La città fortificata di Carcassonne
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La città fortificata di Carcassonne
La città fortificata di Carcassonne Straordinario esempio di città medievale fortificata, la cité di Carcassonne ha svolto un ruolo di primaria importanza nella storia della Linguadoca e del sud della Francia. Nel XIX secolo, i lavori di restauro del centro storico le hanno permesso di ritrovare la sua particolarissima fisionomia. Nel 1997 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. La cité medievale di Carcassonne presenta uno straordinario sistema di mura che circondano il castello e gli edifici annessi, le sue stradine e la magnifica cattedrale gotica. “Carcassonne deve la sua eccezionale importanza anche alla lunga campagna di restauri condotta da Viollet-le-Duc”Un cantiere di restauro unico intrapreso nel XIX secolo Al termine della crociata contro gli Albigesi, la città storica fortificata di Carcassonne diventò un luogo emblematico del potere del re di Francia alla frontiera aragonese. Sotto i regni successivi di Luigi IX, Filippo III l'Ardito e Filippo il Bello, assunse la sua fisionomia definitiva. All'inizio del XIX secolo, la cittadella era una fortezza con le mura semi-distrutte, appollaiata su una collinetta di difficile accesso. Bisognerà attendere la seconda metà del XIX secolo perché, sotto la direzione di Eugène Viollet-le-Duc, venga avviato uno dei più importanti cantieri di restauro mai realizzati fino a quel momento. Dal 1846 al 1852, l'architetto compì un lavoro eccezionale in cui utilizzò tutte le tracce materiali visibili nelle murature per cercare di gettare luce sull'edificio. Fu proprio a partire da questi indizi, talvolta labili, che restaurò la fortezza, rispettando la fisionomia che le avevano conferito gli ingegneri reali del XIII secolo. Il cantiere, diretto personalmente da lui, sarebbe continuato anche dopo la sua morte, nel 1879. Fortificazioni impressionanti Le impressionanti fortificazioni, visibili da lontano nella campagna dell'Aude e la cui lunghezza totale raggiunge i 3 km, sono costituite da due cinte e da un castello comitale del XII secolo, a sua volta circondato da fortificazioni. Protetta da queste mura e dalle loro 52 torri, il centro storico, ancora abitato ai nostri giorni, ospita in particolare la pregevole basilica gotica di Saint-Nazaire e Saint-Celse. Le due entrate principali della città fortificata, la Porta Narbonese sulla facciata est e la Porta dell'Aude sulla facciata ovest, rappresentano dei sistemi difensivi particolarmente sofisticati. L'atmosfera onirica di questa “città scenografica”, cornice ideale di racconti di passioni medievali, ha attirato numerosi cineasti sin dall'inizio del XX secolo. Il più grande museo del mondo oggetto surrealista Inaugurato nel 1974, il Teatro-Museo Dalí è stato costruito sui resti dell’ ex teatro di Figueres. Esso contiene la più vasta gamma di opere che abbracciano la carriera artistica di Salvador Dalí (1904-1989), dalle sue prime esperienze artistiche e le sue creazioni surrealiste fino alle opere degli ultimi anni della sua vita. alcune delle opere più importanti in mostra sono: Port Alguer (1924), La ragazza di Figueres(1926), Lo spettro del Sex Appeal (1932), Autoritratto molle con pancetta fritta (1941), Poesia d'America - Gli atleti Cosmic (1943),Galarina (1944 -45), cesto di pane (1945), Naso di Napoleone trasformato in una donna incinta spasso con la sua ombra melanconica, tra rovine originali (1945), Leda atomica (1949),Apoteosi del dollaro (1965), Galatea delle sfere (1952 ) e all'alba, a mezzogiorno, pomeriggio e sera (1979). Dovremmo anche notare la serie di opere che l'artista ha realizzato espressamente per il Teatro-Museo, come la Sala Mae West, la Sala Palazzo del vento, il Monumento a Francesc Pujols e la Cadillac Rainy.Inoltre da vedere sono opere di altri artisti che Dalí volevano includere:. El Greco, Marià Fortuny, Modest Urgell, Ernest Meissonier, Marcel