Nuovo sistema di misura della portata istantanea degli
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Nuovo sistema di misura della portata istantanea degli
ATA_Ing_Auto_61_5_6.qxd 31-03-2008 14:35 Pagina 38 Dal Mondo della Tecnica Dal Mondo della Tecnica quindi il valore medio misurato su un certo numero assegnato di iniezioni, la deviazione standard della popolazione (naturalmente minore è la deviazione standard più preciso è l’iniettore nella erogazione di combustibile), il tempo di ritardo tra la reale iniezione di liquiFig. 1 – do ed il comando elettrico di attuazione ed infine la legge di iniezione ossia la portata Leggi di iniezione relative a diverse istantanea nel tempo. Nuovo sistema di misura della portata istantanea degli iniettori per motori Diesel e benzina di Carmine Ungaro, Luca Marassi La Ricerca e Sviluppo del Gruppo Loccioni ha brevettato e realizzato un nuovo sistema di misura della portata istantanea di combustibile erogata da iniettori Diesel e benzina. Con questo nuovo strumento di misura si raggiungono migliori prestazioni in termini di accuratezza e di precisione nella misura della quantità di combustibile iniettata per ogni singola iniezione. Questa tipologia di misura è fondamentale sia per chi progetta e sviluppa iniettori sia per chi progetta e realizza motori. 38 Premessa L’introduzione dei sistemi di alimentazione motore tramite iniezione a controllo elettronico ha permesso agli attuali motori ad accensione per compressione di raggiungere prestazioni, in termini di potenza e di abbattimento di emissioni di inquinanti, inimmaginabili fino a qualche tempo fa. Questo soprattutto grazie alle elevate pressioni di alimentazione dei moderni iniettori “Common Rail” ed alle strategie di iniezione multipla. Elemento fondamentale nella gestione delle strategie di alimentazione motore è la centralina elettronica che determina i parametri di iniezione sulla base delle condizioni di funzionamento e delle prestazioni richieste. Per assolvere questo compito occorre che la centralina conosca le prestazioni di ogni iniettore installato sul sistema di alimentazione, ovvero sia in grado di sapere la quantità di combustibile iniettata ad ogni pressione per un assegnato tempo di attuazione. Infatti, la gestione dell’iniezione di gasolio non è affidata ad un sistema di controllo a ciclo chiuso, capace cioè di variare la quantità iniettata sulla base della differenza tra quanto richiesto dalle condizioni di funzionamento, memorizzato sulla centralina, e la quantità realmente iniettata, ma la centralina deve operare come un sistema di controllo in catena aperta. È quindi necessario memorizzare (o “mappare”) nella centralina una enorme quantità di dati che indichino i tempi di attuazione previsti per ciascun iniettore al fine di ottenere una specifica prestazione. La centralina deve ATA - Ingegneria dell’Autoveicolo condizioni di quindi riconoscere l’iniettore e conoscere le sue effettive prestazioni. Per rendere possibile tutto questo, alla fine del ciclo di produzione di ogni singolo iniettore si procede alla sua caratterizzazione, effettuando dei test in alcuni punti particolari di funzionamento per verificare l’effettiva quantità di combustibile iniettato in relazione al tempo di eccitazione ed alla pressione di alimentazione. Gli strumenti di misura della portata degli iniettori Da quanto detto fin qui si evince come il test dell’iniettore Diesel a fine ciclo di produzione sia un operazione molto delicata e, visto l’elevato numero di pezzi prodotti, richiede la realizzazione di linee di test dedicate. Su queste linee di test l’elemento principale è lo strumento di misura che permette di calcolare la quantità di liquido emessa per ogni singola iniezione. Questo tipo di strumento viene denominato “Shot to Shot” proprio per sottolineare la sua capacità di misurare la quantità di liquido per ogni singolo colpo o iniezione. La criticità di questo tipo di misura risiede nel fatto che ormai bisogna discriminare quantità di liquido dell’ordine del microlitro emesse in modo discontinuo ad una elevata velocità. Questa tipologia di strumento deve fornire Vol. 61 - n. 5/6 maggio-giugno 2008 Si può effettuare una prima grossolana distinzione tra i misuratori dividendoli in due famiglie: i sistemi a volume variabile ed i sistemi a volume fisso. I sistemi a volume variabile sono caratterizzati dall’avere un elemento mobile, in genere un pistoncino, alloggiato in una camera di misura messa in collegamento diretto con l’iniettore. Il pistoncino, a seguito di una iniezione di combustibile, si muove dalla sua condizione di equilibrio, fino a raggiungere una nuova posizione. Misurando opportunamente la posizione del pistoncino, ad inizio iniezione ed a fine iniezione, si risale al volume di liquido iniettato. A fine iniezione avviene lo scarico della camera di misura attraverso una elettrovalvola ed a mezzo di una forza di contrasto, il pistoncino ritorna nella posizione iniziale. Nei sistemi a volume fisso in genere è presente un sensore di pressione in un ambiente di misura in comunicazione diretta con l’iniettore ed in base alle informazioni provenienti dal sensore si risale alla quantità di liquido iniettata. I sistemi a volume variabile sono i sistemi attualmente più