POF infanzia 2014-2015
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POF infanzia 2014-2015
Istituto Paritario Nostra Signora della Neve Scuola dell'infanzia Vìa Tor Sapienza,36 00155 ROMA Tel 06-2280168 Fax 06-2280 132 Sito web: http://www.istitutoneveroma.it e-mail [email protected] INDICE Indice…………………………………………………………………...2 3 Che cos’è il POF e come si è definito…………………………………..4 POF…………………………………………………………………….5 Premessa………………………………………………………………..6 Storia della scuola………………………………………………………7 Identità………………………………………………………………….7 Contesto socio – culturale……………………………………………...8 Rete di collaborazione………………………………………………….9 Grafico stellare………………………………………………………. 10 Proposta formativa ed educativa………………………………………11 Il compito della scuola………………………………………………..12 La proposta educativa…………………………………………………13 Le finalità……………………………………………………………..13 Metodologia…………………………………………………………..14 Le esigenze dei bambini di 3-4-5-anni……………………...... .15 Obiettivi educativi e didattici…………………………………………17 Soggetti in azione…………………………………………………….17 Carta d’Identità della Scuola dell’Infanzia…………………………...18 Risorse umane………………………………………………………..18 Organizzazione, risorse interne e offerta formativa di base…………..18 Orario Curricolare…………………………………………………….19 Strutture……………………………………………………………….20 Continuità……………………………………………………………..21 Continuità verticale…………………………………………………...22 Rapporti con le famiglie………………………………………………22 L’accoglienza…………………………………………………………23 Uscite…………………………………………………………………23 Modalità e tempi di verifica…………………………………………..23 Valutazione……………………………………………………………23 Formazione delle insegnanti…………………………………………..24 Aggiornamento………………………………………………………..24 Pubblicizzazione POF………………………………………………...24 CHE COSA E’ IL P. O. F. E COME SI E’ DEFINITO Con la partecipazione di tutte le sue componenti la Scuola dell’Infanzia “ N.S. della Neve” ha predisposto questo documento il P. O. F. che vuole essere l’espressione della sua Identità nella scuola cattolica, che ispirandosi alle indicazioni nazionali delle attività educative nelle scuole dell’infanzia, le fa proprie in una visione cristiana dell’uomo. Con la piena realizzazione dell’autonomia scolastica, il P. O. F. è il documento di riferimento per chi vuole conoscere la nostra scuola. A partire dai progetti educativi d’Istituto formulati da circa un decennio, il documento valorizza i criteri educativi scelti dalla scuola cattolica in generale e in particolare, dalla Congregazione Figlie Nostra Signora della Neve che ne è l’ente gestore. La Scuola dell’Infanzia pone al centro della propria azione educativa la persona, accompagnandola nella sua crescita personale e sociale; favorisce e coltiva il clima di serenità e di fiducia dialoga con la famiglia cercandone la collaborazione, consapevole che essa rimane la prima responsabile dell’educazione dei figli; educa alla scoperta dei valori cristiani; mira a promuovere sentimenti di solidarietà e di accoglienza. Aderisce agli organismi Italiani: FOE, AGIDAE e FISM P. O. F. Premessa La “Congregazione Figlie Nostra Signora della Neve” ha ricevuto fin dalle lontane origini nel 1843 un preciso orientamento all’educazione. L’attività svolta nel settore scolastico per oltre 150 anni, ha permesso di accumulare una ricchezza di tradizioni e di esperienza tale da ritenersi un patrimonio prezioso degno di essere offerto oggi alle nuove generazioni. Due intuizioni fondamentali stanno alla base del carisma educativo della Congregazione: l’importanza della prima età del bambino, la cui educazione richiede accurata preparazione di studi e solerte aggiornamento di metodi, seguita da un’opportuna continuità formativa nelle varie tappe di crescita e accompagnata da un sollecito rapporto con la famiglia cui si riconosce il primato del compito educativo; il concetto