S del settore produttivo sono
di varia natura.
- il primo in assoluto riguarda il supporto alle start-ups e alle spin-offs nel settore del hightech, al fine di assicurare un trasferimento di conoscenze e tecnologie e assistere le
imprese nella promozione dei prodotti e dei servizi derivanti dalla ricerca.
- il secondo intervento prevede lo sviluppo di infrastrutture in R&S all’interno di imprese e
la creazione di nuovi posti di lavoro nel segmento R&S, principalmente attraverso lo
sviluppo delle capacità di ricerca delle imprese, che consente l’incremento del loro livello
di innovazione e della loro competitività sul mercato. Questo intervento include inoltre il
finanziamento per l’approvvigionamento di strumenti, attrezzature, computer, software e
altre necessità per lo svolgimento dell’attività di R&S.
L’ultima tipologia di intervento contemplata dal secondo asse prioritario in riferimento al
supporto delle imprese di RSI, riguarda la promozione dell’innovazione nelle imprese, per
poi applicare i risultati alla produzione di nuovi prodotti, nuove tecnologie e servizi.
Asse 3 - ITC per il settore privato e pubblico
Il terzo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” intende
sfruttare a pieno il potenziale delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), per
incrementare le interazioni tra il settore pubblico, le imprese e i cittadini. Per procedere in
questa direzione, le principali tipologie di azioni individuate prevedono:
- prima di tutto il potenziamento delle infrastrutture ICT in quei segmenti di mercato in cui
sono quasi inesistenti, come nelle piccole aree urbane e nelle zone agricole periferiche,
- lo sviluppo e l’effettivo utilizzo di servizi elettronici pubblici e lo sviluppo di un ambiente ebusiness sicuro e dinamico. In questa prospettiva si avverte la necessita di introdurre e
sostenere i sistemi produttivi innovativi durante il processo amministrativo e nel
quotidiano, e allo stesso tempo accrescere la competizione del mercato di sempre nuovi
prodotti e servizi.
La nuova economia globale ci porta a sostenere che la competitività deve essere rafforzata
a vari livelli, in particolare per incrementare la crescita della produttività, é considerato
quale fattore determinante lo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazione
(ICT). Per questa ragione, in concordanza con gli obiettivi fissati dall’Agenda di Lisbona, é
142
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
stata individuata, quale principale priorità per lo sviluppo della Società dell’informazione in
Romania, il miglioramento di infrastrutture broadband in termini di accessibilità e di
sviluppo.
In Romania, la crescita di connessioni broadband ha interessato esclusivamente le zone
urbane, mentre nelle aree scarsamente popolate o dove le distanze tra il centro e l’utente
finale sono eccessive gli operatori non hanno trovato conveniente investire e modernizzare,
dal momento che la domanda é insufficiente per assicurare un ritorno positivo sugli
investimenti. Proprio per questo motivo risultano cruciali i finanziamenti pubblici nelle aree
sotto servite, in quanto possono incentivare gli investimenti in infrastrutture e servizi
broadband e stimolare la competitività e l’innovazione.
Tuttavia, i finanziamenti pubblici possono allo stesso tempo giocare un ruolo importante
attraverso interventi dal lato della domanda dei servizi ICT, nei quali sono inclusi incentivi
per l’uso di piattaforme e-government, e-health, e-learning nel settore pubblico e la
creazione di applicazioni specifiche a favore delle aziende. La strategia nazionale di
broadband avanzata dal governo romeno individua comunque come obiettivi strategici: la
diffusione di infrastrutture broadband nelle aree sotto servite e la maggiore disponibilità e
attrattività degli e-services. Di conseguenza, le operazioni di finanziamento promosse dal
terzo asse faranno da supporto alla strategia nazionale del paese, che individua, quali
settori strategici prioritari per l’estensione della connessione broadband: il governo, la
salute, l’educazione e l’economia.
Il contributo più consistente del settore ICT alla crescita economica proviene dalle aziende
che con l’uso delle ICT stimolano la crescita sia estensiva che intensiva della produzione di
beni e servizi. Per quanto riguarda la crescita estensiva, servendosi dei mezzi elettronici, le
ICT offrono alle imprese romene l’opportunità di accedere a nuovi mercati regionali e
globali, e di promuovere e commercializzare beni e servizi nel mercato interno. Al contrario,
lo sviluppo intensivo che deriva dall’uso delle ICT favorisce un aumento significativo della
produttività.
Al fine di sostenere la crescita economica e la competitività della Romania, é stato disposto
uno sviluppo di piattaforme e-government, e-health ed e-learning. Tuttavia gli sforzi più
consistenti sono stati indirizzati verso la piattaforma e-economy, che tra tutte le strutture
elencate risulta essere quella più adatta a garantire maggiori benefici all’ambiente
economico. Infatti a livello aziendale, le applicazioni di ICT sono da un lato essenziali per la
comunicazione interna ed esterna, dall’altro sono importanti per la gestione di risorse e
clienti. Ne deriva che una bassa percentuale del commercio elettronico sul totale del
fatturato (1.3% in Romania, rispetto al 2.1% dell’UE) riflette un tasso di efficienza
aziendale piuttosto limitato. Al fine di ridurre tali disparità, é stata riconosciuta l’importanza
di un supporto alle aziende ICT attraverso misure volte a incrementare la sicurezza in rete.
In riferimento all’allocazione delle risorse finanziarie, per il terzo asse prioritario “ICT per il
settore privato e pubblico”, la distribuzione avverrà in base alla seguente suddivisione:
- Supporto all’uso delle ICT;
- Sviluppo e incremento dell’efficienza dei servizi pubblici elettronici;
- Sostegno al e-economy.
143
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Tenendo presente che la penetrazione delle ICT in Romania é piuttosto bassa, a causa
dell’insufficiente sviluppo delle infrastrutture, determinato dai bassi investimenti e dal
limitato potere d’acquisto della popolazione, la prima area di intervento per l’utilizzo delle
ICT prevede il supporto all’accesso alle connessioni broadband nelle aree meno dotate.
Questo perché lo sviluppo delle connessioni broadband e l’incremento della sicurezza dei
dati sono condizioni complementari allo sviluppo di un’economia della conoscenza.
Le principali operazioni in favore dell’uso delle ICT riguardano:
- il supporto all’accesso a Internet e ai servizi connessi,
- aiuti alle autorità pubbliche per lo stabilimento di broadband network e punti pubblici di
accesso internet,
- il supporto alle PMI per collocare reti broadband e punti pubblici di accesso internet nei
mercati sottosviluppati
- garantire lo sviluppo di connessioni broadband nelle scuole.
La seconda categoria di iniziative finanziate dal terzo asse prioritario “ICT per il settore
privato e pubblico”, riguarda lo sviluppo e il miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici
elettronici, che potrebbe riflettersi in un aumento della domanda pubblica in relazione a
determinati servizi. Come supporto a questo processo di informatizzazione del paese, a
partire dal 2001 sono state assunte misure per creare un supporto legislativo allo sviluppo
dell’e-Government, che ha come obiettivo strategico la ridefinizione della pubblica
amministrazione, rendendola più accessibile ed effettiva. In questo contesto, i fondi
strutturali hanno il compito di incrementare la disponibilità di risorse messe a disposizione
dal governo nazionale attraverso la costituzione di applicazioni e sistemi di e-government,
incrementando la produttività a mezzo di migliori performance organizzative e riducendo i
costi amministrativi. Nello specifico, un supporto specifico é previsto per l’amministrazione
fiscale per migliorare le performance di raccolta delle tasse.
Essendo piuttosto forte la connessione tra educazione e broadband, anche in questa
direzione sono state prese misure volte a incrementare il livello di informatizzazione,
principalmente sostenendo lo sviluppo di nuovi progetti legati al Sistema Educativo
dell’Informazione. Dal lato dei fondi strutturali, sono state assunte misure per lo sviluppo di
applicazioni e-learning, con l’intento di offrire un sistema più qualificato.
Tra i vari servizi pubblici erogati dalle istituzioni romene, quello che in assoluto richiede
un’attenzione maggiore é il servizio sanitario, in quanto molto meno informatizzato rispetto
al settore economico ed educativo. Gli interventi auspicati al fine di incrementare il livello
informatico del sistema medico del paese sono in primo luogo l’informatizzazione degli
ospedali e la creazione di cartelle cliniche elettroniche, seguita dall’informatizzazione dei
medici di famiglia, al fine di consentire un’interazione tra i vari sistemi informatici del
settore medico. Di conseguenza, tutti i progetti di ICT del sistema medico di Romania
incentiveranno lo sviluppo di broadband nei servizi sanitari, che saranno supportanti anche
dai Fondi Strutturali. In questo modo l’implementazione di servizi e-Health porteranno
benefici sia in termini di sistema medico di soccorso sia come servizi offerti ai cittadini.
144
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Le operazioni, prese in considerazione per ricevere risorse finanziarie messe a disposizione
dai Fondi Strutturali, in relazione al terzo asse prioritario sono le seguenti:
- Supporto alla costruzione di soluzioni di e-government e di connessioni broadband;
- Supporto alla realizzazione di soluzioni ICT per incrementare l’interoperabilità tra sistemi
di informazione;
- Supporto alla costituzione di soluzioni e-learning;
- Sostegno alla realizzazione di soluzioni di e-health e di connessioni broadband.
L’ultimo aspetto sul quale il terzo asse prioritario si é concentrato é il sostegno all’eeconomy, offrendo un supporto finanziario in direzione delle applicazioni ICT e della loro
interazione, e per l’adozione di soluzioni integrate per aziende che puntano al taglio dei
costi nel lungo termine. Grazie a queste tipologie di intervento, viene facilitato l’accesso al
mercato interno ed internazionale, sono sostenuti processi manageriali molto più efficienti,
e nel contempo viene garantita la sicurezza della rete elettronica e l’adozione di misure
antifrode per uno sviluppo sicuro e dinamico del settore e-business. Ne deriva che le
operazioni sostenute per la diffusione dell’e-economy riguardano: il supporto per sistemi
integrati di ICT business e un sostegno allo sviluppo del sistema e-commerce.
Asse 4 - Allocazione delle risorse finanziarie
Il piano finanziario del primo Programma Operativo “Crescita della Competitività
Economica” é stato elaborato sulla base del Quadro Strategico Nazionale di Riferimento
2007-2013. Il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il Programma
Operativo “Crescita della Competitività Economica” é di 2,554 milioni di euro,
rappresentando il 65.19% del budget totale. Riportiamo ora una tabella illustrativa per
l’intero periodo di programmazione, indicante l’allocazione del finanziamento totale per
ciascun asse prioritario del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”.
145
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Tabella 30. Allocazione del finanziamento per ogni asse prioritario del POS
Competitivita’
Fondi
comunitari
(a)
Equivalente
nazionale
(b)=(c)+(d)
Suddivisione indicativa
dell’equivalente
nazionale
Fondi nazionali
pubblici
(c)
Totale fondi
(e)=(a)+(b)
Fondi
naz.
Priv.
(d)
Tasso
di
cofinanziam.
(f)=(a)/(e)
Asse 1
ERDF
928.651.290
151.175,785
151.175,785
-
1.079.827,075
86,00%
Asse 2
ERDF
536.395.116
109.864,060
109.864,060
-
646.259,176
83,00%
Asse 3
ERDF
383.170.104
86.265,570
86.265,570
-
469.435,674
81,62%
Asse 4
ERDF
638.475.370
87.064,824
87.064,824
-
725.540,194
88,00%
Asse 5
ERDF
67,530.229
22.510.078
22.510.078
-
90.040.307
75,00%
Totale
2,554,222.109
456.880.317
456,880.317
-
3.011.102.426
84,83%
Fonte: Elaborazione FINCO dal POS Competitivita’
Tale distribuzione dei fondi per assi prioritari é avvenuta in base al peso rivestito da ciascun
asse prioritario, scelta che ha tenuto conto anche delle eventuali interazioni con altri
programmi. Dall’allocazione per ogni asse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, risulta
la ripartizione ripotata nel grafico seguente.
Figura 17. Ripartizione % dell’allocazione finanziaria del FESR per asse
prioritario
146
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
25%
15%
3%
Asse
Asse
Asse
Asse
Asse
prioritario
prioritario
prioritario
prioritario
prioritario
1
2
3
4
5
21%
36%
Fonte: Elaborazione FINCO dal POS Competitivita’
Concretamente é stata mantenuta questa suddivisione delle risorse tra i primi 4 assi, ma le
risorse del quinto sono state ridistribuite in modo proporzionale tra gli altri quattro assi
prioritari.
Asse prioritario 1: ha ricevuto le risorse finanziarie più consistenti rispetto agli altri assi,
ovvero il 36.36% dei fondi totali del FESR previsti per il Programma Operativo “Crescita
della Competitività Economica”. Le giustificazioni di questa marcata attenzione per l’asse
prioritario 1 risiedono in primo luogo nel fatto che le aree di intervento tracciate sono
considerate prioritarie per l’obiettivo perseguito, volto a sviluppare la competitività
economica della Romania, e perché molti dei campi di intervento convergono pienamente
con le politiche europee esistenti. Ne sono un esempio il supporto dato allo sviluppo delle
PMI, il sostegno per un migliore accesso ai finanziamenti, l’incoraggiamento per lo sviluppo
di servizi economici e di infrastrutture, priorità tanto romene quanto europee.
Asse prioritario 2: conta invece il 21% delle allocazioni, in quanto favorisce le basi per un
salto qualitativo in relazione allo sviluppo della competitività della Romania attraverso il
rafforzamento delle basi dell’innovazione (R&S, certificazioni, patenti) e allo stesso tempo
garantisce il rispetto della competitività vista secondo i parametri dell’agenda UE.
Asse prioritario 3: prevede un’allocazione del 15% dei fondi FERS, giustificata dal fatto che
l’obiettivo generale del Programma Operativo auspica una crescita della produttività, che
147
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
chiaramente incide in modo più che positivo sullo sviluppo del mercato, grazie a due
potenziamenti: quello dei servizi ICT e delle reti broadband.
6.2.
Fondi nazionali
Per il miglioramento di ricerca e sviluppo, il governo romeno ha adottato alcuni programmi
di varia natura, al fine di implementare le strategie nazionali nel settore in questione. Tali
programmi appartengono a 3 categorie di piani di sviluppo: il Piano nazionale per RSI, il
Piano di Ricerca di altre Istituzioni Pubbliche (Piano Settoriale) ed altri piani di ricerca. Fra
tutti il Piano Nazionale rappresenta il principale strumento a favore di ricerca e sviluppo, dal
momento che assicura il coordinamento e la realizzazione di politiche nazionali nell’ambito
della ricerca, dello sviluppo e della conoscenza, garantisce una stretta correlazione tra
politiche in RSI e priorità per lo sviluppo economico e sociale, e infine offre coerenza e
continuità alle attività rientranti nel settore esaminato. L’obiettivo consiste nel sostenere lo
sviluppo istituzionale per raggiungere risultati eccellenti e nell’appoggiare lo sviluppo della
competitività internazionale della Romania attraverso uno stimolo a ricerca, sviluppo e
innovazione.
Si tratta di finanziamenti annuali, a favore della competitività per attività di interesse non
economico, nello specifico per centri di RSI impegnati in piani di sviluppo di durata media. I
partecipanti eleggibili sono l’Istituto nazionale di ricerca-sviluppo, gli istituti di
insegnamento superiore e altri istituti di ricerca non-profit.
In relazione al Piano Nazionale RSI 2007-2013, gli obiettivi strategici perseguiti riguardano:
- Crescita della visibilità internazionale della Romania attraverso la creazione di conoscenza
in termini di risultati scientifici e tecnologici, trasferibile sul piano economico;
- Incremento della competitività economica della Romania attraverso l’innovazione, che
implica il trasferimento della conoscenza alle aziende;
- Miglioramento della qualità sociale, mediante la ricerca di metodi scientifici e tecnologici in
favore dello sviluppo sociale e della dimensione umana.
Gli aspetti tenuti in considerazione per la costruzione di questo piano nazionale sono stati i
risultati ottenuti attraverso un’analisi dell’attuale situazione economica del paese, i dettami
europei e internazionali in materia e l’esperienza accumulata con i precedenti piani in RSI.
I principi a fondamento del Piano Nazionale II in RSI riguardano in primo luogo la
trasformazione della spesa pubblica in RSI in investimenti a favore di questo settore,
servendosi di strumenti strategici volti a creare una solida correlazione tra i vari obiettivi
perseguiti e favorendo la riallocazione delle risorse mediante un modello di investimento
che prevede valutazioni ante-post progetto e un monitoraggio durante l’implementazione
dello stesso. Segue la necessità di focalizzare gli investimenti pubblici in RSI, assegnando
risorse pubbliche per progetti in RSI, determinanti per l’applicazione della ricerca, puntando
sulle priorità individuate a livello nazionale e offrendo un supporto all’innovazione. Allo
stesso tempo il Piano Nazionale intende favorire lo sviluppo del settore privato,
consultandolo direttamente per individuare le richieste di sviluppo prioritarie, ma anche
incentivando la partecipazione dello stesso per stimolare l’interesse del settore economico
in relazione a RSI e incrementando lo sviluppo tecnologico in favore di infrastrutture e
148
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
servizi per dare applicazione ai risultati della ricerca in ambito economico e soprattutto
produttivo.
È previsto un vasto accesso al Piano Nazionale, tuttavia i parametri di valutazione sono
piuttosto accurati, in quanto l’accesso indiscriminato si basa su una forte concorrenza tra
richiedenti. Favorito é l’accesso di ricercatori stranieri per prendere parte a progetti
nazionali e la partecipazione di aziende innovative. Inoltre bisogna tener presente che la
dimensione regionale degli obiettivi RSI, in riferimento al Piano Nazionale II, deve essere
vista come una forma di finanziamento complementare ai fondi strutturali.
A monte della definizione dei programmi che compongono il PN II, sono stati presi in
considerazione alcuni interventi irrinunciabili, primo fra tutti la crescita del numero di
ricercatori, con l’intento di migliorarne le performance e la carriera, dal quale é derivato il
programma “Risorse Umane”.
Segue il programma “Capacità” nato dalla necessità di rispondere alle esigenze dei
ricercatori in termini di attrezzature, benefici e gestione, tenendo quale punto fermo il
confronto con le esigenze socioeconomiche.
Il terzo programma in RSI é stato denominato “Idea” perché sottolinea l’importanza della
ricerca di base per lo sviluppo della conoscenza e favorisce un solido appoggio
all’applicazione delle idee in ricerca e sviluppo tecnologico. Il programma principale di tutto
il piano é quello rivolto alle partnership in R&S negli assi prioritari, che punta sulla creazione
di condizioni migliori per favorire la collaborazione tra entità di ricerca di vario genere,
società e pubbliche amministrazioni, al fine di garantire soluzioni alle richieste avanzate dai
vari ambiti di ricerca.
Avendo gli investimenti pubblici quale obiettivo prioritario lo sviluppo della conoscenza
applicata alle richieste socioeconomiche, é inserito nel PN II anche un programma intitolato
“Innovazione”, con lo scopo di finalizzare le attività di ricerca a risultati pratici, collegati allo
sviluppo tecnico e tecnologico. Questo programma intende dare supporto alla ricerca per
progetti pre competitivi e competitivi e per studi a favore dello sviluppo di strutture
innovative.
Infine é stato predisposto anche il programma “Supporto alle performance istituzionali”, che
stabilisce una serie di meccanismi istituzionali di finanziamento basati sulla competizione,
che entità di ricerca con basse performance, sia pubbliche che non-profit, necessitano per il
loro sviluppo strategico. Qui di seguito riportiamo una griglia che sintetizza in modo
dettagliato gli obiettivi dei 4 programmi più significativi ai fini dello studio che stiamo
conducendo.
