le prove le interviste
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ANNO 3 - n° 22 - 19 NOVEMBRE 2015 - € 1,OO LE PROVE RENAULT TALISMAN LE INTERVISTE PAOLO LANZONI (PAG 14-15-16) (RESP. COMUNICAZIONE MERCEDES) 10-11 PSA&FRIENDS (PAG 12) INFINITI Q30 MERCOLEDI alle 21:20 E VENERDI alle 21:05 SU 177 DTT 9 canale 177 EDITORIALE Il Motor Show rilancia ma nel 2016 di FILIPPO GHERARDI Tra le tante cose che questo 2015 è stato e sarà, nei mesi che mancano da qui al suo epilogo, sicuramente non verrà ricordato con la nomenclatura di “anno del Motor Show di Bologna”. Sì, perché nonostante quanto si potesse sperare, credere ed immaginare il Motor Show 2015 non si farà, al pari di quello 2013 e per evitare, probabilmente, un’edizione sottotono e sbiadita come è stata quella del 2014. La decisione è stata presa in comunione dai nuovi organizzatori Bologna Fiere Autopromotec ed ACI Sport, che hanno rilevato l’organizzazione della manifestazione nel maggio 2015 e per cui tempo ed adesioni non erano senz’altro validi alleati. Molto più comodo, ma anche più saggio e funzionale, iniziare a lavorare sin da ora per l’edizione 2016 che verrà ufficializzata, con un anno di anticipo, sempre in questi giorni e che manterrà inalterato il proprio calendario: 3-11 dicembre. Ciò che cambierà, e non è poco, è che il Motor Show Bolognese tornerà ad essere riconosciuto dall’OICA (Organizzazione internazionale di costruttori di veicoli a motore ndr) e che al fianco dei succitati Bologna Fiere Autopromotec ed ACI Sport, sempre in sala di comando organizzativo con una collaborazione più che attiva, ci sarà anche FCA Italia. Un progetto pluriennale che si pone, almeno a quanto trapela dagli stessi organizzatori, due obiettivi principali: essere “una manifestazione rivolta al pubblico per promuovere le vendite” e al tempo stesso “un’esperienza a 360 gradi per gli appassionati”. Letto così, ed analizzate le carte sin qui svelate, tutto sembrerebbe garantire più di uno spunto di riflessione, in positivo, per case automobilistiche ed esperti di settore, quelli che poi di fatto scandiscono tempi e fortune di ogni evento automobilistico internazionale che si rispetti. In aggiunta, sempre dal Bologna Fiere fanno sapere che il nuovo Motor Show 2016 «promuoverà la conoscenza delle vetture, delle novità tecnologiche, presenterà tutte le nuove soluzioni anche di componenti e accessori per l’auto connessa ai sistemi della mobilità intelligente e sostenibile, confrontandosi con le istituzioni e i bisogni dei consumatori; darà la possibilità di verificare, sia attraverso i test drive che attraverso il racing, la potenzialità di brand, modelli e piloti». Per quel che ci riguarda, nel nostro piccolo, ci accontenteremo a partire dal prossimo anno (a questo punto) di ritrovare un evento credibile e all’altezza della tradizione motoristica che da sempre appartiene al nostro paese, sperando che anteprime e spettacoli a quattro ruote tornino, prepotentemente, protagonisti e d’attualità anche tra i confini italiani. In redazione Delfina Maria D’Ambrosio Maurizio Elviretti Federico Gianandrea de Angelis Amministrazione Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel./Fax 06.5000975 [email protected] Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013 2 Direttore Responsabile Filippo Gherardi [email protected] Hanno collaborato Flavio Grisoli Realizzazione grafica Elisabetta Di Paolo - [email protected] Impaginazione e creatività Rocco Lotito - [email protected] HIGHTECH Mcity: una città-test per la guida autonoma La cittadina si trova in Michigan e Ford ci testa le sue auto del futuro pagina a cura di D.M.D’AMBROSIO Non ci sono più dubbi: la guida autonoma è il futuro. Tanti costruttori stanno lavorando in questa direzione, con frequenti prove e sperimentazioni, pronti passo dopo passo a raggiungere questo storico obiettivo. Ford sta addirittura testando le sue auto in una città ricostruita appositamente Mcity, impianto dell’università del Michigan. Ci sono strade, case con una sola facciata, insegne luminose, cartelli passeggiate, pedoni, davvero tutti gli elementi che servono a far rivivere il contesto urbano. Grazie a Mcity, Ford potrà dare un’importante svolta nello sviluppo di questi modelli. Attualmente ci sono solo le Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle che si trovano a varcare queste strade con furgoni e pickup che sono però guidati da persone in carne ed ossa, convivenza che serve a far comprendere alle vetture anche i comportamenti umani. Inoltre, le vetture ‘imparano’ grazie alle videocamere tridimensionali, radar e ultrasuoni e apparecchi LiDar che comunicano immediatamente mappe 3D, a destreggiarsi in varie situazioni come semafori, interruzioni stradali, incidenti. (Foto Archivio) La Google Car riconosce i bambini Ad Halloween è stato “insegnato” alle auto ad individuare i piccoli mascherati C’è chi ha saputo sfruttare al meglio l’arrivo di Halloween, non per festeggiare ma per proseguire con il proprio progetto. Google ha infatti fatto girare sulle strade texane e californiane 48 Google Car chiedendo, inoltre, ad alcune famiglie di far camminare i propri bambini mascherati vicino alle vetture autonome parcheggiate. Un invito che trova spiegazione nell’obiettivo di permettere ai sensori delle automobili di imparare a riconoscere i bambini, anche se travestiti. Davanti ai più piccoli le google car impareranno a mettere in atto comportamenti diversi, alzando al guardia. Dovranno, cioè, capire che possono attraversare all’improvviso e sbucare fuori dalle vetture parcheggiate per ridurrei i rischi. 