Notiziario N° 18 - Comunità delle Regole di Spinale e Manez
Transcript
Notiziario N° 18 - Comunità delle Regole di Spinale e Manez
Anno XIII - Numero 1 - Giugno 2010 - Semestrale - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - CB Trento - Taxe percue Notiziario delle Regole periodico informativo della Comunità delle Regole di Spinale e Manez ERO 18 M NU Notiziario delle Regole Autorizzazione del Tribunale di Trento n° 1011 del 27.10.1998 Comunità delle Regole di Spinale e Manez Delibera dell’Assemblea Generale n°20/A del 02.09.1998 Sede Redazione c/o Comunità delle Regole di Spinale e Manez Via Roma 19, 38070 Ragoli TN tel 0465 322433 - fax 0465 323133 e-mail: [email protected] Direttore responsabile Simoni Fabio Via Roma 19, 38070 Ragoli TN tel 0465 322433 - fax 0465 323123 e-mail: [email protected] Ufficio Madonna di Campiglio P.za Brenta loc. Palù 38086 Madonna di Campiglio TN tel 0465 441644 Segretario di Redazione Troggio Nicola Comitato di redazione Braghini Maria Cecilia Giovanella Alberto Santoni Silvio Simoni Angelo Simoni Ivan Hanno collaborato a questo numero Alessandro Gretter Stefano Leonardi I bambini di terza della scuola primaria di Pinzolo con i loro maestri. Rosella Pretti Roberto Pretti Impaginazione, fotolito e stampa Antolini Tipografia - Tione In copertina: Mattia Serafini ai Fevri, 2009 foto di Nicola Troggio Assemblea Generale della Comunità Ragoli Castellani Zeffirino Presidente Bertolini Piero Fedrizzi Luigi Leonardi Serafino Bolza Daniele Membro Comitato Amministrativo Membro Comitato Amministrativo Cerana Luca Paoli Alessandro Aldrighetti Marcello Aldrighetti Olimpia Aldrighetti Gianpaolo Paoli Andrea Bolza Giuseppe David Cerana Franco Preore Giovanella Alberto Scalfi Giuseppe Apolloni Enzo Maier Carlo Scalfi Leopoldo Leonardi Gianluigi Ballardini Franco Montagne Simoni Pierino Simoni Giovanni Simoni Serafino Bertolini Onorio Simoni Ivan Il periodico è inviato gratuitamente a tutti i fuochi dei Comuni di Ragoli, Preore, Montagne ed a tutti gli interessati che ne faranno esplicita richiesta al Comitato di Redazione. Membro Comitato Amministrativo Membro Comitato Amministrativo Vice Presidente Notiziario delle Regole Editoriale L a nuova legislatura della Comunità delle Regole, iniziata a ottobre 2009, nei mesi scorsi ha rinnovato il Comitato di redazione di questo Notiziario. Ad Anna Dematté, Paolo Paletti e Stefano Giacomini – che ringraziamo per il lavoro svolto in questi anni – subentrano Maria Cecilia Braghini, Silvio Santoni e Giovanella Alberto. Auspico che su queste pagine prosegua il “racconto” della ricca e variegata realtà regoliera e che qui nuove idee e proposte possano trovare il luogo ideale per incontrarsi, essere dibattute e poi intraprese. Pagine sull’attività aministrativa, di storia, cultura, luoghi, immagini e persone che hanno fatto la Regola della quale dobbiamo essere consapevoli prima come regolieri e più ancora come amministratori ai quali è stato demandato il compito di gestire questa nostra realtà. Un mio augurio va quindi ai neoeletti amministratori e un ringraziamento DLUHJROLHULFKHFLKDQQRDFFRUGDWRODORURÀGXFLD,QÀQHXQDXJXULRSDUWLFRODUHDQFKH ai neoeletti Sindaci ed Amministratori comunali di una collaborazione costruttiva per il futuro di tutta la nostra comunità. ,O3UHVLGHQWH=HIÀULQR&DVWHOODQL 1 U * * * Riprendiamo con questo numero, a un anno di distanza dall’uscita del precedente, alcune WHPDWLFKHDQRLFDUHHLIDWWLVDOLHQWLGLTXHVWRSHULRGR,OOXJOLRD6LYLJOLDVRQR VWDWHULFRQRVFLXWHOH'RORPLWLTXDOH´%HQHQDWXUDOHSDWULPRQLRGHOO·8PDQLWjµ,OJUDQGH YDORUHGHOQRVWURVWUDRUGLQDULRWHUULWRULRSDWULPRQLRQDWXUDOLVWLFRVRFLDOHHGHWQRJUDÀFR dimostra come il “diverso modo di possedere” proprio del millenario istituto regoliero lo abbia conservato e tutelato. Qui da noi a tutela dell’ambiente è stato istituito il Parco Naturale Adamello Brenta, ma merita di essere citato l’esempio delle Regole d’Ampezzo che già dal 1990 gestiscono autonomamente il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. $IÀGDWRLQJHVWLRQHGDOOD5HJLRQH9HQHWRDOOD&RPXQDQ]DGHOOH5HJROHG·$PSH]]R´LQ YLUWGHOODVSHFLÀFLWjGHOOHIRUPHDQWLFKHGLJHVWLRQHGHOSDWULPRQLRQDWXUDOHDPSH]]DQR GDHVVHFRQVHUYDWRHWXWHODWRSHUFHQWLQDLDGLDQQLµ6LDXQRVSXQWRGLULÁHVVLRQHSHUL nostri amministratori. La nostra storia, l’ambiente, il territorio, lo spirito cooperativo che contraddistingue il tessuto sociale sono stati plasmati nei secoli da questo “diverso modo di possedere”, che ancor oggi ha ragione di esistere non solo in relazione alla gestione sostenibile del patrimonio (boschi, pascoli, aree per lo sci ecc.), ma anche in funzione dei nuovi obietWLYLSRVWLGDOODPRGHUQDVRFLHWjJOREDOH,QTXHVWRFRQWHVWRVLFROORFDDSLHQRWLWROROD ULÁHVVLRQHVXOO·DVVHJQD]LRQHGHO3UHPLR1REHOSHUO·(FRQRPLDDG(OLQRU2VWURP per i suoi studi sul “governo dei beni comuni” che dal nostro peculiare punto di vista costituisce l’altro importante evento del 2009. Notizia ripresa e sviluppata anche dalla stampa locale (Giornale delle Giudicarie - gennaio 2010) e da quella più specialistica (la 9LFLQLDQRYHPEUHDOODTXDOHDYUHPRPRGRSURVVLPDPHQWHGLGHGLFDUHDPSLR Notiziario delle Regole spazio in quanto questo studio dimostra che le “associazioni” di cittadini che trovano espressione anche nelle nostre “Regole” fanno meglio di organismi pubblici o di soggetti privati nella gestione moderna delle risorse comuni. Le sue ricerche sono incentrate sullo studio delle interazioni tra persone e risorse naturali, tra sviluppo umano ed economico e sfruttamento di beni comuni giungendo al risultato, attualissimo ed affascinante, che è possibile uno sviluoppo economico sostenibile a condizione che la gente sia coinvolta nella gestione del territorio. Se non lo è perde la capacità di aggregarsi e di risolvere i problemi insieme. A settembre 2009 segnaliamo l’uscita del “Dizionario del dialetto di Montagne di 7UHQWRµ2SHUDGLDVVROXWRSUHJLRDFXUDGHO3URI&RUUDGR*UDVVLGHO&LUFROR3HQVLRQDWL di Montagne e del Museo di San Michele, arricchisce la nostra Comunità recuperando e conservando per sempre il nostro “patrimonio di saperi”. Restando nell’ambito culturale ricordiamo che nello scorso periodo estivo-autunnale, in collaborazione con il Museo Storico del Trentino, si è iniziato un lavoro di ricerca per meglio comprendere ed avvicinarsi DOODVWRULDHDOVLJQLÀFDWRGHOOH5HJROH6RQRVWDWLLQWHUYLVWDWLYDULSHUVRQDJJLFKHKDQQR vissuto nella metà del secolo scorso e anche persone che attualmente vivono il territorio GHOOH5HJROH,OÀOPDWRPROWRDSSUH]]DWRSHUTXDQWRWUDVPHWWHHSHUODTXDOLWjDSSHQD possibile verrà distribuito a tutti i fuochi. ,O&RPLWDWRGLUHGD]LRQH U 2 Notiziario delle Regole Sommario Giugno 2010 1 Editoriale 4 Amministrando DFXUDGHO&RPLWDWRGL5HGD]LRQe 9 10 Avvisi Lo Statuto di Spinale compie 600 anni GL1LFROD7URJJLR 12 Le Regole quale modello di innovazione organizzativa e gestione comunitaria delle risorse naturali GL$OHVVDQGUR*UHWWHr 14 A Lezione di Sostenibilità dalle Regole GL6WHIDQR/HRQDUGi - 'LSDUWLPHQWRGL6FLHQ]H$PELHQWDOL8QLYHUVLWjGL3DUPD 17 Incontro con le Regole ,EDPELQLGLWHU]DGHOOD6FXRODSULPDULDGL3LQ]RORFRQLORURPDHVWUi 18 19 Laboratorio sulla lavorazione della lana Scontro o integrazione? GL$QJHOR6LPRQi 23 Nino e le Regole GL5RVHOOD3UHWWi 25 Quel giorno a Le Regole…un bloc-notes e un lapis GL5REHUWR3UHWWi 600 anni dello Statuto di Spinale 3 U 31 Notiziario delle Regole & Amministrando & D F X