le interviste - Professione Calcio

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le interviste - Professione Calcio
ANNO 3 - n° 15 - 03 AGOSTO 2015 - € 1,OO
LE PROVE
PEUGEOT 2008
LE INTERVISTE:
PAOLO LANZONI (MERCEDES)
IN ESCLUSIVA (PAG 8-9-10)
12-13
LOTUS
EVORA 400
MERCOLEDI alle 21:20
E VENERDI alle 21:05 SU 177 DTT
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canale 177
EDITORIALE
L’agosto
che verrà
di FILIPPO GHERARDI
[email protected]
Sarà un lungo mese d’agosto, un po’ per
tutti. La nostra redazione, almeno fino al 24,
rallenterà il ritmo forsennato mantenuto in
tutta quest’ultima stagione, alzando il piede
dall’acceleratore ma senza staccarlo del tutto.
Pronti, prontissimi, a riprendere la velocità
che più ci compete con l’inizio della nuova
stagione sia in televisione, con il nostro
consolidato format dal doppio appuntamento
settimanale, che sul web. Vi lasceremo
comunque in buone mani. In quelle ad esempio
di Valentino Rossi, che prima ad Indianapolis
(9 agosto) e poi a Brno (16 agosto) cercherà
di continuare la sua rincorsa al decimo titolo
iridato, dall’alto del primo posto nel mondiale
piloti e respingendo gli assalti di spagnoli e
ducatisti. Non sarà facile, perché Marquez,
almeno al Sachsenring, è tornato Fenomeno,
perché Lorenzo è un avversario ancor prima
che un compagno di squadra e perché i
due Andrea (Dovizioso e Iannone) di Borgo
Panigale quella benedetta vittoria prefissata
ad inizio stagione faranno di tutto per ottenerla
quanto prima. Non vi lasceremo invece nelle
mani di Sebastian Vettel che insieme alla sua
Ferrari e al circus dell’intera F1 non tornerà
protagonista prima del 23 di agosto, ma
tuttavia il pilota tedesco e il suo successo preferie di Budapest sicuramente in questo mese
di agosto rimarrà nei vostri pensieri, tanto
quanto in quelli del team principal Arrivabene,
dell’intera scuderia di Maranello, di avversari
non più così imbattibili e di tanti appassionati
e tifosi della Rossa. In maniera indiretta vi
lasceremo anche nelle mani di costruttori e
case automobilistiche. Per carità, tutti (o quasi)
in ferie durante il mese delle vacanze per
antonomasia, lontani da lanci, presentazioni
stampa, numeri e risultati di mercato. Tuttavia
il Salone di Francoforte (in programma dal 19
al 27 di settembre ndr) è sempre più vicino
e con lui un autunno che, come sempre
succede, introdurrà in una stagione ricca di
eventi e scandita a suon di novità, anche se
nelle prossime settimane a far parlare saranno
soprattutto attesa e qualche indiscrezione.
Vi lasceremo, anche e soprattutto, in nostra
compagnia. Sì avete capito bene, perché per
tutti i venerdì di agosto, a partire dalle 20 e
naturalmente su Odeon TV (ch 177 DTT),
riproporremo repliche (della durata di un’ora
ciascuna) di prove, servizi ed interviste che
hanno contraddistinto, o comunque alcune di
quelle che lo hanno fatto, il nostro ultimo anno
di programmazione televisiva. Insomma, vi
lasceremo per qualche settimana, ma quando
torneremo sarà come se non fossimo mai
partiti.
Amministrazione
Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma
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Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013
Direttore Responsabile
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In redazione
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Maurizio Elviretti
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Hanno collaborato
Flavio Grisoli
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Realizzazione grafica
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Impaginazione e creatività
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HIGHTECH
Le strade del futuro
saranno di plastica
Viene dall’Olanda la nuova tecnologia
Meno inquinante, più performante ed economica
di F.GRISOLI
Lo sviluppo al computer di PlasticRoad (Foto Archivio)
Indubbiamente quello del riciclo di materiali
che altrimenti sarebbero altamente
inquinanti per la natura è uno dei problemi
più importanti degli anni duemila. Questo
vale soprattutto per la plastica che,
se lasciata abbandonata sulla strada,
avrebbe dei tempi di biodegradabilità
praticamente infiniti. Immettere quindi nella
“ruota” del riciclo più plastica possibile è
quantomeno auspicabile. E dall’Olanda
arriva la notizia che farlo potrebbe essere
ancora più conveniente. KWS Infra,
divisione della società di costruzione di
conglomerati olandese VolkerWessels, ha
infatti brevettato una superficie a base di
plastica riciclata che sarebbe in grado di
sostituire il manto stradale. Questo progetto,
ancora in fase embrionale, sembra però
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essere piaciuto molto alla municipalità di
Rotterdam, che vorrebbe farsi carico di
essere il “pilota” di questo esperimento.
Molto presto, quindi, le strade di Rotterdam
potrebbero essere in plastica. “PlasticRoad”,
questo il nome del progetto, potrebbe
durare – sempre secondo le stime fornite
da KWS Infra – fino a tre volte di più rispetto
alle superfici stradali tradizionali, e resistere
a temperature che vanno da -40 a 176
gradi Fahrenheit (praticamente da -40° a
80° Celsius). Ovviamente, ci sono ancora
delle incognite da risolvere: come potrebbe
comportarsi questa superficie in condizioni
di bagnato, non essendo presumibilmente
porosa come l’asfalto? I vantaggi sono,
comunque, innumerevoli: prima di tutto
ambientali, come spiegato in precedenza.
