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MENSILE | ANNO 2
NUMERO 7/8 | LUGLIO/AGOSTO 2012
EFFE - luglio/agosto 2012
5,00
5,
,00 €
4,00 €
COME METTERLI
AL RIPARO
www.effemagazine.it
Beni rifugio, liquidità e fondi a basso rischio
54
Svizzera addio?
PAESI RIFUGIO
Dove trovare
in Europa
nuovi paradisi
LUX
Borse, perché
puntare ancora
su LVMH
e Inditex (Zara)
64
TECH
Smartphone,
chi vincerà
la battaglia
degli ecosistemi
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - LO/MI
68
FONDI & C.
Promotori, dare
valore aggiunto
alla consulenza
finanziaria
74
Volete ampliare
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Prima dell’adesione leggere il prospetto.
1. dati al 31 Marzo 2012.
Investment management expertise
Investimenti
& sicurezza
S
di
Lionello Cadorin
iamo troppo pessimisti? La copertina sui
soldi da mettere al sicuro deve far pensare al peggio? No, certamente. Se analizzate i consigli che trovate in questo numero
di F, anche quando si parla di beni rifugio come l’oro, le case e la terra, i ragionamenti e i consigli non sono da “si salvi chi può”. Semmai abbiamo voluto andare
incontro a quanti, tantissimi, vorrebbero alleviare il senso di insicurezza o addirittura
l’angoscia che li prende di fronte al quotidiano bombardamento di notizie che alimentano
l’incertezza sulle sorti dell’euro e dell’Italia.
S tenersi più liquidi del normale e di destinare parte del proprio patrimonio ai beni rifugio è più che ragionevole. L’importante è avvicinarsi a questo tipo di investimenti con
la consapevolezza che il mondo è cambiato e che molte vecchie certezze sono cadute. È proprio questo il valore aggiunto che
abbiamo cercato di offrire ai lettori con i nostri servizi. La ricetta è: essere meno tradizionali quando si gioca in difesa, con obiettivi di conservazione del patrimonio, ed essere
ri quando l’obiettivo è portare comunque a
casa un risultato positivo.
Sui beni rifugio abbiamo cercato di rispondere alle domande che crediamo la maggior parte degli investitori si ponga. A
questi consigli abbiamo legato le raccomandazioni sulle tante e variegate soluzioni per il
parcheggio della liquidità e un approfon controllo del rischio con la ricerca di rendimento per l’investitore.
Con la stessa logica abbiamo interrogato
i nostri esperti sulla convenienza dei titoli
! "
quelli tedeschi e quelli americani. Risposta:
se i tassi salissero anche di un solo punto, sai
che perdite sulle scadenze più lunghe!
[email protected]
03
LUGLIO/AGOSTO
BLOG
In agosto F
non sarà in edicola.
L’appuntamento
con i lettori
è per il numero
di settembre.
18
39
Le crisi non replicano,
guardiamo avanti!
08
Quando la comunità locale
stampa la sua moneta
10
HOME COPERTINA
Beni rifugio: convengono ancora,
ma i rischi cambiano
18
Vademecum anti-errori
per investitori in Borsa
24
Dove conviene
mettere la liquidità
32
Obiettivo performance
ma a rischio controllato
39
MERCATI
Cigno nero: ora più che mai
state sui mercati da contrarian!
46
Cigno bianco: azioni Usa
a bassa volatilità...
50
50
PRIMO PIANO
$
senza uscire dall’Europa
04
54
Menu | LUGLIO/AGOSTO 2012
BOND TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI
Il rischio di investire
a rendimenti bassissimi
60
LUX LUSSO & FINANZA
Perchè puntare ancora
su Inditex (Zara) e LVMH
64
TECH TECNOLOGIA & FINANZA
Smartphone, la battaglia
degli ecosistemi
68
68
FONDI & C
Come cambia in Europa
74
Dov’è il valore aggiunto del
76
%
'''
il viaggio dei sogni
78
ETF
Obiettivo rendimenti
con i corporate bond
I portafogli di luglio
82
85
F ACADEMY
Cominciamo a guardare
86
74
94
78
06
PERSONE & SOCIETÀ
54
CERTIFICATI
FtseMib -35% in 4 mesi?
Se non ci credete il Bonus c’è
Rischio Eurostoxx,
come coprirsi
Investire con l’effetto-leva
90
91
92
PERFORMACE RENDIMENTI ALTERNATIVI
Euro sempre più debole?
Meglio tornare alla lira... turca
73
ALLIANZ GLOBAL INVESTORS
64
ANIMA SGR
40
APPLE
68
ARCA SGR
40
BANFI ALBERTO
76
BARCLAYS
91
BEZOZA ALAN
68
BIANCO ANDREA
40
BNP PARIBAS
90
BOIDO SERGIO
75
BORN MATTHIAS
64
CHINA MOBILE
69
CUOA
76
EFPA
74
ERICSSON
73
GAMBERA MICHELE
41
GIANGRANDE MAURO
84
GOOGLE
70
HTC
72
HUAWEI
69
INDITEX
65
INTEL
69
INVESCO
40
JANUS CAPITAL
68
JP MORGAN
94
WWW.FINANZAONLINE.COM
Il meglio del Forum
ALCATEL LUCENT
96
8
LVMH
65
MICROSOFT
68
MOSCA FEDERICO
41
MOTOROLA
71
NOKIA
71
NORTEL
73
RAIFFEISEN
40
RIM
70
ROSTI SIMONE
82
SAMSUNG
69
SCHLAGBAUER PETER
41
TOMLINS JAMES
83
UBS
40
WOLLE SCOTT
43
07
BLOG
Washington post
Le crisi non replicano,
In ogni crisi c’è qualcosa da imparare,
una nuova lezione. Sfortunatamente
la maggior parte di noi si è troppo
focalizzata sulla lezione della crisi
passata così da mettere a rischio gli
investimenti del futuro.
DI
COLEMAN KENDALL
-----------------Economista
americano,
è consulente
di banche
e istituzioni
finanziarie
negli Stati Uniti,
in Giappone,
in Svizzera e in Italia.
Vive a Washington.
Cosa ci ha insegnato la crisi del
2008? Quella dei mutui subprime
non è stata, per usare un eufemismo,
una grande idea. A quelle famiglie
che riuscivano a guadagnare grazie
al mercato immobiliare, per dire,
100.000 dollari l’anno nel 2006 e
2007 non doveva essere accordato
un mutuo (senza anticipo, quindi al
100%) per l’acquisto di una casa da
600.000 dollari, soprattutto se solo un
paio di anni prima la stessa casa non
ne valeva non più di 400.000. A bolla
esplosa il prezzo dell’abitazione, di pari
passo con i guadagni della famiglia,
si sarebbe rapidamente abbassato. Se
stimiamo una perdita d’introiti di,
ad esempio 50.000 dollari, diventa
impossibile continuare a pagare le rate
di quel mutuo, così come vendere la
casa per un prezzo anche solo vicino
ai 600.000 dollari iniziali; la strada
è quella del pignoramento, e di una
grossa perdita finanziaria.
Allo stesso modo, la crisi del 2008 ci
ha insegnato a non investire su quelle
banche che hanno realizzato grandi volumi
di crediti subprime o nelle investment
banks particolarmente coinvolte
nell’acquisito o nel trading di questi
prodotti. I nomi delle banche fallite o
acquisite sotto-prezzo (tra cui Washington
Mutual e Wachovia), o delle investment
banks (Bear Stearns e Lehman) non
sono fra i più facili da ricordare, ma tutti
abbiamo ben chiaro il concetto.
Pertanto, con buona probabilità, il 2012
non vedrà altri operatori finanziari o
08
mutuatari alle prese con crediti subprime. Gli investitori si sono fatti
estremamente cauti in merito alle
loro partecipazioni nelle istituzioni
finanziarie, vendendo i titoli bancari al
primo rumor negativo che riguardi anche
un singolo istituto. Quando, non più di
qualche mese fa, JP Morgan fu coinvolta
a Londra in operazioni di trading che
portarono a diversi miliardi di dollari di
perdite, la reazione degli investitori fu
istantanea facendo rapidamente scendere
le quotazioni degli istituti di credito
d’America e altrove: come nel celebre
pezzo degli Who, gli investitori Won't
Get Fooled Again.
Ma le banche (o, perlomeno, le
banche americane) che sono riuscite
a sopravvivere alla crisi del 2008/09
hanno imparato a loro volta queste
lezioni, e se c’è qualcosa di cui
sono - quasi - sicuro è che la crisi
di domani non verrà dallo stesso
posto che ha generato quella passata.
BLOG
guardiamo avanti!
strategia dovranno armarsi di pazienza
e presumibilmente essere disposti a
convivere con dei ritorni sotto media
ancora per qualche tempo prima che i
prezzi tornino a riflettere il vero valore
intrinseco di queste società. E anche
in questo caso vanno tenuti presente
altri fattori di rischio (regolamenti
governativi, o un mutato quadro
competitivo) che possono intaccare i
rendimenti dei titoli in futuro.
Vedremo probabilmente JP Morgan
sottoperformare nei prossimi anni, ma
un contagio all’intero sistema bancario
americano è altamente improbabile. Ogni
anno bisogna fare i conti con un ristretto
numero di banche in difficoltà, ma uno
scenario di criticità sistemico causato da
asset rischiosi (come i crediti subprime),
allargato all’intero sistema bancario, è
del tutto inverosimile.
Ciò non toglie che remare contro un
trend radicato sia difficile; se la massa
degli investitori (a esclusione dei
pochi che hanno saputo leggere fra le
righe di questo articolo) manterrà un
atteggiamento sfiduciato e perplesso
verso i titoli delle banche Usa, il loro
prezzo non potrà che rimanere basso
ancora per un po'. Solo quando sarà
chiaro a tutti che le banche sfuggiranno
a questa crisi e torneranno in profitto,
il controvalore dei titoli rientrerà
su dei livelli normali. Coloro che
saranno disposti a seguire questa
Il messaggio che gli investitori devono
cogliere è che la storia non si ripete,
e questo è particolarmente vero nei
moderni contesti corporate. Le aziende
continueranno in quelle operazioni ottuse
che generano profitti di breve termine per
troppo tempo; come disse un manager
di Citibank nel 2007 in un contesto non
troppo diverso: “Finché c’è musica devi
alzarti e ballare…e noi stiamo ancora
ballando”. È d’altra parte difficile, in
una fase espansionistica del ciclo, essere
l’azienda che si comporta diversamente
dalle altre e non perseguire quello che in
quel momento sembra un ottimo business.
Ma quando finalmente la musica si
fermerà non solo tutti quanti smetteranno
di ballare, ma vedremo i ballerini
licenziati e i giovani banchieri giurare
che non balleranno mai più. Su chiunque
sia sospettato di ballare caleranno forti
diffidenze. Le aziende dentro le quali
gli investitori sentiranno anche solo una
debole melodia o qualche piede battere il
tempo saranno prontamente abbandonate
da chi ha investito e perso molto
nell’ultima crisi.
Ma soltanto perché l’ultima volta si è
ballato troppo non significa che tutta la
musica sia di cattivo presagio, perché per
quel che ne sappiamo, la crisi che
ha da venire sarà causata da un cattivo
ed eccessivo comportamento
completamente diverso.
F
09
BLOG
LA CRISI DELL'EURO RILANCIA UN FENOMENO ANTICO
Quando la comunità locale
stampa la sua moneta
Dalla Svizzera all'Italia sino a Facebook, dove nascono e perché si sviluppano i circuiti che si
sostituiscono per i pagamenti a quelli ufficiali. Difesa delle microimprese e spinta ai consumi
P
DI
LORENZO RAFFO
iccole comunità, in Europa e in tante altre parti del mondo, usano soldi
propri. Allo scopo di consolidare le
economie del posto e di limitare gli
impatti della crisi economica.
È tutt’altro che uno scherzo, nel
senso che chi le adotta e diffonde
non lo fa per bizzarria o scopi pubblicitari. Il fenomeno delle monete complementari sta vivendo una
fase di vero boom; quelle alternative all’euro sono circa una settantina all’interno dell’Unione europea
e quelle sostitutive di altre valute
ufficiali addirittura 4000 a livello
mondiale. Negli Stati Uniti, in Brasile, in Svizzera, poi in Francia e
Germania e infine anche in Italia,
per citare i casi più significativi, c’è
chi si è messo a battere moneta, creando circuiti locali, in cui talvolta
le neo-valute si cambiano con le divise nazionali, svolgendo il ruolo di
strumenti di pagamento.
La scelta potrebbe essere vista come
una furbizia nel momento in cui
l’euro è in crisi e i tentativi di metterlo in pensione sono stati avanzati da più parti. In realtà a spingerne
la diffusione provvedono i localismi, che stanno tornando prepotentemente in scena. La conferma
più evidente consiste proprio nel
proporre valute che circolano solo
nell’ambito di città o piccole aree
geografiche, per sostituirsi a euro,
dollari, franchi e quant’altro. Chi
le suggerisce ritiene che una simile soluzione abbia una valenza etica
e di freno alla crisi del sistema eco-
nomico, sebbene le consideri complementari, utilizzabili su base volontaria, in alcuni casi convertibili
e in altri no. Qualche esempio? Si
possono citare – fra i tanti - il Ropi
belga (diffuso nella città di Mons),
il BerkShare statunitense (sistema
monetario parallelo impiegato nella
Regione del Berkshire-Massachussets), il Chiemgauer tedesco (usato nella cittadina di Prien Am Chiemsee in Baviera) e la Sol-Violette
francese (presente a Tolosa). Il fatto più curioso è che all’estero viene
spesso citata l’Italia come la nazione che per prima ha diffuso questa
moda, poi ripresa a vari livelli in altri Paesi e continenti. E ciò in parte è vero, come vedremo in seguito.
RIVITALIZZARE IL LOCALE
Chi ha studiato il fenomeno ritiene
che a determinarne l’attuale boom
incidano la paura per la crisi economica e una specie di desiderio di
tornare al baratto di antica tradizione, sostituendolo con una formula
inedita. Ovvero con soldi riconosciuti solo all’interno di un circuito locale, che ha accettato di prenderli come forma di pagamento e di
cambiarli rispetto alle grandi valute, secondo valori prestabiliti. Forse
è un segno di antiglobalizzazione:
sovente chi le introduce si oppone
infatti all’uso delle monete ufficiali, in quanto causa di perdita delle
identità locali e di apoteosi per le
odiate multinazionali e per le Banche centrali, la Bce europea e la Fed
americana in primis. L’utilizzo incontinua a pagina 12
10
BLOG
segue da pagina 10
vece delle monete complementari aiuterebbe le economie locali,
le uniche ad accettarle, delimitando il potere d’acquisto all’interno di un circuito definito. Un
esperto della materia, il belga Patrick Derrumaux, vede lo sviluppo
del sistema come l’unica soluzione valida per difendere le piccole
imprese regionali, indebolite o già
strangolate dall’internazionalizzazione dell’economia. A F ha raccontato: “L’ho verificato di persona. Dato che un grande magazzino
non accetta queste valute, perché
ciò causerebbe complicazioni amministrative di non poco conto, chi
le ha in portafoglio deve comprare
nel negozio sotto casa o dall’artigiano del quartiere. Così facendo
si salvano microimprese altrimenti destinate a scomparire. Ma c’è
di più. Le esperienze più efficaci
sono, a mio parere, quelle di chi
ha attivato un sistema di progressiva perdita di valore dei contanti espressi in queste valute, se non
utilizzati. Così facendo la gente è
FIORITO Creato in Italia a Filettino (Frosinone),
ha un rapporto di 1 a 2 con l'euro.
12
portata a spendere e non a risparmiare, che è esattamente quello di
cui abbiamo bisogno per muovere
i Pil a livello europeo”. Ciò avviene perfino – si tratta di casi limite
applicati in Francia - con una diminuzione del valore in una certa percentuale ogni due o tre mesi.
In altre parole se, al primo gennaio un biglietto corrisponde a
100, al primo marzo ha un potere di acquisto ridotto a 97, e così
via. Quando arriva a fine vita,
cioè si azzera, occorre riattivarlo,
SIMEC Fu sperimentao a Guardiagrele
(Chieti) nel 2000, ma non ebbe successo.
CHIEMGAUER E'
bavarese di Priem
BLOG
comprando un bollo che lo riporta a 100. Il tutto avviene con un
meccanismo di prelievi autonomi
sul valore, di cui una percentuale
in alcuni casi è destinata a
interventi sociali.
COSÌ SI ALIMENTA L’INFLAZIONE
I critici di questo tipo di soluzione ritengono che la svalutazione
progressiva del contante, espresso in tali valute, alimenti l’inflazione, poiché il potere di acquisto
si riduce, costringendo a un continuo ricorso a nuova liquidità. Il
responsabile di un’operazione di
valuta alternativa sperimentata in
Germania ricorda che l’operazione di creazione della moneta locale richiede un certo tempo, non
tanto per la stampa del contante
cartaceo, che spesso consiste in
schedine un po’ più grandi dei biglietti di trasporto pubblico, quanto per l’attivazione del meccanismo. Il tutto si basa infatti sulla
disponibilità di cittadini, commercianti, aziende e anche – talvolta – banche locali ad accreditare una simile novità, non sempre
bene accetta, soprattutto da parte
degli anziani. Un’altra difficoltà consiste nello stampare “carta”
non falsificabile, sebbene in comunità piccole il rischio sia ridotto, poiché tutti sanno ogni cosa
degli altri. Il senso di responsabilità ha finora avuto il sopravvento, ma talvolta sorgono problemi
nella parificazione con le monete ufficiali. Alcuni commercianti
infatti hanno agevolato l’utilizzo
delle valute locali, riconoscendo
sconti a chi le utilizza. Ciò però
usato nella cittadina
am Chiemsee.
non è corretto ed ecco l’insorgere
di qualche contestazione, di solito
risolta amichevolmente.
I fautori sostengono che la moneta complementare ha impatti rilevanti anche nella riduzione della
disoccupazione e citano al proposito l’esempio della città austriaca di Wörgl, che nel 1932 applicò
una valuta locale, garantita sulla
base di scellini depositati presso
una Cassa di risparmio. Fu un successo. Nel giro di pochi mesi altre
comunità locali austriache seguirono quella strada, costringendo
la Banca Centrale di Vienna a intervenire con un divieto, dovuto al
Il caso più
riguarda
la Svizzera.
Si tratta del
sistema Wir
(che in tedesco
timore che ci fossero impatti negativi sulla stabilità della valuta
nazionale.
Il caso più significativo riguarda la Svizzera. Si tratta del sistema Wir (che in tedesco significa
Noi), la cui storia è molto lunga,
poiché applicato per la prima volta nel 1934. È un circuito chiuso
e indipendente di valuta alternativa, con una Banca omonima che
ne regola il funzionamento. È solo
un sistema contabile impiega-
SOL-VIOLETTE Forse la più famosa
moneta locale francese, è diffusa a Tolosa.
to da 60.000 aziende negli scambi commerciali, quindi per acquisti e vendite all’interno della rete.
Di solito viene utilizzato meno
quando i cicli dell’economia sono
espansivi, ma appena si avvertono
i morsi della crisi torna a diventare prevalente, poiché riduce fortemente i problemi di tesoreria per
le imprese.
Anche in Argentina fu introdotto
un regime simile, durante la crisi di inizio anni 2000. Il Credito
– nome della moneta - ottenne un
largo successo, sia presso il grande pubblico, con sette milioni di
persone che lo utilizzarono, sia
fra le imprese, le quali vivevano
nel terrore di un’inflazione galoppante, a causa della quale non esisteva certezza per una qualunque
gestione amministrativa. Il Credito invece era stabile, ma l’utilizzo
anche come valuta cartacea – per
le normali transazioni fra privati
e per gli acquisti – portò a speculazioni e falsificazioni. E l’esperienza ha dimostrato che, se la valuta locale esce dai limiti di una
città o addirittura di un Paese, diventa fragile, per la mancanza di
controlli sulla sicurezza. Meglio
quindi se è soltanto un sistema
contabile, come nel caso di quello
svizzero Wir, la cui valuta è puramente virtuale.
PERFINO FACEBOOK
Quanto sia importante lo sviluppo
di sistemi monetari complementari anche in un’economia ultra tecnologica lo dimostra il caso Facebook. Il social network ha ormai
adottato, all’interno del suo circui-
FACEBOOK CREDITS La moneta virtuale
del più grande social network del mondo.
13
BLOG
to, una moneta virtuale, Facebook
Credits, che nel 2011 ha alimentato business per oltre 550 milioni
di dollari, incidendo per un 15%
sul fatturato globale. Viene usato soprattutto dai clienti dell’area
“Games”. Nell’account di Facebook si acquistano i crediti tramite
una normale carta bancaria in tutte
le valute del mondo e si controlla
il saldo. Dopo di che si può comprare e giocare in qualsiasi applicazione. L’esperimento, che naturalmente qualcuno ha criticato,
apre invece le porte a un’operazione ad ampio respiro, che ora i
gruppi specializzati in e-commerce iniziano a valutare. Test sono
già in corso per creare una moneta complementare e virtuale, con
cui accedere a vari sistemi di vendita tramite Internet, semplificando l’operatività. Un cliente cinese o europeo si troverebbe così a
operare nelle stesse condizioni,
comprando in un'identica valuta
reale. L’unica variabile consisterebbe nel cambio iniziale, rispetto a renminbi o euro, lasciando la
possibilità di gestirlo in funzione
delle condizioni di permuta più o
meno favorevoli. E c’è chi ipotizza la creazione di una banca virtuale, con tassi d’interesse debitori stabili, perché “bloccati” sulla
base della moneta complementare, da destinare appunto agli acquisti online. Sarebbe questa una
svolta epocale, un vero schiaffo alle Banche centrali di mezzo
mondo. Che cominciano a storcere
il naso per le varie esperienze condotte localmente. Un esempio viene dalla Svizzera: la Banca Nazionale sopporta Wir, ma non fa nulla
per agevolarne lo sviluppo.
IL CREDITO DI GRUPPO
Chi studia come far evolvere il
principio delle monete complementari guarda già a un meccanismo di credito mutualistico
espresso nella valuta di competenza da mettere a disposizione delle
imprese aderenti al sistema, non-
14
ché dei privati. Si vuole comprare casa? Perché rivolgersi a una
grande banca, che emette un prestito nella valuta nazionale, sottoposto a condizioni decise da organi sovranazionali e con “spread”
talvolta assurdi? Meglio restare
all’interno di una rete locale, ottenere il mutuo da una specie di cooperativa riservata alla comunità
aderente, la quale lo emette nella
moneta complementare a tassi minimi e fissi nel tempo. Certo forme di credito cooperativo già esistono, ma pur sempre nelle valute
ufficiali, con tutte le conseguenze
che ne derivano.
Perfino alcune multinazionali
hanno allo studio forme di monete proprie, da riservare ai dipendenti delle filiali di tutto il mondo.
Persino alcune
multinazionali
hanno allo
studio forme di
monete proprie,
da riservare ai
dipendenti delle
Lo scopo, in questo caso, è di promuovere consumi gestiti dallo stesso gruppo. All’acquisto dell’auto
di un impiegato o di un dirigente
zato, con potere contrattuale molto
più forte. La stessa cosa avverrebbe
per le vacanze e l’informatica, per
le cure mediche e l’arredamento di
casa. Il tutto si effettuerebbe in una
valuta complementare, allo scopo di
stimolare il potere di acquisto dei lavoratori ed evitare continue richieste di aumenti salariali. Sono ipotesi
in fase di valutazione, sebbene i sindacati, per esempio tedeschi, abbiano già espresso riserve in tal senso,
considerando l’ipotesi una specie di
intromissione nella vita privata dei
dipendenti di una società.
I CASI ITALIANI
Dicevamo all’inizio che talvolta all’estero si considera l’Italia il
Paese precursore di queste esperienze. Già negli anni 70 ci furono
degli esempi di tale tipo, in occasione di una delle tante crisi della nostra lira. Poi arrivò un esperimento a Guardiagrele (Chieti)
nel 2000, quando fu adottata una
moneta parallela, il Simec, voluta
da un locale professore universitario, convinto fautore del cosiddetto “valore indotto” della moneta: di fatto l’equivalente di allora
di 1 euro (esistevano ancora le
lire) veniva cambiato in un Simec,
che però valeva il corrispettivo
di quelli che oggi sono 2 euro. Il
potere di acquisto era quindi raddoppiato. L’esperimento non ebbe
successo, per difficoltà di ordine
pratico. Quest’anno una certa attenzione mediatica l’ha ricevuta
la decisione di un piccolo comune laziale, Filettino (Frosinone),
con uno dei maggiori bacini idrici d’Europa, che – stufo della disattenzione nei confronti delle micro comunità locali – ha deciso di
battere una sua moneta, il Fiorito, con un rapporto di 1 a 2 euro.
Diverso è il sistema del Buono locale di solidarietà, diffuso in varie regioni e cha ha lo scopo di promuovere sconti sui prezzi all’interno di
comunità volontarie. Gli esperimenti italiani appaiono più fantasiosi ma
meno praticabili rispetto a quelli del
Nord Europa, anche perché si tratta sempre di iniziative poco supportate e quindi fragili nelle possibilità di sopravvivenza. Peccato, perché
l’idea delle monete complementari è
ottima, come dimostra il caso Wir in
Svizzera. Va gestita in una logica di
aiuto alle economie locali attraverso meccanismi puramente contabili
"
cui possono derivare varie distorsioni. Di certo comunque non saranno
le valute alternative a mettere in crisi né l’euro né il dollaro. Mister Draghi e Mister Bernanke possono dormire sonni tranquilli.
F
LYXOR ETF
Sottostante
Nome ETF
Bloomberg
Reuters
ISIN
BTP Future Double Short (-2x)
Lyxor ETF Daily Double Short BTP
BTP2S IM
BTP2S.MI
FR0011023621
BTP Future Double Long (+2x)
BUND Future Double Short (-2x)
Lyxor ETF Daily Leveraged BTP
Lyxor ETF Daily Double Short Bund
BTP2L IM
BUND2S IM
BTP2L.MI
BUND2S.MI
FR0011023639
FR0010869578
BUND Future Double Long (+2x)
Lyxor ETF Daily Leveraged Bund
BUND2L IM
BUND2L.MI
FR0011023654
HOME | COPERTINA
INVESTITORI,
CAMBIATE
STRADA!
DI
LORENZO RAFFO
Ragionare in modo nuovo in termini di investimenti,
o meglio di protezione del patrimonio, piccolo o
grande che sia. Le crisi del 2008-2009 e del 2011-2012
dimostrano che i cicli di consolidamento o all’opposto
rapidi e consecutivi rispetto a quanto avveniva in
conseguenza operare in maniera diversa. Puntando
da una parte ai BENI RIFUGIO (classici o innovativi
che siano), con un approccio meno conservativo, e
dall’altra ai PRODOTTI FINANZIARI, con metodi
di spostamento verso il centro delle due classiche
alternative che caratterizzano gli investimenti. Meno
secondo. Come farlo? Rispondiamo alla domanda con
due articoli, che approfondiscono entrambe le facce di
presso la maggioranza degli italiani.
16
COPERTINA | HOME
17
HOME | COPERTINA
SICUREZZA1/BENI RIFUGIO
Convengono ancora,
ma i rischi cambiano
Case, oro, liquidità in franchi svizzeri, terreni e altri beni materiali: proteggono, ma meno rispetto
al passato. Come gestirli e quali nuove alternative mettere in campo
H
anno ancora un peso rilevante? Per gli
italiani case, titoli di Stato e un po’ di oro
' < = >'@
K
'X-
Decorrelare fra loro le varie
voci che compongono
un patrimonio. È possibile?
I
n teoria sì, in pratica sempre di meno. Una volta quando le Borse crollavano l’immobiliare saliva. Oggi non è più così. Ne consegue che la risposta da dare è netta: o si investe o non si investe, cioè si resta fuori. Per
scono un certo rendimento. Ma non è una decorrelazione vera, poiché se il
sistema va in crisi sono le banche per prime a soffrire e quindi la garanzia
di riavere il proprio denaro indietro non è più sicura al 100%.
18
Y[X\
Y'
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COPERTINA | HOME
C’è ancora
qualche
asset sicuro?
Quali gli spazi di
manovra nell’ambito
delle valute?
S
ì, ci sono nuove (in realtà vecchissime!) forme di investimento che vengono a galla. Per esempio la terra, il
Si assiste cioè a una specie di ritorno alle origini, come se il concetto di proprietà dovesse
anni. Occorre comunque aggiungere un’altra
constatazione. Le valute si stanno dimostrando ancora fortemente e inevitabilmente decorrelate e sta qui l’unica vera arma di difesa
per chi cerca sicurezza e rendimenti sul breve-medio termine nell’ambito della gestione
della liquidità. Certo pur con la consapevolezza che si tratta sempre di asset condizionati
L’
al dollaro Usa. Attenzione però: spesso quando l’investitore medio si
affaccia all’acquisto di una moneta alternativa rispetto alla propria i
buoi sono già scappati dalla stalla, cioè i margini diventano minimi, nel migliore dei casi. Un modo di rifugiarsi è invece quello di cavalcare gli estremi
nei trend valutari. Per esempio, all’apice della crisi 2008-2009, l’euro si era
rafforzato molto rispetto a monete assai solide del Nord Europa, del Nord
America o Asiatiche.
Entrando in quel momento, con l’apertura di conti valutari multicurrency,
magari anche remunerati, che alcune banche offrono, e comprando dollari
Usa, dollari canadesi, dollari di Singapore, corone scandinave e altro si sarebbe garantita un’ottima sicurezza, con plusvalenze di tutto rilievo nell’arco
di pochi anni. Oggi si può operare così con il renminbi cinese, che certamente si rafforzerà nei confronti delle monete occidentali. L’acquisto puro
non è ancora possibile per il piccolo e medio investitore, ma si può investire
È pur vero che alcune
banche cinesi presenti in Italia consentono l’apertura di conti in renminbi.
