NoN tutto il male vieN per Nuocere

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NoN tutto il male vieN per Nuocere
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Non tutto il male
vien per nuocere
Come ben sanno i nostri lettori, alcuni mesi fa
l’Associazione 00042 ha presentato al Comune di
Anzio un progetto per la realizzazione di un Centro
Polifunzionale dei Giovani.
Per raggiungere quest’obiettivo ci sono volute idee,
organizzazione e grande forza di volontà. Il progetto
che ne è risultato è quello di struttura ecosostenibile, funzionale e non
eccessivamente costosa (300mila euro). Le firme raccolte tra i cittadini di
Anzio, in quattro mesi di lavoro, sono state 1700 e dettagliate informative
sono state inviate a tutti i consiglieri e gli Assessori del Comune.
Sarà per la crisi economica, sarà perché la proposta arrivata da un’associazione
un po’ troppo critica o per un vizio di forma molto diffuso all’interno
dell’amministrazione locale, ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta
scritta sulla possibile discussione del progetto in Consiglio Comunale.
Ma non tutto il male vien per nuocere. Infatti la validità del progetto,
riscontrata anche nei diversi contatti con i nostri amministratori, ci ha
consentito di offrire quest’idea alla consulta dei giovani, in modo che possano
essere proprio loro a curarne nel tempo lo sviluppo e la realizzazione.
A Villa Sarsina il 7 aprile si è insediata ufficialmente la consulta
giovanile del Comune di Anzio, un passo importante per le future leve
della città, che avranno per la prima volta a disposizione un organo ufficiale
che li rappresenti e che rappresenti i loro progetti per Anzio. In questa
occasione l’Associazione Culturale 00042 è stata invitata dall’Assessore
alla Cultura a descrivere il progetto del centro polifunzionale ai giovani
partecipanti dell’assemblea.
Ci auguriamo che questo, come altri obiettivi potranno essere sostenuti e
realizzati dalla consulta e che i ragazzi non perdano mai di vista il motivo per
il quale si sono uniti: proporre e sviluppare idee per migliorare la vita dei
propri coetanei.
La 00042 si adopererà per realizzare il Centro Polifunzionale insieme a tutte le
associazioni del territorio e quelle presenti all’interno della consulta e metterà
a disposizione le proprie risorse perché il progetto si concretizzi, a cominciare
dall’individuazione di spazi adeguati.
Speriamo che l’Amministrazione Comunale si impegni ad approvare
il progetto presentato.
Andrea Mingiacchi
CHIUDE IL CENTRO TRASFUSIONALE
DEL RIUNITI
A Velletri un unico centro per l’ASL rmh
REFERENDUM 2011:
A GIUGNO FAI VINCERE IL Sì
I quesiti acqua pubblica e legittimo impedimento. A rischio il nucleare
INTERVISTA A TULLI
SUL FUTURO DEL PD ANZIATE
“Per vincere le elezioni serve un candidato di spessore”
LE 10 DOMANDE BASE SUI NUOVI
LAVORI DEL LITORALE
Speranze e incertezze sulla realizzazione di 15 pennelli e
una barriera soffolta
UNA BALENA A LARGO DI ANZIO
“Il cetaceo avvistato nei giorni scorsi non è un capodoglio,
ma un balenottera comune”
maggio 2011_n.28
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n.28_maggio 2011
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A Velletri un unico centro trasfusionale per l’Asl Rmh
CHIUDE IL CENTRO TRASFUSIONALE
Ad Anzio rimane il punto raccolta sangue e la frigo emoteca
Alla fine il ridimensionamento tanto
annunciato dal governatore del Lazio,
Renata Polverini, sta avvenendo. Il centro
trasfusionale dell’Ospedale Riuniti di Anzio e
Nettuno presto verrà chiuso e l’unico centro
trasfusionale per l’Asl RM-H sarà il Servizio
Immunoematologia e Medicina Trasfusionale
(S.i.m.t) della struttura ospedaliera di
Velletri, che “rifornirà” il sangue a tutta l’Asl
RM-H. Sul nostro territorio rimarrà, invece,
un punto raccolta sangue e un frigo emoteca.
Al punto raccolta si potrà donare il sangue
ma non si potrà né lavoralo né distribuirlo
direttamente ai reparti secondo le richieste
dei vari interventi chirurgici, come è stato
sino ad oggi. Tutto il sangue raccolto dovrà
essere inviato al centro trasfusionale di
Velletri, dove verrà lavorato, conservato e
poi distribuito secondo le esigenze dei vari
nesocomi dell’Asl RM-H. L’ospedale Riuniti,
oltre al centro raccolta sangue, rimarrà però
provvisto di un frigo emoteca (una sorta di
frigorifero) dove si conserveranno alcune
sacche di sangue di gruppo sanguigno
universale utilizzabili in caso di urgenza, in
attesa che dai Castelli arrivi il sangue richiesto
dal Riuniti, compatibile con il gruppo del
paziente.
Anzio dunque perderà il suo polo di
eccellenza, che fino ad oggi ha soddisfatto,
entro sessanta minuti, una media mensile pari
a 181 richieste di sangue. Già a fine febbraio
si era parlato di un ridimensionamento
e i due sindaci, Luciano Bruschini e
Alessio Chiavetta, si erano mobilitati
contro un’eventuale chiusura ribadendo
l’importanza di un centro trasfusionale
che nel 2010, ha soddisfatto il 66 per cento
delle richieste urgenti dell’intera Asl RM-H.
Eppure tutto ciò non è bastato.
Il piano di rientro della sanità della Polverini,
presentato nel marzo 2010, ha continuato
per la sua strada. Secondo il governatore del
Lazio i tagli sono indispensabili per sistemare
l’andamento della sanità. Ma sarà proprio
così? La chiusura del centro trasfusionale
del Riuniti avrà una serie di conseguenze sui
lavoratori, sui pazienti in attesa di interventi
chirurgici e sulle funzionalità delle sale
operative, per non parlare delle richieste
urgenti che arrivano all’ultimo momento
e l’invio di campioni da compatibilizzare
dall’Ospedale di Anzio al S.i.m.t di Velletri.
Elementi che non vanno sottovalutati.
Pensiamo ad esempio a tutto lo staff medico
che ogni giorno dovrà spostarsi da AnzioNettuno o dai paesi limitrofi per arrivare
a Velletri, unito allo stress del viaggio e alla
congestione delle macchine sulla strada. C’è
poi la questione del fiorino, il mezzo messo
a disposizione per il trasporto delle sacche
di sangue da un ospedale all’altro, che sarà a
disposizione 24 ore su 24 per le richieste dei
vari interventi chirurgici, per gli interventi
programmati e per le urgenze. Il fiorino, il cui
servizio è ovviamente a pagamento, dovrà
percorrere ogni volta quaranta km per fare
Velletri-Anzio e viceversa. Pensate d’estate in
caso di traffico quanto ci potrebbe impiegare
per percorrere quaranta chilometri, mentre
i medici stanno aspettando con urgenza
l’arrivo delle sacche del sangue. Un assurdo
dentro l’assurdo, se pensiamo che solo ad
Anzio nel 2010 si è registrato un incremento
del 2,76 per cento della popolazione rispetto
al 31 dicembre del 2009. L’aumento dei
residenti, unito nel periodo estivo alla
notevole presenza di turisti e villeggianti,
determinano all’ospedale Riuniti un aumento
dell’emergenze mediche e chirurgiche, che
senza un centro trasfusionale in loco saranno
più difficili da gestire. red
IL PIANO SANITÀ - POLVERINI
Il piano della sanità della Polverini è stato approvato il 30 marzo 2010 con l’obiettivo di ridurre
gli sprechi all’interno della sanità laziale. Ecco i punti del piano di ridimensionamento:
- riconversione di 2865 posti letto in esubero in posti di degenza infermieristica;
- la “riconversione” di 24 ospedali pubblici in“ospedali di territorio” che meglio rispondono
alle esigenze dei cittadini. Forniti di guardia medica, piccola diagnostica, poliambulatorio,
laboratorio analisi e punti di primo intervento;
- telemedicina e assistenza domiciliare saranno potenziate con il coinvolgimento dei
medici di famiglia;
- un DEA di 2° livello per ogni provincia del Lazio, cioè un ospedale che assicuri le
funzioni di più alta specializzazione: cardiochirurgia, neurochirurgia, terapia intensiva
neonatale, chirurgia vascolare e toracica. Il paziente viene preso in cura dagli Spoke (gli
ospedali distrettuali), assistito, stabilizzato ed eventualmente trasferito negli Hub (DEA di
secondo livello);
- tre nuovi ospedali: l’ospedale dei Castelli, del Golfo e di Anagni e di Frosinone;
- potenziamento del reparto di Cardiochirurgia del S. Filippo Neri.
Sta nascendo un comitato di cittadini per fermare il trasferimento del centro
trasfusionale, al quale la nostra associazione aderirà senza alcun dubbio.
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Speciale Referendum
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Anzio Space
Il 12 e 13 giugno si vota sui quesiti referendari. Potrebbe invece saltare quello sul nucleare,
UN Sì PER DIRE NO ALL’ACQUA PRIVATA
PERCHÈ È IMPORTANTE ANDARE ALLE URNE E COSA CAMBIERÀ SE SI RAGGIUNGERÀ IL QUORUM
Si avvicina la data dei
referendum abrogativi 2011.
Il 12 e il 13 giugno saremo
chiamati a votare su tre
distinti quesiti referendari:
due sull’acqua pubblica e uno
sul legittimo impedimento.
Al momento il quarto quesito, quello sul nucleare che era
previsto a giungo, dovrebbe saltare dato che il Governo, con
un emendamento al decreto legge Omnibus, ha abrogato
la norma per la realizzazione delle centrali. I referendum
sul legittimo impedimento e l’energia nucleare sono stati
organizzati su iniziativa dell’Italia dei Valori, mentre i quesiti
a favore dell’acqua pubblica sono stati promossi dal Forum
Italiano movimenti dell’acqua, composto da numerose
associazioni che nei mesi passati hanno raccolto un milione
e 400 mila firme in tutta Italia.
L’appuntamento del 12 e 13 giugno può rappresentare
per l’Italia una svolta decisiva, perché saremo noi votanti
a decidere il futuro del nostro Paese. Votando Sì: sarà
bloccata la privatizzazione dell’acqua (Decreto Ronchi).
Votando Sì: verrà abrogata la legge del 2010 sul legittimo
impedimento, che consente al Presidente del Consiglio e ai
ministri di non presentarsi in udienza penale durante la loro
carica. Ma lo scoglio più duro da superare sarà l’affluenza
alle urne. È dal 1996 che un referendum abrogativo non
riesce più a raggiungere il quorum, cioè la metà più uno
degli aventi diritto al voto. Negli ultimi anni si è registrata
un’affluenza bassissima, tra il 19 e il 32 per cento. Nel 2009,
ultimo referendum, l’affluenza si fermò al 23,84 per cento
nonostante fosse stato accorpato con il secondo turno
delle elezioni amministrative. Quest’anno speriamo che la
“musica” cambi. Ecco un breve focus sui temi referendari.
Acqua, due Sì per dire basta alla
privatizzazione: nel momento in cui
investito, abrogando una parte del comma 1 dell’art. 154 del Decreto
Lgs. 152/2006. In questo modo verrebbe impedito alle aziende di
realizzare profitti e, di conseguenza, non renderebbe conveniente
agire su questo mercato. L’affluenza alle urne è dunque determinante
se vogliano che l’acqua torni ad essere un bene comune. In città
come Berlino e Parigi il Comune si è ripreso la gestione completa
del servizio idrico sottraendola alle multinazionali Veolia e Suez, ora
tocca a noi.
andiamo in stampa dopo l’emendamento
a sorpresa del Governo sul nucleare,
arriva la notizia che l’Esecutivo sta
valutando anche la possibilità di un
secondo intervento legislativo ad hoc,
per bloccare proprio sul filo del traguardo
anche il referendum sull’acqua. Spunta
infatti l’ipotesi di un decreto legge che istituisca un’autorità per il
settore idrico. È quanto afferma il ministro dello Sviluppo Economico
Paolo Romani a Radio Anch’io: “Su questo tema, di grande rilevanza,
sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo”.
Nella speranza che i cittadini possano andare alle urne il 12-13
giungo per esprimersi sul quesito referendario ed esercitare la propria
democrazia diretta, ricordiamo che l’acqua non è una merce, è un
bene di tutti e il suo utilizzo deve rispondere ai criteri di pubblica
utilità. Nel mondo un miliardo di persone non ha accesso all’acqua
potabile e ogni anno, secondo l’Unicef, più di un milione di bambini
muoiono per malattie prevenibili legate all’acqua, come la diarrea.
Lo scenario che appare oggi è quello di un globo spaccato in due: da
una parte c’è chi muore per mancanza di acqua, dall’altra c’è invece
tanto spreco e una cattiva gestione che spesso è in mano ai privati.
In Italia il Governo Berlusconi nel 2009 con il Decreto Ronchi ha
affidato il servizio idrico alle società private. Una decisione che ha
visto la reazione forte e decisa dei cittadini che attraverso una serie
di comitati si sta battendo affinché l’acqua non venga considerata una
merce.
Il 12-13 giugno saremo chiamati a votare su due quesiti relativi al
cosiddetto “oro blu”: il primo riguarda le modalità di affidamento e
gestione dei servizi pubblici locali. Se vincesse il Sì si bloccherebbe
il processo di privatizzazione dell’acqua pubblica, abrogando l’art.
23-bis della Legge n. 133/2008. Il secondo quesito riguarda la
determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base
all’adeguata remunerazione del capitale investito. Se vincesse il Sì
s’impedirebbe ai gestori privati di ottenere un guadagno dal capitale
Legittimo impedimento, vota
Sì per riaffermare i diritti: il
referendum del 12-13 giugno sarà
anche l’occasione per riaffermare il
principio democratico che la “legge è
uguale per tutti”. Votando Sì, infatti,
verrà abrogata la legge del 7 aprile
2010 n.51 sul legittimo impedimento, che consente al Presidente del
Consiglio e ai ministri di non comparire in udienza penale durante
la loro carica.
In origine la norma consentiva al premier e ai ministri di
autocertificare il proprio impedimento a presentarsi in udienza: dopo
la sentenza della Consulta invece l’impedimento deve essere stabilito
dal giudice (che tuttavia difficilmente può negarlo in caso di incontri
internazionali, consigli dei ministri ecc). Se a giugno si raggiungesse
il quorum la legge sul legittimo impedimento, composta solo da due
articoli, verrebbe abrogata del tutto, quindi il Presidente del Consiglio
e i ministri potrebbero avvalersi del legittimo impedimento né più né
meno degli altri cittadini.
Nucleare, in forse il quesito referendario: il Governo fa
dietrofront sull’atomo inserendo nel decreto legge “Omnibus” un
emendamento relativo all’abrogazione di tutte le norme previste
per la realizzazione degli impianti nucleari nel Paese. La decisione
potrebbe far saltare il quesito referendario sul nucleare in calendario
il 12-13 giugno. Ma il condizionale è d’obbligo. Spetta infatti alla
Cassazione decidere se cancellare o meno il quesito del referendum
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Speciale Referendum
n.28_maggio 2011
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dopo lo stop del Governo che ha abrogato la norma per la realizzazione delle centrali
E AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO
e per pronunciarsi dovrà aspettare
che il decreto Omnibus, approvato
nei giorni scorsi dal Senato, abbia l’ok
della Camera e venga pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale. Intanto in molti
vedono nella manovra del Governo un
“trucco” per far saltare il quorum per gli
altri tre quesiti referendari. Nell’attesa
di sapere se il nucleare rimarrà o meno
in calendario a giugno, Anzio-Space ha
deciso ugualmente di dedicare un breve
focus informativo al quesito.
Il quesito referendario 2011 sul nucleare vuole cancellare il progetto
atomico promosso dalla maggioranza. Se il 12-13 giugno vincesse il
Sì sarebbero abrogati gli articoli di legge di alcuni provvedimenti
governativi (decreto legge 25/6/08 e collegati) e si impedirebbe la
costruzione di centrali sul territorio italiano. L’energia atomica è
pericolosa, costosa e non serve all’Italia. La catastrofe giapponese di
Fukushima ha mostrato la fragilità della tecnologia atomica e al tempo
stesso segna il crollo delle fonti energetiche sulle quali si è basato
fino ad ora il modello economico. All’indomani della tragedia del
Sol Levante, il governo italiano ha lanciato una moratoria sostituita,
come abbiamo detto in apertura, da un emendamento che cancella la
norma sulla realizzazioni delle centrali. Una decisione che non deve
trarre in inganno. Se la Suprema Corte decidesse di non cancellare
il referendum, il 12-13 giugno dobbiamo lanciare un segnale forte:
votando sì si dirà un no definitivo al nucleare.