U D G H O & R P L W D W R G L 5 H G D ] L R Q H I n questa parte del notiziario riassumiamo l’attività amministrativa desunta dalle principali delibere adottate dal Comitato amministrativo nel periodo QRYHPEUH²DSULOH. Opere infrastrutturali Casa di caccia Vallesinella ,QGDWDPDJJLRYHQLYDLQFDULFDWRLOJHRP/RUHQ]R 9HQWXULQLGL5DJROLGLUHGDUUHXQSURJHWWRHVHFXWLYRSHUOD demolizione e successiva ricostruzione della “Casa di caccia” VLWDLQORFDOLWj9DOOHVLQHOOD6LLQWHQGHUHDOL]]DUHXQHGLÀFLRFKH unisca i valori dell’edilizia tradizionale alle più moderne tecniche relative al risparmio energetico ed al basso impatto ambientale, adattando il progetto allo standard “Casa Klima”. U 4 Notiziario delle Regole ,ODYRULVRQRVWDWLDJJLXGLFDWLDOOD,OOH3UHIDEELFDWLVSDULEDVVRRIIHUWR YHUVRXQFRUULVSHWWLYRÀQDOHLQFOXVLRQHULSHUODVLFXUH]]DGL ½ Ristrutturazione malga Montagnoli e realizzazione sala di mungitura L’Amministrazione della Comunità ha predisposto con il proprio XIÀFLRWHFQLFRXQSURJHWWRULJXDUGDQWHOHRSHUHGLULVWUXWWXUD]LRQHGL PDOJD0RQWDJQROL,ODYRULSUHYHGRQRLOULIDFLPHQWRGHOODFRSHUWXUD e la realizzazione di un nuovo servizio igienico al primo piano della FDVLQD,QROWUHVLqYROXWRGRWDUHLOFRPSOHVVRGLXQDVDODGLPXQJLWXUD per conferire il latte munto, attraverso tubazioni in acciaio inox, diUHWWDPHQWHDOORFDOHG·DIÀRUDPHQWRSRVWRDOO·LQWHUQRGHOFDVHLÀFLR/H macchine poste nella sala permetteranno la mungitura contemporanea di 6 bovini (3+3) posti a spina di pesce, mentre un sistema meccanico conferisce la giusta quantità di mangime prelevandolo da un silos interno. All’interno dello stallone verranno inoltre realizzati ulteriori spazi per il deposito delle attrezzature e per lo spogliatoio dei malgari FRQDQQHVVRVHUYL]LRLJLHQLFR9HUUjLQÀQHULFDYDWRXQRVSD]LRG·XVR didattico, d’accesso direttamente dal fronte est (verso il ristorante Montagnoli) che permetterà ai fruitori di vedere direttamente le operazioni di mungitura. Ricordiamo che con questo progetto il bestiame della malga Montagnoli passerà da un sistema di stabulazione “stazionaria” a “libera” (le vacche non vengono mai legate ma restano sempre libere QHOSDVFROR,OODYRURqVWDWRDIÀGDWRDOODGLWWD&DUSHQWHULDLQOHJQR)OOL )HUUDULGL5RQFRQHFRQLOULEDVVRGHOSHUXQFRUULVSHWWLYRÀQDOH LQFOXVLRQHULSHUODVLFXUH]]DGL½ Bar tavola calda Montagnoli U Sostituzione serbatoi GPL presso l’azienda Bar Ristorante Tavola &DOGD0RQWDJQROL,QGDWDPDU]RqVWDWRGDWRO·LQFDULFRDOOD Ditta Gabogas 2 di Condino di sostituire i serbatoi GPL con altri due Notiziario delle Regole completamente interrati e rispondenti alle più moderne caratteristiche di sicurezza. L’importo previsto di tale intervento risulta pari ad ½ Ristorante Boch ËVWDWRSUHGLVSRVWRGDOO·8IÀFLRWHFQLFRGHOOD&RPXQLWjLOSURJHWWRSHU l’adeguamento funzionale e strutturale del Ristorante Boch. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo volume parzialmenWHLQWHUUDWRDGRYHVWGHOO·HGLÀFLRFKHSHUPHWWHGLULFDYDUHWUHORFDOL ben distinti. Un locale sarà adibito esclusivamente alla compattazione delle immondizie e alla preventiva separazione delle stesse; i restanti locali saranno utilizzati per il deposito delle attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività di ristorazione, oggetti e attrezzature molto ingombranti che altrimenti sarebbero lasciate all’esterno della struttura dando l’impressione di disordine. È stato inoltre proposto un ampliamento sulla facciata est in corrispondenza della zona d’ingresso, che permette di chiudere l’attuale scala d’accesso ai bagni e ricrearla nella zona antistante. Contestualmente si LQWHQGRQRUHDOL]]DUHDOFXQHRSHUHSHUULTXDOLÀFDUHLVHUYL]LVDQLWDULH l’arredamento interno. ,OSURJHWWRqLQDWWHVDGHOOHDXWRUL]]D]LRQLGLOHJJH Progetto Achenio Dopo un lungo iter burocratico alquanto travagliato si è giunti alla realizzazione di un progetto esecutivo per la ristrutturazione della “ex casa forestale” di Prà della casa in val Brenta. L’incarico della proJHWWD]LRQHHVHFXWLYDGHOO·RSHUDqVWDWRDIÀGDWRDOO·DUFK3DROL5REHUWR all’ing Pedretti Marco, al p.i. Madaschi Pietro e all’ing. Bella Sergio, che provvederanno a realizzarlo entro i primi giorni di giugno. Traliccio telecomunicazioni TCA Spinale Con delibera di data 20 gennaio 2010 veniva dato incarico allo Studio Paletti di Preore di predisporre una perizia attestante il valore di mercato della concessione in uso dell’area sul Monte Spinale destinata al traliccio per telecomunicazioni di TCA srl. Tale perizia è necessaria GDWRFKHLOFRQWUDWWRGLFRQFHVVLRQHLQXVRGHOO·DUHDGDWDWR è scaduto in data 31.12.2009. Strada Valagola &RQGHOLEHUD]LRQHGHO&RPLWDWRDPPLQLVWUDWLYRQGHOPDU]R si è stabilito di esperire la gara per l’aggiudicazione dei lavori relativi DOODVWUDGDGL9DDODJRODGDVYROJHUVLLQHFRQRPLD,ODYRULVRQRVWDWL aggiudicati alla Ditta Modula Perforazioni srl di Roverè della Luna con U 6 Notiziario delle Regole XQULEDVVRRIIHUWRGLYHUVRXQFRUULVSHWWLYRÀQDOHLQFOXVLRQHUL SHUODVLFXUH]]DGL½ODGLUH]LRQHGHLODYRULqVWDWDDIÀGDWD all’ing. Masè Mauro. Approvazione conto consuntivo 2009 &RQGHOLEHUDQGHOJHQQDLRLO&RPLWDWRDPPLQLVWUDWLYRKD DSSURYDWRLOFRQWRFRQVXQWLYRGHOO·$]LHQGD)DXQLVWLFRYHQDWRULD FKHSUHVHQWDXQGLVDYDQ]RSDULD½,QROWUHVLULFRUGDFKH LOGLVDYDQ]RGHULYDQWHGDOODJHVWLRQHGHOO·$]LHQGD)DXQLVWLFR venatoria dello Spinale degli anni precedenti, ripianato dalla Azienda &RPXQLWjGHOOH5HJROHqSDULDFRPSOHVVLYL½HFKH è necessario recuperare tale importo sui bilanci dell’AzienFaunistico GDFKHVLFKLXGDQRFRQDYDQ]R9LHQHLQROWUHHYLGHQ]LDWR Venatoria come la Comunità delle Regole di Spinale e Manez vanti XQFUHGLWRQHLFRQIURQWLGHOO·$]LHQGD)DXQLVWLFRYHQDWRULD Spinale, comprensivo dell’importo aumentato con il disavanzo GHOELODQFLRSDULDFRPSOHVVLYL½HFKHWDOHLPSRUWR sarà recuperato sui futuri bilanci della Azienda qualora i medesimi si chiudano con avanzo. Soggiorni marini $OÀQHGLDJHYRODUHOHIDPLJOLHGLUHJROLHULDGLQYLDUHLSURSULÀJOLD trascorrere un periodo di soggiorno presso la colonia marina di CeseQDWLFRDQFKHSHUO·DQQRLQFRUVRFRVuFRPHDYYLHQHRUPDLGDO – la Comunità delle Regole è intervenuta a copertura del costo di iscrizione. La cifra stanziata, per l’anno 2010, ammonta ad ½ Interventi socio – culturali Buono riscaldamento Anche quest’anno la Comunità ha provveduto ad erogare il consueto buono per il riscaldamento. Gli aventi diritto sono FRPSOHVVLYDPHQWH+DQQRRSWDWRSHUXWLOL]]DUHLOEXRQRSHU ODOHJQD´DVWDQJKHµLQSHUODOHJQD´DVWqOHµLQHSHULOFRPbustibile in 322. La spesa complessivamente sostenuta dalla Comunità ULVXOWDSDULDG½ Eventi sportivi di rilievo nazionale U ËVWDWRHURJDWRXQFRQWULEXWRVWUDRUGLQDULRGLFRPSOHVVLYL½ allo Sporting Club Campiglio per l’organizzazione della 36° Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, prevista il 10 ed 11 aprile 2010. Notiziario delle Regole Riviste per regolieri ultrasessantacinquenni &RPHRUPDLFRQVXHWXGLQHGDFLUFDDQQLDQFKHSHULOVLqSURFHGXWRDOULQQRYRGHOO·DEERQDPHQWRDOVHWWLPDQDOH´9LWD7UHQWLQDµDL PHQVLOL´&OXEµ´)RFXVµH´9LWDLQ&DPSDJQDµHGDOELPHVWUDOH´6DOH e Pepe” per i capofuoco Regolieri ultrasessantacinquenni richiedenti. /DFLIUDSUHYLVWDDELODQFLRSHUWDOHLQL]LDWLYDDPPRQWDDG½ 6RQRVWDWLVFHOWL &OXE )RFXV 9LWDLQFDPSDJQD 6DOHHSHSH 9LWDWUHQWLQD Corso sci La Comunità delle Regole organizza ormai dalla metà degli anni ’60, SULPDWUDPLWHOD9LUWXV*LXGLFDULHVHGL3URER6LPRQLHSRLDXWRQRPDmente, un corso di avviamento allo sci per i bambini residenti a MontaJQH3UHRUHH5DJROL$WDOÀQHODFLIUDVRVWHQXWDGDOO·$PPLQLVWUD]LRQH DPPRQWDDFRPSOHVVLYL½ Ristampa volumi (VVHQGRHVDXULWLLYROXPLVWDPSDWLSUHFHGHQWHPHQWHYLHQHGDWR LQFDULFRDOOD'LWWD/D*UDÀFDVUOGL0RUL71GLIRUQLUHQFRSLH GHOYROXPH´0HPRULHGHOODJXHUUDPRQGLDOHµDOFRVWR XQLWDULRGL½,9$SHUFRPSOHVVLYL½ - Di seguito riportiamo, anche alla luce dei recenti avvicendamenti, l’organigramma del personale dipendente della Comunità delle Regole di Spinale e Manez : 6HJUHWDULR2OJD0DIIHL 8IÀFLRVHJUHWHULD5RVHOOD3UHWWL 8IÀFLR5DJLRQHULD0DQXHOD*KH]]LH'DQLHOD%HOWUDPROOL 8IÀFLR7HFQLFR0DUFR9DOHQWL *XDUGLDFDFFLD$]LHQGD)DXQLVWLFRYHQDWRULD6SLQDOH&DUOR%RQLQL &XVWRGL)RUHVWDOLGLSHQGHQWLGHO&RQVRU]LR)RUHVWDOH%UHQWD&DPSR &DUOR0DJQR6LOYLR6DQWRQLH&HUDQD)DXVWRGLSHQGHQWHGHO&RQVRU]LR )RUHVWDOHGL7LRQHSHUOD]RQD0DQH]5RODQGR6HUDÀQL 2SHUDLRLQFRQYHQ]LRQHFRQLO&RPXQHGL5DJROL*LXVHSSH6LPRQL U Notiziario delle Regole & Avvisi & Anagrafe $LVHQVLGHOO·DUWLFRORGHOOR6WDWXWRO·$QDJUDIHGL5HJRODYLHQHDJJLRUQDWDQHOJHQQDLRGLRJQLDQQR6L ULFRUGDFKHWXWWHOHYDULD]LRQLYDQQRFRPXQLFDWHSHULVFULWWRHQWURLOJHQQDLR /·DQDJUDIHDJJLRUQDWDYLHQHSXEEOLFDWDSHUWXWWRLOPHVHGLIHEEUDLRDJOLDSSRVLWLDOELSUHWRULHVLVWHQWLQHL WUHFRPXQL&KLXQTXHSHUVpRSHUDOWULSXzULFRUUHUHFRQWURLQGHELWHLVFUL]LRQLFDQFHOOD]LRQLRYDULD]LRQL HQWURLOPDU]RULYROJHQGRVLDO&RPLWDWRDPPLQLVWUDWLYR$YYHUVRDOODGHFLVLRQHGLTXHVW·XOWLPRq DPPHVVRHQWURJLRUQLGDOODQRWLÀFDULFRUVRDOO·$VVHPEOHDJHQHUDOHFKHqWHQXWDDGHFLGHUHLQPRGR GHÀQLWLYR /DPRGLÀFDGHOODSUHQRWD]LRQHGHOEXRQRFRPEXVWLELOHOHJQDWDJOLDWDRDVWDQJKHYDIDWWDLPSURURJDELOPHQWHHQWURLOJHQQDLRGLRJQLDQQR Legna a stanghe $VHJXLWRGHOOHQXRYHGLUHWWLYHIRUHVWDOLVLFRPXQLFDDL5HJROLHULLQWHUHVVDWLDOODOHJQDDVWDQJKHSHUO·DQQR FKHODFRQVHJQDGHOODVWHVVDQRQSRWUjHVVHUHHIIHWWXDWDFKHQHOO·DXWXQQRGDOPHVHGLRWWREUH /D]RQDLQWHUHVVDWDGDOWDJOLRGHOODOHJQDqULFRPSUHVDQHOO·DUHDOHGLULSURGX]LRQHGHOJDOORFHGURQHH VHFRQGROHGLVSRVL]LRQLYLJHQWLLODYRULGLXWLOL]]D]LRQHVRQRYLHWDWLQHOSHULRGRFRPSUHVRIUDLOSULPR DSULOHHGLOWUHQWDOXJOLRGLRJQLDQQR Pubblicazione ËVWDWDWUDGRWWDDQFKHLQLQJOHVHODSXEEOLFD]LRQH63,1$/((0$1(=²/(5(*2/(²XQDOWURPRGR GLSRVVHGHUHDGLIIHUHQWZD\RISRVVHVVLQJ²DFXUDGL9HURQLFD/X]]L Per ricevere il Notiziario 6LULFRUGDDFKLqLQWHUHVVDWRDULFHYHUHLO1RWL]LDULRGHOOH5HJROHGLFRPXQLFDUORDOO·XIÀFLRVHJUHWHULDGHOOD &RPXQLWj Il 5‰ a favore del Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive 5LFHYLDPRGDO&HQWURVWXGLHGRFXPHQWD]LRQHVXLGHPDQLFLYLFLHOHSURSULHWjFROOHWWLYHGHOO·8QLYHUVLWjGL 7UHQWRODSURSRVWDGLGHVWLQDUHLOÆDOODULFHUFDGHOO·XQLYHUVLWjVHJQDQGRQHOPRGELVVXOPRGHOOR 8QLFRRVXO&8'LOFRGLFHÀVFDOH%HQYROHQWLHULHVWHQGLDPRDWXWWLL5HJROLHULWDOHLQYLWR Cura del territorio 9 U &KLHGLDPRODFROODERUD]LRQHGHL5HJROLHULSHUODVHJQDOD]LRQLGLHYHQWXDOLVLWXD]LRQLGLGHJUDGRGHOWHUULWRULRHFDWWLYDPDQXWHQ]LRQHGHLVHQWLHULLQPRGRGDSRWHULQIRUPDUHWHPSHVWLYDPHQWHJOLHQWLFRPSHWHQWL DOULSULVWLQR Notiziario delle Regole Lo Statuto di Spinale compie 600 anni G L 1 L F R O D 7 U R J J L R “Questo statuto dovrà essere valido in eterno e tutti i parziari promettono di osservarlo a nome loro e dei propri discendenti impegnando in tal senso tutti i loro beni e quelli dei loro successori” M del territorio alla comunità locale nei luoghi delle istituzioni. L’istituzione venuta per ultima e che ha assunto competenze sul nostro territorio è il Parco Naturale Adamello Brenta3. Condivido i motivi di questa importante istituzione, ma auspico anche che nella gestione sia maggiormente coinvolta la Comunità delle Regole. Su questo non è stata ancora avviata un’adeguaWDULÁHVVLRQHWDQWRFKHQHOOD*LXQWD del Parco si alternano i rappresentanti del Comune di Ragoli, del Comune di Montagne e della Regola, mettendo sullo stesso piano un ente storico millenario come il nostro e proprietario a tutti gli effetti di buona parte del territorio del Parco con le amministrazioni comunali. Questo era anche un punto del programma di uno dei gruppi di Ragoli all’ultima tornata elettorale dell’ottobre scorso che riporto: HUFROHGuJLXJQRD9LJRGL Preore, in luogo ove si tiene la regola del monte Spinale, i parziari, anche a nome dei loro vicini assenti, all’unanimità deliberarono questo statuto che si conclude proprio con la frase citata sopra1. “Gli individui hanno condiviso il passato e prevedono di condividere il futuro2”. (·LOFRPPHQWRSLEHOORHDSSURSULDWR che si possa fare al solenne impegno che chiude il nostro antico statuto. Questa frase si trova nel libro “GoYHUQDUHLEHQLFROOHWWLYLµGL(OLQRU 2VWURPSUHPLR1REHOSHUO·(FRQRPLDQHO ,OVLJQLÀFDWRqHVWUHPDPHQWHDWWXDOH e penso che oggi costituisca un contributo verso una maggiore consapevolezza della nostra popolazione di avere da sempre recitato un ruolo da protagonista nell’uso GHOSURSULRWHUULWRULR2JJLTXHVWRYXROGLUH recuperare quel sentimento di appartenenza 3 2 63(6/H5HJROHGL6SLQDOHH0DQH]SDUWHSULPD SHVHJJ ELINOR OSTROM, *RYHUQDUHLEHQLFROOHWWLYL, Marsilio 9HQH]LDS U 10 L’istituzione del parco in Trentino diventa HIIHWWLYD QHO FRQ O·DSSURYD]LRQH GL un’apposita legge istitutiva , su iniziativa dell’assessore Walter Micheli. FRANCO PEDROTTI, 1RWL]LHVWRULFKHVXO3DUFR1DWXUDOH$GDPHOOR%UHQWD, (GLWULFH7(0,7UHQWRS Notiziario delle Regole ´RSHUDUH DIILQFKp OD SUHVHQ]DQHOOD*LXQWDGHO3DUFR1DWXUDOH $GDPHOOR%UHQWDGHO UDSSUHVHQWDQWHGHOOH 5HJROHQHOORVSLULWR GHOODOHJJHGLYHQWLXQ GLULWWRµ. Agli occhi dei sindaci questa Elinor Ostrom potrebbe sembrare un’affermazione tesa a sovvertire l’ordine delle cose, ma se ragioniamo da regolieri la possiamo condividere. Alla luce di questo “modello”, riassunto qui nelle linee essenziali, è possibile leggere anche i nostri antichi statuti e trovare le stesse analogie in altre organizzazioni sociali e istituzioni oggi presenti e funzionanti, comprendendone i meccanismi della loro VROLGLWjLVWLWX]LRQDOH,QXQ·HSRFDFRPHOD nostra dove la vita si svolge all’interno di un contesto di competizione individuale che mette le persone di fronte a notevoli incentivi a comportarsi in modo opportunistico, le ULÁHVVLRQLFRQWHQXWHQHOOLEURGHOOD2VWURP DVVXPRQRXQVLJQLÀFDWRDWWXDOH Nei nostri antichi statuti vediamo come lo Spinale fosse considerato importante tanto che i Regolieri si dichiarassero disposti a impegnare tutti i propri beni e quelli delle generazioni future in difesa dei loro diritti. Questi antichi documenti non costituiscano oggi solo oggetto di studio di rari appassionati di storia locale, ma attraverso di essi si riscoprano quei principi che hanno permesVRDOSDWULPRQLRGHOOH5HJROHGLDUULYDUHÀQR a noi in un percorso storico tutt’altro che liQHDUHHVHJQDWRGDPRPHQWLGLIÀFLOL4XHVWR sarà il tema della prossima “Giornata delle Regole”, dove verrà ribadita l’importanza della conservazione delle memorie del nostro passato e della sua conoscenza da parte delle nuove generazioni. * * * Sempre in tema di statuti, anche la nascente Comunità delle Giudicarie si è dotata di uno statuto che regolerà nei prossimi anni ampi VHWWRULGHOODQRVWUDYLWDDPPLQLVWUDWLYD(· pubblicato nel libro “Statuti delle Giudicarie” a cura di Gianni Poletti ed edito dal Comprensorio delle Giudicarie nel quale è riportato anche un profilo storico delle Giudicarie con riguardo alle forme amministrative che il territorio ebbe nei secoli e una ripubblicazione di studi dello storico giudiFDULHVH*LXVHSSH3DSDOHRQL 11 U 1HOOLEURGHOOD2VWURPYHQJRQRHVSRVWLL principi progettuali rintracciabili in istituzioni da lungo tempo responsabili di risorse collettive, quali: &KLDUDGHÀQL]LRQHGHLFRQÀQL 2. Congruenza tra le regole di appropriazione delle risorse che limitano tempi, luoghi ecc. legate alle condizioni locali. 