Quaderno Romania
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Quaderno Romania
Novembre 2008 IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE IN ROMANIA Opportunità di collaborazione scientifica e tecnologica per il sistema pugliese dell’innovazione Il presente Quaderno si basa su un ampio lavoro realizzato, su incarico dell’ARTI, da Finance & Consulting Group. 2 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Collana “Quaderni Internazionali ARTI” L’ARTI, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in accordo con gli Assessorati al Mediterraneo e allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ha avviato una attività rivolta principalmente ai Paesi dell’area balcanica e mediterranea, finalizzata alla promozione della cooperazione scientifica e tecnologica tra gli attori regionali, siano essi imprese innovative o istituti universitari e di ricerca, e i loro omologhi nei Paesi stranieri. La collana “Quaderni Internazionali dell’ARTI” nasce per raccogliere i rapporti sui sistemi dell’innovazione e della ricerca dei Paesi considerati. I Quaderni sono strumenti di rapida consultazione che, oltre a presentare un quadro informativo generale sulla struttura e i sistemi di governance dell’innovazione, individuano un numero limitato di enti e organizzazioni “eccellenti” – in termini di competenze scientifiche, risultati prodotti e propensione alla collaborazione transnazionale – negli ambiti tecnologici di maggiore interesse per la Regione Puglia, in modo da facilitare l’attivazione di contatti bilaterali e la creazione di partnership. Nella prima fase del progetto, i Paesi presi in esame sono: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Territori Palestinesi, Israele, Turchia, Grecia, Balcani Occidentali (Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia-Erzegovina, FYROM-Macedonia, Albania, Bulgaria), Romania, Slovenia, Argentina e Cile. 3 Fonte: The World Factbook - CIA 4 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE IN ROMANIA Opportunità di collaborazione scientifica e tecnologica per il sistema pugliese dell’innovazione 5 6 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Sommario Prima parte: Inquadramento generale 1. L’economia romena 1.1. Principali indicatori macroeconomici 1.1.1. 1.1.2. 1.1.3. Introduzione I dati ufficiali del 2008 Investimenti e commercio estero 1.2. Costi della manodopera e dei fattori produttivi 2. I settori industriali e tecnologici 2.1. Il settore agroalimentare 2.1.1. 2.1.2. 2.1.3. Breve presentazione del settore Commercio estero e dinamiche interne Analisi swot del settore agroalimentare 2.2. Il settore aerospaziale 2.3. Il settore delle energie rinnovabili 2.3.1. 2.3.2. 2.3.3. 2.3.4. 2.3.5. 2.3.6. Introduzione La produzione di energia rinnovabile in Romania nel contesto Europeo Energia eolica Energia solare Energia da biomasse Conclusioni 2.4. Il settore dell’ITC in Romania 2.4.1. 2.4.2. 2.4.3. Presentazione generale del settore La Romania come fornitore di servizi offshore Il cluster dell’ITC e dell’elettronica di Bucarest 2.5. Il settore della meccatronica 3. Attività di R&S nei principali settori tecnologici 3.1. Il settore agroalimentare 3.2. Il settore aerospaziale 3.3. Il settore dell’ICT 3.3.1. 7 I parchi tecnologici ITC di Romania 3.3.2. 3.3.3. 3.3.4. Il parco scientifico e tecnologico di Galati Il parco Sofware di Brasov Centri di ricerca e trasfer tecnologico nella regione Bucarest-Ilfov 4. Il settore della ricerca in Romania 4.1. La ricerca in Romania 4.1.1. 4.1.2. 4.1.3. 4.1.4. La ricerca in Romania: valutazione e criticità Valutazione delle performance della ricerca in Romania La ricerca scientifica vista dai quadri didattici La percezione del sistema universitario romeno 4.2. Le priorità romene nella R&S e nell’Innovazione 4.3. Il piano nazionale per la ricerca e lo sviluppo 2007-2013 4.3.1. 4.3.2. Il contesto interno Le priorità degli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo 5. Il sistema nazionale per la ricerca e l’innovazione 5.1. Il sistema nazionale per la promozione della ricerca e lo sviluppo 5.1.1. 5.1.2. 5.1.3. Evoluzione del sistema di governance delle politiche di R&S Principali attori istituzionali per la promozione della RSI Analisi delle politiche per l’Innovazione 5.2. Quadro normativo nazionale della ricerca e sviluppo 5.3. Le proposte presidenziali per la modernizzazione della ricerca 5.3.1. 5.3.2. 5.3.3. 5.3.4. 5.3.5. I finanziamenti differenziati e flessibili La riorganizzazione del sistema di ricerca Lo stimolo con misure concrete all’educazione permanente Piani in R&S per favorire la ripresa economica Il piano settoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze 6. I finanziamenti nazionali e strutturali per R&S 6.1. Fondi Strutturali rivolti allo ricerca e allo sviluppo in Romania 6.1.1. 6.1.2. 6.1.3. Introduzione Situazione attuale del settore produttivo Assi prioritari del PO “Crescita della Competitività Economica” 6.2. Fondi nazionali 6.3. Piani di finanziamento per il supporto all’innovazione (2007-2013) 6.3.1. 6.3.2. 8 Finanziamenti strutturali all’innovazione attraverso i P.O. Altri programmi a sostegno dell’innovazione IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Seconda parte: repertorio dei centri di ricerca 7. Schede dei centri 7.1. Agro-alimentare 7.2. Aerospaziale 7.3. Biotecnologie 7.4. Chimica 7.5. Energia 7.6. Meccatronica 7.7. Nuovi materiali 7.8. Tecnologie Ambientali 7.9. Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) 9 10 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Prima parte: Inquadramento generale 11 12 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 1. L’economia romena 1.1. Principali indicatori macroeconomici 1.1.1. Introduzione Per l’investitore straniero, i principali vantaggi competitivi del sistema paese Romania sono relativi a un mercato interno pari a 23 milioni di consumatori (il secondo dell’Europa Centrale) e al vantaggio geoeconomico dato dall’intersezione degli itinerari commerciali tradizionali, che permettono l’accesso a oltre 240 milioni di consumatori in un raggio di 1.000 km. Come membro UE dal 01.01.2007, la Romania, paese stabile a livello economico-finanziario e politico, garantisce la certezza degli investimenti stranieri e registra da anni tassi di crescita, a ritmi asiatici, dei consumi e del PIL. I forti incentivi agli investimenti stranieri, gli sgravi fiscali (aliquota fissa al 16%), i finanziamenti a tassi agevolati, le leggi che rendono molto semplice la costituzione di imprese (sia come società estere che come partners di imprese nazionali) e, soprattutto, il costo estremamente contenuto della manodopera locale (inferiore a quello cinese, fonte studio A.Warner), rendono la Romania, paese che ogni anno esporta cervelli “a buon mercato” in tutto il mondo (ITC, chimica, fisica, ingegneria, matematica), un mercato più appetibile dei decantati mercati Orientali. Il territorio è ricco di alluminio, ferro, gas naturali, petrolio, legname. La reperibilità di materia prima è, in generale, semplice ed il costo non elevato. Per questi motivi l’industria del legno, il tessile, il calzaturiero, il comparto meccanico e delle materie plastiche, l’agricoltura e l’allevamento sono molto cresciuti negli ultimi anni. Il vantaggio di investire in Romania non È solo legato alla delocalizzazione delle produzioni (o dell’outsourcing), punto di forza della massiccia presenza nel Paese di investitori stranieri in settori “storici” come il manifatturiero, l’abbigliamento, il calzaturiero, i trasporti, l’ITC e l’agricoltura, ma anche alle ottime prospettive offerte per chi opera in settori come l’ambiente, l’energia, le infrastrutture e la finanza. Ad oggi, come per ultimi 10 anni, il maggior numero di imprese straniere sul territorio romeno sono a capitale italiano. Va poi fatta menzione di come lo scenario romeno degli incentivi alle imprese stia subendo profondi cambiamenti, non solo perché grazie all’adesione all’UE (aboliti dazi e dogane) il Paese riceverà, nel periodo 2007–2013, fondi comunitari per un valore di circa 29,5 miliardi di euro, ma soprattutto perché si indirizzerà verso una politica di sostegno volta allo sviluppo delle imprese. L’adesione della Romania all'Unione Europea permette alle imprese dell’intero territorio romeno, soprattutto alle PMI anche a partecipazione italiana 100%, di accedere a contributi a fondo perduto dal 40% al 70% messi a disposizione dai Fondi Strutturali. La Romania, a piú di un anno dall’adesione UE, sembra rispondere pienamente alle attese europee, dimostrandosi all’altezza della situazione. Sicuramente l’ingresso nell’UE ha 13 1. L’ECONOMIA ROMENA rafforzato l’immagine e il prestigio del paese, attirando un numero crescente di investitori stranieri. Nei primi due mesi del 2008 gli investimenti stranieri sono incrementati del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli stessi indicatori macroeconomici confermano un trend positivo: la crescita del paese è stata del 8.2% nel primo trimestre 2008, il PIL è cresciuto del 7.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e la disoccupazione è scesa di 60.000 unità. Tuttavia, permangono alcuni aspetti sensibili sui quali le istituzioni romene devono prestare una certa attenzione, in primo luogo l’inflazione, che ha toccato a marzo 2008 l’8.63%, seguita dal deficit di conto corrente, che ha raggiunto la cifra di 1.1 miliardi di euro, superando in modo considerevole il PIL nazionale. Nel primo trimestre del 2008 l’economia romena ha registrato una crescita dell’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2007, molto più di quanto previsto dagli analisti e nonostante le sfavorevoli condizioni internazionali. Questo contro un crescita media europea del 2,5%. L’aumento del PIL, nelle condizioni della crisi economica internazionale, fa sì che la Romania rimanga un paese attraente dal punto di vista del clima d’affari, occupando il secondo posto nell’Europa Centrale e dell’Est, dopo la Russia. L’Istituto Romeno di Statistica precisa che il totale degli investimenti realizzati nell’economia nazionale è stato del 35,2% maggiore, nel primo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ammontando complessivamente a 3,4 miliardi di euro. Persino le più rosee previsioni degli analisti romeni sono state superate, a causa della combinazione di vari fattori che hanno portato a tale record. Senz'altro, la crescita economica del paese è stata trainata dal settore delle costruzioni: per questo settore si prevede una continua crescita negli anni a venire (infrastrutture, uffici, spazi residenziali). Il secondo evento eccezionale è stato poi l'incasso record di TVA (la nostra IVA), dovuto soprattutto ai finanziamenti europei per la costruzione di infrastrutture. Va poi fatta menzione dello sviluppo del settore auto, con la Dacia che sforna a pieno ritmo le Logan e Ford che investe in Automobili Craiova. Sul modo in cui questo indicatore influenza l’incremento degli investimenti e il tenore di vita dei romeni, va fatta menzione di un approfondimento di Valentin Tigau. La crescita economica del primo trimestre del 2008 (8,2%) ha superato le aspettative degli analisti e delle autorità, che prevedevano una crescita del PIL di solo il 7,5 %. La performance si registra nelle condizioni in cui i prezzi degli alimenti sono aumentati, condizione che colloca la Romania, da questo punto di vista, al sesto posto tra i paesi UE. Il salario medio dei romeni, di 2,86 euro l’ora, piazza il paese al penultimo posto tra i paesi europei membri. L’analista economico Liviu Voinea ritiene, però, naturale questa evoluzione: “Una crescita economica porta alla crescita del prezzo di tutti gli attivi dell’economia e, implicitamente, al caro-prezzi. Dunque, è un fenomeno. Soprattutto nei paesi che tentano di raggiungere il livello di altre economie, come è il caso della Romania, che vuole raggiungere il livello medio dell’UE e ha ritmi di crescita superiori alla media comunitaria, i prezzi in simili economie tendono a crescere più velocemente. È un processo di convergenza anche dei prezzi, parallelamente alla convergenza economica”. Liviu Voinea aggiunge che, in questo caso, vanno considerate le fonti della crescita economica spettacolare: ”Nessuno nega che 14 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA si verifichi una crescita economica reale in Romania, ma è molto importante vedere quali sono le fonti di tale crescita, perchè se esse nonsono sostenibili e si basano principalmente su un consumo finanziato dai crediti, è un grosso problema”. Stando ad un sondaggio dell’agenzia Reuters, nel 2008 la crescita economica della Romania continuerà il suo trend positivo. I principali settori di interesse degli investitori stranieri in Romania sono l’edilizia, le infrastrutture e l’industria automotive. Una crescita economica dell’8,2% è incoraggiante, soprattutto visto che, fra 6 anni, la Romania dovrebbe passare all’euro. Ma, richiamano l’attenzione gli specialisti, Bucarest dovrà essere molto attenta anche ad altri criteri, come i costi del personale, il grado di qualificazione dei dipendenti e il comfort legislativo. Ciò, in quanto, nel momento in cui dovrà scegliere fra la Romania e un altro paese della regione, per un investitore straniero la crescita economica non sarà il criterio decisivo. 1.1.2. I dati ufficiali del 2008 La Romania nel primo trimestre 2008 ha registrato una crescita economica dell’8.2% rispetto allo stesso periodo del 2007, nonostante le condizioni internazionali sfavorevoli. Vengono riportati di seguito i principali indicatori macro-economici per il periodo 20022007, con una previsione per il 2008. Tabella 1. Principali indicatori macroeconomici 2002-2007 Indicatore (%) Crescita PIL Deficit Conto Corrente/PIL Inflazione Disoccupazione 2002 2003 2004 2005 2006 2007 5 -3.4 17.8 8.4 4.9 -5.4 14.1 7.4 8.3 -6.6 9.3 6.3 4.1 -8.6 8.6 5.9 7.7 -9.8 4.9 5.2 7.5 -12.8 4.2 4.3 2008 (Prev) 7 -12 4 4.2 Fonte: Istituto Nazionale di Statistica (www.insse.ro). Lo sviluppo senza precedenti registrato dall’economia romena dagli inizi del nuovo millennio per effetto della domanda interna e dei consumi privati, è confermato dalla progressiva ascesa del PIL: infatti se nel 2002 la crescita del PIL è stata del 5%, nel 2007 ha toccato il 7.5% e per tutto il 2008 si stima che il PIL potrebbe crescere più del 7%, vista la performance registrate sinora. La serie storica riportata nella Tabella 2 indica in percentuale quanto i vari segmenti di attività economica incidano sulla formazione del PIL. Dalla lettura della tabella, emerge che, nel periodo considerato, i due settori principali che hanno inciso in modo massiccio sulla formazione del PIL sono stati l’industria e il commercio, seguiti dalle attività finanziarie. 15 1. L’ECONOMIA ROMENA Tabella 2. Incidenza delle attività economiche sul PIL (%) Agricoltura Industria/energia Costruzioni Commercio Attività finanziarie Altre attività di servizi Imposte nette sui beni 2002 11.4 27.1 5.8 20.4 13.7 11.1 10.5 2003 11.6 25.0 5.8 20.2 11.9 14.3 11.2 2004 12.6 24.8 5.9 20.7 12.0 13.3 10.7 2005 8.4 24.6 6.4 21.6 12.9 14.4 11.7 2006 7.8 24.4 7.4 22.4 13.0 13.3 11.7 2007 6.6 23.5 9.1 23.1 13.2 13.4 11.1 Fonte: Istituto Nazionale di Statistica (www.insse.ro) Tuttavia, va fatta menzione del fatto che il settore industriale, rispetto a quello commerciale e finanziario, si stia progressivamente ridimensionando, passando da un’incidenza del 27,1% nel 2002 a una del 23.5% nel 2007.Un settore che sta conoscendo di recente uno sviluppo promettente è quello delle costruzioni, che dal 5.8% del 2002 è passato al 9.1% nel 2007. Allo stesso modo del PIL, anche l’occupazione (e di pari passo gli stipendi) sono aumentati sensibilmente grazie all’offerta del settore edile e dei servizi, riducendo in modo considerevole il tasso di disoccupazione che dall’8.4% del 2002 è sceso al 4.3% nel 2007. Rispetto all’inflazione, ci sono stati miglioramenti notevoli, il tasso a due cifre del 2002 (17.85%) è stato progressivamente ridimensionato al 4.2% nel 2007. Ciononostante, il paese rimane condizionato dall’insufficienza del conto corrente, infatti il deficit di conto corrente continua ad ampliarsi, tanto che nel 2007 ha raggiunto il -12.8% rispetto al -3.4% del 2002, in ragione di una domanda interna consistente, accompagnata dall’apprezzamento del RON. Tuttavia, si prevede un lieve compressione del deficit per il 2008 se vi sarà una ripresa dal lato delle esportazioni. Anche il primo trimestre 2008 ha registrato un andamento soddisfacente, a riprova della forte crescita del paese. La crescita del PIL è stata del 7.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi come il valore più alto mai rilevato dal 1990 ad oggi. Per quanto riguarda il PIL pro capite, si è passati da 5.630 euro nel 2007 a 10.000 euro nell’anno in corso. Di conseguenza, il tenore di vita è migliorato: ne sono testimonianza l’aumento in termini nominali del credito non governativo del 66%, seguito dalla crescita dei crediti al consumo e la tendenza al risparmio, che ha raggiunto il 45%. Il grafico seguente conferma quanto ribadito sinora: tra le voci che nel primo trimestre 2008 hanno inciso in modo positivo sul tasso di crescita del PIL (rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) ritroviamo i consumi finali (12%) e il capitale fisso lordo (6.9%), a cui vanno però aggiunte le esportazioni nette, che hanno avuto un riflesso negativo (-10.3%). 16 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Figura 1. Componenti che incidono sul tasso di crescita del PIL (2007-2008) 1,2% Disponibilità scorte -10,3% Esportazioni nette 6,3% Capitale fisso lordo Spese finali governative 0,4% 12,0% Consumi finali PIL -15,0% -10,0% -5,0% 0,0% 3,2% 5,0% 10,0% 15,0% Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE Va sottolineato inoltre il buon andamento della bilancia commerciale, dal momento che le esportazioni sono cresciute del 13.55% nei primi tre mesi del 2008, superando la dinamica delle importazioni, pari a 12.3%. Questo ha favorito un calo del 21.2% del deficit di conto corrente, che potrebbe ulteriormente ridimensionarsi con un miglioramento dell’export e delle politiche monetarie e fiscali. Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri invece, che hanno raggiunto 1,22 miliardi di euro nei primi due mesi del 2008, va fatta menzione di come siano incrementati del 40% rispetto allo stesso periodo del 2007. Tuttavia è necessario un occhio di riguardo nei confronti dell’inflazione, che negli ultimi mesi del 2007 e nell’inizio del 2008 ha subito una leggera crescita, anche se per il momento sembra stia rientrando. Il cambio ufficiale comunicato dalla Banca Nazionale Romena al 31.12.2007 è stato pari a 3,53 RON/EURO rispetto ai 3,41 RON/EURO del 31.12.2006. Nel periodo compreso tra il gennaio 2007 e maggio 2008, il cambio EURO/RON e USD/RON ha registrato evoluzioni diverse. Durante la prima metà del 2007 i due cambi hanno mantenuto valori costanti, ma da ottobre 2007 a maggio 2008 il cambio EURO/RON è cresciuto sensibilmente rispetto a quello USD/RON, che ha fortemente risentito della crisi finanziaria americana. La tabella che segue reassume gli indicatori relative al rischio paese, col dato del rating messo a confronto con gli altri paesi dell’Europa centro Orientale. 17 1. L’ECONOMIA ROMENA Tabella 3. Rischio paese dei paesi dell’Europa Centro- Orientale Area Romania Polonia Ungheria Croazia Bulgaria Valuta LEU ZLOTY FIORINO KUNA LEV Rating BBB/A-3 BBB+/A-2 BBB+/A-2 BBB+/A-2 BBB+/A-2 Fonte: Guida Paese Boscolo&Partners 2007 1.1.3. Investimenti e commercio estero La Romania continua a catalizzare un numero crescente di investitori stranieri. Il grafico riportato in basso a sinistra rappresenta il volume di investimenti diretti esteri (IDE) defluiti in Romania dal 2002 al 2008. Figura 2. IDE in Romania dal 2002 al 2008 10.000 9.000 milioni di Euro 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Fonte: Elaborazione FINCO su dati INS Ne risulta che, salvo il 2002 e il 2003, anni in cui gli IDE furono inferiori ai 2.000 milioni di euro, negli anni seguenti gli investimenti stranieri sono cresciuti sensibilmente, raggiungendo il picco più alto nel 2006 (9.060 milioni di euro), a cui è seguito un calo nel 2007. Guardando al primo trimestre 2008, gli IDE sono cresciuti fino a 1,22 miliardi di euro nei primi due mesi del 2008, registrando una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo del 2007, durante il quale gli IDE non hanno superato gli 1,31 miliardi di euro. A marzo 18 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA invece, gli investimenti esteri diretti sono cresciuti del 38%, raggiungendo i 1,67 miliardi di euro. I principali settori verso cui sono confluiti gli investimenti diretti esteri nel primo trimestre 2008 sono stati: - industria (38,7% sul totale) commercio all’ingrosso e al dettaglio (23,5%) costruzioni (17%) agricoltura (9,4%) altro (13%). Tali valori sono riportati nel grafico a torta seguente, riassuntivo della ripartizione percentuale degli IDE per macrosettori. Figura 3. Scomposizione degli IDE in settori C ostruzioni 17% Agricoltura 9% Altro 13% C ommercio all’ingrosso e al dettaglio 23% Industria 38% Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE 19 1. L’ECONOMIA ROMENA Rispetto a quanto detto sinora, è evidente l’incidenza degli investimenti diretti esteri sulla crescita del paese, dal momento che coprono i vari settori economici nazionale. L’istogramma seguente indica quanto gli IDE abbiano inciso sul PIL nel periodo 2002 e 2008. L’andamento del rapporto IDE/PIL nel periodo considerato ha registrato un trend positivo tra il 2004 e il 2006, passando dall’8.5% al 9.3%, a cui è seguito nel 2007 un ridimensionamento dell’incidenza degli IDE sul PIL per effetto di una forte riduzione del volume degli investimenti, che, stando ad alcune previsioni, dovrebbe comprimersi anche nel 2008. Figura 4. Evoluzione del rapporto IDE/PIL dal 2002 al 2008 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Fonte: Elaborazione FINCO su dati della Guida Paese Boscolo 2007 Per quanto riguarda i soggetti investitori, i paesi che guardano alla Romania sono principalmente i paesi europei e l’Italia è il primo in graduatoria sia per numero di aziende che per capitale investito. Al 31 dicembre 2007, secondo i dati ufficiali del Registro del Commercio, le imprese italiane registrate erano 24.447, per un capitale versato di 890 milioni di euro. Sono indicati di seguito i principali paesi stranieri investitori al 31.12.2007. Tabella 4. Maggiori paesi investitori in Romania, per numero di aziende Paese Totale Romania Italia Germania Turchia Cina 20 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Nr. aziende 147.663 24.447 15.572 10.242 8.982 Ungheria Irak USA Francia Siria Israele 7.985 5.401 5.400 5.373 5.194 5.132 Fonte: Uffico del Registro del Commercio di Romania Da un confronto tra i dati relativi al numero di aziende e al capitale investito dai paesi stranieri, emerge come il volume di capitali investiti non sia proporzionale al numero di aziende dislocate sul territorio. Esemplificativo a riguardo è il caso italiano. Si sottolinea che i paesi posizionati in vetta alla classifica per la quantità di capitale investito sono l’Olanda con 3446 milioni di euro, l’Austria con 2377 milioni di euro, seguite da Germania e Francia, con un capitale inferiore ai 2000 milioni di euro. Figura 5. Capitale straniero investito in Romania al 31.12.2007 3.500 Milioni di Euro 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 Turchia Antille Olandesi Grecia Gran Bretagna Cipro Italia Francia Germania Austria Olanda 0 Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la Romania nel 2007 abbia registrato un deficit della bilancia commerciale di 21590.8 milioni di euro, un valore ancora più negativo rispetto al 2006, che aveva un saldo di 11759 milioni di euro. Questo notevole aumento è dovuto alla forte crescita della domanda di beni di importazione e alla bassa competitività dei prodotti romeni sul mercato interno e internazionale. Infatti, nel periodo 2006-2007, le importazioni sono aumentate di 10.000 milioni di euro, a differenza delle 21 1. L’ECONOMIA ROMENA esportazioni che hanno subito un incremento impercettibile, passando da 25850.5 a 29401.8 milioni di euro. Di seguito è riportata una tabella che indica l’evoluzione della Bilancia Commerciale dal 2002 al 2007 nelle voci Export FOB, Import FOB e saldo. Tabella 5. Bilancia commerciale 2002-2007, in milioni di euro Export FOB Import FOB Bilancia commerciale 2002 14675 17427 -2752 2003 15614 19569 -3995 2004 18935 24258 -5323 2005 22255 30061 -7806 2006 25850 37609 -11759 2007 29401 50992 -21590 Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania I dati dimostrano chiaramente come il saldo negativo della Bilancia Commerciale sia cresciuto progressivamente nel periodo esaminato, in ragione di un aumento molto più marcato delle esportazioni rispetto alle importazioni. Ad ogni modo, l’incremento esponenziale del saldo Import FOB/Export FOB è avvenuto tra il 2006 e il 2007, periodo in cui le importazioni hanno avuto una variazione annua rispettivamente del 24.8% e del 25.1%, mentre le esportazioni del 16.6% e del 13.7%. Per quanto riguarda il 2008, le previsioni non sono incoraggianti, in quanto si stima che le importazioni toccheranno i 60,7 miliardi di euro e le esportazioni i 35 miliardi di euro, portando il saldo della Bilancia Commerciale a 25 miliardi di euro. Tuttavia, il ritmo di crescita sarà inferiore rispetto agli anni precedenti, vista la buona performance delle esportazioni accompagnata da una frenata delle importazioni. Tabella 6. Bilancia commerciale: previsioni (valori in miliardi di euro e variazione annuale %) Esportazioni Variazione annua % Importazioni Variazione annua % Saldo bilancia commerciale 2006 25.9 16.6% 40.7 24.8% 14.9 2007 29.4 13.7% 50.9 25.1% 21.5 2008 35.0 17.4% 60.7 18.1% 25.0 Fonte: Ministero delle Finanze di Romania Export: Le esportazioni FOB nel 2007 sono state pari a 29401.8 milioni di euro e hanno registrato una crescita del 13.7% rispetto allo stesso periodo del 2006. La struttura delle esportazioni è data da 8 tipi di merci. Il grafico 7 indica i prodotti per i quali la Romania sui mercati internazionali è più competitiva, in ragione delle esportazioni. Spiccano i settori dei 22 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA dispositivi meccanici e degli apparecchi elettrici, che coprono il 21% delle esportazioni, seguiti da prodotti tessili (19%) e metallurgici (16%). Figura 6. Analisi dell’export romeno, per prodotti Minerari 8% Mezzi di trasporto 12% C himici e plastica 9% Agroalimentari 4% Altri 11% Meccanici ed elettrici 21% Tessili 19% Metallurgici 16% Fonte: Nota congiunturale dell’Istituto del Commercio Estero Import: Stando ai dati ell’ICE e dell’ARIS, le importazioni FOB (free on board) nel 2007 sono state pari a 50.992 milioni di euro e hanno registrato una crescita del 25.1% rispetto allo stesso periodo del 2006. Il grafico che segue individua i prodotti maggiormente importati in Romania e il relativo peso percentuale di ognuno sull’import. Tra questi, va fatta menzione dei dispositivi meccanici (25%), i prodotti di lavorazione chimica (14%) e i mezzi di trasporto (14%). Figura 7. Analisi delle importazioni romene, per prodotti 23 1. L’ECONOMIA ROMENA Mezzi di trasporto 14% Minerari 12% Agroalimentari 6% Altri 8% C himici e plastica 14% Tessili 10% Meccanici ed elettrici 25% Metallurgici 11% Fonte: Nota congiunturale dell’Istituto del Commercio Estero Nel periodo aprile-giugno 2008 si è registrato per il mercato romeno nel suo complesso un trend positivo di crescita rispetto al trimestre precedente (industria, commercio, costruzioni e servizi). Tabella 7. Tendenze generali dei vari mercati (II° trimestre 2008) Evoluzione Situazione economica Contratti e ordini Numero Dipendenti Prezzi Industria manifatturiera crescita crescita stabile aumento Costruzioni crescita crescita stabile stabile Commercio al dettaglio crescita crescita crescita aumento Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze 24 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Servizi crescita crescita crescita aumento In relazione all’industria manifatturiera, va fatta menzione di come il secondo trimestre 2008 abbia registrato una crescita del settore, sia in termini di produzione (saldo congiunturale +23%) che di contratti e ordini (saldo congiunturale +19%). Per le esportazioni dei prodotti finiti, si è riscontrata una leggera crescita, questo in ragione di una maggiore competitività dei prodotti romeni sul mercato europeo (saldo congiunturale 7%). Il numero di lavoratori dipendenti si è stabilizzato, mentre i prezzi dei prodotti sono aumentati in modo consistente, del 25%. Tuttavia, l’intensità di crescita è stata inferiore rispetto al primo trimestre. Il box che segue riassume la situazione registrata nei maggiori comparti dell’economia romena. Tabella 8. Analisi della realtà dei settori in maggiore crescita Costruzioni Il settore edile, in conformità con le previsioni, ha registrato uno sviluppo notevole. Si è verificato un incremento della produzione accompagnato dalla crescita dei contratti e degli ordini. I prezzi invece non hanno subito variazioni rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda l’occupazione, vi è stato un aumento considerevole dei dipendenti nel settore. Commercio al dettaglio Anche il commercio al dettaglio nel periodo aprilegiugno 2008 ha avuto un andamento più che soddisfacente, infatti le vendite sono cresciute del 39% e si stima che nel prossimo trimestre subiranno ulteriori incrementi. Dal lato dei dipendenti, si è avuto un numero significativo di assunzioni e i prezzi, in ragione dell’inflazione e della domanda, hanno registrato pesanti rincari, con un aumento del 44%. Servizi Il settore dei servizi è un settore in ascesa: i benefici più consistenti riguardano le grandi aziende seguite dalle medie e piccole imprese. La domanda di servizi è cresciuta in modo marcato e di pari passo i prezzi sono aumentati del 27%. L’occupazione ha registrato invece una crescita del 10%. Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze 1.2. Costi della manodopera e dei fattori produttivi Nel anno 2007 lo stipendio medio lordo in Romania è stato di 1.270 RON (352 euro), mentre nel 2008 lo stipendio medio lordo si è attestato su un livello pari a 1.550 lei (430 euro). I dati di giugno 2008 dell’Istituto Nazionale di statistica presentano il quadro, riassunto nella tabella seguente, relativo alle retribuzioni nei diversi settori d’attività, ad un cambio pari a 3,6 RON/1 euro. A partire dal 1 gennaio 2007, il Contratto collettivo unico a livello nazionale per gli anni 2007-2010 prevede uno stipendio di base minimo lordo di 440 RON/mese (circa 130 euro) 25 1. L’ECONOMIA ROMENA per un programma di lavoro di 170 ore. A partire dal 1 gennaio 2008 lo stipendio di base minimo È stato portato a 500 RON/mese. A riguardo del valore minimo vanno evidenziati due aspetti essenziali: - Il salario minimo lordo obbligatorio può essere superiore a 500 RON se esistono regolamentazioni diverse nei contratti collettivi di settore. - Nel calcolo del salario minimo bisogna tener conto dei coefficienti di inquadramento stabiliti dai contratti collettivi di lavoro. I diritti previsti nel Contratto collettivo nazionale sono da considerarsi quali “diritti minimi” per la successiva “negoziazione” dei contratti collettivi aziendali (obbligatori per le società con più di 20 dipendenti). Tabella 9. Reddito medio mensile lordo nei diversi settori dell’economia (Euro) Settore di attività Valore medio per economia Agricoltura e servizi annessi Industria (in generale) Industria tessile Industria metallurgica Costruzioni metalliche e prodotti in metallo Industria chimica Costruzioni Alberghi e ristoranti Sanità e assistenza sociale Amministrazione pubblica Nettezza urbana Intermediazioni finanziarie Trasporti terrestri giugno 2007 382 259 355 250 449 343 489 317 227 326 680 255 1330 368 giugno 2008 482 318 442 297 563 418 595 398 260 512 823 328 1253 448 Fonte: Istituto Nazionale di Statistica Nella tabella seguente, riassumiamo inoltre il costo medio mensile supportato da un’azienda operativa in Romania. Tabella 10. Costi mensili medi per le aziende in Romania Voce di costo Carburante Acqua (euro / m2) Energia elettrica (euro / kwh) 26 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Euro 0,71 0,18 0.07 Gas (euro / m3) Lavoro (stipendio lordo) Trasporto dall'Italia a Bucarest 0,11 260,00 2070,00 Fonte: ICE, sede di Bucarest Riassumiamo inoltre (tabella in basso, nr.11) i dati relativi ai costi delle utilities (2008) nelle varie regioni del paese. Va fatta menzione di come i costi riportati dipendano dai consumi e dall’energia elettrica (i prezzi non includono l’IVA). Tabella 11. Costi delle utilities nelle maggiori regioni di Romania (2008) Regione West Region South Region East Region North Region Central Region (compresa Cluj) Potenza Ron / kwh (*) 0,1680 - 0,3471 0,1691 - 0,3495 0,1671 - 0,3454 0,1675 - 0,3461 0,1671 - 0,3454 (*) alto voltaggio 220 kv Fonte: Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri 27 1. L’ECONOMIA ROMENA Gas Ron/1000 mc 978,33 - 999,10 1007,09 - 1043,92 914,16 - 983,10 832,01 - 901,89 914,16 - 983,10 2. I settori industriali e tecnologici 2.1. Il settore agroalimentare 2.1.1. Breve presentazione del settore La crescita economica della Romania potrebbe superare la soglia dell’8% nel 2008, nonostante l’anno agricolo non sia stato uno dei migliori in termini di quantità prodotte. Nel primo trimestre dell’anno, l’economia ha registrato un aumento inaspettato dell’8.2%, in ragione dell’eccedenza del settore edilizio e dei servizi, ma, secondo i rappresentanti della BNR, un anno agricolo produttivo potrebbe contribuire addirittura di 1-2 punti percentuali sulla crescita economica 2008, che potrebbe dunque superare la soglia del 7%. L’agricoltura ecologica rappresenta infatti, assieme all’industria tessile, all’industria leggera e quella di mobile, una delle tre principali risorse dell’export romeno. La Romania, con una superficie di 238.391 km² e una popolazione di 21,7 milioni di abitanti, occupa il secondo posto in Europa, dopo la Francia, come terreno agricolo procapite. L’agricoltura in Romania, in generale, è sempre stato un settore di primaria importanza per il Paese. Tale vocazione primaria è riscontrabile anche dai dati relativi alla popolazione residente nelle zone rurali, pari al 44,8% del totale. Mentre pero’ i settori industriali e dei servizi si evolvono avvicinandosi a valori tipici di un’economia più evoluta, l’agricoltura invece mostra segni di stasi. Le persone occupate in agricoltura sono risultate essere, nel 2006, 2,8 milioni, pari al 30,5% del totale della popolazione occupata. Anche il contributo alla formazione del PIL nazionale è abbastanza significativo, attestandosi intorno al 7,5%. Va poi fatta menzione di come la popolazione agricola registry una struttura professionale di buon livello: 50 mila specialisti hanno ottenuto certificate di preparazione superiore e il 35,4% della popolazione occupata in agricoltura ha un’istruzione media. Il terreno arabile rappresenta circa il 63% della superficie agricola, le colture permanenti il 3% e i pascoli permanenti il 33%. La zona temperata presenta una grande varietà di colture distribuite sui 9.339 milioni terreno fertile. La produzione, basata prevalentemente sui cereali, spazia dai legumi al cotone, dalle patate al lino, dal girasole alla colza, dalla barbabietola da zucchero alla canapa. La Romania è tra i primi produttori europei di granturco e frumento. Notevole diffusione hanno le colture ortofrutticole e la produzione di vite (la Romania è l’ottavo produttore mondiale di vino) e di tabacco. A livello europeo, la Romania detiene uno dei primi posti nel settore della produzione degli oli comestibili, il cui settore di lavorazione È cresciuto rapidamente concentrandosi intorno a pochi attori importanti: romeni e internazionali (le americane Bunge e Cargill) che dominano il mercato delle oleaginose. Di grande rilevanza sono anche le produzioni di avena, segale e riso. Forte anche il settore dell’agricoltura ecologica. Si valuta che le superficie totali coltivate in sistema ecologico abbiano raggiunto i circa 75 mila ettari, includendo colture cerealicole, per foraggi, pascoli, piante oleaginose e proteiche, ortaggi, frutti (visciole, ciliege) frutti di bosco ecc. Nel settore zootecnico ecologico, si stimano incrementi ai capi bestiame di circa 10 mila capi per le muche per latte, 70 mila capi ovini per latte, 6 mila capi di pollame. 28 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA I processi di privatizzazione dei terreni agricoli, avviati all’inizio degli anni ’90, hanno provocato un’estrema parcellizzazione degli stessi. Nel 1990, l’intera superficie si trovava ancora in proprietà collettiva (CAP –cooperative agricole di produzione o IAS – aziende agricole statali). A partire dal 1991 (in base alla legge 18) un gran numero di vecchi proprietari è entrato in possesso dei propri terreni; sono stati restituiti circa 9340 mila ettari terreno arabile, però non più di 10 ettari per famiglia. Si sono formate, in questo modo, 3,9 milioni di piccole proprietà agricole. In agricoltura, il settore privato rappresenta ad oggi il 97,3% del valore della produzione, cioè il 97,4% della produzione vegetale e il 98,9% della produzione zootecnica. Le piccole proprietà detengono circa il 66,5% della superficie agricola del Paese. Dato che queste non hanno la dovuta capacità di fare investimenti, impiegare sistemi di irrigazioni, concimare i terreni e applicare tecnologie moderne, una parte dell’agricoltura non è riuscita a registrare aumenti di produttività e uscire da uno stato di sussistenza per avviarsi verso relazioni di mercato. Anche l’industria alimentare mostra chiari segnali di crisi dovuta dallo stato delle attrezzature, alla mancanza di capacità tecnica ed alla scarsità di capitali disponibili per gli investimenti. L’agroindustria sta attraversando, infatti, da oltre dieci anni un periodo di crisi, dovuto soprattutto all’obsolescenza delle attrezzature e alla arretratezza delle tecniche, che impediscono di soddisfare la domanda interna e costringono la Romania ad importare i prodotti agroalimentari. Le difficoltà del settore derivano anche dagli alti costi di gestione e dall’impossibilità di usufruire di economie di scala a causa dell’eccessiva frammentazione delle proprietà e dalle piccole dimensioni delle aziende. Circa il 90% del terreno agricolo è in mano ai privati e la superficie agricola media aziendale è di 2,7 ettari. In Romania esistono, attualmente, circa 3,9 milioni di unità agricole, il 40% delle quali coltiva meno di un ettaro e il 6% del totale della superficie coltivata. I 2/3 delle aziende hanno una dimensione inferiore ai 3 ettari, per una superficie complessiva che rappresenta circa il 20% del totale. Caso unico tra i pesi dell’Europa Centrale, l’agricoltura romena ha registrato un incremento in termini occupazionali (39,6% nel 1997) negli anni ’90. Nel periodo successivo al 1989 nell’agricoltura della Romania si sono verificati cambiamenti meno spettacolari rispetto a quelli avvenuti in altri settori, per quanto riguardano la struttura e il volume della produzione. Comunque, nel settore si sono registrati mutamenti importanti nella struttura della proprietà e della popolazione occupata, come nelle relazioni di export-import. L’industria degli alimenti e delle bevande è un settore di particolare rilevanza per l’economia romena, rappresentando il 7% del PIL nazionale e occupando il 4% degli occupati nazionali (175.000 unità). I piu’ importanti sottosettori dell’industria alimentare sono: industria molitoria e della panificazione, industria della carne, industria degli oli e industria lattierocasearia. La produzione dei principali prodotti alimentari ha conosciuto un aumento continuo nel periodo 2000-2006: carne (+59,4%), preparati di carne (+96.4%), semiconserve di pesce (+199,6%), prodotti lattei freschi (+135,2%). formaggi (+86,1%), mentre per i vini si e‘ registrato un calo dell’8,2% (dovuto alle condizioni climatiche sfavorevoli). 29 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI L’industria alimentare ha avuto, nel 2006, un peso del 12,8% rispetto al totale del comparto industriale. Il valore della produzione alimentare È aumentato nel periodo 2000-2006 del 62,1%. Nonostante l’alto potenziale produttivo, l’agro-industria romena non riesce a soddisfare la domanda interna di prodotti agricoli e alimentari, costringendo il Paese a diventare un importatore netto di tali prodotti. Significativi sono i dati relativi all’import di alcuni prodotti alimentari di primaria importanza come la carne, per la quale viene importato il 70% del fabbisogno nazionale, il latte per il quale tale percentuale è del 30-40% o lo zucchero il cui import copre l’ 80% della domanda. L’industria alimentare romena sta facendo tutto il possibile per sopravvivere, nonostante le condizioni siano avverse in relazione agli approviggiamenti di materie prime e la concorrenza dei prodotti stranieri sia sempre più spietata. Con l’appoggio dell’Agenzia Nipponica per la Cooperazione Internazionale (JICA), l’Agenzia Nazionale di Consulenza Agricola ha iniziato nell’autunno del 2003 lo svolgimento di un programma di istruzione dei produttori agricoli per la creazione di un sistema di cooperative agricole destinate a ottenere livelli superiori di rendimento. Tali cooperative, che garantiscono la proprietà, si occuperanno del prelevamento della produzione, della standardizzazione, dell’osservanza delle norme di qualità e della valorizzazione della produzione. I due organismi svolgono corsi per la “Formazione dei formatori” che si occupino dell’istruzione dei futuri membri cooperatori. Sono stati istruiti e formati dal punto di vista professionale oltre 40 mila produttori agricoli. La figura seguente illustra, per regione geografica, la conformazione pedoclimatica del territorio romeno, con menzione del tipo di coltura che piu’ si addice alla morfologia e alle caratteristiche delle diverse aree agricole romene. 30 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Figura 8. Fattori pedoclimatici dell’agricoltura romena Fonte: Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale di Romania (2006) - ZONA 1: Localizzazione: sud della Romania – area molto irrigata; Province: Mehedinţi, Dolj,Olt, Teleorman, Ilfov, Giurgiu, Ialomiţa, Calaraşi, Constanţa.Zona favorevole alla coltivazione di: Cereali; piante d’innesto; Zootecnia (carne;latte). - ZONA 2: Localizzazione: sud della Romania - zona collinare Province: Gorj, Vâlcea, Argeş, Dâmboviţa, Prahova, Buzău.Zona favorevole alla: Zootecnia (allevamento bestiame);Pomicoltura;Coltura dei legumi; Viticoltura - ZONA 3: Localizzazione: est della Romania – zona collinare e pianeggiante; Province: Caraş Severin, Timiş, Arad, Bihor, Satu Mare.Zona favorevole alla: Pomicoltura, coltivazione di cereali, piante d’innesto e allevamento di bestiame. 31 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI - ZONA 4: Localizzazione: Transilvania - zona collinare; Province: Maramureş, Bistriţa Năsăud, Sălaj, Cluj, Mureş, Harghita, Covasna, Alba, Hunedoara, Sibiu, Braşov.Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Coltura di legumi e patate;Pomicoltura; Coltivazione dei cereali - ZONA 5: Localizzazione: Moldova – zona di pianure, colline e delta; Province: Botoşani, Suceava, Iaşi, Neamţ, Vaslui, Bacău, Vrancea, Galaţi, Brăila, Tulcea. Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Viticoltura; Coltura di legume e patate; Piscicoltura. 2.1.2. Commercio estero e dinamiche interne In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la bilancia agroalimentare della Romania sia da anni nettamente negativa. Si tratta di uno dei problemi mai risolti a livello di politica economica nazionale dall’inizio della transizione post-comunista ad oggi. La Romania rimane ancora un paese dipendente dalle importazioni di alimenti: secondo le statistiche, il valore dei prodotti alimentari importati negli ultimi cinque mesi del 2008 è stato di 4.939 miliardi di euro. Comunque, i prodotti che hanno registrato gli aumenti più significativi nell’ultimo mese in termini di importazioni sono stati frutta, carne e olio. Al contrario, il valore delle esportazioni nello stesso periodo preso in esame è stato quasi tre volte inferiore, pari a 1.606 miliardi di euro, questo in ragione di una moneta nazionale molto forte e degli alti costi di produzione, che hanno messo in cattiva luce i prodotti romeni sul mercato internazionale. Ne consegue che, secondo i rappresentanti del settore delle esportazioni, il deficit commerciale del paese dovrebbe raggiungere addirittura i 25 miliardi di euro. Tabella 12. Saldo della bilancia dei pagamenti in agricoltura (2005- fine 2007) Export Import Saldo Variazione saldo 2005 673,4 2.021,9 -1.348,5 2006 854,0 2.424,7 -1.570, 7 +16,5% Gen-set 2006 550,5 1.709,2 -1.158,7 Gen-dic 2007 759,9 2.322,9 -1.563,0 +34,9% Fonte integrale: Nota sull’agricoltura dell’ICE di Bucarest, giugno 2008. Stando alle statistiche INS, alcuni prodotti stanno diventando sempre più cari, nonostante siano prodotti di stagione: é il caso di frutta, olio, carne di maiale ed altri tipi di carne, i cui prezzi sono aumentati sensibilmente, a differenza dei prezzi di uova, verdure e latticini che hanno registrato una leggera flessione. Stando agli analisti, un incremento dei prezzi della frutta è inevitabile all’inizio dell’estate, dal momento che si tratta della prima produzione interna, mentre i rincari dei prezzi della carne sono dovuti alla mancanza di foraggio, infatti negli ultimi tre mesi, i prezzi della carne suina sono aumentati del 30% e quelli della carne di manzo del 40-50%. Le esportazioni romene di prodotti agroalimentari nei primi 9 mesi del 2007 sono state pari a 759,9 milioni di Euro, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2006 del 38%. Le 32 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA categorie di prodotti più esportati sono: animali vivi, tabacco, sementi e frutti oleaginosi, piante industriali o medicinali, paglia e foraggi. L’Unione Europea assorbe il 74% dell’export romeno. Il principale Paese di destinazione è l’Italia con una quota del 21,5%, seguita da Bulgaria (8,9%), Ungheria (8,5%), Grecia (8,0%) e Germania (7,9%). I principali prodotti esportati in Italia sono il tabacco, gli animali vivi, gli ortaggi ed i cereali. I dati di interscambio settoriale con gli altri Paesi dell’UE relativi ai primi 9 mesi del 2007 registrano un valore dei prodotti importati pari a 1.709,1 milioni di Euro, in crescita dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2006. Dal 1 gennaio 2007, infatti, lo spazio doganale romeno È diventato parte dello spazio comunitario, perciò le operazioni di import/export sono diventate operazioni di commercio intracomunitario con conseguente abolizione dei dazi per i beni importati dagli altri Paesi dell’UE. I principali prodotti importati dall’Ungheria sono i cereali e prodotti dell’industria molitoria, prodotti carnei, zucchero e dolciumi. Per quanto riguarda la Germania quasi i tre quarti dell’import è costituito da prodotti carnei ai quali si aggiunge la voce “caffè-tè”. L’Olanda esporta principalmente prodotti carnei, piante e fiori, ortofrutticoli freschi e preparati. L’Italia è risultata essere il quarto Paese fornitore di prodotti agroalimentari della Romania con un valore di prodotti esportati di 142,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto al valore registrato nello stesso periodo dell’anno precedente (+66.9%). Nonostante la crescita economica degli ultimi anni, le attività commerciali sono state influenzate dal limitato potere d’acquisto dei consumatori romeni rimasto ancora a livelli molto bassi rispetto alla media UE. I redditi della popolazione sono rappresentati per oltre il 61% da redditi da lavoro dipendente. In media, al netto di tasse e contributi, uno stipendio si aggira intorno ai 300-350 Euro mensili, con variazioni legate al territorio (si registrano stipendi più alti nelle città o dove esiste una forte presenza di investitori esteri come ad esempio Bucarest dove lo stipendio medio era superiore del 37% rispetto alla media nazionale), ed al settore (come l’industria estrattiva, del tabacco, dei trasporti aerei e delle intermediazioni finanziarie, per i quali lo stipendio netto è di circa 680 Euro), mentre una pensione media raggiunge solo i 150 Euro al mese. Pertanto, il mercato dei beni di consumo, ed in particolare dei prodotti alimentari di alta qualità, è direttamente condizionato alla crescita del tenore di vita della popolazione e potrà assumere un certo interesse solo nel medio-lungo periodo. I problemi legati al consumo derivano anche da un certo rincaro dei prezzi registrato negli ultimo anni. Secondo uno studio realizzato da Eurostat, i prezzi dei prodotti agroalimentari in Romania sono cresciuti del 16.3% nell’ultimo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I produttori autoctoni sono in attesa di una stabilizzazione dei prezzi del settore, ma tutto dipende da fattori esogeni, quali l’evoluzione della moneta nazionale rispetto all’euro, i prezzi delle utilities e il costo della manodopera. Finora le principale cause di aumento dei prezzi sono il deprezzamento della moneta nazionale e la crescita dei prezzi delle materie prime. Facendo un confronto con la media europea, la maggior parte dei prezzi di prodotti alimentari romeni è di oltre 7.3 punti percentuali superiore al livello medio registrato nell’UE 27. 33 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Tenedo quale punto fermo la crescita dei prezzi di queste categorie di prodotti, la Romania occupa ben la quinta posizione nella graduatoria dei paesi con i prezzi agroalimentari più alti d’Europa, dopo la Lituania, che ha registrato un aumento dei prezzi del 47.1%, l’Estonia (46%), la Gran Bretagna (38.6%) e la Lettonia (33.1%). I prezzi delle piante industriali sono di 31.6 punti percentuali più cari rispetto all’UE 27, i prezzi delle verdure sono di 8.3 punti percentuali a sfavore dei romeni, quelli dei cereali hanno registrato una crescita del 60.7% e i prezzi della frutta sono del 20.8% più cari rispetto all’UE. Tra gli IDE giunti in Romania, È possibile stimare che nel 2008 circa lo 0,9% di questo ammontare sia destinato al settore agricolo e zootecnico e circa il 7,5% all’industria alimentare. Tali investimenti si sono diretti soprattutto verso produzione di birra, bevande analcoliche, tabacco, vini e dolciumi. Tabella 13. Principali prodotti esportati dall’Italia nei primi 9 mesi del 2007 Prodotti Prodotti Ortofrutticoli Carni Preparazioni Alimentari Diverse Oli e Grassi Vini Prodotti Dolciari Caffè Conserve e Succhi vegetali Prodotti Itici Alcool e Prodotti Alcolici Pasta Prodotti Latiero Caseari Acque Minerali e Bevande non Alcoliche Animali Riso Vermut Altri Prodotti di Origine Animale: Miele, Uova ecc. Altri Prodotti di Origine Vegetale: Cereali, Speze ecc. Aceti Valori MEuro 24,29 14,71 7,83 5,90 5,54 5,49 5,32 3,38 3,19 2,62 2,32 2,24 1,83 1,25 1,17 0,75 0,61 0,59 0,21 Quote % 23,95 14,51 7,72 5,82 5,46 5,41 5,25 3,34 3,14 2,58 2,29 2,21 1,81 1,23 1,15 0,74 0,60 0,58 0,20 Var % 332,10 10,54 17,47 8,65 102,70 51,82 5,09 32,84 -10,47 145,50 28,65 92,68 132,20 13,49 68,34 21,33 463,30 -31,10 32,81 Fonte: Elab. ICEsu dati ISTAT Relativamente ai canali distributivi, la figura di base È l’importatore (generalmente esclusivista per il mercato), dotato di rete di distribuzione sul territorio e, spesso, provvisto di mezzi di trasporto. Il numero di supermercati, iper, discount e i centri commerciali è in rapido aumento. 34 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Al 31 dicembre 2007, erano registrate 24.474 imprese miste italo-romene (primo posto, in termini di presenza quantitative di investitori stranieri in Romania) con un capitale investito di 890 milioni di euro (quinto posto), di cui attive circa il 75% tra le società registrate a partecipazione italiana. Il numero di società miste del settore agricolo, silvicoltura, piscicoltura ed industria alimentare e del tabacco, è valutabile intorno al 10% del totale. I sottosettori agroindustriali di punta degli investimenti italiani sono: agricoltura e zootecnia (circa l’8% del totale) ed industria alimentare (1,7%). Il numero più importante delle aziende con partecipazione italiana del settore agroindustriale è ubicato nelle zone dell’Ovest del Paese (province di Timis, Arad e Bihor) ed a Bucarest e dintorni. I principali prodotti italiani importati in Romania sono tradizionalmente quelli di più largo consumo: come le carni e i prodotti ortofrutticoli, ai quali ultimamente, ed in particolare dopo l’entrata del Paese nell’UE, si sono aggiunti altri importanti prodotti italiani a più alto valore come i vini, l’olio, succhi concentrati di agrumi, i prodotti dolciari ed il caffè. Lo sviluppo delle vendite di prodotti alimentari italiani dovrebbe seguire l’espandersi della GDO, presumendo un contenimento del livello dei prezzi rispetto a quello elevato rilevabile nei comuni negozi al dettaglio. 2.1.3. Analisi swot del settore agroalimentare Un’analisi SWOT dell’industria alimentare potrebbe riassumersi come segue: Punti di forza Aumento della competitività negli ultimi anni. Crescita degli investimenti diretti esteri e nazionali nel settore. Esistenza di una larga gamma di prodotti tradizionali (cca 1500 registrati a livello nazionale). Sviluppo delle reti della grande distribuzione organizzata. Possibilità di finanziamento comunitario per progetti di sviluppo rurare a 35 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Punti di debolezza Un’industria formata da tantissime piccole società, che non beneficiano di economie di scala, e in cui l’utilizzo delle capacità produttive dà come risultato una bassa produttività e competitività. Difficile accesso al sistema creditizio che impedisce l’ammodernamento dei sistemi di produzione. Problemi legati al rifornimento di materie prime (dal punto di vista quantitativo e qualitativo) e alla mancanza di investimenti in molte unità di trasformazione del settore agro-alimentare determinano un livello basso di conformità agli standard europei (inclusi i sistemi ISO e HACCP) e di sicurezza alimentare. Basso sviluppo dei canali di commercializzazione per i piccoli produttori. Rendimenti bassi della produzione agricola sia vegetale che animale, (produttività del produzione agricola. lavoro nell’agricoltura che è la più bassa della regione). Opportunità Ulteriore sviluppo degli investimenti esteri diretti con l’adesione all’UE. Accelerazione della ristrutturazione (nei settori latte, carne, uova). Continuo fabbisogno di ammodernamento e ristrutturazione. Crescita della domanda per i prodotti tradizionali, di qualità e biologici. Integrazione verticale tra agricoltori, unità di trasformazione dei prodotti agricoli e reti della GDO. Minacce Termine del periodo di transizione per la conformità alle norme europee (2009). Concorrenza estera. Incapacità di migliorare la qualità delle materie prime. Un’analisi SWOT del settore dell’agricoltura romeno si riassume invece cosi’: Punti di forza Potenziale agricolo significativo (il 6% della superficie agricola utilizzata – SAU dell’UE27). circa il 28% della SAU È già concentrata in aziende grandi, che nella maggior parte sono competitive. Superfici estese con condizioni favorevoli per l’agricoltura, che permettono anche la diversificazione delle colture. Reti delle infrastrutture irrigue primarie che coprono una parte importante della superficie agricola. Introduzione dinamica dell’agricoltura biologica. Punti di debolezza La stragrande parte della SAU È utilizzata da aziende individuali al di sotto del livello di sussistenza (45%) o molto vicine a tale livello (16%). Bassa dotazione tecnica, di non adeguato livello qualitativo, vero sopratutto per le piccole aziende. Infrastruttura agricola estesa ma ancora inadeguata (es. strutture di irrigazione inefficaci). Produttività agricola sotto il potenziale reale. Basso livello di conformità alle norme UE. Bassa diversificazione delle colture. Opportunità Disponibilità di un grande mercato locale, con elevati potenzialità di espansione nei paesi limitrofi. Elevati margini di sviluppo per ammodernamento e ristrutturazione del settore. Priorità dell’UE nell’utilizzo delle energie 36 Minacce Incapacità di migliorare i servizi a sostegno del mercato (mercato fondiario, crediti, servizi di consulenza e di marketing). Bassa capacità di assorbimento dei fondi comunitari (almeno fino ad agosto 2008). Concorrenza estera (anche per i prodotti IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA rinnovabili. Riabilitazione delle infrastrutture di irrigazione. Stabiliti, grazie ai negoziati con l’UE sul regime del commercio bilaterale di prodotti agricoli i contingenti esenti da dazi doganali. biologici), UE e internazionale (Turchia, Paesi arabi, Sud-America). Cambiamenti climatici. Calamità naturali (inondazioni degli ultimo anni) e malattie degli animali (morie di polli, lumache, bovini). Crescita dei costi di irrigazione, a causa dell’aumento del prezzo dell’energia e della bassa efficacia dell’infrastruttura idraulica. 2.2. Il settore aerospaziale Le imprese romene impegnate in attività correlate a quelle spaziali sono pochissime, le principali sono Geosystem Romania che lavora nell’analisi dei dati elaborati, Intergis Grup impiegata nelle applicazioni di navigazione e Rertel e Bitnet che offrono servizi satellite in telecomunicazioni e immagini. In occasione di un incontro italo-romeno, organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Romena, in favore di una delegazione di Torino, il segretario generale della CCI Torino ha dichiarato che gli uomini d’affari italiani sono interessati a investire nell’industria aerospaziale romena, attraverso joint venture e investimenti diretti esteri. Inoltre, va fatta menzione di come da anni statunitensi ma soprattutto canadesi assumano esperti romeni nell’industria aerospaziale. Su quest’ultimo punto, visto che l’economia canadese (e il distretto di Montreal nello specifico) si confronta con la mancanza di personale specializzato (vi sono localizzate compagnie di prestigio nel settore aerospaziale, che necessitano di lavoratori, tanto da ricorrere a personale qualificato proveniente dall’estero), i governi romeno e canadese, assieme ai rappresentanti dell’industria aerospaziale, hanno iniziato un programma di reclutamento di specialisti. Cio’ spiega il fatto che molti ingegneri romeni già lavorino in Canada. A livello nazionale, la Romania non dispone di leggi specifiche che disciplinano l’ambito spaziale, ma fa riferimento esclusivamente ad accordi e trattati internazionali ratificati nel corso degli anni, tra cui il Trattato sullo Spazio Cosmico, l’Accordo sul salvataggio, la Convenzione sulla responsabilità, l’Accordo sulla Luna, il divieto di test nucleari e l’ITU. L’unica eccezione é la Convenzione sulla Registrazione, che non é stata ratificata. Inoltre la Romania é uno stato partecipante dell’Accordo di Wassenaar, ma non é partner del Regime di Controllo della Tecnologia Missilistica. Priorità nazionali nel campo spaziale: la Romania non ha ancora sviluppato una politica in relazione alle attività spaziali, dal momento che gli obiettivi nazionali più importanti sono la partecipazione a missioni internazionali e l’integrazione all’ESA. In ogni caso, i programmi nazionali vanno di pari passo coi programmi internazionali di maggior rilievo. 37 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Gli aspetti sui quali intende concentrarsi il paese sono principalmente i progetti di ricerca spaziale sostenuti attraverso la cooperazione internazionale e i progetti per la costruzione di specifiche infrastrutture spaziali. Si punta inoltre allo sviluppo di centri di eccellenza e di piccole compagnie specializzate nel campo spaziale. Rispetto agli obiettivi di politica estera connessi all’ambito spaziale, il governo romeno dimostra piena disponibilità per migliorare l’integrazione e gli interscambi nel settore, con il resto d’Europa e in particolare con l’Europa Occidentale. 2.3. Il settore delle energie rinnovabili 2.3.1. Introduzione Il mercato romeno è oggi caratterizzato dall’implementazione di due strategie diverse: da un lato la Romania punta ad assicurare la propria transizione verso un’economia di mercato e sostenere la crescita economica, dall’altro le strategie governative mirano alla protezione dell’ambiente con la promozione di energie rinnovabili per la produzione di elettricità e il miglioramento dell’“efficienza energetica”. Un’attenta analisi delle misure implementate per ridurre l’impatto negativo del settore energetico sull’ambiente rivela comunque che l’insieme delle azioni, adottate o che verranno implementate in un prossimo futuro, mirano tutte a raggiungere lo stesso obiettivo: assicurare la crescita economica del paese e il suo grado di competitività nel mercato Europeo. A livello europeo, i sostenitori delle strategie di sviluppo sostenibile hanno guadagnato nuovi consensi dopo la pubblicazione nel 2006 della “Stern Review on the Economics of Climate Change”, uno studio che mette in risalto le implicazioni economiche conseguenti i cambiamenti climatici e che evidenzia la necessità reale di adottare azioni di emergenza per far fronte a queste problematiche. Negli ultimi anni, l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili per la produzione di energia elettrica hanno avuto un peso preponderante nel definire le politiche economiche e di sviluppo romene. Diversi fattori hanno spinto la Romania in questa direzione, tra i quali menzioniamo: - Gli sforzi compiuti per accedere all’Unione Europea e quindi per ridurre le differenze economiche e strutturali rispetto agli altri Stati membri; - Gli obblighi assunti con la ratifica nel 1992 del “United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC)” - La firma nel 1997 del Protocollo di Kyoto. Va fatta menzione di come, nonostante gli sforzi compiuti in questa direzione, la Romania rimaga un paese costantemente afflitto da problematiche politiche ed istituzionali che hanno causato problemi all’implementazione delle direttive nazionali e comunitarie. Proprio nel periodo di preadesione all’Unione Europea, la stabilità politica romena è stata fortemente scossa da una serie di scandali riguardanti le politiche energetiche nazionali, scaturiti da “oscure” privatizzazioni, sospettosi contratti di fornitura, e dichiarazioni di 38 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA manipolazioni/controllo dei prezzi. Da allora, poca luce è stata fatta in merito, nonostante l’attenzione dei media. Detto ciò, il panorama politico romeno è fortemente unito nell’obiettivo primario di allineamento economico e legislativo verso l’Europa. L’UE sta attualmente cercando di promuovere una politica energetica comune nell’obiettivo di assicurare la fornitura di energia a un livello competitivo e a prezzi sostenibili, nella consapevolezza che la dipendenza da energie importate aumenterà nel prossimo futuro in modo inevitabile. Un mercato comune potrebbe assicurare un maggiore potere contrattuale nelle negoziazioni con i più grandi produttori esteri (come la Russia per il gas) oltre che aumentare il grado di competitività interna e quindi promuovere tariffe convenienti e massimizzare il livello di efficienza energetica. Come vedremo in seguito, il quadro istituzionale e legale romeno è in gran parte in armonia con gli obiettivi comunitari. In particolare, il mercato elettrico e quello del gas naturale sono stati interamente liberalizzati con successo. In generale, va fatta menzione di come negli ultimi tempi in Romania siano stati compiuti notevoli progressi, sia nella trasposizione dell’acquis comunitario in campo energetico, che nella ristrutturazione del settore. Rispetto all’acquis comunitario, la Romania ha tenuto fede a tutti gli impegni presi durante i negoziati di preadesione: - È stata, infatti, costituita una riserva minima di prodotti petroliferi, - Il mercato dell’energia è stato liberalizzato nella misura del 33%, - Sono state adottate misure per poter liberalizzare i settori collegati all’energia (prezzo delle forniture elettriche, programmi per l’efficienza energetica). Nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale, la Romania ha recepito il principio comunitario di separazione delle attività che si occupano di produzione, distribuzione, stoccaggio e gestione, introducendo strutture indipendenti. Contemporaneamente, rispettando le raccomandazioni dell’ultima relazione periodica della Commissione Europea sulla strategia di miglioramento dell’efficienza energetica, il governo romeno ha elaborato una “tabella di marcia” per il settore energetico, in modo che entro il 2015 la riforma del settore venga completata. In relazione alla privatizzazione del comparto elettrico, la società Electrica SA è stata suddivisa in otto settori, per essere appunto venduta al miglior offerente privato. La Romania si attiene ai massimi standard di sicurezza nucleare, compresi quelli dell’AEEA di Vienna, tanto che è stata istituita un’agenzia nazionale per le scorie radioattive presso la centrale nucleare di Cernavoda, agenzia responsabile della gestione di tutte le scorie nucleari sul territorio romeno e del loro stoccaggio. Obiettivo di questo studio è quello di valutare le possibilità offerte dal mercato delle energie rinnovabili in Romania per il Gruppo Tampieri, tenendo in considerazione l’esperienza del gruppo nella produzione di energia elettrica e termica per autoconsumo, da generatori di vapore e turbo alternatori, da fonti rinnovabili e convenzionali. Questa ricerca è strutturata nel seguente modo: inizialmente andremo ad analizzare il mercato energetico nel suo 39 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI insieme, soffermandoci sulle risorse, il consumo e la produzione di energia. In particolare analizzeremo il mercato dell’energia elettrica, la sua struttura, il quadro legale di riferimento e i vari mercati di transazione per la compra-vendita di energia elettrica e servizi connessi. Nella seconda parte di questa ricerca analizzeremo nello specifico il mercato delle energie rinnovabili. Verranno esposte le strategie del Governo per il periodo 2007-2020 per la promozione di produzione elettrica da fonti energetiche rinnovabili. In seguito focalizzeremo la nostra attenzione sui mercati specifici dell’energia eolica, dell’energia solare e dalle biomasse. Prima di concludere la ricerca vengono esposte tutte le opportunità agevolative del settore di riferimento. 