Duchamp, Wolf Vostell, Antoni Pitxot e Vallès Evarist, tra gli altri Il Teatro-Museo Dalí deve essere visto nel suo insieme, come la grande opera di Salvador Dalí, per tutto è stato concepito e progettato dall'artista, al fine di offrire ai visitatori una vera esperienza di ottenere all'interno del suo mondo affascinante e unico nel suo genere. Sala Mae West Le origini e la creazione del Museo Il Teatro-Museo Dalí di Figueres offre un'esperienza unica di osservare, vivere e godere l'opera e il pensiero di un genio. Come Dalí stesso ha spiegato: "E 'ovvio che esistono altri mondi, questo è certo, ma, come ho già detto in molte altre occasioni, questi altri mondi sono dentro il nostro, risiedono nella terra e precisamente al centro della cupola di il Museo Dalí, che contiene il mondo nuovo, insospettato e allucinatorio del Surrealismo. " il Teatro-Museo Dalí Salvador Dalí decise, all'inizio del 1960, di costruire il suo museo all'interno delle rovine del Teatro Municipale di Figueres vecchia. Attualmente, il direttore del Teatro-Museo è un amico di Dalì, il collaboratore e collega pittore Antoni Pitxot i Soler. L'edificio è stato costruito tra il 1849 e il 1850, ma fu distrutto da un incendio alla fine della guerra civile spagnola nel 1939. Da quel momento, l'edificio è stato ridotto alla sua struttura di supporto periferica. Il soffitto della sala era caduto, erano rimasti solo i corridoi di accesso; le uniche parti rimaste più o meno intatte erano il vestibolo e il foyer. Tuttavia, la struttura di base del teatro era sopravvissuta, presentando la città di Figueres con un rudere fantasmagorico. Nel 1961, Ramon Guardiola, poi il sindaco di Figueres, proposero a Salvador Dalí la creazione di un museo dedicato alla sua opera. Il pittore fu stato catturato dal fascino spettrale del teatro, e, con l'intenzione di mantenere la struttura del palazzo, scelse come sede del futuro Teatro-Museo Dalí:"Dove, se non nella mia città, qualora il più stravagante e solida del mio lavoro sopportare, dove se non qui? Il Teatro Comunale, o ciò che rimaneva di essa, mi sembrava molto appropriato, e per tre motivi: in primo luogo, perché io sono un pittore eminentemente teatrale, in secondo luogo, perché il teatro si trova proprio di fronte alla chiesa dove sono stato battezzato, e la terza, perché è proprio nella sala del vestibolo del teatro, dove ho dato la mia prima mostra di pittura. " L'idea di portare insieme il suo lavoro nel vecchio teatro di Figueres eccita Dalí, e si dedicò per oltre un decennio a collaborare e progettare nei minimi particolari, fino a diventare realtà con l'inaugurazione ufficiale del Teatro-Museo Dalí il 28 settembre 1974. Uno degli elementi più visibili del museo è la struttura della griglia trasparente, sotto forma di una cupola geodetica che corona l'edificio, da un'idea di Salvador Dalí, che è stato realizzato dall'architetto Emilio Pérez Piñero Murcia (1935-1972). La cupola è diventata non solo l'emblema del Teatro-Museo, ma anche un simbolo per la città di Figueres stesso. La Cadillac Rainy Barcellona Barcellona è una città di 1.619.337 abitanti della Spagna, capoluogo della Catalogna, una comunità autonoma della parte nord-orientale dello stato, oltre che capoluogo dell'omonima provincia e della comarca del Barcelonès. Soprannominata Ciudad Condalo Ciutat Comtal (Città dei Conti), è la seconda città della Spagna per numero di abitanti dopo Madrid, la capitale. Nel 1992 fu sede dei Giochi Olimpici estivi. Nel 2004, a Barcellona, si è tenuto, per la prima volta assoluta, il Forum Universale delle Culture. La città ha ospitato l'Esposizione internazionale del 1888 e quella 1929 e inoltre Barcellona è sede dell'Unione per il Mediterraneo. Forte del turismo, del porto e della vicinanza alla Francia (160 km da Le Perthus), la città vide la sua già prospera economia impennarsi dopo i giochi olimpici del 1992. La città è il secondo maggior centro industriale e finanziario della Spagna dopo Madrid, nonché il