3. Metodi di decisione collettiva. 4. Controllo sull’uso delle risorse collettive. 6DQ]LRQLSURJUHVVLYHDVHFRQGDGHOOD gravità e del contesto della situazione. 0HFFDQLVPLGLULVROX]LRQHGHLFRQÁLWWL 8QPLQLPROLYHOORGLULFRQRVFLPHQWRGHL diritti di organizzarsi. 2UJDQL]]D]LRQLDUWLFRODWHVXSLOLYHOOL Notiziario delle Regole Le Regole quale modello di innovazione organizzativa e gestione comunitaria delle risorse naturali G L $ O H V V D Q G U R * U H W W H U A 1HOO¶XI¿FLRGHOOD&RPXQLWj GHOOH5HJROHD0DGRQQDGL &DPSLJOLR OODÀQHGHO;,;VHFRORDGDWWUDUUHLQ9DO5HQGHQDLSULPLYLVLWDWRUL erano le cime delle Dolomiti di Brenta, meta di esploratori ed arditi delO·DOSLQLVPR2OWUHXQVHFRORGRSRFLVLUHFDLQYDOOHDQFKHSHUHVSORUDUH o meglio comprendere ed approfondire, come le comunità giudicariesi sono state in grado di preservare il loro patrimonio. ,OWHPDGHOODUHVLOLHQ]DHGHOO·DGDWWDPHQWRGHLVLVWHPLVRFLRHFRORJLFLq VWDWDLQIDWWLODPRWLYD]LRQHVFLHQWLÀFDOHJDWDDOODYLVLWDLQ7UHQWLQRGLGXH studiosi provenienti da oltre Manica; Astier Almedom, professoressa presso la Tufts University di Boston (Stati Uniti d’America) H,DQ6RDQHULFHUFDWRUH della Lancaster University (Regno Unito) e già Direttore del &HQWUR,QWHUQD]LRQDOH per le Aree Montane. ,QYLWDWLD6DQ0LFKHOH all’Adige, presso la )RQGD]LRQH(GPXQG Mach, per un seminario sul ruolo e la capacità delle comunità di reagire alle dinamiche ecologiche e di mercato, hanno chiesto di conoscere meglio la realtà provinciale. ,OORURLQWHUHVVHVLqÀQGDVXELWRFRQFHQWUDWRVXOOHPRGDOLWjGLJHVWLRQH comunitaria delle risorse naturali, una prerogativa per il nostro terri- U 12 Notiziario delle Regole 13 U )RWRGLJUXSSRVXOOR6SLQDOH torio. Tale argomento è divenuto tematica di respiro mondiale grazie anche al riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dalla studiosa DPHULFDQD(OLQRU2VWURPLQVLJQLWDORVFRUVRDXWXQQRGHO3UHPLR1REHO SHUO·(FRQRPLD Rispetto alle aspettative degli studiosi inglesi, le Regole di Spinale e Manez rappresentano un caso di gestione ultracentenario di alte valenze naturalistiche ed un esempio di capacità di innovazione organizzativa. La giornata di visita ha avuto inizio presso la sede delle Regole in località Palù a Madonna di Campiglio, dove il Presidente Castellani ha illustrato i fondamenti storici e giuridici dell’istituto. Si è poi proseguito YHUVRLO0RQWH6SLQDOHGRYHVLVRQRDSSUH]]DWHOHSDUWLFRODULWjÁRULVWLFKHGHOO·DOSHJJLRHVLVRQRYLVLWDWHOD&DSDQQD+RIHULO5LVWRUDQWH Dosson ed il Ristorante Boch. /DYLVLWDKDSHUPHVVRGLGDUHDYYLRDGD]LRQLIXWXUH,QSULPROXRJROD possibilità di realizzare un’indagine sul territorio da parte di studenti americani (in sinergia con giovani studenti e ricercatori locali) sugli aspetti sociali legati alle dinamiche ecologiche e di gestione del terriWRULR+DSHUPHVVRLQROWUHGLDYYLDUHLOFRQIURQWRWUDOHHVSHULHQ]HGL gestione dei 9LFLQLdelle Regole con i &RPPRQHUV inglesi. Tali prospettive potranno essere concretizzate in un prossimo futuro, anche grazie alla IDWWLYDFROODERUD]LRQHGHOOD)RQGD]LRQH(GPXQG0DFKHGHOOHDXWRULWj provinciali. ,OFRQYHJQRVXOOHSURSULHWjFROOHWWLYHVYROWRVLD7UHQWRDÀQHQRYHPbre, è stato un’ulteriore occasione di “apertura” verso l’esterno delle HVSHULHQ]HGHOOH5HJROH,QWDOHVHGH Nathan Deutsch, ricercatore canadese dell’Università di Manitoba, unitamente ad Alessandro Gretter delOD)RQGD]LRQH0DFK hanno presentato un intervento che metteva a confronto le opportunità che il governo delle risorse comunitaULHSXzVYROJHUHDLÀQL dello sviluppo locale e GHOODSLDQLÀFD]LRQH/D foresta di Whitefeather (www.whitefeatherforest.com), oggetto della comparazione, è situata nelle terre appartenenti alla popolazione indigena di Pikangikum e rappresenta un’eccellenza paesaggistica simile a quella delle Dolomiti, nella sua generalità, visto che anch’esso è in lizza per la candidatura a patrimonio dell’Umanità. Notiziario delle Regole A Lezione di Sostenibilità dalle Regole G L 6 W H I D Q R / H R Q D U G L 'LSDUWLPHQWR GL 6FLHQ]H $PELHQWDOL 8QLYHUVLWj GL 3DUPD L &DVLQDGLPDOJD)HYUL a vista della Cima Sera e del Sarca provoca in me, anche oggi, un lieve senso di nostalgia. Le mie radici trentine, giudicariesi, anzi preoresi, sono sempre state importanti per me e ne sono sempre stato RUJRJOLRVR(·VWDWRFRVuFRQXQDSXQWDGLRUJRJOLRFKHKRSURSRVWR DOSURI7RPDVHOOLQHODOODÀQHGLXQ·HVFXUVLRQHGLGDWWLFDGL*HRERWDQLFDLQ&DGRUH´,OSURVVLPRDQQRSRWUHPPRDQGDUHLQ7UHQWLQR potremmo portare gli studenti dalle mie parti”. Detto, fatto! Abbiamo RUJDQL]]DWRODYLVLWDSHUO·DQQRVHJXHQWH,QIDVHGLRUJDQL]]D]LRQH VRQRVWDWRSLDFHYROPHQWHVRUSUHVRGDOODFDSDFLWjHGDOO·HIÀFLHQ]DGHO Parco Adamello-Brenta. Così lo scorso giugno abbiamo portato una trentina di studenti di Scienze Naturali, Scienze Ambientali e Biologia (FRORJLFDGHOO·8QLYHUVLWjGL3DUPDSLRGRFHQWLD6DQW·$QWRQLRGL 0DYLJQRODSHUWUHJLRUQL,OSULPRJLRUQRqYRODWRYLDSHULOYLDJJLROD visita al Centro Parco di Stenico vicino al Rio Bianco e un’occhiata alla SDUWLFRODUHYHJHWD]LRQHGHOOHWRUELHUHYLFLQRD&DPSLJOLR,OVHFRQGR JLRUQRYROHYDPRDQGDUHLQ9DO*HQRYDPDOHIRUWLQHYLFDWHGHOO·LQverno precedente e la sfortuna che proprio in quei giorni ci fossero le operazioni di ri-asfaltatura e conseguente chiusura della strada, ci ha FRVWUHWWRDULSLHJDUHVXOOD9DO1DPEURQH,OSURJUDPPDSUHYHGHYDSHU il terzo giorno un’escursione in Brenta, ma anche qui la neve chi ha costretto a cambiare programma e abbiamo deciso di fare un giro sul 0RQWH6SLQDOH)RUWXQDWDPHQWHDEELDPRDYXWRO·LGHDGLFRLQYROJHUH LO3UHVLGHQWHGHOOH5HJROH6SLQDOH0DQH]=HIÀULQR&DVWHOODQLFKHKD accettato ben volentieri di accompagnarci. ,OSURI7RPDVHOOLqVHPSUHVWDWRPROWRULJRURVRQHOPDQWHQHUHODSDUWH ludica di queste escursioni al minimo. Gli studenti sono stati letteralPHQWH´PDUWHOODWLµFRQOH]LRQLHVHPLQDULÀQRDOOH 23 e al mattino ci si doveva sempre alzare presto. Lo scopo di queste escursioni naturalistiche è molteplice: da un lato c’è la necessità di mostrare concretamente agli studenti le applicazioni della teoria imparate nelle lezioni in classe. Si cerca, per esempio, di portare gli studenti in alta quota, in luoghi da loro mai visti, dove le comunità vegetali sono il più vicino possibile alle U 14 Notiziario delle Regole condizioni di naturalità e dove l’impatto dell’uomo sulla vegetazione è stato piuttosto limitato. Calando di quota, di solito, l’intervento umano e del pascolo è spesso chiaramente percepibile e le specie vegetali cambiano perché le condizioni ambientali sono diverse. Con l’aiuto dei docenti e degli addetti del parco, gli studenti imparano a riconoscere le varie specie, a “leggere l’ambiente”, a capire quali siano i fattori geologici, storici, climatici o ambientali in genere che determinano la SUHVHQ]DGLFHUWHVSHFLHYHJHWDOLHDQLPDOLHO·DVVHQ]DGLDOWUH,QROWUH una lunga camminata in montagna è di per sé molto istruttiva, si capisce l’importanza della fatica e dell’impegno per raggiungere la meta, la soddisfazione che ne deriva, la necessità di accettare il cattivo tempo, l’aiuto e la condivisione delle poche risorse che ci si porta nello zaino. ,QVRPPDODPRQWDJQDGRQDXQDJUDQGHOH]LRQHGLXPLOWjDFXLIRUVH non siamo più abituati. U Durante la salita da Palù allo Spinale gli studenti hanno potuto ricevere qualche informazione tecnica sui metodi di trattamento del bosco e KDQQRSRWXWRDSSUH]]DUHLULVXOWDWLFRQLORURVWHVVLRFFKL,OPRPHQWR FORXGHOODJLRUQDWDTXHOORFKHLRDWWHQGHYRGLSLHTXHOORFKHDOODÀQH qVWDWRLOSLDSSUH]]DWRGDWXWWLqVWDWDODVSLHJD]LRQHGL=HIÀULQRVXO governo e sullo sfruttamento in modo assolutamente