A questo aggiungiamo il fatto che la
produzione di asfalto è responsabile di
circa il 2% delle emissioni globali di anidride
carbonica. Come si evince dall’immagine
che proponiamo dal sito, PlasticRoad è
anche a sezione cava: questo permette
di far passare comodamente tubazioni
e sottoservizi. Anche la messa in posa
sarebbe molto accelerata rispetto ad
un normale manto stradale: da diversi
mesi a poche settimane di lavori. Come
detto, la città di Rotterdam si è dimostrata
molto propensa a voler provare questa
nuova tecnologia, ma KWS vuole ancora
aspettare, c’è bisogno di ulteriori test. Si
parla di un’attesa di tre anni ancora prima di
poter vedere le prime sezioni stradali pronte
per la posa.
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LEINTERVISTE
Cambiano i nomi
ma non la sostanza
GLC, GLE, GLE Coupé, Classe G e GLA Enduro,
SUV protagonisti della primavera-estate Mercedes
Senza dimenticare Smart e il restyling della Classe A
a cura di D.M. D’AMBROSIO
intervista di F. GHERARDI
La Mercedes GLC (Foto Archivio)
Arrivano le vacanze estive, ma
Professione Motori non poteva lasciarvi
partire senza regalarvi prima un’ultima
intervista in esclusiva. Chiudiamo la
stagione con un grande ritorno nei
nostri studi, quello di Paolo Lanzoni,
Responsabile
Comunicazione
Mercedes.
Tra le tante novità di questo periodo,
partiamo dalla Mercedes GLC di cui
ti chiederei una descrizione delle
caratteristiche principali e di parlarci
della gamma motori, oltre che dei
prezzi ed anche della sigla del nome:
“Se parliamo di collezione primaveraestate, sicuramente la GLC e tutti i SUV
sono la novità principale della nostra
gamma, stiamo, infatti, rinnovando
tutta la gamma SUV e questo ci dà
l’opportunità per spiegare anche i nostri
nuovi nomi. GLC: abbiamo tolto la k e
sostituita con la C, abbiamo semplificato
Paolo Lanzoni, Resp Comunicazione Mercedes, ospite nei nostri studi
(Foto Archivio)
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in maniera chiara per i nostri clienti.
Noi, infatti, abbiamo 5 marchi: A, B,
C, E, S, attorno a loro ruotano tutte le
altre versioni, carrozzerie e allestimenti.
Quindi la GLA è un SUV ma è il più
piccolo perché è con la “A”, quando
parliamo di GLC parliamo di classe
media, perché la “C” identifica la
classe media, la classe E è la classe
superiore, la S indica l’ammiraglia: in
questo modo identifichiamo al meglio la
nostra gamma, non dobbiamo seguire
la memoria ma la logica. La GLC, così
come le altre, arriverà sul mercato
a settembre e possiamo dire che
con lei abbiamo davvero ridisegnato
da zero la GLK, andiamo a inserirla
perfettamente nella famiglia dei SUV, è
completamente nuova nel design, negli
allestimenti interni e nei motori il cavallo
di battaglia lo farà il quattro cilindri che ci
sta dando davvero tante soddisfazioni,
204 CV, consumi contenuti del 20% in
meno rispetto alle altre generazioni e
tante, tante prestazioni da 136-170CV
fino a 211CV del benzina, anche ibrido,
noi abbiamo già 11 modelli ibridi in
vendita e tutte le prossime autovetture
che arriveranno sul mercato avranno
la loro versione ibrida. GLC si può
ordinare, le prime consegne ci saranno
il restyling, ennesimo ma molto
efficace, di quella che possiamo
definire la vostra macchina simbolo:
la Classe A. Qualche anno fa un vero
e proprio stravolgimento, adesso
quello stesso modello ha subito
alcune modifiche. Quali sono le
novità principali e perché si è scelto
un restyling già adesso?:
Il restyling della Classe A (Foto Archivio)
a metà settembre, così come per tutta la
gamma SUV, il prezzo parte da 48mila
euro”.
Passiamo alla GLE, anche in questo
caso rinnoviamo le caratteristiche di
questa macchina sempre dalle forme
robuste, tecnologia spiccata e motori
all’avanguardia:
“Sì con GLE prendiamo un’eredità
importante, quella della ML. Oggi
siamo andati a rinnovarlo nel design
e ad attualizzarlo con le nuove linee e
pensieri di Mercedes che poi sono quelle
che tanto piacciono agli italiani. Il nuovo
design di Mercedes è stato davvero
una rivoluzione partita dalle piccole e
che oggi sta contaminando anche le
grandi. Ovviamente abbiamo migliorato
anche i motori ma confermiamo le doti
fuoristradistiche e anche di grande
confort che avevamo sulla ML, tutto
nasce dalla G nel dna, quindi doti da
vera fuoristrada ma anche grande
viaggiatrice”.
stato fantastico, naturalmente le
vetture sono all’avanguardia quanto
a confort, sicurezza e consumi e tutte
queste innovazioni sin sono potute
provare al meglio. GLE e GLE Coupé
sono ordinabili ma le prime consegne
avverranno a metà di settembre.