2.3.2. La produzione di energia rinnovabile in Romania nel contesto Europeo Durante l’ultimo decennio si è osservato in Europa un interesse crescente per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Il ruolo di tali risorse energetiche è considerato fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle economie Europee per il decennio successivo. Secondo L’Agenzia Internazionale per l‘Energia (IEA) l’80% del fabbisogno energetico Europeo potrebbe essere coperto dalla produzione di energia da risorse rinnovabili prima della fine di questo secolo. L’importanza attribuita al settore delle energie rinnovabili è legata principalmente ai seguenti benefici: - La diminuzione della dipendenza da combustibili fossili, importati per la maggior parte da paesi politicamente instabili e quindi soggetti a cambiamenti frequenti e incontrollati dei prezzi. - L’impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dovuto alla diminuzione drastica delle emissioni di gas ad effetto serra e quindi dell’inquinamento ambientale. - La creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove professioni. - Lo sviluppo delle aree rurali isolate. - L’aumento della produzione energetica nei paesi in via di sviluppo. Gli obblighi assunti dai Paesi Europei, ed in particolare il protocollo di Kyoto, il piano internazionale sulle energie rinnovabili e la strategia di Lisbona hanno spinto l’Unione Europea verso la creazione di una politica comune sulle energie rinnovabili. Tale strategia è presente in numerose altre politiche comunitarie, come per esempio le politiche sulla competitività, l’ambiente, la tecnologia, l’agricoltura, e in generale le politiche sociali, le quali puntano tutte nel creare un mercato energetico europeo. Essendo quindi ben cosciente della necessità di aumentare la produzione di energia da risorse rinnovabili, di diminuire il consumo energetico e aumentare l’efficienza energetica, la Commissione Europea ha attivamente spronato i paesi membri nell’attuare politiche di sostegno e promozione per l’utilizzo di energie rinnovabili. Target europei per il 2020: - Riduzione dell’emissione di gas a effetto serra del 20% 40 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Aumentare fino al 20% la produzione di energie da fonti rinnovabili - Aumentare, minimo del 10%, la percentuale di Biodiesel nell’industria dei trasporti - Ridurre il consumo globale di energie primarie del 20% Di fronte a questa politica comunitaria il Governo romeno ha stabilito nella sua strategia energetica 2007-2020, target ancora più ambiziosi rispetto ai livelli europei. In particolare Il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo, Attila Korodi, ha dichiarato che la Romania ha assunto l’obbligo di produrre entro il 2010 il 33% del suo consumo nazionale di energia elettrica da fonti di energia rinnovabili. Nel 2015 questa percentuale dovrebbe salire al 35%, mentre l’obiettivo per il 2020 è quello di raggiungere la quota del 38%. Il potenziale teorico per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabili in Romania è notevole: trattandosi però di un settore relativamente nuovo, il potenziale sfruttabile è sostanzialmente inferiore, dati i limiti tecnologici, le inefficienze economiche e le restrizioni ambientali presenti al momento in Romania. Tabella 14. Potenziale energetico nazionale per produzione di energia da fonti rinnovabili Fonte Energia solare Energia eolica Idroenergia Idroenergia minore di 10MW Biomasse e biogas Energia geotermale Potenziale annuo 60PJ - 1.2 TWh 23 TWh 36 TWh 3.6 TWh Applicazione Energia termica e elettrica Energia elettrica Energia elettrica Energia elettrica 318 PJ 7 PJ Energia termica e elettrica Energia termica Fonte: Stime ICEMENERG 41 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Figura 9. Potenziale della Romania nel settore dell’energia verde in termini percentuali escludendo il potenziale delle centrali idroelettriche superiori a 10MW. 17% 12% 4% 2% Biomassa Eolico Solare Microidrocentrali Voltaico + geotermico 65% Fonte: Stime ICEMENERG Figura 10. Mappatura delle energie rinnovabili in Romania Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze 42 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA La distribuzione sulle zone del potenziale dell’energia rinnovabile: I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. Delta Danubio – energia solare Dobrogea – energia solare e eolica Moldova – micro-idro, energia eolica, biomassa Carpati – biomassa e micro-idro Transilvania – alto potenziale per micro-idro Campia de Vest – energia geotermale Subcarpati – biomassa e micro-idro Campia de Sud – biomassa, energia geotermica, energia solare Nelle zone rurali esiste una vasta gamma di risorse energetiche rinnovabili, le quali possono essere utilizzate per l’alimentazione energetica delle zone stesse oppure di aree urbane limitrofe. - La biomassa è il principale combustibile rurale, utilizzato soprattutto per il riscaldamento domestico. La biomassa copre circa il 7% della domanda di energia primaria e circa il 50% del potenziale di energie rinnovabili della Romania. - L’energia geotermale può anch’essa essere utilizzata per il riscaldamento, è particolarmente conveniente per abitazioni, serre, impianti di acquacoltura o per la pastorizzazione del latte ad una distanza non superiore ai 35 km del luogo di estrazione. - L’energia Solare è preferibilmente utilizzabile per il riscaldamento dell’acqua per uso domestico, riducendo quindi il consumo di carboni fossili. - Le microidrocentrali e le centrali eoliche possono essere una soluzione molto conveniente per alimentare elettricamente le zone rurali non connesse alla rete di trasmissione e di difficile accesso. - Attualmente le più convenienti risorse rinnovabili, tenendo in considerazione i costi di produzione, i volumi di consumo, e le tecnologie utilizzate per produrre energia elettrica sono le centrali Idroelettriche, incluso le microidrocentrali, le turbine eoliche e le centrali in cogenerazione che utilizzano biomassa. Per quanto riguarda la produzione di energia termica le risorse più efficienti sono la Biomassa e l’energia solare. - Le misure adottate per la promozione della produzione di elettricità da fonti rinnovabili di energia, sono le seguenti: - Perfezionare il mercato dei certificati verdi creato nel 2005, nello scopo di attirare capitali privati e capitali stranieri (vedi capitolo successivo). - Facilitare l’accesso alla rete di trasmissione. - Promuovere un meccanismo di lungo periodo in grado di sostenere l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica e di acqua calda domestica. - Disponibilità dei Fondi Strutturali (vedi capitoli successivi) - 1.8 Miliardi di euro messi a disposizione dalla nuova strategia energetica 2007-2020. 2.3.3. Energia eolica In Romania, attualmente, soltanto lo 0,06% del totale dell’energia elettrica consumata proviene da centrali eoliche, a differenza di quanto avviene, a livello europeo, in Danimarca 43 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI (25%), Spagna (8%) e Germania (6%). Nonostante lo stadio iniziale in cui si trova il settore dell’energia eolica in Romania, gli investimenti crescono e si prevede che le centrali eoliche faranno presto parte del paesaggio. Attualmente esistono soltanto 37 impianti eolici installati sul territorio romeno. Per collocare impianti eolici sono interessanti esclusivamente le zone in cui la velocità media del vento è almeno pari a 4 m/s, a livello standard di 10 metri dal suolo (in base alle misurazioni delle stazioni meteorologiche). Una turbina eolica raggiunge la sua capacità massima laddove il vento soffia ad una velocità di 9-12 m/s. Ad eccezione delle zone montane, dove le condizioni meteorologiche sfavorevoli rendono difficile l’installazione e la manutenzione degli impianti eolici, le velocità uguali o superiori al limite 4 m/s si riscontrano in: Podisul Central Moldovenesc e in Dobrogea. L’energia eolica della Dobrogea potrebbe superare la produzione di energia nucleare delle unità 1 e 2 di Cernavoda. Nella zona della Dobrogea si potrebbero produrre circa 2.000 MW. Il litorale presenta anch’esso un potenziale energetico poiché, in questa zona, la velocità media annuale del vento supera il limite di 4 m/s. Le migliori zone per l’installazione di impianti eolici sul litorale del Mar Nero sono tanto in onshore, quanto in offshore (profondità dai 5 ai 20 metri). In base a queste valutazioni e alle interpretazioni dei dati registrati, in Romania possono essere installati impianti eolici con una potenza totale fino a 14.000 MW, il che significa un apporto di energia elettrica di quasi 23.000 GWh/anno. Considerando solo il potenziale tecnico e economico allestibile, di circa 2.500 MW, la produzione di energia elettrica corrispondente sarebbe approssimativamente di 8.000 GWh l’anno, vale a dire l’11% della produzione totale di energia elettrica della Romania. In base alle stime preliminari nella zona del litorale, a breve e medio termine, il potenziale energetico eolico allestibile è di circa 2.000 MW, con una quantità media di energia elettrica di 4.500 GWh/anno. Il potenziale della Romania nel campo dell’energia eolica è pari al 17% del potenziale totale di produzione energetica da fonti rinnovabili, e al momento il mercato dell’energia eolica in Romania è di circa 1.000 volte più piccolo del suo potenziale. Il potenziale eolico della Romania è di tre volte maggiore rispetto alla produzione nucleare di energia elettrica pianificata a Cernavoda per il 2007, ma l’apporto di questa forma di energia alla produzione totale è pari a zero. I punti deboli di un investimento nel settore dell’energia eolica sono rappresentati dalle tasse di concessione dei terreni che si avvicinano ai prezzi di vendita degli stessi, nonché ai costi per un generatore nuovo di 1 MV che si aggira intorno ad un milione di euro. Dunque, una capacità di 100 MW presuppone un investimento di circa 100 milioni di euro. Anche se la cifra è notevole, c’è da considerare che l’investimento si potrebbe ammortizzare in circa 7 anni, un periodo molto ragionevole per un investimento in campo energetico. 44 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA I piccoli imprenditori si rivolgono a centrali di dimensioni minori e di second hand. Il potenziale del business è così grande, secondo gli investitori, che alcuni prevedono un rendimento maggiore rispetto a quello immobiliare, molto in voga al momento. Infatti, a fronte di un costo minore di 500.000 euro per una centrale eolica, si ricava energia elettrica per 7.000 euro il mese. Infine, una centrale eolica non necessita di risorse umane, ha un mercato sicuro, non ha costi di produzione né di manutenzione, non teme la concorrenza, non può subire danni da furti. I costi generati sono molto bassi: revisioni periodiche e un dipendente che esegue una supervisione del parco in cui sono posti gli impianti. Unica necessaria condizione è, naturalmente, la presenza del vento. L’energia eolica diventa sempre più attraente per le compagnie romene del settore energia, ma anche per le multinazionali già presenti sul mercato romeno che hanno annunciato investimenti nel settore, ritenendo interessanti, oltre la Dobrogea, anche Costanza, Vrancea e Ialomita. Insieme, gli investimenti per i prossimi tre – cinque anni saranno di circa 1,5 miliardi di euro e la produzione di energia elettrica dal vento potrebbe crescere in modo significativo. La tabella che segue riassume le principali società che investiranno nel settore dell’energia eolica in Romania. Tabella 15. Gli investimenti privati annunciati nell’eolico in Romania per il 2008 Società Eviva Energy Electrica Statkraft Sinus Holding Detea New Energy Grup Grivco CEZ Enel Iberom Pentium E Market Ecoprod Energy Meinl International Power Investimento annunciato (Milioni di Euro) 560 200 160 141 100 70 70 70 24 20 20 5 4 780 Fonte: Rapporto 2007 Startitalia sul rinnovabile in Romania Enel Wind ha come obiettivo quello di diventare il maggior produttore di energia da fonti rinnovabili in Romania. Il Consiglio provinciale di Prahova insieme alla IRIDEX Group e al Parco Industriale di Ploiesti hanno installato il primo gruppo eolico commerciale della 45 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Romania. Gli unici produttori di energia eolica ad aver venduto certificati verdi nel 2006 sono stati Ilexim, Eco Prod e Pentium. L’Autorità Portuale di Costanza ha bandito una gara internazionale per la costruzione di undici turbine eoliche per una capacità di 27,5 MW. La “Wind Farm” conseguirà a regime un fatturato di 40 milioni di Euro e sarà la più importante realizzazione nell’area dei Balcani. Azioni per preparatorie per l’installazione di impianti eolici: - identificazione attraverso analisi e studi preliminari dei luoghi favorevoli per la centrale eolica; - concessione o pre-concessione dei terreni rispettivi; - misurazioni dei parametri del vento nei luoghi scelti, al fine di raccogliere i dati necessari ai calcoli tecnico-economici finali. 2.3.4. Energia solare L’energia solare rappresenta la più sicura fonte di energia: la durata di vita dell’astro solare è 5 miliardi di anni, il che fa giungere alla conclusione che, in base alla nostra scala del tempo, esso rappresenta un’energia inesauribile e quindi rinnovabile. I cambi di clima dovuti all’effetto serra e alla posizione geografica della Romania assicura circa 210 giorni di sole l’anno. La superficie totale della Romania è approssimativamente di 238.391 kmq, di cui la superficie disponibile per l’installazione di collettori solari è pari a 210 Kmq. Ogni metro quadrato di collettore in Romania produce circa 440 kWh energia elettrica o 1.440 MJ di energia termica l’anno. Per sostituire la quantità totale di energia termica necessaria per riscaldare la Romania (62.000 MJ) con l’energia termica solare, è necessaria una superficie di 43 kmq di collettori. Questa rappresenta il 20% della superficie totale utilizzabile dei 210 Kmq. Attualmente, in Romania sono installati 100.000 mq (0,1 kmq) di collettori, che rappresentano lo 0,045% della superficie utilizzabile. La capacità termica di questi collettori è 144 TJ. Il potenziale energetico solare è dato dalla quantità media di energia proveniente dalla radiazione solare incidente in piano orizzontale che, in Romania, è compresa tra i 900 e i 1450 kWh-mq-anno, in funzione del ciclo giorno-notte, della latitudine del luogo, della stagione e del grado di rannuvolamento. Da questa quantità di energia si possono catturare tra i 600 e gli 800 KWh/ mq / anno. Se si sfruttasse al massimo l'intero potenziale solare del paese, si potrebbe sostituire circa il 50% del volume di acqua calda per uso casalingo o il 15% della quota di energia termica per il riscaldamento corrente. Gli studi effettuati nel 2004 mostrano che nelle condizioni meteo-solari della Romania, un captatore solare-termico funziona, in condizioni normali di sicurezza, nel periodo marzo-ottobre, con una resa che varia tra il 40% ed il 90%. 46 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Il potenziale della Romania nel campo dell’energia solare è pari al 12% del potenziale totale di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tale potenziale è distribuito soprattutto nelle seguenti zone: - Delta del Danubio - Dobrogea - Campia de Sud L’utilizzo dell’energia solare si realizza mediante due tecnologie principali: - collettori solari per l’energia termica e l’acqua calda per uso domestico; - pannelli fotovoltaici per l’ottenimento dell’energia elettrica; La Romania ha già un buon fondamento in questo settore, poiché sono stati implementati progetti già dagli anni ’80. In Romania l’energia solare è utilizzata soprattutto per la produzione di acqua calda per le abitazioni private. In base ai dati ARCE, risulta che, nell’anno 2005, sono stati venduti 285 pannelli solari, in crescita rispetto al numero registrato nel 2004, ma sempre sotto il livello registrato nel 2003, quando furono acquistati 889 pezzi. I sistemi solari-termici si ammortizzano in circa 2,5 anni, ma la loro durata di vita è di quasi 20 anni. Secondo la nuova legislazione riguardante le fonti rinnovabili, circa 2.600.000 mq di collettori solari saranno installati entro il 2015, evitando in questo modo 1 milione di tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. Questi collettori produrrebbero 1.000 GWh di energia termica l’anno. Secondo la stessa legislazione, il potenziale operativo per l’energia solare utilizzata con l’aiuto delle cellule fotovoltaiche è di circa 1.200 GWh/anno. Il prezzo dell’energia elettrica generata da fonti fotovoltaiche varia tra 0,25 e 0,5 USD/kWh. Dopo l’entrata nell’Unione Europea il prezzo del gas naturale crescerà di circa il 300%, un fatto che non lascia spazio ad alternative. 2.3.5. Energia da biomasse Secondo la recente decisione del Consiglio d'Europa entro il 2020 verrà imposto un utilizzo di bioenergia e biocarburanti pari al 10% dei consumi energetici. Attualmente, nell’Unione Europea, il 4% del necessario di energia è assicurato da biomassa. A livello europeo, si stima la creazione di circa 300.000 nuovi posti di lavoro nell’ambiente rurale, attraverso lo sfruttamento della biomassa. La produzione di biomassa non rappresenta soltanto una risorsa di energia rinnovabile ma anche un’opportunità significativa per lo sviluppo rurale duraturo. La biomassa è materiale biologico che può essere utilizzato per produrre energia, ampiamente disponibile ovunque, rappresenta una risorsa locale, pulita e rinnovabile. La 47 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI biomassa è una forma di energia rinnovabile capace di riformarsi in tempi relativamente brevi e questo è uno dei suoi principali vantaggi. L’utilizzazione delle biomasse per fini energetici non contribuisce all’effetto serra, poiché la quantità di anidride carbonica rilasciata durante la decomposizione, sia che essa avvenga naturalmente, sia per effetto della conversione energetica, è equivalente a quella assorbita durante la crescita della biomassa stessa; non vi è, quindi, alcun contributo netto all’aumento del livello di CO2 nell’atmosfera. In tale ottica, la Campagna della Commissione europea per il decollo delle fonti energetiche rinnovabili (Take off Campaign) individua l’energia da biomasse come uno dei settori-chiave per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Libro Bianco europeo. Per biomassa energetica si suole individuare ogni sostanza organica, più che altro vegetale, diversa dalle fonti tradizionali combustibili quali carboni, petrolio e gas naturale. Le riserve di biomassa sono, nello specifico, il legno in tutte le sue forme, i rifiuti agricoli, i rifiuti raccolti a livello urbano e industriale, i vegetali e i fanghi essiccati provenienti da depurazione delle acque o da deiezioni animali. Il potenziale energetico della biomassa in Romania è di circa 7.594 mila tep/anno (tonnellate equivalente di petrolio), di cui il 15,5% rappresenta residui dallo sfruttamento forestale e dalla legna da fuoco, il 6,4% segatura e altri resti del legno, il 63,2% rifiuti agricoli (provenienti dai cereali, fusti di granturco, viti), il 7,2% residui casalinghi e il 7,7% biogas. La Romania dispone di un importante potenziale per le colture di piante energetiche, grazie alla vasta superficie coltivabile disponibile - disponibilità d’ettari di terreno per abitante pari allo 0,7% (contro lo 0,4% dell’UE a 25). Questi rifiuti, tramite vari tipi di processi di trasformazione (digestione anaerobica, fermentazione alcolica, digestione aerobica, pirolisi, ecc.) diventano biocombustibili (biodiesel, bioetanolo, metano, ecc.), successivamente utilizzabili in impianti per la produzione di energia elettrica e/o energia termica. In altri casi, i residui da lavorazione del legno o della paglia vengono bruciati direttamente per ricavarne calore. I combustibili fossili (anche chiamati idrocarburi) derivano dalla trasformazione, sviluppatasi in milioni di anni, di sostanza organica in forme via via più stabili e ricche di carbonio. Nel futuro, quantità grandi di biomassa saranno trasformate in combustibile più conveniente. Per esempio il biogas con il 60% di metano, prodotto sia dalle deiezione degli animali che direttamente dai depositi dei rifiuti, può essere usato per la generazione di energia elettrica, per cucinare o per l’illuminazione. Il residuo dei fermenti di biogas è un eccellente fertilizzante agricolo. La biomassa potrebbe coprire in Romania: - quasi un quinto del consumo totale delle risorse primarie del Paese; - l’89% del calore necessario per riscaldare le case e l’acqua, nonché per la preparazione dell’alimentazione, nell’ambiente rurale, soltanto attraverso il consumo di residui e rifiuti vegetali. Il potenziale della Romania nel campo della produzione di energia da biomassa è pari al 65% del potenziale totale di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tale potenziale è distribuito soprattutto nelle seguenti zone: 48 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Moldova Carpati Subcarpati Campia de Sud Gli impianti per l'utilizzo della biomassa possono essere utilizzati in sostituzione delle normali caldaie a gas; un'altra applicazione della biomassa è la produzione simultanea di energia elettrica e calore (cogenerazione). La cogenerazione richiede un collegamento alla rete elettrica per l'immissione di energia elettrica ed uno con l'utente per cedere il calore. Un impiego diffuso delle biomasse può comportare nuove opportunità di sviluppo per zone marginali e/o riduzione di surplus agricoli con sostituzione di colture tradizionali (per es. cereali non più redditizi) con colture energetiche. Nel medio e lungo periodo, la crescita della quantità di biomassa può essere assicurata con le piantagioni (alberi e arbusti con un periodo ridotto di crescita) su superfici degradate, terreni agricoli dimessi o scossi dal circuito agricolo. Al momento, quasi la metà della superficie arabile della Romania, vale a dire circa 4 milioni di ettari, non è coltivata, essendo stata lasciata a riposo. Il principio di base dell’uso della biomassa è di usare (nel caso del legno) meno alberi di quelli che crescono, affinché non si giunga alla situazione di un disboscamento massiccio. Le coltivazioni di colza, soia e girasole, come anche i resti vegetali (paglia e residui agricoli di tipo fibroso), possono costituire un’opportunità di affari, nel contesto in cui la richiesta di biomassa per la produzione di biodiesel è in continua crescita. Biodiesel, bioetanolo e biogas: sono questi i tre prodotti energetici puliti su cui scommettere, derivanti dallo sfruttamento di prodotti agricoli opportunamente trattati, come olio di semi di soia e girasole, mais, patate e canna da zucchero. I biocarburanti sono carburanti liquidi o gassosi prodotti con materiale e residui vegetali come le colture agricole, i rifiuti urbani e i sottoprodotti dell’agricoltura e della silvicoltura. I biocarburanti possono sostituire i carburanti convenzionali nei veicoli a motore, totalmente o parzialmente, come componenti di una miscela. Il bioetanolo è prodotto principalmente mediante fermentazione di grani ricchi di zucchero o di amido, ad esempio le colture cerealicole, la barbabietola da zucchero e le piante di sorgo. Esso è miscelato con la benzina convenzionale, solitamente sotto forma di additivo al 5%, e può essere utilizzato senza modifiche nei moderni motori ad accensione comandata. Attualmente la Romania è capace di produrre circa 2,6 milioni di tonnellate di biomassa che può essere utilizzata per ottenere combustibili verdi. Per quanto riguarda l’uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili, la Romania stabilisce (Decisione Governativa n. 1844/2005 in concordanza con la Direttiva nr. 2003/03/CE) un obiettivo per il corso del 2007, del 2% come proporzione minima di biocarburanti sul mercato romeno calcolata in base al contenuto energetico sia dei 49 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI combustibili a base di petrolio che per quelli diesel, destinati al trasporto, e del 5,75% entro il 31 dicembre 2010. Tenendo conto delle quantità di carburanti utilizzati annualmente e gli obblighi che derivano dalla Decisione Governativa nr.1844/2005, risulta un bisogno di biodiesel e bioetanolo di circa 300.000 tonnellate per l’anno 2010. Entro il 2020, la percentuale di utilizzo dei biocarburanti sarà almeno del 10%, con l’utilizzo delle nuove generazioni di biocarburanti. La Romania ha un potenziale sufficiente per fornire materie prime tanto per il biodiesel quanto per il bioetanolo in modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti. Per esempio, il potenziale della Romania di fornire materia prima necessaria per il biodiesel, rispettivamente olio vegetale (girasole, soia, colza) è di circa 500-550 mila tonnellate l’anno. In questo modo sono assicurate le premesse per giungere al traguardo del 10% di biocarburanti, per l’anno 2020, calcolato sulla base del contenuto energetico di tutti i tipi di benzina e gasolio utilizzata per il trasporto, relativo al raggiungimento dell’obiettivo compreso nel pacchetto di misure per l’energia approvato dal consiglio Europei (marzo 2007). Dal 1° luglio 2007, tutto il gasolio commercializzato sul mercato della Romania contiene il 2% di biodiesel, ma precisiamo che il biodiesel viene introdotto solo nel gasolio di tipo Euro 4, non essendo stato ancora stabilito l’obbligo che questo venga aggiunto al gasolio Euro 5. Dal 1° gennaio 2008 deve avere un contenuto di biocarburanti minimo del 3% e dal 1° luglio 2008 del 4%. Per quanto riguarda invece il bioetanolo, questo verrà aggiunto alla benzina a partire dal 1° gennaio 2009. 2.3.6. Conclusioni Con i suoi 21.5 milioni di consumatori la Romania è uno dei maggiori mercati energetici del Sud-Est Europa il cui benessere e capacità di consumare sono garantiti dalla capacità che la propria classe politica avrà nel gestire i nuovi scenari Europei nel campo del mercato dell’energia. Per affrontare la competizione sul mercato globale delle fonti energetiche resa aggressiva dall’incremento dei fabbisogni e della domanda dei Paesi asiatici emergenti, l’Europa ha deciso di rispondere con la diversificazione delle fonti energetiche a partire dalle risorse interne, così come ritiene indispensabile l’ampliamento del numero dei Paesi fornitori e di transito delle importazioni energetiche tradizionali (gas, uranio e petrolio). In quest’ottica è imprescindibile per la Romania se vuole mantenere l’attuale sviluppo, assicurare alle imprese ed ai cittadini una certezza di continuità della fornitura di energia ad un prezzo sostenibile. Non è però solo l’aspetto economico a spingere la Romania a mettere sul tavolo delle decisioni la questione energetica ma anche le implicazioni ambientali, così chiaramente espresse con la Conferenza mondiale di Kyoto sullo stato dell’ambiente. Quindi, la sicurezza e la competitività dell’approvvigionamento tradizionale devono essere integrati da un mix energetico che comprenda le fonti locali rinnovabili come l’energia eolica, la biomassa, il solare, i biocarburanti, le piccole centrali idroelettriche e l’efficienza energetica delle strutture edili. Tale mix alternativo è orientato alla maggior sicurezza, alla sostenibilità ambientale ed alla riduzione delle emissioni di carbonio. 50 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Questa sfida implica che la Romania agisca subito, soprattutto sotto il profilo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili di energia. La seguente tabella riassume le osservazioni e le stime fatte dal Governo romeno per il periodo 2007-2012 per quanto riguarda i principali dati macroeconomici, gli indici di efficienza energetica e la produzione di energia elettrica. Come si può vedere dal Grafico C.1, la Romania prevede un aumento costante della produzione di energia elettrica e dell’efficienza energetica (diminuzione intensità energetica). Tabella 16. Dati statistici 2003-2006 e Previsioni 2007-2012 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Popolazione (milioni di abitanti) 21,7 21,7 21,6 21,6 21,5 21,4 21,3 21,3 21,2 20,9 PIL (MEuro) 70,4 76,4 79,5 85,6 91,1 96,8 102,6 108,3 142,3 186 PIL pro capite (KEuro) 3,2 3,5 3,7 4,0 4,2 4,5 4,8 5,1 6,7 8, 9 Crescita % PIL 5,2 8,5 4,1 7,7 6,4 6,3 5,9 5,6 5,6 5,5 Intensità energia primaria (Tep/KEuro) 0,55 0,51 0,48 0,47 0,44 0,42 0,39 0,37 0,32 0,26 Intensità energetica Finale (Tep/KEuro) 0,36 0,36 0,32 0,31 0,29 0,28 0,26 0,25 0,21 0,17 56,48 58,99 60,7 62,5 64,2 66,1 67,7 69,5 PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA (TWh) Produzione di elettricità per il consumo interno Esportazione 54,55 55,3 2,08 1,18 2,93 3,41 2 3 3,5 4,5 4,5 5 Totale produzione 56,63 56,48 59,41 62,4 62,7 65,5 67,7 70,6 72,2 74,5 Prod. Elett. In centrali Idro. E da fonti rinnovabili 13,57 16,83 20,21 17,75 16 18 19,5 21,7 22,3 23 Prod. In centrale nucleare 4,9 5,55 5,54 5,55 7,0 10,8 10,8 10,8 10,8 10,8 Prod. In centrali termiche 38,16 34,1 33,66 39,1 39,7 36,7 37,4 38,1 39,1 40,7 51 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze. Figura 11. Evoluzione della produzione di energia elettrica e dell’intensità energetica (minore intensità vuol dire una maggiore efficienza energetica) Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze (Rapporto Energia 2007). Tenendo in considerazione i dati esposti nella Tabella C.1 e i seguenti fattori chiave: - Il mercato energetico romeno è parte integrante del mercato energetico Sud-Est Europeo. - Il consumo nazionale di energia elettrica crescerà relativamente costantemente con circa il 3% annuo di incremento. - Le esportazioni di energia elettrica cresceranno sostanzialmente dopo il 2015, dopo l’entrata in funzione dei reattori nucleari 3 e 4 della centrale di cernavoda. - La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili aumenterà costantemente nei prossimi anni. - L’utilizzo di Biodiesel aumenterà sostanzialmente. - La produzione di energia elettrica da combustibili liquidi e gassosi varrà costantemente diminuita per aumentare la produzione di energia elettrica e termica nelle centrali in cogenerare. si può ipotizzare che dopo l’anno 2012 la bilancia delle energia si porti per la prima volta nella storia del paese in attivo. Come già illustrato precedentemente, per portare la bilancia energetica romena in attivo le unità produttive di energia attuali sono insufficienti e oltre ai reattori nucleari di prossima apertura sarà essenziale, per la Romania, sfruttare al massimo il potenziale proveniente dalle fonti di energia rinnovabili. Tenendo presente l’ampio grado di apertura di questo settore, come illustrato dai dati riassuntivi della seguente tabella, si può affermare che un investimento volto alla produzione di energia elettrica dalle tre fonti analizzate troverà sicuramente sbocco sul mercato energetico romeno. 52 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Tabella 17. Opportunità dei mercati romeni delle energie rinnovabili Potenziale teorico Energia Eolica 23000 Gwh / annuo Potenziale economicamente sfruttabile 6000 Gwh /annuo Energia Solare tra 900 e 1450 KWh / m2 / anno tra 600 e 800 Kwh / m2 /anno Energia da Biomasse 7 594 000 tep/anno superficie coltivabile disponibile (per piante energetiche) : 0.7% ettari per Abitante. 2,6 Milioni di Tonnellate di Biomassa per combustibili verdi Potenziale olio vegetale: circa 500 mila tonnellate l'anno. Attualmente sfruttato 37 centrali eoliche (app. 3.4 GWh/annuo) 100.000 m2 ossia 0.1 km2, 0.045% della superficie utilizzabile (144 TJ) dal 1 gennaio al 4 luglio 2700 sono stati prodotti 272 799 Tonnellate di Colza, una media di 1024 Kg per ettaro. Fonte: Elaborazione Startitalia dati Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per quanto riguarda il livello di redditività di un investimento nel settore è da tener presente che il prezzo medio per 1MWh di elettricità prodotta da energie rinnovabili sarà venduta sul mercato all’ingrosso a un prezzo medio pari a circa 47.5 Euro, cui si sommerà il ricavo relativo alla vendita di un certificato verde pari a 42 Euro per un ricavo totale pari a 89.5 Euro per 1 Mwh. Inoltre da menzionare l’assenza di tassazioni aggiuntive. Un ulteriore incentivo per attirare investimenti nel settore, e rappresentato da: - 638 Milioni di Euro messi a disposizione dai Fondi Strutturali e di Coesione mediante l’asse prioritario 4 del POS crescita della competitività economica - Circa 1.75 Miliardi di euro messi a disposizione dal Fondo Agricolo Europeo per lo sviluppo rurale. Figura 12: Previsioni dei prezzi dell’energia rinnovabile in Romania 53 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Fonte: Elaborazione Startitalia su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 2.4. Il settore dell’ITC in Romania 2.4.1. Presentazione generale del settore Il settore IT&C si divide in quattro aree di marco interesse e rispettive aree produttive di riferimento: - Business Process, ovvero il segmento relativo alle applicazioni per le compagnie, al software, alla gestione dei documenti, ai servizi, all’outsourcing, la sicurezza, le risorse umane, le comunicazioni, unitamente alle reti per la trasmissione dei dati, telecomunicazioni e servizi internet, linee di comunicazioni fisse e mobili; - Digital Equipment & Systems, tradizionalmente il segmento dei computer, delle periferiche e della componentistica di base, dello storage, fotografie digitale, “point of sale”, equipaggiamenti elettronici destinati al consumo, servizi finanziario- bancario, sistemi informative innovativi e soluzioni intelligenti per i provider di servizi bancari e finanziari; - Future park che contiene la ricerca, la scienza, e l’incubazione d’impresa; - Public Sector Parc con le soluzioni IT&C per gli istituti governativi e le pubbliche amministrazioni. In Romania esistono attualmente 8.100 aziende che operano nel settore della Tecnologia dell’Informazione e delle Telecomunicazioni (TIC), con oltre 86.000 stipendiati. Oggi il settore dell’TIC rappresenta il 9% del PIL nazionale. L’industria romena dell’ ICT (information and communications technology - tecnologia dell’informazione e della comunicazione) produce equipaggiamenti di calcolo, e realizza trasmissioni di dati e telecomunicazioni, software e servizi. La qualità della produzione, l’efficienza del processo di assemblaggio, un design intelligente e l’efficienza del management hanno determinato la realizzazione di equipaggiamenti di calcolo e trasmissione di dati molto competitivi, che coprono più del 50% del mercato interno. Più di 250 aziende, molte delle quali in possesso del certificato ISO 9001 per questo tipo di attività, producono cca. 50 000 PC ogni anno. Le PMI rappresentano il 92% del totale delle imprese che operano in questo settore. Con solo il 2% delle aziende attive (circa 385.000), i redditi registrati dalle aziende che operano 54 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA nel settore TIC rappresentano oltre il 4% dal totale del fatturato nazionale e oltre il 7,6% del profilo netto. La liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, l’adesione all’UE e il miglioramento degli indicatori macroeconomici incideranno sui progetti IT dei settori delle telecomunicazioni, bancario, dell’amministrazione governativa e di produzione. Va inoltre fatta menzione di una crescita dei servizi nel settore IT. Le aziende romene hanno cominciato a capire l’importanza della consulenza, delle applicazioni integrate e della formazione per il miglioramento dei servizi e l’ottimizzazione del business. Dal punto di vista della distribuzione sul territorio, le aziende IT sono principalmente raggruppate a Bucarest (almeno come fatturato), anche in considerazione del fatto che le principali aziende del settore hanno le sedi principali nella capitale. Il grafico riassume la ripartizione geografica delle aziende del settore nelle 8 regioni di Romania. Tabella 18. Ripartizione geografica regionale delle aziende nel settore ITC Regioni Bucuresti-Ilfov Centro Nord-Ovest Ovest Sud-Ovest Oltenia Sud-Muntenia Sud-Est Nord-Est % 86,5 1,8 3,8 2,4 0,9 1,6 1,2 1,7 Fonte: Regional Innovation Strategy Bucharest-Ilfov su base ARIES Il mercato IT romeno, composto da 8.400 società operative nel settore, ha raggiunto il valore di 770 milioni di euro, del 10% in più rispetto all’anno precedente. Una ricerca elaborata dalla compagnia americana International Data Corporation stima una crescita di oltre l’11% di tale mercato, soprattutto nei settori connessi all’Internet e ai servizi IT. Quasi ogni giorno, i giornali o le emittenti radio e TV romene annunciano che qualche nota compagnia internazionale nel settore ITC intende investire in Romania, o che un’altra, operante da anni sul mercato romeno, ha realizzato un fatturato significativo rispetto al precedente anno. Stando alle autorità, si tratta di uno dei settori più dinamici dell’economia romena. Gli affari con software, le vendite di PC, la creazione di siti internet possono portare importanti redditi anche in Romania. In Romania, il mercato IT si attesta sui 770 milioni di euro. Anche le compagnie romene di software romene registrano performance eccellenti. Una delle più note, grazie alla sua tecnologia antivirus BIT DEFENDER, la compagnia Softwin, ha registrato un fatturato superiore del 60%. BitDefender viene distribuito direttamente in 37 paesi ed è disponibile attualmente in 17 lingue internazionali. La tecnologia è un metodo rivoluzionario di intercettazione dei virus, riconosciuto da 28 Accademie Scientifiche della Comunità Europea. Attualmente la Softwin ha 600 dipendenti e filiali in Germania, Spagna e 55 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI SUA. Anche un’altra compagnia romena di software, la GeCAD ha registrato risultati molto positivi negli ultimi anni. La GeCAD è nota anche per il fatto che la Microsoft ha acquistato la sua tecnologia antivirus RAV. La GeCAD ha lanciato a Londra, nell’ambito della mostra LinuxWorld, la versione commerciale di una soluzione di messaggeria elettronica, intitolata AXIGEN. Lo sviluppo di alcune connessioni elettroniche tra l’amministrazione, cittadini e l’ambiente di affari rappresenta una delle principali direzioni della strategia di impostazione della società informazionale in Romania. Il sistema romeno di acquisti pubblici elettronici (eprocurement) è uno dei punti di riferimento per quanto riguarda le applicazioni di egovernment in Europa. Sul tema, va fatta menzione di come Romania e Giappone abbiano ricevuto il Premio Globale di Eccellenza nella Tecnologia dell’Informazione per “Le iniziative e-Government”, distinzione assegnata dalla WITSA (World Information Technology and Services Alliance) nell’ambito del Congresso Mondiale sulla Tecnologia dell’Informazione. In seguito ai voti delle 53 associazioni nazionali membre della WITSA, le iniziative della Romania nel campo di e-Government sono state considerate come le più competitive. Va poi fatta menzione di come anche i redditi della Microsoft Romania siano aumentati di circa il 30%, la crescita media annua negli 8 anni di attività sul mercato romeno essendo di oltre il 60%. Un altro settore dell’IT in notevole crescita in Romania è il mercato delle soluzioni informatiche per gli affari – le EAS – enterprise application suites. Stando ad una ricerca della International Data Corporation, questo mercato ha registrato una crescita del 24%, dopo aver raggiunto un valore di circa 30 milioni di euro. Per quanto riguarda il settore IT&C, l’obiettivo strategico del governo romeno è di una piena convergenza agli obiettivi europei di Lisbona di creazione di una Società ed di un tessuto produttivo basato sulla conoscenza, ricerca ed informazione. In buona sostanza una “Società dell’Informazione” in cui i digital media, ed in senso lato, l’intero settore dell’Information Technology giochino un ruolo predominante per lo sviluppo produttivo. In Romania, grazie alla presenza di adeguate infrastrutture delle comunicazioni e grazie allo sviluppo di applicazioni informatiche integrate, si stima per i prossimi 9 anni una piena crescita del mercato ITC. I vari rapporti recentemente diffusi da Bruxelles, hanno valutato in maniera generalmente positiva la capacità del Paese a partecipare a quella “economia digitale” così diffusa tra i Paesi membri, raccomandando però il potenziamento di connessioni, sicurezza delle informazioni e del traffico dati, lo sviluppo del capitale umano attraverso massicci investimenti in formazione ed il complessivo favorire quel clima dell’e-Business e l’eLeadership necessari ad un ammodernamento complessivo del sistema paese. Nonostante il trend positivo di tutti gli indicatori dell’IT&C, la realtà dei fatti dimostra che il paese si trova ancora sotto l’influenza del digital divide: la libera diffusione e penetrazione commerciali di Internet sul mercato è ancora relativamente bassa, la spesa pro capite di tecnologia e servizi IT&C è inferiore alla media dell’UE 25, con una domanda di applicazioni IT&C nel 56 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA settore della pubblica amministrazione che ancora stenta a decollare, con una complessiva scarsa implementazione di moderni processi di e-governance. Di contro però vi sono alcuni fattori di discreto favore al settore, quali ad esempio la presenza di numerose società private, per lo più concentrate nella zona della capitale, particolarmente attive ed affermate sul mercato interno dell’innovazione software. Ciò si deve al tradizionale complessivo discreto livello di istruzione nel settore. Diverse multinazionali hanno aperto dei centri di ricerca in Romania ed IT incubators, impegnandosi in investimenti di notevole consistenza. Va ricordato, come il sistema di istruzione romeno sia riconosciuto essere tra i migliori in Europa per organizzazione ed indirizzo strutturale. Ne consegue che circa 5.000 nuovi laureati entrano ogni anno nel mondo del lavoro in tale settore. Se fino a 10 anni fa la maggior parte di loro lasciavano il paese per un lavoro migliore nell’Ovest dell’Europa o negli Stati Uniti, ora, secondo le statistiche la percentuale è molto più bassa ed inizia ad essere rilevante anche il fenomeno di “ritorno dei cervelli”. Infatti, va fatta menzione di come il governo romeno abbia investito circa 120.000 euro per la realizzazione di un brand del settore IT&C : “Romania IT. Creative Talent. Tecnical Excellence”. Tale brand potrà essere utilizzato da più di 9.000 società per i prodotti esportati. La creazione del brand romeno può essere una soluzione vincente per attrarre nuovi investimenti, comunque sempre di prevalenza continentale, garantendo il mantenimento di quell’auspicabile crescita annua di quasi il 50% complessivo del settore. Per quanto concerne invece i settori dell’ITC romeno di maggior interesse per gli investitori italiani, bisogna considerare che i principali settori in cui i paesi sviluppati realizzano con successo outsourcing in Romania sono anche le principali categorie dell'industria IT&C: - Business process (applicazioni per aziende, software, gestione dei documenti, sicurezza IT&C, risorse umane); - Comunicazioni (reti, trasmissioni dati, telecom. fisse e mobili, servizi Internet); - Attrezzatura digitale (computer, periferici, dispositivi per lo stoccaggio, multimedia, attrezzature elettroniche per il consumo); - Mercati verticali (servizi e applicazioni finanziari e bancari, dispositivi bancari, tecnica dei card, pubblica amministrazione, parchi tecnologici e centri di ricerca e sviluppo)’ Come prospettiva futura, vanno sviluppati gli scambi tra le comunità di ingegneri IT&C romene e italiane, con partecipazione alle fiere specializzate in Italia (Milano, Padova, Vicenza, Bologna) e in Romania (CERF Bucuresti), per poter sviluppare i punti comuni d'interesse nel business per l'attuazione di progetti comuni, la costituzione di società miste, la realizzazione di investimenti italiani in Romania, l'accesso e l'utilizzo dei finanziamenti europei. Per riassumere i punti forti e le criticità del settore dell’ITC in Romania, presentiamo ora un’analisi swot relativa al settore in Romania. 57 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Tabella 19. Analisi Swot del settore ITC in Romania Punti forti Le risorse umane altamente qualificate, riconosciute a livello internazionale- 116 università con 36 facoltà di Informatica. Presenza nel 1999 di 300.000 specialisti IT. Punti deboli Sono stati elaborati programmi che non hanno avuto un controllo strategico (cause: sistemi di controllo inadeguati, pensiero convenzionale, paura del cambiamento, incapacità di assegnare risorse, mascheramento dei risultati sfavorevoli) Sistema d’insegnamento ben sviluppato, che produce circa 5.000 laureati nel settore IT ogni anno e circa 2.000 per i settori adiacenti Capacità di adeguamento rapido delle aziende alle tecnologie avanzate Costi elevati per l’infrastruttura delle telecomunicazioni, bassa credibilità dell’ambiente business e situazione giuridica sulla proprietà intellettuale poco chiara. L’infrastruttura delle telecomunicazioni è ancora precaria per quanto concerne “l’ultimo chilometro” e richiederà grandi sforzi d’investimento per svilupparla. Il sistema dell’insegnamento peggiora a causa del mancato accesso alla tecnologia avanzata e della mancanza di insegnanti preparati nel settore IT. Tra i licei e le università romene, solo l’1% è presente su internet, sebbene l’insegnamento romeno vanti di una buona fama a livello internazionale Recupero rapido degli investimenti di settore Il livello medio di stipendio degli specialisti IT è basso (in media pari a 503 dollari al mese) rispetto ai paesi sviluppati (dove i salari oscillano dai 4.000 ai 10.000 dollari al mese). Costi bassi, mobilità e flessibilità della forza lavoro. Produttività delle aziende ai livelli dei paesi industrializzati Contratti favorevoli e facilitazioni per la produzione (es. 3-5% per un impianto CTV) Abilità IT e linguistiche della forza lavoro, tecnologia avanzata, addetti motivati e con qualità imprenditoriali. Il livello di pirateria IT è del 70% Per il 62% degli organismi attivi nel settore delle vendite al dettaglio, delle telecomunicazioni, delle finanze e del settore pubblico, mancano le misure preventive per eventuali frodi informatiche. L’utilizzo precario, nel settore pubblico, del concetto di outsourcing per i servizi IT. Sviluppo dell’industria nei pressi dei centri universitari di Bucarest, Cluj, Iasi e Timisoara, distretti della forte industria di software, che conta 25.000 dipendenti. L’introduzione di soluzioni IT aumenta il valore delle organizzazioni Il costo della tecnologia è elevato a causa del numero ridotto di attori sul mercato interno e della loro provenienza (per gran parte stranieri) Risorse insufficienti di marketing per la creazione di brand. La comunità CTI inizia ad avere “personalità”: aumenta il grado di Mancanza d’integrazione nei sistemi 58 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA coinvolgimento da parte delle aziende IT, dei periti e delle associazioni professionali per lo sviluppo del settore IT in Romania. Costituzione del Ministero delle Comunicazioni e delle Tecnologie Informatiche, col ruolo di coordinatore del fattore base dello sviluppo del settore IT e del processo d’integrazione di progetti cross-settoriali. Apparizione dei servizi call-centers informatici Opportunità La tendenza manifestata a livello mondiale per costituire la società dell’informazione (elimina le distanze fra gli individui, diminuisce le differenze tecnologiche, sviluppo del digital divide) Richiesta immensa di circa 30.000 specialisti del settore nei paesi sviluppati (accesso alla tecnologia avanzata, alcuni tra i residenti all’estero testimoniano l’alto livello di preparazione nel settore IT degli specialisti romeni Esistenza di diversi fondi internazionali dedicati alla istituzione della società Informativa nei paesi in via di sviluppo (es. USAID, UE, UNDP) Il progresso tecnologico autorizza la convergenza dei canali di comunicazione (televisione interattiva, i servizi di voce, le video-conferenze e le trasmissioni dati), che possono essere integrati in un unico canale di comunicazione. Grande bisogno di professionisti ecommerce Assistenza finanziaria per le PMI riguardante progetti e applicazioni di ecommerce. Tale iniziativa, patrocinata dalla Gran Bretagna, è prevista nel patto di stabilità per l’Europa del Sud-Est. Lo sviluppo del settore IT fa crescere la produttività di altri settori Minacce La crescita delle infrazioni attraverso mezzi elettronici diminuisce la fiducia degli utenti nell’uso di tali mezzi. Sviluppo dei mercati globali di IT 59 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Bassa credibilità della politica d’investimento statale verso aziende straniere e mancanza di risorse finanziarie necessarie alle imprese IT per l’inizio e lo svolgimento dei progetti. Mancanza di progetti IT locali La concorrenza esistente nel settore TCI in altri mercati Brain-drain degli specialisti IT all’estero, specialmente nei mercati statunitensi e canadesi, dovuta principalmente alla differenza di redditi. L’utilizzo delle infrastrutture alternative impone investimenti supplementari per gli operatori L’utilizzo delle infrastrutture alternative impone investimenti supplementari per gli operatori L’aumento dei disoccupati e delle aziende statali in fallimento, con difficoltà di trovare posti di lavoro La costituzione, a livello ONU, dell’ICT Task Force, gruppo rappresentato anche dalla Romania Prospettive nel mercato romeno dell’ebusiness, e-governance e nello sviluppo della società dell’informazione. Fonte: Elaborazione FINCO su dati ARIES, ANIS, ICE e del Ministero delle Telecomunicazioni 2.4.2. La Romania come fornitore di servizi offshore L’industria software è cresciuta in modo esponenziale anche perché le grandi corporazioni utilizzano mano d’opera romena di alta qualifica per realizzare software in sistema offshore. L’industria di software ha pure essa uno sviluppo considerevole, in questo campo essendo operanti 4800 aziende. Nel settore di software e servizi connessi lavorano più di 35 000 impiegati. I prodotti software e i servizi forniti sono valutati a quasi 200 milioni di euro annui. Questo è un segmento di mercato che occupa una proporzione significativa della mano d’opera specializzata in IT. L'acquisto recente, da parte della Microsoft, della tecnologia RAV, dalla GeCAD rappresenta l'opportunità migliore per la promozione dell'industria IT in Romania. L'acquisto ha attirato l'attenzione della comunità mondiale high-tech sulla Romania, dimostrando l'importanza dell'industria software romena, in generale, e degli specialisti romeni sul mercato internazionale della sicurezza dei dati, in particolare. In tal modo, si è creato un contesto favorevole per attirare nuovi investimenti in Romania e sono apparse opportunità per acquisti simili di tecnologia software in Romania. La carenza di servizi IT certificati, il defluire dei lavoratori IT, il livello di corruzione pone una serie di sfide ai managers delle risorse finanziarie per lo sviluppo di infrastrutture IT. I servizi IT in Romania stanno pero’ crescendo velocemente, riducendo progressivamente il divario tra sistema scolastico e numero di professionisti IT richiesti dal mercato: infatti sono circa 15.000 i professionisti IT ad alto valore aggiunto su un totale di 86.000 lavoratori impiegati nel settore. In ogni caso, un limitato numero di fornitori ha iniziato a fare ricorso ai vicini della Romania, in particolare alla Repubblica di Moldova (antica scuola sovietica di microchip) per reperire nuova forza lavoro, a riprova del fatto che la competizione tra i lavoratori qualificati si fa sempre più agguerrita. Stando alla documentazione pubblica dell’Associazione ANIS (Associazione Nazionale Industria Software), ci preme evidenziare quanto dichiarato dal recente Gartner, che analizza la possibilità d’insediamento di attività ITC in offshore in Romania, sulla base di criteri quali: lingua, supporto governativo, presenza e qualità della forza lavoro, infrastrutture ITC, sistema educativo, costi, maturità legale e globale e sicurezza della proprietà intellettuale. 60 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA In considerazione del fatto che, come in ogni attività di outsourcing IT, i promotori dei servizi offshore necessitano di capacità linguistiche e di una forza lavoro qualificata in IT, va fatta menzione di come la Romania offra servizi IT mediante una forza lavoro qualificata e a basso costo. A livello nazionale, notiamo come: - Supporto governativo: la Romania abbia un Ministro per l’IT e un Agenzia per gli Investimenti Stranieri al fine di sostenere la crescita dell’industria IT. Le principali misure adottate dal governo per lo sviluppo dell’industria IT prevedono il consolidamento delle infrastrutture per l’informazione nazionale, l’accelerazione nella costruzione di una società dell’informazione e dell’educazione, lo sviluppo di progetti di formazione nel settore IT. Due sono le principali organizzazioni rappresentanti l’industria del software romena: l’Associazione dei Lavoratori delle Industrie del Software e dei Servizi che conta oltre 100 membri e l’Associazione Romena per le Industrie dell’Elettronica e del Software, composta da ben 380 membri. Il governo romeno supporta l’industria IT e riceve agevolazioni dai programmi UE per sviluppare le infrastrutture del paese, incrementare le capacità IT di R&S, stabilire gli standard richiesti e favorire il tasso di afabetizzazione informatica e il contributo dell’IT al PIL che sta attorno all’8%. - Forza lavoro: in Romania, ogni anno, dei 30.000 giovani neolaureati, ogni anno circa 8.000 ingegneri sono pronti per entrare nel mondo del lavoro dell’IT, negli altri settori tecnologici la forza lavoro ammonta a 134.000 persone. In relazione alla lingua parlata, va fatta menzione di come circa il 60% dei lavoratori romeni impiegati nell’industria IT parli inglese. Il numero È 5 volte più alto rispetto a quello registrato in Russia e 7 volte più alto rispetto all’India. Il romeno é la lingua ufficiale del paese, ma la maggior parte della popolazione romena parla diverse lingue straniere, quali inglese, francese, tedesco e italiano. - Infrastrutture ITC: le infrastrutture nelle telecomunicazioni in Romania supportano le richieste attuali dell’industria, ciononostante la penetrazione della linea fissa é ancora piuttosto limitata. - Sistema educativo: la Romania é conosciuta per la sua istruzione tecnica di alta qualità, le università più rinomate del paese nel settore in questione sono quelle di Timisoara e Bucarest, l’Accademia di Studi Economici di Bucarest e le università tecniche di ClujNapoca, Iasi e Craiova. Le principali fonti di ricerca della Romania sono le istituzioni educative dislocate nelle città di Bucarest, Cluj-Napoca, Iasi e Timisoara. Il programma di informatizzazione del sistema educativo é stato introdotto nel 2001 e punta ad offrire IT per supportare il sistema educativo. Corsi di gestione degli affari sono stati introdotti in collaborazione con istituzioni canadesi, francesi, inglesi e americane. L’Associazione per l’Informazione Tecnologica e delle Comunicazioni di Romania e il corpo nazionale che amministra le Patenti Europee del Computer hanno rilasciato oltre 75000 attestati e 35000 licenze fino al 2007. Esistono 35 accreditati centri di valutazione ECDL e molte università hanno adottato l’ECDL come prova pratica di abilità informatica. - Costi: il costo per lo svolgimento di un’attività in Romania é piuttosto alto in relazione agli affitti degli uffici, ai trasporti e ai servizi di telecomunicazione. Il capitale locale é costoso, ma le aziende straniere in alcuni casi godono di esenzioni sulle tasse, in base all’ammontare dell’investimento fatto. Le imprese locali invece, sono afflitte da una tassazione del 46.9%. La migrazione di molti lavoratori e il calo della popolazione 61 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI potrebbe attrarre immigrati provenienti da paesi come Albania, Moldova, Turchia e Ucraina. Maturità legale e globale: l’entrata della Romania nell’UE ha conferito al paese lo status di stato membro e allo stesso tempo obbligato il paese ad adottare le regole previste dalla comunità. La Romania oggi é un paese stabile, caratterizzato da un sistema giuridico che si sta adattando alla normativa UE, ma é ancora sovraccaricato in termini burocratici, dal momento che sono necessari tempi piuttosto lunghi per ottenere un permesso per iniziare un’attività economica e per capire le procedure nazionali e le leggi legate alla forza lavoro. La Romania si posiziona al 69° posto su 180 paesi rispetto all’Indice di Percezione della Corruzione per la Trasparenza Internazionale 2006. L’UE nel suo rapporto di luglio 2007 riporta come problema ancora irrisolto in Romania la corruzione, tuttavia bisogna sottolineare la stipulazione di accordi bilaterali con 83 paesi e l’acquisizione dello status di membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’adozione di tutti i requisiti commerciali europei e internazionali. Sicurezza sulla proprietà intellettuale e privacy: nel 2004 la Romania ha adottato la direttiva UE 2002/58/CE sul trattamento dei dati personali e sulla privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche. La Romania applica leggi severe per i crimini legati all’ecommerce e attraverso l’egida europea intende migliorare la situazione. Il tasso di pirateria del software rimane alto, pari al 69%. Miglioramenti negli standard sulla sicurezza della proprietà intellettuale e della privacy sono stati effettuati, ma il governo ritiene fondamentale l’inasprimento delle pene nei vari rami della giurisprudenza. 2.4.3. Il cluster dell’ITC e dell’elettronica di Bucarest A Bucarest sono registrate 5.810 società operanti nel settore ITC, ovvero il 36% del totale e i lavoratori occupati nel settore in questione ammontano a 58.460, in termini percentuali si tratta del 58% del totale. Il fatturato invece i 5.26 miliardi di dolari, il 78% del totale). Questa concentrazione del settore in direzione di Bucarest riguarda solamente il settore dei servizi, infatti la produzione di harware è localizzata ad ovest del paese (Cluj-Napoca e Timisoara). Rispetto a questa distribuzione territoriale, va sottolinato che a Bucarest, ClujNapoca, Timisoara e Iasi si trovano anche le sedi di università e licei ad alto profilo informatico. Un primo cluster si è formato nel settore dei servizi Telecom, all’interno della capitale, dove sono concentrate le sedi degli operatori di telefonia, che coprono l’88% del fatturato del settore e il 72% del personale, mentre a debita distanza segue Giurgiu (Telemobil) con il 2.8% e Bihor con 2.6%. In relazione al settore software e servizi, Bucarest, con il 64% del fatturato e il 48% di lavoratori impiegati nel settore è seguita da Cluj (5.3%), Timis (5%), Brasov, Iasi, Prahova e Sibiu. Per quanto riguarda invece la produzione di hardware, Bucarest realizza il 50% del fatturato, ma per quanto riguarda l’output, Timis occupa la prima posizione (5.3%), seguita da Bucarest (33%) e Bihor (16%). La distribuzione regionale dell’industria ITC è la seguente: la produzione di software e servizi viene localizzata a Bucarest (62%) e nelle regioni Ovest, Nord-Ovest e Centro (8%), mentre la produzione di hardware è concentrata nelle regioni ad Est e Nord-Ovest, ovvero il 58% del 62 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA totale e soltanto il 33% a Bucarest, ne consegue che un secondo cluster può essere identificare nella produzione di hardware. Nel settore di software e servizi IT si identificano due processi distinti di produzione: lo sviluppo di software in base ai terzi, sia per i clienti romeni che per quelli stranieri e lo svilupo di prodotti software standardizzati, come antivirus e soluzioni per la gestione della forza di vendita. Di queste solo alcune sono attive in uno dei due settori, le altre invece sono occupate in ambedue i settori. Le prime 10 imprese in termine di fatturato per il settore in questione contano circa il 7% del totale delle persone occupate e fatturano il 18% del volume d’affari totale. Gli operatori dei settori ITC, eletronica e elettrotecnica necessitano di innovazione dei prodotti e/o dei processi, infatti l’86% degli enti intervistati ritiene che ci siano aspetti che sottolineano questi bisogni e il resto degli intervistati invece, pari al 14%, afferma che sono presenti ma solo in piccola misura. Rispetto alla questione innovazione, 61% di loro cosidera che l’innovazione sarà un vantaggio nel futuro, al contrario il restante 30% ritiene che l’innovazione é un vantaggio del presente. Più dell’80% delle società intervistate ha suggerito che l’innovazione sia supportata da collaboratori esterni, ne consegue che le società sembrano non disporre di risorse interne sufficienti per soddisfare la domanda d’innovazione derivante dall’attività economica svolta. Secondo una scala gerarchica dei principali vantaggi competitivi, risulta che gli operatori del settore mettono al primo posto la qualità dei prodotti e dei servizi, a cui fanno seguito l’innovazione, i brevetti e le attività di RS, in quanto meno rilevanti. In relazione alle tipologie di innovazione, le società si concentrano soprattutto sull’innovazione dei prodotti, a scapito dell’innovazione in termini di management, marketing, distribuzione e organizzazione della produzione, ne consegue una interpretazione parziale del concetto stesso di innovazione. Circa il 90% delle società considerano lo sviluppo di nuovi prodotti sulla base delle esigenze dei clienti come l’obiettivo in relazione all’innovazione più importante da conseguire. Per giunta, oltre il 60% delle società considera prioritario il miglioramento dei prodotti in termini di qualità e allo stesso tempo l’ampliamento della gamma di prodotti esistenti. Queste considerazioni sono emerse nonostante oltre il 60% delle società, ricavi più del 51% del fatturato da prodotti svilupppati negli ultimi tre anni, di conseguenza non al passo con i tempi, perciò in coclusione, le società intervistate sembrano, per il momento, non mettere l’accento sullo sviluppo delle attività di marketing e di comuncazione con i clienti. I maggiori ostacoli allo sviluppo delle attività innovative all’interno delle società romene sono determinati in particolare da investimenti troppo alti in RS al fine di favorire lo sviluppo dell’innovazione interna, dai costi troppo alti delle soluzioni per l’innovazione promosse dall’esterno, da una debole collaborazione tra gli enti del settore It e da informazioni insufficienti sulle fonti di finanziamento. La mancanza di collaborazione con le altre società dei settori rilevanti viene evidenziata dalle risposte in relazione al grado di sviluppo delle attività di network per l’innovazione dell’industria del software, infatti il 62% delle aziende ritiene che le stesse siano presenti sul mercato solo in piccolo misura. 