Tabella 31. Il Programma Capacità
Obiettivo
149
Sviluppo delle capacità di ricerca e apertura del sistema RSI al panorama
scientifico internazionale e a quello socioeconomico nazionale
1. Incrementare il grado di utilizzo delle infrastrutture di ricerca
2. Sviluppo delle infrastrutture di ricerca
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Obiettivi
conseguenti
3.
4.
5.
6.
Sviluppo delle strutture di documentazione scientifica
Sviluppo del potenziale e delle risorse in RSI, anche a livello regionale
Stimolare il dialogo all’interno della società scientifica
Partecipazione delle entità di RSI alle organizzazioni scientifiche
nazionali e internazionali
7. Partecipazione delle entità di RSI a programmi di ricerca internazionali
Il Programma “Capacità finanziaria per progetti d’investimento nello sviluppo delle
infrastrutture esistenti in RS”, mette a disposizione 2 milioni di RON a progetto. Nel 2007,
il budget concesso al primo bando, organizzato a luglio, è stato pari a 200 milioni di RON e
ha finanziato circa 140 progetti su un totale di 460. Il 1 novembre 2007 è stato lanciato il
secondo bando per progetti di investimento più consistenti (20 milioni di RON), destinati
alle nuove infrastrutture in ricerca.
Nello specifico, il programma “Capacità” finanzia le seguenti priorità:
- Istituire e sostenere le infrastutture di interesse nazionale per la ricerca
- Assicurare i fondi per la nascita e la conservazione di impianti complessi di interesse
nazionale
- Consolidare l’ infrastruttura di ricerca attraverso utenti multipli
- Consolidare la capacità di offerta e uso dei “servizi sperimentali”
- Migliorare la qualità delle riviste scientifiche
- Organizzare manifestazioni scientifiche
- Migliorare ed estendere l’infrastruttura e i servizi di comunicazione per la ricerca
- Sviluppo e acquisto di database specifici per il sistema di RSI
- Facilitare l’accesso ai documenti on-line
- Promuovere la comunicazione e consolidare il ruolo della scienza nella società
- Elaborare studi in scienza e società
- Preparare e stimolare la partecipazione ai programmi internazionali di ricerca
- Sostenere la partecipazione degli enti in RSI ad organizzazioni e programmi internazionali
di ricerca
- Sostenere la rappresentanza della Romania in organizzazioni e programmi internazionali
di ricerca
- Assicurare attività di consulenza e assistenza statale in favore della ricerca.
Tabella 32. Il Programma Idee
Obiettivo
Obiettivi
conseguenti
150
Ottenere risultati scientifici e tecnologici, comparabili a quelli raggiunti a
livello europeo, che garantiscono maggiore visibilità a livello
internazionale per la Romania
1. Miglioramento delle performance scientifiche a livello internazionale nei
settori in cui la Romania gode di buone potenzialità di ricerca
2. Sviluppo degli ambiti di ricerca in cui la Romania é interessata allo
sviluppo della ricerca scientifica, quali l’incremento della qualità della
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
conoscenza, dello sviluppo tecnico e tecnologico.
Il programma “Idee” favorisce progetti volti a mettere l’accento su eccellenza e visibilità
internazionale, ricerca ai confini della conoscenza, interdisciplinarietà, ricerche complesse
nei settori di confine e partecipazione alle reti internazionali di ricerca a livello di eccellenza.
Il programma è dedicato al personale e agli enti di RS. Nel 2007 sono stati presentati 1278
progetti, di cui 404 sono stati finanziati con un budget pari a 270 milioni di lei.
Il programma “Idee” prevede il finanziamento dei seguenti punti:
-
Sostenere la ricerca scientifica fondamentale
Organizzare diversi workshop destinati a identificare le nicchie di conoscenza
Lanciare appelli per collaborazioni internazionali su progetti di ricerca fondamentale
Il Programma “Idee” punta sui potenziali settori di ricerca fondamentale in Romania:
- Biologia, genetica e medicina
- Chimica, ambiente e scienza dei materiali
- Matematica
- Fisica e fisica tecnologica
- Geologia e fisica dell’atmosfera
- Settori di confine.
Il programma ‘Partnership” finanzia progetti relativi a tecnologie dell’informazione e delle
comunicazioni, nanotecnologie e prodotti innovativi, incluse bio- ed eco-tecnologie, in
industria, agricoltura, alimentazione, salute, energia, ambiente, trasporti, sicurezza e
spazio. Allo stesso tempo persegue la stimolazione della formazione di consorzi nei settori
dell’alta tecnologia, al fine di realizzare prodotti e servizi innovativi. Perciò, il programma
riguarda i consorzi in RS, tra agenti economici o enti di pubblica amministrazione, locale e
centrale. Al concorso di luglio 2007 sono stati approvati 291 progetti, su un totale di 768,
con un budget totale che metteva a disposizione circa 500 milioni di euro.
151
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Tabella 33. Il Programma Partenariati nei settori prioritari di R&S
Obiettivo
Obiettivi
conseguenti
Incrementare la competitività in R&S attraverso partnership nei principali
ambiti di sviluppo della ricerca, che favoriscono la nascita di nuove
tecnologie, prodotti e servizi
1. Incrementare le capacità di ICT nel settore RSI
2. Accrescere le competenze tecnologiche e promuovere il trasferimento
di conoscenza e tecnologie nel campo energetico
3. Creare prodotti puliti
4. Sviluppo di tecnologie volte a preservare e consolidare la diversità
biologica ed ecologica
5. Sviluppo di conoscenze per una gestione sostenibile delle terre
6. Ottimizzare i sistemi di prevenzione delle malattie
7. Promozione dell’agricoltura sostenibile
8. Sviluppo delle biotecnologie
9. Sviluppo di nuovi materiali, prodotti al alto valore aggiunto
10. Incrementare la competitività della Romania in alcuni settori
particolari della ricerca
11. Identificazione e risoluzione dei principali problemi sociali, legati
all’educazione, all’occupazione a livello locale, regionale e nazionale
L’impatto auspicato in seguito all’applicazione di tale programma riguarda la riduzione del
deficit di conto corrente, tramite l’accesso dei prodotti romeni al mercato esterno, che di
conseguenza implica una riduzione del peso assunto dalle importazioni. È prevista la
partecipazione di 300 PMI al programma in questione.
Il programma “Partnership” finanzia i seguenti aspetti:
- Sopporto ai progetti RSI in relazione ad alcune aree tematiche
- Sopporto ai progetti RSI su temi prioritari stabiliti in seguito a consulenze
- Sopporto alle reti di ricerca
Il Programma “Partnership” punta anche su futuri temi di ricerca prioritaria, quali:
- Tecnologia dell’informazione e delle Comunicazioni
- Informatica teorica e scienza dei computer
- Sistemi informatici avanzati per e-service
- Tecnologie, sistemi e infrastrutture in comunicazione
- Intelligenza artificiale, robotica e sistemi automatici avanzati
- Sicurezza e accessibilità dei sistemi informatici
- Tecnologie per la distribuzione e i sistemi accorpati
- Nanoleletronica, fotonica e micro-nanosistemi integrati
- Energia
152
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Sistemi di tecnologie energetiche durevoli, sicurezza energetica
- Ambiente
- Modalità e meccanismi per diminuire l’inquinamento dell’ambiente
- Sistemi di gestione e valorizzazione degli scarti, e di analisi del ciclo di vita dei prodotti
e della ecoefficienza
- Protezione e ricostruzione ecologica delle zone critiche e allo stesso tempo
preservazione delle aree protette
- Sistemazione del territorio, delle infrastrutture e delle utilities
- Costruzioni
- Salute
- Agricoltura, sicurezza alimentare
- Biotecnologie
- Materiali, processi e prodotti innovativi
- Materiali avanzati
- Tecnologie avanzate di conduzione dei processi industriali
- Tecnologie e prodotti meccanici di alta precisione e sistemi mecatronici
- Tecnologie nucleari
- Prodotti e tecnologie innovative destinati ai trasporti e alla produzione di automobili
- Attività spaziali e sicurezza
- Sfruttamento delle attività spaziali
- Applicazioni spaziali
- Tecnologie e infrastrutture aero-spaziali
- Tecniche per la sicurezza
- Sistemi e infrastrutture per la sicurezza
- Ricerca socio-economica e umanistica
- Nuovi metodi manageriali, di marketing e sviluppo imprenditoriale per la competitività
gestionale
- Qualità dell’educazione
- Qualità dell’occupazione
- Capitale umano, culturale e sociale
- Patrimonio materiale/immateriale, turismo culturale, industrie creative
- Disuguaglianza socio-umana e disparità regionali
- Tecnologia, organizzazione e cambiamento culturale
- Abitazioni
153
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
Tabella 34. Il Programma Innovazione
Obiettivo
Obiettivi
conseguenti
Incrementare l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e l’assimilazione ad
opera della produzione dei risultati delle ricerche, per accrescere la
competitività economica nazionale e migliorare la qualità della vita
1. Rafforzare la capacità di innovazione delle imprese e il loro contributo
nella creazione di nuovi prodotti, valorizzando i risultati della ricerca
grazie ad una applicazione sul mercato
2. Stimolare le partnership tra attori economici e istituti di ricerca
3. Sviluppare le capacità di confronto tecnologico tra università
4. Implementare l’agenda strategica elaborata all’interno della
piattaforma tecnologica
5. Creare e sviluppare infrastrutture di innovazione
6. Sviluppare la qualità delle infrastrutture e del management
Il programma “Innovazione” finanzia progetti iniziati e svolti dalle imprese orientate alla
crescita della capacità di innovazione, sviluppo tecnologico e assimilazione nella produzione
dei risultati della ricerca. Il programma è destinato a:
- Agenti economici in partnership con enti di RSI e enti di traferimento tecnologico
- Enti di pubblica amministrazione locale in partnership con enti di RSI e enti di
trasferimento tecnologico
- Agenti economici, enti di amministrazione pubblica locale, enti di trasferimento
tecnologico e enti in RSI
- Enti in RSI in partnership con agenti economici, enti di amministrazione pubblica centrale
o locale ed enti di trasferimento tecnologico
Entro la fine del 2007 sono stati presentati 294 progetti, di cui ne sono stati finanziati 137,
con un budget di 200 milioni di lei.
Specificamente, il programma “Innovazioni” finanzia quanto segue:
- Creare dei prodotti e delle tecnologie secondo le esigenze degli agenti economici
- Creare e/o sviluppare infrastrutture di innovazione:
- Parchi scientifici e/o tecnologici
- Centri di trasferimento tecnologico
- Centri di brokerage, negozi della conoscenza
- Sostenere l’offerta di servizi di sopporto all’innovazione
- Favorire lo sviluppo dell’infrastruttura con certificati di qualità
- Supportare l’accreditamento di laboratori di test e analisi
- Implementare e sviluppare il sistema di management della qualità
- Sostenere la creazione e lo sviluppo di reti innovative
- Supportare le attività delle piattaforme tecnologiche
- Organizzare concorsi nei settori con ottimo potenziale a livello nazionale.
154
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Il budget di stato destinato al Piano Nazionale II al fine di finanziare ricerca, sviluppo e
innovazione all’interno del paese, ammonta complessivamente a 15000 milioni di lei,
suddivisi tra le seguenti voci di finanziamento:
Tabella 35. Budget nazionale per la ricerca, per settori
Settori
Risorse Umane
Capacità
Idee
Partnership nei principali ambiti
Innovazione
Sostegno alle Istituzioni
1350
2025
2700
5400
2025
1500
Budget
milioni di RON
milioni di RON
milioni di RON
milioni di RON
milioni di RON
milioni di RON
Fonte: Piano Nazionale di Ricerca e Sviluppo di Romania
I programmi finanziati dai fondi nazionali, sono di norma controllati da un Centro Nazionale
di Gestione, in questo momento i programmi sotto osservazione sono i seguenti:
- CORINT (Programma per la cooperazione e i partenariati internazionali);
- ESTROM (Programma ambientale per la scienza e la tecnologia in Romania);
- PROGRAMUL 4 (Programma di partenariato nei settori prioritari);
In relazione alla ricerca avanzata invece, i progetti in fase di sviluppo sono:
- CEEX M1-Biotech
- CEEX M1-Infosoc
- CEEX M3-Promovare.
In relazione al programma CORINT per la cooperazione e i partenariati internazionali, lo
scopo principale é quello di fornire un valido appoggio all’integrazione della comunità
scientifica e tecnologica romena nel quadro della comunità internazionale ed europea,
attraverso la crescita dei parametri di eccellenza, l’armonizzazione delle pratiche nazionali
di sviluppo del potenziale scientifico e tecnologico in accordo con i piani internazionali, la
crescita di attività di RSI efficienti e allo stesso tempo assicurando tecniche moderne nel
settore della ricerca e del management.
Per ottenere risultati ragguardevoli, il programma CORINT, prevede una serie di condizioni
minime, senza le quali, il perseguimento degli obiettivi preposti dal programma potrebbero
essere compromessi: in primo luogo la presenza di collaboratori internazionali nei
programmi di ricerca nazionale, seguita da una integrazione della rete di ricerca ad alti
livelli con piani europei e mondiali e forme di coinvolgimento di risorse esterne in ricerca e
sviluppo. I principali obiettivi che il programma CORINT intende perseguire riguardano il
rafforzamento delle capacità domestiche di ricerca, lo sviluppo e la crescita di un potenziale
155
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
scientifico e tecnologico efficiente e l’applicazione dei risultati ottenuti, risultati eccellenti di
piani nazionali scientifici e tecnologici in un contesto globale, stimolare la partecipazione di
ricercatori stranieri in programmi nazionali di ricerca e sviluppo.
Il programma ESTORM, nato dalla collaborazione con la Fondazione Nazionale Svizzera della
Scienza, l’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione e il Ministero per l’Educazione
e la Ricerca, attraverso il finanziamento di 9 progetti, comprende studi scientifici sul grado
di inquinamento dell’acqua, concentrandosi sugli effetti negativi che ne derivano per
l’ambiente e la salute delle persone.
Di maggiore interesse ai fini del nostro studio, risulta essere invece il Programma 4, in
favore di partenariati nell’ambito di RSI, che trova applicazione nel Piano Nazionale di
Ricerca, Sviluppo e Innovazione II, approvato con la legge 475/2007 per il periodo 20072013. In assoluto questo piano rappresenta il principale strumento messo a disposizione
dall’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica per
l’implementare della strategia
nazionale in relazione a RSI. Lo scopo del Programma 4 é quello di creare le condizioni per
una migliore collaborazione tra istituti di RSI, agenti economici e unità amministrative
pubbliche, al fine di trovare valide soluzioni ai problemi identificati. Il programma ha come
obiettivo la crescita della competitività in ricerca e sviluppo, con l’intento di stimolare
partenariati nei settori prioritari, in particolare quello tecnologico, attraverso prodotti e
servizi innovativi. L’obiettivo é perseguito attraverso due differenti tipologie di progetti,
progetti complessi e progetti complessi all’avanguardia, nello specifico sono 9 le direttrici
oggetto di ricerca: ICT, energia, Media, sanità, agricoltura e sicurezza alimentare,
biotecnologie, produzione e prodotti innovativi, spazio e sicurezza e infine ricerca
socioeconomica e umanistica.
Per quanto riguarda la ricerca d’eccellenza, il progetto CEEX M1-Biotech, che rientra nel
modulo 1 del programma ricerca e sviluppo complesso, tratta l’area tematica
“alimentazione, agricoltura e biotecnologie”. Lo scopo del programma é quello di ottenere
sviluppi considerevoli nella scienza e nel high-tech, da un lato mediante l’impiego di un
consistente numero di risorse umane e di materiali ad alto valore aggiunto e dall’altro
attraverso il rispetto alle conformità europee nella ricerca in relazione a priorità, obiettivi ed
attività. Nello specifico il progetto CEEX M1 punta sul perseguimento dei seguenti obiettivi:
la crescita qualitativa e in termini di performance delle attività in R&S, il rafforzamento di
partenariati di lunga durata tra le istituzioni partecipanti, sia nel settore pubblico che
privato e lo sviluppo equilibrato di attività e infrastrutture di ricerca e sviluppo, attraverso la
progressiva eliminazione delle disparità regionali sul piano interno. Dal lato delle relazioni
tra consorzi, istituti e organismi, é auspicata la realizzazione di progetti grazie alla
collaborazione di istituti, centri di ricerca, dipartimenti, riconosciuti per lo svolgimento di
attività di ricerca ad alto valore qualitativo, allo stesso tempo é prevista la partecipazione di
società del settore pubblico e privato con capacità di ricerca riconosciute e specializzate e la
presenza di ricercatori, dottorandi e post-dottorandi altamente qualificati.
Un altro progetto avviato all’interno del Programma ricerca di eccellenza, é il “CEEX M1Infosoc”, impegnato nell’area tematica “tecnologia dell’informazione e della comunicazione”.
Lo scopo prioritario di questo progetto, come nel caso precedente, é quello di ottenere
risultati ragguardevoli in relazione alle scienze e alle nuove tecnologie, attraverso il
156
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
dispiegamento di risorse umane e materiali ad alto valore aggiunto, nel rispetto dei dettami
europei in materia. In particolare si intende favorire la crescita di RSI in Romania, offrendo
in questo modo risultati ed esperienza di primo rango nell’ambito scientifico e tecnologico
che se trasferiti sul piano socioeconomico possono tradursi in una crescita della
competitività economica. Ulteriori interventi riguardano il sostegno alla formazione, allo
sviluppo e all’integrazione nei settori cardine, l’accelerazione nel processo di allineamento e
integrazione tra tecnologia ed agenti economici secondo i criteri stabiliti dall’Unione
Europea, il consolidamento della rete di istituti di R&S. Anche per questo progetto gli
obiettivi principali riguardano la crescita qualitativa delle attività di R&S, lo sviluppo di reti
di relazioni tra istituti ed altri enti pubblici e privati, e chiaramente la riduzione del gap in
ricerca e sviluppo tra le varie regioni del paese in termini di attività svolte e di infrastrutture
disponibili.
Infine sempre all’interno del programma ricerca di eccellenza, il progetto “CEEX M3Promovare”, prevede la promozione di partecipazioni a programmi di ricerca europei e
internazionali. Lo scopo del progetto é quello di accrescere la visibilità del paese a livello
internazionale e comunitario nel settore scientifico e di promuovere la ricerca interna in
conformità con i parametri europei e internazionali. Gli interventi auspicati al fine di
ottenere i risultati auspicati, da un lato riguardano lo sviluppo delle reti a livello europeo
nelle varie aree tematiche di interesse, la creazione di connessioni tra programmi nazionali,
l’estensione di attività di R&S svolte in comune, inclusi i progetti comuni in relazione al
Programma Quadro 7 dell’UE; dall’altro incrementare le visite di lavoro tra personale
scientifico e di ricerca altamente qualificato, le partecipazioni a sessioni in preparazione di
progetti per programmi europei e internazionali, lo scambio di personale, risultati e di
esperienze nel settore della ricerca e dello sviluppo di profitto, visite e stage di formazione e
di ricerca e l’organizzazione di manifestazioni scientifiche e di promozione con la
partecipazione di personalità di spicco internazionale.
6.3.
Piani di finanziamento per il supporto all’innovazione (2007-2013)
6.3.1. Finanziamenti strutturali all’innovazione attraverso i P.O.
Programma
Operativo (P.O.)
