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MENSILE | ANNO 2 NUMERO 7/8 | LUGLIO/AGOSTO 2012 EFFE - luglio/agosto 2012 5,00 5, ,00 € 4,00 € COME METTERLI AL RIPARO www.effemagazine.it Beni rifugio, liquidità e fondi a basso rischio 54 Svizzera addio? PAESI RIFUGIO Dove trovare in Europa nuovi paradisi LUX Borse, perché puntare ancora su LVMH e Inditex (Zara) 64 TECH Smartphone, chi vincerà la battaglia degli ecosistemi POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - LO/MI 68 FONDI & C. Promotori, dare valore aggiunto alla consulenza finanziaria 74 Volete ampliare le opportunità del vostro portafoglio? Per una diversificazione ottimale venite a conoscere l’ampia gamma di soluzioni liquide e trasparenti offerte da Man. Società di gestione indipendente e regolamentata quotata al Ftse 250, con USD 59 miliardi di attivi in gestione1 specialista di prodotti alternativi e long only. Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione degli investimenti alternativi, la nostra competenza abbraccia un’ampia gamma di stili di investimento liquidi e trasparenti, combinata con solide capacità nella strutturazione dei prodotti. Contatti Tel +39 02 3600 6900 Email [email protected] www.maninvestments.com Prima dell’adesione leggere il prospetto. 1. dati al 31 Marzo 2012. Investment management expertise Investimenti & sicurezza S di Lionello Cadorin iamo troppo pessimisti? La copertina sui soldi da mettere al sicuro deve far pensare al peggio? No, certamente. Se analizzate i consigli che trovate in questo numero di F, anche quando si parla di beni rifugio come l’oro, le case e la terra, i ragionamenti e i consigli non sono da “si salvi chi può”. Semmai abbiamo voluto andare incontro a quanti, tantissimi, vorrebbero alleviare il senso di insicurezza o addirittura l’angoscia che li prende di fronte al quotidiano bombardamento di notizie che alimentano l’incertezza sulle sorti dell’euro e dell’Italia. S tenersi più liquidi del normale e di destinare parte del proprio patrimonio ai beni rifugio è più che ragionevole. L’importante è avvicinarsi a questo tipo di investimenti con la consapevolezza che il mondo è cambiato e che molte vecchie certezze sono cadute. È proprio questo il valore aggiunto che abbiamo cercato di offrire ai lettori con i nostri servizi. La ricetta è: essere meno tradizionali quando si gioca in difesa, con obiettivi di conservazione del patrimonio, ed essere ri quando l’obiettivo è portare comunque a casa un risultato positivo. Sui beni rifugio abbiamo cercato di rispondere alle domande che crediamo la maggior parte degli investitori si ponga. A questi consigli abbiamo legato le raccomandazioni sulle tante e variegate soluzioni per il parcheggio della liquidità e un approfon controllo del rischio con la ricerca di rendimento per l’investitore. Con la stessa logica abbiamo interrogato i nostri esperti sulla convenienza dei titoli ! " quelli tedeschi e quelli americani. Risposta: se i tassi salissero anche di un solo punto, sai che perdite sulle scadenze più lunghe! [email protected] 03 LUGLIO/AGOSTO BLOG In agosto F non sarà in edicola. L’appuntamento con i lettori è per il numero di settembre. 18 39 Le crisi non replicano, guardiamo avanti! 08 Quando la comunità locale stampa la sua moneta 10 HOME COPERTINA Beni rifugio: convengono ancora, ma i rischi cambiano 18 Vademecum anti-errori per investitori in Borsa 24 Dove conviene mettere la liquidità 32 Obiettivo performance ma a rischio controllato 39 MERCATI Cigno nero: ora più che mai state sui mercati da contrarian! 46 Cigno bianco: azioni Usa a bassa volatilità... 50 50 PRIMO PIANO $ senza uscire dall’Europa 04 54 Menu | LUGLIO/AGOSTO 2012 BOND TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI Il rischio di investire a rendimenti bassissimi 60 LUX LUSSO & FINANZA Perchè puntare ancora su Inditex (Zara) e LVMH 64 TECH TECNOLOGIA & FINANZA Smartphone, la battaglia degli ecosistemi 68 68 FONDI & C Come cambia in Europa 74 Dov’è il valore aggiunto del 76 % ''' il viaggio dei sogni 78 ETF Obiettivo rendimenti con i corporate bond I portafogli di luglio 82 85 F ACADEMY Cominciamo a guardare 86 74 94 78 06 PERSONE & SOCIETÀ 54 CERTIFICATI FtseMib -35% in 4 mesi? Se non ci credete il Bonus c’è Rischio Eurostoxx, come coprirsi Investire con l’effetto-leva 90 91 92 PERFORMACE RENDIMENTI ALTERNATIVI Euro sempre più debole? Meglio tornare alla lira... turca 73 ALLIANZ GLOBAL INVESTORS 64 ANIMA SGR 40 APPLE 68 ARCA SGR 40 BANFI ALBERTO 76 BARCLAYS 91 BEZOZA ALAN 68 BIANCO ANDREA 40 BNP PARIBAS 90 BOIDO SERGIO 75 BORN MATTHIAS 64 CHINA MOBILE 69 CUOA 76 EFPA 74 ERICSSON 73 GAMBERA MICHELE 41 GIANGRANDE MAURO 84 GOOGLE 70 HTC 72 HUAWEI 69 INDITEX 65 INTEL 69 INVESCO 40 JANUS CAPITAL 68 JP MORGAN 94 WWW.FINANZAONLINE.COM Il meglio del Forum ALCATEL LUCENT 96 8 LVMH 65 MICROSOFT 68 MOSCA FEDERICO 41 MOTOROLA 71 NOKIA 71 NORTEL 73 RAIFFEISEN 40 RIM 70 ROSTI SIMONE 82 SAMSUNG 69 SCHLAGBAUER PETER 41 TOMLINS JAMES 83 UBS 40 WOLLE SCOTT 43 07 BLOG Washington post Le crisi non replicano, In ogni crisi c’è qualcosa da imparare, una nuova lezione. Sfortunatamente la maggior parte di noi si è troppo focalizzata sulla lezione della crisi passata così da mettere a rischio gli investimenti del futuro. DI COLEMAN KENDALL -----------------Economista americano, è consulente di banche e istituzioni finanziarie negli Stati Uniti, in Giappone, in Svizzera e in Italia. Vive a Washington. Cosa ci ha insegnato la crisi del 2008? Quella dei mutui subprime non è stata, per usare un eufemismo, una grande idea. A quelle famiglie che riuscivano a guadagnare grazie al mercato immobiliare, per dire, 100.000 dollari l’anno nel 2006 e 2007 non doveva essere accordato un mutuo (senza anticipo, quindi al 100%) per l’acquisto di una casa da 600.000 dollari, soprattutto se solo un paio di anni prima la stessa casa non ne valeva non più di 400.000. A bolla esplosa il prezzo dell’abitazione, di pari passo con i guadagni della famiglia, si sarebbe rapidamente abbassato. Se stimiamo una perdita d’introiti di, ad esempio 50.000 dollari, diventa impossibile continuare a pagare le rate di quel mutuo, così come vendere la casa per un prezzo anche solo vicino ai 600.000 dollari iniziali; la strada è quella del pignoramento, e di una grossa perdita finanziaria. Allo stesso modo, la crisi del 2008 ci ha insegnato a non investire su quelle banche che hanno realizzato grandi volumi di crediti subprime o nelle investment banks particolarmente coinvolte nell’acquisito o nel trading di questi prodotti. I nomi delle banche fallite o acquisite sotto-prezzo (tra cui Washington Mutual e Wachovia), o delle investment banks (Bear Stearns e Lehman) non sono fra i più facili da ricordare, ma tutti abbiamo ben chiaro il concetto. Pertanto, con buona probabilità, il 2012 non vedrà altri operatori finanziari o 08 mutuatari alle prese con crediti subprime. Gli investitori si sono fatti estremamente cauti in merito alle loro partecipazioni nelle istituzioni finanziarie, vendendo i titoli bancari al primo rumor negativo che riguardi anche un singolo istituto. Quando, non più di qualche mese fa, JP Morgan fu coinvolta a Londra in operazioni di trading che portarono a diversi miliardi di dollari di perdite, la reazione degli investitori fu istantanea facendo rapidamente scendere le quotazioni degli istituti di credito d’America e altrove: come nel celebre pezzo degli Who, gli investitori Won't Get Fooled Again. Ma le banche (o, perlomeno, le banche americane) che sono riuscite a sopravvivere alla crisi del 2008/09 hanno imparato a loro volta queste lezioni, e se c’è qualcosa di cui sono - quasi - sicuro è che la crisi di domani non verrà dallo stesso posto che ha generato quella passata. BLOG guardiamo avanti! strategia dovranno armarsi di pazienza e presumibilmente essere disposti a convivere con dei ritorni sotto media ancora per qualche tempo prima che i prezzi tornino a riflettere il vero valore intrinseco di queste società. E anche in questo caso vanno tenuti presente altri fattori di rischio (regolamenti governativi, o un mutato quadro competitivo) che possono intaccare i rendimenti dei titoli in futuro. Vedremo probabilmente JP Morgan sottoperformare nei prossimi anni, ma un contagio all’intero sistema bancario americano è altamente improbabile. Ogni anno bisogna fare i conti con un ristretto numero di banche in difficoltà, ma uno scenario di criticità sistemico causato da asset rischiosi (come i crediti subprime), allargato all’intero sistema bancario, è del tutto inverosimile. Ciò non toglie che remare contro un trend radicato sia difficile; se la massa degli investitori (a esclusione dei pochi che hanno saputo leggere fra le righe di questo articolo) manterrà un atteggiamento sfiduciato e perplesso verso i titoli delle banche Usa, il loro prezzo non potrà che rimanere basso ancora per un po'. Solo quando sarà chiaro a tutti che le banche sfuggiranno a questa crisi e torneranno in profitto, il controvalore dei titoli rientrerà su dei livelli normali. Coloro che saranno disposti a seguire questa Il messaggio che gli investitori devono cogliere è che la storia non si ripete, e questo è particolarmente vero nei moderni contesti corporate. Le aziende continueranno in quelle operazioni ottuse che generano profitti di breve termine per troppo tempo; come disse un manager di Citibank nel 2007 in un contesto non troppo diverso: “Finché c’è musica devi alzarti e ballare…e noi stiamo ancora ballando”. È d’altra parte difficile, in una fase espansionistica del ciclo, essere l’azienda che si comporta diversamente dalle altre e non perseguire quello che in quel momento sembra un ottimo business. Ma quando finalmente la musica si fermerà non solo tutti quanti smetteranno di ballare, ma vedremo i ballerini licenziati e i giovani banchieri giurare che non balleranno mai più. Su chiunque sia sospettato di ballare caleranno forti diffidenze. Le aziende dentro le quali gli investitori sentiranno anche solo una debole melodia o qualche piede battere il tempo saranno prontamente abbandonate da chi ha investito e perso molto nell’ultima crisi. Ma soltanto perché l’ultima volta si è ballato troppo non significa che tutta la musica sia di cattivo presagio, perché per quel che ne sappiamo, la crisi che ha da venire sarà causata da un cattivo ed eccessivo comportamento completamente diverso. F 09 BLOG LA CRISI DELL'EURO RILANCIA UN FENOMENO ANTICO Quando la comunità locale stampa la sua moneta Dalla Svizzera all'Italia sino a Facebook, dove nascono e perché si sviluppano i circuiti che si sostituiscono per i pagamenti a quelli ufficiali. Difesa delle microimprese e spinta ai consumi P DI LORENZO RAFFO iccole comunità, in Europa e in tante altre parti del mondo, usano soldi propri. Allo scopo di consolidare le economie del posto e di limitare gli impatti della crisi economica. È tutt’altro che uno scherzo, nel senso che chi le adotta e diffonde non lo fa per bizzarria o scopi pubblicitari. Il fenomeno delle monete complementari sta vivendo una fase di vero boom; quelle alternative all’euro sono circa una settantina all’interno dell’Unione europea e quelle sostitutive di altre valute ufficiali addirittura 4000 a livello mondiale. Negli Stati Uniti, in Brasile, in Svizzera, poi in Francia e Germania e infine anche in Italia, per citare i casi più significativi, c’è chi si è messo a battere moneta, creando circuiti locali, in cui talvolta le neo-valute si cambiano con le divise nazionali, svolgendo il ruolo di strumenti di pagamento. La scelta potrebbe essere vista come una furbizia nel momento in cui l’euro è in crisi e i tentativi di metterlo in pensione sono stati avanzati da più parti. In realtà a spingerne la diffusione provvedono i localismi, che stanno tornando prepotentemente in scena. La conferma più evidente consiste proprio nel proporre valute che circolano solo nell’ambito di città o piccole aree geografiche, per sostituirsi a euro, dollari, franchi e quant’altro. Chi le suggerisce ritiene che una simile soluzione abbia una valenza etica e di freno alla crisi del sistema eco- nomico, sebbene le consideri complementari, utilizzabili su base volontaria, in alcuni casi convertibili e in altri no. Qualche esempio? Si possono citare – fra i tanti - il Ropi belga (diffuso nella città di Mons), il BerkShare statunitense (sistema monetario parallelo impiegato nella Regione del Berkshire-Massachussets), il Chiemgauer tedesco (usato nella cittadina di Prien Am Chiemsee in Baviera) e la Sol-Violette francese (presente a Tolosa). Il fatto più curioso è che all’estero viene spesso citata l’Italia come la nazione che per prima ha diffuso questa moda, poi ripresa a vari livelli in altri Paesi e continenti. E ciò in parte è vero, come vedremo in seguito. RIVITALIZZARE IL LOCALE Chi ha studiato il fenomeno ritiene che a determinarne l’attuale boom incidano la paura per la crisi economica e una specie di desiderio di tornare al baratto di antica tradizione, sostituendolo con una formula inedita. Ovvero con soldi riconosciuti solo all’interno di un circuito locale, che ha accettato di prenderli come forma di pagamento e di cambiarli rispetto alle grandi valute, secondo valori prestabiliti. Forse è un segno di antiglobalizzazione: sovente chi le introduce si oppone infatti all’uso delle monete ufficiali, in quanto causa di perdita delle identità locali e di apoteosi per le odiate multinazionali e per le Banche centrali, la Bce europea e la Fed americana in primis. L’utilizzo incontinua a pagina 12 10 BLOG segue da pagina 10 vece delle monete complementari aiuterebbe le economie locali, le uniche ad accettarle, delimitando il potere d’acquisto all’interno di un circuito definito. Un esperto della materia, il belga Patrick Derrumaux, vede lo sviluppo del sistema come l’unica soluzione valida per difendere le piccole imprese regionali, indebolite o già strangolate dall’internazionalizzazione dell’economia. A F ha raccontato: “L’ho verificato di persona. Dato che un grande magazzino non accetta queste valute, perché ciò causerebbe complicazioni amministrative di non poco conto, chi le ha in portafoglio deve comprare nel negozio sotto casa o dall’artigiano del quartiere. Così facendo si salvano microimprese altrimenti destinate a scomparire. Ma c’è di più. Le esperienze più efficaci sono, a mio parere, quelle di chi ha attivato un sistema di progressiva perdita di valore dei contanti espressi in queste valute, se non utilizzati. Così facendo la gente è FIORITO Creato in Italia a Filettino (Frosinone), ha un rapporto di 1 a 2 con l'euro. 12 portata a spendere e non a risparmiare, che è esattamente quello di cui abbiamo bisogno per muovere i Pil a livello europeo”. Ciò avviene perfino – si tratta di casi limite applicati in Francia - con una diminuzione del valore in una certa percentuale ogni due o tre mesi. In altre parole se, al primo gennaio un biglietto corrisponde a 100, al primo marzo ha un potere di acquisto ridotto a 97, e così via. Quando arriva a fine vita, cioè si azzera, occorre riattivarlo, SIMEC Fu sperimentao a Guardiagrele (Chieti) nel 2000, ma non ebbe successo. CHIEMGAUER E' bavarese di Priem BLOG comprando un bollo che lo riporta a 100. Il tutto avviene con un meccanismo di prelievi autonomi sul valore, di cui una percentuale in alcuni casi è destinata a interventi sociali. COSÌ SI ALIMENTA L’INFLAZIONE I critici di questo tipo di soluzione ritengono che la svalutazione progressiva del contante, espresso in tali valute, alimenti l’inflazione, poiché il potere di acquisto si riduce, costringendo a un continuo ricorso a nuova liquidità. Il responsabile di un’operazione di valuta alternativa sperimentata in Germania ricorda che l’operazione di creazione della moneta locale richiede un certo tempo, non tanto per la stampa del contante cartaceo, che spesso consiste in schedine un po’ più grandi dei biglietti di trasporto pubblico, quanto per l’attivazione del meccanismo. Il tutto si basa infatti sulla disponibilità di cittadini, commercianti, aziende e anche – talvolta – banche locali ad accreditare una simile novità, non sempre bene accetta, soprattutto da parte degli anziani. Un’altra difficoltà consiste nello stampare “carta” non falsificabile, sebbene in comunità piccole il rischio sia ridotto, poiché tutti sanno ogni cosa degli altri. Il senso di responsabilità ha finora avuto il sopravvento, ma talvolta sorgono problemi nella parificazione con le monete ufficiali. Alcuni commercianti infatti hanno agevolato l’utilizzo delle valute locali, riconoscendo sconti a chi le utilizza. Ciò però usato nella cittadina am Chiemsee. non è corretto ed ecco l’insorgere di qualche contestazione, di solito risolta amichevolmente. I fautori sostengono che la moneta complementare ha impatti rilevanti anche nella riduzione della disoccupazione e citano al proposito l’esempio della città austriaca di Wörgl, che nel 1932 applicò una valuta locale, garantita sulla base di scellini depositati presso una Cassa di risparmio. Fu un successo. Nel giro di pochi mesi altre comunità locali austriache seguirono quella strada, costringendo la Banca Centrale di Vienna a intervenire con un divieto, dovuto al Il caso più riguarda la Svizzera. Si tratta del sistema Wir (che in tedesco timore che ci fossero impatti negativi sulla stabilità della valuta nazionale. Il caso più significativo riguarda la Svizzera. Si tratta del sistema Wir (che in tedesco significa Noi), la cui storia è molto lunga, poiché applicato per la prima volta nel 1934. È un circuito chiuso e indipendente di valuta alternativa, con una Banca omonima che ne regola il funzionamento. È solo un sistema contabile impiega- SOL-VIOLETTE Forse la più famosa moneta locale francese, è diffusa a Tolosa. to da 60.000 aziende negli scambi commerciali, quindi per acquisti e vendite all’interno della rete. Di solito viene utilizzato meno quando i cicli dell’economia sono espansivi, ma appena si avvertono i morsi della crisi torna a diventare prevalente, poiché riduce fortemente i problemi di tesoreria per le imprese. Anche in Argentina fu introdotto un regime simile, durante la crisi di inizio anni 2000. Il Credito – nome della moneta - ottenne un largo successo, sia presso il grande pubblico, con sette milioni di persone che lo utilizzarono, sia fra le imprese, le quali vivevano nel terrore di un’inflazione galoppante, a causa della quale non esisteva certezza per una qualunque gestione amministrativa. Il Credito invece era stabile, ma l’utilizzo anche come valuta cartacea – per le normali transazioni fra privati e per gli acquisti – portò a speculazioni e falsificazioni. E l’esperienza ha dimostrato che, se la valuta locale esce dai limiti di una città o addirittura di un Paese, diventa fragile, per la mancanza di controlli sulla sicurezza. Meglio quindi se è soltanto un sistema contabile, come nel caso di quello svizzero Wir, la cui valuta è puramente virtuale. PERFINO FACEBOOK Quanto sia importante lo sviluppo di sistemi monetari complementari anche in un’economia ultra tecnologica lo dimostra il caso Facebook. Il social network ha ormai adottato, all’interno del suo circui- FACEBOOK CREDITS La moneta virtuale del più grande social network del mondo. 13 BLOG to, una moneta virtuale, Facebook Credits, che nel 2011 ha alimentato business per oltre 550 milioni di dollari, incidendo per un 15% sul fatturato globale. Viene usato soprattutto dai clienti dell’area “Games”. Nell’account di Facebook si acquistano i crediti tramite una normale carta bancaria in tutte le valute del mondo e si controlla il saldo. Dopo di che si può comprare e giocare in qualsiasi applicazione. L’esperimento, che naturalmente qualcuno ha criticato, apre invece le porte a un’operazione ad ampio respiro, che ora i gruppi specializzati in e-commerce iniziano a valutare. Test sono già in corso per creare una moneta complementare e virtuale, con cui accedere a vari sistemi di vendita tramite Internet, semplificando l’operatività. Un cliente cinese o europeo si troverebbe così a operare nelle stesse condizioni, comprando in un'identica valuta reale. L’unica variabile consisterebbe nel cambio iniziale, rispetto a renminbi o euro, lasciando la possibilità di gestirlo in funzione delle condizioni di permuta più o meno favorevoli. E c’è chi ipotizza la creazione di una banca virtuale, con tassi d’interesse debitori stabili, perché “bloccati” sulla base della moneta complementare, da destinare appunto agli acquisti online. Sarebbe questa una svolta epocale, un vero schiaffo alle Banche centrali di mezzo mondo. Che cominciano a storcere il naso per le varie esperienze condotte localmente. Un esempio viene dalla Svizzera: la Banca Nazionale sopporta Wir, ma non fa nulla per agevolarne lo sviluppo. IL CREDITO DI GRUPPO Chi studia come far evolvere il principio delle monete complementari guarda già a un meccanismo di credito mutualistico espresso nella valuta di competenza da mettere a disposizione delle imprese aderenti al sistema, non- 14 ché dei privati. Si vuole comprare casa? Perché rivolgersi a una grande banca, che emette un prestito nella valuta nazionale, sottoposto a condizioni decise da organi sovranazionali e con “spread” talvolta assurdi? Meglio restare all’interno di una rete locale, ottenere il mutuo da una specie di cooperativa riservata alla comunità aderente, la quale lo emette nella moneta complementare a tassi minimi e fissi nel tempo. Certo forme di credito cooperativo già esistono, ma pur sempre nelle valute ufficiali, con tutte le conseguenze che ne derivano. Perfino alcune multinazionali hanno allo studio forme di monete proprie, da riservare ai dipendenti delle filiali di tutto il mondo. Persino alcune multinazionali hanno allo studio forme di monete proprie, da riservare ai dipendenti delle Lo scopo, in questo caso, è di promuovere consumi gestiti dallo stesso gruppo. All’acquisto dell’auto di un impiegato o di un dirigente zato, con potere contrattuale molto più forte. La stessa cosa avverrebbe per le vacanze e l’informatica, per le cure mediche e l’arredamento di casa. Il tutto si effettuerebbe in una valuta complementare, allo scopo di stimolare il potere di acquisto dei lavoratori ed evitare continue richieste di aumenti salariali. Sono ipotesi in fase di valutazione, sebbene i sindacati, per esempio tedeschi, abbiano già espresso riserve in tal senso, considerando l’ipotesi una specie di intromissione nella vita privata dei dipendenti di una società. I CASI ITALIANI Dicevamo all’inizio che talvolta all’estero si considera l’Italia il Paese precursore di queste esperienze. Già negli anni 70 ci furono degli esempi di tale tipo, in occasione di una delle tante crisi della nostra lira. Poi arrivò un esperimento a Guardiagrele (Chieti) nel 2000, quando fu adottata una moneta parallela, il Simec, voluta da un locale professore universitario, convinto fautore del cosiddetto “valore indotto” della moneta: di fatto l’equivalente di allora di 1 euro (esistevano ancora le lire) veniva cambiato in un Simec, che però valeva il corrispettivo di quelli che oggi sono 2 euro. Il potere di acquisto era quindi raddoppiato. L’esperimento non ebbe successo, per difficoltà di ordine pratico. Quest’anno una certa attenzione mediatica l’ha ricevuta la decisione di un piccolo comune laziale, Filettino (Frosinone), con uno dei maggiori bacini idrici d’Europa, che – stufo della disattenzione nei confronti delle micro comunità locali – ha deciso di battere una sua moneta, il Fiorito, con un rapporto di 1 a 2 euro. Diverso è il sistema del Buono locale di solidarietà, diffuso in varie regioni e cha ha lo scopo di promuovere sconti sui prezzi all’interno di comunità volontarie. Gli esperimenti italiani appaiono più fantasiosi ma meno praticabili rispetto a quelli del Nord Europa, anche perché si tratta sempre di iniziative poco supportate e quindi fragili nelle possibilità di sopravvivenza. Peccato, perché l’idea delle monete complementari è ottima, come dimostra il caso Wir in Svizzera. Va gestita in una logica di aiuto alle economie locali attraverso meccanismi puramente contabili " cui possono derivare varie distorsioni. Di certo comunque non saranno le valute alternative a mettere in crisi né l’euro né il dollaro. Mister Draghi e Mister Bernanke possono dormire sonni tranquilli. F LYXOR ETF Sottostante Nome ETF Bloomberg Reuters ISIN BTP Future Double Short (-2x) Lyxor ETF Daily Double Short BTP BTP2S IM BTP2S.MI FR0011023621 BTP Future Double Long (+2x) BUND Future Double Short (-2x) Lyxor ETF Daily Leveraged BTP Lyxor ETF Daily Double Short Bund BTP2L IM BUND2S IM BTP2L.MI BUND2S.MI FR0011023639 FR0010869578 BUND Future Double Long (+2x) Lyxor ETF Daily Leveraged Bund BUND2L IM BUND2L.MI FR0011023654 HOME | COPERTINA INVESTITORI, CAMBIATE STRADA! DI LORENZO RAFFO Ragionare in modo nuovo in termini di investimenti, o meglio di protezione del patrimonio, piccolo o grande che sia. Le crisi del 2008-2009 e del 2011-2012 dimostrano che i cicli di consolidamento o all’opposto rapidi e consecutivi rispetto a quanto avveniva in conseguenza operare in maniera diversa. Puntando da una parte ai BENI RIFUGIO (classici o innovativi che siano), con un approccio meno conservativo, e dall’altra ai PRODOTTI FINANZIARI, con metodi di spostamento verso il centro delle due classiche alternative che caratterizzano gli investimenti. Meno secondo. Come farlo? Rispondiamo alla domanda con due articoli, che approfondiscono entrambe le facce di presso la maggioranza degli italiani. 16 COPERTINA | HOME 17 HOME | COPERTINA SICUREZZA1/BENI RIFUGIO Convengono ancora, ma i rischi cambiano Case, oro, liquidità in franchi svizzeri, terreni e altri beni materiali: proteggono, ma meno rispetto al passato. Come gestirli e quali nuove alternative mettere in campo H anno ancora un peso rilevante? Per gli italiani case, titoli di Stato e un po’ di oro ' < = >'@ K 'X- Decorrelare fra loro le varie voci che compongono un patrimonio. È possibile? I n teoria sì, in pratica sempre di meno. Una volta quando le Borse crollavano l’immobiliare saliva. Oggi non è più così. Ne consegue che la risposta da dare è netta: o si investe o non si investe, cioè si resta fuori. Per scono un certo rendimento. Ma non è una decorrelazione vera, poiché se il sistema va in crisi sono le banche per prime a soffrire e quindi la garanzia di riavere il proprio denaro indietro non è più sicura al 100%. 18 Y[X\ Y' @ " ] " ' ^ " ' COPERTINA | HOME C’è ancora qualche asset sicuro? Quali gli spazi di manovra nell’ambito delle valute? S ì, ci sono nuove (in realtà vecchissime!) forme di investimento che vengono a galla. Per esempio la terra, il Si assiste cioè a una specie di ritorno alle origini, come se il concetto di proprietà dovesse anni. Occorre comunque aggiungere un’altra constatazione. Le valute si stanno dimostrando ancora fortemente e inevitabilmente decorrelate e sta qui l’unica vera arma di difesa per chi cerca sicurezza e rendimenti sul breve-medio termine nell’ambito della gestione della liquidità. Certo pur con la consapevolezza che si tratta sempre di asset condizionati L’ al dollaro Usa. Attenzione però: spesso quando l’investitore medio si affaccia all’acquisto di una moneta alternativa rispetto alla propria i buoi sono già scappati dalla stalla, cioè i margini diventano minimi, nel migliore dei casi. Un modo di rifugiarsi è invece quello di cavalcare gli estremi nei trend valutari. Per esempio, all’apice della crisi 2008-2009, l’euro si era rafforzato molto rispetto a monete assai solide del Nord Europa, del Nord America o Asiatiche. Entrando in quel momento, con l’apertura di conti valutari multicurrency, magari anche remunerati, che alcune banche offrono, e comprando dollari Usa, dollari canadesi, dollari di Singapore, corone scandinave e altro si sarebbe garantita un’ottima sicurezza, con plusvalenze di tutto rilievo nell’arco di pochi anni. Oggi si può operare così con il renminbi cinese, che certamente si rafforzerà nei confronti delle monete occidentali. L’acquisto puro non è ancora possibile per il piccolo e medio investitore, ma si può investire È pur vero che alcune banche cinesi presenti in Italia consentono l’apertura di conti in renminbi. Stesso discorso per altre monete emergenti, quali rublo russo e rupia in "# estera è un impiego infruttifero e si paga solo l’imposta sulle plusvalenze in occasione della vendita. Il riparo per eccellenza è sempre stato il franco svizzero. Lo è tuttora? N o, e la risposta è netta. La Banca nazionale di Berna si è infatti impegnata a mantenere fermo a 1,20 il cambio rispetto all’euro. Non ci sono quindi più margini di rafforzamento. Anzi è possibile che, a medio termine, il valore salga, per favorire l’economia elvetica. Considerare oggi il franco come un’ancora di salvataggio non è più consigliabile, salvo rovinosi crolli dell’Europa. Così l’alternativa sta diventando la corona norvegese, grazie a un’economia molto stabile del Paese, a conti pubblici in ordine e all’impatto del petrolio del Nord, che è prossimo però a esaurire la sua importanza. C’è chi ha scelto la Norvegia per collocarvi risparmi, aprendovi conti correnti bancari, dove la liquidità è stata investita in bond governativi. Chi l’ha fatto per ora si è garantito ottimi risultati, ma le possibilità di successivi rafforzamenti della corona sono limitate. 19 HOME | COPERTINA Il bene rifugio più classico, la casa, va ancora considerato tale? S ì, ma con concetti diversi rispetto al passato. Tutti sanno che l’immobiliare è in crisi. Lo resterà forse ancora per qualche ' eccellenza tornerebbe a essere tale. Non in maniera generalizzata. In Italia il patrimonio immobiliare è spesso vetusto, poco curato e caratterizzato da costi di gestione elevati. Tutto quanto ha tali caratteristiche va dimenticato. Le case devono essere di qualità dal punto di vista ambientale, con oneri manutentivi ridotti e soprat- tutto un rapporto prezzo-prestazioni competitivo. Questo è un concetto nuovo: la parola prestazioni di solito si usa per le auto o per i computer, non per le abitazioni. Ma oggi entra in scena pure per queste ultime. Si imprescindibili: bassi consumi energetici, soddisfatti da fonti rinnovabili, utilizzo di sistemi di recupero del calore dell’aria in uscita, protezioni termiche, presenza della domotica, riciclabilità dei componenti, diffusione in tutte le stanze di tecnologie infor La posizione protetta rispetto alle grandi vie di comunicazione, pur con agevole accessibilità ai trasporti pubblici, è un altro fattore importante. Il tutto può far pensare a una casa ideale, che nei fatti non esiste. Ma non è così. Chi compra oggi un’abitazione deve pensare al suo valore fra dieci o venti anni. Se parte con un “prodotto” zarlo in futuro. Come si fa a capirlo? Valutando il livello di un eventuale af& $ 3-3,5%, qualcosa non funziona nella scelta dell’immobile. Il dato si riferisce a condizioni normali di mercato. Attualmente la crisi sta infatti portando a prezzi di locazione più bassi. Gli italiani hanno seconde case, ma oggi tasse – cominciano a D ipende. Da tanti fattori, spesso estranei a volontà e scelte del singolo proprietario. Se si decide di non utilizzarle e di metterle a reddito le casistiche si ampliano, poiché il mercato è cambiato negli ultimi anni. In montagna, $ in inverno, sebbene la redditività sia in calo, soprattutto per i grandi alloggi, acquistati negli anni d’oro, e che oggi non raccolgono più l’interesse dei locatari. Meglio allora dividerli, cercando di venderne uno e di tenere il secondo, da proporre a prezzi competitivi, per battere la concorrenza, anche alberghiera. Sulle zone c’è una divisione netta: alcune tirano, altre sono in crisi irreversibile. Per quanto riguarda il mare la discriminante è la scelta di rivolgersi a siti Internet specializzati & con tariffe competitive i margini possono essere soddisfacenti e il bene rifugio resta tale. Certamente si assiste a un calo di interesse per E della vecchia casa, magari ereditata, che si fa? L’ alternativa è di trasformarla in un bene rifugio e non semplicemente nel possesso di un oggetto con quattro & gici più avanzati e dandole nuovo respiro nel “look” abitativo. Dal 2008 al 2011 i prezzi sono scesi nell’immobiliare del 15% a livello nominale e quindi molto più in termini reali. Il rischio è che – con l’invenduto presente sul mercato – si debba aspettare anni per vendere. Ciò varrà anche per il futuro, perché di bolle non se ne vedranno più per tanto tempo. I prezzi nominali dovranno assestarsi al ribasso, salvo che non si riconverta l’immobile, per preservarlo È preferibile quindi investire oggi in miglioramenti per garantirsi un valore stabile con il passare del tempo. Vendere una casa del 1960 è come proporre un’automobile di allora. Se la si è restaurata si trova l’amatore che la compra. Se è un rottame la si lascia marcire su un piazzale. 20 COPERTINA | HOME Investire in un immobile all’estero rappresenta ancora una garanzia? S sempre investito sulle – con l’incremento delle dubitare. Hanno ragione? le località nobili – quali Sardegna e Riviera ligure – troppo costose, e a un incremento per quelle meno note di tutta la costa adriatica e in parte tirrenica. Anche qui vale il consiglio di migliorare l’immobile, il che non sempre è facile, data l’ondata di costruzioni di scarso livello qualitativo realizzate negli anni del boom economico. Ma il vero patrimonio immobiliare detenuto dagli italiani è spesso poco sfruttato come bene rifugio. Gli stabili in campagna, nei piccoli paesi o in cittadine a scarso richiamo turistico non sono considerati / siano disabitati o abitati soltanto per qualche periodo dell’anno – vengono ritenuti un peso, soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’Imu, che ha colpito fortemente le seconde case. Su queste proprietà occorre investire in miglioramenti oppure vendere a qualun; se non si hanno il coraggio, la volontà o le risorse per riportarle a un livello accettabile di qualità. * nelle città tedesche e nelle località turistiche – di mare e di montagna – francesi. In una fase di instabilità quale l’attuale meglio evitare destinazioni emergenti, come - per esempio - Tunisia e Turchia, per quanto riguarda il Mediterraneo, e Brasile e Panama per l’oltre Oceano. Occorre & di valutarne l’impatto. Le imposte sui redditi immobiliari variano da un 1517% in Germania a quasi un 50% in Svizzera, dove però uno straniero non + & / /zione – numero di stanze o altro). Al tutto si aggiunge l’imposta patrimoniale sugli immobili all’estero, conosciuta come Ivie, introdotta di recente in Italia, che ha posto non pochi problemi di formulazione. È pari allo 0,76% del valore, ma consente una detraibilità delle imposte patrimoniali pagate nel Paese in cui si trova la casa, con vari aggiustamenti che richiedono inevitabilmente l’intervento di uno specialista per una corretta applicazione. È chiaro come il bene rifugio mattone in terra straniera possa diventare una trappola di costi diretti e indiretti. La scelta va quindi meditata. Al momento attuale le due opzioni più interessanti in assoluto riguardano la Germania, ovvero Berlino e alcune località di montagna, dove i prezzi di acquisto sono alti, ma meno rispetto all’Italia, e $" soddisfacente. In entrambi i casi si può anche ottenere un ritorno sul capitale di oltre il 5% netto l’anno, con prospettive di plusvalenze future sul valore patrimoniale, tanto più se la Germania – ipotesi solo teorica – uscisse dall’euro. C’è chi pensa ad certo capitale non trascurabile, investito in un primo immobile, su cui poi 4 reinvestire in un’altra casa di prezzo inferiore alla prima e così via, potrebbe incrementare un patrimonio – nel caso investito in case tedesche – in maniera cospicua nell’arco di non molti anni. Ai più una tale ipotesi sembra pura follia! In effetti c’è chi l’ha sperimentato con successo anche in Costa Azzurra in anni lontani. Ma – come si dice – una rondine non fa primavera. 21 HOME | COPERTINA L’oro protegge oppure no? A nche su questo fronte ci sono incertezze. L’anno scorso si formulavano previsioni di balzi ben oltre i 2.000 dollari l’oncia e addirittura qualcuno ipotizzava prezzi futuri di 3.000 e 4.000 dollari. La realtà li ha = ' sono tante, ma una su tutte pesa: il rafforzamento del dollaro. È pur vero che i parametri rispetto ad altri indi le trend di propensione dei mercati a disinvestire dagli “asset” a maggiore rischio, per primo l’azionario, favorendo quelli più sicuri, fra i quali l’oro è in testa. Ma la crisi e le adottate in molti Paesi, portano a recuperare liquidità. Dove la si rinviene? Nel bene rifugio che ha dato migliori risultati, consentendo plusvalenze *$ gli orientali acquistano. L’andamento dei prezzi dipende proprio da questo rapporto di forze. Chi prevarrà? Nel medio-lungo termine probabilmente i compratori. Quindi il prezzo salirà di nuovo, confermando ancora una volta > 'zione reale, che è sempre stato il suo ruolo storico nel tempo. Attenzione $ La terra, il bene per eccellenza di intere generazioni, ha ancora un ruolo? C’è chi preferisce le foreste all’agricoltura. È un’alternativa vera? S i tratta di una nicchia per investitori appassionati di ecologia. Comprare un bosco sulle montagne di casa nostra è stata una moda per un breve periodo, con tante sorprese – magari poco piacevoli – e costi derivanti dagli inevitabili lavori di manutenzione. Acquistare quote di attività in terreni coltivabili a legname, ma comunemente situati in altri continenti, è una " Ci sono società che la offrono, così come garantiscono anche partecipazioni in aziende proprietarie di enormi estensioni di 22 terreni destinati a coltivazioni di vario tipo. Se si tratti di investimenti rifugio è presto per dirlo, poiché i dati sui rendimenti sono ancora scarsi e spesso riferiti a periodi corti. Certo è che fondi ed ETF specializzati nell’acquisto di società attive nel campo forestale hanno garantito buoni risultati durante le fasi di espansione dell’economia mondiale, visto che la domanda di legno è in continuo aumento, con un rientro in scena anche in settori quali la costruzione delle case, che si pensava avessero ormai abbandonato questo materiale. COPERTINA | HOME S ì, ma in maniera silenziosa. I grandi ricchi investono spesso parte delle proprie fortune in vigneti e terreni per coltivazioni ad alto valore. Le classi medie li hanno invece venduti, quando li possedevano. Ed è stato un errore. La vera protezione viene infatti dall’unico bene indistruttibile: terremoti, incendi, alluvioni o quanto altro possono cancellare tutto, salvo la terra. Inoltre la sua rivalutazione è strettamente le ' Y La scelta non è semplice e la consulenza di specialisti inevitabile. I prezzi medi si aggirano sui 18.000 euro l’ettaro, ma con differenze forti fra aree del Nord (anche 40.000 euro l’ettaro nella Pianura Padana) e del Sud (3.000-5.000 euro nelle zone incolte del Mezzogiorno). Sono riferimenti puramente indicativi, perché non c’è nulla di così variegato nella sua composizione come questo bene. Transazioni in luoghi con attività agricole di alto livello sono giunte a toccare primati di oltre 400.000 euro l’ettaro, ma si tratta di situazioni estreme. Poi ci sono le speculazioni, derivanti dalla compressione delle aree urbane e dalla prospettiva del cambiamento della destinazione d’uso. In Veneto e Lombardia i prezzi variano molto secondo le localizzazioni. Occorre comunque ricordare che l’investimento terreni, su cui ora grava l’Imu. Va quindi visto in ottica di lungo termine, un’alternativa su cui collocare non più del 5% del patrimonio, una specie di airbag contro ogni Ci sono nuove tipologie di beni rifugio? S ì, ma si tratta di proposte di nicchia. Oltre a quelle più tradizionali delle opere d’arte, dei gioielli, della numismatica e dell’antiquariato, che però appartengono a una concezione differente, ovvero a un mondo a parte, quello della passione-investimento, sono entrati in scena modi innovativi di concepire la protezione del capitale: destinando piccole parti delle risorse da mettere al riparo con l’acquisto di beni poco volatili. Un esempio è rappresentato da quote di società che detengono ricchezze immateriali relative all’umanità: per esempio diritti musicali, diritti d’autore e diritti culturali in genere. Certo si tratta di partecipazioni azionarie, con la conseguente fragilità che ne deriva, ma basate su business duraturi e molto sicuri. continuare a investire in beni rifugio? I nnanzi tutto non superare mai una certa percentuale di questo insieme di beni rispetto al patrimonio totale, escludendo naturalmente la prima casa ed eventuali abitazioni utilizzate regolarmente per le vacanze. Nel caso si abbiano altre abitazioni, destinate alla produzione di reddito, non si deve @HJ è meglio restare sotto il 20%. È poi importante segnalare che i beni rifugio – in alcuni casi infruttiferi o a scarso rendimento – presentano comunque una certa volatilità insita nei prezzi, dovuta al fatto che domanda e K$ gioielli, terreni, opere d’arte, antiquariato, piantagioni di alberi, oltre che logicamente le case, sono tutti beni che risentono di molti fattori, ' W ni. Se il trend però cambia anch'essi subiscono contraccolpi, ma & ' non vanno. Proteggono da molte insidie, ma non da tutte. E il presupposto di base che, in teoria, i beni rifugio dovrebbero essere proprio quelli con scarsa volatilità di prezzi lascia intendere come ormai ne siano rimasti davvero pochi. 23 HOME | COPERTINA SICUREZZA 2/STRATEGIE FINANZIARIE Vademecum anti-errori per investitori in Borsa Come evitare di farsi del male? Quali metodi adottare per limitare le perdite? I consigli utili per gestire un patrimonio in azioni nelle fasi di grande incertezza come quella attuale A zioni, che dolori! Perfino i grandi trader, gli specialisti del settore, hanno sofferto molto negli ultimi tempi. E il motivo è presto spiegato. Le tecniche utilizzate, messe magari a punto con attenti studi e mille simulazioni, sono state spiazzate da un vento così violento di rapide cadute, veloci rimbalzi e imprevedibili andamenti da fiaccare pure chi con la Borsa ci vorrebbe vivere. Bisogna pertanto rimettere tutto in discussione. Se ciò vale per i professionisti figurarsi cosa può succedere a chi smanetta con le azioni senza conoscere nei dettagli trucchi e precetti di un mondo molto complesso. Ecco perché abbiamo realizzato questa guida ai principali errori, che quasi tutti commettono quando si opera in Borsa, e agli accorgimenti per aumentare la redditività di una voce fondamentale nella gestione dei patrimoni. È un vero e proprio vademecum, molto concreto e utile sia agli esordienti sia agli esperti, in un momento in cui ogni strategia va rivista per evitare di farsi male da soli, visto che già il mercato tira pesanti mazzate. CALCOLARE IL RISCHIO %"Y_'%" "' % = Y'`> " un singolo attivo o di un intero portafoglio partendo dal '%>"'% '` jy"Y'{Y '@ j_y" per la variazione del prezzo di un titolo rispetto al trend >'{Y } '~"Y" " '~>=[<scuno calcoli il suo, in rapporto alla propensione ad ac "K ' LE NOTIZIE FANNO MALE ' È > " " Y}=" continua a pagina 26 24 Deutsche Bank db-X markets Express Certicate su oro Una possibilità dopo l’altra Gli investimenti diventano più versatili. Il gruppo db-X markets di Deutsche Bank ha creato un Express Certicate su oro. Uno strumento che rende possibile ottenere risultati interessanti anche se i mercati sottostanti si muovono poco. Con l’Express Certicate è possibile: — Trarre protto già dopo un anno1 — Limitare le perdite in caso di leggeri ribassi1 — Ottenere un protto se i mercati restano stabili Attenzione: Il capitale investito non è protetto o garantito. Pertanto si possono subire delle perdite anche totali del capitale investito. Prima dell’adesione leggere il Prospetto di Base e le relative Condizioni Denitive (Final Terms). — ISIN: DE000DE2LYL0 — Strike: 1.675,50 dollari — Cedola: 7 euro2 — Prima data di osservazione: 24 gennaio 2013 — Scadenza: 26 gennaio 2015 Per ulteriori informazioni www.dbxmarkets.it Numero verde 800 90 22 55 Fax +39 02 8637 9821 Date più possibilità ai vostri investimenti 1 Alle condizioni previste dal Prospetto. Il livello di protezione di ogni certicato è stabilito all’interno della documentazione d’oerta. Al lordo degli oneri scali. Il presente documento costituisce un messaggio pubblicitario con nalità promozionali. Prima dell’adesione leggere il Prospetto di Base, approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier del Lussemburgo in data 16 maggio 2011, come successivamente supplementato in data 17 agosto 2011 e 28 ottobre 2011, e le relative Condizioni Denitive (Final Terms), ed in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi ed al trattamento scale nonché ogni altra informazione che l’intermediario sia tenuto a mettere a disposizione. Il Prospetto di Base e le relative Condizioni Denitive (Final Terms) forniscono informazioni più dettagliate sulle opportunità e sui rischi del prodotto e sono disponibili presso l’Intermediario, l’Emittente, sul sito www.dbxmarkets.it e, su richiesta, al Numero Verde 800 90 22 55. 2 HOME | COPERTINA segue da pagina 24 AZIONI EUROPEE STORICAMENTE PIÙ POSITIVE CHE NEGATIVE INDICE MSCI EUROPE - DATI IN PERCENTUALE Dal 1999 a oggi l'indice MSCI Europe, che misura l'andamento delle azioni europee, ha chiuso l'anno in positivo otto volte e in negativo cinque. Negli ultimi 25 anni, dal 1987 al 2011 compreso, la prevalenza delle annate di rialzo è ancora più netta: sedici contro nove. 50 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: ELABORAZIONE F _\ Y" "K '% "' " '< "'X=>' UNO SGUARDO OGNI DUE ORE MEDIARE AL RIBASSO, CHE STUPIDATA! !> > = ' _ '!>" Y' '$' @ >""... vendere, vendere, "" ' È un puro '~' incassando una gia consente di svolgere un’attività "perdita marginale " " rispetto a quella za penalizzare l’operatività in Bor' <" accumulabile '`! nelle ore o nei > "K giorni successivi " " %' '" '!NON ACCANIRSI SE IL TITOLO CADE " È "' $ ' < [ ' j y"> '%'!> Y [ > " jy' [ Y ' ~ "" [ " " "- 26 COPERTINA | HOME " " 'Y" " K 'X ' " ' LE GRANDI NON VINCONO < " Y[ È ' " " K >" ' ' " ' MEDIARE AL RIALZO, CHE FURBATA! Se un’operazione sta andando nel senso giusto e si gua "Y} > " ' = "EPPURE MOLTI SCELGONO LE GRANDI ~ trare una seconda volta dopo una certo utile e una terza = "'~[ }`^" '@> >' " " > Y ' >'~K Y " 'X`^>Dal 1987 al 2011 leggendo il capitolo successivo ci si } > l'indice MSCI Y=>' vole - è un segnale di non rilevanti Europe (azioni ' SALITE LENTE, DISCESE RAPIDE europee) solo È Y in 9 anni su 25 IL REALISMO È L’ARMA VINCENTE ha riportato ' % < andamenti ' con il segno meno accentuati nel procedere rispetto ~ " ' ! '[!<%""" = " " " '~ [< Y!<%"">'@= " > "" "'! ""'~'K [ " " [ '= _> " un dentro e fuori sfrenato nelle fasi di crescita arric '- 27 HOME | COPERTINA Euro-crisi: Cigni neri e Cigni bianchi secondo SG Prolungata tensione nell'Eurozona Boom dei consumi tedeschi Stretta f iscale Usa Rallentamento della Cina Andamento più forte del mercato del lavoro e immobiliare americano Risoluzione della crisi dell'euro Fattori geopolitici FATTORI DI RISCHIO per le previsioni di crescita FATTORI DI SOSTEGNO per le previsioni di crescita ERRORI POLITICI PROBABILITÀ DEL 25% USCITA DAL PERCORSO TRACCIATO PROBABILITÀ DEL 70% La crisi del debito nell’Eurozona rimane il principale rischio. Il Fiscal cliff in Usa si sta avvicinando e nel caso peggiore potrebbe pesare per un 3% del Pil. In Cina, i rischi da rallentamento rimangono. Il principale scenario è quello di uno shock da incertezza sull’euro. L’Eurozona sarà in recessione nel 2012 e registrerà una crescita nulla nel 2013. Negli Usa, il cosiddetto Z[J4\ Cina, ci si aspetta un assestamento accidentato. Ulteriori stimoli di politica monetaria sono attesi nelle maggiori economie (Europa, Regno Unito,Usa e Giappone). LA POLITICA SUPERA L'OSTACOLO PROBABILITÀ DEL 5% I leader europei potrebbero sorprendere positivamente(sia con una maggiore ripartizione del rischio, sia con misure per sostenere la crescita). Ma vediamo questo fattore molto poco probabile. Il fattore più probabile per futuri rialzi è rappresentato ancora dal consumo tedesco. Fonte: SOCIÉTÉ GÉNÉRALE ' ~ ' ATTENZIONE AL DOLLARO >" '>' È'@ >" jy >"K ' =' """' " "Y 'È " l’incidenza dei portafogli in dollari è di assoluto rilievo ' 28 HOME | COPERTINA GLI ORDINI A MERCATO NON SONO IL PEGGIO % > "">'< ' " "' LA DISCESA È FORTE? ALLORA SI STA FUORI " ta notizia o per risultati insoddisfacenti della società su ' ! " " '>" "'%'% arrivarci inanellare sedute con crolli continui a due ci' > _'>>''% >">> ' ' LA COMPLESSA GESTIONE DEI DIVIDENDI }K 'È[>"K'~>' X jy' % GRECIA: I POSSIBILI SCENARI SECONDO SAXO BANK Sì ASPETTA E SPERA SVALUTAZIONE EURO USCITA GRECIA NO GIAPPONESIZZAZIONE DISORDINI CIVILI CONTINUAZIONE DELL’ASPETTA E SPERA FINO ALLA GIAPPONESIZZAZIONE GERMANIA PER LA SALVEZZA GUERRE COMMERCIALI GUERRA GERMANIA PER LA SALVEZZA TEMPO SCADUTO... ...FALLIMENTO ~ ]{]' Y" ]"{' 30 COPERTINA | HOME " ' > "'`}" " " >"""" per cercare di strutturare una posizione a leva in presen\ " " ' jy Y '!" ' PICCOLI PREZZI, GRANDI PROBLEMI? " '< Y"Y '! j ¡y" !"K Y" '`' '" >"} " 'X ' IL PERICOLO PEGGIORE, LA LATERALITÀ '! '~ > "- NO PERDITE? NO GUADAGNI! ""- !Y'Y "K " " ">Bisogna ' _'% ammetterlo: in "KYSE SI TORNA AL PUNTO certi casi per }DI PAREGGIO l'azione prescelta si ha un rapporto > > di odio-amore, "" condizione molto ' "K non si è raggiunto il relativo livello pericolosa... '<= '!>" >" ' '$ " ' - UN METODO VINCENTE ' _ } '< " '! """ ' ' " COSA DICE IL FUTURE È " '!" \ " >'%" " K>Y " '@ '< Y- ' Y '@}- " _ '`" } "!`= YF jy$ ' 31 HOME | COPERTINA SICUREZZA 3/ TITOLI E CONTI FACILI DA SMOBILIZZARE Dove conviene mettere I Consigli per gli acquisti (e le vendite) dei prodotti e strumenti finanziari, analizzati uno per uno, che consentono di parcheggiare i capitali liquidi in attesa di tempi e occasioni di investimento migliori 32 n questo contesto di mercato in cui gli indici di Borsa continuano a perdere quota toccando nuovi minimi, la crisi del debito sovrano della zona euro mette in discussione persino gli inossidabili (fino a un anno fa) titoli di Stato. L’euro rimane comunque a rischio collasso, l’investitore è quantomeno disorientato. Per questa ragione non stupisce che, in attesa di tempi migliori, cresca l’interesse verso tutti gli strumenti monetari, cioè le diverse forme che consentono di parcheggiare i risparmi per un tempo limitato (da qualche mese fino a un paio di anni) per difenderli dall’inflazione e dalle crisi speculative dei mercati finanziari. Si tratta di un modo per prendere tempo e decidere quindi con calma gli investimenti di medio lungo termine con maggiore consapevolezza e minore emotività. Di seguito, i lettori di F trovano un commento tecnico, con dettagli sui rendimenti, i rischi, le tutele e gli aspetti distintivi, relativi ai principali strumenti di impiego della liquidità: dai Bot e Ctz ai pronti contro termine, dai bond bancari con scadenza massima nei prossimi 24 mesi ai Buoni postali, dai conti di deposito (vincolati e non) ai fondi monetari in euro, dai fondi monetari in valuta estera ai fondi obbligazionari Paesi emergenti espressi in valuta locale. BOT / CTZ CHI LI HA IN PORTAFOGLIO MANTENERE CHI DEVE INVESTIRE ACQUISTARE SOLO I BOT COPERTINA | HOME CARATTERITICHE, COSTI E TASSE: LE SCHEDE DI TITOLI, CONTI E PRODOTTI FINANZIARI - BOT I Buoni Ordinari del Tesoro o Bot sono titoli di Stato della durata di tre, sei o dodici mesi che hanno la particolarità di essere emessi al di sotto del valore nominale e di non corrispondere cedole. Il loro rendimento sarà pertanto dato dalla differenza tra il valore nominale di rimborso (sempre pari a 100) e il prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato secondario. la liquidità STRUMENTO PER STRUMENTO LE RACCOMANDAZIONI DI F Per ognuno di essi sono indicate, in estrema sintesi, le raccomandazioni suggerite sia per coloro che possiedano questi strumenti in portafoglio, sia per quanti invece intendano investirvi: in questo modo, ogni investitore può disporre di un quadro completo dell’offerta presente sul mercato e su come utilizzarla al meglio. Proprio per que- sto, infine, sono stati delineati tre profili tipo di investitori (profilo conservativo, profilo prudente e profilo dinamico), caratterizzati da un portafoglio di partenza e da obiettivi differenti: per ognuno di questi tre profili sono state indicate le mosse che l'investitore deve compiere per adeguare il proprio investimento finanziario alle sue effettive esigenze e allo specifico grado di accettazione del rischio. Il Bot annuale rendeva a giugno 2012 il 3,3% lordo (2,88% netto) mentre il Ctz scadenza maggio 2014 rende il 4,36% lordo (3,8% netto). Si tratta di rendimenti inferiori ai picchi di novembre – dicembre 2011 ma pur sempre elevati. Sono titoli molto liquidi (e quindi rivendibili in Borsa in qualsiasi momento, sebbene non a un prezzo certo in quanto variabile in funzione dell’andamento dei mercati). & prossimi 12 (nel caso dei Bot) o 24 mesi (nel caso dei Ctz) si possono mantenere in portafoglio entrambi tenendo tuttavia conto che prima della scadenza la loro quotazione di mercato può subire perdite anche consistenti: tra agosto e settembre 2011, per esempio, i Ctz persero in media oltre il 4% del loro valore. Come si acquista I Bot possono essere acquistati in asta o sul mercato secondario attraverso il proprio intermediario, presso il quale occorre avere aperto un dossier titoli. Hanno un taglio minimo di 1.000 euro Per acquistare i BOT in asta è necessario sottoscrivere (anche telefonicamente con successiva regolarizzazione) l’ordine pres "# ecc.) entro il giorno che precede lo svolgimento dell’asta. Le date dei collocamenti sono pubblicate sul sito Internet del ministero dell’Economia e resi noti con regolarità dalla stampa specializzata. La sottoscrizione di Bot prevede l’addebito di commissioni in media comprese tra il 2 e il 7 per mille a seconda della durata dei titoli. Dal giorno successivo all’asta i Bot vengono quotati, garantendo all’investitore una facile liquidazione dell’investimento e un prezzo di riferimento. Per l’acquisto di Bot sul mercato secondario è necessario sottoscrivere un ordine di acquisto presso l’intermediario. Il prezzo dei Bot sul secondario comprende anche gli interessi maturati dalla data di emissio$ La tassazione I Bot sono tassati al 12,5%. L’aliquota è applicata già al momento dell’emissione. 