di persona secondo il pensiero cristiano, il cui valore e la cui dignità consistono nel riconoscersi creatura di Dio, dotata di una propria libertà tesa alla scelta del bene, della possibilità di conoscere il vero, della capacità di intessere relazioni d’amore. Tali valori, validi sempre, devono essere calati nella contemporaneità per trovarvi adeguate applicazioni. L’analisi del nostro tempo presenta una società multiculturale, il cui intrinseco valore pedagogico può risiedere nel reciproco rispetto e nel vicendevole confronto delle varie identità. Tuttavia la nostra società presenta anche molti aspetti confusi, insidiosi e contradditori, che possono influire negativamente sui giovani. Tenendo conto di vari aspetti, il nostro metodo educativo, si propone di educare tanto una falsa neutralità nei confronti delle varie posizioni culturali, il cui frutto è lo scetticismo, quanto l’ asettica astensione da ogni proposta di vita, il che genera qualunquismo. Altrettanto negativo riteniamo l’indottrinamento imposto dall’esterno, che produce atteggiamenti artificiosi privi di ogni convinzione personale, come l’interesse troppo concentrato sul rendimento che genera un pragmatismo egoista e ambizioso. Vi è pure una convinzione filosofica nei confronti della verità, qualora la verità si ritenga inesistente o irraggiungibile,che invece genera sicurezza e passione per la vita se si ritiene che un’unica verità esista e sia afferrabile dall’intelligenza dell’uomo. Il criterio che detta il nostro metodo educativo, prende le mosse da quest’ultima posizione: dalla certezza che la verità esiste, che all’uomo è data la possibilità di conoscerla con il corretto uso della ragione e della libertà. Tale concezione cristiana dell’uomo è bagaglio peculiare della comunità educante che la propone alla libertà dei discenti come chiave di lettura dei saperi che si apprendono nella scuola e come esperienza di vita da verificare nel proprio vissuto. Possiamo quindi definire l’educazione come l’appassionata ricerca della verità, non solo in senso astratto e teorico, ma attraverso un cammino critico che vagli ogni proposta, nell’esperienza di crescita nella propria persona tesa alla conoscenza di sé, del mondo, del soprannaturale, in un’apertura leale nei confronti della realtà intera. Nella scuola questo cammino si compie nel rapporto tra maestro e discepolo, tra collegio docenti, nella sua unità, e gruppo classe e interclasse, tra scuola e famiglia. L’accostamento alle varie discipline, è teso al desiderio di conoscere come l’uomo nella storia e nell’ambiente si muova alla ricerca della verità di sé e del mondo. Così l’educazione ingloba l’istruzione e la formazione, portando alla giusta sintesi i vari saperi e le varie competenze. La Congregazione, nella consapevolezza di possedere un prezioso deposito culturale, a fronte della domanda educativa mantenutasi sempre alta da parte delle famiglie, desidera offrire il proprio specifico contributo alla costruzione della società e alla formazione del cittadino in ambito italiano, europeo, mondiale. Pertanto ha chiesto ed ottenuto la Parità con D. M. 28/02/2001 STORIA DELLA SCUOLA All’origine la zona dove ora sorge il quartiere Tor Sapienza, era completamente rurale, abitata da famiglie di pastori provenienti dalle campagne abruzzesi e laziali che praticavano la transumanza intorno al nucleo preesistente del castello di Cerveletta. Nel 1950, in località Tor Sapienza, su un terreno donato appositamente dalla Santa Sede, sorge la costruzione che, ampliata a più riprese, è ora un’istituzione scolastica cattolica, non a scopo di lucro, diretta dalle suore di Nostra Signora della Neve. All’inizio fu “Asilo” nato come risposta alla urgente richiesta educativa di una popolazione infantile