maggior porto commerciale e turistico e uno dei maggiori d'Europa Geografia È situata nella Spagna orientale, sul mar Mediterraneo a sud dalla catena montuosa dei Pirenei e 150 da lCol du Perthus, che segna il confine con la Francia, in una pianura situata tra il mare e la suddetta catena montuosa, tra le foci dei fiumi Besòs e Llobregat. Il comune è delimitato a nord dai comuni diSanta Coloma de Gramenet e Sant Adrià de Besòs, a ovest da Montcada i Reixac e da Sant Cugat del Vallès, a sud dalla zona franca con L'Hospitalet e Esplugues de Llobregat, mentre a est rimane solo il mare. I rilievi della città possono venire divisi in tre sezioni distinte: i monti della Collserola, con il Tibidabo come maggiore cima (516,2 m) a dominare la città con il suo parco dei divertimenti; la pianura; il delta del Besòs e del Llobregat perpendicolari alla costa. Altre vette minori emergono dalla piana litoranea, la più conosciuta delle quali è il Montjuïc (184,8 m), collina nei pressi del porto dominata da una fortificazione. Clima Barcellona ha un clima mediterraneo subumido con alcune caratteristiche differenti da quelle tipiche del clima mediterraneo, come una quantità non trascurabile di piogge in estate ed un minimo secondario di precipitazioni in inverno. A Barcellona, come in tutta la Catalogna, il classico clima mediterraneo con inverni umidi e temperati ed estati aride risente della posizione a nord del Mediterraneo Occidentale. Politica A Barcellona sono presenti quattro diversi livelli di amministrazione politica con diverse responsabilità e competenze: l'Amministrazione Generale dello Stato; il Governo Autonomo della Catalogna; il Consiglio di Barcellona; il Comune di Barcellona. Economia Storicamente l'economia Barcellonese si è basata sul commercio attraverso il suo porto, il settore industriale iniziò a prendere peso durante il XIX secolo a partire dalla rivoluzione industriale, specialmente il settore tessile, in un primo periodo, per svilupparsi successivamente all'industria editoriale, chimica, farmaceutica, automobilistica, logistica ed elettronica, fino a trasformare la provincia di Barcellona nella principale zona industriale della Spagna. Con la crescita della prosperità la città di Barcellona iniziò ad espellere le zone industriali fuori dai suoi limiti urbani. L'economia della città si specializzò così nel commercio, nella ristorazione e soprattutto nel turismo, che negli ultimi anni è cresciuto enormemente in città; il turismo è diventato per la città una delle principali fonti economiche. Facciata del Municipio di Barcellona Luoghi d'interesse turistico La Sagrada Família di Antoni Gaudí A Barcellona si ha la possibilità, percorrendo a piedi le strade, di trovare tracce della sua storia millenaria, dalle rovine romane e della città medievale fino ad arrivare ai quartieri del modernismo catalano, con i suoi edifici caratteristici, i suoi isolati quadrati, i suoi viali alberati e le sue strade larghe. La città antica è praticamente piana mentre i quartieri più recenti acquisiscono maggiore pendenza man mano che ci si avvicina alla catena di colline retrostante. Alcuni esempi del modernismo sono gli edifici del Quadrat d'Or nel quartiere dell'Eixample, le opere di Antoni Gaudí e il Palau de la Música Catalana di Lluís Domènech i Montaner, dichiarato nel 1997 patrimonio dell'umanità dall'Unesco e situato nel quartiere di Sant Pere, accanto a Via Laietana. Non meno importanti sono i contributi architettonici, sempre d'impianto modernistico, di Josep Puig i Cadafalch. Il Quadrat d'Or è un'area situata nel quartiere dell'Eixample a Barcellona, dove c'è la maggiore concentrazione di edifici dell'architettura modernista. Tra i 150 edifici modernisti racchiusi in quest'area, considerata un museo a cielo aperto, si trovano Casa Milà (detta anche La Pedrera), Casa Batllò e Casa Amatller. All'interno del Barri Gòtic, nella Ciutat Vella, da notare la bellissima Cattedrale di Sant'Eulalia, dedicata alla patrona