Due differenze per i prezzi, con GLE
Coupé uniamo la capacità, le doti
fuoristradistiche e il confort di GLE a
una linea coupé estremamente bella
e andiamo in un segmento dove non
eravamo presenti e che riteniamo molto
importante per il futuro e GLE essendo
particolarmente sportiva sarà solo 6
cilindri e AMG. Quindi differenziazione
non solo di prezzi ma anche di gamme,
anche per non andarsi a sovrapporre
inutilmente. Quanto ai prezzi, GLC
costa meno di 50.000 euro, GLE sopra
i 50.000 e GLE Coupé sopra i 60.000”.
Negli ultimi messi tiene banco anche
“Sono già passati 4 anni dal lancio della
Nuova Classe A e questa volta l’abbiamo
cambiata poco, il restyling, che sarà
disponibile sul mercato da ottobre, porta
dei nuovi motori, abbiamo migliorato
leggermente il design dell’anteriore,
quello esterno del paraurti, dei fanali, del
posteriore, ma per il resto è la Classe A
che sta piacendo tanto agli italiani. Sui
motori poi abbiamo esagerato perché
se sulla versione AMG eravamo il 4
cilindri più potente al mondo con 360
CV, oggi allunghiamo il passo perché il
restyling della Classe A sulla versione
AMG avrà 381 CV quindi veramente
un risultato incredibile. Ricordo sempre
con un motore 2 litri 4 cilindri. Classe A è
stata davvero una rivoluzione perché da
lì è ripartito tutto e per la prima volta si è
partiti dal basso di gamma ad immettere
innovazioni e design . Siamo andati,
colpendo nel segno, a conquistare un
pubblico più giovane e innovativo anche
con contenuti importanti, la Classe A è
stata la prima a introdurre il Car Play
quindi la possibilità di collegare il nostro
smartphone ai sistemi di bordo, ha poi
un design giovanile, motorizzazioni
incredibili con ottime prestazioni e
consumi molto bassi. I prezzi non li
abbiamo ancora definiti ma trattandosi
di una nuova generazione su un modello
che già esiste non si discosteranno
molto da quelli attuali”.
Sempre in tema di restyling
qualche mese fa abbiamo scritto di
GLE è stata protagonista della
maratona su strada promossa da
Mercedes, la Polar Sun Trip, una vera
e propria scalata verso il Polo Nord:
“Abbiamo messo GLE e GLE Coupé
a servizio di un viaggio che affascina
tutti quello al Circolo Polare Artico,
siamo partiti da Stoccarda e abbiamo
fatto varie tappe, è stato belo vedere
come cambia il paesaggio, le diverse
culture, e l’approccio diverso alle
automobili da paese a paese. Abbiamo
coinvolto molti amici e il viaggio è
La GLE Coupé (Foto Archivio)
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LEINTERVISTE
Mercedes GLA Enduro (Foto Archivio)
quello che ha riguardato l’SLK,
altra vettura simbolo degli ultimi
20 anni di Mercedes. Quali sono le
caratteristiche?
“Conferma tutti i valori di SLK , la sua
capacità unica di parlare al cuore e
alla mente, quindi emozione e ragione,
perché quando apriamo il tetto rigido
ripiegabile automaticamente la usiamo
come una cabriolet, però nei mesi freddi
non abbiamo i problemi relativi magari
alle cappotte in tela quando chiudiamo
il tetto. Abbiamo introdotto nuovi cambi
manuali, ma anche il 9 marce automatico,
abbiamo migliorato le motorizzazioni,
con un nuovo motore AMG con maggior
potenza e riduzione dei consumi, con il
nuovo 8 cilindri 4.0 4 litri a V calda quindi
consumi ridotti, tempi di iniezione più
veloci e aumento delle prestazioni. C’è
poi l’aggiornamento del design esterno,
per il resto rimane fondamentalmente
fedele a se stessa anche lei sia nella
sua funzione che nella sua abitabilità”.
Capitolo offroad: due battute sulla
limited edition GLA Enduro, come la
possiamo descrivere?
“La GLA è stato ed è un grande successo,
tanti nostri clienti l’hanno apprezzata
ma in alcuni casi ce l’hanno chiesta
un poco più alta, quindi di passare dal
concetto di crossover al concetto di
vero e proprio SUV e fuoristrada. Siamo
intervenuti sull’altezza della vettura,
sul design e sui contenuti esterni per
renderla più fuoristrada: protezione
sottoscocca, i passaruota protetti in
plastica, tanti equipaggiamenti, vetri
oscurati e l’abbiamo resa più ricca e
molto più adatta all’offroad rispetto
alla GLA normale. Inoltre GLA Enduro
offre un ricco equipaggiamento con un
vantaggio cliente del 60% sugli optional
aggiunti, pari al 5% sul prezzo totale della
vettura. Ha avuto un successo enorme
e stiamo pensando di prorogarla per
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continuare ad accontentare le richieste
e inserirla nella nostra gamma”.
Sempre in tema offroad impossibile
non parlare della Classe G:
“La Classe G è unica, si tratta di un
caposaldo di Mercedes e infatti stiamo
chiamando tutti i nostri SUV e i nostri
fuoristrada con la G nel nome. Siamo
molto contenti anche dei piccoli numeri
italiani che però sono costanti nel tempo.
La classe G ha più di 40 anni ma non li
dimostra anche in questo caso siamo
intervenuti con un modello davvero fuori
di testa la G500 4x4, abbiamo lavorato
sulle sospensioni e le motorizzazioni,
ma senza toccare il DNA della Classe
G, vero e autentico fuoristrada adatto
a ogni situazione offroad e anche in
questo caso abbiamo il nuovo motore
EMG per renderla davvero unica: V 8
da 585 CV ”.
Chiudiamo con Smart, e nella
fattispecie con l’arrivo dai primi
giorni di luglio del cambio Twinamic
sulla Forfour:
“Smart si è rinnovata completamente
lo scorso novembre, siamo andati
Un evergreen: la Classe G (Foto Archivio)
a lavorare su tutti quelli che erano i
limiti che erano emersi con la prima
generazione di ForFour, quindi in
3,5 metri possiamo dire di avere una
vera Smart a soli 740 euro in più della
ForTwo, ma posso anche dire che
abbiamo fatto diventare un’opportunità
un problema. La Smart, infatti, è cambio
automatico ma un 10% di clienti l’ha
scelta con il manuale quindi abbiamo
conosciuto una nuova fascia di clientela
che non era mai salita sulla Smart. Da
febbraio però appena arrivati con il
cambio automatico nel primo semestre
abbiamo fatto il record di vendite
Smart, perché lo smartista appunto
la ama con l’automatico, un risultato
incredibile 14mila Smart immatricolate
e sto considerando solo la ForTwo.
Il cambio automatico risponde alle
esigenze dei nostri clienti, noi abbiamo
portato la nuova Smart sul mercato con
il servosterzo di serie perché ce l’hanno
chiesto i clienti, l’abbiamo allargata ed
è molto più confortevole, l’abbiamo
mantenuta 2,69 metri non un millimetro
in più, e abbiamo migliorato il cambio,
quello era lento, adesso ne abbiamo uno
automatico doppia frizione mai esistito
nel segmento delle city car che rende
la guida più sportiva, più confortevole e
riduce i consumi. ForFour con il cambio
automatico non avrà gli stessi numeri
della smartina che è per eccellenza
automatica, ma ci aspettiamo un 60% di
vendita, il cambio, inoltre, ha le stesse
caratteristiche della classe A”.
Ci rivedremo a Francoforte ma nel
frattempo ti rubo, se possibile,
qualche piccola anticipazione: quale
sarà il programma di Mercedes per
questo importante evento?
“Per noi e per tutti i marchi tedeschi è
un appuntamento importantissimo,
porteremo quattro anteprime mondiali
dalla Smart alla Classe S, ce ne sarà
davvero per tutti i gusti”.
LEPROVE
Peugeot
2008
Dopo la presentazione a maggio 2013
Siamo tornati al volante del crossover francese
per testare il nuovo motore BlueHDi da 120 CV
di F. GHERARDI
La Peugeot 2008 (Foto Archivio)
Siamo tornati al volante della Peugeot
2008, dopo la presentazione alla
stampa vissuta e raccontata a maggio
2013 tra le strade dell’A lsazia. Siamo
tornati al volante del crossover del
Leone francese per riscoprirne le
caratteristiche, ma soprattutto per
testare su strada il nuovo motore
introdotto in gamma: il 1.6 BlueHDi
da 120 CV. Da un punto di vista
estetico, vi avevamo già raccontato
a suo tempo quanto il profilo vivace
e giovanile della carrozzeria venga
Interni luminosi, cruscotto pulito e volante dalle dimensioni ridotte
(Foto Archivio)
Gruppi ottici dalle forme allungate e contenute (Foto Archivio)
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esaltato dalle ondulature presenti
sulle estremità laterali del tetto,
oltre
che
dalla
combinazione
cromatica che abbina, almeno nella
versione Allure provata dalla nostra
redazione, una tinta bianca con
fascioni e vetri scuri e specchietti e
barre longitudinali cromati. La forma
dei fari allungata, e dalle dimensioni
contenute, ne esalta il dinamismo, i
cerchi e la griglia anteriori, entrambi
argento, rappresentano un altro tratto
distintivo sempre da un punto di vista
cromatico. All’interno, sedili in pelle
con eleganti inserti in alcantara,
cruscotto pulito e volante dalle
dimensioni contenute, ma d’altronde
se la 208 ha introdotto il concetto di
Peugeot i-Cockpit, la 2008 è forse
la macchina in cui questa stessa
idea, almeno da un punto di vista di
proporzione degli spazi, raggiunge
(almeno fino a questo momento)
la sua massima realizzazione.
Semplice ed intuitivo il computer di
bordo touch-screen, impossibile da
non raccontare il gioco di luci che
caratterizza tanto il quadro strumenti
quanto il perimetro laterale del tetto,
con scie luminose (o “stelle comete”)
che consegnano un’ulteriore feeling,
soprattutto in orari notturni, con la
vettura. Aprendo il capitolo tecnico,
la trazione è anteriore e nel cuore
del tunnel centrale, appena sotto
al cambio, manuale a sei rapporti
nella versione in prova, troviamo il
sistema Grip Control che consegna
una motricità estesa a tutta la
vettura e che varia in ben cinque
configurazioni differenti: standard,
neve, fuoristrada, sabbia ed Esp
off. Chiudiamo con il motore, new
entry, come detto, della gamma a
disposizione della 2008. Stiamo
parlando di un 1.6 BlueHDi da 120
CV e 300 Nm di coppia, Euro 6 e con
consumi medi, stimati, di 3,7l/100 km.