4 (Foto Archivio) AUTOMOTIVE Tokyo Motor Show 2015 Sempre più il Salone delle idee e del futuro Fiat di nuovo protagonista dopo 8 anni di assenza Debutto per PSA, inglesi e tedeschi in vetrina di MAURIZIO ELVIRETTI La Honda Clarity (Foto Archivio) Si è conclusa domenica 8 novembre la quarantaquattresima edizione del Tokio Motor Show, una delle kermesse, dedicata al mondo dei motori, più interessanti e visitate del globo. Anche per quest’edizione, lo show nipponico conferma la sua caratteristica fondamentale: è il salone delle idee e del futuro, in particolare per le forme di propulsione e la mobilità rispecchiando a pieno la filosofia del paese che lo ospita. Dunque ritorno dell’attenzione all’idrogeno, consacrazione ulteriore del ruolo ormai universale che ha l’ibrido e anche elettrico e guida autonoma. Tuttavia anche stavolta non mancano novità che a breve troveremo sui nostri listini, mentre del tutto assenti le case coreane e quelle americane, esclusa una. La prima notizia è il ritorno di Fiat dopo 8 anni di assenza. E lo fa con le nuove insegne FCA e un portafoglio di marchi e prodotti decisamente più interessanti, a cominciare dalla 500C e la 500L, proseguendo con l’Abarth 6 595c e 695 Biposto, la Jeep e infine con l’Alfa Romeo con la Giulietta e la 4C. Tutte insieme riempiono l’atrio che porta verso l’ala Ovest del Tokyo Big Sight. E se per Torino è un ritorno per PSA Peugeot Citroen è un debutto assoluto. Ironia della sorte, ad avere lo spazio maggiore non Porsche Macan (Foto Archivio) sono i marchi tradizionali, ma DS che fa sentire anche in Giappone l’eco del suo successo in Cina. Presente ovviamente anche Renault che, forte della testa di ponte con Nissan, si affida alla Twingo per entrare nel cuore dei giapponesi. Anche inglesi e tedeschi ci tengono a fare presenza. AUTOMOTIVE MINI Cooper Convertible (Foto Archivio) La Jaguar mostra la F-PACE, la Land Rover il restyling della Evoque accanto alla Range Rover Sport SVR da 550 cv e alla Land Rover Defender, entrambe protagoniste nell’ultimo film di 007 “Spectre”, girato in gran parte anche nel nostro paese. Debutto mondiale anche per la Porsche Macan GTS, la Bmw M4 GTS e la nuova Mini Cabrio. C’è anche il gruppo Volkswagen che ha più di un motivo per sottolineare la sua gamma ibrida plug-in, in particolare la Passat. E a proposito di ibrido, Toyota ha portato sotto i riflettori il suo JPN Taxi, evidentemente ispirato nella linea ai cab londinesi, ma con la particolarità di avere un sistema ibrido con motore termico alimentato a GPL. Ma ci sono anche novità giapponesi destinate al nostro mercato, come la Suzuki Ignis. Il nome è conosciuto e ora incarna la più piccola tra crossover e ibridi disponibili sul mercato, fattori che, insieme allo stile frizzantino per carrozzeria e abitacolo, fanno intuire una buona accoglienza anche da noi. Debutta anche la versione PHEV della Mitsubishi Outlander e Honda annuncia due nuovi motori per la Civic di prossima generazione: un 3 cilindri mille da 130 cv e un 1.5 da 175 cv. Ai vertici delle rispettive categorie, chi si è ritagliato uno spazio decisamente importante è la Clarity a idrogeno. Anche lei come la Toyota Mirai, rimane chissà fino a quando fuori dall’Italia a causa di una rete di rifornimento ancora lontana anni luce da quella che dovrebbe essere. Sta vivendo una vera esplosione di volumi, in particolare negli USA la Subaru che si prepara, se non a bissare in Europa, quantomeno a farsi apprezzare per come meritano. I primi segni si vedono dai due concept che la casa delle Pleiadi ha portato a Tokyo. Il primo parla chiaro: si chiama Impreza 5-door e, se rimane com’è, si farà finalmente considerare da chi vuole un’auto compatta con tutti i crismi. Il secondo è rappresentato dalla Future Viziv, un contenitore di tecnologia per la guida autonoma per quello che sembra il prossimo XV, il modello in gamma più anziano di tutti. I tratti comuni sono la calandra esagonale prominente, il cofano motore solcato, i parafanghi prominenti e la forma a C sia per i fari anteriori sia per le luci posteriori oltre agli immancabili motori boxer longitudinali e la trazione integrale. La Viziv ha anche l’ibrido, del resto già disponibile sulla XV su alcuni mercati e, visto che parliamo di una forma di propulsione che da noi sfiora il 2%, c’è da prevedere anche da noi un certo interesse. Subaru Viziv Future Concept (Foto Archivio) 7 TIM_Rovesciata_Prof Calcio.indd 1 10/11/15 12:55 Nissan debutta ufficialmente nel segmento C Design moderno, all’interno spariscono i rumori In Italia quattro versioni a partire da 25.000 euro AUTO MOTIVE Infiniti Q30 di F.GIANANDREA DE ANGELIS Il nuovo modello di casa Infiniti (Foto Archivio) Doppio debutto per Infiniti, marchio di lusso di Nissan che con la sua Q30 entra ufficialmente sia nel segmento C delle compatte che negli stabilimenti di produzione europei con la fabbrica di Sunderland. Vista per la prima volta allo scorso Salone di Francoforte e nata dalla collaborazione intrapresa tra la casa giapponese del gruppo Renault e Mercedes, la Q30 presenta tantissime similitudini con la tedesca Classe A, sia nella forma che nella meccanica: le due vetture utilizzano infatti la stessa piattaforma MFA e condividono inoltre alcuni propulsori. Il design dell’ultima Infiniti nata si distingue per dettagli spregiudicati e caratteristiche che fanno della Q30 una via di mezzo tra una compatta, una crossover e una coupé, proprio per “colpire” un target giovane di acquirenti in cerca di una vettura diversa dalle altre. Lunga 4,42 metri, larga 1,80 e alta 1,49, all’esterno, nella parte anteriore, spicca la griglia a doppio arco con mesh 3D ripresa dai modelli Infiniti più grandi, ma qui con una linea più morbida che si chiude sui proiettori; tipici del marchio