63 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI I servizi richiesti di solito alle organizzazioni aventi un ruolo di interfaccia nel settore dell’innovazione sono di informazione in relazione alle possibilità di finanziamento a sostegno di innovazioni e ricerca con partners al fine di portare a termine progetti comuni. Le università, gli istituti di ricerca, i consulenti, gli Innovation Relay Centres e Infratech, sono gli enti più noti di intermediazione per l’innovazione. Le collaborazioni più frequenti e di durata sono svolte con le università, i centri di ricerca, i fornitori di formazione, i consulenti e i IRC 4D (ARIES). I principali problemi evidenziati dalle aziende nella collaborazione coi principali fornitori di assistenza sono la comunicazione e la pubblicità limitata, ma anche le ridotte risorse finanziarie delle società. 2.5. Il settore della meccatronica L’industria lavorativa di precisione, da cui fanno parte anche i settori industriali di meccanica fina, meccatronica e automatizzazioni, ha rappresentato nel XX-isimo secolo il motore dello sviluppo. Qualità, funzioni sempre più complesse, produttività del lavoro nei suoi settori di fabbricazione, crescita dell’informatica, delle applicazioni della fisica e della chimica, sono stati i fattori che hanno fatto crescere questo settore industriale, base della competitività. Il trasferimento dell’industria lavorativa di precisione in Corea, Giappone, Taiwan, Cina, Malta, Cipro e Irlanda, ha contribuito all’apparizione di nuovi centri di produzione moderni, per una concorrenza globale sempre maggiore, fattore che puo’ determinare la nascita o la scomparsa di centri lavorativi tradizionali di precisione. La Romania ha avuto da sempre un’industria lavorativa di precisione abbastanza buona, e, pur non essendo nel top delle grandi forze industriali, era capace di assicurarsi in gran parte il necessario, da grande esportatore di motori elettrici, trasformatori, generatori e idroagregati, attrezzature complesse, attrezzature e impianti di comanda/controllo. Dopo il 1990 però, la mancanza di investimenti ha portato a grandi cambiamenti in determinati settori. L`industria elettronica ed elettrotecnica romena realizza oltre 200.000 tipi di prodotti, utilizzando fabbriche/reparti/officine specializzate, lavorazioni, montaggio di materiali, procedimenti e tecnologie avanzate. Va fatta menzione dei contributi apportati dal settore elettronico ed elettrotecnico per la realizzazione di infrastrutture energetiche, d’informazione e comunicazione, di trasporto ferroviario e terrestre, nella costruzione di macchine, nel settore chimico e metallurgico. A partire dal 1990, il grado di utilizzo delle capacità di produzione dell`industria elettrotecnica ed elettronica è medio, si colloca alla fine del processo produttivo e varia dal 25% al 90 % in base ai sottosettori componentistici. Ad oggi, in Romania Il livello tecnologico È comunque da considerare insufficiente nel complesso, a causa di una dotazione convenzionale delle infrastrutture dalle performance medie (ad eccezione delle società neo-costituite e di alcune società tradizionali), il cui livello tecnologico È maggiore. Il grado di usura fisica delle attrezzature tecnologiche è, in media, molto alto, segnatamente ai produttori tradizionali – oltre il 50 %- visto che alcune attrezzature sono state acquistate prima del 1990. Il divario del livello tecnologico del settore, rispetto al livello mondiale, può essere stimato a circa 20 anni. In generale, l`industria elettronica ed elettrotecnica non È inquinante rispetto ad altri settori industriali. A parte i processi chimici di modifica delle proprietà fisico-meccaniche dei materiali e i 64 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA procedimenti di iniezione di masse plastiche, in Romania va fatta attenzione solo ai processi tecnologici di fabbricazione di pile, accumulatori elettrici e cavi elettrici. In termini di potenziale innovativo, l’attività di ricerca scientifica, sviluppo ed innovazione tecnologica del settore si svolge nell’ambito di 15 istituti di ricerca principale. Benché il settore non sia esente dai problemi esistenti al livello dell’economia (deficit di risorse finanziarie, management e di know-how), in generale possiamo considerare che esso abbia conosciuto dei parametri positivi, tutti i sottogruppi segnando una crescita importante sia per la produzione industriale che per le esportazioni. Il livello della domanda di prodotti elettronici ed elettrotecnici in Romania sul mercato esterno Èstato superiore a 2000 miliardi di dollari USD. I prodotti si dirigono prevalentemente verso i mercati statunitensi, giapponese ed europei. Oltre l`80 % delle esportazioni del settore si dirige verso i mercati di Germania, Francia, Italia e Olanda. L’Italia è a tutt’oggi tra i primi fornitori della Romania, accanto a Germania, Russia, Francia. In Romania, i riferimenti di settore sono la Federazione ANIE (fra cui CSI -componenti elettrici, AICE - per i cavi e conduttori, ANCISS -sicurezza e automazione, ASTREN e ASDE per la trasformazione e distribuzione di energia). Se l’industria elettronica romena si presenta come un’industria che si sta sviluppando, l’industria elettrotecnica ha raggiunto una certa maturità usufruendo degli impulsi di sviluppo delle nuove tecnologie. L’industria lavorativa di precisione di Romania si attesta oggi a un livello basso-medio per il settore “Attrezzature Elettriche e Ottiche”. All’interno di questo settore però, sono presenti anche aree di produzione in cui il livello delle performance è comparabile a quello dei paesi sviluppati, come per le macchine elettriche, idro-agregati, trasformatori, cavi e cavi auto, attrezzature per telecomunicazioni, strumenti ottici. Nel complesso, l’industria lavorativa di precisione romena detiene una quota bassa nella produzione di attrezzature per ufficio, computer e media nel settore delle attrezzature elettriche e ottiche e delle attrezzature medicali, strumenti di precisione e ottici. Nel campo dei prodotti quali radio, TV, attrezzature e macchinari di comunicazione, la Romania ha una quota ridotta per le componenti elettroniche, e media in relazione alla produzione di macchine per radio, TV, telefonia e telegrafia. Le tendenze notate nell’UE 25, relative alla specializzazione o alla scelta di rinunciare a certi settori in cui altri paesi si sono specializzati, si sentono ora anche in Romania. Tale situazione È conseguenza delle dinamiche settoriali nei mercati stranieri e della forte riduzione della domanda sul mercato romeno, che alla fine ha portato alla rinuncia di certe linee di produzione, tra cui: attrezzature mediche, computer, attrezzature di automatizzazione, componenti. La scelta relativa a una concentrazione dell’industria lavorativa di precisione romena verso la produzione di beni quali le macchine e gli apparecchi elettrici, trasformatori, cavi, accumulatori, corpi di luce, è dovutta sia dalla tradizione industriale degli ultimi lustri che dalla percentuale alta del valore aggiunto che caratterizza tali prodotti. Nel complesso, il 65 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI gruppo contribuisce con il 39.5% al valore aggiunto del settore delle “Attrezzature Elettriche e Ottiche”. In conclusione, la principale produzione dell’industria lavorativa di precisione romena proviene da un settore in cui 16 paesi su 25 dell’UE 25 producono molto di più (l’esempio della Germania che produce beni per un valore pari a 83,255 miliardi di euro, rispetto alla produzione della Romania, pari a 801 milioni di euro), paesi con cui la Romania si sta confrontando sui mercati internazionali. In considerazione del fatto che l’industria lavorativa di precisione di Romania verte ancora in una situazione in cui il valore aggiunto e la produttività non registrano gli stessi valori ridicati come negli altri settori, è assolutamente necessario che in questo settore industriale si cerchino nuove direzioni nella produzione, in modo da accrescere valore aggiunto e produttività e diminuire i costi del personale. Le tendenze registrate oggi a livello globale dimostrano che i valori aggiunti più alti risultano dagli spostamenti dell’orientamento industriale dal prodotto verso il sistema. Invece, la tendenza del settore dei prodotti è quella di concentrare la produzione in alcuni paesi forti dal punto di vista economico, con le risorse finanziarie tali da modernizzare sempre il processo di produzione e mantenersi competitivi sui mercati. Essere competitivo nel settore richiede infatti continui investimenti, che pochi paesi, come la Romania, possono permettersi. Dunque, la Romania deve trovare altre soluzioni per essere competitivo, per un livello razionale di investimenti. Si dovrebbe puntare allo sviluppo di prodotti complessi con componenti ITC, nuovi fonti di energia, micro-macchine elettriche e attrezzature speciali possono costituire le soluzioni con cui l’industria di precisione romena può realizzare un proprio “brand”. Negli ultimi anni, gli economisti europei hanno proposto lo spostamento di alcune produzioni labour intensive verso nuovi paesi membri, dove i costi salariali erano spesso minori rispetto agli stati UE. In ottica delocalizzativa, fa fatta menzione di come la Romania non rappresenti altro che una “medicina”, una facile soluzione a breve termine di certe difficoltà, ma con conseguenze negative, simili con quelle dall’industria tessile, dove la produzione in sistema lohn ha distrutto, nei paesi da cui Èpartito il flusso delocalizzativo, tutta l’industria orizzontale. Con la politica a favore dell’innovazione della Dichiarazione di Lisbona, per una sempre maggiore competitività dell’economia europea, il ruolo dello stato è quello di dare impulso alle imprese a favore della ricerca, stanziando somme importanti per creare fondi di rischio, dando supporto a nuove imprese innovative, riducendo le tasse alle imprese dai risultati prodotti dall’high-tech e promuovendo la formazione di capitali a carattere pubblico-privato, atti a generare nuovi investimenti. Purtroppo, l’industria lavorativa di precisione romena non ha beneficiato da parte dello stato di un sostegno adatto, con la conseguenza della chiusura o della riduzione delle attività di alcune imprese che godevano di un livello tecnologico medio-alto. Tra queste, sono state dismesse: Automatica, FEA, Fabbrica di Computer, Eletronica, Electrotehnica, Electroputere Craiova, tutte nel settore delle attrezzature energetiche e dell’industria estrattiva, e la IPRS, 66 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA nel settore delle componenti elettroniche. Dei gruppi che sono rimasti operativi nel settore della meccatronica e della robotica in Romania, quasi tutte non godono delle facilitazioni presenti in altri paesi UE: la loro principale preoccupazione sembra essere il presente, mentre il futuro è trascurato. Un tempo, il collegamento tra le imprese e il gruppo di ricercatori era molto stretto, situazione che permetteva la realizzazione di lavori di grande valore scientifico ed economico (attrezzature di perforazione e piattaforme marine, attrezzature di automatizzazione di processi, trazione elettrica e attrezzature marittime). Oggi invece, il link tra ricercatori e imprese è totalmente inadatto a rispondere alle richieste del mercato. Si potrebbe dire che la ricerca non risponde alle esigenze dell’industria lavorativa di precisione romena, mentre l’industria non sa come le potrebbe essere utile alla ricerca romena. In conclusione, l’industria lavorativa di precisione romena si sta sviluppando in maniera “teaching-doing”, cioè senza un piano ben determinato, ma a caso, senza beneficiare di un supporto tecnico da parte del settore della ricerca. Lo stato romeno deve creare un framework consono per strumenti finanziari o legislativi che assicurino lo sviluppo del settore dell’industria lavorativa di precisione, che attraverso produttività e valore aggiunto costituisca uno dei settori base dello sviluppo degli altri settori economici e sociali. Sebbene le unità romene dell’industria di precisione abbiano da tempo ridotto le proprie dimensioni per diventare più flessibili, alcune di loro sono diventate PMI, sebbene poche siano operative nel settore della ricerca. Nei paesi membri UE invece, unità di piccole e medie dimensioni rappresentano un segmento importante dal punto di vista delle soluzioni di problemi di alta tecnicità. Le PMI High-Tech godono di un’attenzione particolare da parte dello stato romeno. In Romania, le PMI High-Tech sono poche, la maggior parte di loro provengono da divisioni varie e scissioni di unità di ricerca. Il successo registrato di alcune di esse - ICPE SAERP, ICPE ACTEL, INDA-Craiova, HERBING SA, TOTAL ELECTRIC - rappresenta un impulso per lo stato, che dovrebbe sostenere maggiormente questo tipo di istituzione. L’industria della meccanica fina, della meccatronica e delle automatizzazioni industriali consta piu’ di 4.000 operatori economici nella realizzazione dei prodotti, di tecnologie e servizi di profilo. Il settore dell’industria lavorativa di precisione rappresenta per l’industria romena un settore competitivo, con possibilità reali di sviluppo e di profitto. Al momento, la domanda per il settore è ferma se non anche in calo, a causa della mancanza d’investimenti e per la diminuzione del potere d’acquisto. L’offerta, invece, registra una certa crescita e una diversificazione maggiore, a seguito da un lato dell’entrata sul mercato romeno di prodotti provenienti da aziende specializzate e conosciute a livello mondiale e, dall’altro, dalla reperibilità di beni strumentali provenienti dai paesi asiatici, in sistema dumping. Il settore della meccatronica si propone di assicurare una crescita economica su base annuale, incentrata sull’incremento degli investimenti a mezzo della partecipazione del 67 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI capitale nazionale e in virtu’ di investimenti stranieri. Un altro obiettivo è quello di promuovere politiche di integrazione e standardizzazione dei meccanismi UE e con l’acquis comunitario, in relazione alla ri-tecnologizzazione del settore con potenziale competitivo basato sulla tecnologia dell’informazione. Si cercano inoltre nuovi comparti mono-industriali di nicchia. Per il periodo 2006-2008, le quote dei sottosettori dell’industria di meccanica fina, della meccatronica e delle automatizzazioni, relative all’export, per tipo di prodotto, sono state: - Attrezzature di misura e controllo dei processi industriali: 5.38%; Macchine e strumenti di misura, verifica e controllo: 14.6%; Macchine e apparecchi elettrodomestici: 39.2%; Apparecchi non-elettrici di uso domestico: 5.1%. Utensili manuali: 2.79%; Macchine e strumenti medicali: 2.35%; Apparecchi e strumenti ottici e fotografici: 1.26%; Utensili per taglio e uso domestico: 0.33%; Orologeria: 0.01%. Nel periodo 2005-2008, le politiche economiche per l’industria lavorativa di precisione hanno puntato alle seguenti priorità: - Modernizzare l’ambiente d’affari, diversificare i servizi bancari, ridurre la fiscalità; - Fare in modo che l’industria di profilo collabori a diversi progetti europei; - Fare in modo che la ricerca e lo sviluppo di settore si allinei a strutture di tipo europeo. Le direzioni strategiche settoriali necessarie in Romania sono le seguenti: - Le produttività e i valori aggiunti ottenuti nella produzione di beni come le apparecchiature mediche, gli strumenti di precisioni, i dispositivi ottici (attrezzature mediche, di chirurgia e ortopediche; strumenti di misurazione e controllo e sistemi di navigazione; attrezzature di controllo industriale; produzione di strumenti ottici e fotografici; produzione di orologi), benche siano già alte, devono registrare una crescita sostenuta negli anni a venire. - Equilibro della bilancia export-import (che è ancora negativa) - Sviluppo a breve di nicchie di produzione che presuppongano l’ottenimento di valori aggiunti più alti. Di conseguenza, si stima che - La competitività diventerà fattore determinanto nel processo di crescita economica - L’export di prodotti high-tech ad alto valore aggiunto diventerà uno dei maggiori elementi di stimolo alla crescita del PIL nazionale; - Le infrastrutture del settore per la ricerca, l’innovazione e il trasfer tecnologico verranno ammodernate. 68 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Come obiettivi derivati di sviluppo, s’intende anche sostenere la RS applicata, in modo da trasferire la tecnologia verso le industrie e creare e organizzare cluster industriali e scientifici. Si tenta inoltre lo sviluppo del mercato interno, come principale smercio per la produzione locale, a mezzo della crescita della concorrenza e d’accesso degli operatori autoctoni agli acquisti pubblici. Un altro obiettivo è creare le condizioni di un funzionamento efficiente per gli agenti economici del settore industriale di profilo e di un ambiente attrattivo per affari e cooperazioni, sia a livello nazionale che internazionale. Nella strategia a breve e medio termine, 2006-2008, la maggior parte degli ammodernamenti tecnologici riguardano il miglioramento della qualità dei prodotti a mezzo di procedimenti high tech simili a quelli europei/internazionali. I costi globali relativi alle ristrutturazioni e agli ammodernamenti delle capacità di produzione sono stati pari, per il periodo 2006-2008 a circa 160 milioni di euro, di cui circa 38 milioni da fonti proprie e 122 milioni da fonti terze. Il settore industriale della meccanica fina, della meccatronica e delle automatismi industriali Èimportante perché assicura macchinari, sistemi e attrezzature per: - Tutti i settori industriali (costruzioni di macchine, trasporti, metallurgia, chimica, energia) - Industria alimentare, agricoltura, medicina e industria farmaceutica - Industria degli elettrodomestici. Gli orientamenti di questo settore sono stati identificati attraverso la competitività e alle performance, a mezzo dello sviluppo della produzione ad alto valore aggiunto. Il tutto potrebbe portare a notevoli sviluppi, sia a livello orizzontale che verticale, per l’infrastruttura dell’industria di lavorazione, per l’infrastruttura informazionale, nelle comunicazioni dei moderni processi industriali ed economici, energetici, sanitari. A livello del settore, le preoccupazioni riguardano invece : il consolidamento e lo sviluppo delle strutture produttive ad alta efficienza, la crescita della capacità concorrenziale, aumentare le esportazioni di prodotti e servizi. Sebbene sia presentato come un settore importante per l’industria romena, il potenziale della meccatronica non è stato valutato in modo approfondito per una maggiore competitività, per ottimizzare le attività specifiche e sviluppare un ambiente collaborativo. L’obiettivo UE, lanciato a Lisbona (2000) è stato quello di diventare in dieci anni la più competitiva e dinamica “economia basata sulla conoscenza” del mondo. Il ruolo di generare conoscenze attraverso la ricerca dunque è essenziale. L’UE offre alla Romania, come a tutti gli altri paesi, la chance di promuovere il trasferimento tecnologico a livello regionale e di beneficiare dei finanziamenti per progetti di ricerca realizzati in collaborazione con enti stranieri. La Romania, invece, deve dimostrare solo di essere competitiva in tutti i comparti dell’industria di precisione e in tutti i settore ad alto valore aggiunto, come la meccanica fina. 69 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Sempre come applicazione meccatronica, va fatta menzione di come l’industria automobilistica e delle componenti auto stia diventando il motore dell’economia romena. La Romania sta diventando il principale perno manifatturiero per l’industria automobilistica dell’Europa Centrale ed Orientale dopo l’acquisizione Ford dello stabilimento automobilistico Daewoo di Craiova, avvenuta nel 2007. Il fatturato dell’industria auto nazionale supererà, nel 2010, il livello di 10 miliardi di euro, in seguito all’entrata sul mercato del costruttore americano Ford, assieme ai suoi fornitori. I due costruttori presenti sul mercato locale, insieme ai produttori di componenti, hanno registrato nel 2007 un fatturato di 7.2 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto a 5.6 miliardi di euro registrati nel 2006. Stando alle dichiarazioni della ACAROM, l’ export dell’industria romena nel settore È arrivato a 1,7 miliardi di euro. Nei primi sette mesi del 2008 sono stati prodotti in Romania oltre 161000 veicoli, il 12.2% in più rispetto allo stesso periodo del 2007, di cui 151000 erano automobili. Stando all’Associazione Nazionale dei Produttori del settore automotive, l’APIA, la produzione di autoveicoli è cresciuta l’anno scorso del 13.2%, di 41.712 unità, con 234.103 autoveicoli (registrando un incremento del 16.1% rispetto al 2006) e 7.599 veicoli commerciali (con una riduzione dle 36.3%). Nei primi sette mesi dell’anno in corso sono state fabbricate in Romania 161.000 auto, in crescita del 12.25 rispetto al periodo simile del 2007. Le vendite di autoveicoli sono cresciute del 25.7% rispetto all’anno precedente, toccando le 236808 unità nei primi otto mesi del 2007. La vendita di camion di oltre 18 tonnellate é aumentata improvvisamente del 140% di anno in anno, mentre il segmento dei camion tra i 6-18 tonnellate ha visto una crescita del 71%. La crescita delle vendite é stata invece molto più modesta per i veicoli commerciali con un peso al di sotto delle 3.5 tonnellate e per quelli tra le 3.5-6 tonnellate, rispettivamente del 14% e del 2%. Entro il 2012 le vendite dovrebbero essere superiori del 55% rispetto ai livelli registrati nel 2007, con le vendite per le automobili oltre il 52.4% e quelle dei veicoli commerciali del 69.2%. Il fattore determinante per la crescita sarà il segmento degli HCV, la cui crescita stimata supera il 156% (39653 unità) e il settore degli autobus, per cui si prevede un aumento del 146%, ovvero di 9287 unità, grazie alla rapida crescita del trasporto passeggeri e allo stesso tempo del turismo. Dall’altra parte, John Fleming, presidente di Ford Europa, ha annunciato recentemente che la Ford produrrerà nel 2012, a Craiova, 300.000 veicoli e 300.000 motori l’anno. Nel 2009, il costruttore americano comincierà a produrre a Craiova il modello Transit Connect, e ogni 2 anni la gamma si estenderà con un altro nuovo modello. La Renault investirà 300 milioni di euro nell’ex fabbrica Dacia Pitesti, entro il 2009, per la crescita della capacità annuale di produzione, arrivando a 400.000 unità e per le attività di ricerca e sviluppo del modello Logan. La fabbrica di Pitesti ha attualmente una capacità di produzione di 350.000 unità all’anno. Il fatturato accumulato dalla più grande casa automobilistica del paese, Automobile Dacia, con il contributo dei produttori di componenti per auto di tutta Romania, 70 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA supererà gli 8.5 milioni di euro nel 2008, circa il 20% più rispetto all’anno precedente, stando a quanto dichiarato dal Vice Presidente di Automobile Dacia, Constantin Stroe. L’importanza del settore automobilistico, che dal 2004 ad oggi Èin costante crescita, non sembra essere rivestita solo dal ruolo economico che tale settore può rappresentare nella bilancia commerciale, ma anche come motore per l’evoluzione tecnologica di altri settori industriali. L’introduzione di nuove tecnologie di produzione e la formazione dei lavoratori sta avendo effetti benefici su tutto il settore industriale romeno. Si stima che la produzione nazionale di autoveicoli e sotto-assemblaggi arriverà a circa 6 miliardi di euro a fine 2008. Attualmente, il mercato auto romeno occupa il secondo posto nella regione, dopo la Polonia (che ha un numero doppio di abitanti rispetto alla Romania) e prima dell’Ungheria. In Romania la presenza di vantaggi, come: basso costo della forza lavoro, personale qualificato, posizione geografica favorevole e sistema industriale in crescita, rendono le componenti auto ancora competitive sul mercato globale. I fattori tenuti in considerazione sono i seguenti: Investimenti stranieri con conoscenze innovative; Crediti interni attrattivi per la capitalizzazione; Formazione del personale e gestione; Miglioramento dei costi logistici, L’uso di mezzi effettivi per la promozione manifatturiera delle componenti auto all’interno della Romania e sul mercato internazionale; - Creazione di premesse per formare una nuova offerta in termini di qualità delle componenti, servendosi di esperti con competenze tecnologiche. - Il programma Logan del gruppo Renault e i vantaggi derivanti dal posizionamento nei pressi di una area geografica in cui si trova un polo manifatturiero nell’ambito automobilistico (Pitesti, Slatina, Craiova), vero cluster territoriale dell’indistria automotive di Romania, rappresenta per il paese una sfida e un’opportunità in termini di ammodernamento dell’industria delle componenti auto. Tabella 20. Valore del mercato delle componenti auto in Romania Valore 2007 Valore stimato nel 2008 Valore stimato nel 2010 Produttori auto attivi in Romania nel 2009 Produttori di componenti auto 7,2 mld. euro 8,5 mld. euro 10 mld. euro Dacia, Ford Pirelli, Continental, Michellin, INASchaeffler, Hutchinson, Trelleborg Automotive, Marquardt Schaltsysteme, Brose, Calsonic Kansei, HTP High Tech Plastics, Schneider&Oechsler International, Honeywell o Takata-Petri Export nel 2007 1,7 miliardi di euro 71 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Fonte: Camera di Commercio di Romania, dati primo semestre 2008. Le macchine e gli equipaggiamenti elettrico-meccanici si sono collocati al primo posto nel top delle merci esportate, registrando per la prima volta un trend migliore di quello del tessile romeno. I prodotti con le maggiori crescite all’import sono stati quelli tecnologici, segno che nell’industria romena continuano i processi di ammodernamento. Secondo l’Associazione dei Produttori ed Importatori di Automobili (APIA), la crescita spettacolare del mercato auto e componentistica in Romania, È stata determinata da 4 fattori maggiori, che hanno interagito a partire dalla fine del 2004 ad oggi. L’apprezzamento del RON rispetto all’euro, che per qualche mese è stato pari al 15%, ha creato vantaggi per chi ha comprato un auto in euro ma ha pagato in RON. I discount promozionali, in alcuni casi pari al 25%, il premio di rottamazione per le auto più vecchie di 12 anni e la moltiplicazione delle offerte di finanziamento hanno incentivato il romeno all’acquisto di un’auto nuova. Inoltre, il passaggio alla quota unica di tassazione del 16%, ha causato una conseguenza psicologica, e una finanziaria, orientando il surplus di risorse verso il pagamento delle rate per l’acquisto di un veicolo. Anche il mercato degli autoveicoli commerciali ha registrato una crescita di oltre il 13% e quello dei pullman e pulmini del 37%. Le vendite di autovetture diesel hanno registrato una riduzione rispetto al 2004, dal 28% al 24% del totale, con oltre 61.000 unità. II trend ascendente del mercato dell'auto in Romania sta superando ogni aspettativa. A parte Austria (-7%) e Finlandia (-2,1%) tutti gli altri stati dell’area Euro hanno messo a segno risultati positive nel settore dell’automotive. Tra i nuovi mercati, nel primo semstre 2008 hanno dato i risultati migliori la Polonia (+ 28,2%), Romania (+46 %) e Lituania (+64%). Il piu’ alto ritmo di crescita a livello nazionale È stato registrato dalle esportazioni di mezzi di trasporto (+54,2%), con 720,3 milioni di euro ed un peso specifico dell’8,9% del totale esportato. Con il 23,6% del totale, le importazioni di macchinari e dispositivi meccanici hanno registrato un aumento del 30,7%, fino a 2,7 miliardi di euro. Anche le importazioni di mezzi e materiali di trasporto sono aumentate del 27,3%, fino a 1,149 miliardi di euro, equivalente al 10% del totale importato. Il settore delle componenti per automobili si concentra in Romania quasi esclusivamente su 3 aspetti di base: costi, qualità e tempo impiegato. Se nell’Europa occidentale sono presenti fabbriche che chiudono e intere produzioni che vengono trasferite in paesi con manodopera più a buon mercato, la Romania rappresenta un eldorado soprattutto per le case statunitensi e asiatiche, che in quest’area vedono ottime opportunità per far crescere il loro business. La strategia è sempre la stessa, produrre prodotti di massa, di qualità medio bassa ma a prezzi che possono arrivare al 40% dei prezzi degli altri produttori. L’export delle componenti auto, tenendo presenti gli obiettivi perseguiti a livello nazionale e aziendale, sta diventando progressivamente un supporto strategico allo sviluppo dell’industria automobilistica in un paese piuttosto che in un altro. Tale sviluppo strategico 72 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA dell’industria delle principali componenti auto in Romania si basa sull’uso di opportunità derivanti dal programma Logan promosso dal gruppo Renault per la Dacia. Attualmente l’industria dell’elettrotecnica, dell’elettronica e della multimeccanica, conta complessivamente oltre 14.000 aziende e il tasso di sviluppo delle nuove imprese mostra un trend ancora più dinamico per l’industria elettronica, in particolare per il settore dei servizi informatici. Tutte le unità del settore sono private, salvo la SC Electroputere SA di Craiova, che per il 62% é di proprietà dello stato e per il 38% privata. Nell’ultimo periodo, tutti i gruppi hanno registrato un incremento della produzione industriale, tanto che nel complesso la crescita é stata di circa il 150%. Oggi, il segmento dell’informazione tecnologica e quello della produzione elettrotecnica, rappresenta l’80% dell’intero settore produttivo, rispetto al 28% del 1990. In Romania, i maggiori vantaggi rappresentati dal settore in questione, sono: Una tradizione ed esperienza di alcuni agenti economici nel settore in questione; Risorse umane con buone qualifiche ed esperienza; Un maggior valore aggiunto rispetto ad altri settori dell’industria manifatturiera; L’industria elettro-tecnica romena é comparabile a quella del resto dell’UE; Alto livello di privatizzazione del settore, che garantisce le condizioni ideali per migliorare la gestione e gli indicatori di efficienza; - Esistenza di alcune materie prime; - Esistenza di alcuni spazi industriali multi-funzionali e ben preservati, che potrebbero diventare le basi per un ulteriore sviluppo; - La presenza di prospettive di sviluppo per il mercato interno e straniero. - Nel complesso, il mercato romeno dell’elettrotecnica, dell’elettronica, delle componenti meccaniche e degli apparecchi e dispositivi domestici é stimato attorno ai 3 milioni di dollari, pari allo 0.15% del volume del mercato mondiale. Al di la di questo, il mercato dell’elettronica sta superando il 50% del totale, mostrando un tasso di crescita sempre più dinamico. Al contrario, il mercato della multimeccanica sta crescendo molto più lentamente e quello dell’elettro-tecnica sta subendo una leggera flessione, provocando una stagnazione generale dell’intero settore. 73 2. I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI 3. Attività di R&S nei principali settori tecnologici 3.1. Il settore agroalimentare Il finanziamento pubblico del Ministero dell’Educazione e della Ricerca di Romania agli Istituti di Ricerca nazionali è calato, dal 1990 al 2002, dell’85%, passando da 30 milioni di dollari a 4,3 milioni di dollari. In Romania, il numero dei ricercatori è diminuito del 53%, mentre il numero degli Istituti pubblici di ricerca ha registrato, di conseguenza, un calo del 20%. I principali punti deboli del sistema di ricerca attualmente operativo in Romania sono così riassunti: - Le risorse finanziarie per i progetti sono molto limitate; - Il provvisorio quadro legislativo ha influenzato in modo negativo l’innovazione e la scelta di decisioni strategiche; - I risultati delle ricerche sperimentali necessitano di tempi di reazione nel mercato agroalimentare piuttosto lunghi; - Il collegamento tra produttori, la comunità scientifica e gli enti decisionali è quasi inesistente; - Il monitoraggio, la ricerca e la valutazione dei risultati sperimentali nel settore agricolo è di diffide valutazione, visto che gli operatori di settore non sono implicati; - L’ordine professionale dei ricercatori nel dominio agricolo manca di stimoli innovativi e registra solo un 15% di ricercatori al di sotto dei 30 anni. - La scarsa capacità attrattiva nel settore della ricerca dei fondi dei programmi internazionali (PHARE, Banca Mondiale, FAO). Va però fatta menzione dell’operatività del progetto MAKIS della Banca Mondiale, programma che sostiene la ricerca agricola in priorità quali il finanziamento dell’implementazione dei programmi e delle attività di ricerca (compresa la riabilitazione delle strutture di ricerca implicate) e l’offerta di collaborazioni per cinque centri di ricerca selezionati, valutati per grado di eccellenza, per relazioni con i clienti e per grado di performance. La componente relativa alla ricerca è la componente più rilevante del progetto MAKIS, il cui obiettivo, in linea con l’Unione europea, mira al rafforzamento delle capacità del sistema nazionale di ricerca agricola in relazione alle esigenze dei subsettori agroalimentari. Tabella 21. I dipartimenti delle università di ricerca agroalimentare Facoltà Facoltà di Economia Agroalimentare e Ambientale, Accademia di Studi Economici, Bucarest Facoltà di Ingegneria Alimentare, Suceava 74 Dati di contatto (settembre 2008) Str. Mihail Moxa n°7, settore 1, Bucarest. Tel: 319.19.00(01)/567; 311.97.90/112, Fax: +4 021 212 94 79, E-mail: [email protected], Sito internet: www.eam.ase.ro/index.php Piata Universitatii, n°9, 720225, Suceava. Tel: 0040-230-216-147; 0040-230-52-2978; Fax: 0040-230-520-267. mail: IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Facoltà di Protezione Ambientale, Università di Oradea, Romania ULBS- Facoltà di Scienza Agrarie, Ambientali e di Protezione Ambientale, Università « Lucian Blaga », Sibiu Università “Babes-Bolyai”, Cluj, Facoltà di Scienze Ambientali Università “Dunarea de Jos”, Galati. Facoltà di Acquicoltura, Piscicoltura e Industria Alimentare [email protected]. Sito internet: www.fia.usv.ro Str. Universitatii n°1, 410087, Oradea. Tel: 0040-259-40-81-13; 0040-259-43-28-30 (centralino); 0040-259-40-81-05 (rettorato); Fax: 0040-259-43-27-89; Siti internet: www.uoradea.ro, www.info.uoradea.ro; mail: [email protected]. Boulevard Victoriei, n°10, 550024, Sibiu. Tel : 0040-269-21.79.89, Fax: 0040-26921.78.87;Mail: [email protected], Sito internet: www.ulbsibiu.ro, Persona di contatto: Ing. Constantin Oprean, Rettore Piazza Stefan Cel Mare n°4, 400084, ClujNapoca, Tel: 0040-264-405-316, Fax: 0040-264-59-50-51; Sito internet: http://enviro.ubbcluj.ro. Str. Domneasca 47, Galati - 800008. Tel: 0040-236-460328; Fax: 0040-236-461353; Email: [email protected], Sito internet: www.sia.ugal.ro Università “Ovidius” di Costanza, Facoltà di Scienze Agrarie e Naturali Boulevard Mamaia 124, 900527, Costanza. Tel: 0040-241-614576; Fax; 0040-241511-512; mail: [email protected], Sito internet: www.uni-ovidius.ro Università della Transilvania di Brasov, Facoltà di Silvicoltura e Ingegneria Forestale Str. Beethoven, 1, 2200, Brasov. Tel: 0040268/47-57-05; Fax; 0040-268/418-600; Mail: [email protected], Sito:www.unitvb.ro/silvic, Persona di contatto: Ioan Vasile Abrudan, Decano Università di Craiova, Facoltà di Agronomia Str. Libertatii, n°19, Craiova; Tel: 0040251-418-475. Sito internet: http://cis01. central.ucv.ro/agronomie/; Persona di contatto: Badescu Mircea, Decano Università di Craiova, Facoltà di Orticoltura Str. A.I. Cuza, n°13, 200585 Craiova. Tel: 0040-51-414541; Fax: 0040-251-411-688. Persona di riferimento: Mitrea Ion, www.central.ucv.ro (sito Università di Craiova) Aleea Mihail Sadoveanu, n°3, Iasi, 700490, Tel: 0040-232-27-49-33, 0040-232274956, 0040-232-27-50-70; Fax: 0040232-26-06-50. Sito internet: www.univagro-iasi.ro, Mail: Università di Scienze Agrarie e Medicina Veterinaria “Ion Ionescu de la Brad”, Iasi 75 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Università di Scienze Agrarie e Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca [email protected]. Calea Manastur, n°3-5, Cluj-Napoca, Tel: 0040-264-596-384, Fax: 0040-264-593792. Sito internet: www.usamvcluj.ro, Mail: [email protected] Università di Scienze Agricole del BanatoTimisoara (USABT) – dispone di una stazione didattica di 1389 ettari ad uso sperimentale- Calea Aradului 19, Timisoara, Provincia di Timis. Tel : 0040-256-42-49-73, Fax: 0040256-42-49-73; Sito internet: www.usabtm.ro, Mail: [email protected] Università di Scienze Agronome e Medicina Veterinaria di Bucarest Boulevard Marasti 59, 011464, Bucarest. Tel: +40 (21)3182266; Fax: +40 (21)3182288, Mail: [email protected], Sito internet: www.usab.ro/ro/index.html Fonte: Infotematica sull’ agroalimentare in Romania del programma comunitario RO2003/02/04/06/08 Tabella 22. Centri di ricerca nel settore dell’Agricoltura Facoltà ASAS- Accademia di Scienze Agricole e Forestali “Gheorghe Ionescu-Sisesti”coordinatore dell’attività dell’Istituto di Ricerca Agronomica di Romania (ICAR) e dell’Istituto Centrale di Ricerca Agricola (ICCA) Baremburg Institute Fructes Institute Centro di Produzione e di Ricerca Biologica Ispettorato Nazionale per la qualità dei Semi (INCS) Istituto Chimenerg Istituto di Biorisorse Alimentari (IBA) 76 Dati di contatto (settembre 2008) Boulevard Marasti, 61, settore 1, 011464, Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-222-8435, Fax: 0040-21-222-91-39. Sito internet: www.asas.ro, mail: [email protected], Persona di contatto: Cristian Hera, Presidente ASAS, [email protected] Str. Harmanului 44, Sanpetru, Provincia di Brasov, Romania; mail: [email protected] Calea Romanului, 237, Bacau, Provincia di Bacau, Romania www.stormloader/bios/bios.html Boulevard Carol I, n°24, settore 3, Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-307-8663, 0040-21-307-24-28; fax: 0040-21-30786-63, mail: [email protected], [email protected]. Persona di contatto: Gheorghe Hedesan, Direttore Generale DE 70, km.6, Craiova, Provincia di Dolj, Romania; mail: [email protected] Str. Dinu Vintila n°6, settore 2, 021102, Bucarest. Tel: 0040-21-210.91.28; fax: 0040-21-211-36.39, Sito internet: http://www.bioresurse.ro, mail: IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Istituto di Nutrizione e Biologia Animale di Balotesti Istituto di Produzione e Ricerca del processo di lavorazione dello Zucchero, Fundulea-Calarasi Istituto di Produzione e Ricerca per i Raccolti e per il Pascolo, Brasov Istituto di Produzione e Ricerca per il Pollame commerciale di Balotesti Istituto di Ricerca dei Cereali di FunduleaCalarasi [email protected], Persona di contatto: Nastasia Belc, Direttore Generale Sos. Bucuresti-Ploiesti, km.18, 8113, Balotesti, Provincia di Ilfov;. Tel: 0040-21795-12-07, Fax:0040-21-222-41-10. Persona di contatto: Doina Grossu, [email protected] Str. Muncii 11, 8264, Fundulea, Provincia di Calarasi. Tel/Fax: 0040-242-312-16-28; mail: [email protected]. Persona di contatto: Aurelian Popa, Direttore Generale Str. Cuculi 5, cod. 2200, Brasov. Tel: 0040268-426-856, Fax: 0040-268-150-650, Mail: [email protected]. Persona di contatto: Mircea Neagu, Manager Sos. Bucuresti-Ploiesti, km.18, 8113, Balotesti, Provincia di Ilfov; Tel: 0040-21795-20-32, Fax:0040-21-795-10-23. Persona di contatto: Grigore Muscalu, [email protected] Str. N.Titulescu,1, 8264, Fundulea, Provincia di Calarasi. Tel: 0040-242-31540-40, Fax: 0040-21-311-07-22. Sito internet: www.ricic.ro, mail:[email protected]. Persona di contatto: Marian Verzea, Direttore Generale Istituto di Ricerca e Sviluppo per l’Industrializzazione e il Marketing dei Prodotti Ortofrutticoli, Bucarest Intrarea Binelui 1, settore 4, 75614, Bucarest. Tel: 0040-21-499-07-06, Fax: 0040-21-499-07-66, Mail: [email protected]. Persona di contatto: Marian Bogoescu, Manager Istituto di Ricerca e Sviluppo per le Patate e la Barbabietola da Zucchero, Brasov Tel: 0040-268-47-46-47, 0040-268-47-6795; fax: 0040-268-47-66-08, Sito internet: www.potato.ro, mail: [email protected], Persona di contatto: Constantin Draica, Direttore Generale Località Vidra, Provincia di Ilfov, cod. 8268; Tel: 0040-21-313-63-95; Fax: 0040-21313-92-82, mail: [email protected] Istituto di Ricerca per la crescita di Fiori e Verdure, Vidra Istituto di Ricerca per la Protezione delle Piante, Bucarest Sos. Ion Ionescu de la Brad, 8, settore 1, 71592, Bucarest. Tel: 0040-21-222-30-36, Fax: 0040-21-231-33-61, mail: [email protected], Persona di contatto: Horia Iliescu, Direttore Istituto di Ricerca per la Viticoltura e la Località: Valea Calugareasca, cod. 2040, 77 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Vinificazione di Prahova Istituto Nazionale di Chimica Agraria e Protezione Ambientale (ICPA) Istituto Statale per la Verifica e Registrazione delle Varietà dei Semi (ISTIS) Laboratorio Centrale per la Qualità dei Semi (LCCSMS) Stazione Centrale di Ricerca per il Controllo dell’Erosione del Suolo, Perieni (Vaslui) Stazione di Ricerca per Acquicoltura ed Ecologia Acquatica di Iasi Provincia di Prahova; Tel: 0040-244-236690, Fax: 0040-244-236-389; mail: [email protected]. Persona di contatto: Nicolae Varga, Direttore Generale Bd. Marasti 61, settore 1, 011464, Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-222-9442; fax: 0040-21-222-59-79. Sito internet: www.icpa.ro, mail: [email protected], Persona di contatto: Mihai Dumintru, Direttore Bd. Marasesti 61, settore 1, Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-233-14-25, 004021-225-00-07; fax: 0040-21-222-5605;[email protected]. Persona di contatto: Ilie Trifu, Direttore Generale Str. Sandu Aldea, 10, settore 1, Bucarest, Romania. Tel: 0040-21-224-02-64; 004021-222-84-20; fax: 0040-21-224-02-91; mail:[email protected]. Persona di contatto: Maria Muset, Direttore Generale Località: Perieni, 6424, Provincia di Vaslui; Tel: 0040-235-41-37-70, Fax: 0040-23541-28-37. Website: www.spectral.ro/perieni, mail: [email protected], manager: Dumitru Nistor Sos.Iasi-Ciurea, km.5, cod.6600, Provincia di Iasi. Tel/Fax: 0040-232-124-153. Persona di contatto: Mircea Cuvinciuc, Direttore Fonte: Infotematica sull’ agroalimentare in Romania del programma comunitario RO2003/02/04/06/08 3.2. Il settore aerospaziale L’istituzioni per eccellenza del settore aerospaziale in Romania é l’Agenzia Spaziale Romena (ROSA, Romanian Space Agency), che é stata istituita nel 1991 in quanto istituzione pubblica indipendente sotto la responsabilità del Ministero dell’Educazione e della Ricerca. La missione che l’Agenzia Spaziale é chiamata a perseguire riguarda il coordinamento della ricerca spaziale nazionale e dei suoi programmi operativi, al fine di promuovere lo sviluppo delle attività spaziali in Romania, implementare specifici progetti di ricerca e allo stesso tempo favorire la cooperazione internazionale, essendo rappresentativa del governo nelle relazioni internazionali nel settore in questione. A questo organo si deve poi aggiungere un consiglio scientifico creato nel 1993, composto di esperti provenienti da vari settori della scienza aerospaziale. 78 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Lo staff di ROSA consta di 35 addetti specializzati, operativi nel quartier generale dell’Agenzia Spaziale e nel centro di Ricerca di Bucarest. Lo scopo dell’Agenzia Spaziale Romena é quello di coordinare le attività spaziali del paese, e nel contempo supervisionare le attività aeronautiche, spaziali e di sicurezza. Inoltre, é l’autorità di riferimento per il Programma Nazionale in R&S rispetto ad “aeronautica e spazio” per il periodo 2001-2006 e, dal 2005, per il Programma Nazionale in R&S sulla sicurezza. Il crescente coinvolgimento in attività di sicurezza si riflette attraverso la partecipazione dell’Agenzia a consigli e incontri di diversa natura collegati al tema della sicurezza. Nel precedente programma nazionale, ROSA era considerata l’autorità contraente del programma aerospaziale, ma per il programma “Spazio e Sicurezza” questa responsabilità é stata trasferita al Centro Nazionale per la Gestione dei Programmi. Tuttavia, l’Agenzia é diventata contraente del programma, offrendo il supporto dei suoi esperti al nuovo responsabile del centro e iniziando con esso una profiqua collaborazione. Budget delle attività spaziali: il budget dell’Agenzia Spaziale Romena per le attività aerospaziali ammontava a 4.9 milioni di euro nel 2006, di cui il 25% copriva le spese in aeronautica. I principali fondi concessi alle scienze spaziali vengono poi trasferiti all’Istituto di Scienze Spaziali e all’Istituto Astronomico di Bucarest. Tabella 23. Allocazione del budget ROSA Campi di interesse Programma Aerospaziale Infrastrutture e politica Esplorazione spaziale Applicazioni spaziali Tecnologia e sistemi Prodotti e applicazioni Programma di gestione “Ricerca di Eccellenza” CEEX Spazio Fondi per la scienza spaziale Ricerca di base in astronomia e scienze spaziali Totale Milioni di euro 0.06 0.53 0.61 0.46 0.54 0.04 1.28 0.91 0.48 4.90 Fonte: Agenzia Spaziale Romena, dati 2006 Come illustrato nella tabella, il budget riesce a coprire tutti i principali campi di ricerca nel settore aerospaziale. Figura 13. Distribuzione del budget ROSA per il programma aerospaziale 79 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE 24% 27% 3% 2% Prodotti e applicazioni Tecnologia e sistemi Applicazioni spaziali Esplorazione spaziale Infrastruttura e politica Programa manageriale 24% 20% Fonte: Elaborazione FINCO sui dati dell’Agenzia Spaziale Romena La maggior parte dei fondi dell’Agenzia Spaziale Romena derivano dal programma aerospaziale del primo Piano Nazionale in R&S e Innovazione 2001-2006, che include 171 progetti con la partecipazione di ben 121 organizzazioni. Il budget impiegato nel settore aerospaziale per il periodo 2001-2006 era di 31.25 milioni di euro con un tasso di cofinanziamento da partner pubblici e privati pari al 31%. In ogni caso, l’ammontare del budget della ROSA per il Programma Aerospaziale é stato di 12.5 milioni di euro per oltre 6 anni. Un contributo al budget in questione é stato poi fornito da EUMETSAT, per un valore di circa 0.15 milioni di euro. Gli obiettivi generali del programma, annunciati dall’Agenzia Spaziale Romena, riguardano: - Attività connesse alle nuove tecnologie e a sistemi avanzati, strumentazioni e attrezzature aerospaziali e spaziali; - Metodi e tecniche di simulazione, gestione e controllo per la costruzione di veivoli - Attività specifiche in base agli accordi conclusi a livello governativo con l’ESA (European Space agency), la la NASA e altre organizzazioni del settore; - Ricerca e sviluppo di sensori, sistemi, attrezzature di bordo e di volo; - Ricerca dei materiali e di alcuni sistemi biologici nelle condizioni spaziali e di microgravitazione; - Studi su strategia, management e infrastruttura spaziale; - Partecipazione a missioni spaziali internazionali; 80 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Sviluppo e integrazione dei sistemi di osservazione della Terra dal satellite. Nel secondo Piano Nazionale RTSI per il periodo 2007-2013, le attività spaziali sono finanziate dal programma “Idea”, per le scienze di base, e da “Cooperazione” nel sottoprogramma “Spazio e Sicurezza”. Rispetto al programma “Idea”, la somma messa a disposizione dei campi scientifici é di 2 milioni di RON, ovvero 600 milioni di euro. Al contrario, il sottoprogramma “Spazio e Sicurezza” rappresenta l’8% dei 6 milioni di RON del programma “Cooperazione”. Tale programma si suddivide in una serie di aree di interesse, come l’esplorazione spaziale, l’applicazione spaziale, le tecnologie e le infrastrutture aerospaziali, la sicurezza tecnologica e i sistemi di sicurezza e di struttura, cui vanno inoltre aggiunte le attività aeronautiche. Di norma le attività spaziali sono finanziate dal Piano Nazionale RTDI, coordinato dal NASR, Assieme ai fondi provenienti dai programmi nazionali (AEROSPATIAL, CEEX..), la ROSA riceve fondi dall’estero, principalmente per progetti che avvengono in collaborazione con altri paesi e con l’Unione Europea. Lo schema che riportiamo di seguito riassume il framework istituzionale e legale delle attivitàdi ricerca aerospaziale in Romania. A livello parlamentare, é presente una sottocommissione per lo Spazio che si compone di una serie di Commissioni, quali: - la Commissione per l’Educazione, la Scienza e la Gioventù, - la Commissione per le Tecnologie dell’Informazione - la Commissione per la Difesa. Figura 14. Framework istituzionale e legale della ricerca aerospaziale in Romania 81 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Fonte: Elaborazione FINCO Tale struttura, in seguito all’applicazione del secondo Piano Nazionale in RTSI per il periodo 2007-2013, ha subito modifiche significative, in quanto l’autorità contrattuale per i programmi é diventata il Centro Nazionale per il Programma Manageriale, mentre ROSA svolge ad oggi soltanto il ruolo di contraente, fornendo supporto al centro e collaborando con esso a mezzo dei suoi esperti. Figura 15. Il nuovo contesto per il 2007-2013 82 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Fonte: Elaborazione FINCO sulla situazione attuale del settore Se vogliamo analizzare le capacità scientifiche e tecniche del settore aerospaziale di Romania, vediamo che i settori chiave delle attività spaziali riguardano le scienze spaziali (astronomia su tutte), i sistemi e le applicazioni spaziali. Il settore dei sistemi spaziali focalizza le proprie forze nella costruzione di nonosatelliti e su esperimenti microgravitazionali, oltre ad: - applicazioni spaziali in telemedicine; raccolta dati sull’osservazione della terra; prevenzione e controllo delle calamità naturali; nell’ottimizzare le applicazioni in agricoltura; apportare sviluppi in GNSS e in servizi di localizzazione di base (LBS). Nel box che segue, vogliamo fornire una mappatura di settore, fornendovi l’elenco degli Istituti Scientifici di Romania connessi alle attività spaziali. 83 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Tabella 24. Istituti scientifici romeni connessi ad attività aerospaziali Centro di Ricerca ROSA Istituto per le Scienze Spaziali, al cui interno sono presenti il Laboratorio di Ricerca Spaziale, quello di Ingegneria Spaziale e di Ricerca Gravitazionale Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo in Microtecnologie Politecnico, Università di Bucarest Istituto di Informazioni Scientifiche e Tecnologiche Istituto Nazionale di Ricerca Aerospaziale Accademia Romena, suddivisa nella sezione Scienze Fisiche, Scienze Ingegneristiche, Scienze Geonominali e Scienze Matematiche Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per l’Optoelettronica Accademia Militare Tecnica Istituto Nazionale di Fisica dei Materiali Fonte: Agenzia Spaziale Romena e pubblicazioni settoriali Forme di cooperazione internazionale: l’Agenzia Spaziale Romena ha siglato accordi di cooperazione con parecchie agenzie spaziali: nel 1997 con l’agenzia Spaziale Italiana, nel 1998 con quella Ungherese, nel 2000 con quella francese e nel 2003 con l’Agenzia Spaziale Nazionale dell’Azerbaijan. Va poi fatta menzione delle partecipazioni a progetti di cooperazione con il CNES, dell’accordo di cooperazione firmato dal Primo Ministro Romeno con la NASA, della cooperazione scientifica (2003) con il Consiglio d’Italia per la Ricerca Nazionale. La Romania é inoltre membro delle principali organizzazioni internazionali collegate alle attività spaziali, quali ITSO/Intelsat, Intersputnik, Intercosmos, IMSO/Inmarsat, Eutelsat, Eumetsat e ESO. Partecipazione ai progetti europei: nonostante sia entrata a far parte dell’Unione Europea soltanto nel 2007, la Romania partecipa da molto tempo a Programmi Europei. In particolare ha collaborato ai Programmi FP5 e FP6. A livello nazionale, sia il programma CORINT del Piano Nazionale per R&S che il programma “Ricerca di Eccellenza” hanno incoraggiato la partecipazione di organizzazioni romene ai Programmi Europei in R&S. Nello specifico, rispetto al programma FP6, il paese ha partecipato al programma SURE promosso dall’ESA,fornendo cosi’ l’occasione per scienziati e PMI di applicare progetti in ricerca fondamentale e applicata che offrissero supporto alla Stazione Spaziale Internazionale. Partecipazione ai programmi ESA: la Romania ha partecipato a molti progetti ESA, in particolare a missioni collegate alle scienze spaziali, quali Plance, SPORt, Rosetta, Cluster e Cluster II e Fast. A queste missioni si deve aggiungere la partecipazione ad una serie di esperimenti micro-gravitazionali, progetti di software, telemedicina e infine ad applicazioni di progetti in relazione all’osservazione e alla navigazione della Terra. ROSA collabora con ESA (Agenzia Spaziale Europea) dal 1996, ma solo nel 2006 è stata accettata come membro intermediario per la Romania. Il vantaggio di questo statuto riguarda la ricezione di contributi finanziari per i programmi spaziali, che sono dieci volte minori rispetto ai membri effettivi. Nello specifico, nel 2005 è iniziato il progetto Goliath, per la costruzione del primo satellite romeno, che ha la forma di un cubo. Il progetto è 84 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA svolto da sette studenti della Facoltà di Fisica, dell’Università di Bucarest, coordinati da specialisti della ROSA. Per la sua costruzione sono stati impiegati in buona parte componenti acquistati all’estero, ma il resto Èstato realizzato in laboratorio dagli studenti (fonte di alimentazione, camera foto e tutti i test di laboratorio). Oltre all’Agenzia Spaziale Romena (ROSA, Romanian Space Agency), va fatta doverosa menzione dell’operato dell’Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo Aerospaziale “Elie Carafoli”. La Romania gode di una tradizione aerospaziale molto nota, vista la significativa e storica partecipazione alla nascita e allo sviluppo del settore a livello mondiale. È ormai assodato il contributo che hanno apportato Aurel Vlaicu, Traian Vuia, Henri Coanda, Elie Carafoli. Nel settore aeronautico e spaziale, la Romania consta di un background scientifico e di una formazione notevole e, proprio per questo motivo, occupa una posizione importante nel ranking di settore europeo. Ne Èconseguita la necessità per il paese di fondare un istituto nazionale di ricerca-sviluppo nel settore, ente che a livello nazionale assicuri attività di RS e di consolidamento delle competenze scientifiche e tecnologiche. In seguito alla valutazione (decisione di Governo n. 57/2002) dell’Istituto Nazionale di Ricerche Aerospaziali “Elie Carafoli”, accreditato ad ottobre 2006 come istituto nazionale di ricerca-sviluppo, si sono create le condizioni affinché l’istituto venisse riorganizzato come istituto nazionale di ricerca. La S.C. I.N.R.A.S. S.A, che funziona come società commerciale nel portafoglio dell’Autorità per la valorizzazione degli Attivi di Stato, è attualmente l’unico ente di Romania che svolge in questo settore attività di ricerca in tutte le aree di interesse spaziale: ricerca di base e orientata, ricerca applicata, fino allo sviluppo tecnologico e all’implementazione dei risultati ottenuti nel settore produttivo. La ricerca di base svolta dalla S.C. I.N.R.A.S. S.A. riguarda la crescita del livello di conoscenze nel settore aerospaziale e aeronautico in relazione a: aerodinamica generale, dinamica del volo e dei sistemi, strutture aerospaziali, aeroelasticità, resistenza dei materiali usati in aeronautica e dei sistemi di propulsione aerospaziale. La ricerca applicativa e lo sviluppo tecnologico all’interno della S.C. I.N.R.A.S. S.A., si basa sulle tecnologie e i materiali aerospaziali, sulle attrezzature elettroniche, meccanoidrauliche e pneumatiche, sulla realizzazione di modelli sperimentali nel settore aeronautico e aerospaziale, su impianti di prove, piattaforme, attrezzatura di laboratorio, utensili e altri dispositivi utilizzati nel settore. La S.C. I.N.R.A.S. S.A. svolge anche attività di ricerca spaziale e elabora studi sulle possibilità di partecipazione della Romania a programmi spaziali internazionali: ne sono un esempio la fondazione del Centro di Ricezione dei dati satellitari e del Centro informatizzato per la documentazione aerospaziale. Per facilitare l’implementazione dei risultati industriali delle ricerche effettuate, la S.C. I.N.R.A.S. S.A. svolge anche attività richieste da beneficiari, come assistenza tecnica, consulenza, servizi scientifici e tecnologici, testi su impianti sperimentali, rilascio di 85 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE certificati di qualità. Grazie all’accreditamento ricevuto dall’Autorità Aeronautica Civile Romena, la S.C. I.N.R.A.S coordina tutte le attività di sviluppo tecnologico, di progettazione e sperimentazione nel settore dell’aeronautica civile. La S.C. I.N.R.A.S. S.A. dispone anche dell’unica base sperimentale di Romania per la svolgimento di attività aerodinamiche e per l’uso di attrezzature meccano-idro-pneumatiche e per prove meccano-climatiche. Anche il personale dell’istituto è molto ben qualificato. A mezzo dei suoi specialisti, l’istituto collabora con i più prestigiosi organismi internazionali del settore: - ICAS International Council for Aeronautical Sciences IMEKO Internationala Measurement Confederation AIAA American institute of Aeronautica Royal Photography Society VDE Verband Duucher Elecktrotechniker S.C. I.N.R.A.S. S.A. potrebbe essere riorganizzata come istituto nazionale di ricercasviluppo, dal momento che presenta tutti i requisiti necessari, quali dotazioni teniche e logistiche di alto livello, personale molto qualificato, attività di ricerca-sviluppo con risultati straordinari nel settore aerospaziale e di visibilità internazionale. L’istituto nazionale di RS, che verrà riorganizzato come S.C. I.N.R.A.S. S.A., assicurerà il consolidamento e lo sviluppo del settore spaziale, attraverso lo svolgimento di attività in RS, l’offerta di servizi tecnologici di alto livello e la garanzia nello sviluppo di partnership internazionali nel settore scientifico e tecnologico. 3.3. Il settore dell’ICT L’IT in Romania ha profonde radici nel passato, dal momento che é il primo paese dell’Europa dell’Est ad aver costruito la prima generazione di computer: CIFA-1957, MECIPT-1961 e DACICC-1962. Le basi di questo segmento industriale sono state lanciate negli anni ’70 attraverso licenze concesse da CII-france, Friden-Holland, Ampex, Memorex, control Data-USA e organizzazioni di ricerca, manifatturiere, di servizi, commerciali e di raccolta dati arrivate negli anni ’80. Addirittura i Minicomputer fatti in Romania venivano esportati in: Cecoslovacchia, nella Germania dell’est, in Cina, nei Paesi Medio Orientali e in altri mercati. Ma, con rammarico, le tecnologie sono diventate obsolete nel periodo 19801989 a causa della mancanza di investimenti in moneta forte. Solo dopo il 1989, quasi tutte le principali compagnie di ITC mondiali sono arrivate in Romania, scoprendo in breve tempo ciò che offriva il paese in termini di disponibilità, risorse umane e di rapido sviluppo del mercato. Rispetto alla qualifica del personale romeno, bisogna riconoscere che il sistema educativo nell’ITC romeno é uno dei migliori al mondo, immettendo ogni anno nel mercato del lavoro oltre 5.000 neolaureati. Di riflesso a questa alta qualifica, si sono insediate in Romania oltre 8.000 aziende di software e di IT: di queste, la maggior parte é di piccole dimensioni, ma il processo di acquisizione dei piccoli gruppi, iniziato recentemente, sembra stia modificando la struttura aziendale di molte compagnie. Molte multinazionali hanno iniziato a sviluppare centri di R&S, servizi e produzione in Romania, invece di ingaggiare semplicemente esperti romeni nei loro centri di ricerca e produzione negli USA e nell’Europa Occidentale. 