le prove le interviste

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le prove le interviste
ANNO 3 - n° 22 - 19 NOVEMBRE 2015 - € 1,OO
LE PROVE
RENAULT
TALISMAN
LE INTERVISTE
PAOLO LANZONI (PAG 14-15-16)
(RESP. COMUNICAZIONE MERCEDES)
10-11
PSA&FRIENDS (PAG 12)
INFINITI
Q30
MERCOLEDI alle 21:20
E VENERDI alle 21:05 SU 177 DTT
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canale 177
EDITORIALE
Il Motor Show rilancia
ma nel 2016
di FILIPPO GHERARDI
Tra le tante cose che questo
2015 è stato e sarà, nei mesi
che mancano da qui al suo
epilogo, sicuramente non verrà
ricordato con la nomenclatura di
“anno del Motor Show di Bologna”.
Sì, perché nonostante quanto
si potesse sperare, credere ed
immaginare il Motor Show 2015 non
si farà, al pari di quello 2013 e per
evitare, probabilmente, un’edizione
sottotono e sbiadita come è stata
quella del 2014. La decisione
è stata presa in comunione dai
nuovi organizzatori Bologna Fiere
Autopromotec ed ACI Sport, che
hanno rilevato l’organizzazione
della manifestazione nel maggio
2015 e per cui tempo ed adesioni
non erano senz’altro validi alleati.
Molto più comodo, ma anche più
saggio e funzionale, iniziare a
lavorare sin da ora per l’edizione
2016 che verrà ufficializzata, con un
anno di anticipo, sempre in questi
giorni e che manterrà inalterato il
proprio calendario: 3-11 dicembre.
Ciò che cambierà, e non è poco,
è che il Motor Show Bolognese
tornerà ad essere riconosciuto
dall’OICA
(Organizzazione
internazionale di costruttori di
veicoli a motore ndr) e che al
fianco dei succitati Bologna Fiere
Autopromotec ed ACI Sport, sempre
in sala di comando organizzativo
con una collaborazione più che
attiva, ci sarà anche FCA Italia.
Un progetto pluriennale che si
pone, almeno a quanto trapela
dagli stessi organizzatori, due
obiettivi principali: essere “una
manifestazione rivolta al pubblico
per promuovere le vendite” e al
tempo stesso “un’esperienza a
360 gradi per gli appassionati”.
Letto così, ed analizzate le carte
sin qui svelate, tutto sembrerebbe
garantire più di uno spunto di
riflessione, in positivo, per case
automobilistiche ed esperti di
settore, quelli che poi di fatto
scandiscono tempi e fortune
di ogni evento automobilistico
internazionale che si rispetti. In
aggiunta, sempre dal Bologna
Fiere fanno sapere che il nuovo
Motor Show 2016 «promuoverà la
conoscenza delle vetture, delle
novità tecnologiche, presenterà
tutte le nuove soluzioni anche
di componenti e accessori per
l’auto connessa ai sistemi della
mobilità intelligente e sostenibile,
confrontandosi con le istituzioni
e i bisogni dei consumatori;
darà la possibilità di verificare,
sia attraverso i test drive che
attraverso il racing, la potenzialità
di brand, modelli e piloti». Per
quel che ci riguarda, nel nostro
piccolo, ci accontenteremo a
partire dal prossimo anno (a
questo punto) di ritrovare un
evento credibile e all’altezza
della tradizione motoristica che
da sempre appartiene al nostro
paese, sperando che anteprime e
spettacoli a quattro ruote tornino,
prepotentemente,
protagonisti
e d’attualità anche tra i confini
italiani.
In redazione
Delfina Maria D’Ambrosio
Maurizio Elviretti
Federico Gianandrea de Angelis
Amministrazione
Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma
Tel./Fax 06.5000975
[email protected]
Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013
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Direttore Responsabile
Filippo Gherardi
[email protected]
Hanno collaborato
Flavio Grisoli
Realizzazione grafica
Elisabetta Di Paolo - [email protected]
Impaginazione e creatività
Rocco Lotito - [email protected]
HIGHTECH
Mcity: una città-test
per la guida autonoma
La cittadina si trova in Michigan
e Ford ci testa le sue auto del futuro
pagina a cura di D.M.D’AMBROSIO
Non ci sono più dubbi: la guida
autonoma
è
il
futuro. Tanti
costruttori stanno lavorando in
questa direzione, con frequenti
prove e sperimentazioni, pronti
passo dopo passo a raggiungere
questo storico obiettivo. Ford sta
addirittura testando le sue auto in
una città ricostruita appositamente
Mcity, impianto dell’università del
Michigan. Ci sono strade, case
con una sola facciata, insegne
luminose,
cartelli
passeggiate,
pedoni, davvero tutti gli elementi
che servono a far rivivere il contesto
urbano. Grazie a Mcity, Ford
potrà dare un’importante svolta
nello sviluppo di questi modelli.
Attualmente ci sono solo le Fusion
Hybrid
Autonomous
Research
Vehicle che si trovano a varcare
queste strade con furgoni e pickup
che sono però guidati da persone
in carne ed ossa, convivenza che
serve a far comprendere alle vetture
anche i comportamenti umani.
Inoltre, le vetture ‘imparano’ grazie
alle videocamere tridimensionali,
radar e ultrasuoni e apparecchi LiDar
che comunicano immediatamente
mappe 3D, a destreggiarsi in
varie situazioni come semafori,
interruzioni stradali, incidenti.
(Foto Archivio)
La Google Car
riconosce i bambini
Ad Halloween è stato “insegnato” alle auto
ad individuare i piccoli mascherati
C’è chi ha saputo sfruttare al meglio
l’arrivo di Halloween, non per festeggiare
ma per proseguire con il proprio
progetto. Google ha infatti fatto girare
sulle strade texane e californiane 48
Google Car chiedendo, inoltre, ad
alcune famiglie di far camminare i propri
bambini mascherati vicino alle vetture
autonome parcheggiate. Un invito
che trova spiegazione nell’obiettivo di
permettere ai sensori delle automobili
di imparare a riconoscere i bambini,
anche se travestiti. Davanti ai più piccoli
le google car impareranno a mettere
in atto comportamenti diversi, alzando
al guardia. Dovranno, cioè, capire che
possono attraversare all’improvviso e
sbucare fuori dalle vetture parcheggiate
per ridurrei i rischi.