sostenibile del loro territorio da parte dei regolieri nel passato. Con un semplice sguardo GDOOR6SLQDOHYHUVROD9DO%UHQWDH9DOOHVLQHOODqIDFLOHSHUFKLXQTXH UHQGHUVLFRQWRGLTXDQWRHIÀFDFHVLDVWDWDODJHVWLRQHGHOERVFRDWWXDWD GDLUHJROLHUL=HIÀULQRFLKDVSLHJDWRFRPHOHHQWUDWHPRQHWDULHGHOOH regole siano cambiate nel tempo e di come, in passato, il bosco venisse inteso come risorsa economica e utilizzato prevalentemente come fonte di materia prima, mentre con il passare del tempo abbia preso piede XQXVRSLGLYHUVLÀFDWRHPROWHSOLFHGHOWHUULWRULRLQFXLODEHOOH]]DH la conseguente capacità di attrarre turisti hanno oggi un ruolo molto LPSRUWDQWH=HIÀULQRKDVSLHJDWRO·LPSRUWDQ]DGHOOHUHJROHFKHLQRVWUL DQWHQDWLVLVRQRGDWL(VVHKDQQRQRQVRORSHUPHVVRGLPDQWHQHUHLQGLviso e inalterato il territorio, ma ne hanno garantito un uso sostenibile per generazioni. Gli studenti hanno capito che l’essenza stessa della sostenibilità stava in quelle poche e semplici regole. Saranno state la passione e l’amore per il territorio che trasparivano GDOOHSDUROHGL=HIÀULQRVDUjVWDWDODFRUQLFHLQFDQWDWDLQFXLVLqWHQXWD la lezione, sarà che i giovani studenti sono particolarmente sensibili alle problematiche ambientali, fatto sta che il risultato è stato straordinariaPHQWHHIÀFDFH*OLVWXGHQWLHDQFKHLGRFHQWLHUDQRHQWXVLDVWLHPROWL di loro si sono innamorati dei luoghi per la loro bellezza, ma anche per l’evidente amore e cura che la gente locale ha ed ha avuto per il proprio territorio. Molti hanno detto che torneranno. Al ritorno, lungo la discesa, abbiamo avuto la fortuna di trovare un esemplare di Scarpetta della Madonna (Cypripedìum calceolus), da PROWLULWHQXWDO·RUFKLGHDVSRQWDQHDSLEHOODG·,WDOLD0LqSDUVDOD degna conclusione di una giornata indimenticabile. Notiziario delle Regole $UWLFRORWUDWWRGD³OD5HSXEEOLFD´GHOPDJJLR U 16 Notiziario delle Regole Incontro con le Regole , E D P E L Q L G L W H U ] D G H O O D 6 F X R O D S U L P D U L D G L 3 L Q ] R O R F R Q L O R U R P D H V W U L U 6XOODFLPDGHO'XUPRQW ´/HUHJROHYDQQRVHPSUHULVSHWWDWHµ, ci sentiamo ripetere tutti i giorni dai nostri genitori e dagli insegnanti, ´DFDVDDVFXRODLQPHQVDSHUVWUDGD DOSDUFRJLRFKLQHOERVFRµ… insomma, dappertutto. 0DGXUDQWHLOQRVWURVRJJLRUQRD9LOOD6DQWLQHOORVFRUVRRWWREUHFLq FDSLWDWRXQJLRUQRPHQWUHULWRUQDYDPRD%LQLROXQJROD9DOGL0DQH] GLLQFRQWUDUHLOVLJQRU=HIÀULQRHGLVFRSULUHXQQXRYRVLJQLÀFDWRGHOOD parola “Regola”: quella di Spinale e Manez. Abbiamo capito subito, da come ci ha salutato e dal fatto che aveva i cappellini per tutti, che era venuto lì apposta per noi, per insegnarci cose che non sapevamo, soprattutto per farci capire quanto sia importante per le comunità di montagna conservare e migliorare il proprio patrimonio. Ci ha detto che le Regole c’erano ancora prima dei Comuni e che le persone che vi appartengono possono partecipare direttamente a risolvere i problemi e a godere dei vantaggi portati da una cura attenta del bosco e dei paVFROL,QIDWWLSHUHVHPSLROD distribuzione della legna per scaldare le case d’inverno, a Pinzolo si fa da pochi anni solo agli anziani e ai bisognosi, mentre a Preore, Ragoli e Montagne le Regole pensano per tutte le famiglie. Ma a noi sono piaciute molto le iniziative per i bambini, come l’aiuto per fare belle attività a scuola, i soggiorni in colonia al mare e i corsi di sci, perché immaginiamo quanto siano contenti di stare tutti insieme per tanto tempo, come noi adesso qui a Montagne. Allora abbiamo chiesto cosa bisogna fare per essere “regolieri” e lui ci ha spiegato bene quali requisiti ci vogliono; ci è un po’ dispiaciuto di non poterlo diventare, perché abitiamo a Pinzolo, ma è stato bello DVFROWDUHLOSUHVLGHQWH=HIÀULQRHVLDPRVWDWLFRQWHQWLGLDYHUSDVVDWR tre giorni sereni nel bellissimo territorio delle Regole del Monte Spinale HGHOOD9DOGL0DQH] Notiziario delle Regole Laboratorio sulla lavorazione della lana Gli alunni della Scuola primaria di Ragoli e quelli ungheresi di Taliàndörögd a Villa Santi /D&DVDQDWXUD9LOOD 6DQWLqLOOXRJRGRYH LO3DUFRRUJDQL]]D DWWLYLWjGLGDWWLFKH IRUPDWLYHH FRQJUHVVXDOL VHWWLPDQHYHUGLSHU UDJD]]LHYDFDQ]H QDWXUDSHUIDPLJOLH YDORUL]]DQGRL SULQFLSLGHOOD VRVWHQLELOLWj GHOODUXUDOLWj GHOO·HGXFD]LRQH DOLPHQWDUHH DPELHQWDOH U Notiziario delle Regole Scontro o integrazione? G L $ Q J H O R 6 L P R Q L O JJLVLSDUODWDQWRGLLGHQWLWjGHLSRSROLGLVFRQWULGLFLYLOWjHGLLQWHJUD]LRQH« 6HPEUDQRFRVHQXRYHPDVRQRLSUREOHPLGLVHPSUH 6XFFHGHYDODVWHVVDFRVDDQFKHQHLVHFROLEXUUDVFRVLGHOGHFOLQRGHOO·,PSHUR URPDQRHGHOOHLQYDVLRQLEDUEDULFKH $YYLHQHLQTXHOSHULRGRO·LQFRQWURWUDODFLYLOWjODWLQDHODFLYLOWjJHUPDQLFD 8QLQFRQWURFKHLOSLGHOOHYROWHVLPDQLIHVWDFRPHVFRQWURYLROHQWRPDQRQ PDQFDQRJOLDSSURFFLSDFLÀFLDOO·LQVHJQDGHOODFROODERUD]LRQHGHOODFXULRVLWj HÀQDQFKHGHOO·DPPLUD]LRQHUHFLSURFD/DVWRULDFKHTXLYLHQHULSRUWDWDQHq XQWHVWLPRQLDQ]DFRQYLQFHQWH 'RSRXQEUHYHLQWURGX]LRQHYHUUjSUHVHQWDWDODYLFHQGDXPDQDGHOEDUEDUR $ODULFRUHGHL9LVLJRWLGLVXRIUDWHOOR$WDXOIRHGHOODURPDQD*DOOD3ODFLGLD ÀJOLDGHOO·LPSHUDWRUH7HRGRVLRLO*UDQGH8QDYLFHQGDFKHFRPHYHGUHPR QRQqSULYDGLVRUSUHVH 19 U $ODULFR,ULSURGX]LRQH IRWRJUD¿FDGHOGL XQGLSLQWRGL/XGZLJ 7KLHUVFK Già nel terzo secolo, ricordato per la “grande anarchia”, la preVHQ]DGHL%DUEDULQHOO·,PSHURq PROWRQXPHURVD,FLWWDGLQLURmani, impigriti dagli ozi e dalle comodità, fanno sempre più malvolentieri il servizio militare. Delegano pertanto quest’onere ai Barbari. (· LO SURFHVVR FKH JOL VWRULFL chiamano “barbarizzazione dell’esercito”. Un fenomeno molto ampio, tanto che alcune battaglie tra Romani e Barbari sono in realtà battaglie combattute da soldati che parlano un’unica lingua, quella germanica, in entrambi gli schieramenti. Sotto le aquile imperiali molti di questi “immigrati” fanno anche carriera, e alcuni raggiungono i vertici della gerarchia militare. Ricordiamo LOYDQGDOR6WLOLFRQHHGLOJRWR(]LRJOLXOWLPLGXHJUDQGLJHQHUDOLGHJOL HVHUFLWLLPSHULDOLG·2FFLGHQWH ,OVXFFHVVRDSUHOHSRUWHGHOO·DOWDVRFLHWjHPROWLVLVSRVDQRFRQQRELOdonne romane. Notiziario delle Regole ,OJHQHUDOH6WLOLFRQHHUDÀJOLRGLXQFDSRWULEYDQGDORHGLXQDQRELOdonna romana. ,OPDWULPRQLRWUD%DUEDULH5RPDQLGLYHQWDXQIHQRPHQRPROWRGLIfuso in tutte le classi sociali, e una stirpe meticcia inizia a popolare gli accampamenti del “limes” e le terre di frontiera. 3HUSLGLGXHFHQWRDQQLLOWUDYDVRGHL%DUEDULQHOWHUULWRULRGHOO·,PSHUR DYYLHQHSDFLÀFDPHQWHFRPHXQDVRUWDGLLPPLJUD]LRQHFRQWUROODWD A contatto con i Barbari, i Romani cominciano a conoscere e ad apSUH]]DUHLORURXVLHFRVWXPL,PSDUDQRDYHVWLUVLFRQOH´EUDJKHµFKH avvolgono completamente le gambe e si rivelano particolarmente adatte nelle lunghe cavalcate e nei periodi freddi. Cominciano ad usare le staffe, sconosciute nella cultura greca e latina. Sostituiscono il corto “gladio” con la più lunga “spada”. &LELHOHEHYDQGHEDUEDULFKHVLDIÀDQFDQRDOODWUDGL]LRQDOHFXFLQDODWLQD rendendola più varia. Nella lingua parlata entrano molte parole di origine germanica: bosco, gruppo, guardia, guerra, marchese, scherma, schiena, schiuma, spada, tregua, tributo, zaino, zolla, bramare, guadagnare, marchiare, scherzare, rubare, russare, ecc. /·LQÁXHQ]DGHL5RPDQLVXL%DUEDULqDQFRUDPDJJLRUH Per i Barbari la civiltà romana è una continua occasione di meraviglia. La superiorità della civiltà romana in campo culturale e tecnologico li stimola a recuperare il terreno perduto. Lungi dal disprezzare la cultura latina, i Barbari cercano di impadronirsi della lingua e delle tradizioni romane e lo fanno con la medesima frenesia che oggi le popolazioni del