86 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Attualmente molti rapporti stanno valutando l’eReadiness della Romania, come per esempio la capacità delle nazioni di partecipare all’economia digitale attraverso connessioni, sicurezza dell’informazione, capitale umano, eBusiness e eLeadership, e i risultati ottenuti sono alquanto deludenti, in quanto come la maggior parte dei paesi confinanti, la Romania dispone ancora di un’accessibilità, di una alfabetizzazione digitale e di una disponibilità di contenuti inadeguata. Segnali incoraggianti giungono dal mercato, che rivela un alto tasso per tutti i settori IT, e mentre il segmento degli hardware sembra leggermente saturo, quello dei software dei servizi connessi continua la sua crescita. Allo stesso modo, se le vendite di hardware sono aumentate del 10% nel 2007 rispetto al 2005, quelle di software del 31.5% e quelle di servizi IT del 21.5% nello stesso periodo. Gli incrementi più consistenti del 32-42% riguardano il mercato dei servizi, quello finanziario e bancario, del commercio e delle comunicazioni. Anche il mercato delle comunicazioni ha conosciuto un simile sviluppo: se nel 1989 la Romania constatava una penetrazione telefonica del 10%, soprattutto a mezzo di linee obsolete, oggi conta un alto tasso pro capite di linee fisse e mobili. (la Romania é stata uno dei primi paesi d’Europa a liberalizzare completamente questo mercato). Gli ultimi dati disponibili mostrano una penetrazione della linea telefonica fissa del 20%, con il grande operatore Romtelecom e 74 operatori minoritari. Il mercato della telefonia mobile invece, conta 4 grandi operatori: Orange, Cosmote, Vodafone e Zapp, con un tasso di penetrazione del 55%. La penetrazione di Internet nel paese é stata esplosiva, se si pensa che esistono oltre 980 distributori di servizi internet e nel 2005 hanno registrato oltre 1.8 milioni di accessi. Ne deriva che il paese sembra pronto a partecipare all’Economia Digitale, dati i notevoli miglioramenti del mercato, le risorse umane ancora molto presenti, il sistema educativo competitivo, le abilità nelle lingue straniere e il rafforzamento nella protezione della proprietà privata (in particolare grazie alle modifiche apportare alle leggi nazionali mediante le raccomandazioni UE in relazione alle comunicazioni, alle firme elettroniche e all’eCommerce). Tale situazione rosea é spiegabile principalmente in ragione dei risultati ottenuti attraverso gli investimenti da parte di compagnie straniere nelle telecomunicazioni e nella modernizzazione dei sistemi di informazione di compagnie eroganti servizi bancari, commerciali e manifatturieri. Inoltre, la struttura legale sviluppatasi, ha incoraggiato la competizione e disciplinato diversi aspetti legati all’ITC e agli investimenti degli operatori telecom. Il costo di questa crescita é stato notevole, in quanto la maggior parte di questo sviluppo si basa su R&S proveniente dall’estero e da fornitori stranieri. Comunque, nonostante il trend generoso e le buon andamento di certi indicatori di ICT, la realtà mostra che la Romania é ancora affetta dalla “divisione digitale”: infatti la penetrazione di Internet é ancora bassa, la spesa pro capite nell’ITC È lontana dalla media UE, per non parlare della mancanza registrata nelle pubbliche amministrazioni in termini di applicazioni IT. 87 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Prendendo in considerazione alcuni studi legati alla diffusione dell’ITC in rapporto al PIL, emerge che la Romania occupa il 66° posto della classifica su un totale di 180 paesi intervistati, una posizione intermedia tra i paesi dell’Est Europa. Di particolare interesse per lo sviluppo delle aree più arretrate, é il progetto basato su un prestito di 80 milioni di dollari messo a disposizione dalla Banca Mondiale, al fine di creare conoscenza e centri internet in 200 località rurali e allo stesso tempo aumentare l’uso di IT in uffici e abitazioni. Contemporaneamente, non essendo sufficiente l’accesso e la disponibilità, l’Associazione di Romania nell’ITC ha iniziato a promuovere l’ECDL, soprattutto nelle Amministrazioni Pubbliche, nelle scuole superiori e nelle università, raggiungendo in questo modo ben 350 centri di valutazione sul territorio nazionale, oltre 28.000 richieste di certificazione e 60.000 attestati di riconoscimento. Oggi l’industria ITC in Romania, fortemente condizionata dall’ingresso nell’UE, sentendo il peso della competizione, ha visto chiudere molte piccole aziende che presentavano laboratori con limitate risorse nell’IT. Tuttavia, le previsioni parlano di un trend in crescita per ITC, grazie agli effetti positivi dell’industria e in R&S nell’ITC. In relazione alla ricerca nel settore, va fatta menzione di come la capacità della Romania in R&S abbia subito un progressivo calo dopo l’89, a causa dei seguenti fattori: - Smantellamento dei vecchi istituti di ricerca di proprietà dello stato, in seguito ad una diminuzione degli ordini, ad una perdita di ricercatori affluiti presso nuove compagnie private o andati all’estero per ricoprire posizioni migliori; - Una consistente riduzione della forza lavoro, di circa lo 0.6% nei primi anni ’90, per poi passare allo 0.14% nel 2002; - Una forza lavoro invecchiata, con ricercatori con oltre 50-60 anni di età; - Bassi salari un ambiente inadatto alla ricerca, che favorisce di conseguenza la fuga dei cervelli; - Dispersione in molte piccole unità di R&S. La Romania infatti nel 2003 contava oltre 607 unità in R&S, rispettivamente 34 Istituti Nazionali in R&S operanti in 15 aree di ricerca coordinate dagli 8 ministeri, 227 istituzioni pubbliche di ricerca subordinate al Ministero dell’Educazione e della Ricerca, ad altri ministeri e all’Accademia Romena, 15 istituti in R&S operanti sulla base della Decisione Governativa 100/1991, 310 società per azioni private o pubbliche aventi quale obiettivo prioritario lo sviluppo di attività in R&S; - Le spese pubbliche in R&S sono cresciute dallo 0.11% nel 1998 allo 0.16% del PIL nel 2003, al contrario gli affari in R&S sono scesi dallo 0.38% del PIL nel 1998 allo 0.24% nel 2003. - Mancanza di ordini e di concessioni in ricerca derivanti dal settore industriale. Ne consegue che non é sorprendente la debole posizione ricoperta dalla Romania rispetto agli altri paesi membri dell’UE in termini di capacità innovativa. Infatti, nonostante il sorprendente sviluppo economico del paese, gli affari in R&S sono minimi: a confermarlo sono le vendite, che hanno registrato una forte domanda di tecnologia e attrezzature straniere e una bassa richiesta di R&S interna. R&S nel settore ITC é per molti aspetti un riflesso della realtà della ricerca romena in generale, caratterizzata da una bassa disponibilità di fondi pubblici e privati e da una sterile collaborazione tra PMI del settore. Comunque, i più bassi investimenti in R&S in ITC rispetto 88 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA agli altri settori delle scienze e delle tecnologie rendono questo settore atipico rispetto a diverse questioni: - L’innovazione nel campo dei software é più alta di quanto le statistiche mostrino, infatti esistono oltre 8.000 PMI, di cui la fetta più consistente propone alternative molto creative; - Non ci sono canali di marketing che mettono a conoscenza la capacità innovativa e le potenzialità delle PMI di Romania in R&S nell’ITC; - Il livello dell’educazione in ITC é ragguardevole, ed ogni anno 5.000 nuovi laureati arrivano sul mercato; - Molte multinazionali in ITC hanno stabilito filiali in Romania, soprattutto a livello di software e di applicazioni ITC. Tra tutte, spiccano nomi quali: Alcatel, Siemens, Solectron, Oracle, HP, IBM, Infineon, Huawei, Adobe Systems, Microsoft, SAP. - Gli investimenti rivolti ai centri di R&S in ITC sono più alti che in altri settori; - L’alta concentrazione di aziende innovative nell’ITC sono situate nella regione di Bucarest per l’80%. In relazione alle infrastrutture di R&S nell’ITC, bisogna dire che la R&S nell’ITC proviene dal settore privato, dalle istituzioni specializzate e dalle università. I coordinatori sono il Ministro dell’Educazione e della Ricerca, il Ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione Tecnologica, l’accademia Romena e altri ministeri e agenzie. Un ruolo di riguardo é ricoperto invece dall’Istituto Nazionale per la R&S in Informatica, una forma di consorzio costituito da molte università, che supervisiona il programma di ricerca nazionale INFOSOC. Un programma, particolarmente promettente, riguardava la creazione di parchi industriali e di software, di centri adibiti al trasferimento di tecnologia e alla raccolta di informazioni tecnologiche, che é stato portato a termine attraverso una struttura di incoraggiamento dell’innovazione, che ha favorito la realizzazione di : Software Park Galati, Softex Braila, Software Park Brasov, Minateci-Ro Bucarest, CTT-Baneasa, IPA SA-CIFATT Craiova). Il Ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione Tecnologica ha lanciato nel 2001 diversi progetti in IT, che riportiamo qui di seguito: - - “Economia della Conoscenza di Base”, sviluppato e migliorato grazie agli 80 milioni di euro di prestito accordato dalla Banca Mondiale, al fine di incoraggiare l’innovazione e l’accesso all’ITC nelle aree rurali della Romania attraverso le reti elettroniche della comunità locale; “Sistema Elettronico Nazionale”, un portale governativo che offre forme di download e di servizi on-line; “Sistema elettronico per le Acquisizioni Pubbliche”, volto ad incrementare la trasparenza delle acquisizioni pubbliche e a scoraggiare la corruzione; ‘Sistema Elettronico per l’Allocazione di Autorizzazioni Internazionali di Trasporto, per la gestione delle autorizzazioni di trasporto garantite dallo stato; “Sistema Elettronico per il Pagamento delle Tasse Locali”, al fine di migliorare l’efficienza nel pagamento delle tasse locali; 89 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Un altro passo promettente é stata la creazione nel 2001 di una Task Force in ITC, al fine di supportare lo sviluppo della Società dell’informazione in Romania. I principali compiti che deve ricoprire l’ente in questione riguardano: la strategia di sviluppo dell’ITC, l’approvazione dei progetti più importanti, iniziati da istituzioni pubbliche, o di cui hanno beneficiato aziende nazionali o a partecipazione statale. Tutti questi progetti stimolano la R&S in ITC, inoltre esistono molte agenzie il cui compito é quello di stimolare la crescita di R&S nell’ITC. Un esempio é “Partners for Excellence”, un programma iniziato nel 2004 dall’Agenzia Nazionale per la Partnership tra Università e l’Ambiente Socioeconomico, con l’obiettivo di favorire le collaborazioni tra università e industria in Romania. Obiettivo del programma é quello di organizzare eventi per facilitare i contatti e la nascita di progetti tra università e soggetti economici, al fine di creare le premesse a lungo termine di partenariati tra accademie e mondo degli affari. La principale forza trainante nel progresso del paese in termini di sviluppo di infrastrutture ITC, é sia pubblica che privata. Circa il 90% del fatturato delle aziende operanti nel settore ITC é determinato da filiali di multinazionali o joint venture con principali azionisti stranieri. Alcuni di loro organizzano i centri romeni di R&S, ma i risultati ottenuti vengono poi esportati con un margine minimo per gli operatori nazionali e spesso reimpostati con margini commerciali. In ogni caso, ci si aspetta un rapido incremento nel valore assoluto degli affari in R&S nell’ITC in Romania, ma con limitati effetti nelle performance generali dell’industria ITC. Le imprese sono facilitate dalla tecnologia: gli hardware continuano a diventare sempre più economici, esistono apparecchi sempre piú potenti, nuove tecnologie nelle telecomunicazioni che offrono un accesso economico ed inoltre ci sono aspettative di sistemi senza fili. Ne deriva che la Romania, essendo un paese in una fase di transizione con un grande sviluppo dell’ITC, potrebbe trarre notevoli benefici da un incremento ulteriore del settore in questione (aziende, singoli e amministrazioni pubbliche). La necessità della cooperazione internazionale nell’ITC e in particolare nella R&S dell’ITC é ormai riconosciuta quale elemento indispensabile ed é una delle principali attività previste dall’UE. Invece, meno promossa e praticata é la cooperazione regionale nella R&S dell’ITC, presa in considerazione quale problematica fondamentale dal programma FP7, volto a favorire l’approccio di cooperazione regionale in una direzione più pratica e meno costosa, e dall’IT STAR, che consiste in una cooperazione regionale tra associazioni professionali provenienti da paesi sviluppati e da paesi in transizione, con l’intento di contribuire allo scambio di esperienze e conoscenze. 3.3.1. I parchi tecnologici ITC di Romania Finora in Romania sono stati assegnati 4 titoli di parchi scientifici e tecnologici, rispettivamente ai parchi software di Brasov, Galati, Braila e Slobozia. Progetti per la creazione di tali zone scientifiche e tecnologiche sono in corso anche per le città di Cluj, Craiova, Timisoara, Iasi, e per il Politecnico di Bucarest. Il parco software di Galati è stato inaugurato ad aprile del 2004. I numero di dipendenti per il parco software di Galati sarà, all'inizio, di circa 300, per poi arrivare a 500. L'affitto per gli spazi è zero, per i primi 90 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA quattro anni d'attività. L'investimento è stato finanziato da risorse governative - 10 miliardi lei – e locali, arrivando ad un totale di 40 miliardi lei. La struttura del parco è completamente ristrutturata e allacciata alle reti per le utilità pubbliche; in più, è dotata di cablaggio strutturato per trasmissione voce - dati. Il parco di software di Galati ha una superficie di circa 2500 mq, oltre 60 uffici, una sala di conferenze, una un'aula multimedia e spazi destinati alla ricerca e consulenza. I parchi software fanno parte dalla strategia di sviluppo equilibrato della Romania, con la costituzione, in tutto il paese, di centri di attività con grado elevato di innovazione eseguibili a lungo tempo. Questi parchi hanno piani di collaborazione con le università, creando le premesse per un processo reale di ricerca - sviluppo e permettendo l'espansione delle attività svolte dalle aziende romene al di là del lohn informatico, per la creazione principalmente di programmi esclusivi per nuove strategie e soluzioni. La concentrazione di più aziende dello stesso settore crea d'altra parte un forte ambiente concorrenziale che incide direttamente sull'aumento degli affari. Un'indagine recente tra i grandi produttori ed esportatori software del paese fa vedere che, in seguito al progetto applicato per l'esenzione delle imposte sull'attività di sviluppo software, è aumentato il numero del personale specializzato di circa il 40%, è diminuita la migrazione del personale e specialisti che lavoravano all'estero sono ritornati nel paese. È noto il fatto che la costituzione di un parco software chiede sforzi da parte dell'amministrazione pubblica locale, dagli agenti economici e dall'ambiente accademico, da una parte, il coinvolgimento dello stato, dall'altra, e l'attrazione di finanziamenti internazionali. Aziende di più paesi, quali Italia, Israele e India, hanno manifestato l'interesse per l'apertura dei laboratori di sviluppo software in Romania, qualificando favorevoli il quadro legislativo e gli specialisti ad alto livello di formazione del settore. Le aziende sono interessate dal fatto che la Romania occupa il primo posto in Europa come numero di certificazioni nella tecnologia dell'informazione. Tabella 25. Obiettivi e necessità dei parchi software in Romania. Obiettivi di un parco software agevolazione per lo sviluppo dell'attività svolta dagli agenti economici agevolazioni offerte dall'amministrazione locale La necessità dei parchi de software Incoraggia lo sviluppo locale e regionale degli affari nel settore IT&C Diminuisce il fenomeno di migrazione degli specialisti, le risorse umane essendo uno fra i principali vantaggi della nostro paese accesso all'infrastruttura IT&C, condizioni speciali d'affitto Utilizza forza lavoro qualificata, e la sua riconversione abbinamento di più servizi “essenziali”, per lo svolgimento dell'attività economica servizi di consulenza relativi alla promozione/marketing centro per la documentazione, centro d'affari, ecc. Utilizza in maniera efficiente l'infrastruttura regionale di comunicazioni e IT Attira investimenti esteri 91 Aiuta alla crescita di altri settori dell'attività economica 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE facilitare la collaborazione con l'ambiente accademico Sviluppa l'insegnamento di specialità Accelera l'informatizzazione degli agenti economici e della pubblica amministrazione Estende le attività di R&D, sullo sfondo della collaborazione tra il settore privato e le università Diminuisce i costi IT&C lasciando luogo alla competizione; Aumenta la competitività delle esportazioni 3.3.2. Il parco scientifico e tecnologico di Galati Con un budget di 20.000.000 lei, tra cui 10.000.000 lei sono finanziamenti a fondo perduto dati dal Ministero dello Sviluppo, il parco software scientifico e tecnologico di Galati contribuirà allo sviluppo del settore industriale con tecnologie avanzate, alla spinta del trasferimento di tecnologia e alla elaborazione di un'alternativa fattibile sul mercato della Regione del Sud - Est, insieme con l'appoggio per la ristrutturazione di una zona monoindustriale. In Romania, questo parco è stato il primo a ricevere il titolo di parco scientifico e tecnologico, titolo assegnato dal Ministero dell'Insegnamento e della Ricerca. Il progetto per la costituzione del parco scientifico e tecnologico di Galati è partito nel mese di ottobre, 2001, all'iniziativa delle autorità locali, attraverso la costituzione di un consorzio formato da rappresentanti dell'amministrazione pubblica locale, agenti economici e rappresentanti dell'Università "Dunarea de Jos". Il parco mette alla disposizione delle aziende private con oggetto d'attività sviluppo software, una superficie di 2.500 mq, nel palazzo Navrom Business Center di Galati, compresi spazi comuni per presentazioni, conferenze o negoziati. Per i primi 4 anni d'attività le aziende locatari sono esentate dal pagamento dell'affitto. Ulteriormente, l'affitto e i costi di manutenzione saranno più convenienti rispetto ad altre locazioni simili. Allo stesso modo, su richiesta espressa delle aziende interessate, la società amministratrice può fornire servizi di consulenza finanziaria, di business o consulenza giuridica e offrire assistenza per la realizzazione di progetti o nel trovare partner d'affari. È’ stato valutato che un numero di circa 100 aziende svolgeranno l'attività all'interno del parco, dove possono operare tra 500 e 1000 persone. 15 aziende locatari saranno operative nel parco industriale alla data della valutazione finale del progetto e altre 30 sono aspettate a svolgere l'attività un anno dopo d'attuazione del progetto. 3.3.3. Il parco Sofware di Brasov In base alla costituzione del parco industriale e del parco software, con locazione presso l'impresa Roman, sarà realizzato il piano di sviluppo di nuove attività, come soluzione futura per lo sviluppo sostenibile della zona di Brasov. La città di Brasov ha bisogno di nuovi investimenti che potrebbe attirare attraverso procedimenti rapidi ed efficienti, rinunciando alle troppe formalità che spesso appesantiscono la partenza di un'attività. La lotta alla burocrazia è un fattore essenziale per attirare investimenti, come dal motto "7 giorni per la partenza di un affare a Brasov". Il parco software di Brasov funzionerà in un palazzo 92 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA dell'impresa Roman, la cui superficie è di 2264 mq. Il parco software e i parchi industriali che saranno costituiti a Zarnesti, Metrom e Carfin apporteranno 7.000 nuovi posti lavoro, assicurando in tal modo opzioni di sviluppo sostenibile della provincia di Brasov e la risoluzione delle difficoltà generate dai licenziamenti. 3.3.4. Centri di ricerca e trasfer tecnologico nella regione Bucarest-Ilfov Tra gli istituti di ricerca del settore ITC, il più importnate è l’ICI (Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per l’Informatica) di Bucarest, www.ici.ro. Sempre a Bucarest sono anche: l’Istituto Nazionale per Ricerca e Sviluppo delle Microtecnologie www.imt.ro, l’Istituto Nazionale di Studi e Ricerca per le Comunicazioni www.cnscc.ro, l’Istituto Nazionale di Progettazione di Telecomunicazioni www.telerom.ro, l’Istituto Nazionale di Ricerce Eletroniche ICE, l’Istituto di Ricerche Eletrotecniche ICPE www.icpe.ro, l’Istituto di Ricerche Eletroniche ICPE ACTEL www.icpe-actel.ro, l’Istituto di Ricerche e Progettazioni in Automatica IPA www.ipa.ro, Istituto di Ricerche e Macchine Elettriche ICME www.icpe-me.ro, l’Istituto ICPE-CA www.icpe-ca.ro. Il trasferimento tecnologico nei settori di elettronica e elettrotecnica nella Regione BucarestIlfov è assicurato dal MINATECH-RO e CTT-Baneasa. MINATECH-RO è un parco scientifico e tecnologico per micro e nanotecnologie, il cui settore d’attività riguarda il sostegno delle attività del settore delle microtecnologie, nanotecnologie e microingegnerie www.minatech.ro. CTT –Baneasa è un dipartimento distinto dell’Istituto per Microtecnologia. Ha il ruolo di contribuire allo sviluppo del settore di micro- e nanotecnologia tramite la stimolazione del trasferimento tecnologico e innovativo sul piano regionale, nazionale e europeo. www.imt.ro/ctt. 93 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE 4. Il settore della ricerca in Romania 4.1. La ricerca in Romania 4.1.1. La ricerca in Romania: valutazione e criticità La ricerca romena verte da tempo in una situazione difficile. La produzione scientifica è molto al di sotto del potenziale umano del paese. Stando ai dati del Institute of Science Information (ISI), la Romania si classifica al numero 66 nella classifica mondiale della produzione scientifica, con solo 0.77 lavori scientifici ogni 1.000 abitanti. Ad oggi, va fatta menzione di come nessuna delle università romene entri nel top 500 mondiale, tema ricordato anche dal Presidente della Repubblica Basescu nelle sue ultime uscite pubbliche (luglio 2008) relative al tema dell’istruzione. Sebbene si stimi che solo 5.700 ricercatori romeni realizzino performance di valore internazionale, circa il 64% dagli uomini di scienza romeni con performance internazionali lavorano all’estero. Gli studenti e gli allievi dalle buone performance continuano a lasciare il paese. Sussistono comunque in Romania risorse umane che permetterebbero l’esistenza di un sistema di ricerca di alto livello, ma spesso i ricercatori sono costretti a emigrare all’estero, viste le modalità di attuazione del sistema della ricerca in Romania. Stando ai dati della associazione romena Ad Astra, circa il 64% dei cittadini romeni con performance scientifiche a livello internazionale sono operativi all’estero. Gran parte di loro lavorano negli Stati Uniti (45%), Francia (11%), Canada, Germania, Gran Bretagna (8% ognuno). I ricercatori romeni che lavorano all’estero sono di solito giovani (30-35 anni). Molti di loro hanno dimostrato il proprio valore con performance straordinarie. La Romania gode di risorse umane importanti, ma all’estero. La situazione attuale del sistema della ricerca (non si apprezza il loro valore e non gli si offrono condizione di lavoro consone) non li fa tornare e il paese fa poco per richiamarli dalla “diaspora scientifica”. Va fatta menzione di come il livello degli stipendi nel settore della ricerca sia ancora molto basso, al di sotto di quello dell’insegnamento universitario. Per questa ragione, le attività di ricerca non presentano attrazione per i giovani laureati, che scelgono altri settori, con prospettive economiche molto più vantaggiose. Di solito, lo stage di un giovane ricercatore presso un istituto di ricerca mira solo il fine della crescita professionale per poter poi partecipare a concorsi per posizioni simili all’estero. Il calo continuo del numero di ricercatori negli ultimi anni, oltre alla partenza di ricercatori e giovani laureati all’estero, portano all’invecchiamento continuo dell’attività scientifica romena. Una fetta cospicua dei ricercatori romeni lavora nel settore pubblico, di cui circa un terzo é riuscito a pubblicare almeno un lavoro riconosciuto a livello internazionale. Il 7% invece pubblica priodicamente su riviste quotate ISI (International Science Index). Secondo AdAstra, soltanto un terzo dei ricercatori competitivi romeni lavorano in Romania, grand parte di essi sono operativi all’estero, visto che le performance individuali delle università sono piuttosto basse. I dipartimenti di sociologia, giurisprudenza, economia, amministrazione e scienza politica – importanti per la performance economica del paese – non sono competitivi, in quanto i più importanti centri di sviluppo e alcuni dipartimenti interni sono 94 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA spesso incapaci di presentare almeno un articolo o un libro di portata internazionale, che giustifichi la loro esistenza. Il dramma della situazione È riscontrabile nel settore dell’innovazione, dove a livello europeo un ricercatore su sei sollecita l’iscrizione di un brevetto ogni anno (3 in Germania), mentre in Romania solo 1 su 1.000 fa una tale richiesta. In relazione all’ottenimento di patenti soltanto 0,26 su 1 milione riesce ad attenerle, senza contare i brevetti ottenuti dal paese che sono stati meno di 100 negli ultimi 5 anni. La situazione 5 anni or sono era ancora piu’ drammatica: il numero dei ricercatori romeni diminuiva costantemente (da 150.000 nel 1989 a 38.433 dipendenti nel settore della ricerca nel 2002) e, di questi, 24.636 erano ricercatori e solo 8.513 certificati. Tale situazione evidenziava la necessità di una riforma radicale nelle politiche scientifiche romene, in modo che lo stato potesse definire le priorità nazionali nel settore e trasformare la ricerca scientifica romena in un pilastro dello sviluppo economico, cosi come avviene in molti stati sviluppati, dove la crescita economica conta in grande misura sul contributo della ricerca d’eccellenza. Negli istituti di ricerca scientifica e nelle università verteva uno stato di corruzione generale, non solo materiale. I criteri “originali” di promozione (raccomandati, appartenenza politica, il riconoscimento di pubblicazioni senza valore scientifico) hanno portato all’apparizione di un esercito di “specialisti”, gran parte dei quali senza un background di pubblicazioni scientifiche definite in base ai criteri internazionali, organizzati in gruppi d’interesse influenti sulle politiche settoriali. Questi gruppi sono rimasti alla direzione di molti istituti e università e hanno formato diverse generazioni di ricercatori. La valutazione soggettiva dell’attività di ricerca è quindi una delle cause principali che ha portato allo stato disatroso della ricerca romena degli ultimi anni. Infatti, era sulla base dei risultati delle valutazioni che si decidevano le promozioni e si stanziavano i fondi per i ricercatori, per i progetti o agli istituti. La carriera scientifica di molti quadri e direttori nel sistema accademico e di ricerca romeno hanno alla base pubblicazioni sulle riviste romene, lavori presentati a conferenze locali o libri pubblicati da case editrici, senza competenze nella verifica dei contenuti. In passato, spesso queste persone hanno abusato della propria posizione per aggiudicarsi fondi di ricerca e hanno contribuito a incoraggiare influenze e favoritismi a danno delle performances scientifiche. Come conseguenza, si Èassistito a un fenomeno che dissipava fondi nazionali e scoraggiava i ricercatori di valore a migliorare la produttività scientifica del paese. Nel caso delle pubblicazioni, il valore scientifico veniva verificato dal comitato di riferimento della rivista. Molte di queste riviste pubblicano materiali privi di rilevanza scientifica: va ricordato come solo 17 su 668 riviste romene riconosciute dal CNCSIS vengano gerarchizzate dall’ISI, avendo dunque una certa rilevanza internazionale. Il problema fondamentale della valutazione della ricerca romena è che le pubblicazioni sulle riviste romene hanno quasi lo stesso valore di quelle ISI. Ad esempio, per uno studio pubblicato su una rivista romena, secondo i criteri CNCSIS si accordano 10 punti, mentre 95 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE per un lavoro su una rivista ISI si accordano 30 punti. Il lavoro di anni di un ricercatore che arriva a un risultato scientifico straordinario ha quindi lo stesso valore del lavoro di qualcuno che pubblica su riviste romene 3 articoli senza alcun rilievo scientifico. Tale sistema dunque, non faceva altro che promovere il non-valore. In ogni situazione che implica la valutazione dell’attività di ricerca in base alle pubblicazioni scientifiche, dovrebbero essere riconosciute solo le pubblicazioni scientifiche sulle riviste quotate ISI (criteri obiettivi e quantitativi di valutazione dell’attività scientifica, riconosciute a livello internazionale, e non valutazioni collegiali, qualitative) e si dovrebbero evitare tutti gli altri criteri non previsti nelle valutazioni internazionali (ad esempio, libri pubblicati alle case editrice locali, conferenze locali). Si possono fare eccezioni a questa regola solo per certi settori delle scienze sociali o umanistiche, come da prassi internazionale. Per questa ragione, a livello internazionale, le pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche internazionali sono riconosciute come il più importante indicatore diretto che misura le performance scientifiche. Un indicatore superiore sarebbe l’expertise collegiale (“peer review”), elaborata da un corpo di specialisti rinomati nel settore, ma, ovviamente, tale analisi risulta oggettiva solo nel caso in cui i valutatori siano professionisti e non siano in una situazione di conflitto d’interesse. Nelle situazioni in cui non è possibile che la valutazione si faccia esclusivamente in base a certi indici quantitativi, si devono coinvolgere, in una misura quanto più grande, valutatori stranieri o ricercatori romeni selezionati da quelli attivi all’estero (specialmente nei settori “nuovi” dove non È facile reperire, ricercatori/valutatori operanti in Romania), in base al valore scientifico dimostrato dalle loro pubblicazioni. Tale misura non necessita nessun investimento finanziario e porterebbe a una gestione più efficace dei fondi pubblici. C’È solo bisogno di una decisione ferma sul tema della valutazione da parte del Ministero del’Istruzione e della Ricerca, del CNCSIS e dell’Accademia di Romania. Ad oggi, le posizioni di assistenti di ricerca e di ricercatori sono assegnate a vita, dunque è impossibile cambiare il personale secondo il livello di performance scientifica, a differenza di altri paesi UE dove la posizione di un ricercatore in un istituto è condizionata all’esistenza di un argomento di ricerca finanziato. In Romania sono frequenti i casi in cui ricercatori tornati dall’estero vogliono contribuire alla crescita della scienza romena e non possono essere assunti all’interno degli istituti del paese, anche se a livello europeo esistono dei grant per la reintegrazione. Visto che all’interno dell’istituto l’organigrama è fisso, avviene spesso che non sussista una posizione adatta al nuovo arrivato. Si verifino talvolta delle situazioni ridicole nel momento in cui un ricercatore con studi dottorali e postdottorali conclusi negli Stati Uniti non può essere assunto come “assistente di ricerca” perchÈ la posizione è bloccata da persone senza dottorato ma laureate in Romania. La riforma del sistema di ricerca romeno deve vertere quindi su: - un nuovo sistema di valutazione secondo criteri obiettivi (da implementare subito); - su scelte politiche che puntino a maggiorare i finanziamenti nel settore (snellendo gli aspetti burocratici e secondo criteri di valutazione periodica su base scientifica) e a incentivare il dialogo e il networking della comunità scientifica. In particolare, per lo sviluppo in Romania delle tecnologie high tech, sono necessari investimenti maggiori nei 96 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - - - - - progetti di ricerca fondamentale in settori come le biotecnologie, le nanotecnologie, l’ITC e le scienze cognitive. In questi settori, i risultati delle ricerche possono portare facilmente alle applicazioni innovative, con profitti molto superiori a quelli delle industrie tradizionali. richiamare esperti e ricercatori emigrati all’estero in Romania, apprezzando le performance scientifiche secondo i criteri internazionali e finanziando le ricerche in modo da assicurare un livello di vita decente ai ricercatori ; rivalutazione periodica del personale del sistema di ricerca, a tutti i livelli, in base alle performance scientifiche dimostrate con le pubblicazioni; andrebbero creati nuovi laboratori di ricerca, che siano autonomi nel gestire i fondi, e andrebbero allocati nuovi finanziamenti per le infrastrutture di ricerca, per la relativa logistica e per la formazione di tecnici esperti nell’utilizzo dei macchinari dei centri specializzati, fondamentali per l’attività di ricerca nel paese; maggiore trasparenza nell’attribuzione dei finanziamenti alla ricerca, facendo in modo che le commissioni seguano criteri obiettivi nell’elargizione dei fondi, e delle spese del processo di ricerca. Anche il modo di organizzare i concorsi per accedere ai finanziamenti nella ricerca deve essere riportato agli standard occidentali. un nuovo audit dei processi di ricerca: i risultati dei progetti finanziati con grant devono essere confermati da una commissione di esperti. Nel caso in cui si constino differenze rilevanti nello svolgimento dei progetti, al leader di progetto dovrebbe essere vietato l’uso di altri grant per qualche anno. integrare la ricerca al sistema universitario, stimolando le interazioni tra istituti e università ; rendere efficienti i consigli scientifici degli istituti di ricerca. Creando nuove condizioni competitive, sostenute di fondi sufficienti, si potrebbe aumentare rapidamente la produttività scientifica della Romania, dal livello attuale, oggi inferiore anche a quello di alcuni paesi in via di sviluppo, a un livello europeo. Una ricerca di livello porterebbe anche allo sviluppo in Romania di una rete di PMI ad alta tecnologia (con alto tasso di profitto) e a nuovi investimenti da parte delle multinazionali in Romania. 4.1.2. Valutazione delle performance della ricerca in Romania La situazione del settore R&S ha subito cambiamenti drammatici in Romania negli utimi 15 anni, per quanto dal 2002 sia in atto un processo di miglioramento del sistema della ricerca. Ad oggi, si nota la carenza di sistemi innovative a livello regionale, problematica che fa si che la ricerca influsica ancora poco sul processo di riforma strutturale della società romena, a livello politico, economico e sociale. Spesso le buone intenzioni e i progressi nel settore non sono riusciti a tenere passo col deprezzamento sempre più accentuato della qualità delle attività di ricerca. Un grado maggiore di assorbimento dei fondi europei destinati alla ricerca all’interno dei programmi quadro, l’integrazione della Romania nell’area di ricerca europea e la preparazione di progetti per sollecitare fondi anche nel settore della ricerca e dell’innovazione, rappresentano le priorità in Romania per I prossimi anni. In relazione alla componente di trasfero tecnologico e innovazione, si punta su tre obiettivi: 97 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Formare delle connessioni strette a livello centrale e regionale, integrando nei sitemi innovativi competitivi gli attori della R&S, i rappresentanti delle imprese innovative, le università e gli istituti di ricerca, gli enti pubblici (Ministero dell’Istruzione e Ricerca) e le organizzazioni catalizzatrici (società di consulenza, multinazionali, ecc.). - Integrazione della Romania nella “European Research Area”. - Usufruire dell’innovazione come strumento per lo sviluppo economico regionale/locale. Tali obiettivi vengono realizzati tramite misure concrete, come: - L’organizzazione annuale del Forum aperto per Innovazione e per il Trasfer Tecnologico, la maggiore piattaforma di comunicazione, scambio d’esperienze e idee degli operatori di ricerca e sviluppo in Romania - Consulenza accordata alle autorità centrali per mettere trasporre la legislazione nel settore dell’innovazione a quella dell’UE. - Sostegno agli attori romeni nell’attirare i fondi nazionali ed europei destinati alla ricerca, attraverso servizi di consulenza accordata alla realizzazione di consorzi, con aiuti nell’elaborazione e nel management di questi progetti. - Creare delle strutture e sostenere delle iniziative modello di traferimento tecnologico a livello regionale (l’incubatore di affari e il centro di trasferimento tecnologico nel settore software dell’università Politecnica di Timisoara, il progetto di tele-learning nel settore agrario del Liceo Agricolo di Podul Ilioaiei, provincia di Iasi, ecc.). La tabella in basso presenta la situazione romena nei confronti del resto dell’Europa, per quanto riguarda gli indicatori per lo stato e le tendenze della ricerca scientifica: Tabella 26. Indicatori e tendenze sullo stato della ricerca scientifica Romania Variazione Valore annuale Ricercatori/ 1.000 abitanti Finanziamento R&S (% PIL) Pubblicazioni/ 1.000 abitanti Europa Variazione Valore annuale Eu / Ro Situazione relativa 1.71 -8.9% 5.86 +2.6% 3.3 0.39 -9.2% 1.9 +1.5% 4.9 84 9.4% 673 +2.1% 8 Fonte: Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Insegnamento superiore Il finanziamento pubblico risulta molto ridotto e solo la tendenza (in crescita) del numero delle pubblicazioni registra un trend ascendente. Tale situazione si presenta nelle condizioni in cui il numero relativo di studiosi è più di 3 volte minore (ed è in continuo calo) e il finanziamento relativo è di circa 5 volte minore. 98 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Tabella 27. Le spese nel settore della ricerca, comparate ai dati europei Romania Europa Eu/Ro Spese per ogni ricercatore Produttività annuale Euro/pers 5.000 80.000 16 Pubbl/ ricerc 0,05 0,12 2,4 Durata media di elaborazione di una pubblicazione Anni 20 8 0,4 Spese medie per un lavoro pubblicato Euro 100.000 680.000 6,8 Fonte: Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Insegnamento superiore Nella tabella in alto vengono presentati i dati registrati in Romania e in Europa in relazione alle spese del settore della ricerca. Risulta che lo studioso romeno “costa” il governo 16 volte in meno e le spese per un lavoro pubblicato sono circa 7 volte minori. In tale condizioni, la produttività del ricercatore romeno è pari a solo il 40% della produtività del ricercatore europeo. Il CNCSIS ha la responsabilità dello sviluppo di questo settore, mediante le sue attribuzioni legali di valutazione, monitoraggio e controllo dei bandi per le risorse finanziarie. Ma, a detta di diversi analisti economici e di esperti, nel suo rapporto, il CNCSIS non sembra di comportarsi come un manager responsabile per lo stato attuale della ricerca. Tabella 28. Critiche all’operato e alla valutazione del CNCSIS sul sistema della ricerca Dal Rapporto CNCSIS La valutazione dei progetti e delle risorse per la ricerca è ancora lontano dalle richieste imposte da un sistema competitivo performante. Lo stanziamento delle somme ridotte a un numero grande di progetti ha portato allo spreco delle risorse senza risultati consistenti (si sono basati sulle proposte della comunità accademica, senza definire chiaramente le priorità che possono essere finanziate in modo giusto) Chi fa ricerca non È ancora valorizzato a livello di capacità. La partecipazione ai programmi internazionali di ricerca è 99 Commenti e domande Sono considerati colpevoli gli esperti valutatori. Non si cercano miglioramneti del processo di valutazione, che sono alla portata di mano del CNCSIS (incluso la selezione dei valutatori e la loro responsabilizzazione nel caso di decisioni sbagliate). Le “proposte” della comunità economica non sono state rese pubbliche in modo trasparente e non sono state oggetto di un dibattito serio. In realtà, non c’Èstata la seria volontà politica di srtutturare la ricerca universitaria secondo le priorità. È normale che succeda così, visto che molte risorse sono state stanziate in base a criteri diversi dal merito scientifico reale, e 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE ancora ridotta e parte della ricerca e le risorse umane dal buon potenziale rimangano spesso sottoutilizzate. La valorizzazione dei risultati su riviste importanti è ancora lontano dall’essere una preoccupazione costante della comunità scientifica romena. il monitoraggio post-progetto promesso dal CNCSIS è rimasto solo una promessa. Se dall’inizio, il CNCSIS avesse imposto una valutazione oggettiva, basata sul criterio scientometrico (ISI), non sarebbero apparsi i presenti problemi e la Romania sarebbe stata più visibile sul piano scientifico internazionale, con un numero più alto di pubblicazioni (almeno quanto quelle bulgare) Fonte: “Valutazione delle performance della ricerca scientifica in Romanià, dott. Anton Ioan 4.1.3. La ricerca scientifica vista dai quadri didattici La ricerca scientifica è una delle componenti principali dell’attività dei quadri didattici romeni. L’attivita di ricerca occupa, in media, 14.3 ore alla settimana, più di un terzo del numero delle ore trascorse ogni settimana per le attività universitarie. Analizziamo ora le performance della ricerca scientifica romena sulla base di tre indicatori, che misurano l’attività di ricerca in corso in Romania e i contatti (diretti o indiretti) con la comunità accademica di altri paesi. - L’aver pubblicato almeno un articolo ISI - la pratica effettuata all’estero negli ultimi 5 anni, - l’aver realizzato come minimo un progetto di ricerca internazionale. Il 45% del corpo docente ha pubblicato come minimo un articolo con quotazione ISI, il 25% hanno concluso stage si ricerca all’estero e il 62% hanno partecipato come a minimo un progetto di ricerca internazionale. Per ognuno dei tre indicatori, risultano delle differenze significative determinate dalle caratteristiche delle università da cui provengono i professori. La partecipazione ai progetti internazionali è chiaramente superiore nel caso delle università di grandi dimensioni (cioè in quelle fondate prima del 1940 e in quelle situate in Transilvania) e decisamente sotto la media nel caso delle università molto piccole (da cui solo pochi ricercatori hanno cocluso dei periodi di stage all’estero), ovvero quelle fondate tra i 1940-1989 e in quelle situate nella regione geografica romena di Muntenia. I professori che hanno effettuato stage di ricerca in paesi diversi dalla Romania provengono di solito da università: pubbliche, fondate prima del 1940 e di una certa dimensione, mentre il corpo docente delle università della zona moldava di Romania proviene dalle università fondate dopo il 1990. Per quanto riguarda la pubblicazione degli articoli in riviste di specialità con quotazione ISI, i professori dalle università di Muntenia sono rappresentate al 62%, mentre quelli della regione romena di Moldova solo al 37%. Si può notare che il numero delle pubblicazioni su 100 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA riviste quotate ISI non viene influenzata dalle caratteristiche delle università, ma la stessa cosa non è valida per quanto concerne gli altri due indicatori analizzati. Le caratteristiche personali sembrano invece avere un effetto più forte sui tre indicatori delle attività di ricerca. I professori che pubblicano in riviste quotate ISI denotano le seguenti caratteristiche: il 49% sono uomini, il 58% ha piu’ di 45 anni, il 60% di loro sono docenti, e il 66% sono professori. Di solito, lavorano nel sistema universitario da più di 10 anni, con una posizioni decisionali (62%), hanno terminato il dottorato (57%), uno stage di ricerca e / o insegnamento all’estero (60%) e hanno partecipato come minimo a due progetti internazionali. Il corpo docente con età compresa tra i 35 e 44 anni, chi ha terminato il Phd, chi ha pubblicazioni ISI come proprio backgroud, chi ha partecipato come minimo a due progetti internazionali, partecipano piu’ degli altri a periodi di pratica svolti all’estero. La categoria di professori con maggiori partecipazioni a progetti di ricerca internazionali è composta dai professori che hanno la cattedra da piu’ di 10 anni, hanno concluso il dottorato, hanno pubblicato articoli su riviste ISI e hanno compiuto tirocini di ricerca e/o insegnamento all’estero. I risultati dimostrano che i tre indicatori analizzati si correlano loro, visto che i ricercatori con pubblicazioni ISI mirano più degli altri a partecipare a progetti di ricerca internazionali e ad effettuare stage presso università straniere. Se consideriamo le attitudini degli operatori di settore in relazione alle attività di ricerca nelle università, notiamo che quando si parla di opinioni sull’operato di ricerca, due terzi dei professori sono contenti dall’attività svolta nelle facoltà dove insegnano. Allo stesso tempo, più di un terzo di loro (36%) dichiara che il ruolo degli enti universitari è quello di insegnare e che le attività di ricerca sono secondarie. La soddisfazione in relazione all’attività di ricerca nelle università non dipende molto dalle caratteristiche e dalla tradizione delle singole università e dalla loro ubicazione: le uniche differenze notevoli si possono osservare tra le università di Moldova, dove la soddisfazione è maggiore (76%) e tra quelle di Muntenia (55%). I ricercatori con titolo di professore (74%) sono in generale più soddisfatti degli altri in relazione alle attività di ricerca delle facoltà. Il 43% dei professori e il corpo docente di età superiore a 65 anni (53%) considerano pero’ che l’insegnamento È l’attività principale nelle università. Di parere opposto i ricercatori tirocinanti presso università straniere, di cui solo il 31% dichiara che le università si dovrebbero concentrare sull’insegnamento e non sulla ricerca. In relazione invece all’ottenimento e all’allocazione dei finanziamneti da parte del CNCSIS, analizziamo ora le attitudini del corpo docente in relazione ai procedimenti da seguire per ottenere finanziameneti per progeti di ricerca. Va fatta menzione di come il corpo docente sia diviso nelle opinioni sugli obiettivi con cui CNCSIS valuta i progetti di ricerca: solo il 53% dei rispondenti considerano che CNCSIS è oggettivo. Il corpo docente delle università con più di 30.000 studenti (43%) e delle università fondate prima del 1940 (50%) sono più scontenti degli altri in relazione all’oggettività del Consiglio. Anche sulla chiarezza dei criteri 101 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE di valutazione dei progetti, un numero importante di professori esterna un giudizio negativo: sebbene il 56% di loro considerino questi criteri chiari, il 44% crede che non lo siano abbastanza. I meno soddisfatti sono i professori delle università fondate prima del 1940. I procedimenti per ottenere i finanziamenti vengono considerati troppo complicati (il 71%, senza differenze sui tipi d’università) e il 73% del corpo docente considera troppo lungo il periodo che intercorre tra la presentazione dei progetti di ricerca fino all’ottenimento dei finanziamenti. Chi considera i procedimenti troppo complicati sono: i ricercatori con età compresa tra i 55 e i 64 anni (81%), quelli iscritti al dottorato (78%), quelli senza pubblicazioni ISI (74%) e chi non ha compiuto tirocini all’estero. Per concludere, possiamo notare che: - Gli indicatori dell’attività di ricerca analizzati suggeriscono un collegamento tra di loro. - La pubblicazione degli articoli nelle riviste ISI non viene influenzata dalle caratteristiche delle università, mentre gli altri due indicatori sono più influenzati dalle università molto grandi e da quelle fondate prima del 1940. - Il CNCSIS, il principale ente con cui lo stato romeno finanzia la ricerca all’interno del sistema universitario, non gode di una buona immagine tra i professori. 4.1.4. La percezione del sistema universitario romeno Il 70% dei professori ritengono che il sistema universitario romeno sia allo stesso livello di quello dell’Europa Occidentale, ma soltanto il 59% degli studenti é dello stesso avviso. Questa è una delle conclusioni dello studio “Sistema universitario romeno – le opinioni del corpo docenti e degli studenti”, pubblicato il 10 luglio 2007 dall’Organizzazione Soros Romania. Lo studio rappresenta un’analisi sulle percezioni di docenti e studenti, con riguardo al sistema universitario romeno, a cui hanno risposto oltre 1.000 professori e più di 1.100 studenti. Le domande vertevano principalmente sulll’organizzazione e il funzionamento del sistema universitario, sull’autonomia universitaria, sulla corruzione accademica e sul processo educativo. Circa il 40% dei professori ritiene che le università non godono di un’autonomia universitaria reale e che il Ministero dell’Istruzione detiene ancora una forma di monopolio sulle università del paese. Il sondaggio sottolinea un’anomalia per il funzionamento del sistema, ovvero che 4 professori su 10 hanno almeno un’altro posto di lavoro al di fuori dell’attività svolta all’interno dell’università. Nello specifico, circa la metà dei professori lavora nel settore della ricerca o insegna anche in altre università, mentre un terzo é impiegato come lavoratore dipendente o come datore di lavoro. Per quanto riguarda gli studenti, quasi un quarto lavora, mentre l’altra metà (il 43%) vorrebbero emigrare. Il profilo dello studente che ha maggiore fiducia nelle possibilità offerte dal sistema d’istruzione è il seguente: provenienza da famiglie con una buona educazione e una buona situazione economica, riceve una paga mensile consistente, studia in un’università di prestigio con più di 10.000 studenti ed è in un’anno di studio superiore. 102 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Per contro, l’81% dei professori afferma che gli studenti arrivano all’università con una bassa preparazione dai licei e la metà dei professori sostiene che gli studenti sono ben poco interessati agli studi. Solo il 48% degli studenti e 28% dei professori considerano che il sitema universitario privato sia allo stesso livello di quello pubblico. Il 22% degli studenti di Romania dichiara che qualcuno dalla facoltà gli ha chiesto, almeno una volta, regali, soldi o servizi, e circa il 13% di questi ha ammesso di aver risposto a queste richieste, almeno una volta. Quasi la stessa percentuale di professori (il 23%) confessa che gli sono stati offerti soldi/regali/servizi dagli studenti, ma solo il 7% ammette di aver accettata (circa il 2% del totale dei professori). L’educazione dovrebbe essere uno dei settori prioritari delle politiche governative di ogni stato che aspira alla prosperità economica, all’avanzamento scientifico e tecnologico e allo sviluppo sostenibile. I professori del sistema superiore, attraverso le loro conoscenze e la dedizione nello svolgimento del loro lavoro, contribuiscono in parte alla realizzazione dei bisogni sopra menzionati. Un contributo essenziale arriva anche dai ricercatori dei settori tecnici e della sfera delle scienze umanistiche. Resta pero’ il fatto che la società romena il più delle volte scoraggia i giovani capaci a intraprendere una carriera nel settore dell’insegnamento o della ricerca presso istituzioni specializzate di Romania, a causa dei numerosi svantaggi e difficoltà con cui dovrebbero confrontarsi: attrezzature e documentazioni disponibili, status, stipendi, politiche educative, riconoscimenti e contatti con centri di prestigio dall’estero. Tutte questi aspetti incidono in modo quasi strutturale sulla scelta di molti giovani capaci di emigrare all’estero, una volta terminati i propri studi universitari. A livello di evoluzione storica, va fatta menzione di come la Romania abbia ereditato dal regime comunista (fino al 1989) un sistema con alti standard di insegnamento, che include esami d’ammissione per i licei e le università più rinomate, una partecipazione importante all’istruzione non obbligatoria e una pressione considerevole su scienza e tecnologia. Tuttavia, l’innovazione e la ricerca non erano molto incoraggiate, a cui va sommata la mancanza di flessibilità che ha portato alla cementificazione delle gerarchie, in particolare nel sistema d’istruzione superiore. Dopo la rivoluzione del 1989, le aree di conoscenza che hanno conosciuto uno sviluppo particolare sono state le scienze umanistiche e sociali, la giurisprudenza e l’economia, dal momento che il regime comunista le aveva praticamente estinte. Invece, i settori con una fama internazionale anteriore al 1989, continuano ancora oggi ad essere competitivi, a differenza di giurisprudenza ed economia, che nonostante il numero cospicuo di facoltà non riescono a pubblicare a livello internazionale. I laureati chiamati a lavorare nell’ “economia basata sulla conoscenza” devono poco alle università. Cosi come suggeriscono i gruppi focus organizzati, le conoscenze necessarie per ottenere il primo lavoro sono generalmente acquisite dagli studenti individualmente e constano di solito nelle conoscenze base come l’uso del computer e le capacità di comunicazione. Infatti, negli ultimi anni il numero degli studenti che ottengono il loro primo lavoro durante gli studi universitari è cresciuto in modo massiccio. Oggi, la Romania spende per l’istruzione, in proporzione, meno di ogni altro paese membro dell’UE, anche se si deve precisare che le spese sono aumentate negli ultimi anni. In ogni caso, permangono una serie di paradossi: esistono più università pro capite che negli Stati Uniti, ma meno studenti rispetto alla media europea, che comunque è inferiore a quella 103 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE degli Stati Uniti. Le università romene non entrano nel Top 500 Shanghai, benché un numero sempre maggiore di studenti romeni ottenga il diploma “magna cum laude” presso università riconosciute in Europa e negli Stati Uniti. In genere, le riforme del sistema educativo, si sono basate su principi normativi piuttosto che sulla comprensione della realtà e delle necessità economiche romene. Molti hanno cercato di cambiare il sistema, ma nonostante gli sforzi compiuti la qualità dello stesso é in continua flessione. Le difficoltà che incontra la riforma del sistema educativo romeno sono di varia natura: esiste un’alta presenza di professori semiqualificati che insegnano per uno stipendio misero, a cui non interessa preoccuparsi per un eventuale sviluppo professionale, molti studenti conseguono il diploma senza andare a scuola o all’università e per giunta le tesi di laurea possono essere acquistate “a un buon prezzo” su internet, producendo in questo modo un abbassamento della qualità dell’unico esame considerato serio. Dal momento che gli studenti romeni non vengono stimolati a investire nel processo d’istruzione, perché in buona parte gratuito e allo stesso tempo irrilevante per ottenere un posto di lavoro, si é diffusa una forma di apatia degli stessi, che non riescono ad essere critici rispetto al sistema in cui vivono, nonostante le pressioni del settore economico. Ne consegue che il settore dell’insegnamento universitario e quello della ricerca non risultano interessanti per i laureati, anche perché, fatta eccezione per i professori universitari a tempo pieno, gli stipendi sono inferiori ai 300 euro, e i nuovi arrivati non possono sperare a più della metà di questa somma. Inoltre, va fatta menzione di come il sistema sia quasi chiuso, e questo significa che un nuovo arrivato, a prescindere dalle sue performance, non potrà sperare di entrare nel sistema d’insegnamento romeno e costruirsi una carriera normale prima di molti anni. Nonostante tutte le difficoltà che il paese incontra nel settore della ricerca, ci sono pero’ ancora persone impegnate nella realizzazione di ricerche e pubblicazioni, per quanto siano una minoranza, dal momento che gran parte di loro devono avere un secondo, forse anche un terzo lavoro per sopravvivere. A quanto esposto, aggiungiamo che la forte opposizione a un ambiente competitivo all’interno del sistema educativo romeno sia dovuto anche a causa di una serie di criticità correlate tra loro, che si aggiungono allo stato attuale dell’istruzione, del mondo universitario e della ricerca. Tabella 29. Problematiche del sistema dell’istruzione e dell’educazione Problema generale Sviluppo ineguale in regioni rurali svantaggiate Bassa produttività Presenza ridotta di certe industrie high tech Mancanza di capacità amministrative, 104 Problema dell’educazione Condizioni inadeguate di educazione in regioni rurali, che necessitano di grossi investimenti Preparazione insoddisfacente della forza lavoro Capacità ridotta in ricerca e innovazione istituzionalizzata Preparazione inadeguata per il management IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA bassa capacità di assorbire i fondi UE Insufficienza della produttività economica, stipendi bassi Richiesta ineguale e spesse volte ridotta di alte qualificazioni Prevalenza di settori economici che richiedono molte conoscenze nel settore pubblico, sia a livello primario che esecutivo Mancanza di fondi per il finanziamneto di una formazione continua della forza lavoro Mancanza di motivazione per continuare gli studi. Migrazione dei cervelli Bassa creatività tecnologica Fonte: Elaborazione FINCO 4.2. Le priorità romene nella R&S e nell’Innovazione Gli aggiustamenti del mercato economico dopo il 1990, volti all’incremento su larga scala di ridimensionamenti e ristrutturazioni, sono stati lenti, a causa del drastico declino del PIL che ha determinato una base lenta di crescita per il periodo 1996-99. Solo dal 2000 il PIL é cresciuto di 3 volte rispetto alla media europea, principalmente per effetto dei contributi forniti dal settore privato, dall’industria di trasformazione e dal settore dei servizi. Comunque ancora oggi, i livelli del PIL pro capite sono apprezzabilmente al di sotto della media dell’Unione Europea. Le esportazioni, pur molto cresciute, continuano a riflettere la resistenza della tradizione, infatti le industrie con laboratori intensivi continuano a competere sulla base dei bassi costi della produzione e all’interno delle stesse é spesso poco presente il vantaggio competitivo dato dalle nuove tecnologie. Questa situazione riflette un sistema in R&S e innovazione che ha attraversato un declino progressivo durante i primi anni del periodo della transizione, ed oggi, nonostante le recenti iniziative politiche, sta registrando un debole sviluppo. Per esempio, la condivisione della scienza e gli ingegneri laureati nella classe d’età 20-29 anni, sono meno della metà della media europea, mentre la percentuale di personale in R&S rispetto al totale della popolazione attiva é circa un quarto rispetto alla media UE. Inoltre, i fondi per R&S sono dello 0.4% del PIL, ma per il 2010, in conformità con gli impegni assunti coi parametri di Barcellona, il paese si é ripromesso di raggiungere il 3% del PIL in riferimento agli investimenti in R&S e innovazione, di cui l’1% proveniente dal settore pubblico e il 2% da quello privato. Comunque, la panoramica generale che caratterizza la Romania é molto diversa da quella di altri paesi europei, in cui é naturale che all’interno delle università vi sia una solida tradizione di ricerca di base e applicazioni di R&S al settore industriale. Al contrario, in Romania le università realizzano solamente una piccola parte della ricerca di base, a cui contribuiscono una struttura accademica e un largo ed eterogeneo insieme di istituti di ricerca, sprovvisti di risorse. Per quanto riguarda il settore industriale, va sottolineata l’assenza di una base in R&S e la carenza del settore medio-tech, principalmente a causa del basso livello delle performance innovative, che si riflette in una economia con industrie tradizionali ristrutturate e fondi indirizzati in attività che esulano dallo sviluppo di nuove industrie intensive in R&S e ad alto livello tecnologico. Stando ad un rapporto sulla Società Economica Romena, risulta che i bassi costi continuano ad essere la principale risorsa per la competitività del sistema produttivo nazionale. Ad oggi 105 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE in Romania, invece di puntare sull’innovazione dei prodotti e l’introduzione di nuove tecnologie, le nuove tecnologie vengono attuate grazie alle importazioni e investimenti diretti esteri nel settore tecnico. Ne consegue che la Romania rimane ancora ancorata a un regime tecnico-economico piuttosto arcaico, che non riesce a guardare pienamente al futuro. Infatti, nonostante l’economia romena si stia progressivamente allineando e integrando con i mercati europei, rimangono ancora dei grossi ostacoli da superare come: la disciplina finanziaria, la regolamentazione per il rafforzamento del mercato, le strutture regolatrici poco trasparenti e stabili, l’inefficienza dell’amministrazione pubblica, a cui si deve sommare un lento sviluppo infrastrutturale per una società basata sulla conoscenza, con un accesso a internet e un livello di investimenti in ICT molto al di sotto della media europea. Ne consegue che l’adesione del 1 gennaio 2007 ha lanciato le basi per una rivitalizzazione economica, grazie al Piano di Sviluppo Nazionale 2007-2013 per la ricerca e l’innovazione. Gli obiettivi perseguiti da tale piano, in accordo con l’Agenda di Lisbona riguardano i seguenti: - Sviluppo della competitività e delle capacità del sistema di R&S e innovazione; - Sviluppo dell’osservanza per prodotti e servizi degli standard ambientali e di qualità dell’Unione Europea; - Sviluppo delle infrastrutture economiche e delle condizioni a favore delle imprese, in particolare per le piccole e medie imprese; - Progresso in termini di sviluppo di una società dell’informazione, in cui si favoriscono le strutture broadband, i servizi pubblici di e-government, e-health ed e-learning. Perciò l’obiettivo é quello di puntare su R&S e innovazione in quanto chiavi della crescita economica e allo stesso tempo contenuti di un approccio nazionale che guarda alle risorse umane, alla scienza e all’industria. Per diventare realmente dinamica, con una società e un’economia orientata all’innovazione, la Romania ha l’obbligo di far fronte a una serie di sfide che mirino a: - Lo sviluppo di risorse umane scientifiche e tecnologiche; - La presenza di adeguate strutture nelle quali la quantità e la qualità delle attività di R&S possano essere estese e migliorate; - La sensibilizzazione delle industrie all’accesso e/o alle capacità di sviluppo in R&S; - Favorire la crescita della capacità industriale rispetto all’innovazione; - La creazione di tutti i meccanismi istituzionali e legislativi necessari per emergere e operare con successo nel mercato UE. La soluzione di tali criticità potrebbe essere favorita dall’avvicinamento della Romania alla realizzazione dell’impegno assunto con l’ingresso nell’UE, ovvero il traguardo del 3% del PIL in relazione ai fondi da destinare a R&S entro il 2010. Proprio il bisogno di soddisfare alcuni parametri di accesso, hanno influenzato gli sviluppi in R&S e innovazione in Romania, specialmente in riferimento all’adozione dei parametri UE, che si ritrovano tanto a livello europeo quanto a livello nazionale. I benefici più consistenti che ne sono derivati riguardano la convergenza coi livelli europei e la concorrenza dei ricercatori romeni in R&S. In questo 106 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA contesto, una visione futura sostenibile prevede politiche miste compiute all’interno di una valutazione delle forze, delle debolezze dei sistemi innovativi individuali e analisi di fattibilità delle opportunità. Per la costruzione di questa visione futura, gli aspetti irrinunciabili sui quali il paese dovrà concentrarsi riguardano prima di tutto l’incremento di risorse per il settore in questione, in particolare investimenti a livello accademico, industriale e di istituti di ricerca, e la creazione di un senso di appartenenza ai processi oggetto di studio. Allo stesso tempo, sarà importante la presenza di esperti stranieri, sia nella formulazione delle visioni future che nella valutazione delle attività passate, delle sfide, delle debolezze e delle opportunità attuali. Un altro aspetto importante da potenziare riguarda infatti il monitoraggio e la valutazione dei progetti individuali in R&S mediante rapporti tecnici preparati da esperti esterni, nelle varie aree tematiche. Altrettanto importante risulta la scelta di appropriati percorsi di sviluppo. Per quanto riguarda la Romania, l’approccio adottato é stato quello di uno sviluppo di più capacità contemporaneamente (sviluppo di risorse umane, crescita delle capacità in R&S, miglioramento delle performance innovative industriali). Un’alternativa al sistema di innovazione multipla sopra descritto é quello di sviluppare politiche olistiche in un limitato numero di aree di interesse, generalmente quelle in cui ad esempio l’industria necessita di un incremento delle performance per rispondere ai criteri europei di qualità dei prodotti e agli standard ambientali. Un’ulteriore elemento che richiede un intervento diretto riguarda le risorse umane, data l’attrattività di lavori di ricerca da parte di accademici, visto che questi ultimi coprono anche ruoli educativi, formando a livello scientifico e tecnologico il personale di domani. La sfida più impegnativa a cui deve provvedere la Romania, rimane però il settore industriale, dove risulta prioritario lo stimolo di attività in R&S e Innovazione rispetto all’ambito manifatturiero e dei servizi, attraverso una forma di persuasione sull’importanza di compiere R&S all’interno delle aziende, anche mediante misure politiche dirette. Alla lista sopra riportata é possibile poi aggiungere due interventi secondari: l’adattamento all’economia mercato e il sistema di governance per R&S e Innovazione. Per quanto concerne l’adattamento all’economia di mercato, é richiesto un potenziamento della struttura legale e delle istituzioni necessarie per l’effettivo funzionamento dell’economia di mercato e d’integrazione all’UE, al fine di garantire sistemi innovativi ben funzionanti. Infine, il sistema di governance per R&S e innovazione in Romania, costituito dal Ministero per l’Educazione e la Ricerca, il Ministero per l’Economia e il Commercio e altri corpi interministeriali, necessita invece di una più chiara e trasparente divisione delle responsabilità ad opera delle varie entità operanti, al fine di assicurare politiche compatibili nelle varie aree di interesse. 