della città. La cattedrale è liberamente visitabile in alcune ore del giorno, altrimenti l'entrata è a pagamento e comprende non solo la chiesa ma anche i musei annessi all'interno dei palazzi collegati alla cattedrale tra cui il Palau del Lloctinent che fa da sfondo alla Plaça del Rei. Sempre nel Barri Gòtic si trova un'altra due chiesa degna di nota: Santa Maria del Pi mentre , Santa Maria del Mar si trova nel Born. Tra i luoghi di maggior attrazione è necessario ricordare Las Ramblas (in spagnolo) o Les Rambles (in catalano), viale situato tra Plaça Catalunya, centro della città moderna, ed il Porto Antico. La strada, sia di giorno che di notte, è colma di gente e lungo il suo marciapiede centrale si possono trovare giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, caffetterie, ristoranti e negozi. In prossimità del porto è frequente incontrare bancarelle dove si esercitano e lavorano pittori e disegnatori. Passeggiando lungo Les Rambles si possono ammirare vari edifici di interesse come il Palazzo della Virreina, il colorato Mercato della Boqueria e il famoso Teatro del Liceu, in cui vengono rappresentati opere e balletti. Anche le strade laterali sono caratteristiche; una di queste, molto breve, conduce alla Plaça Reial, una piazza con palme ed edifici i cui portici ospitano birrerie e ristoranti e nella quale, durante il fine settimana, si riuniscono i collezionisti di francobolli e di monete. Le Ramblas terminano arrivando al Porto Antico, dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón) con il dito indice puntato verso il mare. A pochi passi da lì, si incontra il Museo Marittimo dedicato soprattutto alla storia navale del Mar Mediterraneo, nel quale si può ammirare la riproduzione a scala reale di una galera da combattimento. Il Museo è situato nei cantieri navali medioevali, dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo. Il Porto Antico offre altre attrazioni, come un centro commerciale con negozi, ristoranti, cinema e il maggior Acquario della fauna marina mediterranea. La Rambla. La città di Gaudí Barcellona è la città dove ha vissuto e lavorato l'architetto Antoni Gaudí, le cui opere attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo. La più nota è la chiesa della Sagrada Família, il cui nome completo in catalano è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), che Gaudí lasciò largamente incompiuta e che è tuttora in costruzione dal 1882. In base ai moderni mezzi e materiali si prevede che verrà ultimata intorno al 2020. I lavori per la sua costruzione sono unicamente finanziati dalle offerte dei fedeli e dalle entrate derivanti dalla vendita ai visitatori del biglietto di ingresso. La facciata della Natività era già stata completata prima della morte del progettista; recentemente è stata terminata quella della Passione e otto delle dodici torri previste (corrispondenti agli apostoli). Rimane inoltre da completare la facciata della navata centrale, quella rappresentante la Gloria. Tra le altre opere di Antoni Gaudí, le più famose e importanti sono il Parc Güell, la Casa Milà, meglio conosciuta con il nome di "La Pedrera", Casa Batlló, Palau Güell e Casa Vicens. Casa Milá e Casa Battló sono due originali e simboliche creazioni del genio di Gaudí, entrambe progettate ed edificate nei primi anni del secolo scorso. Si trovano in Paseo de Gracia, nel pieno centro della città. Casa Milá è una pietra miliare dell'architettura fantasiosa di Gaudí, più che un edificio sembra, infatti, una scultura. La facciata spicca per la sua bellezza armoniosa, i comignoli ricordano guerrieri... La Pedrera fu dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1984. Casa Battló era inizialmente un'antica casa costruita nel 1877; Gaudí ricevette il compito di ristrutturarla completamente, e la rinnovò cambiandola in modo spettacolare, introducendo elementi particolarmente originali e fantasiosi. Gaudí utilizzò elementi "moderni" come ceramica, pietra e ferro, cercando di dare