sono anche i montanti posteriori a forma di mezzaluna che si vanno a fondere con le linee delle fiancate per dare un maggior senso di dinamicità. Gli interni, studiati per attutire al meglio vibrazioni e rumorosità, presentano anch’essi uno stile moderno, con superfici asimmetriche generate dalle forma a onda, materiali morbidi al tatto ed ambienti ricercati come il Cafè Teak con cuciture nere, il Gallery White con cuciture rosse o il City Black con cuciture viola; al centro della console c’ è un display touchscreen da sette pollici con l’infotainment InTouch di Infiniti già visto su Q50 e Q30, mentre per quanto riguarda l’assistenza alla guida, la Q30 mette a disposizione: cruise control attivo, Blind spot monitoring, Automatic park assist con Around view monitor e moving object detection, Auto high beam assist e Forward collision warning con forward emergency braking. La gamma propulsori prevede un benzina 1.6 nelle potenze di 122 e 156 cavalli, un turbo benzina 2.0 da 211 cavalli (solo per la versionhe S) e due diesel: un 1.5 e un turbo 2.2 con un numero di cavalli variabile da 109 a 211. A questi è possibile affiancare un cambio manuale a 6 rapporti o in alternativa un automatico sette marce DCT a doppia frizione. Sono quattro le versioni di Q30 che dal mese di gennaio saranno disponibili nelle concessionarie italiane, oltre a quella base ci saranno la Premium, la Premium Tech e la Sport, tutte con possibilità di grande personalizzazione degli esterni e con prezzi che partono da 24.990 euro ed arrivano fino a 44.060 euro. Un dettaglio degli interni (Foto Archivio) 9 LE PROVE Renault Talisman Presentata a Firenze la nuova berlina D di Renault Sistema Multisense con touch screen da 8,7” Telaio a 4 ruote sterzanti e tanto spazio interno di FLAVIO GRISOLI Il frontale della nuova Talisman (Foto Archivio) Ammirata al Salone di Francoforte ad inizio autunno, ora è pronta per arrivare sulle nostre strade, a partire dal prossimo febbraio, la nuova berlina di casa Renault, la Talisman. Dalla casa francese ci tengono particolarmente a sottolineare come questo sia il quarto nuovo modello sfornato nel corso di questo 2015, che si ritiene per molti essere come l’anno della svolta, della definitiva uscita dalla crisi. I segnali ci sono, ora sta alle case sfruttarli a pieno. Bella da vedere nelle sue linee esterne, in pura continuità con i tratti distintivi del designer olandese Laurens Van den Acker, che firma tutte le nuove uscite di Renault, ha nella forma della calandra 10 anteriore, con il logo grande e verticale incastonato nell’ampio spazio centrale, un elemento di forte impatto. Particolarmente significativa la linea luminosa creata dai fari Full LED diurni anteriori, a creare questa sorta di “C” che tende a racchiudere gli elementi dell’anteriore. Un’idea che viene ripresa anche al posteriore, con una forma creata sempre da fari Full LED diurni che convergono verso il grande logo centrale che campeggia sopra il nome della vettura. Entrando nell’abitacolo, non possiamo non essere colpiti dell’ampio spazio interno che ci offre la Talisman. E Renault ci tiene molto a sottolinearlo: le misure generose di questa berlina (4,84 metri di lunghezza per 1,86 di larghezza, con un passo record di 2,80 metri) consentono ai passeggeri di viaggiare davvero comodi, anche sui sedili posteriori, spesse volte “sacrificati” sull’altare del design. Qui invece c’è spazio anche in altezza, nonostante il metro e mezzo scarso, e la distanza in larghezza fra i sedili anteriori è la più ampia della categoria. Talisman ha a disposizione anche tanti vani portaoggetti, che insieme offrono una capacità di 25 litri, e il bagagliaio, con 608 dm3, può ospitare anche quattro sacche da golf. Capitolo tecnologia: su Talisman c’è a disposizione tutto il meglio che Renault offre oggi ai propri clienti. LE PROVE A partire dal sistema Multisense, che permette di scegliere in tutta semplicità diverse impostazioni di guida per ottenere risposte e sensazioni differenti dalla vettura, con addirittura la possibilità di personalizzare secondo i propri gusti; il telaio a quattro ruote sterzanti (di serie nella versione Initiale Paris, il top di gamma, a richiesta per l’allestimento Intens), anche questo con diverse regolazioni a seconda del percorso che si sta affrontando. In città offre chiaramente più maneggevolezza, mentre su percorsi extraurbani più tenuta di strada. Ovviamente non può non essere notata, e apprezzata, la grande plancia centrale. Minimal, con pochi pulsanti (meglio, ci si distrae meno dalla guida), e un grande schermo touch screen da 8,7” (sulla versione entry level, la Zen, lo schermo è a 7”), il più grande della categoria. Tanti i dettagli stilistici, con la pelle, le impunture a vista, il badge “Initiale Paris” (la versione che abbiamo testato sulle colline toscane) sul volante e sotto lo specchietto retrovisore. Guidarla è stato davvero piacevole. Nonostante la lunghezza non indifferente (quasi cinque metri), grazie anche al telaio 4 control, la maneggevolezza dimostrata è impressionante, sia in centro urbano che nei tratti extraurbani e nei saliscendi dei colli tra Firenze e Siena, particolarmente divertenti per chi ama mettere alla prova le vetture. “Giocando” con il Multisense, si può apprezzare in modo evidente la grande differenza nell’erogazione e nella risposta del motore attivando la modalità Sport, che offre sensazioni davvero impressionanti. Prodotta a Douai, nel nord della Francia, sarà disponibile in 12 tinte di carrozzeria. Quattro le motorizzazioni che Renault proporrà per l’Italia su Talisman: due benzina (150 e 200 cv entrambe con cambio automatico a sette rapporti) e due diesel (130 