4.3. Il piano nazionale per la ricerca e lo sviluppo 2007-2013 4.3.1. Il contesto interno 107 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Il sistema romeno di RSI ha attraversato un periodo molto difficile dopo il 1989: gli esigui investimenti e i ritardi nelle ristrutturazioni hanno permesso solo una parziale connessione della ricerca col mercato globale legato a scienza e tecnologia. Il fragile tessuto imprenditoriale non poteva ancora esercitare una reale domanda nell’innovazione. Praticamente isolato, il frammentato settore di R&S, ha cercato di sopravvivere con le sue componenti col minimo delle risorse, soprattutto attraverso fondi pubblici, entro sistemi formali ed autarchici. A causa del cronico stato di sottofinanziamento, il numero dei ricercatori si é ridimensionato drasticamente dal 1990 al 2004 e, allo stesso tempo, l’età media degli scienziati é aumentata. La bassa attrattività della carriera di ricercatore ha determinato una perdita qualitativa delle risorse umane e ha disincentivato i giovani dall’intraprendere la carriera di ricercatore. Allo stesso tempo, diversi rinomati ricercatori hanno scelto di lasciare il paese. La principale causa di questa bassa attrattività sembra risiedere nei bassi stipendi dei ricercatori, anche se le ragioni sono più complesse e sono connesse ai ritardi della riforma istituzionale, alla povera qualità delle infrastrutture in R&S, all’assenza di un sistema di valutazione che incentivi e compensi le performance reali, ma soprattutto alla mancanza di chiarezza e trasparenza in relazione alla carriera professionale. La Romania gode tuttavia ancora di un buon potenziale di risorse umane e di una lunga tradizione in diverse aree di scienza e tecnologia, per le quali si stanno creando le basi per il riconoscimento della qualità della ricerca e per il giusto stimolo del loro sviluppo. Il livello dei fondi pubblico ha avuto un impatto negativo sul mantenimento e sullo sviluppo delle infrastrutture di ricerca necessarie per una ricerca avanzata. Negativo anche l’impatto sui risultati a livello internazionale e sulla risoluzione di problemi complessi di interesse nazionale nel settore economico e sociale. Tale impatto negativo si È riflesso principalmente sulla cooperazione internazionale e sulla partecipazione a progetti di reti europee di ricerca, generando di conseguenza una forma di isolamento che disconnette la Romania dai target europei di ricerca e che riduce l’accesso a prodotti e tecnologie ad alto valore aggiunto, necessari per l’industria e i servizi romeni. Il basso grado di utilizzo é anche dovuto alla ridotta capacità di offrire i servizi richiesti, specialmente agli operatori economici. I modesti risultati e i fallimenti nella cooperazione internazionale sono dimostrabili dall’esiguo numero di articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche, dalle citazioni di risultati scientifici pubblicati da autori romeni, e dall’insufficiente interesse per la protezione della proprietà intellettuale. Il limitato numero di patenti applicative con autori romeni, a livello nazionale e internazionale, confermano questa situazione. Malgrado il sistema RSI non sia riuscito a dare vita ad esempi significativi nel trasferimento dei risultati della ricerca nel campo sociale ed economico, tale sistema ha saputo preservare e far crescere attori (tra cui università, istituti, gruppi di ricerca) con una chiara visibilità internazionale, che potrebbero diventare (o lo sono già) poli di eccellenza. Il progetto base finanziato a livello nazionale, lanciato nel 1995 ed esteso nel 1999, ha generato, grazie alla competizione tra ricercatori, un miglioramento delle performance e un cambiamento di attitudini in relazione all’accesso alle risorse. I criteri di valutazione si sono 108 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA sempre più diretti alla valutazione delle performance scientifiche dei ricercatori (articoli nelle principali pubblicazioni internazionali, citazioni in riviste, articoli presentati alle migliori conferenze scientifiche conferenti un alto prestigio professionale, patenti, partecipazioni a progetti aggiudicati attraverso la competizione internazionale) e alla valutazione delle novità e della credibilità delle migliori proposte di ricerca, con impatto sulla conoscenza. A questi, si aggiungono i criteri di selezione per le infrastrutture necessarie allo stabilimento e allo sviluppo di gruppi di ricerca di visibilità internazionale, che offrono gli adeguati strumenti per preparare i giovani ricercatori al dottorato e a programmi post dottorato. A partire dal 2005, il framework dei fondi pubblici nazionali in R&S hanno subito un cambiamento radicale, assieme al primo sostanziale incremento della porzione di PIL rivolto a tale settore. Infatti, la fetta di PIL relativa alle spese pubbliche allocate in ricerca e sviluppo é duplicata tra il 2005 e il 2006, con l’obiettivo conseguente di un aumento dell’1% per il 2010. Il CEEX (programma in ricerca d’eccellenza, avviato nel 2005 dall’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica) ha contribuito direttamente alle spese pubbliche per la ricerca, al fine di garantire lo sviluppo dell’Area di Ricerca Romena e di preparare la Comunità romena di R&S a partecipare al programma di ricerca dell’Unione Europea, FP7, per il periodo 2007-2013. Nel programma CEEX, le priorità dei fondi pubblici in R&S erano quelli del FP7. I progetti si sono concentrati sulla creazione di potenti consorzi, sulla promozione della ricerca interdisciplinare, lo sviluppo delle risorse umane, la promozione internazionale del sistema romeno in RSI e, infine, nel rafforzamento e nello sviluppo di infrastrutture per la valutazione di conformità e per la certificazione. Il programma garantisce la convergenza con il livello europeo, ma non si concentra sugli investimenti pubblici. L’impatto del CEEX sulla crescita delle spese private in R&S per il momento non é ancora stato stimato. In un contesto più ampio, la cultura dell’innovazione é ancora bassa, sia nel settore aziendale che nell’ambiente accademico. Il livello di innovazione delle imprese non é stato sufficientemente supportato da un sistema di trasferimento della tecnologia, ed ancora peggiore potrebbe rivelarsi la sua assenza. Il livello complessivo delle attività interne in ricerca e sviluppo non é conosciuto con precisione, soprattutto a causa dei disincentivi alle spese registrate. Dall’altro lato, va fatta menzione di diversi esempi di grandi aziende che hanno aperto centri di ricerca e hanno sviluppato servizi di high-tech in Romania, dato di fatto da tenere in considerazione per gli obiettivi che questa strategia intende perseguire. Per quanto riguarda l’interazione con l’ambiente internazionale, i consistenti ritardi tecnologici rispetto ai paesi sviluppati incentivano l’importazione in tecnologia, non nell’innovazione. Inoltre, il rischio che multinazionali, che acquistano o sviluppano impianti di produzione in Romania, vengano solo per delocalizzare le loro attività di ricerca é ben conosciuto. Il costo più accessibile delle attività di ricerca in Romania potrebbe essere un vantaggio nel breve termine, ma genera un ulteriore rischio in relazione alla “fuga dei cervelli” in un contesto globalizzato. L’alta concentrazione di istituti in RSI e di imprese nelle principali città e il livello della ricerca nelle università, lontane dal loro potenziale stimato, sono le cause determinanti delle 109 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE disparità regionali nell’assorbimento dei fondi pubblici in R&S. Eppure, il sistema in RSI ha reali opportunità per il periodo 2007-2013. L’integrazione nell’UE ha creato forti pressioni in direzione della competitività attraverso l’innovazione, e la prematura crescita economica potrebbe supportare il miglioramento del settore privato in questo ambito. Di conseguenza, sono molto importanti per il perseguimento di tali risultati l’impegno politico dell’1% del PIL per le spese pubbliche in R&S e il maggiore impegno in relazione alla risposta della Romania alla strategia di Lisbona. I Fondi Strutturali mirano a rinnovare e far crescere le risorse umane, sono complementari agli investimenti pubblici nell’istruzione terziaria e nella ricerca, e avranno un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale del paese, oltre che per la riduzione delle disparità regionali. L’attuale strategia propone un contributo essenziale per stabilizzare la conoscenza nelle varie regioni della Romania. Il sistema dell’istruzione, per il suo contributo allo sviluppo degli interessi in ricerca e innovazione da parte di giovani talenti, é una componente complementare al sistema della ricerca e essenziale. Partendo dal background nazionale e internazionale, la trasformazione in accordi a lungo termine del sistema in RSI richiede risposte alle seguenti sfide: - Lo sviluppo del capitale umano in RSI per soddisfare i bisogni della competitività, - L’aumento dell’attrattiva per la carriera di ricercatore in modo da raccogliere nuove leve e dottorandi nelle università e negli istituti pubblici di ricerca, - La riduzione della frammentazione a mezzo di incentivi alla cooperazione negli ambienti ad alta competitività, - Attenzione in termini di investimento per la ricerca pubblica e orientamento degli investimenti in RSI verso quelle performance che risolvano le richieste di rilevanza nazionale o con diretta applicazione nella pratica economica e sociale, - Sviluppo di infrastrutture adeguate in RSI e un incremento nel grado del loro utilizzo, - Un miglioramento nel tasso di successo nei progetti internazionali e un aumento nel ritorno degli investimenti comunitari nei principali programmi e nello sviluppo della cooperazione internazionale. Con la strategia in RSI 2007-2013, la Romania intende raggiungere la media europea per gli indicatori basilari descriventi la struttura e le performance della ricerca, il sistema di sviluppo e innovazione, lanciando le basi per una futura attenzione a settori di nicchia, dove la Romania avrebbe un buon potenziale. Intanto, la strategia intende supportare lo sviluppo sociale ed economico del paese, con la reale opportunità di creare un’economia basata sulla conoscenza, competitiva a livello globale. 4.3.2. Le priorità degli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo Come da politiche settoriali, la Romania appoggerà quelle misure che rispondano a chiari problemi identificati all’interno di priorità pubbliche in ricerca e sviluppo. Le priorità degli investimenti pubblici in R&S riflettono il risultato di un esercizio esplorativo, il primo esercizio previdenziale in scienza e tecnologia, svolto dal novembre 2005 al giugno 2006, che ebbe un certo impegno e una certa risonanza nazionale. Esistono 9 ambiti prioritari, aventi un buon potenziale, su cui bisogna insistere per il progresso economico e sociale, e ciascuno comprende diverse tematiche prioritarie. 110 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA La ricerca avanzata guarda verso direzioni strategiche e tecnologiche volte a risolvere problemi particolari, che presentano potenziali implicazioni in termini di innovazione. Gli investimenti pubblici considerano infatti lo sviluppo della conoscenza solo in relazione ai bisogni sociali ed economici, per una maggiore capacità innovativa. In quest’ottica, l'innovazione che riconosce l’importanza di un un'economia basata sulla conoscenza incentiva la creazione e la preservazione di un solido dialogo tra scienza, tecnologia e società, soprattutto nei settori finanziario, politico e dell'informazione. Lo sviluppo dei poli di eccellenza punterà su 9 aree prioritarie, a mezzo di un processo graduale e basato sulla competizione. Gli investimenti pubblici si concentreranno sui progetti aventi un maggiore impatto e su quelli che prestano attenzione allo sviluppo infrastrutturale e di quelle strutture che, in certe aree tematiche, possono offrire i migliori risultati. Lo svolgimento di progetti così complessi richiede un marcato sforzo manageriale in relazione all'organizzazione delle attività di R&S, ai contratti manageriali, all’organizzazione finanziaria e alla gestione dei diritti di proprietà intellettuale. La ricerca professionalizzata all’interno di università, istituti di R&S pubblici e non-profit, si concentrerà sulla cooperazione e il trasferimento di conoscenza, attraverso gli incentivi derivanti dalla partecipazione ad organizzazioni europee e internazionali. Per quanto riguarda lo sviluppo di mezzi sperimentali in supporto alla ricerca applicata, saranno favorite solamente quelle cooperazioni garantite tra enti di ricerca e beneficiari. Tuttavia, gli investimenti in attrezzature, con riguardo per quelle più costose, dovranno tenere in considerazione alcuni fattori, quali il potenziale di utilizzo, la presenza di risorse umane competenti e la complementarietà con i mezzi esistenti a livello europeo. In relazione allo sviluppo delle risorse umane nel contesto delle priorità nazionali, i punti sui quali il governo intende investire riguardano: l'assunzione di esperti preparati che rimangano al passo con gli sviluppi tecnici globali (in particolare attraverso esperienze di tirocinio nazionali e internazionali), la costituzione di poli di eccellenza nella forma delle reti di ricerca interdisciplinare, e, in particolare, la nascita di centri di competenza. Per evitare problemi legati alla burocrazia e ai formalismi di alcune entità, é stata pensata una strategia del finanziamento graduale. Le aree prioritarie di intervento sono le seguenti: Tecnologie della società dell’informazione Le tecnologie della società dell’informazione sono un supporto trasversale per tutti i settori economici e un settore industriale straordinariamente dinamico. Tuttavia, l’iniziativa i2010 - Una Società Europea dell’Informazione per la crescita e l’impiego - raccomanda agli stati membri di raddoppiare le spese per la ricerca in ITC. Esiste comunque un divario di diversi anni tra la Romania e l’UE in riferimento alla società dell’informazione, nonostante il settore del software abbia dimostrato di essere molto attivo, tanto da diventare uno dei settori economici più competitivi a livello europeo. In accordo con gli obiettivi della strategia nazionale di export in riferimento alle aree di ITC. L'obiettivo delle istituzioni per il periodo 2007-2013, in relazione alle attività di design e 111 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE innovazione, e' quello di incrementare la capacità della tecnologia dell'informazione in RSI, al fine di rispondere ai bisogni del settore industriale romeno, che necessita di nuovi beni e servizi ad alto valore aggiunto per rispondere alle esigenze e alle tendenze espresse dai consumatori su scala globale. In aggiunta, la ricerca supporterà il progresso del settore ITC riducendo il gap esistente nello sviluppo della società dell’informazione romena. Gli obiettivi della ricerca puntano al miglioramento e allo sviluppo tecnologico e delle strumentazioni per raggiungere: sistemi IT effettivi, aperti, eterogenei e graduati, applicazioni con una buona connessione tra utenti e risorse, lo sviluppo delle tecnologie di supporto necessarie al radicamento di infrastrutture di comunicazione nazionale integrata, lo sviluppo di metodi e sistemi di intelligenza artificiale, la produzione di beni basati sulla ricerca in nanoelettronica, micro e nonosistemi, in una gamma di componenti e sistemi intelligenti. Energia Il settore energetico in Romania, parte integrante delle infrastrutture, influenza in modo massiccio lo sviluppo nazionale economico e sociale. L'Unione Europea ha presentato gli obiettivi rispetto ai quali, entro il 2010, il 21% dell'energia elettrica erogata dovrà provenire da risorse rinnovabili. Nel contempo, dovrà verificarsi una riduzione del 9% in relazione all'intensità energetica. Rispetto alla realtà europea, il documento della politica energetica romena per il periodo 2006-2009 dichiara che l'intensità energetica in Romania e' quattro volte superiore rispetto alla media europea, nonostante il paese goda di un cospicuo potenziale di risorse rinnovabili, quali energia idroelettrica, solare, eolica, geotermica e attraverso l'utilizzo di biomasse. Per la riduzione di questo divario con il resto d'Europa e per mantenere gli impegni assunti con la firma del trattato di Adesione, la Romania dovrà ricorrere a misure complemetari all'azione di "Incremento dell'efficienza energetica e allo sviluppo sostenibile dei sistemi energetici" prevista dalla Strategia Nazionale direferenza 2007-2013. Gli obiettivi della ricerca per il periodo 2007-2013 in relazione a design, ai prodotti e alle tecnologie di varia natura, rispondenti da un lato alle necessità energetiche e dall'altro ai prezzi competitivi, riguardano l'uso di nuove risorse energetiche, la necessità di una crescente esperienza tecnologica e la promozione del traferimento di conoscenza e tecnologia nel settore in questione, in modo da soddisfare le esigenze energetiche di un’economia moderna, basata su alti standard di vita e sul principio dello sviluppo sostenibile. Ambiente Lo sviluppo economico genera una pressione ambientale enorme, e lo sviluppo economicoindustriale di un paese richiede soluzioni tecniche sempre più complesse per la protezione ambientale, tanto da diventare anch’essa industria. L’innovazione potrebbe contribuire a una riduzione dell’inquinamento e al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto, per i quali la Romania si é impegnata alla riduzione dell’8% delle emissioni di gas serra per il periodo 2008-2012 (rispetto al dato del 1989). La ricerca in relazione alle influenze dei cambiamenti climatici sarà supportata, come previsto, dalla Strategia 112 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Nazionale per la gestione del rischio di alluvioni. Inoltre, ricerca e sviluppo sarebbero in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia Nazionale per la gestione dei rifiuti. Gli obiettivi di ricerca e sviluppo per il periodo 2007-2013 riguardano: - lo sviluppo di prodotti “puliti” e di processi tecnologici applicabili alle costruzioni, ai trasporti e alla produzione energetica, assieme alla creazione di meccanismi economici e sociali necessari alla loro implementazione; - lo sviluppo di tecnologie ambientalmente efficienti per lo smaltimento dei rifiuti, usando le analisi del ciclo di vita dei prodotti per la riduzione dell’impatto ambientale; - un maggior supporto scientifico e tecnologico per la preservazione, la ricostruzione e il rafforzamento della diversità biologica ed ecologica; - stimolare una corretta gestione della terra, per uno sviluppo socio-economico sostenibile. Salute La salute é una dimensione dal particolare impatto sociale, in relazione sia all’incremento della qualità della vita che al contributo per il livello di impiego della popolazione. La proporzione ancora rilevante della spesa pubblica per assicurare la qualità della vita a pazienti cronici (cardiovascolari, celebrali, degenerativi) preme molto sull’attività di ricerca, con una serie di obiettivi precisi. Il raggiungimento di tali obiettivi di “ricerca applicata” é impossibile senza un adeguato sviluppo della ricerca riguardante i fondamentali processi biopsicologici. Gli obiettivi della ricerca biomedica per il 2007-2013 in Romania corrispondono in gran parte agli obiettivi europei e internazionali e riguardano sempre più l’integrazione agli standard della ricerca europea. Per raggiungere il livello europeo di competitività, il bisogno prioritario per la ricerca romena riguarda lo sviluppo, nel piu’ breve tempo possibile, di aree tematiche di ricerca in cui esistono risorse umane e materiali tali da aver raggiunto risultati riconosciuti a livello internazionale. Per rendere la ricerca più effettiva, di particolare importanza rimane lo sviluppo delle infrastrutture, delle risorse umane e della comunicazione, ma soprattutto un’attenta scelta delle direzioni di ricerca. Per il periodo 2007-2013, la ricerca sarà orientata verso lo sviluppo di sistemi di conoscenza di biologia umana integrata, allo studio di meccanismi di adattamento del corpo umano ai fattori ambientali biologici e psicologici, ai metodi di investigazione e di intervento basati sulla medicina molecolare e cellulare, allo studio di genoma e proteomica. Si punterà poi allo sviluppo di terapie moderne in direzione della chimica, della genetica e del supporto cellulare, e alla loro standardizzazione ai parametri biomedicali, allo sviluppo di una macchina per la mente per aiutare la ricerca nelle malattie neurologiche, al rafforzamento di nuovi metodi di prevenzione e intervento a livello nazionale. Agricoltura, sicurezza del cibo e salute L’agricoltura romena e l’industria alimentare denotano un potenziale non indifferente. La Romania é ai primi posti in Europa per la produzione agricola e per gli ettari di terra coltivabile e, nonostante circa il 40% della popolazione attiva lavori in agricoltura, il suo contributo al PIL é pari solo al 13-15%. Contemporaneamente, sono 14.500 le aziende che 113 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE operano in Romania nel settore agroalimentare (5% della forza lavoro). L’agricoltura romena dovrebbe essere economicamente sostenibile, rispondendo alle richieste in relazione alla salute e all’alta qualità del cibo, garantendo, nel contempo, la preservazione e la riabilitazione delle risorse naturali. La ricerca scientifica in agricoltura deve offrire prodotti e materie prime di alta qualità, tecnologie e conoscenze adeguate, contribuendo così alla promozione di una agricoltura sostenibile e allo sviluppo rurale, per una sempre maggiore sicurezza del cibo in accordo con le richieste del mercato. Viste le circostanze, obiettivo della ricerca scientifica nel settore é quello di sviluppare tecnologie per tutta la catena alimentare (dal suolo al consumatore – “dalla fattoria alla forchetta”), a mezzo di soluzioni scientifiche e concetti che rispettino i principi dell’agricoltura sostenibile e che assicurino la nutrizione appropriata e la sicurezza del cibo. Biotecnologie La biotecnologia segnerà il 21° secolo attraverso il suo impatto sullo sviluppo della conoscenza e sulla qualità della vita. La ricerca punterà a decifrare i meccanismi cellulari, a comprendere l’intelligenza naturale e a interfacciarsi in modo effettivo con la natura. Partendo dalle richieste nel settore dell’alimentazione alla cura della salute umana, la biotecnologia offrirà chiari strumenti e tecnologie per uno sviluppo sostenibile delle specie umane. L’industria alimentare, agricola, ambientale, farmaceutica e della salute, generalmente beneficiano della ricerca inter e transdisciplinare nel campo delle biotecnologie. La ricerca nel campo della biotecnologia e della bioingegneria aprirà nuove frontiere della conoscenza rispetto ai meccanismi di vita riguardanti i sistemi delle nuove bioingegnerie, sistemi intelligenti e cognitivi, per modellare, gestire e monitorare processi complessi. L’interazione della biotecnologia con i principali campi della conoscenza genererà un nuovo filone di ricerca interdisciplinare, con maggiore impatto sullo sviluppo sostenibile globale. Le principali aree di ricerca in biotecnologia, dato l’attuale livello di conoscenza, puntano a: - Realizzazione di nuove medicine dalla massima efficacia e dai minimi effetti collaterali; - Preparazione di protocolli diagnostici e di trattamenti medici con un impatto sullo stato della salute e sulla crescita dell’aspettativa di vita; - Sviluppo di nuove tecnologie per produrre cibi con massima sicurezza per la salute; - Progettazione e sviluppo di tecnologie avanzate nel campo dei prodotti farmaceutici e dei gruppi biocatalitici, e per la realizzazione di nuovi enzimi e micro organismi; - Ricerca e sviluppo di sistemi bioinformatici per modellare e monitorare l’attività cellulare e i meccanismi di processo a livello bilogico, incluso il livello cognitivo. Materiali innovativi, processi e beni Per raggiungere un grado di competitività basato sui fattori (laboratorio, risorse naturali) e sulle innovazioni, bisogna sviluppare delle capacità di ricerca nelle aree high-tech un alto valore aggiunto, con un potenziale tale da incoraggiare le esportazioni e migliorare altri settori produttivi. Le aree che appartengono a questa categoria sono le seguenti: materiali avanzati, tecnologie avanzate per la gestione del processo manageriale, tecnologie e 114 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA prodotti ad alta precisione meccanica, sistemi di meccatronica e prodotti innovativi e tecnologie nei trasporti. Gli obiettivi della ricerca per il periodo 2007-2013 prevedono il rafforzamento per lo sviluppo di nuovi materiali avanzati (in grado di offrire un prodotto migliorato) e attrezzature di performance.Si punta poi a un incremento della competitività di beni e processi attraverso: disegni integrati e automatizzati, lo sviluppo di nuove tecnologie di prodotti ad alta precisione meccanica e con sistemi di meccatronica competitivi sul mercato internazionale. Inoltre, si mira a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di trasporto attraverso la performance delle sue componenti (infrastrutture, mezzi di trasporto, computer) ottenibili mediante lo sviluppo di tecnologie in accordo con le caratteristiche temporali e spaziali della domanda nel settore e attraverso l’intermodalità quale soluzione all’integrazione. Spazio e sicurezza La ricerca e lo sviluppo tecnologico nel settore aerospaziale e della sicurezza in Romania sono caratterizzate da un carattere profondamente interdisciplinare, il cui sviluppo ed allineamento agli standard qualitativi internazionali sono generati sia dagli sviluppi tecnologici che dalla riconfigurazione geopolitica della sicurezza globale degli ultimi anni. In Romania, l’esistenza del settore, significativo per le applicazioni industriali, tecnologiche e per gli input di ricerca, ha suscitato l’interesse dei paesi dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e delle organizzazioni Euro-Atlantiche, guida per un orientamento effettivo nel lungo termine per lo sviluppo di ricerca e tecnologia. La Strategia Spaziale Europea, connessa alla politica di difesa e sicurezza comune, implica la connessione del programma spaziale europeo al Trattato Costitutivo e ai fondi del Programma Strutturale nr.7 per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico dell’UE, in connessione con l’ESA e l’EDA. Inoltre il contributo per lo sviluppo della scienza e i risultati in strumentazioni e tecnologie hanno contribuito alla formazione di un mercato specializzato per le istituzioni pubbliche e per le applicazioni ai servizi commerciali (come il posizionamento, la navigazione, l’informazione geografica, la sicurezza personale, l’industria aeronautica e i settori del traffico aereo). I programmi europei GMES (Monitoraggio Globale per l’Ambiente e la Sicurezza), Galileo (navigazione satellitare) e LPIS (controllo del sottosuolo agricolo attraverso informazioni aerospaziali) offrono supporto e sono oggetto di sempre nuove ricerche. Gli obiettivi della ricerca includono la ricerca esplorativa, le applicazioni delle tecnologie spaziali e di sicurezza, attraverso lo sviluppo di tecnologie di nicchia per i bisogni nazionali. Obiettivi specifici perseguiti dalla ricerca multidisciplinare si rivolgono all’uso e allo sviluppo, coerentemente alle strategie nazionali ed europee, dello spazio, delle tecnologie aerospaziali e di sicurezza. Ricerca su tematiche socioeconomiche e umanitarie Lo crescita e lo sviluppo a medio e lungo termine di un paese in transizione va al di là delle evoluzioni tecnologiche e dei beni strumentali, dell’elaborazione di concetti e approcci per un trattamento equo dei cittadini. Dipende infatti anche dall’uso ottimale delle risorse per la 115 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE sostenibilità dei suoi sottosistemi. La Romania, impegnata nel percorso di convergenza socioeconomica con l’UE, ha bisogno anche del contributo delle scienze socioeconomiche per assicurare un rapido aggiustamento del sistema educativo, della qualità della vita (nell’impiego e delle abitazioni), dell’organizzazione culturale e di una adeguata capacità di assorbimento tecnologico. Nel periodo 2007-2013, la ricerca nel settore sociale dovrà identificare e risolvere le principali richieste sociali nel campo dell’educazione, delle abitazioni e dell’impiego per la preparazione e l’implementazione di progetti di sviluppo a livello locale, comunitario, nazionale e regionale, basati su un miglioramento del welfare. La ricerca settoriale dovrà poi preparare una serie di modelli per la riduzione delle disparità sociali e regionali, per l’uso e lo sviluppo del patrimonio culturale nazionale, con impatto sul turismo culturale e sul settore delll’industria creativa, analizzando le tecnologie di impatto culturale e sociale, in particolare quelle relative alla comunicazione. Vanno poi elaborati tutta una serie di modelli di gestione, di marketing e di sviluppo d’impresa (per un’organizzazione aziendale piu’ competitiva), identificando i problemi micro, medio e macroeconomici della Romania in relazione all’internazionalizzazione. Riassumendo quindi, le direttrici d’azione strategiche, resta inteso che bisogna: - concentrare gli sforzi della ricerca in direzione di problemi chiaramente identificati, attraverso la presa di coscienza della domanda rappresentativa di progetti in RSI, in particolare la domanda privata, come quella delle autorità pubbliche, nazionali e regionali; - dare supporto alla concentrazione delle risorse in RSI (umane, infrastrutturali, organizzative) nei poli di eccellenza, enti in grado di competere a livello internazionale e di coinvolgere le compagnie romene in attività di ricerca; - fornire incentivi per mantenere in vita strutture di cooperazione al di fuori dell’orizzonte di un singolo progetto, costituendo entità dedicate. 116 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 5. Il sistema nazionale per la ricerca e l’innovazione 5.1. Il sistema nazionale per la promozione della ricerca e lo sviluppo Il sistema nazionale di innovazione è composto dalle seguenti istituzioni: 1. Commissioni Parlamentari - Le Commissioni per Istruzione, Scienza, Gioventù e Sport del Senato e della Camera dei Deputati hanno la funzione di mettere a confronto e in seguito approvare progetti di legge, anche in relazione a settori legislativi di altra natura ugualmente collegati alla materia in questione. 2. Governo – Il Consiglio Nazionale per le Politiche scientifiche e tecnologiche é l’ente governativo più rilevante per la gestione e il coordinamento di tali politiche. Presieduto dal Primo Ministro, tale organismo include al suo interno: il Ministro di Istruzione, della Ricerca e Gioventù; il Presidente dell’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica; i Ministri di Economia e Finanze; Agricoltura e Sviluppo Rurale; Comunicazioni e IT; e infine é prevista anche la partecipazione del Presidente dell’Accademia Romena. La missione principale di quest’organo è stabilire le priorità da perseguire per ottenere gli obiettivi auspicati in RSI e determinare il quadro legislativo per l’implementazione della Strategia Nazionale in RSI, in concordanza con gli obiettivi e le strategie settoriali del Programma Governativo e con l’accordo degli attori chiave del settore (organismi delle pubbliche amministrazioni locali e centrali, Accademia Romena, istituzioni di istruzione superiore, istituti di R&S, agenti economici, associazioni di categoria). All’interno del governo, sono 11 i ministeri coinvolti nelle politiche d’ innovazione: - Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù (MIRG), impegnato nel Programma Governativo 2005-2008 per le politiche in ricerca, sviluppo e innovazione tramite le Autorità Nazionali per la Ricerca Scientifica (ANRS). Il MIRG collabora con altri 10 ministeri coinvolti nelle attività di RSI, le cui connection sono assicurate principalmente dagli istituti nazionali di R&S che coordina. - Ministero per l’Economia e le Finanze - Ministero per lo Sviluppo dei Lavori Pubblici e delle Abitazioni - Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale - Ministero per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile - Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia delle Informazioni - Ministero dei Trasporti - Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle pari opportunità - Ministero della Salute Pubblica - Ministero della Difesa - Ministero per PMI, Commercio, Turismo e delle Libere Professioni. Ai ministeri sopra elencati vanno poi aggiunte altre sette agenzie, subordinate al governo, le cui funzioni sono sostanzialmente connesse a specifici ambiti dell’innovazione: - Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri 117 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Autorità Nazionale di Regolamentazione delle Comunicazioni e della Tecnologia delle Informazioni - Ispettorato Generale per le Comunicazioni e la Tecnologia delle Informazioni - Commissione Nazionale di Prognosi - Istituto Nazionale di Statistica - Ufficio di Stato per le Invenzioni e i Marchi - Ufficio Romeno per i Diritti d’Autore Gli ultimi due uffici sono organismi governativi specializzati nella protezione della proprietà industriale e dei diritti di autore, e più in generale nelle componenti principali del Sistema Nazionale per la Proprietà Intellettuale. Gli Organismi Consultivi del Ministero dell’Istruzione, la Ricerca e la Gioventù sono i seguenti: - Consiglio Consultivo per Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione, formato da 33 membri con pieni diritti, che rappresenta per il 65% la comunità scientifica e tecnologica e per circa il 35% l’ambiente socioeconomico (altri ministeri, associazioni professionali, associazioni di categoria). Il Collegio Consultivo é costituito da 10 commissioni in R&S e da 3 commissioni di supporto. - Consiglio Nazionale per la Ricerca negli Istituti Universitari: accorpa i rappresentanti delle comunità della ricerca accademica, organizzati in sette commissioni con diverse specializzazioni scientifiche e tecnologiche. - Commissione per il Dialogo Sociale, che fornisce il quadro istituzionale per le consultazioni coi partners sociali e include rappresentanti del ministrero, sindacati e associazioni dei datori di lavoro. - Consiglio Nazionale di Etica, istituito con la Legge n. 206/2004, che consta di 11 membri nominati per un periodo di 4 anni ed organizzato in tre Commissioni permanenti: Scienze socio-umanistiche, Scienze della vita e Scienze esatte e tecniche. Le Agenzie di finanziamento all’interno del Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù sono: - Centro Nazionale per il Management dei Programmi in RSI, coordinati dal Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù. - Ente Esecutivo per il Finanziamento della Ricerca Accademica per programmi in RSI all’interno delle università, che puntano sullo sviluppo delle carriere e delle capacità per la ricerca accademica. Gli altri Istituti Nazionali impiegati nelle politiche in favore di R&S e nell’adozione di decisioni strategiche sono i seguenti: - Accademia Romena: composta di 13 divisioni scientifiche specializzate in scienze tecniche, scienze di base e scienze socio-umaniste. Gode di una propria rete nazionale di istituti e centri di ricerca, pari a 60 unità, che partecipano ai programmi nazionali di RSI e al coordinamento di progetti di ricerca su scala nazionale. 118 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Succursali delle Accademie: l’Accademia di Medicina coordina una rete di 23 istituti e centri di ricerca e 12 cliniche che appartengono a delle università di medicina, mentre l’Accademia di Agricoltura e Scienze Forestali gestisce una rete di 25 istituti e centri di ricerca e 91 unità di ricerca e produzione. - Accademia delle Scienze Tecniche. - Alcune ONG molto presenti nella progettazione politica in R&S (Società Accademica Romena, Centro Romeno per PMI, Centro Romeno per le Politiche Economiche). - Agenzie Nazionali di coordinamento specializzate in settori strategici. - Associazioni di Standard, che sviluppano la standardizzazione nazionale, effettuano certificazioni di qualità e inoltre partecipano ad attività internazionali per il settore. - Associazione Romena per l’Accreditamento, che si occupa dell’accreditamento e dello sviluppo di un sistema nazionale di qualità basato su pratiche e infrastrutture compatibili con l’UE. Garantisce il riconoscimento dei prodotti e dei servizi romeni sul mercato UE. Le due agenzie in questione sono: l’Associazione di Standard di Romania e l’Associazione Romena per l’Accreditamento, che delineano il Sistema Nazionale di Qualità. - Agenzia Nucleare, organismo specialistico appartenente al governo centrale, che definisce le politiche nucleari nazionali e controlla le attività nucleari in Romania. Elabora anche la Strategia di Sviluppo Nucleare e il Programma Nazionale Nucleare. - Agenzia Spaziale Romena, organismo nazionale di coordinamento delle attività nello spazio, che si occupa delle attività nazionali aereospaziali ed é competente nella stipulazione di contratti di cooperazione con organizzazioni internazionali e di contratti governativi bilaterali. L’Agenzia Spaziale romena é responsabile dell’istituzione di centri di R&S orientati agli obiettivi specifici del Programma Nazionale Spaziale e a svolgere i propri progetti di R&S. Organizzazioni di ricerca e sviluppo (RS) Esistono attualmente 719 organizzazioni di ricerca e sviluppo: - 44 istituti nazionali di ricerca e sviluppo coordinati da 8 ministeri: Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù; Ministero dell’Economia e Finanze; Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile; Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia dell’Informazione; Ministero dei Trasporti; Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità; Ministero della Salute Pubblica; Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale; - 120 istituzioni pubbliche di ricerca, incluse quelle subordinate al MIRG, ad altri ministeri, all’Accademia Romena e ad altre accademie (Accademia di Scienze Agricole e Silvicole,Accademia delle Scienze Mediche); - 86 enti di istruzione universitaria con attività periodiche di R&S; - Aziende pubbliche o private per le quali la R&S sono il settore d’attività economica principale. La maggior parte delle organizzazioni in R&S svolgono la loro attività nel settore delle scienze tecniche e dell’ingegneria. La parte rimanente di questi enti, invece, svolge attività nel settore delle scienze agricole, delle scienze naturali, delle scienze mediche e in quelle sociali-umaniste. 119 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Enti di istruzione universitaria Nel 2005, gli enti di istruzione universitaria erano complessivamente 117, di cui 56 rientravano tra le università pubbliche accreditate e 32 in quelle private. Il totale del personale impiegato nello svolgimento di attività professionali o di ricerca era pari a 30.857 persone e il numero degli studenti per l’anno accademico 2004/2005 era di 650.335 unità, con un totale di 110.533 ritirati per il periodo in questione. Altri enti nella categoria delle innovazioni Sono inclusi all’interno della Rete Nazionale di innovazione e trasferimento tecnologico (che copre l’intera superficie nazionale, tra Arad, Bucarest, Craiova, Cluj-Napoca, Deva, Iaşi, Râmnicu-Vâlcea, Timişoara, Tulcea, Braşov e St. Gheorghe): - 12 centri di transfer tecnologico; - 8 punti di informazione tecnologica; - 14 laboratori di affari e tecnologia; A questi vanno sommati anche7 parchi scientifici in fase di sviluppo. Personale RS Dopo la drammatica diminuzione degli anni ’90, il numero totale del personale ha ripreso a crescere nuovamente solo a partire dal 2000. Le statistiche sottolineano alcune caratteristiche importanti in relazione al numero totale di persone impiegate in R&S, suddivise in base al settore scientifico di appartenenza e alla fascia d’eta: - La maggiore concentrazione di personale si ha all’interno del settore imprenditoriale, seguito dal settore governativo e da quello dell’istruzione postliceale, con una prevalenza di personale nel settore extra istituzionale rispetto al settore intra istituzionale. - La maggior concentrazione di personale si trova all’interno del settore dell’ingegneria e delle scienze tecnologiche, seguito a distanza dalle scienze naturali e dalle scienze agricole, sociali e umaniste. Risulta evidente dunque un pesante ridimensionamento rispetto alla ricerca agricola e socio-umanistica. 5.1.1. Evoluzione del sistema di governance delle politiche di R&S In seguito ai cambiamenti politici del 1989-1990, la pubblica amministrazione della Romania in R&S è stata ripartita in tre istituzioni diverse, sulla base delle attività svolte: - Ministero della Ricerca e Tecnologia (1993-1998) per le attività di ricerca generica; - Ministero dell’Istruzione Nazionale (1990-2001), per il coordinamento della ricerca all’interno del sistema di istruzione universitario; - Accademia Romena, impegnata nella gestione della propria rete di istituti fondamentali in ricerca applicata. 120 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Nel 1998, il MRT si é trasformato in Agenzia Nazionale per Scienza, Tecnologia e Innovazione (ANSTI). Nel 2001 l’ANSTI è entrata a far parte del Ministero dell’Istruzione Nazionale, per riunire in questo modo le attività di educazione con quelle di R&S. La nuova struttura è stata rinominata “Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIR)”. Ne consegue perciò che l’ANSTI è diventato il Dipartimento di Ricerca del MIR, sotto l’egida di un ministro delegato per la ricerca. Nel 2005, il MIR-Ricerca è stato riorganizzato in Agenzia Nazionale per la Ricerca Scientifica (ANRS), una struttura indipendente sempre sotto il MIR. Le mansioni svolte da questa nuova agenzia comprendevano la progettazione, implementazione e monitoraggio dellle politiche in R&S al fine di coordinare il budget statale destinato alla ricerca. Solamente nel 2007 il MIR è diventato il Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Gioventù (MIRG). Il Consiglio Nazionale per la Scienza e lo Sviluppo Tecnologico é la struttura principe per il coordinamento delle politiche governative orizzontali ed é stato istituito nel 2002. L’organo è presieduto dal Primo Ministro ed è formato da: Ministero dell’Istruzione e Gioventù; Ministero dell’Economia e delle Finanze; Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale; Ministero delle Comunicazione e della Tecnologia delle Informazioni; e dal Presidente dell’Accademia Romena. La funzione principale di tale Consiglio è quella di stabilire le priorità del quadro legislativo per l’implementazione della strategia nazionale in RSI, assieme alle varie mansioni svolte da componenti del Consiglio in quanto ministri. L’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica (ANRS) è l’agenzia principale per l’implementazione del Programma Governativo 2005-2008 nel settore RSI. Al fine di raggiungere gli obiettivi di tale missione, l’ANRS collabora con altri ministeri, come: - Ministero Ministero Ministero Ministero Ministero Ministero Ministero Ministero Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile delle Comunicazioni e della Tecnologia delle Informazioni dei Trasporti del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità della Salute Pubblica della Difesa delle PMI, del Commercio, del Turismo e delle Libere Professioni Il collegamento tra ANRS e questi ministeri è assicurato attraverso enti pubblici, tra cui istituti di RS, centri di RS, imprese pubbliche e private, ONG, che si trovano in una posizione subordinata rispetto al ANRS. ANRS collabora comunque con delle agenzie governative appartenenti alla sfera dell’innovazione, quali: - Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri - Autorità Nazionale di Regolamentazione delle Comunicazioni e delle Tecnologia delle Informazioni - Ispettorato Generale per le Comunicazioni e la Tecnologia delle Informazioni 121 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Commissione Nazionale di Prognosi - Ufficio di Stato per le Invenzioni e i Marchi Registrati (USIM) - Ufficio Romeno per i Diritti di Autore (URDA) Il ruolo direttivo del ANRS nelle politiche in RSI è stato accentuato progressivamente. Negli ultimi anni si sono registrate crescite significative nelle spese pubbliche in RS, dallo 0.15% del PIL nel 2001-2002 le spese pubbliche per RS sono arrivate allo 0.26% nel 2005 e nel 2006 al 0.38%. L’obiettivo che le autorità intendono perseguire è di arrivare al 1% del PIL per il 2010. Allo stesso tempo, si é verificato un notevole miglioramento nella collaborazione a livello orizzontale tra l’ANRS e gli altri ministeri, le agenzie regionali e le amministrazioni locali. In seguito a tale progresso, che ha saputo ridurre in una certa misura le criticità del sistema governativo rispetto alle innovazioni, anche la comunicazione interrotta in passato tra gli attori dell’innovazione e le politiche industriali, regionali e in RSI, ha ripreso il suo cammino. La necessità di una migliore connessione tra i principali attori in RSI È una tematica contemplata nella Strategia Nazionale RSI per il periodo 2007-2013. Questa strategia riconosce all’ANRS un ruolo strategico di pianificazione, assieme all’elaborazione, l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche in RSI. Va poi sottolineata la creazione di un rapporto di collaborazione ci principali ministeri implicati in RSI, l’Accademia Romena e le altre accademie, come con le agenzie strategiche specializzate. La strategia ricorda inoltre che, nell’ottica di un’intensificazione del coordinamento scientifico e dell’implementazione politica, l’ANRS consoliderà il quadro istituzionale degli organismi consultativi e istituirà organismi intermediari per finanziare RSI. I tre nuovi organismi, che di pari passo alimenteranno anche il Piano Nazionale RSI per il 2007-2013, saranno: - Consiglio per la ricerca - Consiglio per lo sviluppo tecnologico - Consiglio per l’innovazione 5.1.2. Principali attori istituzionali per la promozione della RSI Il sistema istituzionale per promuovere le attività di ricerca, sviluppo e innovazione in Romania include i seguenti enti principali: - Autorità Nazionale per Ricerca Scientifica (ANDS), Organismi Consultativi e Agenzie di Implementazione dei Programmi di RSI - Ministero dello Sviluppo, Lavori Pubblici e Abitazioni, nel Dipartimento per gli Affari Europei (DAE) - Ministero per PMI, Commercio, Turismo e Libere Professioni - Ministero di Economia e Finanze - I principali attori che coordinano gli Istituti Nazionali di ricerca e sviluppo. 122 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 5.1.3. Analisi delle politiche per l’Innovazione Per una analisi completa delle politiche a sostegno della ricerca e l’innovazione, non possiamo non partire da un focus sulle politiche di sostegno alla domanda, all’offerta e all’ intermediazione specializzata in Innovazione e Trasfer Tecnologico. La domanda, l’offerta e l’intermediazione specializzata in Innovazione e Trasferimento Tecnologico sono supportate nel quadro delle politiche nazionali della Romania in conformità alle priorità stabilite dal Piano Nazionale di Sviluppo 2007-2013 e dal Programma Nazionale di Riforme 2008-2010. Specificamente, le politiche del governo romeno in relazione a domanda, offerta e intermediazione derivano dalle Priorità 1 (crescita della competitività economica e sviluppo economico basato su conoscenza) e dalle Priorità 6 (riduzione delle disparità regionali in termini di sviluppo), che auspicano il perseguimento dei seguenti aspetti: - Miglioramento delle capacità amministrative, che assicura il quadro necessario al sostegno della competitività, attraverso misure specifiche in settori chiave; - Miglioramento del funzionamento dei mercati; - Favorire lo sviluppo dell’ambiente d’affari; - Promozione della cultura imprenditoriale e di un ambiente di sostegno allo sviluppo delle PMI; - Miglioramento ed espansione dell’infrastruttura europea e perseguimento dei progetti transfrontalieri convenuti; - Crescita e miglioramento degli investimenti in RS; - Facilitare l’innovazione e la concentrazione nell’ITC. Le politiche di sostegno della domanda, dell’offerta e dell’intermediazione specializzata in innovazone e trasfer tecnologico sono collegate alle seguenti politiche nazionali: Strategia nazionale RSI; Sostegno dello sviluppo delle PMI, per il periodo 2004-2008; Legge n. 346/2004 per stimolare la nascita e lo sviluppo delle PMI; DG n. 1172/2005 per l’approvazione della politica industriale a livello nazionale, in particolare in relazione al settore delle PMI; - DG n. 1280/2004 che disciplina la strategia governativa a sostegno delle PMI per il periodo 2004-2008. - Nello specifico, il sostegno a domanda, offerta e intermediazione specializzata in innovazione e trasfer tecnologico si ricollega alla politica a favore di RSI, promossa dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e dal Piano RSI, con riguardo alla componente Innovazione. Allo stesso tempo, l’innovazione e il trasferimento tecnologico del paese sono supportati da alcuni strumenti strutturali attraverso le seguenti politiche: 123 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Politica di sviluppo regionale e di coesione economica e sociale, promossa dal Ministero dello Sviluppo e dei Lavori Pubblici; - Politica economica a sostegno della crescita della competitività, promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. I quadri dei programmi operativi prevedono delle strutture di sostegno agli affari per la realizzazione di interventi volti a migliorare e creare infrastrutture, in particolare immobili e strade, e nel contempo l’innovazione soft, che implica la creazione di network, partnership e trasferimento di conoscenza. Analizziamo ora le politiche a sostegno delle attività di Innovazione non basata su R&S. Il Piano Nazionale per RSI 2007-2013, principale strumento di implementazione della Strategia Nazionale in RSI, supporta principalmente l’attività di innovazione basata su RS, ne consegue che gli interventi previsti sono indirizzati a centri di RS, università e al loro personale, ma anche alle autorità pubbliche locali e centrali. Al contrario, la componente 5 “Innovazione”, del PN RSI 2007-2013, si concentra sull’offerta di innovazione e trasferimento tecnologico. All’interno di tale componente, il governo romeno intende sostenere anche gli operatori economici che intendono sviluppare attività di innovazione attraverso azioni di trasferimento tecnologico e di introduzione di alcuni sistemi innovativi. Le attività innovative senza la componente di ricerca sono promosse, in genere, mediante una politica di supporto alle imprese, in particolare alle PMI, e una politica di sviluppo regionale, all’interno della quale si vuole sostenere l’introduzione di sistemi innovativi nei processi di produzione. In particolare, si tratta di quelle misure POR e POS a favore della crescita della competitività, che perseguono la crescita della competitività nell’ambiente d’affari attraverso l’introduzione della tecnologia dell’informazione e della comunicazione, l’acquisto di brevetti e di certificati sul sistema di qualità e sul rispetto della legislazione in relazione alla protezione dell’ambiente e infine l’introduzione di metodi innovativi di marketing del prodotto. Indirettamente, l’innovazione non basata su RS è sostenuta anche per mezzo della politica di sviluppo delle risorse umane, implementata attraverso il POS per lo Sviluppo delle Risorse Umane 2007-2013. In questo modo, il sistema d’insegnamento universitario (grazie a borse di dottorato) e il mondo del lavoro (attraverso lo sviluppo delle competenze professionali dei dipendenti e dei datori di lavoro) vengono sostenuti nella promozione dell’innovazione negli affari, in modo da facilitare l’introduzione di nuove idee per lo sviluppo di prodotti innovativi. Analizziamo ora le politiche di sostegno dei servizi basati su conoscenza intensiva. I servizi basati sulla conoscenza intensiva sono sostenuti all’interno della politica nazionale per la crescita della competitività, attraverso il POS priorità 1, gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, destinato alla promozione degli investimenti e all’accesso al mercato, con accento sulle PMI. Specificamente, la priorità 1 del POS per la crescita della competitività include quale campo di intervento l’accessibilità a nuovi “mercati internazionali”, all’interno del quale sono 124 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA previste azioni per il sostegno dei servizi di consulenza per il miglioramento dei sistemi di management delle PMI, come servizi logistici di promozione dei prodotti, servizi collegati all’identificazione dei fornitori e dei clienti esterni, realizzazione di siti web e servizi per la promozione della partecipazione alle fiere internazionali e all’organizzazione delle missioni economiche. Nel quadro del campo di interventi “sviluppo sostenibile dell’ambinete d’affari”, il programma prevede le seguenti operazioni: - Servizi di consulenza a supporto delle PMI - Supporto per l’integrazione delle imprese nella rete di fornitori e cluster. Le politiche di RS e Innovazione in Romania, dal punto di vista settoriale, si articolano a livello settoriale sulla base di due criteri, ovvero in ragione delle fonti di finanziamento e delle autorità nominate per gestire le misure previste. Sono presenti: - Programmi settoriali di ricerca delle autorità pubbliche centrali, finanziati dal budget di stato; - Temi di ricerca prioritari, finanziati all’interno del Programma Nazionale RSI (componente 3); - Programmi operativi settoriali, co-finanziati dai fondi strutturali e gestiti dalle Autorità di Management di competenza. Per quanto riguarda i programmi di ricerca settoriale delle amministrazioni pubbliche centrali, il budget annuale di stato stanziato nel 2006, che ammontava a circa 360 milioni di euro, è stato allocato nel seguente modo: - Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù: 80.95% Accademia Romena: 8.19% Ministero dell’Economia e delle Finanze: 3.94% Ministero della Difesa: 2.84% Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale: 2.69% Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile: 0.99% Altri ministeri: 0.39% I temi di ricerca considerati prioritari all’interno della componente 4 del PN RSI 2007-2013 sono i seguenti: - Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione (inclusi i settori collegati all’informatica, all’infrastruttura delle comunicazioni, all’automotive, alla nanoeletronica e ai micro-nanosistemi); - Energia; - Ambiente (inclusi temi collegati a protezione dell’ambiente, aree protette, sistemazione del territorio, costruzioni); - Salute; - Agricoltura, sicurezza alimentare; - Biotecnologie; 125 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - Materiali, processi e prodotti innovativi (inclusi i settori legati a materiali speciali, meccatronica, ingegneria nucleare, trasporti e automobili); - Spazio e sicurezza; - Ricerca socio-economica e umanistica (inclusi educazione, occupazione, capitale umano, culturale e sociale). I programmi operativi (PO) settoriali cofinanziati dai fondi strutturali - Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo di Coesione - includono: - PO Crescita della Competitività Economica –FESR-AM: Ministero dell’Economia e delle Finanze - PO Trasporti – FESR e FC – AM: Ministero dei Trasporti; - PO Ambiente – FESR e FC – AM: Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile; - PO Regionale – FESR – AM: Ministero dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e delle Abitazioni; - PO Sviluppo delle risorse umane – FSE – AM: Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità; - PO Sviluppo della capacità amministrativa – FSE – AM: Ministero degli Interni e della Riforma Amministrativa; - PO Assistenza Tecnica – FESR Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tutti i programmi operativi co-finanziati dai fondi strutturali includono, ognuno nel suo settore di interesse, la componente RSI. Dal punto di vista territoriale, va fatta menzione di come la politica di RSI non sia gestita da autorità competenti attraverso strumenti di pianificazione territoriale, dal momento che il budget nazionale é stanziato a livello nazionale e settoriale. Tale situazione trova la sua ragione d’essere nel fatto che, in Romania, le regioni non costituiscono unità politico. 5.2. Quadro normativo nazionale della ricerca e sviluppo La legislazione nazionale relativa alle attività di ricerca e sviluppo tecnologico e di innovazione ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Dal 1990, le novità notevoli nel settore hanno riflesso i cambiamenti della società romena dal punto di vista economico e politico. Il più importante cambiamento è stato quello di passare da un sistema di finanziamento degli enti pubblici a uno dove vengono finanziati i progetti a mezzo di procedimenti diversi. In Romania non esiste ancora una politica di sopporto alle attività di innovazione: esse sono di solito finanziate all’interno dei programmi di R&S, ma non come attività separata, derivata da una serie di processi. Lo svolgimento delle attività di RS in Romania è regolamentata dall’Ordinanza d’Urgenza del Governo nr.57/ 16 agosto 2002, in relazione alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico. Il testo dell’ordinanza, vigente a partire dal 1 gennaio 2007, è stato aggiornato in base ai seguenti documenti normativi, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Romania, Prima Parte: 126 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - La legge n.324/2003, tramite la quale è stata approvata con modifiche l’Ordinanza del Governo nr. 57/2002 - L’Ordinanza del Governo nr.86/2003, approvata con modifiche con la Legge nr. 609/2003, con ulteriori modifiche - L’Ordinanza del Governo nr.38/2004, approvata con modifiche tramite la Legge nr. 230/2004 - La Legge n. 230/2004, con ulteriori modifiche - L’Ordinanza del Governo nr.94/2004, approvata con modifiche tramite la Legge nr. 507/2004, con ulteriori modifiche - L’Ordinanza del Governo nr.41/2005, aprovata con modifiche tramite la Legge nr. 97/2006 con ulteriori modifiche - La Legge n. 381/2005 - L’Ordinanza del Governo n. 88/2006 - L’Ordinanza del Governo nr.58/2006, approvata con modifiche tramite la Legge nr. 499/2006 - La Legge nr.499/2006. L’Autorità Nazionale per Ricerca Scientifica (ANRS) è l’organo specialistico dell’amministrazione pubblica centrale, subordinato al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. L’ANRS è stata istituita in base all’Ordinanza di Urgenza del Governo n. 57/2002. 5.3. Le proposte presidenziali per la modernizzazione della ricerca 5.3.1. I finanziamenti differenziati e flessibili In seguito all’adesione all’Unione Europea, l’accesso delle università romene a forme di finanziamento é aumetato considerevolmente, ma l’incapacità amministrativa e organizzativa delle stesse le ha penalizzate nell’ottenimento delle risorse disponibili. Per quanto riguarda i fondi pubblici nazionali, essi si accordano ogni anno attraverso un equivalente per studente, sulla base di un contratto siglato tra università pubbliche e ministero in questione. Non essendo tale finanziamento basato sulla qualità dell’output, ovvero sulla qualità dei laureati e della ricerca, ma piuttosto sul numero di studenti immatricolati, per ricevere maggiori fondi é stata stimolata la mediocrità negli atenei. Le università pubbliche, in gara con le private nel reperimento di fondi nazionali ed europei, sono arrivate addirittura ad abbassare le tasse universitarie, tanto da non riuscire più a coprire i costi. L’aspetto più problematico in relazione ai finanziamenti pubblici é la loro erogazione annuale, che compromette la realizzazione di investimenti strategici. Per quanto riguarda i fondi privati invece, le università ottengono quote di fondi praticamente insignificanti ai fini della ricerca. Data l’incapacità delle università di Romania di sfruttare i fondi pubblici messi a disposizione dell’istruzione e della ricerca universitaria, sono state individuate le seguenti misure per far fronte a tali criticità: - Finanziamenti concessi sulla base di programmi di studio e non sul numero di studenti: le istituzioni di competenza, dovranno confrontare i costi dei programmi di studio presentati 127 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE - - - dalle varie università e di conseguenza stabilire un costo medio per studente in relazione a ciascun programma. Successivamente, con i fondi pubblici sarà coperto soltanto questo costo medio, e per contro le università pubbliche saranno costrette ad applicare tasse di studio superiori per far fronte alle varie spese. In questo modo, possono essere coperti integralmente i costi di studio per un numero più circoscritto di candidate e le università con costi reali sotto la media saranno avvantaggiate, perché riceveranno le somme secondo il costo medio e non in base al numero di studenti o dei costi propri sostenuti. Diversificare i fondi pubblici di finanziamento con l’intento di sostenere forme di differenziazione del sistema, concentrando allo stesso tempole risorse dove È presente una certa qualità nei risultati. Finanziamenti multiannuali, su cicli di studio, in modo che le università possano effettuare dei investimenti strategici. Le valutazioni degli studenti devono avvenire con rigore e severità, senza il timore di perdere i finanziamenti associati ad uno studente che non abbia superato gli esami. Incoraggiare le università ad accettare fondi per la ricerca provenienti dal settore privato. Introdurre per le università un sistema di valutazione delle responsabilità severo rispetto alla gestione dei fondi pubblici, in modo che la crescita dell’autonomia sia direttamente proporzionale alla crescita della responsabilità pubblica. 5.3.2. La riorganizzazione del sistema di ricerca Nonostante siano piuttosto inconcludenti le strategie di reperimento e di gestione dei fondi pubblici ad opera del settore della ricerca, va riconosciuta la crescita ragguardevole registrata nell’ammontare dei fondi stanziati in favore delle attività di RSI, col lancio del PNCDI II e del Programma in Ricerca di Eccellenza, che presentano pur sempre performance di modeste dimensioni. Tornando alle valutazioni della ricerca in merito alle performance scientifiche e agli aspetti gestionali della medesima, va sottolineata la massiccia presenza di personale interno interessato solo alla promozione di certi interessi di gruppo, a scapito della ricerca scientifica. In concreto, vengono praticate varie tipologie di valutazioni, che consentono l’accesso a riviste ISI anche a pubblicazioni di scarso valore aggiunto. Alquanto sterili risultano i fondi privati nel settore della ricerca, come del resto le capacità degli atenei univeristari di rispondere alle richieste dell’industria o degli enti pubblici con ricerche applicabili a livello pratico. I punti che necessitano di un certo sviluppo per colmare le lacune del sistema e per risolvere alcune questioni cruciali nel settore della ricerca riguardano in primo luogo l’introduzione di una valutazione delle performance e di grant per gli studiosi sulla base di risultati scientifici rilevanti a livello internazionale, esclusivamente in base a certi criteri internazionali e abbandonando del tutto i metodi di “equivalenza”. Inoltre, deve essere incoraggiata la valutazione dei progetti e delle performance di ricerca da parte di enti riconosciuti a livello internazionale. Va poi riorganizzato il sistema di amministrazione della ricerca in due agenzie nazionali e in un Consiglio Nazionale di Politica della Scienza, secondo modelli validi sul piano internazionale, assieme all’applicazione di una serie di incentivi fiscali e alla creazione di un 128 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA meccanismo attraverso cui le aziende private possano offrire il 2% dell’imposta sul reddito a favore di un’autorità pubblica di ricerca o privata non-profit. Un ulteriore intervento riguarda la riduzione della frammentazione del sistema di ITC mediante la riorganizzazione degli istituti di ricerca poco competitivi, il cui patrimonio, nello specifico per quelle in fase di fallimento, deve essere privatizzato. Dovrebbero poi non essere eleggibili per l’ottenimento dei fondi pubblici di ricerca tutte le persone che hanno infranto il codice di deontologia professionale o che hanno gestito in modo erroneo i fondi di ricerca. Infine, di importanza vitale é la riduzione della burocrazia e la trasparenza totale del finanziamento pubblico per attività di RSI, oltre alla responsabilità pubblica del direttore per i risultati del progetto. 