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(Foto Archivio)
AUTOMOTIVE
Tokyo Motor
Show 2015
Sempre più il Salone delle idee e del futuro
Fiat di nuovo protagonista dopo 8 anni di assenza
Debutto per PSA, inglesi e tedeschi in vetrina
di MAURIZIO ELVIRETTI
La Honda Clarity (Foto Archivio)
Si è conclusa domenica 8 novembre
la
quarantaquattresima
edizione
del Tokio Motor Show, una delle
kermesse, dedicata al mondo dei
motori, più interessanti e visitate del
globo. Anche per quest’edizione,
lo show nipponico conferma la sua
caratteristica fondamentale: è il
salone delle idee e del futuro, in
particolare per le forme di propulsione
e la mobilità rispecchiando a pieno
la filosofia del paese che lo ospita.
Dunque
ritorno
dell’attenzione
all’idrogeno, consacrazione ulteriore
del ruolo ormai universale che ha
l’ibrido e anche elettrico e guida
autonoma. Tuttavia anche stavolta
non mancano novità che a breve
troveremo sui nostri listini, mentre
del tutto assenti le case coreane e
quelle americane, esclusa una. La
prima notizia è il ritorno di Fiat dopo
8 anni di assenza. E lo fa con le
nuove insegne FCA e un portafoglio
di marchi e prodotti decisamente più
interessanti, a cominciare dalla 500C
e la 500L, proseguendo con l’Abarth
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595c e 695 Biposto, la Jeep e infine
con l’Alfa Romeo con la Giulietta
e la 4C. Tutte insieme riempiono
l’atrio che porta verso l’ala Ovest del
Tokyo Big Sight. E se per Torino è un
ritorno per PSA Peugeot Citroen è un
debutto assoluto. Ironia della sorte,
ad avere lo spazio maggiore non
Porsche Macan (Foto Archivio)
sono i marchi tradizionali, ma DS che
fa sentire anche in Giappone l’eco
del suo successo in Cina. Presente
ovviamente anche Renault che, forte
della testa di ponte con Nissan, si
affida alla Twingo per entrare nel
cuore dei giapponesi. Anche inglesi e
tedeschi ci tengono a fare presenza.
AUTOMOTIVE
MINI Cooper Convertible (Foto Archivio)
La Jaguar mostra la F-PACE, la
Land Rover il restyling della Evoque
accanto alla Range Rover Sport SVR
da 550 cv e alla Land Rover Defender,
entrambe protagoniste nell’ultimo film
di 007 “Spectre”, girato in gran parte
anche nel nostro paese. Debutto
mondiale anche per la Porsche
Macan GTS, la Bmw M4 GTS e
la nuova Mini Cabrio. C’è anche il
gruppo Volkswagen che ha più di un
motivo per sottolineare la sua gamma
ibrida plug-in, in particolare la Passat.
E a proposito di ibrido, Toyota ha
portato sotto i riflettori il suo JPN Taxi,
evidentemente ispirato nella linea ai
cab londinesi, ma con la particolarità
di avere un sistema ibrido con motore
termico alimentato a GPL. Ma ci sono
anche novità giapponesi destinate
al nostro mercato, come la Suzuki
Ignis. Il nome è conosciuto e ora
incarna la più piccola tra crossover
e ibridi disponibili sul mercato, fattori
che, insieme allo stile frizzantino per
carrozzeria e abitacolo, fanno intuire
una buona accoglienza anche da
noi. Debutta anche la versione PHEV
della Mitsubishi Outlander e Honda
annuncia due nuovi motori per la Civic
di prossima generazione: un 3 cilindri
mille da 130 cv e un 1.5 da 175 cv. Ai
vertici delle rispettive categorie, chi si
è ritagliato uno spazio decisamente
importante è la Clarity a
idrogeno. Anche lei come la
Toyota Mirai, rimane chissà fino
a quando fuori dall’Italia a causa
di una rete di rifornimento ancora
lontana anni luce da quella che
dovrebbe essere. Sta vivendo
una vera esplosione di volumi,
in particolare negli USA la
Subaru che si prepara, se non
a bissare in Europa, quantomeno a
farsi apprezzare per come meritano.
I primi segni si vedono dai due
concept che la casa delle Pleiadi
ha portato a Tokyo. Il primo parla
chiaro: si chiama Impreza 5-door e,
se rimane com’è, si farà finalmente
considerare da chi vuole un’auto
compatta con tutti i crismi. Il secondo
è rappresentato dalla Future Viziv, un
contenitore di tecnologia per la guida
autonoma per quello che sembra il
prossimo XV, il modello in gamma più
anziano di tutti. I tratti comuni sono
la calandra esagonale prominente, il
cofano motore solcato, i parafanghi
prominenti e la forma a C sia per i
fari anteriori sia per le luci posteriori
oltre agli immancabili motori boxer
longitudinali e la trazione integrale. La
Viziv ha anche l’ibrido, del resto già
disponibile sulla XV su alcuni mercati
e, visto che parliamo di una forma di
propulsione che da noi sfiora il 2%,
c’è da prevedere anche da noi un
certo interesse.