cv con cambio manuale e 160 cv twin turbo con cambio automatico). I prezzi: si parte dai 30.700 € dell’allestimento Zen motorizzato benzina 150 cavalli, per arrivare ai circa 40.000 € per la versione Top Initale Paris. Renault punta forte sulla versione Intens diesel da 130 cv, proposta a 34.700 €. Dettaglio dei gruppi ottici anteriori (Foto Archivio) Display touch screen da 8,7’’ al centro della plancia (Foto Archivio) Tunnel centrale con joystick multifunzione (Foto Archivio) 11 AUTOMOTIVE PSA &Friends Gruppo francese al completo a Misano Primo test drive con la nuova DS4 In pista con 308 GTi e Cactus di FILIPPO GHERARDI Le Peugeot 308 GTi in pista a Misano (Foto Archivio) Gamma, e famiglia, PSA al gran completo lo scorso 4 a 5 Novembre a Misano per celebrare le ultime novità del gruppo francese, sempre più protagonista del mercato automobilistico come dimostrano i risultati che lo vedono al secondo posto tra i costruttori europei, e che nello specifico del mercato italiano fanno registrare un totale di 136.000 immatricolazioni nei primi 10 mesi del 2015. Un trittico di prodotto che si muove seguendo, per ciascun marchio, i propri segmenti ed obiettivi di riferimento ma rispettando all’unisono quelli che sono e saranno (per il 2016 ormai alle porte ndr) i punti salienti dell’offensiva del gruppo. Posizionamento, razionalizzazione della gamma, internazionalizzazione e modernizzazione della produzione, ecco riassunta in quattro passaggi la filosofia del futuro immediato di PSA. Un futuro che parte innanzitutto dal design all’avanguardia, La nuova DS4 (Foto Archivio) 21 21 lusso, raffinatezza e tecnologia che caratterizzano DS. Il neonato marchio premium è stato protagonista nella due giorni di stampa con le prove dinamiche, nelle campagne limitrofe all’autodromo di Misano, della nuova DS4, a disposizione della stampa sia nella versione berlina che in quella Crossback. Confort e piacere di guida, linee moderne ma al tempo stesso eleganti, tenuta di strada da prima donna e la rivoluzione CarPlay destinato sin dalle prime uscite a stravolgere il concetto di infotainment automobilistico. A stravolgere i criteri stilistici ci ha già pensato invece qualche anno Citroen C4 Cactus, a disposizione in occasione dell’ultimo PSA&Friends con i suoi ultimi equipaggiamenti testati, per l’occorrenza, tanto sulla superficie sterrata che sull’asfalto del “pistino” dell’impianto romagnolo. Ad un design esterno unico ed un interno puro e lineare, la Cactus continua ad abbinare confort di marcia, un’agilità a tratti inaspettata, grande versatilità e polivalenza. A questo, da oggi, si aggiungano pure la nuova colorazione Jelly Red e il nuovo propulsore diesel BlueHDi da 100 CV con S&S e cambio ETG6. Ultima, ma non ultima, ecco la Peugeot 308 GTi e la possibilità messa a nostra disposizione di provarla tra i curvoni del Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli, lì dove la velocità sembra non conoscere ostacoli e i 270 CV dell’alleggerito motore 1.6 THP hanno saputo esprimere al massimo le loro potenzialità. Differenziale Torsen autobloccante a slittamento limitato, volante dalle forme ridotte, sedili sportivi comodi ed avvolgenti ed una silenziosità dell’abitacolo interno “assordante”, solo alcuni dei punti di forza emersi in questo primo, massiccio, contatto con la neonata del Leone francese. La Citroen C4 Cactus con i nuovi equipaggiamenti (Archivio) LE INTERVISTE Mercedes all’offensiva Da fine settembre è scattata la #SUVattack Anteprime italiana per Classe A ed europea per la Classe S Cabrio a cura di DELFINA MARIA D’AMBROSIO intervista di FILIPPO GHERARDI Mercedes GLE e GLE Coupé sono tra le protagoniste del #SUVAttack (Foto Archivio) Sempre ricco di ospiti lo studio di Professione Motori. Nelle scorse settimane è tornato a farci visita Paolo Lanzoni, Responsabile Comunicazione Mercedes. Tanti gli argomenti trattati, partendo da #SUVATTACK, l’offensiva lanciata dal marchio con l’arrivo a fine settembre nelle concessionarie di GLC, GLE e GLE Coupé «Siamo molto contenti perché sono tutti prodotti nuovi, il design di queste vetture rappresenta la nuova immagine della marca Mercedes e poi abbiamo portato tanta tecnologia in questi segmenti di mercato: SUV compatto, SUV medio e SUV Coupé. Tutto nasce dalla G e quindi la competenza di questa icona nel mondo del fuoristrada e poi tradotta in questi segmenti. Innovazione che non c’è in nessun altro costruttore. Tutta la gamma ha il cambio a nove marce, che è un’anteprima per il segmento, addirittura abbiamo già in vendita le versione plug14 in ibride sia sui GLC che su GLE Coupé, vuol dire che a motorizzazioni 4 e 6 cilindri benzina da 211 o 333 cv aggiungiamo ben 116 cv elettrici. Se vogliamo una vettura sportiva oggi e non vogliamo andare sulle AMG prendiamo un plug-in ibrida Mercedes perché abbiamo 116 CV di potenza pura disponibile già dall’inizio e gratis visto che non paghiamo né tassa di proprietà e in alcuni casi non sforiamo nel superbollo». e poi arriviamo fino alle motorizzazioni AMG da 585 CV. AMG per chi non se lo ricorda è il marchio sportivo di Mercedes che rende tutte le nostre automobili più sportive tirando fuori delle vetture incredibili,lavora davvero su tutti gli aspetti dall’assetto alla dinamica di marcia, sulle nostre compatte abbiamo superato un 2.0 a 381 cv». Ad accomunare queste auto sono alcuni punti di forza, valori come stile, efficienza, infotainment e sicurezza, fattore imprescindibile per vetture di queste dimensioni GLE Coupé è stata protagonista, insieme ad un’altra auto che sveleremo tra poco, anche all’ultimo 4X4 Fest andato in scena dal 9 all’11 ottobre a Carrara. Nel dettaglio quali sono i punti di