5.3.3. Lo stimolo con misure concrete all’educazione permanente La Romania deve puntare con insistenza, nel breve e lungo periodo, ad accrescere il tasso nazionale di partecipazione all’educazione durante la vita (long life learning), dal momento che il paese si trova all’ultimo posto in Europa, con una partecipazione del 1.6%, rispetto alla media europea del 10.8%. Ne consegue la mancanza di una cultura dell’educazione e della formazione progressiva, assieme all’assenza di un’immagine completa di tutte le forme di educazione e formazione professionale disponibili. I meccanismi istituzionali che certifichino l’istruzione quando realizzata in contesti informali, rientrano tra le priorità che la Romania intende perseguire, assieme agli stimoli concreti per lavoratori e datori di lavoro che motivino la partecipazione al processo di formazione continua. Le risposte che le istituzioni romene potrebbero adottare a breve per colmare questo vuoto sono di carattere promozionale e di sostegno economico nei confronti dell’istruzione. Un esempio potrebbe essere quello di dare il via a una campagna mediatica per incitivare la partecipazione alla formazione continua e contemporaneamente lanciare un programma di cofinanziamento fino al 70%. Altrettanto importante risulta essere l’elaborazione di una legge sulla formazione continua in Romania, che consacri l’istruzione permanente come priorità del sistema nazionale educativo e allo stesso tempo specifichi i meccanismi di certificazione dell’istruzione, quando realizzata in contesti informali. Rispetto al sostegno economico statale da erogare nel settore dell’educazione, é stato individuato quale elemento prioritario la costruzione di un conto bancario per l’istruzione di ogni neonato romeno, alla cui apertura dovrebbe provvedere lo stato, immettendo una somma iniziale di 500 euro, che verrà alimentata da genitori o altre persone fisiche, che potrà essere utilizzata dal titolare soltanto dopo aver raggiunto i 16 anni di età e per fini educativi, ben determinati. A sostegno dei datori di lavoro invece, sono stati pensati vari schemi di sostegno fiscale per il perfezionamento professionale dei dipendenti. Infine, é stata individuata la necessità di stimolare le scuole e le università a diventare centri di istruzione permanente per gli adulti. 129 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Ogni scuola, indistintamente, deve diventare un centro di risorse multimediali per l’istruzione, il cui finanziamento deve provenire da risorse pubbliche, private e personali. 5.3.4. Piani in R&S per favorire la ripresa economica La Romania sta cercando di favorire la crescita in R&S promuovendo l’innovazione, mediante una apertura nei confronti dell’ufficio per la Scienza e la Tecnologia di Bruxelles. Dopo aver dimostrato la sua tenacia per entrare a far parte dell’Unione Europea, avvenuta nel gennaio 2007, la Romania intende ora accedere ai fondi europei in ricerca, in modo da mettere a disposizione per l’UE le abilità dei ricercatori romeni e poter entrare nell’agenda europea sulla ricerca. Anton Anton, Presidente dell’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica e Segretario di Stato per la Ricerca al Ministero dell’Educazione e della Ricerca, ha dichiarato che il governo romeno spera di riuscire a “portare la ricerca dall’attuale stadio embrionale ad una posizione legittima: senza lo sviluppo del settore della ricerca, la Romania potrà solamente continuare a portare fragole in tutta Europa”. Tuttavia, nonostante la Romania rimanga uno dei paesi ex-comunisti agricoli più poveri di tutta l’Europa Centrale, sta attualmente registrando, da sei anni a questa parte, una costante crescita economica, stimolata principalmente dagli investimenti e dalla crescita delle esportazioni. In questo contesto, l’Unione Europea rappresenta l’occasione giusta per favorire ulteriormente questa crescita. Ma partendo da un livello basso, risulta complessa la strada da percorrere per raggiungere gli altri paesi membri dell’UE, specialmente in relazione all’innovazione. Le attuali performance economiche del paese sono fortemente legate al basso costo della manodopera e al basso valore aggiunto delle esportazioni. In questo momento, il governo sta cercando di mettere in pratica nuovi meccanismi e creare infrastrutture per la promozione dell’innovazione, in conformità agli impegni assunti durante i negoziati di adesione all’UE. Le misure accordate dall’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica riguardano: - Incremento del ruolo della ricerca, nel tentativo di costruire un settore tecnologico competitivo a livello internazionale; - Legare le attività in R&S con la politica industriale della Romania, affinché possano contribuire alla crescita economica a lungo termine. Questo include lo sviluppo di meccanismi per rafforzare il trasferimento di tecnologia e incoraggiare una maggiore partecipazione del settore privato nelle attività di R&S e innovazione; - Accrescere la spesa totale in R&S di un punto percentuale sul PIL dopo il 2007, e incrementare entro il 2010 la spesa pubblica in R&S dell’1%; - Stimolare la capacità in R&S ed accrescere la qualità delle attività di ricerca; - Rafforzare e sviluppare le collaborazioni tra istituzioni, università ed imprese. Ancora molto lavoro é necessario per promuovere l’innovazione, per rendere il sistema della R&S in Romania più attento ai bisogni dell’economia e per integrare maggiormente i ricercatori romeni nel network dei programmi internazionali. Anton ha poi ammesso che il paese sta attraversando un processo di brain drain (fuga di cervelli), nonostante il paese goda di una comunità scientifica solida e ben formata, a causa delle condizioni di lavoro in passato inadeguate. Cosicché si stanno facendo tentativi per riportarli a casa, garantendo loro migliori condizioni, ad esempio migliorando l’accesso all’intera comunità scientifica, 130 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA semplificando i viaggi e così via. Anton ha anche affermato che il governo metterà a disposizione un budget per perseguire gli obiettivi prefissati e per quest’anno ha infatti incrementato la spesa in ricerca già dello 0.38% del PIL. Nonostante questo sforzo, i finanziamenti pubblici rivolti al sistema universitario corrispondono all’1% del PIL e il paese rimane ancora lontano dall’obiettivo dell’Agenda di Lisbona del 3% del PIL entro il 2010. 5.3.5. Il piano settoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze Considerati una serie di aspetti problematici della ricerca, che potrebbero pesare negativamente sulla crescita economica nazionale e sull’integrazione nello spazio comunitario della ricerca, la Romania ha riconosciuto la necessità di una crescita delle capacità delle autorità governative nel settore. Inoltre, il paese considera necessario creare delle sinergie tra la comunità scientifica, quella economica e quella della società civile, al fine di ottimizare le attività di RSI e applicare i risultati ottenuti per la crescità economica. La realizzazione di tale piano è sostenuto attraverso misure legislative di ordine generale in riferimento ai fattori di crescita della produtività e della competitività. Il piano settoriale di ricerca, sviluppato dal Ministero dell’Economia e del Commercio, rappresenta lo strumento di implementazione delle priorità sopra descritte, ovvero lo sviluppo in ricerca, sviluppo e innovazione, nello specifico del settore industriale. Il budget stimato in relazione al presente piano è di 17.726 mila lei (circa 5 milioni di euro), che si svolgerà in un periodo massimo di 36 mesi calendaristici. Riportiamo in seguito l’allocazone annuale del budget complessivo: - Per il 2007 – 7.440 mila lei (2,16 milioni di euro) - Per il 2008 – 9.036 mila lei (2,58 milioni di euro) - Per il 2009 – 1.250 mila lei (circa 350.000 euro). Il budget per il 2007 approvato dal Ministero dell’Economia include anche altre voci di spesa: 766 mila lei per 3 progetti rispetto al piano settoriale (prima fase) e 8.793,698 mila lei per altri 44 progeti del piano settoriale, seconda fase. Il finanziamento complessivo, stimato dal Ministero dell’Economia e del Commercio per il settore ricerca-sviluppo, è per il 2008 pari a 23.000 mila lei e per il 2009 pari a 29.000 mila lei. Con riguardo agli obiettivi generali da realizzare in riferimento al piano settoriale nazionale, sono stati individuati i seguenti punti: - Crescita della competitività/performance economica nell’industria; - Riduzione del consumo energetico e crescita dell’efficienza energetica; - Armonizzare gli standard/norme e gli indicatori tecnico-informatici alla legislazione e ai regolamenti UE; - Riduzione dell’impatto ambientale generato dalle attività industriali; - Promuovere le risorse rinnovabili e i prodotti ecologici; - Favorire le attività di riciclaggio. 131 5. IL SISTEMA NAZIONALE DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE Questi obiettivi mirano a stimolare la crescita economica del paese, in particolare della produzione, in modo da generare una crescita della competitività dell’industria romena nel contesto europeo, attraverso la crescita delle esportazioni di prodotti ad alto valore aggiunto. 132 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 6. I finanziamenti nazionali e strutturali per R&S 6.1. Fondi Strutturali rivolti allo ricerca e allo sviluppo in Romania 6.1.1. Introduzione La Romania, in quanto membro dell’Unione Europea dal 1 gennaio 2007, gode dei finanziamenti elargiti dai Fondi Strutturali, che ammontano complessivamente a 30 miliardi di euro per la programmazione 2007-2013. Essendo il paese pienamente eleggibile per l’obiettivo Convergenza, il Quadro Strategico Nazionale di Riferimento ha puntato sulla riduzione delle disparità sociali e di sviluppo economico tra la Romania e il resto dell’UE, procedendo con la definizione di 7 Programmi Operativi. Nello specifico, il Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”, punta principalmente sullo sviluppo a lungo termine della competitività dell’economia romena. Obiettivo generale di questo programma operativo é la crescita della produttività delle aziende romene, nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile, e la riduzione delle disparità rispetto alla media della produttività dell’UE. In riferimento alla produttività del paese, si auspica quindi una crescita annua media del PIL del 5.5% per lavoratore, che dovrebbe implicare entro il 2015 il raggiungimento del 55% della produttività media dell’UE. Gli obiettivi specifici del programma si articolano in 5 punti : - consolidamento e sviluppo del settore produttivo romeno; - costituzione di un ambiente favorevole per lo sviluppo sostenibile aziendale; - crescita delle capacità di R&S, che implica lo stimolo alla cooperazione tra gli istituti di ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e le imprese, e l’aumento delle possibilità di accesso per le imprese alla RSI; - valorizzazione delle potenzialità tecnologiche di informazione e comunicazione, e la sua applicazione nel settore pubblico e privato; - aumento dell’efficienza energetica e sviluppo sostenibile del settore energetico. Sulla base di tutti gli aspetti sopra citati, per favorire lo sviluppo della posizione delle aziende romene in termini di competitività, sono stati individuati i seguenti assi prioritari d’azione: Sistema produttivo eco-efficiente e innovativo; Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per la competitività; Tecnologie di informazione e comunicazione per il settore privato e pubblico; Aumento dell’efficienza energetica e certezza dell’offerta, nel contesto dei cambiamenti climatici; - Assistenza tecnica, funzionale al miglioramento e al monitoraggio del programma. - Il budget messo a disposizione dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il programma in questione ammonta a 2,554 milioni di euro per il periodo di programmazione 2007-2013. Nei paragrafi successivi, verranno analizzati in dettaglio solo i primi 3 assi prioritari d’azione, che si basano sull’innovazione e lo sviluppo delle realtà aziendali romene, assi che 133 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S mirano a incrementare la produttività del paese e di conseguenza favorire la competitività dell’economia romena. Prima però, riportiamo una breve descrizione della situazione in cui verte il settore produttivo romeno, con un focus sulle PMI (che sono il segmento più svantaggiato), presentando le maggiori criticità cui si rivolge principalmente il Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”. 6.1.2. Situazione attuale del settore produttivo Nonostante gli sviluppi degli ultimi anni, la Romania presenta ancora un profondo divario in termini di competitività rispetto agli paesi membri dell’UE, in ragione del fatto che alcuni fondamentali fattori di supporto alla competitività non sono ancora presenti, situazione che si riflette in modo emblematico sulla bassa produttività del paese. Gli aspetti che rallentano la produttività del paese sono di diversa natura: strutturale, finanziaria, tecnologica e infrastrutturale, di cui riportiamo solamente i principali: - Limitato accesso al credito Impiego di capitale umano non aggiornato Carenza di accesso alle nuove tecnologie Basso livello di condivisione delle innovazioni Limitato sviluppo dei diritti di proprietà e dei brevetti Assenza di strutture di supporto alle start-up Basso livello di competenze manageriali Carenza di infrastrutture Mancanza di utilità logistiche e di attrezzature Queste criticità si amplificano molto nel caso delle PMI, soprattutto per le insormontabili difficoltà di accesso al credito, che, sommate alle altre carenze, rendono impossibile l’adattamento agli standard imposti dal mercato integrato e dalla competizione globale. Il paese presenta tuttavia anche una serie di opportunità e potenzialità che potrebbero favorirne la competitività economica, primo fra tutti il processo di liberalizzazione che ha interessato alcuni settori, l’aumento degli investimenti stranieri, la stabilità macroeconomica e l’espansione di alcuni settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Una strategia efficace di sviluppo del settore produttivo dovrebbe quindi in primis garantire un accesso adeguato agli strumenti finanziari e creare le basi per lo sviluppo di un contesto imprenditoriale innovativo, offrendo quindi infrastrutture adeguate, servizi di consulenza e di appoggio alle imprese, e di conseguenza favorire la diversificazione della produzione, ridurre il divario tra attività di R&S e la loro applicazione industriale, e incrementare le tecnologie ITC. In questo contesto piuttosto problematico, il Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” offre un solido aiuto finanziario per attenuare le criticità del settore produttivo, perseguendo la finalita’ di attuare i 5 assi prioritari sopra elencati (1. sistema produttivo eco-efficiente e innovativo; 2. ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per la competitività; 3. tecnologie di informazione e comunicazione per il 134 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA settore privato e pubblico; 4. aumento dell’efficienza energetica e certezza dell’offerta; 5. assistenza tecnica). 6.1.3. Assi prioritari del PO “Crescita della Competitività Economica” Descriviamo in questo paragrafo la struttura del PO Crescita della Competitività Economica, li cui elementi di bae sono illustrati nella figura seguente. Figura 16 – Struttura del Programma Operativo Competitività Asse 1 - Sistema produttivo innovativo ed eco-efficiente Il primo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” prevede come interventi il consolidamento e la crescita sostenibile del settore produttivo romeno, e la costituzione di un ambiente favorevole per lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Il perseguimento di tali obiettivi implica una serie di condizioni minime, senza le quali sarebbe illusorio parlare di competitività delle imprese romene. La Romania deve incrementare gli investimenti produttivi, migliorare le condizioni di accesso delle imprese al mercato, preparare le proprie imprese alle pressioni derivanti dalla 135 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S concorrenza dei mercati internazionali. In particolare, in riferimento alle piccole e medie imprese, che risultano le più svantaggiate in assoluto, le misure prioritarie cercano di risolvere problemi quali la limitata disponibilità finanziaria delle stesse, il significativo gap tecnologico, la mancanza di conoscenze in riferimento allo sviluppo degli affari. Perciò la strategia del presente asse vuole offrire supporto soprattutto alle PMI, con l’intento di incoraggiarne la competitività e l’imprenditorialità, dalle start-up innovative alle PMI più dinamiche, garantire le condizioni per lo sviluppo del settore industriale, dando sostegno nell’acquisizione di fattori innovativi sia tangibili che intangibili. In concreto, cio’ significa da un lato favorire le PMI con investimenti e con l’accesso e la concessione di prestiti, sviluppando nuovi strumenti finanziari di supporto; dall’altro incentivare l’accesso delle imprese ai servizi specializzati e incrementare la conoscenza e le abilità manageriali del personale, creando le infrastrutture economiche appropriate. Gli interventi descritti si rivolgono chiaramente sia alle imprese con attività consolidate, che necessitano di ammodernamenti e di uno sviluppo del prodotto e del processo produttivo, sia alle imprese di nuova costituzione (operative nel settore della lavorazione industriale o dei servizi specializzati), che richiedono un’assistenza qualificata e integrata. Ad ogni modo, considerata l’importanza di alcune grandi aziende di Romania per fatturato, per numero di dipendenti e per la diversificazione della gamma di prodotti e servizi offerti, l’operazione implicante investimenti diretti sarà non solo a beneficio delle PMI, ma anche delle grandi, che tuttavia non potranno ricevere complessivamente un supporto superiore a 1/3 delle risorse finanziarie disponibili per la prima area di intervento (investimenti nella produttività e preparazione alla competitività del mercato). Il supporto restante sarà ridistribuito tra le PMI. Per assicurare un buon risultato al supporto integrato per lo sviluppo di un sistema produttivo innovativo, l’allocazione delle risorse finanziarie é avvenuta sulla base di 3 aree di intervento: - investimenti nella produttività e nell’ambiente favorevole agli investimenti; - accesso finanziario per le PMI; - sviluppo sostenibile dell’imprenditoria. Data l’agguerrita competizione all’interno del mercato romeno e l’aumento del livello di protezione nei confronti del consumatore, le imprese romene dovranno migliorare in modo determinante la qualità e la gamma dei loro prodotti e servizi. Il consolidamento e lo sviluppo delle imprese dipende principalmente dall’acquisizione permanente di nuove attrezzature e tecnologie che permettono l’adattamento della produzione alle richieste del mercato interno. Ne deriva che il supporto agli investimenti, l’implementazione del sistema manageriale della qualità e dell’ambiente, assieme alle certificazioni dei prodotti, sono gli elementi chiave per l’entrata dei prodotti e dei servizi romeni nel mercato interno e in mercati terzi. Chiaramente, una condizione essenziale per superare le difficoltà finanziarie é determinata dallo sviluppo di adeguate strutture di certificazione. 136 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA In questa prospettiva, le tipologie di intervento previste sono di 3 ordini: - il supporto al rafforzamento e all’aggiornamento del settore produttivo con investimenti tangibili e intangibili. Per tangibili si intendono gli investimenti in tecnologia, attrezzature, macchinari, dispositivi. In riferimento agli investimenti intangibili, si prevedono acquisizioni di patenti, marchi, licenze e know-how. - il supporto per l’implementazione degli standard internazionali, che implica un sostegno all’implementazione e alla certificazione di sistemi manageriali su qualità e ambiente, alla certificazione volontaria ed all’eco-etichettatura di prodotti e servizi, allo sviluppo e all’accreditamento di laboratori di taratura e controllo. - il supporto all’accesso di nuovi mercati e all’internazionalizzazione, che prevede una serie di servizi di consulenza alle PMI per lo sviluppo del sistema manageriale e il sostegno alla partecipazione a fiere, esposizioni internazionali e a missioni economiche. - Si tenga presente che, in relazione alle ultime due tipologie di aiuto, le grandi aziende ne sono escluse, in quanto non eleggibili. Per le PMI, le risorse finanziarie adeguate sono cruciali per lo sviluppo e la crescita della loro competitività. La creazione di un ambiente favorevole agli investimenti finanziati rappresenta un traguardo importante, se paragonato a un approccio di supporto agli investimenti diretti. In ogni caso, l’accesso al credito per le PMI é di norma difficoltoso, dal momento che le condizioni di accoglimento del credito imposte dalle banche sono faticosamente accessibili alle imprese, a causa della loro bassa capitalizzazione e della mancanza delle garanzie richieste. Infatti, le entità economiche di minori dimensioni incontrano maggiori ostacoli nella crescita e nello sviluppo, data l’assenza di vantaggi tangibili che possono essere usati come forme di garanzia e i considerevoli rischi che impediscono di ottenere un semplice prestito bancario. Di conseguenza é necessario superare questi ostacoli con idee, prodotti e servizi, modelli economici innovativi, e nel contempo é indispensabile una maggiore partecipazione degli istituti di credito ai rischi dei finanziamenti. Resta tuttavia cruciale per la crescita del potenziale delle PMI, mettere a loro disposizione strumenti finanziari innovativi, che richiedono conoscenze specifiche nella valutazione delle carenze del mercato, e un’ottima gestione finanziaria. Nello specifico, bisogna creare una vasta gamma di fonti di finanziamento, inclusi micro-prestiti, al fine di incontrare le esigenze delle varie tipologie di PMI. I fattori determinanti per favorire l’imprenditoria sono di varia natura, primo fra tutti una cultura adeguata al business e un ambiente favorevole alla creazione delle imprese, seguono la disponibilità di servizi qualificati, l’alto grado di interazione e la cooperazione tra imprese al fine di diffondere la conoscenza e rafforzarne le potenzialità. La Romania punta a favorire il processo di creazione delle imprese attraverso le seguenti direttrici: disponibilità di adeguate infrastrutture economiche, sviluppo di abilità manageriali e servizi di supporto al business. Altro elemento chiave per lo sviluppo degli affari in Romania risulta essere la disponibilità di servizi di consulenza dal valore aggiunto, in grado di offrire alle PMI consulenza specializzata per favorire la competitività sul mercato e la diversificazione di prodotti e 137 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S servizi. Altrettanto importante é l’assistenza a gruppi di imprese esistenti ed emergenti, che garantiscono il processo d’interazione tra aziende, favorendo la diffusione della conoscenza, la riduzione dei costi di produzione, una più alta produttività e la crescita del numero di fornitori e clienti. In ogni caso i finanziamenti degli investimenti, siano essi circoscritti o consistenti, avverranno in funzione delle esigenze espresse dalle piccole e medie imprese. Da quanto detto finora, ne consegue che le PMI potranno beneficiare di un approccio integrato, che comprende: i vantaggi di una direzione manageriale, adeguate risorse finanziarie, garanzie associate, vantaggi tecnici legati ai servizi di informazione delle aziende e cooperazione attiva con diversi attori: concorrenti, organizzazioni, istituzioni, incluse entità di R&S. Sulla base delle considerazioni avanzate, sono state individuate 3 tipologie di intervento in favore dello sviluppo sostenibile dell’imprenditoria: - lo sviluppo di strutture di supporto agli affari, di dimensioni nazionali e internazionali, - la consulenza alle PMI - il sostegno all’integrazione delle imprese con catene di fornitori e gruppi. In relazione alla prima categoria di interventi, sono incluse da un lato le attività complesse che prevedono la costruzione di nuove infrastrutture, il consolidamento, rinnovamento e ammodernamento, l’acquisto di attrezzature; dall’altro quelle attività lievi, volte a offrire e rafforzare la cultura dell’imprenditoria, come la diffusione di informazioni, di pratiche di scambio e di attività di addestramento e insegnamento. Questo forte accanimento in riferimento allo sviluppo di infrastrutture economiche deriva dalla consapevolezza dei loro effetti positivi sulla crescita della competitività, sull’integrazione dell’economia nazionale all’interno del panorama europeo e sulla attrattività del paese in termini di allocazione degli investimenti economici. Per quanto riguarda la consulenza alle PMI, il supporto fornito comprende: l’elaborazione di progetti e business plan, lo sviluppo di strategie aziendali e di nuovi prodotti e servizi, le attività di promozione, di marketing e di informazione in riferimento alle nuove tecnologie, all’e-business e ai diritti di proprietà intellettuale. Infine, in riferimento al supporto di integrazione tra imprese, l’obiettivo dell’operazione é quello di rafforzare le relazioni di cooperazione e di network tra imprese, rinvigorire il valore delle filiere e sostenere il processo di sviluppo dei gruppi. Un supporto ulteriore é garantito ai progetti di sviluppo di unioni nel campo della produzione, dei servizi specializzati, di consulenza, della logistica e di formazione del personale altamente qualificato. Asse 2 - R&S e innovazione per la competitività Il secondo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” punta all’accrescimento delle capacità di R&S, a stimolare la cooperazione tra istituti di RSI e imprese, e alla crescita dell’accesso di servizi di RSI in favore delle aziende. 138 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA La principale causa del deficit tecnologico in Romania e del risicato punteggio ottenuto delle imprese romene in termini di innovazione, risiede nella scarsa disponibilità di fondi, sia pubblici che privati, per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’ innovazione, che si riflette sulla presenza di infrastrutture obsolete di RSI, nel ridimensionamento del numero di ricercatori, di cui tendenzialmente aumenta l’età media, e in attività di RSI dalle basse performance. Va poi fatta menzione della bassa partecipazione del settore privato nel finanziare attività di RSI. Data tutta questa serie di mancanze e carenze, il secondo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”, prevede quale obiettivo prioritario la crescita della capacità di ricerca attraverso investimenti nello sviluppo di infrastrutture di R&S, attirando giovani ricercatori e specialisti di alto livello in istituzioni di R&S, società e dipartimenti di ricerca. Si punta poi a diffondere la conoscenza ad opera di università e istituti di ricerca, a stimolare il trasfer tecnologico a mezzo di cooperazioni tra istituzioni di R&S e altre imprese, a creare o rafforzare le realta’ romene high-tech e i poli di eccellenza. - lo stimolo della domanda e un adeguato orientamento del settore privato, mediante l’approvvigionamento di finanziamenti diretti per l’innovazione di compagnie private - il supporto di partnership derivanti dalla domanda e non dall’offerta, come diretta applicazione di ricerche del settore produttivo - il ridimensionamento del gap del mercato interno in termini di infrastrutture di ricerca, per consentire implementazione di gruppi e poli di eccellenza. Da questo panorama, risulta fondamentale sottolineare l’esistenza di importanti sinergie tra l’asse prioritario 1 e il 2, dal momento che alcune imprese agevolate dall’asse “RSI per la competitività” potrebbero allo stesso tempo cercare nel primo asse una forma di aiuto per investimenti nella produzione e per l’accesso a nuovi mercati, almeno idealmente attraverso progetti integrati. La strategia nazionale di ricerca, sviluppo e innovazione per il periodo 2007-2013 ha identificato 9 direttrici tematiche di particolare interesse per rendere possibile un vero sviluppo tecnologico. Presentiamo di seguito le 9 direttrici di sviluppo, tematiche d’ impatto sulla crescita della produttività economica, molto simili a quelle della Regione Puglia. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. ICT, energia, ambiente, salute, agricoltura e sicurezza dei prodotti alimentari, biotecnologie, materiali innovativi, prodotti e processi, industria aerospaziale, ricerca di base e socio-economica 139 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Al fine di garantire un risultato soddisfacente derivante dal supporto a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per incrementare la competitività del paese, l’allocazione delle risorse finanziarie é avvenuta sulla base di 3 aree di intervento. - Partnership in R&S tra università, istituti di ricerca e imprese, al fine di ottenere risultati direttamente applicabili in economia; - Investimenti in infrastrutture di RSI e in capacità amministrative collegate; - Supporto alle imprese in RSI. Rispetto alla prima area di intervento, l’obiettivo perseguito consiste fondamentalmente nello sviluppo tecnologico delle imprese, attraverso il supporto ricevuto dalle partnership in R&S che favoriscono risultati direttamente applicabili in economia, in quanto, di norma, viene perseguita la creazione o il miglioramento di prodotti, tecnologie e servizi ad alto valore aggiunto. In questo modo, incrementando lo sviluppo tecnologico delle imprese romene, si verifica una crescita proporzionale della competitività economica del paese, che a lungo termine potrebbe riflettersi nello sviluppo della competitività delle aziende a livello internazionale. Generalmente, l’operazione più efficace per ottenere dalla ricerca risultati di interesse economico, é l’implementazione di progetti R&S elaborati assieme da università, istituti di ricerca ed imprese, progetti da cui scaturiscono risultati importanti che, applicati al contesto aziendale, generano nuovi prodotti (o li migliorano), nuove tecnologie e servizi. Questo genere di progetti assicurano anche il trasferimento di conoscenze dalle istituzioni di R&S al personale aziendale addetto alla messa in opera dei risultati di ricerca. Allo stesso modo, la partecipazione di esperti di alto livello internazionale a progetti di ricerca complessi, prevede, come nel caso precedente, la trasformazione della ricerca in risultati di interesse economico. La seconda area di intervento, volta a stimolare gli investimenti in infrastrutture di RSI, risulta di fondamentale importanza, in quanto in Romania le infrastrutture di ricerca all’interno delle università pubbliche e degli istituti di ricerca sono piuttosto obsolete e non riescono a coprire molti nuovi campi di ricerca e nuove aree di interesse tecnologico. Sicuramente lo sviluppo delle infrastrutture di R&S é fortemente correlato allo sviluppo della conoscenza del personale in formazione e già qualificato, che crea importanti effetti sulla domanda e sull’offerta e stimola lo sviluppo tecnologico delle imprese. Questa seconda area di intervento intende in primo luogo incrementare l’efficienza delle attività di R&S all’interno di università e istituti di ricerca, offrendo assistenza nell’approvvigionamento di nuove moderne attrezzature, strumenti, software, e in secondo luogo favorire lo sviluppo di infrastrutture di R&S esistenti e costruirne ex novo. Le strutture beneficiarie del supporto finanziario, con riferimento agli investimenti in infrastrutture di RSI, saranno quelle che avranno dimostrato performance migliori. La valutazione regolare e imparziale di tali performance si basa sui seguenti criteri: numero e preparazione dei ricercatori, pubblicazioni e capacità di integrare il network nazionale di R&S a quello internazionale. 140 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Un’ulteriore valutazione avverrà in relazione alla natura della struttura. Concretamente questo significa che per le università la priorità verrà data ai centri di eccellenza, mentre per le organizzazioni più deboli potranno essere concessi aiuti attraverso la capacità amministrativa. In ogni caso, una valutazione regolare non può non tenere in considerazione le eventuali carenze in termini di capacità amministrativa delle istituzioni di R&S. Ne consegue che il supporto pubblico più consistente sarà fornito alle istituzioni rilevanti negli ambiti sopra identificati in quanto degni di sviluppo, che presentino capacità manageriali e progettuali, abilità legate alla costruzione di partnership e al reperimento di database e pubblicazioni, e infine di valorizzazione dei risultati della ricerca. La prima tipologia di intervento in direzione di investimenti in infrastrutture di RSI implica lo sviluppo di strutture di R&S esistenti, la costruzione di strutture ex novo e il supporto alla costruzione di infrastrutture di ricerca paneuropee, tutte rigorosamente operative nelle aree tematiche precedentemente elencate. Nello specifico, la modernizzazione delle infrastrutture esistenti viene intesa come miglioramento, ammodernamento dei laboratori presenti attraverso l’acquisto di attrezzature e strumenti, aggiornamento di ricerche per il funzionamento di nuove apparecchiature; al contrario la costruzione di nuove infrastrutture, che prevede progetti su larga scala, si basa sulla nascita di nuovi centri di ricerca, istituti e laboratori all’interno di organizzazioni di ricerca pubblica già esistenti, che vogliono ampliare le loro aree di intervento. La selezione dei beneficiari, che corrisponderà ad un limitato numero di strutture impegnate nei campi di ricerca elencati in precedenza, si baserà sul rispetto di uno o più dei seguenti criteri: - Relazioni con il settore industriale; - Rispondenza alle priorità regionali identificate nelle Strategie Regionali Innovative o alle priorità strategiche nazionali nel settore socio-economico; - Supporto a favore delle unioni Bisogna inoltre tener presente che lo sviluppo di infrastrutture di ricerca é accompagnato allo stesso tempo da azioni di costruzione istituzionale. Un ulteriore intervento prevede lo sviluppo di poli di eccellenza, che richiede il rafforzamento delle relazioni tra università, istituti di ricerca e PMI high-tech. Questo genere di operazione intende sviluppare ricerche guidate da poli di eccellenza, in associazione con aziende, istituti di ricerca e centri di formazione, uniti da una comune strategia di sviluppo e d’affari. Lo sviluppo della ricerca in Romania deve guardare pero’ anche oltre i confini nazionali. Per questa ragione é stato introdotto come intervento successivo lo sviluppo di network di centri di R&S, coordinati a livello nazionale e legati alla reti europea e internazionale. Concretamente, lo sviluppo di queste reti prevede il coinvolgimento di ricercatori romeni nei più prestigiose network internazionali di ricerca, l’insediamento di strutture di largo supporto e il supporto per la connessione alla piattaforma elettronica GRID, attraverso la fornitura di hardware e specifiche applicazioni software. 141 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S All’interno di questa categoria di interventi é stato infine inserito il rafforzamento della capacità amministrativa, per garantire alle istituzioni di R&S supporto amministrativo e manageriale. La terza area di intervento del secondo asse “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per la competitività” fornisce supporto alle imprese di RSI, visto che i limitati investimenti privati in attività di ricerca e il profondo gap tecnologico e competitivo del paese si riflettono in un livello scadente di innovazione delle imprese, in una ridotta capacità di assorbimento delle imprese dei risultati ottenuti in R&S e in un lento sviluppo delle attività di R&S all’interno delle imprese. Gli interventi delineati per cercare di colmare le carenze di R&S del settore produttivo sono di varia natura. - il primo in assoluto riguarda il supporto alle start-ups e alle spin-offs nel settore del hightech, al fine di assicurare un trasferimento di conoscenze e tecnologie e assistere le imprese nella promozione dei prodotti e dei servizi derivanti dalla ricerca. - il secondo intervento prevede lo sviluppo di infrastrutture in R&S all’interno di imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro nel segmento R&S, principalmente attraverso lo sviluppo delle capacità di ricerca delle imprese, che consente l’incremento del loro livello di innovazione e della loro competitività sul mercato. Questo intervento include inoltre il finanziamento per l’approvvigionamento di strumenti, attrezzature, computer, software e altre necessità per lo svolgimento dell’attività di R&S. L’ultima tipologia di intervento contemplata dal secondo asse prioritario in riferimento al supporto delle imprese di RSI, riguarda la promozione dell’innovazione nelle imprese, per poi applicare i risultati alla produzione di nuovi prodotti, nuove tecnologie e servizi. Asse 3 - ITC per il settore privato e pubblico Il terzo asse del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” intende sfruttare a pieno il potenziale delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT), per incrementare le interazioni tra il settore pubblico, le imprese e i cittadini. Per procedere in questa direzione, le principali tipologie di azioni individuate prevedono: - prima di tutto il potenziamento delle infrastrutture ICT in quei segmenti di mercato in cui sono quasi inesistenti, come nelle piccole aree urbane e nelle zone agricole periferiche, - lo sviluppo e l’effettivo utilizzo di servizi elettronici pubblici e lo sviluppo di un ambiente ebusiness sicuro e dinamico. In questa prospettiva si avverte la necessita di introdurre e sostenere i sistemi produttivi innovativi durante il processo amministrativo e nel quotidiano, e allo stesso tempo accrescere la competizione del mercato di sempre nuovi prodotti e servizi. La nuova economia globale ci porta a sostenere che la competitività deve essere rafforzata a vari livelli, in particolare per incrementare la crescita della produttività, é considerato quale fattore determinante lo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT). Per questa ragione, in concordanza con gli obiettivi fissati dall’Agenda di Lisbona, é 142 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA stata individuata, quale principale priorità per lo sviluppo della Società dell’informazione in Romania, il miglioramento di infrastrutture broadband in termini di accessibilità e di sviluppo. In Romania, la crescita di connessioni broadband ha interessato esclusivamente le zone urbane, mentre nelle aree scarsamente popolate o dove le distanze tra il centro e l’utente finale sono eccessive gli operatori non hanno trovato conveniente investire e modernizzare, dal momento che la domanda é insufficiente per assicurare un ritorno positivo sugli investimenti. Proprio per questo motivo risultano cruciali i finanziamenti pubblici nelle aree sotto servite, in quanto possono incentivare gli investimenti in infrastrutture e servizi broadband e stimolare la competitività e l’innovazione. Tuttavia, i finanziamenti pubblici possono allo stesso tempo giocare un ruolo importante attraverso interventi dal lato della domanda dei servizi ICT, nei quali sono inclusi incentivi per l’uso di piattaforme e-government, e-health, e-learning nel settore pubblico e la creazione di applicazioni specifiche a favore delle aziende. La strategia nazionale di broadband avanzata dal governo romeno individua comunque come obiettivi strategici: la diffusione di infrastrutture broadband nelle aree sotto servite e la maggiore disponibilità e attrattività degli e-services. Di conseguenza, le operazioni di finanziamento promosse dal terzo asse faranno da supporto alla strategia nazionale del paese, che individua, quali settori strategici prioritari per l’estensione della connessione broadband: il governo, la salute, l’educazione e l’economia. Il contributo più consistente del settore ICT alla crescita economica proviene dalle aziende che con l’uso delle ICT stimolano la crescita sia estensiva che intensiva della produzione di beni e servizi. Per quanto riguarda la crescita estensiva, servendosi dei mezzi elettronici, le ICT offrono alle imprese romene l’opportunità di accedere a nuovi mercati regionali e globali, e di promuovere e commercializzare beni e servizi nel mercato interno. Al contrario, lo sviluppo intensivo che deriva dall’uso delle ICT favorisce un aumento significativo della produttività. Al fine di sostenere la crescita economica e la competitività della Romania, é stato disposto uno sviluppo di piattaforme e-government, e-health ed e-learning. Tuttavia gli sforzi più consistenti sono stati indirizzati verso la piattaforma e-economy, che tra tutte le strutture elencate risulta essere quella più adatta a garantire maggiori benefici all’ambiente economico. Infatti a livello aziendale, le applicazioni di ICT sono da un lato essenziali per la comunicazione interna ed esterna, dall’altro sono importanti per la gestione di risorse e clienti. Ne deriva che una bassa percentuale del commercio elettronico sul totale del fatturato (1.3% in Romania, rispetto al 2.1% dell’UE) riflette un tasso di efficienza aziendale piuttosto limitato. Al fine di ridurre tali disparità, é stata riconosciuta l’importanza di un supporto alle aziende ICT attraverso misure volte a incrementare la sicurezza in rete. In riferimento all’allocazione delle risorse finanziarie, per il terzo asse prioritario “ICT per il settore privato e pubblico”, la distribuzione avverrà in base alla seguente suddivisione: - Supporto all’uso delle ICT; - Sviluppo e incremento dell’efficienza dei servizi pubblici elettronici; - Sostegno al e-economy. 143 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Tenendo presente che la penetrazione delle ICT in Romania é piuttosto bassa, a causa dell’insufficiente sviluppo delle infrastrutture, determinato dai bassi investimenti e dal limitato potere d’acquisto della popolazione, la prima area di intervento per l’utilizzo delle ICT prevede il supporto all’accesso alle connessioni broadband nelle aree meno dotate. Questo perché lo sviluppo delle connessioni broadband e l’incremento della sicurezza dei dati sono condizioni complementari allo sviluppo di un’economia della conoscenza. Le principali operazioni in favore dell’uso delle ICT riguardano: - il supporto all’accesso a Internet e ai servizi connessi, - aiuti alle autorità pubbliche per lo stabilimento di broadband network e punti pubblici di accesso internet, - il supporto alle PMI per collocare reti broadband e punti pubblici di accesso internet nei mercati sottosviluppati - garantire lo sviluppo di connessioni broadband nelle scuole. La seconda categoria di iniziative finanziate dal terzo asse prioritario “ICT per il settore privato e pubblico”, riguarda lo sviluppo e il miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici elettronici, che potrebbe riflettersi in un aumento della domanda pubblica in relazione a determinati servizi. Come supporto a questo processo di informatizzazione del paese, a partire dal 2001 sono state assunte misure per creare un supporto legislativo allo sviluppo dell’e-Government, che ha come obiettivo strategico la ridefinizione della pubblica amministrazione, rendendola più accessibile ed effettiva. In questo contesto, i fondi strutturali hanno il compito di incrementare la disponibilità di risorse messe a disposizione dal governo nazionale attraverso la costituzione di applicazioni e sistemi di e-government, incrementando la produttività a mezzo di migliori performance organizzative e riducendo i costi amministrativi. Nello specifico, un supporto specifico é previsto per l’amministrazione fiscale per migliorare le performance di raccolta delle tasse. Essendo piuttosto forte la connessione tra educazione e broadband, anche in questa direzione sono state prese misure volte a incrementare il livello di informatizzazione, principalmente sostenendo lo sviluppo di nuovi progetti legati al Sistema Educativo dell’Informazione. Dal lato dei fondi strutturali, sono state assunte misure per lo sviluppo di applicazioni e-learning, con l’intento di offrire un sistema più qualificato. Tra i vari servizi pubblici erogati dalle istituzioni romene, quello che in assoluto richiede un’attenzione maggiore é il servizio sanitario, in quanto molto meno informatizzato rispetto al settore economico ed educativo. Gli interventi auspicati al fine di incrementare il livello informatico del sistema medico del paese sono in primo luogo l’informatizzazione degli ospedali e la creazione di cartelle cliniche elettroniche, seguita dall’informatizzazione dei medici di famiglia, al fine di consentire un’interazione tra i vari sistemi informatici del settore medico. Di conseguenza, tutti i progetti di ICT del sistema medico di Romania incentiveranno lo sviluppo di broadband nei servizi sanitari, che saranno supportanti anche dai Fondi Strutturali. In questo modo l’implementazione di servizi e-Health porteranno benefici sia in termini di sistema medico di soccorso sia come servizi offerti ai cittadini. 144 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Le operazioni, prese in considerazione per ricevere risorse finanziarie messe a disposizione dai Fondi Strutturali, in relazione al terzo asse prioritario sono le seguenti: - Supporto alla costruzione di soluzioni di e-government e di connessioni broadband; - Supporto alla realizzazione di soluzioni ICT per incrementare l’interoperabilità tra sistemi di informazione; - Supporto alla costituzione di soluzioni e-learning; - Sostegno alla realizzazione di soluzioni di e-health e di connessioni broadband. L’ultimo aspetto sul quale il terzo asse prioritario si é concentrato é il sostegno all’eeconomy, offrendo un supporto finanziario in direzione delle applicazioni ICT e della loro interazione, e per l’adozione di soluzioni integrate per aziende che puntano al taglio dei costi nel lungo termine. Grazie a queste tipologie di intervento, viene facilitato l’accesso al mercato interno ed internazionale, sono sostenuti processi manageriali molto più efficienti, e nel contempo viene garantita la sicurezza della rete elettronica e l’adozione di misure antifrode per uno sviluppo sicuro e dinamico del settore e-business. Ne deriva che le operazioni sostenute per la diffusione dell’e-economy riguardano: il supporto per sistemi integrati di ICT business e un sostegno allo sviluppo del sistema e-commerce. Asse 4 - Allocazione delle risorse finanziarie Il piano finanziario del primo Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” é stato elaborato sulla base del Quadro Strategico Nazionale di Riferimento 2007-2013. Il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica” é di 2,554 milioni di euro, rappresentando il 65.19% del budget totale. Riportiamo ora una tabella illustrativa per l’intero periodo di programmazione, indicante l’allocazione del finanziamento totale per ciascun asse prioritario del Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”. 145 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Tabella 30. Allocazione del finanziamento per ogni asse prioritario del POS Competitivita’ Fondi comunitari (a) Equivalente nazionale (b)=(c)+(d) Suddivisione indicativa dell’equivalente nazionale Fondi nazionali pubblici (c) Totale fondi (e)=(a)+(b) Fondi naz. Priv. (d) Tasso di cofinanziam. (f)=(a)/(e) Asse 1 ERDF 928.651.290 151.175,785 151.175,785 - 1.079.827,075 86,00% Asse 2 ERDF 536.395.116 109.864,060 109.864,060 - 646.259,176 83,00% Asse 3 ERDF 383.170.104 86.265,570 86.265,570 - 469.435,674 81,62% Asse 4 ERDF 638.475.370 87.064,824 87.064,824 - 725.540,194 88,00% Asse 5 ERDF 67,530.229 22.510.078 22.510.078 - 90.040.307 75,00% Totale 2,554,222.109 456.880.317 456,880.317 - 3.011.102.426 84,83% Fonte: Elaborazione FINCO dal POS Competitivita’ Tale distribuzione dei fondi per assi prioritari é avvenuta in base al peso rivestito da ciascun asse prioritario, scelta che ha tenuto conto anche delle eventuali interazioni con altri programmi. Dall’allocazione per ogni asse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, risulta la ripartizione ripotata nel grafico seguente. Figura 17. Ripartizione % dell’allocazione finanziaria del FESR per asse prioritario 146 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 25% 15% 3% Asse Asse Asse Asse Asse prioritario prioritario prioritario prioritario prioritario 1 2 3 4 5 21% 36% Fonte: Elaborazione FINCO dal POS Competitivita’ Concretamente é stata mantenuta questa suddivisione delle risorse tra i primi 4 assi, ma le risorse del quinto sono state ridistribuite in modo proporzionale tra gli altri quattro assi prioritari. Asse prioritario 1: ha ricevuto le risorse finanziarie più consistenti rispetto agli altri assi, ovvero il 36.36% dei fondi totali del FESR previsti per il Programma Operativo “Crescita della Competitività Economica”. Le giustificazioni di questa marcata attenzione per l’asse prioritario 1 risiedono in primo luogo nel fatto che le aree di intervento tracciate sono considerate prioritarie per l’obiettivo perseguito, volto a sviluppare la competitività economica della Romania, e perché molti dei campi di intervento convergono pienamente con le politiche europee esistenti. Ne sono un esempio il supporto dato allo sviluppo delle PMI, il sostegno per un migliore accesso ai finanziamenti, l’incoraggiamento per lo sviluppo di servizi economici e di infrastrutture, priorità tanto romene quanto europee. Asse prioritario 2: conta invece il 21% delle allocazioni, in quanto favorisce le basi per un salto qualitativo in relazione allo sviluppo della competitività della Romania attraverso il rafforzamento delle basi dell’innovazione (R&S, certificazioni, patenti) e allo stesso tempo garantisce il rispetto della competitività vista secondo i parametri dell’agenda UE. Asse prioritario 3: prevede un’allocazione del 15% dei fondi FERS, giustificata dal fatto che l’obiettivo generale del Programma Operativo auspica una crescita della produttività, che 147 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S chiaramente incide in modo più che positivo sullo sviluppo del mercato, grazie a due potenziamenti: quello dei servizi ICT e delle reti broadband. 6.2. Fondi nazionali Per il miglioramento di ricerca e sviluppo, il governo romeno ha adottato alcuni programmi di varia natura, al fine di implementare le strategie nazionali nel settore in questione. Tali programmi appartengono a 3 categorie di piani di sviluppo: il Piano nazionale per RSI, il Piano di Ricerca di altre Istituzioni Pubbliche (Piano Settoriale) ed altri piani di ricerca. Fra tutti il Piano Nazionale rappresenta il principale strumento a favore di ricerca e sviluppo, dal momento che assicura il coordinamento e la realizzazione di politiche nazionali nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e della conoscenza, garantisce una stretta correlazione tra politiche in RSI e priorità per lo sviluppo economico e sociale, e infine offre coerenza e continuità alle attività rientranti nel settore esaminato. L’obiettivo consiste nel sostenere lo sviluppo istituzionale per raggiungere risultati eccellenti e nell’appoggiare lo sviluppo della competitività internazionale della Romania attraverso uno stimolo a ricerca, sviluppo e innovazione. Si tratta di finanziamenti annuali, a favore della competitività per attività di interesse non economico, nello specifico per centri di RSI impegnati in piani di sviluppo di durata media. I partecipanti eleggibili sono l’Istituto nazionale di ricerca-sviluppo, gli istituti di insegnamento superiore e altri istituti di ricerca non-profit. In relazione al Piano Nazionale RSI 2007-2013, gli obiettivi strategici perseguiti riguardano: - Crescita della visibilità internazionale della Romania attraverso la creazione di conoscenza in termini di risultati scientifici e tecnologici, trasferibile sul piano economico; - Incremento della competitività economica della Romania attraverso l’innovazione, che implica il trasferimento della conoscenza alle aziende; - Miglioramento della qualità sociale, mediante la ricerca di metodi scientifici e tecnologici in favore dello sviluppo sociale e della dimensione umana. Gli aspetti tenuti in considerazione per la costruzione di questo piano nazionale sono stati i risultati ottenuti attraverso un’analisi dell’attuale situazione economica del paese, i dettami europei e internazionali in materia e l’esperienza accumulata con i precedenti piani in RSI. I principi a fondamento del Piano Nazionale II in RSI riguardano in primo luogo la trasformazione della spesa pubblica in RSI in investimenti a favore di questo settore, servendosi di strumenti strategici volti a creare una solida correlazione tra i vari obiettivi perseguiti e favorendo la riallocazione delle risorse mediante un modello di investimento che prevede valutazioni ante-post progetto e un monitoraggio durante l’implementazione dello stesso. Segue la necessità di focalizzare gli investimenti pubblici in RSI, assegnando risorse pubbliche per progetti in RSI, determinanti per l’applicazione della ricerca, puntando sulle priorità individuate a livello nazionale e offrendo un supporto all’innovazione. Allo stesso tempo il Piano Nazionale intende favorire lo sviluppo del settore privato, consultandolo direttamente per individuare le richieste di sviluppo prioritarie, ma anche incentivando la partecipazione dello stesso per stimolare l’interesse del settore economico in relazione a RSI e incrementando lo sviluppo tecnologico in favore di infrastrutture e 148 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA servizi per dare applicazione ai risultati della ricerca in ambito economico e soprattutto produttivo. È previsto un vasto accesso al Piano Nazionale, tuttavia i parametri di valutazione sono piuttosto accurati, in quanto l’accesso indiscriminato si basa su una forte concorrenza tra richiedenti. Favorito é l’accesso di ricercatori stranieri per prendere parte a progetti nazionali e la partecipazione di aziende innovative. Inoltre bisogna tener presente che la dimensione regionale degli obiettivi RSI, in riferimento al Piano Nazionale II, deve essere vista come una forma di finanziamento complementare ai fondi strutturali. A monte della definizione dei programmi che compongono il PN II, sono stati presi in considerazione alcuni interventi irrinunciabili, primo fra tutti la crescita del numero di ricercatori, con l’intento di migliorarne le performance e la carriera, dal quale é derivato il programma “Risorse Umane”. Segue il programma “Capacità” nato dalla necessità di rispondere alle esigenze dei ricercatori in termini di attrezzature, benefici e gestione, tenendo quale punto fermo il confronto con le esigenze socioeconomiche. Il terzo programma in RSI é stato denominato “Idea” perché sottolinea l’importanza della ricerca di base per lo sviluppo della conoscenza e favorisce un solido appoggio all’applicazione delle idee in ricerca e sviluppo tecnologico. Il programma principale di tutto il piano é quello rivolto alle partnership in R&S negli assi prioritari, che punta sulla creazione di condizioni migliori per favorire la collaborazione tra entità di ricerca di vario genere, società e pubbliche amministrazioni, al fine di garantire soluzioni alle richieste avanzate dai vari ambiti di ricerca. Avendo gli investimenti pubblici quale obiettivo prioritario lo sviluppo della conoscenza applicata alle richieste socioeconomiche, é inserito nel PN II anche un programma intitolato “Innovazione”, con lo scopo di finalizzare le attività di ricerca a risultati pratici, collegati allo sviluppo tecnico e tecnologico. Questo programma intende dare supporto alla ricerca per progetti pre competitivi e competitivi e per studi a favore dello sviluppo di strutture innovative. Infine é stato predisposto anche il programma “Supporto alle performance istituzionali”, che stabilisce una serie di meccanismi istituzionali di finanziamento basati sulla competizione, che entità di ricerca con basse performance, sia pubbliche che non-profit, necessitano per il loro sviluppo strategico. Qui di seguito riportiamo una griglia che sintetizza in modo dettagliato gli obiettivi dei 4 programmi più significativi ai fini dello studio che stiamo conducendo. Tabella 31. Il Programma Capacità Obiettivo 149 Sviluppo delle capacità di ricerca e apertura del sistema RSI al panorama scientifico internazionale e a quello socioeconomico nazionale 1. Incrementare il grado di utilizzo delle infrastrutture di ricerca 2. Sviluppo delle infrastrutture di ricerca 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Obiettivi conseguenti 3. 4. 5. 6. Sviluppo delle strutture di documentazione scientifica Sviluppo del potenziale e delle risorse in RSI, anche a livello regionale Stimolare il dialogo all’interno della società scientifica Partecipazione delle entità di RSI alle organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali 7. Partecipazione delle entità di RSI a programmi di ricerca internazionali Il Programma “Capacità finanziaria per progetti d’investimento nello sviluppo delle infrastrutture esistenti in RS”, mette a disposizione 2 milioni di RON a progetto. Nel 2007, il budget concesso al primo bando, organizzato a luglio, è stato pari a 200 milioni di RON e ha finanziato circa 140 progetti su un totale di 460. Il 1 novembre 2007 è stato lanciato il secondo bando per progetti di investimento più consistenti (20 milioni di RON), destinati alle nuove infrastrutture in ricerca. Nello specifico, il programma “Capacità” finanzia le seguenti priorità: - Istituire e sostenere le infrastutture di interesse nazionale per la ricerca - Assicurare i fondi per la nascita e la conservazione di impianti complessi di interesse nazionale - Consolidare l’ infrastruttura di ricerca attraverso utenti multipli - Consolidare la capacità di offerta e uso dei “servizi sperimentali” - Migliorare la qualità delle riviste scientifiche - Organizzare manifestazioni scientifiche - Migliorare ed estendere l’infrastruttura e i servizi di comunicazione per la ricerca - Sviluppo e acquisto di database specifici per il sistema di RSI - Facilitare l’accesso ai documenti on-line - Promuovere la comunicazione e consolidare il ruolo della scienza nella società - Elaborare studi in scienza e società - Preparare e stimolare la partecipazione ai programmi internazionali di ricerca - Sostenere la partecipazione degli enti in RSI ad organizzazioni e programmi internazionali di ricerca - Sostenere la rappresentanza della Romania in organizzazioni e programmi internazionali di ricerca - Assicurare attività di consulenza e assistenza statale in favore della ricerca. Tabella 32. Il Programma Idee Obiettivo Obiettivi conseguenti 150 Ottenere risultati scientifici e tecnologici, comparabili a quelli raggiunti a livello europeo, che garantiscono maggiore visibilità a livello internazionale per la Romania 1. Miglioramento delle performance scientifiche a livello internazionale nei settori in cui la Romania gode di buone potenzialità di ricerca 2. Sviluppo degli ambiti di ricerca in cui la Romania é interessata allo sviluppo della ricerca scientifica, quali l’incremento della qualità della IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA conoscenza, dello sviluppo tecnico e tecnologico. Il programma “Idee” favorisce progetti volti a mettere l’accento su eccellenza e visibilità internazionale, ricerca ai confini della conoscenza, interdisciplinarietà, ricerche complesse nei settori di confine e partecipazione alle reti internazionali di ricerca a livello di eccellenza. Il programma è dedicato al personale e agli enti di RS. Nel 2007 sono stati presentati 1278 progetti, di cui 404 sono stati finanziati con un budget pari a 270 milioni di lei. Il programma “Idee” prevede il finanziamento dei seguenti punti: - Sostenere la ricerca scientifica fondamentale Organizzare diversi workshop destinati a identificare le nicchie di conoscenza Lanciare appelli per collaborazioni internazionali su progetti di ricerca fondamentale Il Programma “Idee” punta sui potenziali settori di ricerca fondamentale in Romania: - Biologia, genetica e medicina - Chimica, ambiente e scienza dei materiali - Matematica - Fisica e fisica tecnologica - Geologia e fisica dell’atmosfera - Settori di confine. Il programma ‘Partnership” finanzia progetti relativi a tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, nanotecnologie e prodotti innovativi, incluse bio- ed eco-tecnologie, in industria, agricoltura, alimentazione, salute, energia, ambiente, trasporti, sicurezza e spazio. Allo stesso tempo persegue la stimolazione della formazione di consorzi nei settori dell’alta tecnologia, al fine di realizzare prodotti e servizi innovativi. Perciò, il programma riguarda i consorzi in RS, tra agenti economici o enti di pubblica amministrazione, locale e centrale. Al concorso di luglio 2007 sono stati approvati 291 progetti, su un totale di 768, con un budget totale che metteva a disposizione circa 500 milioni di euro. 151 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Tabella 33. Il Programma Partenariati nei settori prioritari di R&S Obiettivo Obiettivi conseguenti Incrementare la competitività in R&S attraverso partnership nei principali ambiti di sviluppo della ricerca, che favoriscono la nascita di nuove tecnologie, prodotti e servizi 1. Incrementare le capacità di ICT nel settore RSI 2. Accrescere le competenze tecnologiche e promuovere il trasferimento di conoscenza e tecnologie nel campo energetico 3. Creare prodotti puliti 4. Sviluppo di tecnologie volte a preservare e consolidare la diversità biologica ed ecologica 5. Sviluppo di conoscenze per una gestione sostenibile delle terre 6. Ottimizzare i sistemi di prevenzione delle malattie 7. Promozione dell’agricoltura sostenibile 8. Sviluppo delle biotecnologie 9. Sviluppo di nuovi materiali, prodotti al alto valore aggiunto 10. Incrementare la competitività della Romania in alcuni settori particolari della ricerca 11. Identificazione e risoluzione dei principali problemi sociali, legati all’educazione, all’occupazione a livello locale, regionale e nazionale L’impatto auspicato in seguito all’applicazione di tale programma riguarda la riduzione del deficit di conto corrente, tramite l’accesso dei prodotti romeni al mercato esterno, che di conseguenza implica una riduzione del peso assunto dalle importazioni. È prevista la partecipazione di 300 PMI al programma in questione. Il programma “Partnership” finanzia i seguenti aspetti: - Sopporto ai progetti RSI in relazione ad alcune aree tematiche - Sopporto ai progetti RSI su temi prioritari stabiliti in seguito a consulenze - Sopporto alle reti di ricerca Il Programma “Partnership” punta anche su futuri temi di ricerca prioritaria, quali: - Tecnologia dell’informazione e delle Comunicazioni - Informatica teorica e scienza dei computer - Sistemi informatici avanzati per e-service - Tecnologie, sistemi e infrastrutture in comunicazione - Intelligenza artificiale, robotica e sistemi automatici avanzati - Sicurezza e accessibilità dei sistemi informatici - Tecnologie per la distribuzione e i sistemi accorpati - Nanoleletronica, fotonica e micro-nanosistemi integrati - Energia 152 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Sistemi di tecnologie energetiche durevoli, sicurezza energetica - Ambiente - Modalità e meccanismi per diminuire l’inquinamento dell’ambiente - Sistemi di gestione e valorizzazione degli scarti, e di analisi del ciclo di vita dei prodotti e della ecoefficienza - Protezione e ricostruzione ecologica delle zone critiche e allo stesso tempo preservazione delle aree protette - Sistemazione del territorio, delle infrastrutture e delle utilities - Costruzioni - Salute - Agricoltura, sicurezza alimentare - Biotecnologie - Materiali, processi e prodotti innovativi - Materiali avanzati - Tecnologie avanzate di conduzione dei processi industriali - Tecnologie e prodotti meccanici di alta precisione e sistemi mecatronici - Tecnologie nucleari - Prodotti e tecnologie innovative destinati ai trasporti e alla produzione di automobili - Attività spaziali e sicurezza - Sfruttamento delle attività spaziali - Applicazioni spaziali - Tecnologie e infrastrutture aero-spaziali - Tecniche per la sicurezza - Sistemi e infrastrutture per la sicurezza - Ricerca socio-economica e umanistica - Nuovi metodi manageriali, di marketing e sviluppo imprenditoriale per la competitività gestionale - Qualità dell’educazione - Qualità dell’occupazione - Capitale umano, culturale e sociale - Patrimonio materiale/immateriale, turismo culturale, industrie creative - Disuguaglianza socio-umana e disparità regionali - Tecnologia, organizzazione e cambiamento culturale - Abitazioni 153 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S Tabella 34. Il Programma Innovazione Obiettivo Obiettivi conseguenti Incrementare l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e l’assimilazione ad opera della produzione dei risultati delle ricerche, per accrescere la competitività economica nazionale e migliorare la qualità della vita 1. Rafforzare la capacità di innovazione delle imprese e il loro contributo nella creazione di nuovi prodotti, valorizzando i risultati della ricerca grazie ad una applicazione sul mercato 2. Stimolare le partnership tra attori economici e istituti di ricerca 3. Sviluppare le capacità di confronto tecnologico tra università 4. Implementare l’agenda strategica elaborata all’interno della piattaforma tecnologica 5. Creare e sviluppare infrastrutture di innovazione 6. Sviluppare la qualità delle infrastrutture e del management Il programma “Innovazione” finanzia progetti iniziati e svolti dalle imprese orientate alla crescita della capacità di innovazione, sviluppo tecnologico e assimilazione nella produzione dei risultati della ricerca. Il programma è destinato a: - Agenti economici in partnership con enti di RSI e enti di traferimento tecnologico - Enti di pubblica amministrazione locale in partnership con enti di RSI e enti di trasferimento tecnologico - Agenti economici, enti di amministrazione pubblica locale, enti di trasferimento tecnologico e enti in RSI - Enti in RSI in partnership con agenti economici, enti di amministrazione pubblica centrale o locale ed enti di trasferimento tecnologico Entro la fine del 2007 sono stati presentati 294 progetti, di cui ne sono stati finanziati 137, con un budget di 200 milioni di lei. Specificamente, il programma “Innovazioni” finanzia quanto segue: - Creare dei prodotti e delle tecnologie secondo le esigenze degli agenti economici - Creare e/o sviluppare infrastrutture di innovazione: - Parchi scientifici e/o tecnologici - Centri di trasferimento tecnologico - Centri di brokerage, negozi della conoscenza - Sostenere l’offerta di servizi di sopporto all’innovazione - Favorire lo sviluppo dell’infrastruttura con certificati di qualità - Supportare l’accreditamento di laboratori di test e analisi - Implementare e sviluppare il sistema di management della qualità - Sostenere la creazione e lo sviluppo di reti innovative - Supportare le attività delle piattaforme tecnologiche - Organizzare concorsi nei settori con ottimo potenziale a livello nazionale. 