terzo mondo dimostrano verso la civiltà occidentale. A rendere più veloce e capillare il processo di civilizzazione contribuisce DQFKHODGLIIXVLRQHGHOODUHOLJLRQHFULVWLDQD(VVDqLOYHLFRORSULQFLSDOH per la diffusione tra i barbari dell’alfabeto e della lingua scritta. Nella seconda metà del quarto secolo, epoca in cui inizia la nostra storia, LOSRSRORGHL9LVLJRWLqVWDQ]LDWRLQ0HVLDO·DWWXDOH%XOJDULDHLOSDGUH di Alarico è un buon alleato dell’imperatore Teodosio. Alarico in gioventù ha l’occasione di frequentare la corte imperiale G·2ULHQWH$SSUHQGHLOJUHFRLOODWLQRHPROWHXVDQ]HURPDQH/DFLYLOWj romana lo affascina. Da buon guerriero barbaro cura l’addestramento PLOLWDUHPDQRQGLVGHJQDRFFXSD]LRQLSLUDIÀQDWHHJHQWLOLLOEDOOR la musica, le feste, i banchetti. &RQRVFHSHUVRQDOPHQWHLÀJOLGL7HRGRVLR$UFDGLRFKHVXFFHGHUjDO SDGUHVXOWURQRG·2ULHQWH2QRULRFKHGLYHUUjLPSHUDWRUHG·2FFLGHQWH e vivrà rintanato in Ravenna, e la bella Galla Placidia. Costei avrà un ruolo di primo piano nelle intricate vicende che stiamo trattando. ,OSDGUH7HRGRVLRVWUDYHGHSHUOHL3ODFLGLDqXQDUDJD]]DFRUDJJLRVD con una gran voglia di vivere e una sana dose di spregiudicatezza e d’intraprendenza, e ha ereditato dalla madre Galla una bellezza travolgente. Quest’ultima dote non lascia indifferente il principe goto. U 20 Notiziario delle Regole 6FRQÀWWRVXOSLDQRSROLWLFR$ODULFRDYUjFRPXQTXHQHLFRQIURQWLGHOO·,PSHUDWRUHXQDEHOODULYLQFLWDVXOSLDQRXPDQR ,QQDPRUDWRVLVHULDPHQWHGL*DOOD3ODFLGLDFKLHGHDG2QRULRLOFRQVHQVR SHUOHQR]]H2QRULRULÀXWDFRQDVSUH]]DDIIHUPDQGRFKHPDLDYUHEEH concesso sua sorella ad un barbaro. Alarico, ferito nel suo orgoglio di uomo e di re, pensa ad una vendetta clamorosa: mettere a ferro e fuoco la città di Roma che non è più la caSLWDOHGHOO·,PSHURG·2FFLGHQWHVRVWLWXLWDGD5DYHQQDPDLOFXLYDORUH simbolico è tuttavia enorme. Al momento di passare dalle parole ai fatti, il re goto indugia e si limita ad azioni dimostrative. 1HOLUDSSRUWLWUD$ODULFRHG2QRULRVRQRDOSXQWRSLEDVVR ,O UH YLVLJRWR LUULWDWR GDOOH FRQWLQXH XPLOLD]LRQL FXL OR VRWWRSRQH l’imperatore romano, torna per la terza volta sotto le mura di Roma e questa volta vi entra davvero senza tuttavia permettere ai suoi VROGDWLGLGHYDVWDUOD,OYHURVDFFRGL5RPDDYYHUUjQHODGRSHUD GHL9DQGDOL ,QFLWWjLQFRQWUDLQDVSHWWDWDPHQWH*DOOD3ODFLGLDFKHGHFLGHGL´IXJgire” con lui. (·ODVXDULYLQFLWDQHLFRQIURQWLGL2QRULR Ai guerrieri goti non sembra vero di aver acquistato, oltre ad un discreto bottino di guerra, una regina così nobile e bella, e per di più romana. 21 U 0RUWHGL$ODULFR, VHSSHOOLWRQHOOHWWRGHO ¿XPH%XVHQWR Diventato re, Alarico cerca l’amicizia e la stima GL2QRULRHVLSURSRQH come suo fedele alleato FRQWUR9DQGDOLHG8QQL che premono alle frontiere GHOO·,PSHUR La sua ammirazione per O·,PSHUR5RPDQRqVLQFHUD e profonda e lui vuol contribuire a salvarlo. ,OVXRLQWHQWRqSHUzULSHtutamente frustrato dall’atteggiamento sprez]DQWHGL2QRULRFKHQRQ riconosce il suo valore. Per lui Alarico è un semplice “barbaro”. A complicare le cose c’è anche il fatto che il ruolo di difensore dell’impero G·2FFLGHQWHqJLjRFFXSDWRGD6WLOLFRQHH2QRULRGLPHQWLFDWDSHU XQPRPHQWRO·DQWLSDWLDSHULEDUEDULQHKDVSRVDWRODÀJOLD0DULD ritrovandosi doppiamente obbligato nei suoi confronti. Notiziario delle Regole 5LPDUUjFRQL9LVLJRWLSHUFLQTXHDQQLYLYHQGRSULPDFRQ$ODULFRSRL dopo la sua prematura morte, con Ataulfo, anch’egli innamorato della bella “prigioniera” e da lei pienamente contraccambiato. La sua ferma volontà di restare con i Goti costringerà il sempre rilutWDQWH2QRULRDFRQFHGHUHTXHVWDYROWDO·DXWRUL]]D]LRQHSHUOHQR]]H XIÀFLDOL *LXQWLDTXHVWRSXQWRGHOODVWRULDODVFLRYROHQWLHULODSDURODDG,QGUR 0RQWDQHOOL3HQVRFKHLOHWWRULJUDGLUDQQR1HOVXROLEUR´6WRULDG·,WDlia” si legge a proposito di questo matrimonio diventato per forza di cose famoso: ´/HQR]]HIXURQRFHOHEUDWHD1DUERQDHVLVYROVHURVHFRQGRODOLWXUJLDURPDQD QHOSDOD]]RGLXQULFFRSURSULHWDULRORFDOH4XLDWWHQGHYD3ODFLGLDDYYROWDQHOOD SRUSRUDLPSHULDOH$WDXOIRYHQQHDSUHQGHUODDPPDQWDWRGLXQDWXQLFDGL ODQDELDQFDDUPDWRGHOODVXDEDUEDULFDDVFLDGDJXHUUDPDVHQ]DLOFDSSXFFLR HLJKHWWRQLGLSHOOLFFLD&LQTXDQWDEHOOLVVLPLDGROHVFHQWLDOHLGHVWLQDWLFRPH VFKLDYLUHFDYDQRDOWUHWWDQWLYDVVRLULFROPLGLWXWWLJOLRULHOHSLHWUHSUH]LRVH FK·HUDQVWDWLVDFFKHJJLDWLQHOO·8UEH,OJXHUULHURWHGHVFRUHVWLWXLYDDOODSULQFLSHVVDURPDQDODSUHGDEHOOLFDSHUULFDPELDUOHO·DOWRRQRUHFK·HVVDJOLIDFHYD DFFRQVHQWHQGRDGLYHQWDUHVXDPRJOLH /DIROODLQFXLVLPHVFRODYDQREDUEDULHURPDQLVHQWuLOYDORUHVLPEROLFRGHOO·DYYHQLPHQWRHORVDOXWzFRQJLRUQLHQRWWLGLEDOGRULD(UDODGLVWHQVLRQHWUD WHGHVFKLHODWLQL 1RYHPHVLGRSRQDFTXHXQILJOLRFXLIXGDWRLOQRPHGHOQRQQRPDWHUQR 7HRGRVLRLOTXDOHFHUWDPHQWHDYUHEEHDSSURYDWRTXHOOHQR]]H3RWHYDHVVHUH O·HUHGHDOWURQRGL2QRULRFKHÀJOLQRQQHDYHYDHLOVXJJHOORGHOODDYYHQXWD LQWHJUD]LRQHIUDLGXHSRSROL 3XUWURSSRLOEDPELQRHUDDQFRUDLQIDVFHTXDQGRPRUuD%DUFHOORQD,JHQLWRUL SDUYHURDQQLHQWDWLGDOGRORUHPHQWUHODSLFFRODEDUDGLPDVVHOORG·DUJHQWR FDODYDQHOODIRVVD 3RFRGRSRDQFKH$WDXOIRPRUuYLWWLPDGLXQDWWHQWDWR /·DGGLRGHOOD3ULQFLSHVVDDL´VXRLµ9LVLJRWLIXPDOLQFRQLFRHGDIIHWWXRVRPD YDOVHDFRVWRURXQRVWDELOHWUDWWDWRGLSDFHFRQ2QRULR(VVLPDLSLIHFHUR ULWRUQRLQ,WDOLDµ Tornata tra i Romani, Galla Placidia ricorderà il periodo passato tra i Goti come il più felice della sua avventurosa vita. U 22 Notiziario delle Regole Nino e le Regole G L 5 R V H O O D 3 U H W W L S 23 U ono trascorsi solo pochi mesi da quando ci ha lasciato il nostro amico Nino, ma mi sembra di vederlo ancora entrare dalla porta e dire “mi sarebbe venuta un’idea”. Perché lui era un po’ come me… le idee le condivideva subito con gli altri e con la sua determinazione in breve tempo le realizzava. ,OSDHVHVHQWLUjDOXQJRODVXDPDQFDQ]DRYXQTXHVLLQdirizzi lo sguardo si vede un segno della sua presenza e anche per la Comunità delle Regole, oltre che una persona cara, se n’è andato un prezioso collaboratore. ´&LVDUHEEHGDDQGDUHD,QQVEUXFNDO)HUGLQDQGHXPSHUché c’è un antico manoscritto da recuperare che riguarda O·DOSHJJLRQHO«µ%HKSRVVLDPRFKLHGHUHD1LQR “Ci sarebbe da tradurre il dèpliant delle regole in tedesco” … forse Nino potrebbe aiutarci. “Ma cos’è questo prezioso manoscritto?”… l’ha portato Nino. ´+DLYLVWR",Q6YL]]HUDF·qTXHOODFRPXQLWjFKHSRWUHEEHHVVHUHLQWHUHVsante visitare, dovremmo contattarli”… senti se Nino ha tempo. (SRLTXHOODEHOOLVVLPDPDQLIHVWD]LRQHLGHDWDGDOXLODVFRUVDHVWDWH che ha coinvolto tutte le associazioni musicali e teatrali presenti sul territorio della Comunità. Lui aveva sceneggiato la rappresentazione teatrale (una passeggiata da Montagne a Ragoli con alcune tappe LQWHUPHGLHGRYHOD)LOREDVWLDDYHYDLOFRPSLWRGLSUHVHQWDUHDOFXQL episodi della storia delle Regole) , aveva fatto fare un tuffo nel passato ai cori partecipanti … e che dire della brillante idea di far incontrare un regoliere del 1300 con uno dei giorni nostri? L’appuntamento nella sede della Comunità con il Presidente è stato poi per i cori ospiti un PRPHQWRPROWRDSSUH]]DWRHJUDGLWR+DFRQWULEXLWRDIDUFRQRVFHUH il nostro bene collettivo ai nostri ospiti e, come si sa, la conoscenza genera rispetto. Persona riservata ma determinata, disponibile ma ferma nei suoi principi, amava profondamente la sua comunità ma vedeva un futuro più aperto, credeva nella collaborazione di tutte le associazioni anche se era GLIÀFLOHIDUOHFROORTXLDUHWXWWRIDFHYDQHOSLSURIRQGRULVSHWWRSHUJOL altri, per le loro idee, senza mai nulla chiedere in cambio, orgoglioso Notiziario delle Regole /DU]DQD %UHQWDJUXSSHYRQGHU%UHQWD$OSHDXV0D[6FKXOW]H/LWRJUD¿D di poter ogni volta mettere un tassello in più per creare unione, era in fondo un idealista per questo andavamo d’accordo, perché dove c’era innovazione, novità, futuro lui c’era sempre. Grazie Nino per quello che hai fatto, per quello che hai seminato… LIUXWWLOLVWLDPRJLjUDFFRJOLHQGR,QIDWWLVRQRLQWDQWLFKHSHUVHJXLUHLO sentiero da te tracciato con il timore che altrimenti tutto vada perduto, si stanno dando da fare… speriamo che il tuo entusiasmo li abbia ben contagiati! U 24 Notiziario delle Regole Quel giorno a Le Regole… un bloc-notes e un lapis G L 5 R E H U W R 3 U H W W L N ella lunga storia de /H 5HJROH ci sono stati vari momenti di conÁLWWRFRQO·HVWHUQRPDDQFKHFRQWUDVWL´LQFDVDµGLLPSRUWDQ]DSLR meno rilevante che, in dialetto, usiamo chiamare question. Le TXHVWLRQ nascono, crescono e a volte sopravvivono per motivo non tanto di principio quanto d’interesse e coinvolgono più o meno persone. 