Stesso discorso per altre monete emergenti, quali rublo russo e rupia in
"#
estera è un impiego infruttifero e si paga solo l’imposta sulle plusvalenze in
occasione della vendita.
Il riparo per eccellenza è sempre stato
il franco svizzero. Lo è tuttora?
N
o, e la risposta è netta. La Banca nazionale di Berna si è infatti impegnata a mantenere fermo a 1,20 il cambio rispetto all’euro. Non
ci sono quindi più margini di rafforzamento. Anzi è possibile che, a
medio termine, il valore salga, per favorire l’economia elvetica. Considerare
oggi il franco come un’ancora di salvataggio non è più consigliabile, salvo
rovinosi crolli dell’Europa. Così l’alternativa sta diventando la corona norvegese, grazie a un’economia molto stabile del Paese, a conti pubblici in ordine
e all’impatto del petrolio del Nord, che è prossimo però a esaurire la sua
importanza. C’è chi ha scelto la Norvegia per collocarvi risparmi, aprendovi
conti correnti bancari, dove la liquidità è stata investita in bond governativi.
Chi l’ha fatto per ora si è garantito ottimi risultati, ma le possibilità di successivi rafforzamenti della corona sono limitate.
19
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Il bene rifugio più classico,
la casa, va ancora
considerato tale?
S
ì, ma con concetti diversi rispetto al passato. Tutti sanno
che l’immobiliare è in crisi.
Lo resterà forse ancora per qualche
'
eccellenza tornerebbe a essere tale.
Non in maniera generalizzata. In Italia il patrimonio immobiliare è spesso
vetusto, poco curato e caratterizzato da costi di gestione elevati. Tutto
quanto ha tali caratteristiche va dimenticato. Le case devono essere di
qualità dal punto di vista ambientale,
con oneri manutentivi ridotti e soprat-
tutto un rapporto prezzo-prestazioni
competitivo. Questo è un concetto
nuovo: la parola prestazioni di solito
si usa per le auto o per i computer,
non per le abitazioni. Ma oggi entra
in scena pure per queste ultime. Si
imprescindibili: bassi consumi energetici, soddisfatti da fonti rinnovabili, utilizzo di sistemi di recupero del
calore dell’aria in uscita, protezioni
termiche, presenza della domotica,
riciclabilità dei componenti, diffusione
in tutte le stanze di tecnologie infor
La posizione protetta rispetto alle
grandi vie di comunicazione, pur con
agevole accessibilità ai trasporti pubblici, è un altro fattore importante. Il
tutto può far pensare a una casa ideale, che nei fatti non esiste. Ma non è
così. Chi compra oggi un’abitazione
deve pensare al suo valore fra dieci o
venti anni. Se parte con un “prodotto”
zarlo in futuro. Come si fa a capirlo?
Valutando il livello di un eventuale af&
$
3-3,5%, qualcosa non funziona nella
scelta dell’immobile. Il dato si riferisce
a condizioni normali di mercato. Attualmente la crisi sta infatti portando
a prezzi di locazione più bassi.
Gli italiani hanno
seconde case, ma oggi
tasse – cominciano a
D
ipende. Da tanti fattori, spesso estranei a
volontà e scelte del singolo proprietario.
Se si decide di non utilizzarle e di metterle
a reddito le casistiche si ampliano, poiché il mercato è cambiato negli ultimi anni. In montagna,
$
in inverno, sebbene la redditività sia in calo, soprattutto per i grandi alloggi, acquistati negli anni
d’oro, e che oggi non raccolgono più l’interesse
dei locatari. Meglio allora dividerli, cercando di
venderne uno e di tenere il secondo, da proporre
a prezzi competitivi, per battere la concorrenza,
anche alberghiera. Sulle zone c’è una divisione
netta: alcune tirano, altre sono in crisi irreversibile. Per quanto riguarda il mare la discriminante
è la scelta di rivolgersi a siti Internet specializzati
&
con tariffe competitive i margini possono essere
soddisfacenti e il bene rifugio resta tale.
Certamente si assiste a un calo di interesse per
E della vecchia casa, magari ereditata, che si fa?
L’
alternativa è di trasformarla in un bene rifugio e non semplicemente nel possesso di un oggetto con quattro
&
gici più avanzati e dandole nuovo respiro nel “look” abitativo. Dal 2008 al 2011 i prezzi sono scesi nell’immobiliare del 15% a livello nominale e quindi molto più in termini reali. Il rischio è che – con l’invenduto presente sul mercato – si debba aspettare anni per vendere. Ciò varrà anche per il futuro, perché di bolle non se ne vedranno più per
tanto tempo. I prezzi nominali dovranno assestarsi al ribasso, salvo che non si riconverta l’immobile, per preservarlo
È preferibile quindi investire oggi in miglioramenti per garantirsi
un valore stabile con il passare del tempo. Vendere una casa del 1960 è come proporre un’automobile di allora. Se la
si è restaurata si trova l’amatore che la compra. Se è un rottame la si lascia marcire su un piazzale.
20
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Investire in un immobile
all’estero rappresenta
ancora una garanzia?
S
sempre investito sulle
– con l’incremento delle
dubitare. Hanno ragione?
le località nobili – quali Sardegna e Riviera ligure –
troppo costose, e a un incremento per quelle meno
note di tutta la costa adriatica e in parte tirrenica.
Anche qui vale il consiglio di migliorare l’immobile, il
che non sempre è facile, data l’ondata di costruzioni
di scarso livello qualitativo realizzate negli anni del
boom economico.
Ma il vero patrimonio immobiliare detenuto dagli
italiani è spesso poco sfruttato come bene rifugio.
Gli stabili in campagna, nei piccoli paesi o in cittadine a scarso richiamo turistico non sono considerati
/
siano disabitati o abitati soltanto per qualche periodo dell’anno – vengono ritenuti un peso, soprattutto
dopo l’entrata in vigore dell’Imu, che ha colpito fortemente le seconde case. Su queste proprietà occorre
investire in miglioramenti oppure vendere a qualun;
se non si hanno il coraggio, la volontà o le risorse
per riportarle a un livello accettabile di qualità.
*
nelle città tedesche e nelle località turistiche – di mare e di montagna – francesi. In una fase di instabilità quale l’attuale meglio evitare
destinazioni emergenti, come - per esempio - Tunisia e Turchia, per quanto
riguarda il Mediterraneo, e Brasile e Panama per l’oltre Oceano. Occorre
&
di valutarne l’impatto. Le imposte sui redditi immobiliari variano da un 1517% in Germania a quasi un 50% in Svizzera, dove però uno straniero non
+
&
/
/zione – numero di stanze o altro). Al tutto si aggiunge l’imposta patrimoniale
sugli immobili all’estero, conosciuta come Ivie, introdotta di
recente in Italia, che ha posto
non pochi problemi di formulazione. È pari allo 0,76% del
valore, ma consente una detraibilità delle imposte patrimoniali pagate nel Paese in
cui si trova la casa, con vari
aggiustamenti che richiedono
inevitabilmente l’intervento di
uno specialista per una corretta applicazione. È chiaro
come il bene rifugio mattone in
terra straniera possa diventare una trappola di costi diretti
e indiretti. La scelta va quindi
meditata. Al momento attuale
le due opzioni più interessanti
in assoluto riguardano la Germania, ovvero Berlino e alcune località di montagna, dove
i prezzi di acquisto sono alti,
ma meno rispetto all’Italia, e
$"
soddisfacente. In entrambi i
casi si può anche ottenere un ritorno sul capitale di oltre il 5% netto l’anno,
con prospettive di plusvalenze future sul valore patrimoniale, tanto più se
la Germania – ipotesi solo teorica – uscisse dall’euro. C’è chi pensa ad certo capitale non trascurabile, investito in un primo immobile, su cui poi
4
reinvestire in un’altra casa di prezzo inferiore alla prima e così via, potrebbe incrementare un patrimonio – nel caso investito in case tedesche – in
maniera cospicua nell’arco di non molti anni. Ai più una tale ipotesi sembra
pura follia! In effetti c’è chi l’ha sperimentato con successo anche in Costa
Azzurra in anni lontani. Ma – come si dice – una rondine non fa primavera.
21
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L’oro protegge oppure no?
A
nche su questo fronte ci sono
incertezze. L’anno scorso si
formulavano previsioni di balzi
ben oltre i 2.000 dollari l’oncia e addirittura qualcuno ipotizzava prezzi futuri
di 3.000 e 4.000 dollari. La realtà li ha
=
'
sono tante, ma una su tutte pesa: il
rafforzamento del dollaro. È pur vero
che i parametri rispetto ad altri indi
le trend di propensione dei mercati
a disinvestire dagli “asset” a maggiore rischio, per primo l’azionario, favorendo quelli più sicuri, fra i
quali l’oro è in testa. Ma la crisi e le
adottate in molti Paesi, portano a recuperare liquidità. Dove la si rinviene? Nel bene rifugio che ha dato migliori risultati, consentendo plusvalenze
*$
gli orientali acquistano. L’andamento dei prezzi dipende proprio da questo
rapporto di forze. Chi prevarrà? Nel medio-lungo termine probabilmente i
compratori. Quindi il prezzo salirà di nuovo, confermando ancora una volta
> 'zione reale, che è sempre stato il suo ruolo storico nel tempo. Attenzione
$
La terra, il bene
per eccellenza
di intere generazioni,
ha ancora un ruolo?
C’è chi preferisce le foreste all’agricoltura.
È un’alternativa vera?
S
i tratta di una nicchia per investitori appassionati di ecologia. Comprare un bosco sulle montagne di casa nostra è
stata una moda per un breve periodo, con tante sorprese
– magari poco piacevoli – e costi derivanti dagli inevitabili lavori
di manutenzione. Acquistare quote di attività in terreni coltivabili
a legname, ma comunemente situati in altri continenti, è una
" Ci sono società che la offrono, così come garantiscono anche
partecipazioni in aziende proprietarie di enormi estensioni di
22
terreni destinati a coltivazioni di vario tipo. Se si tratti di investimenti rifugio è presto per dirlo, poiché i dati sui rendimenti sono
ancora scarsi e spesso riferiti a periodi corti. Certo è che fondi
ed ETF specializzati nell’acquisto di società attive nel campo
forestale hanno garantito buoni risultati durante le fasi di espansione dell’economia mondiale, visto che la domanda di legno
è in continuo aumento, con un rientro in scena anche in settori
quali la costruzione delle case, che si pensava avessero ormai
abbandonato questo materiale.
COPERTINA | HOME
S
ì, ma in maniera silenziosa. I grandi ricchi investono spesso parte delle proprie fortune in vigneti e terreni per coltivazioni ad alto valore. Le
classi medie li hanno invece venduti, quando li possedevano. Ed è stato un errore. La vera protezione viene
infatti dall’unico bene indistruttibile: terremoti, incendi,
alluvioni o quanto altro possono cancellare tutto, salvo
la terra. Inoltre la sua rivalutazione è strettamente le
'
Y
La scelta non è semplice e la consulenza di specialisti
inevitabile. I prezzi medi si aggirano sui 18.000 euro
l’ettaro, ma con differenze forti fra aree del Nord (anche 40.000 euro l’ettaro nella Pianura Padana) e del
Sud (3.000-5.000 euro nelle zone incolte del Mezzogiorno). Sono riferimenti puramente indicativi, perché
non c’è nulla di così variegato nella sua composizione
come questo bene. Transazioni in luoghi con attività
agricole di alto livello sono giunte a toccare primati
di oltre 400.000 euro l’ettaro, ma si tratta di situazioni estreme. Poi ci sono le speculazioni, derivanti dalla
compressione delle aree urbane e dalla prospettiva
del cambiamento della destinazione d’uso. In Veneto e
Lombardia i prezzi variano molto secondo le localizzazioni. Occorre comunque ricordare che l’investimento
terreni, su cui ora grava l’Imu. Va quindi visto in ottica
di lungo termine, un’alternativa su cui collocare non più
del 5% del patrimonio, una specie di airbag contro ogni
Ci sono nuove tipologie
di beni rifugio?
S
ì, ma si tratta di proposte di nicchia. Oltre a quelle più tradizionali delle opere d’arte, dei gioielli, della numismatica e dell’antiquariato, che però appartengono a una concezione differente,
ovvero a un mondo a parte, quello della passione-investimento, sono
entrati in scena modi innovativi di concepire la protezione del capitale:
destinando piccole parti delle risorse da mettere al riparo con l’acquisto
di beni poco volatili. Un esempio è rappresentato da quote di società
che detengono ricchezze immateriali relative all’umanità: per esempio
diritti musicali, diritti d’autore e diritti culturali in genere. Certo si tratta di
partecipazioni azionarie, con la conseguente fragilità che ne deriva, ma
basate su business duraturi e molto sicuri.
continuare a investire in beni rifugio?
I
nnanzi tutto non superare mai una certa percentuale di questo insieme di
beni rispetto al patrimonio totale, escludendo naturalmente la prima casa
ed eventuali abitazioni utilizzate regolarmente per le vacanze. Nel caso
si abbiano altre abitazioni, destinate alla produzione di reddito, non si deve
@HJ
è meglio restare sotto il 20%. È poi importante segnalare che i beni rifugio
– in alcuni casi infruttiferi o a scarso rendimento – presentano comunque una certa volatilità insita nei prezzi, dovuta al fatto che domanda e
K$
gioielli, terreni, opere d’arte, antiquariato, piantagioni di alberi, oltre
che logicamente le case, sono tutti beni che risentono di molti fattori,
'
W
ni. Se il trend però cambia anch'essi subiscono contraccolpi, ma
&
'
non vanno. Proteggono da molte insidie, ma non da tutte. E il
presupposto di base che, in teoria, i beni rifugio dovrebbero
essere proprio quelli con scarsa volatilità di prezzi lascia
intendere come ormai ne siano rimasti davvero pochi.
23
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SICUREZZA 2/STRATEGIE FINANZIARIE
Vademecum anti-errori
per investitori in Borsa
Come evitare di farsi del male? Quali metodi adottare per limitare le perdite? I consigli utili
per gestire un patrimonio in azioni nelle fasi di grande incertezza come quella attuale
A
zioni, che dolori! Perfino
i grandi trader, gli
specialisti del settore,
hanno sofferto molto
negli ultimi tempi. E il
motivo è presto spiegato.
Le tecniche utilizzate, messe
magari a punto con attenti studi
e mille simulazioni, sono state
spiazzate da un vento così violento
di rapide cadute, veloci rimbalzi e
imprevedibili andamenti da fiaccare
pure chi con la Borsa ci vorrebbe
vivere. Bisogna pertanto rimettere
tutto in discussione.
Se ciò vale per i professionisti
figurarsi cosa può succedere a
chi smanetta con le azioni senza
conoscere nei dettagli trucchi
e precetti di un mondo molto
complesso. Ecco perché abbiamo
realizzato questa guida ai principali
errori, che quasi tutti commettono
quando si opera in Borsa, e agli
accorgimenti per aumentare la
redditività di una voce fondamentale
nella gestione dei patrimoni.
È un vero e proprio vademecum,
molto concreto e utile sia agli
esordienti sia agli esperti, in un
momento in cui ogni strategia va
rivista per evitare di farsi male da
soli, visto che già il mercato tira
pesanti mazzate.
CALCOLARE IL RISCHIO
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un singolo attivo o di un intero portafoglio partendo dal
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per la variazione del prezzo di un titolo rispetto al trend
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LE NOTIZIE FANNO MALE
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continua a pagina 26
24
Deutsche Bank
db-X markets
Express Certicate su oro
Una possibilità dopo l’altra
Gli investimenti diventano più versatili. Il gruppo db-X markets di Deutsche Bank ha creato
un Express Certicate su oro.
Uno strumento che rende possibile ottenere risultati interessanti anche se i mercati
sottostanti si muovono poco.
Con l’Express Certicate è possibile:
— Trarre protto già dopo un anno1
— Limitare le perdite in caso di leggeri ribassi1
— Ottenere un protto se i mercati restano stabili
Attenzione: Il capitale investito non è protetto o garantito. Pertanto si possono subire
delle perdite anche totali del capitale investito. Prima dell’adesione leggere il Prospetto
di Base e le relative Condizioni Denitive (Final Terms).
— ISIN: DE000DE2LYL0
— Strike: 1.675,50 dollari
— Cedola: 7 euro2
— Prima data di osservazione: 24 gennaio 2013
— Scadenza: 26 gennaio 2015
Per ulteriori informazioni
www.dbxmarkets.it
Numero verde 800 90 22 55
Fax +39 02 8637 9821
Date più possibilità ai vostri investimenti
1
Alle condizioni previste dal Prospetto. Il livello di protezione di ogni certicato è stabilito all’interno della documentazione d’oerta.
Al lordo degli oneri scali.
Il presente documento costituisce un messaggio pubblicitario con nalità promozionali. Prima dell’adesione leggere il Prospetto di Base, approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier
del Lussemburgo in data 16 maggio 2011, come successivamente supplementato in data 17 agosto 2011 e 28 ottobre 2011, e le relative Condizioni Denitive (Final Terms), ed in particolare, le sezioni
dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi ed al trattamento scale nonché ogni altra informazione che l’intermediario sia tenuto a mettere a disposizione. Il Prospetto di Base e le relative
Condizioni Denitive (Final Terms) forniscono informazioni più dettagliate sulle opportunità e sui rischi del prodotto e sono disponibili presso l’Intermediario, l’Emittente, sul sito www.dbxmarkets.it e,
su richiesta, al Numero Verde 800 90 22 55.
2
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segue da pagina 24
AZIONI EUROPEE STORICAMENTE PIÙ POSITIVE CHE NEGATIVE
INDICE MSCI EUROPE - DATI IN PERCENTUALE
Dal 1999 a oggi l'indice MSCI Europe,
che misura l'andamento delle azioni
europee, ha chiuso
l'anno in positivo otto
volte e in negativo
cinque. Negli ultimi
25 anni, dal 1987 al
2011 compreso, la
prevalenza delle annate di rialzo è ancora più netta: sedici
contro nove.
50
40
30
20
10
0
-10
-20
-30
-40
-50
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
2011
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27
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Euro-crisi: Cigni neri e Cigni bianchi secondo SG
Prolungata tensione nell'Eurozona
Boom dei consumi tedeschi
Stretta f iscale Usa
Rallentamento della Cina
Andamento più forte del mercato
del lavoro e immobiliare americano
Risoluzione
della crisi dell'euro
Fattori geopolitici
FATTORI DI RISCHIO per le previsioni di crescita
FATTORI DI SOSTEGNO per le previsioni di crescita
ERRORI POLITICI
PROBABILITÀ DEL 25%
USCITA DAL PERCORSO TRACCIATO
PROBABILITÀ DEL 70%
La crisi del debito
nell’Eurozona rimane il
principale rischio. Il Fiscal cliff
in Usa si sta avvicinando e
nel caso peggiore potrebbe
pesare per un 3% del Pil. In
Cina, i rischi da rallentamento
rimangono.
Il principale scenario è quello di
uno shock da incertezza sull’euro.
L’Eurozona sarà in recessione nel
2012 e registrerà una crescita nulla
nel 2013. Negli Usa, il cosiddetto
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Cina, ci si aspetta un assestamento
accidentato. Ulteriori stimoli di politica
monetaria sono attesi nelle maggiori
economie (Europa, Regno Unito,Usa
e Giappone).
LA POLITICA SUPERA L'OSTACOLO
PROBABILITÀ DEL 5%
I leader europei potrebbero
sorprendere positivamente(sia
con una maggiore ripartizione
del rischio, sia con misure
per sostenere la crescita).
Ma vediamo questo fattore
molto poco probabile. Il fattore
più probabile per futuri rialzi
è rappresentato ancora dal
consumo tedesco.
Fonte: SOCIÉTÉ GÉNÉRALE
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ATTENZIONE AL DOLLARO
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GLI ORDINI A MERCATO NON SONO IL PEGGIO
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LA DISCESA È FORTE? ALLORA SI STA FUORI
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LA COMPLESSA GESTIONE DEI DIVIDENDI

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DISORDINI
CIVILI
CONTINUAZIONE DELL’ASPETTA E SPERA
FINO ALLA GIAPPONESIZZAZIONE
GERMANIA
PER LA SALVEZZA
GUERRE
COMMERCIALI
GUERRA
GERMANIA
PER LA SALVEZZA
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31
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SICUREZZA 3/ TITOLI E CONTI FACILI DA SMOBILIZZARE
Dove conviene mettere
I
Consigli per gli acquisti
(e le vendite) dei prodotti
e strumenti finanziari, analizzati
uno per uno, che consentono
di parcheggiare i capitali liquidi
in attesa di tempi e occasioni
di investimento migliori
32
n questo contesto di mercato
in cui gli indici di Borsa continuano a perdere quota toccando nuovi minimi, la crisi del
debito sovrano della zona euro
mette in discussione persino
gli inossidabili (fino a un anno
fa) titoli di Stato. L’euro rimane comunque a rischio collasso, l’investitore è quantomeno
disorientato.
Per questa ragione non stupisce che, in attesa di tempi migliori, cresca l’interesse
verso tutti gli strumenti monetari, cioè le diverse forme
che consentono di parcheggiare i risparmi per un tempo limitato (da qualche mese fino a
un paio di anni) per difenderli dall’inflazione e dalle crisi speculative dei mercati finanziari. Si tratta di un modo
per prendere tempo e decidere
quindi con calma gli investimenti di medio lungo termine
con maggiore consapevolezza
e minore emotività.
Di seguito, i lettori di F trovano un commento tecnico, con
dettagli sui rendimenti, i rischi, le tutele e gli aspetti distintivi, relativi ai principali
strumenti di impiego della liquidità: dai Bot e Ctz ai pronti
contro termine, dai bond bancari con scadenza massima
nei prossimi 24 mesi ai Buoni postali, dai conti di deposito
(vincolati e non) ai fondi monetari in euro, dai fondi monetari in valuta estera ai fondi
obbligazionari Paesi emergenti espressi in valuta locale.
BOT / CTZ
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
MANTENERE
CHI DEVE INVESTIRE
ACQUISTARE
SOLO I BOT
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CARATTERITICHE,
COSTI E TASSE:
LE SCHEDE
DI TITOLI, CONTI
E PRODOTTI FINANZIARI
- BOT
I Buoni Ordinari del Tesoro o Bot sono titoli di Stato della durata di tre, sei o dodici
mesi che hanno la particolarità di essere
emessi al di sotto del valore nominale e
di non corrispondere cedole. Il loro rendimento sarà pertanto dato dalla differenza
tra il valore nominale di rimborso (sempre
pari a 100) e il prezzo di sottoscrizione o di
acquisto sul mercato secondario.
la liquidità
STRUMENTO PER STRUMENTO
LE RACCOMANDAZIONI DI F
Per ognuno di essi sono indicate, in estrema sintesi, le
raccomandazioni
suggerite
sia per coloro che possiedano questi strumenti in portafoglio, sia per quanti invece
intendano investirvi: in questo modo, ogni investitore può
disporre di un quadro completo dell’offerta presente sul
mercato e su come utilizzarla al meglio. Proprio per que-
sto, infine, sono stati delineati tre profili tipo di investitori
(profilo conservativo, profilo
prudente e profilo dinamico),
caratterizzati da un portafoglio di partenza e da obiettivi
differenti: per ognuno di questi tre profili sono state indicate le mosse che l'investitore
deve compiere per adeguare il
proprio investimento finanziario alle sue effettive esigenze e
allo specifico grado di accettazione del rischio.
Il Bot annuale rendeva a giugno 2012 il 3,3% lordo (2,88% netto)
mentre il Ctz scadenza maggio 2014 rende il 4,36% lordo (3,8% netto). Si tratta di rendimenti inferiori ai picchi di novembre – dicembre 2011 ma pur sempre elevati. Sono titoli molto liquidi (e quindi
rivendibili in Borsa in qualsiasi momento, sebbene non a un prezzo
certo in quanto variabile in funzione dell’andamento dei mercati).
& prossimi 12 (nel caso dei Bot) o 24 mesi (nel caso dei Ctz) si possono mantenere in portafoglio entrambi tenendo tuttavia conto che
prima della scadenza la loro quotazione di mercato può subire perdite anche consistenti: tra agosto e settembre 2011, per esempio, i
Ctz persero in media oltre il 4% del loro valore.
Come si acquista
I Bot possono essere acquistati in asta o
sul mercato secondario attraverso il proprio intermediario, presso il quale occorre
avere aperto un dossier titoli. Hanno un taglio minimo di 1.000 euro
Per acquistare i BOT in asta è necessario
sottoscrivere (anche telefonicamente con
successiva regolarizzazione) l’ordine pres "# ecc.) entro il giorno che precede lo svolgimento dell’asta. Le date dei collocamenti
sono pubblicate sul sito Internet del ministero dell’Economia e resi noti con regolarità dalla stampa specializzata.
La sottoscrizione di Bot prevede l’addebito di commissioni in media comprese
tra il 2 e il 7 per mille a seconda della durata
dei titoli.
Dal giorno successivo all’asta i Bot vengono quotati, garantendo all’investitore una
facile liquidazione dell’investimento e un
prezzo di riferimento.
Per l’acquisto di Bot sul mercato secondario è necessario sottoscrivere un ordine di
acquisto presso l’intermediario. Il prezzo
dei Bot sul secondario comprende anche
gli interessi maturati dalla data di emissio$
La tassazione
I Bot sono tassati al 12,5%. L’aliquota è applicata già al momento dell’emissione.
33
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- CTZ
*+/;
titoli con scadenza a 18 o 24 mesi che come
i Bot non prevedono il pagamento di cedole e
hanno la caratteristica di essere emessi sotto
la pari con rimborso al valore nominale. Il loro
rendimento sarà pertanto dato dalla differenza
tra il valore nominale di rimborso (sempre pari
a 100) e il prezzo di sottoscrizione o di acquisto
sul mercato secondario.
Come si acquista
I Ctz possono essere acquistati prenotando le
nuove emissioni presso gli intermediari (entro
il giorno prima dell’asta), oppure sul mercato
secondario dopo l’emissione. Uno stesso Ctz
può essere emesso in più tranche.
Il prezzo dei Ctz acquistati sul secondario comprende anche gli interessi maturati dall’emissione.
La tassazione
Sui Ctz si calcola un’imposta sostitutiva del
12,5% sullo scarto di emissione che viene dedotta al momento del rimborso o della vendita.
- PRONTI CONTRO TERMINE
Le operazioni di pronti contro termine prevedono la vendita di titoli (di qualsiasi natura) alla
clientela da parte delle banche e il riacquisto
futuro di tali titoli da parte degli stessi istituti di
credito. Il riacquisto avviene a un prezzo maggiorato che comprende l’interesse per il cliente. I pronti contro termine non sono coperti dal
Fondo interbancario di tutela dei depositi.
Come si acquista
I Pct possono essere acquistati in tutte le ban tratto siglato. Nessun pronti contro termine è
uguale a un altro. Ogni cliente può infatti negoziare tutte le voci del contratto, dal rendimento
alle commissioni, al momento dell’adesione
al contratto.
La tassazione
<
pari al 20%.
- OBBLIGAZIONI BANCARIE
Le obbligazioni bancarie sono titoli obbligazionarie emesse da aziende di credito. Tali titoli
34
PRONTI
CONTRO TERMINE
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
CHI DEVE INVESTIRE
MANTENERE
EVITARE
(obbligatorio)
Chi sottoscrivere i pronti contro termine presta il capitale alla banca
(pronti) con l’impegno che l’istituto di credito lo restituisca entro un
tempo prestabilito,di norma da un mese a un un anno (a termine), con
<=>@J>YJ
la stessa che si applica sugli interessi dei conti correnti e dei depositi bancari, e ha azzerato uno dei pochi vantaggi competitivi di cui
godevano. È rimasto invece un punto critico caratteristico dei pronti
termine (e, peraltro, molto insidioso in questa fase) e cioè che chi sot
$
;[
un aspetto tanto più spinoso quanto più lunga è la durata. Un altro
aspetto importante da ricordare riguarda poi il Fondo Interbancario di
Tutela dei Depositi, che non tutela i contratti di pronti contro termine
anche quando questi sono collegati a un conto corrente o a un deposito bancario. Per tutte queste ragioni, i pronti termine non rappresentano in questo momento un piatto forte nell’offerta degli istituti di credito
che preferiscono spingere di più le obbligazioni e i conti di deposito.
BUONI
POSTALI
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
CHI DEVE INVESTIRE
MANTENERE
ATTENDERE
La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è l’emittente del risparmio
postale, Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale,
collocati da Poste Italiane attraverso gli oltre 14 mila sportelli
dislocati su tutto il territorio nazionale. Il Risparmio postale è una
forma di risparmio tra le più amate dalle famiglie italiane anche
perché semplice: per aprire o chiudere un Libretto di risparmio
postale e per sottoscrivere o rimborsare un Buono fruttifero po # $ * Libretti e i Buoni postali sono garantiti dallo Stato, come i Bot, i
Cct e i Btp e, tra i vantaggi più apprezzati, c’è quello di assicurare
in qualsiasi momento la restituzione del capitale e degli eventuali
interessi maturati. Per quanto riguarda invece gli interessi offerti
a 12, 18 e 24 mesi, i Buoni Ordinari e i Buoni Fruttiferi Postali
(18 mesi e 2 anni plus) garantiscono guadagni netti inferiori agli
omologhi Bot, Ctz e Btp i quali, però, nel caso di liquidazione
prima della scadenza, potrebbero non garantire l’intero capitale
iniziale investito in quanto il prezzo di Borsa potrebbe essere
inferiore a quello nominale.
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CONTI DI DEPOSITO
NON VINCOLATI
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
MANTENERE
CHI DEVE INVESTIRE
ACQUISTARE
possono assumere le forme più diverse:
#
indicizzate, strutturate, di breve o di lunga
durata. Le uniche ammesse di diritto alla
quotazione sono quelle emesse da banche
che hanno azioni quotate in Borsa.