Propulsore brillante ed economico,
che sommato ad una spiccata
maneggevolezza (tenuto conto che
stiamo pur sempre parlando di una
macchina lunga 4,16 m e con una
massa complessiva di 1275 kg)
consegna delle ottime sensazioni
alla guida. Non trascurabili, per un
crossover, neanche le prestazioni:
con una velocità massima di 190
km/h ed un’ accelerazione da 0 a
100 in 9,6 secondi.
Grip Control che permette di variare tra 5 configurazioni differenti (Foto Archivio)
Tettino trasparente con tendalino scorrevole (Foto Archivio)
Ondulature alle estremità del tetto (Foto Archivio)
Freno a mano dalla forma inedita e con il dorso in pelle (Foto Archivio)
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AUTOMOTIVE
Galerie Peugeot
La nostra redazione al museo dedicato al Leone
e al volante dei “gioielli” di Daniele Bellucci
pagina a cura di F.GHERARDI
(Foto Archivio)
Scrivi San Gimignano, leggi Peugeot.
Ritrovarsi in uno dei contesti più belli
e caratteristici della Toscana, e venir
catapultati nella storia di uno dei marchi
simbolo dell’automobilismo transalpino è
possibile grazie alla Galerie Peugeot, la
prima mostra al mondo in terra straniera
dedicata esclusivamente al Leone francese,
nata e sviluppata dalla passione di Daniele
Bellucci con la fattiva collaborazione del
Club Storico Peugeot Italia. Una galleria
espositiva che presenta al pubblico, a
rotazione, una media di 30 modelli alla
volta, oltre ad una serie di documenti ed altri
accessori, che abbracciano più di un secolo
di storia dell’automobile e non solo. Tra le
vetture presenti si segnalano una Bebè del
1916, la 604 Limousine Heuliez utilizzata
da Giovanni Paolo II durante una visita
pastorale in Francia, la 202 “Canadienne”
con fiancate in legno e risalente al 1948 e la
storica Peugeot 203 “Oca di latta” presentata
in anteprima ad un lontano Salone di Parigi
del 1948. Ma non finisce qui, la nostra
redazione, proprio grazie a Peugeot e alla
Galerie di Daniele Bellucci, ha avuto modo
di “arrampicarsi” lungo le ascese delle
colline di San Gimignano a bordo di alcuni
di questi splendidi esemplari. Rimessi su
strada proprio per l’occasione. Entrando
più nello specifico, abbiamo avuto modo di
testare in prima persona l’eleganza di una
Peugeot 204 Coupé del 1964, la prima
vettura del marchio del Leone a trazione
anteriore, e lo spirito all’avanguardia di
una meravigliosa Peugeot 504 cabriolet
del 1970, con motori 4 cilindri, trazione
posteriore e cambio meccanico a 4 marce.
Ma anche di rivivere (dopo averla avuta in
prova per due settimane un paio di mesi fa
ndr) il dinamismo della 205 Gutmann GTi 1.9
16V, e l’aggressività tutta emozionale della
106 rallye e del suo propulsore 1.3 da 98 CV
che dal 1991, anno del suo lancio, fino al
2003, anno del suo pensionamento, solo in
Italia ha venduto la bellezza di 400mila unità.
Impossibile dimenticarsi anche della 205
Gentry, una perfetta combinazione di inizio
anni 90 tra stile e ricercatezza, ma anche
confort di guida e prestazioni. Un percorso
lungo tornanti e paesaggi mozzafiato, ma
anche un viaggio nel tempo firmato Peugeot.
Renault Crossover Summer Tour
Da Ostia a Milano: undici tappe itineranti
con protagoniste Captur, Espace e Kadjar
Semaforo verde lo scorso 17 luglio ad Ostia
per il Renault Crossover Summer Tour, la
manifestazione itinerante che caratterizzerà
l’estate del marchio francese con
protagonisti i tre crossover Captur, Kadjar
ed Espace e che toccherà undici tappe
diverse in giro per l’Italia prima di concludersi
a Milano. Da Roma a Milano, quindi,
passando per S. Margherita Ligure, Versilia,
Milano Marittima, Salerno, Catania, Porto
Cesareo, Lignano Sabbiadoro, Bellagio e
Bologna, con la possibilità di assistere a
spettacoli acrobatici di sport estremi e di
guidare, in veri e propri test drive su strada,
le tre vetture Renault. Un evento all’insegna
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delle “forme”, quelle tipiche del segmento
dei crossover, quelle che caratterizzano
(ognuna a suo modo) Captur, Espace e
(Foto Archivio)
Kadjar successi più o meno consolidati
dell’ultima offensiva Renault sul mercato
automobilistico italiano.