Finanziamento all’innovazione
Programma
Operativo Settoriale
(POS) “Sviluppo
delle Risorse
Umane”(POS SRU)
Nell’asse prioritario nr. 1 “Sviluppo e formazione a sostegno della
crescita economica e dello sviluppo sociale basato sulla
conoscenza”, sono presenti:
- La misura 1 “Accesso a istruzione e formazione professionale
iniziale di qualità”, che vuole offrire un supporto all’innovazione e
allo sviluppo degli strumenti e dei meccanismi volti a migliorare
l’accesso all’istruzione e alla formazione professionale iniziale;
- La misura 2 “Qualità nel sistema universitario”, prevista a
sostegno di una rete che include università, istituti di ricerca e
imprese per lo sviluppo del sistema universitario, assicura invece
la formazione dei ricercatori.
- La misura 5 “ Programmi di dottorato e post-dottorato a favore
della ricerca” punta sulla crescita della capacità degli studiosi di
157
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
rispondere ai bisogni d’innovazione delle imprese, oltre che a
sostenere le operazioni di “spin out” e “spin off”.
POS “Crescita della
Competitivà
Economica”
È previsto nel POS l’Asse Prioritario 1: “Un sistema innovativo di
produzione”, che mira a fornire supporto ai fattori di competitività
tangibili e intangibili, al fine di promuovere: l’accumulo di capitale,
i servizi specializzati, il know-how, management, l’accesso al
credito e all’innovazione tecnologica. Il tutto in modo da poter
rispondere alle continue esigenze del mercato, per quanto riguarda
sia la gamma che la qualità dei prodotti. Le misure di intervento
sono relative agli investimenti produttivi e alla preparazione delle
aziende, soprattutto delle PMI, ad entrare in concorrenza sul
mercato, in considerazione che le stesse necessitano di strumenti
per l’accesso ai finanziamenti e per lo sviluppo di un sistema
imprenditoriale.
L’Asse Prioritario 2 “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per
la competitività” persegue la crescita della capacità di ricerca
attraverso lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. Si cerca
anche di attirare giovani dotati di alte qualifiche, sia in istituti di RS
che per società con dipartimenti di ricerca. Le misure previste
concernono:
- i partenariati tra università, istituti di ricerca e imprese, al fine di
ottenere risultati applicabili in economia;
- investimenti per le infrastrutture in RSI e per l’accesso delle
imprese alle attività di RSI (in particolare le PMI).
Programma
Operativo Regionale
(POR)
L’importanza dell’innovazione è inclusa nell’Asse Prioritario 4, che
prevede il consolidamento dell’ambiente d’affari regionale e locale,
attraverso il sostegno allo sviluppo delle infrastrutture di supporto
agli affari regionali (come laboratori d’affari e parchi industriali) e il
sostegno alle iniziative delle PMI.
Nell’ asse Proritario 2 “Miglioramento della qualità e dell’efficienza
dei servizi pubblici forniti, con un accento sulla frammentazione”,
Èprevista la voce 2.2 “Miglioramento della qualità ed efficienza dei
servizi finanziari in favore dell’implementazione di certi processi
attraverso la tecnologia dell’informazione”.
POS “Sviluppo della
Capacità
Amministrativa”
6.3.2. Altri programmi a sostegno dell’innovazione
Programma CEEX
Destinato alla ricerca di eccelenza, con scadenza prevista per il quarto trimestre 2009, il
programma CEEX include 4 moduli specializzati, che hanno reso possibile la realizzazione di
1404 partnership, da cui sono derivati 400 nuovi prodotti-tecnologie-servizi, 99 prodottitecnologie-servizi ammodernati e 31 proposte di brevetto. Inoltre sono stati inaugurati 278
laboratori di test e si sono creati 13 organismi di certificazione, a cui vanno sommati 240
progetti di valutazione di conformità e 542 specialisti formati per tale scopo. Dal punto di
vista delle risorse umane, sono state creati 57 programmi post-dottorato a livello nazionale,
158
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
33 posti di lavoro per studiosi laureati presso università straniere decisi a rientrare in
Romania e sono stati formati 1243 specialisti nel ramo del management e
dell’amministrazione in ricerca. E infine sono sono state approvate 31 proposte in relazione
a progetti internazionali con partners romene.
Programma INFRATECH
Il Programma INFRATECH prevede il finanziamento
di progetti per lo sviluppo di
infrastrutture e servizi con riguardo all’innovazione e al trasferimento tecnologico.
Attualmente funzionano a livello nazionale 21 piattaforme tecnologiche che sono integrate
in piattaforme europee. Nel contempo fino al 2007 sono stati finanziati 12 centri di
trasferimento tecnologico.
Programmi di ricerca delle autorità pubbliche locali – Programmi settoriali
Il budget pubblico annuale stanziato in favore delle attività di RSI nel 2006, ammonta
complessivamente a 360 milioni di euro, ed é stato allocato tra i più importanti enti
dell’amministrazione pubblica centrale, aventi responsabilità nei settori di RSI:
-
Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù (80.95%)
Accademia Romena (8.19%)
Ministero delle Economie e delle Finanze (3.94%)
Ministero della Difesa (2.84%)
Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (2.69%)
Ministero dell’Ambinete e dello Sviluppo Sostenibile (0.99%)
Altri ministeri (0.39%)
Tra i più rilevanti programmi settoriali di RS gestiti dall’amministrazione pubblica centrale
troviamo:
- PS di RS del Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù, iniziato nel 2004, per
sostenere la realizzazione degli obietivi strategici di sviluppo a livello settoriale.
- PS di RS del Ministero delle Economie e delle Finanze, che rappresenta uno strumento di
implementazione delle priorità, in relazione allo sviluppo del settore industriale in RSI.
Allo stesso tempo il programma ha previsto la creazione di 10 imprese per attività di RSI,
l’acquisto di attrezzature e impianti al fine di ammodernare l’infrastruttura di RSI di 7
istituti e infine sono stati finanziati 50 progetti di RSI a cui hanno partecipato 600
studiosi.
Nel periodo 2007-2013, le risorse addizionali per il finanziamento di progetti settoriali in RSI
veranno forniti dai fondi strutturali, attraverso due programmi: da una parte il Programma
Operazionale Regionale 2007-2013 e dall’altra il Programma Operazionale Settoriale per la
Crescità della Comeptitività 2007-2013.
Programmi nucleari in RS
159
6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S
I programmi nucleari in RS sono stati lanciati nel 2003, per finanzare le attività di RSI
svolte da istituti nazionali di alto profilo.I finanziamenti dei programmi nucleari nel 2008: in
conformità alla Decisione di Governo n. 137/2003, il finanziamento dei programmi nucleari
avviene su base annuale e stabilisce per ogni programma un’autorità di stato di riferimento,
nel limite dei fondi stanziati per tale scopo. Tramite l’art. 68 dell’Ordinanza di Governo n.
57/2002 è stabilito che il budget annuale per un programma nucleare “..non può essere
inferiore al 20% e nemmeno superiore al 60%” dei redditi d’attività provenienti da RS
l’anno precedente. L’ammontare del finanziamneto accordato ai singoli programmi nucleari
si basa sulle seguenti considerazioni:
- La valutazione annuale del programma della commissione di specialità del Collegio
Consultativo per RSI
- La struttura del personale nel 2007 (n. Dottori/ n. Dipendenti)
- Il valore stimato delle attività di RS nel 2007.
In un secondo momento, sono stati ricalcolati i punteggi di ogni programma nucleare e ne
sono stati approvati 41 che saranno finanziati entro la fine del 2008. Il finanziamento dei
programmi nucleari viene effettuato in 2 momenti distinti:
- Fase 1 (gen 2008): finanziamento di tutti i programmi pari al 20% del valore previsto per
l’attività di RS nel 2007, che rappresenta 102.010.270 lei.
- Fase 2 (maggio 2008): il valore derivante dalla differenza risultata dal ricalcolo del
punteggio.
Programma di Grant per la Ricerca Scientifica
Tale programma è stato lanciato nel 1996 e fa riferimento agli obiettivi relativi al
miglioramento delle condizioni per formare e perfezionare le risorse umane del settore RS.
Attraverso questo programma, condotto a partire dal 2002 ad opera del Consiglio Nazionale
della Ricerca Scientifica dell’Istruzione Universitaria, si vuole accentuare l’importanza della
connessione dei programmi di ricerca con quelli di preparazione universitaria e postuniversitaria e nel contempo favorire la mobilità dei giovani studiosi, sia a livello interno che
esterno al paese, assicurando in questo modo, al loro ritorno, il proseguimento dell’attività
interrotta precedentemente allo stage.
Il programma sostiene anche la formazione e lo sviluppo delle carriere scientifiche e delle
squadre di ricerca ad alto vaore aggiunto.
Programma IMPACT
Il programma IMPACT, previsto per il periodo 2006-2010, offre supporto in preparazione dei
finanziamenti dei fondi strutturali e dei progetti a sostegno della crescita della competitività
delle imprese attraverso attività di RS e di sviluppo dell’infrastruttura in RSI, soprattutto a
livello regionale. Entro il 2007 il programma ha avuto 3 sessioni di valutazione, a cui hanno
partecipato 950 progetti, di cui ne sono stati selezionati 630, con un valore di circa 50
milioni di lei, che saranno finanziati dai fondi strutturali tramite il POS-CCE/componente
RSI.
160
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Seconda parte: repertorio dei centri di ricerca
161
162
7. Schede dei centri
7.1.
Agro-alimentare
Institutul de Bioresurse Alimentare (Istituto di Biorisorse Alimentari)
Anno di costituzione
2000
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca nell’ambito agroalimentare al fine di accrescere la qualità degli alimenti e
dell’alimentazione e garantire la sicurezza alimentare. In particolare gli ambiti di sviluppo
della ricerca sono: biodisponibilità nutrizionale, valutazione rischio di produrre composti
tossici sul processo alimentare, sviluppo di trattamenti terapeutici nel caso di allergie
alimentari, realizzazione di prodotti alimentari ecologici, incidenza degli organismi
geneticamente modificati sugli alimenti.
Linee di ricerca in corso
- Creazione di una rete per l’applicazione di approccio multidisciplinare per lo sviluppo
sostenibile e la gestione dell’agricoltura organica in Romania,
- Rafforzare la partecipazione dei paesi mediterranei nell’ambito degli alimenti,
dell’agricoltura e delle biotecnologie,
- Sviluppo di una comunità di ricerca sulla conoscenza base dell’economia bio.
Servizi offerti
Effettua ricerche e studi nel settore dell’industria alimentare. Fornisce consulenze nel
settore agroalimentare. Offre studi e valutazioni in relazione a prodotti alimentari
dietetici, ecologici o con un destinatario particolare.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- A livello nazionale ha partecipato al Piano Nazionale di Ricerca, Sviluppo e Innovazione
(Program Agral,Relansin Biotech, Viasan), al Programma di Ricerca di Eccellenza
(modulo I, III, IV), al Piano Settoriale di Ricerca e Sviluppo; al Piano Nazionale di RSI
2007-2013
- A livello internazionale ha partecipato al Programma Quadro di Assistenza nella ricerca
europea
- Membro dell’Associazione Internazionale di Scienze e Tecnologie Cerealicole.
Esperienze internazionali
Organizzazione di eventi scientifici con la partecipazione di personalità riconosciute a
livello internazionale.
INCDA Institutul National de Cercetare-Dezvoltare Agricola (Istituto Nazionale
di Ricerca-Sviluppo Agricolo)
163
7. SCHEDE DEI CENTRI
Dettagli sull’organizzazione
Strada Nicolae Titulescu, nr.1
Oraşul Fundulea, 91520
Tel: (4)021 3150805; 0242 642080; 0722 386223 – Centrala, 021 3154040
Direttore Generale
Tel./fax: 0242 642044; 021 3110722;
e-mail: [email protected]
[email protected]
Anno di costituzione
2006
Istituti/imprese associate
- ADAM, France/INRA CNES,
- COPBIL, Greece
- Martonvasar Institute and Debrecen Institute - Hungary
- CIMMYT Mexico & Turkey.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Opera nella ricerca in agricoltura, in particolare nella ricerca e nello sviluppo di alcune
categorie di prodotti: cereali, raccolti industriali e di foraggio. Risolve i problemi prioritari
dell’agricoltura romena servendosi di un approccio scientifico.
Servizi offerti
- Realizzazione di varietà e ibridi in piccoli cereali, mais, sorgo da granella, legumi a
chicco, raccolti industriali e raccolti di foraggio;
- Sistemi di gestione nella elaborazione del raccolto;
- Moltiplicazione dei semi;
- Servizi scientifici e tecnici;
- Informare gli agricoltori degli sviluppi della ricerca scientifica.
Modalità di erogazione dei servizi
- Organizzazione di appezzamenti dimostrativi con nuove varietà e sequenze
tecnologiche;
- Formazione degli agricoltori su vari temi attuali;
- Accesso a campi sperimentali e aree dimostrative per gli agricoltori, seguito da
dibattiti;
- Pubblicazioni su riviste e organizzazione di seminari.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Il dipartimento dell’Istituto di ricerca collabora con enti internazionali, quali: FAO, AIEA,
CIMMYT, Eucarpia, ISTA, ISO. Inoltre, intrattiene 45 collaborazioni bilaterali con altri
stati, per la realizzazione di varietà di grano e ibridi di girasole e mais.
Esperienze internazionali
Ha partecipato ai Programmi Scientifici Europei (COST, COPERNICUS, GRESO, ADAM,
COPBIL).
164
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la patata e la barbabietola da
zucchero di Brascov
Dettagli sull’organizzazione
Strada Fundaturii n. r2
500470 Brasov
Tel: 0040268476795
Fax: 0040268476608
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
2005
Istituti/imprese associate
- Coopera con centri di ricerca e università romene e straniere,
- Coopera con la Federazione Nazionale Romena della Patata,
- Associazione Europea per la ricerca della patata,
- Centro Internazionale per la patata.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Sviluppo varietà per patata e barbabietola da zucchero,
- Migliorare le tecnologie per la coltivazione di patata e barbabietola da zucchero.
Linee di ricerca in corso
- Conservazione e miglioramento del patrimonio genetico della patata, della barbabietola
da zucchero, delle piante medicali,
- Creare nuove varietà di patata e barbabietola da zucchero attraverso metodi
tradizionali o metodi basati sulle risorse tecnologiche ed ecologiche disponibili,
- Migliorare la qualità della patata e delle biotecnologie,
- Elaborazione di tecnologie integrate e differenti per la coltivazione della patata e della
barbabietola da zucchero, con un basso consumo energetico ed economico,
- Metodi di diagnosi e controllo delle principali malattie legate a queste colture,
- Uso delle tecnologie dell’informazione per la gestione e il marketing della patata e della
barbabietola.
Linee di ricerca future
Sviluppo ulteriore delle linee in corso di attuazione, apportando sempre nuovi
miglioramenti.
Servizi offerti
- Controllo tecnologico dell’erbaccia nei campi di barbabietola da zucchero,
- Tecnologie moderne per la coltivazione della barbabietola da zucchero, ottimizzando la
produzione,
- Tecnologie moderne per la fertilizzazione della barbabietola da zucchero,
165
7. SCHEDE DEI CENTRI
- Creazione di 9 varietà della barbabietola da zucchero,
- Creazione di 34 varietà di patata,
- Tecnologie non inquinanti per la crescita della patata.
Modalità di erogazione dei servizi
Attraverso la produzione di prodotti su misura, la concessione di nuove tecnologie e
prototipi.
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
- Potato varieties ROCLAS, RUSTIC, CORONA, CIBIN, RENE, CASIN, MURESAN, COLINA,
CARPATIN, BRASOVEAN, MAGURA, MUNCEL, SEMENIC, SUPER, CATI
- Planting sprouting potatoes machine
- Sugar beet varieties R-Poli 1, R-Poli 7, POLIROM, BRASOV, STUPINI, MONOROM,
BRASOV – 519, BARSA, ANDRA
- Chicory (Cicorium intybus) variety TRANSILVANIA
- Common valerian (Valeriana officinalis) variety MAGURELE 100
- Garden poppy (Papaver rhoes) variety SAFIR
- Caraway (Carum carvi) selected population De GHIMBAV
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Rete di ricerca nazionale S.C.D.C. Targu-Secuiesc, S.C.D.C. Miercurea Ciuc
- Partecipazione al gruppo di lavoro Beta dell’Istituto Nazionale per le Risorse Genetiche
di Roma.
Esperienze internazionali
- Organizzazione di manifestazioni scientifiche internazionali (Seminario Internazionale di
Etnofarmacologia di Brascov del 2003 e del 2006 e il Seminario Internazionale EAPR),
- Partecipazione a manifestazioni scientifiche quali: workshop sulla produzione della
patata di Varsavia del 2005, la Conferenza Triennale EAPR XVa edizione di Amburgo e
la Seconda Conferenza del Gruppo della Patata e della rete Beta di Bologna.
Universitatea de Stinte Agronomice si Medicina Veterinara Bucaresti
(Università in Scienze Agronomiche e di Medicina Veterinaria di Bucarest,
Facoltà di Agricoltura)
Dettagli sull’organizzazione
Bulevardul Marasti nr.59,
Bucuresti, Cod: 011464
Tel: +40 (21) 318 22 66
Fax: +40 (21) 318 22 88
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1852
Istituti/imprese associate
- ISFRADA Istituto Superiore Franco-Romano Agroalimentare e per lo Sviluppo Agricolo
- ISA Groupe
166
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Gembloux Facoltà Universitaria delle Scienze Agronomiche
Università degli Studi di Bologna
Le Groupement Qualité Nord-PAs de Calais
Universytet Przyrodniczy Lublinie
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Agricoltura e agronomia
Linee di ricerca in corso
Studi in agronomia per l’applicazione nel settore produttivo, allo sviluppo e alla ricerca.
Fornire supporto alle attività agricole, in particolare in legumicoltura, pomicoltura,
viticoltura e zootecnica e nella conservazione e produzione di prodotti agricoli,
soprattutto in zone montane
Servizi offerti
Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio; Consulenza agricola;
Commercializzazione per le aziende nel trattamento fitosanitario e delle sementi.
-
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Adesione al Programma Leonardo da Vinci dell’Unione Europea; Collaborazioni con altre
università europee
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private e
sponsorizzazioni.
Università di Craiova, Facoltà di orticoltura
Dettagli sull’organizzazione
Strada Calea Bucuresti nr.165
1100 Craiova
Tel: +40(40 51) 59 70 48
Anno di costituzione
1947
Istituti/imprese associate
- L’università di Craiova é affiliate a prestigiose associazioni di accademie internazionali:
- EUA – Associazione delle Università Europee,
- IAU –Associazione Internazionale delle Università,
- IAUP – Associazione Internazionale dei Rettori Universitari,
- AEUA – Associazione Univeristaria Arabo-Europea,
- AUF –Agenzia Universitaria Francofona,
167
7. SCHEDE DEI CENTRI
- BSUN – Rete Universitaria del Mar Nero.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Agricoltura e agroalimentare
Linee di ricerca in corso
- Studi in agronomia per l’applicazione nel settore produttivo, allo sviluppo e alla ricerca
- Fornire supporto alle attività agricole, in particolare in legumicoltura, pomicoltura,
viticoltura e zootecnica e nella conservazione e produzione di prodotti agricoli,
soprattutto nelle zone montane.
Servizi offerti
Formazione universitaria e post-laurea, Ricerca e studio.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, progetti di ricerca e mobilità.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Sviluppo di partnership straniere all’interno dello Spazio Europeo dell’Educazione
Superiore; affiliazione al sistema LMD, in accordo con la Dichiarazione di Bologna.
Esperienze internazionali
- Ad opera del personale docente e dei ricercatori dell’Università:
- 6 libri pubblicati all’estero,
- 62 articoli pubblicati nei giornali ISI,
- 787 articoli pubblicati in volumi di differenti Conferenze Internazionali.
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private e
sponsorizzazioni.