(se non si hanno già esposizioni)
Come si acquistano
Offrono rendimenti competitivi rispetto agli altri strumenti del mercato monetario e, inoltre, le somme depositate possono essere
impiegate immediatamente per investimenti a medio lungo termine oppure per esigenze personali e familiari. Per contro, il tasso
\#$
tagliato, in qualsiasi momento.
Occorre poi distinguere tra le offerte promozionali (di durata limi
";#*sario essere titolari di un conto corrente bancario tradizionale. Incrociando tutte le varie voci pro e contro, chi ha somme depositate
in conti di deposito li può mantenere (in particolare se oggetto di
generose offerte promozionali) mentre per chi ha somme da investire li può acquistare soltanto se la disponibilità liquida è tutta impiegata in Bot, Buoni postali, bond bancari e conti correnti bancari
tradizionali.
BOND BANCARI
ENTRO I 24 MESI
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
CHI DEVE INVESTIRE
MANTENERE
EVITARE
(vendere se il prezzo supera quello di acquisto)
<##;#ziari più diffusi. In base all’ultima rilevazione della Banca d’Italia (31
dicembre 2011), i titoli a medio lungo termine di origine bancaria detenuti dalle famiglie italiane ammontavano a 373,6 miliardi di euro,
pari al 10% circa di tutte le attività in portafoglio. Per quanto riguar#>]ni, occorre sottolineare che essi offrono spesso, in particolare alla
loro emissione allo sportello, rendimenti inferiori o in linea a quelli
di Stato di pari scadenza. Anche nei casi in cui i rendimenti fossero
superiori ai titoli di Stato, la liquidità, ovvero gli scambi sul mercato
secondario (per quei bond bancari che sono quotati in Borsa) sono
molto inferiori a un qualunque Bot, Btz o Btp con scadenza entro il
2014. Ancora peggio per le obbligazioni bancarie non quotate. Ne
deriva che i bond bancari con scadenza entro i 24 mesi non sono
interessanti per l’investitore mentre chi li detiene in portafoglio può
$ ;[ ;; $ quanto perderebbe in conto capitale dal disinvestimento anticipato.
I bond bancari possono essere acquistati
allo sportello bancario. Per l’acquisto è previsto il pagamento di commissioni variabili.
La tassazione
& ##; #carie scontano una penalizzazione nei
confronti dei titoli di Stato. I bond bancari
sono infatti tassati al 20% contro il 12,5% di
Bot e Ctz.
- BUONI POSTALI
I Buoni fruttiferi postali sono emessi dalla
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e prevedono un tasso di interesse crescente nel corso degli anni. Il tasso di interesse è stabilito
dal ministero del Tesoro e dall’Ente Poste
Italiane. Prevedono la possibilità di rimborso anticipato con restituzione del capitale
investito e degli interessi maturati (se sono
trascorsi almeno sei mesi). I Buoni sono garantiti dallo Stato.
Come si acquista
I Buoni fruttiferi postali possono essere acquistati in Posta.
La tassazione
Fiscalmente i Buoni postali sono equiparati
ai titoli di Stato e sono tassati con un’aliquota del 12,5%.
- CONTI DEPOSITO VINCOLATI
I conti deposito vincolati sono strumenti
per la gestione della liquidità di nuova generazione offerti online la cui caratteristica
distintiva è l’immobilizzazione della somma
depositata per un periodo di tempo prede * un normale conto corrente, al quale non si
sostituisce nell’effettuazione delle normali
operazioni bancarie. Il conto è coperto dal
Fondo interbancario di tutela dei depositi.
35
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Come si acquista
I conti deposito vincolati possono essere
sottoscritti solo online.
La tassazione
Per il 2012 sui conti di deposito vincolati
si pagherà un’imposta di bollo dello 0,10%
con un minimo di 34,20 euro e un massimo
di 1.200 euro, mentre per il 2013 l’aliquota
salirà allo 0,15%, senza la previsione di limiti massimi. L’imposta sugli interessi maturati è pari al 20%.
- CONTI DEPOSITO
NON VINCOLATI
I conti deposito nella versione non vincolata sono conti che garantiscono un elevato
rendimento senza obblighi di immobilizzazione delle somme depositate. Usualmente
consentono di eseguire solo un limitato
numero di operazioni bancarie. Sono coperti dal Fondo interbancario di tutela dei
depositi.
CONTI DI DEPOSITO
VINCOLATI
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
CHI DEVE INVESTIRE
VENDERE
EVITARE
(se è possibile e senza penalità)
Il sottoscrittore che opta per il conto di deposito vincolato punta
a un rendimento più alto rispetto a quello del deposito non vincolato. Inoltre, i rendimenti offerti dai conti vincolati si collocano ai
livelli più alti tra tutti quelli esposti dai diversi strumenti monetari
disponibili sul mercato.
^ ;"
che potrebbe rappresentare un problema non indifferente nel caso
;
"tiva corsa agli sportelli bancari per prelevare i depositi).
Senza tuttavia essere così drammatici, il vincolo non consente in
ogni caso di cogliere eventuali opportunità di investimento a me
;_
scenari da panic selling come avvenuto nell’estate 2011.
Come si acquistano
I conti deposito possono essere sottoscritti sul web per le banche online oppure allo
sportello per le banche tradizionali che
hanno già previsto tale strumento all’interno della loro offerta.
La tassazione
Dal primo gennaio ai conti deposito viene
applicata un’aliquota dello 0,1% annuo per
tutto il 2012 (minimo di 34,20 euro e massimo 1.200 euro) e dello 0,15% annuo dal
2013 (senza alcun tetto massimo).
- FONDI DI LIQUIDITA’
I fondi di liquidità sono fondi comuni d'investimento specializzati nell'investire la totalità del portafoglio in obbligazioni e titoli
liquidi, come Bot o titoli di Stato con una
breve vita residua, o bond societari a breve
scadenza. I fondi di liquidità non possono
investire in azioni.
Come si acquistano
I fondi liquidità, come gli altri fondi comuni,
possono essere acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una piattaforma di home banking, oppure tramite
la piattaforma web di una Sim specializzata
36
FONDI MONETARI
IN VALUTA ESTERA
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
INCREMENTARE
CHI DEVE INVESTIRE
ACQUISTARE
Oltre ai fondi monetari in euro, sul mercato sono disponibili diversi fondi monetari specializzati in titoli espressi in valute estere.
Prodotti del risparmio gestito che hanno permesso, negli ultimi 12
mesi, di ottenere risultati molto interessanti grazie proprio alla rivalutazione delle altre divise rispetto all’euro (oppure, se preferite,
a seguito della svalutazione della moneta unica europea rispetto
alle principali valute estere). Negli ultimi 12 mesi, i monetari area
dollaro hanno fruttato in media il 15% circa, i monetari area sterlina inglese il 9%, i monetari dollaro canadese il 9,8%, i monetari
dollaro australiano il 9,5%, i monetari corona norvegese il 5,6%:
più contenute le rivalutazioni dei monetari franchi svizzeri (1,2%)
e dei monetari corone svedesi (1,6%). Ma attenzione, perché questi sono i rendimenti del passato mentre per i prossimi 6-12 mesi
tutto dipende dal comportamento dell’euro e, a sua volta, dall’evoluzione della crisi dell’Eurozona: per chi teme un prolungarsi di
questa crisi il consiglio è di incrementare per chi li ha già o di acquistare questi fondi se non ha ancora preso posizione su di essi.
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FONDI MONETARI
IN EURO
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
MANTENERE
CHI DEVE INVESTIRE
ACQUISTARE
Il maggior pregio dei fondi monetari dell’area euro è che garan@YY=YYY
;
portafoglio su tutta la gamma di strumenti monetari espressi in
euro: non soltanto titoli di Stato italiani ma anche governativi tedeschi e francesi, obbligazioni bancarie anche della zona euro, pct,
Inoltre, come per tutti i fondi comuni d’investimento, la Banca depositaria garantisce la massima separatezza tra il patrimonio del
fondo e quello della società di gestione o della banca a cui fa capo
l’Sgr, mettendo quindi al sicuro l’investitore dal fallimento della
banca che distribuisce il fondo. Per contro i costi totali annui (Ter,
total expense ratio) ammontano a circa lo 0,60% (e in alcuni casi
Y|J[
sottoscrittore.
FONDI OBBLIGAZIONARI
EMERGENTI IN VALUTA
CHI LI HA IN PORTAFOGLIO
INCREMENTARE
CHI DEVE INVESTIRE
ACQUISTARE
nel collocamento multibrand.
La tassazione
I fondi di liquidità sono tassati al 12,5% se
investono in titoli di Stato, o al 20% se il
portafoglio comprende anche titoli obbligazionario bancari e societari.
- FONDI MONETARI IN VALUTA
I fondi di liquidità sono divisi in classi in
funzione della valuta di emissione dei titoli
presenti in portafoglio. Esistono quindi tre
tipologie di fondi monetari in valuta: fondi
di liquidità area dollaro; fondi di liquidità
area yen; fondi di liquidità altre valute. Rispetto a un normale fondo di liquidità (area
euro), tali fondi possono risentire del rischio di cambio: se la valuta di riferimento
del fondo si svaluta il rendimento del fondo
può diminuire e viceversa.
Come si acquistano
I fondi monetari in valuta possono essere
acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una piattaforma di home
banking, oppure tramite la piattaforma web
di una Sim specializzata nel collocamento
multibrand.
La tassazione
Aliquota del 20% sul "realizzato" ossia sui
guadagni in conto capitale e sui proventi
generati nel corso dell'anno.
&$
fondi monetari area euro ma anche a quello dei monetari in valuta
estera. Questo perché oltre al fattore valutario c’è da tenere conto
$ "
corporate bond) dei paesi in via di sviluppo: quindi ogni movimento dei tassi di interesse di questi stati si ripercuote sul prezzo dei
titoli aumentandone la volatilità nel tempo.
Per evitare, o almeno ridurre al massimo, quest’ultimo inconveniente è possibile selezionare fondi come il comparto BlackRock
BGF Local Emerging Market Short Duration bond fund la cui espo;
x#veste almeno il 70% del patrimonio in valori mobiliari a reddito
periore a due anni. Questi fondi, sono particolarmente adatti soprattutto per chi teme un prolungarsi della crisi dell’Eurozona e ha
già in portafoglio fondi monetari in valuta estera.
- FONDI OBBLIGAZIONARI
PAESI EMERGENTI
IN VALUTA LOCALE
I fondi obbligazionari in valuta locale di
Paesi emergenti permettono di investire in
so dei Paesi in via di sviluppo e sulle loro
valute locali. Consentono quindi di avvantaggiarsi del miglioramento della qualità
; ^ # rendimenti relativamente elevati a fronte di
tassi di crescita sostenuti e bilanci statali
in salute. Tali fondi risentono del rischio di
cambio: se la valuta di riferimento del fondo si svaluta il rendimento del fondo può
diminuire e viceversa.
Come si acquistano
I fondi obbligazionari in valuta locale di Pa-
37
HOME | COPERTINA
esi emergenti possono essere acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una
piattaforma di home banking, oppure tramite la
piattaforma web di una Sim specializzata nel
collocamento multibrand.
La tassazione
L’aliquota del 20% sul "realizzato" ossia sui
guadagni in conto capitale e sui proventi generati nel corso dell'anno.
TRE PROFILI
DI INVESTITORE
]
^ 4 $ posizione attuale del portafoglio e sono indicate le raccomandazioni per
CONSERVATIVO
L’
investitore detiene attualmente in portafoglio il 100% di titoli in euro di soli
emittenti italiani: Bot, Ctz, Btp, bond bancari e conti di deposito. Il suo portafoglio
è eccessivamente esposto al rischio Paese e sebbene nessuno si auguri che l'Italia
{>'"
la raccomandazione operativa: puntare soprattutto su fondi monetari in valuta estera e, in
seconda battuta, su fondi di liquidità euro alleggerendo le posizioni in Btp, bond bancari e
conti di deposito. Opportuno evitare, se possibile, i conti di deposito vincolati (se sono stati
sottoscritti, meglio non rinnovarli alla scadenza).
PRUDENTE
Q
uest’altra tipologia di investitore, invece, dispone nel proprio portafoglio il 100%
di titoli in euro, di cui un 10% di titoli di Stato tedeschi a 2 anni e un altro 10% di
˜ˆ‡“'%"
>
esposto al rischio della zona euro. Il consiglio che ne deriva è quello di puntare soprattutto
su fondi monetari in valuta estera
capacità dei fondi denominati in divise estere per ammortizzare le eventuali nuove perdite
di valore della moneta unica. In chiave tattica questo investitore potrebbe procedere con
investimenti frazionati (per esempio del 5%) per quattro volte nei prossimi mesi per arrivare
˜ˆ™ˆ‰'
DINAMICO
I
">
>’ˆ‰
ˆ‰"‡ˆ‰"‡ˆ‰"š
e un 20% da azioni (10% Italia e area euro e 10% Wall Street). L’esposizione valutaria
>—ˆ‰™ˆ‰'`
raccomandazione è puntare soprattutto sui fondi obbligazionari Paesi emergenti in valuta
locale"
'%
battuta, l’investitore dovrebbe prendere in considerazione i fondi monetari in valuta estera
""'
38
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ANALISI DI F SUI FONDI BILANCIATI E FLESSIBILI
Obiettivo performance
ma a rischio controllato
Quali strumenti hanno ottenuto i risultati più positivi con il miglior rapporto rischio/rendimento.
I gestori spiegano strategie, metodi di investimento e tecniche per limitare al massimo i pericoli
Le principali armi
dei gestori
di fondi & sicav
per domare i rischi
Fissare obiettivi di volatilità
massima in modo da fornire
al sottoscrittore un'indicazione
precisa di quanto sarà pericoloso
possedere quel fondo durante le
tempeste dei mercati
Aff iancare al team di gestione
il team di risk management,
cioè gli specialisti che controllano
come si sta muovendo la
rischiosità di tutti i titoli in
portafoglio
Š
n unico prodotto capace di custodire tutti
i risparmi della famiglie e, al contempo, in
grado di affrontare le
acque tempestose dei
questi tempi. Non è un desiderio ir} % "menti negativi degli indici di Borsa e
""
'È quanto emerge da un’analisi esclusiva
condotta da F su 792 fondi comuni
!—˜˜
rendimenti a due anni con la volatiliYY'
”
i fondi, in ciascuna delle due categorie esaminate, con il miglior rappor ^
!' Š tro imposto all’analisi è stato quello
-
Puntare a una diversif icazione del
rischio di portafolgio includendo
anche le materie prime oltre che
le azioni e le obbligazioni
Correggere le allocazioni
di portafoglio in base alle
aspettative del team di gestione
e degli analisti della casa, per
aggiungere valore ed integrare il
risultato dei processi quantitativi
39
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ANDREA BIANCO
Gestore del Prima Star Market
Neutral Europe di Anima
„<“"“‡‰
e non soltanto ottime sotto l’aspetto
'
% nell’ordine i comparti Invesco Funds
Lux-A Invesco Balanced Risk Allocation, Raiffeisen Int.-I 337 Strategic Allocation Master e Ubs{
AM-B Strategy Fund Balanced. Il
% ˜“"—‘‰
Y—"’˜‰
˜"–ˆ—}>Y
tanto più il valore è alto tanto mag
>'%£feisen Int.-I 337 Strategic Allocation
„
¤˜™"’‰ Y’"™‰ ˜"‡‘ Š { X„_ !
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Y"™‰˜"™˜—'
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invece, Invesco Funds Lux-C Inve { X £ •
mostra un rendimento a due anni del
‡“"‡’‰" Y ‘"˜‰ ˜"™‡“" Arca Sgr
!£X™gistrato una performance a due anni
’"‡’‰"Y˜"’‡‰
˜"‡–%
%_ X'%
„¡ $ ˜“ –"‘ˆ‰" Y™"“‘‰˜"‡—˜'
COME HANNO OTTENUTO
LE PERFORMANCE
"Il fondo, nonostante le tensioni sui
mercati degli ultimi due anni - argomenta Andrea Bianco, gestore del
Prima Star Market Neutral Europe
X  Y"
` ti e dall’altro da un’elevata solidità
li aumenti dei dividendi futuri". La
performance positiva del comparto
Raiffeisen 337 - Strategic Allocation
Master, specialmente negli ultimi
I MIGLIORI FONDI BILANCIATI A DUE ANNI
NOME DEL COMPARTO
Invesco Funds Lux-A Invesco
Balanced Risk Allocation
Raiffeisen Int.-I 337 Strategic Allocation Master
Ubs Global AM-B Strategy Fund Balanced
Nordea Sicav-BI Stable Return Fund
Julius Baer-B Mco Strategy Income
World Invest Sicav-Absolute Return
Julius Baer-B Mco Strategy Balanced
]
j\\w]{]4W]
Julius Baer-B Mco Strategy Income
Carmignac Gestion-Euro Patrimoine
Vega AM-Equilibrato
Julius Baer-E Mco Strategy Balanced
Polaris Investment S.A.-Geo Global Balanced
Danske Invest.-K Invest Neutral
Julius Baer-B Mco Strategy Growth
Sarasin Inv.Fund Sicav-Structured Return
Jpm Investment Funds-C Jpm Global Income
Vega AM-Dinamico
Ubs Global AM-B Strategy Fund Yield
Polaris Investment S.A.-Geo Global Balanced III
Threadneedle Lux Funds-AU
Global Asset Allocation
Julius Baer-B Mco Strategy Balanced
Pimco G.I.S.-E Global Multi Asset Fund Hedged
]
j\\w]{]4W]
MFS Meridian Funds-A1 Global Conservative
Mfs International Ltd-A1 Global Balanced
Sarasin Inv.Fund Sicav-A GlobSar IIID
Invesco Funds Lux-C Invesco
Capital Shield 90 Fund
Julius Baer-E Mco Strategy Balanced
RAIFFEISEN 337 STRATEGIC ALLOCATION MASTER
Julius Baer-B Mco Strategy Growth Acc EUR
130
125
120
115
110
105
100
95
Mag ‘10
Lombard Odier D.Hentsch-P
Selection Conservative
Raiffeisen 337 fund
indice fondi bilanciati
indice fondi flessibili
Invesco Funds Lux-A Invesco
Asia Balanced Hedged
Ing (L)-P Patrimonial Balanced
Franklin Templeton-I Franklin Income
Ubs Global AM-B Strategy Fund Growth
Lombard Odier D.Hentsch-S Selection Balanced
Nov
Mag ‘11
Nov
Mag ‘12
Fonte: ELABORAZIONE F
40
Indice Mts Ctz
*Deviazione standard a due anni
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A RISCHIO CONTROLLATO
ISIN
1 ANNO
2 ANNI
DEV. STAND SHARPE
RATIO
2 ANNI*
LU0482498176
8,69% 24,75% 7,82% 2,907
AT0000A090G0
9,84% 23,86% 8,36% 2,615
LU0049785289
-0,41% 16,80% 6,36% 2,327
LU0351545230
5,07% 13,11% 4,82% 2,302
LU0099840034
4,67% 10,38% 4,18% 2,007
LU0028583804
9,73% 12,42% 5,21% 2,000
LU0047988216
2,87% 20,32% 9,30% 1,971
LU0513837616
-1,99% 31,84% 15,31% 1,949
LU0099839291
3,78% 19,81% 9,24% 1,926
FR0010149179
9,59% 16,32% 7,72% 1,856
IT0003595193
9,66% 10,32% 4,49% 1,852
LU0150365327
2,12% 18,59% 9,30% 1,784
LU0314270025
3,50% 10,56% 4,82% 1,777
FI0008804109
2,39% 4,90%
LU0108178970
1,12% 19,52% 10,41% 1,683
LU0288930356
12,76% 11,55% 5,93% 1,610
LU0395796690
-0,61% 14,57% 7,82% 1,608
IT0003595227
7,81% 11,82% 6,24% 1,572
LU0033035865
1,90% 18,12% 10,69% 1,507
LU0314271346
2,82% 9,29%
LU0061474705
8,28% 13,55% 8,15% 1,418
LU0099841354
3,08% 11,67% 7,07% 1,368
1,68% 1,728
5,09% 1,432
IE00B3WGRM79 0,04% 16,93% 11,13% 1,341
LU0513837707
-3,37% 13,43% 8,78% 1,301
LU0337786437
12,11% 12,59% 8,64% 1,225
LU0219418836
12,41% 14,98% 10,80% 1,202
LU0058890657
-1,64% 14,65% 11,02% 1,148
LU0166421858
0,43% 7,05%
LU0150369311
2,32% 10,03% 7,07% 1,135
LU0108179945
1,90% 13,46% 10,12% 1,131
LU0470793810
3,13% 16,40% 12,74% 1,130
LU0482498259
-4,37% 14,74% 11,43% 1,115
LU0119195963
4,92% 9,36%
LU0195951883
11,81% 15,77% 12,93% 1,065
LU0033034892
-2,62% 15,08% 12,52% 1,045
LU0746858207
0,93% 14,69% 12,19% 1,041
2,63% 4,41%
4,42% 1,143
6,75% 1,090
2,31% 1,039
che si adatta
a tutti i terreni
]w‚
ƒ
$
'
che, attraverso una logica multi-asset,
ricorre a una gestione attiva del ciclo
congiunturale. Il fondo, infatti, è composto
da quattro sotto-portafogli di scenario,
ognuno dei quali orientato a una fase
del ciclo (ripresa, boom, rallentamento e
recessione) e composto da asset class
differenti. In base alle valutazioni interne
MICHELE GAMBERA
della situazione economica espresse
Gestore di Ubs ALL Rounder
dal team di gestione Ubs, si sovrappesa
il sotto-portafoglio più probabile e
sottopesa quello meno probabile. L’obiettivo è di ottenere un portafoglio
sistematicamente bilanciato in grado di stabilizzare i rendimenti nelle varie
fasi del ciclo economico e ridurre il rischio complessivo. "Benché non ci sia
un benchmark esplicito, questo fondo è un bilanciato prudente, per cui nel
lungo periodo ci attendiamo una volatilità generalmente simile a quella di
un portafoglio 40% azionario e 60% obbligazionario", dichiara a F Michele
Gambera, gestore del fondo Ubs All-Rounder. Gambera spiega anche com’è
articolato attualmente il portafoglio: "Attualmente sovrappesiamo il portafoglio
“boom” (40%) e sottopesiamo quello “recessione” (10%) in quanto gli indicatori
economici previsionali dell’OCSE rimangono discreti per l’economia globale,
nonostante la crisi a livello europeo. Il livello di valutazione delle azioni e le
condizioni di politica monetaria accomodante sostengono questa scelta. Capita
non si muovano in tandem e al momento l’incertezza politica in Europa e
la paura di contagio hanno avviato una nuova fase di avversione al rischio.
\
$
"
]†‡$
composto da azioni di settori quali Tecnologia e Telecom; azioni ed obbligazioni
dei Paesi emergenti; materie prime. Abbiamo riscontrato, in un’analisi storica,
che generalmente questo tipo di investimenti ha un rendimento superiore nelle
fasi di boom, cioè nei contesti economici in cui l’economia cresce ma in modo
sbilanciato, in quanto comunque persistono dei problemi: in molti casi nel
passato, mancanza di lavoro specializzato o di materie prime, mentre nel caso
attuale ci sono problemi nel settore del credito e possibili crisi monetarie".
‡˜^‡’=}œ%
- spiega Peter Schlagbauer, gestore multi asset strategies di Raiffeisen Capital Management - una
so i titoli di Stato con rating AAA.
In secondo luogo, le nostre decisio } Y˜ˆ‡‡\-
toli australiani (con copertura del
Š ˜ˆ‡‡\ ˜ˆ‡‡\ ˜ˆ‡˜œ' Federico Mosca responsa¡
X
} œ” 41
HOME | COPERTINA
I MIGLIORI FONDI FLESSIBILI A DUE ANNI A RISCHIO CONTROLLATO
NOME DEL COMPARTO
Invesco Funds Lux-C Invesco
Global Absolute Return Fund
Arca Sgr Spa-Rendimento Assoluto T3
Insight Investment-B Abs.Insight Emerging Market Debt
Amundi Sgr-Amundi Eureka Usa 2015
Anima Prima Funds Plc-I Prima Star Market Neutral Europe
Brevan Howard IF II-B Macro Fx Fund Hedge
Amundi Sgr-Amundi Eureka Dragon
Arca Sgr Spa-Rendimento Assoluto T5
Oyster Funds Banque Syz-Credit Opportunities 2
Pictet Funds Lux-I Absolute Return Global Conservative
Credit Suisse A.M.-I Relative Return Engineered
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2035
Euromobiliare Int.Fund-B TR Flex 5
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2017
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2018
Axa World Funds-I Frm Optimal Income
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2019
Amundi AM-ME Volatility Euro Equities
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2020
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2022
Barclays Bank Plc-A Barclays Dynamic Tracker
M&G Int.Inv.Lim.Italia-C Global Dividend
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2021
Ubs Global AM-P Key Selection Sicav Global Allocation
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2023
4ƒ
=‹w\]‚
j#
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2016
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2025
Threadneedle-1 TIF Monthly Extra Income Fund Net
Corner Banca S.A.-Income
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2015
Pictet Funds Lux-P Piclife
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2027
Agora Invest Sgr Spa-Valore Protetto
Ing Direct-P Borsa Protetta Arancio Agosto
Pimco G.I.S.-Inst Stocks Plus Fund
W
\
ƒ
=w=4\
'Œ&
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2032
Ubs Global AM-P Key Sel.Sicav Absolute Ret.Medium
Ubs Global AM-P Key Sel.Sicav Absolute Ret.Plus
Invesco Funds Lux-A Invesco Pan Eur.High Income Fund
‘Œƒ
’
&Œw#
Agora Invest Sgr Spa-Flex
BNY Mellon-A Global Real Return
Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2024
Brevan Howard IF II-ED Macro Fx Fund Hedge
Brevan Howard IF II-L Macro Fx Fund Hedge
Indice Mts Ctz
*Deviazione standard a due anni
42
ISIN
1 ANNO
2 NNI
DEV. STAND
2 ANNI*
SHARPE
RATIO
LU0334858080
5,15%
14,18%
5,26%
2,314
IT0003956197
IE00B1HL8W03
IT0004576408
IE00B3ZTK792
LU0456711786
IT0004406457
IT0003956239
LU0435360283
LU0309034717
LU0230912163
LU0111809579
LU0284573911
LU0111805825
LU0111806476
LU0184635471
LU0111806559
LU0329449069
LU0111806633
LU0111807102
MT0000073784
GB00B39R2W84
LU0111806989
LU0197216715
LU0111807797
LU0247079386
LU0111805742
LU0111808092
GB0008370826
CH0008662253
LU0111805585
LU0135488467
LU0111808332
IT0003162465
LU0362138090
IE0002459539
IE00B3SXP731
LU0111809066
LU0218832631
LU0218834090
LU0243957239
LU0178555495
IT0003162440
IE00B4Z6HC18
LU0111807870
LU0456712917
LU0432417532
3,10%
1,83%
4,44%
4,07%
11,77%
5,18%
2,57%
1,84%
2,19%
8,33%
13,91%
-1,19%
6,36%
7,06%
-3,65%
7,24%
8,46%
7,57%
8,51%
10,60%
7,88%
7,55%
-5,16%
8,30%
1,09%
6,06%
8,70%
5,06%
-1,28%
5,84%
3,49%
8,87%
5,36%
3,28%
14,31%
0,26%
9,26%
3,48%
4,85%
-0,37%
-2,16%
7,93%
0,05%
6,71%
10,46%
2,69%
2,63%
8,18%
9,50%
15,44%
7,24%
40,18%
11,40%
10,80%
7,07%
6,83%
8,45%
19,66%
17,54%
7,81%
8,62%
12,85%
9,52%
7,66%
10,10%
11,68%
18,72%
24,12%
10,44%
21,69%
11,69%
9,28%
6,61%
12,66%
18,85%
12,93%
5,64%
16,42%
13,16%
7,72%
9,08%
26,09%
6,64%
13,60%
17,13%
17,58%
12,74%
15,87%
7,75%
9,08%
10,06%
14,30%
8,75%
4,41%
2,81%
3,45%
7,31%
2,88%
21,78%
5,44%
5,24%
3,09%
2,97%
3,99%
10,95%
10,43%
3,92%
4,51%
7,45%
5,16%
3,94%
5,65%
6,78%
11,86%
15,94%
6,15%
14,45%
7,12%
5,42%
3,47%
8,13%
13,02%
8,47%
2,86%
11,36%
8,80%
4,54%
5,83%
20,58%
4,02%
10,06%
13,15%
13,56%
9,48%
12,77%
5,30%
6,57%
7,52%
11,58%
6,35%
2,31%
2,196
2,172
1,838
1,822
1,753
1,727
1,678
1,643
1,626
1,618
1,614
1,489
1,484
1,466
1,457
1,456
1,438
1,432
1,428
1,409
1,387
1,373
1,363
1,361
1,343
1,328
1,310
1,294
1,290
1,275
1,269
1,269
1,260
1,214
1,170
1,154
1,153
1,150
1,149
1,133
1,086
1,085
1,077
1,072
1,062
1,062
1,039
COPERTINA | HOME
X
<`"X£X™X£X‘"
implica un alto turnover delle posi"
associato alle nostre visioni di mer"
'`
> " }>
' ” risultati superiori rispetto a quelli,
comunque positivi, delle nostre strategia quantitative. Solo per citarne
}˜ˆ‡ˆ to dopo l’acuirsi della crisi greca nel
'
@ ˜ˆ‡‡ "
nell’ultimo trimestre, tramite scel"la volatilità dei mercati causata dalla
œ'
I FONDI A RISCHIO CONTROLLATO
„[
"Il comparto Invesco Balanced-Risk
X •  Scott
Wolle, gestore di Invesco Balanced-Risk Allocation Fund - si foca " > š > -
SCOTT WOLLE
Gestore di Invesco Balanced-Risk
Allocation Fund
}"! ' ” Y
'@
" "" š" Y '%
disposto diversi accorgimenti per li
}
‡Y
"
\ ˜ -
ARCA RENDIMENTO ASSOLUTO
111
109
107
105
103
101
99
97
95
Mag ‘10
Arca rendimento assoluto 3
indice fondi bilanciati
indice fondi flessibili
Nov
Mag ‘11
Nov
Mag ‘12
Fonte: ELABORAZIONE F
nando opportunamente i vari tito j_ y}
" li di Stato è ottenuta investendo nei
\™
prospettive di crescita". Più o meno,
!
