le interviste - Professione Calcio
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ANNO 3 - n° 15 - 03 AGOSTO 2015 - € 1,OO LE PROVE PEUGEOT 2008 LE INTERVISTE: PAOLO LANZONI (MERCEDES) IN ESCLUSIVA (PAG 8-9-10) 12-13 LOTUS EVORA 400 MERCOLEDI alle 21:20 E VENERDI alle 21:05 SU 177 DTT 18 canale 177 EDITORIALE L’agosto che verrà di FILIPPO GHERARDI [email protected] Sarà un lungo mese d’agosto, un po’ per tutti. La nostra redazione, almeno fino al 24, rallenterà il ritmo forsennato mantenuto in tutta quest’ultima stagione, alzando il piede dall’acceleratore ma senza staccarlo del tutto. Pronti, prontissimi, a riprendere la velocità che più ci compete con l’inizio della nuova stagione sia in televisione, con il nostro consolidato format dal doppio appuntamento settimanale, che sul web. Vi lasceremo comunque in buone mani. In quelle ad esempio di Valentino Rossi, che prima ad Indianapolis (9 agosto) e poi a Brno (16 agosto) cercherà di continuare la sua rincorsa al decimo titolo iridato, dall’alto del primo posto nel mondiale piloti e respingendo gli assalti di spagnoli e ducatisti. Non sarà facile, perché Marquez, almeno al Sachsenring, è tornato Fenomeno, perché Lorenzo è un avversario ancor prima che un compagno di squadra e perché i due Andrea (Dovizioso e Iannone) di Borgo Panigale quella benedetta vittoria prefissata ad inizio stagione faranno di tutto per ottenerla quanto prima. Non vi lasceremo invece nelle mani di Sebastian Vettel che insieme alla sua Ferrari e al circus dell’intera F1 non tornerà protagonista prima del 23 di agosto, ma tuttavia il pilota tedesco e il suo successo preferie di Budapest sicuramente in questo mese di agosto rimarrà nei vostri pensieri, tanto quanto in quelli del team principal Arrivabene, dell’intera scuderia di Maranello, di avversari non più così imbattibili e di tanti appassionati e tifosi della Rossa. In maniera indiretta vi lasceremo anche nelle mani di costruttori e case automobilistiche. Per carità, tutti (o quasi) in ferie durante il mese delle vacanze per antonomasia, lontani da lanci, presentazioni stampa, numeri e risultati di mercato. Tuttavia il Salone di Francoforte (in programma dal 19 al 27 di settembre ndr) è sempre più vicino e con lui un autunno che, come sempre succede, introdurrà in una stagione ricca di eventi e scandita a suon di novità, anche se nelle prossime settimane a far parlare saranno soprattutto attesa e qualche indiscrezione. Vi lasceremo, anche e soprattutto, in nostra compagnia. Sì avete capito bene, perché per tutti i venerdì di agosto, a partire dalle 20 e naturalmente su Odeon TV (ch 177 DTT), riproporremo repliche (della durata di un’ora ciascuna) di prove, servizi ed interviste che hanno contraddistinto, o comunque alcune di quelle che lo hanno fatto, il nostro ultimo anno di programmazione televisiva. Insomma, vi lasceremo per qualche settimana, ma quando torneremo sarà come se non fossimo mai partiti. Amministrazione Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel./Fax 06.5000975 [email protected] Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013 Direttore Responsabile Filippo Gherardi [email protected] In redazione Delfina Maria D’Ambrosio Maurizio Elviretti Federico Gianandrea de Angelis [email protected] Hanno collaborato Flavio Grisoli Pierluigi Bianchi [email protected] Realizzazione grafica Elisabetta Di Paolo - [email protected] Impaginazione e creatività Rocco Lotito - [email protected] HIGHTECH Le strade del futuro saranno di plastica Viene dall’Olanda la nuova tecnologia Meno inquinante, più performante ed economica di F.GRISOLI Lo sviluppo al computer di PlasticRoad (Foto Archivio) Indubbiamente quello del riciclo di materiali che altrimenti sarebbero altamente inquinanti per la natura è uno dei problemi più importanti degli anni duemila. Questo vale soprattutto per la plastica che, se lasciata abbandonata sulla strada, avrebbe dei tempi di biodegradabilità praticamente infiniti. Immettere quindi nella “ruota” del riciclo più plastica possibile è quantomeno auspicabile. E dall’Olanda arriva la notizia che farlo potrebbe essere ancora più conveniente. KWS Infra, divisione della società di costruzione di conglomerati olandese VolkerWessels, ha infatti brevettato una superficie a base di plastica riciclata che sarebbe in grado di sostituire il manto stradale. Questo progetto, ancora in fase embrionale, sembra però 6 essere piaciuto molto alla municipalità di Rotterdam, che vorrebbe farsi carico di essere il “pilota” di questo esperimento. Molto presto, quindi, le strade di Rotterdam potrebbero essere in plastica. “PlasticRoad”, questo il nome del progetto, potrebbe