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AUTOMOTIVE
McLaren
675LT
Telaio alleggerito e motore V8 da 675 CV
All’interno sedili con guscio in fibra di carbonio
di P.BIANCHI
Il nuovo bolide McLaren (Foto Archivio)
La nuova supercar McLaren basata
sulla carrozzeria Long Tail della F1
GTR LT del 1997 presenta un design
estremamente sportivo e aggressivo,
amplificato dall’alettone posteriore
molto vistoso che, insieme alla nuova
forma del posteriore, garantisce un
miglioramento dell’aerodinamica di
circa il 40%. Anche l’assetto della
vettura, messo a punto con pneumatici
Pirelli Pzero, è sostanzialmente
perfezionato dalla Casa di Woking.
Quest’ultima ha lasciato ampia
Un dettaglio degli interni (Foto Archivio)
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scelta ai clienti più esigenti in
termini sportivi permettendogli di
scegliere tra il pacchetto Club Sport
e il Club Sport Professional, che
garantiscono una guida ancora più
estrema. Il carattere pienamente
sportivo è garantito da una maggiore
leggerezza della vettura (circa 100 kg
in meno) abbinata ad un V8 da 3.8
litri con un propulsore che eroga 675
CV superando di 25 CV la versione
650S coupè. La potenza e l’estrema
levità della vettura garantiscono uno
scatto da 0 a 100 in 2,9 secondi e
una velocità massima di 330 km/h.
Se il kit estetico esterno millanta tutti
i connotati sportivi, quello interno
non è da meno. Sedili ultra-leggeri
protetti con guscio in fibra di carbonio
e rivestiti con materiali di alto livello
impreziosiscono la vettura. Una
supercar solo per pochi collezionisti,
pronta per girare su pista a pieno
regime, monitorando i parametri
di guida grazie al McLaren Track
Telemetry.
Carrozzeria da station wagon
Cambio automatico e motore boxer 1.6 turbo da 170 CV
AUTOMOTIVE
Subaru
Levorg
di P.BIANCHI
La nuova creatura di casa Subaru (Foto Archivio)
Levorg è l’acronimo usato dal
costruttore giapponese per unire tre
parole: Legacy, Evolution e Touring.
Senza snaturare la brand identity del
gruppo, Subaru offre una nuova vettura
di nicchia con carrozzeria station
wagon, solo con cambio automatico
e solo ad alimentazione a benzina.
Basata sulle dimensioni della Legacy,
è lunga 4,69 metri e ha un passo di
2,65 metri. A livello estetico si nota una
linea delicata con qualche elemento
sportivo quale una presa d’aria sul
cofano, dei parafanghi vistosi e un
doppio terminale di scarico. Tutti gli
elementi sono realizzati con grande
cura. Sotto il cofano è previsto un
motore boxer 1600 turbo da 170 CV
che, insieme al cambio automatico,
garantisce un’ottima fluidità di guida e
una reattività degna delle migliori auto
sportive. Caratteristica peculiare dei
motori Subaru è poi quella di mantenere
il baricentro basso assicurando
sicurezza e stabilità in curva. Ci si
rende conto come la Levorg, visto lo
sterzo con servocomando elettrico
e la trazione integrale abbinate al
sistema Active Torque Vectoring,
mostri un comportamento agile e
preciso in situazioni miste. Anche
l’interno è minuziosamente curato ed
è apprezzabile la sua l’abitabilità. La
vettura garantisce un agevole accesso
ai sedili posteriori e un portabagagli
ampio e versatile apribile con un
comando elettronico previsto sulla
chiave. La Levorg sarà disponibile con
due allestimenti: GT e GT-S.
Interni (Foto Archivio)
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AUTOMOTIVE
Lotus
Evora 400
Motore V6 3.5 da 406 CV, da 0 a 100 in 4,2 secondi
Interni in alcantara, cerchi forgiati ed alleggeriti
Le prime consegne previste per il mese di agosto
di M.ELVIRETTI
La nuova Lotus Evora 400 (Foto Archivio)
Esiste un marchio che meglio
di qualunque altro è in grado di
rappresentare tutto il fascino della
scuola automobilistica sportiva
d’oltre manica: il suo nome è Lotus.
I costruttori inglesi dicevano «tutto
quello che non c’è non si rompe» e,
in effetti, ciò che contraddistingue
da sempre la tradizione britannica è
la spiccata ricerca dell’essenzialità
negli allestimenti: solo quello che
serve, il massimo della leggerezza
possibile. Nessun enorme motore,
solo un buon rapporto peso/
potenza. Lotus è il costruttore che
più di tutti, ancora oggi, è in grado
di testimoniare questa mentalità
e la nuova Evora 400 costituisce
un’evoluzione
del
precedente
modello esattamente in questa
direzione: meno peso, più cavalli.
È, dal 2009, anno del suo debutto,
che Evora rappresenta la proposta
più completa del listino Lotus:
un’alternativa a Porsche, nella
mente degli ingegneri inglesi. È
la meno spartana (Elise ed Exige
estremizzano
ulteriormente
la
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ricerca della leggerezza), è stata
la prima Lotus disponibile con
cambio automatico ed è la prima,
dopo tanti anni, a poter essere
allestita come una 2+2. Tutto ciò
a fronte del solito, inconfondibile,
DNA Lotus. Presentata al Salone
di Ginevra, la Lotus Evora 400
è già in produzione, ma le prime
consegne sono previste per il mese
di agosto. In Germania, dove l’IVA
è al 19%, la Lotus più veloce di
sempre è in vendita a 96.000 euro
(il prezzo per il mercato italiano
non è ancora stato dichiarato, ma
potrebbe superare i 100.000 euro).