'DWRSHUVFRQWDWRFKHDOODÀQHOHTXHVWLRQ debbano essere risolte, intendendo per risolte “risolte del tutto” e non “un po’ per tirare avanWLµQRQULPDQHFKHWUDWWDUOHGLVFXWHQGRFRQRELHWWLYLWj&LzVLJQLÀFD per esempio, non parlare di un risultato che si vorrebbe ottenere (e spartire) prima di aver “ studiato” per bene cosa e come si dovrà fare per ottenerlo. Tra le TXHVWLRQ, solo in parte risolte, ne vedo una, “attempata”, che si “risveglia” specialmente quando l’autunno è alle porte e che si chiama caccia. (·SDUWLFRODUHSHUFKpJOLLQWHUHVVDWLVRQRXQDPLQRUDQ]DLFDFFLDWRUL coloro ai quali importa poco o nulla sono una maggioranza, e chi non vorrebbe nemmeno sentirne pronunciare il nome è una minoranza esiJXDPDSUHVHQWH3RVVLDPRGHÀQLUOD´FODVVLFDµODTXHVWLRQ , poichè ha tutte le carte in regola per entrare nella storia de /H5HJROHTestimoni attendibili raccontano che OD*LVHOD, un tempo segretaria unica e plenipotenziaria de /H 5HJROH, quando andò in pensione, consegnò a chi stava prendendo il suo posto (OD ,YDQD) un incartamento denominato caccia dicendo: “WLHQLORLQRUGLQHSRSDFKHDYUjYLWDOXQJDµ ,OSDVVDWRSURVVLPRGL´TXHVWDEHQHGHWDFDFLDµ è risaputo e, a dir il vero, DQFKHXQSR·GLPHQWLFDWR,OSUHVHQWHVLSUHVWDDIDUHFRQVLGHUD]LRQL perché, ora, costituisce per /H5HJROH un impegno importante quantunque non di massima priorità. U ,QVRVWDQ]DTXDOqLOFRPSLWRDWWXDOHGH/H5HJROH in materia di caccia? Notiziario delle Regole (· XQ FRPSLWR QRQ IDFLOH TXHOOR GHO FRVLGGHWWR*HVWRUH che nel FDVRVSHFLÀFRprevede una corretta gestione per ottenere un buon ULVXOWDWRG·LPPDJLQHHXQELODQFLRHFRQRPLFRLQSDUHJJLR,OODYRUR è tecnico/amministrativo e piuttosto complesso: richiede buone conoscenze in campo naturalistico e capacità d’analisi. Si deve discutere di territorio, habitat, potenzialità, consistenza e prelievo, in stretto ordine di successione, rinunciando alla tentazione di prestare tutta l’attenzione al prelievo. Tale compito di *HVWRUHè stato conferito, con Delibera Provinciale, in conformità a un SLDQRIDXQLVWLFR GLULIHULPHQWRUHGDWWRGDXQSURIHVVLRQLVWDGDDJJLRUQDUHRJQL anni e da presentare quale documento condizionante il rilascio (o ULQQRYRGHOODFRQFHVVLRQHGL$]LHQGD)DXQLVWLFR9HQDWRULD Traducendo i predetti termini tecnici in parole comuni, possiamo dire: parliamo di Spinale, 4000 ettari di proprietà delle Regole, di habitat (ambiente naturale in cui c’è vita animale), di potenzialità (quanti cervi, caprioli, camosci, galli ecc. potrebbero teoricamente convivere nell’habitat), di consistenza (quanti cervi, caprioli ecc. ci sono – realisticamente - nell’habitat), di prelievo (caccia, ovvero quanti cervi, caprioli ecc. è consentito cacciare tenendo presente la situazione della consistenza, che deve essere SUHVHQWHHULPDQHUHQXPHULFDPHQWHHTXLOLEUDWDVXOO·KDELWDW9Rlendo dire qualcosa in più, aggiungiamoci: l’habitat non è grande quanto il territorio, è molto meno grande. Togliamo dal nostro territorio 1000 ettari dati per legge ai Solandri, e poi “tiriamo via” gli spazi occupati da case, alberghi, rifugi, funivie, sciatori, strade e percorsi vari più o meno frequentati (consideriamo quello che viene riassunto nel “termine moderno” di impatto DQWURSLFR ,QVRPPD WRJOLDPR WXWWR TXHOOR VSD]LR FKH SURGXFH moneta, ma che priva la fauna di spazio vitale naturale. Risulterà, a spanne, che cervi, camosci, caprioli, galli, pernici ELDQFKHHYLDYLDÀQRDJOLRUVLVLGRYUDQno accontentare di un habitat effettivo grande circa quanto la metà del territorio. Su questa base si “faranno prudentemente i conti” della potenzialità, della consistenza e, per ultimo, del prelievo/caccia, che rappresenta la risorsa (riproducibile) necessaria a mantenere economicamente LQYLWDO·$]LHQGD,QXOWLPDDQDOLVL´IDUHL FRQWLµVLJQLÀFDFRPXQLFDUHDQQXDOPHQWH alla nostra Provincia quanti animali “abbiamo in casa” (risultato di osservazioni, controlli e censimenti) e chiedere che ci U 26 Notiziario delle Regole diano le assegnazioni, vale a dire che ci stabiliscano quanti cervi, camosci ecc. siamo autorizzati a cacciare. A questo punto, è pensabile che il Regoliere comune (non cacciatore), propenso a badare alla sostanza (bilancio), ragionerà mentalmente così: “… Dicono che siamo gestori di un patrimonio e mi sembra di averlo capito, …che non si porta in casa reddito da distribuire…. peccato! Dobbiamo solo dimostrare d’essere bravi…. e anche questo l’ho capito, e va bene. …Sento dire che a caccia ci YDQQRSDJDQGRLFDSL2YYLRELVRJQDIDUTXDGUDUHLFRQWL8Q·XOtima curiosità: chi sono coloro che vanno a caccia a Spinale?” Prima di fare un elenco di cacciatori autorizzati o non autorizzati è doveroso fare la seguente premessa. Tra i vari diritti dei Regolieri, previsti dallo Statuto della Comunità, ÀJXUDil diritto di caccia e pesca. Questo articolo si presta a precisare che, per quanto concerne caccia e pesca, la possibilità di far valere il diritto è superata dalla legislazione vigente, e ad aggiungere ad onor del vero, che, mentre la caccia s’è prestata a “far storia”, nessuno s’è mai interessato della pesca. ,QROWUHL5HJROLHULVWRULFDPHQWHQRQKDQQRPDLXVXIUXLWRGLFDFcia come diritto; a Spinale vi furono soltanto sporadici episodi di bracconaggio “eroico” per necessità. Conosco un testimone: racconta di giornate di cammino…di equipaggiamenti costituiti da residuati bellici… di “IUHGR ERLD” …e di un incontro a tu per tu con l’orso. Buttò a terra il camoscio che portava in spalla e lanciò un grido, tanto forte che l’orso se n’andò …lasciandogli un imperituro ricordo in regalo. Da quando è in essere l’Azienda faunistico venatoria, la Comunità delle Regole ha stabilito il principio che la caccia GHYH essere riservata ai cacciatori 5HJROLHUL (· XQD FRQGL]LRQH TXHVWD LQGLspensabile per acquistare il capo: uno solo a testa, con obbligo GHOO·LQWHUHVVDWRGLFDFFLDUORSHUVRQDOPHQWH2JJLLO5HVSRQVDELOH unico della JHVWLRQHGHOOD$)9qLO3UHVLGHQWHLQFDULFDGH/H5HJROH, che si può avvalere, a sua discrezione, di un comitato con potere solo consultivo e non decisionale. Questi sono i cacciatori di Spinale: U - Un gruppo di acquirenti di selvaggina che si è aggiudicato la maggioranza dei capi da prelevare a seguito di gara di appalto: in questo caso i cacciatori (titolari e loro ospiti) sono tutti non 5HJROLHUL. Questi sono erroneamente sono chiamati 5LVHUYLVWLquantunque sia Notiziario delle Regole chiaro per tutti che la 5LVHUYDSULYDWD di un tempo è stata abolita per legge e pertanto il termine 5LVHUYLVWD non esiste più. ,FDFFLDWRULGHOOH5LVHUYHFRPXQDOLGLFDFFLDGL5DJROL3UHRUHH Montagne, se sono 5HJROLHULGLGLULWWR«HQRQWXWWLORVRQR,QIDWWLFL