durare – sempre secondo le stime fornite da KWS Infra – fino a tre volte di più rispetto alle superfici stradali tradizionali, e resistere a temperature che vanno da -40 a 176 gradi Fahrenheit (praticamente da -40° a 80° Celsius). Ovviamente, ci sono ancora delle incognite da risolvere: come potrebbe comportarsi questa superficie in condizioni di bagnato, non essendo presumibilmente porosa come l’asfalto? I vantaggi sono, comunque, innumerevoli: prima di tutto ambientali, come spiegato in precedenza. A questo aggiungiamo il fatto che la produzione di asfalto è responsabile di circa il 2% delle emissioni globali di anidride carbonica. Come si evince dall’immagine che proponiamo dal sito, PlasticRoad è anche a sezione cava: questo permette di far passare comodamente tubazioni e sottoservizi. Anche la messa in posa sarebbe molto accelerata rispetto ad un normale manto stradale: da diversi mesi a poche settimane di lavori. Come detto, la città di Rotterdam si è dimostrata molto propensa a voler provare questa nuova tecnologia, ma KWS vuole ancora aspettare, c’è bisogno di ulteriori test. Si parla di un’attesa di tre anni ancora prima di poter vedere le prime sezioni stradali pronte per la posa. 7 LEINTERVISTE Cambiano i nomi ma non la sostanza GLC, GLE, GLE Coupé, Classe G e GLA Enduro, SUV protagonisti della primavera-estate Mercedes Senza dimenticare Smart e il restyling della Classe A a cura di D.M. D’AMBROSIO intervista di F. GHERARDI La Mercedes GLC (Foto Archivio) Arrivano le vacanze estive, ma Professione Motori non poteva lasciarvi partire senza regalarvi prima un’ultima intervista in esclusiva. Chiudiamo la stagione con un grande ritorno nei nostri studi, quello di Paolo Lanzoni, Responsabile Comunicazione Mercedes. Tra le tante novità di questo periodo, partiamo dalla Mercedes GLC di cui ti chiederei una descrizione delle caratteristiche principali e di parlarci della gamma motori, oltre che dei prezzi ed anche della sigla del nome: “Se parliamo di collezione primaveraestate, sicuramente la GLC e tutti i SUV sono la novità principale della nostra gamma, stiamo, infatti, rinnovando tutta la gamma SUV e questo ci dà l’opportunità per spiegare anche i nostri nuovi nomi. GLC: abbiamo tolto la k e sostituita con la C, abbiamo semplificato Paolo Lanzoni, Resp Comunicazione Mercedes, ospite nei nostri studi (Foto Archivio) 8 in maniera chiara per i nostri clienti. Noi, infatti, abbiamo 5 marchi: A, B, C, E, S, attorno a loro ruotano tutte le altre versioni, carrozzerie e allestimenti. Quindi la GLA è un SUV ma è il più piccolo perché è con la “A”, quando parliamo di GLC parliamo di classe media, perché la “C” identifica la classe media, la classe E è la classe superiore, la S indica l’ammiraglia: in questo modo identifichiamo al meglio la nostra gamma, non dobbiamo seguire la memoria ma la logica. La GLC, così come le altre, arriverà sul mercato a settembre e possiamo dire che con lei abbiamo davvero ridisegnato da zero la GLK, andiamo a inserirla perfettamente nella famiglia dei SUV, è completamente nuova nel design, negli allestimenti interni e nei motori il cavallo di battaglia lo farà il quattro cilindri che ci sta dando davvero tante soddisfazioni, 204 CV, consumi contenuti del 20% in meno rispetto alle altre generazioni e tante, tante prestazioni da 136-170CV fino a 211CV del benzina, anche ibrido, noi abbiamo già 11 modelli ibridi in vendita e tutte le prossime autovetture che arriveranno sul mercato avranno la loro versione ibrida. GLC si può ordinare, le prime consegne ci saranno il restyling, ennesimo ma molto efficace, di quella che possiamo definire la vostra macchina simbolo: la Classe A. Qualche anno fa un vero e proprio stravolgimento, adesso quello stesso modello ha subito alcune modifiche. Quali sono le novità principali e perché si è scelto un restyling già adesso?: Il restyling della Classe A (Foto Archivio) a metà settembre, così come per tutta la gamma SUV, il prezzo parte da 48mila euro”. Passiamo alla GLE, anche in questo caso rinnoviamo le caratteristiche di questa macchina sempre dalle forme robuste, tecnologia spiccata e motori all’avanguardia: “Sì con GLE prendiamo un’eredità importante, quella della ML. Oggi siamo andati a rinnovarlo nel design e ad attualizzarlo con le nuove linee e pensieri di Mercedes che poi sono quelle che tanto piacciono agli italiani. Il nuovo design di Mercedes è stato davvero una rivoluzione partita dalle piccole e che oggi sta contaminando anche le grandi. Ovviamente abbiamo migliorato anche i motori ma confermiamo le doti fuoristradistiche e anche di grande confort che avevamo sulla ML, tutto nasce