forza di questo Coupé dalle forme generosissime? «Prima di tutto ricordiamo che la trazione integrale permanente 4Matic è sì divertente anche da guidare ma significa anche tanta tanta sicurezza in ogni situazione di marcia su ogni tipologia di fondo. Già la GLC è disponibile solo in trazione integrale solo motori 4 cilindri «Mi fa piacere che hai ricordato la nostra presenza al 4×4 Fest perché la passione per l’automobile oggi si concentra in maniera verticale. Ci sono appassionati di fuoristrada, e infatti il 4×4 Fest sta avendo tanto successo ,gli appassionati delle auto d’epoca, e il Salone delle Auto d’Epoca di LE INTERVISTE La nuova Mercedes Classe A (Foto Archivio) Padova ha ogni anno più successo, ma penso anche a Supercar il Salone delle sportive a Roma. Ecco, ci sono tante realtà, la passione si concentra su alcune tipologie di autovetture e queste realtà espositive stanno crescendo sempre più. Per questo motivo abbiamo portato la nostra offerta SUV e la primadonna era la GLE Coupé, un SUV completamente nuovo, disponibile solo in benzina e diesel 6 cilindri e firmate anche AMG. Accanto a questo SUV che racconta tutte le linee del nostro coupé c’è un veicolo incredibile: Unimog». Unimog è stata protagonista anche in Jurassic World, ultimo episodio della saga di Jurassic Park, di cosa stiamo parlando «Di un veicolo industriale, polivalente, polifunzionale. Nato, addirittura, nell’immediato dopo guerra in Germana con lo scopo di essere un unico veicolo per i contadini tedeschi con il quale lavorare la terra e caricare le merci da portare nei mercati. É rimasto praticamente identico ed è incredibile nella sua capacità di superare ogni tipologia di ostacolo. I nostri principali clienti sono ad esempio l’Anas, tutte le principali società autostrade d’Italia, come ma anche l’Enel che lo utilizza con particolari cestelli per andare ad operare in zone dove non ci sono strade. Un veicolo che rappresenta la competenza nella trazione integrale di Mercedes dall’Unimog passando per la Jeep troviamo ormai con la 4matic su tutte le vetture della gamma Mercedes dalla classe A alle S». Ad inizio di ottobre, a Vairano c’è stata l’anteprima italiana della Nuova generazione Classe A Paolo Lanzoni (a sinistra) ospite negli studi di Professione Motori (Foto Archivio) «La Nuova Classe A è la vettura Mercedes più venduta in Italia, anche se a livello mondiale resta la Classe C. Con Classe A Mercedes ha mostrato i muscoli al mercato, ha dimostrato di saper cambiare pelle e attirare un pubblico più giovane e dinamico. Con questa vettura particolarmente sportiva e muscolosa abbiamo anche iniziato un nuovo corso in termini di prodotto perché non abbiamo sostituito semplicemente una vettura più femminile con una sportiva ma abbiamo aggiunto tanti prodotti dalla A, alla B, quindi una monovolume, la CLA, una berlina sportiva, CLA Shooting Brake, quindi una station sportiva, e poi addirittura con GLA che è un grandissimo successo un SUV compatto». Nelle ultime settimane avete rinnovato un’altra vettura, la CLA, sia nella versione berlina che Shooting Brake, negli allestimenti Night e Dark Night, un’esclusiva per il mercato italiano «Quando parliamo di CLA e CLA Shooting Brake che, ricordo, non è altro che una station wagon sportiva, Dark e Dark Night andiamo a raccontare la nostra migliore strategia di prodotto. Noi oggi riusciamo ad offrire delle versioni dedicate al mercato italiano con, da un lato, un importante vantaggio cliente a chi le sceglie, come nel caso del Night e Dark Night versioni particolarmente ricche e sportive se sommiamo i loro equipaggiamenti noi riusciamo a garantire più di 2.500 euro di sconto rispetto alla somma degli accessori, è un valore molto molto importante e soprattutto lo troviamo nel valore esiguo della vettura, perché inserendoli a versione nel momento in cui le rivenderemo le troveremo quotate nei principali siti e operatori del mercato dell’usato e quindi potremo valorizzare tutti gli equipaggiamenti a richiesta che altrimenti si perdono. Abbiamo presentato queste due versioni la notte di Halloween nell’autodromo di Modena ed è stata anche un’occasione per riprovarle sia su pista che su strada e sono due vetture incredibili, a trazione anteriore ma confortevoli, linee coupé ma addirittura nel caso della station wagon tanto spazio in coda nel posteriore». Evento importantissimo dal 22 al 27 di ottobre al Salone di Auto e Moto d’Epoca di Padova, era presente Mercedes con un bellissimo stand dove grandi protagoniste sono state 15 LE INTERVISTE le Cabriolet del passato. Ti chiedo due parole su questo aspetto e su una delle due anteprime europee presenti, la Classe S Cabrio «L’abbiamo portata a Padova in esclusiva, siamo stati il primo mercato a riceverla dopo l’anteprima mondiale che è stata al Salone di Francoforte. Due parole sul Salone di Padova: è un salone veramente bello, noi siamo presenti dalla prima edizione, evidentemente la storia dell’auto si lega a quella di Mercedes. Ogni anno creiamo un tema intorno alla novità principale dell’anno, quest’anno è S Cabrio e quindi abbiamo portato delle vetture cabrio della nostra storia. Abbiamo ripercorso dalla 190 SL a tante altre vetture, ricordo la vettura degli anni 50 la 500 K esemplare unico, unica cabrio Mercedes carrozzata Pininfarina, su specifica richiesta della moglie di Hoffman importatore di Mercedes negli Stati Uniti. Ecco S Cabrio dopo oltre 40 anni rinnova la nostra presenza in questo segmento. Una vettura bellissima, sopra i 5 metri e riesce a nascondere queste dimensioni con delle linee particolarmente sportive e una cappotta in tela che si apre in venti secondi anche in marcia e tutto il meglio