Prezzi che la mettono in diretta
concorrenza con la Porsche 911.
L’equipaggiamento di serie (riferito
al mercato inglese) include, fra
gli altri, l’impianto frenante della
AP Racing con dischi da 370
mm all’anteriore, il differenziale
autobloccante, il climatizzatore
automatico
e
il
sistema
multimediale
con
navigazione
satellitare. Tra i principali optional
figurano la vernice metallizzata
(1.200 euro circa), il cambio
automatico a sei marce (2.750
euro circa), gli interni in pelle o
alcantara (3.400 euro circa), il Pack
Black che include diversi elementi
della carrozzeria verniciati in nero
lucido (1.700 euro circa), i cerchi
in lega forgiati e alleggeriti (2.750
euro circa), il cruise control e le
pinze dei freni di colore giallo o
nero (entrambi proposti a 400
euro circa). Spinta da un V6 3.5
sovralimentato capace di 406
CV e 410 Nm di coppia, la Lotus
Evora 400 accelera da 0 a 100
km/h in 4,2 secondi e raggiunge
una velocità massima di 300 km/h.
Più potente e leggera della Evora
S che sostituisce, gira 6 secondi
più veloce sul circuito di prova di
Hethel (completato in 1’32”). Anche
l’accesso alla vettura è migliorato: il
telaio a culla, la capote bassissima
e la seduta posta più in basso della
cornice dello sportello lo rendono
un esercizio da contorsionisti.
Insomma, va più forte, è più bella,
ed è pure più comoda.
AUTOMOTIVE
Cactus AS Roma
La vince all’asta il francese Nicols Hardville
Grande tifoso del club capitolino
di D.M.D’AMBROSIO
Un totale di 17.500 euro: tanto ha pagato
Nicolas Hardville per assicurarsi all’asta
suggerisce il nome, un francese, fatto
abbastanza atipico per un’automobile
caratterizzata proprio da un design che
celebra un club italiano, con tanto di
firme dei giocatori, stemma sul cofano
e montanti posteriori e colori sociali,
il rosso e il giallo che troviamo sul
tetto, paraurti anteriori e posteriori e
Airbump. Francese sì, ma anche tifoso
romanista, e qui si spiega come mai
abbia deciso di partecipare all’asta,
nata per un’iniziativa benefica, che si è
tenuta dal 15 al 25 maggio. Il vincitore è
stato invitato a trascorrere una giornata
a Trigoria con i calciatori, in modo da
poter ritirare la Citroën C4 Cactus
1.6 e-HDi con allestimento Shine. Il
ricavato dell’asta sarà devoluto in
beneficenza tramite la Roma Cares,
fondata dal club e attiva in progetti sul
sociale.
MOTO
Yamaha XSR700
E’ il risultato della trasformazione
di una MT-07
Provate a customizzare una Yamaha
MT-07 in café racer. Il risultato è questa
sorprendente XSR700. Curata nell’estetica
dal leggendario preparatore giapponese
Shinya Kimura, si colloca nel bel mezzo del
filone sport heritage che grandi soddisfazioni
sta regalando alla Casa di Iwata. Nello
stile la moto si ispira alla Yamaha XS650,
capolavoro del design minimalista Yamaha
nata negli anni ’70. L’impostazione classica
con posizione eretta in sella, manubrio
lungo e inclinato all’indietro, faro, serbatoio e
strumentazione tonda in stile retrò si abbina a
tecnologie contemporanee. Il cuore pulsante
di XSR700 è il bicilindrico frontemarcia da
689 cmc con architettura crossplane, con
20
la Citroen C4 Cactus brandizzata A.S
Roma. A portarsela a casa, come
scoppi irregolari e la fasatura a 270°. La
XSR700 si propone anche come moto
maneggevole, grazie al peso contenuto
(186 kg), al telaio compatto e leggero e al
di M.ELVIRETTI
forcellone corto da 530 mm. Disponibile in
due colorazioni (grigio e verde) la XSR700
sarà in vendita da novembre a un prezzo
ancora da definire.