significativamente numerosa per l’espansione del quartiere. Ben presto venne aperta anche la Scuola Elementare e in seguito ,grazie alla ristrutturazione dell’edificio, anche la Scuola Media. Nel tempo i tre ordini di scuola hanno ottenuto la parità. Tuttora le Suore “Figlie di Nostra Signora della neve considerano la scuola “luogo privilegiato” della missione loro affidata dai Superiori, come espressione tangibile del Carisma del Fondatore il quale ebbe particolarmente a cuore l’educazione dei piccoli. IDENTITA’ La nostra scuola si specifica come : scuola cattolica . E’ scuola perché è “luogo privilegiato di promozione integrale mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale” E’ cattolica perché si ispira ai valori evangelici esplicitati in un preciso progetto educativo e si inserisce nella missione salvifica della Chiesa, quindi è aperta a tutti. La scuola è l’ambito educativo e culturale finalizzato alla formazione della persona,perciò è una comunità educante nella quale le specifiche competenze vengono poste a servizio delle esigenze educative del bambino. Vuole caratterizzarsi per uno stile di rapporti personali e comunitari improntati a spirito di famiglia e a schietta cordialità. E’ paritaria perché svolge un servizio pubblico ed è improntata in base ai principi costituzionali. CONTESTO SOCIO CULTURALE La scuola N. S. della Neve sorge nel quartiere di Tor Sapienza nella periferia Est di Roma. L'utenza della scuola proviene prevalentemente dal quartiere ma anche da aree limitrofe. Il livello socio - economico è medio. La realtà territoriale offre e i seguenti servizi: - parco pubblico; - varie attività sportive; - biblioteca comunale; - scuola di pittura. Inoltre nell'ambito della parrocchia ci sono attività svolte a servizio dei ragazzi: - Scout (AGESCI); - accoglienza stranieri (volontariato CARITAS); - centro ricreativo estivo (CRE). La scuola è aperta a tutti e la situazione socio-economica è piuttosto composita, qualche bambino proviene da famiglie numerose per cui a parte l'iscrizione la scuola accoglie con forti riduzioni, altri da famiglie monoreddito; un discreto gruppo da situazioni medie All'interno della scuola nel complesso si affacciano con sempre maggiore frequenza bambini che presentano difficoltà di apprendimento e di socializzazione. Negli ultimi due anni è notevolmente cresciuta la domanda per bambini extracomunitari. RETE DI COLLABORAZIONE La nostra scuola si colloca in una rete di relazioni, collaborazioni e rapporti sul territorio, per migliorare il servizio formativo da offrire alle famiglie per i loro figli. Si prevedono attività collegate con biblioteche, parrocchie, centri sportivi, esperti esterni e gemellaggi con altre scuole. Scuola Dell’Infanzia e Primaria Zaveria Cassia S Basilio ROMA Scuola Dell’Infanzia La Rustica Istituto comprensivo Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado N.S. della Neve Via Tor Sapienza 34 ROMA Scuola dell’Infanzia N.S. della Neve Via di Tor Sapienza n.34 ROMA Direzione Didattica Gesmundo Tor Sapienza ROMA PARROCCHIA BIBLIOTECA CENTRO SPORTIVO SPAZIO B.eB.i N. s. della neve Tor sapienza Istituto S.Orsola Via Livorno ROMA Istituto Maria IMMACOLATA PROPOSTA EDUCATIVA E FORMATIVA CRITERI EDUCATIVI La nostra scuola dell’infanzia si propone di educare i bambini nell’età prescolare e scolare in modo da porre le premesse per la formazione di una personalità armonica attraverso lo sviluppo della corporeità, della sensibilità, dell’affettività, dell’intelligenza, della volontà e del senso religioso. Intende favorire la conoscenza e l’incontro con Cristo attraverso i primi approcci alla cultura, l’amore alla realtà, l’annuncio del messaggio evangelico e la testimonianza della Comunità educante formata da: • • • • Comunità religiosa