£}œ%
Raiffeisen 337 - Strategic Allocation
„
" '
Il fondo è gestito attivamente con l'o œ'
_X
ni assoluti positivi indipendentemen " stendo in strumenti esclusivamente
Y'
` " " vi d’investimento dei fondi Arca,
come racconta a F Mosca di Arca
} œX < `" X £mento Assoluto t3 e Arca RendimenX‘
vo di produrre risultati positivi superiori a quelli prodotti da investimenti in strumenti di liquidità risk-free,
' !
" = agli investimenti sia completamente
diverso. Noi preferiamo parlare piut
}
Y
Y "¡
'Š}
legati, in misura rilevante, a quelli di
¡"="
Y "'
!
43
HOME | COPERTINA
ARCA RENDIMENTO ASSOLUTO 5 DATI IN XXXXXXXX
egual misura attraverso le macro asset class presenti nel portafoglio del
fondo. In tal modo il team di gestione riesce a produrre un’ampia diver " œ'
Arca rendimento assoluto 5
indice fondi bilanciati
indice fondi flessibili
120
115
110
105
100
95
Mag ‘10
Nov
Mag ‘11
Nov
Mag ‘12
Fonte: ELABORAZIONE F
Y" '¦˜ˆˆ‘
e sviluppo per conseguire il ritorno
assoluto e ormai possiamo conclude}‡
Y
\˜
tative, per aggiungere valore e integrare il risultato dei processi quanti\™
¡
alle attività di portfolio management
tivamente. Il risultato è una gestione
sione dinamica ci consente di diver PETER SCHLAGBAUER
Gestore multiasset strategies
di Raiffeisen Capital Management
44
œ'
GLI OBIETTIVI DI RISCHIO
E DI RENDIMENTO
„ X }œ
>
espresso in termini di Value at Risk
––‰'`X<
>‡‰"X™
>™‰"X‘
>‰'
X
dei target di extra-rendimento rispet „! _Œ} X
<`
>tati superiori all’indice MTS BOT,
per Arca t3 il target è di un extra-renˆ"‘ˆ‰"
X‘
>›‡"‘ˆ‰œ'
Il fondo Prima Star Market Neutral
to di riferimento in termini di rendi™“‰"Y›‘
per cento. Mentre i fondi Raiffeisen,
!
" œ Y‡ˆ‰
su un ciclo di mercato di circa cinque
' ” " "Y
" >
al centro del nostro processo d'investimento. In altre parole adottiamo
j¡ šœ" DOVE PUNTANO ORA I GESTORI
Attualmente il portafoglio del comparto Raiffeisen 337 - Strategic Allocation Master è composto per circa il
˜‰"‡‡‰
’–‰
}
asset class viene assunta attraverso
l’investimento in fondi, future e singoli strumenti di investimento e, tra"=‡ˆˆ‰
'œ!
governative ci concentriamo sui titoli con rating più elevato e sui titoli
"
' X
š
dei mercati emergenti. Recentemen emergenti e verso i future sul Bund.
” glio mira a mantenere una volatilità
—‰' ~
mento più cauto riguardo il target di
œ"!
£_X" jy fondo Prima Star Market Neutral Europe presenta ancora un sovrappeso
li e delle tecnologie, in quanto cre
li dei lavoratori nei paesi emergenti
Y ' œ` lanciare questa scelta, il fondo risulta in sottopeso nei comparti materie
}""
-
COPERTINA | HOME
PRIMA STAR MARKET NEUTRAL EUROPE DATI IN XXXXXXXX
109
107
105
103
101
99
97
95
Mag ‘10
Prima Star Market Neutral Europe
indice fondi bilanciati
indice fondi flessibili
Nov
Mag ‘11
Nov
Mag ‘12
Fonte: ELABORAZIONE F
ti nei paesi emergenti in questi am" la Cina, cominceranno a essere più
crescita ottenuti negli anni precedenti. Invece, in merito alla parte difensiva, il portafoglio è in sovrappeso
}>K
il primo rappresenti un comparto glo in crescita", rivela Bianco.
„ X " " come il portafoglio dei fondi Arca a
} œX ¡
_ š" (principalmente dollaro americano
š" " commodities. Gestiamo attivamen
attiva stiamo tenendo il portafoglio
Y ' `
quanto riguarda la gestione attiva,
attualmente stiamo migrando da un
¡¡
" crementi sulla duration e sull’espo ' $ sero le risposte appropriate alla cri " attendiamo una forte risposta istitu" "
"
œ"„sca. A questo proposito, Wolle (In
mercato nei prossimi mesi dipenderà quasi interamente dalle decisioni
'œ! "
"
alcune materie prime saranno pena'%! Y " " rando l’attuale livello", dice Wolle
tra loro le varie componenti di portafoglio dell’Invesco Balanced risk
} œ!
" >
so. Se una delle asset class dovesse
"
nella maggior parte dei casi riuscire
'~
'X"
" '
Tatticamente, i modelli sono pensati
per sovrappesare i mercati per i quali sono attesi rendimenti più elevati
rispetto alla liquidità e a sottopesare mercati dove questo non avviene.
%
"
œ'
F
INVESCO BALANCED RISK ALLOCATION DATI IN XXXXXXXX
FEDERICO MOSCA
Responsabile desk obbligazioni governative e gestioni absolute return di Arca sgr
135
130
125
120
115
110
105
100
95
Mag ‘10
Invesco balanced risk allocation fund
indice fondi bilanciati
indice fondi flessibili
Nov
Mag ‘11
Nov
Mag ‘12
Fonte: ELABORAZIONE F
45
MERCATI
STRATEGIE: IL CATASTROFISTA
Ora più che mai
state sui mercati
da contrarian!
Per i mercati finanziari i Cigni
Neri sono gli eventi negativi tanto
devastanti quanto imprevedibili
che vanno sempre messi nel conto
da chi investe. All'opposto i Cigni
Bianchi sono gli eventi positivi,
le cose che vanno bene così
come abbiamo potuto prevederle,
attenderle, sperarle.
Per F il Cigno Nero di queste pagine
che vedono più nero, per i quali
il disastro che può polverizzare
risparmi e investimenti è sempre
dietro l'angolo. Il Cigno Bianco è
invece la rappresentazione degli
ottimisti a oltranza, quelli che
quando guardano lontano vedono
sempre prospettive positive e
occasioni di guadagno.
Entrambi riassumono in sé quanto
di più negativo da una parte e di più
positivo dall'altra c'è nel sentimento
e nell'atteggiamento degli investitori
verso il mercato, a maggior ragione
in un periodo di incertezza e
irrazionalità come quello che stiamo
vivendo. Li abbiamo "intervistati", il
nostro Cigno Bianco super ottimista.
Ma non solo per sapere come la
vedono: anche per avere indicazioni
concrete, con nomi e cognomi, sugli
investimenti da fare adesso. Perché
sempre, in negativo o in positivo,
bisogna provare a guadagnare.
LE OPINIONI DI CIGNO NERO
E CIGNO BIANCO
SONO STATE RACCOLTE DA
LORENZO RAFFO
46
Mandate al diavolo i grandi strateghi e comprate
quello che il mercato sta vendendo! E se volete
dei consigli davvero controcorrente leggete qui..
A
llora, la
Grecia ha
votato e
il mondo
ha digerito
anche
questo
avvenimento. Ora cosa ci
tocca?
Mi piace iniziare con questa domanda, perché è al centro delle
li. I mercati si stanno trasformando e ormai sono degli struzzi. In
[ X scono e dimenticano tutto. Ieri
era una catastrofe, oggi è un lieto evento oppure l’opposto. Basta poco perché i segni da negativi diventino positivi e viceversa,
nell’arco di qualche ora. I fondamentali sono travolti da eventi straordinari, che in realtà poco
o nulla incidono magari sui risultati di gruppi con attività inaffondabili. L’irrazionalità prende il sopravvento ma così non si
va lontano, perché ogni notizia è
un’esasperazione.
negli ultimi mesi hanno
retto bene al cataclisma
europeo. Ciò non
contrasta con quanto da
lei appena detto?
Sì, ma potrebbe succedere che siano colpite anche loro dalle notizie Orso e che ciò le porti ad
affondare inaspettatamente e violentemente. Non c’è più memoria.
Un esempio che ho seguito con
attenzione: le solari cinesi quotate
a Wall Street – una potenza per le
capacità di crescita future – hanno sofferto un vero e proprio crollo, dovuto a vicende di sanzioni
applicate dagli Usa, per politiche
di dumping commerciale attuate nelle vendite nel Nord America. Passata la bufera, nell’arco di
pochi giorni hanno ricominciato a
salire con rimbalzi del 10-20% al
giorno. Non ha senso: o si è ecceduto in una direzione prima o si
eccede nell’altra dopo! Mi sembra
una specie di Monopoli, in cui si
compra e si vende non per fare il
proprio business ma per abbattere
gli altri giocatori.
È pur vero che, guardando
Intanto i Treasuries
MERCATI
americani sono ai rendimenti
minimi storici. Anche questa
Stiamo preparando la nuova bomba
degli anni 2013-2015, che non sono
i Treasuries, ma quello che ne consegue. La Federal Reserve Usa fa stampare denaro per comprare il debito
pubblico nazionale, il che porta a un
rialzo del valore del dollaro, provoY
aumentare i tassi già a breve-medio
termine. Altro che 2014! Lo aveva
_¡so il costo del denaro per almeno altri
due o tre anni, ma ciò non sarà possibile, perché la bolla dei titoli di Stato Usa è tremenda. Visto che l’economia a stelle e strisce non gira così
bene come ci si aspettava, un rialzo
dei tassi sarà disastroso: i titoli di Stato verranno giù come sassi e anche
Wall Street ne risentirà. Perché il tutto si basa su denaro falso. Non perché
stampato da falsari, ma perché basato
su un inganno.
E allora che fare? Non ci sono
più investimenti sicuri, se
basano su un “falso”?
È esattamente così. Vede, in America gli operatori più intrepidi l’hanno
già capito e stanno vendendo i Treasuries. Vuol sapere cosa comprano? Alcuni i “subprime bond”, cioè il
prodotto più nefasto e pericoloso del Œ'
Sono le obbligazioni legate ai mutui
ipotecari. E dietro alla scelta ci sta un
ragionamento logico: se torna l’inYsi sulle case, quindi i mutui ipotecari
Chuquicamata (Cile),
la più grande miniera di rame
a cielo aperto del mondo
si rafforzeranno e di conseguenza riprenderanno valore anche i subprime
bond. Sono strategie da hedge funds.
Non le consiglio di certo agli investitori privati, ma occorre che questi siano informati sui rischi che corrono.
E a loro cosa consiglia?
Quello che ho sempre consigliato, ovvero oro, platino, rame, argento, commodities agricole e petrolio, oltre a qualche investimento
nella terra, che è il bene rifugio per
eccellenza. Bisogna seguire e capire le strategie della Fed per i prossimi mesi, non le vicende europee, che
sono pur sempre di secondo piano. Se
la Federal Reserve deciderà di scendere in campo con un terzo Quantitative Easing entro l’estate, occorrerà
allacciare delle doppie cinture di sicurezza e mettere il proprio patrimonio in cassaforte. Se invece rinuncerà
inizieremo a ballare, ma non so quale danza. Il riferimento è comunque
Se la Fed rinuncerà al terzo
Quantitative Easing inizieremo
a ballare, ma non so quale danza.
Il riferimento è il Dollar Index...
il Dollar Index, cioè l’indice del valore del dollaro rispetto a un paniere
di varie valute occidentali. Da mesi
sta salendo, ma è in una fase intermedia, né troppo forte né troppo debole. Appunto vive l’incertezza di cosa
succederà dall’estate in poi, sebbene
si sia rafforzato molto rispetto all’euro, ma questo è un problema nostro,
non di forza assoluta della valuta
d’oltre Oceano. Certamente ha poco
senso che nel paniere non siano prese
in considerazione monete asiatiche.
È lo specchio di un vecchio mondo,
basato sul dualismo Usa-Europa. Ne
esce un quadro un po’ distorto della
vera forza o debolezza del dollaro.
Quindi chi consiglia di
in dollari Usa sbaglia?
Sul medio e sul lungo termine è una
scelta totalmente errata. E poi cosa
comprare? I titoli di Stato di Washington non rendono nulla, quelli
corporate hanno cedole bassissime
o quotazioni alle stelle, gli high yield
sono il termometro dell’economia:
vanno bene quando il Pil Usa sale,
malissimo in caso contrario. E io credo che vedremo non pochi default nei
prossimi tre-quattro anni. Ma c’è anche un’altra ragione per non salire su
questo carro e si chiama Cina.
47
MERCATI
La Cina si sta
coprendo contro
il dollaro con
l'acquisto di oro.
E sul gas naturale
vedo forti margini
nei prossimi anni
Cosa vuol dire?
Che Pechino ha incamerato titoli di
Stato e bond societari americani di
alta qualità, facendo man bassa. Da
qualche tempo si è resa conto che si
tratta di un rischio enorme. In relazione ai Treasuries si dice che ormai da
anni venda, ma io non ci credo. Altrimenti avremmo visto movimenti più
accentuati. Forse non ne ha più accumulato, ma ceduto no. Ora però inizierà a passare la mano e a rientrare sui titoli di Stato europei, anche
perché il rapporto rischio-rendimento dei Bonos e dei Btp è interessante, malgrado tutto. Non dimentichiamoci che l’euro è da qualche tempo
la valuta preferita da Pechino, che
l’ha sostenuta nei momenti più cal-
di. I giornali Usa hanno scritto che
regolarmente, nella seconda metà di
"˜ˆ‡‡
quest’anno l’euro si è rafforzato rispetto al dollaro perché la Cina provvedeva a effettuare grandi acquisti
della moneta europea per sostenerla.
Ora il trend si sarebbe indebolito, ma
Pechino punta a un equilibrio fra dollaro, euro e renminbi. Molto dipende da cosa farà la Fed a breve termine e in particolare se avvierà un terzo
Quantitative Easing, che sarebbe un
brutto segnale. Di certo l’euro se ne
avvantaggerebbe. È chiaro che la bilancia è instabile e che i veri giocatori sono due: la Cina e la crescita
dell’economia mondiale. Da ciò dipendono le strategie di Bernanke e
in ultima analisi quelle di Draghi e
dell’Europa.
Grandi strategie, ma ai
piccoli e medi investitori
cosa conviene fare in questa
Essere “contrarian”, per dirla in termini eleganti. Cioè mandare al diavolo le previsioni e le indicazioni dei
grandi strateghi. E acquistare quello
che il mercato sta vendendo. Poi attendere di diventare ricchi.
Un pochino forse, ma era una battuta!
Bisogna sempre investire nella direzione opposta rispetto a quella del famoso parco buoi. Lo dicevo durante
%
Novanta, poi durante la bolla immobiliare e ancor più quando l’oro quotava 300 dollari l’oncia. Oggi mi permetto di essere contrarian al 100%
e di indicare un investimento su cui
vedo forti margini nei prossimi anni.
È il gas naturale.
Cosa? Ma lei è matto? È
crollato ai minimi storici
e la capacità produttiva
negli Usa è aumentata
scisti, cambiando il mercato
48
MERCATI
energetico d’oltre Oceano.
È sicuro di quello che dice?
Sicurissimo. Come dato storico il gas
naturale è sempre costato in media un
decimo rispetto al petrolio. Oggi è a
un rapporto di 1 a 35. Si tratta di uno
sconto assurdo, dovuto a quello che
lei ha appenda detto. Ma la domanda
sta crescendo all’inverosimile. Interi
parchi circolanti di camion, autobus e
furgoni negli Usa vengono trasformati all’utilizzo del gas, la produzione di
energia si sta riconvertendo e così via.
Fra qualche mese la domanda esploderà e i prezzi a medio termine risaliranno. L’hanno dimostrato certe recenti fughe in avanti improvvise del
relativo future, che è il termometro
vero del mercato.
Un altro modo di essere
contrarian?
Cavalcare il mio asset preferito, l’oro. Leggo continui articoli che sostengono: il metallo aureo non crescerà più, anzi scenderà a 800 dollari.
Lo dice l’analisi tecnica! Lascio ai
queste affermazioni. Da Cigno nero
le dichiaro che la Cina si sta coprendo contro il dollaro con l’acquisto di
gold.
Ma c’è di più e le assicuro che la mia
è un’informazione bomba: Pechino
vuole far diventare il renminbi la prima moneta del mondo, quella di riferimento per l’economia del 20202030. Fin qui nulla di nuovo. Ma
otterrà questo risultato ribaltando le
pratiche attuali del monetarismo, cioè
garantendo di nuovo la valuta con la
co. Ha già realizzato P.A.G.E., mercato di scambio asiatico del metallo giallo, mettendolo in concorrenza
con l’LME e il Comex, che sono un
po’ manipolati dalle grandi banche.
Da noi ci sono i negozi con la pubblicità "Compro oro"; da loro si trovano
quelli con “Vendo oro”, perché i cinesi si mettono in coda per acquistare
piccoli lingotti da conservare in casa,
per questo utilizzo.
Di recente si è detto che il
nuovo oro è il rame, le cui
riserve stanno esaurendosi.
Che ne pensa?
Che è vero. Non è passato tanto tempo
da quando i prezzi sono giunti quasi a
10.000 dollari la tonnellata. I costi produttivi sono aumentati nel corso degli
ultimi mesi 12 mesi del 16%. In Cile il
Ecco, io che
credo che oggi
comprare
un po' di azionario
giapponese
non faccia male.
Sono forse
il solo a dirlo...
principale produttore, Codelco, ha annunciato investimenti per il prossimo
decennio equivalenti a quelli degli ultimi 35 anni. Con potenzialità di estrazione però molto minori.
La Cina intanto continua a cercare
rame, perché il suo piano infrastrutturale si basa su opere che necessitano di
questa commodity. Va quindi seguito
con attenzione, ma occorre essere prudenti, a causa di una volatilità talvolta molto forte. È anche consigliabile
monitorare azioni di aziende estrattive,
come Freeport-McMoRan Cooper
(sigla FCX al Nyse) e Southern Copper (sigla SCCO al Nyse).
La vedo propositivo e non
troppo Cigno nero. Qualcosa
sta cambiando? Dobbiamo
sostituirla con un altro
operatore più pessimista di lei?
A me sembra di aver espresso previsioni funeste, ma non vorrei si pensasse solo a ipotesi rovinose. Dopo tutto dobbiamo continuare a investire in
un modo o nell’altro, ma con logiche
'`rio segue le mode. Adesso piacciono
le obbligazioni dei Paesi emergenti, le
azioni dei cosiddetti frontier markets,
i bond high yield Usa e le grandi multinazionali ricche di cash da distribuire in termini di dividendi. Si trascura
di guardare al resto, ovvero di andare
controcorrente. Un esempio? Chi parla dell’azionario giapponese? Dimenticato! Eppure le grandi trading house
e corporation di Tokyo hanno in pancia più liquidità di tutte le loro concorrenti americane. E stanno investendo
nel mondo, grazie anche all’aiuto dello yen. Le specialiste dell’energia, della grande distribuzione, della chimica
e della componentistica di alto valore, per citare solo alcuni esempi, realizzano acquisition ben più consistenti
di quanto non facciano le loro rivali ci"cato interno. Le nipponiche hanno
capito che ormai le dimensioni nazionali sono troppo ristrette e vanno
all’attacco.
Ecco, io credo che oggi comprare un
po’ di azionario giapponese non faccia
male. Sono forse il solo a dirlo. Essere contrarian è un difetto? L’esperienza
dimostra che è il solo modo per evitare
le bolle e per minimizzare la volatilità. Quando un prezzo è ai minimi storici non può che rimbalzare, salvo che
ci siano vicende di altro tipo. Sfruttare
queste situazioni vuol dire guadagnare
tanto e talvolta anche su lunghi periodi.
49
MERCATI
STRATEGIE: IL SUPER OTTIMISTA
Azioni Usa a bassa volatilità
Emergenti ad alto potenziale
È questo il mix giusto in portafoglio per affrontare la seconda metà del 2012.
Non tralasciando alcune materie prime e le obbligazioni high yield, sebbene…
U
na prima
domanda, molto
generica: come
attuale? Che tipo
di mercato Orso
è questo?
La risposta è semplice: siamo in una situazione di transizione, o meglio in un mondo in transizione. Nel quale c’è chi è debole e
chi forte. La vera differenza rispetto
alle altre fasi Orso dei tempi passati,
lontani o recenti, è che oggi non tutto e non tutti attraversano un periodo
di spossatezza. L’S&P 500 americano è sceso da tre anni solo del 20%,
mentre l’Italia è caduta oltre i minimi
del 2009. Altri indici non sono andati
sotto le medie mobili a 52 settimane.
Quindi direi che la debolezza colpisce
l’Europa e soprattutto Spagna, Italia e
Francia, mentre la Germania vive in
una fascia intermedia. Ciò contrasta
con quanto si dice regolarmente, ovvero che la correlazione è ormai assoluta. Lo è fra i diversi asset, ma non
all’interno dei due asset portanti, ovvero azioni e obbligazioni. Gli investitori si spostano da quanto causa rischi
a quanto ne comporta meno. Nell’am-
" " ca un capitombolo dei titoli di Stato
ma un’ottima tenuta di quelli corporate, che in certi casi hanno visto le loro
quotazioni aumentare.
Eppure sia i cassettisti sia
i trader hanno le ossa rotte...
In Italia sì, se si è scelto di guardare
sempre all’orto di casa. Ecco, l’esperienza deve essere utile a capire che la
>
salvezza. Nelle ultime giornate (l’intervista è stata realizzata lunedì 18
giugno, ndr) a Wall Street si sono visti rimbalzi del 10-15% per molti titoli minori, in particolare per i cosiddetti Adr relativi ad aziende dei mercati
emergenti. Si tratta di casi? Forse sì,
ma che fanno ben sperare sulla propensione del mercato a non vedere
solo nero. Guardiamo all’Europa. Se
analizziamo il listino di Londra, è
toli sono ai massimi o quasi ai massimi; in Francia troviamo nomi di peso,
come Air Liquide, Christian Dior,
Danone, Dassault, Essilor, L’Oreal,
Lvmh, Pernod Ricard, Ppr, Publicis
. In Germania – fra le leader
– Adidas, Continental, le due Fre-
L'unico modo per seguire
la crescita della Colombia
è acquistare azioni Ecopetrol
(estrazione di petrolio e gas)
50
senius e Henkel. In Olanda Arcadis,
Asml, Unilever e Vopak. Vuole che
citi tutte le altre Borse europee?
No, credo che sia più che
In altre parole si fa poco
screening. Allora non
converrebbe addirittura
cambiare cavallo e
dimenticare l’Europa?
Non mi sembra che quanto ho detto
confermi questa conclusione. Ciò non
esclude che la scelta di investire su terre lontane ormai quasi il 50% del proprio patrimonio, relativo ad asset più
rischiosi, sia fondamentale. Il problema consiste nel fatto che l’Occidente
è indebitato non solo a livello pubblico, ma sempre più anche nell’aspetto
privato. In alcuni Paesi siamo a quote record, perché i cittadini non hanno
ancora accettato il concetto di vivere
con standard più bassi e perché alcu-
MERCATI
ni settori sopravvivono solo se si pro
'`
esempio l’industria dell’automobile.
È un problema in parte anche
contrasta con il buonsenso. I
Paesi più vecchi si indebitano
e quelli più giovani no. Cosa
comporta questo squilibrio?
Per l’investitore la necessità di puntare a mercati che stanno meglio da
questo punto di vista. Incredibilmente sono, in alcuni casi, quelli usciti
negli ultimi vent’anni da crisi anche
profonde, come Russia e Messico.
Aggiungo inoltre Brasile, Indonesia
e Malesia.
L’eccesso di leva nel mondo
occidentale non si trasformerà
!
Bravo, la domanda la volevo. Perché leggo Cigno Nero e sono stan ' È una congettura
sballata al 100%.
Forse al 98%?
No, al 100% e spiego il perché. Prima di tutto con tassi così bassi, quali gli attuali, Fed e Bce hanno margini enormi per intervenire al minimo
'
Poi aggiungo fattori quali l’elevata disoccupazione e la capacità produttiva inutilizzata. Ritorno al mondo dell’auto. Sono più le fabbriche
da chiudere che quelle destinate a
sopravvivere in Europa: quindi i costruttori hanno necessità di fare sconti
su quanto vendono. Lo stesso avviene per il comparto della grande distribuzione, il quale sta soffrendo molto
' %
un’osservazione: ci lamentiamo che
la liquidità immessa dalla Bce nel si
circuito di alimentazione del Pil. E
allora, visto che la causa principa>
proprio quella liquidità, non vedo attraverso quali catene di trasmissione
il contagio possa avvenire. Il rischio
che corriamo non riguarda l’aumento dei prezzi e la perdita di valore del
denaro, ma un appiattimento dei consumi, una fase di crescita zero, in cui
si sopravvive. E, visto che non possiamo utilizzare l’effetto leva per riaccendere l’economia, non ci resta
che attendere anni di assenza di vento, in cui lentamente si va verso una
'
Queste sono parole da Cigno
Nero. Per favore almeno lei
Mi sono spiegato male. Il mio pensiero è lo stesso di sempre: bisogna
investire sul nuovo, sull’emergente e sui Paesi con forti popolazioni
Bisogna investire
sul nuovo
e su Paesi con
forti popolazioni
giovani
che consumano
e aspirano
a migliorare
giovani, che consumano e aspirano a
migliorare il proprio livello di
benessere.
Però ora il mercato cerca
tranquillità e teme che ci
possa essere in futuro una
bolla emergenti, dopo il tanto
parlarne che fate. Dia qualche
consiglio in merito.
Consigliare di parcheggiare la liquidità mi sembra assurdo. Lo sa fare
qualsiasi impiegato di banca e lo
fanno bene, visto che tutti i piccoli e medi risparmiatori con cui parlo – quindi al di fuori degli ambienti professionali – si occupano solo di
capire quale conto deposito renda di
' < bisogna scegliere ancora per qualche
-
te – fondi o ETF investiti sulla bassa
volatilità. Hanno reso molto bene negli ultimi tempi. Un esempio? L’ETF
PowerShares S&P 500 Low Volatility Portfolio, quotato al Nasdaq e
quindi espresso in dollari Usa: punta ad azioni di aziende molto solide
e poco mosse in termini di quotazioni. È il caso di Coca Cola, Kellogg
e Procter & Gamble, Wal-Mart Stores, General Mills e Altria. Per chi sia
più interessato a operare con questa
strategia sui mercati emergenti segnalo invece iShares MSCI Emerging Markets Minimum Volatility
Index Fund, pure quotato al Nasdaq
e pure in dollari Usa, ma con un sottostante di blue-chips conservative di
Asia, America Latina e Paesi dell’Est
Europa. Le aziende coperte in questo caso sono soprattutto di settori
del largo consumo, con un maggior
impatto di Malesia, Sud Africa, Taiwan e Brasile. I suoi rendimenti non
" K >
quotato solo da pochi mesi. Ho citato
questi prodotti, ma anche altri sono
presenti, sebbene relativi a emittenti meno noti. In una fase complessa
quale l’attuale crescere con la solidità
di gruppi attivi in comparti poco toccati dalla crisi è – a mio giudizio –
fondamentale.
Nell’ambito dei Paesi
emergenti quali sono quelli
È un quadro che cambia di continuo, ma certamente oggi punterei
sul vero emergente, cioè sui Paesi
che hanno enormi potenzialità di sviluppo. Per esempio la Colombia. E
mi baso sulle indicazioni provenienti dalla Banca Mondiale, secondo la
quale è il mercato con migliori pronanziari in America Latina. Ha buone capacità di export di petrolio, con
gli investimenti stranieri quadruplicati dal 2002 a oggi. La Cina ha di
recente concluso un accordo di collaborazione per la ricerca di nuovi pozzi di greggio e di miniere di carbo-
51
MERCATI
ne. Purtroppo non esistono prodotti
<lombia. L’unico modo per seguirne
le facoltà di crescita consiste nell’acquistare azioni di una società quotata
al Nyse, Ecopetrol, la più importante
specializzata in attività estrattive per
petrolio e gas. Sui 60 dollari può essere un’occasione.
E fra le commodities?
Senz’altro il rame.
"#$
Non mi interessa. Io credo da sempre
nel rame, che è da preferire di molto rispetto a oro e petrolio, almeno in
questa fase. Da maggio 2009 il primo è salito del 200%, mentre gli altri due solo del 70%. Il motivo è presto spiegato: la domanda cresce di
quattro volte rispetto alla produzione.
Sono dati indiscutibili. Così come –
inevitabilmente – che i livelli di stoccaggio stanno diminuendo di molto.
L’unico motivo per cui non c’è stata una rincorsa delle quotazioni, negli ultimi mesi, dipende dal fatto che
la Cina attraversa una fase di atterraggio morbido della sua economia
e non ha così tanta necessità di rame
come avveniva in tempi recenti. Pertanto è questa la materia prima su cui
occorre investire, con un impatto diretto su alcuni gruppi leader nella sua
estrazione: per esempio Freeport
McMoRan, BHP Billiton e Xstrata, le prime due quotate al Nyse e la
terza a Londra.