154 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Il budget di stato destinato al Piano Nazionale II al fine di finanziare ricerca, sviluppo e innovazione all’interno del paese, ammonta complessivamente a 15000 milioni di lei, suddivisi tra le seguenti voci di finanziamento: Tabella 35. Budget nazionale per la ricerca, per settori Settori Risorse Umane Capacità Idee Partnership nei principali ambiti Innovazione Sostegno alle Istituzioni 1350 2025 2700 5400 2025 1500 Budget milioni di RON milioni di RON milioni di RON milioni di RON milioni di RON milioni di RON Fonte: Piano Nazionale di Ricerca e Sviluppo di Romania I programmi finanziati dai fondi nazionali, sono di norma controllati da un Centro Nazionale di Gestione, in questo momento i programmi sotto osservazione sono i seguenti: - CORINT (Programma per la cooperazione e i partenariati internazionali); - ESTROM (Programma ambientale per la scienza e la tecnologia in Romania); - PROGRAMUL 4 (Programma di partenariato nei settori prioritari); In relazione alla ricerca avanzata invece, i progetti in fase di sviluppo sono: - CEEX M1-Biotech - CEEX M1-Infosoc - CEEX M3-Promovare. In relazione al programma CORINT per la cooperazione e i partenariati internazionali, lo scopo principale é quello di fornire un valido appoggio all’integrazione della comunità scientifica e tecnologica romena nel quadro della comunità internazionale ed europea, attraverso la crescita dei parametri di eccellenza, l’armonizzazione delle pratiche nazionali di sviluppo del potenziale scientifico e tecnologico in accordo con i piani internazionali, la crescita di attività di RSI efficienti e allo stesso tempo assicurando tecniche moderne nel settore della ricerca e del management. Per ottenere risultati ragguardevoli, il programma CORINT, prevede una serie di condizioni minime, senza le quali, il perseguimento degli obiettivi preposti dal programma potrebbero essere compromessi: in primo luogo la presenza di collaboratori internazionali nei programmi di ricerca nazionale, seguita da una integrazione della rete di ricerca ad alti livelli con piani europei e mondiali e forme di coinvolgimento di risorse esterne in ricerca e sviluppo. I principali obiettivi che il programma CORINT intende perseguire riguardano il rafforzamento delle capacità domestiche di ricerca, lo sviluppo e la crescita di un potenziale 155 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S scientifico e tecnologico efficiente e l’applicazione dei risultati ottenuti, risultati eccellenti di piani nazionali scientifici e tecnologici in un contesto globale, stimolare la partecipazione di ricercatori stranieri in programmi nazionali di ricerca e sviluppo. Il programma ESTORM, nato dalla collaborazione con la Fondazione Nazionale Svizzera della Scienza, l’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione e il Ministero per l’Educazione e la Ricerca, attraverso il finanziamento di 9 progetti, comprende studi scientifici sul grado di inquinamento dell’acqua, concentrandosi sugli effetti negativi che ne derivano per l’ambiente e la salute delle persone. Di maggiore interesse ai fini del nostro studio, risulta essere invece il Programma 4, in favore di partenariati nell’ambito di RSI, che trova applicazione nel Piano Nazionale di Ricerca, Sviluppo e Innovazione II, approvato con la legge 475/2007 per il periodo 20072013. In assoluto questo piano rappresenta il principale strumento messo a disposizione dall’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica per l’implementare della strategia nazionale in relazione a RSI. Lo scopo del Programma 4 é quello di creare le condizioni per una migliore collaborazione tra istituti di RSI, agenti economici e unità amministrative pubbliche, al fine di trovare valide soluzioni ai problemi identificati. Il programma ha come obiettivo la crescita della competitività in ricerca e sviluppo, con l’intento di stimolare partenariati nei settori prioritari, in particolare quello tecnologico, attraverso prodotti e servizi innovativi. L’obiettivo é perseguito attraverso due differenti tipologie di progetti, progetti complessi e progetti complessi all’avanguardia, nello specifico sono 9 le direttrici oggetto di ricerca: ICT, energia, Media, sanità, agricoltura e sicurezza alimentare, biotecnologie, produzione e prodotti innovativi, spazio e sicurezza e infine ricerca socioeconomica e umanistica. Per quanto riguarda la ricerca d’eccellenza, il progetto CEEX M1-Biotech, che rientra nel modulo 1 del programma ricerca e sviluppo complesso, tratta l’area tematica “alimentazione, agricoltura e biotecnologie”. Lo scopo del programma é quello di ottenere sviluppi considerevoli nella scienza e nel high-tech, da un lato mediante l’impiego di un consistente numero di risorse umane e di materiali ad alto valore aggiunto e dall’altro attraverso il rispetto alle conformità europee nella ricerca in relazione a priorità, obiettivi ed attività. Nello specifico il progetto CEEX M1 punta sul perseguimento dei seguenti obiettivi: la crescita qualitativa e in termini di performance delle attività in R&S, il rafforzamento di partenariati di lunga durata tra le istituzioni partecipanti, sia nel settore pubblico che privato e lo sviluppo equilibrato di attività e infrastrutture di ricerca e sviluppo, attraverso la progressiva eliminazione delle disparità regionali sul piano interno. Dal lato delle relazioni tra consorzi, istituti e organismi, é auspicata la realizzazione di progetti grazie alla collaborazione di istituti, centri di ricerca, dipartimenti, riconosciuti per lo svolgimento di attività di ricerca ad alto valore qualitativo, allo stesso tempo é prevista la partecipazione di società del settore pubblico e privato con capacità di ricerca riconosciute e specializzate e la presenza di ricercatori, dottorandi e post-dottorandi altamente qualificati. Un altro progetto avviato all’interno del Programma ricerca di eccellenza, é il “CEEX M1Infosoc”, impegnato nell’area tematica “tecnologia dell’informazione e della comunicazione”. Lo scopo prioritario di questo progetto, come nel caso precedente, é quello di ottenere risultati ragguardevoli in relazione alle scienze e alle nuove tecnologie, attraverso il 156 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA dispiegamento di risorse umane e materiali ad alto valore aggiunto, nel rispetto dei dettami europei in materia. In particolare si intende favorire la crescita di RSI in Romania, offrendo in questo modo risultati ed esperienza di primo rango nell’ambito scientifico e tecnologico che se trasferiti sul piano socioeconomico possono tradursi in una crescita della competitività economica. Ulteriori interventi riguardano il sostegno alla formazione, allo sviluppo e all’integrazione nei settori cardine, l’accelerazione nel processo di allineamento e integrazione tra tecnologia ed agenti economici secondo i criteri stabiliti dall’Unione Europea, il consolidamento della rete di istituti di R&S. Anche per questo progetto gli obiettivi principali riguardano la crescita qualitativa delle attività di R&S, lo sviluppo di reti di relazioni tra istituti ed altri enti pubblici e privati, e chiaramente la riduzione del gap in ricerca e sviluppo tra le varie regioni del paese in termini di attività svolte e di infrastrutture disponibili. Infine sempre all’interno del programma ricerca di eccellenza, il progetto “CEEX M3Promovare”, prevede la promozione di partecipazioni a programmi di ricerca europei e internazionali. Lo scopo del progetto é quello di accrescere la visibilità del paese a livello internazionale e comunitario nel settore scientifico e di promuovere la ricerca interna in conformità con i parametri europei e internazionali. Gli interventi auspicati al fine di ottenere i risultati auspicati, da un lato riguardano lo sviluppo delle reti a livello europeo nelle varie aree tematiche di interesse, la creazione di connessioni tra programmi nazionali, l’estensione di attività di R&S svolte in comune, inclusi i progetti comuni in relazione al Programma Quadro 7 dell’UE; dall’altro incrementare le visite di lavoro tra personale scientifico e di ricerca altamente qualificato, le partecipazioni a sessioni in preparazione di progetti per programmi europei e internazionali, lo scambio di personale, risultati e di esperienze nel settore della ricerca e dello sviluppo di profitto, visite e stage di formazione e di ricerca e l’organizzazione di manifestazioni scientifiche e di promozione con la partecipazione di personalità di spicco internazionale. 6.3. Piani di finanziamento per il supporto all’innovazione (2007-2013) 6.3.1. Finanziamenti strutturali all’innovazione attraverso i P.O. Programma Operativo (P.O.) Finanziamento all’innovazione Programma Operativo Settoriale (POS) “Sviluppo delle Risorse Umane”(POS SRU) Nell’asse prioritario nr. 1 “Sviluppo e formazione a sostegno della crescita economica e dello sviluppo sociale basato sulla conoscenza”, sono presenti: - La misura 1 “Accesso a istruzione e formazione professionale iniziale di qualità”, che vuole offrire un supporto all’innovazione e allo sviluppo degli strumenti e dei meccanismi volti a migliorare l’accesso all’istruzione e alla formazione professionale iniziale; - La misura 2 “Qualità nel sistema universitario”, prevista a sostegno di una rete che include università, istituti di ricerca e imprese per lo sviluppo del sistema universitario, assicura invece la formazione dei ricercatori. - La misura 5 “ Programmi di dottorato e post-dottorato a favore della ricerca” punta sulla crescita della capacità degli studiosi di 157 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S rispondere ai bisogni d’innovazione delle imprese, oltre che a sostenere le operazioni di “spin out” e “spin off”. POS “Crescita della Competitivà Economica” È previsto nel POS l’Asse Prioritario 1: “Un sistema innovativo di produzione”, che mira a fornire supporto ai fattori di competitività tangibili e intangibili, al fine di promuovere: l’accumulo di capitale, i servizi specializzati, il know-how, management, l’accesso al credito e all’innovazione tecnologica. Il tutto in modo da poter rispondere alle continue esigenze del mercato, per quanto riguarda sia la gamma che la qualità dei prodotti. Le misure di intervento sono relative agli investimenti produttivi e alla preparazione delle aziende, soprattutto delle PMI, ad entrare in concorrenza sul mercato, in considerazione che le stesse necessitano di strumenti per l’accesso ai finanziamenti e per lo sviluppo di un sistema imprenditoriale. L’Asse Prioritario 2 “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per la competitività” persegue la crescita della capacità di ricerca attraverso lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. Si cerca anche di attirare giovani dotati di alte qualifiche, sia in istituti di RS che per società con dipartimenti di ricerca. Le misure previste concernono: - i partenariati tra università, istituti di ricerca e imprese, al fine di ottenere risultati applicabili in economia; - investimenti per le infrastrutture in RSI e per l’accesso delle imprese alle attività di RSI (in particolare le PMI). Programma Operativo Regionale (POR) L’importanza dell’innovazione è inclusa nell’Asse Prioritario 4, che prevede il consolidamento dell’ambiente d’affari regionale e locale, attraverso il sostegno allo sviluppo delle infrastrutture di supporto agli affari regionali (come laboratori d’affari e parchi industriali) e il sostegno alle iniziative delle PMI. Nell’ asse Proritario 2 “Miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi pubblici forniti, con un accento sulla frammentazione”, Èprevista la voce 2.2 “Miglioramento della qualità ed efficienza dei servizi finanziari in favore dell’implementazione di certi processi attraverso la tecnologia dell’informazione”. POS “Sviluppo della Capacità Amministrativa” 6.3.2. Altri programmi a sostegno dell’innovazione Programma CEEX Destinato alla ricerca di eccelenza, con scadenza prevista per il quarto trimestre 2009, il programma CEEX include 4 moduli specializzati, che hanno reso possibile la realizzazione di 1404 partnership, da cui sono derivati 400 nuovi prodotti-tecnologie-servizi, 99 prodottitecnologie-servizi ammodernati e 31 proposte di brevetto. Inoltre sono stati inaugurati 278 laboratori di test e si sono creati 13 organismi di certificazione, a cui vanno sommati 240 progetti di valutazione di conformità e 542 specialisti formati per tale scopo. Dal punto di vista delle risorse umane, sono state creati 57 programmi post-dottorato a livello nazionale, 158 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 33 posti di lavoro per studiosi laureati presso università straniere decisi a rientrare in Romania e sono stati formati 1243 specialisti nel ramo del management e dell’amministrazione in ricerca. E infine sono sono state approvate 31 proposte in relazione a progetti internazionali con partners romene. Programma INFRATECH Il Programma INFRATECH prevede il finanziamento di progetti per lo sviluppo di infrastrutture e servizi con riguardo all’innovazione e al trasferimento tecnologico. Attualmente funzionano a livello nazionale 21 piattaforme tecnologiche che sono integrate in piattaforme europee. Nel contempo fino al 2007 sono stati finanziati 12 centri di trasferimento tecnologico. Programmi di ricerca delle autorità pubbliche locali – Programmi settoriali Il budget pubblico annuale stanziato in favore delle attività di RSI nel 2006, ammonta complessivamente a 360 milioni di euro, ed é stato allocato tra i più importanti enti dell’amministrazione pubblica centrale, aventi responsabilità nei settori di RSI: - Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù (80.95%) Accademia Romena (8.19%) Ministero delle Economie e delle Finanze (3.94%) Ministero della Difesa (2.84%) Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (2.69%) Ministero dell’Ambinete e dello Sviluppo Sostenibile (0.99%) Altri ministeri (0.39%) Tra i più rilevanti programmi settoriali di RS gestiti dall’amministrazione pubblica centrale troviamo: - PS di RS del Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù, iniziato nel 2004, per sostenere la realizzazione degli obietivi strategici di sviluppo a livello settoriale. - PS di RS del Ministero delle Economie e delle Finanze, che rappresenta uno strumento di implementazione delle priorità, in relazione allo sviluppo del settore industriale in RSI. Allo stesso tempo il programma ha previsto la creazione di 10 imprese per attività di RSI, l’acquisto di attrezzature e impianti al fine di ammodernare l’infrastruttura di RSI di 7 istituti e infine sono stati finanziati 50 progetti di RSI a cui hanno partecipato 600 studiosi. Nel periodo 2007-2013, le risorse addizionali per il finanziamento di progetti settoriali in RSI veranno forniti dai fondi strutturali, attraverso due programmi: da una parte il Programma Operazionale Regionale 2007-2013 e dall’altra il Programma Operazionale Settoriale per la Crescità della Comeptitività 2007-2013. Programmi nucleari in RS 159 6. I FINANZIAMENTI NAZIONALI E STRUTTURALI PER LA R&S I programmi nucleari in RS sono stati lanciati nel 2003, per finanzare le attività di RSI svolte da istituti nazionali di alto profilo.I finanziamenti dei programmi nucleari nel 2008: in conformità alla Decisione di Governo n. 137/2003, il finanziamento dei programmi nucleari avviene su base annuale e stabilisce per ogni programma un’autorità di stato di riferimento, nel limite dei fondi stanziati per tale scopo. Tramite l’art. 68 dell’Ordinanza di Governo n. 57/2002 è stabilito che il budget annuale per un programma nucleare “..non può essere inferiore al 20% e nemmeno superiore al 60%” dei redditi d’attività provenienti da RS l’anno precedente. L’ammontare del finanziamneto accordato ai singoli programmi nucleari si basa sulle seguenti considerazioni: - La valutazione annuale del programma della commissione di specialità del Collegio Consultativo per RSI - La struttura del personale nel 2007 (n. Dottori/ n. Dipendenti) - Il valore stimato delle attività di RS nel 2007. In un secondo momento, sono stati ricalcolati i punteggi di ogni programma nucleare e ne sono stati approvati 41 che saranno finanziati entro la fine del 2008. Il finanziamento dei programmi nucleari viene effettuato in 2 momenti distinti: - Fase 1 (gen 2008): finanziamento di tutti i programmi pari al 20% del valore previsto per l’attività di RS nel 2007, che rappresenta 102.010.270 lei. - Fase 2 (maggio 2008): il valore derivante dalla differenza risultata dal ricalcolo del punteggio. Programma di Grant per la Ricerca Scientifica Tale programma è stato lanciato nel 1996 e fa riferimento agli obiettivi relativi al miglioramento delle condizioni per formare e perfezionare le risorse umane del settore RS. Attraverso questo programma, condotto a partire dal 2002 ad opera del Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica dell’Istruzione Universitaria, si vuole accentuare l’importanza della connessione dei programmi di ricerca con quelli di preparazione universitaria e postuniversitaria e nel contempo favorire la mobilità dei giovani studiosi, sia a livello interno che esterno al paese, assicurando in questo modo, al loro ritorno, il proseguimento dell’attività interrotta precedentemente allo stage. Il programma sostiene anche la formazione e lo sviluppo delle carriere scientifiche e delle squadre di ricerca ad alto vaore aggiunto. Programma IMPACT Il programma IMPACT, previsto per il periodo 2006-2010, offre supporto in preparazione dei finanziamenti dei fondi strutturali e dei progetti a sostegno della crescita della competitività delle imprese attraverso attività di RS e di sviluppo dell’infrastruttura in RSI, soprattutto a livello regionale. Entro il 2007 il programma ha avuto 3 sessioni di valutazione, a cui hanno partecipato 950 progetti, di cui ne sono stati selezionati 630, con un valore di circa 50 milioni di lei, che saranno finanziati dai fondi strutturali tramite il POS-CCE/componente RSI. 160 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Seconda parte: repertorio dei centri di ricerca 161 162 7. Schede dei centri 7.1. Agro-alimentare Institutul de Bioresurse Alimentare (Istituto di Biorisorse Alimentari) Anno di costituzione 2000 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca nell’ambito agroalimentare al fine di accrescere la qualità degli alimenti e dell’alimentazione e garantire la sicurezza alimentare. In particolare gli ambiti di sviluppo della ricerca sono: biodisponibilità nutrizionale, valutazione rischio di produrre composti tossici sul processo alimentare, sviluppo di trattamenti terapeutici nel caso di allergie alimentari, realizzazione di prodotti alimentari ecologici, incidenza degli organismi geneticamente modificati sugli alimenti. Linee di ricerca in corso - Creazione di una rete per l’applicazione di approccio multidisciplinare per lo sviluppo sostenibile e la gestione dell’agricoltura organica in Romania, - Rafforzare la partecipazione dei paesi mediterranei nell’ambito degli alimenti, dell’agricoltura e delle biotecnologie, - Sviluppo di una comunità di ricerca sulla conoscenza base dell’economia bio. Servizi offerti Effettua ricerche e studi nel settore dell’industria alimentare. Fornisce consulenze nel settore agroalimentare. Offre studi e valutazioni in relazione a prodotti alimentari dietetici, ecologici o con un destinatario particolare. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - A livello nazionale ha partecipato al Piano Nazionale di Ricerca, Sviluppo e Innovazione (Program Agral,Relansin Biotech, Viasan), al Programma di Ricerca di Eccellenza (modulo I, III, IV), al Piano Settoriale di Ricerca e Sviluppo; al Piano Nazionale di RSI 2007-2013 - A livello internazionale ha partecipato al Programma Quadro di Assistenza nella ricerca europea - Membro dell’Associazione Internazionale di Scienze e Tecnologie Cerealicole. Esperienze internazionali Organizzazione di eventi scientifici con la partecipazione di personalità riconosciute a livello internazionale. INCDA Institutul National de Cercetare-Dezvoltare Agricola (Istituto Nazionale di Ricerca-Sviluppo Agricolo) 163 7. SCHEDE DEI CENTRI Dettagli sull’organizzazione Strada Nicolae Titulescu, nr.1 Oraşul Fundulea, 91520 Tel: (4)021 3150805; 0242 642080; 0722 386223 – Centrala, 021 3154040 Direttore Generale Tel./fax: 0242 642044; 021 3110722; e-mail: [email protected] [email protected] Anno di costituzione 2006 Istituti/imprese associate - ADAM, France/INRA CNES, - COPBIL, Greece - Martonvasar Institute and Debrecen Institute - Hungary - CIMMYT Mexico & Turkey. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Opera nella ricerca in agricoltura, in particolare nella ricerca e nello sviluppo di alcune categorie di prodotti: cereali, raccolti industriali e di foraggio. Risolve i problemi prioritari dell’agricoltura romena servendosi di un approccio scientifico. Servizi offerti - Realizzazione di varietà e ibridi in piccoli cereali, mais, sorgo da granella, legumi a chicco, raccolti industriali e raccolti di foraggio; - Sistemi di gestione nella elaborazione del raccolto; - Moltiplicazione dei semi; - Servizi scientifici e tecnici; - Informare gli agricoltori degli sviluppi della ricerca scientifica. Modalità di erogazione dei servizi - Organizzazione di appezzamenti dimostrativi con nuove varietà e sequenze tecnologiche; - Formazione degli agricoltori su vari temi attuali; - Accesso a campi sperimentali e aree dimostrative per gli agricoltori, seguito da dibattiti; - Pubblicazioni su riviste e organizzazione di seminari. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Il dipartimento dell’Istituto di ricerca collabora con enti internazionali, quali: FAO, AIEA, CIMMYT, Eucarpia, ISTA, ISO. Inoltre, intrattiene 45 collaborazioni bilaterali con altri stati, per la realizzazione di varietà di grano e ibridi di girasole e mais. Esperienze internazionali Ha partecipato ai Programmi Scientifici Europei (COST, COPERNICUS, GRESO, ADAM, COPBIL). 164 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la patata e la barbabietola da zucchero di Brascov Dettagli sull’organizzazione Strada Fundaturii n. r2 500470 Brasov Tel: 0040268476795 Fax: 0040268476608 Mail: [email protected] Anno di costituzione 2005 Istituti/imprese associate - Coopera con centri di ricerca e università romene e straniere, - Coopera con la Federazione Nazionale Romena della Patata, - Associazione Europea per la ricerca della patata, - Centro Internazionale per la patata. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Sviluppo varietà per patata e barbabietola da zucchero, - Migliorare le tecnologie per la coltivazione di patata e barbabietola da zucchero. Linee di ricerca in corso - Conservazione e miglioramento del patrimonio genetico della patata, della barbabietola da zucchero, delle piante medicali, - Creare nuove varietà di patata e barbabietola da zucchero attraverso metodi tradizionali o metodi basati sulle risorse tecnologiche ed ecologiche disponibili, - Migliorare la qualità della patata e delle biotecnologie, - Elaborazione di tecnologie integrate e differenti per la coltivazione della patata e della barbabietola da zucchero, con un basso consumo energetico ed economico, - Metodi di diagnosi e controllo delle principali malattie legate a queste colture, - Uso delle tecnologie dell’informazione per la gestione e il marketing della patata e della barbabietola. Linee di ricerca future Sviluppo ulteriore delle linee in corso di attuazione, apportando sempre nuovi miglioramenti. Servizi offerti - Controllo tecnologico dell’erbaccia nei campi di barbabietola da zucchero, - Tecnologie moderne per la coltivazione della barbabietola da zucchero, ottimizzando la produzione, - Tecnologie moderne per la fertilizzazione della barbabietola da zucchero, 165 7. SCHEDE DEI CENTRI - Creazione di 9 varietà della barbabietola da zucchero, - Creazione di 34 varietà di patata, - Tecnologie non inquinanti per la crescita della patata. Modalità di erogazione dei servizi Attraverso la produzione di prodotti su misura, la concessione di nuove tecnologie e prototipi. Concessioni, brevetti, patenti e licenze - Potato varieties ROCLAS, RUSTIC, CORONA, CIBIN, RENE, CASIN, MURESAN, COLINA, CARPATIN, BRASOVEAN, MAGURA, MUNCEL, SEMENIC, SUPER, CATI - Planting sprouting potatoes machine - Sugar beet varieties R-Poli 1, R-Poli 7, POLIROM, BRASOV, STUPINI, MONOROM, BRASOV – 519, BARSA, ANDRA - Chicory (Cicorium intybus) variety TRANSILVANIA - Common valerian (Valeriana officinalis) variety MAGURELE 100 - Garden poppy (Papaver rhoes) variety SAFIR - Caraway (Carum carvi) selected population De GHIMBAV Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Rete di ricerca nazionale S.C.D.C. Targu-Secuiesc, S.C.D.C. Miercurea Ciuc - Partecipazione al gruppo di lavoro Beta dell’Istituto Nazionale per le Risorse Genetiche di Roma. Esperienze internazionali - Organizzazione di manifestazioni scientifiche internazionali (Seminario Internazionale di Etnofarmacologia di Brascov del 2003 e del 2006 e il Seminario Internazionale EAPR), - Partecipazione a manifestazioni scientifiche quali: workshop sulla produzione della patata di Varsavia del 2005, la Conferenza Triennale EAPR XVa edizione di Amburgo e la Seconda Conferenza del Gruppo della Patata e della rete Beta di Bologna. Universitatea de Stinte Agronomice si Medicina Veterinara Bucaresti (Università in Scienze Agronomiche e di Medicina Veterinaria di Bucarest, Facoltà di Agricoltura) Dettagli sull’organizzazione Bulevardul Marasti nr.59, Bucuresti, Cod: 011464 Tel: +40 (21) 318 22 66 Fax: +40 (21) 318 22 88 Mail: [email protected] Anno di costituzione 1852 Istituti/imprese associate - ISFRADA Istituto Superiore Franco-Romano Agroalimentare e per lo Sviluppo Agricolo - ISA Groupe 166 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Gembloux Facoltà Universitaria delle Scienze Agronomiche Università degli Studi di Bologna Le Groupement Qualité Nord-PAs de Calais Universytet Przyrodniczy Lublinie Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Agricoltura e agronomia Linee di ricerca in corso Studi in agronomia per l’applicazione nel settore produttivo, allo sviluppo e alla ricerca. Fornire supporto alle attività agricole, in particolare in legumicoltura, pomicoltura, viticoltura e zootecnica e nella conservazione e produzione di prodotti agricoli, soprattutto in zone montane Servizi offerti Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio; Consulenza agricola; Commercializzazione per le aziende nel trattamento fitosanitario e delle sementi. - Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Adesione al Programma Leonardo da Vinci dell’Unione Europea; Collaborazioni con altre università europee Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca, altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private e sponsorizzazioni. Università di Craiova, Facoltà di orticoltura Dettagli sull’organizzazione Strada Calea Bucuresti nr.165 1100 Craiova Tel: +40(40 51) 59 70 48 Anno di costituzione 1947 Istituti/imprese associate - L’università di Craiova é affiliate a prestigiose associazioni di accademie internazionali: - EUA – Associazione delle Università Europee, - IAU –Associazione Internazionale delle Università, - IAUP – Associazione Internazionale dei Rettori Universitari, - AEUA – Associazione Univeristaria Arabo-Europea, - AUF –Agenzia Universitaria Francofona, 167 7. SCHEDE DEI CENTRI - BSUN – Rete Universitaria del Mar Nero. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Agricoltura e agroalimentare Linee di ricerca in corso - Studi in agronomia per l’applicazione nel settore produttivo, allo sviluppo e alla ricerca - Fornire supporto alle attività agricole, in particolare in legumicoltura, pomicoltura, viticoltura e zootecnica e nella conservazione e produzione di prodotti agricoli, soprattutto nelle zone montane. Servizi offerti Formazione universitaria e post-laurea, Ricerca e studio. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, progetti di ricerca e mobilità. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Sviluppo di partnership straniere all’interno dello Spazio Europeo dell’Educazione Superiore; affiliazione al sistema LMD, in accordo con la Dichiarazione di Bologna. Esperienze internazionali - Ad opera del personale docente e dei ricercatori dell’Università: - 6 libri pubblicati all’estero, - 62 articoli pubblicati nei giornali ISI, - 787 articoli pubblicati in volumi di differenti Conferenze Internazionali. Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca, altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private e sponsorizzazioni. Universitatea de Stinte Agricole si Medicina Veterinaria “Ion Ionescu de la Brad” (Università delle scienze agricole e della medicina veterinaria) Dettagli sull’organizzazione Mihail Sadoveanu Alee Iasi, 700490, Romania Tel: 0040 232 275070 o 274933 Fax: 0040 232 260650 E-mail: [email protected], [email protected] Anno di costituzione 1912 Istituti/imprese associate Università di alcuni paesi europei e non: Bielorussia, Belgio, Repubblica Ceca, Egitto, 168 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Moldavia. Per l’elenco completo: http://www.univagro-iasi.ro/index.php?lang=en&pagina=pagini/5_acorduri.html Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca volta a consentire l’applicabilità dei suoi principali aspetti e il trasferimento dell’innovazione e della tecnologia, al fine di soddisfare le richieste presenti e future in agricoltura, con riguardo al piano moldavo, alla catena montuosa di Moldavia. Aree di intervento: - Tecnologia delle specie agricole, - Filiologia delle piante: protezione, genetica e miglioramenti, - Ricerca economica in agricoltura. Linee di ricerca in corso - Scoperte genetiche e fisiologie vegetali; - Valutazione solare e qualità ambientale nei lavori di miglioramento idrico - Miglioramento di tecnologie agricole rispetto alle specie più coltivate; - Accrescere l’efficienza e la qualità di prati degradati; - Controllo integrato di malattie e pesti; - Ottimizzazione delle strutture di produzione agricola nel sistema agricolo - Marketing di prodotti agroalimentari e agricoli - Creazione di catene, linee, varietà ed ibridi di alta qualità e produttività. Servizi offerti Insegnamento e Ricerca Modalità di erogazione dei servizi Natura più o meno business-oriented dell’ente Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - AUF Agenzia Universitaria Francofona; - EUA Associazione delle Università Europee; - IAESTE Romania, Associazione Internazionale per lo scambio fra studenti di esperienze tecniche. Esperienze internazionali Molti docenti dell’università hanno conseguito titoli Honoris Causa da università straniere di fama internazionale e ricevuto premi internazionali, come ad esempio: Conferenza ISTRO "Gestione Solare per la sostenibilità”. Fonti di finanziamento I finanziamenti sono forniti di norma da: Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica per l’Educazione Superiore, dall’Autorità per la Ricerca Scientifica, da Programmi Bilaterali e Programmi Internazionali. 169 7. SCHEDE DEI CENTRI Università “Lucian Blaga” di Sibiu, facoltà di Scienze Agrarie, Ambientali e di Protezione Ambientale Dettagli sull’organizzazione Str. Ion Ratiu nr. 5-7 Sibiu, 550012 Tel: +40 (269)21.13.38 Fax: +40 (269)21.25.58 Mail: [email protected] Anno di costituzione 1844 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Agrario; Ambientale; Biotecnologico. Linee di ricerca in corso - Biotecnologie per valorizzare la produzione dell’industria alimentare, - Produzione di alimenti per categorie speciali di consumatori, - Produzione agroalimentare ecologica, - Nuove varietà di piante, - Biotecnologie per la conservazione alimentare, - Biotecnologie per la protezione delle piante, - Conservazione del potenziale genetico delle risorse naturali autoctone e le biodiversità, - Ricerca interdisciplinare legata al sole, agli animali e agli alimenti. Servizi offerti Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Adesione ad un Programma di mobilità internazionale dei ricercatori - Collaborazioni con altre università europee tramite accordi bilaterali. Esperienze internazionali Partecipazione a conferenze internazionali o con la partecipazione di personalità internazionali, realizzazione di articoli ad opera del personale docente e dei ricercatori dell’Università, accreditati a livello internazionale dall’ISI. Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici nazionali e internazionali, quelli nazionali provengono dal Consiglio Nazionale di Ricerca Scientifica dell’Accademia Superiore, l’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica e l’Agenzia per il Centro di Sviluppo Regionale, mentre quelli internazionali derivano dal programma FP7 e MATRA. 170 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Università in Scienze Agronomiche e Medicina Veterinaria del Banato, Timisoara Dettagli sull’organizzazione Calea Aradului nr. 119 Timisoara Tel: +40 256 – 494023 Fax: +40 256 – 200296 Mail: [email protected] Anno di costituzione 1945 Istituti/imprese associate - ISFRADA Istituto Superiore Franco-Romano Agroalimentare e per lo Sviluppo Agricolo - ISA Groupe - Gembloux Facoltà Universitaria delle Scienze Agronomiche - Università degli Studi di Bologna - Le Groupement Qualité Nord-PAs de Calais - Universytet Przyrodniczy Lublinie. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Genetica; Biotecnologie in agricoltura; Miglioramento delle varietà; Gestione dei sistemi di agricoltura bio-ecologica. Linee di ricerca in corso - Sviluppo di nuove colture ed ibridi per specie agricole, attraverso metodi classici e l’ingegneria genetica, - Applicazione di tecnologie sostenibili in agricoltura e orticoltura, - Miglioramento di sistemi integrati di protezione dei raccolti, - Miglioramento, preservazione e sistemazione di suoli fertili, - Prevenzione e controllo dell’inquinamento in agricoltura, - Ottenimento di piante modificate geneticamente, - Studio di componenti chimiche applicabili all’industria agroalimentare, - Ricerca della scienza del cibo, - Produzione di qualità per l’agroalimentare, - Protezione della fauna e degli anomali domestici, - Prevenzione e controllo delle malattie degli animali, Linee di ricerca future - Sviluppo della biodiversità nella Romania dell’Est, - Uso di germi locali per l’ibridazione, - Uso di varietà semiclonate nelle piante vegetali e ornamentali, - Miglioramento delle tecnologie per un’agricoltura sostenibile. Servizi offerti 171 7. SCHEDE DEI CENTRI Formazione universitaria e post-laurea; Ricerca e studio. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Adesione al Programma Leonardo da Vinci dell’Unione Europea, - Cooperazione scientifica regionale con università simili in Serbia-Montenegro e Ungheria. Esperienze internazionali Partecipazione del personale docente a seminari e conferenze internazionali, riconoscimento di articoli scientifici su scala internazionale. Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici attraverso il Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica, la Fondazione per la Scienza Europea e il programma FP7. Altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie e donazioni private. Stazione per la ricerca e lo sviluppo degli alberi da frutto di Baneasa, Bucarest Dettagli sull’organizzazione Bd. Ion Ionescu de la Brad no 4 1st District Bucharest Tel: +40212330613 Fax: +40212307681 Email: [email protected] Anno di costituzione 1978 Istituti/imprese associate - ISHS - Società Orticoltura Romena - Hortus - Fruit Growers Society - Eucarpia - ESNA - IOBC - EUFRIN - Probios - Società di Orticoltura del New Jersey - USA. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Genetica, Floricoltura, Biotecnologie, Protezione delle piante, Irrigazione, Agrotecniche, Agrochimica. 172 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Linee di ricerca in corso - Preservare il plasma germinale di albicocche, pesche e nettarina, - Creare nuove varietà di albicocche, pesche e nettarina, sviluppando resistenza alle malattie, - Prova genetica della qualità dei frutti, - Studi sull’interazione della resistenza genetica dei frutti, - Risoluzione problemi biotecnologici, - Analisi genetica delle caratteristiche economiche di fragole e frutti di bosco, - Uso di biostimolatori per la crescita degli alberi e delle piante ornamentali, - Studi sui metodi di irrigazione per albicocche, pesche, ciliege per le zone meridionali della Romania. Linee di ricerca future - Introduzione di nuovi registri e patenti per varietà in piani pilota, - Protezione fitosanitaria in sistemi integrati, - Monitoraggio della cura e della fertilizzazione del sistema ecologico degli alberi da frutto, - Monitoraggio degli elementi che riflettono la qualità del suolo, - Controllo delle erbacce. Servizi offerti - Allestire e mantenere frutteti e colture di fragole, more e ribes, - Creare e mantenere giardini, vicoli e prati, - Consulenze ortoculturali, - Analisi agrochimiche, - Analisi biochimiche. Modalità di erogazione dei servizi Fornitura di prodotti su misura, assistenza tecnica e consulenza. Concessioni, brevetti, patenti e licenze - Albicocche - 11 varieta’ registrate: Olimp; Excelsior; Dacia; Comandor; Favorit; Rareş; Carmela; Viorica; Valeria; Nicuşor; Adina. - Peach - 11 varieta’ registrate: Flacara; Splendid; Superba de toamna; Congres; Triumf; Victoria; Antonia; Amalia; Alexia; Eugen; Dida. - Nectarine - 2 varieta’ registrate: Tina; Mihaela Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Collaborazione con altre Istituzioni Romene: ASAS, ICDP, ISTI di Bucarest, OSIM, USAMV, l’Università BIOTERRA, ICPA di Bucarest, - Collaborazione con Istituti Internazionali: Centro di Ricerca Agronomica di Montpellier, Istituto di Coltivazioni Arboree di Bologna, Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di pomologia dell’Università di Davis California. Esperienze internazionali Collaborazione internazionale con Cina, Argentina, Spagna, Francia, Bulgaria, Cile e Usa. Vincita di competizioni internazionali come il Special Award 2002 di Toronto, Il grande premio tedesco per la pesca, presentato oltre 95 articoli scientifici per manifestazioni 173 7. SCHEDE DEI CENTRI all’estero, la partecipazione a 20 congressi e seminari internazionali e 10 esposizioni nazionali e internazionali, pubblicato oltre 10 libri, 3 brochure e 3 cataloghi. Università in Scienze Agricole e di Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca Dettagli sull’organizzazione Calea Manastur nr.3-5 Tel: 0264-596384 Fax: 0264-593792 Mail: [email protected] Anno di costituzione 1869 Istituti/imprese associate - Università di Agricoltura di Tirana, - Univerisità Boku di Vienna, - Accademia Gorki di Agricoltura, - Università di Toronto, - Accademia di Scienze Agricole e Forestali di Herei (Cina), - Università di Neuchatel, - Università di Bordeaux, Maison Alfort, Strasburgo, - Scuola Superiore di Agricoltura di Angers, - Università di Perugina, Bologna, Bari, Napoli, Teramo - Università di Brema, Stoccarda, Friburgo (vedi: http://www.usamvcluj.ro/en/html/international/partners.html). Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Agricoltura; Orticoltura; Zootecnica e biotecnologie;Veterinaria Linee di ricerca in corso - Controllo, miglioramento e ricostruzione della fertilità del suolo, - Uso sostenibile delle risorse del suolo, - Meccanizzazione tecnologica del lavoro agricolo, - Integrazione delle tecnologie per la protezione delle colture, assicurando la qualità del raccolto, - Miglioramento delle tecniche di estrazione, - Biotecnologie per migliorare l’orticoltura delle piante, - Nuove tecnologie nell’orticoltura delle piante, - Miglioramento genetico e di gestione delle risorse genetiche, - Biotecnologie di riproduzione degli animali. Servizi offerti - Formazione universitaria e post-laurea: studi accademici di lunga e breve durata, 174 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Master, - Elaborazione di ricerche e studi, - Progetti di mobilità internazionale per studenti e ricercatori. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Adesione al Programma Erasmus, Leonardo da Vinci dell’Unione Europea; Collaborazioni con accademie europee e strutture che si occupano di agricoltura; Creazione di relazioni con studenti altre università straniere: Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera. Esperienze internazionali Pubblicazioni internazionali su riviste del settore e partecipazione a conferenze e seminari internazionali Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca, ma in particolare aderendo allo svolgimento di progetti di ricerca internazionale ed europea, attraverso i seguenti finanziatori: CNCSIS, ANSTI, ASAS, World Bank, INCO Copernicus, NATO. Altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private e sponsorizzazioni. 175 7. SCHEDE DEI CENTRI 7.2. Aerospaziale Institutul National de Cercetari Aerospaziale “Elie Carafoli” (Istituto Nazionale di Ricerca Aerospaziale) Dettagli sull’organizzazione Bd. Iuliu Maniu Nr. 220 settore 6, Bucuresti, Romania Tel: (+40)-(21)-4 34.00.83 Fax: (+40)-(21)-434.00.82, [email protected] Anno di costituzione 1991 Istituti/imprese associate - SCRATCH Servizi alle PMI per la Collaborazione nella Ricerca Tecnica - CIRS Centro Internazionale di Ricerca Scientifica - Study Sphere Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Sviluppo di una ricerca di base volta a incrementare le conoscenze nel campo aerospaziale e aeronautico, in relazione all’aerodinamica, al volo e ai sistemi dinamici, alle strutture aerospaziali, all’aereoelasticità, alla resistenza dei materiali utilizzabili in attività aeronautiche e aerospaziali - Sviluppo della ricerca tecnologica applicata, per il successo delle tecnologie e dei materiali aerospaziali, delle attrezzature elettroniche in meccanica idraulica, dei modelli sperimentali nel settore aeronautico e aerospaziale, dei controlli di piani, attrezzature, piattaforme e stazioni aerospaziali. Servizi offerti - Svolgimento di attività associate al settore aeronautico ed aerospaziale: assistenza tecnica, consulenza, supporto scientifico e tecnico, test di esecuzione in relazione a particolari servizi, rilascio di certificati di qualità - Realizzazione di studi che contengono strategie, previsioni, valutazioni, attendibilità, accertamento dei velivoli e degli strumenti di volo - Svolgimento di attività di formazione professionale nell’ambito aereo: organizzazione di diplomi e attività di dottorato, di corsi educativi aerospaziali - Sviluppo di attività di ricerca con applicazione industriale, nei programmi aerei e aerospaziali. Certificazione di qualità Certificazione ISO 9001 Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - ICAS Consiglio Internazionale per le Scienze Aeronautiche 176 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - IMEKO Confederazione di Misurazione Internazionale - AIAA Istituto Americano di Aeronautica Esperienze internazionali L’affiliazione ad alcune importanti organizzazioni internazionali specializzate Institute for Space Sciences (Istituto delle Scienze Spaziali) Dettagli sull’organizzazione P.O.Box MG-23 Ro 077125, Bucharest-Magurele Phone: +(4021)457.44.71 Fax: +(4021)457.58.40 E-mail: [email protected]. Anno di costituzione 1990 Istituti/imprese associate - Istituto Aeronautica Spaziale di Bruxelles - Università Normale Hua-Zong di Wuhan - Università karlovo di Praga - Istituto di Fisica Atmosferica dell’Accademia Ceca - Istituto della Fisica Extraterrestre Max Plank di Berlino - Laboratorio delle Collisioni Atomiche e Molecolari dell’Università di Parigi Sud Orsay - Laboratorio Aime Cotton dell’Università di Parigi Sud Orsay - Dipartimento di matematica dell’Università di Cergy Pontoise - Dipartimento di fisica dell’Università di Bologna - Istituto di Tecnologie e Studio delle Radiazioni Extraterrestri di Bologna - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bologna e del Gran Sasso - Istituto della Ricerca Nucleare di Dubna - Istituto degli esperimenti fisici dell’Accademia Slovacca delle Scienze di Kosice - Università di Lund - Università Cantaya di Ankara - EMBRY - RIDDLE Università Aeronautica della Florida - Università di Pittsburgh, Dipartimento di fisica e astronomia. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca aerospaziale; Ricerca nell’ingegneria aerospaziale; Ricerca tecnologica avanzata sulla gravità, microgravità e le dinamiche spaziali. Linee di ricerca in corso - Nell’astrofisica e fisica teorica, nella cosmologia, nei raggi cosmici e nell’astrofisica nucleare, i principali ambiti tematici sono: fisica atomica e molecolare nello spazio 177 7. SCHEDE DEI CENTRI cosmico, sistemi dinamici, meccanismi di equilibrio statistico, fase di transizione e modelli solubili, modelli cosmologici standard e non, formazione ed evoluzione delle strutture cosmologiche, parametri cosmologici, topologia del campo magnetico, astrofisica nucleare - L’ingegneria aerospaziale in relazione alla percezione remota e alle tecnologie spaziali, allo sviluppo di tecniche di computazione e di trattamento nell’elaborazione dei dati dal satellite include quali aree di studio: creazione di dispositivi per l’acquisizione di dati a bordo, dispositivi di verifica precedenti al lancio, sviluppo di software - Nella ricerca gravitazionale sono previsti studi sui metodi teorici per la scoperta di strutture gravitazionali e spazio-temporali, ricerca avanzata e applicata per sensori inerziali sensibili, accelerometri dinamici e statistici e studio delle traiettorie degli oggetti cosmici. Servizi offerti Ricerche e studi nel settore aerospaziale, collaborazioni a progetti Modalità di erogazione dei servizi Rapporti, ricerche, organizzazione di seminari e conferenze Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali ROSA Agenzia Spaziale Romena; ESA Agenzia Spaziale Europea; NASA Amministrazione Nazionale Aeronautica e Spaziale; RAG Guida Aerospaziale Russa. Esperienze internazionali - Partecipazione a missioni spaziali internazionali (INTERBALL, CLUSTER, FAST, PLANCK, AM S, SPOrt) - Collaborazione ad esperimenti di fisica e astrofisica (MACRO, NOTTE-2, SLIM, OPERA, ANTARES, BRAHMS, LHC) - I ricercatori dell’Istituto hanno partecipato ad un piano di mobilità internazionale. Agentia Spatiala Romana (Agenzia Spaziale Romena) Dettagli sull’organizzazione - ROSA Headquarters 21-25 Mendeleev St. sector 1, 701681 Bucharest Tel. +40-21-3168722 Fax. +40-21-3128804 - ROSA Research Centre 220 Iuliu Maniu Blvd. 776194 Bucharest Tel. +40-21-4340079 Fax. +40-21-4340082 www.rosa.ro Anno di costituzione 1991 178 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Istituti/imprese associate Altre Agenzie Spaziali con cui collabora: ASI Agenzia Spaziale Italiana BNSC Centro Spaziale Nazionale Britannico COSPAR Comitato sulla Ricerca Spaziale CSA Agenzia Spaziale Canadese NASA Amministrazione Nazionale Aeronautica e Spaziale CNES Centro Nazionale di Studi Spaziali Istituto di Ricerca Spaziale Danese Dipartimento di Ricerca Aerospaziale Tedesco ESA Agenzia Spaziale Europea Agenzia Spaziale Spagnola ASA Agenzia Spaziale Austriaca NASDA Agenzia Spaziale Giapponese Agenzia Spaziale Norvegese CERT Centro Studi e di Ricerca di Tolosa DLR Dipartimento di Ricerca Aerospaziale Tedesca IKI Istituto di Ricerca Spaziale Russo. Istituti con cui collabora: Istituto Internazionale di Scienze Spaziali LaNLR Laboratorio Aerospaziale Nazionale Olandese SSC Cooperazione Spaziale Svedese Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Aerospaziali Istituto per le Scienze Spaziali Istituto Nazionale di Ricerca Aerospaziale "Elie Carafoli" Istituto Astronomico Istituto di Geodinamica Laboratorio di Ricerca Gravitazionale Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Politecnico dell’Università di Bucarest Istituo Nazionale di Metereologia e Idrologia CRUTA Institute of Optoelectronics - Remote Sensing Department Istituto sui Fluidi Complessi Laboratorio dei Fluidi Magnetici Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo di Microtecnologie Istituto Nazionale per le Bio-Tecnologie Byodinamics Centro UNESCO. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - coordinare la ricerca nazionale spaziale e l’applicazione dei programmi in materia - promuovere lo sviluppo spaziale - 179 7. SCHEDE DEI CENTRI - rappresentare il governo romeno nella cooperazione spaziale internazionale - sviluppare progetti specifici orientati alla ricerca. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Agenzia Spaziale Europea - Comitato delle NU sull’uso pacifico dello spazio cosmico - Rappresentante Nazionale del COSPAR - Rete dei Centri di Ricerca e di Educazione in Europa Centrale, Orientale e Sud Orientale - Membro del Forum delle Agenzie Spaziali - Accordi Bilaterali di Cooperazione con l’Italia, la Bulgaria e l’Ucraina. Esperienze internazionali Collaborazioni nella realizzazione di progetti con altri Istituti ed enti operanti nel settore aerospaziale su scala internazionale, stipulazione di accordi bilaterali con altri stati e appartenenza a un network internazionale per lo scambio di informazioni nel settore. Universitatea Politehnica Bucuresti – Facultatea de Ingineria Aerospatiala (Università Politecnico di Bucarest, Facoltà di Ingegneria Aerospaziale) Dettagli sull’organizzazione Str. Polizu nr. 1-7 settore 1, 011061, Bucarest Telefon: +4021-402 38 14 E-mail: [email protected]. Anno di costituzione 1971 Istituti/imprese associate CESAER Conferenza delle Scuole Europee per la Ricerca e l’Insegnamento dell’Ingegneria Avanzata; EUA Associazione delle Università Europee; AUF Agenzia Universitaria Francofona. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Costruzioni Aerospaziali; Sistemi a propulsione; Strumenti e attrezzature di bordo Linee di ricerca in corso - Dinamiche di computazione dei fluidi - Aerodinamiche industriali - Dinamiche di volo e di stabilità - Aeroelasticità e interazione della struttura fluida - Miglioramento dei motori dei jet. Servizi offerti Insegnamento e ricerca nel settore aerospaziale Modalità di erogazione dei servizi 180 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Corsi di insegnamento, pubblicazioni, seminari Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Fa parte della comunità accademica internazionale, con l’intento di accrescere valori morali, educativi, scientifici e culturali. Intrattiene collaborazioni con ben 74 università di 27 stati d’Europa, America, Asia ed Africa. 181 7. SCHEDE DEI CENTRI 7.3. Biotecnologie Istituto di Ricerca Biologica Cluj-Napoca Dettagli sull’organizzazione Repubblicii 48 3400 Cluj-Napoca Tel/fax: +40 64191238 Mail: [email protected] Anno di costituzione 1958 Istituti/imprese associate - Istituto Nazionale di Scienze Biologiche, - Agenzie di Scienza, Tecnologia e Innovazione con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca di base della tassonomia di piante e animali; Ricerca di base in ecologia e fisiologia Linee di ricerca in corso - Biologia del suolo (studi faunistici, tassonomici ed ecologici sul suolo, uso della fauna del suolo nel biomonitoraggio e biorimedio degli ecosistemi) - Entomologia (studi faunistici ed ecologici, evoluzione dei filogeni, comportamento degli insetti) - Microbiologia, enzimologia, ecologia del suolo, dei sedimenti, - Biorimedi tecnologici dei suoli, - Tassonomia di gruppi di alghe e struttura delle comunità delle alghe, - Biologia molecolare, - Aspeti biochimici e fisiologici, - Fitosociologia ed ecologia delle piante Servizi offerti Ricerca e studio, Partecipazione a progetti Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Svolgimento di progetti a livello nazionale: ricerca faunistica e zoogeografica carpatica, relazioni endocrine-immunità in mammiferi e uccelli. Istituto di ricerca e organizzazione silvica di Voluntari Dettagli sull’organizzazione Sos. Stefanesti 128 O77190 Voluntari 182 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Judetul Ilfov, ROMANIA Tel: (021) 350 32 38...350 32 44 Tel/Fax: (021) 350 32 45 [email protected], www.icas.ro Anno di costituzione 1933 Istituti/imprese associate L’ICAS è membro IUFRO (International Union of Forest Research Organizations), EFI (European Forest Institute), IPGRI (International Plant Genetic Resources Institute), ISTA (International Seed Testing Association) si EARSeL (European Association of Teledetection Laboratory). Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Ricerca scientifica: include più sottosettori: organizzazione delle foreste, ecologia forestiera, genetica forestiera, meccanizzazione dei lavori silvici, monitoraggio e protezione delle foreste, risorse cinegetiche. - Progettazione: si occupa della progettazione tecnologica e degli investimenti. - Produzione: fa riferimento alla gestione delle basi sperimentali e alla valorizzazione della produzione. Servizi offerti - Ricerca fondamentale e applicata in settori specifici d’attività: - Genetica - Ecologia - Biodiversità - Silvicoltura - Entomologia - Fitopatologia - Cinegetica - Assistenza tecnica riguardo: - Applicazione dei risultati della ricerca in produzione, per settori d’attività specifici - Soluzione operativa dei problemi del settore silvico - Consulenza per problemi specifici del settore silvico - Elaborazione di strategie, norme tecniche e istruzioni per il settore silvico - Elaborazione di studi di impatto e bilanci ambientali - Elaborazione di progetti relativi ai lavori di investimento - Misurazioni topografiche - Pubblicazioni e lavori grafici su internet - Documentazioni tecniche per ottenere finanziamenti SAPARD, PHARE, Banca Mondiale, BERD. Descrizioni e commenti L’ICAS è un ente pubblico di interesse nazionale, specializzato in ricerca e 183 7. SCHEDE DEI CENTRI implementazione di nuove tecnologie nel settore silvico pubblico e privato, con l’obiettivo di assicurare la gestione durevole delle foreste romene. 184 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 7.4. Chimica Istituto di Chimica e fisica I.G. MURGULESCU Dettagli sull’organizzazione 202 Splaiul Independentei St. P.O.Box 194 060021 Bucharest - 12, Romania www.icf.ro Anno di costituzione 1963 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Struttura delle molecole; Termodinamica; Kinetica; Catalisi; Elettrochimica e corrosione; Scienza dei materiali ossidati; Chimica suvramolecolare e processi interfasi. Linee di ricerca in corso Attualmente, nell’istituto si svolgono 9 programmi e 22 progetti, in 10 laboratori. Numero e qualifica del personale impiegato Ricercatori: 39; Ricercatori assistenti: 41; Staff ausiliario: 21; Staff tecnico: 56. Concessioni, brevetti, patenti e licenze Ha ottenuto 2 patenti e 6 premi dell’Accademia Romena. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’istituto ha organizzato eventi scientifici nazionali e ha concluso numerosi accordi internazionali scientifici. Esperienze internazionali - RILEVANTI ESPERIENZE INTERNAZIONALI: I ricercatori dell’istituto hanno pubblicato fin adesso un numero importante di articoli e studi sia su riviste internazionale ISI che su riviste dell’Accademia Romena o su altri tipi di pubblicazioni. Hanno partecipato o sono invitati a partecipare a diverse conferenze: - 13th International Conference of Physical Chemistry, Bucarest, Romania - The 5th "International Conference on Sol-Gel Materials: Research, Technology, Applications", Krakow - Electronic Structures: Principles and Applications (ESPA 8), Palma de Mallorca, Spain - 9th International Conference on Fundamental and applied aspects of Phisical chemistry, Belgrad - 6th World Congress on Oxidation Catalysis, Lille, France. Descrizioni e commenti 185 7. SCHEDE DEI CENTRI L’Istituto per chimica fisica è infatti l’ex Centro di ricerca chimica dell’Academia Romena. Ha preso il nome poi dal Professore Murgulescu, che ha avuto un contributo importantissimo allo sviluppo e all’organizzazione dell’istituto. Il professore è il fondatore della scuola moderna di fisica chimica. ZECASIN SA Dettagli sull’organizzazione Splaiul Independentei nr. 202 settore 6, Bucarest Tel: +40 213163448 Fax: +40 213125241 Mail: [email protected] Istituti/imprese associate - Università Politecnica di Bucarest, - Università Bucarest, - Università Petrol di Ploiesti - Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca, - Istituto di Fisica Atomica di Magurele, - Istituto di Chimica e Fisica, - INCD ECOIND, - ICECHIM Bucarest, - ICDEAPA Galati, - Rompetrol, - Petrom-Omv, - OVM ICCPET, - ICSI Ramnicu Valcea Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca, sviluppo, consulenza; Prodotti chimici e petrolchimici; Biotecnologie; Test, analisi Linee di ricerca in corso CEEX 123/2007–ROMBIV; Progetto Soivin; Progetto 51069/2007- TVDVIC Servizi offerti Analisi e test: analisi fisiche, analisi fisico-chimiche, metodi spettofotometrici Concessioni, brevetti, patenti e licenze Processo per ottenere idrocarburi liquidi. 186 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 7.5. Energia COMOTI National Research Development Institute for Gas Turbines (Istituto per Ricerca & Sviluppo Nazionale di Turbine a Gas) Dettagli sull’organizzazione 220 D Iuliu Maniu Bd. sector 6, cod 061126, OP 76, CP174 Bucharest, Romania [email protected] Anno di costituzione 1985 Istituti/imprese associate - General Electric - USA, NUOVO PIGNONE - G.H.H. RAND, M.T.U. AEROENGINES, DLR - Istituto Tedesco Spaziale e dell’Aviazione - SNECMA, - AIRBUS-F, ONERA, VIBRATEC. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Specializzata nello sviluppo e nell’integrazione della ricerca scientifica, del design tecnologico, manifatturiero, delle sperimentazioni, dei test di verifica - Qualificata nel trasferimento tecnologico ed innovativo nel campo dei motori a turbina per l’aviazione, macchine industriali con turbina a gas e macchine a lama ad alta velocità - Verifica l’alta affidabilità di prodotti industriali: apparecchiature potenti, apparecchi a compressione elettrica o con turbina a gas naturale e gruppi di turbine a gas. Linee di ricerca in corso - Motori aerei turbo - Uso dell’energia con efficienza (attraverso lo studio di unità termiche cogenerative) - Protezione e pulizia dell’ambiente (attraverso un uso delle risorse naturali ecologico, razionale ed efficiente; nuove tecnologie e attrezzature per proteggere e tenere pulito l’ambiente) - Prodotti speciali (prodotti di difesa e servizi, riduzione del rumore). Servizi offerti Risponde alle esigenze della clientela in relazione all’ambito manifatturiero, di assistenza tecnica, assemblaggio, revisione e riparazione di: 1. motori con turbina a gas industriali e per l’aviazione; 2. compressori ad aria centrifuga elettrici con un flusso di 25.000 Nm³/h; 3. ventilatori ad aria centrifuga elettrici, con un flusso di 10.000 Nm³/h; 4. apparecchi cogenerativi – generatori aturbina elettrica, funzionanti a gas metano, con 187 7. SCHEDE DEI CENTRI una potenza superiore a 10 MW; 5. macchine a lama ad alta velocità. Concessioni, brevetti, patenti e licenze - CCAE 21-300, Centrifugal air compressor - GTE 1800, 2 x ST 18 cogenerative plant - GTE 2000,2 x AI 20 cogenerative plant - GTC 1000,Natural gas supercharger set - ECG 7-250,Natural gas centrifugal compressor - ESC 3,Centrifugal air blower - ESC 5,Centrifugal air blower - ESC 10, Centrifugal air blower - 31 patenti per invenzioni e 10 patenti di applicazione registrate allOSIM - Medaglia d’oro per 6 invenzioni a Eureka ’98_“ L’Installazione per ottenere aria compressa” - Medaglia d’argento per 3 invenzioni a Eureka ’99_“Camera di combustione per la sperimentazione di installazioni” - Medaglia di bronzo per 7 invenzioni alla fiera internazionale delle invenzioni di Londra 2000_“Compressore centrifugo con multipli compatti”. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - A livello nazionale ha partecipato ai seguenti programmi: - Programma 4 del Piano Nazionale per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione II, - Programma di Ricerca d’Eccellenza, - Programma nucleare 2003-2005, - Programma aerospaziale (Terra-Marte analogia nei criteri per i veicoli atmosferici) - A livello internazionale nei seguenti ambiti: - Progetto Europeo per lo sviluppo di silenziatori, - Programma di Ricerca per compressori a centrifuga, - Sviluppo di nuove metodologie per la protezione degli alimentatori dei jet, - Sviluppo dell’efficienza delle turbine a gas per motori a turbina industriali, - Calcolo del rumore dei jet coassiali. Esperienze internazionali Ha conseguito un numero rilevante di medaglie e di diplomi ad esposizioni internazionali tenutesi a Ginevra e Bruxelles, inoltre ha partecipato allo sviluppo di ben 7 progetti europei con grandi imprese all’interno dei Programmi PC V e PC VI. S.C. Electrica S.A. Dettagli sull’organizzazione Str. Grigore Alexandrescu settore 1, Bucarest Tel: +40 212085999 Fax: +40 212085998 188 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Anno di costituzione 1921 Istituti/imprese associate - RWE Germania, - Union Fenosa Spagna, - Partner per i servizi: SISE, - Partner per la distribuzione: ABB, Alstom, Siemens, Schneider, 3M, Electrputere, Eximprod, Power Sistems, Pirelli, IPROEB, Electroceramica, TMD Filiasi, ICME, CELPI - Partenr per la comunicazione: Mobifon, RCS, RDS, Mitel, - Partenr per l’informazione: SAP, IBM, MICROSOFT, ERSI. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Fornitura di elettricità Servizi offerti - Sviluppo dei sistemi tecnologici di distribuzione, comunicazione e informazione, - Erogazione di elettricità ai clienti, - Servizi di installazione, design e consulenza, - Riparazione di attrezzature elettriche Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Partecipazione al Programma di Gestione Energetica per l”Europa Centrale e Orientale, - Partecipazione nella creazione del Mercato Elettrico Regionale del Sud-Est Europa, - EURELECTRIC - L’Unione delle Industrie elettriche, - CIGRE - Consiglio Internazionale dei Sistemi Elettrici ad alto voltaggio, - CNR CMe - Comitato Nazionale Romeno del Consiglio Mondiale Elettrico, - ECEEE - Consiglio Europeo per l’Efficienza Energetica Esperienze internazionali Partecipazione a progetti internazionali: PHARE, TELMARK Fonti di finanziamento Attraverso la partecipazione a progetti finanziati dall’Unione Europea, dai guadagni della compagnia. Interesse per collaborazioni con partner esteri Per attrarre capitale e trasferire tecnologie moderne e pratiche nell’ambito dei servizi energetici, dell’informatica, con l’intento di diversificare l’attività di portafoglio. Institutul National de Cercetare-Dezvoltate pentru Tehnologii Criogenie si Izotopice Valcea (Istituto Nazionale di R&S delle tecnologie criogeniche e isotopiche) Dettagli sull’organizzazione 189 7. SCHEDE DEI CENTRI Strada Uzinei nr.4 Cod:240050 Tel: 0250/732744 Fax: 0250/732746 E-Mail: [email protected] Anno di costituzione 1970 Istituti/imprese associate - Autorità Romena per le Attività Nucleari; - Unione Generale degli Industriali di Romania - UGIR-1903; - Società Europea di Fisica; - Società Romena di Fisica; - Istituto Internazionale di Refrigerazione di Parigi; - Sociatà per le Analisi di Rischio d’Europa; - Società Romena per la Saldatura; - Camera di Commercio e dell’Industria di Romania. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Tecnologie fisiche ed isotopiche, - Processi e attrezzature a bassa temperatura, - Analisi isotopiche, dei gas puri, delle misture di gas e degli elementi di soluzioni acquose, - Separazione degli isotopi ad idrogeno, - Tecnologie criogeniche ed attrezzature, - Metodi d’analisi, - Gestione e produzione di servizi. Linee di ricerca in corso - Ricerche per ottenere la separazione dell’0 18 usando un processo di distillazione, - Ottimizzazione nella separazione dell’acqua pesante, - Monitoraggio delle aree idrologiche usando metodi tecnologici isotopici, - Misurazione analitica per la determinazione della concentrazione isotopica, - Metodi di computo per le dinamiche dei gas, - Studio sulla permeabilità degli isotopi ad idrogeno nelle strutture composte di Pd, - Metodi e attrezzature per le analisi isotopiche, - Spettometrie di massa. Servizi offerti - Analisi fisico-chimiche di solidi e liquidi - Controllo della qualità dell’aria per la conservazione di pacchetto di latte in polvere, - Analisi di misture di gas e gas puri, - Controllo isotopico dell’Acqua pesante, - Analisi medie basate sull’uso di cromatografi di massa per gas e rilevatori di massa, 190 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Pulizia dei cilindri, - Ispezioni ISCIR, - Analisi dei gas secondo l’ISO 9001 nei laboratori RENAR. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali - Cooperazione nazionale con: Istituto di Chimica Fisica “I.G. Murgulescu” dell’Accademia di Romania, Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo di Cluj-Napoca, Istituto Nazionale di Fisica e Ingegneria Nucleare “Horia Hulubei”, Università di Potesti, INVEST Cernavoda; - Cooperazione internazionale con: Istituto di Scienze Nucleari VINCA di Belgrado, L’Istituto Josef Stefan di Lubiana, Istituto Metrologico Gustavo Colonnetti di Torino, Istituto Internazionale di Refrigerazione di Parigi, Centro di Ricerca Nucleare Belga di Mol, Università di Antwerp, L’Istituto di scienze Materiali e dei Processi di Ingegneria di Odeillo. Esperienze internazionali Organizzazione di conferenze internazionali, come la quella del 29-31 ottobre 2008 per il Progresso in Criogenia e separazione Isotopica. Istituto di Ricerca e Modernizzazione Energetica SPA Dettagli sull’organizzazione Bd. Energeticienilor 8 032092 Bucarest settore 3 Tel: +40 213465241 Fax: +40 213465310 Mail: [email protected]. Anno di costituzione 1960 Istituti/imprese associate - Comitato Romeno Nazionale del Consiglio Mondiale Energetico, - Comitato Romeno Nazionale del Consiglio Internazionale sui Sistemi Elettrici Larghi, - Consiglio Internazionale sui Sistemi Elettrici Larghi, - Sezione Romena dell’Associazione Europea per l’Energia Eolica, - Istituto Romeno per lo Sviluppo degli Studi Associati in Energia, - Centro per la Promozione dell’Energia Pulita ed Efficiente in Romania, - Associazione Romena per le Politiche Energetiche, - Associazione Romena per l’Esaminazione non Distruttiva, - Associazione Romena dei Lavoratori nel Campo della Ricerca e del Design, - Associazione Romena dei Lavoratori nell’Energia. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento 191 7. SCHEDE DEI CENTRI Efficienza energetica, Ambiente energetico, Risorse energetiche rinnovabili (vento, solare, biomasse, biocombustibili), Materiali pesanti, Test di attrezzature pesanti, Strategie energetiche e sviluppo del mercato energetico, Generazione, trasmissione e distribuzione di processi elettrici classici e non convenzionali. Linee di ricerca in corso - Sviluppo di tecnologie per l’implementazione delle risorse energetiche rinnovabili: solare, eolica, geotermica, idrica, biomasse, - Sviluppo di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica nei settori industriale, residenziale e del terzo settore, - Sviluppo di nuovi modelli e di attrezzature per test speciali, - Sviluppo di tecnologie e algoritmi per diagnosi online e offline, - Creazione di programmi informatici e database. Servizi offerti - Applicazione di patenti per nuovi materiali, - Servizi di ricerca, - Servizi I&T per il settore energetico, - Soluzioni e consultazioni per le risorse energetiche rinnovabili, - Servizi di ingegneria per le attrezzature termoenergetiche, - Servizi di ingegneria per trasformatori ad alta potenza, - Perizie di attrezzature per la commutazione ad alto voltaggio, - Servizi di ingegneria nel settore idrico, - Servizi di protezione ambientale nel settore energetico, - Servizi di efficienza energetica. - Modalità di erogazione dei servizi Consegna di studi, consulenze e perizie, assistenza tecnica Certificazione di qualità - Certificazioni SRAC e IQnet in accordo con ISO 9001, no. 308, ISO nr. 1703 e OHSAS 18001 nr 794, per ricerca e sviluppo, ingegneria, esperti, diagnosi, consulenze e documentazione informata in potere termico, idrico, energia elettrica, protezione ambientale, automazione; - Accreditamento RENAR in accordo con ISO 17025, nel campo dei materiali metallici e chimici, dei combustibili solidi e fluidi, parametri e performance per le installazioni termiche ed elettriche; - Autorizzazione ISCIR no. ICPTC1,4,10/TIPA,C?1,2,3/2033 per l’installazione, l’assemblaggio e la riparazione di boiler, - Autorizzazione ISCIR no. ICPTC2/TIPA,B/1279,1280 per boiler, impianti di condizionamento industriali, - Autorizzazione ISCIR no. ICPTCR5/TIPA,B,E,F/276,188,258,209 per esami indistruttibili e no. ICPTCR14/TIPA/172 per esami distruttivi, 192 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Autorizzazione ARCE no.8, per complesse valutazioni – classe C, - Certificato rilasciato dal Ministero del lavoro e della Solidarietà Sociale, che riconosce le competenze per svolgere determinazioni ambientali, bio tossicologiche e microclimatiche per i luoghi di lavoro. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Partecipazione e comitati nazionali che appartengono a organizzazioni internazionali nel settore energetico e ad associazioni nazionali del settore 193 7. SCHEDE DEI CENTRI 7.6. Meccatronica Politecnico di Bucarest, Facoltà di Ingegneria Elettrica Dettagli sull’organizzazione Splaiul Independentei, nr. 313 settore 6, Bucarest Tel: +40214029125 Fax: +40214029171 Email: [email protected]. Anno di costituzione 1921 Istituti/imprese associate - CESAER Conferenza delle Scuole Europee per la Ricerca e l’Istruzione dell’Ingegneria Avanzata, - EUA Associazione delle Università Europee, - AUF Agenzia Universitaria Francofona. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Progettazione di calcolatori e trasformatori elettrici, - Perizie per il funzionamento, la costruzione e la durata di motori e trasformatori elettrici utilizzati nell’industria, - Studi e soluzioni per dispositivi elettrici e macchine elettriche speciali, - Controllo sensori, algoritmi complessi di controllo, linguaggi di controllo macchina, - Ottimizzazione di strutture elettromagnetiche per la sperimentazione numerica. Linee di ricerca in corso CEEX-168-SISTEOL; PNCDI2-21-075-SHIELDS. Servizi offerti Formazione universitaria e post-laurea;Ricerca e studio; Consulenze e perizie; Progettazione tecnica. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e studio, laboratori settoriali. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Collaborazioni con università europee con accordi bilaterali. Partecipazione alle reti di mobilità (ERASMUS, Leonardo da Vinci, Mundus). Fonti di finanziamento L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca, dagli enti responsabili dei progetti per i quali collaborano, altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie e donazioni private. 194 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Facoltà di Ingegneria Elettrica e di Scienze Informatiche di Suceava Dettagli sull’organizzazione Str. Universitatii nr.13 720229 Suceava Tel/Fax: +40 230524801 Anno di costituzione 1992 Istituti/imprese associate Con altre Università Europee che operano nel medesimo settore Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Motori lineari, - Diagnosi degli errori nella trasformazione e rotazione delle macchine elettroniche, - Gestione numerica dei sistemi di guida elettrica, - Modulazione nel campo elettromagnetico, - Sistemi elettronici digitali e analogici, - Sistemi di controllo vettoriale nelle macchine elettriche, - Sistemi per monitoraggi automatici di processi. Linee di ricerca in corso - Motori solari e eliotropi autonomi per installazioni solari, - Micromotori elettrici speciali, - Motori a induzione lineare a bassa velocità, - Ricerca in relazione ai fattori climatici e meteorologici, - Trasmissione dei dati, - Sistemi di ingegneria del software, - Sintesi e riconoscimento dei segnali vocali, - Compatibilità elettromagnetica, - Processi di segnale digitale, - Sistemi di vista artificiale per robot industriali. Servizi offerti Formazione universitaria e post-laurea,Ricerca e studio. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, svolgimento di progetti di ricerca e di mobilità, seminari. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Adesione al Programma Erasmus, Tempus e eCASME; Collaborazioni con altre università europee attraverso lo sviluppo di progetti come il progetto INDEED e TWEEN. Esperienze internazionali Realizzazione di Seminari a livello internazionale, come il seminario internazionale di robotica o quello di ingegneria elettrica e dei convertitori energetici. 195 7. SCHEDE DEI CENTRI L’università riceve fondi pubblici attraverso il Ministero dell’Educazione e della Ricerca, altre fonti di finanziamento derivano da tasse universitarie, donazioni private. Istituto di Magurele per la fisica dei laser, del plasma e delle radiazioni Dettagli sull’organizzazione 105 bis Atomistilor Street Bucharest-Magurele P.O. Box MG-7, code 077125, Romania [email protected] www.alpha2.infim.ro Anno di costituzione 1977 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Svolge attività di ricerca in fisica del laser, fisica del plasma, fisica delle rase degli elettroni e fisica dello spazio cosmico. Servizi offerti Attività di ricerca fondamentale ed applicata in sei settori della fisica: - Dipartimento laser - Laboratorio di stato solido degli elettroni - Laboratorio di fisica del plasma a bassa temperatura - Laboratorio di fisica del plasma e di fusione nucleare - Laboratorio di acceleratori elettronici. Descrizioni e commenti L’istituto fa parte del gruppo dell’ Istituto Nazionale di Ricerca Sviluppo di Bucarest, che assieme agli altri istituti di ricerca in altri settori della fisica (Istituto di Fisica Atomica) e alla Facoltà di Fisica formano uno dei maggiori centri di ricerca in Romania, a Bucarest Magurele. Universita’ Alexandru Ioan Cuza, Facolta’ di Fisica Dettagli sull’organizzazione B-dul Carol I, Nr. 11 RO-700506 – Iaşi www.phys.uaic.ro 196 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA [email protected] Anno di costituzione 1962 Istituti/imprese associate Negli ultimi anni, la facoltà ha svolto progetti di ricerca comuni assieme ai collettivi di prestigio di Francia, Germania, Anglia, Olanda, Austria, Giappone, SUA, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Spania, Belgia, Swizera, Bulgaria e Repubblica Moldova. I progetti perseguono sia la ricerca scientifica fondamentale che quella apperta per applicazioni in vari settori interdisciplinari. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Fisica, fisica medicale, biofisica, fisica informatica, fisica tecnologica. Linee di ricerca in corso Ricerche su magnetismo e materiali magnetici, fenomeno di trasporto in semiconduttori, materiali isolanti, optica e spettroscopia, sistemi fisici organizzati, fisica teoretica, biofisica, fisica medicale. Linee di ricerca future La facoltà organizzerà a ottobre 2008 un workshop internazionale per gli studenti in fisica, su ricerca fondamentale ed applicata. Numero e qualifica del personale impiegato 62 professori Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali La facoltà di fisica di Iasi organizza ogni anno diverse conferenze e incontri per professori, studiosi e studenti in fisica. Esperienze internazionali Annualmente, più del 20% dei professori e personale di specialità realizzano stage di documentazione e ricerca presso le università europene, ma anche di SUA, Asia e Australia. Gli studenti a master hanno borse postdottorali o sono assunti come studiosi per un perido limitato. Un numero considervole dei professori e del personale di specialità partecipa a diverse manifestazioni scientifiche internazionali, o occupano posizioni di professori invitati presso università di prestigio di Francia, Anglia, SUA, Giappone e Canada. Descrizioni e commenti La facoltà di Fisica dell’Università di Iasi è conosciuta e riconosciuta tanto nel paese che all’estero per i programmi d’insegnamento e ricerca che svolge e non l’ultimo, per la qualità dei suoi assolventi. Gli assolventi hanno la possibilità di professare come fisici, 197 7. SCHEDE DEI CENTRI professori, ricercatori, bio-fisici, fisici medicali, ingegneri fisici. All’interno della facoltà funzionano 2 centri di ricerca certificati, in permanente contatto con il mondo scientifico mondiale. I finanziamenti europei hanno permesso la dotazione dei laboratori a un livello che corrisponda alle richieste attuali. Universita’ di Bucarest, Facolta’ di Fisica Dettagli sull’organizzazione Str. Atomistilor, nr. 405 Magurele, Jud. Ilfov www.fizica.unibuc.ro [email protected] Anno di costituzione 1862 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Insegnamento e Ricerca-sviluppo nei settori: - Materiali e dispositivi elettronici e optoelettronici - Materiali polimeri, mesofasi e metodi non convenzionali di protezione dell’ambiente - Nanoscienze – fonti alternativi di energia - 3nano-sae – alternative energy sources - Materia nucleare in condizioni estremi - Fisica atomica e astrofisica - Biofisica molecolare. Servizi offerti Insegnamento, Ricerca-sviluppo Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali La facoltà è iscritta nel programma di mobilità europea ERASMUS. Partecipa o organizza diversi corsi d’estate, dedicate ai professori, ricercatori e studenti. Ci sono accordi bilaterali con: - Istituto Unificato di Ricerche Nucleari – Dubna - CERN, Geneva - Università Parigi XI – Orsay e Parigi VI - Istituto AMOLF – Amsterdam - Università Politecnica di Torino e Catania - Università Libera di Brusseles - Università Hampton – SUA 198 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Laboratorio Nazionale Brookhaven, SUA, ecc. Esperienze internazionali La facoltà svolge contratti di ricerca internazionale, all’interno dei programmi TEMPUS, COST, PAHRE, FP5, FP6, ma anche collaborazioni individuali di certi professori. Descrizioni e commenti Studi superiori di fisica hanno avuto inizio nel 1864. Dal 1974 funziona però la Facoltà di Fisica, accanto all’Istituto Centrale di Fisica, sulla Piataforma Nazionale di Fisica, a Magurele. Universita’ tecnica Gheorghe Asachi, Facolta’ di Elettronica e Telecomunicazioni Dettagli sull’organizzazione Bd. Carol I nr.11 Iasi, Cod postal 700506 www.etc.tuiasi.ro [email protected] Anno di costituzione 1990 Istituti/imprese associate Organizza un corso “Metodi avanzati di lavorazione dei segnali”, in collaborazione all’Istituto di Microtecnologia dell’Università Neuchatel (Swizera). Settori di intervento Base dell’elettronica, elettronica applicata e sistemi intelligenti, telecomunicazioni e matematica. Linee di ricerca in corso All’interno della facoltà attivano 5 centri di ricerca riconosciuti a livello nazioanle e internazionale, accreditati CNCSIS: - CERFS – centro di eccellenza per educazione e ricerca in sistemi fuzzy, sistemi intelligenti e ingegneria biomedicale - CEP – gruppo di ricerca per elettronica di potere - COSEN – collettivo di circuiti e sistemi elettronici non lineari - TELECOM – gruppo di ricerca in telecomunizioni - MODSIMNANO – centro di ricerca per modellazione e simulazione in nanoelettronica. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali La facoltà partecipa al programma comunitario SOCRATES. Esperienze internazionali 199 7. SCHEDE DEI CENTRI Numerose pubblicazioni su riviste ISI. Partecipazione a manifestazioni scientifiche: - 5th European Conference on Intelligent Systems and Technologies - International Symposium on Signals, Circuits, and Systems - European Mars and Planetary Convention - Simposio anniversario del Seminario "Gr. C. Moisil" - Primo premio vinto da un squadra formata da 3 studenti della facoltà al concorso di progettazione di microcontroller, organizzato da “Continental - Siemens VDO Iasi”. Descrizioni e commenti L’attività di ricerca all’interno della facoltà di electrotehnica e telecomunicazioni si svolge piuttosto attraverso i programmi nazionali finanziati dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (CEEX, PNCDI), dal Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica dell’Insegnamento Universitario (CNCSIS), ma anche attraverso programmi internazionali finanziati dalla Commissione Europea o dalla Banca Mondiale. Universita’ Politecnica di Bucarest, Facolta’ di elettronica, Telecomunicazioni e Tecnologia delle Informazioni. Dettagli sull’organizzazione B-dul Iuliu Maniu 1-3 cod postal 061071 sector 6, Bucuresti Local Leu, corp A, et.1 [email protected], www.electronica.pub.ro. Anno di costituzione 1920 Istituti/imprese associate La facoltà collabora tra l’altro con università straniere, ad esempio il prestigioso Istituto Nazionale di Telecomunicazioni di Parigi o l’Istituto Politecnico Federale di Lausanne. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento I principali settori in cui la facoltà offre preparazione sono: elettronica applicata, telecomunicazioni, dispositivi, circuiti e macchine elettroniche, tecnologia e fiabilità, fisica. Per quanto riguarda la ricerca, ci sono alcune direzioni principali che la facoltà persegue: microprocesori e mcirocomputer, progettazione di circuiti VLSI, dispositivi e circuiti elettronici, sistemi di microondi e fibra ottica, lavorazione digitale dei segnali, progettazione di sistemi eletronici assistita dal computer, hardware e software per acquisti dati, reti e sistemi di telecomunicazioni e trasmissioni dati, sistemi logici 200 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA programmabili intelligenza artificiale, qualità e fiabilità. Servizi offerti Formazione universitaria in Elettronica e telecomunicazioni; Computer e tecnologia dell’informazione; Ingegneria economica. Ricerca e sviluppo. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali La facoltà è inclusa nel programma di mobilità universitaria ERASMUS. Ci sono accordi bilaterali con università di Austria, Anglia, Belgia, Canada, Cina, Congo, Danemarca, Egitto, Swizera, Francia, Germania, Grecia, Italia, Giappone, Olanda, Portogallo, USA e molti altri paesi. L’Università è membro CESAER (Conference of European Schools for Advanced Engineering Education and Research) dal 2002. Descrizioni e commenti La facoltà di Elettronica, Telecomunicazioni e Tecnologia dell’Informazione offre preparazione universitari in settori diventati lo sostegno della società informazionale e il motore principale dietro la crescità economica mondiale. Politecnico di Timisoara, Facolta’ di Elettronica e telecomunicazioni Dettagli sull’organizzazione Bd. Vasile Parvan, nr. 2, 300223, Timisoara, Romania www.etc.upc.ro [email protected] Anno di costituzione 1970 Istituti/imprese associate Gli studenti possono effettuare tirocini (con vere possibilità poi di assunzione) presso le aziende di profilo della provincia: Alcatel, Siemens-VDO, Katherein, Romtelecom, Luxten, Solectron, Connex, Orange, BRD, Dacia, Saft Power Systems, ecc. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ci sono tre settori principali di studio: Elettronica Applicata, Telecomunicazioni e Tecnologia Audio-Video e Multimedia. Linee di ricerca in corso L’attività di ricerca si fa nei tre dipartimenti della facoltà: - Elettronica applicata – elettronica industriale e roboti, circuiti itegrati analogici e digitali, applicazioni DSP 201 7. SCHEDE DEI CENTRI - Comunicazioni – lavorazione dei seganli, dei segnali e delle tecnologie multimedia, elettronica medicale, radiocomunicazioni - Misure e elettronica ottica – strumentazione elettronica, sistemi dedicati alla lavorazione dei segnali Presso la facoltà funzionano anche centri di ricerca, uno di loro è "Istituto Kathrein dell’Università Politecnica di Timisoara" (IK-UPT). Servizi offerti La Facoltà di Elettronica e Telecomunicazioni forma specialisti in ingegneria e ricerca per i due settori (elettronica e telecomunicazioni). Un’attenzione apparte si da all’informatica applicata. La facoltà organizza programmi post-universitari per specialisti che lavorano in ricerca, industria, insegnamento. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali La Facoltà di Elettronica e Telecomunicazioni assieme al suo personale, è molto interessata nel mantenere i rapporti esistenti con le università straniere e di crearne altri nuovi. Tra gli enti con cui la facoltà di Timisoara ha concluso accordi bilaterali sono università di prestigio nel setore di Finlandia, Francia, Germania, UK, Grecia, Italia, Serbia. All’interno di questi rapporti si svolgono programmi di cooperazione come: TEMPUS, COPERNICUS, SOCRATES e LEONARDO, corsi di estate con professori stranieri, attività comune di ricerca, conferenze internazionali, ecc. Esperienze internazionali Si deve notare la partecipazione della facoltà a diverse conferenze, seminari e sessioni di comunicazioni scientifiche internazionali, come: International Symposium on Electronics and Telecommunications ETC. Descrizioni e commenti La facoltà si propone formare specialisti con una buona preparazione fondamentale nei settori dell’elettronica e telecomunicazioni, ma nella stessa misura anche nei settori connessi, in modo di potersi integrare con facilità nell’attività di ricerca o nell’economia di mercato. Nello stesso tempo, un altro punto di riferimento per la facoltà di Timisoara è di sviluppare la ricerca e di implicare in una grande misura gli studenti della specilistica o qualli dal dottorato. IMAR, Istituto di Matematica “Simion Stoilow” dell’Accademia Romena Dettagli sull’organizzazione Calea Grivitei nr.21 010702 Bucarest Tel: +40 (21) 3196506 Fax: +40 (21) 3196505 Istituti/imprese associate - Accademia Romena, 202 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Facoltà di matematica e informatica dell’università di Bucarest, Centro di Studi Avanzati in Matematica, Società Romena di Matematica, Scuola Normale Superiore di Bucarest, Laboratorio di Ricerca nel Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Informazione, Scuola Nazionale di Algebra, Laboratorio Europeo CNRS Franco-Romeno. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca scientifica volta a risolvere problemi di matematica pura e applicata, nel quadro di una ricerca interdisciplinare. Linee di ricerca in corso - Progetti nazionali: RP3, POLID, MATAG, ACDC, MDDS, ISAGET, BIOMAT, - Progetti europei: ESF, Euro-GDR. Servizi offerti Studi di ricerca Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Cooperazione internazionale nell’ambito dell’algebra e della geometria; Sviluppo di un partenariato europeo per uno studio volto a risolvere problemi attuali di analisi matematica; Network nella community di geometria, nella rete di formazione europea nella ricerca geometrica e algebrica. Esperienze internazionali - Partecipazione a progetti europei: EURROMMAT, MORIMAR - Partecipazione ai laboratori CNRS. Fonti di finanziamento L’istituto riceve fondi pubblici attraverso contratti di ricerca internazionale e contratti di ricerca nazionale. Istituto per l’analisi dei sistemi SA Dettagli sull’organizzazione Via Nicoale Romanescu, No. 37 C 200738, Craiova, Jud. Dolj [email protected] www.inas.ro Contatti Dr. Gen. Bogdan Balasa 203 7. SCHEDE DEI CENTRI Anno di costituzione 1991 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM e servizi connessi; Assistenza e consulenza tecnica di specialità per vari settori industriali (costruzione di autoveicoli e macchine pesanti, industria nucleare e di difesa). Servizi offerti - Rifornimento di soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM e di servizi connessi - Assistenza e consulenza tecnica di specialità in diversi settori industriali - Programmi di RSI attraverso progetti di finanziamento europeo Esperienze internazionali La prima partecipazione dell’INAS a un progetto di ricerca europeoè avvenuta nel 1995, al progetto Copernicus, in partnership con la Skoda Research (Pilsen, Repubblica Ceca),l’Ikarus (Budapest, Ungheria), l’Institut fur Mechantronics (Chemnitz, Germania). Descrizioni e commenti L’INAS Craiova rappresenta uno die principali fornitori di soluzioni MCAD/CAM/CAE&PLM e di servizi connessi, per l’industria romena. Sin dall’inizio, l’INAS si è fatto notare tramite la sua orientazione costante su cliente e la sua preoccupazione di portare sul mercato soluzioni completi e innovativi che corrispondano alle più esigente richieste dei clienti. In base alla loro esperienza acquista in seguito alle collaborazioni con partners sia romeni che stranieri, gli specialisti dell’istituto offrono anche consulenza tecnica di specilaità nel settore CAD/CAM/CAE, servizi di progettazione e analisi per una gamma estesa di settori industriali, dalla costruzione di autoveicoli e macchine pesanti all’industria nucleare e di difesa. INDA Dettagli sull’organizzazione Str. Marasesti 30 200494, Craiova – Romania www.inda.ro [email protected] Istituti/imprese associate L’INDA ha collaborato con società europee da Germania, UK, Serbia e con società romene del trasporto ferroviario, trasporto urbano, punti di distribuzione dell’energia elettrica, punti idroelettrici, ecc. Fatturato medio annuo 2.600.000 euro Area geografica di competenza Internazionale 204 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Settori di intervento Trazione elettrica ferroviaria e urbana; Infrastruttura ferroviaria; Elettroalimentazione; Foratura terrestra,ecc. Servizi offerti L’INDA produce una gamma estesa di attrezzature elettroniche di potere, destinati a diversi settori. Certificazione di qualità SR EN ISO 9001:2001 da parte dell’Autorità Ferroviaria Romena. ISO 9001:2000 da parte dell’Organismo di Certificazione della Qualità TUV CERT Rheinland Descrizioni e commenti Società privata fondata da un gruppo di specialisti di alta qualificazione nel settore dell’elettronica di potenza. L’INDA è un produttore di attrezzature elettroniche di potere, basato sulla propria attività di ricerca-sviluppo. Grazie alle performance e alla qualità alta dei suoi prodotti, l’INDA è diventata un leader della tecnica romena nella progettazione e la produzione di attrezzature elettroniche di potere per compagnie ferroviarie, energetiche, di trasporto urbano, sfruttamenti di carbone in superficia, compagnie di foratura terrestre. IPA SA Dettagli sull’organizzazione 169, Calea Floreasca Str., Building P1 014459 Bucharest www.ipa.ro [email protected] Contatti Ciprian Valentin Comsa Anno di costituzione 1960 Fatturato medio annuo 6.216.900 euro Settori di intervento - Attrezzature di automatizzazioni industriali - Attrezzature per il settore energetico - Tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni - Attrezzature per il settore dell’ambiente e per il management del rischio Certificazione di qualità - ISO 9001:2001 e ISO 9001:2000 da parte della SRAC e IQNet. - ISO 9001:2001, da parte della CCAS. - Licenza per attività di progettazione, installazione, manutenzione dei sistemi d’allarme 205 7. SCHEDE DEI CENTRI contro le infrazioni, dalla Direzione della Polizia di Ordine Pubblico. - Attestati ANRE - Autorizzazioni ISCIR - Attestati dalla Commissione di certiticare le persone fisiche e giuridiche che elaborano studi di valutazione d’impatto ambientale. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’IPA ha svolto molti progetti nazionali ed internazionali. “Thematic Network Energy in the Buiet Environment, Integrate efficiency and polluting emission optimization for thermoelectric plants, Practical training and viable integration of SME's, entrepreneurs, including disabled, poor persons in work activities generated by Internet: Electronic Commerce and Internet services” sono soltanto alcuni di essi. Ha partecipato a conferenze internazionali. Descrizioni e commenti Società commerciale di ricerca, progettazione e produzione di macchinari e impianti di automazione, che svolge progetti sia a livello nazionale che internazionale. I loro prodotti e le loro tecnologie hanno alla base brevetti, omologazioni e innovazioni propri. Sono presenti a Cluj, Craiova e Galati. Le attività R&S vengono spesso finanziati con capitale privato o con i fondi nazionali ed europei del settore della ricerca. Istituto Nazionale di ricerca e sviluppo per la Tecnologia leggera Dettagli sull’organizzazione Via Erou Iancu Nicolae, No. 32B 72996, Bucuresti, [email protected] www.imt.ro Contatti Dr. Gen. Dan Dascalu Anno di costituzione 1996 Area geografica di competenza nazionale Settori di intervento Sviluppo delle attività di ricerca per il settore di micro/nano-technologies, con una forte influenza sullo sviluppo e sulla competitività dell’industria romena. Servizi offerti Dipartimento di training IT e cooperazione internazionale: - applicazione design INTERNET&INTRANET; - applicazione design per database interattiva; - design web; - integrazione di sistemi; 206 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - sviluppo di sistemi, manutenzione IT - creazione e manutenzione di database elettronice - consultanza in problemi di IT - amministrazione della piataforma di comunicazione in networking E-ROOM Centro per trasferimento tecnologico della tecnologia leggera: - Sviluppo della micro- and nanotecnologia a mezzo della stimolazione del trasferimento tecnologico e di innovazione a livello nazionale, e collaborazioni a livello regionale o europeo. Parco scientifico e tecnologico per micro e nanotecnologia (MINATECH-RO): - Trasferimento tecnologico - Servizi tecnologici, caratterizzazione micro-fisica; - Corsi in preparazione e stages (incluso training di pratica) nel settore dei microsistemi, micro e nanotecnologia e microeneregia; - Assistenza e consulenza per le PMI: informazioni in microenergia; - Consulenza tecnologica; - Facilitazione dell’accesso delle PMI romene innovative nelle partnerships europee; Ricerca e sviluppo Esperienze internazionali Partecipazione a una serie di conferenze internazionali: CAS Conference, evento annuale di IEEE (2005), Micromechanics Europe (2002), le prime due edizioni di MEMSWAVE, il primo Nanoforum Workshop (2003). A partire dal 2005 ha intensificato la collaborazione europea attraverso la partecipazione a una serie di progetti FP6. ICPE SAERP Dettagli sull’organizzazione Spl. Unirii, N. 313 030138, Settore 3, Bucarest www.saerp.ro [email protected] Anno di costituzione 1992 Area geografica di competenza nazionale Settori di intervento I prodotti della INCPE SAERP sono: - attrezzature per trazione umana - attrezzature per carozze treno - attrezzature di potenza - software: programmi di diagnosi e controllo Numero e qualifica del personale impiegato Oltre 130 dipendenti 207 7. SCHEDE DEI CENTRI Servizi offerti Progettazione, sviluppo e produzione di diverse attrezzature per trasporti e per industria. Assistenza tecnica per tutti i prodotti. Istruzione del personale del beneficiario. Service e pezzi di cambio. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali Nel 2005, l’ICPE SAERP ha ricevuto all’interno la manifestazione “Top delle società – Bucarest”, organizzata dalla Camera di Commercio e Industria di Bucarest, i seguenti titoli e diplomi: - Primo posto alla cattegoria “industria di macchine e apparecchi elettrici”, a livello del settore 3 - Decimo posto alla stessa cattegoria ma a livello di Bucarest - Terzo posto alla cattegoria “Ricerca-Istruzione”. Descrizioni e commenti L’azienda è a capitale integrale romeno ed è specializzata in ricerca, progettazione, sviluppo e produzione nel settore delle attrezzature per trasporto urbano e carozze di viaggiatori, dei convertitori statici per servizi ausiliari, delle attrezzature complesse controlate tramite i DSP, delle automatizzazioni industriali. SIS International SA Dettagli sull’organizzazione Bdul Dacia 149 et 7 ap 16 020057 www.sis.ro [email protected] Contatti Luminita Smarandache Anno di costituzione 2003 Istituti/imprese associate Zworld (USA), Iconics (USA), Controlotron (USA), Apollo (USA), EMCO (USA), Accusonic (USA), Commax (Corea), Keller (Svizzera), Protectowire (USA), Hochiki (Giappone), FCI (USA). Settori di intervento - Automazioni industriali e software - Sistemi di misura e automazione - Sistemi di sicurezza Servizi offerti Ingegneria; Consulenza; Basic design / detail design; Management di progetti (rapporti con i clienti); Ricerca e sviluppo ne settore di management dei sistemi; Outsourcing; Diagnosi. 208 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Certificazione di qualità ISO 9001 Descrizioni e commenti La società opera nei settori delle automazioni industriali e del software, dei ssitemi di misura e automatizzazione, sistemi di sicurezza. Importa dispositivi e tecnologie di automazione, fornendo servizi di supporto tecnico e distribuzione. I loro prodotti fanno parte delle categorie: macchinari per sistemi SCADA, applicazioni Filedbus Foundation, prodotti per automazioni industriali, medi di sviluppo delle applicazioni: Dynamic C, Genesis 32 Enterprise. TOTAL ELECTRIC Dettagli sull’organizzazione Brasov 500398, B-dul Al.Vlahuta nr.63 Sibiu, 550316, Str. Stefan cel Mare nr.128 www.total-electric.ro Anno di costituzione 1995 Istituti/imprese associate La Total Electric collabora con marche di prestigio, che rappresenta sul mercato romeno: SCHNEIDER ELECTRIC, LEGRAND, ABB, MOELLER, ICME ECAB, VIMAR, VORTICE, NEXANS. Area geografica di competenza Regionale Settori di intervento Importazione e distribuzione di materiali elettrici per impianti elettrici, automatizzazioni, illuminato tecnico, residenziale e stradale, ma anche ventilazione, controllo industriale e media tensione. Servizi offerti Trasporto; Prescrittura; Esecuzione completa a mezzo dei collaboratori; Soluzioni tecniche Certificazione di qualità ISO 9001:2001 Descrizioni e commenti Total Electric è una marca registrata e rappresenta il primo deposito da materiali elettrici a Brasov. Un’altra filiale esiste a Sibiu. La società è un importatore e un distributore regionale, che lavora con alcune delle più importante marche euroepee. 209 7. SCHEDE DEI CENTRI 7.7. Nuovi materiali Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per la Fisica dei Materiali Dettagli sull’organizzazione 105 bis Atomistilor Street Bucharest-Magurele P.O. Box MG-7 code 077125, Romania [email protected] www.alpha2.infim.ro Anno di costituzione 1977 Istituti/imprese associate L’istituto svolge o ha svolto attività di partnership e cooperazioni bilaterali con - IPCF-CNR Pisa, Italia - University of New South Wales, Sydney, Australia - University of California, Davis, California, USA - University-Bilkent, Ankara, Turkey - Instituto de Ciencia de Materiales Madrid, Spain - Inst. fuer Theoretische, Physik, Univ.Koeln, Germany - University of Rejkyavik, Island - Beijing Electron Positron Collider (BEPC) National Laboratory, China - University of Florence, Italy - Institut de Materiaux de Nantes (IMN), France - Gesellschaft fur Schwerionenforschung mbH (GSI), din Darmstadt, Germany - Institute of Materials Research and Testing BAM Berlin, Germany - Technic University of Lisabona – Portugal - Duquesne University Physics Department, Pittsburgh PA, USA - Istituto Ceramica y Vidrio, Madrid, Spain - University of Sabanci, Istanbul, Turkey - University “Claude Bernard”, LPMCN Lyon, France - University of Bayreuth, Bayreuth, Germany - Aristoteles University, Thessaloniki, Greece. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento L’attività dell’istituto è concentrata sulla ricerca e sullo sviluppo fondamentale e applicato, piuttosto nei settori della fisica dello stato solido e della ricerca sui materiali. 210 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Numero e qualifica del personale impiegato 14 supervisori, 89 dottori, 54 studenti, 41 ricercatori assistenti, 32 amministrativi Servizi offerti Come Centro di Eccellenza, l’INFM sviluppa per la cooperazione internazionale e per l’insegnamento di alto livello diversi servizi: - progetti di RS e networks con il sostegno dell’Unione - accordi bilaterli - corsi post-laurea - ricerca interdisciplinare nelle scienze dei materiali l’INFM persegue studiare le proprietà fisiche dei nuovi materiali connettati ali prodotti di alta tecnologia, sviluppare tecniche analitiche e metosi applicati nella scienza dei materiali, preparare e formare giovani studiosi, studenti, tecnici, collaborare con altri istituti ed enti di istruzione universitaria, stabilire collaborazioni internazionali. Esperienze internazionali L’istituto ha svolto un numero importante di progetti internazionali con le università e gli istituti parteneri. Ogni anno vengono pubblicate più di 100 articoli su riviste internazionale piuttosto. Annualmente si registranno anche patenti. L’istituto ha partecipato a un workshop: Exotic States in Materials with Strongly Correlated Electrons (Sinaia, Romania, 2007), a MATRAD 2007 International Rountable, al seminario organizzato a Institute of Solid State Physics, Vienna University of Technology, con l’argomento Heavy fermion superconductivity and magnetic order in absence of inversion symmetry: a case study on ternary CePt3Si. Fonti di finanziamento La maggior parte dei suoi programmi sono finanziati dai fondi nazionali per RS (Core Funding Programme, CERES, MATNANTECH, ecc). Altra parte dei fondi arrivano dai programmi europei dediacti alle accademie. Descrizioni e commenti L’Istituto Nazionale per la Fisica dei Materiali è uno dei diaprtimenti che appartengono all’Istituto di Fisica Atomica (IFA-Bucarest-Magurele), uno dei maggiori centri di ricerca in Romania. L’INFM svolge ricerche di alto livello in alcuni settori della Fisica Solida e Scienza dei Materiali. Con un personale di alta qualificazione, l’INFM ha svolto un numero importante di progetti di RS a livello nazionale ed internazionale. Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo per materiali non ferrosi e rari Dettagli sull’organizzazione Bul Biruintei 102 Pantelimon, Ilfov Tel/fax: (401)3522048 211 7. SCHEDE DEI CENTRI Mail: [email protected] Anno di costituzione 1966 Istituti/imprese associate - Università di Bucarest Istituto Nazionale di Fisica del Laser, del Plasma e delle Radiazioni, Istituto di Scienze Spaziali, SC Electroarges SA Settori di intervento Settore metallurgico e dei metalli non ferrosi Linee di ricerca in corso - Svolgimento di analisi chimiche, fisicochimiche e strutturali, singole e multiple, - Adattamento e perfezionamento di metodi analitici per ottenere performance superiori (velocità, sensibilità e precisione), - Verifica dei metodi analitici di conoscenza, inclusi quelli degli standard internazionali, - Elaborazione di nuovi metodi analitici. Servizi offerti Elaborazione di ricerche; Analisi chimiche, spettrali, elettrochimiche; Analisi di gas inclusi nei metalli; Analisi fisica e strutturale. Modalità di erogazione dei servizi Corsi universitari e post-laurea, progetti di ricerca e di mobilità Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali 12 programmi bilaterali di cooperazione con università d’Europa, Asia e Giappone; Partecipazione ai programmi Inco-Copernicus, PHARE TTQM, EUREKA, POLECER. Esperienze internazionali Partecipazione a prestigiose Conferenze e Congressi nazionali e Internazionali;Pubblicazione di libri e articoli di riviste scientifiche straniere. Fonti di finanziamento Attraverso contratti di collaborazione a progetti 212 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA 7.8. Tecnologie Ambientali Istituto Nazionale di Chimica Agraria e Protezione dell’Ambiente Dettagli sull’organizzazione Bd. Marasti, nr 61 71331 Bucarest Tel: +40213184349 Fax: +40213184348 [email protected] Anno di costituzione 1970 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Ricerca di base, strategica e applicata, indagini e monitoraggi a lungo termine rispetto al suolo e all’agrochimica; Sviluppo di conoscenze sul suolo e l’ambiente. Linee di ricerca in corso Sviluppo di studi per ottimizzare le risorse naturali e ambientali Servizi offerti - Caratterizzazione e qualificazione delle risorse naturali e ambientali, - Invenzione e monitoraggio di risorse naturali e ambientali, - Nutrizione delle piante e fertilizzazione del suolo e delle piante, - Gestione sostenibile delle risorse naturali: attraverso la riduzione dell’inquinamento del suolo e lo sviluppo rurale, - Standard e metodologie delle risorse naturali e ambientali, - Elaborazione dati sul suolo, l’ambiente. Modalità di erogazione dei servizi Offerta di ricerche e studi, consultazioni, esperienze di formazione, servizi di informazione in agricoltura e trasferimento di tecnologie. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali In contatto con la rete AGRIS e CARIS della FAO e collaborazione con il centro dati del suolo europeo. Accordi di collaborazione con istituti simili in molti paesi: Albania, Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Ungheria,Israele, Giappone, Polonia, Russia, Slovacchia, Usa. Esperienze internazionali Partecipazione a molti progetti internazionali: progetto Adam, SIDASS, IMPELL, COST, CORINE, VAMOS. 213 7. SCHEDE DEI CENTRI 7.9. Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) Associazione patronale dell’industria di software e dei servizi IT Dettagli sull’organizzazione Spl. Independentei no. 202° Immobile Softchim Settore 6, Bucarest 060022 Email: [email protected] www.anis.ro Anno di costituzione 1998 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Sostegno, assistenza e consulenza per le aziende romene o straniere che attivano o intendono attivare sul mercato romeno Servizi offerti - Sostegno in identificare partners o business oppurtunities sul mercato romeno - Informazioni sull’ambiente d’affari romeni - Informazioni sull’industria romena di software e servizi: mercato, compagnie e prodotti, direzioni di sviluppo - Informazioni sul quadro legislativo generale e specifico - Opportunità di partecipare agli eventi organizzati dall’associazione - Consulenza sui problemi di risorse umane e fiscalità sul mercato romeno - Informazioni periodiche sulle possibilità d’affari, eventi, corsi, tendenze e problemi dell’IT romeno. Esperienze internazionali L’ANIS ha partecipato a una serie di conferenze ed eventi nazionali ed internazionali. Tra l’altro, l’associazione organizza seminari su diversi argomenti del settore. Tra i futuri eventi a cui parteciperà l’ANIS in piano nazionale sono Mobile Marketing Conference, Gestione efficiente delle infrastrutture IT&C, IDC IT Security Workshop 2008 - Hacking Skills I&II. A livello internazionale intende parteciapre a diverse mostre e fiere a Londra, Milano, Sofia, ecc. Descrizioni e commenti L’Associazione Padronale dell’Industria di software e Servizi ANIS è un’associazione professionale, nongovernativa e nonprofito che rappresenta i produttori di softare e i servizi associati della Romania. Include oltre 100 compagnie. Gli obiettivi dell’ANIS sono i seguenti: sviluppare l’ambiente d’affari, implicarsi in azioni legislative con effetto sopra l’industria di profilo, promuovere la Romania a livello internazionale come paese IT. 214 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA APDETIC - Associazione dei Produttori e Distributori di Attrezzature di Tecnologia dell’Informazione e Comunicazioni Dettagli sull’organizzazione Sos. Oltenitei, nr. 105 A, settore 4, Bucarest www.asociatiait.ro Servizi offerti - Sostegno a mezzi propri lo sviluppo e il consolidamento delle attività delle compagnie produttori e distributori di attrezzature IT&C - Rappresenta gli interessi comuni dei suoi membri presso enti e organismi governativi e privati - Rappresenta gli interessi comuni dei suoi membri per quanto riguarda i diritti di autore, raglementazioni fiscali, ecc. - Elabora e promuove l’applicazione delle norme di etica e conduita professionale all’interno delle attività dele compagnie produttori e distributori di attrezzature IT&C - Contribuisce attivamente, assieme alle altre associazioni ed organizzazioni del settore IT&C alla formazione della società informazionale in Romania. Descrizioni e commenti L’APDETIC è una organizzazione professionale non-profit, che riunisce le più importante compagnie produttori e distributori di attrezzature di tecnologia dell’informazione e comunicazioni di Romania. Ha il ruolo di rappresentare gli interessi di essi nel rapporto con Governo e Parlamento, ma anche con altri enti e organizzazioni di tutto il mondo. Attraverso la interazione con questi enti, l’APDETIC si propone sviluppare il settore e il mercato delle attrezature IT&C in Romania. IMT-Bucarest Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo in Microtecnologie Dettagli sull’organizzazione Erou Iancu Nicolae nr. 126 a, 077190 Bucarest, Tel: +40 214908583, Fax: +40 214908238 Anno di costituzione 1993 Istituti/imprese associate - Comunità per la ricerca e lo sviluppo dei Servizi di Informazione, - Associazione Internazionale per le aziende e gli istituti operanti nella microtecnologia. Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Tecnologia ITC (nanoelettronica, micro/nanosistemica); Applicazione dell’ITC nel ramo sanitario, delle comunicazioni, dell’ambiente e della sicurezza; Sviluppo di nuove tecnologie, nano-bio-tecnologie, nanomateriali, nanostrutture. 215 7. SCHEDE DEI CENTRI Linee di ricerca in corso Nanostrutture dei materiali, nanotecnologie e nanostrutture, Microstrutture e microsistemi per le applicazioni di percezione, Micro/nanostrutture per le applicazioni biomediche, Microstrutture per le comunicazioni. Servizi offerti - Servizi CAD in Microsistemi e Microelettronica, - Servizi IT: database interattivi, pagine web su Internet, Intranet, Extranet, realizzare una piattaforma di comunicazione eRoom, - Favorire il trasferimento tecnologico, - Attività di impaginazione elettronica. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’IMT opera come centro della rete MNT su scala nazionale. Coordina due centri di ricerca: CENOBITE e NANOMATFAB. Esperienze internazionali - Partecipazione a conferenze internazionali: CAS, evento annuale IEEE, Micromeccanica Europa, MEMSWAVE e il primo Nanoforum Workshop - Pubblicazioni internazionali in inglese: Bollettino Micro e Macrotecnologico, Giornale romeno per l’Informazione in Scienza e Tecnologia, una serie di libri sulla Micro e Nanoingegneria. - ARIES – Associazione Romena per Industria elettronica e Software Dettagli sull’organizzazione Splaiul Independentei, 202 A Sector 6 Bucuresti www.aries.ro [email protected] Istituti/imprese associate - JISA - Japan Information Technology Services Industry Association - ICA - International Cooperation Agency for Korea IT of the Republic of Korea - SIPPO - Swiss Import Promotion Programme - SIMSA - Swiss Interactive Media And Software Association - SEPVE - Association of Information Technology Companies of Northern Greece - FIWM - Federation of Internet and Web Business in Munich - FAST – GmbH - TAITRA - Taiwan External Trade Development Council - IAEI - Israel Association of Electronics & Information Industries Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento 216 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA Promuovere e proteggere l’ambiente degli affari romeni Promuovere gli interessi professionali e commerciali dei suoi membri Linee di ricerca in corso Attualmente stanno svolgendo il progetto SFERA (Structural Founds for European Regional Advancement), coordinato da Telecom Castilla la Mancha (TCLM) – Spagna. I partners del progetto sono: Astrium (ASTR) – Francia, SES-ASTRA (ASTRA) – Lussemburgo, Rose Vision (ROSE) – Spagna, ASTER S. Cons. p.a. (ASTER) – Italia, Hungarian Association of IT Companes (IVSZ) – Ungheria, Bulgarian Association of Software Companies (BASSCOM) – Bulgaria. Servizi offerti - Servizio di Assistenza per Assicurazione della Qualità - Servizio di Assistenza per la Proprietà Intelletuale - Servizio di Assistenza Giuridica - Standardizzazione Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’ARIES ha svolto attività per la promozione dei prodotti dei suoi membri e dei loro rapporti d’affari. Per questo ha organizzato nostre di elettrnica e software e incontri d’affari con enti e società internazionali, tra cui Electronic Industries Asociation, Los Angeles Regional Technology Alliance, ZVEI, OPIC, Camere di Commercio degli SUA, Danemarca, Olanda, CNA Veneto. Esperienze internazionali L’ARIES ha svolto progetti internazionali sul tema della ricerca e sviluppo in IT&C. Da menzionare da questi: ISIS, Electrranet, Alipro, Europeast-IST, SEE-Innovation, ISTBonus, Romanian IRC4D. Descrizioni e commenti ARIES, associazione delle ditte di elettronica e di software in Romania, punta alla promozione e alla protezione dell’imprenditoria romena del settore ITC, oltre a tutelare gli interessi professionali e commerciali dei suoi membri. In Romania ARIES È il gruppo più influente nel comparto dell’industria elettronica e del software, ed al momento oltre 360 aziende sono tesserate. Un altro obiettivo strategico dell’associazione è rappresentato dalla promozione dell’immagine dell’industria hi-tech romena sul mercato internazionale e alla promozione degli interessi delle ditte costituenti. Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo in Informatica, ICI BUCAREST Dettagli sull’organizzazione Str. Maresal Averescu, Nr. 8-10 011455, Bucuresti [email protected] www.ici.ro Contatti Dr. Gen. Doina Banciu 217 7. SCHEDE DEI CENTRI Anno di costituzione 1970 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - attività di ricerca-sviluppo-innovazione per programmi nazionali e internazionali; - trasferimento tecnologico e valorificazione dei risultati delle ricerche nel settore della Tecnologia dell’Informazione e Comunicazioni; - sviluppo, implemento e fornimento di servizi informatici incluso nel settore di reti di computer; - elaborazione di studi di diagnosi e prognosi rispetto allo sviluppo del settore; - elaborazione di prodotti e sistemi informatici per vari settori di utilizzo; - collaborazione con accademie di scienza e istituti simili di altri paesi e con organism internazionali. Linee di ricerca in corso - Sistema compleso integrato in relazione all’educazione per la salute e profilassi – EDUSAN - Tecniche avanzate per l’analisi sistematica a livello molecolare di certe malattie complesse –BIOINFO - Studio dei prifili dell’espressione genetica e dei biomarker in relazione al cancro del pancreas - Integrazione basata su semantica dei servizi pubblici a sostegno dell’ambiente d’affari - Software basato sui metodi avanzati di decisione per un’agricoltura durevole –RIMOD. Servizi offerti - Sistemi informatici complessi / prodotti software / prototipi in aree come: strumenti IT, salute, trasporto, medio e sviluppo durevole, servizi pubblici, istruzione e cultura, ambiente d’affari e imprese - Metodi, modelli, tecniche, tecnologie, metodolgie, standardi specifici al settore di attività dell’istituto. Concessioni, brevetti, patenti e licenze parte dei software e sistemi elettronici svilupati dall’ICI hanno ricevuto licenze. Certificazione di qualità Certificazione ISO 9001 per attivita’ di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico che ha come risultati prodotti, tecnologie, sistemi e servizi nel settore della tecnologia dell’informazione. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’ICI è membro socio dell’European Software Institute (ESI) e membro delle organizzazioni europee TERENA, CEENet e CENTR. Dal 1993 fa parte dei programmi ECPECO, COPERNICUS, SAVE, IST, ESPRIT (ha collaborato a più di 49 lavori e studi). Esperienze internazionali A partire dal 1993, l’ICI si è implicate attraverso i programmi EC-PECO, COPERNICUS, SAVE, IST e ESPRIT in più di 40 studi di ricerca europea (progetti, reti di eccellenza, 218 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA gruppi di lavoro). Dal 1997, l’ICI è stato scelto da EuroCASE (Associazione delle Accademie di Scienza di UE) come “punto di contatto” per il concorso “Premi europei in IT”. L’ICI ha una serie di diploma conseguiti a diversi manifestazioni scientifici internazionali, da parte di prestigiosi istituti e università. Descrizioni e commenti Istituto nazionale di Ricerca-Sviluppo in Informatica (ICI), con una tradizione e una presenza attiva di più di 35 anni nell’informatica romena, rappresenta il più importante istituto di RSI nel settore della Tecnologia d’Informazione e Comunicazioni in Romania. ICPE ACTEL SPA Dettagli sull’organizzazione Via Splaiul Unirii, N. 313 Settore 3, Bucarest, 030138 www.icpe-actel.ro [email protected]. Contatti Luminita Popa Istituti/imprese associate I partners della ICPE sono la SIEMENS e la SCHNEIDER. La collaborazioen con la prima risale a 1976, fatto che evidenzia la qualità e la fiabilità dei prodotti ICPE-ACTEL. Con la Schneider Electric Industries, la ICPE collabora dal 2000. Fatturato medio annuo 2.983.059 euro Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento - Azionare elettricamente, con mototri a corrente continua diversi tipi di locomotive e impianti - Eccitazione statica e regolarizzazione della tensione per generatori sincro ni di media e alta potere - Riscaldamento elettrico dei treni - Riscaldamento elettrico industriale a mezzo di variatori di tensione trifase con commutazione a tensione zero - Protezione catodica attiva a corosione delle nave maritime Numero e qualifica del personale impiegato 60 dipendenti Servizi offerti Ricerca; Progettazione; Consulenza; Assistenza tecnica Certificazione di qualità SR EN ISO 9001: 2001 (QUALITÀ); SR ENE ISO 14001: 2004 (AMBIENTE) 219 7. SCHEDE DEI CENTRI OHSASA 18001: 1999 (SALUTE E SICUREZZA OCCUPAZIONALE) Esperienze internazionali Nel 2004, al Salotto mondiale dell’inventica, svolto a Brussel, l’IPCA ha vinto la medalia d’argento per inventica, per “attrezzatura di eccitazione a comando numerica, per impianti di foratura”. Descrizioni e commenti L’azienda è a capitale integrale romeno ed è presente come ex azienda di stato, fondata nel 1950 e privatizzata nel 1999. L’azienda oggi è specializzata sui sistemi e dispositivi elettrici per le perforazioni marine e terrestri. Fornisce il90% delle termocentrali e idrocentrali romene. Dispone di un laboratorio per testare i dispositivi elettrici, specialmente per i mezi di trasporto. Istituto Nazionale di Studi e Ricerca per comunicazioni Dettagli sull’organizzazione Calea Victoriei, No. 37B 70101, Bucuresti [email protected] www.cnscc.ro Contatti Dr. Gen. Ion Stanciulescu Anno di costituzione 1954 Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Radiocomunicazioni; Telematica; Reti di comunicazione elettroniche; Valutazione della conformità; Testi Servizi offerti - Studi e ricerche riguardanti le tecnologie e applicazioni avanzati - Ricerca applicativa e sviluppo tecnologico orientato su problemi specifici - Studi di diagnosi e prospettive, partecipazione alla elaborazione delle strategie nazionali - Valutazione delle conformità e realizzazione dei testi sulle attreazzature di telecomunicazioni - Partecipazione in consorzi nazionali / internazionali di ricerca / sviluppo - Partecipazione a manifstazioni scientifici internazionali. Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali L’INSCC è coinvolto nei seguenti Programmi Nazionali di Ricerca: - Programma CEEX del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca - Programma Nazionale di Sviluppo 220 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA - Programma Nucleo di Ricerca e Sviluppo - Programma Settoriale di Ricerca del Ministero delle Comunicazioni e dellaTecnologia dell’Informazione. Esperienze internazionali L’INSCC ha partecipato a una serie di conferenze e fiere internazionali, tra cui: Med-e-Tel 2008, WSEAS Multiconference AIC 07, The 8th International Conference on Informatics in Economy, 17th International Conference on Computer and Information Science and Engineering, ecc. Descrizioni e commenti L’Istituto nazionale di Studi e Ricerche per Comunicazioni –INSCC Bucarest svolge attività di ricerca fondamentali e ricerca applicativa, aprtecipa a progetti di sviluppo tecnologico, studi tecnici ed economici. Realizza anche la valutazione della conformità e la certificazione delle attrezzature di comunicazioni. Istituto Nazionale di progettazione per telecomunicazioni S.A. Dettagli sull’organizzazione Via Mendeleev, No. 21-25 70168, Bucuresti [email protected] www.telerom.ro Contatti Dr. Gen. Ioan Licsandru Anno di costituzione 1952 Istituti/imprese associate L’Istituto Nazionale di Progettazione per Telecomunicazioni ha collaborato con molte società estere, tra cui: - SIRTI SpA- Italia, TOMEN – Giappone, SIEMENS – Germania per «OVERLAY NETWORK PROJECT» - Fasi I / II - KENONIC CONTROLS LTD. - Canada per la rete di telecomunicazioni realizzata attraverso il “Progetto di Ammodernamento e Rinnovazione della Rete di Trasmissione e Distribuzione Gas” per SN TRANSGAZ S.A. - IMPETUS CONSULTANTS LTD - Grecia per COPERNICUS PROJECT - FINNMECANICA – Italia per l’implementazione del sistema Globalstar in Romania - RAYCHEM CORP - SUA per l’implementazione del sistema DDL in Romania Tra i clienti romeni, i nomi più noti sono gli operatori di telefonia (Romtelecom, Vodafone Romania, Cosmote, Orange Romania, Telemobol/Zap, SN Radiocomunicatii) e le compagnie media (Antena 1, Media Pro). Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento 221 7. SCHEDE DEI CENTRI Reti di comunicazioni; Radiocomunicazioni; Reti di trasmissioni dati e impianti di interiori; Costruzioni metalliche e elettroalimentari; GIS e servizi informatici. Servizi offerti - Consulenza e progettazione preliminaria - studi di prefattibilità - studi di fattibilità - studi di soluzioni e piazzamento - studi di propagazione radio e compatibilità elettromagnetica - piani di frecquenza - valutazione dell’infrstruttura esistente - elaborazione di standard, norme, reglementazioni, specificazioni tecniche - studi relative alle reti e sistemi di comunicazione, come pure di strategia e prognosi - analisi comparative delle attrezzature fabricate da vari produttori - Progettazione di dettaglio per investimenti - Progetti tecnici, requisiti del bando, dettagli di esecuzione - Documentazioni per ottenimento degli avvsi, accordi e autorizzazioni di costruzione necessarie alla realizzazione degli investimenti - Elaborazione di documenti per aste, valutazioni di costi, raccomandazioni, negozizioni o qualsiasi altro tipo di assitenza per le aste organizzate - Ricerca-sviluppo - Ricerca applicative - Progetti di ricerca in collaborazione internazionale - Management di progetto, imprenditoria, coordinamenti lavori a chiave, integratori di sistema (consulenza e engineering) nel settore di IT - Assistenza tecnica Certificazione di qualità ISO 9001/2000 per attività di progettazione, ricerca-sviluppo, consulenza e imprenditoria generale, certificato dalla Società Romena per l’Assicurazione della Qualità e da IQNet The International Certification Network. Altre certificazioni: - OMCAS (Organismo Militare di Certificazione dei Sistemi di Management della Qualità del Ministero di Difesa) - AACR (Autoritatà Aeronautica Civile Romena) - MIRA (Ministero delle Interni e della Riforma Amministrativa) per lo svolgimento dei lavori di progettazione relativi agli investimenti di questi enti) Descrizioni e commenti Prima del 1990, il Telerom Proiect è stato l’unico progettanto specializzato in lavori d’investimento dell’Amministrazione Romena di Telecomunicazioni e Radiocomunicazioni, mentre dopo il 1990 è rimasto il principale progettante del settore. Universita’ BABES-BOLYAI – Facolta’ di Matematica e Informatica Dettagli sull’organizzazione Mihail Kogălniceanu nr. 1 222 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA RO- 400084, Cluj-Napoca www.ubbcluj.ro [email protected] Istituti/imprese associate - S.C. Complect Tehnology S.R.L., Endava, Evoline SRL, Evozon Systems SRL, - S.C. Fortech SRL, iQuest Technologies SRL, Nethrom Software, Optima Group, Recognos Romania, Siemens IT Solutions and Services PSE RO, TBA B.V., SC Wirtek srl, SC Xoomworks RO SRL Area geografica di competenza Nazionale Settori di intervento Insegnamento, Ricerca Servizi offerti Preparazione universitaria Partecipazione a reti e network nazionali ed internazionali A partire dal 1997, la facoltà organizza diversi workshop, seminari, conferenze, alcune di loro già di prestigio. Sono organizzate anche sessioni di comunicazioni. L’università è iscritta in prgrammi di Lifelong Learning, che permettono agli studenti e ai professori effettuare diversi cambi culturali (ERASMUS/SOCRATES, Copernius, Leonardo da Vinci) e accordi bilaterali. Esperienze internazionali Gli studenti sono stati premiati a diverse competizioni internazionali universitarie. Descrizioni e commenti L’UBB è un ente pubblico di insegnamento, tra i più prestigiosi del paese. Si propono promuovere e sostenere nella comunità regionale, nazioanle ed internazionale lo sviluppo di una comunità culturale specifica. 223 7. SCHEDE DEI CENTRI 224 IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA