Eritema da pannolino: lo sai riconoscere?

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Eritema da pannolino: lo sai riconoscere?
LE SCHEDE DEL
Professor
Gelmetti
Eritema da
pannolino:
lo sai
riconoscere?
Spesso le mamme fanno fatica ad indentificare con certezza l’eritema da pannolino. C’è chi lo intravede
in ogni rossore e chi minimizza correndo qualche pericolo in più! Per aiutare tutte le mamme ecco
qualche consiglio utile per riconoscerlo, prevenirlo, prendersene cura.
L’eritema da pannolino è molto frequente: la letteratura scientifica ci dice che:
– Si manifesta nel 30% dei lattanti
– Colpisce ogni bambino almeno una volta, dalla nursery ai primi 18 mesi di vita.
3 cause che collaborano tra loro
1. Microrganismi nell’area genitale
L’area genitale è continuamente esposta a una miriade di microrganismi; di per sé non sono pericolosi
ma basta una minima diminuzione delle difese locali, una leggera irritazione della cute, o semplicemente
un ritardo nel cambio del pannolino per favorire la comparsa dell’eritema.
2. Effetto occlusivo del pannolino
Nello spazio tra il pannolino e la pelle, per effetto della traspirazione si instaura un microclima caldo
e umido che favorisce lo sviluppo dei batteri. A questo si aggiunge l’azione meccanica dello sfregamento
– che può irritare la cute – e l’azione irritativa delle feci e dell’urina.
3. Indebolimento delle difese
Transitori disturbi delle difese immunitarie sono più frequenti di quanto si immagini: una piccola
infezione, un aumento della frequenza delle evacuazioni, una cura antibiotica che modifica la flora
intestinale e altro ancora possono indebolire le difese. Quando si indeboliscono, si riduce la resistenza
del bebè a infiammazioni e infezioni anche nell’area del pannolino.
Si, è lui! Riconoscere l’eritema da pannolino
Se sul culetto del piccolo appare una sorta di ‘W’ che si estende dal pube allo scroto/alle grandi
labbra, fino alla superficie posteriore delle cosce è lui! Forma e sede sono le caratteristiche distintive
dell’eritema, che aiutano a distinguerlo da irritazioni semplici.
Nell’area si susseguono 4 stadi:
1. All’inizio sono presenti piccole chiazze arrossate e leggermente rilevate nelle regioni convesse,
che tendono poi ad estendersi e a fondersi tra loro.
2. Successivamente la pelle si arrossa molto e, per l’effetto irritativo di feci e urine, subentrano
fenomeni erosivi e desquamativi (al tatto la pelle risulta ruvida e screpolata).
3. Riflessi sull’umore: con il progredire dell’infiammazione il piccolo comincia a manifestare fastidio
e irritabilità (risvegli frequenti, crisi di pianto, comportamento agitato, irregolarità dei pasti).
4. Fermiamoci prima! Se a questo punto non sono stati utilizzati i correttivi necessari, abbiamo aperto
la strada ad un’infezione da Candida albicans. Il problema si è esteso anche alle pieghe inguinali
e l’eritema si è trasformato ora in un’antipatica candidosi genitale.
Il problema è diffuso, la prevenzione semplice!
1. Scegliere pannolini di buona qualità e cambiarli spesso.
2. Scegliere detergenti specificamente studiati per il piccolo; la sua pelle è delicata,
sensibile e va rispettata a partire dall’igiene.
3. Applicare paste ad azione protettiva come quelle contenenti l’ossido di zinco;
Prevenire
Prevenire
in commercio esistono anche paste con argento colloidale sostanza che ha, come
è noto, un’attività antibatterica notevole ed ad ampio spettro pur nel pieno rispetto
del film idrolipidico della cute dei neonati.
Qualora si manifestasse l’eritema:
1. Cambiate frequentemente il pannolino e cercate di lasciare il culetto del bebè all’aria.
2.Detergere con preparati idonei e asciugare molto bene, tamponando (no
sfregamenti!); applicare poi una pasta all’ossido di zinco al cambio.
3. In caso di un eritema non particolarmente esteso o complicato, provate ad utilizzare
una prodotto specifico arricchito di argento colloidale che ha una efficace azione
antibatterica, e che, pertanto, può limitare le irritazioni (lo trovate nelle farmacie).
4. Se l’eritema è esteso e intenso rivolgetevi al pediatra o al dermatologo che, in caso
di candidosi, prescriverà un farmaco opportuno.
Trattare
con cura
Se le cose sono andate troppo avanti
Come indicato più sopra, occorre gestire opportunamente l’eritema da pannolino affinché non si tramuti
in una candidosi genitale, provocata dal microorganismo Candida albicans, normalmente presente in
varie sedi del nostro corpo ma che non deve prendere il sopravvento.
La Candida può insediarsi nella cute e nelle mucose, sia in quelle sane sia in quelle alterate
(area del pannolino, mucosa orale, pieghe), o infettate da altri patogeni.
L’infezione da Candida può essere sospettata sulla base di tre elementi caratteristici:
1. L’interessamento delle pieghe (inguine, scroto nei maschietti, zona attorno
alle grandi labbra nelle femminucce) che sono invece risparmiate nella dermatite
da pannolino iniziale;
2. Arrossamento intenso delle zone colpite, che danno quasi l’impressione di esser state
“verniciate” di rosso;
3. La presenza sulla pelle, soprattutto ai margini delle lesioni, di leggeri rilievi biancastri
(che sono piccole colonie di Candida albicans).
Se sospettate una candidosi, non adottate nessun rimedio ‘fai da te’ ma rivolgetevi subito al pediatra.