Universitatea de Stinte Agricole si Medicina Veterinaria “Ion Ionescu de la
Brad” (Università delle scienze agricole e della medicina veterinaria)
Dettagli sull’organizzazione
Mihail Sadoveanu Alee
Iasi, 700490, Romania
Tel: 0040 232 275070 o 274933
Fax: 0040 232 260650
E-mail: [email protected], [email protected]
Anno di costituzione
1912
Istituti/imprese associate
Università di alcuni paesi europei e non: Bielorussia, Belgio, Repubblica Ceca, Egitto,
168
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Moldavia.
Per l’elenco completo:
http://www.univagro-iasi.ro/index.php?lang=en&pagina=pagini/5_acorduri.html
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca volta a consentire l’applicabilità dei suoi principali aspetti e il trasferimento
dell’innovazione e della tecnologia, al fine di soddisfare le richieste presenti e future in
agricoltura, con riguardo al piano moldavo, alla catena montuosa di Moldavia. Aree di
intervento:
- Tecnologia delle specie agricole,
- Filiologia delle piante: protezione, genetica e miglioramenti,
- Ricerca economica in agricoltura.
Linee di ricerca in corso
- Scoperte genetiche e fisiologie vegetali;
- Valutazione solare e qualità ambientale nei lavori di miglioramento idrico
- Miglioramento di tecnologie agricole rispetto alle specie più coltivate;
- Accrescere l’efficienza e la qualità di prati degradati;
- Controllo integrato di malattie e pesti;
- Ottimizzazione delle strutture di produzione agricola nel sistema agricolo
- Marketing di prodotti agroalimentari e agricoli
- Creazione di catene, linee, varietà ed ibridi di alta qualità e produttività.
Servizi offerti
Insegnamento e Ricerca
Modalità di erogazione dei servizi
Natura più o meno business-oriented dell’ente
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- AUF Agenzia Universitaria Francofona;
- EUA Associazione delle Università Europee;
- IAESTE Romania, Associazione Internazionale per lo scambio fra studenti di esperienze
tecniche.
Esperienze internazionali
Molti docenti dell’università hanno conseguito titoli Honoris Causa da università straniere
di fama internazionale e ricevuto premi internazionali, come ad esempio: Conferenza
ISTRO "Gestione Solare per la sostenibilità”.
Fonti di finanziamento
I finanziamenti sono forniti di norma da: Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica per
l’Educazione Superiore, dall’Autorità per la Ricerca Scientifica, da Programmi Bilaterali e
Programmi Internazionali.
169
7. SCHEDE DEI CENTRI
Università “Lucian Blaga” di Sibiu, facoltà di Scienze Agrarie, Ambientali e di
Protezione Ambientale
Dettagli sull’organizzazione
Str. Ion Ratiu nr. 5-7
Sibiu, 550012
Tel: +40 (269)21.13.38
Fax: +40 (269)21.25.58
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1844
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Agrario; Ambientale; Biotecnologico.
Linee di ricerca in corso
- Biotecnologie per valorizzare la produzione dell’industria alimentare,
- Produzione di alimenti per categorie speciali di consumatori,
- Produzione agroalimentare ecologica,
- Nuove varietà di piante,
- Biotecnologie per la conservazione alimentare,
- Biotecnologie per la protezione delle piante,
- Conservazione del potenziale genetico delle risorse naturali autoctone e le biodiversità,
- Ricerca interdisciplinare legata al sole, agli animali e agli alimenti.
Servizi offerti
Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Adesione ad un Programma di mobilità internazionale dei ricercatori
- Collaborazioni con altre università europee tramite accordi bilaterali.
Esperienze internazionali
Partecipazione a conferenze internazionali o con la partecipazione di personalità
internazionali, realizzazione di articoli ad opera del personale docente e dei ricercatori
dell’Università, accreditati a livello internazionale dall’ISI.
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici nazionali e internazionali, quelli nazionali provengono
dal Consiglio Nazionale di Ricerca Scientifica dell’Accademia Superiore, l’Autorità
Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Agenzia per il Centro di Sviluppo Regionale,
mentre quelli internazionali derivano dal programma FP7 e MATRA.
170
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Università in Scienze Agronomiche e Medicina Veterinaria del Banato,
Timisoara
Dettagli sull’organizzazione
Calea Aradului nr. 119
Timisoara
Tel: +40 256 – 494023
Fax: +40 256 – 200296
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1945
Istituti/imprese associate
- ISFRADA Istituto Superiore Franco-Romano Agroalimentare e per lo Sviluppo Agricolo
- ISA Groupe
- Gembloux Facoltà Universitaria delle Scienze Agronomiche
- Università degli Studi di Bologna
- Le Groupement Qualité Nord-PAs de Calais
- Universytet Przyrodniczy Lublinie.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Genetica; Biotecnologie in agricoltura; Miglioramento delle varietà; Gestione dei sistemi
di agricoltura bio-ecologica.
Linee di ricerca in corso
- Sviluppo di nuove colture ed ibridi per specie agricole, attraverso metodi classici e
l’ingegneria genetica,
- Applicazione di tecnologie sostenibili in agricoltura e orticoltura,
- Miglioramento di sistemi integrati di protezione dei raccolti,
- Miglioramento, preservazione e sistemazione di suoli fertili,
- Prevenzione e controllo dell’inquinamento in agricoltura,
- Ottenimento di piante modificate geneticamente,
- Studio di componenti chimiche applicabili all’industria agroalimentare,
- Ricerca della scienza del cibo,
- Produzione di qualità per l’agroalimentare,
- Protezione della fauna e degli anomali domestici,
- Prevenzione e controllo delle malattie degli animali,
Linee di ricerca future
- Sviluppo della biodiversità nella Romania dell’Est,
- Uso di germi locali per l’ibridazione,
- Uso di varietà semiclonate nelle piante vegetali e ornamentali,
- Miglioramento delle tecnologie per un’agricoltura sostenibile.
Servizi offerti
171
7. SCHEDE DEI CENTRI
Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Adesione al Programma Leonardo da Vinci dell’Unione Europea,
- Cooperazione scientifica regionale con università simili in Serbia-Montenegro e
Ungheria.
Esperienze internazionali
Partecipazione del personale docente a seminari e conferenze internazionali,
riconoscimento di articoli scientifici su scala internazionale.
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Consiglio Nazionale per la Ricerca
Scientifica, la Fondazione per la Scienza Europea e il programma FP7. Altre fonti di
finanziamento derivano da tasse universitarie e donazioni private.
Stazione per la ricerca e lo sviluppo degli alberi da frutto di Baneasa, Bucarest
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Ion Ionescu de la Brad no 4
1st District Bucharest
Tel: +40212330613
Fax: +40212307681
Email: [email protected]
Anno di costituzione
1978
Istituti/imprese associate
- ISHS
- Società Orticoltura Romena
- Hortus
- Fruit Growers Society
- Eucarpia
- ESNA
- IOBC
- EUFRIN
- Probios
- Società di Orticoltura del New Jersey - USA.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Genetica, Floricoltura, Biotecnologie, Protezione delle piante, Irrigazione, Agrotecniche,
Agrochimica.
172
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Linee di ricerca in corso
- Preservare il plasma germinale di albicocche, pesche e nettarina,
- Creare nuove varietà di albicocche, pesche e nettarina, sviluppando resistenza alle
malattie,
- Prova genetica della qualità dei frutti,
- Studi sull’interazione della resistenza genetica dei frutti,
- Risoluzione problemi biotecnologici,
- Analisi genetica delle caratteristiche economiche di fragole e frutti di bosco,
- Uso di biostimolatori per la crescita degli alberi e delle piante ornamentali,
- Studi sui metodi di irrigazione per albicocche, pesche, ciliege per le zone meridionali
della Romania.
Linee di ricerca future
- Introduzione di nuovi registri e patenti per varietà in piani pilota,
- Protezione fitosanitaria in sistemi integrati,
- Monitoraggio della cura e della fertilizzazione del sistema ecologico degli alberi da
frutto,
- Monitoraggio degli elementi che riflettono la qualità del suolo,
- Controllo delle erbacce.
Servizi offerti
- Allestire e mantenere frutteti e colture di fragole, more e ribes,
- Creare e mantenere giardini, vicoli e prati,
- Consulenze ortoculturali,
- Analisi agrochimiche,
- Analisi biochimiche.
Modalità di erogazione dei servizi
Fornitura di prodotti su misura, assistenza tecnica e consulenza.
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
- Albicocche - 11 varieta’ registrate: Olimp; Excelsior; Dacia; Comandor; Favorit; Rareş;
Carmela; Viorica; Valeria; Nicuşor; Adina.
- Peach - 11 varieta’ registrate: Flacara; Splendid; Superba de toamna; Congres;
Triumf; Victoria; Antonia; Amalia; Alexia; Eugen; Dida.
- Nectarine - 2 varieta’ registrate: Tina; Mihaela
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Collaborazione con altre Istituzioni Romene: ASAS, ICDP, ISTI di Bucarest, OSIM,
USAMV, l’Università BIOTERRA, ICPA di Bucarest,
- Collaborazione con Istituti Internazionali: Centro di Ricerca Agronomica di Montpellier,
Istituto di Coltivazioni Arboree di Bologna, Università degli Studi della Basilicata,
Dipartimento di pomologia dell’Università di Davis California.
Esperienze internazionali
Collaborazione internazionale con Cina, Argentina, Spagna, Francia, Bulgaria, Cile e Usa.
Vincita di competizioni internazionali come il Special Award 2002 di Toronto, Il grande
premio tedesco per la pesca, presentato oltre 95 articoli scientifici per manifestazioni
173
7. SCHEDE DEI CENTRI
all’estero, la partecipazione a 20 congressi e seminari internazionali e 10 esposizioni
nazionali e internazionali, pubblicato oltre 10 libri, 3 brochure e 3 cataloghi.
Università in Scienze Agricole e di Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca
Dettagli sull’organizzazione
Calea Manastur nr.3-5
Tel: 0264-596384
Fax: 0264-593792
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1869
Istituti/imprese associate
- Università di Agricoltura di Tirana,
- Univerisità Boku di Vienna,
- Accademia Gorki di Agricoltura,
- Università di Toronto,
- Accademia di Scienze Agricole e Forestali di Herei (Cina),
- Università di Neuchatel,
- Università di Bordeaux, Maison Alfort, Strasburgo,
- Scuola Superiore di Agricoltura di Angers,
- Università di Perugina, Bologna, Bari, Napoli, Teramo
- Università di Brema, Stoccarda, Friburgo
(vedi: http://www.usamvcluj.ro/en/html/international/partners.html).
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Agricoltura; Orticoltura; Zootecnica e biotecnologie;Veterinaria
Linee di ricerca in corso
- Controllo, miglioramento e ricostruzione della fertilità del suolo,
- Uso sostenibile delle risorse del suolo,
- Meccanizzazione tecnologica del lavoro agricolo,
- Integrazione delle tecnologie per la protezione delle colture, assicurando la qualità del
raccolto,
- Miglioramento delle tecniche di estrazione,
- Biotecnologie per migliorare l’orticoltura delle piante,
- Nuove tecnologie nell’orticoltura delle piante,
- Miglioramento genetico e di gestione delle risorse genetiche,
- Biotecnologie di riproduzione degli animali.
Servizi offerti
- Formazione universitaria e post-laurea: studi accademici di lunga e breve durata,
174
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Master,
- Elaborazione di ricerche e studi,
- Progetti di mobilità internazionale per studenti e ricercatori.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Adesione al Programma Erasmus, Leonardo da Vinci dell’Unione Europea; Collaborazioni
con accademie europee e strutture che si occupano di agricoltura; Creazione di relazioni
con studenti altre università straniere: Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna,
Francia, Svizzera.
Esperienze internazionali
Pubblicazioni internazionali su riviste del settore e partecipazione a conferenze e seminari
internazionali
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
ma in particolare aderendo allo svolgimento di progetti di ricerca internazionale ed
europea, attraverso i seguenti finanziatori: CNCSIS, ANSTI, ASAS, World Bank, INCO
Copernicus, NATO. Altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni
private e sponsorizzazioni.
175
7. SCHEDE DEI CENTRI
7.2.
Aerospaziale
Institutul National de Cercetari Aerospaziale “Elie Carafoli” (Istituto Nazionale
di Ricerca Aerospaziale)
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Iuliu Maniu Nr. 220
settore 6, Bucuresti, Romania
Tel: (+40)-(21)-4 34.00.83
Fax: (+40)-(21)-434.00.82,
[email protected]
Anno di costituzione
1991
Istituti/imprese associate
- SCRATCH Servizi alle PMI per la Collaborazione nella Ricerca Tecnica
- CIRS Centro Internazionale di Ricerca Scientifica
- Study Sphere
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Sviluppo di una ricerca di base volta a incrementare le conoscenze nel campo
aerospaziale e aeronautico, in relazione all’aerodinamica, al volo e ai sistemi dinamici,
alle strutture aerospaziali, all’aereoelasticità, alla resistenza dei materiali utilizzabili in
attività aeronautiche e aerospaziali
- Sviluppo della ricerca tecnologica applicata, per il successo delle tecnologie e dei
materiali aerospaziali, delle attrezzature elettroniche in meccanica idraulica, dei modelli
sperimentali nel settore aeronautico e aerospaziale, dei controlli di piani, attrezzature,
piattaforme e stazioni aerospaziali.
Servizi offerti
- Svolgimento di attività associate al settore aeronautico ed aerospaziale: assistenza
tecnica, consulenza, supporto scientifico e tecnico, test di esecuzione in relazione a
particolari servizi, rilascio di certificati di qualità
- Realizzazione di studi che contengono strategie, previsioni, valutazioni, attendibilità,
accertamento dei velivoli e degli strumenti di volo
- Svolgimento di attività di formazione professionale nell’ambito aereo: organizzazione di
diplomi e attività di dottorato, di corsi educativi aerospaziali
- Sviluppo di attività di ricerca con applicazione industriale, nei programmi aerei e
aerospaziali.
Certificazione di qualità
Certificazione ISO 9001
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- ICAS Consiglio Internazionale per le Scienze Aeronautiche
176
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- IMEKO Confederazione di Misurazione Internazionale
- AIAA Istituto Americano di Aeronautica
Esperienze internazionali
L’affiliazione ad alcune importanti organizzazioni internazionali specializzate
Institute for Space Sciences (Istituto delle Scienze Spaziali)
Dettagli sull’organizzazione
P.O.Box MG-23
Ro 077125, Bucharest-Magurele
Phone: +(4021)457.44.71
Fax: +(4021)457.58.40
E-mail: [email protected].
Anno di costituzione
1990
Istituti/imprese associate
- Istituto Aeronautica Spaziale di Bruxelles
- Università Normale Hua-Zong di Wuhan
- Università karlovo di Praga
- Istituto di Fisica Atmosferica dell’Accademia Ceca
- Istituto della Fisica Extraterrestre Max Plank di Berlino
- Laboratorio delle Collisioni Atomiche e Molecolari dell’Università di Parigi Sud Orsay
- Laboratorio Aime Cotton dell’Università di Parigi Sud Orsay
- Dipartimento di matematica dell’Università di Cergy Pontoise
- Dipartimento di fisica dell’Università di Bologna
- Istituto di Tecnologie e Studio delle Radiazioni Extraterrestri di Bologna
- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna e del Gran Sasso
- Istituto della Ricerca Nucleare di Dubna
- Istituto degli esperimenti fisici dell’Accademia Slovacca delle Scienze di Kosice
- Università di Lund
- Università Cantaya di Ankara
- EMBRY - RIDDLE Università Aeronautica della Florida
- Università di Pittsburgh, Dipartimento di fisica e astronomia.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca aerospaziale; Ricerca nell’ingegneria aerospaziale; Ricerca tecnologica avanzata
sulla gravità, microgravità e le dinamiche spaziali.
Linee di ricerca in corso
- Nell’astrofisica e fisica teorica, nella cosmologia, nei raggi cosmici e nell’astrofisica
nucleare, i principali ambiti tematici sono: fisica atomica e molecolare nello spazio
177
7. SCHEDE DEI CENTRI
cosmico, sistemi dinamici, meccanismi di equilibrio statistico, fase di transizione e
modelli solubili, modelli cosmologici standard e non, formazione ed evoluzione delle
strutture cosmologiche, parametri cosmologici, topologia del campo magnetico,
astrofisica nucleare
- L’ingegneria aerospaziale in relazione alla percezione remota e alle tecnologie spaziali,
allo sviluppo di tecniche di computazione e di trattamento nell’elaborazione dei dati dal
satellite include quali aree di studio: creazione di dispositivi per l’acquisizione di dati a
bordo, dispositivi di verifica precedenti al lancio, sviluppo di software
- Nella ricerca gravitazionale sono previsti studi sui metodi teorici per la scoperta di
strutture gravitazionali e spazio-temporali, ricerca avanzata e applicata per sensori
inerziali sensibili, accelerometri dinamici e statistici e studio delle traiettorie degli
oggetti cosmici.
Servizi offerti
Ricerche e studi nel settore aerospaziale, collaborazioni a progetti
Modalità di erogazione dei servizi
Rapporti, ricerche, organizzazione di seminari e conferenze
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
ROSA Agenzia Spaziale Romena; ESA Agenzia Spaziale Europea; NASA Amministrazione
Nazionale Aeronautica e Spaziale; RAG Guida Aerospaziale Russa.
Esperienze internazionali
- Partecipazione a missioni spaziali internazionali (INTERBALL, CLUSTER, FAST, PLANCK,
AM S, SPOrt)
- Collaborazione ad esperimenti di fisica e astrofisica (MACRO, NOTTE-2, SLIM, OPERA,
ANTARES, BRAHMS, LHC)
- I ricercatori dell’Istituto hanno partecipato ad un piano di mobilità internazionale.
Agentia Spatiala Romana (Agenzia Spaziale Romena)
Dettagli sull’organizzazione
- ROSA Headquarters
21-25 Mendeleev St.
sector 1, 701681 Bucharest
Tel. +40-21-3168722
Fax. +40-21-3128804
- ROSA Research Centre
220 Iuliu Maniu Blvd.
776194 Bucharest
Tel. +40-21-4340079
Fax. +40-21-4340082
www.rosa.ro
Anno di costituzione
1991
178
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Istituti/imprese associate
Altre Agenzie Spaziali con cui collabora:
ASI Agenzia Spaziale Italiana
BNSC Centro Spaziale Nazionale Britannico
COSPAR Comitato sulla Ricerca Spaziale
CSA Agenzia Spaziale Canadese
NASA Amministrazione Nazionale Aeronautica e Spaziale
CNES Centro Nazionale di Studi Spaziali
Istituto di Ricerca Spaziale Danese
Dipartimento di Ricerca Aerospaziale Tedesco
ESA Agenzia Spaziale Europea
Agenzia Spaziale Spagnola
ASA Agenzia Spaziale Austriaca
NASDA Agenzia Spaziale Giapponese
Agenzia Spaziale Norvegese
CERT Centro Studi e di Ricerca di Tolosa
DLR Dipartimento di Ricerca Aerospaziale Tedesca
IKI Istituto di Ricerca Spaziale Russo.