Subaru Viziv Future Concept (Foto Archivio)
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TIM_Rovesciata_Prof Calcio.indd 1
10/11/15 12:55
Nissan debutta ufficialmente nel segmento C
Design moderno, all’interno spariscono i rumori
In Italia quattro versioni a partire da 25.000 euro
AUTO MOTIVE
Infiniti
Q30
di F.GIANANDREA DE ANGELIS
Il nuovo modello di casa Infiniti (Foto Archivio)
Doppio debutto per Infiniti, marchio di
lusso di Nissan che con la sua Q30
entra ufficialmente sia nel segmento C
delle compatte che negli stabilimenti
di produzione europei con la fabbrica
di Sunderland. Vista per la prima volta
allo scorso Salone di Francoforte e nata
dalla collaborazione intrapresa tra la
casa giapponese del gruppo Renault e
Mercedes, la Q30 presenta tantissime
similitudini con la tedesca Classe A,
sia nella forma che nella meccanica:
le due vetture utilizzano infatti la stessa
piattaforma MFA e condividono inoltre
alcuni propulsori. Il design dell’ultima Infiniti
nata si distingue per dettagli spregiudicati e
caratteristiche che fanno della Q30 una via
di mezzo tra una compatta, una crossover
e una coupé, proprio per “colpire” un target
giovane di acquirenti in cerca di una vettura
diversa dalle altre. Lunga 4,42 metri, larga
1,80 e alta 1,49, all’esterno, nella parte
anteriore, spicca la griglia a doppio arco
con mesh 3D ripresa dai modelli Infiniti più
grandi, ma qui con una linea più morbida
che si chiude sui proiettori; tipici del
marchio sono anche i montanti posteriori
a forma di mezzaluna che si vanno a
fondere con le linee delle fiancate per dare
un maggior senso di dinamicità. Gli interni,
studiati per attutire al meglio vibrazioni
e rumorosità, presentano anch’essi uno
stile moderno, con superfici asimmetriche
generate dalle forma a onda, materiali
morbidi al tatto ed ambienti ricercati come
il Cafè Teak con cuciture nere, il Gallery
White con cuciture rosse o il City Black con
cuciture viola; al centro della console c’ è
un display touchscreen da sette pollici con
l’infotainment InTouch di Infiniti già visto su
Q50 e Q30, mentre per quanto riguarda
l’assistenza alla guida, la Q30 mette a
disposizione: cruise control attivo, Blind
spot monitoring, Automatic park assist
con Around view monitor e moving object
detection, Auto high beam assist e Forward
collision warning con forward emergency
braking. La gamma propulsori prevede
un benzina 1.6 nelle potenze di 122 e 156
cavalli, un turbo benzina 2.0 da 211 cavalli
(solo per la versionhe S) e due diesel: un
1.5 e un turbo 2.2 con un numero di cavalli
variabile da 109 a 211. A questi è possibile
affiancare un cambio manuale a 6 rapporti
o in alternativa un automatico sette marce
DCT a doppia frizione. Sono quattro le
versioni di Q30 che dal mese di gennaio
saranno disponibili nelle concessionarie
italiane, oltre a quella base ci saranno la
Premium, la Premium Tech e la Sport, tutte
con possibilità di grande personalizzazione
degli esterni e con prezzi che partono da
24.990 euro ed arrivano fino a 44.060 euro.
Un dettaglio degli interni (Foto Archivio)
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LE PROVE
Renault
Talisman
Presentata a Firenze la nuova berlina D di Renault
Sistema Multisense con touch screen da 8,7”
Telaio a 4 ruote sterzanti e tanto spazio interno
di FLAVIO GRISOLI
Il frontale della nuova Talisman (Foto Archivio)
Ammirata al Salone di Francoforte
ad inizio autunno, ora è pronta
per arrivare sulle nostre strade,
a partire dal prossimo febbraio,
la nuova berlina di casa Renault,
la Talisman. Dalla casa francese
ci tengono particolarmente a
sottolineare come questo sia il
quarto nuovo modello sfornato nel
corso di questo 2015, che si ritiene
per molti essere come l’anno della
svolta, della definitiva uscita dalla
crisi. I segnali ci sono, ora sta alle
case sfruttarli a pieno. Bella da
vedere nelle sue linee esterne,
in pura continuità con i tratti
distintivi del designer olandese
Laurens Van den Acker, che firma
tutte le nuove uscite di Renault,
ha nella forma della calandra
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anteriore, con il logo grande e
verticale incastonato nell’ampio
spazio centrale, un elemento di
forte
impatto.
Particolarmente
significativa la linea luminosa
creata dai fari Full LED diurni
anteriori, a creare questa sorta
di “C” che tende a racchiudere gli
elementi dell’anteriore. Un’idea che
viene ripresa anche al posteriore,
con una forma creata sempre da
fari Full LED diurni che convergono
verso il grande logo centrale che
campeggia sopra il nome della
vettura. Entrando nell’abitacolo,
non possiamo non essere colpiti
dell’ampio spazio interno che
ci offre la Talisman. E Renault
ci tiene molto a sottolinearlo: le
misure generose di questa berlina
(4,84 metri di lunghezza per 1,86
di larghezza, con un passo record
di 2,80 metri) consentono ai
passeggeri di viaggiare davvero
comodi, anche sui sedili posteriori,
spesse volte “sacrificati” sull’altare
del design. Qui invece c’è spazio
anche in altezza, nonostante il
metro e mezzo scarso, e la distanza
in larghezza fra i sedili anteriori
è la più ampia della categoria.
Talisman
ha
a
disposizione
anche tanti vani portaoggetti,
che insieme offrono una capacità
di 25 litri, e il bagagliaio, con
608 dm3, può ospitare anche
quattro sacche da golf. Capitolo
tecnologia: su Talisman c’è a
disposizione tutto il meglio che
Renault offre oggi ai propri clienti.
LE PROVE
A partire dal sistema Multisense,
che permette di scegliere in tutta
semplicità diverse impostazioni
di guida per ottenere risposte e
sensazioni differenti dalla vettura,
con addirittura la possibilità di
personalizzare secondo i propri
gusti; il telaio a quattro ruote
sterzanti (di serie nella versione
Initiale Paris, il top di gamma,
a richiesta per l’allestimento
Intens), anche questo con diverse
regolazioni a seconda del percorso
che si sta affrontando. In città offre
chiaramente più maneggevolezza,
mentre su percorsi extraurbani
più tenuta di strada. Ovviamente
non può non essere notata, e
apprezzata, la grande plancia
centrale. Minimal, con pochi
pulsanti (meglio, ci si distrae
meno dalla guida), e un grande
schermo touch screen da 8,7”
(sulla versione entry level, la Zen,
lo schermo è a 7”), il più grande
della categoria. Tanti i dettagli
stilistici, con la pelle, le impunture
a vista, il badge “Initiale Paris”
(la versione che abbiamo testato
sulle colline toscane) sul volante
e sotto lo specchietto retrovisore.
Guidarla è stato davvero piacevole.
Nonostante la lunghezza non
indifferente (quasi cinque metri),
grazie anche al telaio 4 control,
la maneggevolezza dimostrata
è impressionante, sia in centro
urbano che nei tratti extraurbani
e nei saliscendi dei colli tra
Firenze e Siena, particolarmente
divertenti per chi ama mettere alla
prova le vetture. “Giocando” con il
Multisense, si può apprezzare in
modo evidente la grande differenza
nell’erogazione e nella risposta
del motore attivando la modalità
Sport,
che
offre
sensazioni
davvero impressionanti. Prodotta a
Douai, nel nord della Francia, sarà
disponibile in 12 tinte di carrozzeria.