dell’industria automobilistica su questa vettura per eliminare qualsiasi fruscio all’interno dell’abitacolo anche per i passeggeri posteriori e rendere perfetto il clima a bordo in qualsiasi condizione di marcia: cappotta aperta, cappotta chiusa con sole o aria condizionata che segue ogni singolo sedile. Una vettura davvero incredibile che racconta il meglio dell’industria automobilistica sull’ammiraglia di Classe S. Per vederla sul mercato italiano dovremo aspettare la primavera quando, insieme alla S Cabrio, porteremo anche tante altre novità, la SL, la SLC che è la nuova SLK, abbiamo imparato dalla #SUVattack e concentriamo i SUV e li presentiamo anche tutti insieme per far capire quella Mercedes Classe S Cabrio (Foto Archivio) 61 La nuova Smart Fortwo Cabrio (Foto Archivio) che è la nostra offerta nel segmento vorremmo riproporre questo schema anche il prossimo anno con le cabrio e le vetture sportive». La seconda anteprima del Salone di Padova è stata Smart fortwo Cabrio «La Nuova Smart ci sta dando tante soddisfazioni, da sempre gli italiani amano la Smart e siamo contenti che anche la nuova generazione sia particolarmente apprezzata, anche nella versione quattro posti da quando è arrivato il cambio automatico doppia frizione e particolarmente veloce. La Cabrio arriverà anche lei in primavera, è la cabrio più venduta in Italia sul mercato ed è anche la più piccola perché siamo a 2, 69 metri, la Smart normalmente di suo è la vettura straniera preferita nel segmento delle citycar quindi davvero successi su successi. Ovviamente le motorizzazioni e le versioni sono quelle della “Smartina” normale. Cambio automatico doppia frizione, leggermente più larga, più confortevole, due motorizzazioni, tre varianti di potenza, 71 cv, 90 cv nella versione più potente e non vediamo l’ora di averla sul mercato per testare fin daille prime settinamen anche il gradimento del pubblico». Al Salone di Tokyo invece Mercedes è stata protagonista con l’anteprima della sua nuova show car Vision Tokio, che rianalizza una vostra personalissima interpretazione futura della concezione di spazio con questo corpo monolitico, design futuristico e configurazione lounge dell’abitacolo. Giovane ed innovativa rende omaggio a una metropoli moderna e sempre più di tendenza come quella giapponese. Versatilità, connettività, intelligenza e naturalmente guida autonoma «Naturalmente è una visione della mobilità del futuro, lo dice anche il nome. Ci sono le ruote ai 4 angoli perché così si sfrutta al meglio tutto lo spazio a bordo che è un po’ l’idea di fondo,di creare un lounge dove si possa anche vivere altre situazioni mentre la vettura è in movimento, perché la guida autonoma non deve essere un fine ma uno strumento che ci permette di vivere al meglio a bordo dell’autovettura. Per la guida autonoma sicuramente dovremo aspettare qualche anno, ma io già oggi ho una Classe C che frena accelera da sola, legge le linee di mezzeria e addirittura il volante mi adatta la traiettoria. Se non è questa la guida autonoma qual è? Tante funzioni già esistono oggi, molte le vedremo presto. L’idea del concept è di associare alla mobilità tante funzioni, come? Creando questo concept di intelligence drive. Una guida intelligente vuol dire mobilità integrata, integriamo propulsori, combustione interna con l’elettrico, integriamo utilizzi, possesso e utilizzo, integriamo anche mezzo pubblico e mezzo privato. Ecco la mobilità intelligente del futuro sarà una mobilità integrata che poi è anche il messggio che stiamo portando in giro per l’Italia con il tour “Io sono elettrica” insieme ad Enel, Aci e Michelin. Il tour si svolge con tre Classi B elettriche, tutti i sindaci ci mettono la loro firma ed è il messaggio della mobilità del futuro che noi vogliamo portare in Italia». AUTO MOTIVE BMW Serie 7 Ecco la nuova versione dell’ammiraglia tedesca Schermo multifunzione e guida semiautomatica Parcheggia da sola anche se si sta fuori dalla vettura di MAURIZIO ELVIRETTI La Serie 7 presentata a Francoforte (Foto Archivio) Diciamoci la verità: il lusso abbinato all’eleganza piace sempre più. Ma è anche vero che non sempre si adatta a tutte le tasche. Come provare ad accorciare il gap che separa queste due componenti? Ci ha pensato Bmw con la sua Serie 7. La nuova ammiraglia della casa teutonica sarà oggetto di studio grazie alle sue innovazioni. Alcune funzioni che prima si erano viste in film di fantascienza ora sono disponibili, ad un prezzo sicuramente importante, ma non inarrivabile: 90 mila euro. Ma scopriamo cosa ha di tanto par ticolare. Già una volta saliti a bordo di quest’auto ci si rende conto che non è una comune vettura, questo grazie alle molteplici luci e linee che la rendono futuristica. Ma a spiccare è il grande schermo rettangolare 18 al centro. All’interno di questo schermo è possibile vedere gli effetti dei comandi gestuali, ovvero con l’ausilio dei sensori è possibile accedere ad alcune funzioni della vettura facendo dei gesti con le mani, ad esempio: roteando il dito in senso orario si alza il volume dello stereo, roteandolo in senso antiorario si abbassa, chiudendo o allargando l’indice e il pollice come una pinza si può zoommare o rimpicciolire la schermata del navigatore, muovendo la mano vero destra si può passare al brano successivo, muovendo la mano verso sinistra si passa al brano precedente ed inoltre ponendo due dita a forma di V si può accedere ad un comando predefinito. Un’ulteriore tecnologia che precede di molti anni la maggior parte delle vetture in commercio è la guida definita da BMW “semiautomatica”, con l’assistenza nel traffico grazie alla quale fino ad una velocità di 70 km/h la vettura tramite l’uso