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BANDIERAASCACCHI
Merci
Jules
Vettel trionfa in Ungheria e dedica la vittoria a Bianchi
Sul podio anche le due RedBull di Kvyat e Ricciardo
Scatta la polemica Ferrari vs regia internazionale
di F.GIANANDREA DE ANGELIS
Vettel sul podio dell’Hungaroring (Foto Archivio)
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Verde, bianco e rosso: sono questi
i colori che sventolano sul circuito
dell’Hungaroring, pista della decima
tappa del mondiale di Formula1. Ma
ad essere agitata dal vento non è la
bandiera ungherese dei padroni di
casa, bensì quella italiana della Ferrari,
portata in alto con orgoglio dal tedesco
Sebastian Vettel. Questa è la sua
seconda vittoria stagionale, che come la
prima si è chiusa con un “Forza Ferrari”
con accento bavarese, ma questa volta
oltre ai ringraziamenti verso la propria
scuderia c’è anche una dedica speciale,
quella all’amico e compagno di corse
Jules Bianchi: “Merci Jules. Questa
vittoria è per te”. Sì perché purtroppo una
settimana prima della gara è arrivata la
tragica notizia: dopo nove mesi di coma,
causato da un gravissimo incidente
durante il Gran Premio del Giappone nel
2014, il motore del giovane Bianchi si è
spento per sempre. E’ il primo pilota a
morire in gara dopo Ayrton Senna, era un
ragazzo talentuoso e ben voluto da tutti, e
per ricordare la sua memoria ogni pilota
ha messo sul proprio casco l’adesivo
con la scritta #CiaoJules. Il suo numero,
il 17, è stato ritirato dalla Federazione, e
vedere tutti i piloti abbracciati in cerchio
attorno al casco di Bianchi durante il
minuto di silenzio a lui dedicato è stato
uno dei momenti più toccanti della
recente storia della Formula 1: ha fatto
capire quanto tutti volessero bene a quel
francese tanto bravo a correre quanto
sfortunato. Ora, anche se con difficoltà,
mettiamo da parte la tristezza e torniamo
alla gara ungherese, quella che ancora
una volta sembrava dovesse essere
monopolizzata dalle Mercedes ma che
invece è stata dominata dalla Rossa.
Nelle prove libere tutto da copione:
Hamilton e Rosberg più veloci di tutti
mentre dietro si alternano le due Ferrari
e le Red Bull. Nelle qualifiche del sabato
i protagonisti restano gli stessi del giorno
prima, con Hamilton che conquista la
nona pole position dell’anno grazie al
suo tempo di 1’22’’408 e Rosberg che
lo segue staccato di tre centesimi; la
Le due Mercedes, per loro un Gp all’inseguimento (Foto Archivio)
terza posizione la guadagna Sebastian
Vettel, inizialmente davanti al compagno
Raikkonen, ma il finlandese viene presto
scavalcato da Daniel Ricciardo che si
piazza quarto. La domenica, dopo il
giro di riscaldamento e quando tutto è
pronto per schiacciare l’acceleratore, la
procedura di partenza viene interrotta
a causa di un mal posizionamento in
griglia di Felipe Massa (all’ottavo posto)
e per questo i piloti sono costretti ad un
nuovo giro di formazione e il brasiliano ad
una penalizzazione di 5 secondi. Tornati
in griglia i piloti, si può finalmente dare
avvio alla battaglia: le Ferrari sembrano
due leonesse in caccia e con una
manovra a tenaglia prima accerchiano e
poi superano la preda Hamilton, Rosberg
resiste agli attacchi mantenendo il
secondo posto ma al finlandese della
Rossa bastano solamente altre due curve
per superare anche Nico e piazzarsi
dietro Vettel. L’ira di vedersi superato
acceca Hamilton, nella foga l’inglese
prova subito a superare il compagno
di squadra ma finisce fuori dalla pista
e rientra in gara al decimo posto: “My
start was a nightmare” dirà subito dopo
via radio ai suoi meccanici. Le Ferrari
rimangono in testa anche se nessuno,
almeno da casa, le vede, perché la regia
internazionale, coordinata da Bernie
Ecclestone, decide di non inquadrarle
praticamente
mai
concentrandosi
solamente sugli inseguitori e alzando più
di una polemica tra i vertici della scuderia
di Maranello e il capo della F1. Fatto sta
che le Ferrari continuano a dominare,
anche Raikkonen che fino ad ora aveva
spesso deluso, ma la gara di Kimi finisce
nuovamente prima del tempo, stavolta
non per colpa sua ma per un guasto al
motore che lo costringe al ritiro al giro 46.
Nei giri finali Rosberg quasi si avvicina a
Vettel per provare il sorpasso ma Seba
sa come difendersi, cosa che sa fare
Nico quando a sua volta viene attaccato
dall’esuberante Ricciardo; i due si
toccano e sono costretti a rientrare ai
box, il terzo che gode tra i due litiganti
è Kvjat che guadagna così la seconda
posizione. Al rientro, Ricciardo mantiene
comunque la terza posizione, mentre
Rosberg, costretto a fare un giro intero
con una ruota forata, si ritrova soltanto
decimo, anche se alla fine chiuderà
ottavo. Il primo a tagliare il traguardo
finale è ovviamente il dominatore della
gara Vettel, dietro di lui le “outsider”
RedBull di Kvjat (primo podio in carriera)
e Ricciardo. La rimonta di Hamilton non
è stata completata: il campione in carica
è riuscito a piazzarsi solamente sesto,
ma vista la sfortuna del compagno di
squadra il suo vantaggio in classifica
piloti è addirittura salito a 21 punti.
Come l’anno scorso, l’Hungaroring si
rivela più un ostacolo che un tracciato
per le Mercedes, ma va assolutamente
sottolineata la gran prova di Vettel,
che più di tutti può godersi le meritate
vacanze: bisognerà infatti aspettare un
mese prima di veder di nuovo sfrecciare
le monoposto, il prossimo appuntamento
è datato 23 agosto, sulla pista di Spa,
in Belgio. Speriamo di vedere anche
lì issarsi il nostro tricolore, magari
accompagnato ancora una volta da quel
“Forza Ferrari” ormai diventato famoso.
Il minuto di raccoglimento prima della gara in memoria di Jules Bianchi (Foto Archivio)
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