33 HOME | COPERTINA - CTZ *+/; titoli con scadenza a 18 o 24 mesi che come i Bot non prevedono il pagamento di cedole e hanno la caratteristica di essere emessi sotto la pari con rimborso al valore nominale. Il loro rendimento sarà pertanto dato dalla differenza tra il valore nominale di rimborso (sempre pari a 100) e il prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato secondario. Come si acquista I Ctz possono essere acquistati prenotando le nuove emissioni presso gli intermediari (entro il giorno prima dell’asta), oppure sul mercato secondario dopo l’emissione. Uno stesso Ctz può essere emesso in più tranche. Il prezzo dei Ctz acquistati sul secondario comprende anche gli interessi maturati dall’emissione. La tassazione Sui Ctz si calcola un’imposta sostitutiva del 12,5% sullo scarto di emissione che viene dedotta al momento del rimborso o della vendita. - PRONTI CONTRO TERMINE Le operazioni di pronti contro termine prevedono la vendita di titoli (di qualsiasi natura) alla clientela da parte delle banche e il riacquisto futuro di tali titoli da parte degli stessi istituti di credito. Il riacquisto avviene a un prezzo maggiorato che comprende l’interesse per il cliente. I pronti contro termine non sono coperti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Come si acquista I Pct possono essere acquistati in tutte le ban tratto siglato. Nessun pronti contro termine è uguale a un altro. Ogni cliente può infatti negoziare tutte le voci del contratto, dal rendimento alle commissioni, al momento dell’adesione al contratto. La tassazione < pari al 20%. - OBBLIGAZIONI BANCARIE Le obbligazioni bancarie sono titoli obbligazionarie emesse da aziende di credito. Tali titoli 34 PRONTI CONTRO TERMINE CHI LI HA IN PORTAFOGLIO CHI DEVE INVESTIRE MANTENERE EVITARE (obbligatorio) Chi sottoscrivere i pronti contro termine presta il capitale alla banca (pronti) con l’impegno che l’istituto di credito lo restituisca entro un tempo prestabilito,di norma da un mese a un un anno (a termine), con <=>@J>YJ la stessa che si applica sugli interessi dei conti correnti e dei depositi bancari, e ha azzerato uno dei pochi vantaggi competitivi di cui godevano. È rimasto invece un punto critico caratteristico dei pronti termine (e, peraltro, molto insidioso in questa fase) e cioè che chi sot $ ;[ un aspetto tanto più spinoso quanto più lunga è la durata. Un altro aspetto importante da ricordare riguarda poi il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che non tutela i contratti di pronti contro termine anche quando questi sono collegati a un conto corrente o a un deposito bancario. Per tutte queste ragioni, i pronti termine non rappresentano in questo momento un piatto forte nell’offerta degli istituti di credito che preferiscono spingere di più le obbligazioni e i conti di deposito. BUONI POSTALI CHI LI HA IN PORTAFOGLIO CHI DEVE INVESTIRE MANTENERE ATTENDERE La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è l’emittente del risparmio postale, Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale, collocati da Poste Italiane attraverso gli oltre 14 mila sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale. Il Risparmio postale è una forma di risparmio tra le più amate dalle famiglie italiane anche perché semplice: per aprire o chiudere un Libretto di risparmio postale e per sottoscrivere o rimborsare un Buono fruttifero po # $ * Libretti e i Buoni postali sono garantiti dallo Stato, come i Bot, i Cct e i Btp e, tra i vantaggi più apprezzati, c’è quello di assicurare in qualsiasi momento la restituzione del capitale e degli eventuali interessi maturati. Per quanto riguarda invece gli interessi offerti a 12, 18 e 24 mesi, i Buoni Ordinari e i Buoni Fruttiferi Postali (18 mesi e 2 anni plus) garantiscono guadagni netti inferiori agli omologhi Bot, Ctz e Btp i quali, però, nel caso di liquidazione prima della scadenza, potrebbero non garantire l’intero capitale iniziale investito in quanto il prezzo di Borsa potrebbe essere inferiore a quello nominale. COPERTINA | HOME CONTI DI DEPOSITO NON VINCOLATI CHI LI HA IN PORTAFOGLIO MANTENERE CHI DEVE INVESTIRE ACQUISTARE possono assumere le forme più diverse: # indicizzate, strutturate, di breve o di lunga durata. Le uniche ammesse di diritto alla quotazione sono quelle emesse da banche che hanno azioni quotate in Borsa. (se non si hanno già esposizioni) Come si acquistano Offrono rendimenti competitivi rispetto agli altri strumenti del mercato monetario e, inoltre, le somme depositate possono essere impiegate immediatamente per investimenti a medio lungo termine oppure per esigenze personali e familiari. Per contro, il tasso \#$ tagliato, in qualsiasi momento. Occorre poi distinguere tra le offerte promozionali (di durata limi ";#*sario essere titolari di un conto corrente bancario tradizionale. Incrociando tutte le varie voci pro e contro, chi ha somme depositate in conti di deposito li può mantenere (in particolare se oggetto di generose offerte promozionali) mentre per chi ha somme da investire li può acquistare soltanto se la disponibilità liquida è tutta impiegata in Bot, Buoni postali, bond bancari e conti correnti bancari tradizionali. BOND BANCARI ENTRO I 24 MESI CHI LI HA IN PORTAFOGLIO CHI DEVE INVESTIRE MANTENERE EVITARE (vendere se il prezzo supera quello di acquisto) <##;#ziari più diffusi. In base all’ultima rilevazione della Banca d’Italia (31 dicembre 2011), i titoli a medio lungo termine di origine bancaria detenuti dalle famiglie italiane ammontavano a 373,6 miliardi di euro, pari al 10% circa di tutte le attività in portafoglio. Per quanto riguar#>]ni, occorre sottolineare che essi offrono spesso, in particolare alla loro emissione allo sportello, rendimenti inferiori o in linea a quelli di Stato di pari scadenza. Anche nei casi in cui i rendimenti fossero superiori ai titoli di Stato, la liquidità, ovvero gli scambi sul mercato secondario (per quei bond bancari che sono quotati in Borsa) sono molto inferiori a un qualunque Bot, Btz o Btp con scadenza entro il 2014. Ancora peggio per le obbligazioni bancarie non quotate. Ne deriva che i bond bancari con scadenza entro i 24 mesi non sono interessanti per l’investitore mentre chi li detiene in portafoglio può $ ;[ ;; $ quanto perderebbe in conto capitale dal disinvestimento anticipato. I bond bancari possono essere acquistati allo sportello bancario. Per l’acquisto è previsto il pagamento di commissioni variabili. La tassazione & ##; #carie scontano una penalizzazione nei confronti dei titoli di Stato. I bond bancari sono infatti tassati al 20% contro il 12,5% di Bot e Ctz. - BUONI POSTALI I Buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e prevedono un tasso di interesse crescente nel corso degli anni. Il tasso di interesse è stabilito dal ministero del Tesoro e dall’Ente Poste Italiane. Prevedono la possibilità di rimborso anticipato con restituzione del capitale investito e degli interessi maturati (se sono trascorsi almeno sei mesi). I Buoni sono garantiti dallo Stato. Come si acquista I Buoni fruttiferi postali possono essere acquistati in Posta. La tassazione Fiscalmente i Buoni postali sono equiparati ai titoli di Stato e sono tassati con un’aliquota del 12,5%. - CONTI DEPOSITO VINCOLATI I conti deposito vincolati sono strumenti per la gestione della liquidità di nuova generazione offerti online la cui caratteristica distintiva è l’immobilizzazione della somma depositata per un periodo di tempo prede * un normale conto corrente, al quale non si sostituisce nell’effettuazione delle normali operazioni bancarie. Il conto è coperto dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. 35 HOME | COPERTINA Come si acquista I conti deposito vincolati possono essere sottoscritti solo online. La tassazione Per il 2012 sui conti di deposito vincolati si pagherà un’imposta di bollo dello 0,10% con un minimo di 34,20 euro e un massimo di 1.200 euro, mentre per il 2013 l’aliquota salirà allo 0,15%, senza la previsione di limiti massimi. L’imposta sugli interessi maturati è pari al 20%. - CONTI DEPOSITO NON VINCOLATI I conti deposito nella versione non vincolata sono conti che garantiscono un elevato rendimento senza obblighi di immobilizzazione delle somme depositate. Usualmente consentono di eseguire solo un limitato numero di operazioni bancarie. Sono coperti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. CONTI DI DEPOSITO VINCOLATI CHI LI HA IN PORTAFOGLIO CHI DEVE INVESTIRE VENDERE EVITARE (se è possibile e senza penalità) Il sottoscrittore che opta per il conto di deposito vincolato punta a un rendimento più alto rispetto a quello del deposito non vincolato. Inoltre, i rendimenti offerti dai conti vincolati si collocano ai livelli più alti tra tutti quelli esposti dai diversi strumenti monetari disponibili sul mercato. ^ ;" che potrebbe rappresentare un problema non indifferente nel caso ; "tiva corsa agli sportelli bancari per prelevare i depositi). Senza tuttavia essere così drammatici, il vincolo non consente in ogni caso di cogliere eventuali opportunità di investimento a me ;_ scenari da panic selling come avvenuto nell’estate 2011. Come si acquistano I conti deposito possono essere sottoscritti sul web per le banche online oppure allo sportello per le banche tradizionali che hanno già previsto tale strumento all’interno della loro offerta. La tassazione Dal primo gennaio ai conti deposito viene applicata un’aliquota dello 0,1% annuo per tutto il 2012 (minimo di 34,20 euro e massimo 1.200 euro) e dello 0,15% annuo dal 2013 (senza alcun tetto massimo). - FONDI DI LIQUIDITA’ I fondi di liquidità sono fondi comuni d'investimento specializzati nell'investire la totalità del portafoglio in obbligazioni e titoli liquidi, come Bot o titoli di Stato con una breve vita residua, o bond societari a breve scadenza. I fondi di liquidità non possono investire in azioni. Come si acquistano I fondi liquidità, come gli altri fondi comuni, possono essere acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una piattaforma di home banking, oppure tramite la piattaforma web di una Sim specializzata 36 FONDI MONETARI IN VALUTA ESTERA CHI LI HA IN PORTAFOGLIO INCREMENTARE CHI DEVE INVESTIRE ACQUISTARE Oltre ai fondi monetari in euro, sul mercato sono disponibili diversi fondi monetari specializzati in titoli espressi in valute estere. Prodotti del risparmio gestito che hanno permesso, negli ultimi 12 mesi, di ottenere risultati molto interessanti grazie proprio alla rivalutazione delle altre divise rispetto all’euro (oppure, se preferite, a seguito della svalutazione della moneta unica europea rispetto alle principali valute estere). Negli ultimi 12 mesi, i monetari area dollaro hanno fruttato in media il 15% circa, i monetari area sterlina inglese il 9%, i monetari dollaro canadese il 9,8%, i monetari dollaro australiano il 9,5%, i monetari corona norvegese il 5,6%: più contenute le rivalutazioni dei monetari franchi svizzeri (1,2%) e dei monetari corone svedesi (1,6%). Ma attenzione, perché questi sono i rendimenti del passato mentre per i prossimi 6-12 mesi tutto dipende dal comportamento dell’euro e, a sua volta, dall’evoluzione della crisi dell’Eurozona: per chi teme un prolungarsi di questa crisi il consiglio è di incrementare per chi li ha già o di acquistare questi fondi se non ha ancora preso posizione su di essi. COPERTINA | HOME FONDI MONETARI IN EURO CHI LI HA IN PORTAFOGLIO MANTENERE CHI DEVE INVESTIRE ACQUISTARE Il maggior pregio dei fondi monetari dell’area euro è che garan@YY=YYY ; portafoglio su tutta la gamma di strumenti monetari espressi in euro: non soltanto titoli di Stato italiani ma anche governativi tedeschi e francesi, obbligazioni bancarie anche della zona euro, pct, Inoltre, come per tutti i fondi comuni d’investimento, la Banca depositaria garantisce la massima separatezza tra il patrimonio del fondo e quello della società di gestione o della banca a cui fa capo l’Sgr, mettendo quindi al sicuro l’investitore dal fallimento della banca che distribuisce il fondo. Per contro i costi totali annui (Ter, total expense ratio) ammontano a circa lo 0,60% (e in alcuni casi Y|J[ sottoscrittore. FONDI OBBLIGAZIONARI EMERGENTI IN VALUTA CHI LI HA IN PORTAFOGLIO INCREMENTARE CHI DEVE INVESTIRE ACQUISTARE nel collocamento multibrand. La tassazione I fondi di liquidità sono tassati al 12,5% se investono in titoli di Stato, o al 20% se il portafoglio comprende anche titoli obbligazionario bancari e societari. - FONDI MONETARI IN VALUTA I fondi di liquidità sono divisi in classi in funzione della valuta di emissione dei titoli presenti in portafoglio. Esistono quindi tre tipologie di fondi monetari in valuta: fondi di liquidità area dollaro; fondi di liquidità area yen; fondi di liquidità altre valute. Rispetto a un normale fondo di liquidità (area euro), tali fondi possono risentire del rischio di cambio: se la valuta di riferimento del fondo si svaluta il rendimento del fondo può diminuire e viceversa. Come si acquistano I fondi monetari in valuta possono essere acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una piattaforma di home banking, oppure tramite la piattaforma web di una Sim specializzata nel collocamento multibrand. La tassazione Aliquota del 20% sul "realizzato" ossia sui guadagni in conto capitale e sui proventi generati nel corso dell'anno. &$ fondi monetari area euro ma anche a quello dei monetari in valuta estera. Questo perché oltre al fattore valutario c’è da tenere conto $ " corporate bond) dei paesi in via di sviluppo: quindi ogni movimento dei tassi di interesse di questi stati si ripercuote sul prezzo dei titoli aumentandone la volatilità nel tempo. Per evitare, o almeno ridurre al massimo, quest’ultimo inconveniente è possibile selezionare fondi come il comparto BlackRock BGF Local Emerging Market Short Duration bond fund la cui espo; x#veste almeno il 70% del patrimonio in valori mobiliari a reddito periore a due anni. Questi fondi, sono particolarmente adatti soprattutto per chi teme un prolungarsi della crisi dell’Eurozona e ha già in portafoglio fondi monetari in valuta estera. - FONDI OBBLIGAZIONARI PAESI EMERGENTI IN VALUTA LOCALE I fondi obbligazionari in valuta locale di Paesi emergenti permettono di investire in so dei Paesi in via di sviluppo e sulle loro valute locali. Consentono quindi di avvantaggiarsi del miglioramento della qualità ; ^ # rendimenti relativamente elevati a fronte di tassi di crescita sostenuti e bilanci statali in salute. Tali fondi risentono del rischio di cambio: se la valuta di riferimento del fondo si svaluta il rendimento del fondo può diminuire e viceversa. Come si acquistano I fondi obbligazionari in valuta locale di Pa- 37 HOME | COPERTINA esi emergenti possono essere acquistati tramite un intermediario tradizionale, attraverso una piattaforma di home banking, oppure tramite la piattaforma web di una Sim specializzata nel collocamento multibrand. La tassazione L’aliquota del 20% sul "realizzato" ossia sui guadagni in conto capitale e sui proventi generati nel corso dell'anno. TRE PROFILI DI INVESTITORE ] ^ 4 $ posizione attuale del portafoglio e sono indicate le raccomandazioni per CONSERVATIVO L’ investitore detiene attualmente in portafoglio il 100% di titoli in euro di soli emittenti italiani: Bot, Ctz, Btp, bond bancari e conti di deposito. Il suo portafoglio è eccessivamente esposto al rischio Paese e sebbene nessuno si auguri che l'Italia {>'" la raccomandazione operativa: puntare soprattutto su fondi monetari in valuta estera e, in seconda battuta, su fondi di liquidità euro alleggerendo le posizioni in Btp, bond bancari e conti di deposito. Opportuno evitare, se possibile, i conti di deposito vincolati (se sono stati sottoscritti, meglio non rinnovarli alla scadenza). PRUDENTE Q uest’altra tipologia di investitore, invece, dispone nel proprio portafoglio il 100% di titoli in euro, di cui un 10% di titoli di Stato tedeschi a 2 anni e un altro 10% di '%" > esposto al rischio della zona euro. Il consiglio che ne deriva è quello di puntare soprattutto su fondi monetari in valuta estera capacità dei fondi denominati in divise estere per ammortizzare le eventuali nuove perdite di valore della moneta unica. In chiave tattica questo investitore potrebbe procedere con investimenti frazionati (per esempio del 5%) per quattro volte nei prossimi mesi per arrivare ' DINAMICO I "> > """ e un 20% da azioni (10% Italia e area euro e 10% Wall Street). L’esposizione valutaria >'` raccomandazione è puntare soprattutto sui fondi obbligazionari Paesi emergenti in valuta locale" '% battuta, l’investitore dovrebbe prendere in considerazione i fondi monetari in valuta estera ""' 38 COPERTINA | HOME ANALISI DI F SUI FONDI BILANCIATI E FLESSIBILI Obiettivo performance ma a rischio controllato Quali strumenti hanno ottenuto i risultati più positivi con il miglior rapporto rischio/rendimento. I gestori spiegano strategie, metodi di investimento e tecniche per limitare al massimo i pericoli Le principali armi dei gestori di fondi & sicav per domare i rischi Fissare obiettivi di volatilità massima in modo da fornire al sottoscrittore un'indicazione precisa di quanto sarà pericoloso possedere quel fondo durante le tempeste dei mercati Aff iancare al team di gestione il team di risk management, cioè gli specialisti che controllano come si sta muovendo la rischiosità di tutti i titoli in portafoglio n unico prodotto capace di custodire tutti i risparmi della famiglie e, al contempo, in grado di affrontare le acque tempestose dei questi tempi. Non è un desiderio ir} % "menti negativi degli indici di Borsa e "" 'È quanto emerge da un’analisi esclusiva condotta da F su 792 fondi comuni ! rendimenti a due anni con la volatiliYY' i fondi, in ciascuna delle due categorie esaminate, con il miglior rappor ^ !' tro imposto all’analisi è stato quello - Puntare a una diversif icazione del rischio di portafolgio includendo anche le materie prime oltre che le azioni e le obbligazioni Correggere le allocazioni di portafoglio in base alle aspettative del team di gestione e degli analisti della casa, per aggiungere valore ed integrare il risultato dei processi quantitativi 39 HOME | COPERTINA ANDREA BIANCO Gestore del Prima Star Market Neutral Europe di Anima <" e non soltanto ottime sotto l’aspetto ' % nell’ordine i comparti Invesco Funds Lux-A Invesco Balanced Risk Allocation, Raiffeisen Int.-I 337 Strategic Allocation Master e Ubs{ AM-B Strategy Fund Balanced. Il % " Y" "}>Y tanto più il valore è alto tanto mag >'%£feisen Int.-I 337 Strategic Allocation ¤" Y" " { X_ ! _ " Y""' @ " invece, Invesco Funds Lux-C Inve { X £ mostra un rendimento a due anni del "" Y " "" Arca Sgr !£Xgistrato una performance a due anni ""Y" "% %_ X'% ¡ $ "" Y""' COME HANNO OTTENUTO LE PERFORMANCE "Il fondo, nonostante le tensioni sui mercati degli ultimi due anni - argomenta Andrea Bianco, gestore del Prima Star Market Neutral Europe X Y" ` ti e dall’altro da un’elevata solidità li aumenti dei dividendi futuri". La performance positiva del comparto Raiffeisen 337 - Strategic Allocation Master, specialmente negli ultimi I MIGLIORI FONDI BILANCIATI A DUE ANNI NOME DEL COMPARTO Invesco Funds Lux-A Invesco Balanced Risk Allocation Raiffeisen Int.-I 337 Strategic Allocation Master Ubs Global AM-B Strategy Fund Balanced Nordea Sicav-BI Stable Return Fund Julius Baer-B Mco Strategy Income World Invest Sicav-Absolute Return Julius Baer-B Mco Strategy Balanced ] j\\w]{]4W] Julius Baer-B Mco Strategy Income Carmignac Gestion-Euro Patrimoine Vega AM-Equilibrato Julius Baer-E Mco Strategy Balanced Polaris Investment S.A.-Geo Global Balanced Danske Invest.-K Invest Neutral Julius Baer-B Mco Strategy Growth Sarasin Inv.Fund Sicav-Structured Return Jpm Investment Funds-C Jpm Global Income Vega AM-Dinamico Ubs Global AM-B Strategy Fund Yield Polaris Investment S.A.-Geo Global Balanced III Threadneedle Lux Funds-AU Global Asset Allocation Julius Baer-B Mco Strategy Balanced Pimco G.I.S.-E Global Multi Asset Fund Hedged ] j\\w]{]4W] MFS Meridian Funds-A1 Global Conservative Mfs International Ltd-A1 Global Balanced Sarasin Inv.Fund Sicav-A GlobSar IIID Invesco Funds Lux-C Invesco Capital Shield 90 Fund Julius Baer-E Mco Strategy Balanced RAIFFEISEN 337 STRATEGIC ALLOCATION MASTER Julius Baer-B Mco Strategy Growth Acc EUR 130 125 120 115 110 105 100 95 Mag ‘10 Lombard Odier D.Hentsch-P Selection Conservative Raiffeisen 337 fund indice fondi bilanciati indice fondi flessibili Invesco Funds Lux-A Invesco Asia Balanced Hedged Ing (L)-P Patrimonial Balanced Franklin Templeton-I Franklin Income Ubs Global AM-B Strategy Fund Growth Lombard Odier D.Hentsch-S Selection Balanced Nov Mag ‘11 Nov Mag ‘12 Fonte: ELABORAZIONE F 40 Indice Mts Ctz *Deviazione standard a due anni COPERTINA | HOME A RISCHIO CONTROLLATO ISIN 1 ANNO 2 ANNI DEV. STAND SHARPE RATIO 2 ANNI* LU0482498176 8,69% 24,75% 7,82% 2,907 AT0000A090G0 9,84% 23,86% 8,36% 2,615 LU0049785289 -0,41% 16,80% 6,36% 2,327 LU0351545230 5,07% 13,11% 4,82% 2,302 LU0099840034 4,67% 10,38% 4,18% 2,007 LU0028583804 9,73% 12,42% 5,21% 2,000 LU0047988216 2,87% 20,32% 9,30% 1,971 LU0513837616 -1,99% 31,84% 15,31% 1,949 LU0099839291 3,78% 19,81% 9,24% 1,926 FR0010149179 9,59% 16,32% 7,72% 1,856 IT0003595193 9,66% 10,32% 4,49% 1,852 LU0150365327 2,12% 18,59% 9,30% 1,784 LU0314270025 3,50% 10,56% 4,82% 1,777 FI0008804109 2,39% 4,90% LU0108178970 1,12% 19,52% 10,41% 1,683 LU0288930356 12,76% 11,55% 5,93% 1,610 LU0395796690 -0,61% 14,57% 7,82% 1,608 IT0003595227 7,81% 11,82% 6,24% 1,572 LU0033035865 1,90% 18,12% 10,69% 1,507 LU0314271346 2,82% 9,29% LU0061474705 8,28% 13,55% 8,15% 1,418 LU0099841354 3,08% 11,67% 7,07% 1,368 1,68% 1,728 5,09% 1,432 IE00B3WGRM79 0,04% 16,93% 11,13% 1,341 LU0513837707 -3,37% 13,43% 8,78% 1,301 LU0337786437 12,11% 12,59% 8,64% 1,225 LU0219418836 12,41% 14,98% 10,80% 1,202 LU0058890657 -1,64% 14,65% 11,02% 1,148 LU0166421858 0,43% 7,05% LU0150369311 2,32% 10,03% 7,07% 1,135 LU0108179945 1,90% 13,46% 10,12% 1,131 LU0470793810 3,13% 16,40% 12,74% 1,130 LU0482498259 -4,37% 14,74% 11,43% 1,115 LU0119195963 4,92% 9,36% LU0195951883 11,81% 15,77% 12,93% 1,065 LU0033034892 -2,62% 15,08% 12,52% 1,045 LU0746858207 0,93% 14,69% 12,19% 1,041 2,63% 4,41% 4,42% 1,143 6,75% 1,090 2,31% 1,039 che si adatta a tutti i terreni ]w $ ' che, attraverso una logica multi-asset, ricorre a una gestione attiva del ciclo congiunturale. Il fondo, infatti, è composto da quattro sotto-portafogli di scenario, ognuno dei quali orientato a una fase del ciclo (ripresa, boom, rallentamento e recessione) e composto da asset class differenti. In base alle valutazioni interne MICHELE GAMBERA della situazione economica espresse Gestore di Ubs ALL Rounder dal team di gestione Ubs, si sovrappesa il sotto-portafoglio più probabile e sottopesa quello meno probabile. L’obiettivo è di ottenere un portafoglio sistematicamente bilanciato in grado di stabilizzare i rendimenti nelle varie fasi del ciclo economico e ridurre il rischio complessivo. "Benché non ci sia un benchmark esplicito, questo fondo è un bilanciato prudente, per cui nel lungo periodo ci attendiamo una volatilità generalmente simile a quella di un portafoglio 40% azionario e 60% obbligazionario", dichiara a F Michele Gambera, gestore del fondo Ubs All-Rounder. Gambera spiega anche com’è articolato attualmente il portafoglio: "Attualmente sovrappesiamo il portafoglio “boom” (40%) e sottopesiamo quello “recessione” (10%) in quanto gli indicatori economici previsionali dell’OCSE rimangono discreti per l’economia globale, nonostante la crisi a livello europeo. Il livello di valutazione delle azioni e le condizioni di politica monetaria accomodante sostengono questa scelta. Capita non si muovano in tandem e al momento l’incertezza politica in Europa e la paura di contagio hanno avviato una nuova fase di avversione al rischio. \ $ " ]$ composto da azioni di settori quali Tecnologia e Telecom; azioni ed obbligazioni dei Paesi emergenti; materie prime. Abbiamo riscontrato, in un’analisi storica, che generalmente questo tipo di investimenti ha un rendimento superiore nelle fasi di boom, cioè nei contesti economici in cui l’economia cresce ma in modo sbilanciato, in quanto comunque persistono dei problemi: in molti casi nel passato, mancanza di lavoro specializzato o di materie prime, mentre nel caso attuale ci sono problemi nel settore del credito e possibili crisi monetarie". ^=}% - spiega Peter Schlagbauer, gestore multi asset strategies di Raiffeisen Capital Management - una so i titoli di Stato con rating AAA. In secondo luogo, le nostre decisio } Y\- toli australiani (con copertura del \ \ ' Federico Mosca responsa¡ X } 41 HOME | COPERTINA I MIGLIORI FONDI FLESSIBILI A DUE ANNI A RISCHIO CONTROLLATO NOME DEL COMPARTO Invesco Funds Lux-C Invesco Global Absolute Return Fund Arca Sgr Spa-Rendimento Assoluto T3 Insight Investment-B Abs.Insight Emerging Market Debt Amundi Sgr-Amundi Eureka Usa 2015 Anima Prima Funds Plc-I Prima Star Market Neutral Europe Brevan Howard IF II-B Macro Fx Fund Hedge Amundi Sgr-Amundi Eureka Dragon Arca Sgr Spa-Rendimento Assoluto T5 Oyster Funds Banque Syz-Credit Opportunities 2 Pictet Funds Lux-I Absolute Return Global Conservative Credit Suisse A.M.-I Relative Return Engineered Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2035 Euromobiliare Int.Fund-B TR Flex 5 Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2017 Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2018 Axa World Funds-I Frm Optimal Income Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2019 Amundi AM-ME Volatility Euro Equities Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2020 Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2022 Barclays Bank Plc-A Barclays Dynamic Tracker M&G Int.Inv.Lim.Italia-C Global Dividend Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2021 Ubs Global AM-P Key Selection Sicav Global Allocation Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2023 4 =w\] j# Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2016 Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2025 Threadneedle-1 TIF Monthly Extra Income Fund Net Corner Banca S.A.-Income Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2015 Pictet Funds Lux-P Piclife Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2027 Agora Invest Sgr Spa-Valore Protetto Ing Direct-P Borsa Protetta Arancio Agosto Pimco G.I.S.-Inst Stocks Plus Fund W \ =w=4\ '& Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2032 Ubs Global AM-P Key Sel.Sicav Absolute Ret.Medium Ubs Global AM-P Key Sel.Sicav Absolute Ret.Plus Invesco Funds Lux-A Invesco Pan Eur.High Income Fund &w# Agora Invest Sgr Spa-Flex BNY Mellon-A Global Real Return Bnp Paribas-A Plan Target Click Fund 2024 Brevan Howard IF II-ED Macro Fx Fund Hedge Brevan Howard IF II-L Macro Fx Fund Hedge Indice Mts Ctz *Deviazione standard a due anni 42 ISIN 1 ANNO 2 NNI DEV. STAND 2 ANNI* SHARPE RATIO LU0334858080 5,15% 14,18% 5,26% 2,314 IT0003956197 IE00B1HL8W03 IT0004576408 IE00B3ZTK792 LU0456711786 IT0004406457 IT0003956239 LU0435360283 LU0309034717 LU0230912163 LU0111809579 LU0284573911 LU0111805825 LU0111806476 LU0184635471 LU0111806559 LU0329449069 LU0111806633 LU0111807102 MT0000073784 GB00B39R2W84 LU0111806989 LU0197216715 LU0111807797 LU0247079386 LU0111805742 LU0111808092 GB0008370826 CH0008662253 LU0111805585 LU0135488467 LU0111808332 IT0003162465 LU0362138090 IE0002459539 IE00B3SXP731 LU0111809066 LU0218832631 LU0218834090 LU0243957239 LU0178555495 IT0003162440 IE00B4Z6HC18 LU0111807870 LU0456712917 LU0432417532 3,10% 1,83% 4,44% 4,07% 11,77% 5,18% 2,57% 1,84% 2,19% 8,33% 13,91% -1,19% 6,36% 7,06% -3,65% 7,24% 8,46% 7,57% 8,51% 10,60% 7,88% 7,55% -5,16% 8,30% 1,09% 6,06% 8,70% 5,06% -1,28% 5,84% 3,49% 8,87% 5,36% 3,28% 14,31% 0,26% 9,26% 3,48% 4,85% -0,37% -2,16% 7,93% 0,05% 6,71% 10,46% 2,69% 2,63% 8,18% 9,50% 15,44% 7,24% 40,18% 11,40% 10,80% 7,07% 6,83% 8,45% 19,66% 17,54% 7,81% 8,62% 12,85% 9,52% 7,66% 10,10% 11,68% 18,72% 24,12% 10,44% 21,69% 11,69% 9,28% 6,61% 12,66% 18,85% 12,93% 5,64% 16,42% 13,16% 7,72% 9,08% 26,09% 6,64% 13,60% 17,13% 17,58% 12,74% 15,87% 7,75% 9,08% 10,06% 14,30% 8,75% 4,41% 2,81% 3,45% 7,31% 2,88% 21,78% 5,44% 5,24% 3,09% 2,97% 3,99% 10,95% 10,43% 3,92% 4,51% 7,45% 5,16% 3,94% 5,65% 6,78% 11,86% 15,94% 6,15% 14,45% 7,12% 5,42% 3,47% 8,13% 13,02% 8,47% 2,86% 11,36% 8,80% 4,54% 5,83% 20,58% 4,02% 10,06% 13,15% 13,56% 9,48% 12,77% 5,30% 6,57% 7,52% 11,58% 6,35% 2,31% 2,196 2,172 1,838 1,822 1,753 1,727 1,678 1,643 1,626 1,618 1,614 1,489 1,484 1,466 1,457 1,456 1,438 1,432 1,428 1,409 1,387 1,373 1,363 1,361 1,343 1,328 1,310 1,294 1,290 1,275 1,269 1,269 1,260 1,214 1,170 1,154 1,153 1,150 1,149 1,133 1,086 1,085 1,077 1,072 1,062 1,062 1,039 COPERTINA | HOME X <`"X£XX£X" implica un alto turnover delle posi" associato alle nostre visioni di mer" '` > " }> ' risultati superiori rispetto a quelli, comunque positivi, delle nostre strategia quantitative. Solo per citarne } to dopo l’acuirsi della crisi greca nel ' @ " nell’ultimo trimestre, tramite scel"la volatilità dei mercati causata dalla ' I FONDI A RISCHIO CONTROLLATO [ "Il comparto Invesco Balanced-Risk X Scott Wolle, gestore di Invesco Balanced-Risk Allocation Fund - si foca " > > - SCOTT WOLLE Gestore di Invesco Balanced-Risk Allocation Fund }"! ' Y '@ " "" " Y '% disposto diversi accorgimenti per li } Y " \ - ARCA RENDIMENTO ASSOLUTO 111 109 107 105 103 101 99 97 95 Mag ‘10 Arca rendimento assoluto 3 indice fondi bilanciati indice fondi flessibili Nov Mag ‘11 Nov Mag ‘12 Fonte: ELABORAZIONE F nando opportunamente i vari tito j_ y} " li di Stato è ottenuta investendo nei \ prospettive di crescita". Più o meno, ! £}% Raiffeisen 337 - Strategic Allocation " ' Il fondo è gestito attivamente con l'o ' _X ni assoluti positivi indipendentemen " stendo in strumenti esclusivamente Y' ` " " vi d’investimento dei fondi Arca, come racconta a F Mosca di Arca } X < `" X £mento Assoluto t3 e Arca RendimenX vo di produrre risultati positivi superiori a quelli prodotti da investimenti in strumenti di liquidità risk-free, ' ! " = agli investimenti sia completamente diverso. Noi preferiamo parlare piut } Y Y "¡ '} legati, in misura rilevante, a quelli di ¡"=" Y "' ! 43 HOME | COPERTINA ARCA RENDIMENTO ASSOLUTO 5 DATI IN XXXXXXXX egual misura attraverso le macro asset class presenti nel portafoglio del fondo. In tal modo il team di gestione riesce a produrre un’ampia diver " ' Arca rendimento assoluto 5 indice fondi bilanciati indice fondi flessibili 120 115 110 105 100 95 Mag ‘10 Nov Mag ‘11 Nov Mag ‘12 Fonte: ELABORAZIONE F Y" '¦ e sviluppo per conseguire il ritorno assoluto e ormai possiamo conclude} Y \ tative, per aggiungere valore e integrare il risultato dei processi quanti\ ¡ alle attività di portfolio management tivamente. Il risultato è una gestione sione dinamica ci consente di diver PETER SCHLAGBAUER Gestore multiasset strategies di Raiffeisen Capital Management 44 ' GLI OBIETTIVI DI RISCHIO E DI RENDIMENTO X } > espresso in termini di Value at Risk '`X< >"X >"X >' X dei target di extra-rendimento rispet ! _} X <` >tati superiori all’indice MTS BOT, per Arca t3 il target è di un extra-ren"" X >"' Il fondo Prima Star Market Neutral to di riferimento in termini di rendi"Y per cento. Mentre i fondi Raiffeisen, ! " Y su un ciclo di mercato di circa cinque ' " "Y " > al centro del nostro processo d'investimento. In altre parole adottiamo j¡ " DOVE PUNTANO ORA I GESTORI Attualmente il portafoglio del comparto Raiffeisen 337 - Strategic Allocation Master è composto per circa il " } asset class viene assunta attraverso l’investimento in fondi, future e singoli strumenti di investimento e, tra"= '! governative ci concentriamo sui titoli con rating più elevato e sui titoli " ' X dei mercati emergenti. Recentemen emergenti e verso i future sul Bund. glio mira a mantenere una volatilità ' ~ mento più cauto riguardo il target di "! £_X" jy fondo Prima Star Market Neutral Europe presenta ancora un sovrappeso li e delle tecnologie, in quanto cre li dei lavoratori nei paesi emergenti Y ' ` lanciare questa scelta, il fondo risulta in sottopeso nei comparti materie }"" - COPERTINA | HOME PRIMA STAR MARKET NEUTRAL EUROPE DATI IN XXXXXXXX 109 107 105 103 101 99 97 95 Mag ‘10 Prima Star Market Neutral Europe indice fondi bilanciati indice fondi flessibili Nov Mag ‘11 Nov Mag ‘12 Fonte: ELABORAZIONE F ti nei paesi emergenti in questi am" la Cina, cominceranno a essere più crescita ottenuti negli anni precedenti. Invece, in merito alla parte difensiva, il portafoglio è in sovrappeso }>K il primo rappresenti un comparto glo in crescita", rivela Bianco. X " " come il portafoglio dei fondi Arca a } X ¡ _ " (principalmente dollaro americano " " commodities. Gestiamo attivamen attiva stiamo tenendo il portafoglio Y ' ` quanto riguarda la gestione attiva, attualmente stiamo migrando da un ¡¡ " crementi sulla duration e sull’espo ' $ sero le risposte appropriate alla cri " attendiamo una forte risposta istitu" " " "sca. A questo proposito, Wolle (In mercato nei prossimi mesi dipenderà quasi interamente dalle decisioni '! " " alcune materie prime saranno pena'%! Y " " rando l’attuale livello", dice Wolle tra loro le varie componenti di portafoglio dell’Invesco Balanced risk } ! " > so. Se una delle asset class dovesse " nella maggior parte dei casi riuscire '~ 'X" " ' Tatticamente, i modelli sono pensati per sovrappesare i mercati per i quali sono attesi rendimenti più elevati rispetto alla liquidità e a sottopesare mercati dove questo non avviene. % " ' F INVESCO BALANCED RISK ALLOCATION DATI IN XXXXXXXX FEDERICO MOSCA Responsabile desk obbligazioni governative e gestioni absolute return di Arca sgr 135 130 125 120 115 110 105 100 95 Mag ‘10 Invesco balanced risk allocation fund indice fondi bilanciati indice fondi flessibili Nov Mag ‘11 Nov Mag ‘12 Fonte: ELABORAZIONE F 45 MERCATI STRATEGIE: IL CATASTROFISTA Ora più che mai state sui mercati da contrarian! Per i mercati finanziari i Cigni Neri sono gli eventi negativi tanto devastanti quanto imprevedibili che vanno sempre messi nel conto da chi investe. All'opposto i Cigni Bianchi sono gli eventi positivi, le cose che vanno bene così come abbiamo potuto prevederle, attenderle, sperarle. Per F il Cigno Nero di queste pagine che vedono più nero, per i quali il disastro che può polverizzare risparmi e investimenti è sempre dietro l'angolo. Il Cigno Bianco è invece la rappresentazione degli ottimisti a oltranza, quelli che quando guardano lontano vedono sempre prospettive positive e occasioni di guadagno. Entrambi riassumono in sé quanto di più negativo da una parte e di più positivo dall'altra c'è nel sentimento e nell'atteggiamento degli investitori verso il mercato, a maggior ragione in un periodo di incertezza e irrazionalità come quello che stiamo vivendo. Li abbiamo "intervistati", il nostro Cigno Bianco super ottimista. Ma non solo per sapere come la vedono: anche per avere indicazioni concrete, con nomi e cognomi, sugli investimenti da fare adesso. Perché sempre, in negativo o in positivo, bisogna provare a guadagnare. LE OPINIONI DI CIGNO NERO E CIGNO BIANCO SONO STATE RACCOLTE DA LORENZO RAFFO 46 Mandate al diavolo i grandi strateghi e comprate quello che il mercato sta vendendo! E se volete dei consigli davvero controcorrente leggete qui.. A llora, la Grecia ha votato e il mondo ha digerito anche questo avvenimento. Ora cosa ci tocca? Mi piace iniziare con questa domanda, perché è al centro delle li. I mercati si stanno trasformando e ormai sono degli struzzi. In [ X scono e dimenticano tutto. Ieri era una catastrofe, oggi è un lieto evento oppure l’opposto. Basta poco perché i segni da negativi diventino positivi e viceversa, nell’arco di qualche ora. I fondamentali sono travolti da eventi straordinari, che in realtà poco o nulla incidono magari sui risultati di gruppi con attività inaffondabili. L’irrazionalità prende il sopravvento ma così non si va lontano, perché ogni notizia è un’esasperazione. negli ultimi mesi hanno retto bene al cataclisma europeo. Ciò non contrasta con quanto da lei appena detto? Sì, ma potrebbe succedere che siano colpite anche loro dalle notizie Orso e che ciò le porti ad affondare inaspettatamente e violentemente. Non c’è più memoria. Un esempio che ho seguito con attenzione: le solari cinesi quotate a Wall Street – una potenza per le capacità di crescita future – hanno sofferto un vero e proprio crollo, dovuto a vicende di sanzioni applicate dagli Usa, per politiche di dumping commerciale attuate nelle vendite nel Nord America. Passata la bufera, nell’arco di pochi giorni hanno ricominciato a salire con rimbalzi del 10-20% al giorno. Non ha senso: o si è ecceduto in una direzione prima o si eccede nell’altra dopo! Mi sembra una specie di Monopoli, in cui si compra e si vende non per fare il proprio business ma per abbattere gli altri giocatori. È pur vero che, guardando Intanto i Treasuries MERCATI americani sono ai rendimenti minimi storici. Anche questa Stiamo preparando la nuova bomba degli anni 2013-2015, che non sono i Treasuries, ma quello che ne consegue. La Federal Reserve Usa fa stampare denaro per comprare il debito pubblico nazionale, il che porta a un rialzo del valore del dollaro, provoY aumentare i tassi già a breve-medio termine. Altro che 2014! Lo aveva _¡so il costo del denaro per almeno altri due o tre anni, ma ciò non sarà possibile, perché la bolla dei titoli di Stato Usa è tremenda. Visto che l’economia a stelle e strisce non gira così bene come ci si aspettava, un rialzo dei tassi sarà disastroso: i titoli di Stato verranno giù come sassi e anche Wall Street ne risentirà. Perché il tutto si basa su denaro falso. Non perché stampato da falsari, ma perché basato su un inganno. E allora che fare? Non ci sono più investimenti sicuri, se basano su un “falso”? È esattamente così. Vede, in America gli operatori più intrepidi l’hanno già capito e stanno vendendo i Treasuries. Vuol sapere cosa comprano? Alcuni i “subprime bond”, cioè il prodotto più nefasto e pericoloso del ' Sono le obbligazioni legate ai mutui ipotecari. E dietro alla scelta ci sta un ragionamento logico: se torna l’inYsi sulle case, quindi i mutui ipotecari Chuquicamata (Cile), la più grande miniera di rame a cielo aperto del mondo si rafforzeranno e di conseguenza riprenderanno valore anche i subprime bond. Sono strategie da hedge funds. Non le consiglio di certo agli investitori privati, ma occorre che questi siano informati sui rischi che corrono. E a loro cosa consiglia? Quello che ho sempre consigliato, ovvero oro, platino, rame, argento, commodities agricole e petrolio, oltre a qualche investimento nella terra, che è il bene rifugio per eccellenza. Bisogna seguire e capire le strategie della Fed per i prossimi mesi, non le vicende europee, che sono pur sempre di secondo piano. Se la Federal Reserve deciderà di scendere in campo con un terzo Quantitative Easing entro l’estate, occorrerà allacciare delle doppie cinture di sicurezza e mettere il proprio patrimonio in cassaforte. Se invece rinuncerà inizieremo a ballare, ma non so quale danza. Il riferimento è comunque Se la Fed rinuncerà al terzo Quantitative Easing inizieremo a ballare, ma non so quale danza. Il riferimento è il Dollar Index... il Dollar Index, cioè l’indice del valore del dollaro rispetto a un paniere di varie valute occidentali. Da mesi sta salendo, ma è in una fase intermedia, né troppo forte né troppo debole. Appunto vive l’incertezza di cosa succederà dall’estate in poi, sebbene si sia rafforzato molto rispetto all’euro, ma questo è un problema nostro, non di forza assoluta della valuta d’oltre Oceano. Certamente ha poco senso che nel paniere non siano prese in considerazione monete asiatiche. È lo specchio di un vecchio mondo, basato sul dualismo Usa-Europa. Ne esce un quadro un po’ distorto della vera forza o debolezza del dollaro. Quindi chi consiglia di in dollari Usa sbaglia? Sul medio e sul lungo termine è una scelta totalmente errata. E poi cosa comprare? I titoli di Stato di Washington non rendono nulla, quelli corporate hanno cedole bassissime o quotazioni alle stelle, gli high yield sono il termometro dell’economia: vanno bene quando il Pil Usa sale, malissimo in caso contrario. E io credo che vedremo non pochi default nei prossimi tre-quattro anni. Ma c’è anche un’altra ragione per non salire su questo carro e si chiama Cina. 47 MERCATI La Cina si sta coprendo contro il dollaro con l'acquisto di oro. E sul gas naturale vedo forti margini nei prossimi anni Cosa vuol dire? Che Pechino ha incamerato titoli di Stato e bond societari americani di alta qualità, facendo man bassa. Da qualche tempo si è resa conto che si tratta di un rischio enorme. In relazione ai Treasuries si dice che ormai da anni venda, ma io non ci credo. Altrimenti avremmo visto movimenti più accentuati. Forse non ne ha più accumulato, ma ceduto no. Ora però inizierà a passare la mano e a rientrare sui titoli di Stato europei, anche perché il rapporto rischio-rendimento dei Bonos e dei Btp è interessante, malgrado tutto. Non dimentichiamoci che l’euro è da qualche tempo la valuta preferita da Pechino, che l’ha sostenuta nei momenti più cal- di. I giornali Usa hanno scritto che regolarmente, nella seconda metà di " quest’anno l’euro si è rafforzato rispetto al dollaro perché la Cina provvedeva a effettuare grandi acquisti della moneta europea per sostenerla. Ora il trend si sarebbe indebolito, ma Pechino punta a un equilibrio fra dollaro, euro e renminbi. Molto dipende da cosa farà la Fed a breve termine e in particolare se avvierà un terzo Quantitative Easing, che sarebbe un brutto segnale. Di certo l’euro se ne avvantaggerebbe. È chiaro che la bilancia è instabile e che i veri giocatori sono due: la Cina e la crescita dell’economia mondiale. Da ciò dipendono le strategie di Bernanke e in ultima analisi quelle di Draghi e dell’Europa. Grandi strategie, ma ai piccoli e medi investitori cosa conviene fare in questa Essere “contrarian”, per dirla in termini eleganti. Cioè mandare al diavolo le previsioni e le indicazioni dei grandi strateghi. E acquistare quello che il mercato sta vendendo. Poi attendere di diventare ricchi. Un pochino forse, ma era una battuta! Bisogna sempre investire nella direzione opposta rispetto a quella del famoso parco buoi. Lo dicevo durante % Novanta, poi durante la bolla immobiliare e ancor più quando l’oro quotava 300 dollari l’oncia. Oggi mi permetto di essere contrarian al 100% e di indicare un investimento su cui vedo forti margini nei prossimi anni. È il gas naturale. Cosa? Ma lei è matto? È crollato ai minimi storici e la capacità produttiva negli Usa è aumentata scisti, cambiando il mercato 48 MERCATI energetico d’oltre Oceano. È sicuro di quello che dice? Sicurissimo. Come dato storico il gas naturale è sempre costato in media un decimo rispetto al petrolio. Oggi è a un rapporto di 1 a 35. Si tratta di uno sconto assurdo, dovuto a quello che lei ha appenda detto. Ma la domanda sta crescendo all’inverosimile. Interi parchi circolanti di camion, autobus e furgoni negli Usa vengono trasformati all’utilizzo del gas, la produzione di energia si sta riconvertendo e così via. Fra qualche mese la domanda esploderà e i prezzi a medio termine risaliranno. L’hanno dimostrato certe recenti fughe in avanti improvvise del relativo future, che è il termometro vero del mercato. Un altro modo di essere contrarian? Cavalcare il mio asset preferito, l’oro. Leggo continui articoli che sostengono: il metallo aureo non crescerà più, anzi scenderà a 800 dollari. Lo dice l’analisi tecnica! Lascio ai queste affermazioni. Da Cigno nero le dichiaro che la Cina si sta coprendo contro il dollaro con l’acquisto di gold. Ma c’è di più e le assicuro che la mia è un’informazione bomba: Pechino vuole far diventare il renminbi la prima moneta del mondo, quella di riferimento per l’economia del 20202030. Fin qui nulla di nuovo. Ma otterrà questo risultato ribaltando le pratiche attuali del monetarismo, cioè garantendo di nuovo la valuta con la co. Ha già realizzato P.A.G.E., mercato di scambio asiatico del metallo giallo, mettendolo in concorrenza con l’LME e il Comex, che sono un po’ manipolati dalle grandi banche. Da noi ci sono i negozi con la pubblicità "Compro oro"; da loro si trovano quelli con “Vendo oro”, perché i cinesi si mettono in coda per acquistare piccoli lingotti da conservare in casa, per questo utilizzo. Di recente si è detto che il nuovo oro è il rame, le cui riserve stanno esaurendosi. Che ne pensa? Che è vero. Non è passato tanto tempo da quando i prezzi sono giunti quasi a 10.000 dollari la tonnellata. I costi produttivi sono aumentati nel corso degli ultimi mesi 12 mesi del 16%. In Cile il Ecco, io che credo che oggi comprare un po' di azionario giapponese non faccia male. Sono forse il solo a dirlo... principale produttore, Codelco, ha annunciato investimenti per il prossimo decennio equivalenti a quelli degli ultimi 35 anni. Con potenzialità di estrazione però molto minori. La Cina intanto continua a cercare rame, perché il suo piano infrastrutturale si basa su opere che necessitano di questa commodity. Va quindi seguito con attenzione, ma occorre essere prudenti, a causa di una volatilità talvolta molto forte. È anche consigliabile monitorare azioni di aziende estrattive, come Freeport-McMoRan Cooper (sigla FCX al Nyse) e Southern Copper (sigla SCCO al Nyse). La vedo propositivo e non troppo Cigno nero. Qualcosa sta cambiando? Dobbiamo sostituirla con un altro operatore più pessimista di lei? A me sembra di aver espresso previsioni funeste, ma non vorrei si pensasse solo a ipotesi rovinose. Dopo tutto dobbiamo continuare a investire in un modo o nell’altro, ma con logiche '`rio segue le mode. Adesso piacciono le obbligazioni dei Paesi emergenti, le azioni dei cosiddetti frontier markets, i bond high yield Usa e le grandi multinazionali ricche di cash da distribuire in termini di dividendi. Si trascura di guardare al resto, ovvero di andare controcorrente. Un esempio? Chi parla dell’azionario giapponese? Dimenticato! Eppure le grandi trading house e corporation di Tokyo hanno in pancia più liquidità di tutte le loro concorrenti americane. E stanno investendo nel mondo, grazie anche all’aiuto dello yen. Le specialiste dell’energia, della grande distribuzione, della chimica e della componentistica di alto valore, per citare solo alcuni esempi, realizzano acquisition ben più consistenti di quanto non facciano le loro rivali ci"cato interno. Le nipponiche hanno capito che ormai le dimensioni nazionali sono troppo ristrette e vanno all’attacco. Ecco, io credo che oggi comprare un po’ di azionario giapponese non faccia male. Sono forse il solo a dirlo. Essere contrarian è un difetto? L’esperienza dimostra che è il solo modo per evitare le bolle e per minimizzare la volatilità. Quando un prezzo è ai minimi storici non può che rimbalzare, salvo che ci siano vicende di altro tipo. Sfruttare queste situazioni vuol dire guadagnare tanto e talvolta anche su lunghi periodi. 49 MERCATI STRATEGIE: IL SUPER OTTIMISTA Azioni Usa a bassa volatilità Emergenti ad alto potenziale È questo il mix giusto in portafoglio per affrontare la seconda metà del 2012. Non tralasciando alcune materie prime e le obbligazioni high yield, sebbene… U na prima domanda, molto generica: come attuale? Che tipo di mercato Orso è questo? La risposta è semplice: siamo in una situazione di transizione, o meglio in un mondo in transizione. Nel quale c’è chi è debole e chi forte. La vera differenza rispetto alle altre fasi Orso dei tempi passati, lontani o recenti, è che oggi non tutto e non tutti attraversano un periodo di spossatezza. L’S&P 500 americano è sceso da tre anni solo del 20%, mentre l’Italia è caduta oltre i minimi del 2009. Altri indici non sono andati sotto le medie mobili a 52 settimane. Quindi direi che la debolezza colpisce l’Europa e soprattutto Spagna, Italia e Francia, mentre la Germania vive in una fascia intermedia. Ciò contrasta con quanto si dice regolarmente, ovvero che la correlazione è ormai assoluta. Lo è fra i diversi asset, ma non all’interno dei due asset portanti, ovvero azioni e obbligazioni. Gli investitori si spostano da quanto causa rischi a quanto ne comporta meno. Nell’am- " " ca un capitombolo dei titoli di Stato ma un’ottima tenuta di quelli corporate, che in certi casi hanno visto le loro quotazioni aumentare. Eppure sia i cassettisti sia i trader hanno le ossa rotte... In Italia sì, se si è scelto di guardare sempre all’orto di casa. Ecco, l’esperienza deve essere utile a capire che la > salvezza. Nelle ultime giornate (l’intervista è stata realizzata lunedì 18 giugno, ndr) a Wall Street si sono visti rimbalzi del 10-15% per molti titoli minori, in particolare per i cosiddetti Adr relativi ad aziende dei mercati emergenti. Si tratta di casi? Forse sì, ma che fanno ben sperare sulla propensione del mercato a non vedere solo nero. Guardiamo all’Europa. Se analizziamo il listino di Londra, è toli sono ai massimi o quasi ai massimi; in Francia troviamo nomi di peso, come Air Liquide, Christian Dior, Danone, Dassault, Essilor, L’Oreal, Lvmh, Pernod Ricard, Ppr, Publicis . In Germania – fra le leader – Adidas, Continental, le due Fre- L'unico modo per seguire la crescita della Colombia è acquistare azioni Ecopetrol (estrazione di petrolio e gas) 50 senius e Henkel. In Olanda Arcadis, Asml, Unilever e Vopak. Vuole che citi tutte le altre Borse europee? No, credo che sia più che In altre parole si fa poco screening. Allora non converrebbe addirittura cambiare cavallo e dimenticare l’Europa? Non mi sembra che quanto ho detto confermi questa conclusione. Ciò non esclude che la scelta di investire su terre lontane ormai quasi il 50% del proprio patrimonio, relativo ad asset più rischiosi, sia fondamentale. Il problema consiste nel fatto che l’Occidente è indebitato non solo a livello pubblico, ma sempre più anche nell’aspetto privato. In alcuni Paesi siamo a quote record, perché i cittadini non hanno ancora accettato il concetto di vivere con standard più bassi e perché alcu- MERCATI ni settori sopravvivono solo se si pro '` esempio l’industria dell’automobile. È un problema in parte anche contrasta con il buonsenso. I Paesi più vecchi si indebitano e quelli più giovani no. Cosa comporta questo squilibrio? Per l’investitore la necessità di puntare a mercati che stanno meglio da questo punto di vista. Incredibilmente sono, in alcuni casi, quelli usciti negli ultimi vent’anni da crisi anche profonde, come Russia e Messico. Aggiungo inoltre Brasile, Indonesia e Malesia. L’eccesso di leva nel mondo occidentale non si trasformerà ! Bravo, la domanda la volevo. Perché leggo Cigno Nero e sono stan ' È una congettura sballata al 100%. Forse al 98%? No, al 100% e spiego il perché. Prima di tutto con tassi così bassi, quali gli attuali, Fed e Bce hanno margini enormi per intervenire al minimo ' Poi aggiungo fattori quali l’elevata disoccupazione e la capacità produttiva inutilizzata. Ritorno al mondo dell’auto. Sono più le fabbriche da chiudere che quelle destinate a sopravvivere in Europa: quindi i costruttori hanno necessità di fare sconti su quanto vendono. Lo stesso avviene per il comparto della grande distribuzione, il quale sta soffrendo molto ' % un’osservazione: ci lamentiamo che la liquidità immessa dalla Bce nel si circuito di alimentazione del Pil. E allora, visto che la causa principa> proprio quella liquidità, non vedo attraverso quali catene di trasmissione il contagio possa avvenire. Il rischio che corriamo non riguarda l’aumento dei prezzi e la perdita di valore del denaro, ma un appiattimento dei consumi, una fase di crescita zero, in cui si sopravvive. E, visto che non possiamo utilizzare l’effetto leva per riaccendere l’economia, non ci resta che attendere anni di assenza di vento, in cui lentamente si va verso una ' Queste sono parole da Cigno Nero. Per favore almeno lei Mi sono spiegato male. Il mio pensiero è lo stesso di sempre: bisogna investire sul nuovo, sull’emergente e sui Paesi con forti popolazioni Bisogna investire sul nuovo e su Paesi con forti popolazioni giovani che consumano e aspirano a migliorare giovani, che consumano e aspirano a migliorare il proprio livello di benessere. Però ora il mercato cerca tranquillità e teme che ci possa essere in futuro una bolla emergenti, dopo il tanto parlarne che fate. Dia qualche consiglio in merito. Consigliare di parcheggiare la liquidità mi sembra assurdo. Lo sa fare qualsiasi impiegato di banca e lo fanno bene, visto che tutti i piccoli e medi risparmiatori con cui parlo – quindi al di fuori degli ambienti professionali – si occupano solo di capire quale conto deposito renda di ' < bisogna scegliere ancora per qualche - te – fondi o ETF investiti sulla bassa volatilità. Hanno reso molto bene negli ultimi tempi. Un esempio? L’ETF PowerShares S&P 500 Low Volatility Portfolio, quotato al Nasdaq e quindi espresso in dollari Usa: punta ad azioni di aziende molto solide e poco mosse in termini di quotazioni. È il caso di Coca Cola, Kellogg e Procter & Gamble, Wal-Mart Stores, General Mills e Altria. Per chi sia più interessato a operare con questa strategia sui mercati emergenti segnalo invece iShares MSCI Emerging Markets Minimum Volatility Index Fund, pure quotato al Nasdaq e pure in dollari Usa, ma con un sottostante di blue-chips conservative di Asia, America Latina e Paesi dell’Est Europa. Le aziende coperte in questo caso sono soprattutto di settori del largo consumo, con un maggior impatto di Malesia, Sud Africa, Taiwan e Brasile. I suoi rendimenti non " K > quotato solo da pochi mesi. Ho citato questi prodotti, ma anche altri sono presenti, sebbene relativi a emittenti meno noti. In una fase complessa quale l’attuale crescere con la solidità di gruppi attivi in comparti poco toccati dalla crisi è – a mio giudizio – fondamentale. Nell’ambito dei Paesi emergenti quali sono quelli È un quadro che cambia di continuo, ma certamente oggi punterei sul vero emergente, cioè sui Paesi che hanno enormi potenzialità di sviluppo. Per esempio la Colombia. E mi baso sulle indicazioni provenienti dalla Banca Mondiale, secondo la quale è il mercato con migliori pronanziari in America Latina. Ha buone capacità di export di petrolio, con gli investimenti stranieri quadruplicati dal 2002 a oggi. La Cina ha di recente concluso un accordo di collaborazione per la ricerca di nuovi pozzi di greggio e di miniere di carbo- 51 MERCATI ne. Purtroppo non esistono prodotti <lombia. L’unico modo per seguirne le facoltà di crescita consiste nell’acquistare azioni di una società quotata al Nyse, Ecopetrol, la più importante specializzata in attività estrattive per petrolio e gas. Sui 60 dollari può essere un’occasione. E fra le commodities? Senz’altro il rame. "#$ Non mi interessa. Io credo da sempre nel rame, che è da preferire di molto rispetto a oro e petrolio, almeno in questa fase. Da maggio 2009 il primo è salito del 200%, mentre gli altri due solo del 70%. Il motivo è presto spiegato: la domanda cresce di quattro volte rispetto alla produzione. Sono dati indiscutibili. Così come – inevitabilmente – che i livelli di stoccaggio stanno diminuendo di molto. L’unico motivo per cui non c’è stata una rincorsa delle quotazioni, negli ultimi mesi, dipende dal fatto che la Cina attraversa una fase di atterraggio morbido della sua economia e non ha così tanta necessità di rame come avveniva in tempi recenti. Pertanto è questa la materia prima su cui occorre investire, con un impatto diretto su alcuni gruppi leader nella sua estrazione: per esempio Freeport McMoRan, BHP Billiton e Xstrata, le prime due quotate al Nyse e la terza a Londra. Quindi ancora una volta Paesi delle commodity? Sì, e in più aggiungo i cosiddetti frontier markets, cioè i mercati di frontiera, che presto o tardi esploderanno in termini di economie. Ma quelle che si annunciano le nuove potenze mondiali, sulle quali occorre investire senza esitazione, sono Singapore e Africa. Nella ricchissima città Stato asiatica in dieci anni il Pil per abitante è 52 cresciuto da 26.500 a 62.100 dollari e quest’ultimo dato si riferisce al 2010. Il vero salto è avvenuto dal 2006 al 2008. La tendenza però è continuata. Singapore ha un ruolo za, alle biotecnologie e alla logistica, una triade perfetta, perché fatta di componenti decorrelate fra di loro. Nella sua Borsa ci sono pepite d’oro, che purtroppo è impossibile acquistare dall'Italia. Inoltre non esistono – almeno in Italia - ETF legati " solo con fondi. Poi c'è l’Africa. Con una crescita media annua del 5% si dimostra molto