dalla G nel dna, quindi doti da vera fuoristrada ma anche grande viaggiatrice”. stato fantastico, naturalmente le vetture sono all’avanguardia quanto a confort, sicurezza e consumi e tutte queste innovazioni sin sono potute provare al meglio. GLE e GLE Coupé sono ordinabili ma le prime consegne avverranno a metà di settembre. Due differenze per i prezzi, con GLE Coupé uniamo la capacità, le doti fuoristradistiche e il confort di GLE a una linea coupé estremamente bella e andiamo in un segmento dove non eravamo presenti e che riteniamo molto importante per il futuro e GLE essendo particolarmente sportiva sarà solo 6 cilindri e AMG. Quindi differenziazione non solo di prezzi ma anche di gamme, anche per non andarsi a sovrapporre inutilmente. Quanto ai prezzi, GLC costa meno di 50.000 euro, GLE sopra i 50.000 e GLE Coupé sopra i 60.000”. Negli ultimi messi tiene banco anche “Sono già passati 4 anni dal lancio della Nuova Classe A e questa volta l’abbiamo cambiata poco, il restyling, che sarà disponibile sul mercato da ottobre, porta dei nuovi motori, abbiamo migliorato leggermente il design dell’anteriore, quello esterno del paraurti, dei fanali, del posteriore, ma per il resto è la Classe A che sta piacendo tanto agli italiani. Sui motori poi abbiamo esagerato perché se sulla versione AMG eravamo il 4 cilindri più potente al mondo con 360 CV, oggi allunghiamo il passo perché il restyling della Classe A sulla versione AMG avrà 381 CV quindi veramente un risultato incredibile. Ricordo sempre con un motore 2 litri 4 cilindri. Classe A è stata davvero una rivoluzione perché da lì è ripartito tutto e per la prima volta si è partiti dal basso di gamma ad immettere innovazioni e design . Siamo andati, colpendo nel segno, a conquistare un pubblico più giovane e innovativo anche con contenuti importanti, la Classe A è stata la prima a introdurre il Car Play quindi la possibilità di collegare il nostro smartphone ai sistemi di bordo, ha poi un design giovanile, motorizzazioni incredibili con ottime prestazioni e consumi molto bassi. I prezzi non li abbiamo ancora definiti ma trattandosi di una nuova generazione su un modello che già esiste non si discosteranno molto da quelli attuali”. Sempre in tema di restyling qualche mese fa abbiamo scritto di GLE è stata protagonista della maratona su strada promossa da Mercedes, la Polar Sun Trip, una vera e propria scalata verso il Polo Nord: “Abbiamo messo GLE e GLE Coupé a servizio di un viaggio che affascina tutti quello al Circolo Polare Artico, siamo partiti da Stoccarda e abbiamo fatto varie tappe, è stato belo vedere come cambia il paesaggio, le diverse culture, e l’approccio diverso alle automobili da paese a paese. Abbiamo coinvolto molti amici e il viaggio è La GLE Coupé (Foto Archivio) 9 LEINTERVISTE Mercedes GLA Enduro (Foto Archivio) quello che ha riguardato l’SLK, altra vettura simbolo degli ultimi 20 anni di Mercedes. Quali sono le caratteristiche? “Conferma tutti i valori di SLK , la sua capacità unica di parlare al cuore e alla mente, quindi emozione e ragione, perché quando apriamo il tetto rigido ripiegabile automaticamente la usiamo come una cabriolet, però nei mesi freddi non abbiamo i problemi relativi magari alle cappotte in tela quando chiudiamo il tetto. Abbiamo introdotto nuovi cambi manuali, ma anche il 9 marce automatico, abbiamo migliorato le motorizzazioni, con un nuovo motore AMG con maggior potenza e riduzione dei consumi, con il nuovo 8 cilindri 4.0 4 litri a V calda quindi consumi ridotti, tempi di iniezione più veloci e aumento delle prestazioni. C’è poi l’aggiornamento del design esterno, per il resto rimane fondamentalmente fedele a se stessa anche lei sia nella sua funzione che nella sua abitabilità”. Capitolo offroad: due battute sulla limited edition GLA Enduro, come la possiamo descrivere? “La GLA è stato ed è un grande successo, tanti nostri clienti l’hanno apprezzata ma in alcuni casi ce l’hanno chiesta un poco più alta, quindi di passare dal concetto di crossover al concetto di vero e proprio SUV e fuoristrada. Siamo intervenuti sull’altezza della vettura, sul design e sui contenuti esterni per renderla più fuoristrada: protezione sottoscocca, i passaruota protetti in plastica, tanti equipaggiamenti, vetri oscurati e l’abbiamo resa più ricca e molto più adatta all’offroad rispetto alla GLA normale. Inoltre GLA Enduro offre un ricco equipaggiamento con un vantaggio cliente del 60% sugli optional aggiunti, pari al 5% sul prezzo totale della vettura. Ha avuto un successo enorme e stiamo pensando di prorogarla per 10 continuare ad accontentare le richieste e inserirla nella nostra gamma”. Sempre in