Istituti con cui collabora:
Istituto Internazionale di Scienze Spaziali
LaNLR Laboratorio Aerospaziale Nazionale Olandese
SSC Cooperazione Spaziale Svedese
Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Aerospaziali
Istituto per le Scienze Spaziali
Istituto Nazionale di Ricerca Aerospaziale "Elie Carafoli"
Istituto Astronomico
Istituto di Geodinamica
Laboratorio di Ricerca Gravitazionale
Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Politecnico dell’Università di Bucarest
Istituo Nazionale di Metereologia e Idrologia
CRUTA
Institute of Optoelectronics - Remote Sensing Department
Istituto sui Fluidi Complessi
Laboratorio dei Fluidi Magnetici
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo di Microtecnologie
Istituto Nazionale per le Bio-Tecnologie
Byodinamics Centro UNESCO.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- coordinare la ricerca nazionale spaziale e l’applicazione dei programmi in materia
- promuovere lo sviluppo spaziale
-
179
7. SCHEDE DEI CENTRI
- rappresentare il governo romeno nella cooperazione spaziale internazionale
- sviluppare progetti specifici orientati alla ricerca.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Agenzia Spaziale Europea
- Comitato delle NU sull’uso pacifico dello spazio cosmico
- Rappresentante Nazionale del COSPAR
- Rete dei Centri di Ricerca e di Educazione in Europa Centrale, Orientale e Sud Orientale
- Membro del Forum delle Agenzie Spaziali
- Accordi Bilaterali di Cooperazione con l’Italia, la Bulgaria e l’Ucraina.
Esperienze internazionali
Collaborazioni nella realizzazione di progetti con altri Istituti ed enti operanti nel settore
aerospaziale su scala internazionale, stipulazione di accordi bilaterali con altri stati e
appartenenza a un network internazionale per lo scambio di informazioni nel settore.
Universitatea Politehnica Bucuresti – Facultatea de Ingineria Aerospatiala
(Università Politecnico di Bucarest, Facoltà di Ingegneria Aerospaziale)
Dettagli sull’organizzazione
Str. Polizu nr. 1-7
settore 1, 011061, Bucarest
Telefon: +4021-402 38 14
E-mail: [email protected].
Anno di costituzione
1971
Istituti/imprese associate
CESAER Conferenza delle Scuole Europee per la Ricerca e l’Insegnamento dell’Ingegneria
Avanzata; EUA Associazione delle Università Europee; AUF Agenzia Universitaria
Francofona.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Costruzioni Aerospaziali; Sistemi a propulsione; Strumenti e attrezzature di bordo
Linee di ricerca in corso
- Dinamiche di computazione dei fluidi
- Aerodinamiche industriali
- Dinamiche di volo e di stabilità
- Aeroelasticità e interazione della struttura fluida
- Miglioramento dei motori dei jet.
Servizi offerti
Insegnamento e ricerca nel settore aerospaziale
Modalità di erogazione dei servizi
180
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Corsi di insegnamento, pubblicazioni, seminari
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Fa parte della comunità accademica internazionale, con l’intento di accrescere valori
morali, educativi, scientifici e culturali. Intrattiene collaborazioni con ben 74 università di
27 stati d’Europa, America, Asia ed Africa.
181
7. SCHEDE DEI CENTRI
7.3.
Biotecnologie
Istituto di Ricerca Biologica Cluj-Napoca
Dettagli sull’organizzazione
Repubblicii 48
3400 Cluj-Napoca
Tel/fax: +40 64191238
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1958
Istituti/imprese associate
- Istituto Nazionale di Scienze Biologiche,
- Agenzie di Scienza, Tecnologia e Innovazione con il patrocinio del Ministero
dell’Istruzione.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca di base della tassonomia di piante e animali; Ricerca di base in ecologia e
fisiologia
Linee di ricerca in corso
- Biologia del suolo (studi faunistici, tassonomici ed ecologici sul suolo, uso della fauna
del suolo nel biomonitoraggio e biorimedio degli ecosistemi)
- Entomologia (studi faunistici ed ecologici, evoluzione dei filogeni, comportamento degli
insetti)
- Microbiologia, enzimologia, ecologia del suolo, dei sedimenti,
- Biorimedi tecnologici dei suoli,
- Tassonomia di gruppi di alghe e struttura delle comunità delle alghe,
- Biologia molecolare,
- Aspeti biochimici e fisiologici,
- Fitosociologia ed ecologia delle piante
Servizi offerti
Ricerca e studio, Partecipazione a progetti
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Svolgimento di progetti a livello nazionale: ricerca faunistica e zoogeografica carpatica,
relazioni endocrine-immunità in mammiferi e uccelli.
Istituto di ricerca e organizzazione silvica di Voluntari
Dettagli sull’organizzazione
Sos. Stefanesti 128
O77190 Voluntari
182
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Judetul Ilfov, ROMANIA
Tel: (021) 350 32 38...350 32 44
Tel/Fax: (021) 350 32 45
[email protected], www.icas.ro
Anno di costituzione
1933
Istituti/imprese associate
L’ICAS è membro IUFRO (International Union of Forest Research Organizations), EFI
(European Forest Institute), IPGRI (International Plant Genetic Resources Institute),
ISTA (International Seed Testing Association) si EARSeL (European Association of
Teledetection Laboratory).
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Ricerca scientifica: include più sottosettori: organizzazione delle foreste, ecologia
forestiera, genetica forestiera, meccanizzazione dei lavori silvici, monitoraggio e
protezione delle foreste, risorse cinegetiche.
- Progettazione: si occupa della progettazione tecnologica e degli investimenti.
- Produzione: fa riferimento alla gestione delle basi sperimentali e alla valorizzazione
della produzione.
Servizi offerti
- Ricerca fondamentale e applicata in settori specifici d’attività:
- Genetica
- Ecologia
- Biodiversità
- Silvicoltura
- Entomologia
- Fitopatologia
- Cinegetica
- Assistenza tecnica riguardo:
- Applicazione dei risultati della ricerca in produzione, per settori d’attività specifici
- Soluzione operativa dei problemi del settore silvico
- Consulenza per problemi specifici del settore silvico
- Elaborazione di strategie, norme tecniche e istruzioni per il settore silvico
- Elaborazione di studi di impatto e bilanci ambientali
- Elaborazione di progetti relativi ai lavori di investimento
- Misurazioni topografiche
- Pubblicazioni e lavori grafici su internet
- Documentazioni tecniche per ottenere finanziamenti SAPARD, PHARE, Banca Mondiale,
BERD.
Descrizioni e commenti
L’ICAS è un ente pubblico di interesse nazionale, specializzato in ricerca e
183
7. SCHEDE DEI CENTRI
implementazione di nuove tecnologie nel settore silvico pubblico e privato, con l’obiettivo
di assicurare la gestione durevole delle foreste romene.
184
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
7.4.
Chimica
Istituto di Chimica e fisica I.G. MURGULESCU
Dettagli sull’organizzazione
202 Splaiul Independentei St.
P.O.Box 194
060021 Bucharest - 12, Romania
www.icf.ro
Anno di costituzione
1963
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Struttura delle molecole; Termodinamica; Kinetica; Catalisi; Elettrochimica e corrosione;
Scienza dei materiali ossidati; Chimica suvramolecolare e processi interfasi.
Linee di ricerca in corso
Attualmente, nell’istituto si svolgono 9 programmi e 22 progetti, in 10 laboratori.
Numero e qualifica del personale impiegato
Ricercatori: 39; Ricercatori assistenti: 41; Staff ausiliario: 21; Staff tecnico: 56.
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
Ha ottenuto 2 patenti e 6 premi dell’Accademia Romena.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’istituto ha organizzato eventi scientifici nazionali e ha concluso numerosi accordi
internazionali scientifici.
Esperienze internazionali
- RILEVANTI ESPERIENZE INTERNAZIONALI: I ricercatori dell’istituto hanno pubblicato
fin adesso un numero importante di articoli e studi sia su riviste internazionale ISI che
su riviste dell’Accademia Romena o su altri tipi di pubblicazioni. Hanno partecipato o
sono invitati a partecipare a diverse conferenze:
- 13th International Conference of Physical Chemistry, Bucarest, Romania
- The 5th "International Conference on Sol-Gel Materials: Research, Technology,
Applications", Krakow
- Electronic Structures: Principles and Applications (ESPA 8), Palma de Mallorca, Spain
- 9th International Conference on Fundamental and applied aspects of Phisical
chemistry, Belgrad
- 6th World Congress on Oxidation Catalysis, Lille, France.
Descrizioni e commenti
185
7. SCHEDE DEI CENTRI
L’Istituto per chimica fisica è infatti l’ex Centro di ricerca chimica dell’Academia Romena.
Ha preso il nome poi dal Professore Murgulescu, che ha avuto un contributo
importantissimo allo sviluppo e all’organizzazione dell’istituto. Il professore è il fondatore
della scuola moderna di fisica chimica.
ZECASIN SA
Dettagli sull’organizzazione
Splaiul Independentei nr. 202
settore 6, Bucarest
Tel: +40 213163448
Fax: +40 213125241
Mail: [email protected]
Istituti/imprese associate
- Università Politecnica di Bucarest,
- Università Bucarest,
- Università Petrol di Ploiesti
- Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca,
- Istituto di Fisica Atomica di Magurele,
- Istituto di Chimica e Fisica,
- INCD ECOIND,
- ICECHIM Bucarest,
- ICDEAPA Galati,
- Rompetrol,
- Petrom-Omv,
- OVM ICCPET,
- ICSI Ramnicu Valcea
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca, sviluppo, consulenza; Prodotti chimici e petrolchimici; Biotecnologie; Test,
analisi
Linee di ricerca in corso
CEEX 123/2007–ROMBIV; Progetto Soivin; Progetto 51069/2007- TVDVIC
Servizi offerti
Analisi e test: analisi fisiche, analisi fisico-chimiche, metodi spettofotometrici
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
Processo per ottenere idrocarburi liquidi.
186
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
7.5.
Energia
COMOTI National Research Development Institute for Gas Turbines (Istituto
per Ricerca & Sviluppo Nazionale di Turbine a Gas)
Dettagli sull’organizzazione
220 D Iuliu Maniu Bd.
sector 6, cod 061126, OP 76, CP174
Bucharest, Romania
[email protected]
Anno di costituzione
1985
Istituti/imprese associate
- General Electric
- USA, NUOVO PIGNONE
- G.H.H. RAND, M.T.U. AEROENGINES, DLR
- Istituto Tedesco Spaziale e dell’Aviazione
- SNECMA,
- AIRBUS-F, ONERA, VIBRATEC.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Specializzata nello sviluppo e nell’integrazione della ricerca scientifica, del design
tecnologico, manifatturiero, delle sperimentazioni, dei test di verifica
- Qualificata nel trasferimento tecnologico ed innovativo nel campo dei motori a turbina
per l’aviazione, macchine industriali con turbina a gas e macchine a lama ad alta
velocità
- Verifica l’alta affidabilità di prodotti industriali: apparecchiature potenti, apparecchi a
compressione elettrica o con turbina a gas naturale e gruppi di turbine a gas.
Linee di ricerca in corso
- Motori aerei turbo
- Uso dell’energia con efficienza (attraverso lo studio di unità termiche cogenerative)
- Protezione e pulizia dell’ambiente (attraverso un uso delle risorse naturali ecologico,
razionale ed efficiente; nuove tecnologie e attrezzature per proteggere e tenere pulito
l’ambiente)
- Prodotti speciali (prodotti di difesa e servizi, riduzione del rumore).
Servizi offerti
Risponde alle esigenze della clientela in relazione all’ambito manifatturiero, di assistenza
tecnica, assemblaggio, revisione e riparazione di:
1. motori con turbina a gas industriali e per l’aviazione;
2. compressori ad aria centrifuga elettrici con un flusso di 25.000 Nm³/h;
3. ventilatori ad aria centrifuga elettrici, con un flusso di 10.000 Nm³/h;
4. apparecchi cogenerativi – generatori aturbina elettrica, funzionanti a gas metano, con
187
7. SCHEDE DEI CENTRI
una potenza superiore a 10 MW;
5. macchine a lama ad alta velocità.
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
- CCAE 21-300, Centrifugal air compressor
- GTE 1800, 2 x ST 18 cogenerative plant
- GTE 2000,2 x AI 20 cogenerative plant
- GTC 1000,Natural gas supercharger set
- ECG 7-250,Natural gas centrifugal compressor
- ESC 3,Centrifugal air blower
- ESC 5,Centrifugal air blower
- ESC 10, Centrifugal air blower
- 31 patenti per invenzioni e 10 patenti di applicazione registrate allOSIM
- Medaglia d’oro per 6 invenzioni a Eureka ’98_“ L’Installazione per ottenere aria
compressa”
- Medaglia d’argento per 3 invenzioni a Eureka ’99_“Camera di combustione per la
sperimentazione di installazioni”
- Medaglia di bronzo per 7 invenzioni alla fiera internazionale delle invenzioni di Londra
2000_“Compressore centrifugo con multipli compatti”.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- A livello nazionale ha partecipato ai seguenti programmi:
- Programma 4 del Piano Nazionale per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione II,
- Programma di Ricerca d’Eccellenza,
- Programma nucleare 2003-2005,
- Programma aerospaziale (Terra-Marte analogia nei criteri per i veicoli atmosferici)
- A livello internazionale nei seguenti ambiti:
- Progetto Europeo per lo sviluppo di silenziatori,
- Programma di Ricerca per compressori a centrifuga,
- Sviluppo di nuove metodologie per la protezione degli alimentatori dei jet,
- Sviluppo dell’efficienza delle turbine a gas per motori a turbina industriali,
- Calcolo del rumore dei jet coassiali.
Esperienze internazionali
Ha conseguito un numero rilevante di medaglie e di diplomi ad esposizioni internazionali
tenutesi a Ginevra e Bruxelles, inoltre ha partecipato allo sviluppo di ben 7 progetti
europei con grandi imprese all’interno dei Programmi PC V e PC VI.
S.C. Electrica S.A.
Dettagli sull’organizzazione
Str. Grigore Alexandrescu
settore 1, Bucarest
Tel: +40 212085999
Fax: +40 212085998
188
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Anno di costituzione
1921
Istituti/imprese associate
- RWE Germania,
- Union Fenosa Spagna,
- Partner per i servizi: SISE,
- Partner per la distribuzione: ABB, Alstom, Siemens, Schneider, 3M, Electrputere,
Eximprod, Power Sistems, Pirelli, IPROEB, Electroceramica, TMD Filiasi, ICME, CELPI
- Partenr per la comunicazione: Mobifon, RCS, RDS, Mitel,
- Partenr per l’informazione: SAP, IBM, MICROSOFT, ERSI.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Fornitura di elettricità
Servizi offerti
- Sviluppo dei sistemi tecnologici di distribuzione, comunicazione e informazione,
- Erogazione di elettricità ai clienti,
- Servizi di installazione, design e consulenza,
- Riparazione di attrezzature elettriche
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Partecipazione al Programma di Gestione Energetica per l”Europa Centrale e Orientale,
- Partecipazione nella creazione del Mercato Elettrico Regionale del Sud-Est Europa,
- EURELECTRIC - L’Unione delle Industrie elettriche,
- CIGRE - Consiglio Internazionale dei Sistemi Elettrici ad alto voltaggio,
- CNR CMe - Comitato Nazionale Romeno del Consiglio Mondiale Elettrico,
- ECEEE - Consiglio Europeo per l’Efficienza Energetica
Esperienze internazionali
Partecipazione a progetti internazionali: PHARE, TELMARK
Fonti di finanziamento
Attraverso la partecipazione a progetti finanziati dall’Unione Europea, dai guadagni della
compagnia.
Interesse per collaborazioni con partner esteri
Per attrarre capitale e trasferire tecnologie moderne e pratiche nell’ambito dei servizi
energetici, dell’informatica, con l’intento di diversificare l’attività di portafoglio.
Institutul National de Cercetare-Dezvoltate pentru Tehnologii Criogenie si
Izotopice Valcea (Istituto Nazionale di R&S delle tecnologie criogeniche e
isotopiche)
Dettagli sull’organizzazione
189
7. SCHEDE DEI CENTRI
Strada Uzinei nr.4
Cod:240050
Tel: 0250/732744
Fax: 0250/732746
E-Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1970
Istituti/imprese associate
- Autorità Romena per le Attività Nucleari;
- Unione Generale degli Industriali di Romania - UGIR-1903;
- Società Europea di Fisica;
- Società Romena di Fisica;
- Istituto Internazionale di Refrigerazione di Parigi;
- Sociatà per le Analisi di Rischio d’Europa;
- Società Romena per la Saldatura;
- Camera di Commercio e dell’Industria di Romania.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Tecnologie fisiche ed isotopiche,
- Processi e attrezzature a bassa temperatura,
- Analisi isotopiche, dei gas puri, delle misture di gas e degli elementi di soluzioni
acquose,
- Separazione degli isotopi ad idrogeno,
- Tecnologie criogeniche ed attrezzature,
- Metodi d’analisi,
- Gestione e produzione di servizi.
Linee di ricerca in corso
- Ricerche per ottenere la separazione dell’0 18 usando un processo di distillazione,
- Ottimizzazione nella separazione dell’acqua pesante,
- Monitoraggio delle aree idrologiche usando metodi tecnologici isotopici,
- Misurazione analitica per la determinazione della concentrazione isotopica,
- Metodi di computo per le dinamiche dei gas,
- Studio sulla permeabilità degli isotopi ad idrogeno nelle strutture composte di Pd,
- Metodi e attrezzature per le analisi isotopiche,
- Spettometrie di massa.
Servizi offerti
- Analisi fisico-chimiche di solidi e liquidi
- Controllo della qualità dell’aria per la conservazione di pacchetto di latte in polvere,
- Analisi di misture di gas e gas puri,
- Controllo isotopico dell’Acqua pesante,
- Analisi medie basate sull’uso di cromatografi di massa per gas e rilevatori di massa,
190
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Pulizia dei cilindri,
- Ispezioni ISCIR,
- Analisi dei gas secondo l’ISO 9001 nei laboratori RENAR.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
- Cooperazione nazionale con: Istituto di Chimica Fisica “I.G. Murgulescu” dell’Accademia
di Romania, Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo di Cluj-Napoca, Istituto
Nazionale di Fisica e Ingegneria Nucleare “Horia Hulubei”, Università di Potesti, INVEST
Cernavoda;
- Cooperazione internazionale con: Istituto di Scienze Nucleari VINCA di Belgrado,
L’Istituto Josef Stefan di Lubiana, Istituto Metrologico Gustavo Colonnetti di Torino,
Istituto Internazionale di Refrigerazione di Parigi, Centro di Ricerca Nucleare Belga di
Mol, Università di Antwerp, L’Istituto di scienze Materiali e dei Processi di Ingegneria di
Odeillo.
Esperienze internazionali
Organizzazione di conferenze internazionali, come la quella del 29-31 ottobre 2008 per il
Progresso in Criogenia e separazione Isotopica.
Istituto di Ricerca e Modernizzazione Energetica SPA
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Energeticienilor 8
032092 Bucarest settore 3
Tel: +40 213465241
Fax: +40 213465310
Mail: [email protected].
Anno di costituzione
1960
Istituti/imprese associate
- Comitato Romeno Nazionale del Consiglio Mondiale Energetico,
- Comitato Romeno Nazionale del Consiglio Internazionale sui Sistemi Elettrici Larghi,
- Consiglio Internazionale sui Sistemi Elettrici Larghi,
- Sezione Romena dell’Associazione Europea per l’Energia Eolica,
- Istituto Romeno per lo Sviluppo degli Studi Associati in Energia,
- Centro per la Promozione dell’Energia Pulita ed Efficiente in Romania,
- Associazione Romena per le Politiche Energetiche,
- Associazione Romena per l’Esaminazione non Distruttiva,
- Associazione Romena dei Lavoratori nel Campo della Ricerca e del Design,
- Associazione Romena dei Lavoratori nell’Energia.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
191
7. SCHEDE DEI CENTRI
Efficienza energetica,
Ambiente energetico,
Risorse energetiche rinnovabili (vento, solare, biomasse, biocombustibili),
Materiali pesanti,
Test di attrezzature pesanti,
Strategie energetiche e sviluppo del mercato energetico,
Generazione, trasmissione e distribuzione di processi elettrici classici e
non
convenzionali.