Quattro le motorizzazioni che
Renault proporrà per l’Italia su
Talisman: due benzina (150 e 200 cv
entrambe con cambio automatico
a sette rapporti) e due diesel (130
cv con cambio manuale e 160 cv
twin turbo con cambio automatico).
I prezzi: si parte dai 30.700 €
dell’allestimento Zen motorizzato
benzina 150 cavalli, per arrivare ai
circa 40.000 € per la versione Top
Initale Paris. Renault punta forte
sulla versione Intens diesel da 130
cv, proposta a 34.700 €.
Dettaglio dei gruppi ottici anteriori (Foto Archivio)
Display touch screen da 8,7’’ al centro della plancia (Foto Archivio)
Tunnel centrale con joystick multifunzione (Foto Archivio)
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AUTOMOTIVE
PSA
&Friends
Gruppo francese al completo a Misano
Primo test drive con la nuova DS4
In pista con 308 GTi e Cactus
di FILIPPO GHERARDI
Le Peugeot 308 GTi in pista a Misano (Foto Archivio)
Gamma, e famiglia, PSA al gran completo
lo scorso 4 a 5 Novembre a Misano per
celebrare le ultime novità del gruppo
francese, sempre più protagonista del
mercato automobilistico come dimostrano
i risultati che lo vedono al secondo posto
tra i costruttori europei, e che nello specifico
del mercato italiano fanno registrare un
totale di 136.000 immatricolazioni nei primi
10 mesi del 2015. Un trittico di prodotto che
si muove seguendo, per ciascun marchio,
i propri segmenti ed obiettivi di riferimento
ma rispettando all’unisono quelli che
sono e saranno (per il 2016 ormai alle
porte ndr) i punti salienti dell’offensiva del
gruppo. Posizionamento, razionalizzazione
della gamma, internazionalizzazione e
modernizzazione della produzione, ecco
riassunta in quattro passaggi la filosofia del
futuro immediato di PSA. Un futuro che parte
innanzitutto dal design all’avanguardia,
La nuova DS4 (Foto Archivio)
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lusso, raffinatezza e tecnologia che
caratterizzano DS. Il neonato marchio
premium è stato protagonista nella due
giorni di stampa con le prove dinamiche,
nelle campagne limitrofe all’autodromo di
Misano, della nuova DS4, a disposizione
della stampa sia nella versione berlina
che in quella Crossback. Confort e piacere
di guida, linee moderne ma al tempo
stesso eleganti, tenuta di strada da prima
donna e la rivoluzione CarPlay destinato
sin dalle prime uscite a stravolgere il
concetto di infotainment automobilistico.
A stravolgere i criteri stilistici ci ha già
pensato invece qualche anno Citroen
C4 Cactus, a disposizione in occasione
dell’ultimo PSA&Friends con i suoi ultimi
equipaggiamenti testati, per l’occorrenza,
tanto sulla superficie sterrata che sull’asfalto
del “pistino” dell’impianto romagnolo. Ad
un design esterno unico ed un interno
puro e lineare, la Cactus continua ad
abbinare confort di marcia, un’agilità a tratti
inaspettata, grande versatilità e polivalenza.
A questo, da oggi, si aggiungano pure la
nuova colorazione Jelly Red e il nuovo
propulsore diesel BlueHDi da 100 CV
con S&S e cambio ETG6. Ultima, ma
non ultima, ecco la Peugeot 308 GTi e la
possibilità messa a nostra disposizione
di provarla tra i curvoni del Misano World
Circuit intitolato a Marco Simoncelli, lì dove
la velocità sembra non conoscere ostacoli
e i 270 CV dell’alleggerito motore 1.6 THP
hanno saputo esprimere al massimo
le loro potenzialità. Differenziale Torsen
autobloccante a slittamento limitato, volante
dalle forme ridotte, sedili sportivi comodi ed
avvolgenti ed una silenziosità dell’abitacolo
interno “assordante”, solo alcuni dei punti di
forza emersi in questo primo, massiccio,
contatto con la neonata del Leone francese.
La Citroen C4 Cactus con i nuovi equipaggiamenti (Archivio)
LE INTERVISTE
Mercedes
all’offensiva
Da fine settembre è scattata la #SUVattack
Anteprime italiana per Classe A
ed europea per la Classe S Cabrio
a cura di DELFINA MARIA D’AMBROSIO
intervista di FILIPPO GHERARDI
Mercedes GLE e GLE Coupé sono tra le protagoniste del #SUVAttack (Foto Archivio)
Sempre ricco di ospiti lo studio di
Professione Motori. Nelle scorse
settimane è tornato a farci visita Paolo
Lanzoni, Responsabile Comunicazione
Mercedes.
Tanti gli argomenti trattati, partendo da
#SUVATTACK, l’offensiva lanciata dal
marchio con l’arrivo a fine settembre
nelle concessionarie di GLC, GLE e
GLE Coupé
«Siamo molto contenti perché sono tutti
prodotti nuovi, il design di queste vetture
rappresenta la nuova immagine della
marca Mercedes e poi abbiamo portato
tanta tecnologia in questi segmenti di
mercato: SUV compatto, SUV medio
e SUV Coupé. Tutto nasce dalla G e
quindi la competenza di questa icona
nel mondo del fuoristrada e poi tradotta
in questi segmenti. Innovazione che non
c’è in nessun altro costruttore. Tutta la
gamma ha il cambio a nove marce, che è
un’anteprima per il segmento, addirittura
abbiamo già in vendita le versione plug14
in ibride sia sui GLC che su GLE Coupé,
vuol dire che a motorizzazioni 4 e 6 cilindri
benzina da 211 o 333 cv aggiungiamo
ben 116 cv elettrici. Se vogliamo una
vettura sportiva oggi e non vogliamo
andare sulle AMG prendiamo un plug-in
ibrida Mercedes perché abbiamo 116 CV
di potenza pura disponibile già dall’inizio
e gratis visto che non paghiamo né tassa
di proprietà e in alcuni casi non sforiamo
nel superbollo».
e poi arriviamo fino alle motorizzazioni
AMG da 585 CV. AMG per chi non se lo
ricorda è il marchio sportivo di Mercedes
che rende tutte le nostre automobili
più sportive tirando fuori delle vetture
incredibili,lavora davvero su tutti gli aspetti
dall’assetto alla dinamica di marcia, sulle
nostre compatte abbiamo superato un
2.0 a 381 cv».
