artisti e poeti a barcellona
Transcript
artisti e poeti a barcellona
CAMMINERAS – a cura di Pier Luigi La Croce ARTISTI E POETI A BARCELLONA Camminiamo lungo le Ramblas, l’immenso viale tra la centrale Plaça Catalunya ed il Porto Antico, popolato sia di giorno che di notte da un’umanità colorata e chiassosa. Ai lati si possono ammirare vari edifici di interesse storico artistico come il Palazzo della Virreina, il colorato Mercato della Boqueria e il famoso Teatro del Liceu. Nel marciapiede centrale si trovano giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, mimi, caffè, ristoranti, negozi, disegnatori e pittori. Le Ramblas terminano nel Porto Antico, dove c’è la statua di Cristoforo Colombo che, col dito alzato, indica la direzione dell’America. Con l’ascensore saliamo fin sulla terrazza per ammirare il panorama della città. A condurci è un catalano doc che conosce bene la Sardegna e sottolinea il debito culturale e linguistico della nostra Isola nei confronti della Catalogna. A pochi passi dalla Statua di Colombo, si trova il Museo Marittimo dedicato alla storia navale del Mediterraneo. Il Museo, aperto solo in parte per lavori di restauro, è situato nei cantieri navali medioevali, dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mare Nostrum. Nel cortile scorgiamo un vetusto sottomarino con lo scafo in legno; entriamo dentro ed è una piacevole sorpresa perché vi sono allestite due mostre; una retrospettiva di pittori russi e una mostra fotografica curata dal grande poeta/architetto catalano Joan Margarit. La mostra, costituita da centinaia di fotografie in bianco e nero, ha come tema l’istruzione e la povertà. Vi sono immagini di bimbi poverissimi del Terzo Mondo che studiano in aule affollatissime, o addirittura nella savana ed in mezzo ai campi. Ci sono anche i commenti alle immagini di studiosi, scrittori e poeti, tra i quali Dario Fo. Ho scelto proprio il commento di Joan Margarit; è una poesia in catalano. Dalla traduzione in spagnolo ho tratto una versione in sardo. La passo all’amico Salvatore, che oltre che critico letterario per l’Arborense è stato prima di tutto insegnante e preside per tanti anni, e gli chiedo di commentarla nella sua rubrica. Nel Porto Antico si trova anche un acquario della fauna marina mediterranea. A Barcellona ha vissuto e lavorato l'architetto Antoni Gaudí, le cui opere attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo. La più nota è la chiesa della Sagrada Família, il cui nome completo in catalano è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), che Gaudí lasciò largamente incompiuta e che dal 1882 è ancora in costruzione. Si prevede che i lavori, finanziati unicamente dalle offerte dei fedeli e dalle entrate derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso, verranno ultimati nel 2020 La facciata della Natività era già stata completata prima della morte di Gaudì; recentemente è stata terminata quella della Passione e otto delle dodici torri previste (corrispondenti agli apostoli). Rimane inoltre da completare la facciata della navata centrale, quella rappresentante la Gloria. Tra le altre opere di Gaudí, le più famose sono il Parc Güell e Casa Batll, che riusciamo a visitare, e poi Casa Milà, conosciuta col nome di La Pedrera, o, Palau Güell e Casa Vicens. Ormai la breve vacanza è quasi al termine; mi rendo conto che visitare una città come Barcellona significa anche macinare decine e decine di Km a piedi. Ma ne vale la pena anche se occorre precisare che la città è dotata di una rete davvero funzionale di trasporti: metropolitana, autobus, ferrovie interne, ferrocarril, filovia per salire sulle alture circostanti. Ma se non ci si lascia impressionare dalle pendenze, a piedi si possono raggiungere anche le alture di Barcellona, come il Montjuïc ed il Tibidabo, dove si trova un famoso parco giochi Sulla cima del Montjuïc si trova un suggestivo castello, mentre il lato che dà sul mare è occupato dal Cimitero Nuovo. Per arrivarci, se non si non soffre di vertigini, si può prendere la funivia dal Porto. Noi ci saliamo camminando a piedi e poi spostandoci in metropolitana prima di prendere il suggestivo treno a cremagliera. Visitiamo così il Palazzo Reale dove si trova anche la famosa Fontana magica. Non possiamo però assistere allo spettacolo di luci e zampilli perché ci sono dei lavori in corso. In compenso visitiamo il Museo delle ceramiche, il Museo dei tessuti ed il Museo del design, siti all’interno del Palazzo. Sul Montjuïc riusciamo anche a vedere gli impianti sportivi realizzati per le Olimpiadi del 1992 ed a visitare il Museo dello sport. Di seguito una visita al vicino Museo etnologico, che offre uno spaccato della culture antropologiche di varie parti del mondo e… ma non c’è spazio per parlare del Museo Picasso e del Monastero di Pedralbes. A Montjuïc, si possono visitare anche il Museo Militare, il Museo dell’Arte e delle Industrie Popolari, il Museo Nazionale dell’Arte della Catalogna, il Museo dell’Archeologia e la Fondazione Miró, un bell’edificio risalente al 1975, al cui interno la fondazione accoglie una collezione di opere di Joan Mirò ed esposizioni itineranti. Fra le altre attrattive del Montjuïc la Piazza di Dante con la statua dedicata all’autore della Divina Commedia, la piscina olimpica, la Plaza del Sol, la Font del Gat, lo stagno, il Teatro Greco.