Quindi ancora una volta Paesi
delle commodity?
Sì, e in più aggiungo i cosiddetti frontier markets, cioè i mercati di
frontiera, che presto o tardi esploderanno in termini di economie. Ma
quelle che si annunciano le nuove
potenze mondiali, sulle quali occorre investire senza esitazione, sono
Singapore e Africa.
Nella ricchissima città Stato asiatica in dieci anni il Pil per abitante è
52
cresciuto da 26.500 a 62.100 dollari e quest’ultimo dato si riferisce al
2010. Il vero salto è avvenuto dal
2006 al 2008. La tendenza però è
continuata. Singapore ha un ruolo
za, alle biotecnologie e alla logistica, una triade perfetta, perché fatta di
componenti decorrelate fra di loro.
Nella sua Borsa ci sono pepite d’oro, che purtroppo è impossibile acquistare dall'Italia. Inoltre non esistono – almeno in Italia - ETF legati
" solo con fondi. Poi c'è l’Africa. Con
una crescita media annua del 5% si
dimostra molto più stabile e regolare
rispetto all’Europa. Una quota di un
3-5% di capitale va indirizzato verso
questo Continente, con gli ETF spe_„'
Addio, quindi, crudele mondo
occidentale?
No, la sua conclusione è esagerata. Credo che invece ci siano ancora
molte occasioni da sfruttare, che individuo in base alla seguente classi}
emissione, da comprare il più vicino
possibile alla pari, oppure già quotate sul secondario, ma sempre senior
e possibilmente di gruppi con attività globalizzate; obbligazioni high
yield europee, meglio se tedesche,
sebbene con importi modesti, al
massimo di 10.000 euro per ciascuna; un’alternativa è di puntare su un
fondo che comprenda high yield di
tutto il mondo; poi una selezione di
commodity, fra cui quelle di cui abbiamo parlato prima, ricominciando
a guardare al petrolio, che è sceso –
a mio giudizio – ben oltre quanto ci
si potesse aspettare e un cui rimbal>\
di azioni suddivise in tre aree: statunitensi a bassa volatilità, europee
di media capitalizzazione fortemente penalizzate dalla crisi degli ultimi
mesi ed emergenti di settori con prospettive forti, quali energia, materie
prime e tecnologia.
F
Singapore ha un
ruolo decisivo
nell'area grazie
biotecnologie
e alla logistica,
triade perfetta
perché fatta
di componenti
decorrelate
tra di loro
SINGAPORE
MOSCA
in collaborazione con:
IL QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE ECONOMICA
53
APRILE
2012
www.tuttofondi.it
IN ASSOCIATION WITH
2° CONGRESSO NAZIONALE
352)(66,21,67,(62&,(7­
',&2168/(1=$),1$1=,$5,$
,1',3(1'(17(
&21/$35(6(1=$'(,35,1&,3$/,3/$<(5021',$/,'(//$*(67,21($77,9$(3$66,9$
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&RORURLTXDOLIRVVHURLQWHUHVVDWLDSDUWHFLSDUHGRYUDQQR
VSHGLUH&9GHWWDJOLDWRD
LQIR#FRQVXOWLTXHFRP
ZZZFRQVXOWLTXHFRP
'XUDQWHLO&RQJUHVVR1$)23$VVRFLD]LRQHQD]LRQDOHGHL3URIHVVLRQLVWLHGHOOH6RFLHWjGL&RQVXOHQ]D)LQDQ]LDULD,QGLSHQGHQ
WHRUJDQL]]HUjODFRQIHUHQ]DLVWLWX]LRQDOH´/DFRQVXOHQ]DÀQDQ]LDULDLQGLSHQGHQWHLQ,WDOLDODSURWH]LRQHGHOSDWULPRQLRGHJOL
LQYHVWLWRULµ
PRIMO PIANO
INVECE DELLA SVIZZERA
Dove trovare
paradisi f iscali
senza uscire
dall'Europa
La prospettiva di un accordo tra Italia e
Confederazione Elvetica per tassare i capitali
non dichiarati rilancia Paesi grandi e piccoli
che offrono agevolazioni a individui e società.
Ecco quelli più benevoli con gli stranieri
DI
INGHILTERRA
Ridotta di due punti
la favorevole tassa sulle
imprese, ora al 24%.
ISOLE ANGLO
NORMANNE
Agevolazioni per residenti e
aziende straniere non domiciliate. Sì a società offshore.
ANDORRA
Imposta limitata al 10%
sui redditi dei non residenti
con possibilità di detrazioni.
LORENZO RAFFO
PORTOGALLO
PORTO
ltro che Grecia! Il vero problema per una parte dei risparmiatori italiani si chiama
Svizzera, o meglio l’accordo
che prevede di tassare i depositi non dichiarati, stimati in
oltre 100 miliardi di euro. Se
si pensa che le intese concluse
con Germania e Gran Bretagna prevedono da subito pre""
un massimo del 41% applicabili al valore medio delle posizioni in nero degli
ultimi dieci anni, e poi un’imposizione regolare sui redditi futuri, è evidente che la stangata sarà dura. C’è chi sostiene che per l’Italia il prelevamento
Y}™‘dirittura soltanto del 20%. Per ora tutto questo resta nascosto nelle segrete
stanze delle trattative da poco avviate. È chiaro comunque che i detentori di capitali in nero (in realtà evasori)
si stanno muovendo. L’articolo pubblicato da F, nel numero di giugno, ha
54
Flat tax al 25% per tutti
i soggetti non residenti
ad alto reddito.
GIBILTERRA
GIBILTE
Status speciali per gli stranieri che hanno una proprietà immobiliare e capitali.
Il mercato sostiene che buona
parte del denaro non dichiarato
detenuto in Svizzera stia
scappando a Dubai, Hong Kong
e Singapore, ma ciò avviene
solo per i grandi patrimoni
da decine e centinaia di milioni
PRIMO PIANO
LIECHTENSTEIN
C'era una volta il segreto del
Principato. Dopo gli scandali
ora tutto è più trasparente.
SVIZZERA
In vista l'accordo con l'Italia
per una supertassa sui
depositi non dichiarati.
CIPRO
Sarebbe conveniente, ma
le banche risentono della crisi greca e i capitali escono.
MONACO
MON
M
ON
NA
Fisco favorevole solo per chi
riesce a ottenere la residenza ed è davvero facoltoso.
MAL
MAL
MALTA
MA
Vantaggi per i proprietari
immobiliari residenti, forti
agevolazioni per le società.
alimentato molte sollecitazioni a fornire ulteriori indicazioni su cosa fare. Da
parte di vari esperti contattati ci siamo
sentiti dire che, trattandosi di evasione
"=
rimento, ma questo è un atteggiamento
di falsa convenienza. Fino a ieri com""ciarie e banche correvano al trotto nel
prestare ben remunerate consulenze
per la fuga dei capitali. Ora che l’aria
>  mente - si chiudono!
LA CORSA È INIZIATA
” svizzera è che proprio dopo l’avvio
delle trattative – ormai concluse – con
{"{_
Xstria (in questo caso i tempi sono stati rapidissimi, per anticipare le mosse
degli evasori) e di quelle in corso con
l’Italia, da alcune parti dell’Europa si
}j†
noi! Troveremo un modo per sanare il
sanabile!”. Chi l’ha detto? Spagnoli,
""
gli inglesi. Tutti alla ricerca di capitali in fuga, utili per riempire le casse
esauste per altre vicende.
Il mercato sostiene che buona parte del denaro non dichiarato detenuto in Svizzera stia scappando a Du"Ÿ
!
"=
avviene solo per i grandi patrimoni,
quelli da decine o centinaia di milioni di euro o franchi o dollari che siano. I piccoli invece non se la sentono
di affrontare vicende così comples-
55
PRIMO PIANO
CIPRO
se e cercano di mantenere i fondi nella Confederazione, regolarizzandoli o
mettendoli sotto nuovi cappelli, di riportarli in Italia oppure di trasferirli in
località amiche, appunto europee, disponibili a riportare in bianco quello
che era nero. I momenti sono davvero
" K " "
'Xno connotati particolari e si nascondo}Y
Y"muffata con meccanismi complessi.
†ropa, in un quadro in assoluto movimento, anche per le pressioni di Bruxelles, preoccupata dell’insorgere di
"trarre capitali e quindi redditi. In ultima parola entrate utili a salvare conti
disastrati.
SPAGNA ALL’ATTACCO
Molto attivi si sono dimostrati in particolare spagnoli e portoghesi. Nel
caso della Spagna il cavallo di Tro>
j_¡y"
nome del giocatore di calcio inglese
emigrato per un certo periodo a Madrid, per indossare la maglia bianca
del Real. Sono previste per gli stranie-
56
Il Portogallo
offre a qualsiasi
soggetto con
alti redditi non
residente una
x~"$
unica) del 25%
€/"<*‚+&+*
il primo anno e poi una tassazione ri˜“"—‘‰"
condizione di ottenere un contratto di
!
'X
"
di capitali detenuti all’estero, sono ri soglia, oltre la quale scatta la normale imposta, con consistenti detrazioni.
Il meccanismo si presta a chi eserci Y = j
di lavoro” locale. I controlli in merito
non sono severi, per agevolare l’arrivo di top manager interessati a godere
di privilegi sostanziosi. Mal si applica
invece a semplici detentori di capitali.
% `
> rale, offrendo a qualsiasi soggetto
con alti redditi non residente, qualunque sia l’attività svolta – da manager
aziendali a professionisti, da consu"
j›y
˜‡"‘‰> ˜‘‰' „ menti sono stati applicati di recente,
su richiesta dell’Unione europea, preoccupata di assistere alla situazione di
un Paese sull’orlo del baratro, ma che
concedeva agevolazioni consistenti a
PRIMO PIANO
persone e imprese non residenti e in
particolare a quelle in qualche modo
›Š'`
ora non è dato da sapere se la stretta ha limitato l’accesso di contribuenti stranieri, ma indiscutibilmente la
›" punti, resta attrattiva.
GOREY HARBOUR, JERSEY
"*&†<<<
LASSÙ NEL CANALE
DELLA MANICA
Le isole di Jersey e Guernesey dicono
poco alla maggioranza degli italiani.
Si trovano fra Gran Bretagna e Fran' Œ tutto rilievo per i residenti, ma soprattutto per le aziende straniere non domiciliate, cui è assicurata l’esenzione
dall’imposta sui redditi prodotti all’estero. È inoltre possibile aprire società
offshore locali, con tassazioni diffe'X
residenza in loco, che comporterebbe
un’aliquota del 20% sui ricavi dichiarati, occorre ricordare che vengono
‘ˆ'ˆˆˆ
euro. Negli ultimi tempi sono state
normativa, per soddisfare le richieste
della madrepatria inglese, che tollera
=
derne sono soprattutto gli europei del
Continente, sebbene anche i britannici siano presenti, soprattutto quelli
jy scopi ereditari. Sempre sotto la giurisdizione di Sua Maestà la Regina c’è
un’altra terra ospitale, che potrebbe
accogliere capitali in fuga dalla Sviz}>{"ca proiettata sul Mar Mediterraneo.
† > j y
per gli stranieri, che devono possedervi una proprietà immobiliare, viverci per un certo periodo dell’anno
e disporre di un sostanzioso capitale
} c’è un’imposta di circa 20.000 sterjy
‘ˆ'ˆˆˆ'Œ=
>'<
agevolati gli inglesi rispetto agli europei; questi ultimi devono ottenere un
permesso di soggiorno.
57
PRIMO PIANO
MALTA
ADDIO MONACO BELLA!
Una volta Montecarlo era la destinazione per eccellenza per i cosiddetti
grandi ricchi, cioè per chi viveva del
' Œ
> " ' %
problema è che, per goderne, occorre
ottenere la residenza, cosa semplice,
a condizione di essere davvero molto facoltosi. Le opzioni per un cittadiŠ}re una società nel Principato, avere un
contratto di lavoro da un’azienda monegasca oppure essere appunto un su " tà) e di un capitale depositato in una
banca locale. Il primo aspetto è sem"K
sono sopportabili solo da chi disponga
o di altissimi redditi o di un patrimonio davvero consistente. La situazio>"
vantaggi appaiono eccezionali se si ha
la solidità di mezzi di cui abbiamo det} > sul reddito e soprattutto le successioni sono facilitate al massimo. Una specie di Eden, quindi, nella quale la vita è
gravosa, per gli alti costi, sopportabili
soltanto da possessori di super fortune.
NEI PIRENEI E SULLE ALPI
Di tutte le soluzioni disponibili in Eu X
'@-
58
ste di alcun tipo, salvo una tassa locale
sul patrimonio immobiliare e un’imposizione del 10% - in vigore dal 2011
– sui redditi dei non residenti, con un
meccanismo che consente un buon livello di detrazioni. Era stata anche prevista l’introduzione dell’Iva, comunque con aliquote modeste, ma poi non
si è raggiunto un accordo fra le forze
politiche per applicare una novità mal
vista dalla popolazione locale. Un si
che molti francesi e spagnoli si siano
} =‡’™
'$
una specie di segreto bancario e l’apertura di conti cifrati è ammessa.
GIBILTERRA
Ben diversa la situazione nel principato del Liechtenstein. Già nel 2002
† va cambiare strada rispetto al segreto
bancario molto stretto in vigore in quel
"Xstria e Svizzera. Poi c’è stato il caso
©€¡" mero uno della Deutsche Post tedesca,
che deteneva capitali nel Liechtenstein. Da allora si è cambiato modo
di agire e in poco tempo molti accordi bilaterali sono stati conclusi con i
principali Paesi europei per garantire la trasparenza, pur con alcune agevolazioni concesse ai titolari stranieri
di conti correnti. Grazie a un percor " † > business intorno alla regolarizzazione
dei beni non dichiarati, perché molti
stranieri hanno preferito legalizzare le
proprie posizioni, trasferendo poi altri
capitali nelle banche locali, esperienza
che anche in Svizzera si pensa di poter
riprendere, forse con minori probabiY ' <= resti invariata la forma societaria delX"
ha molti vantaggi.
VERSO ORIENTE
% =
"vero la Cipro greca e Malta. Nel pri-
PRIMO PIANO
per le società e per i singoli di notevole
interesse, ma la situazione attuale del " sa del coinvolgimento nella crisi greca. I soggetti individuali residenti sono
sottoposti a tassazione per tutti i redditi, mentre i non residenti sono gravati
soltanto su quelli di origine locale. Ma
>
j›
area” e poi delle aliquote variabili dal
˜ˆ™ˆ‰'`
delle società l’aliquota è del 10%. Esiste una convenzione con l’Italia contro le doppie imposizioni. Scegliere
questa destinazione oggi appare im"Kno opposto, ovvero la fuga di capitali,
entrati negli ultimi anni – specialmente di provenienza russa e inglese – ma
ora spaventati da un quadro generale
problematico, al punto tale che nelle ultime settimane si è dato il via a
un salvataggio da parte dell’Unione
europea.
`„"
è pure un Paese dell’Unione e che ha
adottato l’euro dal 2008. Una situazio
tuttavia margini di manovra interessanti per i soggetti considerati residenti permanenti, per i quali non esiste un obbligo di soggiorno minimo.
In questo caso occorre avere una proprietà immobiliare, ma i prezzi sono
ANDORRA
Per le società
è corsa
allo sconto
Attrarre maggiori investimenti.
Ecco l’obiettivo di molti Governi,
che cercano così di rimpiazzare
i conti pubblici con un aumento
dei capitali provenienti dall’estero.
Il caso più interessante riguarda
la non lontana Gran Bretagna,
dove dal primo aprile scorso la
tassa sulle imprese è scesa di due
punti in percentuale, attestandosi
al 24%. Entro il 2014 scenderà
ulteriormente, con una riduzione
di altri due punti. Con questa
rivoluzione Londra punta a essere
il quarto Paese, nell’ambito dei
G20, con le minori aliquote, dietro
nazioni esterne all’Unione Europea.
Anche gli Usa stanno studiando un
piano di riduzione, con una futura
aliquota federale al 28%, secondo
i piani dei democratici, e del 25%
per i repubblicani, in piena bagarre
per le elezioni presidenziali del
prossimo autunno. E a fare da
esempio provvede sempre l’Irlanda,
con la sua “corporate tax” al 12,5%,
che ha rappresentato la forza della
crescita dell’economia locale negli
anni d’oro e che potrebbe svolgere
un ruolo decisivo per il rilancio
post-crisi.
accessibili. Le società commerciali,
con sede nell'isola, vengono assoggettate a un'imposta sul reddito, pari ap ‘‰" tonoma dell'imponibile da parte del
contribuente, mentre le società non
commerciali ne sono esenti. Inoltre
le società non sono soggette ad alcun
controllo valutario e possono godere
di una serie di agevolazioni.
VANTAGGI E SVANTAGGI
Pensare di affrontare per obiettivi pu 
radicale quale quello di andare a vivere in altri Paesi europei non ha senso, poiché spesso gli svantaggi sono
' $ >
la situazione di chi detiene capitali in
Svizzera e vuole trovare alternative
fra Berna e Roma. Di fronte a ipotesi
esotiche, restare in Europa e sfruttare
le occasioni – sebbene sfumate - con
presi in considerazione. C’è chi ipo li, quali Israele e alcuni Paesi dell’Est
" = servatezza non sempre sono accompagnati da sicurezza totale. Che sia il
momento di agire è indiscutibile, ma
=
rischi non è ammissibile. Meglio allora restare in Svizzera e regolarizzare la
propria posizione. Di tutte le possibiliY>
anche priva di rischi.
F
59
BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI
EMISSIONI GOVERNATIVE A TASSO FISSO
Il rischio di investire
a rendimenti bassissimi
I titoli dei Paesi considerati più sicuri, Stati Uniti e Germania, danno ritorni minimi o negativi.
A questi livelli un rialzo dei tassi anche di un solo punto si tradurebbe in perdite significative,
tanto maggiori quanto più lunga è la scadenza dei titoli. Meglio cercare i guadagni altrove
L'
DI
CARLO MAZZOLA
Economista,
presidente
di Norisk
STEFANO TESTORI
Analista Norisk,
consulente
f inanziario
60
investimento in obbligazioni a
tasso fisso ha sempre assolto ad
un’esigenza di base: mantenere
costante, o magari aumentare, il
potere d’acquisto nel tempo.
Così il denaro investito in titoli
di Stato o depositi bancari a breve termine, da sempre considerate le forme d’investimento a tasso
fisso tra le più sicure, hanno spesso garantito rendimenti superiori o in linea con l’inflazione del
paese considerato.
Non sempre è stato così, e non lo
è oggi per la gran parte delle economie avanzate. I rendimenti reali, ovvero depurati dall’inflazione, in molti casi sono negativi,
non solo sulle brevi scadenze ma
anche su quelle più lunghe.
Così chi investe in titoli a tasso
fisso “sicuri” perde potere d’acquisto: chi compra è disposto a
pagare un prezzo, l’inflazione
attesa, pur di prestare denaro a
soggetti che danno tranquillità
agli investitori.
Se negli ultimi 30 anni il mercato Toro del reddito fisso è stato
spiegato prima da una riduzione
dell’inflazione, che ha portato le
banche centrali ad influenzare i
tassi nominali all’ingiù, negli ultimi anni gran parte della riduzione dei tassi d’interesse è spiegata
dal cosiddetto “flight to quality”,
lo spostamento verso la qualità delle emissioni. Con la reces-
sione globale e le sempre più elevate incertezze sulle politiche di
sviluppo economico, tutti comprano obbligazioni emesse da
Stati “sicuri”, facendo crollare
come risultato i rendimenti nominali (e reali).
LA CURVA DEI RENDIMENTI
ISIN
DESCRIZIONE
CEDOLA
DE0001116010
BUBILL 0 08/15/12
0,00
DE0001116077
BUBILL 0 11/14/12
0,00
DE0001137347
BKO 1 3/4 06/14/13
1,75
DE0001137388
BKO 0 06/13/14
0,00
DE0001141570
OBL 2 1/4 04/10/15
2,25
DE0001141604
OBL 2 3/4 04/08/16
2,75
DE0001141638
OBL 0 1/2 04/07/17
0,50
DE0001135358
DBR 4 1/4 07/04/18
4,25
DE0001135382
DBR 3 1/2 07/04/19
3,50
DE0001135408
DBR 3 07/04/20
3,00
DE0001135440
DBR 3 1/4 07/04/21
3,25
DE0001135473
DBR 1 3/4 07/04/22
1,75
DE0001135044
DBR 6 1/2 07/04/27
6,50
DE0001135226
DBR 4 3/4 07/04/34
4,75
DE0001135325
DBR 4 1/4 07/04/39
4,25
DE0001135481
DBR 2 1/2 07/04/44
2,50
(1) Variazione del prezzo del bond attesa come reazione
I rendimenti a scadenza. Si parte da valori negativi
istantanee percentuali e in termini assoluti, a uno
al nuovo tasso di rendimento a scadenza o con il
TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI | BOND
USA: RENDIMENTI NOMINALI
VICINI ALLO ZERO A BREVE
Basta osservare il grafico di pagina 62 in alto con i rendimenti
Usa dei titoli nominali e di quelli
reali, oggi e nel giugno 2001. Undici anni fa i livelli erano molto
più elevati e i rendimenti reali positivi. Oggi i rendimenti nominali
rasentano lo zero a breve, mentre
quelli reali sono negativi lungo
quasi tutta la curva. Per negativo
che sia lo Stato di salute dell’economia, il mercato prezza un’inflazione attesa del 2,6% a 30 anni,
mentre i titoli del Tesoro Usa rendono solo lo 0,7% reale, un bottino un po’ troppo magro. Del tutto
simile è la situazione dei rendimenti della Germania, il paese ritenuto più sicuro dell’area euro
(ben più piccolo degli States).
Come conseguenza speculare del
“flight to quality” i rendimen-
ti dell’Italia incorporano scenari
ben diversi: l’elevato stock di debito in rapporto al Pil e lo stato
di recessione rendono non facile
il “servizio” del costo del debito,
a livelli elevati. Si guardi il grafi-
Se le politiche
ultra-espansive
porteranno
x;
investe in reddito
‡
sopportare perdite
anche pesanti...
co di pagina 62 in basso, dove la
curva dei rendimenti reali è molto più vicina e simile a quella nominale, con rendimenti reali dal
2,3% al 5% a sei anni, una situazione ben diversa al periodo precrisi (riportato dicembre 2005).
In questo caso i rendimenti reali sono elevati a causa del rischio
di credito, non per attese di inflazione alta.
INFLAZIONE
O STAGNAZIONE?
Se le politiche ultra-espansive
delle banche centrali porteranno
a futura inflazione o a un lungo
periodo di stagnazione stile Giappone è imprevedibile. Nel primo
caso chi investe in reddito fisso
dovrà sopportare perdite, anche
pesanti; nel secondo caso lo spread legato al rischio di credito continuerà a giocare la parte più rilevante della partita. In ogni caso
gli investitori oggi devono confrontarsi con dei rendimenti ultra
bassi o molto elevati, a causa del
TEDESCHI: SE I TASSI VANNO SU RECUPERARE LE PERDITE È UNA COSA LUNGA
SCADENZA
PREZZO
REND. A
SCADENZA
DURATION
SENSITIVITY (1)
VARIAZIONE
ISTANTANEA PREZZO
NUOVO PREZZO
TEMPO RECUPERO
CON CEDOLA (ANNI)
TEMPO RECUPERO
YIELD (ANNI)
15/08/2012
100,003
-0,11
0,17
-0,2%
-0,17
99,83
nd
0,19
14/11/2012
99,995
-0,11
0,42
-0,4%
-0,42
99,57
nd
0,47
14/06/2013
101,723
0,02
1,00
-1,0%
-1,02
100,71
0,58
1,00
13/06/2014
99,893
0,05
2,00
-2,0%
-1,99
97,90
nd
1,90
10/04/2015
105,977
0,12
2,76
-2,8%
-2,92
103,06
1,30
2,60
08/04/2016
109,565
0,23
3,67
-3,7%
-4,01
105,56
1,46
3,27
07/04/2017
100,308
0,43
4,78
-4,8%
-4,77
95,54
9,54
3,33
04/07/2018
121,268
0,65
5,37
-5,3%
-6,47
114,80
1,52
3,91
04/07/2019
118,125
0,84
6,29
-6,2%
-7,37
110,75
2,11
4,01
04/07/2020
115,438
0,99
7,21
-7,1%
-8,24
107,19
2,75
4,14
04/07/2021
118,148
1,13
7,92
-7,8%
-9,25
108,90
2,85
4,34
04/07/2022
104,165
1,30
9,22
-9,1%
-9,48
94,69
5,41
4,11
04/07/2027
161,448
1,80
10,82
-10,6%
-17,16
144,28
2,64
6,14
04/07/2034
149,603
1,95
15,37
-15,1%
-22,55
127,06
4,75
7,63
04/07/2039
148,608
1,92
18,10
-17,8%
-26,39
122,22
6,21
9,02
04/07/2044
114,305
1,90
22,52
-22,1%
-25,27
89,04
10,11
8,72
all'aumento del tasso di interesse dell'1%.
sul brevissimo, a pochi punti base alle scadenze medie, sino all’1,9% sulle scadenze pluridecennali. Sono riportate le variazioni
spostamento parallelo verso l’alto di tutta la curva di 1 punto percentuale (+1%), oltre agli anni necessari per recuperare le perdite
solo flusso cedolare. Alcuni titoli a breve scadenza non hanno flusso cedolare.
61
BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI
rischio di credito.
In questo contesto il rischio di
tasso è più che mai asimmetrico:
i tassi d’interesse (nominali) non
possono andare sotto lo zero.
SPAZIO SOLO PER LA SALITA
Con rendimenti ormai prossimi
allo zero non c’è più spazio perché possano scendere, al contrario sono liberi di tornare a sali-
re, creando un profilo di rischio
asimmetrico e molto pericoloso per il rendimento total return
di un portafoglio di obbligazioni
a tasso fisso. La tabella di pagina 60-61 mostra la curva dei rendimenti della Germania. Con rendimenti nominali quasi nulli, il
rialzo dei tassi di un solo punto
percentuale porta a perdite anche
importanti, tanto maggiori quan-
LA CURVA DEI RENDIMENTI DEI TITOLI GOVERNATIVI USA
6
5
Rendimento titoli del Tesoro Usa nominali a giugno 2012
Rendimento titoli del Tesoro Usa reali (legati all'inflazione) a giugno 2012
Rendimento titoli del Tesoro Usa nominali a giugno 2001
Rendimento titoli del Tesoro Usa reali (legati all'inflazione) a giugno 2001
Tasso %
4
3
2
to più elevata è la durata media
finanziaria (duration). Ipotizzando un semplice spostamento verso l’alto di tutta la curva dell’1%,
abbiamo riportato le variazioni
percentuali istantanee dei prezzi
delle obbligazioni (sensitivity).
Con i nuovi rendimenti è interessante osservare il tempo necessario per recuperare le perdite. Ad esempio il titolo a dieci
anni incorrerebbe in una perdita
istantanea del 9,5%, per recuperare la quale devono trascorrere
più di quattro anni con il nuovo rendimento al 2,3%. Oppure
dal solo flusso cedolare servono
più di cinque anni. Dopo un impressionante Toro del reddito fisso, emerge con forza la struttura
asimmetrica del rischio di tasso.
Ha senso investire in strumenti
1
0
-1
1m 3m 6m 1y 2y 3y 4y 5y 6y 7y 8y 9y10y
15y
20y
30y
Fonte: NORISK
Il grafico riporta la curva dei rendimenti Usa dei titoli del Tesoro nominali e la
curva dei rendimenti reali impliciti nei prezzi dei titoli inflation-linked, oggi e
nel giugno 2001. Undici anni fa i livelli erano molto più elevati e i rendimenti
reali positivi, dall’1,4% ad 1 anno al 3,4% a 30 anni. Oggi i rendimenti nominali
rasentano lo zero a breve, sino al 2,8% a 30 anni. I rendimenti reali sono negativi
lungo quasi tutta la curva, con la parte a media scadenza più sacrificata.
LA CURVA DEI RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO ITALIANI
6
Tasso %
5
4
Rendimento governativi italiani nominali a giugno 2005
Rendimento governativi italiani reali impliciti negli inflation-linked a giugno 2005
Rendimento governativi italiani nominali a giugno 2012
Rendimento governativi italiani reali impliciti negli inflation-linked a giugno 2012
3
2
1
3m 6m 1y 2y 3y 4y 5y 6y 7y 8y 9y10y
30y
Fonte: NORISK
Il grafico riporta la curva dei rendimenti dei governativi italiani, nominali e reali
impliciti negli inflation-linked. Oggi entrambe le curve sono molto vicine facendo
emergere il rischio di credito. Prima della crisi prevaleva l’inflazione attesa nello
spiegare la differenza tra le due. Oggi sul 5 anni l’Italia offre il 5% reale, gli USA
-1%. Nel caso dell’Italia il rischio asimmetrico dei tassi d’interesse è meno forte
perché i tassi partono da livelli molto più elevati rispetto a Germania o Usa.
62
15y
20y
25y
Un aumento
anche soltanto
dell'1% dei tassi
comporterebbe
una perdita
immediata del
titolo decennale
tedesco del 9,5%
con rendimenti così bassi? Comprare un titolo a dieci anni con un
rendimento dell’1,3% che sicuramente offrirà un rendimento reale negativo sconta degli scenari
catastrofici per l’economia. Chi
cerca rendimento deve spostare lo
sguardo verso altre asset class capaci di generare rendimenti attesi
più consoni quantomeno a coprire
le attese inflative.
In conclusione: se possibile è meglio stare lontano dal reddito fisso risk-free a lunga scadenza. Se
proprio si vuole investire è meglio non spingersi oltre i due anni.