Insegnanti Genitori Alunni “Educare e’ introdurre nella realtà totale: questa è l’esperienza che la scuola si propone di attuare e che possiamo denominare “realismo pedagogico”. Affinché ciò sia possibile occorre possedere un’ipotesi esplicativa del reale, cioè una visione del mondo che educhi alla certezza che c’è un significato preciso nelle cose, che esiste una verità da scoprire . Occorrono, quindi, adulti che abbiano fatta propria questa ipotesi, insieme ad un’unità di intenti fra gli insegnanti e tra questi e le famiglie che affidano alla scuola dell’infanzia i propri figli. La scuola così intesa è quindi luogo ove il bambino cresce. Ed è nel rapporto con l’adulto – colui che possiede una ricca coscienza della realtà – che gli alunni fanno esperienza, cioè si accorgono di crescere. L’adulto che aiuta i bimbi a camminare dentro le cose, si coinvolge in prima persona nella realtà stessa. Egli diviene regola e guida per gli alunni: è l’esperienza dell’autorità, del maestro seguendo il quale il bambino cresce. La scuola quindi non è concepita come un “laboratorio” in cui vengono proposte ai ragazzi delle “simulazioni di realtà”, ma come luogo di vita. IL COMPITO DELLA SCUOLA La scuola dell'infanzia si pone come primo aiuto sistematico alla responsabilità educativa della famiglia, e per questo motivo si cura in modo particolare sia il momento del distacco per l'inserimento sia, nell'arco degli anni, il rapporto con la famiglia come fonte di identità e ricerca di un cammino adeguato ad ogni bambino. La scuola dell'infanzia rappresenta per quasi tutti i bambini il primo luogo, diverso dalla casa, in cui vivere con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno. Questo passaggio può rappresentare un momento piacevole e rassicurante di crescita solo se la scuola si rende capace di accogliere ciascun bambino, aiutandolo a trovare, nell'incontro con nuove persone e con un nuovo ambiente, un riferimento che lo rassicuri, ponendosi in continuità con la famiglia e offrendo l'apertura a nuove esperienze. Tale apertura non tarderà a tradursi in curiosità conoscitiva, che verrà soddisfatta in modo sistematico poi nella scuola primaria. Lo scopo della Scuola dell'Infanzia è quello di favorire un gioioso interessamento alla realtà. LA PROPOSTA EDUCATIVA Educare significa introdurre il bambino a conoscere la realtà e a scoprire che i "frammenti della vita" sono legati da un unico significato. Questa affermazione si esplicita attraverso una qualità di relazione con l'insegnante, è innanzitutto l'esperienza di un rapporto personale che introduce il bambino ad un modo di guardare e di conoscere la realtà in modo positivo. Il criterio quindi che sostiene l'azione educativa è quello di riconoscere il bambino nella sua globalità e nella sua unità affettiva e cognitiva. Questa globalità si esprime nella valorizzazione della domanda di senso che il bambino pone sulla realtà. Per proposta educativa s'intende: il clima che caratterizza l'ambiente scolastico; il tessuto di relazione interpersonali, valori, norme; gli spazi, le attrezzature e le relative modalità d'uso. Per educare, quindi, sono coinvolte tutte le persone che condividono, a vari livelli, l'ambiente scolastico (bambini, genitori, insegnanti,, personale ausiliario). FINALITA’ I nuovi cambiamenti che hanno sollecitato la scuola nel suo complesso, portano a far proprie le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, che esplicitano i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuole dell'infanzia del Sistema Nazionale di Istruzione sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla formazione di qualità. Dopo lo studio fatto durante l'anno, la Scuola dell'Infanzia fa proprie le Finalità generali, gli obiettivi generali e specifici delle