più stabile e regolare rispetto all’Europa. Una quota di un 3-5% di capitale va indirizzato verso questo Continente, con gli ETF spe_' Addio, quindi, crudele mondo occidentale? No, la sua conclusione è esagerata. Credo che invece ci siano ancora molte occasioni da sfruttare, che individuo in base alla seguente classi} emissione, da comprare il più vicino possibile alla pari, oppure già quotate sul secondario, ma sempre senior e possibilmente di gruppi con attività globalizzate; obbligazioni high yield europee, meglio se tedesche, sebbene con importi modesti, al massimo di 10.000 euro per ciascuna; un’alternativa è di puntare su un fondo che comprenda high yield di tutto il mondo; poi una selezione di commodity, fra cui quelle di cui abbiamo parlato prima, ricominciando a guardare al petrolio, che è sceso – a mio giudizio – ben oltre quanto ci si potesse aspettare e un cui rimbal>\ di azioni suddivise in tre aree: statunitensi a bassa volatilità, europee di media capitalizzazione fortemente penalizzate dalla crisi degli ultimi mesi ed emergenti di settori con prospettive forti, quali energia, materie prime e tecnologia. F Singapore ha un ruolo decisivo nell'area grazie biotecnologie e alla logistica, triade perfetta perché fatta di componenti decorrelate tra di loro SINGAPORE MOSCA in collaborazione con: IL QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE ECONOMICA 53 APRILE 2012 www.tuttofondi.it IN ASSOCIATION WITH 2° CONGRESSO NAZIONALE 352)(66,21,67,(62&,(7 ',&2168/(1=$),1$1=,$5,$ ,1',3(1'(17( &21/$35(6(1=$'(,35,1&,3$/,3/$<(5021',$/,'(//$*(67,21($77,9$(3$66,9$ 20 - 21 settembre 2012 Hotel Parchi del Garda Lago di Garda - Verona /·HYHQWRRUJDQL]]DWRGD&RQVXOWLTXH6,0qULYROWRHVFOX VLYDPHQWHDLFRQVXOHQWLÀQDQ]LDULLQGLSHQGHQWLIHHRQO\ &RORURLTXDOLIRVVHURLQWHUHVVDWLDSDUWHFLSDUHGRYUDQQR VSHGLUH&9GHWWDJOLDWRD LQIR#FRQVXOWLTXHFRP ZZZFRQVXOWLTXHFRP 'XUDQWHLO&RQJUHVVR1$)23$VVRFLD]LRQHQD]LRQDOHGHL3URIHVVLRQLVWLHGHOOH6RFLHWjGL&RQVXOHQ]D)LQDQ]LDULD,QGLSHQGHQ WHRUJDQL]]HUjODFRQIHUHQ]DLVWLWX]LRQDOH´/DFRQVXOHQ]DÀQDQ]LDULDLQGLSHQGHQWHLQ,WDOLDODSURWH]LRQHGHOSDWULPRQLRGHJOL LQYHVWLWRULµ PRIMO PIANO INVECE DELLA SVIZZERA Dove trovare paradisi f iscali senza uscire dall'Europa La prospettiva di un accordo tra Italia e Confederazione Elvetica per tassare i capitali non dichiarati rilancia Paesi grandi e piccoli che offrono agevolazioni a individui e società. Ecco quelli più benevoli con gli stranieri DI INGHILTERRA Ridotta di due punti la favorevole tassa sulle imprese, ora al 24%. ISOLE ANGLO NORMANNE Agevolazioni per residenti e aziende straniere non domiciliate. Sì a società offshore. ANDORRA Imposta limitata al 10% sui redditi dei non residenti con possibilità di detrazioni. LORENZO RAFFO PORTOGALLO PORTO ltro che Grecia! Il vero problema per una parte dei risparmiatori italiani si chiama Svizzera, o meglio l’accordo che prevede di tassare i depositi non dichiarati, stimati in oltre 100 miliardi di euro. Se si pensa che le intese concluse con Germania e Gran Bretagna prevedono da subito pre"" un massimo del 41% applicabili al valore medio delle posizioni in nero degli ultimi dieci anni, e poi un’imposizione regolare sui redditi futuri, è evidente che la stangata sarà dura. C’è chi sostiene che per l’Italia il prelevamento Y}dirittura soltanto del 20%. Per ora tutto questo resta nascosto nelle segrete stanze delle trattative da poco avviate. È chiaro comunque che i detentori di capitali in nero (in realtà evasori) si stanno muovendo. L’articolo pubblicato da F, nel numero di giugno, ha 54 Flat tax al 25% per tutti i soggetti non residenti ad alto reddito. GIBILTERRA GIBILTE Status speciali per gli stranieri che hanno una proprietà immobiliare e capitali. Il mercato sostiene che buona parte del denaro non dichiarato detenuto in Svizzera stia scappando a Dubai, Hong Kong e Singapore, ma ciò avviene solo per i grandi patrimoni da decine e centinaia di milioni PRIMO PIANO LIECHTENSTEIN C'era una volta il segreto del Principato. Dopo gli scandali ora tutto è più trasparente. SVIZZERA In vista l'accordo con l'Italia per una supertassa sui depositi non dichiarati. CIPRO Sarebbe conveniente, ma le banche risentono della crisi greca e i capitali escono. MONACO MON M ON NA Fisco favorevole solo per chi riesce a ottenere la residenza ed è davvero facoltoso. MAL MAL MALTA MA Vantaggi per i proprietari immobiliari residenti, forti agevolazioni per le società. alimentato molte sollecitazioni a fornire ulteriori indicazioni su cosa fare. Da parte di vari esperti contattati ci siamo sentiti dire che, trattandosi di evasione "= rimento, ma questo è un atteggiamento di falsa convenienza. Fino a ieri com""ciarie e banche correvano al trotto nel prestare ben remunerate consulenze per la fuga dei capitali. Ora che l’aria > mente - si chiudono! LA CORSA È INIZIATA svizzera è che proprio dopo l’avvio delle trattative – ormai concluse – con {"{_ Xstria (in questo caso i tempi sono stati rapidissimi, per anticipare le mosse degli evasori) e di quelle in corso con l’Italia, da alcune parti dell’Europa si }j noi! Troveremo un modo per sanare il sanabile!”. Chi l’ha detto? Spagnoli, "" gli inglesi. Tutti alla ricerca di capitali in fuga, utili per riempire le casse esauste per altre vicende. Il mercato sostiene che buona parte del denaro non dichiarato detenuto in Svizzera stia scappando a Du" ! "= avviene solo per i grandi patrimoni, quelli da decine o centinaia di milioni di euro o franchi o dollari che siano. I piccoli invece non se la sentono di affrontare vicende così comples- 55 PRIMO PIANO CIPRO se e cercano di mantenere i fondi nella Confederazione, regolarizzandoli o mettendoli sotto nuovi cappelli, di riportarli in Italia oppure di trasferirli in località amiche, appunto europee, disponibili a riportare in bianco quello che era nero. I momenti sono davvero " K " " 'Xno connotati particolari e si nascondo}Y Y"muffata con meccanismi complessi. ropa, in un quadro in assoluto movimento, anche per le pressioni di Bruxelles, preoccupata dell’insorgere di "trarre capitali e quindi redditi. In ultima parola entrate utili a salvare conti disastrati. SPAGNA ALL’ATTACCO Molto attivi si sono dimostrati in particolare spagnoli e portoghesi. Nel caso della Spagna il cavallo di Tro> j_¡y" nome del giocatore di calcio inglese emigrato per un certo periodo a Madrid, per indossare la maglia bianca del Real. Sono previste per gli stranie- 56 Il Portogallo offre a qualsiasi soggetto con alti redditi non residente una x~"$ unica) del 25% /"<*+&+* il primo anno e poi una tassazione ri"" condizione di ottenere un contratto di ! 'X " di capitali detenuti all’estero, sono ri soglia, oltre la quale scatta la normale imposta, con consistenti detrazioni. Il meccanismo si presta a chi eserci Y = j di lavoro” locale. I controlli in merito non sono severi, per agevolare l’arrivo di top manager interessati a godere di privilegi sostanziosi. Mal si applica invece a semplici detentori di capitali. % ` > rale, offrendo a qualsiasi soggetto con alti redditi non residente, qualunque sia l’attività svolta – da manager aziendali a professionisti, da consu" jy "> ' menti sono stati applicati di recente, su richiesta dell’Unione europea, preoccupata di assistere alla situazione di un Paese sull’orlo del baratro, ma che concedeva agevolazioni consistenti a PRIMO PIANO persone e imprese non residenti e in particolare a quelle in qualche modo '` ora non è dato da sapere se la stretta ha limitato l’accesso di contribuenti stranieri, ma indiscutibilmente la " punti, resta attrattiva. GOREY HARBOUR, JERSEY "*&<<< LASSÙ NEL CANALE DELLA MANICA Le isole di Jersey e Guernesey dicono poco alla maggioranza degli italiani. Si trovano fra Gran Bretagna e Fran' tutto rilievo per i residenti, ma soprattutto per le aziende straniere non domiciliate, cui è assicurata l’esenzione dall’imposta sui redditi prodotti all’estero. È inoltre possibile aprire società offshore locali, con tassazioni diffe'X residenza in loco, che comporterebbe un’aliquota del 20% sui ricavi dichiarati, occorre ricordare che vengono ' euro. Negli ultimi tempi sono state normativa, per soddisfare le richieste della madrepatria inglese, che tollera = derne sono soprattutto gli europei del Continente, sebbene anche i britannici siano presenti, soprattutto quelli jy scopi ereditari. Sempre sotto la giurisdizione di Sua Maestà la Regina c’è un’altra terra ospitale, che potrebbe accogliere capitali in fuga dalla Sviz}>{"ca proiettata sul Mar Mediterraneo. > j y per gli stranieri, che devono possedervi una proprietà immobiliare, viverci per un certo periodo dell’anno e disporre di un sostanzioso capitale } c’è un’imposta di circa 20.000 sterjy ''= >'< agevolati gli inglesi rispetto agli europei; questi ultimi devono ottenere un permesso di soggiorno. 57 PRIMO PIANO MALTA ADDIO MONACO BELLA! Una volta Montecarlo era la destinazione per eccellenza per i cosiddetti grandi ricchi, cioè per chi viveva del ' > " ' % problema è che, per goderne, occorre ottenere la residenza, cosa semplice, a condizione di essere davvero molto facoltosi. Le opzioni per un cittadi}re una società nel Principato, avere un contratto di lavoro da un’azienda monegasca oppure essere appunto un su " tà) e di un capitale depositato in una banca locale. Il primo aspetto è sem"K sono sopportabili solo da chi disponga o di altissimi redditi o di un patrimonio davvero consistente. La situazio>" vantaggi appaiono eccezionali se si ha la solidità di mezzi di cui abbiamo det} > sul reddito e soprattutto le successioni sono facilitate al massimo. Una specie di Eden, quindi, nella quale la vita è gravosa, per gli alti costi, sopportabili soltanto da possessori di super fortune. NEI PIRENEI E SULLE ALPI Di tutte le soluzioni disponibili in Eu X '@- 58 ste di alcun tipo, salvo una tassa locale sul patrimonio immobiliare e un’imposizione del 10% - in vigore dal 2011 – sui redditi dei non residenti, con un meccanismo che consente un buon livello di detrazioni. Era stata anche prevista l’introduzione dell’Iva, comunque con aliquote modeste, ma poi non si è raggiunto un accordo fra le forze politiche per applicare una novità mal vista dalla popolazione locale. Un si che molti francesi e spagnoli si siano } = '$ una specie di segreto bancario e l’apertura di conti cifrati è ammessa. GIBILTERRA Ben diversa la situazione nel principato del Liechtenstein. Già nel 2002 va cambiare strada rispetto al segreto bancario molto stretto in vigore in quel "Xstria e Svizzera. Poi c’è stato il caso ©¡" mero uno della Deutsche Post tedesca, che deteneva capitali nel Liechtenstein. Da allora si è cambiato modo di agire e in poco tempo molti accordi bilaterali sono stati conclusi con i principali Paesi europei per garantire la trasparenza, pur con alcune agevolazioni concesse ai titolari stranieri di conti correnti. Grazie a un percor " > business intorno alla regolarizzazione dei beni non dichiarati, perché molti stranieri hanno preferito legalizzare le proprie posizioni, trasferendo poi altri capitali nelle banche locali, esperienza che anche in Svizzera si pensa di poter riprendere, forse con minori probabiY ' <= resti invariata la forma societaria delX" ha molti vantaggi. VERSO ORIENTE % = "vero la Cipro greca e Malta. Nel pri- PRIMO PIANO per le società e per i singoli di notevole interesse, ma la situazione attuale del " sa del coinvolgimento nella crisi greca. I soggetti individuali residenti sono sottoposti a tassazione per tutti i redditi, mentre i non residenti sono gravati soltanto su quelli di origine locale. Ma > j area” e poi delle aliquote variabili dal '` delle società l’aliquota è del 10%. Esiste una convenzione con l’Italia contro le doppie imposizioni. Scegliere questa destinazione oggi appare im"Kno opposto, ovvero la fuga di capitali, entrati negli ultimi anni – specialmente di provenienza russa e inglese – ma ora spaventati da un quadro generale problematico, al punto tale che nelle ultime settimane si è dato il via a un salvataggio da parte dell’Unione europea. `" è pure un Paese dell’Unione e che ha adottato l’euro dal 2008. Una situazio tuttavia margini di manovra interessanti per i soggetti considerati residenti permanenti, per i quali non esiste un obbligo di soggiorno minimo. In questo caso occorre avere una proprietà immobiliare, ma i prezzi sono ANDORRA Per le società è corsa allo sconto Attrarre maggiori investimenti. Ecco l’obiettivo di molti Governi, che cercano così di rimpiazzare i conti pubblici con un aumento dei capitali provenienti dall’estero. Il caso più interessante riguarda la non lontana Gran Bretagna, dove dal primo aprile scorso la tassa sulle imprese è scesa di due punti in percentuale, attestandosi al 24%. Entro il 2014 scenderà ulteriormente, con una riduzione di altri due punti. Con questa rivoluzione Londra punta a essere il quarto Paese, nell’ambito dei G20, con le minori aliquote, dietro nazioni esterne all’Unione Europea. Anche gli Usa stanno studiando un piano di riduzione, con una futura aliquota federale al 28%, secondo i piani dei democratici, e del 25% per i repubblicani, in piena bagarre per le elezioni presidenziali del prossimo autunno. E a fare da esempio provvede sempre l’Irlanda, con la sua “corporate tax” al 12,5%, che ha rappresentato la forza della crescita dell’economia locale negli anni d’oro e che potrebbe svolgere un ruolo decisivo per il rilancio post-crisi. accessibili. Le società commerciali, con sede nell'isola, vengono assoggettate a un'imposta sul reddito, pari ap " tonoma dell'imponibile da parte del contribuente, mentre le società non commerciali ne sono esenti. Inoltre le società non sono soggette ad alcun controllo valutario e possono godere di una serie di agevolazioni. VANTAGGI E SVANTAGGI Pensare di affrontare per obiettivi pu radicale quale quello di andare a vivere in altri Paesi europei non ha senso, poiché spesso gli svantaggi sono ' $ > la situazione di chi detiene capitali in Svizzera e vuole trovare alternative fra Berna e Roma. Di fronte a ipotesi esotiche, restare in Europa e sfruttare le occasioni – sebbene sfumate - con presi in considerazione. C’è chi ipo li, quali Israele e alcuni Paesi dell’Est " = servatezza non sempre sono accompagnati da sicurezza totale. Che sia il momento di agire è indiscutibile, ma = rischi non è ammissibile. Meglio allora restare in Svizzera e regolarizzare la propria posizione. Di tutte le possibiliY> anche priva di rischi. F 59 BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI EMISSIONI GOVERNATIVE A TASSO FISSO Il rischio di investire a rendimenti bassissimi I titoli dei Paesi considerati più sicuri, Stati Uniti e Germania, danno ritorni minimi o negativi. A questi livelli un rialzo dei tassi anche di un solo punto si tradurebbe in perdite significative, tanto maggiori quanto più lunga è la scadenza dei titoli. Meglio cercare i guadagni altrove L' DI CARLO MAZZOLA Economista, presidente di Norisk STEFANO TESTORI Analista Norisk, consulente f inanziario 60 investimento in obbligazioni a tasso fisso ha sempre assolto ad un’esigenza di base: mantenere costante, o magari aumentare, il potere d’acquisto nel tempo. Così il denaro investito in titoli di Stato o depositi bancari a breve termine, da sempre considerate le forme d’investimento a tasso fisso tra le più sicure, hanno spesso garantito rendimenti superiori o in linea con l’inflazione del paese considerato. Non sempre è stato così, e non lo è oggi per la gran parte delle economie avanzate. I rendimenti reali, ovvero depurati dall’inflazione, in molti casi sono negativi, non solo sulle brevi scadenze ma anche su quelle più lunghe. Così chi investe in titoli a tasso fisso “sicuri” perde potere d’acquisto: chi compra è disposto a pagare un prezzo, l’inflazione attesa, pur di prestare denaro a soggetti che danno tranquillità agli investitori. Se negli ultimi 30 anni il mercato Toro del reddito fisso è stato spiegato prima da una riduzione dell’inflazione, che ha portato le banche centrali ad influenzare i tassi nominali all’ingiù, negli ultimi anni gran parte della riduzione dei tassi d’interesse è spiegata dal cosiddetto “flight to quality”, lo spostamento verso la qualità delle emissioni. Con la reces- sione globale e le sempre più elevate incertezze sulle politiche di sviluppo economico, tutti comprano obbligazioni emesse da Stati “sicuri”, facendo crollare come risultato i rendimenti nominali (e reali). LA CURVA DEI RENDIMENTI ISIN DESCRIZIONE CEDOLA DE0001116010 BUBILL 0 08/15/12 0,00 DE0001116077 BUBILL 0 11/14/12 0,00 DE0001137347 BKO 1 3/4 06/14/13 1,75 DE0001137388 BKO 0 06/13/14 0,00 DE0001141570 OBL 2 1/4 04/10/15 2,25 DE0001141604 OBL 2 3/4 04/08/16 2,75 DE0001141638 OBL 0 1/2 04/07/17 0,50 DE0001135358 DBR 4 1/4 07/04/18 4,25 DE0001135382 DBR 3 1/2 07/04/19 3,50 DE0001135408 DBR 3 07/04/20 3,00 DE0001135440 DBR 3 1/4 07/04/21 3,25 DE0001135473 DBR 1 3/4 07/04/22 1,75 DE0001135044 DBR 6 1/2 07/04/27 6,50 DE0001135226 DBR 4 3/4 07/04/34 4,75 DE0001135325 DBR 4 1/4 07/04/39 4,25 DE0001135481 DBR 2 1/2 07/04/44 2,50 (1) Variazione del prezzo del bond attesa come reazione I rendimenti a scadenza. Si parte da valori negativi istantanee percentuali e in termini assoluti, a uno al nuovo tasso di rendimento a scadenza o con il TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI | BOND USA: RENDIMENTI NOMINALI VICINI ALLO ZERO A BREVE Basta osservare il grafico di pagina 62 in alto con i rendimenti Usa dei titoli nominali e di quelli reali, oggi e nel giugno 2001. Undici anni fa i livelli erano molto più elevati e i rendimenti reali positivi. Oggi i rendimenti nominali rasentano lo zero a breve, mentre quelli reali sono negativi lungo quasi tutta la curva. Per negativo che sia lo Stato di salute dell’economia, il mercato prezza un’inflazione attesa del 2,6% a 30 anni, mentre i titoli del Tesoro Usa rendono solo lo 0,7% reale, un bottino un po’ troppo magro. Del tutto simile è la situazione dei rendimenti della Germania, il paese ritenuto più sicuro dell’area euro (ben più piccolo degli States). Come conseguenza speculare del “flight to quality” i rendimen- ti dell’Italia incorporano scenari ben diversi: l’elevato stock di debito in rapporto al Pil e lo stato di recessione rendono non facile il “servizio” del costo del debito, a livelli elevati. Si guardi il grafi- Se le politiche ultra-espansive porteranno x; investe in reddito sopportare perdite anche pesanti... co di pagina 62 in basso, dove la curva dei rendimenti reali è molto più vicina e simile a quella nominale, con rendimenti reali dal 2,3% al 5% a sei anni, una situazione ben diversa al periodo precrisi (riportato dicembre 2005). In questo caso i rendimenti reali sono elevati a causa del rischio di credito, non per attese di inflazione alta. INFLAZIONE O STAGNAZIONE? Se le politiche ultra-espansive delle banche centrali porteranno a futura inflazione o a un lungo periodo di stagnazione stile Giappone è imprevedibile. Nel primo caso chi investe in reddito fisso dovrà sopportare perdite, anche pesanti; nel secondo caso lo spread legato al rischio di credito continuerà a giocare la parte più rilevante della partita. In ogni caso gli investitori oggi devono confrontarsi con dei rendimenti ultra bassi o molto elevati, a causa del TEDESCHI: SE I TASSI VANNO SU RECUPERARE LE PERDITE È UNA COSA LUNGA SCADENZA PREZZO REND. A SCADENZA DURATION SENSITIVITY (1) VARIAZIONE ISTANTANEA PREZZO NUOVO PREZZO TEMPO RECUPERO CON CEDOLA (ANNI) TEMPO RECUPERO YIELD (ANNI) 15/08/2012 100,003 -0,11 0,17 -0,2% -0,17 99,83 nd 0,19 14/11/2012 99,995 -0,11 0,42 -0,4% -0,42 99,57 nd 0,47 14/06/2013 101,723 0,02 1,00 -1,0% -1,02 100,71 0,58 1,00 13/06/2014 99,893 0,05 2,00 -2,0% -1,99 97,90 nd 1,90 10/04/2015 105,977 0,12 2,76 -2,8% -2,92 103,06 1,30 2,60 08/04/2016 109,565 0,23 3,67 -3,7% -4,01 105,56 1,46 3,27 07/04/2017 100,308 0,43 4,78 -4,8% -4,77 95,54 9,54 3,33 04/07/2018 121,268 0,65 5,37 -5,3% -6,47 114,80 1,52 3,91 04/07/2019 118,125 0,84 6,29 -6,2% -7,37 110,75 2,11 4,01 04/07/2020 115,438 0,99 7,21 -7,1% -8,24 107,19 2,75 4,14 04/07/2021 118,148 1,13 7,92 -7,8% -9,25 108,90 2,85 4,34 04/07/2022 104,165 1,30 9,22 -9,1% -9,48 94,69 5,41 4,11 04/07/2027 161,448 1,80 10,82 -10,6% -17,16 144,28 2,64 6,14 04/07/2034 149,603 1,95 15,37 -15,1% -22,55 127,06 4,75 7,63 04/07/2039 148,608 1,92 18,10 -17,8% -26,39 122,22 6,21 9,02 04/07/2044 114,305 1,90 22,52 -22,1% -25,27 89,04 10,11 8,72 all'aumento del tasso di interesse dell'1%. sul brevissimo, a pochi punti base alle scadenze medie, sino all’1,9% sulle scadenze pluridecennali. Sono riportate le variazioni spostamento parallelo verso l’alto di tutta la curva di 1 punto percentuale (+1%), oltre agli anni necessari per recuperare le perdite solo flusso cedolare. Alcuni titoli a breve scadenza non hanno flusso cedolare. 61 BOND | TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI rischio di credito. In questo contesto il rischio di tasso è più che mai asimmetrico: i tassi d’interesse (nominali) non possono andare sotto lo zero. SPAZIO SOLO PER LA SALITA Con rendimenti ormai prossimi allo zero non c’è più spazio perché possano scendere, al contrario sono liberi di tornare a sali- re, creando un profilo di rischio asimmetrico e molto pericoloso per il rendimento total return di un portafoglio di obbligazioni a tasso fisso. La tabella di pagina 60-61 mostra la curva dei rendimenti della Germania. Con rendimenti nominali quasi nulli, il rialzo dei tassi di un solo punto percentuale porta a perdite anche importanti, tanto maggiori quan- LA CURVA DEI RENDIMENTI DEI TITOLI GOVERNATIVI USA 6 5 Rendimento titoli del Tesoro Usa nominali a giugno 2012 Rendimento titoli del Tesoro Usa reali (legati all'inflazione) a giugno 2012 Rendimento titoli del Tesoro Usa nominali a giugno 2001 Rendimento titoli del Tesoro Usa reali (legati all'inflazione) a giugno 2001 Tasso % 4 3 2 to più elevata è la durata media finanziaria (duration). Ipotizzando un semplice spostamento verso l’alto di tutta la curva dell’1%, abbiamo riportato le variazioni percentuali istantanee dei prezzi delle obbligazioni (sensitivity). Con i nuovi rendimenti è interessante osservare il tempo necessario per recuperare le perdite. Ad esempio il titolo a dieci anni incorrerebbe in una perdita istantanea del 9,5%, per recuperare la quale devono trascorrere più di quattro anni con il nuovo rendimento al 2,3%. Oppure dal solo flusso cedolare servono più di cinque anni. Dopo un impressionante Toro del reddito fisso, emerge con forza la struttura asimmetrica del rischio di tasso. Ha senso investire in strumenti 1 0 -1 1m 3m 6m 1y 2y 3y 4y 5y 6y 7y 8y 9y10y 15y 20y 30y Fonte: NORISK Il grafico riporta la curva dei rendimenti Usa dei titoli del Tesoro nominali e la curva dei rendimenti reali impliciti nei prezzi dei titoli inflation-linked, oggi e nel giugno 2001. Undici anni fa i livelli erano molto più elevati e i rendimenti reali positivi, dall’1,4% ad 1 anno al 3,4% a 30 anni. Oggi i rendimenti nominali rasentano lo zero a breve, sino al 2,8% a 30 anni. I rendimenti reali sono negativi lungo quasi tutta la curva, con la parte a media scadenza più sacrificata. LA CURVA DEI RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO ITALIANI 6 Tasso % 5 4 Rendimento governativi italiani nominali a giugno 2005 Rendimento governativi italiani reali impliciti negli inflation-linked a giugno 2005 Rendimento governativi italiani nominali a giugno 2012 Rendimento governativi italiani reali impliciti negli inflation-linked a giugno 2012 3 2 1 3m 6m 1y 2y 3y 4y 5y 6y 7y 8y 9y10y 30y Fonte: NORISK Il grafico riporta la curva dei rendimenti dei governativi italiani, nominali e reali impliciti negli inflation-linked. Oggi entrambe le curve sono molto vicine facendo emergere il rischio di credito. Prima della crisi prevaleva l’inflazione attesa nello spiegare la differenza tra le due. Oggi sul 5 anni l’Italia offre il 5% reale, gli USA -1%. Nel caso dell’Italia il rischio asimmetrico dei tassi d’interesse è meno forte perché i tassi partono da livelli molto più elevati rispetto a Germania o Usa. 62 15y 20y 25y Un aumento anche soltanto dell'1% dei tassi comporterebbe una perdita immediata del titolo decennale tedesco del 9,5% con rendimenti così bassi? Comprare un titolo a dieci anni con un rendimento dell’1,3% che sicuramente offrirà un rendimento reale negativo sconta degli scenari catastrofici per l’economia. Chi cerca rendimento deve spostare lo sguardo verso altre asset class capaci di generare rendimenti attesi più consoni quantomeno a coprire le attese inflative. In conclusione: se possibile è meglio stare lontano dal reddito fisso risk-free a lunga scadenza. Se proprio si vuole investire è meglio non spingersi oltre i due anni. Molto probabilmente nei prossimi 24 mesi, se non prima, capiremo quale sarà il futuro dei paesi più o meno a rischio. F XXXX | XXXXXXXXX Un mondo di informazioni nelle tue mani Scopri i prodotti e i servizi di Borse.it Un abbonamento diverso per ogni tua esigenza. www.borse.it 38 LUX | LUSSO & FINANZA LE PROSPETTIVE DEI TITOLI Perché puntare ancora su Inditex (Zara) e LVMH " " ## A DI VALERIA PANIGADA nche in un contesto economico dif " Y ' ] > '$" [ { X- BORSA MADRID - INDITEX DATI IN EURO 80 70 60 50 40 30 Giu ‘09 Set Dic Mar ‘10 Giu Set Dic Mar ‘11 Giu Set Dic Mar ‘12 Giu Fonte: BLOOMBERG BORSA PARIGI - LVMH DATI IN EURO 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 Giu ‘09 Set Dic Mar ‘10 Giu Set Dic Mar ‘11 Giu Set Dic Mar ‘12 Giu Fonte: BLOOMBERG 64 ] ' " " ' Matthias Born" " > ' > " " `" } \ \' ~ _ > ` " ' } 1- > \ LUSSO & FINANZA | LUX Elementi-chiave per investire Potenziale di crescita non ancora interamente scontato nel prezzo RE TO ZA LIZ TA CA E N IZ O A T U L VA ' le prospettive di mercato ] possibili fattori scatenanti CRESCITA STRUTTURALE & 2- ] " ' NELLA PRATICA ` " } % " ' > } " " ... Cerchiamo un modello di business solido e una rete distributiva di alta qualità... " " ' % _ Y Y Y ' ` - Fonte: $$*+$;<$*=>@J;[@ "] " < %" ' Inditex ' >" ' % { " ] ' 65 LUX | LUSSO & FINANZA *\J>]^+_`j Una disciplina di bilancio riw' ; a livello internazionale nella presenza online RE O AT IZZ L TA CA E N IZ O A T U L VA Una delle società più \ derazione della cre tazioni sono attraenti La crescente consapevolezza CRESCITA STRUTTURALE * @{HH ^ W#4 ^ w avverso \ & 4 Otto marchi e 5.527 negozi Marchi: "©"`_" $"_¡" !""