Ad accomunare queste auto sono
alcuni punti di forza, valori come stile,
efficienza, infotainment e sicurezza,
fattore imprescindibile per vetture di
queste dimensioni
GLE Coupé è stata protagonista,
insieme ad un’altra auto che sveleremo
tra poco, anche all’ultimo 4X4 Fest
andato in scena dal 9 all’11 ottobre
a Carrara. Nel dettaglio quali sono i
punti di forza di questo Coupé dalle
forme generosissime?
«Prima di tutto ricordiamo che la trazione
integrale permanente 4Matic è sì
divertente anche da guidare ma significa
anche tanta tanta sicurezza in ogni
situazione di marcia su ogni tipologia di
fondo. Già la GLC è disponibile solo in
trazione integrale solo motori 4 cilindri
«Mi fa piacere che hai ricordato la nostra
presenza al 4×4 Fest perché la passione
per l’automobile oggi si concentra in
maniera verticale. Ci sono appassionati di
fuoristrada, e infatti il 4×4 Fest sta avendo
tanto successo ,gli appassionati delle auto
d’epoca, e il Salone delle Auto d’Epoca di
LE INTERVISTE
La nuova Mercedes Classe A (Foto Archivio)
Padova ha ogni anno più successo, ma
penso anche a Supercar il Salone delle
sportive a Roma. Ecco, ci sono tante
realtà, la passione si concentra su alcune
tipologie di autovetture e queste realtà
espositive stanno crescendo sempre
più. Per questo motivo abbiamo portato
la nostra offerta SUV e la primadonna era
la GLE Coupé, un SUV completamente
nuovo, disponibile solo in benzina e
diesel 6 cilindri e firmate anche AMG.
Accanto a questo SUV che racconta tutte
le linee del nostro coupé c’è un veicolo
incredibile: Unimog».
Unimog è stata protagonista anche in
Jurassic World, ultimo episodio della
saga di Jurassic Park, di cosa stiamo
parlando
«Di un veicolo industriale, polivalente,
polifunzionale.
Nato,
addirittura,
nell’immediato dopo guerra in Germana
con lo scopo di essere un unico veicolo per
i contadini tedeschi con il quale lavorare
la terra e caricare le merci da portare
nei mercati. É rimasto praticamente
identico ed è incredibile nella sua
capacità di superare ogni tipologia di
ostacolo. I nostri principali clienti sono ad
esempio l’Anas, tutte le principali società
autostrade d’Italia, come ma anche l’Enel
che lo utilizza con particolari cestelli per
andare ad operare in zone dove non ci
sono strade. Un veicolo che rappresenta
la competenza nella trazione integrale
di Mercedes dall’Unimog passando per
la Jeep troviamo ormai con la 4matic su
tutte le vetture della gamma Mercedes
dalla classe A alle S».
Ad inizio di ottobre, a Vairano c’è
stata l’anteprima italiana della Nuova
generazione Classe A
Paolo Lanzoni (a sinistra) ospite negli studi di Professione Motori (Foto Archivio)
«La Nuova Classe A è la vettura
Mercedes più venduta in Italia,
anche se a livello mondiale resta la
Classe C. Con Classe A Mercedes
ha mostrato i muscoli al mercato,
ha dimostrato di saper cambiare
pelle e attirare un pubblico più
giovane e dinamico. Con questa
vettura particolarmente sportiva
e muscolosa abbiamo anche
iniziato un nuovo corso in termini
di prodotto perché non abbiamo
sostituito semplicemente una
vettura più femminile con una sportiva
ma abbiamo aggiunto tanti prodotti dalla
A, alla B, quindi una monovolume, la
CLA, una berlina sportiva, CLA Shooting
Brake, quindi una station sportiva, e poi
addirittura con GLA che è un grandissimo
successo un SUV compatto».
Nelle ultime settimane avete rinnovato
un’altra vettura, la CLA, sia nella
versione berlina che Shooting Brake,
negli allestimenti Night e Dark Night,
un’esclusiva per il mercato italiano
«Quando parliamo di CLA e CLA
Shooting Brake che, ricordo, non è altro
che una station wagon sportiva, Dark
e Dark Night andiamo a raccontare la
nostra migliore strategia di prodotto. Noi
oggi riusciamo ad offrire delle versioni
dedicate al mercato italiano con, da un
lato, un importante vantaggio cliente a
chi le sceglie, come nel caso del Night
e Dark Night versioni particolarmente
ricche e sportive se sommiamo i loro
equipaggiamenti noi riusciamo a garantire
più di 2.500 euro di sconto rispetto alla
somma degli accessori, è un valore molto
molto importante e soprattutto lo troviamo
nel valore esiguo della vettura, perché
inserendoli a versione nel momento in
cui le rivenderemo le troveremo quotate
nei principali siti e operatori del mercato
dell’usato e quindi potremo valorizzare
tutti gli equipaggiamenti a richiesta
che altrimenti si perdono. Abbiamo
presentato queste due versioni la notte di
Halloween nell’autodromo di Modena ed
è stata anche un’occasione per riprovarle
sia su pista che su strada e sono due
vetture incredibili, a trazione anteriore ma
confortevoli, linee coupé ma addirittura
nel caso della station wagon tanto spazio
in coda nel posteriore».
Evento importantissimo dal 22 al 27
di ottobre al Salone di Auto e Moto
d’Epoca di Padova, era presente
Mercedes con un bellissimo stand
dove grandi protagoniste sono state
15
LE INTERVISTE
le Cabriolet del passato. Ti chiedo
due parole su questo aspetto e su
una delle due anteprime europee
presenti, la Classe S Cabrio
«L’abbiamo portata a Padova
in esclusiva, siamo stati il primo
mercato
a
riceverla
dopo
l’anteprima mondiale che è stata al
Salone di Francoforte. Due parole
sul Salone di Padova: è un salone
veramente bello, noi siamo presenti
dalla prima edizione, evidentemente
la storia dell’auto si lega a quella di
Mercedes. Ogni anno creiamo un
tema intorno alla novità principale
dell’anno, quest’anno è S Cabrio e quindi
abbiamo portato delle vetture cabrio della
nostra storia. Abbiamo ripercorso dalla
190 SL a tante altre vetture, ricordo la
vettura degli anni 50 la 500 K esemplare
unico, unica cabrio Mercedes carrozzata
Pininfarina, su specifica richiesta
della moglie di Hoffman importatore
di Mercedes negli Stati Uniti. Ecco S
Cabrio dopo oltre 40 anni rinnova la
nostra presenza in questo segmento.