Indicazioni Nazionali e pertanto si propone di rafforzare l'identità personale, l'autonomia e le competenze del bambino all'interno di un progetto preciso articolato ed unitario, che riconosce, la priorità della famiglia e l'importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse SOCIALI, ISTITUZIONALI E CULTURALI LE FINALITA’ PROPRIE SONO la maturazione dell’Identità personale che si esprime con atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; la conquista dell’autonomia in cui il bambino attraverso la conoscenza delle proprie capacità e potenzialità, giunge a compiere scelte autonome relativamente all’età propria; lo sviluppo delle competenze attraverso il consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino. Lo sviluppo alla cittadinanza, significa scoprire gli altri, i loro bisogni, rispettare il punto di vista degli altri, riconoscere i propri diritti e doveri, primo approccio al senso democratico. METODOLOGIA Il metodo è la strada che aiuta ad arrivare allo scopo di educare un bambino aiutandolo a sviluppare tutte le strutture individuali fino alla loro realizzazione integrale; è caratterizzato dall’esperienza, che come tale può essere solo vissuta, ed è vera se ha una risonanza nell’intero mondo interiore del bambino muovendo la sua intelligenza, affettività e curiosità. Non è solo il “fare”, ma è creare le condizioni perché il bambino possa compiere un passo in più nella consapevolezza di ciò che gli accade in modo che il suo agire diventi sempre ricco di significato. L’esperienza genera quindi una coscienza di sé e una possibilità di crescita. La scuola dell’Infanzia accoglie i bambini dai 3 ai 6 anni, suddivisa in sezioni miste; in ogni sezione è presente un’insegnante tutor che si alterna con le insegnanti del laboratorio e si avvale dell’aiuto di un’insegnante che permette le dovute pause La tipologia scelta per la formazione delle sezioni è di tipo misto che mette in relazione bambini di diversa età, favorendo in questo modo il rapporto grandepiccolo che per entrambi è fonte di maturazione e di apprendimento. LE ESIGENZE DEL BAMBINO DI 3-4-5 ANNI A tre anni il bambino vive un’esperienza di rapporto con i genitori in cui si riconosce, è sicuro e questo è ciò che gli permette di iniziare una nuova esperienza. L’ingresso alla scuola dell’infanzia segna un passo importante nella vita di un bambino perché incontra nuove figure di adulti e bambini con i quali può continuare l’avventura della scoperta di sé, degli altri, delle cose: della realtà. A quattro anni la scuola materna è per il bambino un ambiente conosciuto, familiare, permane il bisogno di rifare l’esperienza che l’adulto è li per lui e con lui. La certezza di questi legami permette all’ “io” di aprirsi al “noi”. Nel tempo il bisogno di conoscere e di essere riconosciuto si caratterizza con la capacità di individuare compagni con cui interagire. Il linguaggio verbale e non verbale si arricchisce, questo matura la consapevolezza di sé, il desiderio di comunicare le proprie esperienze personali e il bisogno di essere partecipe degli eventi. A cinque anni il bambino è certo di ritrovare nell’adulto un riferimento stabile, sicuro e degli amici con i quali ha condiviso scoperte, esperienze, giochi. Questa certezza lo rende desideroso e capace di prendere iniziativa con la realtà rischiando soluzioni personali; il bambino vuole essere riconosciuto nel suo diventare grande, a questo punto ha maturato una sua capacità di comunicare le sue esperienze che lo vede sicuro nell’uso dei linguaggio verbale completato da altri tipi di linguaggio. Il metodo avrà quindi come elementi portanti: la vita di relazione - in piccolo, medio, grande gruppo; in sezione, in intersezione, in continuità con lo spazio B. e - B- i. frequentato