DaisyBell Aineva 2C 08-03-10
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DaisyBell Aineva 2C 08-03-10
Courmayeur - 08 Marzo 2010 L’origine del progetto I sistemi di distacco valanghe fissi non sono sufficienti a risolvere tutte le problematiche C’è quindi spazio e interesse per un sistema mobile, veloce e sicuro Le limitazioni all’uso dell’esplosivo solido sono sempre maggiori L’uso dell’esplosivo dall’elicottero è vietato in molti paesi La sua manipolazione dall’elicottero è oggettivamente pericolosa Da qui l’interesse a trovare dei sistemi di distacco che siano : ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Trasportabili Veloci Sicuri Che non facciano uso di esplosivo Che siano trasportabili dal mezzo più veloce (elicottero => meno di 600 Kg) Che abbiano una buona autonomia Alcuni tentativi fatti : Sistema Airway Carica Vassale Avalanche Blast Trasporto cariche I sistemi a gas Vantaggi : ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Facilità di approvvigionamento, trasporto, stockaggio e manipolazione Rischio d’incidente sotto controllo con la scelta di gas volatili Possibilità di una grande autonomia con uno stockaggio importante Nessuno scarto di produzione Nessun inquinamento I principi chiave : Scelta dei gas (combustibile e comburente) per ottenere : energia e capacità detonante densità in confronto all’aria ambiente pressione e quindi portata d’iniezione a disposizione Scelta della miscela per volumi e proporzioni Realizzazione della miscela per gestire : durata di iniezione iniezione simultanea o separata dei gas I primi sistemi a gas elitrasportabili Importanti per la scelta di confinamento della miscela dei gas ma : Complessità e quindi affidabilità delle componenti meccaniche Uso di materiali di consumo e quindi autonomia ridotta Inquinamento dovuto ai resti dei palloni in gomma Un nuovo approccio con un contenitore rigido Vantaggi : ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Nessun materiale di consumo (a parte i gas) Nessuna componente meccanico rotatoria (cartucciera) Struttura autoportante Risalita naturale dell’idrogeno Possibilità di chiusura dell’unica apertura presente Primi test col contenitore appeso a una gru per il controllo della spinta verticale L’evoluzione del contenitore DaisyBell 1 - Campana allungata 3 - Cono 1 - Campana semplice 1 - Campana semplice ☺Grande sensibilità per la qualità dell’esplosione Rimbalzo verso l’alto di una quindicina di cm Necessità di una chiusura dell’apertura 2 - Campana allungata ☺Volume più grande e accensione protetta ☺Esplosione orientata verso il basso ☺Chiusura dell’apertura non necessaria 3 - Cono Compromesso ottimale tra industrializzazione e funzionalità , confinamento e orientamento dell’effetto dell’esplosione 100 80 60 mbars 40 20 Gazex O.8 m3 0 -20 0 Daisy Bell 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 -40 -60 -80 temps Velocità iniziale dell’onda di choc dell’ordine di 1300/1500 m/sec = detonazione Su terreno non innevato P > 30 mbars su un cerchio di 25/30 metri di raggio DaisyBell : le caratteristiche tecniche Cono in acciaio S690 di spessore 4 mm Sospensione con cavo isolante e ammortizzato Iniezione dei gas simultanea e separata Miscela dei gas in un pre miscelatore Doppio riduttore dei gas per una corretta gestione delle quantità di gas Miscela stechiometrica di 0,35 m3 1 bombole di idrogeno e 1 di ossigeno Autonomia di oltre 60 tiri Telemetro laser per il corretto posizionamento in rapporto al manto nevoso Sistema di comando radio dalla cabina Doppia candela d’accensione Peso 340 Kg senza bombole (50 e 70 Kg cad) Altezza : mm 2422 Diametro : mm 1550 Dispositivo di visualizzazione distanza DaisyBell-manto nevoso - Dotato di batteria, caricabatteria e countdown Antenna direttiva sul pattino DaisyBell : il circuito dei gas DaisyBell : la procedura di tiro Pressione simultanea e continua dei bottoni d’accensione durante i 5 secondi previsti Il sistema procede automaticamente all’invio dei gas e a seguire alla loro accensione In seguito all’interruzione volontaria o involontaria della procedura di tiro si hanno a disposizione 30 sec. per riprenderla e completarla, altrimenti il sistema si blocca ed impone uno spurgo dei gas 10 sec. Tempo di attesa tra un tiro ed il successivo Pulizia automatica del sistema d’iniezione dei gas con l’immissione di 40l di ossigeno tra un tiro e l’altro DaisyBell : i primi test in volo a Chamonix 900 800 700 kg 600 500 400 300 200 100 0 -0.1 0.1 0.3 0.5 0.7 0.9 1.1 1.3 1.5 temps en s ☺Conferma del funzionamento e dell’efficacia anche in volo ☺Nessuna influenza sull’elicottero ☺Buon comportamento in volo ☺ Validità del telemetro per calcolare la distanza del manto nevoso DaisyBell : le certificazioni Autunno 2007 : test preliminari sotto camion gru Gennaio 2008 : Test in volo in Francia Febbraio 2008 : Pre serie di 10 DaisyBell Marzo 2008 : Primi voli operativi a Selva di Val Gardena c/o Elikos Marzo 2008 : Prime consegne commerciali Marzo 2008 : Test d’invecchiamento con 300 tiri in corso Aprile 2008 : Presentazione ufficiale Italia (Alpitec - Bolzano) Aprile 2008 : Presentazione ufficiale internazionale al Sam di Grenoble Certificazioni Sviluppo dei controlli da parte di Ineris Accordi preliminari dell’Aviazione Civile europea Attestazione CE : Direttiva macchine Gas Ambiente esplosivo Apparecchiature a pressione Certificato interferenze in cabina EASA DaisyBell : le referenze Italia : Elikos Promotur Comunità Montana Valle Gesso e Vermenagna Elimast Provincia Autonoma di Trento (Noleggio) Airservice Cortina Monterosa SpA Francia : Chamonix => consorzio comune strade impianti Chatel Prapoutel Svizzera: Zermatt Norvegia: Lofoten Svalbard Spagna : TAF => Consiglio Generale Val d’Aran Baqueira Beret Formigal Gruppo Aramon Canada : Whistler & Blackcomb Ski Area Grazie per l’attenzione [email protected]