Una vettura bellissima, sopra i 5 metri e
riesce a nascondere queste dimensioni
con delle linee particolarmente sportive e
una cappotta in tela che si apre in venti
secondi anche in marcia e tutto il meglio
dell’industria automobilistica su questa
vettura per eliminare qualsiasi fruscio
all’interno dell’abitacolo anche per i
passeggeri posteriori e rendere perfetto
il clima a bordo in qualsiasi condizione
di marcia: cappotta aperta, cappotta
chiusa con sole o aria condizionata
che segue ogni singolo sedile. Una
vettura davvero incredibile che racconta
il meglio dell’industria automobilistica
sull’ammiraglia di Classe S. Per vederla
sul mercato italiano dovremo aspettare
la primavera quando, insieme alla S
Cabrio, porteremo anche tante altre
novità, la SL, la SLC che è la nuova SLK,
abbiamo imparato dalla #SUVattack e
concentriamo i SUV e li presentiamo
anche tutti insieme per far capire quella
Mercedes Classe S Cabrio (Foto Archivio)
61
La nuova Smart Fortwo Cabrio (Foto Archivio)
che è la nostra offerta nel segmento
vorremmo riproporre questo schema
anche il prossimo anno con le cabrio e le
vetture sportive».
La seconda anteprima del Salone di
Padova è stata Smart fortwo Cabrio
«La Nuova Smart ci sta dando tante
soddisfazioni, da sempre gli italiani
amano la Smart e siamo contenti
che anche la nuova generazione sia
particolarmente
apprezzata, anche
nella versione quattro posti da quando
è arrivato il cambio automatico doppia
frizione e particolarmente veloce. La
Cabrio arriverà anche lei in primavera, è
la cabrio più venduta in Italia sul mercato
ed è anche la più piccola perché siamo a
2, 69 metri, la Smart normalmente di suo è
la vettura straniera preferita nel segmento
delle citycar quindi davvero successi su
successi. Ovviamente le motorizzazioni
e le versioni sono quelle della “Smartina”
normale. Cambio automatico doppia
frizione, leggermente più larga, più
confortevole, due motorizzazioni, tre
varianti di potenza, 71 cv, 90 cv nella
versione più potente e non vediamo l’ora
di averla sul mercato per testare fin daille
prime settinamen anche il gradimento del
pubblico».
Al Salone di Tokyo invece Mercedes
è stata protagonista con l’anteprima
della sua nuova show car Vision
Tokio, che rianalizza una vostra
personalissima interpretazione futura
della concezione di spazio con questo
corpo monolitico, design futuristico e
configurazione lounge dell’abitacolo.
Giovane ed innovativa rende omaggio
a una metropoli moderna e sempre più
di tendenza come quella giapponese.
Versatilità, connettività, intelligenza e
naturalmente guida autonoma
«Naturalmente è una visione della mobilità
del futuro, lo dice anche il nome. Ci sono
le ruote ai 4 angoli perché così si sfrutta al
meglio tutto lo spazio a bordo che è un po’
l’idea di fondo,di creare un lounge dove si
possa anche vivere altre situazioni mentre
la vettura è in movimento, perché la guida
autonoma non deve essere un fine ma
uno strumento che ci permette di vivere
al meglio a bordo dell’autovettura. Per la
guida autonoma sicuramente dovremo
aspettare qualche anno, ma io già oggi
ho una Classe C che frena accelera
da sola, legge le linee di mezzeria e
addirittura il volante mi adatta la traiettoria.
Se non è questa la guida autonoma
qual è? Tante funzioni già esistono
oggi, molte le vedremo presto. L’idea
del concept è di associare alla mobilità
tante funzioni, come? Creando questo
concept di intelligence drive. Una guida
intelligente vuol dire mobilità integrata,
integriamo propulsori, combustione
interna con l’elettrico, integriamo utilizzi,
possesso e utilizzo, integriamo anche
mezzo pubblico e mezzo privato. Ecco
la mobilità intelligente del futuro sarà
una mobilità integrata che poi è anche
il messggio che stiamo portando in giro
per l’Italia con il tour “Io sono elettrica”
insieme ad Enel, Aci e Michelin. Il tour
si svolge con tre Classi B elettriche, tutti
i sindaci ci mettono la loro firma ed è il
messaggio della mobilità del futuro che
noi vogliamo portare in Italia».
AUTO MOTIVE
BMW
Serie
7
Ecco la nuova versione dell’ammiraglia tedesca
Schermo multifunzione e guida semiautomatica
Parcheggia da sola anche se si sta fuori dalla vettura
di MAURIZIO ELVIRETTI
La Serie 7 presentata a Francoforte (Foto Archivio)
Diciamoci la verità: il lusso
abbinato
all’eleganza
piace
sempre più. Ma è anche vero
che non sempre si adatta a tutte
le tasche. Come provare ad
accorciare il gap che separa queste
due componenti? Ci ha pensato
Bmw con la sua Serie 7. La nuova
ammiraglia della casa teutonica
sarà oggetto di studio grazie alle
sue innovazioni. Alcune funzioni
che prima si erano viste in film di
fantascienza ora sono disponibili,
ad
un
prezzo
sicuramente
importante, ma non inarrivabile:
90 mila euro. Ma scopriamo cosa
ha di tanto par ticolare. Già una
volta saliti a bordo di quest’auto
ci si rende conto che non è una
comune vettura, questo grazie
alle molteplici luci e linee che la
rendono futuristica. Ma a spiccare
è il grande schermo rettangolare
18
al centro. All’interno di questo
schermo è possibile vedere gli
effetti dei comandi gestuali, ovvero
con l’ausilio dei sensori è possibile
accedere ad alcune funzioni della
vettura facendo dei gesti con le
mani, ad esempio: roteando il dito
in senso orario si alza il volume
dello stereo, roteandolo in senso
antiorario si abbassa, chiudendo
o allargando l’indice e il pollice
come una pinza si può zoommare
o rimpicciolire la schermata del
navigatore, muovendo la mano
vero destra si può passare al brano
successivo, muovendo la mano
verso sinistra si passa al brano
precedente ed inoltre ponendo due
dita a forma di V si può accedere
ad
un
comando
predefinito.