precedentemente e con la scuola elementare - la valorizzazione del gioco; - l’esplorazione e la ricerca. La verifica e la valutazione saranno realizzate attraverso: - l’osservazione occasionale e sistematica e la documentazione della loro attività permetteranno di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare le proposte educative. Il percorso educativo della scuola dell’infanzia, sarà articolato attraverso le unità di apprendimento — vedasi programmazione educativa — che medieranno gli Obiettivi specifici di apprendimento cercando di trasformarli in competenze. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Le Indicazioni Nazionali suggeriscono che gli obiettivi specifici di apprendimento vengano considerati in un’ottica dell’ologramma: l’uno rimanda sempre all’altro e non sono mai, richiusi su se stessi e individua 4 ambiti di riferimento che vogliono offrire un quadro di insieme dello sviluppo delle caratteristiche infantili. Il sé e l’altro (le grandi domande,il senso morale,il vivere insieme) Il corpo in movimento (Identità, autonomia,salute) Immagini suoni e colori (gestualità, arte,musica, multimedialità) I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura) La conoscenza del mondo (Organizzazione spazio e tempo e concetti matematici) Per l’ anno scolastico in corso sono state individuate Unità di Apprendimento e attraverso la Programmazione educativa verranno individuati gli obiettivi specifici di Apprendimento in un’ottica del Profilo educativo culturale SOGGETTI IN AZIONE ORGANI COLLEGIALI • Collegio Docenti • Consiglio D’istituto • Consiglio di Sezione e di Intersezione ORGANIGRAMMA DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE • Coordinatrice e collaboratori • Coordinatrice e responsabili dei vari ordini • Segretaria FIGURE ESTERNE • Medico scolastico CARTA DI IDENTITA’ DELLA SCUOLA Nome della scuola N.S. della Neve Ubicazione Tipologia Organizzativa Via di Tor Sapienza 36, 00155 Roma 3 sez. 1 sez. spazio BeBi CARATTERISTICHE Sezioni scuola dell’Infanzia anno 2014 -2015 Sezione totale alunni di cui stranieri Sez. A: ALBANESE SAMANTA Sostituisce Pagnozzi Laura in maternità 31 Sez. B: ALFONSI Rita 30 1 Sez. C: CARELLA Angela 27 2 ORARIO ANNUALE L’orario annuale offerto è di 1600 oppure di 800 ore articolato nei 5 giorni della settimana da LUNEDI’ a VENERDI’: dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dalle ore 7,30 alle ore 8,00 accoglienza al momento dell’iscrizione i genitori scelgono il monte orario. INSEGNANTI – PERSONALE NON DOCENTI Scuola dell’Infanzia sezioni 3 docenti assistenti n.1 a SEZIONE 1 n.1 LINGUA INGLESE 1 A. T. A n.1 ED. MOTORIA 1 CUOCA L’ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE DEL DOCENTE PREVEDE LA COMPRESENZA IN ORARI FLESSIBILI PER CONSENTIRE LO SVOLGIMENTO D’ATTIVITA’ INTEGRATIVE PER GRUPPI OMOGENEI O ETEROGENEI, A SECONDA LE NECESSITA’ E LE ATTIVITA’ DA SVOLGERE ORGANIZZAZIONE RISORSE INTERNE OFFERTA FORMATIVA DI BASE La scuola dell’Infanzia è frequentata dai bambini dai 3 ai 6 anni è articolata su sezioni che possono raggiungere un numero massimo di 30 bambini..La scuola inizia verso la metà di settembre come da calendario ministeriale e finisce il 28 giugno, prima della festività di San Pietro e Paolo ( SS. Patroni di Roma) L’articolazione dell’orario è flessibile: 1^ ACCOGLIENZA 7,30 – 8,00 1° INGRESSO 8,00 – 9,00 1° USCITA senza pranzo 11,45 – 12,00 2° USCITA con pranzo 13,00 – 14,00 3° USCITA 15,45 – 16,00 SI CHIEDE GENTILMENTE DI RISPETTARE L’ORARIO ORARIO CURRICOLARE TEMPI PROPOSTE SPAZI 7,30 – 8,00 1^ ACCOGLIENZA SALONE COMUNE 8 – 9,00 ACCOGLIENZA SALUTO, MERENDA,CANTI, GIOCHI SEZIONE 9,00 – 10,00 ATTIVITA’ CREATIVE SEZIONE O SALONE 10,00 – 11,30 ATTIVITA’ EDUCATIVEDIDATTICHE, PICCOLI O GRANDI GRUPPI SEZIONE, SALONE