Linee di ricerca in corso
- Sviluppo di tecnologie per l’implementazione delle risorse energetiche rinnovabili:
solare, eolica, geotermica, idrica, biomasse,
- Sviluppo di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica nei settori industriale,
residenziale e del terzo settore,
- Sviluppo di nuovi modelli e di attrezzature per test speciali,
- Sviluppo di tecnologie e algoritmi per diagnosi online e offline,
- Creazione di programmi informatici e database.
Servizi offerti
- Applicazione di patenti per nuovi materiali,
- Servizi di ricerca,
- Servizi I&T per il settore energetico,
- Soluzioni e consultazioni per le risorse energetiche rinnovabili,
- Servizi di ingegneria per le attrezzature termoenergetiche,
- Servizi di ingegneria per trasformatori ad alta potenza,
- Perizie di attrezzature per la commutazione ad alto voltaggio,
- Servizi di ingegneria nel settore idrico,
- Servizi di protezione ambientale nel settore energetico,
- Servizi di efficienza energetica.
-
Modalità di erogazione dei servizi
Consegna di studi, consulenze e perizie, assistenza tecnica
Certificazione di qualità
- Certificazioni SRAC e IQnet in accordo con ISO 9001, no. 308, ISO nr. 1703 e OHSAS
18001 nr 794, per ricerca e sviluppo, ingegneria, esperti, diagnosi, consulenze e
documentazione informata in potere termico, idrico, energia elettrica, protezione
ambientale, automazione;
- Accreditamento RENAR in accordo con ISO 17025, nel campo dei materiali metallici e
chimici, dei combustibili solidi e fluidi, parametri e performance per le installazioni
termiche ed elettriche;
- Autorizzazione ISCIR no. ICPTC1,4,10/TIPA,C?1,2,3/2033 per l’installazione,
l’assemblaggio e la riparazione di boiler,
- Autorizzazione ISCIR no. ICPTC2/TIPA,B/1279,1280 per boiler, impianti di
condizionamento industriali,
- Autorizzazione ISCIR no. ICPTCR5/TIPA,B,E,F/276,188,258,209 per esami indistruttibili
e no. ICPTCR14/TIPA/172 per esami distruttivi,
192
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Autorizzazione ARCE no.8, per complesse valutazioni – classe C,
- Certificato rilasciato dal Ministero del lavoro e della Solidarietà Sociale, che riconosce le
competenze per svolgere determinazioni ambientali, bio tossicologiche e
microclimatiche per i luoghi di lavoro.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Partecipazione e comitati nazionali che appartengono a organizzazioni internazionali nel
settore energetico e ad associazioni nazionali del settore
193
7. SCHEDE DEI CENTRI
7.6.
Meccatronica
Politecnico di Bucarest, Facoltà di Ingegneria Elettrica
Dettagli sull’organizzazione
Splaiul Independentei, nr. 313
settore 6, Bucarest
Tel: +40214029125
Fax: +40214029171
Email: [email protected].
Anno di costituzione
1921
Istituti/imprese associate
- CESAER Conferenza delle Scuole Europee per la Ricerca e l’Istruzione dell’Ingegneria
Avanzata,
- EUA Associazione delle Università Europee,
- AUF Agenzia Universitaria Francofona.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Progettazione di calcolatori e trasformatori elettrici,
- Perizie per il funzionamento, la costruzione e la durata di motori e trasformatori
elettrici utilizzati nell’industria,
- Studi e soluzioni per dispositivi elettrici e macchine elettriche speciali,
- Controllo sensori, algoritmi complessi di controllo, linguaggi di controllo macchina,
- Ottimizzazione di strutture elettromagnetiche per la sperimentazione numerica.
Linee di ricerca in corso
CEEX-168-SISTEOL; PNCDI2-21-075-SHIELDS.
Servizi offerti
Formazione universitaria e post-laurea;Ricerca e studio; Consulenze e perizie;
Progettazione tecnica.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e studio, laboratori
settoriali.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Collaborazioni con università europee con accordi bilaterali. Partecipazione alle reti di
mobilità (ERASMUS, Leonardo da Vinci, Mundus).
Fonti di finanziamento
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
dagli enti responsabili dei progetti per i quali collaborano, altre fonti di finanziamento
derivano da tasse universitarie e donazioni private.
194
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Facoltà di Ingegneria Elettrica e di Scienze Informatiche di Suceava
Dettagli sull’organizzazione
Str. Universitatii nr.13
720229 Suceava
Tel/Fax: +40 230524801
Anno di costituzione
1992
Istituti/imprese associate
Con altre Università Europee che operano nel medesimo settore
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Motori lineari,
- Diagnosi degli errori nella trasformazione e rotazione delle macchine elettroniche,
- Gestione numerica dei sistemi di guida elettrica,
- Modulazione nel campo elettromagnetico,
- Sistemi elettronici digitali e analogici,
- Sistemi di controllo vettoriale nelle macchine elettriche,
- Sistemi per monitoraggi automatici di processi.
Linee di ricerca in corso
- Motori solari e eliotropi autonomi per installazioni solari,
- Micromotori elettrici speciali,
- Motori a induzione lineare a bassa velocità,
- Ricerca in relazione ai fattori climatici e meteorologici,
- Trasmissione dei dati,
- Sistemi di ingegneria del software,
- Sintesi e riconoscimento dei segnali vocali,
- Compatibilità elettromagnetica,
- Processi di segnale digitale,
- Sistemi di vista artificiale per robot industriali.
Servizi offerti
Formazione universitaria e post-laurea,Ricerca e studio.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità, seminari.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Adesione al Programma Erasmus, Tempus e eCASME; Collaborazioni con altre università
europee attraverso lo sviluppo di progetti come il progetto INDEED e TWEEN.
Esperienze internazionali
Realizzazione di Seminari a livello internazionale, come il seminario internazionale di
robotica o quello di ingegneria elettrica e dei convertitori energetici.
195
7. SCHEDE DEI CENTRI
L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca,
altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private.
Istituto di Magurele per la fisica dei laser, del plasma e delle radiazioni
Dettagli sull’organizzazione
105 bis Atomistilor Street
Bucharest-Magurele
P.O. Box MG-7, code 077125, Romania
[email protected]
www.alpha2.infim.ro
Anno di costituzione
1977
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Svolge attività di ricerca in fisica del laser, fisica del plasma, fisica delle rase degli
elettroni e fisica dello spazio cosmico.
Servizi offerti
Attività di ricerca fondamentale ed applicata in sei settori della fisica:
- Dipartimento laser
- Laboratorio di stato solido degli elettroni
- Laboratorio di fisica del plasma a bassa temperatura
- Laboratorio di fisica del plasma e di fusione nucleare
- Laboratorio di acceleratori elettronici.
Descrizioni e commenti
L’istituto fa parte del gruppo dell’ Istituto Nazionale di Ricerca Sviluppo di Bucarest, che
assieme agli altri istituti di ricerca in altri settori della fisica (Istituto di Fisica Atomica) e
alla Facoltà di Fisica formano uno dei maggiori centri di ricerca in Romania, a Bucarest Magurele.
Universita’ Alexandru Ioan Cuza, Facolta’ di Fisica
Dettagli sull’organizzazione
B-dul Carol I, Nr. 11
RO-700506 – Iaşi
www.phys.uaic.ro
196
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
[email protected]
Anno di costituzione
1962
Istituti/imprese associate
Negli ultimi anni, la facoltà ha svolto progetti di ricerca comuni assieme ai collettivi di
prestigio di Francia, Germania, Anglia, Olanda, Austria, Giappone, SUA, Grecia,
Repubblica Ceca, Portogallo, Spania, Belgia, Swizera, Bulgaria e Repubblica Moldova. I
progetti perseguono sia la ricerca scientifica fondamentale che quella apperta per
applicazioni in vari settori interdisciplinari.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Fisica, fisica medicale, biofisica, fisica informatica, fisica tecnologica.
Linee di ricerca in corso
Ricerche su magnetismo e materiali magnetici, fenomeno di trasporto in semiconduttori,
materiali isolanti, optica e spettroscopia, sistemi fisici organizzati, fisica teoretica,
biofisica, fisica medicale.
Linee di ricerca future
La facoltà organizzerà a ottobre 2008 un workshop internazionale per gli studenti in
fisica, su ricerca fondamentale ed applicata.
Numero e qualifica del personale impiegato
62 professori
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
La facoltà di fisica di Iasi organizza ogni anno diverse conferenze e incontri per
professori, studiosi e studenti in fisica.
Esperienze internazionali
Annualmente, più del 20% dei professori e personale di specialità realizzano stage di
documentazione e ricerca presso le università europene, ma anche di SUA, Asia e
Australia. Gli studenti a master hanno borse postdottorali o sono assunti come studiosi
per un perido limitato. Un numero considervole dei professori e del personale di
specialità partecipa a diverse manifestazioni scientifiche internazionali, o occupano
posizioni di professori invitati presso università di prestigio di Francia, Anglia, SUA,
Giappone e Canada.
Descrizioni e commenti
La facoltà di Fisica dell’Università di Iasi è conosciuta e riconosciuta tanto nel paese che
all’estero per i programmi d’insegnamento e ricerca che svolge e non l’ultimo, per la
qualità dei suoi assolventi. Gli assolventi hanno la possibilità di professare come fisici,
197
7. SCHEDE DEI CENTRI
professori, ricercatori, bio-fisici, fisici medicali, ingegneri fisici. All’interno della facoltà
funzionano 2 centri di ricerca certificati, in permanente contatto con il mondo scientifico
mondiale. I finanziamenti europei hanno permesso la dotazione dei laboratori a un livello
che corrisponda alle richieste attuali.
Universita’ di Bucarest, Facolta’ di Fisica
Dettagli sull’organizzazione
Str. Atomistilor, nr. 405
Magurele, Jud. Ilfov
www.fizica.unibuc.ro
[email protected]
Anno di costituzione
1862
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Insegnamento e Ricerca-sviluppo nei settori:
- Materiali e dispositivi elettronici e optoelettronici
- Materiali polimeri, mesofasi e metodi non convenzionali di protezione dell’ambiente
- Nanoscienze – fonti alternativi di energia
- 3nano-sae – alternative energy sources
- Materia nucleare in condizioni estremi
- Fisica atomica e astrofisica
- Biofisica molecolare.
Servizi offerti
Insegnamento, Ricerca-sviluppo
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
La facoltà è iscritta nel programma di mobilità europea ERASMUS. Partecipa o organizza
diversi corsi d’estate, dedicate ai professori, ricercatori e studenti. Ci sono accordi
bilaterali con:
- Istituto Unificato di Ricerche Nucleari – Dubna
- CERN, Geneva
- Università Parigi XI – Orsay e Parigi VI
- Istituto AMOLF – Amsterdam
- Università Politecnica di Torino e Catania
- Università Libera di Brusseles
- Università Hampton – SUA
198
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Laboratorio Nazionale Brookhaven, SUA, ecc.
Esperienze internazionali
La facoltà svolge contratti di ricerca internazionale, all’interno dei programmi TEMPUS,
COST, PAHRE, FP5, FP6, ma anche collaborazioni individuali di certi professori.
Descrizioni e commenti
Studi superiori di fisica hanno avuto inizio nel 1864. Dal 1974 funziona però la Facoltà di
Fisica, accanto all’Istituto Centrale di Fisica, sulla Piataforma Nazionale di Fisica, a
Magurele.
Universita’ tecnica Gheorghe Asachi, Facolta’ di Elettronica e
Telecomunicazioni
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Carol I nr.11
Iasi, Cod postal 700506
www.etc.tuiasi.ro
[email protected]
Anno di costituzione
1990
Istituti/imprese associate
Organizza un corso “Metodi avanzati di lavorazione dei segnali”, in collaborazione
all’Istituto di Microtecnologia dell’Università Neuchatel (Swizera).
Settori di intervento
Base dell’elettronica, elettronica applicata e sistemi intelligenti, telecomunicazioni e
matematica.
Linee di ricerca in corso
All’interno della facoltà attivano 5 centri di ricerca riconosciuti a livello nazioanle e
internazionale, accreditati CNCSIS:
- CERFS – centro di eccellenza per educazione e ricerca in sistemi fuzzy, sistemi
intelligenti e ingegneria biomedicale
- CEP – gruppo di ricerca per elettronica di potere
- COSEN – collettivo di circuiti e sistemi elettronici non lineari
- TELECOM – gruppo di ricerca in telecomunizioni
- MODSIMNANO – centro di ricerca per modellazione e simulazione in nanoelettronica.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
La facoltà partecipa al programma comunitario SOCRATES.
Esperienze internazionali
199
7. SCHEDE DEI CENTRI
Numerose pubblicazioni su riviste ISI. Partecipazione a manifestazioni scientifiche:
- 5th European Conference on Intelligent Systems and Technologies
- International Symposium on Signals, Circuits, and Systems
- European Mars and Planetary Convention
- Simposio anniversario del Seminario "Gr. C. Moisil"
- Primo premio vinto da un squadra formata da 3 studenti della facoltà al concorso di
progettazione di microcontroller, organizzato da “Continental - Siemens VDO Iasi”.
Descrizioni e commenti
L’attività di ricerca all’interno della facoltà di electrotehnica e telecomunicazioni si svolge
piuttosto attraverso i programmi nazionali finanziati dal Ministero dell’Istruzione e della
Ricerca (CEEX, PNCDI), dal Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica
dell’Insegnamento Universitario (CNCSIS), ma anche attraverso programmi
internazionali finanziati dalla Commissione Europea o dalla Banca Mondiale.
Universita’ Politecnica di Bucarest, Facolta’ di elettronica, Telecomunicazioni e
Tecnologia delle Informazioni.
Dettagli sull’organizzazione
B-dul Iuliu Maniu 1-3
cod postal 061071
sector 6, Bucuresti
Local Leu, corp A, et.1
[email protected],
www.electronica.pub.ro.
Anno di costituzione
1920
Istituti/imprese associate
La facoltà collabora tra l’altro con università straniere, ad esempio il prestigioso Istituto
Nazionale di Telecomunicazioni di Parigi o l’Istituto Politecnico Federale di Lausanne.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
I principali settori in cui la facoltà offre preparazione sono: elettronica applicata,
telecomunicazioni, dispositivi, circuiti e macchine elettroniche, tecnologia e fiabilità,
fisica. Per quanto riguarda la ricerca, ci sono alcune direzioni principali che la facoltà
persegue: microprocesori e mcirocomputer, progettazione di circuiti VLSI, dispositivi e
circuiti elettronici, sistemi di microondi e fibra ottica, lavorazione digitale dei segnali,
progettazione di sistemi eletronici assistita dal computer, hardware e software per
acquisti dati, reti e sistemi di telecomunicazioni e trasmissioni dati, sistemi logici
200
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
programmabili intelligenza artificiale, qualità e fiabilità.
Servizi offerti
Formazione universitaria in Elettronica e telecomunicazioni; Computer e tecnologia
dell’informazione; Ingegneria economica. Ricerca e sviluppo.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
La facoltà è inclusa nel programma di mobilità universitaria ERASMUS. Ci sono accordi
bilaterali con università di Austria, Anglia, Belgia, Canada, Cina, Congo, Danemarca,
Egitto, Swizera, Francia, Germania, Grecia, Italia, Giappone, Olanda, Portogallo, USA e
molti altri paesi. L’Università è membro CESAER (Conference of European Schools for
Advanced Engineering Education and Research) dal 2002.
Descrizioni e commenti
La facoltà di Elettronica, Telecomunicazioni e Tecnologia dell’Informazione offre
preparazione universitari in settori diventati lo sostegno della società informazionale e il
motore principale dietro la crescità economica mondiale.
Politecnico di Timisoara, Facolta’ di Elettronica e telecomunicazioni
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Vasile Parvan, nr. 2,
300223, Timisoara, Romania
www.etc.upc.ro
[email protected]
Anno di costituzione
1970
Istituti/imprese associate
Gli studenti possono effettuare tirocini (con vere possibilità poi di assunzione) presso le
aziende di profilo della provincia: Alcatel, Siemens-VDO, Katherein, Romtelecom, Luxten,
Solectron, Connex, Orange, BRD, Dacia, Saft Power Systems, ecc.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ci sono tre settori principali di studio: Elettronica Applicata, Telecomunicazioni e
Tecnologia Audio-Video e Multimedia.
Linee di ricerca in corso
L’attività di ricerca si fa nei tre dipartimenti della facoltà:
- Elettronica applicata – elettronica industriale e roboti, circuiti itegrati analogici e
digitali, applicazioni DSP
201
7. SCHEDE DEI CENTRI
- Comunicazioni – lavorazione dei seganli, dei segnali e delle tecnologie multimedia,
elettronica medicale, radiocomunicazioni
- Misure e elettronica ottica – strumentazione elettronica, sistemi dedicati alla
lavorazione dei segnali
Presso la facoltà funzionano anche centri di ricerca, uno di loro è "Istituto Kathrein
dell’Università Politecnica di Timisoara" (IK-UPT).
Servizi offerti
La Facoltà di Elettronica e Telecomunicazioni forma specialisti in ingegneria e ricerca per i
due settori (elettronica e telecomunicazioni). Un’attenzione apparte si da all’informatica
applicata. La facoltà organizza programmi post-universitari per specialisti che lavorano in
ricerca, industria, insegnamento.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
La Facoltà di Elettronica e Telecomunicazioni assieme al suo personale, è molto
interessata nel mantenere i rapporti esistenti con le università straniere e di crearne altri
nuovi. Tra gli enti con cui la facoltà di Timisoara ha concluso accordi bilaterali sono
università di prestigio nel setore di Finlandia, Francia, Germania, UK, Grecia, Italia,
Serbia. All’interno di questi rapporti si svolgono programmi di cooperazione come:
TEMPUS, COPERNICUS, SOCRATES e LEONARDO, corsi di estate con professori stranieri,
attività comune di ricerca, conferenze internazionali, ecc.
Esperienze internazionali
Si deve notare la partecipazione della facoltà a diverse conferenze, seminari e sessioni di
comunicazioni scientifiche internazionali, come: International Symposium on Electronics
and Telecommunications ETC.
Descrizioni e commenti
La facoltà si propone formare specialisti con una buona preparazione fondamentale nei
settori dell’elettronica e telecomunicazioni, ma nella stessa misura anche nei settori
connessi, in modo di potersi integrare con facilità nell’attività di ricerca o nell’economia di
mercato. Nello stesso tempo, un altro punto di riferimento per la facoltà di Timisoara è di
sviluppare la ricerca e di implicare in una grande misura gli studenti della specilistica o
qualli dal dottorato.
IMAR, Istituto di Matematica “Simion Stoilow” dell’Accademia Romena
Dettagli sull’organizzazione
Calea Grivitei nr.21
010702 Bucarest
Tel: +40 (21) 3196506
Fax: +40 (21) 3196505
Istituti/imprese associate
- Accademia Romena,
202
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
-
Facoltà di matematica e informatica dell’università di Bucarest,
Centro di Studi Avanzati in Matematica,
Società Romena di Matematica,
Scuola Normale Superiore di Bucarest,
Laboratorio di Ricerca nel Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Informazione,
Scuola Nazionale di Algebra,
Laboratorio Europeo CNRS Franco-Romeno.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca scientifica volta a risolvere problemi di matematica pura e applicata, nel quadro
di una ricerca interdisciplinare.
Linee di ricerca in corso
- Progetti nazionali: RP3, POLID, MATAG, ACDC, MDDS, ISAGET, BIOMAT,
- Progetti europei: ESF, Euro-GDR.
Servizi offerti
Studi di ricerca
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Cooperazione internazionale nell’ambito dell’algebra e della geometria; Sviluppo di un
partenariato europeo per uno studio volto a risolvere problemi attuali di analisi
matematica; Network nella community di geometria, nella rete di formazione europea
nella ricerca geometrica e algebrica.