tema offroad impossibile non parlare della Classe G: “La Classe G è unica, si tratta di un caposaldo di Mercedes e infatti stiamo chiamando tutti i nostri SUV e i nostri fuoristrada con la G nel nome. Siamo molto contenti anche dei piccoli numeri italiani che però sono costanti nel tempo. La classe G ha più di 40 anni ma non li dimostra anche in questo caso siamo intervenuti con un modello davvero fuori di testa la G500 4x4, abbiamo lavorato sulle sospensioni e le motorizzazioni, ma senza toccare il DNA della Classe G, vero e autentico fuoristrada adatto a ogni situazione offroad e anche in questo caso abbiamo il nuovo motore EMG per renderla davvero unica: V 8 da 585 CV ”. Chiudiamo con Smart, e nella fattispecie con l’arrivo dai primi giorni di luglio del cambio Twinamic sulla Forfour: “Smart si è rinnovata completamente lo scorso novembre, siamo andati Un evergreen: la Classe G (Foto Archivio) a lavorare su tutti quelli che erano i limiti che erano emersi con la prima generazione di ForFour, quindi in 3,5 metri possiamo dire di avere una vera Smart a soli 740 euro in più della ForTwo, ma posso anche dire che abbiamo fatto diventare un’opportunità un problema. La Smart, infatti, è cambio automatico ma un 10% di clienti l’ha scelta con il manuale quindi abbiamo conosciuto una nuova fascia di clientela che non era mai salita sulla Smart. Da febbraio però appena arrivati con il cambio automatico nel primo semestre abbiamo fatto il record di vendite Smart, perché lo smartista appunto la ama con l’automatico, un risultato incredibile 14mila Smart immatricolate e sto considerando solo la ForTwo. Il cambio automatico risponde alle esigenze dei nostri clienti, noi abbiamo portato la nuova Smart sul mercato con il servosterzo di serie perché ce l’hanno chiesto i clienti, l’abbiamo allargata ed è molto più confortevole, l’abbiamo mantenuta 2,69 metri non un millimetro in più, e abbiamo migliorato il cambio, quello era lento, adesso ne abbiamo uno automatico doppia frizione mai esistito nel segmento delle city car che rende la guida più sportiva, più confortevole e riduce i consumi. ForFour con il cambio automatico non avrà gli stessi numeri della smartina che è per eccellenza automatica, ma ci aspettiamo un 60% di vendita, il cambio, inoltre, ha le stesse caratteristiche della classe A”. Ci rivedremo a Francoforte ma nel frattempo ti rubo, se possibile, qualche piccola anticipazione: quale sarà il programma di Mercedes per questo importante evento? “Per noi e per tutti i marchi tedeschi è un appuntamento importantissimo, porteremo quattro anteprime mondiali dalla Smart alla Classe S, ce ne sarà davvero per tutti i gusti”. LEPROVE Peugeot 2008 Dopo la presentazione a maggio 2013 Siamo tornati al volante del crossover francese per testare il nuovo motore BlueHDi da 120 CV di F. GHERARDI La Peugeot 2008 (Foto Archivio) Siamo tornati al volante della Peugeot 2008, dopo la presentazione alla stampa vissuta e raccontata a maggio 2013 tra le strade dell’A lsazia. Siamo tornati al volante del crossover del Leone francese per riscoprirne le caratteristiche, ma soprattutto per testare su strada il nuovo motore introdotto in gamma: il 1.6 BlueHDi da 120 CV. Da un punto di vista estetico, vi avevamo già raccontato a suo tempo quanto il profilo vivace e giovanile della carrozzeria venga Interni luminosi, cruscotto pulito e volante dalle dimensioni ridotte (Foto Archivio) Gruppi ottici dalle forme allungate e contenute (Foto Archivio) 12 esaltato dalle ondulature presenti sulle estremità laterali del tetto, oltre che dalla combinazione cromatica che abbina, almeno nella versione Allure provata dalla nostra redazione, una tinta bianca con fascioni e vetri scuri e specchietti e barre longitudinali cromati. La forma dei fari allungata, e dalle dimensioni contenute, ne esalta il dinamismo, i cerchi e la griglia anteriori, entrambi argento, rappresentano un altro tratto distintivo sempre da un punto di vista cromatico. All’interno, sedili in pelle con eleganti inserti in alcantara, cruscotto pulito e volante dalle dimensioni contenute, ma d’altronde se la 208 ha introdotto il concetto di Peugeot i-Cockpit, la 2008 è forse la macchina in cui questa stessa idea, almeno da un punto di vista di proporzione degli spazi, raggiunge (almeno fino a questo momento) la sua massima realizzazione. Semplice ed intuitivo il computer di bordo touch-screen, impossibile da non raccontare il gioco di luci che caratterizza tanto il quadro strumenti quanto il perimetro laterale del tetto, con scie luminose (o “stelle comete”) che consegnano un’ulteriore feeling, soprattutto in orari notturni, con la vettura. Aprendo