Luisa Calderaro
Energia atomica
LA RETROMARCIA
DEL GOVERNO
A meno di un mese dal referendum del 12-13 giugno, il
Governo con un emendamento dice addio al programma sul
nucleare. L’emendamento, contenuto nel decreto Ominbus,
sostituisce la moratoria di un anno e abroga tutte le norme
relative alla realizzazione di nuovi impianti in tutta Italia.
La retromarcia dell’Esecutivo mette ora in forse il quesito
referendario. Il drecreto Omnibus è stato approvato nei
giorni scorsi dal Senato e ora passerà al vaglio della Camera
che dovrà decidere se convertirlo in legge entro il 30 maggio.
“Abbiamo rivisto l’impostazione sul nucleare data nel 2009
e rinviamo una decisione così importante a un chiarimento
complessivo in sede Europea”, ha detto Paolo Romani, ministro
per lo Sviluppo economico con riferimento all’incidente
di Fukushima. Ma proprio in questi giorni arriva la doccia
fredda della Commissione dell’Unione Europea per l’Energia.
Il commissario Gunther Oettinger ha ribadito che “l’UE non
è competente sulle scelte dei governi sul nucleare. Il mix
energetico è una competenza nazionale e sta interamente agli
stati membri decidere se avere il nucleare o meno”. red
LA PESANTE EREDITÀ DELL’AVVENTURA NUCLEARE
Dal Giappone a Borgo Sabotino dove 2mila manifestanti hanno detto no all’energia atomica
Venticinque anni dopo Chernobyl nel mondo
torna l’incubo nucleare. Questa volta a tremare
è il Giappone, dove l’11 marzo un terremoto,
seguito da uno tsunami, ha colpito la città di
Fukushima e il suo impianto atomico. Una
tragedia dentro la tragedia, perché la città
nipponica non solo è stata completamente
distrutta dalla furia della natura, ma ora gli
ingenti danni causati alla centrale rischiano di
avere conseguente disastrose sulla salute umana
e sull’intero ecosistema. Ancora una volta il
mondo paga la pesante eredità dell’avventura
nucleare come fonte di approvvigionamento
energetico e ora il Giappone dovrà cercare
di tamponare “una profonda ferita” che
impiegherà anni a rimarginarsi. In Italia l’onda
emotiva di quanto accaduto a Fukushima e
lo spettro di un ritorno al nucleare, smentito
dall’emendamento contenuto nel dl Omnibus
presentato dal Governo, ha portato circa 2mila
persone a manifestare il proprio “no” di fronte
all’ex-centrale di Borgo Sabotino. L’impianto
di Latina, costruito nel 1958, è stato disattivato
dopo il referendum abrogativo del 1987 con il
quale gli italiani si sono detti contrari all’atomo.
Ventisei anni dopo, l’ex centrale di Borgo
Sabotino torna ad essere il simbolo per dire no
al nucleare. Il 17 aprile migliaia di manifestanti,
provenienti da tutto il Lazio, si sono dati
appuntamento a foce verde per poi dirigersi
verso il sito dismesso, simbolo della pesante
eredità lasciata dall’avventura nucleare italiana
degli anni’60. Un coro unanime di persone ha
così affermato l’insostenibilità del nucleare e
l’importanza di rilanciare le energie pulite. La
manifestazione del 17 aprile è stata pensata
proprio in vista del referendum di giugno,
ma dopo gli ultimi sviluppi politici, anche se
il quesito referendario sul nucleare venisse
annullato, resterà sempre forte tra la gente il no
all’atomo. Come ha sottolineato il presidente
di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, dopo
lo stop del Governo all’energia atomica ci
sia “la spinta decisiva per avviare un nuovo
piano energetico nazionale basato sulle fonti
rinnovabili, che escluda definitivamente il
ritorno all’atomo, rispondendo positivamente
agli obiettivi internazionali e garantendo al
Paese occupazione e sviluppo di qualità’’. red
La 00042
SCENDE IN PIAZZA
In occasione del prossimo voto del 12-13
giugno, l’Associazione Culturale 00042
scende in piazza a fianco dei cittadini
per promuovere il SI ai referendum.
Domenica 8 maggio da mattina a sera ci
troverete in Piazza Pia ad Anzio con il
nostro gazebo.
Ti aspettiamo. Sostieni anche tu con
noi il SI al prossimo referendum!
Space - Città
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
Nel territorio sono nate in poco tempo un ammasso caotico di case senza un disegno organico
CHI VUOLE LA MORTE
DEL CENTRO STORICO?
è stata veramente una bella opera) e si
sta completando ora il rifacimento della
parte alta della villa, quella circostante
il Palazzo Centrale e gli uffici comunali.
Sicuramente sono in corso altre opere
ammirevoli nel Centro della Città: ma
quello che non condividiamo è lo spirito
con il quale queste cose vengono fatte;
perché è questo spirito che non è segno di
buona amministrazione.
Lo spirito che sottostà a questo fare è
quello di nascondere il brutto che si è fatto
sull’intero territorio negli ultimi anni, le
cui conseguenze dovremo portarci dietro
per i prossimi decenni con problemi di
servizi pubblici, di vivibilità, di scarsa
qualità, per i quali gli amministratori
comunali del futuro manderanno
chissà quanti cattivi pensieri a quelli
di oggi.
Perché una cosa è certa in questo momento:
che per arrivare alla perla del nostro
territorio, per arrivare alla passeggiata
sul molo innocenziano, dobbiamo fare
una traversata di sette chilometri di una
trafficatissima e intasata Nettunense o
di una sempre più pericolosa Ardeatina,
che passano ormai sotto un muro di case,
una uguale all’altra o una peggio dell’altra,
L’unico quartiere che ancora è
riconoscibile è proprio il Centro
Storico, almeno fino ad oggi. Almeno
fino a quando non inizierà, se mai
inizierà, la costruzione del nuovo
megaporto che verrà a deturpare l’unica
parte del territorio di Anzio che è rimasta
pressoché salva dalle spinte speculative,
eccetto per quei casi citati nel numero del
mese scorso.
Ed è proprio con alcuni interventi
di imbellettamento sul Centro che
i nostri amministratori pensano di
mettere a tacere i rimorsi di coscienza
che (speriamo!) hanno per quanto di
negativo fatto nella città che avrebbero
dovuto amministrare nell’interesse di
tutti e che hanno invece gestito a favore di
pochi. Almeno così a noi sembra.
Così sono spuntati tanti fiori nelle
aiuole all’ingresso del Centro, sotto le
palme di Viale Paolini, e così via. È stata
altresì sistemata la parte destinata a
parco cittadino di Villa Adele (e questa
Il prof. Cervellati
e il suo
Piano Regolatore
-Terza Puntata-
Alla luce delle puntate precedenti, per
chi ha avuto la bontà di seguire i nostri
ragionamenti, c’è da aggiungere ben
poco all’analisi che abbiamo fatto delle
decisioni che i nostri amministratori
comunali hanno preso sull’assetto
del territorio di Anzio. Decisioni,
ricordiamolo, supportate dalla sapienza
tecnica dell’esimio Prof. Cervellati di
Bologna, un grande urbanista postosi al
servizio dell’Amministrazione Comunale,
ovviamente a fronte di una sostanziosa
parcella di, sembra, 500 mila euro, come è
giusto che sia per un professionista, specie
se importante come lui.
La realtà dei fatti è quella che ciascuno
può vedere ogni giorno: un ammasso
caotico di case senza alcuna qualità sta
sorgendo sul nostro territorio, senza un
disegno organico, senza servizi, senza
strade, senza illuminazione pubblica, e
soprattutto senza marciapiedi e senza
fognatura per le acque bianche. Non
esistono più i contorni dei quartieri che
prima, bene o male, si riconoscevano:
tutto è sfumato fra i vecchi centri di
quartiere e le nuove informi edificazioni
che invadono tutti i terreni circostanti,
senza alcuna interruzione, senza una
qualche area verde a demarcare una zona
dall’altra.
Interventi di
imbellettamento
sul centro sorico
di Anzio
come fosse tutto un grande insediamento
popolare.
E pensare che il grande Cervellati nella
sua relazione al Piano Regolatore non
faceva altro che magnificare la grande
qualità che sarebbe derivata al nostro
territorio dalla realizzazione delle sue
proposte progettuali. Basta guardarsi
intorno per rendercene conto!
Ma il Prof. Cervellati se ne è tornato già
da tempo nella sua Bologna a discettare
della stabilità delle torri della sua città e a
battersi contro il cervellotico sistema del
trasporto pubblico voluto dall’ex sindaco
Guazzaloca. Ma non ha mai disconosciuto
la paternità del Piano Regolatore di
Anzio. Qui da noi, secondo lui, va tutto
bene. Allora, dal prossimo numero,
cominceremo il confronto fra quello
che scrive il Professore e quello che Lui
ha fatto ad Anzio.
Vito Colagrossi
Anzio Space
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L’Associazione 00042: “la cultura
come tema prioritario”
n.28_maggio 2011
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IL DILEMMA SUL PALAZZO
DELL’EX PRETURA
Abbiamo incontrato Angelo Proto che tanto
si è battuto per un utilizzo concreto
LA SCOMMESSA DEL
CENTRO POLIFUNZIONALE
Venti anni buttati al vento, ma c’è ancora chi non dispera.
Nonostante l’assoluta indifferenza da parte dell’amministrazione
anziate sulla collocazione dell’ex Pretura, ad Anzio vi sono
realtà che continuano a credere fortemente nell’incidenza della
cultura sui giovani del territorio. Una di queste è rappresentata
dall’Associazione Culturale 00042 e dal suo presidente Andrea
Mingiacchi, che negli ultimi due anni ha portato linfa nuova ad
Anzio attraverso il progetto di un centro polifunzionale. “Stiamo
lottando ormai da tempo su questo perché riteniamo la cultura un
tema prioritario - ha dichiarato Mingiacchi -. Abbiamo depositato
presso il comune la proposta di delibera per la realizzazione di un
centro polifunzionale. Un’idea che è stata sostenuta da oltre 1500
firme, raggiungendo quel tetto minimo che consentirà al progetto
di essere discusso in consiglio comunale. Ci rendiamo conto che
la nostra idea necessita di un investimento corposo, ma ad ogni
modo riteniamo che l’amministrazione ci debba sostenere, anche
perché il centro non è della 00042 ma dei giovani che ne potranno
usufruire. La sede dell’ex Pretura potrebbe anche rivelarsi
idonea, a patto che ci venga lasciato uno spazio adeguato. Non
è pensabile di racchiudere un centro polifunzionale in poche
stanze. È chiaro che anche altre associazioni bussano alle porte
dell’amministrazione - prosegue Mingiacchi -, noi siamo disposti
a collaborare pienamente con esse e con la classe politica, ma
non rinunciamo di certo al nostro progetto, che prevede spazi per
l’informatica, le lingue, il cinema e tanto altro ancora. È assurdo
che in questi venti anni l’ex Pretura non abbia trovato la giusta
collocazione, così come è impensabile che l’amministrazione di
turno non investa in modo deciso sulla formazione dei giovani
solo perché non c’è un ritorno economico. È ora che Anzio si adegui
ad altre realtà, magari più piccole, dove però i cittadini possono
contare su biblioteche, teatri e spazi per i giovani. Ad Anzio finora
tutto ciò è stata un’utopia, noi contiamo di trasformarla in realtà”.
Marcello Bartoli
La proposta dell’Associazione Culturale 00042 e relativo
progetto del centro polifunzionale per i giovani sono nati da un
indiscutibile principio: la cultura ha bisogno di spazi. Spazi che
nel nostro territorio non emergono… Non che non siano presenti. Ed
è da questo assunto che vogliamo parlare della questione del palazzo
dell’ex pretura. Già dal 1990 un gran numero di associazioni si
sono unite in nome di un centro polivalente che potesse ospitare
le attività culturali associazionistiche. Abbiamo incontrato Angelo
Proto, referente dell’associazione Soweto, attivista nel territorio da
molti anni, che ha istituito uno sportello per l’immigrazione tuttora
operante nell’ufficio della sede del partito di Rifondazione Comunista
ad Anzio.
La storia inizia appunto nel giugno 1990, quando varie associazioni
creano un coordinamento per gestire un centro polivalente poiché
“mancano spazi per l’aggregazione giovanile, iniziative culturali che
non siano calate dall’alto”. La storia si ripete; è evidente che nel nostro
territorio gran parte della cultura viene dal basso, dai cittadini stessi e
da quelli che “non hanno perso la voglia di fare”, al contrario di passate
e presenti mancanze amministrative. Dopo una prima delibera che
non concede gli edifici promessi, il 17 giugno 93’ viene deliberato
che gli uffici dei locali della ex pretura in via Aldobrandini sono
destinati alle attività culturali e associazionistiche designate.
Passano i mesi ma il progetto non prende vita. A dicembre dello stesso
anno l’amministrazione comunica l’avvio di un nuovo censimento
per beni immobili nell’intento di razionalizzare l’uso del patrimonio
disponibile. Il 10 febbraio 1994 la giunta comunale revoca la
delibera 379 del 17 giugno 1993, per l’interessamento all’acquisto
da parte della 9’ legione della Guardia di Finanza. Perché in ventuno
anni (da lì ad ora) di potenziale utilizzo non è mai stato concluso
nulla? Perché non c’è la volontà di donare ai cittadini e agli operatori
culturali, pur essendovi le opportunità, spazi per lo sviluppo artistico
e sociale del nostro paese? Siamo felici che vent’anni fa altre persone
abbiamo pensato qualcosa di simile al nostro Centro Polifunzionale,
anche se con le dovute differenze, e ci identifichiamo con loro; certo
ci rattrista però il fatto che in vent’anni nulla sia cambiato: cambiano
le amministrazioni, il colore politico, ma invertito l’ordine dei
fattori il risultato non cambia. Continuiamo ad avere stabili
inutilizzati come l’ex pretura e persone realmente affamate d’arte
e cultura che non hanno modo di comunicare e di sviluppare i
propri progetti.
Stefano Chiappini
maggio 2011_n.28
Space - Litorale
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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Anzio Space
A tre mesi dall’inizio dei lavori antierosione ancora incomprensioni…
le 10 domande base sui
nuovi lavori del litorale
speranze e incertezze accompagnano la realizzazione di 15 pennelli e una barriera soffolta
A cura di Bruno Pepe
Molti cittadini ancora non sanno
niente dei lavori antierosione che
si stanno svolgendo sul litorale di
ponente, molti non hanno le idee chiare
sulla consistenza di tali lavori; altri, gli
stagionali, non sanno cosa aspetta le
loro vacanze…
1. In cosa consiste il progetto esecutivo?
Dalla relazione del progetto esecutivo del 1°
stralcio e dai grafici del progetto, apprendiamo
quanto segue.
La ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa
del Suolo) ha redatto, nel marzo 2009, il
progetto esecutivo per i lavori di difesa e
ricostruzione della spiaggia Tor Caldara
e Capo D’Anzio, circa 4 km di litorale,
suddividendo i lavori in più stralci per tempi
e appalti.
I lavori appena cominciati per il primo
stralcio prevedono la realizzazione di 5 di
15 pennelli (moli perpendicolari alla costa)
emergenti di 1 metro dal livello del mare e
a forma di T per una larghezza di 5m. Tali
pennelli saranno posti ad una distanza l’uno
dall’altro di circa 200 m e estesi nel mare per
una lunghezza variabile di circa 100m.
Le testate di questi pennelli (lunghe 46m)
saranno collegate tutte da una barriera
posta a mezzo metro sotto il livello
del mare per una larghezza di 10m.
Ovviamente ne consegue che questa barriera,
a opera compiuta, avrà una lunghezza, senza
soluzione di continuità, di circa 4km.
Pennelli e barriera concorrono a “la
formazione di “celle” aventi dimensioni
circa pari a 100x200m al fine di garantire
l’arresto dei fenomeni erosivi in atto nelle aree
oggetto del presente intervento e il naturale
ripascimento del litorale”.
2. Quali sono le finalità dell’opera?
Il titolo del progetto è: “Difesa e ricostruzione
della spiaggia Tor Caldara e Capo D’Anzio”.
Pertanto lo scopo dell’opera è la salvaguardia
del litorale dall’erosione del mare e la sua
ricostruzione. A tal fine, probabilmente ci
sarà un ultimo quarto lotto che prevede il
ripascimento meccanico di più di 700.000
mq di costa (si pensi a quanti metri cubi di
sabbia sviluppano).
Comunque tutte le autorità contattate, così
come i tecnici dell’ARDIS stessi, hanno
asserito che l’unico scopo dell’intervento è
la sola difesa antierosione.
3. Con che finanziamento viene compiuta
l’opera?
L’opera viene compiuta con finanziamenti
regionali ed è compresa in un quadro di
interventi più generale su tutte le coste laziali.
L’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio,
Marco Mattei, ha annunciato poco tempo fa
lo stanziamento di oltre 25 milioni di euro
per la protezione delle coste dall’erosione dal
mare.
4. La parte di barriera fra 2 pennelli andrà
eliminata?
Questa è la domanda a cui bisogna dare
una risposta chiara. Ogni qual volta si
parla con qualcuno di quest’opera, compresi
i gestori degli stabilimenti balneari (primi
interessati da quest’intervento) ci si scontra
con la convinzione generale che la barriera
verrà rimossa a conclusione dei lavori. Non
sarà così. Il progetto esecutivo non lo prevede
in alcun modo e senza ombra di dubbio.
La modalità dei lavori è la seguente: dai
cantieri Gallinari (adiacenti lo stabilimento
Tortuga) si è partiti con la creazione del primo
pennello dopodiché, parallelamente alla linea
di costa, verrà protratta una vera e propria
strada fino ad arrivare a Tor Caldara. Da lì si
proseguirà a ritroso, creando i 5 pennelli dal
mare verso terra e man mano che si arretrerà,
verrà smantellata la strada fino a raggiungere
la quota di progetto a 50cm sotto il livello
medio marino, lasciando fuori dall’acqua le
testate dei pennelli che saranno lunghe 46m.
Questo è il progetto esecutivo e non altro.
Il sindaco Bruschini ha chiesto all’ARDIS delle
modifiche, ma ancora non è stata ufficializzata
la cosa con una variante al progetto esecutivo.
5. Come si passerà dall’interno di una
cella al mare aperto?
La barriera che rimarrà a lavori ultimati
sarà sotto il livello del mare di mezzo metro,
costituita da massi molto probabilmente
ricoperti di alghe e avrà un’estensione in
larghezza di 10 m. Ciò vuol dire che per
passare dall’interno della “cella” al mare
aperto bisognerà superare 10 m di rocce
sconnesse a piedi o tentare a nuoto, se si ha
il braccio abbastanza corto. Peraltro molto
probabilmente lo strato di acqua sopra la
barriera sarà interessato da forti turbolenze
e una forte corrente, data la diminuzione di
sezione improvvisa.
6. La sabbia aumenterà naturalmente
o verrà dragata con un ripascimento
meccanico?
Con ogni probabilità i tecnici garantiscono
che almeno una ventina di metri di pennello
verranno ricoperti in modo naturale. Per i
restanti 80m si ventila l’ipotesi di un quarto
lotto di lavori che preveda il ripascimanto
forzato. Ciò avverrà nella migliore delle
ipotesi fra 4 anni.
Anzio Space
Space - Litorale
n.28_maggio 2011
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
9
....ed è evidente che siano ancora necessarie informazioni di base.
7. Ci sarà abbastanza ricambio d’acqua
all’interno della cella?
Dalle esperienze precedenti di lavori di questo
genere (vedi Focene, Foce Verde, Marina di
Massa, Nettuno…) si evince che nonostante
tutte le rassicurazioni, l’acqua, soprattutto
nei mesi estivi, non sarà più la stessa. Così
come afferma il biologo marino interpellato,
Dr. F. Antognarelli del CNR: “Il mancato
ricambio idrico sommato all’aumento delle
temperature della stagione estiva e del
carico trofico, può generare un fenomeno di
accelerata “eutrofizzazione”, che consiste in
imponenti fioriture microalgali, d’intensità
innaturale, che rimangono localizzate
presso la costa. La morte delle alghe e la loro
deposizione sul fondo innesca meccanismi
di
decomposizione
che
sottraggono
importanti quantità di ossigeno (in relazione
all’imponente biomassa generata dal turnover algale) che portano a situazioni ipossiche
(carenza di ossigeno) se non addirittura
anossiche (assenza di ossigeno). La scarsità
di ossigeno comporta la migrazione e/o la
morte degli organismi bentonici modificando
(se non distruggendo) la composizione delle
biocenosi del fondo… Tali processi possono
avere altresì un forte impatto sugli ambienti
marini costieri adiacenti e sulle economie
locali”.
8. Quanto dureranno i lavori?
L’opera finita prevede un intervento su tutti
gli oltre 4km di costa che vanno da Capo
D’Anzio a Tor Caldara. Essa sarà divisa in 3
stralci il primo dei quali, quello in opera al
momento attuale, prevede 1,5km dal Tortuga
alla Torre. Per questo stralcio sono previsti
220 giorni di lavoro sospesi per una pausa
estiva da giugno a ottobre. Il secondo stralcio
dal Tortuga al Marinaro è stato finanziato,
ma non appaltato. Il terzo, ancora non è stato
finanziato. A conti fatti non prima di 3-4
anni, se poi si somma l’ipotetico quarto lotto
del ripascimento.
9. Quale sarà la situazione del primo
stralcio quest’estate?
A fine aprile era prevista una sospensione
per il sopraggiungere della stagione estiva,
data prorogata a fine maggio; a giudicare
dalla velocità dei lavori, essendo stata messa
in opera almeno un sesto della strada che
proseguirà fino a Tor Caldara possiamo
presumere che al primo di giugno saranno
andati avanti per altrettanti 500m se non più.
Ciò vuol dire che, salvo modifiche all’ultimo
momento, quest’estate più di mezzo
chilometro di spiaggia avrà una strada
parallela alla linea di costa alta più di un
metro e mezzo.
Una contro domanda: cosa succederà alle
prime piogge e con l’afa estiva a quei 60.000m
quadri di acqua chiusa? La domanda è stata
posta soprattutto conoscendo la zona ad
alto rischio considerando la presenza di uno
“sfogo” delle acque grigie in prossimità del
primo pennello. Ancora in attesa di risposta.
10. Che garanzie di successo ci sono a
fronte di un’opera siffatta?
In chiusura delle 5 pagine della relazione del
progetto esecutivo si trovano le conclusioni
dei tecnici, così come confermato da successivi
incontri. Non ci sono previsioni di sorta. Si
raccomanda un costante monitoraggio per
prevedere interventi correttivi ed eventuali
manutenzioni.
Chi vivrà vedrà….
Un chiarimento
Nel n. 15 de “il Granchio” a pag. 11 è stata riportata
la “conferma della stipulazione di una solida
intesa tra il sindaco L. Bruschini e le associazioni
sportive Anzio-Surf e GreenOceanSurfing” in
merito all’ottenimento di alcune modifiche sul
progetto. Le parti in causa smentiscono tale
affermazione rimanendo contrarie all’intervento
in tali condizioni e in particolar modo alla barriera
soffolta. Si ringrazia il sindaco per la disponibilità,
ma si raccomanda alla redazione de “il Granchio”
di usare opportunamente le parole.
- Aggiornamenti sugli sviluppi:
www.greenoceansurfing.com
gosblogsurf.blogspot.com
www.surfculture.it
- Raccolta Firme presso:
GODZILLA SURFSHOP - Via Ardeatina 186, Anzio
Intanto qualcuno
pulisce le spiagge
I surfisti saranno pure nell’immaginario
collettivo giovani spensierati pronti a
spalmarsi di crema solare e perdere tempo
in riva al mare, e nell’immaginario dei
promotori delle “dighe” degli scansa fatiche
interessati solo al divertimento, ma sono
anche coloro, da anni ormai, che in barba
a chi dovrebbe farlo veramente, si mettono
in prima persona con i sacchi in mano e
puliscono un pezzo di spiaggia libera.
Domenica 3 aprile, con un’iniziativa
promossa da Surf Rider Foundation
Europe, Anzio-Surf e GreenOceanSurfing,
un nutrito gruppo di persone si è dato
appuntamento sulla spiaggia nord di Tor
Caldara ed ha pulito un bel tratto di litorale.
Fantastica la presenza di numerosissimi
bambini che hanno dato un contributo
non indifferente soprattutto al morale di
tutti…. Loro sono il futuro e su queste
basi si può ben sperare! Alla fine del duro
lavoro barbecue e musica da KDB….
maggio 2011_n.28
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Space - Città
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
Tra tradizione e passione, le tecniche e le attrezzature per pescare ogni qualità di pesce
VIAGGIO NEL MONDO DELLA PICCOLA PESCA
ognuna con le proprie misure e caratteristiche. Il Cinciolo è la rete
a circuizione usata con la lampara che la notte col suo bagliore attira
grandi quantità di pesce.
Il cinciolo ceco (maglia stretta) serve a pescare sarde e alici, mentre
il cinciolo chiaro (maglia più larga) si usa a ridosso di scogli e secche
per i “pesci di volo” quali ricciole, orate, calamari o maccarelli. Il
cinciolo chiaro si usa anche di giorno con l’aiuto dell’ecoscandaglio,
uno strumento che permette l’intercettazione di grossi banchi di pesce,
in particolare di marmore e orate. Questa rete è alta svariati metri e si
cala velocemente per circondare il pesce “intercettato”, un cavo d’acciaio
passante in anelli fissati sulla cima inferiore della rete viene teso dal
verricello di bordo per stringere la rete e intrappolare i pesci che vi sono
caduti dentro. Alessandro Tinarelli
Intervista ad Arseni
“LA GENTE DI MARE HA
FIDUCIA NEL FUTURO”
La piccola pesca, piccoli gozzi, grande passione. Un lavoro in simbiosi
con la natura che dà l’opportunità di apprezzarne i valori sensoriali ed
emozionali, dalle albe viste ogni giorno con una faccia diversa al vento
impertinente e fastidioso. Sacrifici di una vita in perenne movimento
e trasformazione a rincorrere il meteo, le correnti, le fasi lunari. Nella
città neroniana la piccola pesca è formata da una flottiglia, tra Anzio
e Nettuno, di oltre 40 unità e ogni barca ha vari attrezzi per pescare,
diversi per ogni stagione e per ogni qualità di pescato.
Il Tramaglio da posta è formato da tre strati di rete sovrapposti in
modo che il pesce formi una tasca che dalle maglie più piccole passa
in quelle più grandi. Questa rete è in grado di pescare qualsiasi tipo di
pesce fino a 10kg, e anche seppie e polipi. I Tramaglioni, in sostanza,
si differenziano per il fatto che sono composti da materiale più robusto
e che pescano intorno a scogli e secche in cerca di aragoste e capponi
(grossi scorfani).
La Schietta, invece, ha un solo strato di rete spesso chiamato
“barracuda” e composto da un nylon trasparente tipo la lenza, il pesce
rimane incastrato dopo aver infilato la testa nella maglia, in gergo si
è “chiavato”, quindi più la maglia è “chiara” (larga) più il pesce sarà
grande, più la maglia è “ceca” (stretta) e più il pesce sarà piccolo ma
superiore in quantità. Tutte queste reti con piccole modifiche si possono
trasformare in “Sbracatelle”, cioè reti che si sdraiano sul fondale per la
pesca a sogliole e rombi. Solo con la schietta ceca si fa la pesca a merluzzi
per il caratteristico avvolgersi come un salame del pesce e perchè viene
innescata da pesciolini di cui il merluzzo ne è perennemente vorace. La
schietta chiara serve a pescare grossi pesci bianchi pregiati subito dopo
le mareggiate, tipo i saraghi le spigole o le ombrine.
I Nassitelli per le lumache di mare (maruzzelle) sono a forma
piramidale con un buco superiore in cui le lumache e gli sconcigli
risalendo il nassitello per andare a mangiare l’esca vi cadono dentro
senza poterne più uscire. Le coffe o palamiti sono delle lunghissime
lenze chiamate “travi” a cui è legata ogni 10 metri circa una lenza più
fina, il “bracciolo” a cui è fissato l’amo.
Questi attrezzi possono arrivare anche a duemila ami e hanno la
caratteristica di far percepire la lotta tra il pesce vivo e l’uomo. Ci sono
coffe per saraghi, dentici, gallinelle, ma anche per tonni e pesci spada,
Alfredo Arseni, vicepresidente della cooperativa SS. Pio e
Antonio di Anzio, quella più vecchia e con maggior numero
di soci pescatori, si trova spesso nella banchina bassa a ricucire
(“sarcire”) reti danneggiate dagli scogli. Oggi è la prima giornata di
tempo cattivo dopo un lungo periodo soleggiato. Ne approfittiamo
per fare una chiaccherata con lui.
Alfredo, nell’arco di un anno quante sono le giornate di pesca?
Noi della piccola pesca, a differenza dei pescherecci con lo strascico,
siamo limitati nelle uscite avendo imbarcazioni più piccole e
attrezzature più delicate, per cui basta un po’ di mare mosso per
lasciare i gozzi legati in banchina. Ogni giorno un addetto della
Capitaneria di Porto controlla tutte le imbarcazioni che sono
presenti all’ormeggio. La media di uscite per i gozzi della piccola
pesca è di 130-140 giornate l’anno.
Quali difficoltà, oltre al meteo, riscontrate in questa attività?
Purtroppo la costante scarsità di pescato ci ha obbligati ad
allungare gli strumenti da pesca, quindi il lavoro diventa sempre
più pesante sia in mare sia a terra quando dobbiamo riparare
le reti o farne di nuove. Anche se con l’ultima crisi economica
qualche nostalgico della pesca si è riaffacciato in questa attività,
non abbiamo il ricambio generazionale e temo che nel giro di
25 anni possano decimarsi se non estinguersi tutti i gozzi della
piccola pesca.
E quali sono le soddisfazioni?
Molti ci invidiano il contatto con la natura e il fatto che
mangiamo sempre pesce fresco. È vero, anche se dobbiamo
prenderci la natura come si presenta nel bene e nel male. Il
nostro è il primo vero lavoro precario
da decenni, abbiamo imparato ad avere
fiducia nel futuro e nelle nostre forze.
La gente di mare come noi interagisce
in modo diverso da altri ambienti di
lavoro. Possiamo animarci per una
discussione di sport o di politica,
mandarci a quel paese per motivi di
lavoro ma il giorno dopo ci sentiamo
A.T.
sempre più uniti e solidali.
Anzio Space
Space - Città
n.28_maggio 2011
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
11
Intervista a Nicola Maio, curatore del Museo Zoologico dell’Università di Napoli Federico II
UNA BALENA AL LARGO DI ANZIO
In seguito agli articoli apparsi su altri
giornali che riportavano dell’avvistamento
di un Capodoglio al largo della costa anziate,
abbiamo intervistato il dottor Nicola Maio,
curatore del Museo Zoologico dell’Università
di Napoli Federico II. Dal 2007 è responsabile
di zona del Centro Studi Cetacei per la
Campania e membro del Direttivo del centro
studi cetacei.
Dalle foto che le abbiamo inviato e dalla
descrizione dei comportamenti del
mammifero riportati dall’equipaggio, è
certo che si trattasse di un capodoglio?
Lo escludo. Innanzitutto perché la pinna
dorsale è di grandi dimensioni. Inoltre
non sono presenti le piccole gibbosità che
caratterizzano il dorso di questo mammifero
e, fatto ancor più importante, il Capodoglio
non riemerge a poca distanza dal punto
di immersione, come è stato descritto
dall’equipaggio che lo ha avvicinato.
E quindi di quale specie si tratta?
Di una balenottera comune (Balaenoptera
physalus -Linnaeus, 1758). È il secondo
animale più grande mai esistito sulla terra
con una lunghezza del corpo che nelle
acque italiane oscilla tra i 18 e i 20m e un
peso compreso tra 50 e 80 tonnellate. I
neonati misurano alla nascita circa 6 metri
e pesano 2 tonnellate. Le Balenottere non
sono campioni di immersione. Di solito si
immergono per una decina di minuti fino
a 26 minuti di apnea, per poche decine di
metri anche se è documentato che possono
superare i 350 metri di profondità.