© %%$« !X¬> Y Negozi: 'X >- ' "{" ! '> Ricavi 2011: _' " 66 Fonte: $$*+$;<$*=>@J;[@ "}% ' LVMH>' ! " - LUSSO & FINANZA | LUX LVMH = rispetto ai concorrenti La minore volatilità $ il prodotto del costante controllo dei prezzi fonti di finanziamento RE O AT IZZ L TA CA E N IZ O A T U L VA \ $[HJ rica e alla media dei concorrenti La sostenibilità dei tassi di crescita sorprende spinto in particolar modo ] CRESCITA STRUTTURALE \ $ => Numero uno del lusso mondiale W = ' Marchi: " "" ® > " Negozi: ' ' % > }"] Ricavi 2011: "®" " ' Fonte: $$*+$;<$*=>@J;[@ ' " " X' $ ' " ' F 67 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA CAPIRE PER INVESTIRE Smartphone, la battaglia degli ecosistemi Apple contro Google/Android. Le chance di Nokia-Microsoft e di RIM. L'ascesa di Samsung. Alan Bezoza, analista di Janus Capital, disegna la possibile evoluzione del mercato ALAN BEZOZA analista Janus Capital C hi vincerà la battaglia degli smartphone? Su quali titoli è meglio puntare? Alan Bezoza, analista azionario specializzato di Janus Capital, disegna l' evo produttori e gli operatori. Cominciamo dal segmento dei telefoni di ultima generazione. Quali sono i fattori chiave che un investitore dovrebbe considerare nell'analizzare il mercato dei microtelefoni dal punto di vista generale? Il mercato dei telefoni sta attraversando un periodo di transizione su ampia scala. Sostanzialmente, gli smartphone stanno passando da un periodo di in- 68 novazione a uno di penetrazione. Per molto tempo il settore è stato testimone di un'iterazione degli hardware: dagli schermi a colori, alle videocamere, al Bluetooth, al Wi-Fi. Ora a penetrare il mercato è una ricca gamma di telefoni più intelligenti, per i quali il cambiamento più evidente è rappresentato dal tipo di sistema operativo e dalle applicazioni disponibili. Se si entra in un negozio di telefonia e si chiede "Che tipo di smartphone avete?", di primo acchito i modelli sembrano pressoché identici. Presentano piccole differenze in termini di dimensioni dello schermo, risoluzione e processore, ma nella maggior parte dei casi il prezzo dipende dal marchio e dall'ecosistema integrato, ovvero Android, Apple o magari Microsoft. Questa rivoluzione "da innovazione a penetrazione" è un vero grattacapo per i produttori di microtelefoni, per i quali una concorrenza sempre più agguerrita si traduce in una riduzione dei prezzi e della redditività. In poche parole, oggigiorno i produttori fanno innovazione basandosi su una piattaforma di terzi e la differenziazione è molto limitata. La buona notizia è che la penetrazione del mercato da parte degli smartphone è in crescita, mentre i prezzi medi di vendita calano di pari passo con una sempre più elevata convenienza economica e una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. Ciononostante, i produttori di microtelefoni che si limitano a lanciare sul mercato dispositivi per i soli ecosistemi Android o Win Y tra qualche anno, poiché una concorrenza intensa, a fronte di una scarsa differenziazione, mina la redditività. *\x sui prezzi e sul tasso di crescita del settore? La consapevolezza riguardo agli smartphone e l'acquisto di questi prodotti sono aumentati in modo proporzionale alla riduzione dei prezzi. Su questo non c'è dubbio. Il settore sta vivendo ancora un periodo di rapida crescita: le stime parlano di circa il 25% annuo nel prossimo futuro. In Cina, il prezzo medio all'ingrosso per gli smartphone è calato del 18% su base annua, mentre il numero di unità ven- TECNOLOGIA & FINANZA | TECH dute è salito del 300% solo l'anno scorso. Va detto, comunque, che gran parte della crescita è stata sostenuta dalla forte concorrenza tra i carrier (le compagnie di telefonia mobile, ndr) che offrono incentivi all'acquisto di microtelefoni. Gli operatori in Cina e in altri Paesi, come gli Usa e il Regno Unito, hanno adottato un intenso programma di incentivi per i consumatori, tanto che in alcuni casi il costo del telefono è completamente a carico del carrier stesso. Nel settore delle prepagate, dove gli incentivi degli operatori sono pressoché inesistenti - ad esempio in Italia, Indonesia e Russia - la » Nel mercato globale dei cellulari gli smartphone hanno iniziato una transizione da un periodo di innovazione a uno di crescente penetrazione, a fronte di un calo del prezzo medio di vendita. crescita nel segmento degli smartphone è stata di gran lunga inferiore, poiché il costo upfront per il consumatore risulta eccessivo. A prescindere da ciò, alcuni produttori cinesi stanno lanciando sul mercato telefoni Android a 100-150 dollari, che contribuiranno a velocizzare la penetrazione degli smartphone in molti mercati delle schede prepagate, dove non esistono incentivi. A quel punto, le vendite complessive potrebbero superare ampiamente le nostre aspettative, sostenute da una maggiore accessibilità dei prezzi. E non si tratta di prodotti di qualità scadente, di microtelefoni economici che a detta di alcuni si vendono bene solo in posti come la Cina. Ad esempio, le vendite di iPhone Apple in Cina equivalgono al 10-15% delle vendite complessive globali di Apple, che >nership con China Mobile, l'operatore di telecomunicazioni numero uno nel paese, con 650 milioni di abbonati. In generale, riteniamo che questo settore offra ancora ottime opportunità di crescita delle vendite, seppure con margini più contenuti, considerato il fatto che gran parte della concorrenza della sfera Android gioca sul prezzo. Apple è un esempio a sé, dato che la società controlla il proprio ecosistema su entrambi i fronti, hardware e software. Apple offre un prodotto differenziato, con soluzioni end-to-end racchiuse in software e hardware integrati in prodotti multipli, come Mac, iPad o iPhone. In tal senso, Apple è padrona del proprio destino più di quanto non siano altri produttori. Non si può dire che la società rimarrà immune per » In molti mercati, un'agguerrita concorrenza tra gli operatori spinge al ribasso i guadagni, mentre un impiego sempre più frequente di dati richiede un aumento degli investimenti di capitale. sempre, ma se continuerà a battere la concorrenza sul fronte dell'innovazione, procederà sicuramente a testa alta nel mercato. Con tutta questa concorrenza, cosa deve fare un produttore di telefoni perché la sua attività sia redditizia? A nostro avviso, lo scenario diventerà ri di telefoni che non sono in grado di controllare il proprio destino. Le cose si stanno evolvendo in modo analogo al settore dei PC, che si è trasformato in un segmento a basso margine, dove a fare la parte del leone sono Microsoft e Intel. Per gli smartphone il vero valore aggiunto potrebbe risiedere nel sistema operativo o nei fornitori di componenti come Qualcomm. Samsung, ad esempio, compete contro Huawei e altri marchi cinesi che si preoccupano di più dei volumi che ]conomia di mercato e dalla notorietà dei brand. Non sorprenderebbe se la Cina superasse i coreani e si affermasse come forza dominante nell'elettronica di consumo, proprio come ha fatto la Corea con i giapponesi circa dieci anni '% nitori nell'Asia sviluppata, così come in Europa e negli Usa, è il fatto che le aziende cinesi possono contare su una struttura di costi molto più vantaggiosa. Anche prima che gli operatori cinesi adottassero programmi di incentivi su ampia scala per gli smartphone, i marchi cinesi occupavano circa il 20-25% del mercato Android totale. L'ascesa dei produttori cinesi potrebbe mette- » Intravediamo opportunità per i produttori di telefonini che controllano il proprio ecosistema di prodotti e servizi, ma anche per società che possiedono ripetitori e infrastrutture wireless. 69 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA Y] anni, a meno che gli altri produttori non riescano in qualche modo a differenziarsi dalla concorrenza. Pensa che nei prossimi anni l'esperienza d'uso di un Apple sarà molto diversa da quella di un Android? È la domanda da 600 miliardi di dollari per Apple: la società riuscirà a mantenere anche in futuro il vantaggio sull'ecosistema Android? Un'esperienza d'uso varia da persona a persona. La cosa bella per Apple è che una volta che i consumatori iniziano a usare questo ecosistema e acquisiscono familiarità, >'ta solo di avere un iPhone. Lo stesso vale per iPad, Apple TV e Mac. Tutti questi dispositivi funzionano in modo " zi come iTunes e altre funzionalità integrate come AirPlay, che assicurano ]' Google ha dovuto affrontare non po Y " mento che la società fornisce solo il software e non l'hardware. Per quanto riguarda Android, è innegabile che sia un sistema operativo molto frammentato e che molti produttori di TV, microtelefoni e altri dispositivi debbano integrarlo con un altro sistema. Samsung è una società che offre una buona gamma di prodotti end-to-end e potrebbe potenzialmente creare una non è mai riuscita a recuperare terreno. Il problema è che ora si tratta di una "battaglia degli ecosistemi". Ad esempio, Apple afferma che ci sono già 100 milioni di persone che utilizzano il suo servizio iCloud. Sono 100 milioni di persone che verosimilmente acquisterebbero un altro Apple se dovessero cambiare telefono, computer, Cosa ci può dire riguardo a Re- tablet o magari anche televisore. Penso search in Motion (RIM), la so- YY cietà del Blackberry che at- come RIM competere con tutto questo anche se lanciasse una gamma di proRiuscirà a rimanere in gioco dotti completamente rivisitata. Apple continua a stupirmi per come è in graanche in futuro? RIM è stata un precursore nel setto- do di dominare i settori dei telefoni e re degli smartphone con il BlackBer- dei computer, offrendo prodotti semplici che funzionano alla perfezione insieme. Sarà interessante vedere se Apple Domanda da riuscirà a proseguire nel suo cammino 600 milioni: di innovazione, trainando l'intero settore con un altro uomo al comando. Apple riuscirà soluzione unica. Ma c'è una domanda } punto Apple è leader del settore? La situazione potrebbe cambiare? È già accaduto nel mondo dei PC, dove Apple ha perso terreno su Microsoft in uno scenario simile. Osserviamo da vicino ' a mantenere anche in futuro il vantaggio sull'ecosistema Android? '`Y RIM attualmente sia cercare di innovare i software, i servizi e i dispositivi, pur avendo perso la battaglia degli ecosistemi. La società proponeva la stessa strategia integrata in senso verticale di Apple, ma RIM ha fallito diverse volte e L'ASCESA DI SAMSUNG ANCHE IN BORSA DATI IN DOLLARI USA 1.200 1.100 1.000 900 800 700 600 500 400 SAMSUNG SAMSUNG 2009 2010 2011 2012 Fonte: BLOOMBERG 70 Che tipo di ricerche conducete per comprendere queste dinamiche di settore? Dedichiamo molto tempo a una comprensione più approfondita di ciascun ecosistema. Facciamo ricerche sugli operatori, che svolgono il ruolo decisivo e rappresentano un componente essenziale degli ecosistemi. Fondamentale è capire non solo come facciano a sostenere i programmi di incentivi alla telefonia, ma anche cosa ne pensano della piattaforma: quanto è importante per loro continuare a sostenere Apple o altri produttori che potrebbero con[ Dedichiamo molto tempo anche alle discussioni con gli sviluppatori, siano essi un paio di persone in un gara !luppatore di giochi in Francia. È ancora pare prodotti e applicazioni su piattaforme diverse, specialmente per chi si occupa di applicazioni con elevato con '<Xdroid molti produttori offrono svariate soluzioni in termini di dimensioni dello schermo, risoluzione e potenza di elaborazione per dispositivi che funzionano tutti in modo diverso quando si tratta di eseguire un'app. Talvolta le aziende TECNOLOGIA & FINANZA | TECH Sansung Galaxy S III Apple Iphone 4S Nokia Lumia 710 RIM Blackberry Torch-9800 sono semplicemente costrette a sviluppare applicazioni con il denominatore comune più basso, e questa non è mai la scelta migliore. Inoltre, sono ancora in commercio molte versioni diverse di sistemi operativi di tipo Android. Si chiamano con il nome di un dessert } Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice Cream Sandwich e presto arriverà anche Jelly Bean. La base di Android attualmente installata è un caos se si pensa a quanti diversi sistemi operativi sono supportati. Ancora una volta, il problema per gli sviluppatori è che dovranno creare il denominatore comune più basso, senza necessariamente rispettare la versione più aggiornata del software. Creano giochi e applicazioni che funzionano su versioni precedenti e su dispositivi con schermi e potenza di elaborazio'>} è sviluppare un'applicazione ad alto sui telefoni Android più economici. Con la diffusione di Android, non c'è dubbio che gli utenti contribuiranno alla crescita della piattaforma, ma gli sviluppatori saranno sempre più frustrati a causa dell'inarrestabile proliferazione di dispositivi con caratteristiche diverse. Un altro aspetto frustrante per gli sviluppatori di Android è che la monetizzazione della piattaforma è nettamente inferiore rispetto a quella della piattaforma iOS per iPhone. L'acquirente medio di iPhone presenta parame maggior parte degli utenti Android, che acquistano telefoni più economici anche se preferirebbero avere un iPhone. Come ho già detto, circa il 25% di tutti i telefoni Android sono venduti in Cina, dove la maggior parte degli utenti non sceglie questi prodotti per le applicazioni che offrono. Microsoft e Nokia hanno unito le forze nel settore degli smartphone. La loro unione ha il potenziale di replicare il sistema integrato di Apple? Non sottovaluterei mai Microsoft, con- siderata la sua portata, il saldo di cassa e la notorietà del marchio. È un mercato importante per l'azienda, ma la questione è capire se Microsoft non sia forse arrivato troppo tardi. La cosa che mi preoccupa è il modello di business di Microsoft, basato sull'impiego del suo sistema operativo per ottenere valore dal produttore - quei 10 o 15 dollari per dispositivo che Microsoft guadagna rispetto ad Android, che è gratis per i produttori di telefoni. E quei 10 hardware con margine ridotto, a cui i produttori fanno fatica a rinunciare. Perciò se fossi un produttore, preferirei lavorare con Android, che non impone alcuna "tassa Microsoft" aggiuntiva. Tuttavia Microsoft presta molta attenzione ai produttori e agli sviluppatori di applicazioni per assicurarsi che non gli venga negato l'accesso a questo mercato. Ad esempio la società paga gli sviluppatori perché creino app per la sua piattaforma e Nokia perché produca i dispositivi. Non mi è chiaro, però, se Microsoft uscirà vincitore in questo scenario. Qual è la logica alla base dell'acquisto di Motorola Mobility da parte di Google? Diverse persone si sono già lambiccate il cervello su questa acquisizione. Android ha affrontato in passato molte questioni brevettuali con società come Apple, Nokia, Samsung e altre, cercando di scovare presunte violazioni brevettuali da parte di Google. Per tutta risposta, Google ha speso 12,5 miliardi di dollari per acquistare Motorola che possiede moltissimi brevetti nel settore delle comunicazioni wireless e questo è chiaramente un colpo da maestri per la tutela brevettuale. La questione è: come sfrutterà Google questo asset al di là della tutela brevettuale? E come riuscirà Google a convincere gli altri produttori di Android che avranno tutti le stesse opportunità di Motorola in termini di accesso a nuove versioni del software? Adesso Google dice "Non preoccu"rewall condiviso tra gli sviluppatori 71 TECH | TECNOLOGIA & FINANZA di telefoni Motorola e gli sviluppatori di software Android". Ma se voi foste Samsung, ad esempio, dovreste chiedervi che cosa cambia e come. Google deciderà forse di creare hardware e software integrati verticalmente e ottenere un ampio margine, proprio come fa Apple? Oggi più che mai Google deve giocare pulito con gli altri produttori, ma deve anche rispettare gli impegni presi con Motorola, che non deve sentirsi penalizzata nell'essere parte di Google. A Samsung, HTC e agli altri produttori che si basano su Android consiglierei quindi di tenere gli occhi ben aperti. *x; gli operatori? Per gli operatori, il mercato è un aspetto positivo perché vedono che la domanda di servizi di dati cresce e crea nuovi 'X"=" K utilizzano meno servizi vocali e Sms, che sono in realtà la fonte quotidiana di margini molto elevati. Ad esempio, esistono molte applicazioni di terzi che gli utenti possono utilizzare per telefonare e/o inviare messaggi di testo gratuitamente dalla rete dati. Le implicazioni per gli operatori sono fortemente nega" K ! creano margini elevati ed è troppo dif ' perché il mercato è un'arma a doppio taglio. Inoltre, i requisiti in termini di spese in conto capitale sono molto più elevati per i dati ed è per questo che la crescita del settore degli smartphone grava sulla capacità della rete. In altre " ! sfruttano molto la banda larga, perciò sono ingenti. Per contro, i dati utilizzano più banda larga per ciascun dolla'¦ settore. Nella maggior parte dei mercati esistono quattro o cinque operatori che si contendono la clientela sfruttando niente di meno che il prezzo. In tal senso, le entrate e la redditività subiscono una pressione al ribasso, mentre si rendono necessarie spese in conto capitale sempre più cospicue, man mano 72 che lo sfruttamento delle reti aumenta. La cosa non contribuisce certo a creare un settore sano. La buona notizia è che molti operatori sono sottoindebitati si di cassa e non rischiano la bancarotta ' ~ > aspetto incoraggiante. È possibile alleviare in qualche modo la pressione sui prezzi? La solidità delle società di operatori dipende dalla loro perseveranza nell'aumentare i prezzi dei servizi di dati. Avere una rete Internet o un servizio wireless domestico è fondamentale per la maggior parte delle persone. Non avere Internet a casa è forse peggio che non avere l'aria condizionata in una giornata di caldo torrido. A nostro avviso, il settore non valuta correttamente in termini di prezzo le potenzialità del servizio per i consumatori. Tuttavia, l'intensità della concorrenza per i servizi di dati potrebbe ridursi nettamente in futuro, se gli operatori non riusciranno a mostrarsi abbastanza aggressivi sul fronte dei prezzi. Nel seg ! esiste un prezzo minimo, dal momento che questi servizi non sfruttano molto la banda larga e hanno un ampio margine cui potrebbero attingere. A livello regionale, gli Usa costituiscono per gli operatori un mercato sano, dove la maggioranza delle quote è nelle mani di due grandi protagonisti e i carrier più Ylida copertura nazionale end-to-end, né Samsung Galaxy Tab per un upgrade delle loro reti. Inoltre, la topologia del Paese e l'ampio spet spetto ad altri Paesi dove la densità abitativa è più elevata. Lo stesso vale per la Cina, dove il mercato è dominato da tre operatori principali (con oltre 1 miliardo di utenti), in grado di fornire un buon livello di copertura e capacità, e che quindi non consentono ai carrier più piccoli di emergere. In altri Paesi, invece, esiste solitamente un operatore in ogni mercato, che sviluppa una certa aggressività sul fronte dei prezzi per guadagnare quote a discapito di tutti gli altri. Nel Regno Unito, per esempio, ci sono cinque operatori per circa 50 milioni di utenti. Israele è un altro Paese con solo un paio di milioni di utenti e numerosi carrier che si contendono le quote di mercato. È un'assurdità economica. Qual è l'impatto di questi sviluppi sulle società che possiedono infrastrutture di telecomunicazione? Nokia Lumia 900 TECNOLOGIA & FINANZA | TECH Apple Ipad RIM Blackberry Playbook APPLE VIAGGIA INTORNO A QUOTA 600 bero cogliere maggiori opportunità dallo spostamento degli operatori verso la prossima generazione di reti 4G. DATI IN IN DOLLARI USA 700 600 500 400 300 200 100 2009 2010 APPLE 2011 2012 Fonte: BLOOMBERG Gli operatori spingeranno sempre di più al rialzo le spese in conto capitale per le infrastrutture, a causa della crescente penetrazione di smartphone e tablet che guidano l'aumento del traf'`chiature, la concorrenza ha raggiunto un livello di intensità piuttosto elevato, ma alcune di queste pressioni stanno diminuendo e il cambiamento che ne deriverà è sicuramente ben accetto e potenzialmente radicale. Il settore si è consolidato, con Motorola Network Solutions acquisita da Nokia Siemens, e parte di Nortel ceduta a Ericsson e Alcatel Lucent. A poco a poco il mercato wireless sarà diviso tra due operatori, Ericsson e Huawei, ovvero i due leader con quote di mercato rispettivamente del 40% e del 20%. Inoltre, sia Alcatel Lucent che Nokia Siemens hanno attraversa rio negli ultimi anni. Di conseguenza, i clienti dei vari operatori sono in un certo senso restii ad acquistare da queste società un dispositivo che potrebbe rimanere nella rete dell'operatore per 8-10 anni. Il risultato per le società che possiedono infrastrutture è chiaro: il settore sta diventando sempre più razionale e il potenziale di allentamento della concorrenza può avere un effetto positivo. Il settore delle torri wireless rappresenta un'ottima opportunità. Gran parte delle società di telecomunicazione ha capito che non è conveniente possedere torri proprie, ma è le infrastrutture. Riteniamo che questo segmento racchiuda un potenziale di crescita sostenibile con modelli di business applicabili per diversi anni. Le società che possiedono torri bene di cui godono i distributori di attrezzature e dispositivi, poiché costruiscono altre torri e collegano nuove antenne a quelle esistenti. Come se non bastasse, le società che possiedono torri potreb- La penetrazione degli smartpho x; molti modi. Quali sono stati gli eventi più dirompenti? Gli smartphone hanno davvero stravolto i comportamenti dei consumatori e ]tà dei rivenditori: ora gli utenti si aggirano tra le corsie e controllano i prezzi in tempo reale collegandosi a Internet dai loro telefoni. In effetti, mi è capitato spesso di entrare in un negozio e dotto online, collegandomi a Internet dal cellulare e risparmiando sul prezzo. Il feedback degli utenti è un altro " esempio, sui ristoranti. Quando viaggio in California, leggo le recensioni dei ristoranti, i commenti degli altri clienti su Yelp o prenoto da OpenTable. Le società ora prestano molta attenzione alla visibilità del proprio brand e al controllo della qualità perché i clienti hanno più possibilità di critica con un computer in tasca, sempre acceso e sempre connesso alla rete. Il prossimo passo saranno i pagamenti da cellulare. Ero a San Francisco in visita ad alcune società e sulla strada da e per l'aeroporto ho pagato la ricevuta del taxi direttamente con il cellulare tramite un servizio offerto dal taxista stesso, chiamato Square. In pratica la società vende un dispositivo che trasforma un semplice cellulare in un lettore di carte di credito; perciò ho pagato il taxista usando il suo smartphone. Vedremo se questa novità prenderà piede. F 73 FONDI & C CONSULENZA Come cambia in Europa la f igura del consulente Lo scenario variegato dei diversi Paesi e l'effetto delle nuove regole della Mifid review 2. I casi di Spagna, Olanda e Irlanda. La tradizione inglese e la via italiana tracciata dalla Consob L DI SERGIO BOIDO Presidente di EFPA Italia 74 o scenario del mercato del a livello di mercato europeo è assolutamente variegato. In Spagna, per esempio, è il settore bancario che fa la parte del leone ed è in grado di polarizzare una quota preminente del risparmio e degli investimenti. La Spagna è infatti un Paese fortemente bancarizzato e non a caso ai quattro istituti di credito più grandi fa capo una quota di mercato pari al 60% di '@ Paesi Bassi è praticamente impossibile fornire un’u ' ` fatti da molteplici professioni che sono presenti in svariate forme e dimensioni, ad esempio consulente ipotecario, consulente pensionisti"re, consulente assicurativo, private banker, consulente in materia di investimenti. @ > una reale cultura in materia ' Per quanto riguarda la retribuzione, le organizzazioni più estese che non versano stipendi ai propri dipendenti offrono bonus regionali o ' % pendenti vengono general- mente retribuiti o attraverso commissioni sui prodotti venduti, oppure attraverso cui il consulente viene retribuito a ore o percepisce un > qualsivoglia compagnia as're, ancora, con una combinazione dei due sistemi di retribuzione. In Irlanda, per fare un ulteriore esempio, in termini generali i consu ruolo di intermediari tra le società che offrono prodot'Xcuni possono dare consigli su una gamma di prodotti di molte società diverse, altri si limitano a quelli di una o due società. Possono essere remunerati dal fornitore del prodotto mediante retrocessione di commissioni o possono offrire una consulenza al cliente sulla base di un onorario. LE NUOVE REGOLE DELLA MIFID nito il concetto di consulen"ventare un servizio non più accessorio, ma principale dandogli quindi una dignità di servizio autonomo. Le novità nella consulenza in materia di investimen- possono sintetizzare con il fatto che viene confermata l’ampiezza della nozione di consulenza rilevante per la < < forzati gli obblighi di trasparenza soprattutto per quanto riguarda l’ampiezza della gamma dei prodotti considerati e il tipo di consulenza \ caratteristiche proprie della consulenza indipendente che si sostanziano nel fatto che l’intermediario valuti " tipologie ed emittenti, e non accetti, né riceva commis tari pagati o forniti da terzi. LE POSIZIONI DEI PAESI EUROPEI Da questo secondo grosso indirizzo contenuto nel corpo normativo della Mi verse percezioni e ipotesi di applicazione. Si passa dalla posizione radicale olandese e svedese che è quella secondo cui bisogna eliminare qualsiasi inducement zi, a quella francese dove si FONDI & C auspica la possibilità di inducement di qualsiasi tipo purché sia rafforzata la trasparenza nel trasferire que\pre che l’inducement non favorisca scelte di investimento che vadano a detrimento della qualità del consiglio e dell’interesse del cliente. Diversa le posizioni in Gran Bretagna e in Italia, che rappresentano due contesti agli antipodi: in Italia operano soprattutto tied legati a una singola impre\£gno Unito il mercato vede in campo un elevato numero di multitied agent, broker % ' L'ESPERIENZA INGLESE DEGLI INDIPENDENTI Gli inglesi, come ha avuto recentemente modo di spiegare Richard Taylor, espo!X ! X intervenuto al Decennale `X%"la considerazione dell’importanza della consulenza ferimento all’ignoranza del consumatore, alla comples- sità dei prodotti, alla necessità di consigli che portino a buone decisioni con implicazioni di lungo termine e dal fatto soprattutto che il consulente si trova in una posizione di potere rispetto al cliente. Valuta i rischi che possono derivare da uno scorretto processo di consulenza, quali la maggior conoscenza dei prodotti da parte del consulente, il non allineamento degli interessi del cliente con quelli del consulente, i possibili con- glio è legato a una o più " di accrescere la professionalità con alti standard formativi ed etici, di rimuovere la remunerazione a commissioni introducendo le fee di consulenza. LA VIA ITALIANA AL "PLURALISMO" X " dell’autorità di vigilanza italiana, in linea con l’orientamento espresso dalla commissione UE, prevede la ..Nel Regno Unito il mercato vede in campo un elevato numero di multitied agent, #* ; za di trasparenza nelle conseguenze di lungo periodo del prodotto consigliato. Per ovviare a tutti questi possibili rischi, la Retail Distribution Review prevede l’importanza di distinguere il servizio di consulenza > il consiglio considera tut > - Y una consulenza a minor valore aggiunto una consulenza a più alto valore aggiunto che consenta, con proporzionati oneri per gli intermediari, la prestazione di moduli di servizio diversi con la possibilità di prezzare ed apprezzare con diversi costi il servizio erogato. La posizione espressa dalla Consob, ribadita e approfondita in occasione del Decennale `X%Flavio Bongiovanni, responsabile Uf `ri e Consulenti Finanziari della Consob, costituisce una equilibrata posizione di compromesso che, oltre a garantire una pluralità di modalità di prestazione del " care quali siano le potenziaY ziaria nel mercato italiano. LA VISIONE DI EFPA ITALIA Per quanto riguarda la visio`X Italia, Ente di promozione di standard formativi condivisi Y" ritengo che debba limitarsi ad auspicare, come sostie£" di qualità sempre più elevati permeati da una condivisa etica professionale, per tutti i professionisti del risparmio siano essi dipendenti, tied agent o consulenti per'sclusivo interesse del cliente per tutelare il suo rispar"dolo lungo tutto il suo ciclo di vita e di spesa e contribuendo a fargli raggiungere i suoi obiettivi. F Oltre 14.000 professionisti certificati EFPA EFPA, European Financial Planning Association, è ; della quale fanno parte 14 Paesi europei. Lo scopo ; ";;; di principi, di programmi formativi e di linee ;# ; ;; ^ sono oltre 14.000. ^*+<*>YY>; ";;^ ;^; $ ;; Planner EFP, European Financial Advisor EFA e Diploma in European Financial Services DEFS. In *; ; Y| Y$$&| ^] 75 FONDI & C CONSULENZA Dov'è il valore aggiunto del promotore finanziario Dovrà occuparsi sempre di più della qualità della vita dei clienti. Alberto Banfi, docente esperto del CUOA, spiega come cambiano con la crisi il ruolo e gli