il capitolo tecnico, la trazione è anteriore e nel cuore del tunnel centrale, appena sotto al cambio, manuale a sei rapporti nella versione in prova, troviamo il sistema Grip Control che consegna una motricità estesa a tutta la vettura e che varia in ben cinque configurazioni differenti: standard, neve, fuoristrada, sabbia ed Esp off. Chiudiamo con il motore, new entry, come detto, della gamma a disposizione della 2008. Stiamo parlando di un 1.6 BlueHDi da 120 CV e 300 Nm di coppia, Euro 6 e con consumi medi, stimati, di 3,7l/100 km. Propulsore brillante ed economico, che sommato ad una spiccata maneggevolezza (tenuto conto che stiamo pur sempre parlando di una macchina lunga 4,16 m e con una massa complessiva di 1275 kg) consegna delle ottime sensazioni alla guida. Non trascurabili, per un crossover, neanche le prestazioni: con una velocità massima di 190 km/h ed un’ accelerazione da 0 a 100 in 9,6 secondi. Grip Control che permette di variare tra 5 configurazioni differenti (Foto Archivio) Tettino trasparente con tendalino scorrevole (Foto Archivio) Ondulature alle estremità del tetto (Foto Archivio) Freno a mano dalla forma inedita e con il dorso in pelle (Foto Archivio) 31 AUTOMOTIVE Galerie Peugeot La nostra redazione al museo dedicato al Leone e al volante dei “gioielli” di Daniele Bellucci pagina a cura di F.GHERARDI (Foto Archivio) Scrivi San Gimignano, leggi Peugeot. Ritrovarsi in uno dei contesti più belli e caratteristici della Toscana, e venir catapultati nella storia di uno dei marchi simbolo dell’automobilismo transalpino è possibile grazie alla Galerie Peugeot, la prima mostra al mondo in terra straniera dedicata esclusivamente al Leone francese, nata e sviluppata dalla passione di Daniele Bellucci con la fattiva collaborazione del Club Storico Peugeot Italia. Una galleria espositiva che presenta al pubblico, a rotazione, una media di 30 modelli alla volta, oltre ad una serie di documenti ed altri accessori, che abbracciano più di un secolo di storia dell’automobile e non solo. Tra le vetture presenti si segnalano una Bebè del 1916, la 604 Limousine Heuliez utilizzata da Giovanni Paolo II durante una visita pastorale in Francia, la 202 “Canadienne” con fiancate in legno e risalente al 1948 e la storica Peugeot 203 “Oca di latta” presentata in anteprima ad un lontano Salone di Parigi del 1948. Ma non finisce qui, la nostra redazione, proprio grazie a Peugeot e alla Galerie di Daniele Bellucci, ha avuto modo di “arrampicarsi” lungo le ascese delle colline di San Gimignano a bordo di alcuni di questi splendidi esemplari. Rimessi su strada proprio per l’occasione. Entrando più nello specifico, abbiamo avuto modo di testare in prima persona l’eleganza di una Peugeot 204 Coupé del 1964, la prima vettura del marchio del Leone a trazione anteriore, e lo spirito all’avanguardia di una meravigliosa Peugeot 504 cabriolet del 1970, con motori 4 cilindri, trazione posteriore e cambio meccanico a 4 marce. Ma anche di rivivere (dopo averla avuta in prova per due settimane un paio di mesi fa ndr) il dinamismo della 205 Gutmann GTi 1.9 16V, e l’aggressività tutta emozionale della 106 rallye e del suo propulsore 1.3 da 98 CV che dal 1991, anno del suo lancio, fino al 2003, anno del suo pensionamento, solo in Italia ha venduto la bellezza di 400mila unità. Impossibile dimenticarsi anche della 205 Gentry, una perfetta combinazione di inizio anni 90 tra stile e ricercatezza, ma anche confort di guida e prestazioni. Un percorso lungo tornanti e paesaggi mozzafiato, ma anche un viaggio nel tempo firmato Peugeot. Renault Crossover Summer Tour Da Ostia a Milano: undici tappe itineranti con protagoniste Captur, Espace e Kadjar Semaforo verde lo scorso 17 luglio ad Ostia per il Renault Crossover Summer Tour, la manifestazione itinerante che caratterizzerà l’estate del marchio francese con protagonisti i tre crossover Captur, Kadjar ed Espace e che toccherà undici tappe diverse in giro per l’Italia prima di concludersi a Milano. Da Roma a Milano, quindi, passando per S. Margherita Ligure, Versilia, Milano Marittima, Salerno, Catania, Porto Cesareo, Lignano Sabbiadoro, Bellagio e Bologna, con la possibilità di assistere a spettacoli acrobatici di sport estremi e di guidare, in veri e propri test drive su strada, le tre vetture Renault. Un evento all’insegna 14 delle “forme”, quelle tipiche del segmento dei crossover, quelle che caratterizzano (ognuna a suo modo) Captur, Espace e (Foto Archivio) Kadjar successi più o meno consolidati dell’ultima offensiva Renault sul mercato automobilistico italiano. 