O PALESTRA 11,30 – 11,50 IGIENE SERVIZI IGIENICI 12,00 – 13,00 PRANZO SALA DA PRANZO 13,00 – 14,00 RICREAZIONE GIARDINO O SALONE 14,00 – 14,15 IGIENE SERVIZI IGIENICI 14,15 – 15,15 LABORATORI O ATTIVITA’ SEZIONE 15,15– 15,40 MERENDA SALONE 15,45 - 16,00 USCITA PALESTRA O ATRIO I BAMBINI VERRANNO CONSEGNATI SOLO AI GENITORI O A PERSONE DELEGATE DAGLI STESSI. TALI DELEGHE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE ALL’INSEGNANTE ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO E ACCOMPAGNATE DALLA FOTOCOPIA DEL DOCUMENTO DELLA PERSONA DELEGATA. STRUTTURE LA Scuola ha ristrutturato nel 2004 un’ala dell’edificio da adibire alla Scuola dell’Infanzia; sono stati fatti altri servizi igienici, il bagno per PDH, e altre due sezioni. Le aule sono ampie e luminose, attrezzate per attività diversificate: (pittura, manipolazione,lettura ascolto, angolo della casa, delle costruzioni ); una sala da pranzo collocata sullo stesso piano, e quindi facilmente raggiungibile; un salone pluriuso per giochi, canti, psicomotricità e attività varie; una cucina attrezzata e rispondente alle normative igienico – sanitarie per la preparazione dei pasti un locale per la pulitura e la sterilizzazione delle stoviglie; un ampio giardino arricchito di vegetazione e dotato di attrezzature ludiche idonee all’età dei bambini; una palestra con attrezzature specifiche. CONTINUITA’ Continuità orizzontale Il ruolo fondamentale della scuola materna, è quello di integrare l'azione delle famiglie e quindi favorire condizioni educative e di socializzazione idonee ad eliminare disuguaglianze ed ad assicurare pari opportunità d'apprendimento a tutti i bambini. Con riferimento a ciò, il dialogo con la famiglia è realmente necessario e rappresenta un punto centrale per una corretta relazione educativa tra: BAMBINO GENITORI SCUOLA tanto più durante il periodo d'inserimento del bambino di tre anni alla scuola dell'infanzia. Tale dialogo prende l'avvio da una raccolta dati sulla famiglia tramite questionario, (per una prima conoscenza del bambino e del contesto in cui vive, al fine di individualizzare l'azione educativa nei suoi confronti) e prosegue con momenti d'osservazione del bambino durante i primi mesi scolastici e con colloqui individuali, su richiesta della famiglia e delle insegnanti. I rapporti con le famiglie dei bambini sono realizzati attraverso incontri, nel corso dei quali le maestre e la Direttrice, illustrano ai genitori le linee essenziali della programmazione didattica e organizzativa della scuola e i loro sviluppi nel tempo. CONTINUITA’ VERTICALE Al momento del suo ingresso alla scuola dell’Infanzia, spesso il bambino ha già frequentato lo spazio B. e - B . i o il nido, mentre al termine del triennio trascorso nella Scuola dell’Infanzia continuerà la sua formazione nella Scuola Primaria in cui potrà applicare ed approfondire competenze, abilità, conoscenze. Di conseguenza le insegnanti della scuola dell'infanzia possono avere colloqui preliminari con le educatrici d'asili-nido o simili frequentati dai bambini per i quali la famiglia ha scelto la nostra scuola; da tali colloqui può nascere l'esigenza che le educatrici del nido accompagnino i bambini a visitare la scuola dell’infanzia. Rispetto al rapporto scuola dell'infanzia / scuola primaria, le insegnanti sono disponibili a realizzare un'attività didattica di continuità con i bambini dell'ultimo anno di frequenza della scuola dell'infanzia e quelli del primo anno della scuola primaria. Al fine del triennio si effettuano incontri tra le insegnanti della Scuola dell’infanzia e le maestre della futura I^ classe della scuola primaria E' da tener presente che le competenze acquisite dai bambini che lasciano la scuola dell'infanzia, sono state raggiunte nell'arco