ambiti di azione del consulente onsulenti e promotori finanziari hanno attraversato con le ultimi crisi finanziarie un duro banco di prova della solidità e qualità del loro rapporto con i clienti. Su questa evoluzione F ha rivolto alcune domande ad Alberto Banfi, docenA CURA DI MASSIMILIANO VOLPE te alla Cattolica di Milano ed esperto del CUOA, la Business School del Nordest che organizza tra gli altri corsi e master per financial advisor e promotori. C no apparire relativamente standardizzate, devono essere condivise e accettate dal cliente. In relazione alla crisi internazionale, come è cambiato il rapporto tra cliente e promotore finanziario? Quando si manifestano situazioni particolarmente gravi è abbastanza difficile che qualunque forma di rapporto resti immutata; nello specifico va tenuto conto che tutti sono stati colti un po' di sorpresa e pertanto il promotore (e anche il consulente finanziario) si è ritrovato nella condizione di dover gestire nell'emergenza un rapporto particolarmente complicato. Probabilmente quello che può aver fatto premio nel rapporto tra le parti è stato il grado di fiducia nella persona e nella trasparenza dei ruoli. Quali sono i nuovi ambiti di azione? La pianificazione previdenziale? Fiscale? Successoria...? Probabilmente non si tratta di nuovi ambiti di azione quanto piuttosto di riformulare la priorità degli ambiti di azione finora visti. Certamente il settore che in prospettiva necessita un forte potenziamento nelle risposte (ma anche nel sottoporre il problema al cliente) è quello della previdenza, in tutti i suoi ambiti. Non solo la previdenza in ambito pensionistico ma anche nel settore della qualità della vita in generale: si pensi alla previdenza sanitaria e in genere a quei settori che aiutano a mantenere una buona qualità della vita (per il cliente ma anche per le generazioni a lui successive). In secondo luogo credo che sia essenziale anche garantire al cliente un servizio in grado di generare sicurezza nell'entità e nel potere d'acquisto del patrimonio da lui ritenuto "primario". Cosa si deve aspettare un risparmiatore dal proprio consulente finanziario? Sicuramente accanto alla competenza ritengo essenziale che ci sia l'ascolto delle esigenze del cliente, la loro comprensione e la scelta condivisa (e non imposta) delle soluzioni. Infatti le soluzioni, che talvolta posso- 76 Promotore o fai da te? Qual è il valore aggiunto del promotore? Molto dipende dalle aspettative del cliente, dalle sue conoscenze finanziarie, dalla sua capacità di lasciarsi consigliare e guidare nelle scelte di investimento per soddisfare i propri bisogni. Talvolta il cliente è molto coinvolto nelle decisioni da prendere che vuole dal consulente la conferma di ciò che ha in mente: il valore aggiunto del promotore potrebbe proprio consistere nel "raffreddare" tali atteggiamenti. Certamente il settore che in prospettiva necessita di un forte potenziamento nelle risposte è quello della previdenza, in tutti i suoi ambiti FONDI & C ALBERTO BANFI Professore ordinario del raggruppamento disciplinare Economia degli intermediari ; Scienze Bancarie Finanziarie Cattolica di Milano. Docente della Fondazione CUOA. Membro del comitato Legislazione e Mercati di CUOA Finance Seminario CUOA Per l'investitore c’è differenza tra scegliere il promotore o il consulente indipendente? Non credo che conti tanto la figura (promotore o consulente indipendente) quanto le capacità professionali, il grado di fiducia conquistato e la qualità del servizio offerto, intesa come capacità di assecondarne i bisogni. F Il consulente f inanziario nel passaggio generazionale dell'impresa di Francesco Gatto* La pianificazione del passaggio generazionale rappresenta una delle fasi più delicate della continuità d’impresa. Occorre quindi riconoscere i problemi che più frequentemente si incontrano al momento della pianificazione del patrimonio. In prima battuta "l’inconsapevolezza", ovvero spesso il rifiuto a porsi il problema per ragioni emotive e psicologiche; a seguire "l'impreparazione", sia nel senso di incapacità di scelta di quale debba essere l’erede designato alla conduzione successiva dell’azienda, sia di quali siano gli strumenti “tecnici” corretti da utilizzare per il passaggio del patrimonio ereditario e quindi dell’azienda stessa. Infine la “tempistica”, poiché una buona e valida legalmente pianificazione necessita di un congruo tempo per la sua attuazione; al contrario, spesso, si assiste, in conseguenza dei problemi rilevati a scelte tardive e frettolose. Il consulente finanziario può svolgere un ruolo importante nelle scelte di tutela del passaggio generazionale in quanto spesso è l’interlocutore privilegiato del cliente (che è anche imprenditore) e può intercettarne i bisogni, guidandolo – anche tramiti esperti terzi – nelle scelte che hanno forti ricadute sulla composizione dei patrimoni finanziari stessi e sulla relazione stessa. Evidentemente il consulente finanziario non si sostituisce a notai, avvocati o commercialisti, ma il suo ruolo può essere quello di garantire la “regia” dell’operazione impostando soluzioni e interventi che vadano nell’interesse globale del perimetro del cliente e che richiederanno, in modo coordinato, l’intervento di più figure specialistiche. *Responsabile CUOA Finance, Direttore Master full time in Finance presso la Fondazione CUOA 77 FONDI & C IL PORTAFOGLIO FINANZIARE In collaborazione con gli esperti di AdviseOnly, società indipendente di consulenza online, F propone un portafoglioobiettivo, pensato e costruito per rispondere a una particolare esigenza di A CURA DI ADVISEONLY ± Obiettivo: '" ' ! " # " `%<" `X<" \ > Y ' investimento e di vita di un investitore privato ! $%'# " = @" " !\ " j!y" " ' ! $+'# > ">' 78 ! / #\ " ' ! 3# `%<\ `X<\ > " " ! 6 # >" \ " ' FONDI & C PER... IL VIAGGIO DEI SOGNI , ! > <$+'=# \> ' CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELLA COMPONENTE CORE OBBLIGAZIONARIA E SUE MODALITÀ DI DEFINIZIONE: ` Y!\ < >jy <' % > `X<' SATELLITE 1 Temi e idee d’investimento tattiche ! ; <$+'=#"' ! ; # `X<' NUCLEO Obbligazioni + Azioni ! > # ' \ >'' 79 FONDI & C CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELLA COMPONENTE SATELLITE (NEL PIC E NEL PAC, DOVE COINCIDONO) E DELLE SUE MODALITÀ DI DEFINIZIONE: È= " " \ > jy" " "%\ > " % \ >" " jy" > " """ ' % ] Y > " Y\ > Y" \ 80 IL PORTAFOGLIO DELL’INVESTIMENTO INIZIALE (PIC) COMPONENTE ISIN TITOLI PESO% Nucleo IT0004404965 CCT 1-sett-2015 89,9% Satellite IE00B23D8W74 4# 1000 2,6% Satellite IE00B23D9570 4 Emerging Markets 3,2% Satellite IE00B23LNP94 4\[H 1,6% Satellite FR0010345371 =&HH 2,7% 100% Fonte: ADVISEONLY IL PORTAFOGLIO DELL’INVESTIMENTO GRADUALE NEL TEMPO (PAC), PASSIBILE DI VARIAZIONI COMPONENTE ISIN TITOLI PESO% Satellite IE00B23D8W74 4 #ZHHH 25,7% Satellite IE00B23D9570 4 Emerging Markets 31,8% Satellite IE00B23LNP94 4 \[H 15,8% Satellite FR0010345371 =&HH 26,7% 100% Fonte: ADVISEONLY in varie parti del mondo, ma con un sovrappeso sulle aree e sui settori più puniti dal mercato, ossia Europa e Italia @ K# ` !" \ ` " \ %\ ' X > K >"Y FONDI & C ANALISI DEL RISCHIO >> = $$> => + RISCHIO E PERFORMANCE Metriche di rischio \+ $ 4 ;#" INDICE COMPOSITO DI PERFORMANCE RISCHIO 0 100 -100 100 5 0 LIQUIDITA’ 0 "`%< ""£X" > ">" 'X jy"" "Y' ... per il portafoglio di partenza l'indice composito di rischio, che varia da 0 a 100, è pari a 5, valore piuttosto contenuto... 100 83 PERFORMANCE 1 giorno 1 settimana 1 mese 3 mesi 6 mesi # RISCHIO HJ VaR 1% W# # Omega -1,22 % ZZJ wZJ HHZZ 1,7259 ± $$" > " K " \ ± X££ "" = \ DOVE RISCHI DI PIU’ 35,36% Q # 21,56% 21,55% Lyxor ETF Stoxx Europe 600 Banks Powershares FTSE Rafi Dev 1000 fund Powershares FTSE Rafi Italy 30 fund Powershares FTSE Emerging markets fund 21,53% ± Y "> \ ± > " > ' F 81 ETF STRUMENTI DI INVESTIMENTO Obiettivo rendimenti con i corporate bond Le caratteristiche degli ETF che replicano indici obbligazionari investment grade e high yield. I vantaggi rispetto alla sottoscrizione dei singoli titoli. L'alternativa degli ETF su indici di credito, legati a un portafoglio di Credit Default Swap (CDS). Come si usano e quando convengono N DI 82 TITTA FERRARO on solo Treasury o Bund. Il contesto di elevata incertezza sui mercati internazionali ha ridotto all’osso i rendimenti offerti dai titoli di Stato dei Paesi più forti cone Usa e Germania. Gli investitori sono così chiamati a scrutare attentamente all’interno del panorama obbligazionario per scovare rendimenti interessanti. Sul mercato degli ETF la tendenza dell’ultimo periodo evidenzia una marcata propensione ad aumentare l’esposizione, tradizionalmente molto bassa, verso i replicanti che permettono di prendere posizione sulle obbligazioni corporate, sia quelle investment grade che quelle high yield (alto rendimento). L’interesse verso gli ETF legati a indici obbligazionari sta progressiva- mente aumentando, così come il numero dei prodotti a disposizione degli investitori. “Fino a pochi anni fa gli ETF erano percepiti come strumenti meramente azionari – commenta Simone Rosti, relationship manager di iShares in Italia – mentre attualmente lo sviluppo degli ETF risulta trainato proprio dalla categoria degli obbligazionari con il trend positivo che va avanti da almeno 12 mesi”. L’ultimo rapporto mensile sull’industria degli ETF elaborato da BlackRock obbligazionari anche a maggio. Le turbolenze sui mercati hanno comportato `so: complessivi 11 miliardi di dollari a ETF ETF GLOBALI: LA RACCOLTA DEGLI OBBLIGAZIONARI DATI A FINE APRILE 2012 - VALORI IN MILIARDI DI DOLLARI $ 5 ETF su corporate bond investment Grade ETF su corporate bond non investment Grade 4 3 2 1 0 -1 -2 gen feb mar apr mag giu lug 2011 ago set ott nov dic gen feb mar 2012 apr Fonte: BLACKROCK, BLOOMBERG livello globale, battendo il precedente record di 9,1 miliardi di dollari del primo mese del 2012. Flussi guidati dal comparto dei governativi (5,6 miliardi di dollari, di cui 4,4 verso i Treasury statunitensi), ma è proseguito anche il trend positivo dei prodotti obbligazionari corporate investment grade che hanno raccolto 1,7 miliardi dollari portando a 12,2 miliardi il saldo positivo da inizio anno. Primo mese negativo dal novembre 2011 invece per gli ETP obbligazionari high mensili di 1,3 miliardi. A testimonianza del forte interesse per queste tipologie di ETF c’è la classi 2012. La top ten degli strumenti che hanno attratto maggiori nuove masse vede la presenza di ben tre ETF su bond corporate, di cui due high yield: l’iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond Fund al terzo posto, seguito a ruota dall’iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond Fund e poi in decima posizione lo SPDR Barclays Capital High Yield Bond ETF. “I grossi clienti istituzionali apprezzano queste tipologie di prodotti – sottolinea Rosti di iShares – ma i crescenti volumi sul mercato secondario testimoniano l’interesse anche da parte dei privati”. In Europa spicca poi l’interesse verso gli ETF che permettono di andare a prendere posizione sul corporate high yield senza comprendere Y - rie. Su Borsa Italiana questa tipolo jcials” è offerta da tre fondi quotati da Amundi, Deutsche Bank e Lyxor sul totale di 18 ETF che permettono di investire su indici legati a obbligazioni corporate. DIVERSIFICAZIONE IMMEDIATA E SPREAD BID-ASK CONTENUTI Quando si valuta l’investimento in obbligazioni attraverso gli ETF bisogna considerare la sostanziale differenza rispetto all’investimento su singole obbligazioni. I fondi quotati a gestione passiva permettono con una sola operazione di investire su un zionari. Acquistando una singola obbligazione invece l’investitore si lega formalmente all’emittente soppor- tando totalmente il rischio legato alla solvibilità dello stesso emittente. Altra fondamentale differenza è rappresentata dal fatto che con il passare del tempo la vita residua (duration) azzerarsi alla scadenza, mentre negli ETF obbligazionari gli indici vengono periodicamente aggiornati con la duration del fondo che rimane sostanzialmente costante. Rosti di iShares fa notare: “Oltre ad assicurare un’esposizione precisa e modulare con un alto livello di trasparenza e liquidità, gli ETF obbligazionari corporate sono soliti assicurare spread bid-ask più stretti rispetto alla media degli spread dei sottostanti grazie scovery”, con l’iShares Markit iBoxx Euro Corporate Bond che ad esempio è arrivato a segnare spread medi dello 0,1% rispetto allo 0,4% medio del sottostante. Nel complesso sul mercato italiano degli ETF, che risulta tra quelli più liquidi a livello europeo, lo spread bid-ask degli ETF su obbligazioni corporate risulta dello 0,18% (per controvalori di 25mila euro, dati Borsa Italiana relativi a maggio 2012) sostanzialmente in linea con la > dello 0,16% e sotto quella complessiva del mercato ETF in Italia che risulta dello 0,20%. Tra i fattori di rischio spicca principalmente quello legato alla possibile revisione al ribasso del merito di Rimangono bassi (anche se in aumento) i tassi di default delle high yield Negli ultimi mesi i tassi di default delle obbligazioni societarie ad alto rendimento hanno registrato un moderato aumento allontanandosi dai minimi toccati lo scorso autunno. Secondo i dati relativi agli ultimi 12 mesi, diffusi da Bank of America Merrill Lynch, l’indice Global High Yield è stato del 2,7% ad aprile, dopo aver toccato un minimo all’1,8% nell’ottobre del 2011. Livello ancora decisamente inferiore alla media storica che è stata superiore al 4% negli ultimi 15 anni. "Nei prossimi anni il contesto sarà più duro per le emittenti fortemente indebitate", è il parere di James Tomlins, gestore dell’M&G European High Yield Bond fund che vede i tassi di insolvenza del mercato high yield europeo raggiungere una media del 6% l’anno nei prossimi cinque anni. 83 ETF credito delle varie società presenti nell’indice. Inoltre sussiste il rischio che l’ETF segni una performance inferiore rispetto a quella dell’indice sottostante. Il cosiddetto tracking error dipende da diversi fattori e tende ad aumentare negli ETF che replicano sottostanti meno liquidi come ad esempio le obbligazioni corporate high yield. ¡ la volatilità del mercato. L’OPZIONE DEGLI ETF SU CREDITO Diverse similitudini con gli ETF su bond corporate caratterizzano gli ETF su indici di credito. Questa tipologia di fondi a gestione passi una posizione detenuta su un portafoglio virtuale di CDS (credit default swap), strumenti derivati espressione della percezione del rischio che il mercato associa a ciascun emittente. Attraverso i CDS un investitore vende protezione in cambio di una remunerazione detta “spread”: più questo sale maggiore è la rischiosità associata a quel determinato emit' j% con rischio credito speculare a quello dei corporate bond – sottolinea Mauro Giangrande, responsabile della piattaforma db X-trackers di Deutsche Bank per l’Italia – ma con la peculiarità che non espongono al rischio tasso”. Infatti il tasso d’interesse incorporato nell’ETF su credito è pari al tasso overnight in quanto il nozionale è investito su base gior- DB X-TRACKERS II I TRAXX CROSSOVER 5Y TR DATI AGGIORNATI AL 15 GIUGNO 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 Set ‘08 Mar ‘09 Set Mar ‘10 naliera al tasso EONIA, di conseguenza il rischio di tasso è praticamente nullo poiché la duration è pari ad un solo giorno. Questa tipologia di ETF è presente sia nella versione Sul mercato italiano, uno tra i più liquidi, lo spread bid-ask degli ETF su obbligazioni coporate risulta dello 0,18% Long che permette di vendere proteduzione degli spread, che nella versione Short che invece consente di comprare protezione e avvantaggiarsi di un allargamento degli spread. “Andare lunghi di credito – spiega Giangrande - permette di avvantag- DIZIONARIO DI F CREDIT DEFAULT SWAP (CDS) Il Credit Default Swap (CDS) è un contratto mediante il quale l’acquirente corrisponde un premio periodico a fronte di un pagamento che il venditore effettua in caso di evento creditizio, ad esempio il default (fallimento) del debitore a cui il contratto è riferito. Il CDS solitamente assume il ruolo di polizza assicurativa per un sottoscrittore di obbligazioni legate a una determinata società o Paese. La remunerazione di un investitore che vende protezione attraverso la sottoscrizione di un CDS si chiama “spread” e varia durante la vita del CDS al variare delle probabilità di default (più è probabile l’evento creditizio più aumenta lo spread e viceversa). 84 Set Mar ‘11 Set Mar ‘12 Fonte: BLOOMBERG giarsi degli elevati spread attuali con la possibilità di godere dell’eventuale riduzione degli stessi. Di contro chi vuole trovare protezione dall’eventualità di un ulteriore allargamento degli spread può andare corto”. La gamma degli ETF su credito proposta da Deutsche Bank si rifà ai differenti indici iTraxx: l’iTraxx Crossover comprende 50 enti societari con rating non investment grade (inferiore a BBB-/Baa3/BBB-) e l’iTraxx Europe è composto da 125 enti societari europei con rating investment grade; poi l’indice iTraxx Europe Subordinated Financials 5-year composto dal debito subordinato (debito che in caso di liquidazione di una società non viene rimborsato in via prioritaria) e l’iTraxx Senior Financials 5-year composto dal debito privilegiato (debito che in caso di liquidazione di una società viene rimborsato in via prioritaria); sto dalle 30 entità investment grade con gli spread più ampi nell’ambito dell’iTraxx Europe. Per tutti questi indici la sostituzione degli elementi costitutivi avviene ogni sei mesi quando vengono emesse le nuova F serie di CDS. PER SAPERNE DI PIÙ www.etfnews.it Usa il tuo smartphone per linkarti velocemente al sito web sopra citato QR CODE ETF I PORTAFOGLI DI LUGLIO A CURA DI PRUDENTE ISIN DESCRIZIONE iShares MSCI World IE00B441G979 Monthly EUR Hedged db x-trackers II MTS LU0613540268 Ex-Bank of Italy BOT FR0010510800 Lyxor ETF Euro Cash FR0010823443 Amundi Etf Short Euromts Eurozone Gov. Broad 5-7 LU0426245436 #\ ' Swap 5 year-DB 29/04/2011 21/06/2012 NORISK euro 10.000 euro 9.886 -1,14% STRATEGIA Offre esposizione al mercato azionario globale coprendo il rischio euro/dollaro Investe in Bot del Tesoro Italiano con ottica total return Rendimento tasso monetario overnight Eurozone Consente di sfruttare ribassi dei prezzi dei titoli di stato Rende come l’Eonia + / - la differenza tra ' quella attesa Investe in obbligazioni governative di Paesi asiatici, in valuta locale ASSET CLASS QUOTA Azioni 5,56% 550,01 24,755 21,20 25,94 4,79% Bond 34,35% 3.395,70 31,01 110 30,87 -0,45% Cash 20,81% 2.057,11 106,22 19,24 106,9 0,64% Bond 14,09% 1.393,27 113,05 13,27 105,01 -7,11% Cash 8,28% 818,85 116,15 7,22 113,43 -2,34% 5,10% 503,77 0,757 659 0,7644 0,99% 2,90% 286,73 52,60 5,66 50,65 -3,71% 8,91% 100% 880,44 9.885,88 IE00B6QGFW01 iShares Barclays Capital EM Asia Local Bond (*) Govt Capped Bond SPDR Barclays Investe in obbligazioni Bond IE00B6YX5M31 Capital Euro High high yield emesse in € Yield Bond ETF Liquidità VALORE PREZZO PREZZO MERCATO ACQUISTO QUANTITÀ ULTIMO PERF. % ETF Nell’ultimo mese il portafoglio LowRisk registra un decremento dello 0,4%, principalmente a causa del peggioramento della parte rischiosa del portafoglio (equity e bond high yield). Mantiene le quotazioni l’ETF che investe in obbligazioni governative di Paesi emergenti asiatici, in valuta locale. L’ETF short sui governativi dell’Eurozona continua a soffrire l’elevata volatilità. (*)Prodotto negoziato sulla Borsa di Londra AGGRESSIVO 29/04/2011 21/06/2012 euro 100.000 euro 101.242 +1,24% ISIN DESCRIZIONE STRATEGIA ASSET CLASS QUOTA LU0252635023 DAXplus Covered Call-LX Consente di sfruttare rialzi moderati del DAX Azioni 8,8% 153,87 DE0002635307 Stoxx 600-IS Consente di sfruttare i rialzi del mercato europeo Azioni 10% 403 25,22 LU0533033238 MSCI World Health Care-LX Consente di sfruttare i rialzi del comparto farmaceutico mondiale Azioni 6,2% 55 113,15 22,3% FR0010892224 S&P 500-AM Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario Usa Azioni 17% 1.000 17,19 19% Consente di sfruttare ribassi dei prezzi dei titoli di stato Bond 9,2% 88,03 105,64 -7% IBOXX € Sovereigns LU0321463258 ShortEurozone TR-DB ULTIMO QUANTITÀ PREZZO VAR. % 58,13 -10,6% 0,5% IE00B4L5YC18 MSCI Emerging Markets acc-IS Consente di sfruttare rialzi dei titoli azionari dei Paesi emergenti Azioni 9,3% 447,33 21,055 -5,8% LU0292096186 Stoxx Global Select Dividend 100-DB Consente di investire sulle società globali generose nella distribuzione di dividendi Azioni 10% 472,27 21,445 8,3% IE00B564MX78 MSCI India-CS Azioni 5,3% 90 59,98 -6,1% LU0321465469 Fed Funds Effectiv Rate-DB Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario dell’India Consente di avvantaggiarsi dai movimenti del dollaro Usa Valute 8% 60 135,7 2,7% LU0322250985 CAC 40-DB Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario della Francia Azioni 6,4% 201 32,345 -10,4% FR0010823385 Amundi ETF Short Govt Bond Euromts Broad Investment Grade 10-15 Bond 3,8% 37 101,37 -1,8% DE000A0D8Q49 iShares DJ US Select Dividend Consente di sfruttare ribassi dei prezzi dei titoli di stato con durata 10-15 anni Consente di investire sulle società USA generose nella distribuzione di dividendi Azioni 6% 190 32,015 Il portafoglio dall’ultima rilevazione (15/05/2012) ha registrato un rialzo dell’1,6%, facendo peggio dell’indice Eurostoxx (+2,7%) e dell’MSCI World (+4,2%), pagando dazio alla presenza di alcuni strumenti ribassisti di copertura presenti nel portafoglio. Consigliamo di ridurre l’esposizione sull’ETF S&P 500-AM (-2,6%) e di incrementare di uguale misura Stoxx 600-IS (+2,6%). 2,4% 100% 85 F ACADEMY CORSO DI ANALISI TECNICA Cominciamo a guardare le conf igurazioni graf iche Triangoli, bandiere, martelli e quant'altro: figure e pattern si ripetono nel tempo e danno utili indicazioni sulla possibile evoluzione futura del prezzo. Si parte ancora da candele e barre... A CURA DELL' A UFFICIO STUDI BROWNEDITORE priamo un nuovo capitolo nel corso di Analisi tecnica di Brown Editore. Nelle precedenti puntate sono stati descritti e analizzati nel loro uso gli strumenti fon } " ""'È seguito quindi un breve intermezzo dedicato alle medie mobili. Ora è arrivato il momento di introdurre qualcosa di più " ' Ancora una volta la base di osservazione è costituita da rappresentazioni dei prezzi mediante candele giapponesi (candlestick) o mediante barre. 86 L’INTERPRETAZIONE DEI SEGNI predire con un certo grado di attendibilità la futura evoluzione di prezzo del sottostante preso in esame e implementare di conseguenza le strategie. Non esiste naturalmente una certezza matematica che le cose andranno come previsto. Si è ormai compreso che l’analisi tecnica non è una scienza e tantomeno è esatta. Tuttavia i pat comportamento ripetitivo degli strumenti negoziati in Borsa. Questa rego > caratteristiche soggettive di ogni mer } - stanti tendono a rispettare con estremo rigore le indicazioni individuate tra " tri generano invece molti falsi segnali. Inoltre non bisogna dimenticare che "si una specie di oroscopo sulle attiviY"=to irrompere la realtà rappresentata da cambiamenti a livello di fondamentali e comunicazione di notizie positive o negative. In questo caso il venir meno degli elementi tecnici basati sui pattern di prezzo non va tuttavia a incidere sulla validità dei livelli di supporto e resistenza che hanno caratterizzato la serie storica dei prezzi in precedenza. F ACADEMY CONTA ANCHE UNA SINGOLA CANDELA FIGURE DI INVERSIONE E DI CONTINUAZIONE I numerosi pattern che possono essere gono in genere suddivisi in tre macro }"sal e continuation. La prima categoria > individuano la possibilità di un’inversione rialzista di un precedente trend ribassista. La seconda categoria di pat- tern è l’opposto della prima. In questa classe sono inseriti tutti i modelli che permettono l’individuazione dell’esaurimento di un trend rialzista a favore di una fase ribassista. L’ultimo raggruppamento è quello dei modelli di continuazione. Come suggerisce " completato un simile modello lo stru a muoversi nella stessa direzione sen- Si può parlare di pattern anche quando si è davanti a una singola candela dall’aspetto non comune. Esistono infatti delle candele speciali determinate situazioni come per esempio dopo una prolungata fase di trend, danno indicazioni importanti sulla possibile evoluzione futura dei prezzi. Di queste candele si parlerà una volta esaurito il tema Hanno nomi evocativi come Hammer (martello) o Hanging man (impiccato), Doji Line, Shooting star e così via. E da più candele possono indicare la possibilità di un inversione del trend. Per esempio l’Hammer o Hanging man, caratterizzata da un corpo corto, un’ombra inferiore (lower shadow) molto lunga e un’ombra superiore (upper shadow) molto corta o inesistente, se appare in una fase di trend fornisce un segnale di indebolimento del trend stesso, sia esso rialzista o ribassista. FIAT: DOPPIO MINIMO za invertire la rotta. Pertanto in questo caso un trend rialzista rimarrà tale e lo stesso dicasi per un trend ribassista interrotto temporaneamente da una ' 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 15 feb ‘12 15 mar 16 apr 15 mag 15 giu La recente figura di doppio minimo disegnata dal titolo Fiat. Dopo un trend discendente il doppio minimo indica la possibilità di un'inversione al rialzo o almeno di un deciso rimbalzo delle quotazioni Fonte: ELABORAZIONE F CONFIGURAZIONI GRAFICHE: QUALI VANTAGGI? X utilizzate dai trader sono vecchie di decenni. Il che non ne ha diminuito l’imYcremento delle probabilità di successo dell’operatività sui mercati. In altri ter"Y camente ha storicamente reagito alle indicazioni di acquisto o vendita ge " 87 F ACADEMY bilità di successo. Peraltro si tratta di un modello di operatività rafforzato da considerazioni psicologiche. Nel momento in cui si individua e osserva l’evoluzione di = certi che molti altri operatori e trader " consapevoli delle implicazioni che la costruzione e il completamento di in passato. Emerge ancora una volta l’importanza della psicologia umana che nonostante il passare del tempo tende a non mutare e a reagire nello stesso modo al ripresentarsi di determinate condizioni. > a favore dell’utilizzo di pattern di prezzo nel trading: l’aumento della velocità di apertura e chiusura di una posizione. Partendo dal presupposto che l’ingresso viene effettuato una volta che " di inversione piuttosto che di continua" periodi di indecisione o di mancanza di direzionalità. Si entra in posizione solo >' Essendo in molti ad operare in tal "Y PIRELLI: TESTA E SPALLE RIBASSISTA 5,00 4,80 4,60 4,40 4,20 4,00 3,80 30 set ‘09 30 ott 30 nov 30 dic 29 gen ‘10 26 feb 31 mar Il testa-spalle è una figura complessa e può anche apparire rovesciato. In tal caso ha significato di inversione rialzista Fonte: ELABORAZIONE F Y investitori di tenere impegnato il proprio capitale per meno tempo ottenen ' %" nuisce il lasso temporale nel quale una "cono anche i rischi di vedere la propria operatività rovinata dall’uscita di notizie in grado di muovere i prezzi nella direzione opposta. F SAIPEM: TRIANGOLO DI CONTINUAZIONE DIZIONARIO DI F BEARISH REVERSAL più candele che indica la possibile inversione di un trend da rialzista a ribassista comunque il passaggio da un trend rialzista a una fase di lateralizzazione. BULLISH REVERSAL più candele che indica la possibile inversione di un trend da ribassista a rialzista o comunque il passaggio da un trend ribassista a una fase di lateralizzazione. FIGURE DI CONTINUAZIONE 16,00 $ una fase di pausa all’interno di un trend direzionale. Indica la possibilità, di una ripresa del trend nella stessa direzione, rialzista o ribassista, precedente l’interruzione 15,00 14,00 13,00 12,00 11,00 PATTERN GRAFICO 10,00 9,00 28 Nov ‘08 30 dic 30 gen ‘09 