15 2674_TIM_expo_PROFMOTORI_220X315.indd 1 01/04/15 11:02 AUTOMOTIVE McLaren 675LT Telaio alleggerito e motore V8 da 675 CV All’interno sedili con guscio in fibra di carbonio di P.BIANCHI Il nuovo bolide McLaren (Foto Archivio) La nuova supercar McLaren basata sulla carrozzeria Long Tail della F1 GTR LT del 1997 presenta un design estremamente sportivo e aggressivo, amplificato dall’alettone posteriore molto vistoso che, insieme alla nuova forma del posteriore, garantisce un miglioramento dell’aerodinamica di circa il 40%. Anche l’assetto della vettura, messo a punto con pneumatici Pirelli Pzero, è sostanzialmente perfezionato dalla Casa di Woking. Quest’ultima ha lasciato ampia Un dettaglio degli interni (Foto Archivio) 16 scelta ai clienti più esigenti in termini sportivi permettendogli di scegliere tra il pacchetto Club Sport e il Club Sport Professional, che garantiscono una guida ancora più estrema. Il carattere pienamente sportivo è garantito da una maggiore leggerezza della vettura (circa 100 kg in meno) abbinata ad un V8 da 3.8 litri con un propulsore che eroga 675 CV superando di 25 CV la versione 650S coupè. La potenza e l’estrema levità della vettura garantiscono uno scatto da 0 a 100 in 2,9 secondi e una velocità massima di 330 km/h. Se il kit estetico esterno millanta tutti i connotati sportivi, quello interno non è da meno. Sedili ultra-leggeri protetti con guscio in fibra di carbonio e rivestiti con materiali di alto livello impreziosiscono la vettura. Una supercar solo per pochi collezionisti, pronta per girare su pista a pieno regime, monitorando i parametri di guida grazie al McLaren Track Telemetry. Carrozzeria da station wagon Cambio automatico e motore boxer 1.6 turbo da 170 CV AUTOMOTIVE Subaru Levorg di P.BIANCHI La nuova creatura di casa Subaru (Foto Archivio) Levorg è l’acronimo usato dal costruttore giapponese per unire tre parole: Legacy, Evolution e Touring. Senza snaturare la brand identity del gruppo, Subaru offre una nuova vettura di nicchia con carrozzeria station wagon, solo con cambio automatico e solo ad alimentazione a benzina. Basata sulle dimensioni della Legacy, è lunga 4,69 metri e ha un passo di 2,65 metri. A livello estetico si nota una linea delicata con qualche elemento sportivo quale una presa d’aria sul cofano, dei parafanghi vistosi e un doppio terminale di scarico. Tutti gli elementi sono realizzati con grande cura. Sotto il cofano è previsto un motore boxer 1600 turbo da 170 CV che, insieme al cambio automatico, garantisce un’ottima fluidità di guida e una reattività degna delle migliori auto sportive. Caratteristica peculiare dei motori Subaru è poi quella di mantenere il baricentro basso assicurando sicurezza e stabilità in curva. Ci si rende conto come la Levorg, visto lo sterzo con servocomando elettrico e la trazione integrale abbinate al sistema Active Torque Vectoring, mostri un comportamento agile e preciso in situazioni miste. Anche l’interno è minuziosamente curato ed è apprezzabile la sua l’abitabilità. La vettura garantisce un agevole accesso ai sedili posteriori e un portabagagli ampio e versatile apribile con un comando elettronico previsto sulla chiave. La Levorg sarà disponibile con due allestimenti: GT e GT-S. Interni (Foto Archivio) 17 AUTOMOTIVE Lotus Evora 400 Motore V6 3.5 da 406 CV, da 0 a 100 in 4,2 secondi Interni in alcantara, cerchi forgiati ed alleggeriti Le prime consegne previste per il mese di agosto di M.ELVIRETTI La nuova Lotus Evora 400 (Foto Archivio) Esiste un marchio che meglio di qualunque altro è in grado di rappresentare tutto il fascino della scuola automobilistica sportiva d’oltre manica: il suo nome è Lotus. I costruttori inglesi dicevano «tutto quello che non c’è non si rompe» e, in effetti, ciò che contraddistingue da sempre la tradizione britannica è la spiccata ricerca dell’essenzialità negli allestimenti: solo quello che serve, il massimo della leggerezza possibile. Nessun enorme motore, solo un buon rapporto peso/ potenza. Lotus è il costruttore che più di tutti, ancora oggi, è in grado di testimoniare questa mentalità e la nuova Evora 400 costituisce un’evoluzione del precedente modello esattamente in questa direzione: meno peso, più cavalli. È, dal 2009, anno del suo debutto, che Evora rappresenta la proposta più completa del listino Lotus: un’alternativa a Porsche, nella mente degli ingegneri inglesi. È la meno spartana (Elise ed Exige estremizzano ulteriormente la 18 ricerca della leggerezza), è stata la prima Lotus disponibile con cambio automatico ed è la prima, dopo tanti anni, a poter essere allestita come una 2+2. Tutto ciò a fronte del solito, inconfondibile, DNA Lotus. Presentata al Salone di Ginevra, la Lotus Evora 400 è già