Esperienze internazionali
- Partecipazione a progetti europei: EURROMMAT, MORIMAR
- Partecipazione ai laboratori CNRS.
Fonti di finanziamento
L’istituto riceve fondi pubblici attraverso contratti di ricerca internazionale e contratti di
ricerca nazionale.
Istituto per l’analisi dei sistemi SA
Dettagli sull’organizzazione
Via Nicoale Romanescu, No. 37 C
200738, Craiova, Jud. Dolj
[email protected]
www.inas.ro
Contatti
Dr. Gen. Bogdan Balasa
203
7. SCHEDE DEI CENTRI
Anno di costituzione
1991
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM e servizi connessi; Assistenza e consulenza tecnica di
specialità per vari settori industriali (costruzione di autoveicoli e macchine pesanti,
industria nucleare e di difesa).
Servizi offerti
- Rifornimento di soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM e di servizi connessi
- Assistenza e consulenza tecnica di specialità in diversi settori industriali
- Programmi di RSI attraverso progetti di finanziamento europeo
Esperienze internazionali
La prima partecipazione dell’INAS a un progetto di ricerca europeoè avvenuta nel 1995,
al progetto Copernicus, in partnership con la Skoda Research (Pilsen, Repubblica
Ceca),l’Ikarus (Budapest, Ungheria), l’Institut fur Mechantronics (Chemnitz, Germania).
Descrizioni e commenti
L’INAS Craiova rappresenta uno die principali fornitori di soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM
e di servizi connessi, per l’industria romena. Sin dall’inizio, l’INAS si è fatto notare
tramite la sua orientazione costante su cliente e la sua preoccupazione di portare sul
mercato soluzioni completi e innovativi che corrispondano alle più esigente richieste dei
clienti. In base alla loro esperienza acquista in seguito alle collaborazioni con partners sia
romeni che stranieri, gli specialisti dell’istituto offrono anche consulenza tecnica di
specilaità nel settore CAD/CAM/CAE, servizi di progettazione e analisi per una gamma
estesa di settori industriali, dalla costruzione di autoveicoli e macchine pesanti
all’industria nucleare e di difesa.
INDA
Dettagli sull’organizzazione
Str. Marasesti 30
200494, Craiova – Romania
www.inda.ro
[email protected]
Istituti/imprese associate
L’INDA ha collaborato con società europee da Germania, UK, Serbia e con società
romene del trasporto ferroviario, trasporto urbano, punti di distribuzione dell’energia
elettrica, punti idroelettrici, ecc.
Fatturato medio annuo
2.600.000 euro
Area geografica di competenza
Internazionale
204
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Settori di intervento
Trazione elettrica ferroviaria e urbana; Infrastruttura ferroviaria; Elettroalimentazione;
Foratura terrestra,ecc.
Servizi offerti
L’INDA produce una gamma estesa di attrezzature elettroniche di potere, destinati a
diversi settori.
Certificazione di qualità
SR EN ISO 9001:2001 da parte dell’Autorità Ferroviaria Romena.
ISO 9001:2000 da parte dell’Organismo di Certificazione della Qualità TUV CERT
Rheinland
Descrizioni e commenti
Società privata fondata da un gruppo di specialisti di alta qualificazione nel settore
dell’elettronica di potenza. L’INDA è un produttore di attrezzature elettroniche di potere,
basato sulla propria attività di ricerca-sviluppo. Grazie alle performance e alla qualità alta
dei suoi prodotti, l’INDA è diventata un leader della tecnica romena nella progettazione e
la produzione di attrezzature elettroniche di potere per compagnie ferroviarie,
energetiche, di trasporto urbano, sfruttamenti di carbone in superficia, compagnie di
foratura terrestre.
IPA SA
Dettagli sull’organizzazione
169, Calea Floreasca Str., Building P1
014459 Bucharest
www.ipa.ro
[email protected]
Contatti
Ciprian Valentin Comsa
Anno di costituzione
1960
Fatturato medio annuo
6.216.900 euro
Settori di intervento
- Attrezzature di automatizzazioni industriali
- Attrezzature per il settore energetico
- Tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni
- Attrezzature per il settore dell’ambiente e per il management del rischio
Certificazione di qualità
- ISO 9001:2001 e ISO 9001:2000 da parte della SRAC e IQNet.
- ISO 9001:2001, da parte della CCAS.
- Licenza per attività di progettazione, installazione, manutenzione dei sistemi d’allarme
205
7. SCHEDE DEI CENTRI
contro le infrazioni, dalla Direzione della Polizia di Ordine Pubblico.
- Attestati ANRE
- Autorizzazioni ISCIR
- Attestati dalla Commissione di certiticare le persone fisiche e giuridiche che elaborano
studi di valutazione d’impatto ambientale.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’IPA ha svolto molti progetti nazionali ed internazionali. “Thematic Network Energy in
the Buiet Environment, Integrate efficiency and polluting emission optimization for
thermoelectric plants, Practical training and viable integration of SME's, entrepreneurs,
including disabled, poor persons in work activities generated by Internet: Electronic
Commerce and Internet services” sono soltanto alcuni di essi. Ha partecipato a
conferenze internazionali.
Descrizioni e commenti
Società commerciale di ricerca, progettazione e produzione di macchinari e impianti di
automazione, che svolge progetti sia a livello nazionale che internazionale. I loro prodotti
e le loro tecnologie hanno alla base brevetti, omologazioni e innovazioni propri. Sono
presenti a Cluj, Craiova e Galati. Le attività R&S vengono spesso finanziati con capitale
privato o con i fondi nazionali ed europei del settore della ricerca.
Istituto Nazionale di ricerca e sviluppo per la Tecnologia leggera
Dettagli sull’organizzazione
Via Erou Iancu Nicolae, No. 32B
72996, Bucuresti,
[email protected]
www.imt.ro
Contatti
Dr. Gen. Dan Dascalu
Anno di costituzione
1996
Area geografica di competenza
nazionale
Settori di intervento
Sviluppo delle attività di ricerca per il settore di micro/nano-technologies, con una forte
influenza sullo sviluppo e sulla competitività dell’industria romena.
Servizi offerti
Dipartimento di training IT e cooperazione internazionale:
- applicazione design INTERNET&INTRANET;
- applicazione design per database interattiva;
- design web;
- integrazione di sistemi;
206
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- sviluppo di sistemi, manutenzione IT
- creazione e manutenzione di database elettronice
- consultanza in problemi di IT
- amministrazione della piataforma di comunicazione in networking E-ROOM
Centro per trasferimento tecnologico della tecnologia leggera:
- Sviluppo della micro- and nanotecnologia a mezzo della stimolazione del
trasferimento tecnologico e di innovazione a livello nazionale, e collaborazioni a
livello regionale o europeo.
Parco scientifico e tecnologico per micro e nanotecnologia (MINATECH-RO):
- Trasferimento tecnologico
- Servizi tecnologici, caratterizzazione micro-fisica;
- Corsi in preparazione e stages (incluso training di pratica) nel settore dei
microsistemi, micro e nanotecnologia e microeneregia;
- Assistenza e consulenza per le PMI: informazioni in microenergia;
- Consulenza tecnologica;
- Facilitazione dell’accesso delle PMI romene innovative nelle partnerships europee;
Ricerca e sviluppo
Esperienze internazionali
Partecipazione a una serie di conferenze internazionali: CAS Conference, evento annuale
di IEEE (2005), Micromechanics Europe (2002), le prime due edizioni di MEMSWAVE, il
primo Nanoforum Workshop (2003). A partire dal 2005 ha intensificato la collaborazione
europea attraverso la partecipazione a una serie di progetti FP6.
ICPE SAERP
Dettagli sull’organizzazione
Spl. Unirii, N. 313
030138, Settore 3, Bucarest
www.saerp.ro
[email protected]
Anno di costituzione
1992
Area geografica di competenza
nazionale
Settori di intervento
I prodotti della INCPE SAERP sono:
- attrezzature per trazione umana
- attrezzature per carozze treno
- attrezzature di potenza
- software: programmi di diagnosi e controllo
Numero e qualifica del personale impiegato
Oltre 130 dipendenti
207
7. SCHEDE DEI CENTRI
Servizi offerti
Progettazione, sviluppo e produzione di diverse attrezzature per trasporti e per industria.
Assistenza tecnica per tutti i prodotti. Istruzione del personale del beneficiario. Service e
pezzi di cambio.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
Nel 2005, l’ICPE SAERP ha ricevuto all’interno la manifestazione “Top delle società –
Bucarest”, organizzata dalla Camera di Commercio e Industria di Bucarest, i seguenti
titoli e diplomi:
- Primo posto alla cattegoria “industria di macchine e apparecchi elettrici”, a livello del
settore 3
- Decimo posto alla stessa cattegoria ma a livello di Bucarest
- Terzo posto alla cattegoria “Ricerca-Istruzione”.
Descrizioni e commenti
L’azienda è a capitale integrale romeno ed è specializzata in ricerca, progettazione,
sviluppo e produzione nel settore delle attrezzature per trasporto urbano e carozze di
viaggiatori, dei convertitori statici per servizi ausiliari, delle attrezzature complesse
controlate tramite i DSP, delle automatizzazioni industriali.
SIS International SA
Dettagli sull’organizzazione
Bdul Dacia 149 et 7 ap 16
020057
www.sis.ro
[email protected]
Contatti
Luminita Smarandache
Anno di costituzione
2003
Istituti/imprese associate
Zworld (USA), Iconics (USA), Controlotron (USA), Apollo (USA), EMCO (USA), Accusonic
(USA), Commax (Corea), Keller (Svizzera), Protectowire (USA), Hochiki (Giappone), FCI
(USA).
Settori di intervento
- Automazioni industriali e software
- Sistemi di misura e automazione
- Sistemi di sicurezza
Servizi offerti
Ingegneria; Consulenza; Basic design / detail design; Management di progetti (rapporti
con i clienti); Ricerca e sviluppo ne settore di management dei sistemi; Outsourcing;
Diagnosi.
208
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Certificazione di qualità
ISO 9001
Descrizioni e commenti
La società opera nei settori delle automazioni industriali e del software, dei ssitemi di
misura e automatizzazione, sistemi di sicurezza. Importa dispositivi e tecnologie di
automazione, fornendo servizi di supporto tecnico e distribuzione. I loro prodotti fanno
parte delle categorie: macchinari per sistemi SCADA, applicazioni Filedbus Foundation,
prodotti per automazioni industriali, medi di sviluppo delle applicazioni: Dynamic C,
Genesis 32 Enterprise.
TOTAL ELECTRIC
Dettagli sull’organizzazione
Brasov 500398, B-dul Al.Vlahuta nr.63
Sibiu, 550316, Str. Stefan cel Mare nr.128
www.total-electric.ro
Anno di costituzione
1995
Istituti/imprese associate
La Total Electric collabora con marche di prestigio, che rappresenta sul mercato romeno:
SCHNEIDER ELECTRIC, LEGRAND, ABB, MOELLER, ICME ECAB, VIMAR, VORTICE,
NEXANS.
Area geografica di competenza
Regionale
Settori di intervento
Importazione e distribuzione di materiali elettrici per impianti elettrici, automatizzazioni,
illuminato tecnico, residenziale e stradale, ma anche ventilazione, controllo industriale e
media tensione.
Servizi offerti
Trasporto; Prescrittura; Esecuzione completa a mezzo dei collaboratori; Soluzioni
tecniche
Certificazione di qualità
ISO 9001:2001
Descrizioni e commenti
Total Electric è una marca registrata e rappresenta il primo deposito da materiali elettrici
a Brasov. Un’altra filiale esiste a Sibiu. La società è un importatore e un distributore
regionale, che lavora con alcune delle più importante marche euroepee.
209
7. SCHEDE DEI CENTRI
7.7.
Nuovi materiali
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la Fisica dei Materiali
Dettagli sull’organizzazione
105 bis Atomistilor Street
Bucharest-Magurele
P.O. Box MG-7
code 077125, Romania
[email protected]
www.alpha2.infim.ro
Anno di costituzione
1977
Istituti/imprese associate
L’istituto svolge o ha svolto attività di partnership e cooperazioni bilaterali con
- IPCF-CNR Pisa, Italia
- University of New South Wales, Sydney, Australia
- University of California, Davis, California, USA
- University-Bilkent, Ankara, Turkey
- Instituto de Ciencia de Materiales Madrid, Spain
- Inst. fuer Theoretische, Physik, Univ.Koeln, Germany
- University of Rejkyavik, Island
- Beijing Electron Positron Collider (BEPC) National Laboratory, China
- University of Florence, Italy
- Institut de Materiaux de Nantes (IMN), France
- Gesellschaft fur Schwerionenforschung mbH (GSI), din Darmstadt, Germany
- Institute of Materials Research and Testing BAM Berlin, Germany
- Technic University of Lisabona – Portugal
- Duquesne University Physics Department, Pittsburgh PA, USA
- Istituto Ceramica y Vidrio, Madrid, Spain
- University of Sabanci, Istanbul, Turkey
- University “Claude Bernard”, LPMCN Lyon, France
- University of Bayreuth, Bayreuth, Germany
- Aristoteles University, Thessaloniki, Greece.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
L’attività dell’istituto è concentrata sulla ricerca e sullo sviluppo fondamentale e
applicato, piuttosto nei settori della fisica dello stato solido e della ricerca sui materiali.
210
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Numero e qualifica del personale impiegato
14 supervisori, 89 dottori, 54 studenti, 41 ricercatori assistenti, 32 amministrativi
Servizi offerti
Come Centro di Eccellenza, l’INFM sviluppa per la cooperazione internazionale e per
l’insegnamento di alto livello diversi servizi:
- progetti di RS e networks con il sostegno dell’Unione
- accordi bilaterli
- corsi post-laurea
- ricerca interdisciplinare nelle scienze dei materiali
l’INFM persegue studiare le proprietà fisiche dei nuovi materiali connettati ali prodotti di
alta tecnologia, sviluppare tecniche analitiche e metosi applicati nella scienza dei
materiali, preparare e formare giovani studiosi, studenti, tecnici, collaborare con altri
istituti ed enti di istruzione universitaria, stabilire collaborazioni internazionali.
Esperienze internazionali
L’istituto ha svolto un numero importante di progetti internazionali con le università e gli
istituti parteneri. Ogni anno vengono pubblicate più di 100 articoli su riviste
internazionale piuttosto. Annualmente si registranno anche patenti. L’istituto ha
partecipato a un workshop: Exotic States in Materials with Strongly Correlated Electrons
(Sinaia, Romania, 2007), a MATRAD 2007 International Rountable, al seminario
organizzato a Institute of Solid State Physics, Vienna University of Technology, con
l’argomento Heavy fermion superconductivity and magnetic order in absence of inversion
symmetry: a case study on ternary CePt3Si.
Fonti di finanziamento
La maggior parte dei suoi programmi sono finanziati dai fondi nazionali per RS (Core
Funding Programme, CERES, MATNANTECH, ecc). Altra parte dei fondi arrivano dai
programmi europei dediacti alle accademie.
Descrizioni e commenti
L’Istituto Nazionale per la Fisica dei Materiali è uno dei diaprtimenti che appartengono
all’Istituto di Fisica Atomica (IFA-Bucarest-Magurele), uno dei maggiori centri di ricerca in
Romania. L’INFM svolge ricerche di alto livello in alcuni settori della Fisica Solida e
Scienza dei Materiali. Con un personale di alta qualificazione, l’INFM ha svolto un numero
importante di progetti di RS a livello nazionale ed internazionale.
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per materiali non ferrosi e rari
Dettagli sull’organizzazione
Bul Biruintei 102
Pantelimon, Ilfov
Tel/fax: (401)3522048
211
7. SCHEDE DEI CENTRI
Mail: [email protected]
Anno di costituzione
1966
Istituti/imprese associate
-
Università di Bucarest
Istituto Nazionale di Fisica del Laser, del Plasma e delle Radiazioni,
Istituto di Scienze Spaziali,
SC Electroarges SA
Settori di intervento
Settore metallurgico e dei metalli non ferrosi
Linee di ricerca in corso
- Svolgimento di analisi chimiche, fisicochimiche e strutturali, singole e multiple,
- Adattamento e perfezionamento di metodi analitici per ottenere performance superiori
(velocità, sensibilità e precisione),
- Verifica dei metodi analitici di conoscenza, inclusi quelli degli standard internazionali,
- Elaborazione di nuovi metodi analitici.
Servizi offerti
Elaborazione di ricerche; Analisi chimiche, spettrali, elettrochimiche; Analisi di gas inclusi
nei metalli; Analisi fisica e strutturale.
Modalità di erogazione dei servizi
Corsi universitari e post-laurea, progetti di ricerca e di mobilità
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
12 programmi bilaterali di cooperazione con università d’Europa, Asia e Giappone;
Partecipazione ai programmi Inco-Copernicus, PHARE TTQM, EUREKA, POLECER.
Esperienze internazionali
Partecipazione a prestigiose Conferenze e Congressi nazionali e
Internazionali;Pubblicazione di libri e articoli di riviste scientifiche straniere.
Fonti di finanziamento
Attraverso contratti di collaborazione a progetti
212
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
7.8.
Tecnologie Ambientali
Istituto Nazionale di Chimica Agraria e Protezione dell’Ambiente
Dettagli sull’organizzazione
Bd. Marasti, nr 61
71331 Bucarest
Tel: +40213184349
Fax: +40213184348
[email protected]
Anno di costituzione
1970
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Ricerca di base, strategica e applicata, indagini e monitoraggi a lungo termine rispetto al
suolo e all’agrochimica; Sviluppo di conoscenze sul suolo e l’ambiente.
Linee di ricerca in corso
Sviluppo di studi per ottimizzare le risorse naturali e ambientali
Servizi offerti
- Caratterizzazione e qualificazione delle risorse naturali e ambientali,
- Invenzione e monitoraggio di risorse naturali e ambientali,
- Nutrizione delle piante e fertilizzazione del suolo e delle piante,
- Gestione sostenibile delle risorse naturali: attraverso la riduzione dell’inquinamento del
suolo e lo sviluppo rurale,
- Standard e metodologie delle risorse naturali e ambientali,
- Elaborazione dati sul suolo, l’ambiente.
Modalità di erogazione dei servizi
Offerta di ricerche e studi, consultazioni, esperienze di formazione, servizi di
informazione in agricoltura e trasferimento di tecnologie.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
In contatto con la rete AGRIS e CARIS della FAO e collaborazione con il centro dati del
suolo europeo. Accordi di collaborazione con istituti simili in molti paesi: Albania, Austria,
Bulgaria, Francia, Germania, Ungheria,Israele, Giappone, Polonia, Russia, Slovacchia,
Usa.
Esperienze internazionali
Partecipazione a molti progetti internazionali: progetto Adam, SIDASS, IMPELL, COST,
CORINE, VAMOS.
213
7. SCHEDE DEI CENTRI
7.9.
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
Associazione patronale dell’industria di software e dei servizi IT
Dettagli sull’organizzazione
Spl. Independentei no. 202°
Immobile Softchim
Settore 6, Bucarest 060022
Email: [email protected]
www.anis.ro
Anno di costituzione
1998
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Sostegno, assistenza e consulenza per le aziende romene o straniere che attivano o
intendono attivare sul mercato romeno
Servizi offerti
- Sostegno in identificare partners o business oppurtunities sul mercato romeno
- Informazioni sull’ambiente d’affari romeni
- Informazioni sull’industria romena di software e servizi: mercato, compagnie e
prodotti, direzioni di sviluppo
- Informazioni sul quadro legislativo generale e specifico
- Opportunità di partecipare agli eventi organizzati dall’associazione
- Consulenza sui problemi di risorse umane e fiscalità sul mercato romeno
- Informazioni periodiche sulle possibilità d’affari, eventi, corsi, tendenze e problemi
dell’IT romeno.