Molto probabilmente nei prossimi
24 mesi, se non prima, capiremo
quale sarà il futuro dei paesi più o
meno a rischio.
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38
LUX | LUSSO & FINANZA
LE PROSPETTIVE DEI TITOLI
Perché puntare ancora
su Inditex (Zara) e LVMH
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VALERIA PANIGADA
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70
60
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Giu ‘09 Set
Dic Mar ‘10 Giu
Set
Dic Mar ‘11 Giu
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Dic Mar ‘12 Giu
Fonte: BLOOMBERG
BORSA PARIGI - LVMH
DATI IN EURO
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
Giu ‘09 Set
Dic Mar ‘10 Giu
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Dic Mar ‘11 Giu
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Dic Mar ‘12 Giu
Fonte: BLOOMBERG
64
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LUSSO & FINANZA | LUX
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LUX | LUSSO & FINANZA
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LUSSO & FINANZA | LUX
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67
TECH | TECNOLOGIA & FINANZA
CAPIRE PER INVESTIRE
Smartphone,
la battaglia
degli ecosistemi
Apple contro Google/Android. Le chance di Nokia-Microsoft
e di RIM. L'ascesa di Samsung. Alan Bezoza, analista di
Janus Capital, disegna la possibile evoluzione del mercato
ALAN BEZOZA
analista Janus Capital
C
hi vincerà la battaglia
degli smartphone? Su
quali titoli è meglio
puntare? Alan Bezoza, analista azionario
specializzato di Janus
Capital, disegna l' evo produttori e gli operatori.
Cominciamo dal segmento dei
telefoni di ultima generazione.
Quali sono i fattori chiave che
un investitore dovrebbe considerare nell'analizzare il mercato
dei microtelefoni dal punto di vista generale?
Il mercato dei telefoni sta attraversando un periodo di transizione su ampia
scala. Sostanzialmente, gli smartphone
stanno passando da un periodo di in-
68
novazione a uno di penetrazione. Per
molto tempo il settore è stato testimone di un'iterazione degli hardware: dagli schermi a colori, alle videocamere,
al Bluetooth, al Wi-Fi. Ora a penetrare
il mercato è una ricca gamma di telefoni più intelligenti, per i quali il cambiamento più evidente è rappresentato
dal tipo di sistema operativo e dalle applicazioni disponibili. Se si entra in un
negozio di telefonia e si chiede "Che
tipo di smartphone avete?", di primo
acchito i modelli sembrano pressoché
identici. Presentano piccole differenze
in termini di dimensioni dello schermo, risoluzione e processore, ma nella
maggior parte dei casi il prezzo dipende dal marchio e dall'ecosistema integrato, ovvero Android, Apple o magari Microsoft.
Questa rivoluzione "da innovazione a
penetrazione" è un vero grattacapo per
i produttori di microtelefoni, per i quali
una concorrenza sempre più agguerrita
si traduce in una riduzione dei prezzi e
della redditività. In poche parole, oggigiorno i produttori fanno innovazione
basandosi su una piattaforma di terzi e
la differenziazione è molto limitata. La
buona notizia è che la penetrazione del
mercato da parte degli smartphone è in
crescita, mentre i prezzi medi di vendita calano di pari passo con una sempre più elevata convenienza economica e una maggiore consapevolezza da
parte dei consumatori. Ciononostante,
i produttori di microtelefoni che si limitano a lanciare sul mercato dispositivi per i soli ecosistemi Android o Win€ Y
tra qualche anno, poiché una concorrenza intensa, a fronte di una scarsa differenziazione, mina la redditività.
*\x
sui prezzi e sul tasso di crescita
del settore?
La consapevolezza riguardo agli
smartphone e l'acquisto di questi prodotti sono aumentati in modo proporzionale alla riduzione dei prezzi. Su
questo non c'è dubbio. Il settore sta vivendo ancora un periodo di rapida crescita: le stime parlano di circa il 25%
annuo nel prossimo futuro. In Cina,
il prezzo medio all'ingrosso per gli
smartphone è calato del 18% su base
annua, mentre il numero di unità ven-
TECNOLOGIA & FINANZA | TECH
dute è salito del 300% solo l'anno scorso. Va detto, comunque, che gran parte della crescita è stata sostenuta dalla
forte concorrenza tra i carrier (le compagnie di telefonia mobile, ndr) che
offrono incentivi all'acquisto di microtelefoni. Gli operatori in Cina e in
altri Paesi, come gli Usa e il Regno
Unito, hanno adottato un intenso programma di incentivi per i consumatori, tanto che in alcuni casi il costo del
telefono è completamente a carico del
carrier stesso. Nel settore delle prepagate, dove gli incentivi degli operatori
sono pressoché inesistenti - ad esempio in Italia, Indonesia e Russia - la
» Nel mercato globale dei
cellulari gli smartphone
hanno iniziato una
transizione da un periodo
di innovazione a uno di
crescente penetrazione, a
fronte di un calo del prezzo
medio di vendita.
crescita nel segmento degli smartphone è stata di gran lunga inferiore, poiché il costo upfront per il consumatore
risulta eccessivo.
A prescindere da ciò, alcuni produttori cinesi stanno lanciando sul mercato telefoni Android a 100-150 dollari,
che contribuiranno a velocizzare la penetrazione degli smartphone in molti
mercati delle schede prepagate, dove
non esistono incentivi. A quel punto, le
vendite complessive potrebbero superare ampiamente le nostre aspettative,
sostenute da una maggiore accessibilità
dei prezzi. E non si tratta di prodotti di
qualità scadente, di microtelefoni economici che a detta di alcuni si vendono bene solo in posti come la Cina. Ad
esempio, le vendite di iPhone Apple in
Cina equivalgono al 10-15% delle vendite complessive globali di Apple, che
>nership con China Mobile, l'operatore
di telecomunicazioni numero uno nel
paese, con 650 milioni di abbonati.
In generale, riteniamo che questo settore offra ancora ottime opportunità di
crescita delle vendite, seppure con margini più contenuti, considerato il fatto
che gran parte della concorrenza della
sfera Android gioca sul prezzo. Apple
è un esempio a sé, dato che la società
controlla il proprio ecosistema su entrambi i fronti, hardware e software.
Apple offre un prodotto differenziato, con soluzioni end-to-end racchiuse in software e hardware integrati in
prodotti multipli, come Mac, iPad o
iPhone. In tal senso, Apple è padrona del proprio destino più di quanto
non siano altri produttori. Non si può
dire che la società rimarrà immune per
» In molti mercati,
un'agguerrita concorrenza
tra gli operatori spinge al
ribasso i guadagni, mentre
un impiego sempre più
frequente di dati richiede un
aumento degli investimenti
di capitale.
sempre, ma se continuerà a battere la
concorrenza sul fronte dell'innovazione, procederà sicuramente a testa alta
nel mercato.
Con tutta questa concorrenza,
cosa deve fare un produttore di
telefoni perché la sua attività sia
redditizia?
A nostro avviso, lo scenario diventerà
ri di telefoni che non sono in grado di
controllare il proprio destino. Le cose
si stanno evolvendo in modo analogo
al settore dei PC, che si è trasformato in
un segmento a basso margine, dove a
fare la parte del leone sono Microsoft e
Intel. Per gli smartphone il vero valore
aggiunto potrebbe risiedere nel sistema
operativo o nei fornitori di componenti
come Qualcomm.
Samsung, ad esempio, compete contro Huawei e altri marchi cinesi che
si preoccupano di più dei volumi che
]conomia di mercato e dalla notorietà
dei brand. Non sorprenderebbe se la
Cina superasse i coreani e si affermasse come forza dominante nell'elettronica di consumo, proprio come ha fatto la
Corea con i giapponesi circa dieci anni
'%
nitori nell'Asia sviluppata, così come
in Europa e negli Usa, è il fatto che le
aziende cinesi possono contare su una
struttura di costi molto più vantaggiosa. Anche prima che gli operatori cinesi
adottassero programmi di incentivi su
ampia scala per gli smartphone, i marchi cinesi occupavano circa il 20-25%
del mercato Android totale. L'ascesa
dei produttori cinesi potrebbe mette-
» Intravediamo opportunità
per i produttori di telefonini
che controllano il proprio
ecosistema di prodotti
e servizi, ma anche per
società che possiedono
ripetitori e infrastrutture
wireless.
69
TECH | TECNOLOGIA & FINANZA
Y]
anni, a meno che gli altri produttori non
riescano in qualche modo a differenziarsi dalla concorrenza.
Pensa che nei prossimi anni
l'esperienza d'uso di un Apple
sarà molto diversa da quella di
un Android?
È la domanda da 600 miliardi di dollari
per Apple: la società riuscirà a mantenere anche in futuro il vantaggio sull'ecosistema Android? Un'esperienza d'uso varia da persona a persona. La cosa
bella per Apple è che una volta che i
consumatori iniziano a usare questo
ecosistema e acquisiscono familiarità,
>'ta solo di avere un iPhone. Lo stesso
vale per iPad, Apple TV e Mac. Tutti
questi dispositivi funzionano in modo
€" zi come iTunes e altre funzionalità integrate come AirPlay, che assicurano
]'
Google ha dovuto affrontare non po Y " mento che la società fornisce solo il
software e non l'hardware. Per quanto riguarda Android, è innegabile che
sia un sistema operativo molto frammentato e che molti produttori di TV,
microtelefoni e altri dispositivi debbano integrarlo con un altro sistema.
Samsung è una società che offre una
buona gamma di prodotti end-to-end
e potrebbe potenzialmente creare una
non è mai riuscita a recuperare terreno.
Il problema è che ora si tratta di una
"battaglia degli ecosistemi". Ad esempio, Apple afferma che ci sono già
100 milioni di persone che utilizzano
il suo servizio iCloud. Sono 100 milioni di persone che verosimilmente
acquisterebbero un altro Apple se dovessero cambiare telefono, computer,
Cosa ci può dire riguardo a Re- tablet o magari anche televisore. Penso
search in Motion (RIM), la so- YY
cietà del Blackberry che at- come RIM competere con tutto questo
‡ anche se lanciasse una gamma di proRiuscirà a rimanere in gioco dotti completamente rivisitata. Apple
continua a stupirmi per come è in graanche in futuro?
RIM è stata un precursore nel setto- do di dominare i settori dei telefoni e
re degli smartphone con il BlackBer- dei computer, offrendo prodotti semplici che funzionano alla perfezione insieme. Sarà interessante vedere se Apple
Domanda da
riuscirà a proseguire nel suo cammino
600 milioni:
di innovazione, trainando l'intero settore con un altro uomo al comando.
Apple riuscirà
soluzione unica. Ma c'è una domanda
}
punto Apple è leader del settore? La situazione potrebbe cambiare? È già accaduto nel mondo dei PC, dove Apple
ha perso terreno su Microsoft in uno
scenario simile. Osserviamo da vicino
'
a mantenere
anche in futuro
il vantaggio
sull'ecosistema
Android?
š'`Y
RIM attualmente sia cercare di innovare i software, i servizi e i dispositivi, pur
avendo perso la battaglia degli ecosistemi. La società proponeva la stessa strategia integrata in senso verticale di Apple, ma RIM ha fallito diverse volte e
L'ASCESA DI SAMSUNG ANCHE IN BORSA
DATI IN DOLLARI USA
1.200
1.100
1.000
900
800
700
600
500
400
SAMSUNG
SAMSUNG
2009
2010
2011
2012
Fonte: BLOOMBERG
70
Che tipo di ricerche conducete
per comprendere queste dinamiche di settore?
Dedichiamo molto tempo a una comprensione più approfondita di ciascun
ecosistema. Facciamo ricerche sugli
operatori, che svolgono il ruolo decisivo e rappresentano un componente essenziale degli ecosistemi. Fondamentale è capire non solo come facciano a
sostenere i programmi di incentivi alla
telefonia, ma anche cosa ne pensano
della piattaforma: quanto è importante
per loro continuare a sostenere Apple
o altri produttori che potrebbero con[
Dedichiamo molto tempo anche alle
discussioni con gli sviluppatori, siano essi un paio di persone in un gara
!†šluppatore di giochi in Francia. È ancora
pare prodotti e applicazioni su piattaforme diverse, specialmente per chi si
occupa di applicazioni con elevato con
'<Xdroid molti produttori offrono svariate
soluzioni in termini di dimensioni dello
schermo, risoluzione e potenza di elaborazione per dispositivi che funzionano tutti in modo diverso quando si tratta
di eseguire un'app. Talvolta le aziende
TECNOLOGIA & FINANZA | TECH
Sansung
Galaxy S III
Apple
Iphone 4S
Nokia
Lumia 710
RIM
Blackberry
Torch-9800
sono semplicemente costrette a sviluppare applicazioni con il denominatore
comune più basso, e questa non è mai
la scelta migliore. Inoltre, sono ancora in commercio molte versioni diverse di sistemi operativi di tipo Android.
Si chiamano con il nome di un dessert
}
Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice
Cream Sandwich e presto arriverà anche Jelly Bean.
La base di Android attualmente installata è un caos se si pensa a quanti diversi sistemi operativi sono supportati.
Ancora una volta, il problema per gli
sviluppatori è che dovranno creare il
denominatore comune più basso, senza necessariamente rispettare la versione più aggiornata del software. Creano
giochi e applicazioni che funzionano
su versioni precedenti e su dispositivi
con schermi e potenza di elaborazio'>}
è sviluppare un'applicazione ad alto
sui telefoni Android più economici.
Con la diffusione di Android, non c'è
dubbio che gli utenti contribuiranno
alla crescita della piattaforma, ma gli
sviluppatori saranno sempre più frustrati a causa dell'inarrestabile proliferazione di dispositivi con caratteristiche diverse.
Un altro aspetto frustrante per gli sviluppatori di Android è che la monetizzazione della piattaforma è nettamente
inferiore rispetto a quella della piattaforma iOS per iPhone. L'acquirente medio di iPhone presenta parame
maggior parte degli utenti Android,
che acquistano telefoni più economici
anche se preferirebbero avere un iPhone. Come ho già detto, circa il 25% di
tutti i telefoni Android sono venduti in
Cina, dove la maggior parte degli utenti non sceglie questi prodotti per le applicazioni che offrono.
Microsoft e Nokia hanno unito le
forze nel settore degli smartphone. La loro unione ha il potenziale di replicare il sistema integrato di Apple?
Non sottovaluterei mai Microsoft, con-
siderata la sua portata, il saldo di cassa
e la notorietà del marchio. È un mercato importante per l'azienda, ma la
questione è capire se Microsoft non sia
forse arrivato troppo tardi. La cosa che
mi preoccupa è il modello di business
di Microsoft, basato sull'impiego del
suo sistema operativo per ottenere valore dal produttore - quei 10 o 15 dollari per dispositivo che Microsoft guadagna rispetto ad Android, che è gratis
per i produttori di telefoni. E quei 10
‡‘ hardware con margine ridotto, a cui
i produttori fanno fatica a rinunciare.
Perciò se fossi un produttore, preferirei lavorare con Android, che non impone alcuna "tassa Microsoft" aggiuntiva. Tuttavia Microsoft presta molta
attenzione ai produttori e agli sviluppatori di applicazioni per assicurarsi che non gli venga negato l'accesso
a questo mercato. Ad esempio la società paga gli sviluppatori perché creino app per la sua piattaforma e Nokia
perché produca i dispositivi. Non mi è
chiaro, però, se Microsoft uscirà vincitore in questo scenario.
Qual è la logica alla base dell'acquisto di Motorola Mobility da
parte di Google?
Diverse persone si sono già lambiccate il cervello su questa acquisizione.
Android ha affrontato in passato molte
questioni brevettuali con società come
Apple, Nokia, Samsung e altre, cercando di scovare presunte violazioni
brevettuali da parte di Google. Per tutta risposta, Google ha speso 12,5 miliardi di dollari per acquistare Motorola che possiede moltissimi brevetti nel
settore delle comunicazioni wireless e
questo è chiaramente un colpo da maestri per la tutela brevettuale. La questione è: come sfrutterà Google questo
asset al di là della tutela brevettuale? E
come riuscirà Google a convincere gli
altri produttori di Android che avranno
tutti le stesse opportunità di Motorola
in termini di accesso a nuove versioni
del software?
Adesso Google dice "Non preoccu"rewall condiviso tra gli sviluppatori
71
TECH | TECNOLOGIA & FINANZA
di telefoni Motorola e gli sviluppatori
di software Android". Ma se voi foste
Samsung, ad esempio, dovreste chiedervi che cosa cambia e come. Google
deciderà forse di creare hardware e software integrati verticalmente e ottenere un ampio margine, proprio come fa
Apple? Oggi più che mai Google deve
giocare pulito con gli altri produttori, ma deve anche rispettare gli impegni presi con Motorola, che non deve
sentirsi penalizzata nell'essere parte di
Google. A Samsung, HTC e agli altri produttori che si basano su Android
consiglierei quindi di tenere gli occhi
ben aperti.
*x;
gli operatori?
Per gli operatori, il mercato è un aspetto
positivo perché vedono che la domanda di servizi di dati cresce e crea nuovi
'X"="
K utilizzano meno servizi vocali e Sms,
che sono in realtà la fonte quotidiana
di margini molto elevati. Ad esempio,
esistono molte applicazioni di terzi che
gli utenti possono utilizzare per telefonare e/o inviare messaggi di testo gratuitamente dalla rete dati. Le implicazioni
per gli operatori sono fortemente nega" K !
creano margini elevati ed è troppo dif ' perché il mercato è un'arma a doppio
taglio. Inoltre, i requisiti in termini di
spese in conto capitale sono molto più
elevati per i dati ed è per questo che la
crescita del settore degli smartphone
grava sulla capacità della rete. In altre
" ! sfruttano molto la banda larga, perciò
sono ingenti. Per contro, i dati utilizzano più banda larga per ciascun dolla'¦
settore. Nella maggior parte dei mercati esistono quattro o cinque operatori che si contendono la clientela sfruttando niente di meno che il prezzo. In
tal senso, le entrate e la redditività subiscono una pressione al ribasso, mentre
si rendono necessarie spese in conto capitale sempre più cospicue, man mano
72
che lo sfruttamento delle reti aumenta.
La cosa non contribuisce certo a creare un settore sano. La buona notizia è
che molti operatori sono sottoindebitati
si di cassa e non rischiano la bancarotta
' ~ > aspetto incoraggiante.
È possibile alleviare in qualche
modo la pressione sui prezzi?
La solidità delle società di operatori dipende dalla loro perseveranza
nell'aumentare i prezzi dei servizi di
dati. Avere una rete Internet o un servizio wireless domestico è fondamentale per la maggior parte delle persone.
Non avere Internet a casa è forse peggio che non avere l'aria condizionata
in una giornata di caldo torrido. A nostro avviso, il settore non valuta correttamente in termini di prezzo le potenzialità del servizio per i consumatori.
Tuttavia, l'intensità della concorrenza
per i servizi di dati potrebbe ridursi nettamente in futuro, se gli operatori non
riusciranno a mostrarsi abbastanza aggressivi sul fronte dei prezzi. Nel seg ! esiste un prezzo minimo, dal momento
che questi servizi non sfruttano molto
la banda larga e hanno un ampio margine cui potrebbero attingere. A livello regionale, gli Usa costituiscono per
gli operatori un mercato sano, dove la
maggioranza delle quote è nelle mani
di due grandi protagonisti e i carrier più
Ylida copertura nazionale end-to-end, né
Samsung
Galaxy Tab
per un upgrade delle loro reti. Inoltre,
la topologia del Paese e l'ampio spet spetto ad altri Paesi dove la densità abitativa è più elevata. Lo stesso vale per
la Cina, dove il mercato è dominato da
tre operatori principali (con oltre 1 miliardo di utenti), in grado di fornire un
buon livello di copertura e capacità, e
che quindi non consentono ai carrier
più piccoli di emergere.
In altri Paesi, invece, esiste solitamente un operatore in ogni mercato, che
sviluppa una certa aggressività sul
fronte dei prezzi per guadagnare quote a discapito di tutti gli altri. Nel Regno Unito, per esempio, ci sono cinque
operatori per circa 50 milioni di utenti.
Israele è un altro Paese con solo un paio
di milioni di utenti e numerosi carrier
che si contendono le quote di mercato.
È un'assurdità economica.
Qual è l'impatto di questi
sviluppi sulle società che possiedono infrastrutture di telecomunicazione?
Nokia
Lumia 900
TECNOLOGIA & FINANZA | TECH
Apple
Ipad
RIM
Blackberry Playbook
APPLE VIAGGIA INTORNO A QUOTA 600
bero cogliere maggiori opportunità dallo spostamento degli operatori verso la
prossima generazione di reti 4G.
DATI IN IN DOLLARI USA
700
600
500
400
300
200
100
2009
2010
APPLE
2011
2012
Fonte: BLOOMBERG
Gli operatori spingeranno sempre di
più al rialzo le spese in conto capitale
per le infrastrutture, a causa della crescente penetrazione di smartphone e
tablet che guidano l'aumento del traf'`chiature, la concorrenza ha raggiunto
un livello di intensità piuttosto elevato, ma alcune di queste pressioni stanno diminuendo e il cambiamento che
ne deriverà è sicuramente ben accetto
e potenzialmente radicale. Il settore si
è consolidato, con Motorola Network
Solutions acquisita da Nokia Siemens,
e parte di Nortel ceduta a Ericsson e
Alcatel Lucent.
A poco a poco il mercato wireless sarà
diviso tra due operatori, Ericsson e
Huawei, ovvero i due leader con quote di mercato rispettivamente del 40%
e del 20%. Inoltre, sia Alcatel Lucent
che Nokia Siemens hanno attraversa
rio negli ultimi anni. Di conseguenza,
i clienti dei vari operatori sono in un
certo senso restii ad acquistare da queste società un dispositivo che potrebbe rimanere nella rete dell'operatore
per 8-10 anni. Il risultato per le società
che possiedono infrastrutture è chiaro:
il settore sta diventando sempre più razionale e il potenziale di allentamento
della concorrenza può avere un effetto positivo. Il settore delle torri wireless rappresenta un'ottima opportunità.
Gran parte delle società di telecomunicazione ha capito che non è conveniente possedere torri proprie, ma è
le infrastrutture. Riteniamo che questo
segmento racchiuda un potenziale di
crescita sostenibile con modelli di business applicabili per diversi anni.
Le società che possiedono torri bene
di cui godono i distributori di attrezzature e dispositivi, poiché costruiscono
altre torri e collegano nuove antenne a
quelle esistenti. Come se non bastasse,
le società che possiedono torri potreb-
La penetrazione degli smartpho x; molti modi. Quali sono stati gli
eventi più dirompenti?
Gli smartphone hanno davvero stravolto i comportamenti dei consumatori e
]tà dei rivenditori: ora gli utenti si aggirano tra le corsie e controllano i prezzi
in tempo reale collegandosi a Internet
dai loro telefoni. In effetti, mi è capitato spesso di entrare in un negozio e
dotto online, collegandomi a Internet
dal cellulare e risparmiando sul prezzo. Il feedback degli utenti è un altro
"
esempio, sui ristoranti. Quando viaggio in California, leggo le recensioni dei ristoranti, i commenti degli altri
clienti su Yelp o prenoto da OpenTable.
Le società ora prestano molta attenzione alla visibilità del proprio brand e al
controllo della qualità perché i clienti hanno più possibilità di critica con
un computer in tasca, sempre acceso e
sempre connesso alla rete. Il prossimo
passo saranno i pagamenti da cellulare.
Ero a San Francisco in visita ad alcune
società e sulla strada da e per l'aeroporto ho pagato la ricevuta del taxi direttamente con il cellulare tramite un servizio offerto dal taxista stesso, chiamato
Square. In pratica la società vende un
dispositivo che trasforma un semplice
cellulare in un lettore di carte di credito; perciò ho pagato il taxista usando
il suo smartphone. Vedremo se questa
novità prenderà piede.
F
73
FONDI & C
CONSULENZA
Come cambia in Europa
la f igura del consulente
Lo scenario variegato dei diversi Paesi e l'effetto delle nuove regole della Mifid review 2.
I casi di Spagna, Olanda e Irlanda. La tradizione inglese e la via italiana tracciata dalla Consob
L
DI
SERGIO BOIDO
Presidente
di EFPA Italia
74
o scenario del mercato del a livello di mercato europeo
è assolutamente variegato.
In Spagna, per esempio, è
il settore bancario che fa la
parte del leone ed è in grado
di polarizzare una quota preminente del risparmio e degli investimenti. La Spagna
è infatti un Paese fortemente bancarizzato e non a caso
ai quattro istituti di credito
più grandi fa capo una quota di mercato pari al 60% di
'@
Paesi Bassi è praticamente impossibile fornire un’u ' `
fatti da molteplici professioni che sono presenti in svariate forme e dimensioni, ad
esempio consulente ipotecario, consulente pensionisti"re, consulente assicurativo,
private banker, consulente
in materia di investimenti.
@ > Œ
una reale cultura in materia
'
Per quanto riguarda la retribuzione, le organizzazioni
più estese che non versano
stipendi ai propri dipendenti offrono bonus regionali o
'
% pendenti vengono general-
mente retribuiti o attraverso commissioni sui prodotti
venduti, oppure attraverso
cui il consulente viene retribuito a ore o percepisce un
> qualsivoglia compagnia as'Œre, ancora, con una combinazione dei due sistemi di
retribuzione. In Irlanda, per
fare un ulteriore esempio,
in termini generali i consu
ruolo di intermediari tra le
società che offrono prodot'Xcuni possono dare consigli
su una gamma di prodotti
di molte società diverse, altri si limitano a quelli di una
o due società. Possono essere remunerati dal fornitore del prodotto mediante retrocessione di commissioni
o possono offrire una consulenza al cliente sulla base
di un onorario.
LE NUOVE REGOLE
DELLA MIFID
”„‡˜ˆˆ—nito il concetto di consulen"ventare un servizio non più
accessorio, ma principale
dandogli quindi una dignità
di servizio autonomo.
Le novità nella consulenza in materia di investimen-
„ € ˜ possono sintetizzare con il
fatto che viene confermata
l’ampiezza della nozione di
consulenza rilevante per la
„ < ˜ˆˆ— <˜ˆ‡ˆ
forzati gli obblighi di trasparenza soprattutto per quanto riguarda l’ampiezza della
gamma dei prodotti considerati e il tipo di consulenza
\
caratteristiche proprie della consulenza indipendente
che si sostanziano nel fatto che l’intermediario valuti
" tipologie ed emittenti, e non
accetti, né riceva commis tari pagati o forniti da terzi.
LE POSIZIONI
DEI PAESI EUROPEI
Da questo secondo grosso indirizzo contenuto nel
corpo normativo della Mi € verse percezioni e ipotesi di
applicazione. Si passa dalla posizione radicale olandese e svedese che è quella
secondo cui bisogna eliminare qualsiasi inducement
zi, a quella francese dove si
FONDI & C
auspica la possibilità di inducement di qualsiasi tipo
purché sia rafforzata la trasparenza nel trasferire que\pre che l’inducement non
favorisca scelte di investimento che vadano a detrimento della qualità del consiglio e dell’interesse del
cliente. Diversa le posizioni
in Gran Bretagna e in Italia, che rappresentano due
contesti agli antipodi: in Italia operano soprattutto tied
legati a una singola impre\£gno Unito il mercato vede
in campo un elevato numero di multitied agent, broker
%
'
L'ESPERIENZA INGLESE
DEGLI INDIPENDENTI
Gli inglesi, come ha avuto
recentemente modo di spiegare Richard Taylor, espo•!X• ! Xš
intervenuto al Decennale
•`X%"la considerazione dell’importanza della consulenza
ferimento all’ignoranza del
consumatore, alla comples-
sità dei prodotti, alla necessità di consigli che portino
a buone decisioni con implicazioni di lungo termine
e dal fatto soprattutto che il
consulente si trova in una
posizione di potere rispetto al cliente. Valuta i rischi
che possono derivare da uno
scorretto processo di consulenza, quali la maggior
conoscenza dei prodotti da
parte del consulente, il non
allineamento degli interessi del cliente con quelli del
consulente, i possibili con-
glio è legato a una o più
"
di accrescere la professionalità con alti standard formativi ed etici, di rimuovere la
remunerazione a commissioni introducendo le fee di
consulenza.
LA VIA ITALIANA
AL "PLURALISMO"
X " dell’autorità di vigilanza italiana, in linea con l’orientamento espresso dalla commissione UE, prevede la
..Nel Regno Unito il mercato
vede in campo un elevato
numero di multitied agent,
#ˆ*
;
za di trasparenza nelle conseguenze di lungo periodo
del prodotto consigliato.
Per ovviare a tutti questi
possibili rischi, la Retail Distribution Review prevede
l’importanza di distinguere il servizio di consulenza
> il consiglio considera tut
> -
Y una consulenza a minor valore aggiunto una consulenza a più alto valore aggiunto
che consenta, con proporzionati oneri per gli intermediari, la prestazione di moduli di servizio diversi con
la possibilità di prezzare ed
apprezzare con diversi costi
il servizio erogato. La posizione espressa dalla Consob, ribadita e approfondita
in occasione del Decennale
•`X%Flavio Bongiovanni, responsabile Uf †
`ri e Consulenti Finanziari
della Consob, costituisce
una equilibrata posizione
di compromesso che, oltre
a garantire una pluralità di
modalità di prestazione del
" care quali siano le potenziaY ziaria nel mercato italiano.
LA VISIONE DI EFPA ITALIA
Per quanto riguarda la visio•`X
Italia, Ente di promozione di
standard formativi condivisi
Y"
ritengo che debba limitarsi
ad auspicare, come sostie£š"
di qualità sempre più elevati permeati da una condivisa
etica professionale, per tutti i professionisti del risparmio siano essi dipendenti,
tied agent o consulenti per'sclusivo interesse del cliente
per tutelare il suo rispar"dolo lungo tutto il suo ciclo
di vita e di spesa e contribuendo a fargli raggiungere
i suoi obiettivi.