È una specie comune nei nostri mari? Gli
avvistamenti sono frequenti?
Nel Mediterraneo la specie è molto più
abbondante nel bacino occidentale che
in quello orientale. Molto frequente in
estate nel mar Ligure, in Corsica e in
Sardegna. Gli avvistamenti nel Tirreno
non sono comunissimi ma sono ben noti.
Comunque sono più frequenti in estate,
dove si osservano soprattutto esemplari
singoli o coppie, erratici o in alimentazione.
Molto più raramente gruppi con piccoli. La
presenza di questa specie nelle acque laziali è
comunque documentata sin dal XVII secolo
con un famoso spiaggiamento a S. Marinella
(Roma) nel 1624.
Di cosa si nutrono?
La dieta della Balenottera comune è piuttosto
varia. Le componenti principali sono krill
(piccoli crostacei planctonici), pesci e piccoli
cefalopodi. La tecnica di caccia è particolare:
si avvicina a notevole velocità a un branco
di pesci per gettarsi nel punto in cui questo è
più fitto. Quindi, distende la regione golare,
che può anche raddoppiare il diametro della
parte anteriore del corpo, e ingoia acqua e
pesci.
Quanto vive una Balenottera?
Non esiste una stima precisa, non essendo
questi animali mai stati mantenuti in
cattività. Si presuppone che possano vivere
tra i 50 e gli 80 anni, forse fino a 100.
Da dove provengono?
Sicuramente gli esemplari osservati nel
Mediterraneo provengono dall’Atlantico
settentrionale soprattutto d’estate, ma si
riproduce anche nel Mediterraneo. Forse la
popolazione mediterranea è costituita sia
da individui stanziali che da esemplari che
migrano.
Si tratta di animali monogami?
La monogamia come la intendiamo noi è
un evento molto raro nei mammiferi. Le
balenottere non fanno eccezione. Un tempo
si riteneva che fossero monogame perché
si avvistavano spesso in coppia. In realtà,
recenti ricerche hanno confermato che
questi animali hanno un comportamento
riproduttivo variabile e alquanto promiscuo.
Si sa ancora poco del loro comportamento
ma è certo che non mantengono gruppi
sociali stabili come altri cetacei.
È un animale pericoloso?
Assolutamente no ed è ad alto rischio di
estinzione.
Si riproducono facilmente?
Il ciclo riproduttivo è legato alle migrazioni.
Il concepimento avviene generalmente
d’inverno nelle acque temperate, ma non è
una regola fissa. Il periodo di gestazione è di
11-12 mesi.
Proprio nei giorni scorsi si è tenuta una
conferenza sullo spiaggiamento di tali
mammiferi?
Si, si tratta di un incontro organizzato
dall’Ist. Zooprofilattico di Lazio e Toscana
con Capitanerie, ASL ecc. per coordinare gli
interventi in caso di spiaggiamenti di cetacei
lungo le coste del Lazio.
Elle C.
maggio 2011_n.28
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Space - Politica
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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Anzio Space
Paride Tulli, capogruppo del Pd anziate, fa il punto sulla situazione del partito
“CON UN CANDIDATO DI SPESSORE,
LA SINISTRA PUÒ VINCERE LE ELEZIONI”
Dopo la tempesta, la bonaccia… Non
possiamo descrivere se non così le settimane
che hanno caratterizzato la vita politica del
PD di Anzio, dopo le dimissioni di Paride
Tulli da Capogruppo al Comune. “Quello
che è successo nel Consiglio Comunale del
28 marzo” – precisa Tulli – “è stato troppo
eclatante per non prendere una decisione del
genere. Se io prendo tre ore prima accordi
con gli altri gruppi e poi vengo smentito
dal mio stesso partito, che altro posso fare
se non dimettermi? Un consigliere non può
intervenire direttamente in Consiglio contro
le indicazioni del capogruppo, così facendo
mette in difficoltà non solo me, ma l’intero
gruppo. Poi c’è stato un chiarimento politico
in un paio di riunioni dei vertici del partito
che mi hanno convinto a tornare sulle mie
decisioni. L’importante è che si sia chiarito
che certi incidenti di percorso non accadano
più in avvenire.”
Di che cos’altro si è dibattuto in questi
incontri tra i vertici del PD?
“È stata presa in considerazione la proposta
del consigliere Toselli di uscire dalle
Commissioni”
Ma non doveva essere solo una proposta
provocatoria?
“Per me si trattava solo di una provocazione,
ma il Partito ha deciso di metterla ai voti.
Devo dire che non sono molto convinto della
cosa, ma si è deciso di attuare una linea, per
così dire, ‘mediana’. Per il momento faremo
un esposto al Prefetto e poi in una conferenza
stampa annunceremo un’auto-sospensione
temporanea da tutte le commissioni finché
la maggioranza non cambierà registro”.
Quali sono le sue perplessità sull’uscita
dalle Commissioni?
“Secondo me i consiglieri comunali non
possono ritirarsi dalla battaglia, anche
perché non credo che il nostro elettorato
riesca a comprendere bene questa specie
di ‘Aventino’. Se le commissioni non
funzionano, la colpa è della maggioranza
e noi dobbiamo metterla in mora. Io
faccio parte della commissione mensa
e sono l’unico consigliere ad uscire
insieme ai genitori. I due consiglieri della
maggioranza non si presentano mai… e i
genitori sono arrabbiatissimi con loro. Mica
con me. Anche questo è un modo per far
vedere che le cose non funzionano e di chi
è la colpa. Un consigliere, l’opposizione la
deve fare non solo nelle riunioni consiliari
o con gli articoli sui giornali o gli annunci
in conferenza stampa, ma anche andando
tutti i giorni per gli uffici a controllare se le
delibere e le determine che la maggioranza
approva, sono in regola…”
Nel sito internet della Fondazione
Saragat, c’è una foto che la ritrae
giovanissimo al fianco all’allora ex
Presidente della Repubblica. Questo
per dire che lei è uno dei ‘vecchi’ della
politica, quelli della cosiddetta ‘Prima
Repubblica’. Cosa manca ai politici
d’oggi?
“La foto è del 1980. Allora avevo 28 anni
ed ero iscritto al PSDI già da 14. Quindi
conti alla mano sono quarantaquattro
anni che faccio politica. Oggi manca la
passione e l’ideologia. Purtroppo la Seconda
Repubblica si basa sui comitati d’affari,
sulle convenienze, sui compromessi. Non
c’è il faro dell’ideologia che dava una linea
etica. Una volta uscire o essere cacciato
da un partito era un’onta, un’ignominia.
Adesso in tre anni di legislatura comunale,
ben otto consiglieri hanno cambiato partito.
Per fortuna noi del PD quelli eravamo e
quelli siamo rimasti. C’è stata la massima
coerenza, segno che nel nostro interno il
legame ideologico ancora tiene, cosa che
non è avvenuta nell’altro raggruppamento
dove in certi momenti siamo stati al
mercato delle vacche”.
Tre anni fa, prima delle elezioni
comunali, un esponente della sinistra
disse: “Se l’espressione della sinistra
ad Anzio è Paride Tulli, e quando le
vinciamo le elezioni?” Cosa manca oggi
alla sinistra per vincere ad Anzio?
“Lasciando perdere la provocazione del
compagno, devo dire che fino a oggi sono
stato l’unico candidato sindaco scelto con
le primarie; se il popolo della sinistra mi
ha indicato con 1.200 preferenze, vuol
dire, che sono stato scelto su indicazione
popolare e non da giochetti di corridoio.
Non è impossibile farlo, l’episodio
Mastracci del 1997 ce lo insegna. Bisogna
però vedere gli errori commessi dopo
quella vittoria per capire il perché poi
abbiamo sempre perso. Quando si vuol
creare un’egemonia all’interno del centrosinistra da parte di Tizio e Caio e gli
interessi personali prevalgono sul quadro
d’insieme e si cominciano a scacciare
consiglieri e assessori, in nome di egoismi
e poltrone, è chiaro che si depaupera il
‘mercato’ elettorale. Non a caso il PCI
passò da otto a due soli consiglieri. Molte
volte non è bravo chi vince, ma somaro chi
perde… Io persi sapendo di dover perdere,
perché davanti a un monoblocco di centrodestra non si poteva fare niente. Sono stato
l’agnello sacrificale e ho accettato questo
ruolo. “
Il pd vincerà le prossime elzioni?
“Sono convinto che il centro-sinistra può
vincere se il centrodestra commetterà
l’errore di presentarsi con due candidati.
Certo bisogna mettere in campo un
candidato scelto dalla base con le primarie
e di un certo spessore. Se qualcuno pensa
di tirare fuori dal cilindro un coniglio
all’ultimo momento… Noi abbiamo una
base che è abituata a riflettere e quando
va a votare vuole qualcosa di credibile. Se
il candidato non è condiviso, c’è anche il
pericolo che i nostri elettori non vadano a
votare per niente”.
Maurizio D’Eramo
Anzio Space
Space - Politica
n.28_maggio 2011
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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La sentenza sulle consulenze false e la mancata riscossione tributo Iciap
LA CORTE DEI CONTI
CONDANNA L’EX GIUNTA DE ANGELIS
I politici coinvolti dovranno risarcire l’erario entro 60 giorni dalla notifica della
provvedimento giurisdizionale. Pena il decadimento della carica pubblica
Arriva la resa dei conti. Dopo numerosi anni
di carte bollate e diverse vicende giudiziarie,
alcuni esponenti dell’amministrazione di Anzio
hanno ricevuto le carte delle prime sentenze
definitive sulla vicenda delle consulenze
false e per la mancata riscossione del tributo
Iciap, oltre ai canoni di locazione dei locali
commerciali. Vicende che risalgono alla fine
degli anni ‘90 e gli inizi del Duemila, quando la
città era guidata dall’attuale senatore Candido
De Angelis. I provvedimenti da parte della
Corte dei Conti sono stati trasmessi allo stesso
De Angelis, all’assessore all’Ambiente Patrizio
Placidi, all’allora direttore generale del Comune
Giorgio Zucchini, all’ex esponente di Forza
Italia Vito Presicce, al consigliere comunale
Sebastiano Attoni e al responsabile dell’Ufficio
Tributi Trinci.
Tutti gli esponenti politici sono stati condannati
a risarcire l’Erario con somme che variano dai
148mila euro (Placidi e De Angelis) fino ad
arrivare a soli 8mila euro. Somme che dovranno
essere versate entro sessanta giorni dalla
notifica della sentenza pena il decadimento
della carica pubblica, in sostanza l’assessore di
turno sarebbe costretto a dimettersi. “È una
sentenza prettamente politica - ha dichiarato
con astio l’assessore Placidi-. Chi doveva
giudicare non ha avuto neanche la cura di
andarsi a leggere le carte, in ogni caso stiamo
valutando se appellarci alla Corte Europea
(unica possibilità di appello). Ora chiederemo
al sindaco Bruschini la possibilità di poter
rateizzare questa somma. Per quanto mi
riguarda sono tranquillo e pronto a versare
le somme dovute”. Punta l’indice contro il Pdl
il senatore De Angelis. “Questa notizia fatta
circolare ad arte dagli ambienti Pdl dimostra
solo una cosa -sostiene l’ex sindaco -, dentro
il Pdl è già partita la caccia alle poltrone che
contano, è chiaro l’intento da parte di alcuni
di screditare l’operato degli amministratori
per poterne prendere il posto. In ogni caso la
sentenza riguarda vicende vecchie e già note,
quindi non vedo motivo di alzare un polverone”.
Nel frattempo in seno al centrosinistra
anziate si stanno studiando a fondo le carte
e c’è già in cantiere l’ipotesi di chiedere un
consiglio comunale per avere dei chiarimenti
sulla vicenda. Secondo alcuni esponenti
dell’opposizione non è plausibile che i
condannati siano coperti dalle assicurazioni
(cosa che invece Placidi ha confermato) così
come rimane da chiarire la vicenda legata
all’eventuale decadimento della carica pubblica.
Aspetti che solo alcuni legali potranno valutare,
dopo aver letto attentamente le carte. Si
attendono sviluppi importanti sia dal punto di
vista giudiziario, sia in ambito politico.
Marcello Bartoli
Qui Radio Nerone
‘Ste baracche?
…Orrore! Orrore! Orrore! Da qualche mese
sono sorte baracche di legno sulla spiaggia
di levante.
Ma caro Sindacus! come puoi permettere
questi scempi?! Sai bene che amo passeggiare
per le riviere di questa mia Città e quanto ci
tengo a contemplare la linea dell’orizzonte!
E tu che fai? Permetti che vengano costruite
simili barriere visive, che privano il mio
sguardo di tale letizia?
Voglio assolutamente vederti agire e venire
incontro al tuo Nerone, caro Luciano. Se
ti occorre qualche consiglio puoi sempre
rivolgerti a me. Sai bene che sono un esperto
nell’eliminazione di baracche di legno!
Ebbi lo stesso problema a Roma...
Il partito centrista si adegua alle politica del Pdl. Il Fli, invece, è in crisi
“L’INCONGRUENZA” DELL’UDC ANZIATE
Ad Anzio la politica rimane un mondo tutto
da decifrare. In particolare con l’avvento del
Terzo Polo si è venuto a formare un quadro
ancora più confuso, in virtù delle scelte poco
cristalline da parte delle varie forze in campo.
Il Fli ad esempio, partito con presupposti
interessanti si è perso per strada, facendo
registrare una graduale uscita di scena di tutti
i suoi componenti a cominciare dal senatore
Candido De Angelis. Un partito fantasma
allo stato attuale delle cose, destinato
probabilmente a rientrare presto nell’ovile
del Pdl o a cercare strade alternative tutte da
verificare.
In una maggioranza di centrodestra che
continua a mostrare crepe, non fa mancare
il suo apporto determinante l’Udc, che in
netto contrasto con le direttive nazionali,
si è adeguato alla politica pidiellina.
Un’incongruenza che non può non essere
notata, per un partito che predica il ripristino
della legalità e della trasparenza e poi in
ambito locale agisce solo in base ad una linea
utilitaristica. Difficile pensare che i vertici
dell’Udc anziate non abbiano notato le vistose
lacune dell’amministrazione Bruschini: come
si può predicare la trasparenza e la legalità
e poi affiancare una maggioranza i cui
consiglieri si guardano bene dal presentare
le loro dichiarazioni dei redditi? Allo stesso
tempo bisognerebbe comprendere quale
criterio muove i centristi nel sostenere un
centrodestra che è stato messo di nuovo alla
berlina dalle ultime cronache giudiziarie
(basterebbe leggere le ultime sentenze della
Corte dei Conti sulle vicende Iciap e non solo
che hanno colpito numerosi esponenti della
maggioranza). Ci sono numerosi temi vitali
per il futuro della città sui quali l’Udc non ha
mai preso una posizione netta, chissà se in
qualche misura possa influire il fatto di essere
il partito dei grandi interessi immobiliari ed
edilizi…
A sinistra nel frattempo il Pd si sta
mobilitando per dare vita a un’opposizione
più incisiva. Solo intercettando in
modo concreto i cittadini, attraverso un
programma chiaro si può pensare a costruire
un’alternativa valida all’attuale centrodestra.
Il Pd anziate, che sta percorrendo la via del
rinnovamento, punterà con decisione su temi
basilari quali il mondo del lavoro, il rilancio
dell’economia locale e lo sviluppo turistico.
Su questi temi ed altri ancora il centrosinistra
conta di recuperare gran parte dell’elettorato
smarrito o non votante, puntando nel
contempo a smascherare le reali intenzioni di
alcuni partiti di cui ancora non si conoscono
le reali intenzioni.
Marcello Bartoli
Space - Inchiesta
maggio 2011_n.28
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
12
14
Anzio Space
Strutture
scolastiche
domanda
culturale/balneare combinata con
un’attrattività
dei poli archeologici,
Classi e alunni/studenti
delle come pure
forme di turismo tradizionale più stanziale,
prevalentemente familiare e di turismo
di
Eccellenza e criticitàComuni
di un Scuole
territorio
Scuole medie
infanzia
Scuole elementari
Scuole
medie inferiori
affari
legato
alla
presenza
di
porti
o
di
zone
superiori
statali
Nei precedenti quattro numeri di Anzio Space è stata analizzata la
situazione demografica,
commerciali, 21 alberghi (a Nettuno 7), per
economica e finanziaria di Anzio e Nettuno, confrontata con i rimanenti sette Comuni del
complesso Classi
di posti- letto
rispettivamente
Classi
Alunni Scatassa,
Classi sui un
Alunni
Alunni
Classi Studenti
litorale roman0. Prosegue in questo numero l’ indagine, a cura
di Giancarlo
pari a 1.242 e 421. L’ attrezzatura ricettiva si
principali servizi pubblici in funzione nei due Comuni.