un'illuminazione il più naturale possibile. I balconi ricordano un cranio umano con gli spazi per occhi e naso. Casa Milà, di Antoni Gaudí Casa Battló di A.Gaudì Musei Tra i musei dell'arte di Barcellona rivestono un grandissimo interesse quello della Fundació Joan Miró, dove si possono ammirare alcune opere del pittore maiorchino e dove vengono realizzate esposizioni itineranti provenienti da tutti i musei del mondo; il Museu Picasso, contenente un'importante collezione di opere poco conosciute del famoso pittore che risalgono al suo primo periodo. Nel Museo Nazionale dell'Arte catalana (MNAC) si trova una delle più grandi collezioni di arte romanica del mondo. Tra questi di speciale interesse sono gli affreschi romanici trasferiti al museo direttamente da cappelle e chiese di tutta la Catalogna. A pochi passi dal MNAC, alle falde di Montjuïc si trova il Caixa Forum Barcelona, un grande centro culturale che trova sede nell'antica Fàbrica Casaramona. Il Montjuïc Per godere di uno splendido panorama di tutta la città si può salire a Montjuïc, il piccolo monte situato vicino al porto, sulla cima del quale si trova il Castell de Montjuïc, un'antica fortezza militare che servì per vigilare l'entrata a Barcellona dal mare. Questo luogo è tristemente noto ai catalani perché nel 1940 vi fu giustiziato dalla polizia franchista, tramite fucilazione, Lluis Companys, presidente della Generalitat de Catalunya, oggi considerato eroe nazionale catalano. Oltre che il già menzionato Museo Nazionale dell'Arte Catalana (MNAC), primaria attrattiva della città, ospita anche impianti olimpici come lo Stadio Olimpico Lluís Companys, progettato dall'architetto italiano Vittorio Gregotti e sede fino al 2009 delle partite casalinghe della seconda squadra di calcio della città, l'Espanyol; il palazzo dello sport (Palau Sant Jordi, in onore del Santo patrono della Catalogna), disegnato da Arata Isozaki, e le piscine. Domina il paesaggio la torre delle comunicazioni disegnata da Santiago Calatrava e costruita per le Olimpiadi del 1992. Sempre a Montjuïc si trova il giardino botanico, che dispone di una collezione unica di cactus, e ilTeatre Grec costruito in occasione dell'Expo 1929. I parchi Barcellona conta numerosi parchi. I più conosciuti sono il Parc Güell opera di Antoni Gaudí situato nel distretto di Gracia, il parco di Montjuic, situato sulla cima della montagna omonima e il Parque de la Ciudadela (Parc de la Ciutadella), situato nel centro della città e nel cui interno si trova il Parlamento della Catalogna e il parco zoologico della città famoso per aver ospitato il gorilla albino Fiocco di Neve. Recentemente è stato inaugurato il Parco della Diagonal Mar, il più grande della città, disegnato da Enric Miralles. Altri parchi minori sono: il "Parco della Spagna Industriale" nel quartiere di Sants, il "Parco del Forum" dove si è svolto il Forum Universale delle Culture del 2004, il Parco del labirinto di Horta, parco dove gli alberi sono piantati in modo da formare un labirinto, il "Parco del Clot" vicino alla Plaza de las Glorias e il "Turò Park, vicino alla plaza Francesc Macià. Le spiagge di Barcellona Una delle principali attrattive di Barcellona negli ultimi anni sono state le sue spiagge. Grazie alla rigenerazione del litorale attuata nel 1992, per le Olimpiadi, Barcellona oggi può contare su sei spiagge che si estendono per più di 4,2 km. Le spiagge sono centrali: collegate con il centro storico e situate tutte a pochi minuti dalla città. Tutte le spiagge sono attrezzate con i più importanti servizi. La Monumental de Barcelona esterno della Monumental. La Plaza de toros Monumental di Barcellona fu inaugurata nel 1914 con il nome di "El Sport" e ribattezzata "La Monumental" nel 1916. È situata tra la Gran Via e la Calle Marina nel distretto dell'Eixample. Con una capienza di 19.582 spettatori, è stata l'ultima plaza ancora attiva a Barcellona, dopo la chiusura della Plaza de El Torin e las Arenas. All'interno della Monumental