sono cacciatori di diritto delle rispettive Riserve di caccia comunali che non sono 5HJROLHUL di diritto, e pertanto è loro preclusa la possibilità di cacciare su Spinale. C’è anche un caso del tutto particolare: quello di un cacciatore che, pur abitando e avendo attività propria a Preore ed essendo cacciatore di diritto della Riserva comunale di Ragolipossiede la propria abitazione sita in parte su catasto di un Comune non appartenente a /H5HJROHNon può essere, pertanto, 5HJROLHUH di diritto …perché l’aggiornamento del catasto risale ai tempi di MariaTeresa. Altro particolare: ai cacciatori 5HJROLHUL di diritto di Montagne si pratica una riduzione nella distribuzione di capi perché godono di caccia esclusiva sul territorio comunitario di Manez (catasto di Montagne) mentre i cacciatori 5HJROLHUL di diritto di Ragoli (Spinale è catasto di Ragoli) hanno in vigore un accordo particolare che attribuisce loro responsabilità della distribuzione interna dei capi assegnati e la scelta di tre loro membri facenti parte del comitato consultivo. - Cacciatori 5HJROLHUL di diritto privi di licenza di caccia, muniti ovviamente di porto d’armi e provvisti di assicurazione. (Sono soggetti non appartenenti ad associazioni venatorie). Dopo aver letto e pensato, pazientemente, il 5HJROLHUH comune si FKLHGHUj ´0D«« QRQ VL SRWUHEEH VHPSOLÀFDUH XQD VLWXD]LRQH tanto complicata e pure incongruente?” 5LVSRVWD )RUVH Vu PD QRQ GD GRPDQL Anzi, sì…in futuro. Ricordo un episodio d’ anni fa: eravamo nel VHODPHPRULDQRQPLLQJDQQD Sul finir della primavera, ebbi l’occasione, del tutto inaspettata, di incontrare il Presidente della Comunità delle Regole di Spinale e Manez, a quel tempo Antonio Leonardi, persona molto stimata e nota a tutti come El Toni. Mi dissero: vieni anche tu, HOQHYRO(O7RQL HO7RQLYXROHLQFRQWUDUFL U Notiziario delle Regole Quel Presidente aveva convocato per un incontro i responsabili GHOOH 6H]LRQL &DFFLDWRUL GL 5DJROL 3UHRUH H 0RQWDJQH ,R QRQ facevo parte dei responsabili ma, essendo stato invitato, andai volentieri. Che, HO7RQL, volesse dirci qualcosa di caccia, lo davamo per scontato: ma che cosa? Lui non era mai stato cacciatore, per sua ammissione non sapeva “niente di caccia”, conosceva soltanto i cacciatori come “UD]D” un po’ particolare, che esiste da che mondo è mondo e.. che bisogna tenersela così com’è. Ricordo el Toni seduto a capo tavola nella sala del vecchio comune (oggi ristrutturato e sede de /H 5HJROH), con un bloc-notes “QRIGH ]HFD” (nuovo, mai usato) aperto sul primo foglio e un lapis in mano, un lapis di quelli gialli con la gomma, nuovo anche quello. A titolo di cronaca devo ricordare la situazione della caccia a Spinale alla data dell’incontro. 6SLQDOHHUD5LVHUYDSULYDWDGLFDFFLDDIÀGDWDDOOD&RPXQLWjGHOOH 5HJROH 6SLQDOH H 0DQH] (UD DSSDOWDWD DG XQ 5LVHUYLVWD FKH QH godeva versando il prezzo pattuito alla Comunità e caricandosi l’onere dello stipendio di due guardiacaccia dimoranti in loco (Madonna di Campiglio). Ragoli e Preore avevano alcuni capi di camoscio concessi gratuitamente dal Riservista (ing. Radici) a seguito di un accordo personale concluso da Attilio Bonomi, allora Commissario della Sezione di Ragoli. La Comunità elargiva un contributo annuale in danaro ai Cacciatori di Ragoli e Preore, non a quelli di Montagne per via della “faccenda” che questi ultimi si erano presi, pur legalmente, OD9DOGH 0DQH]. Gli abbattimenti, regalati dal Riservista, venivano sorteggiati tra i cacciatori di Ragoli e Preore, cacciatori Regolieri e non Regolieri delle rispettive Sezioni Comunali. Si cacciava quindi, gratuitamente, come ospiti. ,QROWUHLO5LVHUYLVWDUHJDODYDDOODÀQHGLRJQLDQQRDQRLFDFFLDWRUL uno/due camosci di quelli da lui abbattuti, che utilizzavamo per la tradizionale cena sociale alla “Lepre”(trattoria). Altri tempi, accordi DOODEXRQD, burocrazia quasi zero. Produzione di un reddito sicuro (quantunque modesto) da inserire nel bilancio della Comunità. 29 U L’incontro, attorno al tavolo con comode poltrone, nella stanza destinata a riunioni importanti, ebbe inizio con diversi minuti d’attesa. Spettava al Presidente, “rompere il ghiaccio”, ovvio, ci aveva invitati. Così fu. Pronunciò la breve frase che, ancor oggi, ricordo perfettamente: ” Se vualtri ve metessef en sema, en la caccia se podaria farghe dent vargot de bon !” ( Se voi vi uniste, per la caccia si potrebbe fare qualcosa di buono). )LQHGHO´GLVFRUVRµ Notiziario delle Regole )XFKLDURSHUWXWWLQRLFKHOXLFRYDYDun’ idea, un tentativo di ricavare da una condivisione in quel “en sema” la partenza per sviluppare un progetto che aveva in mente da qualche tempo. Non ci disse quale, la sua intenzione era di scoprire le carte soltanto dopo aver ricevuto risposta, una “TXDOFKHULVSRVWD”. Aveva un gran senso della Comunità, el Toni ! Lo dimostrò sempre in più occasioni. Non spettando a me prendere la parola, mi limitavo a “studiare” attentamente l’espressione del Presidente per cercar di intuire quello che avrebbe detto in seguito… se la condizione posta fosse stata soddisfatta. El Toni, capivo solo questo, si stava rendendo conto di aver proposto qualcosa d’elementare, d’indispensabile, ma, allo stesso tempo, troppo impegnativa per non dire impossibile da mettere in pratica. Ciò nonostante, attendeva e sperava, pienamente consapevole di aver toccato un argomento arcinoto per creare suscettibilità. Dopo un po’ “partì” uno “scambio vivace di vedute” tra Ragoli e Montagne, inconcludente ovviamente. Perché tutto si bloccò sulla nota TXHVWLRQ, che per Ragoli (ma anche per Preore) è una TXHVWLRQ e per Montagne non lo è affatto, cioè Manez, catasto di Montagne ma proprietà delle Regole con caccia solo di quelli di Montagne «HFFHWHUDHFFHWHUDHFFHWHUD,QGHÀQLWLYDQHVVXQDSRVVLELOLWjGL accettare, nemmeno di discutere. 9LGLHPHOR´ULYHGRµDQFRUDRJJLel Toni chiudere il bloc-notes, posarvi sopra il ODSLV, e rassegnarsi all’insuccesso. Aveva posto una condizione, credeva o provava a credere in un suo progetto di cui, purtroppo, non aveva avuto la possibilità di VYHODUHLOFRQWHQXWR,QSLRFFDVLRQLKRSHQVDWRHWXWWRUDSHQVRD TXHOO·LQFRQWUREUHYLVVLPRPDVLJQLÀFDWLYRHPLFKLHGRODFRQGL zione per dar vita a quella idea … fu pura utopia o prematura intuizione di qualcosa che oggi sta avvenendo ?? Sono trascorsi quasi 30 anni da quel giorno, poco per produrre “cambiamenti” in una VWRULD PLOOHQDULD 2JJL l’idea dell’unirsi non è più un’utopia: sono unite le nostre (OHPHQWDULGRYHOHQXRYHJHQHUD]LRQLVRQR vera Comunità senza accorgersi di esserlo; recente è la nascita di nuovi Comuni (Ledro, Comano) nati per volontà popolare. La strada verso il futuro è tracciata. Dobbiamo dare tempo al tempo. U 30 1410-2010 600 anni Statuto di Spinale Notiziario delle Regole Giugno 2010 I tem statuerunt quod liceat unicuinque de partiariis dicti montis Spinalis excedenti aetatem annorurn quatordecim manifestare consuli dicti montis, et eius iuratis qui pro tempore fuerint, seu et pignorare omnes et singulos delinquentes, damnificantes, et contrafacientes ordinibus et statutis regulae dictis montis Spinalis, et de quibus tam supra quam infra in presenti instrumento fit mentio, cui credatur mediante iuramento. tratto da Ordinamenta et statuta Montis Spinalis hominum villarum Favrii, Vigi, Bulzanae, Pezii, Colturae, Curti, Larzanae M NU ERO 18 Artigianato alpino Binii et Ceranae. Communis Praevorii