Anzio
61
2 187
130
3 824
70
2 333
143
4 915
completa
di 99
Nettuno
55
2 049
111
3 343 con la presenza
64 ad2 Anzio
190
134fra 3 992
IV PARTE.
Sistema scolastico.
Organizzazione sanitaria
L’ offerta di strutture scolastiche ad Anzio
Posti
Posti
e Nettuno, che insieme compongono il
Altro
Totale
letto day
Comuni Ospedali Medici
Infermieri
letto
distretto scolastico 43, maglia elementare
personale
personale
ordinari Hospital
dell’ organizzazione territoriale dei servizi
Anzio e
scolastici, è adeguata alle esigenze del
3
126
434
304
867
153
19
Nettuno
territorio ed in linea con quanto si rileva
nei contesti geografici di riferimento, due Comuni frequenta all’ interno del alloggi, campeggi, ecc.., con 7.470 posti letto e
specificamente il litorale romano, l’ distretto senza essere costretta ad un a Nettuno di 13 (1.969 posti letto).
quotidiano, faticoso pendolarismo e
hinterland e il complesso della Provincia.
I dati forniti dall’Ente bilaterale del turismo
Ad Anzio sono funzionanti 29 scuole con solo il 3% al di fuori del distretto.
evidenziano per Anzio un numero annuale
404 sezioni e 13.259 alunni e/o studenti, a Il maggior numero di studenti della di arrivi superiore a 67 mila (oltre 30 mila
Nettuno 27 scuole con 364 sezioni e 11.574 scuola media superiore del distretto Anzio a Nettuno), che si è ridotto in entrambi i
Nettuno frequenta il Liceo scientifico
alunni e/o studenti.
Comuni del 20% negli ultimi anni soprattutto
Due notazioni interessanti: solo il 6% (23% del totale), segue l’ Istituto tecnico per il decremento degli arrivi di italiani (che
degli studenti del distretto scolastico 43 industriale (19%), l’ Istituto tecnico rappresentano il 64% del totale ad Anzio e
frequenta scuole private e oltre 1.ooo sono commerciale (18%), il liceo classico (15%), l’ 86% a Nettuno). Stabile invece il flusso di
l’ Istituto professionale commerciale e
gli alunni stranieri.
presenze annuali (189 mila ad Anzio e poco
Il 35% delle classi attive ad Anzio e il turistico (13%), l’ Istituto alberghiero (7%) più di 70 mila a Nettuno) con una presenza
37% a Nettuno riguarda le scuole medie e l’ Istituto d’ arte (3%).
media pari a 2,8 giorni ad Anzio e 2,3 a
superiori; seguono le scuole elementari (32
Nettuno.
% ad Anzio e 30% a Nettuno) e le scuole Organizzazione sanitaria
Sistema di raccolta dei rifiuti solidi
medie inferiori (17 % ad Anzio e 18 % a Anzio e Nettuno, inserite sotto il profilo urbani
funzionale ed organizzativo nella ASL RM
Nettuno).
Gli ultimi dati disponibili sulla raccolta
La presenza di strutture scolastiche H che comprende anche la zona di Pomezia dei rifiuti solidi urbani si riferiscono al
secondarie di 2^ grado statali nel distretto ed Ardea e quella dei Castelli romani, 2007 ed evidenziano come nel complesso
scolastico 43 è veramente significativa, dispongono di 13 presidi sanitari pubblici dei 9 Comuni del litorale romano vengano
come si evince dai risultati di una recente e privati convenzionati (di cui 3 ospedali raccolte oltre 285 mila tonnellate di rifiuti,
indagine sulla mobilità degli studenti e/o case di cura) nei quali prestano servizio di cui 16 mila tonnellate (5,6%) riguardano
che frequentano questo tipo di scuole oltre 860 operatori.
la raccolta differenziata.
fra i distretti della Provincia di Roma Le strutture ospedaliere dispongono di 153 Ad Anzio sono state raccolte in totale poco
per analizzare l’ eventuale squilibrio posti letto ordinari e di 19 posti letto in meno di 39 mila tonnellate di rifiuti solidi
localizzativo e qualitativo di tale scolastica day hospital, per un complesso di 172 posti urbani, di cui 2.300 attengono alla raccolta
(che genera asimmetrie di opportunità letto e 20 branche specialistiche.
differenziata (6 % del totale, lievemente
tra i vari territori comunali e distrettuali Annualmente, vengono curati e dimessi superiore al valore medio del litorale).
alimentando per di più anche faticosi e dalle strutture degli ospedali in funzione A Nettuno sono state raccolte nello stesso
costosi spostamenti quotidiani pendolari ad Anzio e Nettuno più di 5.000 pazienti, anno 26,7 mila tonnellate di rifiuti, di cui
dal Comune di residenza a quello di con oltre 108 mila giornate di degenza 706 sono rifiuti differenziati, pari al 2,6%
ordinaria e oltre 23 mila in day hospital.
frequentazione).
del totale. Questa incidenza è veramente
La ricerca ha consentito di classificare 7
molto modesta rispetto a quella rilevata
distretti scolastici come fornitori o clienti Strutture turistiche
per Anzio, perla media dei 9 Comuni del
a seconda che ricevano o cedano studenti. Risultano attivi ad Anzio, interessato ormai, litorale, per l’ ATO 5 in cui sono compresi
Il distretto 43 è stato invece definito al pari di Nettuno, quasi esclusivamente Anzio e Nettuno, pari al 5,8%, e per l’
autosufficiente in quanto il 97% della ad un turismo balneare mordi e fuggi, hinterland (complesso dei Comuni della
popolazione studentesca residente nei essendo praticamente inesistente una Provincia, esclusa Roma), pari al 5,7%.
ANZIO e NETTUNO
Strutture scolastiche
Classi e alunni/studenti delle
Comuni
Scuole infanzia
statali
Classi
Anzio
Nettuno
61
55
Scuole elementari
Alunni
Classi
2 187
2 049
130
111
Alunni
Scuole medie inferiori
Classi
3 824
3 343
Organizzazione sanitaria
Alunni
70
64
2 333
2 190
Scuole medie
superiori
Classi
143
134
T
Studenti
Class
4 915
3 992
40
36
Nel prossimo numero di Anzio
Space ci occuperemo della finanza
pubblica, analizzando le risorse umane
e finanziarie a disposizione delle
Amministrazioni comunali per erogare
prestazioni e servizi ai cittadini e come
vengono utilizzate.
C
Anzio Space
Lavinio - Space
n.28_maggio 2011
Space
/Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Space-Politica
15
13
La vicenda del discusso ente varca i confini provinciali
NESSUN OBBLIGO DI PAGAMENTO
PER LE RATE DEL CONSORZIO
Arch. Nicolò: “sosteniamo la ricerca di affermazione dei diritti dei residenti”
BREVI:
Acqua
all’arsenico,
la
Commissione
Europea
concede la deroga
La querelle che oppone il Consorzio di Lavinio
e il comitato “Cittadini Dissidenti Consorzio
Lavinio’ (CLD) trova nuovi spettatori,
varcando i confini non solo comunali, ma
anche quelli provinciali, continuando ad avere
in compenso il ‘silenzio’ dell’ambiente politico
anziate. Così mentre nessuno nell’Assise
Comunale si è ancora degnato di rispondere
all’interpellanza presentata dal capo gruppo
consiliare del Pdl, Mario Pennata, che aveva
chiesto delucidazioni sull’orientamento
della Giunta nei confronti del Consorzio
(ricordiamo che in base ad una convenzione,
il Comune trasferisce annualmente, a titolo
di rimborso, una consistente somma di
denaro pubblico, che quest’anno è stata
quantificata in 170 mila euro, per delegare
al Consorzio una serie di alcuni compiti
che dovrebbe e potrebbe gestire in proprio)
un’emittente televisiva pontina e il quotidiano
‘Latina Oggi’, hanno dedicato due servizi
alla vicenda, imperniando il loro intervento
sull’obbligatorietà del pagamento imposta
dalla dirigenza del Consorzio ai cittadini di
Lavinio mare.
Ci siamo già dilungati molto, nell’ultimo
numero di Anzio-Space, sull’infinità di
documenti trovati dal presidente del CLD,
l’architetto Nicolò, e che ha presentato agli oltre
150 intervenuti alla Conferenza del 12 marzo
scorso illustrando in modo essenziale le tesi
e le iniziative del Comitato. Documenti che
continuano ad essere screditati dalla dirigenza
di corso S. Francesco, che si limita solo a
mandare, tramite il proprio legale, lettere per
così dire ‘minatorie’ ai consorziati, con l’ordine
perentorio di pagare quanto dovuto (con tanto
di multa di 250 euro), a cui hanno fatto seguito
negli ultimi tempi le cartelle esattoriali arrivate
dalla GERINT, con gli arretrati degli ultimi 10
anni, in barba alla prescrizione quinquennale
prevista dall’art. 2948 del Codice Civile.
Nella polemica scaturita dall’arrivo di queste
bollette, per così dire ‘gonfiate’, è entrato anche
un noto commercialista di Lavinio, che dalle
pagine de ‘Il Granchio’ ha criticato l’operato
del Consorzio e la sua volontà di riscuotere
dieci anni di arretrati, in base ad una deroga
prevista dall’art. 2946 del Codice stesso.
Il presidente dei Dissidenti, ci tiene ancora
una volta a precisare che si sta battendo
affinché la riscossione (già per altro non
dovuta), non venga fatta tramite i ruoli della
Gerint. “È inammissibile – dice - che ciò
avvenga, in quanto il Consorzio è nato da
tre soggetti giuridici privati, che avevano il
solo scopo di lottizzare la zona, e quindi non
obbligato dal Comune, ma solo approvato
un anno dopo la costituzione. Tra l’altro la
natura di Ente Pubblico, tanto sbandierata
dalla Dirigenza del Consorzio, è stata di fatto
ritenuta non applicabile da un parere della
Prefettura di Roma in data 6 marzo 1964, che
di conseguenza escludeva l’applicazione per il
Consorzio in questione, delle norme previste
nel Decreto Luogotenenziale del 1° settembre
1918, n°1445 e sue modificazioni”.
Se da una parte il presidente del
Comitato, Nicolò, sembra essere contento
dell’interessamento che la sua lotta sta
avendo tra i media, anche di altre province,
conclude l’intervista che ci ha concesso con
una nota polemica su di un giornale locale
che, pubblicando un Comunicato Stampa del
CLD, lo ha titolato come fosse la posizione
personale di un membro del direttivo. “Non
m’è piaciuto per niente quel titolo. Ricordo
a tutti che il dottor Brio, oltre a ricoprire un
ruolo importante nel Direttivo, è stato investito
dell’incarico di Addetto stampa del Comitato
stesso. Additare noi e tutti quei cittadini che
ci stanno appoggiando con l’appellativo di
“QUELLI DI…”, è quasi volerci accostare
ad una setta, o a qualcosa di peggio… noi
non siamo ‘quelli’ di nessuno! Siamo solo un
gruppo di cittadini che vogliono essere tutelati
nei propri diritti e lo faremo andando fino in
fondo, a questa faccenda”.
Maurizio D’Eramo
La Commissione Europea con un
decreto comunitario lo scorso 25 marzo
ha concesso alla Regione Lazio una
concentrazione di arsenico presente
nell’acqua potabile superiore ai valori
consentiti (i 10 microgrammi per litro).
Così, fino al 31 dicembre 2012, il livello
massimo consentito passa da 10 a 20
mc per litro e i municipi laziali coinvolti
nell’emergenza, tra cui Anzio, avranno
circa un anno di tempo per ripristinare la
qualità dell’acqua nei limiti stabiliti dall’Ue.
Accordo tra Anzio e
Marina Militare: la storica
imbarcazione San Giuseppe
Due sarà ospitata nella città
neroniana
Il Comune di Anzio e la Marina Militare
Italiana hanno sottoscritto l’accordo che
consentirà di custodire ad Anzio, presso
la sezione velica, la storica imbarcazione
“S. Giuseppe Due” con la quale il
Comandante Ajmone Cat, deceduto nel
2007, aveva raggiunto le acque antartiche
nel 1969, salpando dal Porto anziate. La
“San Giuseppe Due” verrà usata per le
uscite in mare degli studenti degli istituti
scolastici della città di Anzio.
Sport, a giugno il “Trofeo
città di Nettuno”. Si correrà
nel verde di Torre Astura
Il 5 giugno torna l’appuntamento con la
gara podistica “Trofeo città di Nettuno”,
giunta alla quinta edizione. Quest’anno per
la prima volta si correrà nel verde di Torre
Astura, dentro la struttura dell’ex poligono
militare. All’interno della manifestazione
sono previste: a) una gara competitiva, che
si svolgerà su un percorso di circa 10/12
km; b) una camminata non competitiva, di
1 km con iscrizione.
maggio 2011_n.28
12
16
Space - Cultura
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Dal 29 aprile aprono al pubblico gli studi
romani e i set di Scorsese e Ferretti
Anzio Space
Tutte le date di
CINECITTÀ SI METTE
IN MOSTRA
Per i suoi 74 anni Cinecittà apre per la prima volta le porte al
pubblico con una mostra unica dal titolo “Cinecittà Si mostra”.
L’esposizione, curata da Elisabetta Bruscolini, dal 29 aprile svela
i segreti, le magie e le tecniche di lavorazione del mondo del
cinema, tra set e scenografie che hanno decretato il successo
di molte produzioni italiane e internazionali. Per l’o ccasione il
visitatore potrà finalmente accedere dallo storico ingresso di via
Tuscolana 1055.
La mostra si articola all’interno di due palazzine storiche, quella
presidenziale e la Fellini, all’interno delle quali si ripercorrono
le tappe della realizzazione del film: dalla sceneggiatura alla
produzione (con montaggio, sviluppo e stampa) seguendo così il
lavoro di tutte le figure professionali del mondo cinematografico,
comprese quelle che lavorano “dietro le quinte”. Nella sala dedicata
ai costumi si potranno ammirare alcuni abiti delle più famose
sartorie cinematografiche e indossati dalle dive del cinema. Nella
sala dedicata alle scenografie saranno esposti plastici e bozzetti
realizzati dalla grande abilità degli artigiani. Nella sala della post
produzione, pensata come una video-installazione, sarà proiettato
un documentario per spiegare le tecniche del montaggio di un
film. Il salone successivo sarà destinato alla visione del film finito
con una selezione di immagini delle pellicole più rappresentative
girate negli Studios. La mostra culminerà con la visita dei grandi
set all’aperto: si va dall’imponente Foro della Roma Imperiale, alla
Broadway realizzata dal due volte Premio Oscar Dante Ferretti per
il film di “Gangs of New York” di Martin Scorsese.
Definita da molti come “l’Hollywood sul Tevere”, Cinecittà dal
28 aprile 1937, giorno della sua inaugurazione, ad oggi vanta un
patrimonio artistico stupefacente: tra le sue mura sono stati girati
più di 3mila film, tra i quali 90 hanno ottenuto la nomination agli
Oscar e 47 sono stati premiati. Le location dei film di registi come
Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti e Federico
Fellini, gli studi sono ancora oggi il cuore pulsante dell’attività
cinematografica italiana e straniera. Tutti i più importanti
registi italiani scelgono di girare ogni anno negli Studios come
recentemente hanno fatto Nanni Moretti, Pupi Avati, Carlo
Verdone, Giovanni Veronesi e Neri Parenti. Il biglietto d’ingresso
è di 10 euro (5 per i bambini) e l’apertura è dalle 10.30 alle 10.30
tutti i giorni escluso il martedì.
Silvia Arena
La Terza Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
prenderà il via venerdì 20 maggio alle ore 18 presso il Museo
Civico Archeologico di Anzio (Via di Villa Adele 2), alla presenza
del Sindaco, Luciano Bruschini, dell’Assessore Umberto Succi e di
Elke-Christina Roeder, Sindaco di Bad Pyrmont, città gemellata
con Anzio. L’esposizione degli artisti partecipanti si svolgerà dal 20
al 30 maggio nelle tre location del Museo Civico Archeologico e
del Parco Archeologico di Anzio e del Forte Sangallo di Nettuno
seguendo gli orari di apertura dei siti. La premiazione degli artisti
vincitori avrà invece luogo nella Sala dei Sigilli del Forte Sangallo
di Nettuno, venerdì 28 maggio alle ore 18. Silvia Arena
Gli appuntamenti per il mese di maggio
MUSEO CIVICO DI ANZIO
Continuano gli appuntamenti al Museo Civico Archeologico di Anzio
per il mese di maggio, con ancora tanti corsi e lezioni da seguire. Nell’Area
Formazione continua e permanente abbiamo: l’8 maggio a La fanciulla
di Anzio, l’ultimo incontro con Poesia e territorio: Laboratorio tra poesia
e archeologia, corso curato dal poeta Luigi Salustri e dalla Docente di
Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio,
Laura Latorre; Mithra, la divinità solare, a cura di Roberto Libera, già
Direttore del Museo Civico di Albano, dove il 3 maggio affronterà
una lezione su La storia del culto mitraico, il 10 maggio su Il rito e il
tempio, e il 17 maggio sulla Simbologia mitraica. Ancora il 12 maggio
sarà affrontato da Ester Capuzzo, Docente di Storia Contemporanea –
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’interessante tema Il Grand
Tour al femminile. Turiste d’eccezione tra l’Urbe e la Campagna Romana,
e il 24 maggio Livia Guidolin, laureanda in Storia e Conservazione del
Patrimonio Artistico ci parlerà de La Costituzione Italiana. Riforma del
titolo V - Legge costituzionale n° 3/2001 e Legge n° 131/2003. Tutela,
valorizzazione, e fruizione dei beni culturali. Il 27 maggio verrà a trovarci,
sempre dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Marcello
Carlino, Ricercatore di Storia della critica letteraria, per affrontare il tema
su la Letteratura e arte: momenti di passione.
Per quanto riguarda l’Area Didattica per le Scuole, proseguono, per tutto
il mese di maggio, Progetto SAM - Scuola Adolescenti Museo. Progetta il
Tuo Museo e il IX Progetto di Didattica Museale Sperimentale Integrata al
Counseling Io sono arrab biato… Tu sei arrabbiato… Egli è arrabbiato…
Noi siamo arrabbiati… Voi siete arrabbiati… Essi sono arrabbiati, tutte e
due a cura di Giusi Canzoneri, Responsabile del Museo di Anzio.
Nell’Area Promozione del MCA_ANZIO Attività Esterne, domenica 29
maggio, in piazza Garibaldi ad Anzio, ci sarà Il Museo in Piazza. Edizione
di Anzio, con gli ospiti: Antiquarium Villa di Traiano di Arcinazzo
Romano, il Museo dello Sbarco di Anzio, e le Classi 2^ e 3^ H, 2^ B del
Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio accompagnate dalla Prof.
ssa Laura Latorre, che presenteranno la conferenza 140 anni Roma
Capitale… dialogare della romanità.
Nell’Area Eventi, dal 6 al 15 maggio, Livia Guidolin curerà la mostra
pittorica di Santa di Cosmo – La Memoria di marmo; mentre dal 20 al 30
maggio il museo ospiterà Shingle22j. 3ª Biennale d’Arte Contemporanea di
Anzio e Nettuno – Eco-Arte, a cura di Andrea Mingiacchi, Responsabile
artistico di Shingle22j e presidente dell’Associazione Culturale 00042,
organizzatrice dell’evento.
Elisabetta Civitan
Anzio Space
Space - Cultura
music@space
n.28_maggio 2011
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
17
13
La band conquista il litorale con ritmi funky, reggae e blues
LA MUSICA “INDIE ROCK” DEI NIANDRA
La cultura metropolitana dell’indie rock
ha raggiunto anche il litorale. Un genere
che a volte è passato inosservato e che
altre volte invece è entrato in maniera
dirompente nell’opinione pubblica e nella
scena musicale del globo. A portarlo dalle
nostre parti, e oggi sulle pagine di AnzioSpace, sono stati i Niandra. I quattro
musicisti, tutti reduci da altre formazioni,
si riuniscono nella primavera del 2010 e
danno vita ad un progetto che da subito fa
sentire una forte determinazione e senza
troppi complimenti si impone sui palchi
del territorio. Il filone indie del gruppo è
composto da un intreccio di generi che si
incontrano e si scontrano allo stesso tempo.
Le sonorità psichedeliche si fondono con
onde sonore armoniche e soffuse che a loro
volta vanno a inserirsi a ritmiche funky per
poi sfociare addirittura nel reggae il quale
viene poi accompagnato molto spesso da
due giri di blues che non ci stanno mai
male. Con Giuliano Scardala alla voce, Luca
Pianconi alla batteria, Alberto Cardinali alla
chitarra e Giorgio Guarini al basso, la band
si afferma progressivamente nel panorama
musicale di Roma e provincia. La giovane
età dei componenti non impedisce
agli stessi di incidere da subito
propri pezzi come Fallin’, Comedia
Di-Vino e aFREEca. Grazie a
questa registrazione datata 2011,
nella prossima estate il gruppo
parteciperà al contest nazionale
Sonic Waft. Affiatati e in perfetta
sintonia, i quattro giovani musicisti
riscuotono un bel successo già alle
prime apparizioni e arrivano così
ad esibirsi in importanti scene come
quella romana del ConTestaccio.
La buona riuscita delle loro
apparizioni porta la band ad ampliare
ulteriormente il repertorio con pezzi in
lingua madre (inglese) che permettono di
lanciare i loro messaggi in maniera ancora
più incisiva. Il sound è talmente coinvolgente
che ogni concerto vede la partecipazione
di un sempre crescente numero di persone.
Consapevoli di questo, i Niandra hanno in
cantiere nel prossimo periodo un mini-tour
che farà tappa ad Anzio, Nettuno e Roma. La
prossima stagione estiva sarà senza dubbio
di importanza fondamentale sia per la
definitiva consacrazione della band sia per
la sua affermazione in situazioni e contesti
sempre più ampi che diano la possibilità ai
ragazzi di ampliare notevolmente le loro
conoscenze musicali e di interagire con
altre realtà dello stesso genere. Un altro
obiettivo da raggiungere al più presto è una
registrazione discografica di un certo rilievo
che possa far sì che il gruppo si affermi in
maniera definitiva nel panorama musicale
con un primo album ufficiale. Informazioni
su concerti, gruppo o singoli componenti
si possono trovare nel profilo facebook:
NiandraRockband.
Valerio Bruni
Dal 6 maggio il nuovo film di Rodriguez nelle sale italiane
MACHETE: NÉ MACHO, NÉ EROE
L’attesissimo film di Robert Rodriguez ha
origine dal finto trailer inserito all’inizio
del suo film Planet Terror nella raccolta
Grindhouse
(2007).
Questo
trailer
immaginario è diventato un film che ha
le stesse caratteristiche dei B-movie di
Grindhouse. Si potrebbe anche dire che fa
parte del filone di blaxploitation (da black
- nero- ed exploitation - sfruttamento-)
degli anni ‘70 che aveva come pubblico
di riferimento gli afroamericani, con la
differenza però che il protagonista di
Machete è messicano. La storia contiene
scene splatter di violenza esagerata, scontri
di veicoli sgargianti, colpi di pistola alla
cieca, erotismo grottesco. Tuttavia la
trama tocca anche problemi attuali come
quello dell’immigrazione, della droga e del
razzismo, del divario crescente tra poveri
sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.
L’attore Dany Trejo svolge bene il suo ruolo di
protagonista. Machete è di poche parole, non
è socievole ed è temuto. Ma ha quel suo po’ di
ingenuità che a volte lo rende comico. È un
personaggio né macho e né eroe in un’epoca
in cui è difficile essere un eroe macho. Questa
mancanza è pari a quella dell’assenza di
catarsi nella storia. Se esistono l’eroe e il male,
è facile trovare una catarsi. Ma in questo film
si inseguono e alternano tante sfaccettature
del male che si tradiscono tra loro. Il male
ne risulta così confuso che Machete non può
comportarsi da vero supereroe. La storia è alla
rinfusa e mancano forti emozioni. Machete
sicuramente brucia dal desiderio di vendetta
ma non se ne scorgono le scottature. E alla
fine gli spettatori rinunciano ad empatizzare
con il protagonista, che non riesce ad essere
macho ed eroe insieme. I mercenari (2010)
di Sylvester Stallone è dedicato al genere
dei muscolosi degli anni ‘80, quasi che il
protagonista macho sia diventato un ricordo
nostalgico. Fino al ritorno dell’epoca del
macho non ci resta che allenare i nostri
muscoli e vedere film d’azione degli anni
‘80, senza beffarci di lui o prenderlo in giro.
Come-back macho!
Yoshiro Izumi
maggio 2011_n.28
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Space - Donna
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
Per ogni suggerimento, idea, iniziativa per noi
donne scrivetemi a: [email protected]
LA RICETTA DEL MESE
Cake pasquale
(antipasti)
Ingredienti per 6 persone:
•
180 g. farina setacciata
•
3 uova
•
1 dl. di yogurt magro
•
1 dl. di olio extra vergine di oliva
•
50 g. pecorino romano grattugiato
•
50 g. grana grattugiato
•
1 bustina di lievito per torte salate setacciato
•
Sale e pepe q.b.
•
Burro e pangrattato per lo stampo
Ripieno:
•
•
•
•
50 g. di emmenthal a cubetti
50 g. pecorino toscano (poco stagionato) a cubetti
80 g. salame a cubetti (o prosciutto cotto, pancetta, ecc.)
50 g. olive nere o verdi (facoltativo)
Procedimento:.
Scaldare il forno a 180°.
Imburrare uno stampo da
plum-cake e cospargere di
pangrattato (oppure usare carta
da forno). In un’insalatiera,
sbattere
leggermente
le
uova con l’olio e lo yogurt.
Aggiungere la farina setacciata,
i formaggi grattugiati, i
cubetti di salame, i cubetti di
formaggi e/o le olive. Salare e
pepare a piacere. Mescolare e
incorporare delicatamente il
lievito setacciato. Versare nello
stampo e infornare subito. Far
cuocere per circa 45 minuti
(dipende dal tipo di forno).
Fare la prova dello stecchino inserendolo nell’impasto quando il cake
sembra pronto. Se lo stecchino esce asciutto allora il cake è pronto.
Togliere dal forno e lasciare raffreddare nello stampo prima di
sformarlo.
N.B. Si possono usare anche dei stampini per muffins per avere
porzioni individuali anziché lo stampo unico.
Monica Martini
Il consiglio di Cesare Del Gatto
Molte le soluzioni per questo abbinamento. Un Montefalco rosso, da
uve sangiovese e sagrantino, andrebbe bene se consumato da solo, ma
essendo la torta al formaggio è uno dei componenti della colazione di
pasqua e quindi sempre accostata a salame, cioccolata e uova sode è
il caso di provare un marsala o un sherry semisecco. Personalmente
andrei a cercare un vino rosso di gran corpo, che potrei terminare a
pranzo, come un amarone riserva Zenato, un Kurni Oasi degli Angeli,
un graticciaia Vallone o un Sfurzat Negri, tutti vini da uve tardive
o appassite che rivelano profumi decisi di liquirizia, cacao, prugne
secche e sapore vigoroso e avvolgente.
Anzio Space
Space - Donna
n.28_maggio 2011
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
AMO UN BASTARDO
(ma non è il mio cane)
Il primo romanzo di Debora Villa.
Il pubblico televisivo
la conosce come la
svampita Patty di
“Camera Café” o per la
più disinibita sit-com
al femminile “Così fan
tutte”. Ma la versatile
Debora Villa, attrice
e comica italiana, si
presenta qui nelle vesti
inedite di scrittrice
con il suo brillante
primo romanzo dal
titolo:
“Amo
un
bastardo (ma non è
il mio cane)”, edito
Mondadori. Lo spunto
è il tradimento, ma ciò
che risalta nel libro è
soprattutto la storia di
una grande amicizia
tutta al femminile.
Perché noi donne, si
sa, in questi casi, (le
“corna”!), ci alleiamo, ci facciamo forza, progettiamo e organizziamo
serate tutte per noi, tra film d’amore strappalacrime, abbuffate di
pizza e sbronzate!
Il romanzo racconta la storia di Alice, normalissima trentenne
milanese con un lavoro già meno normale (pet-sitter, dai cani
ai serpenti alle iguane), la cui vita cambia quando, durante
un’inaspettata sosta dal benzinaio, vede suo marito Richi baciare
una biondina notevolmente più giovane e con un “fondoschiena” da
competizione, la solita belloccia che spesso irrompe nei matrimoni
felici e li distrugge. Da quel momento Alice inizia un vorticoso
viaggio all’indietro per cercare di far luce sulle cause e le circostanze
del tradimento. Per fortuna è sostenuta dalla migliore delle terapie,
l’amicizia solida e sincera di Ilaria e Beatrice, fedeli amiche del liceo
con cui condivide tutto. Alleate e inseparabili, le due amiche vanno
incontro ad Alice nei momenti più impensati e la distraggono, loro sì,
con amore. Dalle sbronze colossali degli aperitivi alle cenette etniche
con lettura dei tarocchi non la perdono d’occhio un solo momento.
Come tutti sanno, però, “non si può svegliare un sonnambulo”, e
per una donna innamorata, non c’è indizio che tenga: per quanto
le prove contro Richi siano schiaccianti (e tutto sarà perlustrato,
dal borsone del calcetto alla schiena del fedifrago addormentato!),
Alice si trasforma da “detective disperata” ad ancor più disperata
avvocata del diavolo, arrampicandosi sui vetri per difendere il
traditore e salvare il proprio matrimonio, in ricordo di quel giorno
“che ne vale diecimila” e che ora sembra lontanissimo. In amore e in
guerra tutto è permesso e Alice non si risparmia niente. Ma le cose
cambieranno indipendentemente dalla sua volontà. La comicità
in Italia sta attraversando un periodo molto fortunato e quando
salgono sul palco le donne, la risata diventa ironica con un pizzico
d’intelligenza. Non abbiate dubbi, non resterete seri a lungo mentre
le pagine scorrono velocemente e la storia si snoda in una trama,
in fin dei conti, semplice. Un tradimento non è cosa da ridere, ma
Debora Villa riuscirà a coglierne i lati comici.
Elisabetta Civitan
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13
In aumento i medici donna. Resta però
difficile conciliare carriera e famiglia
IL FUTURO DELLA
MEDICINA ITALIANA
È ROSA
La sanità italiana è sempre più rosa. Con un’avanzata lenta
ma totale, in questi ultimi anni sono sempre di più le donne
che in qualità di medico lavorano tra le corsie degli ospedali,
sorpassando i colleghi maschi. Nel nostro Paese ben il 63,8%
dei medici “under 30” è donna. Sono i numeri degli iscritti
alla Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri
(Fnomceo), illustrati nei giorni scorsi a Firenze al convegno
Leadership in sanità: interpretazione al femminile, innovazioni,
opportunità. Analizzando i dati della Fnomceo, si scopre infatti
che nella fascia di età tra i 24 e i 29 anni i “medici in gonnella”
sono 5.490 (circa il 64%), mentre gli uomini sono 3.118. Se poi
si sale di qualche anno, nella fascia di età tra i 29 e i 34 anni,
le donne medico iscritte all’A lbo sono 16.810, mentre i camici
bianchi maschi sono 9.351. Percentualmente, in questa fascia,
le donne rappresentano quindi il 64,25% degli iscritti. Se si
prende invece in esame il totale degli iscritti (399.641), le
donne sono 147.826, mentre gli uomini 251.815. I “camici rosa”
rappresentano quindi il 37% del totale degli iscritti all’A lbo dei
medici e degli odontoiatri.
Attenzione però: se il medico è donna, per lei conciliare carriera e
vita privata sarà quasi impossibile. La leadership, infatti, in Italia
rimane saldamente nelle mani degli uomini che nella maggior
parte dei casi ricoprono il ruolo di primario. Solo il 30 per cento
delle donne medico riesce ad arrivare ai vertici di carriera, ma
sono per lo più single o separate.
Per quanto riguarda infine il tipo di specializzazioni, tra le
donne è sempre in testa la preferenza per la pediatria con 8500
iscritte, seguita da ginecologia (4.479) e ondontostomatologia
(3.606). Resta agli ultimi posti la chirurgia generale (1.177)
edoncologia con 1076 iscritte, anche se tra le giovani generazioni
le preferenze cambiano. Anche la chirurgia - da sempre carente
di “camici rosa” - sembra guadagnare consensi. Negli ultimi dieci
anni il numero delle donne medico che hanno scelto il bisturi
come proprio strumento di lavoro è aumentato di circa il 15%.
red
maggio 2011_n.28
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Space - Sport
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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Space-Politica
Anzio Space
Nove punti ancora da assegnare e l’obiettivo dei play off distante 4 punti
CALCIO, SPRINT FINALE DI STAGIONE
PER L’ANZIOLAVINIO
Un buon finale di stagione per l’Anziolavinio.
Mancano 270 minuti al termine del
campionato che si concluderà l’8 maggio in
casa contro il Fidene. Dunque ci sono gli
ultimi 9 punti da assegnare, che se conquistati
possono portare i ragazzi a raggiungere
quel traguardo insperato ad inizio stagione
chiamato playoff ad oggi distante 4 punti.
Dopo 31 giornate i ragazzi di Mr. Caputo
hanno 44 punti in classifica e negli ultimi
tre incontri disputati hanno raccolto 4
punti. Il primo dei 3 match che andiamo ad
analizzare, è l’immeritata sconfitta arrivata
nell’incontro disputato al Rocchi di Viterbo.
Un 2-1 frutto di un primo tempo regalato
agli avversari. La squadra è entrata in
campo timorosa, lasciando spazio e giocate
agli avversari che hanno chiuso la prima
frazione avanti 2-0. Rimangono però forti
dubbi sui due goal viterbesi, viziati entrambi
da una presunta posizione di fuorigioco
dell’attaccante Federici. Nella ripresa, un
Anzio diverso, con una marcia ed un Mirko
Riccardi in più che ha dato filo da torcere ai
difensori viterbesi. Una squadra dal doppio
volto quella dell’Anzio, paurosa nella prima
metà e coriacea, aggressiva e con animo
volitivo quella della ripresa che ha accorciato
le distanze al 36 s.t. con Riccardi ed ha
sfiorato più volte il pareggio con la Viterbese
che nei secondi 45 minuti si è rintanata nella
propria metà campo cercando di difendersi
dagli attacchi di Gamboni e compagni.
Archiviata la trasferta di Viterbo nella
domenica successiva è sceso sul terreno
di gioco del Bruschini lo Zagarolo di Mr.
Scarfini, ex mai dimenticato dalla tifoseria
anziate. Uno Zagarolo lanciato verso i playoff
che si è dovuto però arrendere all’undici
di Caputo vittorioso per 2-1. Una vittoria
bella e importante che fa sognare la piazza
e vendica in parte la pesante sconfitta (4-0)
subita all’Elio Mastrangeli nella partita di
andata. Match iniziato in salita, con gli ospiti
che nei primi 25 minuti giocano un calcio
spettacolare e che vanno avanti al 40 p.t. con
una splendida punizione del capocannoniere
Carlini e sfiorano in più occasioni il
raddoppio. Quando sembrava archiviato
il primo tempo, ecco che al 45° l’assist man
Gamboni estrae il coniglio dal cilindro, salta
due avversari e pennella un cross sulla testa
di Riccardi che insacca l’1-1. Come contro la
Viterbese, negli spogliatoi succede qualcosa.
I ragazzi rientrano in campo con uno spirito
diverso, annichiliscono gli avversari e prima
di segnare il definitivo 2-1 sfiorano più volte
il goal con Giuffrida. La svolta arriva al 26
s.t. quando dalla panchina si alza il re dei
bomber Antonelli a cui bastano 6 minuti per
realizzare il suo 297 goal e dare i 3 punti alla
squadra. Nell’ultimo turno pareggio per 1-1
in terra sarda contro il Porto Torres con rete
realizzata da Daniele Bosi. Ora tuffiamoci
negli ultimi 270 minuti di stagione con un
solo obiettivo chiamato playoff.
Fabrizio Tirocchi
Battuta dall’Atletico Sabotino, la squadra chiude comunque con un’ottima stagione
IL FALASCHE DICE ADDIO AI SOGNATI PLAYOFF
Il Falasche ha sognato di arrivare ai playoff.
Per un paio di domeniche c’è stata questa
possibilità vanificata dalle ultime due
sconfitte che hanno riportato la squadra
con i piedi per terra. Resta una stagione
ottima quella della squadra di Mr. Bindi
che si è salvata con largo anticipo e a 47
punti in classifica si giocherà il finale di
stagione soltanto per difendere l’onore
e per valorizzare i tanti giovani che ha
in organico. Si era arrivati a credere nei
playoff dopo la doppia vittoria contro Vjs
Aurelia 3-0, con doppietta di Porcari e
goal di Buchicchio, e dalla bella trasferta
vittoriosa contro il Borgo Podgora, squadra
che mira a salire di categoria. Una vittoria
meritata, arrivata però solo negli ultimi
minuti di gioco. I biancoverdi si portano
avanti al 30 p.t. con il solito Buchicchio che
riceve palla, vince un contrasto e batte l’ex
portiere del Falasche Fabrizio Marinelli. La
prima frazione termina 1-1 con pareggio
locale ad opera di Lubirati. Nella ripresa il
Falasche le prova tutte ma la rete arriva al
86esimo con Daniele Lauri che infila sotto
la traversa un gran tiro da lunga distanza.
Allo scadere arriva la terza rete con Gabriele
che salta due avversari e batte ancora
Marinelli. Una vittoria cercata, voluta
e ottenuta contro una grande squadra,
che ha alimentato le speranze playoff per
7 giorni, fino alla domenica successiva
quando è arrivata la sconfitta a domicilio
ad opera dell’Atletico Sabotino assetato di
punti salvezza. Un 1-2 finale con vantaggio
iniziale del Falasche ad opera di Porcari
su rigore. Sabotino bravo a pareggiare lo
svantaggio prima, e a realizzare poi il goal
da 3 punti con Mangili, attaccante ex Anzio
e Nettuno.
Questa è stata la partita che ha fatto crollare
la possibilità di arrivare ai playoff e anche
mentalmente la squadra ha capito di aver
concluso la stagione senza rimpianti, ma
con la consapevolezza di averci provato
fino in fondo. Nell’ultima domenica prima
di andare in stampa ancora una sconfitta a
S.M. delle Mole in cui l’unica cosa in palio
era l’onore. Adesso ci saranno due settimane
di pausa a causa della Pasqua e del torneo
delle regioni. Si tornerà in campo il 1°
maggio, giorno del derby contro il Nettuno
ancora in lotta per non retrocedere.
F.T.
Anzio Space
Space - Sport
n.28_maggio 2011
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Dopo due sconfitte e due vittorie, il 23 aprile si gioca in casa contro il Modena
ANZIOBASEBALL:
PARTITO IL NUOVO CAMPIONATO
Ci siamo, anche il campionato di serie A
federale di cui fa parte l’A nzio Baseball è
iniziato. Il roster del confermato coach
Carlo Morville è stato inserito nel girone
B insieme ad altre 8 squadre, vista la
mancata iscrizione dei Warriors Catania.
Questo comporterà uno stravolgimento
al girone, ci sarà sempre una squadra
che settimanalmente riposerà e, cosa
importante, non ci sarà la retrocessione
diretta, ma l’ultima classificata giocherà
il playout contro la nona del girone A.
Per quanto riguarda i playoff invece la
situazione resta invariata, con le prime
due classificate che accederanno alla post
season. Anche il roster di quest’anno è
in parte cambiato, sono partiti Mauro
Salciccia, Floryan e Paoletti accasati
all’Urbe Roma. Sono arrivati da Nettuno
Romolo Salciccia, Marco Belvisi e
Gianluca Scerrato. Torna ad Anzio
anche un gradito ex come Fabio Mariani,
lanciatore esperto che ha giocato in serie
A con l’Anzio nel 2000. Alla corte di
Morville anche il potente battitore Andrea
Castrì e il ritorno all’attività agonistica di
uno dei lanciatori più bravi che siamo mai
sbarcati ad Anzio come Mario Sangilbert.
Il capitano resta Danilo Scorziello che è
alla 15esima stagione in maglia anziate e
vanta il record dei 250 punti battuti a casa.
Il campionato è partito il 2 aprile con
la trasferta di Arezzo in cui Origlia e
compagni hanno rimediato una doppia
sconfitta sul campo, ma in gara uno c’è
stato un grave errore dello staff Aretino
che ha fatto entrare un giocatore straniero
invece di uno italiano, e questo comporterà
la vittoria a tavolino per l’Anzio. Un errore
grossolano che non si è lasciato scappare
lo staff Anziate e che porterà una partita
vinta anche se sul campo il punteggio
era di 12-3 per i locali. Come accade
da un po’ di anni, l’inizio di stagione
è sempre complicato, di questa partita
c’è sicuramente poco da salvare ma il
campionato è lungo e ci sarà tutto il tempo
per recuperare. Il sabato successivo è
arrivata la prima doppia vittoria per 15-11
gara 1 e 6-5 gara 2 nell’e sordio stagionale
al “Reatini” contro una formazione già in
forma e con ottimi giocatori come il Sala
Baganza. Nella terza giornata l’Anzio ha
riposato come imposto da calendario.
Si tornerà in campo il 23 aprile in casa
contro Modena. Facciamo un grosso in
bocca al lupo alla società del presidente
Monaco e a tutto lo staff per una stagione
da vivere da protagonisti, con l’augurio
che anche quest’anno i ragazzi possano
raggiungere i playoff e continuare a dare
gioie ai tifosi portodanzesi.
F.T.
Imparare a difendersi e a valutare il pericolo con le tecniche Krav Maga
A LEZIONE DI AUTODIFESA PERSONALE
Dopo l’Associazione Sportiva Fitness house
club De Cesari, la prima Associazione di
Anzio ad essere affiliata alla Federazione
Italiana Krav Maga (F.I.K.M.), ha aperto
i battenti anche l’Associazione Sportiva
Dilettantistica FIT&FIGHT che organizza
corsi di difesa personale e antiaggressione
femminile che prevedono un’ora di
preparazione atletica e un’ora di tecniche
di difesa personale.
La preparazione atletica comprende
esercizi di aerobica, pre-pugilistica e
fitboxe, invece la difesa personale si
basa sull’apprendimento delle tecniche
di Krav Maga, di difesa personale, di
prevenzione e valutazione del pericolo,
di autostima. Il Krav Maga nasce nel
dopoguerra nello stato di Israele in
qualità di lotta militare di autodifesa ed
ha subito nel corso degli anni numerose
evoluzioni e perfezionamenti, così da
essere considerato oggi la quintessenza
della tattica per l’autodifesa, del
combattimento corpo a corpo e la
protezione di terza persona. Le tecniche
che si apprendono aiutano ad affrontare
i reali pericoli della strada e con un’
intelligente ed immediata valutazione
della pericolosità dell’aggressione e delle
circostanze, anche ambientali in cui ci si
trova, si impara a scegliere l’azione più
opportuna da utilizzare per salvaguardare
la propria incolumità. Nelle tecniche del
Krav Maga non vi è nulla di superfluo,
ma solo estrema efficacia, istintività,
condizionamento, velocità di esecuzione
delle combinazioni fino all’eliminazione
del problema che può voler dire sia
dileguarsi che colpire e fuggire o arrivare
anche alla risoluzione più estrema.
Essendo un vero sistema di autodifesa
semplice e rapido da apprendere, si
adatta ad ogni tipo di persona: uomini,
donne, ragazzi, di qualsiasi corporatura
e peso ed è per questo che sta prendendo
sempre più piede tra la gente comune in
molti paesi del mondo.
Stefano Murgia
maggio 2011_n.28
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Space - Scuola
I giovanissimi
scrivono...
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Space-Politica
Anzio Space
Estratti dal giornalino della Scuola Media Statale Giovanni Falcone di Via Ambrosini
FURTO AL MUSEO
DI BAGHDAD
Vetrine rotte, scheggiature qua e là, questo è quello che è accaduto al
museo egizio di Baghdad a seguito delle recenti rivolte. Mummie e
oggetti preziosi sono stati rubati a volte anche fatti pezzi e usati per
nascondere le statuette rubate. Il furto è stato scoperto solo alla fine
dell’intervento dei militari e della popolazione. A darne notizia è lo
stesso Hawass (ministro delle antichità egiziane volto noto di tanti
programmi televisivi dell’antico Egitto), sul suo popolare sito, sotto
al titolo “Sad News”, notizie tristi, cosiderando la lista dei reperti
saccheggiati. Dalle sale sono spariti 18 reperti. Il più importante è la
statua di Akhenaton, il re eretico e ribelle che cercò di introdurre il
monoteismo in Egitto. Tra questi reperti anche due mummie, ancora
non sappiamo quali, e un numero non precisato di preziose antichità
sono state danneggiate, in alcuni casi anche distrutte da vandali venerdì
notte secondo quanto informa la tv araba Al Jazeera che ha trasmesso
le immagini dell’interno del museo.”I cittadini egizi hanno cercato di
impedirlo ed a loro si è unito la polizia”, ha spiegato Zawass che ha
aggiunto che durante l’assalto è stato rubato anche il denaro dell’entrate.
Le antichità sparite sono: una delle 11 statuette in legno di Yuya; una
statuetta di pietra di uno scriba di Amarna; scarabeo di Yuya; regina
di Nefertiti; testa in arenaria di una principessa di Amarna; statua di
Akhenaton il faraone ribelle; statua di Tutankhamon mentre pesca con
l’arpione; statua in legno dorato di Tutankhamon portato da una dea.
Al momento della pubblicazione di questo articolo siamo venuti a
conoscenza che gran parte dei reperti sono stati recuperati.
Giulia Bei e Maria Cristina Terzo 2ªB
LE RIVOLTE
DEI PAESI ARABI
Delle strane rivolte si sono manifestate recentemente nei paesi
nordafricani. La causa di queste manifestazioni civili è senza dubbio
la grande crisi economica che ha prosciugato denaro dalle maggiori
potenze mondiali. Le sommosse iniziano direttamente dalla Tunisia,
dove l’aumento dei prezzi degli alimenti impediscono la sopravvivenza
alle famiglie meno agiate. Questa “rivoluzione” è rivolta ai capi del
governo, i quali vengono definiti dittatori dal popolo. La gente africana
non può accettare questo sopruso economico già alimentatore
dell’immigrazione nelle nostre terre. La polizia locale e l’esercito
tunisino sono incapaci di placare la rivolta; giungono voci di alcuni
spari verso la folla: sta
succedendo qualcosa,
come se fossero gli
anni ‘70 nel nostro
paese, i cittadini ormai
in gran parte istruiti,
si rendono conto della
situazione. La folla
chiama l’uscita di scena
del “tiranno” tunisino
Ben Ali. La paura è che
possa prendere luogo
un grave scontro civile
e un probabile colpo di stato. Già dalla decolonizzazione in Africa
presero il potere dittatori potenti che accumularono ricchezze per se
stessi lasciando ben poco alla popolazione.
La stessa situazione è avvenuta per l’Egitto dove il premier Mubarak
si è dovuto dimettere a causa degli scioperi che ormai avevano preso
il sopravvento. L’Egitto, che basava la sua economia sul turismo delle
fantastiche coste del Mar Rosso, ha avuto una grande crisi soprattutto
per il pericolo che corrono i visitatori. Anche in Libia il popolo
chiede libertà al premier Gheddafi, naturalmente senza alcun senso
perché, purtroppo, l’egoismo dei potenti ha sempre dominato sui più
deboli ma l’unione fa la forza, come dice un vecchio detto. Gheddafi
interviene con la forza contro la folla: carrarmati e mercenari del
Benin anche alcuni bombardieri che però si sono rifiutati di sparare
ai loro fratelli. Il presidente non vuole mollare il comando ma siamo
sicuri che l’ideale di uguaglianza vincerà.
Saverio Nicoletti e Francesco Fabio Chiarello 3ªD
Anzio Space
Space - Scuola
I giovanissimi scrivono...
n.28_maggio 2011
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L’ITALIA: CHE SIGNORA
ANZIANA!!
Ragazzi, lo sapete che quest’anno si festeggiano i 150 anni di
Italia? Siiii!
Esattamente 150 anni fa, l’Italia, era tutta spezzettata in otto
piccoli stati indipendenti l’uno dall’altro. Molti giovani sono
morti: i partigiani! Ragazzi che volevano vedere il loro paese
unito in un unico stato: lo stato italiano!
Oltre ai partigiani, molte persone si sono battute per
“costruire” un’Italia unita; tra queste, una in particolare:
Giuseppe Garibaldi. Egli nacque nel 1807 a Nizza e morì nel
1882 a Caprera. Fu una delle persone che si impegnarono
di più, per far sì che l’Italia diventasse uno Stato unito.
Per questo venne eletto primo re d’Italia, dell’Italia unita,
intendo! Poiché l’unione di Italia fu un grande avvenimento,
il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha
organizzato una festa favolosa, con canti, discorsi e… tanti
applausi! Fantastico, no? Voi, cosa pensate dell’unità d’Italia?
Io penso, che sia una cosa magnifica! Voi no? Spero di sì. Ma
ora, gridate insieme a me: viva l’Italia!
Forti 1ªB
IL NOBILE E IL CONTADINO
IL MUSICAL DEI PROMESSI
SPOSI ARRIVA AL SISTINA
Tanto tempo fa, nel corso dell’era feudale, viveva un umile contadino
dedito fin dall’infanzia a coltivare campi e servire i feudatari.
Nonostante il duro lavoro a cui veniva sottoposto, egli aveva un animo
sereno e garbato purchè il suo unico figlio lo rispettasse. La moglie,
anch’essa povera di denaro ma ricca di cuore, amava il contadino e
decise di trasferirsi con lui nella corte feudale. Un giorno, nel calar
della sera, l’agricoltore udì strane grida provenienti dal castello: era
l’arciduca Orlando intento, come al solito, a maltrattare violentemente
un suo inserviente; il contadino stranamente non si stupì, era attratto
dal cielo stellato e dal crepuscolo che rifletteva su un lontano poggio,
deboli raggi di una calda luce.
D’improvviso, l’estate andò via, come un incantesimo destinato a
finire. Giunse il freddo inverno e il figlio del contadino si ammalò
gravemente; naturalmente il denaro per comprare le dovute medicine
non abbondava, così il contadino disperato chiese cortesemente aiuto
al temuto arciduca Orlando. Il nobile feudatario rifiutò malignamente
la richiesta dell’agricoltore umiliandolo davanti ad altri impiegati.
La moglie del contadino invocava l’aiuto di Dio mentre il marito
assisteva il povero figlio: la sua malattia peggiorava e dopo alcune
giornate il giovane morì. Arrivò in seguito il periodo della caccia:
l’arciduca Orlando organizzò una competizione e casualmente scelse
come suo assistente proprio il povero contadino; il cielo si annebbiò
e Orlando incrociò nel suo cammino un folto branco di lupi. Uno
del gruppo attaccò e così fecero gli altri. Il nobile venne brutalmente
azzannato ma il contadino, gettando un legno infuocato a terra,
riuscì ad allontanare gli animali. La vita del feudatario era in mano
all’agricoltore, solo lui poteva salvarlo. Egli non pensò al passato, a
quel crudele rifiuto di aiutare il defunto figlio e consegnò Orlando
al più vicino dottore. Il rimorso dell’arciduca lo stava deteriorando,
quel bruciante senso di colpa di non aver salvato un bambino… Fu
così che il nobile, in segno di gratitudine, lasciò ogni suo avere al
contadino, il quale visse una vita umile, di carità per il resto dei suoi
giorni. Non so con certezza che fine fece il pentito Orlando, ma egli
dedicò la sua vita all’aiuto dei bisognosi per colmare quell’ingiustizia
che il denaro lo indusse a commettere.
Saverio Nicoletti 3ªD
Il 10 febbraio con la nostra classe, accompagnati dalle
professoresse di italiano, siamo andati al Teatro Sistina per
assistere al musical “I Promessi Sposi”, messo in scena dalla
compagnia “Delle Stelle” e tratto dal romanzo di Alessandro
Manzoni. Lo scrittore, massimo esponente del romanticismo
italiano, nasce a Milano nel 1785 e lì muore nel 1873. Era figlio
del conte Pietro Manzoni e di Giulia Beccaria, sposò Enrichetta
Blondel, da cui ebbe molti figli. Un evento importante della sua
vita si verificò nel 1810 quando si convertì al cattolicesimo.
Lo spettacolo narra delle vicende di Renzo e Lucia e del loro
travagliato amore. I due giovani stanno per essere uniti in
matrimonio da Don Abbondio, il quale viene minacciato dai
bravi di Don Rodrigo, nobile locale. I ragazzi sono costretti a
fuggire dalle grinfie del nobile, ma purtroppo si separano. Lucia
si rifugia presso la monaca di Monza, mentre Renzo va a Milano,
dove si vede coinvolto in disavventure pubbliche, come l’assalto
ai forni. Quando Don Rodrigo scopre che Lucia si trova in un
convento, si rivolge all’Innominato per farla rapire. Renzo,
dopo aver vissuto per lungo tempo a Milano decide di mettersi
a cercare Lucia e, grazie a Fra’ Cristoforo, riesce a rincontrarla
e alla fine a sposarla. I personaggi sono Lucia e Renzo, un po’
ingenui e provinciali, Don Rodrigo, un arrogante e capriccioso
nobile, l’Innominato, il potere positivo; Don Abbondio, che
rappresenta la chiesa nel suo lato peggiore, mentre la chiesa
positiva è raffigurata da Fra’ Cristoforo. Le comparse sono
Geltrude e il cardinale Federico Borromeo.
La storia è ambientata all’e poca della dominazione spagnola in
Lombardia, mentre gli ambienti sono vari: Milano, Monza e
il Lago di Como. Il narratore era rappresentato da Pino Delle
Ghiaie, che aveva il compito di rendere più leggera e divertente la
storia, anche arricchendola di battute spiritose. I costumi ci sono
sembrati curati e originali, le musiche e le scene erano proprio
adatte al testo, le coreografie ben integrate con i dialoghi. Lo
sfondo, pur non cambiando mai era comunque adatto alla
rappresentazione.
Filippo Riggio 3ªB e Ginevra Riggio 3ªD
maggio 2011_n.28
Rubriche
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
24
Anzio Space
Spor t e ambiente
DETTI PORTODANZESI
Quando si cercava casa per andarci ad
abitare e non si trovava, si diceva:
“Ma ‘ndo vai a abbità? Alle grotte de
Mariannella?”
Mariannella e Giovannino abitavano
dentro le grotte di Nerone, dove d’inverno
era caldo e in estate fresco...
“‘Nsurti la gente?... ma che sei parente a Baffo de Cane?”
Baffo de Cane, era il soprannome di un burbero signore nato e vissuto
ad Anzio che, se lo incontravi per strada, trovava sempre un pretesto
per insultarti.
“Chi gira lecca e chi sta a casa se secca!”
Chi va in giro trova occasioni di guadagno, chi sta a casa no.
“’Na scapocciasarde s’è sposata co’ ‘no spellaranocchie (o
magnaranocchie)! Che finaccia!”
L’antica rivalità tra Portodanzesi (scapocciasarde) e Nettunesi
(magnaranocchie) dava rilevanza ad ogni tipo di scambio umano e
commerciale.
“Tanto-era-tanto-antico”
Figura retorica, detto per gioco musicale.
“Mio, mio piagne er morto e frega er vivo”
Rivolto a persona furba e ingannevole che mostra falsa sensibilità
pronta ad approfittare della compassione e della generosità.
“O te magni ‘sta minestra o te butti da la finestra.”
Modo di dire in Anzio per l’educazione del figlio a tavola. Non si
sprecava nulla.
“Se chiude ‘na porta se apre ‘n purtone”
Detto importato, molto comune, che incoraggiava chi aveva perso un
lavoro oppure un partner a sperare e attendere un nuovo e migliore
evento.
“Senza sòrdi nun se canta messa”
Questo modo di dire marca la realtà e il condizionamento del denaro.
“Allegalline”. Lega lì! Assonanza.
.
Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.
amministrato da Tinarelli Alessandro e Salustri Pina
SMS - Space
Anzio-Space dà spazio ai lettori
Scriveteci un sms al:
3337350189
“Sto leggendo la pag. 9 del n.27 del
vostro giornale. Vorrei aggiungere
il nome del compianto prof. VictorHugo Antei tra i nomi delle grandi
personalità di Anzio, sottolineando la
promessa e le proposte dell’ex sindaco
De Angelis a far intitolare un’ala della
biblioteca comunale a lui definendolo
“la memoria storica di anzio”. Sono
passati tre anni dalla sua scomparsa e
sembra che non sia mai esistito. E ne
ha fatte di cose per la sua amata Anzio!
Che vergogna! ” La nipote De Angelis
Luana
GUARCINO, PITTORESCO CENTRO
TRA I MONTI ERNICI
Tra faggete secolari, sorgenti d’acqua e grotte
Cari lettori, oggi visitiamo un piccolo centro nel cuore dei Monti
Ernici: Guarcino. Il paese, sorto intorno all’VIII secolo a.C., era
l’antica Vercenum degli Ernici, strategicamente importante per
il passaggio nella valle dell’Aniene e nota come località ricca di
acque. Pittoresco centro dei monti Ernici, è un ideale luogo di
villeggiatura, grazie anche all’accoglienza dei suoi abitanti e alla
sua squisita cucina.
La cittadina, che conserva nel centro storico elementi
architettonici e decorativi tipicamente medioevali (portali, bifore
e mura in pietra viva), è circondata da un territorio di notevole
rilevanza turistica: alle sue spalle s’innalza il massiccio di Campo
Catino, che ospita una stazione sciistica tra le più frequentate nel
Lazio. Nei pressi del centro abitato si trova la fonte di Filette, le
cui acque curative sono molto apprezzate. Con i suoi 625 metri
di altitudine, è un ottimo punto di partenza per ogni tipo di
escursione. Infatti si può camminare per ore tra faggete secolari
incontrando spesso sorgenti d’acqua e numerose grotte che si
aprono nel calcare dei monti circostanti (una delle più note è
l’Abisso del Vermicano accessibile solo a speleologi). Anche qui
il C.A.I. cura ottimamente la sentieristica e questo ci permette
di percorrere quelle montagne con indicazioni dettagliate dei
luoghi. Guarcino, inoltre, è un centro rinomatissimo per la
lavorazione del maiale, un’antica tradizione locale che coniuga
l’abilità dei norcini guarcinesi con i benefici del clima montano,
ed offre prodotti prelibatissimi e di alta qualità, come il tipico
prosciutto.
Per informazioni consultare: www.comune.guarcino.fr.it
Manrico Martini, Associazione Sport, Ambiente e Natura “Su e Giù”
http://blogasan.blogspot.com
Anzio Space
Space-Lettere a [email protected]
n.28_maggio 2011
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
25
Unisciti al nostro
gruppo “00042” su:
Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:
• vivibile e interessante per i giovani
• viva culturalmente
• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio
Gentile Redazione,
non posso che appoggiare e condividere l’editoriale apparso sul
n.27 di Anziospace riguardante il problema nucleare. La nostra
maggiore preoccupazione come uomini e come padri di famiglia è
lasciare un ambiente salubre per la nostra discendenza. È innegabile
che la cementificazione, non solo ad Anzio ma sull’intero territorio
nazionale sta depauperando le zone verdi, spazi dove vivere il contatto
con la natura insieme ai nostri figli ed insegnare loro il rispetto e la
meravigliosità della stessa. Però ora basta! Tutti eravamo concordi
nel dire no alla turbogas, invece è lì pronta ad inquinare! Abbiamo
detto no al nucleare e ora dobbiamo votare per la reintroduzione!
Perché gli interessi speculativi devono sempre prevaricare celati da
una logica di necessità energetica? Siamo pronti a consumare di
meno! Riduciamoci le erogazioni… ma non ci avveleniamo e non
avveleniamo il futuro dei nostri figli!
Avv. Mauro Gallinari
• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue
Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di
essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Al momento abbiamo tre iniziative:
• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com
• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di
Nettuno, info su www.shingle22j.com
• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che
vorremmo costruire.
UNISCITI A NOI!
Anzio-Space - Mensile di cultura e politica
Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
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Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])
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Progetto e grafica: Domenico Condello
Composing e grafica: Bruno Pepe
Foto: Pietro Frisina
Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Emanuela Moroni, Maurizio
D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio, Tirocchi, Publio Razza, Alessandro
Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Alessandra Tulli, Quirino Pollastrini, Yoshiro Izumi,
Andrea Stefanelli, Federico Arancio, Massimo Garbini, Gabriele Arancio, Flavia
Fontana.
Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
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maggio 2011_n.28
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26
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
AL QUARTIERE MARCONI
PARTE IL PORTA A PORTA
Anzio Space
SKATEPARK AD ANZIO:
CI SIAMO!
Il Sindaco Bruschini:
“Chiediamo la massima collaborazione dei cittadini”
Ad Anzio Colonia è in arrivo una nuova gestione della raccolta rifiuti.
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha approvato la delibera
riguardante l’avvio del progetto di raccolta dei rifiuti porta a porta, che
coinvolgerà il quartiere Marconi. “La raccolta dei rifiuti porta a porta
– ha spiegato il Sindaco Luciano Bruschini - è un progetto difficile,
inizialmente costoso, per l’attuazione del quale è fondamentale la totale
collaborazione dei cittadini che, in un futuro non troppo lontano, ci
riserviamo di premiare con incentivi ed eventuali riduzioni della
tariffa d’igiene ambientale”.
Il progetto, varato insieme alla provincia di Roma, sarà presentato il 4
maggio alle ore 10 a Villa Sarsina. Inoltre, giovedì 12 maggio alle ore 18
presso l’Hotel Lido Garda di Anzio, è previsto un incontro pubblico con
i cittadini del quartiere di Anzio Colonia, che sabato 15, 22 e 29 maggio
potranno recarsi al punto informativo costituito a Largo Caboto, dove
si potranno ritirare gli opuscoli con il regolamento per la raccolta
differenziata. I contenitori, distribuiti a circa 1700 utenze, saranno
cinque:
Marrone: per i rifiuti alimentari e organici che vengono trattati in
impianti di compostaggio industriale dove viene prodotto un compost
di qualità per uso agricolo;
Giallo: per imballaggi in plastica e metalli, avviati al recupero nelle
industrie;
Verde: per il vetro, avviato al recupero nelle industrie;
Bianco: per carta e cartone che vengono avviati nelle cartiere per la
produzione di nuova carta, cartone e cartoncino;
Grigio: per materiali non riciclabili che saranno smaltiti con particolari
procedure, in modo da provocare il minor danno possibile all’ambiente.
I cittadini che risiedono in abitazioni con giardino possono richiedere
gratuitamente all’Ufficio Ambiente del Comune la compostiera per
i rifiuti alimentari e organici che potranno essere riutilizzati come
fertilizzante. Per informazioni 06 98499467 – 06 98499469.
Silvia Arena
Anzio-Space
lo trovi da…
Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038
Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389
Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637
Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716
Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, Anzio
Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021
Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel
069862459
Chiosco del Parco, Via Ienne, Falasche
Minibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291
Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel.
0698981006
Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione,
tel 069874751
Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel.
0688922908
Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel
069848495
Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192
Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553
Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare
Un sogno che diventa realtà: Anzio avrà presto una pista per lo
skateboard. L’amministrazione pubblica ha approvato il progetto
e stanziato i fondi. Domenica 17 aprile al Centro Ponte Ponente
del quartiere Zodiaco a Lavinio, dove verrà realizzato lo skatepark,
c’è stato un incontro tra il progettista dello skatepark, Arch. Bruno
Pepe, le associazioni interessate e i ragazzi, per spiegare il progetto
e avere un riscontro direttamente da chi ne fruirà. All’incontro ha
anche partecipato il Consigliere Comunale Sebastiano Attoni, che
ha illustrato come si svolgerà l’iter amministrativo e come il progetto
stia arrivando a compimento. La storia della realizzazione di uno
skatepark nella città neroniana inizia nel 2003. Da allora si sono
susseguiti diversi progetti e sono state raccolte firme; le associazioni e
i negozi di surf e skate locali si sono interessate alla vicenda, ma ogni
volta non si arrivava mai a una conclusione fattiva. Finalmente ora
pare che ci siamo grazie anche al consigliere L. Bruschini.
NEWS DAL CENTRO
Centrale nucleare
Poligono militare
Turbogas
da queste parti non ci
facciamo mancare nulla
PIGI2011
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