di telecamere stereoscopiche che scandagliano la strada, riesce a frenare, accelerare e sterzare da sola leggendo anche i segnali stradali. Un’altra chicca è rappresentata dal parcheggio automatico, ma non quello comune di altre vetture, è possibile far parcheggiare l’auto completamente da sola anche se si è fuori dalla vettura pigiando un tasto sulla chiave. Sul divanetto posteriore all’interno del bracciolo vi è un alloggio per caricare il telefono via wireless e sopra vi è un tablet con il quale si possono gestire numerose funzioni della Serie 7 come la regolazione del clima, dello stereo o dei massaggi. TOP PLAYER DI TUTTO IL MONDO PIU’ DI 900 SOGGETTI IN OLTRE 500 FIGURINE! Colleziona e vota il golden Panini sticker inserendo il codice presente nel retro delle figurine speciali su www.panini365.com Official FIFA licensed product. © FIFA and FIFA’ s Official Licensed Product Logo are copyrights and/or trademarks of FIFA. All rights reserved. Manufactured under license by Panini. IN TUTTE LE EDICOLE! BANDIERAASCACCHI La Saudade Rosberg vince un Gp Brasile privo di emozioni e blinda il secondo posto mondiale Ma la Formula 1 di un tempo ormai non esiste più di F.GIANANDREA DE ANGELIS Nico Rosberg (in piedi sulla macchina) esulta per la vittoria nel GP del Brasile (Foto Archivio) Nella penultima tappa del mondiale 2015, quando ormai i giochi sono fatti e i titoli assegnati, a trionfare sono ancora le Mercedes ma tante risposte positive arrivano anche dalle Ferrari che fanno significativi passi avanti rimanendo però ancora indietro. Sul gradino più alto del podio non sale il campione del Mondo Hamilton ma il suo compagno di squadra Rosberg, alla seconda vittoria consecutiva e dominatore assoluto del Gran Premio del Brasile, quello in cui sicuramente avrebbe voluto un po’ più di gloria il padrone di casa Felipe Massa, arrivato solamente ottavo e successivamente squalificato per irregolarità tecniche. Purtroppo il rombo dei motori delle monoposto 20 è stato anticipato dall’assordante minuto di silenzio fatto prima della partenza dedicato sia alle vittime dell’attentato terroristico di Parigi che a quelle degli incidenti stradali. I piloti, tutti in gara con il lutto al braccio, si sono stretti intorno al collega svizzero ma con passaporto francese Romain Grosjean, che teneva in mano il drapeau de la France mentre davanti a lui e a tutti i compagni c’erano un’altra bandiera francese listata a lutto e la scritta, anzi la data, “13.11.15”. Dopo questo drammatico epilogo dobbiamo comunque tornare in pista, dove la gara inizia malissimo per Carlos Sainz Jr e, purtroppo per lui, finisce ancora peggio: a causa di un problema tecnico lo spagnolo su Toro Rosso era stato costretto a partire dalla pit lane ma la sfortuna ha voluto che il suo motore si spegnesse subito costringendolo a non terminare nemmeno il primo giro. Rimanendo in zona energy drink, va detto che qualcosa di più ci si aspettava da Ricciardo (sicuramente non è lo stesso visto la scorsa stagione) e in particolar modo dalla sua Red Bull migliorata per l’occasione carioca con l’ultima evoluzione della Power Unit per la quale sono stati spesi sette gettoni di sviluppo dalla Renault; l’australiano però fa, e fa fare alla sua scuderia, una pessima figura perché dopo esser partito da dietro lì rimane, con una partenza non degna di nota e cambiando strategia in corsa senza BANDIERAASCACCHI Sebastian Vettel conquista il 13esimo podio dell’anno: mai nessuno come lui al primo anno in Ferrari (Foto Archivio) ottenere risultati positivi. Rosberg aveva già dato un segnale forte durante le qualifiche conquistando la sua quinta pole position nelle ultime cinque gare e piazzandosi dunque in griglia davanti al compagno Lewis e alla Ferrari di Vettel, con l’altra rossa di Raikkonen pronta a partire in quinta posizione subito dopo la Williams di Bottas. Hamilton parte subito bene e prova a superare il compagno di squadra rischiando molto, quasi lo tocca, ma Rosberg non ne vuole sapere e mantiene la testa; fin dai primi giri si vede che tanto le Frecce d’Argento quanto le Ferrari hanno un passo superiore alle altre e piano piano i tempi di chi sta dietro si alzano sensibilente rispetto ai quattro davanti. Mano a mano che i giri trascorrono il distacco si fa cospicuo anche tra Mercedes e Cavallino, Hamilton continua a incalzare il compagno che resiste e le rosse di Vettel e Raikkonen si fanno sempre più lontane fino a quando, intorno al giro trenta, la distanza tra i due in testa e i cavallini inseguitori diventa rispettivamente di dieci e venti secondi. Poco dopo l’ultima sosta ai box rinizia una battaglia serrata tra Nico e Lewis, tanto che il primo chiede addirittura ai meccanici di non parlargli più per essere concentrato al massimo sulla guida, tattica che effettivamente funziona perché gli attacchi dell’inglese vengono puntualmente respinti fino ad Il ricordo prima della gara delle vittime della strage di Parigi (Foto Archivio) arrivare, dopo 71 giri corsi sul circuito di Interlagos, alla bandiera a scacchi praticamente nello stesso ordine in cui si era partiti: Rosberg, Hamilton, Vettel e Raikkonen. Vettel, nel suo “piccolo”, mette in bacheca un altro record visto che questo terzo posto rappresenta per lui il tredicesimo podio in stagione e prima di lui mai nessuno era riuscito a fare così bene nel primo anno con una scuderia. Per Nico è invece il tredicesimo successo in carriera e grazie ad esso ottiene anche la matematica certezza del secondo posto in classifica piloti, consacrando definitivamente la superiorità della propria squadra su tutte le altre, Ferrari in primis. Tuttavia da questi ultimi gran premi si è visto un miglioramento