di tre anni, in un ambiente emotivamente sereno e disteso e con tempi e modi adeguati a ciascun bambino, è dunque impensabile pretendere che i bambini mettano in luce le loro competenze SUBITO all'ingresso della scuola primaria, ma è necessario un periodo di tempo in cui il bambino si abitui alla nuova situazione, acquisti fiducia nelle nuove insegnanti e "sfoderi tutte le sue capacità e competenze". RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Consapevoli dell'importanza del contesto familiare quale privilegiato ambito di educazione dei figli, la scuola è impegnata a sollecitare e a mantenere vivi nel tempo i rapporti con le famiglie. Con esse gli insegnanti condividono una preoccupazione educativa a partire da un contesto culturale di riferimento comune: I genitori non attendono dalla scuola solo una precisa e qualificata preparazione didattica, bensì un'attenzione alla globalità della persona dei loro figli, un aiuto nell'accompagnarli nella crescita risvegliando e dirigendo la loro umanità. Occasioni privilegiate del rapporto con i genitori sono i colloqui individuali, le assemblee di classe, i momenti di convivenza. . L’ACCOGLIENZA Sentirsi accolti è una delle esperienze più importanti per ogni bambino. Al tema dell’accoglienza, intrinseco ad ogni momento della vita della scuola, viene dedicato ampio spazio nel corso dell’anno. Particolare valenza educativa acquistano momenti di festa vissuti in scuola, organizzati e animati dalla comunità educante. USCITE L’uscita didattica e il viaggio di istruzione costituiscono momenti privilegiati per introdursi alla realtà e verificare i contenuti ed abilità acquisiti. I bimbi della Scuola dell’Infanzia., con docenti e genitori usufruiscono di uscite appositamente programmate dal collegio docenti. MODALITA’ E TEMPI DI VERIFICA La verifica dell’efficacia dl P. O. F. sarà effettuata con cadenza quadrimestrale nei collegi dei docenti e nei Consigli d’Istituto. Essa si baserà sulle relazioni documentate dei responsabili e sulle risultanze di strumenti di rilevazioni dei pareri delle famiglie. La verifica e la valutazione delle azioni curriculari si condurrà attraverso verifiche concordate nel collegio docenti. Si effettuerà una raccolta ordinata delle prove utilizzate che saranno disponibili per i docenti e per chiunque ne faccia richiesta LA DOCUMENTAZIONE La documentazione ha il valore di trattenere l’esperienza dei bambini, si attua attraverso due strumenti: per la scuola: ogni insegnante annota periodicamente il punto di crescita di ogni bambino, raccoglie le sue osservazioni in un registro che rimane alla scuola. . LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI La proposta e la verifica sono momenti indispensabili all'azione educativa e sono il luogo entro il quale l'insegnante opera secondo la sua originalità ed attento alle esigenze dei bambino e della classe. Il collegio docenti si ritrova con cadenza mensile, questo è il momento in cui ciascun adulto, nella condivisione con gli altri insegnanti, ritrova una consapevolezza rispetto al compito educativo e dove porta una difficoltà e sa di essere sostenuto. Esso è il momento privilegiato dove si precisano le finalità e gli obiettivi didattici. L’AGGIORNAMENTO A partire dai bisogni e dalle domande che emergono nella pratica della scuola, si evidenziano aspetti da approfondire che possono diventare contenuti dell'aggiornamento. La Congregazione offre proposte e riferimenti sia interni che in coordinamento con altre scuole, riguardanti temi di attualità scolastica e di approfondimento psicopedagogico e metodologico. PUBBLICIZZAZIONE DEL P. O. F. Il POF sarà reso disponibile ai soggetti direttamente coinvolti nel progetto della scuola e agli altri soggetti in rete che collaborano nel progetto.