Un’ulteriore
tecnologia
che
precede di molti anni la maggior
parte delle vetture in commercio
è la guida definita da BMW
“semiautomatica”, con l’assistenza
nel traffico grazie alla quale fino
ad una velocità di 70 km/h la
vettura tramite l’uso di telecamere
stereoscopiche che scandagliano
la strada, riesce a frenare,
accelerare e sterzare da sola
leggendo anche i segnali stradali.
Un’altra chicca è rappresentata
dal parcheggio automatico, ma
non quello comune di altre vetture,
è possibile far parcheggiare l’auto
completamente da sola anche se
si è fuori dalla vettura pigiando un
tasto sulla chiave. Sul divanetto
posteriore all’interno del bracciolo
vi è un alloggio per caricare il
telefono via wireless e sopra vi è
un tablet con il quale si possono
gestire numerose funzioni della
Serie 7 come la regolazione del
clima, dello stereo o dei massaggi.
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BANDIERAASCACCHI
La
Saudade
Rosberg vince un Gp Brasile privo di emozioni
e blinda il secondo posto mondiale
Ma la Formula 1 di un tempo ormai non esiste più
di F.GIANANDREA DE ANGELIS
Nico Rosberg (in piedi sulla macchina) esulta per la vittoria nel GP del Brasile (Foto Archivio)
Nella penultima tappa del mondiale
2015, quando ormai i giochi sono fatti
e i titoli assegnati, a trionfare sono
ancora le Mercedes ma tante risposte
positive arrivano anche dalle Ferrari
che fanno significativi passi avanti
rimanendo però ancora indietro. Sul
gradino più alto del podio non sale il
campione del Mondo Hamilton ma il
suo compagno di squadra Rosberg,
alla seconda vittoria consecutiva
e dominatore assoluto del Gran
Premio del Brasile, quello in cui
sicuramente avrebbe voluto un po’
più di gloria il padrone di casa Felipe
Massa, arrivato solamente ottavo e
successivamente squalificato per
irregolarità tecniche. Purtroppo il
rombo dei motori delle monoposto
20
è stato anticipato dall’assordante
minuto di silenzio fatto prima della
partenza dedicato sia alle vittime
dell’attentato terroristico di Parigi che
a quelle degli incidenti stradali. I piloti,
tutti in gara con il lutto al braccio,
si sono stretti intorno al collega
svizzero ma con passaporto francese
Romain Grosjean, che teneva in
mano il drapeau de la France mentre
davanti a lui e a tutti i compagni
c’erano un’altra bandiera francese
listata a lutto e la scritta, anzi la data,
“13.11.15”. Dopo questo drammatico
epilogo dobbiamo comunque tornare
in pista, dove la gara inizia malissimo
per Carlos Sainz Jr e, purtroppo per
lui, finisce ancora peggio: a causa
di un problema tecnico lo spagnolo
su Toro Rosso era stato costretto a
partire dalla pit lane ma la sfortuna ha
voluto che il suo motore si spegnesse
subito costringendolo a non terminare
nemmeno il primo giro. Rimanendo
in zona energy drink, va detto che
qualcosa di più ci si aspettava da
Ricciardo (sicuramente non è lo
stesso visto la scorsa stagione) e in
particolar modo dalla sua Red Bull
migliorata per l’occasione carioca
con l’ultima evoluzione della Power
Unit per la quale sono stati spesi
sette gettoni di sviluppo dalla Renault;
l’australiano però fa, e fa fare alla sua
scuderia, una pessima figura perché
dopo esser partito da dietro lì rimane,
con una partenza non degna di nota
e cambiando strategia in corsa senza
BANDIERAASCACCHI
Sebastian Vettel conquista il 13esimo podio dell’anno: mai nessuno come lui al primo anno in Ferrari (Foto Archivio)
ottenere risultati positivi. Rosberg
aveva già dato un segnale forte
durante le qualifiche conquistando la
sua quinta pole position nelle ultime
cinque gare e piazzandosi dunque
in griglia davanti al compagno Lewis
e alla Ferrari di Vettel, con l’altra
rossa di Raikkonen pronta a partire
in quinta posizione subito dopo la
Williams di Bottas. Hamilton parte
subito bene e prova a superare il
compagno di squadra rischiando
molto, quasi lo tocca, ma Rosberg
non ne vuole sapere e mantiene la
testa; fin dai primi giri si vede che
tanto le Frecce d’Argento quanto le
Ferrari hanno un passo superiore
alle altre e piano piano i tempi di
chi sta dietro si alzano sensibilente
rispetto ai quattro davanti. Mano a
mano che i giri trascorrono il distacco
si fa cospicuo anche tra Mercedes
e Cavallino, Hamilton continua a
incalzare il compagno che resiste e le
rosse di Vettel e Raikkonen si fanno
sempre più lontane fino a quando,
intorno al giro trenta, la distanza tra
i due in testa e i cavallini inseguitori
diventa rispettivamente di dieci e venti
secondi. Poco dopo l’ultima sosta
ai box rinizia una battaglia serrata
tra Nico e Lewis, tanto che il primo
chiede addirittura ai meccanici di non
parlargli più per essere concentrato
al massimo sulla guida, tattica che
effettivamente
funziona
perché
gli attacchi dell’inglese vengono
puntualmente
respinti
fino
ad
Il ricordo prima della gara delle vittime della strage di Parigi (Foto Archivio)
arrivare, dopo 71 giri corsi sul circuito
di Interlagos, alla bandiera a scacchi
praticamente nello stesso ordine in
cui si era partiti: Rosberg, Hamilton,
Vettel e Raikkonen. Vettel, nel suo
“piccolo”, mette in bacheca un altro
record visto che questo terzo posto
rappresenta per lui il tredicesimo
podio in stagione e prima di lui mai
nessuno era riuscito a fare così bene
nel primo anno con una scuderia. Per
Nico è invece il tredicesimo successo
in carriera e grazie ad esso ottiene
anche la matematica certezza del
secondo posto in classifica piloti,
consacrando
definitivamente
la
superiorità della propria squadra su
tutte le altre, Ferrari in primis. Tuttavia
da questi ultimi gran premi si è visto un
miglioramento da parte della scuderia
di Maranello: la nuova gestione con
Arrivabene al comando sembra aver
trovato la rotta giusta lavorando
in maniera progressiva e con
dedizione, il primo pilota ha rispettato
le aspettative mentre il secondo
difficilmente lo vedremo ancora nei
pressi di Modena. Ora è però presto
per parlare del prossimo futuro, per
quest’anno ne manca ancora una al
termine e quindi ci prepariamo tutti
per vedere sfrecciare le monoposto
per un’ultima, temporanea, volta il
prossimo 29 novembre ad Abu Dhabi.