si trova il Museo Taurino di Barcellona, dove sono esposte carte di famosi toreri, teste di celebri tori, documenti storici e oggetti relazionati con la tauromachia. Nel 2010, il parlamento catalano ha approvato una legge, entrata in vigore il 1º gennaio 2012, che vieta la corrida in tutta la Catalogna[8], rendendo così inutilizzabile, a tale scopo, la Monumental. Shopping La zona più commerciale della città è situata nel suo centro storico: calle Portaferrissa, Pelai, La Rambla, Portal de l'Àngel e Plaça de Catalunya, dove piccoli negozi convivono con i grandi magazzini e le grandi catene di distribuzione. venditori di fiori nelle ramblas Un poco più a nord di Plaça de Catalunya lungo Passeig de Gràcia, Rambla de Catalunya e Avinguda Diagonal, si trovano i negozi dei grandi marchi internazionali di moda, di pelletteria e di gioielleria. I negozi di articoli di design si trovano nei vicoli del quartiere del Born che ha acquisito popolarità sin dalla fine degli anni novanta. Altre importanti zone commerciali della città sono la Calle Grande de Gracia o la Calle de Sants, e i centri commerciali come L'Illa, La Maquinista, Les Glòries o la Diagonal Mar. Barcellona olimpica Barcellona ha ospitato le Olimpiadi nel 1992. Molte delle installazioni sportive utilizzate si trovano sulla montagna di Montjuïc. Lì si trovano: lo Stadio Olimpico Lluís Companys, il museo Olimpico, il Palacio Sant Jordi, le piscine Picornell e la Piscina municipale di Montjuïc. Lontanto dalla montagna si trovano le installazioni del FC Barcelona, tra le quali troviamo il Camp Nou, il Palau Blaugrana (Palacio Azulgrana), il Mini Estadi e il Museo del FC Barcelona. Nel nord della città si trova il velodromo di Horta, le installazioni del Tennis della Teixonera e il padiglione de Valle de Hebron. Per ultimo, il quartiere della Villa Olimpica è il luogo dove furono alloggiati gli atleti, oggi accoglie numerose spiagge, ristoranti e zone di divertimenti. Monastero di Montserrat Il Monastero di Santa Maria de Montserrat (Monestir de Montserrat in catalano) è un monastero benedettino situato ad un'altitudine di 720 m.s.l.m. sulla montagna di Montserrat, nel comune di Monistrol de Montserrat, (Bages), nella comunità autonoma spagnola della Catalogna, di cui rappresenta un simbolo, nonché un importante sito di pellegrinaggio e di visita per i turisti.[1] Il Monastero L'abside Storia L'origine del monastero è incerta. Si sa che, intorno al 1011, un monaco proveniente dal monastero di Santa Maria di Ripoll raggiunse la montagna di Montserrat per incaricarsi di dirigere il monastero di Santa Cecilia di Montserrat, per cui quest'ultimo sarebbe passato agli ordini dell'abate Oliba di Ripoll. Santa Cecilia non accettò la situazione e l'abate decise di fondare il monastero di Santa Maria di Montserrat nel luogo dove esisteva un antico eremo con lo stesso nome, il 1025. A partire dal 1082 Santa Maria ebbe un priore proprio e smise di dipendere da quello di Ripoll. Questo eremo rapidamente divenne il più importante fra quelli presenti su quella montagna grazie all'immagine della Madonna venerata fin dal 880 e si trasformò in un santuario, per cui ebbe accesso a un maggior numero di donazioni che gli permisero una crescita costante in dimensioni ed importanza. Alla fine del XII secolo il reggente sollecitò le autorità ecclesiastiche ad aumentare il numero di monaci a 12 unità, minimo richiesto per poter considerare il santuario un'abbazia. Nel XIII secolo iniziò la lotta del monastero per ottenere la piena indipendenza da quello di Ripoll: durante lo Scisma d'Occidente, infatti, il priorato di Montserrat era fedele al Papa di Roma Urbano VI nonostante quello di Ripoll appoggiasse Benedetto XIII, perciò il re Martino l'Umanista consigliò a Benedetto XIII di promuovere Montserrat ad abbazia ed a porre come abate Marco di Villalba, che era abate di Ripoll dal 1408. L'11 marzo 1409 una bolla papale di papa Benedetto istituì l'Abbazia di Montserrat, nonostante