F
Oltre 14.000 professionisti certificati EFPA
EFPA, European Financial Planning Association, è
‰;Š
della quale fanno parte 14 Paesi europei. Lo scopo
;
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di principi, di programmi formativi e di linee
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sono oltre 14.000.
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Diploma in European Financial Services DEFS. In
*;
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75
FONDI & C
CONSULENZA
Dov'è il valore aggiunto
del promotore finanziario
Dovrà occuparsi sempre di più della qualità della vita dei clienti. Alberto Banfi, docente esperto
del CUOA, spiega come cambiano con la crisi il ruolo e gli ambiti di azione del consulente
onsulenti e promotori finanziari hanno attraversato con le ultimi crisi finanziarie un duro banco
di prova della solidità e
qualità del loro rapporto con i clienti. Su questa evoluzione F ha rivolto alcune domande
ad Alberto Banfi, docenA CURA DI MASSIMILIANO VOLPE
te alla Cattolica di Milano ed esperto del CUOA, la Business School del
Nordest che organizza tra gli altri corsi e master
per financial advisor e promotori.
C
no apparire relativamente standardizzate, devono
essere condivise e accettate dal cliente.
In relazione alla crisi internazionale, come
è cambiato il rapporto tra cliente e promotore finanziario?
Quando si manifestano situazioni particolarmente gravi è abbastanza difficile che qualunque forma di rapporto resti immutata; nello specifico va
tenuto conto che tutti sono stati colti un po' di
sorpresa e pertanto il promotore (e anche il consulente finanziario) si è ritrovato nella condizione di dover gestire nell'emergenza un rapporto
particolarmente complicato. Probabilmente quello che può aver fatto premio nel
rapporto tra le parti è stato il
grado di fiducia nella persona e
nella trasparenza dei ruoli.
Quali sono i nuovi ambiti di azione? La
pianificazione previdenziale? Fiscale?
Successoria...?
Probabilmente non si tratta di nuovi ambiti di
azione quanto piuttosto di riformulare la priorità degli ambiti di azione finora visti. Certamente il settore che in prospettiva necessita un forte
potenziamento nelle risposte (ma anche nel sottoporre il problema al cliente) è quello della previdenza, in tutti i suoi ambiti.
Non solo la previdenza in ambito pensionistico ma anche nel settore della
qualità della vita in generale:
si pensi alla previdenza sanitaria e in genere a quei settori
che aiutano a mantenere una
buona qualità della vita (per
il cliente ma anche per le generazioni a lui successive). In
secondo luogo credo che sia
essenziale anche garantire al
cliente un servizio in grado di
generare sicurezza nell'entità
e nel potere d'acquisto del patrimonio da lui ritenuto "primario".
Cosa si deve aspettare un
risparmiatore dal proprio
consulente finanziario?
Sicuramente accanto alla competenza ritengo essenziale che
ci sia l'ascolto delle esigenze
del cliente, la loro comprensione e la scelta condivisa (e non
imposta) delle soluzioni. Infatti
le soluzioni, che talvolta posso-
76
Promotore o fai da te? Qual è il valore aggiunto del promotore?
Molto dipende dalle aspettative del cliente, dalle
sue conoscenze finanziarie, dalla sua capacità di
lasciarsi consigliare e guidare nelle scelte di investimento per soddisfare i propri bisogni. Talvolta
il cliente è molto coinvolto nelle decisioni da prendere che vuole dal consulente la conferma di ciò
che ha in mente: il valore aggiunto del promotore
potrebbe proprio consistere nel "raffreddare" tali
atteggiamenti.
Certamente
il settore che
in prospettiva
necessita di un forte
potenziamento nelle
risposte è quello
della previdenza, in
tutti i suoi ambiti
FONDI & C
ALBERTO BANFI
Professore ordinario del
raggruppamento disciplinare
Economia degli intermediari
;‹‡
Scienze Bancarie Finanziarie
‰€
‡
Cattolica di Milano. Docente
della Fondazione CUOA.
Membro del comitato
‰†
Legislazione e Mercati di
CUOA Finance
Seminario CUOA
Per l'investitore c’è differenza tra scegliere
il promotore o il consulente indipendente?
Non credo che conti tanto la figura (promotore o
consulente indipendente) quanto le capacità professionali, il grado di fiducia conquistato e la qualità del servizio offerto, intesa come capacità di assecondarne i bisogni.
F
Il consulente f inanziario
nel passaggio
generazionale
dell'impresa
di Francesco Gatto*
La pianificazione del passaggio generazionale rappresenta una delle fasi più delicate della continuità d’impresa. Occorre quindi riconoscere i problemi che più
frequentemente si incontrano al momento della pianificazione del patrimonio. In
prima battuta "l’inconsapevolezza", ovvero spesso il rifiuto a porsi il problema
per ragioni emotive e psicologiche; a seguire "l'impreparazione", sia nel senso di
incapacità di scelta di quale debba essere l’erede designato alla conduzione successiva dell’azienda, sia di quali siano gli
strumenti “tecnici” corretti da utilizzare
per il passaggio del patrimonio ereditario
e quindi dell’azienda stessa.
Infine la “tempistica”, poiché una buona
e valida legalmente pianificazione necessita di un congruo tempo per la sua attuazione; al contrario, spesso, si assiste, in
conseguenza dei problemi rilevati a scelte
tardive e frettolose.
Il consulente finanziario può svolgere un
ruolo importante nelle scelte di tutela del
passaggio generazionale in quanto spesso è l’interlocutore privilegiato del cliente
(che è anche imprenditore) e può intercettarne i bisogni, guidandolo – anche tramiti esperti terzi – nelle scelte che hanno
forti ricadute sulla composizione dei patrimoni finanziari stessi e sulla relazione
stessa. Evidentemente il consulente finanziario non si sostituisce a notai, avvocati o
commercialisti, ma il suo ruolo può essere quello di garantire la “regia” dell’operazione impostando soluzioni e interventi
che vadano nell’interesse globale del perimetro del cliente e che richiederanno, in
modo coordinato, l’intervento di più figure specialistiche.
*Responsabile CUOA Finance,
Direttore Master full time in Finance
presso la Fondazione CUOA
77
FONDI & C
IL PORTAFOGLIO
FINANZIARE
In collaborazione
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società
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F propone un
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rispondere a
una particolare
esigenza di
A CURA DI
ADVISEONLY
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investimento
e di vita di un
investitore privato
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FONDI & C
PER...
IL VIAGGIO DEI SOGNI
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CARATTERISTICHE ESSENZIALI
DELLA COMPONENTE CORE
OBBLIGAZIONARIA E SUE
MODALITÀ DI DEFINIZIONE:
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SATELLITE 1
Temi e idee
d’investimento
tattiche
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NUCLEO
Obbligazioni
+ Azioni
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79
FONDI & C
—–
CARATTERISTICHE ESSENZIALI
DELLA COMPONENTE SATELLITE
(NEL PIC E NEL PAC, DOVE
COINCIDONO) E DELLE SUE
MODALITÀ DI DEFINIZIONE:
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80
IL PORTAFOGLIO DELL’INVESTIMENTO INIZIALE (PIC)
COMPONENTE
ISIN
TITOLI
PESO%
Nucleo
IT0004404965
CCT 1-sett-2015
89,9%
Satellite
IE00B23D8W74
4”ƒ‚#
1000
2,6%
Satellite
IE00B23D9570
4”ƒ‚
Emerging Markets
3,2%
Satellite
IE00B23LNP94
4”ƒ‚\Œ[Hƒ
1,6%
Satellite
FR0010345371
=Œ‹•&‹‹•HH’
š
2,7%
100%
Fonte: ADVISEONLY
IL PORTAFOGLIO DELL’INVESTIMENTO
GRADUALE NEL TEMPO (PAC), PASSIBILE DI VARIAZIONI
COMPONENTE
ISIN
TITOLI
PESO%
Satellite
IE00B23D8W74
4”ƒ‚
#ZHHH
25,7%
Satellite
IE00B23D9570
4”ƒ‚
Emerging Markets
31,8%
Satellite
IE00B23LNP94
4”ƒ‚
\Œ[Hƒ
15,8%
Satellite
FR0010345371
=Œ‹•&‹‹•HH’
š
26,7%
100%
Fonte: ADVISEONLY
in varie parti del
mondo, ma con
un sovrappeso
sulle aree e sui
settori più puniti
dal mercato, ossia
Europa e Italia
@ K#
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X
> K >"Y
FONDI & C
ANALISI DEL RISCHIO
•
>>
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+
RISCHIO E PERFORMANCE
Metriche di rischio
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4
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INDICE COMPOSITO DI PERFORMANCE
RISCHIO
0
100 -100
100
5
0
LIQUIDITA’
0
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... per il
portafoglio di
partenza l'indice
composito di
rischio, che varia
da 0 a 100, è pari a
5, valore piuttosto
contenuto...
100
83
PERFORMANCE
1 giorno
1 settimana
1 mese
3 mesi
6 mesi
#
RISCHIO
HJ
VaR 1%
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
Omega
-1,22 %
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HHZZ
1,7259
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> " K " \
± †X£†£
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=
\
DOVE RISCHI DI PIU’
35,36%
Q
#
21,56%
21,55%
Lyxor ETF Stoxx Europe
600 Banks
Powershares FTSE
Rafi Dev 1000 fund
Powershares FTSE
Rafi Italy 30 fund
Powershares FTSE
Emerging markets fund
21,53%
± Y ‡"–‡ˆ‰>
\
± > " > '
F
81
ETF
STRUMENTI DI INVESTIMENTO
Obiettivo rendimenti
con i corporate bond
Le caratteristiche degli ETF che replicano indici obbligazionari investment grade e high yield.
I vantaggi rispetto alla sottoscrizione dei singoli titoli. L'alternativa degli ETF su indici di credito,
legati a un portafoglio di Credit Default Swap (CDS). Come si usano e quando convengono
N
DI
82
TITTA FERRARO
on solo Treasury o Bund. Il contesto di
elevata incertezza sui mercati internazionali ha ridotto all’osso i rendimenti offerti dai titoli di Stato dei Paesi più
forti cone Usa e Germania. Gli investitori sono così chiamati a scrutare attentamente all’interno del panorama obbligazionario per scovare rendimenti
interessanti. Sul mercato degli ETF la
tendenza dell’ultimo periodo evidenzia
una marcata propensione ad aumentare
l’esposizione, tradizionalmente molto
bassa, verso i replicanti che permettono di prendere posizione sulle obbligazioni corporate, sia quelle investment
grade che quelle high yield (alto rendimento). L’interesse verso gli ETF legati
a indici obbligazionari sta progressiva-
mente aumentando, così come il numero dei prodotti a disposizione degli investitori. “Fino a pochi anni fa gli ETF
erano percepiti come strumenti meramente azionari – commenta Simone
Rosti, relationship manager di iShares
in Italia – mentre attualmente lo sviluppo degli ETF risulta trainato proprio dalla categoria degli obbligazionari con il trend positivo che va avanti da
almeno 12 mesi”.
L’ultimo rapporto mensile sull’industria degli ETF elaborato da BlackRock
•
obbligazionari anche a maggio. Le turbolenze sui mercati hanno comportato
`so: complessivi 11 miliardi di dollari a
ETF
ETF GLOBALI: LA RACCOLTA DEGLI OBBLIGAZIONARI
DATI A FINE APRILE 2012 - VALORI IN MILIARDI DI DOLLARI
$
5
ETF su corporate bond investment Grade
ETF su corporate bond non investment Grade
4
3
2
1
0
-1
-2
gen
feb
mar
apr
mag
giu lug
2011
ago
set
ott
nov
dic
gen
feb mar
2012
apr
Fonte: BLACKROCK, BLOOMBERG
livello globale, battendo il precedente record di 9,1 miliardi di dollari del
primo mese del 2012. Flussi guidati dal comparto dei governativi (5,6
miliardi di dollari, di cui 4,4 verso i
Treasury statunitensi), ma è proseguito anche il trend positivo dei prodotti
obbligazionari corporate investment
grade che hanno raccolto 1,7 miliardi dollari portando a 12,2 miliardi il
saldo positivo da inizio anno. Primo
mese negativo dal novembre 2011 invece per gli ETP obbligazionari high
š mensili di 1,3 miliardi.
A testimonianza del forte interesse per
queste tipologie di ETF c’è la classi
2012. La top ten degli strumenti che
hanno attratto maggiori nuove masse vede la presenza di ben tre ETF su
bond corporate, di cui due high yield:
l’iShares iBoxx $ Investment Grade
Corporate Bond Fund al terzo posto,
seguito a ruota dall’iShares iBoxx $
High Yield Corporate Bond Fund
e poi in decima posizione lo SPDR
Barclays Capital High Yield Bond
ETF. “I grossi clienti istituzionali apprezzano queste tipologie di prodotti
– sottolinea Rosti di iShares – ma
i crescenti volumi sul mercato secondario testimoniano l’interesse anche da parte dei privati”. In
Europa spicca poi l’interesse verso gli ETF che permettono di andare a prendere posizione sul corporate high yield senza comprendere
Y -
rie. Su Borsa Italiana questa tipolo
•jcials” è offerta da tre fondi quotati da
Amundi, Deutsche Bank e Lyxor sul
totale di 18 ETF che permettono di
investire su indici legati a obbligazioni corporate.
DIVERSIFICAZIONE
IMMEDIATA E SPREAD
BID-ASK CONTENUTI
Quando si valuta l’investimento in
obbligazioni attraverso gli ETF bisogna considerare la sostanziale differenza rispetto all’investimento su
singole obbligazioni. I fondi quotati a gestione passiva permettono con
una sola operazione di investire su un
zionari. Acquistando una singola obbligazione invece l’investitore si lega
formalmente all’emittente soppor-
tando totalmente il rischio legato alla
solvibilità dello stesso emittente.
Altra fondamentale differenza è rappresentata dal fatto che con il passare del tempo la vita residua (duration)
azzerarsi alla scadenza, mentre negli ETF obbligazionari gli indici
vengono periodicamente aggiornati
con la duration del fondo che rimane sostanzialmente costante. Rosti di
iShares fa notare: “Oltre ad assicurare un’esposizione precisa e modulare con un alto livello di trasparenza e liquidità, gli ETF obbligazionari
corporate sono soliti assicurare spread bid-ask più stretti rispetto alla media degli spread dei sottostanti grazie
scovery”, con l’iShares Markit iBoxx
Euro Corporate Bond che ad esempio
è arrivato a segnare spread medi dello 0,1% rispetto allo 0,4% medio del
sottostante. Nel complesso sul mercato italiano degli ETF, che risulta tra
quelli più liquidi a livello europeo, lo
spread bid-ask degli ETF su obbligazioni corporate risulta dello 0,18%
(per controvalori di 25mila euro,
dati Borsa Italiana relativi a maggio
2012) sostanzialmente in linea con la
•>
dello 0,16% e sotto quella complessiva del mercato ETF in Italia che risulta dello 0,20%.
Tra i fattori di rischio spicca principalmente quello legato alla possibile revisione al ribasso del merito di
Rimangono bassi (anche se in aumento)
i tassi di default delle high yield
Negli ultimi mesi i tassi di default delle obbligazioni societarie ad alto
rendimento hanno registrato un moderato aumento allontanandosi dai minimi
toccati lo scorso autunno. Secondo i dati relativi agli ultimi 12 mesi, diffusi
da Bank of America Merrill Lynch, l’indice Global High Yield è stato del 2,7%
ad aprile, dopo aver toccato un minimo all’1,8% nell’ottobre del 2011. Livello
ancora decisamente inferiore alla media storica che è stata superiore al 4%
negli ultimi 15 anni. "Nei prossimi anni il contesto sarà più duro per le emittenti
fortemente indebitate", è il parere di James Tomlins, gestore dell’M&G European
High Yield Bond fund che vede i tassi di insolvenza del mercato high yield
europeo raggiungere una media del 6% l’anno nei prossimi cinque anni.
83
ETF
credito delle varie società presenti nell’indice. Inoltre sussiste il rischio che l’ETF segni una performance inferiore rispetto a quella
dell’indice sottostante. Il cosiddetto tracking error dipende da diversi fattori e tende ad aumentare negli ETF che replicano sottostanti
meno liquidi come ad esempio le
obbligazioni corporate high yield.
¡
la volatilità del mercato.
L’OPZIONE DEGLI
ETF SU CREDITO
Diverse similitudini con gli ETF su
bond corporate caratterizzano gli
ETF su indici di credito. Questa tipologia di fondi a gestione passi una posizione detenuta su un portafoglio virtuale di CDS (credit default
swap), strumenti derivati espressione della percezione del rischio che il
mercato associa a ciascun emittente.
Attraverso i CDS un investitore vende protezione in cambio di una remunerazione detta “spread”: più
questo sale maggiore è la rischiosità associata a quel determinato emit' j% con rischio credito speculare a quello dei corporate bond – sottolinea
Mauro Giangrande, responsabile
della piattaforma db X-trackers di
Deutsche Bank per l’Italia – ma con
la peculiarità che non espongono al
rischio tasso”. Infatti il tasso d’interesse incorporato nell’ETF su credito è pari al tasso overnight in quanto
il nozionale è investito su base gior-
DB X-TRACKERS II I TRAXX CROSSOVER 5Y TR
DATI AGGIORNATI AL 15 GIUGNO
130
125
120
115
110
105
100
95
90
85
Set ‘08
Mar ‘09
Set
Mar ‘10
naliera al tasso EONIA, di conseguenza il rischio di tasso è praticamente nullo poiché la duration è pari
ad un solo giorno. Questa tipologia
di ETF è presente sia nella versione
Sul mercato
italiano, uno tra i
più liquidi, lo spread
bid-ask degli ETF
su obbligazioni
coporate risulta
dello 0,18%
Long che permette di vendere proteduzione degli spread, che nella versione Short che invece consente di
comprare protezione e avvantaggiarsi di un allargamento degli spread.
“Andare lunghi di credito – spiega
Giangrande - permette di avvantag-
DIZIONARIO DI F
CREDIT DEFAULT SWAP (CDS)
Il Credit Default Swap (CDS) è un contratto mediante il quale l’acquirente
corrisponde un premio periodico a fronte di un pagamento che il venditore effettua
in caso di evento creditizio, ad esempio il default (fallimento) del debitore a cui
il contratto è riferito. Il CDS solitamente assume il ruolo di polizza assicurativa
per un sottoscrittore di obbligazioni legate a una determinata società o Paese. La
remunerazione di un investitore che vende protezione attraverso la sottoscrizione di
un CDS si chiama “spread” e varia durante la vita del CDS al variare delle probabilità
di default (più è probabile l’evento creditizio più aumenta lo spread e viceversa).
84
Set
Mar ‘11
Set
Mar ‘12
Fonte: BLOOMBERG
giarsi degli elevati spread attuali con
la possibilità di godere dell’eventuale riduzione degli stessi. Di contro
chi vuole trovare protezione dall’eventualità di un ulteriore allargamento degli spread può andare corto”. La gamma degli ETF su credito
proposta da Deutsche Bank si rifà
ai differenti indici iTraxx: l’iTraxx
Crossover comprende 50 enti societari con rating non investment grade (inferiore a BBB-/Baa3/BBB-) e
l’iTraxx Europe è composto da 125
enti societari europei con rating investment grade; poi l’indice iTraxx
Europe Subordinated Financials
5-year composto dal debito subordinato (debito che in caso di liquidazione di una società non viene rimborsato in via prioritaria) e l’iTraxx
Senior Financials 5-year composto
dal debito privilegiato (debito che in
caso di liquidazione di una società
viene rimborsato in via prioritaria);
››Ÿ‘šsto dalle 30 entità investment grade
con gli spread più ampi nell’ambito
dell’iTraxx Europe. Per tutti questi
indici la sostituzione degli elementi costitutivi avviene ogni sei mesi
quando vengono emesse le nuova
F
serie di CDS.
PER SAPERNE DI PIÙ
www.etfnews.it
Usa il tuo smartphone
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al sito web sopra citato
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ETF
I PORTAFOGLI DI LUGLIO
A CURA DI
PRUDENTE
ISIN
DESCRIZIONE
iShares MSCI World
IE00B441G979 Monthly
EUR Hedged
db x-trackers II MTS
LU0613540268 Ex-Bank
of Italy BOT
FR0010510800 Lyxor ETF Euro Cash
FR0010823443
Amundi Etf Short
Euromts Eurozone
Gov. Broad 5-7
LU0426245436
#’•\
'
Swap 5 year-DB
29/04/2011
21/06/2012
NORISK
euro 10.000
euro 9.886
-1,14%
STRATEGIA
Offre esposizione al
mercato azionario
globale coprendo
il rischio euro/dollaro
Investe in Bot del
Tesoro Italiano con
ottica total return
Rendimento tasso
monetario overnight
Eurozone
Consente di sfruttare
ribassi dei prezzi dei
titoli di stato
Rende come l’Eonia
+ / - la differenza tra
'
quella attesa
Investe in obbligazioni
governative di Paesi
asiatici, in valuta locale
ASSET
CLASS
QUOTA
Azioni
5,56%
550,01
24,755
21,20
25,94
4,79%
Bond
34,35%
3.395,70
31,01
110
30,87
-0,45%
Cash
20,81%
2.057,11
106,22
19,24
106,9
0,64%
Bond
14,09%
1.393,27
113,05
13,27
105,01
-7,11%
Cash
8,28%
818,85
116,15
7,22
113,43
-2,34%
5,10%
503,77
0,757
659
0,7644
0,99%
2,90%
286,73
52,60
5,66
50,65
-3,71%
8,91%
100%
880,44
9.885,88
IE00B6QGFW01 iShares Barclays
Capital EM Asia Local
Bond
(*)
Govt Capped Bond
SPDR Barclays
Investe in obbligazioni Bond
IE00B6YX5M31 Capital Euro High high
yield emesse in €
Yield Bond ETF
Liquidità
VALORE
PREZZO
PREZZO
MERCATO ACQUISTO QUANTITÀ ULTIMO
PERF.
% ETF
Nell’ultimo mese il portafoglio LowRisk registra un
decremento dello 0,4%,
principalmente a causa del
peggioramento della parte rischiosa del portafoglio
(equity e bond high yield).
Mantiene le quotazioni
l’ETF che investe in obbligazioni governative di Paesi
emergenti asiatici, in valuta locale. L’ETF short sui
governativi dell’Eurozona
continua a soffrire l’elevata
volatilità.
(*)Prodotto negoziato sulla Borsa di Londra
AGGRESSIVO
29/04/2011
21/06/2012
euro 100.000
euro 101.242
+1,24%
ISIN
DESCRIZIONE
STRATEGIA
ASSET
CLASS
QUOTA
LU0252635023
DAXplus Covered Call-LX
Consente di sfruttare rialzi
moderati del DAX
Azioni
8,8%
153,87
DE0002635307
Stoxx 600-IS
Consente di sfruttare i rialzi
del mercato europeo
Azioni
10%
403
25,22
LU0533033238
MSCI World Health
Care-LX
Consente di sfruttare i rialzi del
comparto farmaceutico mondiale
Azioni
6,2%
55
113,15 22,3%
FR0010892224
S&P 500-AM
Consente di sfruttare i rialzi
del mercato azionario Usa
Azioni
17%
1.000
17,19
19%
Consente di sfruttare ribassi
dei prezzi dei titoli di stato
Bond
9,2%
88,03
105,64
-7%
IBOXX € Sovereigns
LU0321463258 ShortEurozone
TR-DB
ULTIMO
QUANTITÀ PREZZO
VAR.
%
58,13 -10,6%
0,5%
IE00B4L5YC18
MSCI Emerging Markets
acc-IS
Consente di sfruttare rialzi dei
titoli azionari dei Paesi emergenti
Azioni
9,3%
447,33
21,055 -5,8%
LU0292096186
Stoxx Global Select
Dividend 100-DB
Consente di investire sulle
società globali generose nella
distribuzione di dividendi
Azioni
10%
472,27
21,445
8,3%
IE00B564MX78
MSCI India-CS
Azioni
5,3%
90
59,98
-6,1%
LU0321465469
Fed Funds Effectiv
Rate-DB
Consente di sfruttare i rialzi
del mercato azionario dell’India
Consente di avvantaggiarsi
dai movimenti del dollaro Usa
Valute
8%
60
135,7
2,7%
LU0322250985
CAC 40-DB
Consente di sfruttare i rialzi del
mercato azionario della Francia
Azioni
6,4%
201
32,345 -10,4%
FR0010823385
Amundi ETF Short Govt
Bond Euromts Broad
Investment Grade 10-15
Bond
3,8%
37
101,37 -1,8%
DE000A0D8Q49
iShares DJ US Select
Dividend
Consente di sfruttare ribassi
dei prezzi dei titoli di stato
con durata 10-15 anni
Consente di investire sulle società
USA generose nella distribuzione
di dividendi
Azioni
6%
190
32,015
Il portafoglio dall’ultima rilevazione (15/05/2012) ha registrato un rialzo dell’1,6%,
facendo peggio dell’indice
Eurostoxx (+2,7%) e dell’MSCI World (+4,2%), pagando dazio alla presenza
di alcuni strumenti ribassisti di copertura presenti
nel portafoglio. Consigliamo di ridurre l’esposizione sull’ETF S&P 500-AM
(-2,6%) e di incrementare di
uguale misura Stoxx 600-IS
(+2,6%).
2,4%
100%
85
F ACADEMY
CORSO DI ANALISI TECNICA
Cominciamo a guardare
le conf igurazioni graf iche
Triangoli, bandiere, martelli e quant'altro: figure e pattern si ripetono nel tempo e danno utili
indicazioni sulla possibile evoluzione futura del prezzo. Si parte ancora da candele e barre...
A CURA DELL'
A
UFFICIO STUDI BROWNEDITORE
priamo un nuovo capitolo
nel corso di Analisi tecnica
Š di Brown Editore.
Nelle precedenti
puntate sono stati descritti e analizzati nel loro uso gli strumenti fon } "
""'È seguito quindi un breve intermezzo dedicato alle medie mobili. Ora è arrivato il
momento di introdurre qualcosa di più
"
'
Ancora una volta la base di osservazione è costituita da rappresentazioni dei
prezzi mediante candele giapponesi
(candlestick) o mediante barre.
86
L’INTERPRETAZIONE DEI SEGNI
”
predire con un certo grado di attendibilità la futura evoluzione di prezzo
del sottostante preso in esame e implementare di conseguenza le strategie. Non esiste naturalmente una certezza matematica che le cose andranno
come previsto. Si è ormai compreso
che l’analisi tecnica non è una scienza e tantomeno è esatta. Tuttavia i pat
comportamento ripetitivo degli strumenti negoziati in Borsa. Questa rego
>
caratteristiche soggettive di ogni mer } -
stanti tendono a rispettare con estremo
rigore le indicazioni individuate tra " tri generano invece molti falsi segnali. Inoltre non bisogna dimenticare che
"si una specie di oroscopo sulle attiviY"=to irrompere la realtà rappresentata da
cambiamenti a livello di fondamentali
e comunicazione di notizie positive o
negative. In questo caso il venir meno
degli elementi tecnici basati sui pattern
di prezzo non va tuttavia a incidere sulla validità dei livelli di supporto e resistenza che hanno caratterizzato la serie
storica dei prezzi in precedenza.
F ACADEMY
CONTA ANCHE
UNA SINGOLA
CANDELA
FIGURE DI INVERSIONE
E DI CONTINUAZIONE
I numerosi pattern che possono essere
gono in genere suddivisi in tre macro
}"sal e continuation. La prima categoria
>
individuano la possibilità di un’inversione rialzista di un precedente trend
ribassista. La seconda categoria di pat-
tern è l’opposto della prima. In questa
classe sono inseriti tutti i modelli che
permettono l’individuazione dell’esaurimento di un trend rialzista a favore di una fase ribassista. L’ultimo
raggruppamento è quello dei modelli di continuazione. Come suggerisce
" completato un simile modello lo stru a muoversi nella stessa direzione sen-
Si può parlare di pattern anche
quando si è davanti a una singola
candela dall’aspetto non comune.
Esistono infatti delle candele speciali
determinate situazioni come per
esempio dopo una prolungata fase
di trend, danno indicazioni importanti
sulla possibile evoluzione futura
dei prezzi. Di queste candele si
parlerà una volta esaurito il tema
Hanno nomi evocativi come Hammer
(martello) o Hanging man (impiccato),
Doji Line, Shooting star e così via. E
da più candele possono indicare la
possibilità di un inversione del trend.
Per esempio l’Hammer o Hanging
man, caratterizzata da un corpo
corto, un’ombra inferiore (lower
shadow) molto lunga e un’ombra
superiore (upper shadow) molto
corta o inesistente, se appare in una
fase di trend fornisce un segnale di
indebolimento del trend stesso, sia
esso rialzista o ribassista.
FIAT: DOPPIO MINIMO
za invertire la rotta. Pertanto in questo caso un trend rialzista rimarrà tale
e lo stesso dicasi per un trend ribassista interrotto temporaneamente da una
'
6,00
5,50
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
15 feb ‘12
15 mar
16 apr
15 mag
15 giu
La recente figura di doppio minimo disegnata dal titolo Fiat. Dopo un
trend discendente il doppio minimo indica la possibilità di un'inversione
al rialzo o almeno di un deciso rimbalzo delle quotazioni
Fonte: ELABORAZIONE F
CONFIGURAZIONI GRAFICHE:
QUALI VANTAGGI?
X
utilizzate dai trader sono vecchie di decenni. Il che non ne ha diminuito l’imYcremento delle probabilità di successo
dell’operatività sui mercati. In altri ter"Y camente ha storicamente reagito alle
indicazioni di acquisto o vendita ge
"
87
F ACADEMY
bilità di successo.