27 feb 31 mar Due trendline che convergono a formare un triangolo e la sua rottura verso l'alto. Il trend rialzista riprende a correre Fonte: ELABORAZIONE F 88 Una serie di candele o barre che sul gra un modello di movimento dei prezzi che tende a ripetersi nel tempo. Il completa possibile movimento futuro dei prezzi. Da oggi anche su iPad Abbonarsi a F è ancora più conveniente. La versione iPad è in omaggio a tutti gli abbonati www.effemagazine.it CERTIFICATI IL CERTIFICATO DEL MESE FtseMib -35% in 4 mesi? Se non ci credete il Bonus c'è Uno strumento di BNP Paribas offre un rendimento potenziale minimo del 9% in 120 giorni a condizione che l'indice della Borsa italiana non scenda sotto quota 8.405 entro fine ottobre DI PIERPAOLO SCANDURRA a smania di abbassare le stime sul discesa dell’indice italiano ha indotto nell’ultimo periodo diversi analisti tecnici a prevedere un bottom inferiore ai minimi di marzo 2009 e con molta probabilità prossimo alla soglia degli 11.000 punti. Quando questo potrà accadere, è materia per “ciclisti”, ossia per coloro che oltre a decifrare i movimenti del mercato tentano anche di prevederne i tempi. Se tra questi ce ne fosse qualcu '" sarebbe di certo tra i sostenitori di uno dei Bonus Cap più difensivi dell’intero segmento Sedex. Al contrario, chi ritenesse improbabile la perdita di altri 4.500 punti in 120 giorni (pari al 35% dell’attuale valore di ' " _@` `ribas una valida alternativa all’investimento diretto sull’indice tramite i più lineari Benchmark, ETF o fondi comuni di investimento. Il motivo è presto spiegato. Il Bonus Cap, quotato sul Sedex di Borsa Ita%@"= una soglia invalidante posta a 8.405 punti indice, corrispondenti al 55% dello strike, rilevato il 27 febbraio '' durata residua, ovvero il mancato raggiungimento di 8.405 punti tanto in intraday quanto in chiusura di cia "Y per lo stesso giorno un rimborso minimo di 120 euro. Qualora l’indice chiudesse al di sopra del livello Bonus, posto a 18.338,4 punti, il rimborso replicherebbe inoltre linearmente il rialzo complessivo del sotto¡" ' Y ¡" un rimborso calcolato come il prodotto tra il valore "" 90 Carta d’identità CERTIFICATO Bonus Cap EMITTENTE BNP Paribas SOTTOSTANTE FTSE Mib PREZZO DI EMISSIONE 100 euro STRIKE 15.282 punti BARRIERA 55% - 8.405 punti BONUS 120% CAP 150% SCADENZA 26/10/2012 MERCATO Sedex ISIN NL0006299646 pari a 12.900 punti, ad avvenuta violazione darebbe luogo ad un rimborso di 84,41 euro). In virtù della profondità della barriera il Bonus Cap > ' @ ""`X "' mano che si avvicinerà la scadenza, lo stesso sarà in grado di consolidare i valori raggiunti, anche in caso di sostanziale stabilità dell’indice, mentre solamente un’accelerazione ribassista del mercato darebbe un impulso negativo alla quotazione per effetto delle accresciute probabilità di violazione della barriera. In termini operativi, a fronte di un buffer del 35% sulla barriera, il Bonus Cap al prezzo di 110 euro prospetta un rendimento potenziale minimo del 9% in quattro '=} violazione della barriera, ovvero una perdita del FtseMib pari al 35%, provocherebbe infatti un deprezza'F CERTIFICATI IL TEMA CALDO Rischio Eurostoxx, come coprirsi Un Benchmark di Barclays sulla volatilità del listino europeo `togallo al cosiddetto Spainout, come è stato ribattezzato il piano straordinario da 100 miliardi lanciato in soccorso delle banche spagnole, passando per i due distinti interventi in favore di Irlanda e Grecia, l’UE attraverso il fondo EFSF ha già stanziato una cifra vicina ai 450 miliar'@" continuano a mostrarsi scettici nei confronti delle misure adottate dall’Eurogruppo e, dopo aver accantonato temporaneamente i timori riguardanti la Spagna, hanno iniziato a dedicare scrupolose attenzioni al nostro mercato, sempre più fragile e pericolante. Meglio si sta comportando, in questo particolare frangente, il paniere delle blue chip dell’area Euro, tra gli indici più performanti a livello europeo nel mese di giugno. Ma anche per l’Eurostoxx 50 i minimi di marzo 2009 sono in agguato e così per tentare di affrontare l’estate con qualche preoccupazione in " sul Sedex, una delle proposte evergre- D en che tante castagne dal fuoco ha già tolto nel corso dell’ultimo anno. Si tratta del Benchmark di Barclays sull’indice Eurostoxx 50 Volatility Short Term Futures Index, quotato sul Sedex con $_< ©³'%te la performance del VSTOXX ShortTerm Futures TR, il future sull’indice di volatilità del mercato europeo, le cui variazioni risultano speculari all’anda'zioni sui listini si accompagnano infatti a un aumento del rischio di un ulteriore ribasso e quindi a un incremento del valore della volatilità implicita nelle opzioni scambiate sui mercati regolamentati. Sono pertanto sempre più numerosi gli investitori che all’interno delle proprie strategie di copertura del portafoglio inseriscono uno strumento in grado di replicare la variazione della Y' listini europei, accompagnata dai timori di un crollo dell’Eurozona, ha pro "" complessivo dell’indice di riferimento pari al 21,73%. [P.P.S] F DIZIONARIO DI F SEMPRE PIÙ EMISSIONI SU TITOLI DEL LUSSO Salvatore Ferragamo e Brunello Cucinelli, sono solo tra gli ultimi grandi nomi della moda Made in Italy sbarcati in Borsa che continuano a resistere alla crisi del mercato. Ferragamo vanta un ¤"<¤% '@sioni che prevedono un sottostante “di lusso” sono in aumento. Tra le ultime un Athena Trio ~_@``X_'`" %@> paniere equiponderato di titoli “luxury” compo_"{£' X"Y ¡plessivamente inferiore al 40% rispetto ai valori di partenza, per ottenere un rimborso di 105,80 euro. Se tuttavia la performance del sottostanY""noscerà integralmente l’intero rialzo del basket. Invece, in caso di ribasso superiore al 40% del valore iniziale, il rimborso replicherà la perdita subita dal sottostante. Tuttavia, prima di giungere alla scadenza del 2015, sfruttando due opzioni _"Y'@ 2013 e 2014 sarà quindi possibile ottenere il rimborso del capitale maggiorato di un coupon pari """" al secondo, a patto che il prezzo di chiusura di al_"£ superiore a quello iniziale. Un basket composto "{£>_ prospetta il pagamento di cedole semestrali del 4,1%, a patto che nessuno dei tre titoli abbia per'> %´!' PER SAPERNE DI PIÙ WORST OF BEST OF ] 4" USA IL TUO SMARTPHONE PER LINKARTI VELOCEMENTE AI SITI WEB CITATI CODE QR = W " 91 CERTIFICATI GUIDA/13 Investire con l'effetto-leva I Leverage Certificate amplificano le performance positive del sottostante, ma anche quelle negative. Ottimi strumenti di trading, si adattano bene anche alla protezione del portafoglio L' DI ultimo appuntamento con la descrizione del mondo dei Certificate proposta da F è dedicata ai prodotti a leva. I Leverage Certificate sono molto diversi dagli Investment finora analizzaALESSANDRO PIU ti e vengono infatti inseriti, sia da Borsa Italiana che da Acepi (l'associazione degli emittenti) in una categoria autonoma. Grazie all’effetto leva i Leverage Certificate permettono all’investitore di amplificare le performance del sottostante. Tuttavia anche le perdite vengono amplificate ed è questo l’avvertimento più importante che si possa dare a chi voglia utilizzarli. Sempre per la presenza della leva sono molto reattivi ai movimenti del sottostante, un fattore che li ha resi molto popolari tra i trader. Tuttavia vengono anche utilizzati per strategie di copertura o diversificazione del portafoglio visto che richiedono un impegno limitato di risorse. I MINI FUTURES LONG Il funzionamento dei Leverage Certificate non è facile da comprendere. La maniera migliore di procedere è quella di osservare un esempio quanto più possibile aderente a una situazione reale. Prendiamo un Mini Future Long (detto anche Mini Long) con sottostante l’indice delle blue chip italiane, il Ftse Mib. La scadenza di questi prodotti è solitamente molto lontana nel tempo e - ma ha poca importanza non vengono quasi mai portati alla scadenza finale. Nel caso considerato è fissata nel 2021 ma possiamo ignorarla. In ogni caso la modalità per il calcolo del valore MINI LONG MINI LONG 300% Valore di riferimento del sottostante 12.814 punti Strike 10.868 punti Stop loss 11.272 punti Multiplo Prezzo di acquisto Mini Long a scadenza non differisce da quanto stiamo per vedere. Il valore di riferimento del sottostante è decisamente più importante: 12.814 punti la rilevazione effettuata. Così come importanti sono lo strike e lo stop loss, rispettivamente collocati a 10.868 e 11.272 punti nell’esempio. Nei Mini Long lo strike è sempre inferiore al valore di riferimento del sottostante. Lo stop loss si colloca invece tra i due valori. La sua funzione è estinguere il Certificate in maniera da bloccare le perdite dell’investitore che, con i Leverage, non possono mai essere superiori al capitale investito. Rimane un ultimo elemento di fondamentale importanza, il multiplo. Chiamato anche parità, indica la quantità di sottostante controllata dal Certificate. Nel Mini Long su Ftse Ftse Mib Mini Long su Ftse Mib 250% 200% 0,0001 150% 0,1946 euro 100% 92 VALORE INDICE VALORE MINI SHORT Il Ftse Mib guadagna il 5% 13.454,7 punti (+5%) 0,25867 euro (+32,92%) 50% 12.173,3 punti (-5%) 0,13053 euro (-32,92%) 0% Il Ftse Mib perde il 5% 90% 100% 110% 120% Fonte: ELABORAZIONE F CERTIFICATI MINI SHORT MINI SHORT . Valore di riferimento del sottostante 300% Ftse Mib Mini Short su Ftse Mib 12.966,7 punti 250% Strike 15.746 punti Stop loss 15.680 punti Multiplo 0,0001 Prezzo di acquisto Mini Long 0,279 200% 150% 100% VALORE INDICE VALORE MINI SHORT Il Ftse Mib guadagna il 5% 13.615 punti (+5%) 0,2131 euro (-23,62%) Il Ftse Mib perde il 5% 12.318 punti (-5%) 0,3428 euro (+22,86%) Mib analizzato il multiplo è pari a 0,0001. Abbiamo ora tutto quanto ci serve per calcolare il prezzo del Mini Long. Si ottiene sottraendo dal valore del sottostante il current strike e moltiplicando il risultato per il multiplo. Nel nostro caso: (12.814-10.868) x 0,0001 = 0,1946 euro. Questo è il prezzo teorico del Mini Long e anche quello che troviamo esposto sul sito dell’emittente. LA LEVA IN AZIONE Le variazioni di prezzo del Mini Long sono state calcolate con la formula appena vista. La leva del prodotto è del 6,58% circa (32,92% / 5%). In generale più il Current strike è vicino al valore di riferimento del sottostante, maggiore è l’effetto leva dei Mini Future. EPPUR SI MUOVE L’esempio appena visto non tiene conto, per necessità di esemplificazione, dei costi di provvista (funding). Ossia degli interessi richiesti dall’emittente del Mini Long per finanziare l’acquisto dei titoli in leva. Questi interessi, insieme con la quota parte del valore dei dividendi eventualmente distribuiti dal sottostante, vengono sommati allo strike (current strike) precedente. Dunque con il 50% 0% 60% 70% Scheda Aspettative: rialziste per i Mini Long, ribassiste per i Mini Short. Strategia: " sottostante. Protezione del valore nominale: nessuna. trascorrere del tempo quanto più a lungo il Mini Long viene tenuto in portafoglio tanto più aumentano i costi di funding. I MINI FUTURE SHORT Con i Mini Short la posizione che si prende è al ribasso. Ci si attende che il sottostante perda valore. Lo strike è in questo caso superiore al valore di riferimento del sottostante e lo stop loss, di nuovo, si 80% 90% 100% 110% Fonte: ELABORAZIONE F colloca tra i due valori. La formula per calcolare in ogni momento il prezzo del Mini Short cambia rispetto a quella vista nei Mini Long. Stavolta è il valore di riferimento del sottostante a essere sottratto dal Current strike. Il tutto poi deve essere moltiplicato per il multiplo. Con riferimento ai costi di funding e ai dividendi eventualmente pagati dal sottostante, come nei Mini Long vanno a incrementare il Current strike. In questo caso tuttavia, considerando la modifica appena vista nella formula per il calcolo del prezzo del Leverage, il loro effetto è favorevole all’investitore. F (13 - Le prime dodici puntate sono state pubblicate su F di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre 2011 e gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno 2012 e sono disponibili su www.effemagazine.it) In principio erano turbo e short \ W £ & * \ $ Y = $ $ ; * K \ *\ W £&*$ * 93 PERFORMANCE | RENDIMENTI ALTERNATIVI FOREX Euro sempre più debole? Meglio tornare alla lira... turca Le ragioni (e la strategia) per puntare sull'indebolimento della moneta unica europea nei confronti della divisa della Turchia, che continua a crescere seguendo un percorso virtuoso DI RICCARDO DESIGNORI Angela Merkel e il premier turco Erdogan. Per l'area euro le aspettative 2012 sono ancora di recessione, mentre la Turchia cresce e ha una situazione di finanza pubblica invidiabile IL CAMBIO EURO / LIRA TURCA DATI AGGIORNATI AL 20/06/2012 2,65 2,55 2,45 2,35 I dea di investimento: lira turca contro euro. Le ragioni a sostegno di un prossimo indebolimento della moneta unica europea nei confronti della divisa di Ankara sono più di una. Cominciamo dal quadro macroeconomico europeo. La vittoria alle elezioni in Grecia dei partiti favorevoli al mantenimento di Atene all’interno dell’Eurozona ha per ora salvato le sorti dell’euro, togliendo la spada di Damocle che rischiava di colpire indistintamente sia i Paesi virtuosi, in primis la stessa Germania, sia quelli maggiormente colpiti negli ultimi mesi dalla crescente pressione della speculazione, come Spagna e Italia. Questo elemento, abbinato alla recente vittoria in Francia del nuovo presidente della Repubblica Francois Hollande, potrebbe dunque rappresentare 94 2,25 il punto di svol2,15 ta nella gestione 2,05 della crisi del de1,95 bito sovrano eu1,85 ropeo iniziata nel Dic’08 Giu’09 maggio del 2010. Il Vecchio Continente potrebbe così riportare al centro del dibattito politico la crescita economica, con inevitabili risvolti positivi sul Pil dell’intera euro-area. Questo scenario tuttavia sembra destinato a palesarsi solo tra alcuni mesi, quando le differenze e le esigenze politiche ` te appianate. Nel futuro più prossimo dovrebbero dunque continuare a pesare gli effetti negativi delle politiche di austerità adottate dai diversi Governi da metà 2011 in avanti. Questo fattore, congiunto al calo generalizzato di Dic Giu’10 Dic Giu’11 Dic Giu’12 Fonte: BLOOMBERG aziende, spiega le attese recessive per l’Eurozona nel 2012. FENOMENO TURCHIA Non è sfuggita a questa tendenza nemmeno la Turchia, con Ankara che anche a causa del rallentamento dell’export dovrebbe vedere il Pil 2012 crescere “solamente” del 2,6% dopo lo strabiliante +8,5% messo a segno nel 2011. Tale performance ha fatto salire il Paese più occidentale del continente ca mondiale per crescita annua del Pil, dietro alla sola locomotiva cinese. Gli RENDIMENTI ALTERNATIVI EUROPA E TURCHIA: LE STIME PER IL TRIENNIO DATI AGGIORNATI AL 21/06/2012 2012 EUROPA 2013 2014 2012 TURCHIA 2013 2014 PIL -0,40% 0,80% 1,20% 2,60% 4,60% ND Disoccupazione *x; Tassi Banca centrale 11,10% 2,40% 1,00% 11,30% 1,80% 0,75% 10,80% 2,04% ND 10,70% 7,30% 5,75% 10,50% 6,40% 6,00% ND ND ND Fonte: BLOOMBERG razione e potenziamento dell'industria intraprese nell’ultimo decennio sembrano dunque destinate a proseguire anche in futuro. Anche perché diversamente dai Paesi del Vecchio Continente, Ankara può contare su un livello di debito statale in rapporto percentuale rispetto al Pil particolarmente interessante. Nel 2001 il rapporto superava la fatidica soglia del 100%, con un valore che si attestava al 105,2%. La crescita dell’ultimo decennio lo ha progressivamente fatto scendere sino all'attuale 42,40%, ossia il valore più basso in Europa dopo quello di Repubblica Ceca, Russia e Svezia. Per fare un parallelo basti pensare che l’Italia supera attualmente il 120% e che in media i Paesi euro hanno un debito pari all’87,20% del Pil. ALZATO IL RATING Il mix di crescita costante, prolungata e soprattutto sostenibile unita a un si ta in continuo miglioramento ha così spinto gli analisti di Moody’s ad alzare il rating del debito sovrano di Ankara da Ba1 a Ba2. Grazie all’outlook positivo, un ulteriore miglioramento della le partite correnti potrebbe consentire alla Turchia di vedere il proprio merito creditizio arrivare a posizionarsi all’interno della categoria investment grade. L’obiettivo appare concreto visto che ormai dista un solo gradino nella scala del rating e oltre all’aspetto economico il Paese può contare su una solida guida politica, con le prossime elezioni generali che si terranno a metà 2015. In Europa invece saranno diversi gli Stati chiamati alle urne nei prossimi mesi e questo rischia di diventare un fattore penalizzante in caso di cambiamen- ti marcati all’interno degli attuali e già delicati equilibri politici. Da un punto di vista prettamente borsistico, queste valutazioni di carattere fondamentale sembrano aver guidato anche l’evoluzione del cross che lega l’euro alla lira turca negli ultimi mesi. L'ANALISI TECNICA Dopo aver toccato un massimo storico a 2,6003 il 9 agosto 2011, la moneta unica europea ha interrotto il movi- La crescita dell'ultimo decennio ha fatto scendere il rapporto debito/Pil della Turchia sino all'attuale 42,40%! mento ascendente iniziato dai minimi dell’1 dicembre 2010 a 1,9487. La successiva inversione del trend è stata anticipata dapprima da una fase di distribuzione che ha visto la costruzione e di vendita dell’analisi tecnica quale il doppio massimo disegnato nel periodo compreso tra il 4 agosto 2011 e il 5 gennaio 2011 e successivamente dalla rottura della trendline ascendente di lungo periodo tracciato con i minimi dell’1 dicembre 2010 e del 13 giugno ' di sentiment è giunta con la violazione dei supporti statici posti in area 2,4180/2,4190 e dall’incrocio dall’alto verso il basso delle medie mobili, sia di breve che di medio e lungo termine. Da allora a guidare le quotazioni del cam- | PERFORMANCE bio sono le resistenze dinamiche fornite dalla trendline ribassista tracciata con i top del 28 novembre e del 30 dicembre 2011. La debolezza del quadro tecnico dell’euro nei confronti della lira turca è stata evidenziata anche nel corso dello scorso mese di giugno, periodo nel quale il cross si è riportato sotto gli strategici supporti statici posti in area 2,30, livello che prima della progressione rialzista iniziata il 21 giugno 2011 aveva ostacolato in precedenza le velleità ascendenti dell’euro come dimostrano i due massimi di periodo toccati nel novembre 2009 e nell’aprile 2011. A questo punto il cambio sembra destinato a proseguire la sua discesa, con il movimento che sembra voglia portare a termine il pull back profondo delle vecchie resistenze dinamiche, ora diventati supporti, espresse dalla trendline discendente tracciata con i top del marzo e novembre 2009. Violata al rialzo a inizio maggio 2011, attualmente la linea di tendenza menzionata transita in area 2,18. Vi è inoltre un altro elemento che porta ad avere una visione ribassista sull’euro e rialzista sulla lira turca: l’analisi del cambio dall’inizio della crisi dei mutui subprime americani evidenzia come la moneta unica europea abbia visto il proprio valore salire nelle fasi in cui i listini azionari globali vedevano le proprie quotazioni deprezzarsi mentre nelle fasi di rialzo delle Borse ad avvantaggiarsi è sempre stata la lira turca. Se dunque nei prossimi mesi gli investitori dovessero riposizionarsi sulla componente azionaria, ecco che anche questo elemento andrebbe a pesare sull’intero quadro prospettico del cambio. LA STRATEGIA Partendo da questi presupposti, chi volesse intraprendere una strategia short sul cross oggetto dell’analisi potrebbe valutare la vendita dell’euro in caso di un ritorno delle quotazioni in area 2,2790. Con stop che scatterebbe a 2,35, ossia una ventina di pips sopra i massimi dello scorso 21 maggio, il primo target di una simile strategia sarebbe a 2,2460 mentre il secondo obiettivo si avrebbe a 2,1730. F 95 FINANZA OPERATIVA Con il trading difendo i risparmi L’importanza del controllo del rischio nel portafoglio personale. Investire correttamente i propri capitali #ficoltà della congiuntura è un’impresa ardua. Ma non impossibile A CURA DI MARCO BERTON Questo mese parliamo di.... Costruzione di un portafoglio difensivo anche mediante l’utilizzo di strumenti derivati CARTA D’IDENTITA’ Nickname: CharlesIngalls B uongiorno Charles. Sei una vecchia conoscenza del Forum di Finanzaonline.com. Di cosa ti occupi nella vita reale? Ciao a tutti. Sono iscritto sul Forum da oltre dieci anni. Ho scoperto questo palcoscenico nel lontano 2001, un’epoca d’oro in cui tutto saliva e scendeva vorticosamente offrendo a tutti, trader bravi e meno bravi, grandissime opportunità di guada no 15 anni, ossia da prima della diffusione del trading online telematico quando per acquistare un titolo ci si doveva recare in banca o impartire gli ordini telefonica ;' to: qualcosa di lontanissimo dall’immagi Da quanto ho letto, ti occupi indistintamente di mercati obbligazionari, azionari e derivati. Sbaglio? * diversa dal trading non può seguire con K l’unica alternativa per speculare è quella 96 Sottonick: PREMIER di FOL *Data di registrazione: Totali messaggi: ottobre 2001 48.916 cumulo di semplici BTP deCaratteristiche: Occupato nei Lavori Pubblici, architetto, specializzato nel restauro monumentale. Appassionato di trading opera con corso del 2011, anno nefasto profitto da circa 15 anni. per i titoli di Stato italiani. A care la strategia cercando di recuperare le perdite accumulate sui ta, avrebbero quantomeno arginato le Btp prossime al 15%. Feci un ragiona- perdite. Per contro, un pronto recupemento molto semplice: “Se i Btp scen- ro dei Btp sarebbe stato accompagnato dono in quota capitale mantenendo una da una marcata risalita dei Cct acquistaregolarità nello stacco delle cedole, si- ti ben sotto la parità. Il risultato di questa - $ - {HZ{ dimenti netti in crescita”. = {HZZ - gno complessivo. - Il tutto si inserisce in un’ottica di gestione * 4- \ese e ai quali era associata una cedola le, proprio per un continuo controllo del semestrale ben precisa. Vista la congiun- $ tura economica, dopo quattro calcoli in- su più strumenti, alcuni dei quali dai ren dimenti molto bassi o quasi nulli. quantità di Cct avrei controbilanciato l’e- A meno di fallimenti globali – evento / & K - l’obiettivo principale sia quello di pre - & menti: se i Btp decennali avessero pro- uno step successivo e attraverso op * portune strategie si può mirare a ge - ti, e ai quali è legata una cedola eleva- ' Il meglio del Forum Puoi illustrare sinteticamente la strategia che stai seguendo in questo periodo estremamente incerto? = l’attività di trading sia costituito da risparmi da proteggere già al netto delle spese sostenute per vivere. Su questo punto ci sarebbe davvero molto da disquisire, e parlo del trading non professionistico visto da alcuni come un lavoro, da altri semplice è possibile speculare con i propri risparmi. # ZHHHHH & * tenta del rendimento relativamente certo & ' + mento. Un’interessante strategia potrebbe parte della disponibilità, l’85% del capita ¦@J esempio un Btp decennale o un conto di deposito). Il restante 15% può essere investito su strumenti derivati come un contratto mini-future su FtseMib. Solitamen ^ - $ K to può ancora scendere il FtseMib? 5.000 §K scesa dell’indice dagli attuali 13 mila punti a 8 mila, con una perdita teorica pari a Impostare un portafoglio bilanciato “fai da te” dal rischio contenuto è più semplice di quanto si possa pensare @Z ¨Z ] re sarebbe in gran parte ricompensata dal guadagno messo a segno dalla parte di capitale investita in titoli di Stato. Vicever rio potrebbe garantirmi interessanti ritorni. K - gioso impostare un portafoglio basato sul K +re considerato un elementare fondo bi w Y © bale contenuto e determinabile a priori. Ultimamente hai dimostrato sul Forum di leggere bene il mercato azionario. Ci puoi spiegare il tuo segreto? La mia strategia si basa sullo studio del K dove poter costruire le strategie operative. *+ sparmi e sulle vie migliori per difenderli. F 10-06-2012 Citazione: Originalmente inviato da CharlesIngalls CharlesIngalls member Data registrazione: Ott 2001 Messaggi: 48.916 Popolarità: 42949683 Per capire dove andremo... a sostegno del MIO GRAFICO PREVISIONALE sul FTSEMIB di cui al thread apposito... ... ho effettuato l’analisi dell’indice IBEX35... sul VENTENNALE... direi che di spazio a scendere ne ha obiettivamente ancora...!!! Sarà un processo lungo alcuni anni... almeno 4... in linea con il target temporale del mio PREVISIONALE...!!! Ecco qui a voi il mio studio...!!! Per me sul breve medio lo vedremo a 5.000 punti circa... sul medio lungo verso i 4.000...!!! ^¤¤ ¤¤¥ ww w 97 Abbonati! Il magazine di idee per il denaro e gli investimenti --- DIRETTORE RESPONSABILE --Lionello Cadorin [email protected] --- CONTRIBUTI DI --Marco Barlassina, Marco Berton, Riccardo Designori, Titta Ferraro, Coleman Kendall, Carlo Mazzola, Valeria Panigada, Alessandro Piu, Lorenzo Raffo, Pierpaolo Scandurra, Stefano Testori, Massimiliano Volpe. {}$£"X{" Mara Romanò, Stefano Zambotti, Lissette Zavala. --- PROGETTO GRAFICO --Domenico Romanelli [email protected] --- EDITORE --Brown Editore SpA Amministratore Delegato Salvatore Pugliese --- SEDE LEGALE --Viale Mazzini 31/L – 36100 Vicenza --- SEDE OPERATIVA E REDAZIONE --RO 4 | 2 NUME | ANNO MENSILE - aprile EFFE 2012 2012 APRILE Via Federico Confalonieri 29 - 20124 Milano Tel. 02.677358.1 --- REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO --- 5,00 €€ 4,00 BOND tecniche Tutte le imparare facili da trading per fare igazioni con le obbl 42 48 LUX uro Crisi dell’e r franco e supeferm ano non di Swatch la corsa la sul te for e r i est Inv 26 4, 74 80 i li faci fe ui ol 9 of r la liq ier tit pe il doss e em .it ne azi ag 38 NO PIA banca?ronto IMO e conf PR Cambiarrte a dità i st te gli r met oro pe ldi in so To ez ad zion il pr me guoscilla co n le co IN ASP NE LIA ITA STE PO ESTAL O PO NT ME NA BO AB % 70 I /M - LO 62 VESTPAIRUREA IN DOPO LA Offerta imperdibile!* IE PRIME MATER Capire beneo o orsa am B X LU Ferrag p della ire nale to ad ia nei nza tr artig se nima l’a tt ti ETF Ecco turumen re NCE i MA vers olio, FOR muo l petr re PER rna a zo de agna i e.it magazin www.effe 0€ 5,000 € ff w.e ww aio nn e -g FE EF NSILE ME NO | AN 20 12 RO ME 2 NU 1| AIO GENN 2012 ne, Smartpho a arriva per Noki finalmente Windows? l’effetto 162 del 25/03/2011 Mario Montidel Consiglio nte Preside TECH del grantire il mercato per inves r come i trade 70 nare a guadag tornare enti per & strum Strategie POSTE E SPA ITALIAN IONE IN SPEDIZ LE - 70% O POSTA ABBONAMENT - LO/MI NE IZIO ED SP 12 numeri a soli 34,90 € anziché 60,00 € l sconto de 42% 24 numeri a soli 59,90 € anziché 120,00 € l sconto de 50% * Offerta valida solo sul territorio italiano * Valida fino al 20 luglio 2011 In omaggio agli abbonati onati la versione iPad Per abbonarsi o regalare l’abbonamento collegati a www.effemagazine.it 98 --- CODICE ISSN --2239-0863 --- CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ --Bit Market Services Piazza degli Affari 6 - 20123 Milano Tel. 02.72426265 --- UFFICIO TRAFFICO --Domenico Romanelli | [email protected] Tel. 02.677358.42 --- SERVIZIO ABBONAMENTI --www.effemagazine.it [email protected] Tel. 02.677358.38 --- STAMPA --CALEIDOGRAF Srl Viale Milano 45 - 23899 Robbiate (LC) --- DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA --MEPE – Messaggerie Periodici SpA Via Ettore Bugatti 15 - 20142 Milano Mi --- INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART.13 D.LGS. 196/2003 --I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente da BORSE.IT srl Via Federico Confalonieri 29 20124 Milano, titolare e responsabile del trattamento per l’invio della rivista richiesta in abbonamento e per le operazioni connesse. 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