in produzione, ma le prime consegne sono previste per il mese di agosto. In Germania, dove l’IVA è al 19%, la Lotus più veloce di sempre è in vendita a 96.000 euro (il prezzo per il mercato italiano non è ancora stato dichiarato, ma potrebbe superare i 100.000 euro). Prezzi che la mettono in diretta concorrenza con la Porsche 911. L’equipaggiamento di serie (riferito al mercato inglese) include, fra gli altri, l’impianto frenante della AP Racing con dischi da 370 mm all’anteriore, il differenziale autobloccante, il climatizzatore automatico e il sistema multimediale con navigazione satellitare. Tra i principali optional figurano la vernice metallizzata (1.200 euro circa), il cambio automatico a sei marce (2.750 euro circa), gli interni in pelle o alcantara (3.400 euro circa), il Pack Black che include diversi elementi della carrozzeria verniciati in nero lucido (1.700 euro circa), i cerchi in lega forgiati e alleggeriti (2.750 euro circa), il cruise control e le pinze dei freni di colore giallo o nero (entrambi proposti a 400 euro circa). Spinta da un V6 3.5 sovralimentato capace di 406 CV e 410 Nm di coppia, la Lotus Evora 400 accelera da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 300 km/h. Più potente e leggera della Evora S che sostituisce, gira 6 secondi più veloce sul circuito di prova di Hethel (completato in 1’32”). Anche l’accesso alla vettura è migliorato: il telaio a culla, la capote bassissima e la seduta posta più in basso della cornice dello sportello lo rendono un esercizio da contorsionisti. Insomma, va più forte, è più bella, ed è pure più comoda. AUTOMOTIVE Cactus AS Roma La vince all’asta il francese Nicols Hardville Grande tifoso del club capitolino di D.M.D’AMBROSIO Un totale di 17.500 euro: tanto ha pagato Nicolas Hardville per assicurarsi all’asta suggerisce il nome, un francese, fatto abbastanza atipico per un’automobile caratterizzata proprio da un design che celebra un club italiano, con tanto di firme dei giocatori, stemma sul cofano e montanti posteriori e colori sociali, il rosso e il giallo che troviamo sul tetto, paraurti anteriori e posteriori e Airbump. Francese sì, ma anche tifoso romanista, e qui si spiega come mai abbia deciso di partecipare all’asta, nata per un’iniziativa benefica, che si è tenuta dal 15 al 25 maggio. Il vincitore è stato invitato a trascorrere una giornata a Trigoria con i calciatori, in modo da poter ritirare la Citroën C4 Cactus 1.6 e-HDi con allestimento Shine. Il ricavato dell’asta sarà devoluto in beneficenza tramite la Roma Cares, fondata dal club e attiva in progetti sul sociale. MOTO Yamaha XSR700 E’ il risultato della trasformazione di una MT-07 Provate a customizzare una Yamaha MT-07 in café racer. Il risultato è questa sorprendente XSR700. Curata nell’estetica dal leggendario preparatore giapponese Shinya Kimura, si colloca nel bel mezzo del filone sport heritage che grandi soddisfazioni sta regalando alla Casa di Iwata. Nello stile la moto si ispira alla Yamaha XS650, capolavoro del design minimalista Yamaha nata negli anni ’70. L’impostazione classica con posizione eretta in sella, manubrio lungo e inclinato all’indietro, faro, serbatoio e strumentazione tonda in stile retrò si abbina a tecnologie contemporanee. Il cuore pulsante di XSR700 è il bicilindrico frontemarcia da 689 cmc con architettura crossplane, con 20 la Citroen C4 Cactus brandizzata A.S Roma. A portarsela a casa, come scoppi irregolari e la fasatura a 270°. La XSR700 si propone anche come moto maneggevole, grazie al peso contenuto (186 kg), al telaio compatto e leggero e al di M.ELVIRETTI forcellone corto da 530 mm. Disponibile in due colorazioni (grigio e verde) la XSR700 sarà in vendita da novembre a un prezzo ancora da definire. 21 BANDIERAASCACCHI Merci Jules Vettel trionfa in Ungheria e dedica la vittoria a Bianchi Sul podio anche le due RedBull di Kvyat e Ricciardo Scatta la polemica Ferrari vs regia internazionale di F.GIANANDREA DE ANGELIS Vettel sul podio dell’Hungaroring (Foto Archivio) 22 Verde, bianco e rosso: sono questi i colori che sventolano sul circuito dell’Hungaroring, pista della decima tappa del mondiale di Formula1. Ma ad essere agitata dal vento non è la bandiera ungherese dei padroni di casa, bensì quella italiana della Ferrari, portata in alto con orgoglio dal tedesco Sebastian Vettel. Questa è la sua seconda vittoria stagionale, che come la prima si è chiusa con un “Forza Ferrari” con accento bavarese, ma questa volta oltre ai ringraziamenti verso la propria scuderia c’è anche una dedica speciale, quella all’amico e compagno di corse Jules Bianchi: “Merci Jules. Questa vittoria è per te”. Sì