Non ci sorprenderemmo di vedere
nuovamente dominare le Mercedes
ma non vogliamo escludere una vittoria
targata Ferrari: vincere lì, nonostante
non serva ai fini dell’annata che
ormai volge al termine, vorrebbe dire
tantissimo in termini di morale.
BANDIERAASCACCHI
Jorge V
Il maiorchino vince a Valencia
scortato da Marquez alle sue spalle
La rimonta di Rossi si ferma al quarto posto
di MAURIZIO ELVIRETTI
Lorenzo (al centro) esulta per il titolo mondiale appena conquistato con la vittoria a Valencia (Foto Archivio)
Jorge Lorenzo è campione del
Mondo MotoGp, per la quinta volta in
carriera, terza nella classe regina.
Il Porfuera vince il Gp di Valencia
rendendo vana la straordinaria
rimonta di Valentino Rossi, giunto
quarto sotto la bandiera a scacchi
della “Comunidad Valenciana”.
Tutto è andato secondo i piani:
Lorenzo è scattato davanti a
tutti e lì è rimasto fino alla fine
con il guardaspalle” Marquez
pronto a difenderlo. Senza nulla
togliere alla vittoria di Lorenzo (7
Gp vinti), ma lo spagnolo della
Honda è rimasto per tutta la gara
dietro alla Yamaha, dando sempre
l’impressione di essere più veloce
senza mai accennare il sorpasso.
Insomma, tutto il contrario di
quanto successo a Sepang. L’unico
alleato di Valentino Rossi, oltre
ai numerosi piloti che gli hanno
22
lasciato strada lungo il percorso, è
stato Dani Pedrosa. L’altra Honda
a 10 giri dal termine ha riacceso
una speranza tra i sostenitori di
Valentino. In pochi giri è riuscito
a portarsi alle spalle di Marquez,
riuscendo a minacciare la posizione
del compagno di squadra. Stavolta
Marquez, da buon guardaspalle
(Pedrosa avrebbe superato anche
Lorenzo) ha lottato. E poi c’è
stata la gara a parte di Valentino
Rossi che sin dalla partenza ha
bruciato chiunque gli capitasse
davanti. Qualcuno, come Petrucci,
lo ha lasciato passare ma più di un
quarto posto Valentino non avrebbe
davvero potuto fare. Peccato per
il Dottore, in testa dalla prima
all’ultima gara, vedersi sfuggire un
mondiale così a 36 anni. Con la
convinzione che, passati un paio
di giorni e smaltita la delusione,
Vale tornerà al lavoro in vista della
prossima stagione. Ma facciamo
un passo indietro ed andiamo
a rivivere la gara: Al semaforo
verde Lorenzo sfrutta bene la
pole e conquista la testa della
corsa. Marquez si sfiora con Alex
Espargaró ma poi passa, seguito
da Pedrosa che per un attimo lo
aveva superato. Ma l’attenzione è
tutta per Rossi che parte ultimo in
virtù della penalizzazione decisa
dopo Sepang. Valentino ha un
muro di scarichi e caschi davanti
a sé ma trova un varco a sinistra,
trovandosi così all’interno della
prima curva, passa una manciata di
avversari ed è subito 15°. Iannone
è incollato alla Honda di Pedrosa
e al treno del podio che avanza
compatto mentre Rossi continua
la rimonta. A 29 giri al termine
è dodicesimo. Lorenzo detta i
BANDIERAASCACCHI
Uno sconsolato Rossi nel box Yamaha (Foto Archivio)
tempi, fissa il giro sugli 1’31 ma il
vantaggio sulle Honda di Marquez
e Pedrosa resta di un solo decimo.
Cade Iannone, la sua Ducati è
distrutta, lui illeso. Il pesarese
continua a lottare, e non incontra
grande resistenza. Scavalca le
Aprilia e Pirro, Dovizioso si ritrova
quarto davanti ai fratelli Espargaró
che sono ora nel mirino di
Valentino che ha passato Petrucci
e Smith, tra i meno rinunciatari.
A 24 giri dalla fine Lorenzo ha un
secondo di vantaggio su Marquez
e Pedrosa, il divario col primo si
ridurrà nei giri successivi mentre
il
secondo
perderà
terreno.
Rossi attacca la premiata ditta
Espargaró, prima Pol poi Alex,
ma il lavoro di rimonta è duro e
logorante, tra il Dottore e Lorenzo
ci sono dieci secondi. A 18 giri al
termine Rossi passa Dovizioso
alla curva 4 del circuito Ricardo
Tormo ma il divario con il terzetto
di testa è troppo grande. Marquez
è a mezzo secondo da Lorenzo,
indisturbato. Il quarto posto, con
Jorge primo, è una sentenza: titolo
allo spagnolo. I tempi dei primi
quattro sono analoghi, Valentino
può solo sperare che le Honda
comincino a spingere per superare
il “rivale” in Yamaha. L’occasione
ci sarebbe pure, quando Lorenzo
sale per la prima volta sopra 1’32
a giro, ma Marquez non affonda.
Il maiorchino perde ancora, ha
problemi all’anteriore, sembra
però che solo Pedrosa ne voglia
approfittare. A due giri dal termine
lo spagnolo passa Marquez che
ritrova l’orgoglio e replica subito,
un brivido passeggero, il finale
non cambia. Lorenzo taglia il
traguardo, Marquez e Pedrosa
sul podio accanto al maiorchino,
fischiati dal pubblico valenciano.
Rossi è quarto dopo una rimonta
tanto bella quanto inutile. Segue la
truppa italiana: settimo Dovizioso
(7° in classifica generale, meglio di
lui Iannone, 5°), decimo Petrucci,
dodicesimo Pirro.
Uno scatto della gara con Marquez costantemente alle spalle di Lorenzo: non lo attaccherà mai (Foto Archivio)
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