Esperienze internazionali
L’ANIS ha partecipato a una serie di conferenze ed eventi nazionali ed internazionali. Tra
l’altro, l’associazione organizza seminari su diversi argomenti del settore. Tra i futuri
eventi a cui parteciperà l’ANIS in piano nazionale sono Mobile Marketing Conference,
Gestione efficiente delle infrastrutture IT&C, IDC IT Security Workshop 2008 - Hacking
Skills I&II. A livello internazionale intende parteciapre a diverse mostre e fiere a Londra,
Milano, Sofia, ecc.
Descrizioni e commenti
L’Associazione Padronale dell’Industria di software e Servizi ANIS è un’associazione
professionale, nongovernativa e nonprofito che rappresenta i produttori di softare e i
servizi associati della Romania. Include oltre 100 compagnie. Gli obiettivi dell’ANIS sono i
seguenti: sviluppare l’ambiente d’affari, implicarsi in azioni legislative con effetto sopra
l’industria di profilo, promuovere la Romania a livello internazionale come paese IT.
214
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
APDETIC - Associazione dei Produttori e Distributori di Attrezzature di
Tecnologia dell’Informazione e Comunicazioni
Dettagli sull’organizzazione
Sos. Oltenitei, nr. 105 A,
settore 4, Bucarest
www.asociatiait.ro
Servizi offerti
- Sostegno a mezzi propri lo sviluppo e il consolidamento delle attività delle compagnie
produttori e distributori di attrezzature IT&C
- Rappresenta gli interessi comuni dei suoi membri presso enti e organismi governativi e
privati
- Rappresenta gli interessi comuni dei suoi membri per quanto riguarda i diritti di autore,
raglementazioni fiscali, ecc.
- Elabora e promuove l’applicazione delle norme di etica e conduita professionale
all’interno delle attività dele compagnie produttori e distributori di attrezzature IT&C
- Contribuisce attivamente, assieme alle altre associazioni ed organizzazioni del settore
IT&C alla formazione della società informazionale in Romania.
Descrizioni e commenti
L’APDETIC è una organizzazione professionale non-profit, che riunisce le più importante
compagnie produttori e distributori di attrezzature di tecnologia dell’informazione e
comunicazioni di Romania. Ha il ruolo di rappresentare gli interessi di essi nel rapporto
con Governo e Parlamento, ma anche con altri enti e organizzazioni di tutto il mondo.
Attraverso la interazione con questi enti, l’APDETIC si propone sviluppare il settore e il
mercato delle attrezature IT&C in Romania.
IMT-Bucarest Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo in Microtecnologie
Dettagli sull’organizzazione
Erou Iancu Nicolae nr. 126 a, 077190 Bucarest, Tel: +40 214908583, Fax: +40
214908238
Anno di costituzione
1993
Istituti/imprese associate
- Comunità per la ricerca e lo sviluppo dei Servizi di Informazione,
- Associazione Internazionale per le aziende e gli istituti operanti nella microtecnologia.
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Tecnologia ITC (nanoelettronica, micro/nanosistemica); Applicazione dell’ITC nel ramo
sanitario, delle comunicazioni, dell’ambiente e della sicurezza; Sviluppo di nuove
tecnologie, nano-bio-tecnologie, nanomateriali, nanostrutture.
215
7. SCHEDE DEI CENTRI
Linee di ricerca in corso
Nanostrutture dei materiali, nanotecnologie e nanostrutture,
Microstrutture e microsistemi per le applicazioni di percezione,
Micro/nanostrutture per le applicazioni biomediche,
Microstrutture per le comunicazioni.
Servizi offerti
- Servizi CAD in Microsistemi e Microelettronica,
- Servizi IT: database interattivi, pagine web su Internet, Intranet, Extranet, realizzare
una piattaforma di comunicazione eRoom,
- Favorire il trasferimento tecnologico,
- Attività di impaginazione elettronica.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’IMT opera come centro della rete MNT su scala nazionale. Coordina due centri di
ricerca: CENOBITE e NANOMATFAB.
Esperienze internazionali
- Partecipazione a conferenze internazionali: CAS, evento annuale IEEE, Micromeccanica
Europa, MEMSWAVE e il primo Nanoforum Workshop
- Pubblicazioni internazionali in inglese: Bollettino Micro e Macrotecnologico, Giornale
romeno per l’Informazione in Scienza e Tecnologia, una serie di libri sulla Micro e
Nanoingegneria.
-
ARIES – Associazione Romena per Industria elettronica e Software
Dettagli sull’organizzazione
Splaiul Independentei, 202 A
Sector 6 Bucuresti
www.aries.ro
[email protected]
Istituti/imprese associate
- JISA - Japan Information Technology Services Industry Association
- ICA - International Cooperation Agency for Korea IT of the Republic of Korea
- SIPPO - Swiss Import Promotion Programme
- SIMSA - Swiss Interactive Media And Software Association
- SEPVE - Association of Information Technology Companies of Northern Greece
- FIWM - Federation of Internet and Web Business in Munich
- FAST – GmbH
- TAITRA - Taiwan External Trade Development Council
- IAEI - Israel Association of Electronics & Information Industries
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
216
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
Promuovere e proteggere l’ambiente degli affari romeni
Promuovere gli interessi professionali e commerciali dei suoi membri
Linee di ricerca in corso
Attualmente stanno svolgendo il progetto SFERA (Structural Founds for European
Regional Advancement), coordinato da Telecom Castilla la Mancha (TCLM) – Spagna. I
partners del progetto sono: Astrium (ASTR) – Francia, SES-ASTRA (ASTRA) –
Lussemburgo, Rose Vision (ROSE) – Spagna, ASTER S. Cons. p.a. (ASTER) – Italia,
Hungarian Association of IT Companes (IVSZ) – Ungheria, Bulgarian Association of
Software Companies (BASSCOM) – Bulgaria.
Servizi offerti
- Servizio di Assistenza per Assicurazione della Qualità
- Servizio di Assistenza per la Proprietà Intelletuale
- Servizio di Assistenza Giuridica
- Standardizzazione
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’ARIES ha svolto attività per la promozione dei prodotti dei suoi membri e dei loro
rapporti d’affari. Per questo ha organizzato nostre di elettrnica e software e incontri
d’affari con enti e società internazionali, tra cui Electronic Industries Asociation, Los
Angeles Regional Technology Alliance, ZVEI, OPIC, Camere di Commercio degli SUA,
Danemarca, Olanda, CNA Veneto.
Esperienze internazionali
L’ARIES ha svolto progetti internazionali sul tema della ricerca e sviluppo in IT&C. Da
menzionare da questi: ISIS, Electrranet, Alipro, Europeast-IST, SEE-Innovation, ISTBonus, Romanian IRC4D.
Descrizioni e commenti
ARIES, associazione delle ditte di elettronica e di software in Romania, punta alla
promozione e alla protezione dell’imprenditoria romena del settore ITC, oltre a tutelare
gli interessi professionali e commerciali dei suoi membri. In Romania ARIES È il gruppo
più influente nel comparto dell’industria elettronica e del software, ed al momento oltre
360 aziende sono tesserate. Un altro obiettivo strategico dell’associazione è
rappresentato dalla promozione dell’immagine dell’industria hi-tech romena sul mercato
internazionale e alla promozione degli interessi delle ditte costituenti.
Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo in Informatica, ICI BUCAREST
Dettagli sull’organizzazione
Str. Maresal Averescu, Nr. 8-10
011455, Bucuresti
[email protected]
www.ici.ro
Contatti
Dr. Gen. Doina Banciu
217
7. SCHEDE DEI CENTRI
Anno di costituzione
1970
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- attività di ricerca-sviluppo-innovazione per programmi nazionali e internazionali;
- trasferimento tecnologico e valorificazione dei risultati delle ricerche nel settore della
Tecnologia dell’Informazione e Comunicazioni;
- sviluppo, implemento e fornimento di servizi informatici incluso nel settore di reti di
computer;
- elaborazione di studi di diagnosi e prognosi rispetto allo sviluppo del settore;
- elaborazione di prodotti e sistemi informatici per vari settori di utilizzo;
- collaborazione con accademie di scienza e istituti simili di altri paesi e con organism
internazionali.
Linee di ricerca in corso
- Sistema compleso integrato in relazione all’educazione per la salute e profilassi –
EDUSAN
- Tecniche avanzate per l’analisi sistematica a livello molecolare di certe malattie
complesse –BIOINFO
- Studio dei prifili dell’espressione genetica e dei biomarker in relazione al cancro del
pancreas
- Integrazione basata su semantica dei servizi pubblici a sostegno dell’ambiente d’affari
- Software basato sui metodi avanzati di decisione per un’agricoltura durevole –RIMOD.
Servizi offerti
- Sistemi informatici complessi / prodotti software / prototipi in aree come: strumenti IT,
salute, trasporto, medio e sviluppo durevole, servizi pubblici, istruzione e cultura,
ambiente d’affari e imprese
- Metodi, modelli, tecniche, tecnologie, metodolgie, standardi specifici al settore di
attività dell’istituto.
Concessioni, brevetti, patenti e licenze
parte dei software e sistemi elettronici svilupati dall’ICI hanno ricevuto licenze.
Certificazione di qualità
Certificazione ISO 9001 per attivita’ di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico che ha
come risultati prodotti, tecnologie, sistemi e servizi nel settore della tecnologia
dell’informazione.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’ICI è membro socio dell’European Software Institute (ESI) e membro delle
organizzazioni europee TERENA, CEENet e CENTR. Dal 1993 fa parte dei programmi ECPECO, COPERNICUS, SAVE, IST, ESPRIT (ha collaborato a più di 49 lavori e studi).
Esperienze internazionali
A partire dal 1993, l’ICI si è implicate attraverso i programmi EC-PECO, COPERNICUS,
SAVE, IST e ESPRIT in più di 40 studi di ricerca europea (progetti, reti di eccellenza,
218
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
gruppi di lavoro). Dal 1997, l’ICI è stato scelto da EuroCASE (Associazione delle
Accademie di Scienza di UE) come “punto di contatto” per il concorso “Premi europei in
IT”. L’ICI ha una serie di diploma conseguiti a diversi manifestazioni scientifici
internazionali, da parte di prestigiosi istituti e università.
Descrizioni e commenti
Istituto nazionale di Ricerca-Sviluppo in Informatica (ICI), con una tradizione e una
presenza attiva di più di 35 anni nell’informatica romena, rappresenta il più importante
istituto di RSI nel settore della Tecnologia d’Informazione e Comunicazioni in Romania.
ICPE ACTEL SPA
Dettagli sull’organizzazione
Via Splaiul Unirii, N. 313
Settore 3, Bucarest, 030138
www.icpe-actel.ro
[email protected].
Contatti
Luminita Popa
Istituti/imprese associate
I partners della ICPE sono la SIEMENS e la SCHNEIDER. La collaborazioen con la prima
risale a 1976, fatto che evidenzia la qualità e la fiabilità dei prodotti ICPE-ACTEL. Con la
Schneider Electric Industries, la ICPE collabora dal 2000.
Fatturato medio annuo
2.983.059 euro
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
- Azionare elettricamente, con mototri a corrente continua diversi tipi di locomotive e
impianti
- Eccitazione statica e regolarizzazione della tensione per generatori sincro ni di media e
alta potere
- Riscaldamento elettrico dei treni
- Riscaldamento elettrico industriale a mezzo di variatori di tensione trifase con
commutazione a tensione zero
- Protezione catodica attiva a corosione delle nave maritime
Numero e qualifica del personale impiegato
60 dipendenti
Servizi offerti
Ricerca; Progettazione; Consulenza; Assistenza tecnica
Certificazione di qualità
SR EN ISO 9001: 2001 (QUALITÀ); SR ENE ISO 14001: 2004 (AMBIENTE)
219
7. SCHEDE DEI CENTRI
OHSASA 18001: 1999 (SALUTE E SICUREZZA OCCUPAZIONALE)
Esperienze internazionali
Nel 2004, al Salotto mondiale dell’inventica, svolto a Brussel, l’IPCA ha vinto la medalia
d’argento per inventica, per “attrezzatura di eccitazione a comando numerica, per
impianti di foratura”.
Descrizioni e commenti
L’azienda è a capitale integrale romeno ed è presente come ex azienda di stato, fondata
nel 1950 e privatizzata nel 1999. L’azienda oggi è specializzata sui sistemi e dispositivi
elettrici per le perforazioni marine e terrestri. Fornisce il90% delle termocentrali e
idrocentrali romene. Dispone di un laboratorio per testare i dispositivi elettrici,
specialmente per i mezi di trasporto.
Istituto Nazionale di Studi e Ricerca per comunicazioni
Dettagli sull’organizzazione
Calea Victoriei, No. 37B
70101, Bucuresti
[email protected]
www.cnscc.ro
Contatti
Dr. Gen. Ion Stanciulescu
Anno di costituzione
1954
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Radiocomunicazioni; Telematica; Reti di comunicazione elettroniche; Valutazione della
conformità; Testi
Servizi offerti
- Studi e ricerche riguardanti le tecnologie e applicazioni avanzati
- Ricerca applicativa e sviluppo tecnologico orientato su problemi specifici
- Studi di diagnosi e prospettive, partecipazione alla elaborazione delle strategie
nazionali
- Valutazione delle conformità e realizzazione dei testi sulle attreazzature di
telecomunicazioni
- Partecipazione in consorzi nazionali / internazionali di ricerca / sviluppo
- Partecipazione a manifstazioni scientifici internazionali.
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
L’INSCC è coinvolto nei seguenti Programmi Nazionali di Ricerca:
- Programma CEEX del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca
- Programma Nazionale di Sviluppo
220
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
- Programma Nucleo di Ricerca e Sviluppo
- Programma Settoriale di Ricerca del Ministero delle Comunicazioni e dellaTecnologia
dell’Informazione.
Esperienze internazionali
L’INSCC ha partecipato a una serie di conferenze e fiere internazionali, tra cui: Med-e-Tel
2008, WSEAS Multiconference AIC 07, The 8th International Conference on Informatics
in Economy, 17th International Conference on Computer and Information Science and
Engineering, ecc.
Descrizioni e commenti
L’Istituto nazionale di Studi e Ricerche per Comunicazioni –INSCC Bucarest svolge
attività di ricerca fondamentali e ricerca applicativa, aprtecipa a progetti di sviluppo
tecnologico, studi tecnici ed economici. Realizza anche la valutazione della conformità e
la certificazione delle attrezzature di comunicazioni.
Istituto Nazionale di progettazione per telecomunicazioni S.A.
Dettagli sull’organizzazione
Via Mendeleev, No. 21-25
70168, Bucuresti
[email protected]
www.telerom.ro
Contatti
Dr. Gen. Ioan Licsandru
Anno di costituzione
1952
Istituti/imprese associate
L’Istituto Nazionale di Progettazione per Telecomunicazioni ha collaborato con molte
società estere, tra cui:
- SIRTI SpA- Italia, TOMEN – Giappone, SIEMENS – Germania per «OVERLAY NETWORK
PROJECT» - Fasi I / II
- KENONIC CONTROLS LTD. - Canada per la rete di telecomunicazioni realizzata
attraverso il “Progetto di Ammodernamento e Rinnovazione della Rete di Trasmissione
e Distribuzione Gas” per SN TRANSGAZ S.A.
- IMPETUS CONSULTANTS LTD - Grecia per COPERNICUS PROJECT
- FINNMECANICA – Italia per l’implementazione del sistema Globalstar in Romania
- RAYCHEM CORP - SUA per l’implementazione del sistema DDL in Romania
Tra i clienti romeni, i nomi più noti sono gli operatori di telefonia (Romtelecom, Vodafone
Romania, Cosmote, Orange Romania, Telemobol/Zap, SN Radiocomunicatii) e le
compagnie media (Antena 1, Media Pro).
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
221
7. SCHEDE DEI CENTRI
Reti di comunicazioni; Radiocomunicazioni; Reti di trasmissioni dati e impianti di interiori;
Costruzioni metalliche e elettroalimentari; GIS e servizi informatici.
Servizi offerti
- Consulenza e progettazione preliminaria
- studi di prefattibilità
- studi di fattibilità
- studi di soluzioni e piazzamento
- studi di propagazione radio e compatibilità elettromagnetica
- piani di frecquenza
- valutazione dell’infrstruttura esistente
- elaborazione di standard, norme, reglementazioni, specificazioni tecniche
- studi relative alle reti e sistemi di comunicazione, come pure di strategia e prognosi
- analisi comparative delle attrezzature fabricate da vari produttori
- Progettazione di dettaglio per investimenti
- Progetti tecnici, requisiti del bando, dettagli di esecuzione
- Documentazioni per ottenimento degli avvsi, accordi e autorizzazioni di costruzione
necessarie alla realizzazione degli investimenti
- Elaborazione di documenti per aste, valutazioni di costi, raccomandazioni, negozizioni
o qualsiasi altro tipo di assitenza per le aste organizzate
- Ricerca-sviluppo
- Ricerca applicative
- Progetti di ricerca in collaborazione internazionale
- Management di progetto, imprenditoria, coordinamenti lavori a chiave, integratori di
sistema (consulenza e engineering) nel settore di IT
- Assistenza tecnica
Certificazione di qualità
ISO 9001/2000 per attività di progettazione, ricerca-sviluppo, consulenza e imprenditoria
generale, certificato dalla Società Romena per l’Assicurazione della Qualità e da IQNet The International Certification Network. Altre certificazioni:
- OMCAS (Organismo Militare di Certificazione dei Sistemi di Management della Qualità
del Ministero di Difesa)
- AACR (Autoritatà Aeronautica Civile Romena)
- MIRA (Ministero delle Interni e della Riforma Amministrativa) per lo svolgimento dei
lavori di progettazione relativi agli investimenti di questi enti)
Descrizioni e commenti
Prima del 1990, il Telerom Proiect è stato l’unico progettanto specializzato in lavori
d’investimento dell’Amministrazione Romena di Telecomunicazioni e Radiocomunicazioni,
mentre dopo il 1990 è rimasto il principale progettante del settore.
Universita’ BABES-BOLYAI – Facolta’ di Matematica e Informatica
Dettagli sull’organizzazione
Mihail Kogălniceanu nr. 1
222
IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA
RO- 400084, Cluj-Napoca
www.ubbcluj.ro
[email protected]
Istituti/imprese associate
- S.C. Complect Tehnology S.R.L., Endava, Evoline SRL, Evozon Systems SRL,
- S.C. Fortech SRL, iQuest Technologies SRL, Nethrom Software, Optima Group,
Recognos Romania, Siemens IT Solutions and Services PSE RO, TBA B.V., SC Wirtek
srl, SC Xoomworks RO SRL
Area geografica di competenza
Nazionale
Settori di intervento
Insegnamento, Ricerca
Servizi offerti
Preparazione universitaria
Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali
A partire dal 1997, la facoltà organizza diversi workshop, seminari, conferenze, alcune di
loro già di prestigio. Sono organizzate anche sessioni di comunicazioni. L’università è
iscritta in prgrammi di Lifelong Learning, che permettono agli studenti e ai professori
effettuare diversi cambi culturali (ERASMUS/SOCRATES, Copernius, Leonardo da Vinci) e
accordi bilaterali.
Esperienze internazionali
Gli studenti sono stati premiati a diverse competizioni internazionali universitarie.
Descrizioni e commenti
L’UBB è un ente pubblico di insegnamento, tra i più prestigiosi del paese. Si propono
promuovere e sostenere nella comunità regionale, nazioanle ed internazionale lo sviluppo
di una comunità culturale specifica.
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7. SCHEDE DEI CENTRI
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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA