come aiutare i pazienti a smettere di fumare

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come aiutare i pazienti a smettere di fumare
REGIONE DEL VENETO
ULSS 21, PADOVA
COME AIUTARE I PAZIENTI
A SMETTERE DI FUMARE
Guida per il personale infermieristico
Centro di educazione alla salute
COME AIUTARE I
PAZIENTI
A SMETTERE DI
FUMARE
GUIDA PER IL PERSONALE
INFERMIERISTICO
Ospedale Pilota
Europeo
Pubblicazione a cura di:
dr. Francesca Zannoni
Dr. Luca Sbrogiò
Organizzazione
Mondiale della
Sanità
Padova, 1993
Ospedali per la
Promozione
della Salute
Direzione
Sanitaria
Complesso
Ospedale
Università
Centro di
Educazione alla
Salute
REGIONE DEL VENETO
ULSS 21, PADOVA
Indice
RINGRAZIAMENTI ..............................................................
1
PREFAZIONE ..........................................................................
2
SMETTERE DI FUMARE:
I PASSI PER DECIDERE........................................................
4
FUMO E PERSONALE SANITARIO:
LE FASI DELL'INTERVENTO ..............................................
6
1 Creare un ambiente dove non si fuma .............................
7
2 Identificare i fumatori ………………………………..
9
3 Consigliare a tutti i fumatori di smettere ……………
12
4 Concordare con il paziente una data precisa per
smettere di fumare ……………………………………….
5 Dare consigli e distribuire valido materiale
informativo………………………………………………..
14
16
6 Sostegno e follow up....................................... ..............
22
APPENDICE ...............................................................…….…
24
La sigaretta: un nemico ....................................................
25
Alcuni dati epidemiologici………………………………..
25
Fumo e salute ......................................................................
27
L'uso della gomma alla nicotina ...............................…....
30
I corsi per smettere di fumare ............................…..…….
32
Indirizzi utili ........................................................ …...……
33
Ringraziamenti
Il contenuto della guida è una traduzione
liberamente modificata della guida "Nurses: Help
Your Patients Stop Smoking", elaborata da
"Department of Health and Human Services",
"Public Health Service" e "National Institutes of
Health" degli Stati Uniti d'America.
1
Prefazione
In Italia, come negli altri Paesi Occidentali, il fumo di tabacco
rappresenta un problema sociale e sanitario di enorme importanza.
Alle soglie dei 2000. il fumo è la prima causa prevenibile di malattia e
di morte. Ogni anno muoiono in Italia circa 70.000 persone a causa di
malattie correlate al fumo (cancro del polmone, bronchite cronica,
enfisema, cardiopatia ischemica, ecc.). Per quanto riguarda la
morbosità, le cifre sono ancora più drammatiche. confermando quanto
sia elevato il prezzo pagato in termini di sofferenza ed invalidità in
tutte le fasce di età.
Questa grave situazione può e deve essere modificata: tutti gli
operatori sanitari devono impegnarsi, sia a livello individuale che
collettivo, nella lotta al tabagismo per una efficace promozione della
salute. Essi si trovano in una situazione privilegiata per la stima e la
considerazione di cui godono. Si deve approfittare di questo
ascendente e del rapporto di fiducia esistente per motivare i pazienti a
smettere di fumare. I risultati finali di un intervento educativo possono
essere davvero efficaci e significativi se i sanitari si impegnano in
modo continuativo e con grande senso di responsabilità in questa
attività.
Questa guida (che affianca un altro libro del Centro di Educazione alla
Salute per i medici di medicina generale dal titolo "Come aiutare i
pazienti a smettere di fumare") si rivolge a infermieri, tecnici,
assistenti sanitari, operatori sanitari in genere, che nello svolgimento
della professione vengono quotidianamente in contatto con pazienti
fumatori in ospedale, negli ambulatori, nei servizi dei territorio ed
intende essere uno strumento flessibile per aiutarli ad ottenere i
migliori risultati nel loro compito di educatori per una cultura senza
fumo.
Dott. Carlo Favaretti
Direttore Sanitario
Complesso Ospedale
Università
Dott. Giovanni Pilati
Direttore dei Centro di
educazione alla salute
2
La guida contiene:
Una descrizione analitica e semplice dei
punti nei quali si articola un intervento efficace di disassuefazione dal fumo.
Alcune informazioni essenziali sulle
interazioni fumo-salute utili per un
approccio razionale al problema.
Una panoramica sui consigli pratici che si
possono dare ai fumatori per aiutarli a
superare i loro problemi di disassuefazione.
3
Smettere di fumare:
i passi per decidere
In quanto operatori sanitari avete delle grandi responsabilità e potete
fare molto per aiutare i pazienti a smettere di fumare. Usate questa
guida fin da oggi, coinvolgendo colleghi e medici che vi stanno vicini.
E' molto importante che ricordiate di inserire un intervento antifumo
nella vostra attività quotidiana in modo che diventi parte dei vostro
lavoro. Sono sufficienti pochi minuti perchè l'intervento sia efficace.
Approfittate di tutte le opportunità che si presentano per introdurre
l'argomento "fumo". Non sarà certo difficile.
Tre fumatori su quattro affermano di voler smettere di fumare e sette
su dieci hanno già fatto dei tentativi in passato. Il vostro semplice
consiglio di non fumare può essere di importanza fondamentale per
motivarli a mettere definitivamente in atto i loro buoni propositi.
Smettere di fumare è un processo decisionale che spesso si articola in
vari momenti in cui l'atteggiamento psicologico dei fumatore è
orientato in modo diverso. Questo processo può durare molto tempo,
anche anni, altre volte è molto rapido e il fumatore può decidere di
smettere di fumare da un giorno all'altro (spesso motivato da
avvenimenti di forte impatto emotivo).
I fumatori che intendono smettere, in genere, passano attraverso
quattro stadi.
Stadio 1
4
Stadio di non riflessione: il
paziente, spesso giovane ed
in buona salute, non si pone
alcun problema e fuma senza
pensare
minimamente
a
cambiare questa abitudine.
Stadio 2
Stadio di riflessione: cominciano i dubbi e il paziente
inizia a valutare i pro ed i
contro derivanti dalla cessazione dei fumo.
Stadio 3
E' lo stadio di azione in cui,
verificatosi un cambiamento
di opinione, il fumatore che ha
deciso di smettere intraprende
vari tentativi pratici.
Stadio 4
Stadio di equilibrio o di ricaduta. Il paziente rimane un
non fumatore o, al contrario,
ricomincia a fumare.
In ogni stadio l'intervento educativo si dimostra efficace. Il vostro
compito è quello di riuscire ad accelerare questo iter decisionale e
convincere il paziente fino a spingerlo il più possibile verso gli stadi 3
o 4 che sono quelli in cui si abbandona, di fatto, l'abitudine al fumo.
I pazienti si aspettano che in un contesto sanitario il fumo venga
condannato per cui non vedono l'intervento educativo come un
qualcosa di punitivo, ma apprezzano il vostro interesse e i vostri
sforzi. Un fermo ed autorevole messaggio anti-fumo, perciò,
costituisce un valido incoraggiamento ed una spinta positiva,
soprattutto quando il consiglio è ripetuto da persone diverse ed in
momenti diversi.
5
Fumo e personale sanitario:
le fasi dell' intervento
L’intervento pratico è articolato in vari momenti e richiede da parte
vostra entusiasmo e impegno costanti.
Le fasi operative sono le seguenti:
fase 1
CREARE UN AMBIENTE
DOVE NON SI FUMA
fase 2
IDENTIFICARE I
FUMATORI
fase 3
CONSIGLIARE A TUTTI I
FUMATORI DI SMETTERE
fase 4
CONCORDARE CON IL
PAZIENTE UNA DATA
PRECISA PER SMETTERE
DI FUMARE
fase 5
DARE CONSIGLI E DISTRIBUIRE VALIDO
MATERIALE
INFORMATIVO
fase 6
SOSTEGNO E FOLLOW UP
6
CREARE
UN AMBIENTE
DOVE NON SI FUMA
fase 1
7
Creare un ambiente dove non si fuma
Il requisito essenziale di un intervento contro il fumo è che le
persone che lo intraprendono siano motivate e, soprattutto, coerenti.
Per evitare qualsiasi ambiguità è fondamentale che i vostri
comportamenti siano coerenti con i consigli che porgete. Pertanto,
come operatori sanitari, dovete dare il buon esempio per primi.
PROPONETEVI COME MODELLO DI NON FUMATORE
1
Non fumate mai in presenza dei pazienti.
2
Eliminate i portacenere e qualsiasi accessorio per il fumo
dagli ambulatori, sale di attesa, corsie, stanze di ospedale e
ovunque nei vostri luoghi di lavoro.
3
Mettete in bella mostra il materiale illustrativo, gli opuscoli
educativi, i posters antifumo di cui siete in possesso.
4
Installate cartelli con il divieto di fumare nelle sale di attesa e
negli ambulatori, facendoli rispettare gentilmente ma
fermamente ad ogni occasione.
5
Chiedete la collaborazione dei medici e dei colleghi in modo
che tutto lo staff medico svolga un intervento antifumo
coordinato e che il messaggio risulti più persuasivo e globale.
6
Includete opuscoli, libretti antifumo, dèpliantes pubblicitari
di corsi antifumo tra le riviste della sala di attesa.
8
IDENTIFICARE
I FUMATORI
fase 2
9
IDENTIFICARE I FUMATORI
CHIEDETE ESPLICITAMENTE A TUTTI I PAZIENTI SE
SONO FUMATORI
Il punto fondamentale è quello di affrontare chiaramente e
sistematicamente l’argomento ‘fumo’ con tutti i pazienti.
1
Chiedete sistematicamente a tutti i pazienti se sono fumatori.
Se la risposta è negativa, elogiateli ed invitateli a continuare
così.
2
Se la risposta è affermativa, chiedete loro quante sigarette
fumano al giorno ed informatevi brevemente sulle loro
abitudini nei riguardi del consumo dì tabacco.
3
Congratulatevi con coloro che sono riusciti a smettere.
4
Ricordatevi di prendere nota della condizione di fumatore o
non-fumatore sulla cartella clinica o sulla scheda del paziente.
magari utilizzando un piccolo adesivo come evidenziatore.
Queste semplici azioni vi danno 1'opportunità di entrare nel vivo del
problema, di capire l'atteggiamento del paziente e di farvi un’idea dei
suoi tratti psicologici, utili per poter effettuare un'azione
personalizzata.
Iniziate fin da oggi il vostro intervento e, tenendo bene a mente gli
scopi che vi siete proposti, inseritelo nella pratica quotidiana. E’
fondamentale che questo diventi parte integrante del vostro lavoro. Il
momento più opportuno per parlare di fumo con il paziente varia a
seconda della vostra attività, del luogo di lavoro e delle condizioni
psico-fisiche del malato. Approfittate di tutte le occasioni propizie che
vi si presentano. Tutte le occasioni sono valide.
10
Le occasioni per parlare di fumo
• Negli ambulatori dell'ospedale
e dei distretti: quando
accogliete il paziente e
compilate la sua scheda
anamnestico-clinica.
• In ospedale: al capezzale del
paziente, durante l'assistenza e
le cure prestategli per tutte le
sue necessità.
• Tutte le volte che se ne offra
l'occasione,
ad
esempio
durante le sedute di terapia
riabilitativa, di logopedia,
durante l'assistenza ostetrica
al parto, nei consultori
pediatrici, familiari, nei centri
antidiabetici, etc. Non siate
aggressivi ma incoraggianti.
Lodate sempre i non fumatori.
Fate una piccola indagine
sulle abitudini dei fumatori e
sui loro problemi di salute
cercando di sondare le loro
opinioni ed intenzioni. Attuate
un
approccio
il
più
personalizzato possibile.
11
CONSIGLIARE
A TUTTI
I FUMATORI
DI SMETTERE
fase 3
12
Consigliare a tutti i fumatori di smettere
COSA DIRE AI FUMATORI PER INDURLI A SMETTERE:
1
Invitate in modo persuasivo ma deciso a smettere di fumare.
2
Usate un linguaggio semplice. incoraggiante ma anche
autorevole e convincente.
3
Illustrate brevemente gli effetti più frequenti e gravi dei
fumo sulla salute.
4
Insistete sugli effetti positivi prodotti dallo smettere di
fumare e, personalizzando il più possibile il vostro
intervento, sottolineate i vantaggi che ne trarrebbe il singolo
paziente, facendo riferimento ai suoi problemi personali di
salute.
5
Incoraggiate i pazienti ad esprimere le loro opinioni sull'argomento e assicuratevi che abbiano compreso bene quanto è
importante smettere per la propria salute. Ribadite le vostre
raccomandazioni e insistete. Quando vi vengono fatte delle
obiezioni, non accettate mai i pretesti e le scuse che vengono
accampate.
6
Dimostrate il vostro interesse e promettete il vostro aiuto.
Questo è un intervento educativo elementare, molto semplice, che
richiede poco tempo ma che, costantemente applicato, ha dimostrato
di possedere da solo una grande efficacia: consigliare ai fumatori di
smettere rappresenta l’iniziativa singola più importante che possiate
intraprendere per la loro salute.
13
CONCORDARE
CON IL PAZIENTE UNA
DATA PRECISA PER
SMETTERE
DI FUMARE
fase 4
14
Concordare con il paziente una data precisa
per smettere di fumare
CHIEDETE AL PAZIENTE DI FISSARE UNA DATA PRECISA
PER SMETTERE DI FUMARE, POSSIBILMENTE ENTRO
QUATTRO SETTIMANE.
Questo è un passo fondamentale: è molto importante, infatti, che
venga fissata dal paziente una data precisa. Una volta che il fumatore
sia convinto, non bisogna mai accontentarsi di un impegno vago e
remoto nel futuro. La data va concordata scegliendo con cura il
momento più opportuno, a garanzia della massima riuscita. Inoltre, per
dare ufficialità ed importanza all'evento, sarebbe utile trascrivere la
data medesima sulla cartella clinica o sulla scheda personale dei
paziente. Consigliamo di concordare una data entro il mese .
Se i pazienti non si sentono ancora pronti, insistete che prendano in
seria considerazione almeno l'idea di smettere e si impegnino a
riflettere davvero sulle buone ragioni che hanno per compiere questo
passo.
A questo punto sono necessarie alcune precisazioni. Molti di voi, per
caratteristiche intrinseche all'attività lavorativa (ad esempio infermieri
o assistenti sanitari in ambulatori di consultazione specialistica),
hanno l'opportunità di avere un rapporto più continuativo con il
paziente, caratterizzato da contatti ripetuti nel tempo, il che consente
di articolare in modo più agevole, flessibile e completo l'intervento
antifumo.
Per molti altri invece, un tale programma non è attuabile a più riprese
nel tempo, dato che l'incontro con il paziente è sporadico, isolato e i
controlli non sono previsti (per esempio in occasione di una visita
occasionale, etc.) In queste circostanze l'intervento si deve limitare
alle fasi 2 e 3 (identificazione dei fumatori e consiglio di smettere)
senza la possibilità di effettuare un follow-up. Preme ribadire che
anche questa strategia "breve" si è dimostrata comunque di grande
utilità e ha dato risultati molto positivi e statisticamente significativi.
15
DARE CONSIGLI
E DISTRIBUIRE
VALIDO MATERIALE
INFORMATIVO
fase 5
16
Dare consigli e
distribuire valido materiale informativo
FORNITE AI PAZIENTI ALCUNI CONSIGLI PRATICI,
DIMOSTRANDO LORO IL VOSTRO COSTANTE
INTERESSAMENTO
I pazienti si aspettano da voi, oltre alle raccomandazioni, anche dei
consigli molto pratici per aiutarli ad affrontare i loro problemi.
Le strategie antifumo da adottare sono numerose, spesso efficaci,
sempre da correlare alla peculiare problematica del fumatore.
Personalizzate i vostri consigli, cercando di offrire un aiuto ‘su
misura’.
1
Identificate insieme ai pazienti i loro 'momenti a rischio' in
cui la tentazione dì fumare diventa più intensa.
2
a) cercate di valutare insieme i modi di evitare queste
situazioni a rischio;
b) consigliate loro di fare qualcos'altro in questi momenti, di
distrarsi con altre attività ed interessi.
3
a) informate sulla sindrome di astinenza dalla nicotina;
b) anticipate il problema di un eventuale incremento
ponderale.
4
Offrite materiale didattico, opuscoli, ecc..
17
1
Identificazione dei ‘momenti a rischio’
Domandate ai fumatori abituali in quali occasioni fumano (dopo
pranzo, per ingannare le attese, in momenti di tensione, con gli amici,
ecc.) o quando sentono maggiormente il desiderio (al risveglio, in altri
momenti...) per valutare meglio quali contromisure adottare.
2a
Per evitare le tentazioni consigliate di:
• Sbarazzarsi in casa e su lavoro di tutti i fiammiferi, portacenere,
accendini, ecc. di tutti gli oggetti che richiamino alla mente il fumo
(e naturalmente di tutti i pacchetti di sigarette).
• Evitare il più possibile quei luoghi (bar, ristoranti, ecc.) dove si sa
che è facile venire indotti a fumare.
• Cercare di non frequentare per qualche tempo amici e conoscenti
fumatori. Allo stesso tempo fare sapere in giro a tutti che si sta
smettendo di fumare e si ha bisogno di supporto e di essere
spronati.
• Cercare di evitare riunioni sociali a rischio: festicciole,
compleanni, celebrazioni varie. Evitare di bere alcolici, aperitivi,
caffè, soprattutto se vengono spesso associati alla sigaretta.
• Provare a rilassarsi, affrontando in modo diverso lo stress ed
imparando a sdrammatizzare le situazioni di tensione.
2b
Distrarsi dal fumo. Invece di fumare si può:
• Cambiare stanza, uscire lavarsi il viso ed i denti, a fare una
passeggiata, fare ginnastica, bere un succo di frutta o un bicchiere
di acqua minerale, andare in bagno a lavarsi il viso e i denti, fare
ginnastica, fare lunghe inspirazioni ed espirazioni contando fino a
cento, fare una telefonata, tenere le mani occupate giocherellando
con un portachiavi o una penna, un puzzle (consigliate un hobby
manuale) scrivere un biglietto, fare qualche disegnino, parlare per
un po’ con qualche familiare o collega, masticare una caramella
senza zucchero o una gomma alla nicotina (se prescritta).
• Ripetersi spesso che è proprio necessario farcela e tutte le buone
ragioni per cui si è deciso di smettere.
18
Lo scopo fondamentale è quello di spezzare l'associazione automatica
fumo-situazioni a rischio e aiutare i fumatori a distrarsi, stimolandoli
ad intraprendere attività alternative.
Per un ulteriore aiuto
Molti fumatori hanno bisogno di una spinta in più.
• Suggerite al paziente di chiedere a un familiare o a un amico il
sostegno, lo stimolo e l'incoraggiamento per superare i momenti di
crisi. Un suggerimento: perchè non smettere di fumare in due?
• Incoraggiate il paziente a credere in se stesso e ad avere fiducia
nelle proprie possibilità. Certamente vanno messe in conto le
ricadute, ma va sempre raccomandata la perseveranza e stimolata
la forza di volontà. Bisogna vincere questa sfida!
• Indirizzate ai corsi per smettere di fumare (in appendice forniamo
alcuni utili indirizzi).
• Preparate i pazienti ad affrontare il problema della astinenza dalla
nicotina.
La nicotina in forti dosi produce degli effetti farmacologici veri e
propri.
E' necessario preavvisare i pazienti che molti di loro, divenuti ex
fumatori, sperimenteranno dei fastidiosi disturbi correlati con lo stato
di astinenza dalla nicotina.
3a
Sindrome di astinenza
Di solito questi sintomi si presentano entro ventiquattro ore dalla
assunzione dell'ultima sigaretta, sono di intensità variabile, vanno e
vengono e sono ovviamente più intensi nei forti fumatori. In genere
non durano più a lungo di due-quattro settimane. Sono sintomi fisici
(ma anche la componente psicologica ha il suo peso) dovuti ad un
reale squilibrio metabolico.
Alleghiamo un breve elenco dei sintomi, la loro probabile durata e
alcuni consigli per affrontarli.
19
Sintomi
Durata
Consigli
• affaticabilità,
astenia
• fino a un
mese
• aumentare l'attività fisica e le ore di
sonno notturno;
• mancanza di
concentrazione
• varie
settimane
• accettare serenamente questa
difficoltà dal momento che è
transitoria anche se di lenta
risoluzione;
• stordimento,
vertigini
• qualche
giorno
• non preoccuparsi poichè i disturbi
cessano spontanea mente in
brevissimo tempo;
• cefalea
• variabile
• cercare di rilassarsi maggiormente
perchè il sintomo è in relazione
prevalentemente con uno stato di
tensione;
• tosse
• una settimana
• bere frequentemente piccoli sorsi
d'acqua;
• costrizione
toracica
• meno di una
settimana
• non preoccuparsi perchè il disturbo
passa da solo;
• insonnia,
agitazione
• meno di una
settimana
• evitare bevande a base di caffeina e
stimolanti, soprattutto alla sera;
• aumento
dell'appetito
• molte
settimane
• fare pasti piccoli e frequenti a
basso contenuto calorico; mangiare
molta frutta e verdura, legumi freschi;
• stitichezza
• quasi un mese
• bere molti liquidi e cibi ad alto
contenuto di fibre;
• forte desiderio di
fumare
• intenso per
due settimane,
poi variabile
• cercare di rilassarsi, distrarsi il più
possibile dal desiderio compulsivo dei
fumo, essere consapevoli della
inevitabilità di questi fastidi ma anche
dei fatto che sono transitori. Dedicarsi
a hobbies e attività alternative gradite
(fare più sports, passatempi manuali,
chiacchierare al telefono con amici).
20
3b
Il problema dell’aumento ponderale
Quello dell'incremento ponderale è un problema reale. Anche se non
tutti ingrassano, dovete aspettarvi che parecchi ex fumatori,
soprattutto le donne, guadagnino qualche chilo. Deve risultare sempre
chiaro che, comunque, il fumo è il male peggiore. Il sovrappeso si può
sempre eliminare in un secondo momento.
Consigli pratici per il controllo del peso
Consigliate agli ex fumatori di mantenersi in forma facendo più
movimento, esercizio fisico, di adottare una dieta razionale ricca di
frutta e verdura fresca, di bere molti liquidi che, nei primi tempi,
favoriscono l'eliminazione della nicotina. Sconsigliate l’uso di
mentine e caramelline zuccherate al posto delle sigarette e proponete
di usare quelle prive di zucchero per evitare un eccessivo introito
calorico.
4
La consegna degli opuscoli
E' in distribuzione del materiale informativo con riportati i consigli in
tema di disassuefazione, lotta alla dipendenza da nicotina,
accorgimenti per il controllo del peso, ecc…, in modo che il paziente
che vuole smettere di fumare possa avere "a portata di mano" quei
preziosi suggerimenti che voi operatori sanitari avete già fornito "a
voce".
Il materiale (l'opuscolo "Il piacere di non fumare. Alcuni consigli per
aiutarvi a smettere" e il depliant "I corsi per smettere di fumare") sono
reperibili presso il "Centro di Educazione alla Salute" dell'ULSS 21 di
Padova su semplice richiesta.
21
SOSTEGNO E
FOLLOW UP
fase 6
22
Sostegno e follow up
DIMOSTRATE SEMPRE IL VOSTRO INTERESSAMENTO AI PAZIENTI ED
ASSICURATE IL VOSTRO APPOGGIO
Ogni volta che avete occasione di rivedere i vostri pazienti, ricordate
di chiedere loro se sono riusciti a smettere di fumare, quali difficoltà
hanno incontrato, come si sentono.
Il vostro atteggiamento deve essere sempre positivo e pratico: lodate
ed enfatizzate i progressi, discutete i problemi, concordate nuove
strategie per futuro.
E’ importante creare sempre un ambiente di collaborazione con lo
staff dei medici e degli altri operatori sanitari per rinforzare il
messaggio antifumo.
1
Se avete l'opportunità di vedere il paziente ad un controllo
successivo, controllate brevemente se e come è cambiato il
suo comportamento nei riguardi dei fumo.
2
Cercate di aiutare pazienti a risolvere i loro problemi.
assumendo sempre un atteggiamento incoraggiante e
positivo.
3
Continuate l'intervento di rinforzo, ricordando le cause di
ricaduta.
23
APPENDICE
24
La sigaretta: un nemico
La persona che fuma inala migliaia di sostanze tossiche che derivano
dalla combustione della sigaretta. Tra queste sostanze alcune causano
effetti dannosi alla funzione respiratoria stessa, altre sono
cancerogene, altre ancora determinano una caduta delle difese
immunitarie a livello delle vie aeree; la nicotina produce numerosi
effetti farmacologici nocivi su numerosi apparati. Illustriamo
brevemente gli effetti più importanti che producono sul nostro
organismo i principali composti isolati dal fumo di sigaretta.
Gas tossici: l'ossido di carbonio agisce in competizione con l'ossigeno
per il legame con l'emoglobina. Di conseguenza quando la sua concentrazione plasmatica è elevata, gli scambi gassosi sono
compromessi e si determina ipoossigenazione di tutto il corpo.
Cancerogeni: sono, tra gli altri, le nitrosamine, il benzoantracene, i
composti derivanti da nickel, polonio e cadmio, il benzopirene. In
tempi lunghi producono alterazioni irreversibili delle cellule della
mucosa bronchiale e degli epiteli polmonari fino alla trasformazione
cancerosa.
Nicotina: il suo assorbimento è molto veloce. Produce una
stimolazione patologica del sistema nervoso centrale causando
tremori, irritabilità e, in forti dosi, perfino convulsioni. Gli effetti sul
sistema cardiovascolare sono mediati da una anomala stimolazione dei
sistema adrenergico. Causa ipertensione, tachicardia e aritmie
cardiache, vasocostrizione e una maggiore suscettibilità a episodi
tromboembolici. La nicotina, che agisce come una specie di droga, è
la causa principale della assuefazione al fumo e della dipendenza da
esso.
Alcuni dati epidemiologici
Nonostante la consapevolezza che il fumo è dannoso alla salute sia
diffusa, in Italia la percentuale dei fumatori permane elevata. Nel 1949
nel nostro Paese fumava il 71% degli uomini e il 9,7% delle donne.
Con il mutare delle situazioni socio-culturali si sono verificate nel
corso degli anni delle variazioni di tendenza caratterizzate da un lento
ma costante decremento della percentuale di fumatori maschi e, per
converso, da un progressivo aumento del consumo di tabacco tra le
25
donne. Nel 1987 la DOXA ha pubblicato il risultato di una indagine
statistica da cui si ricava che, in quell'anno, il 38% degli uomini e il
28% delle donne erano dediti al fumo di sigaretta, per una stima
globale del 33% della popolazione generale. La stessa indagine
forniva dati interessanti sulla distribuzione dell'abitudine al fumo nelle
diverse classi di età. Per i maschi le classi di età che contavano i
fumatori più accaniti erano comprese tra i 35 e 44 anni e per le donne
quelle tra i 25 e 34. Per quanto riguarda gli aspetti socio-culturali,
sembra che l'abitudine al fumo sia direttamente proporzionale alla
scolarità nelle donne, mentre la percentuale di fumatori maschi
diminuisce con il crescere del titolo di studio. Gli uomini fumano di
più al sud, mentre le fumatrici sono più numerose al centro-nord.
Queste ultime osservazioni tendono a suggerire che la diffusione
globale dei fumo nelle donne sia destinata a crescere. Molto
sconfortante, poi, è la constatazione che la abitudine al fumo è
particolarmente diffusa tra medici ed infermiere, professionisti che,
per primi, dovrebbero fornire il buon esempio.
Il fumo uccide ogni anno nel mondo almeno tre milioni di persone ed
in molte regioni del mondo morbosità e mortalità fumo-dipendenti
hanno raggiunto proporzioni epidemiche. In Italia, il fumo causa ogni
anno circa 30.000 decessi per malattie neoplastiche, 10.000 per
patologie respiratorie croniche e tra i 30.000 e 50.000 per patologie
cardiache e cerebrovascolari. In altre parole, si stima che il 90-95%
delle morti per cancro polmonare, il 30% di tutti i cancri, il 75-89%
delle broncopneumopatie croniche ostruttive e il 20-25% delle malattie cardiovascolari siano attribuibili al fumo di sigaretta. Il rischio di
morire a causa del fumo è statisticamente significativo anche per coloro che non fumano ma che sono esposti al fumo passivo o ambientale.
Si segnala, infatti, un 35% di incremento di mortalità per tumore polmonare tra coloro che sono costretti a subire il fumo altrui. Le malattie
cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel nostro
Paese mentre, tra le neoplasie, che registrano nella loro globalita' un
trend in aumento, il cancro al polmone è per incidenza la forma di
tumore più frequente nel maschio, ed in costante, vertiginoso aumento
nella donna, soprattutto nelle regioni economicamente più avanzate.
Queste notizie devono essere motivo di seria riflessione.
26
Fumo e salute
Il fumo è, dunque, causa di malattie, di invalidità e di morte.
Passando brevemente in rassegna alcuni dei principali effetti dannosi
che il fumo produce su organi e apparati, si può notare che molti sono
quelli colpiti ed in genere con conseguenze molto gravi.
APPARATO RESPIRATORIO Il fumo è causa di:
- infiammazioni ed infezioni: faringiti, laringiti, bronchiti e polmoniti;
- patologie croniche e degenarative: bronchite cronica, enfisema,
asma, insufficienza respiratoria; - tumori: del cavo orale, laringe ,
polmoni e pleura.
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
Il fumo è fattore di rischio per: ipertensione arteriosa, cardiopatia
ischemica (angina pectoris, infarto del miocardio), arteriopatie
periferiche, vasculopatie cerebrali come ictus ed emorragia cerebrale.
APPARATO DIGERENTE
- Il fumo aumenta il rischio di ulcera peptica e rende comunque meno
efficaci i trattamenti terapeutici della malattia ulcerosa. - Tumori del
cavo orale ed esofago sono più frequenti tra i fumatori e la loro incidenza e gravità sono in aumento.
- E' stata segnalata una correlazione significativa tra fumo ed
insorgenza di carcinoma del pancreas.
RENE E VIE URINARIE
E' stata dimostrata una forte responsabilità del fumo nel concorrere
nell'insorgenza dei tumori delle vie urinarie, in modo particolare di
reni e vescica.
GRAVIDANZA
Le forti fumatrici vanno incontro a complicazioni più frequenti nel
decorso della gravidanza. Le fumatrici lamentano più aborti e parti
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prematuri, maggiore mortalità perinatale, bambini sottopeso alla
nascita.
CONTRACCEZIONE
Le donne che assumono contraccettivi orali e sono forti fumatrici
presentano un rischio 20 volte maggiore di sviluppare malattia tromboembolica.
E INOLTRE...
Il fumo facilita l'insorgenza di displasie del cavo orale, gengiviti e
alitosi. Avvizzisce la cute, che perde di elasticità, conferendole un
colorito grigiastro e la tendenza a rughe precoci e couperose. La
nicotina ingiallisce i denti e la pelle delle dita. II forte fumatore
digerisce male, è spesso nervoso, soffre di tachicardia, si concentra
poco, il rendimento sessuale e fisico è diminuito, la resistenza allo
sforzo e le prestazioni sportive sono quindi compromesse.
FUMO PASSIVO
Le malattie respiratorie, anche gravi, sono più frequenti nei conviventi
dei fumatori. I bambini dei fumatori hanno più spesso infezioni
respiratorie, asma, infezioni ORL ed un rischio globale significativo di
sviluppare malattie respiratorie anche gravi nella vita adulta.
FUMO E MORTALITA' PER PATOLOGIE PIU' FREQUENTI
Patologia
Aumento dei rischio nel fumatore
Ictus
Cancro cavo orale
Cancro laringe
BCPO
Cancro polmonare
Coronaropatia ischemica
2 volte
6 volte
10 volte
10 volte
12 volte
2 volte
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SMETTERE DI FUMARE: TUTTI I
BENEFICI
Smettere di fumare apporta innumerevoli benefici a tutto l'organismo.
CONDIZIONI GENERALI
Se si smette di fumare la pelle diventa più luminosa, elastica e tonica,
l'alito diventa più fresco e i denti più puliti, gli abiti sono in ordine e
profumati. La resistenza fisica è maggiore. L'aria che ci circonda è più
pura, vi è più rispetto per gli altri, più concentrazione e calma, si
risparmia denaro.
APPARATO RESPIRATORIO
Negli ex fumatori la respirazione è migliore con ottimale
ossigenazione dei tessuti; si riduce enormemente il rischio di
neoplasie, infezioni e malattie croniche ostruttive.
APPARATO CARDIOVASCOLARE
Quando si rinuncia al fumo si riduce il rischio di malattie circolatorie,
migliora la circolazione periferica, l'attività cinetica e la frequenza cardiaca. Dopo 10 anni di astensione dal fumo, il rischio cardiovascolare
è uguale a quello dei non fumatori.
GRAVIDANZA E CONTRACCEZIONE
Riduzione dei rischi in gravidanza, parti meno complicati,
contraccezione pressochè sicura per le fumatrici pentite.
RISPETTO PER GLI ALTRI E PER L'AMBIENTE
I benefici effetti della cessazione del fumo si manifestano fin dai primi
giorni. La mucosa bronchiale si "purifica" e si rigenera in poco tempo,
la frequenza cardiaca torna in poco tempo ai valori di partenza, il
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valore dei monossido di carbonio plasmatico si normalizza. A 10 anni
di distanza, il rischio di ammalarsi di infarto del miocardio o neoplasia
polmonare è praticamente sovrapponibile a quello del non fumatore.
L’uso della gomma alla nicotina
La gomma alla nicotina è disponibile anche in Italia da qualche anno.
Il suo uso è indicato per alleviare i sintomi da astinenza nei forti fumatori. E' necessario sottolineare che va usata "al posto di" e non
"insieme alle sigarette, pertanto il momento giusto per la sua assunzione è nei primi giorni di totale astensione dal fumo. Molti
pazienti sono informati della sua disponibilità sul mercato per cui è
possibile che vi chiedano chiarimenti e consigli in proposito. Di
seguito tracciamo un breve profilo delle caratteristiche del farmaco e
delle modalità corrette d'uso. La gomma alla nicotina aiuta, dunque,
ad alleviare i sintomi da astinenza ma non toglie il desiderio di fumare
che ha una forte connotazione psicologica. L'ideale sarebbe poterla
inserire in un programma antifumo globale, associandola a materiale
di auto-aiuto o alla frequenza di corsi di disassuefazione dal fumo.
Il suo funzionamento è il seguente: le piccole quantità di nicotina
liberate dalla gomma sopperiscono a quelle che vengono assunte con
le sigarette. In tal modo aiuta a mantenersi astinenti.
La sua assunzione è raccomandata nei primi giorni dopo aver smesso
di fumare. Per quanto riguarda il dosaggio, deve essere regolato dal
bisogno, ma è consigliabile non superare i 20-30 pezzi/ die, per evitare
gli effetti farmacologici negativi della nicotina. E' quindi consigliata la
sua assunzione esclusivamente nei momenti in cui il desiderio di
fumare è più forte. Ciascuna gomma si deve masticare per 20 min.
circa. In genere si usa per un mese ma talora è necessario prolungarne
l'uso fino a tre mesi. Va raccomandato di assumere la nicotina
contenuta nelle gomme almeno un quarto d'ora dopo l'eventuale
assunzione di caffè, te, succhi di frutta, o coca-cola perchè la loro
acidità potrebbe comprometterne l'assorbimento. Non si devono
assumere contemporaneamente dei liquidi perchè faciliterebbero la
eliminazione della nicotina appena assimilata. Infine va ricordato che
il numero di gomme giornaliere consumate va progressivamente
ridotto, fino alla totale disassuefazione.
Tra le controindicazioni, vanno segnalate gravidanza e allattamento,
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angina pectoris severa, infarto del miocardio recente, aritmie
cardiache.
Effetti collaterali: irritazione del cavo orale, nausea, singhiozzo,
bruciore di stomaco, indolenzimento della mandibola.
Quanto detto a proposito delle gomme alla nicotina può essere
considerato valido anche per i "cerotti", oggi molto di moda, con
alcune caratteristiche peculiari per le quali è opportuno chiedere
informazioni ai medici di famiglia.
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I corsi per smettere di fumare
Alcuni pazienti possono avere bisogno di un sostegno maggiore di
altri per riuscire a smettere di fumare. In questi casi può essere utile la
frequenza di appositi corsi intensivi che sono periodicamente
organizzati nell'ambito dell' ULSS. I corsi sono articolati in 5 incontri
serali, consecutivi, della durata di due ore ciascuno, seguiti da
periodici incontri di sostegno per stimolare la creazione di gruppi di
auto-aiuto.
Durante il corso vengono fornite informazioni sui problemi di salute
correlati con il tabagismo e sui metodi e le tecniche più idonee per
rinunciare al tabacco, vengono stimolati atteggiamenti favorevoli per
vincere il vizio dei fumo e vengono apprese alcune abilità pratiche
relative alle tecniche di rilassamento e alle abitudini alimentari da
mettere in atto per prevenire l'aumento di peso che spesso si verifica in
chi smette di fumare. I corsi sono condotti da medici e psicologi,
esperti nella conduzione di gruppi di lavoro e di auto-aiuto, che hanno
partecipato a programmi di formazione apposita mente realizzati per la
gestione dei corsi intensivi contro il fumo di tabacco.
Per avere informazioni e per l'iscrizione ai corsi rivolgersi a:
Centro di educazione alla salute dell'ULSS 21, Via Berchet 20,
Padova
Tel. 8215316.
Lega italiana per la lotta contro i tumori, Via Ognissanti 101, Padova
Tel. 8070205.
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SE AVETE BISOGNO DI UN AIUTO IN PIU' NELL'APPLICARE LA GUIDA ... CHIAMATECI!
A Padova rivolgetevi a:
Centro di Educazione alla Salute, via Berchet n. 20
Tel. 8215316 - Fax 8215321
Direzione Sanitaria, Complesso
Ospedale - Università, via Giustiniani n.2
Tel. 8213381/3 - Fax 8213395
NB. Gli opuscoli illustrativi con i consigli pratici per i pazienti sono a
disposizione di tutti coloro che intendano applicare la guida presso il "Centro
di Educazione alla Salute" dell'ULSS 21 di Padova.
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