perché purtroppo una settimana prima della gara è arrivata la tragica notizia: dopo nove mesi di coma, causato da un gravissimo incidente durante il Gran Premio del Giappone nel 2014, il motore del giovane Bianchi si è spento per sempre. E’ il primo pilota a morire in gara dopo Ayrton Senna, era un ragazzo talentuoso e ben voluto da tutti, e per ricordare la sua memoria ogni pilota ha messo sul proprio casco l’adesivo con la scritta #CiaoJules. Il suo numero, il 17, è stato ritirato dalla Federazione, e vedere tutti i piloti abbracciati in cerchio attorno al casco di Bianchi durante il minuto di silenzio a lui dedicato è stato uno dei momenti più toccanti della recente storia della Formula 1: ha fatto capire quanto tutti volessero bene a quel francese tanto bravo a correre quanto sfortunato. Ora, anche se con difficoltà, mettiamo da parte la tristezza e torniamo alla gara ungherese, quella che ancora una volta sembrava dovesse essere monopolizzata dalle Mercedes ma che invece è stata dominata dalla Rossa. Nelle prove libere tutto da copione: Hamilton e Rosberg più veloci di tutti mentre dietro si alternano le due Ferrari e le Red Bull. Nelle qualifiche del sabato i protagonisti restano gli stessi del giorno prima, con Hamilton che conquista la nona pole position dell’anno grazie al suo tempo di 1’22’’408 e Rosberg che lo segue staccato di tre centesimi; la Le due Mercedes, per loro un Gp all’inseguimento (Foto Archivio) terza posizione la guadagna Sebastian Vettel, inizialmente davanti al compagno Raikkonen, ma il finlandese viene presto scavalcato da Daniel Ricciardo che si piazza quarto. La domenica, dopo il giro di riscaldamento e quando tutto è pronto per schiacciare l’acceleratore, la procedura di partenza viene interrotta a causa di un mal posizionamento in griglia di Felipe Massa (all’ottavo posto) e per questo i piloti sono costretti ad un nuovo giro di formazione e il brasiliano ad una penalizzazione di 5 secondi. Tornati in griglia i piloti, si può finalmente dare avvio alla battaglia: le Ferrari sembrano due leonesse in caccia e con una manovra a tenaglia prima accerchiano e poi superano la preda Hamilton, Rosberg resiste agli attacchi mantenendo il secondo posto ma al finlandese della Rossa bastano solamente altre due curve per superare anche Nico e piazzarsi dietro Vettel. L’ira di vedersi superato acceca Hamilton, nella foga l’inglese prova subito a superare il compagno di squadra ma finisce fuori dalla pista e rientra in gara al decimo posto: “My start was a nightmare” dirà subito dopo via radio ai suoi meccanici. Le Ferrari rimangono in testa anche se nessuno, almeno da casa, le vede, perché la regia internazionale, coordinata da Bernie Ecclestone, decide di non inquadrarle praticamente mai concentrandosi solamente sugli inseguitori e alzando più di una polemica tra i vertici della scuderia di Maranello e il capo della F1. Fatto sta che le Ferrari continuano a dominare, anche Raikkonen che fino ad ora aveva spesso deluso, ma la gara di Kimi finisce nuovamente prima del tempo, stavolta non per colpa sua ma per un guasto al motore che lo costringe al ritiro al giro 46. Nei giri finali Rosberg quasi si avvicina a Vettel per provare il sorpasso ma Seba sa come difendersi, cosa che sa fare Nico quando a sua volta viene attaccato dall’esuberante Ricciardo; i due si toccano e sono costretti a rientrare ai box, il terzo che gode tra i due litiganti è Kvjat che guadagna così la seconda posizione. Al rientro, Ricciardo mantiene comunque la terza posizione, mentre Rosberg, costretto a fare un giro intero con una ruota forata, si ritrova soltanto decimo, anche se alla fine chiuderà ottavo. Il primo a tagliare il traguardo finale è ovviamente il dominatore della gara Vettel, dietro di lui le “outsider” RedBull di Kvjat (primo podio in carriera) e Ricciardo. La rimonta di Hamilton non è stata completata: il campione in carica è riuscito a piazzarsi solamente sesto, ma vista la sfortuna del compagno di squadra il suo vantaggio in classifica piloti è addirittura salito a 21 punti. Come l’anno scorso, l’Hungaroring si rivela più un ostacolo che un tracciato per le Mercedes, ma va assolutamente sottolineata la gran prova di Vettel, che più di tutti può godersi le meritate vacanze: bisognerà infatti aspettare un mese prima di veder di nuovo sfrecciare le monoposto, il prossimo appuntamento è datato 23 agosto, sulla pista di Spa, in Belgio. Speriamo di vedere anche lì issarsi il nostro tricolore, magari accompagnato ancora una volta da quel “Forza Ferrari” ormai diventato famoso. Il minuto di raccoglimento prima della gara in memoria di Jules Bianchi (Foto Archivio) 23