Ripoll continuasse comunque a mantenere alcuni privilegi su Montserrat, finché il papa Eugenio IV liberò completamente Montserrat con una bolla datata 11 marzo 1431. Nel 1493 però l'abbazia perse di nuovo l'autonomia in quanto il re Ferdinando il Cattolico inviò al monastero 14 monaci dalla città di Valladolid e Montserrat passò alle dipendenze di questa città della Castiglia. Nei secoli seguenti vi fu un alternarsi di abati catalani e castigliani. Proprio nel 1493 Bernat de Boïl un monaco del monastero, accompagnò Cristoforo Colombo in uno dei suoi viaggi in America. Nel corso del XIX secolo il Monastero di Montserrat fu incendiato e saccheggiato per ben due volte dalle truppe napoleoniche, nel 1811 e 1812, mentre nel 1835 i monaci dovettero abbandonare il monastero in seguito alla desamortització de Mendizábal, una sorta di asta pubblica per ridistribuire i terreni non coltivati che spesso erano di proprietà della Chiesa. Tutto questo durò poco e già dal 1844 i monaci si ristabilirono nel monastero, senza ingerenze da parte della congregazione di Valladolid. Vennero ricostruiti gli edifici andati distrutti. Attualmente la congregazione è formata da un centinaio di monaci; inoltre al Monastero vivono i ragazzi che compongono la Scuola di canto di Montserrat (chiamata Escolania de Montserrat in catalano), considerata la più antica d'Europa giacché risale al XIII secolo. Il Monastero La facciata principale Il complesso è costituito da due blocchi di edifici: da una parte la basilica con le dipendenze dei monaci, dall'altra gli edifici destinati ad accogliere i pellegrini e i visitatori: ristoranti, negozi e un albergo. La basilica La basilica di Montserrat fu ricostruita completamente nel XIX secolo ed è ad una sola navata, attorno alla quale sono disposte diverse cappelle. La navata è sostenuta da colonne centrali, con intagli in legno dello scultore Josep Llimona. Ad un'estremità è posto l'altare maggiore e il coro. Il crocifisso d'avorio dell'altare, proveniente dall'Italia, è stato attribuito recentemente a un giovane Michelangelo (finora era stato attribuito al Ghiberti). Proprio sopra l'altare maggiore c'è la stanza nella quale è situata la statua della Vergine Moreneta de Montserrat, a cui si accede dopo aver attraversato un portale in alabastro scolpito con scene della Bibbia. Il chiostro e il refettorio Il chiostro, opera dell'architetto Josep Puig i Cadafalch, è costituito da due piani sostenuti da colonne di pietra. Il piano inferiore comunica con il giardino che dispone di una fonte nella parte centrale. Lungo le pareti del chiostro si vedono frammenti di opere antiche, alcune del X secolo. Il refettorio è del XVII secolo ma fu restaurato nel 1925 da Josep Puig i Cadafalch: nella parte centrale un mosaico rappresenta il Cristo, mentre nella parte opposta si può vedere un trittico con scene della vita di San Benedetto. La Madonna di Montserrat La Moreneta Secondo la leggenda, la prima immagine della Vergine (in catalano La Mare de Déu de Montserrat) fu ritrovata da alcuni bambini che accudivano un gregge dentro una grotta nel 880, dopo aver visto una luce sulla montagna. Quando il vescovo seppe del ritrovamento cercò di far trasportare la piccola statua a Manresa, ma non gli fu possibile perché la statua divenne troppo pesante. Perciò il vescovo interpretò questo segnale come il desiderio della Vergine di rimanere nei pressi del luogo del ritrovamento e perciò ordinò la costruzione del santuario. La statua di Maria attualmente venerata è una scultura lignea romanica del XII secolo. Misura circa 95 cm di altezza e rappresenta la Beata Vergine Maria con il Bambin Gesù. Nella mano destra la Madonna regge una sfera che simboleggia l'universo, mentre Gesù, sempre con la mano destra, benedice e nella sinistra regge una pigna. Ad eccezione dei volti e delle mani, l'immagine è dipinta d'oro, mentre la Vergine è rappresentata con volto di carnagione scura, cosa che le è valsa il soprannome popolare di moreneta