Peraltro si tratta di un modello di operatività rafforzato da considerazioni psicologiche. Nel momento in cui
si individua e osserva l’evoluzione di
=
certi che molti altri operatori e trader
" consapevoli delle implicazioni che la
costruzione e il completamento di
in passato.
Emerge ancora una volta l’importanza
della psicologia umana che nonostante
il passare del tempo tende a non mutare e a reagire nello stesso modo al ripresentarsi di determinate condizioni.
†>
a favore dell’utilizzo di pattern di prezzo nel trading: l’aumento della velocità
di apertura e chiusura di una posizione. Partendo dal presupposto che l’ingresso viene effettuato una volta che
"
di inversione piuttosto che di continua" periodi di indecisione o di mancanza di
direzionalità. Si entra in posizione solo
>'
Essendo in molti ad operare in tal
"Y
PIRELLI: TESTA E SPALLE RIBASSISTA
5,00
4,80
4,60
4,40
4,20
4,00
3,80
30 set ‘09
30 ott
30 nov
30 dic
29 gen ‘10 26 feb
31 mar
Il testa-spalle è una figura complessa e può anche apparire rovesciato. In tal caso ha significato di inversione rialzista
Fonte: ELABORAZIONE F
Y
investitori di tenere impegnato il proprio capitale per meno tempo ottenen ' %" nuisce il lasso temporale nel quale una
"cono anche i rischi di vedere la propria
operatività rovinata dall’uscita di notizie in grado di muovere i prezzi nella direzione opposta.
F
SAIPEM: TRIANGOLO DI CONTINUAZIONE
DIZIONARIO DI F
BEARISH REVERSAL

più candele che indica la possibile inversione di un trend da rialzista a ribassista
comunque il passaggio da un trend rialzista a una fase di lateralizzazione.
BULLISH REVERSAL

più candele che indica la possibile inversione di un trend da ribassista a rialzista
o comunque il passaggio da un trend
ribassista a una fase di lateralizzazione.
FIGURE DI CONTINUAZIONE
16,00

$
una fase di pausa all’interno di un trend
direzionale. Indica la possibilità, di una
ripresa del trend nella stessa direzione,
rialzista o ribassista, precedente l’interruzione
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
PATTERN GRAFICO
10,00
9,00
28 Nov ‘08
30 dic
30 gen ‘09
27 feb
31 mar
Due trendline che convergono a formare un triangolo e la sua rottura
verso l'alto. Il trend rialzista riprende a correre
Fonte: ELABORAZIONE F
88
Una serie di candele o barre che sul gra un modello di movimento dei prezzi che
tende a ripetersi nel tempo. Il completa
possibile movimento futuro dei prezzi.
Da oggi
anche su iPad
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conveniente.
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a tutti gli abbonati
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CERTIFICATI
IL CERTIFICATO DEL MESE
FtseMib -35% in 4 mesi?
Se non ci credete il Bonus c'è
Uno strumento di BNP Paribas offre un rendimento potenziale minimo del 9% in 120 giorni
a condizione che l'indice della Borsa italiana non scenda sotto quota 8.405 entro fine ottobre
DI
PIERPAOLO SCANDURRA
”
a smania di abbassare le stime sul
discesa dell’indice italiano ha indotto nell’ultimo periodo diversi analisti tecnici a prevedere un bottom inferiore ai minimi di marzo 2009 e
con molta probabilità prossimo alla
soglia degli 11.000 punti. Quando questo potrà accadere, è materia per “ciclisti”, ossia per coloro che oltre a decifrare i movimenti del mercato tentano anche
di prevederne i tempi. Se tra questi ce ne fosse qualcu•„
’'“ˆ‘˜ˆ‡˜"
sarebbe di certo tra i sostenitori di uno dei Bonus Cap
più difensivi dell’intero segmento Sedex. Al contrario, chi ritenesse improbabile la perdita di altri 4.500
punti in 120 giorni (pari al 35% dell’attuale valore di
‡˜'–ˆˆ " _@` `ribas una valida alternativa all’investimento diretto sull’indice tramite i più lineari Benchmark, ETF o
fondi comuni di investimento. Il motivo è presto spiegato. Il Bonus Cap, quotato sul Sedex di Borsa Ita%@”ˆˆˆ˜––“"=
una soglia invalidante posta a 8.405 punti indice, corrispondenti al 55% dello strike, rilevato il 27 febbraio
˜ˆˆ–‡‘'˜’˜'”
durata residua, ovvero il mancato raggiungimento di
8.405 punti tanto in intraday quanto in chiusura di cia
˜"Y
per lo stesso giorno un rimborso minimo di 120 euro.
Qualora l’indice chiudesse al di sopra del livello Bonus, posto a 18.338,4 punti, il rimborso replicherebbe inoltre linearmente il rialzo complessivo del sotto¡"‡‘ˆ
' ” Y ¡" un rimborso calcolato come il prodotto tra il valore
•„ˆ"ˆˆ‘“™"
90
Carta d’identità
CERTIFICATO
Bonus Cap
EMITTENTE
BNP Paribas
SOTTOSTANTE
FTSE Mib
PREZZO DI EMISSIONE
100 euro
STRIKE
15.282 punti
BARRIERA
55% - 8.405 punti
BONUS
120%
CAP
150%
SCADENZA
26/10/2012
MERCATO
Sedex
ISIN
NL0006299646
pari a 12.900 punti, ad avvenuta violazione darebbe
luogo ad un rimborso di 84,41 euro).
In virtù della profondità della barriera il Bonus Cap
>
' @ ""`X
‡‘‰"‡‰'„
mano che si avvicinerà la scadenza, lo stesso sarà in
grado di consolidare i valori raggiunti, anche in caso
di sostanziale stabilità dell’indice, mentre solamente un’accelerazione ribassista del mercato darebbe un
impulso negativo alla quotazione per effetto delle accresciute probabilità di violazione della barriera. In
termini operativi, a fronte di un buffer del 35% sulla
barriera, il Bonus Cap al prezzo di 110 euro prospetta un rendimento potenziale minimo del 9% in quattro
'„=}
violazione della barriera, ovvero una perdita del FtseMib pari al 35%, provocherebbe infatti un deprezza‘ˆ‰'F
CERTIFICATI
IL TEMA CALDO
Rischio Eurostoxx,
come coprirsi
Un Benchmark di Barclays sulla volatilità del listino europeo
`togallo al cosiddetto
Spainout, come è stato ribattezzato il piano
straordinario da 100
miliardi lanciato in
soccorso delle banche
spagnole, passando per i due distinti
interventi in favore di Irlanda e Grecia,
l’UE attraverso il fondo EFSF ha già
stanziato una cifra vicina ai 450 miliar'@"
continuano a mostrarsi scettici nei confronti delle misure adottate dall’Eurogruppo e, dopo aver accantonato temporaneamente i timori riguardanti la
Spagna, hanno iniziato a dedicare scrupolose attenzioni al nostro mercato,
sempre più fragile e pericolante. Meglio si sta comportando, in questo particolare frangente, il paniere delle blue
chip dell’area Euro, tra gli indici più
performanti a livello europeo nel mese
di giugno. Ma anche per l’Eurostoxx
50 i minimi di marzo 2009 sono in agguato e così per tentare di affrontare
l’estate con qualche preoccupazione in
"
sul Sedex, una delle proposte evergre-
D
en che tante castagne dal fuoco ha già
tolto nel corso dell’ultimo anno. Si tratta del Benchmark di Barclays sull’indice Eurostoxx 50 Volatility Short Term
Futures Index, quotato sul Sedex con
$ˆˆˆ_<˜ ©³'%te la performance del VSTOXX ShortTerm Futures TR, il future sull’indice
di volatilità del mercato europeo, le cui
variazioni risultano speculari all’anda'”zioni sui listini si accompagnano infatti
a un aumento del rischio di un ulteriore ribasso e quindi a un incremento del
valore della volatilità implicita nelle
opzioni scambiate sui mercati regolamentati. Sono pertanto sempre più numerosi gli investitori che all’interno
delle proprie strategie di copertura del
portafoglio inseriscono uno strumento
in grado di replicare la variazione della
Y'”
listini europei, accompagnata dai timori di un crollo dell’Eurozona, ha pro
˜"‡‘‰"
complessivo dell’indice di riferimento
pari al 21,73%. [P.P.S]
F
DIZIONARIO DI F
SEMPRE PIÙ EMISSIONI
SU TITOLI DEL LUSSO
Salvatore Ferragamo e Brunello Cucinelli, sono
solo tra gli ultimi grandi nomi della moda Made
in Italy sbarcati in Borsa che continuano a resistere alla crisi del mercato. Ferragamo vanta un
¤ˆ‰˜ˆ‡˜"<¤‘“‰%
'@sioni che prevedono un sottostante “di lusso”
sono in aumento. Tra le ultime un Athena Trio
~_@``X_š'`"
%@”ˆˆ‡ˆ‡˜“’“’>
paniere equiponderato di titoli “luxury” compo_š"”†„Ÿ{£'
X˜™˜ˆ‡‘"Y
¡plessivamente inferiore al 40% rispetto ai valori
di partenza, per ottenere un rimborso di 105,80
euro. Se tuttavia la performance del sottostanY‘"’‰"noscerà integralmente l’intero rialzo del basket.
Invece, in caso di ribasso superiore al 40% del
valore iniziale, il rimborso replicherà la perdita
subita dal sottostante. Tuttavia, prima di giungere alla scadenza del 2015, sfruttando due opzioni
_Œ"Y'@
2013 e 2014 sarà quindi possibile ottenere il rimborso del capitale maggiorato di un coupon pari
‘"’ˆ‰""‡‡"ˆ‰
al secondo, a patto che il prezzo di chiusura di al_š"”†„Ÿ£
superiore a quello iniziale. Un basket composto
”†„Ÿ"{£š>_š
prospetta il pagamento di cedole semestrali del
4,1%, a patto che nessuno dei tre titoli abbia per™‘‰'”>
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91
CERTIFICATI
GUIDA/13
Investire con l'effetto-leva
I Leverage Certificate amplificano le performance positive del sottostante, ma anche quelle
negative. Ottimi strumenti di trading, si adattano bene anche alla protezione del portafoglio
L'
DI
ultimo appuntamento con
la descrizione del mondo
dei Certificate proposta da
F è dedicata ai prodotti a
leva. I Leverage Certificate sono molto diversi dagli
Investment finora analizzaALESSANDRO PIU ti e vengono infatti inseriti,
sia da Borsa Italiana che da
Acepi (l'associazione degli
emittenti) in una categoria
autonoma. Grazie all’effetto
leva i Leverage Certificate
permettono all’investitore di
amplificare le performance
del sottostante. Tuttavia anche le perdite vengono amplificate ed è questo l’avvertimento più importante
che si possa dare a chi voglia utilizzarli. Sempre per
la presenza della leva sono
molto reattivi ai movimenti del sottostante, un fattore
che li ha resi molto popolari
tra i trader. Tuttavia vengono
anche utilizzati per strategie
di copertura o diversificazione del portafoglio visto che
richiedono un impegno limitato di risorse.
I MINI FUTURES LONG
Il funzionamento dei Leverage Certificate non è facile da comprendere. La maniera migliore di procedere è
quella di osservare un esempio quanto più possibile aderente a una situazione reale.
Prendiamo un Mini Future Long (detto anche Mini
Long) con sottostante l’indice delle blue chip italiane,
il Ftse Mib. La scadenza di
questi prodotti è solitamente molto lontana nel tempo
e - ma ha poca importanza non vengono quasi mai portati alla scadenza finale. Nel
caso considerato è fissata
nel 2021 ma possiamo ignorarla. In ogni caso la modalità per il calcolo del valore
MINI LONG
MINI LONG
300%
Valore di riferimento
del sottostante
12.814 punti
Strike
10.868 punti
Stop loss
11.272 punti
Multiplo
Prezzo di acquisto
Mini Long
a scadenza non differisce da
quanto stiamo per vedere. Il
valore di riferimento del sottostante è decisamente più
importante: 12.814 punti la
rilevazione effettuata. Così
come importanti sono lo strike e lo stop loss, rispettivamente collocati a 10.868 e
11.272 punti nell’esempio.
Nei Mini Long lo strike è
sempre inferiore al valore
di riferimento del sottostante. Lo stop loss si colloca invece tra i due valori. La sua
funzione è estinguere il Certificate in maniera da bloccare le perdite dell’investitore che, con i Leverage, non
possono mai essere superiori
al capitale investito. Rimane
un ultimo elemento di fondamentale importanza, il multiplo. Chiamato anche parità,
indica la quantità di sottostante controllata dal Certificate. Nel Mini Long su Ftse
Ftse Mib
Mini Long su Ftse Mib
250%
200%
0,0001
150%
0,1946 euro
100%
92
VALORE INDICE
VALORE MINI SHORT
Il Ftse Mib guadagna il 5%
13.454,7 punti (+5%)
0,25867 euro
(+32,92%)
50%
12.173,3 punti (-5%)
0,13053 euro
(-32,92%)
0%
Il Ftse Mib perde il 5%
90%
100%
110%
120%
Fonte: ELABORAZIONE F
CERTIFICATI
MINI SHORT
MINI SHORT
.
Valore di riferimento
del sottostante
300%
Ftse Mib
Mini Short su Ftse Mib
12.966,7 punti
250%
Strike
15.746 punti
Stop loss
15.680 punti
Multiplo
0,0001
Prezzo di acquisto
Mini Long
0,279
200%
150%
100%
VALORE INDICE
VALORE MINI SHORT
Il Ftse Mib guadagna il 5%
13.615 punti (+5%)
0,2131 euro
(-23,62%)
Il Ftse Mib perde il 5%
12.318 punti (-5%)
0,3428 euro
(+22,86%)
Mib analizzato il multiplo è pari a
0,0001. Abbiamo ora tutto quanto
ci serve per calcolare il prezzo del
Mini Long. Si ottiene sottraendo
dal valore del sottostante il current strike e moltiplicando il risultato per il multiplo. Nel nostro
caso: (12.814-10.868) x 0,0001
= 0,1946 euro. Questo è il prezzo teorico del Mini Long e anche
quello che troviamo esposto sul
sito dell’emittente.
LA LEVA IN AZIONE
Le variazioni di prezzo del Mini
Long sono state calcolate con la
formula appena vista. La leva
del prodotto è del 6,58% circa (32,92% / 5%). In generale
più il Current strike è vicino al valore di riferimento del sottostante,
maggiore è l’effetto leva dei Mini
Future.
EPPUR SI MUOVE
L’esempio appena visto non tiene conto, per necessità di esemplificazione, dei costi di provvista
(funding). Ossia degli interessi
richiesti dall’emittente del Mini
Long per finanziare l’acquisto dei
titoli in leva. Questi interessi, insieme con la quota parte del valore dei dividendi eventualmente
distribuiti dal sottostante, vengono sommati allo strike (current
strike) precedente. Dunque con il
50%
0%
60%
70%
Scheda
Aspettative: rialziste per i Mini Long,
ribassiste per i Mini Short.
Strategia:
"
sottostante.
Protezione del valore nominale:
nessuna.
trascorrere del tempo quanto più
a lungo il Mini Long viene tenuto
in portafoglio tanto più aumentano i costi di funding.
I MINI FUTURE SHORT
Con i Mini Short la posizione che
si prende è al ribasso. Ci si attende che il sottostante perda valore.
Lo strike è in questo caso superiore al valore di riferimento del sottostante e lo stop loss, di nuovo, si
80%
90%
100%
110%
Fonte: ELABORAZIONE F
colloca tra i due valori. La formula per calcolare in ogni momento il prezzo del Mini Short cambia rispetto a quella vista nei Mini
Long. Stavolta è il valore di riferimento del sottostante a essere sottratto dal Current strike. Il tutto
poi deve essere moltiplicato per
il multiplo. Con riferimento ai costi di funding e ai dividendi eventualmente pagati dal sottostante,
come nei Mini Long vanno a incrementare il Current strike. In
questo caso tuttavia, considerando la modifica appena vista nella
formula per il calcolo del prezzo
del Leverage, il loro effetto è favorevole all’investitore.
F
(13 - Le prime dodici puntate sono state
pubblicate su F di luglio, agosto, settembre,
ottobre, novembre, dicembre 2011 e gennaio,
febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno 2012 e
sono disponibili su www.effemagazine.it)
In principio erano turbo e short
\ W
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$ Y = $ š $ ;
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*
93
PERFORMANCE | RENDIMENTI ALTERNATIVI
FOREX
Euro sempre più debole?
Meglio tornare alla lira... turca
Le ragioni (e la strategia) per puntare sull'indebolimento della moneta unica europea nei
confronti della divisa della Turchia, che continua a crescere seguendo un percorso virtuoso
DI
RICCARDO DESIGNORI
Angela Merkel
e il premier turco Erdogan.
Per l'area euro le
aspettative 2012 sono
ancora di recessione,
mentre la Turchia cresce e
ha una situazione di
finanza pubblica invidiabile
IL CAMBIO EURO / LIRA TURCA
DATI AGGIORNATI AL 20/06/2012
2,65
2,55
2,45
2,35
I
dea di investimento: lira
turca contro euro. Le ragioni a sostegno di un prossimo indebolimento della
moneta unica europea nei
confronti della divisa di Ankara sono
più di una. Cominciamo dal quadro
macroeconomico europeo.
La vittoria alle elezioni in Grecia dei
partiti favorevoli al mantenimento di
Atene all’interno dell’Eurozona ha per
ora salvato le sorti dell’euro, togliendo
la spada di Damocle che rischiava di
colpire indistintamente sia i Paesi virtuosi, in primis la stessa Germania, sia
quelli maggiormente colpiti negli ultimi mesi dalla crescente pressione della speculazione, come Spagna e Italia.
Questo elemento, abbinato alla recente vittoria in Francia del nuovo presidente della Repubblica Francois Hollande, potrebbe dunque rappresentare
94
2,25
il punto di svol2,15
ta nella gestione
2,05
della crisi del de1,95
bito sovrano eu1,85
ropeo iniziata nel
Dic’08
Giu’09
maggio del 2010.
Il Vecchio Continente potrebbe così riportare al centro del dibattito politico la crescita
economica, con inevitabili risvolti positivi sul Pil dell’intera euro-area. Questo scenario tuttavia sembra destinato
a palesarsi solo tra alcuni mesi, quando le differenze e le esigenze politiche
` te appianate. Nel futuro più prossimo
dovrebbero dunque continuare a pesare gli effetti negativi delle politiche di
austerità adottate dai diversi Governi
da metà 2011 in avanti. Questo fattore, congiunto al calo generalizzato di
Dic
Giu’10
Dic
Giu’11
Dic
Giu’12
Fonte: BLOOMBERG
aziende, spiega le attese recessive per
l’Eurozona nel 2012.
FENOMENO TURCHIA
Non è sfuggita a questa tendenza nemmeno la Turchia, con Ankara che anche a causa del rallentamento dell’export dovrebbe vedere il Pil 2012
crescere “solamente” del 2,6% dopo lo
strabiliante +8,5% messo a segno nel
2011. Tale performance ha fatto salire
il Paese più occidentale del continente
ca mondiale per crescita annua del Pil,
dietro alla sola locomotiva cinese. Gli
RENDIMENTI ALTERNATIVI
EUROPA E TURCHIA: LE STIME PER IL TRIENNIO
DATI AGGIORNATI AL 21/06/2012
2012
EUROPA
2013
2014
2012
TURCHIA
2013
2014
PIL
-0,40%
0,80%
1,20%
2,60%
4,60%
ND
Disoccupazione
*x;
Tassi Banca centrale
11,10%
2,40%
1,00%
11,30%
1,80%
0,75%
10,80%
2,04%
ND
10,70%
7,30%
5,75%
10,50%
6,40%
6,00%
ND
ND
ND
Fonte: BLOOMBERG
razione e potenziamento dell'industria
intraprese nell’ultimo decennio sembrano dunque destinate a proseguire
anche in futuro. Anche perché diversamente dai Paesi del Vecchio Continente, Ankara può contare su un livello di
debito statale in rapporto percentuale
rispetto al Pil particolarmente interessante. Nel 2001 il rapporto superava la
fatidica soglia del 100%, con un valore
che si attestava al 105,2%. La crescita dell’ultimo decennio lo ha progressivamente fatto scendere sino all'attuale 42,40%, ossia il valore più basso
in Europa dopo quello di Repubblica
Ceca, Russia e Svezia. Per fare un parallelo basti pensare che l’Italia supera
attualmente il 120% e che in media i Paesi euro hanno un debito pari
all’87,20% del Pil.
ALZATO IL RATING
Il mix di crescita costante, prolungata
e soprattutto sostenibile unita a un si ta in continuo miglioramento ha così
spinto gli analisti di Moody’s ad alzare
il rating del debito sovrano di Ankara
da Ba1 a Ba2. Grazie all’outlook positivo, un ulteriore miglioramento della
le partite correnti potrebbe consentire
alla Turchia di vedere il proprio merito
creditizio arrivare a posizionarsi all’interno della categoria investment grade.
L’obiettivo appare concreto visto che
ormai dista un solo gradino nella scala del rating e oltre all’aspetto economico il Paese può contare su una solida
guida politica, con le prossime elezioni
generali che si terranno a metà 2015. In
Europa invece saranno diversi gli Stati chiamati alle urne nei prossimi mesi
e questo rischia di diventare un fattore penalizzante in caso di cambiamen-
ti marcati all’interno degli attuali e già
delicati equilibri politici. Da un punto
di vista prettamente borsistico, queste
valutazioni di carattere fondamentale
sembrano aver guidato anche l’evoluzione del cross che lega l’euro alla lira
turca negli ultimi mesi.
L'ANALISI TECNICA
Dopo aver toccato un massimo storico a 2,6003 il 9 agosto 2011, la moneta unica europea ha interrotto il movi-
La crescita
dell'ultimo
decennio ha
fatto scendere
il rapporto
debito/Pil della
Turchia sino
all'attuale 42,40%!
mento ascendente iniziato dai minimi
dell’1 dicembre 2010 a 1,9487. La successiva inversione del trend è stata anticipata dapprima da una fase di distribuzione che ha visto la costruzione e
di vendita dell’analisi tecnica quale il
doppio massimo disegnato nel periodo compreso tra il 4 agosto 2011 e il
5 gennaio 2011 e successivamente dalla rottura della trendline ascendente di
lungo periodo tracciato con i minimi
dell’1 dicembre 2010 e del 13 giugno
˜ˆ‡‡' ” di sentiment è giunta con la violazione dei supporti statici posti in area
2,4180/2,4190 e dall’incrocio dall’alto
verso il basso delle medie mobili, sia di
breve che di medio e lungo termine. Da
allora a guidare le quotazioni del cam-
| PERFORMANCE
bio sono le resistenze dinamiche fornite
dalla trendline ribassista tracciata con i
top del 28 novembre e del 30 dicembre
2011. La debolezza del quadro tecnico
dell’euro nei confronti della lira turca è
stata evidenziata anche nel corso dello scorso mese di giugno, periodo nel
quale il cross si è riportato sotto gli strategici supporti statici posti in area 2,30,
livello che prima della progressione rialzista iniziata il 21 giugno 2011 aveva ostacolato in precedenza le velleità
ascendenti dell’euro come dimostrano
i due massimi di periodo toccati nel novembre 2009 e nell’aprile 2011. A questo punto il cambio sembra destinato a
proseguire la sua discesa, con il movimento che sembra voglia portare a termine il pull back profondo delle vecchie resistenze dinamiche, ora diventati
supporti, espresse dalla trendline discendente tracciata con i top del marzo e novembre 2009. Violata al rialzo
a inizio maggio 2011, attualmente la linea di tendenza menzionata transita in
area 2,18. Vi è inoltre un altro elemento che porta ad avere una visione ribassista sull’euro e rialzista sulla lira turca: l’analisi del cambio dall’inizio della
crisi dei mutui subprime americani evidenzia come la moneta unica europea
abbia visto il proprio valore salire nelle
fasi in cui i listini azionari globali vedevano le proprie quotazioni deprezzarsi mentre nelle fasi di rialzo delle Borse ad avvantaggiarsi è sempre stata la
lira turca. Se dunque nei prossimi mesi
gli investitori dovessero riposizionarsi
sulla componente azionaria, ecco che
anche questo elemento andrebbe a
pesare sull’intero quadro prospettico
del cambio.
LA STRATEGIA
Partendo da questi presupposti, chi volesse intraprendere una strategia short
sul cross oggetto dell’analisi potrebbe valutare la vendita dell’euro in caso
di un ritorno delle quotazioni in area
2,2790. Con stop che scatterebbe a
2,35, ossia una ventina di pips sopra i
massimi dello scorso 21 maggio, il primo target di una simile strategia sarebbe a 2,2460 mentre il secondo obiettivo si avrebbe a 2,1730.
F
95
FINANZA OPERATIVA
Con il trading difendo i risparmi
L’importanza del controllo del rischio nel portafoglio personale. Investire correttamente i propri capitali

#ficoltà della congiuntura è un’impresa ardua. Ma non impossibile
A CURA DI
MARCO BERTON
Questo mese parliamo di....
Costruzione di un portafoglio difensivo
anche mediante l’utilizzo di strumenti derivati
CARTA D’IDENTITA’
Nickname: CharlesIngalls
B
uongiorno
Charles.
Sei una vecchia conoscenza del Forum
di Finanzaonline.com.
Di cosa ti occupi nella
vita reale?
Ciao a tutti. Sono iscritto sul Forum da oltre dieci anni. Ho scoperto questo palcoscenico nel lontano 2001, un’epoca d’oro
in cui tutto saliva e scendeva vorticosamente offrendo a tutti, trader bravi e meno
bravi, grandissime opportunità di guada
‘
no 15 anni, ossia da prima della diffusione
del trading online telematico quando per
acquistare un titolo ci si doveva recare
in banca o impartire gli ordini telefonica
;'
to: qualcosa di lontanissimo dall’immagi
Da quanto ho letto, ti occupi indistintamente di mercati obbligazionari,
azionari e derivati. Sbaglio?
*
diversa dal trading non può seguire con
K
l’unica alternativa per speculare è quella
96
Sottonick: PREMIER di FOL
*ƒData di registrazione:
Totali messaggi:
ottobre 2001
48.916
cumulo di semplici BTP deCaratteristiche:
Occupato nei Lavori Pubblici, architetto, specializzato nel
restauro monumentale. Appassionato di trading opera con
corso del 2011, anno nefasto
profitto da circa 15 anni.
per i titoli di Stato italiani. A
care la strategia cercando
di recuperare le perdite accumulate sui ta, avrebbero quantomeno arginato le
Btp prossime al 15%. Feci un ragiona- perdite. Per contro, un pronto recupemento molto semplice: “Se i Btp scen- ro dei Btp sarebbe stato accompagnato
dono in quota capitale mantenendo una da una marcata risalita dei Cct acquistaregolarità nello stacco delle cedole, si- ti ben sotto la parità. Il risultato di questa
’ - $
- {HZ{
dimenti netti in crescita”.
= {HZZ - gno complessivo.
’
- Il tutto si inserisce in un’ottica di gestione
*
4- \ese e ai quali era associata una cedola le, proprio per un continuo controllo del
semestrale ben precisa. Vista la congiun- $
tura economica, dopo quattro calcoli in- su più strumenti, alcuni dei quali dai ren dimenti molto bassi o quasi nulli.
quantità di Cct avrei controbilanciato l’e- A meno di fallimenti globali – evento
/ & K - l’obiettivo principale sia quello di pre
- & menti: se i Btp decennali avessero pro- uno step successivo e attraverso op * portune strategie si può mirare a ge
- ti, e ai quali è legata una cedola eleva- '
Il meglio del Forum
Puoi illustrare sinteticamente la strategia che stai seguendo in questo periodo estremamente incerto?
= l’attività di trading sia costituito da risparmi
da proteggere già al netto delle spese sostenute per vivere. Su questo punto ci sarebbe davvero molto da disquisire, e parlo del trading non professionistico visto da
alcuni come un lavoro, da altri semplice
Œ
è possibile speculare con i propri risparmi.
#
ZHHHHH & *
tenta del rendimento relativamente certo
&
'
+ mento. Un’interessante strategia potrebbe
parte della disponibilità, l’85% del capita
¦@J
esempio un Btp decennale o un conto di
deposito). Il restante 15% può essere investito su strumenti derivati come un contratto mini-future su FtseMib. Solitamen †‡ ^
-
$
K
to può ancora scendere il FtseMib? 5.000
§K
scesa dell’indice dagli attuali 13 mila punti a 8 mila, con una perdita teorica pari a
Impostare
un portafoglio
bilanciato
“fai da te” dal
rischio contenuto
è più semplice
di quanto
si possa pensare
@Z
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re sarebbe in gran parte ricompensata dal
guadagno messo a segno dalla parte di
capitale investita in titoli di Stato. Vicever
rio potrebbe garantirmi interessanti ritorni.
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gioso impostare un portafoglio basato sul
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+re considerato un elementare fondo bi
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bale contenuto e determinabile a priori.
Ultimamente hai dimostrato sul Forum
di leggere bene il mercato azionario. Ci
puoi spiegare il tuo segreto?
La mia strategia si basa sullo studio del
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dove poter costruire le strategie operative.
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*+
sparmi e sulle vie migliori per difenderli. F
10-06-2012
Citazione: Originalmente inviato da CharlesIngalls
CharlesIngalls
member
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Popolarità: 42949683
Per capire dove andremo... a sostegno del MIO GRAFICO PREVISIONALE sul FTSEMIB di cui al thread apposito...
... ho effettuato l’analisi dell’indice IBEX35... sul VENTENNALE... direi che di spazio a scendere ne ha obiettivamente ancora...!!!
Sarà un processo lungo alcuni anni... almeno 4... in linea con il
target temporale del mio PREVISIONALE...!!!
Ecco qui a voi il mio studio...!!! Per me sul breve medio lo
vedremo a 5.000 punti circa... sul medio lungo verso i 4.000...!!!
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