da parte della scuderia di Maranello: la nuova gestione con Arrivabene al comando sembra aver trovato la rotta giusta lavorando in maniera progressiva e con dedizione, il primo pilota ha rispettato le aspettative mentre il secondo difficilmente lo vedremo ancora nei pressi di Modena. Ora è però presto per parlare del prossimo futuro, per quest’anno ne manca ancora una al termine e quindi ci prepariamo tutti per vedere sfrecciare le monoposto per un’ultima, temporanea, volta il prossimo 29 novembre ad Abu Dhabi. Non ci sorprenderemmo di vedere nuovamente dominare le Mercedes ma non vogliamo escludere una vittoria targata Ferrari: vincere lì, nonostante non serva ai fini dell’annata che ormai volge al termine, vorrebbe dire tantissimo in termini di morale. BANDIERAASCACCHI Jorge V Il maiorchino vince a Valencia scortato da Marquez alle sue spalle La rimonta di Rossi si ferma al quarto posto di MAURIZIO ELVIRETTI Lorenzo (al centro) esulta per il titolo mondiale appena conquistato con la vittoria a Valencia (Foto Archivio) Jorge Lorenzo è campione del Mondo MotoGp, per la quinta volta in carriera, terza nella classe regina. Il Porfuera vince il Gp di Valencia rendendo vana la straordinaria rimonta di Valentino Rossi, giunto quarto sotto la bandiera a scacchi della “Comunidad Valenciana”. Tutto è andato secondo i piani: Lorenzo è scattato davanti a tutti e lì è rimasto fino alla fine con il guardaspalle” Marquez pronto a difenderlo. Senza nulla togliere alla vittoria di Lorenzo (7 Gp vinti), ma lo spagnolo della Honda è rimasto per tutta la gara dietro alla Yamaha, dando sempre l’impressione di essere più veloce senza mai accennare il sorpasso. Insomma, tutto il contrario di quanto successo a Sepang. L’unico alleato di Valentino Rossi, oltre ai numerosi piloti che gli hanno 22 lasciato strada lungo il percorso, è stato Dani Pedrosa. L’altra Honda a 10 giri dal termine ha riacceso una speranza tra i sostenitori di Valentino. In pochi giri è riuscito a portarsi alle spalle di Marquez, riuscendo a minacciare la posizione del compagno di squadra. Stavolta Marquez, da buon guardaspalle (Pedrosa avrebbe superato anche Lorenzo) ha lottato. E poi c’è stata la gara a parte di Valentino Rossi che sin dalla partenza ha bruciato chiunque gli capitasse davanti. Qualcuno, come Petrucci, lo ha lasciato passare ma più di un quarto posto Valentino non avrebbe davvero potuto fare. Peccato per il Dottore, in testa dalla prima all’ultima gara, vedersi sfuggire un mondiale così a 36 anni. Con la convinzione che, passati un paio di giorni e smaltita la delusione, Vale tornerà al lavoro in vista della prossima stagione. Ma facciamo un passo indietro ed andiamo a rivivere la gara: Al semaforo verde Lorenzo sfrutta bene la pole e conquista la testa della corsa. Marquez si sfiora con Alex Espargaró ma poi passa, seguito da Pedrosa che per un attimo lo aveva superato. Ma l’attenzione è tutta per Rossi che parte ultimo in virtù della penalizzazione decisa dopo Sepang. Valentino ha un muro di scarichi e caschi davanti a sé ma trova un varco a sinistra, trovandosi così all’interno della prima curva, passa una manciata di avversari ed è subito 15°. Iannone è incollato alla Honda di Pedrosa e al treno del podio che avanza compatto mentre Rossi continua la rimonta. A 29 giri al termine è dodicesimo. Lorenzo detta i BANDIERAASCACCHI Uno sconsolato Rossi nel box Yamaha (Foto Archivio) tempi, fissa il giro sugli 1’31 ma il vantaggio sulle Honda di Marquez e Pedrosa resta di un solo decimo. Cade Iannone, la sua Ducati è distrutta, lui illeso. Il pesarese continua a lottare, e non incontra grande resistenza. Scavalca le Aprilia e Pirro, Dovizioso si ritrova quarto davanti ai fratelli Espargaró che sono ora nel mirino di Valentino che ha passato Petrucci e Smith, tra i meno rinunciatari. A 24 giri dalla fine Lorenzo ha un secondo di vantaggio su Marquez e Pedrosa, il divario col primo si ridurrà nei giri successivi mentre il secondo perderà terreno. Rossi attacca la premiata ditta Espargaró, prima Pol poi Alex, ma il lavoro di rimonta è duro e logorante, tra il Dottore e Lorenzo ci sono dieci secondi. A 18 giri al termine Rossi passa Dovizioso alla curva 4 del circuito Ricardo Tormo ma il divario con il terzetto di testa è troppo grande. Marquez è a mezzo secondo da Lorenzo, indisturbato. Il quarto posto, con Jorge primo, è una sentenza: titolo allo spagnolo. I tempi dei primi quattro sono analoghi, Valentino può solo sperare che le Honda comincino a spingere per superare il “rivale” in Yamaha. L’occasione ci sarebbe pure, quando Lorenzo sale per la prima volta sopra 1’32 a giro, ma Marquez non affonda. Il maiorchino perde ancora, ha problemi all’anteriore, sembra però che solo Pedrosa ne voglia approfittare. A due giri dal termine lo spagnolo passa Marquez che ritrova l’orgoglio e replica subito, un brivido passeggero, il finale non cambia. Lorenzo taglia il traguardo, Marquez e Pedrosa sul podio accanto al maiorchino, fischiati dal pubblico valenciano. Rossi è quarto dopo una rimonta tanto bella quanto inutile. Segue la truppa italiana: settimo Dovizioso (7° in classifica generale, meglio di lui Iannone, 5°), decimo Petrucci, dodicesimo Pirro. Uno scatto della gara con Marquez costantemente alle spalle di Lorenzo: non lo attaccherà mai (Foto Archivio) 23 Renault KADJAR Stop watching, start living. È arrivato il momento di iniziare a vivere davvero. Scopri Renault KADJAR, il primo Crossover Renault anche 4X4, che offre il meglio della tecnologia con il sistema multimediale R-Link2 e l’impianto sonoro Bose. Emissioni di CO2: da 99 a 130 g/km. Consumi (ciclo misto): da 3,8 a 5,8 l/100 km. Emissioni e consumi omologati.