diffusi in ambito industriale e sono quelli attualmente installati su tutte le linee di test di iniettori. A causa della presenza di un elettrovalvola di scarico della camera ed alla delicatezza del pistoncino mobile tali sistemi presentano problemi di affidabilità. Inoltre, non sono in grado di fornire una misura adeguata del profilo di iniezione (injection rate), ossia della portata istantanea erogata (Fig. 1). Questo fa si che spesso nei laboratori di ricerca e sviluppo, dove è importante misurare la portata istantanea soprattutto in caso di iniezioni multiple, la strumentazione utilizzata è differente dalla strumentazione utilizzata in produzione. funzionamento di un iniettore diesel al variare della pressione nel rail espresse in mg/s. Le quantità variano da 1 mm3 a 45 mm3 , la pressione di alimentazione dell’iniettore varia da 280 bar a 1700 bar Fig. 2 – Legge di iniezione di un iniettore GDI di tipo piezo - spray guided. La pressione di alimentazione dell’iniettore è di circa 250 bar , la quantità iniettata circa 80 mg Tra gli strumenti a volume variabile sono attualmente presenti sul mercato l’Akribis del- 39 ATA_Ing_Auto_61_5_6.qxd 31-03-2008 14:35 Pagina 40 Dal Mondo della Tecnica Dal Mondo della Tecnica tore al fine di avere cicli con migliori rendimenti e minor emissioni di inquinanti. foro si ottiene la seguente relazione: Il MEXUS La R&D del Gruppo Loccioni ha brevettato e realizzato un nuovo strumento di misura Shot to Shot in grado di essere installato sulle linee di test. Lo strumento sviluppato, denominato Mexus, è stato pensato per l’utilizzo intensivo in produzione, ma è in grado di perseguire con efficacia anche le richieste di chi lavora in R&D. Fig. 3 – Schema semplificato dei componenti del sistema di misura Mexus Il Mexus la britannica Innov8, l’EMI 2 della francese EFS di brevetto Bosch, l’EMI 21 della tedesca Mohwald anch’esso di brevetto Bosch. Tra gli strumenti a volume fisso si possono segnalare l’Injection Analyzer della IAV, che è lo strumento storicamente utilizzato nei laboratori per lo studio della legge di iniezione, e l’ FJ6000 della Ono Sokki. Infine, si vuole sottolineare come tali strumenti siano utilizzati in maniera sempre più intenlinea di produzione siva anche per lo sviluppo di iniettori benzina ad alta cadenza per di tipo GDI. Infatti, negli ultimi anni il vivo inteiniettori Diesel. Su resse nei confronti dei sistemi ad iniezione questa stazione si effettuano il test shot diretta benzina per motori ad accensione comandata (iniettori GDI) impone ai produttoto shot e la misura ri di tali sistemi lo studio della misura shot to di tutti i parametri shot e lo studio della legge d’iniezione (Fig. 2). necessari alla Questo naturalmente per ottenere ed ottimizcaratterizzazione di zare innovative strategie di controllo dell’inietun iniettore installato su una Il Mexus è costituito da una camera di misura di forma semisferica piena di liquido, sulla base della quale è presente un sensore di pressione piezo-resistivo. La camera è inoltre dotata di un piccolo foro di scarico e di una valvola di regolazione che ne controlla la sezione di efflusso; la valvola di regolazione è azionata da un motore a passo. Immediatamente a valle della valvola di scarico è presente un sensore di portata massica ad effetto Coriolis. La camera, a differenza di tutti gli altri sistemi, è quindi dotata di uno scarico continuo. L’iniettore viene alloggiato direttamente sulla camera di misura. . mi p p0 portata massica istantanea dell’iniettore pressione all’interno della camera pressione ambiente Fig. 4 – Sezione della Grazie all’acquisizione del segnale di pressione della camera durante una determinata fase del ciclo e grazie all’acquisizione del segnale della portata proveniente dal sensore massi- meccanica del Mexus caratteristica lo rende insensibile alle variazioni delle proprietà del liquido di prova. Inoltre, per come è stato progettato, il sistema Mexus offre una notevole stabilità della misura della legge di iniezione nel tempo. Queste caratteristiche, congiuntamente con l’elevata ripetibilità e stabilità della misura shot to shot lo rendono particolarmente efficace nella caratterizzazione a fine produzione del componente iniettore. Il Mexus è capace di misurare in maniera accurata sino a 10 iniezioni consecutive per ciclo (multijet). L’elettronica del Mexus è stata dotata di un controller real time con integrato un sistema FPGA. Principio di misura La camera, piena di liquido, di circa 25 cc di volume, viene definita come un volume di controllo dotato di un ingresso, ossia la sezione di passaggio del liquido dell’iniettore, e di un’uscita, ossia la valvola di regolazione dello scarico (Fig. 3). Il Mexus installato in un laboratorio di ricerca e sviluppo di un produttore di iniettori Diesel IIl Mexus è stato presentato al 16° ”Aachen Colloquium” che si è La camera di misura del Mexus viene così schematizzata come un sistema 0-dimensioni con una sezione di ingresso ed una di uscita. Con questa approssimazione si intendono tutte le variabili di stato uguali in ogni punto della camera, e dipendenti solo dal tempo. Applicando a tale volume di controllo l’equazione di continuità della massa, la relazione di comprimibilità e l’equazione di efflusso da un 40 ATA - Ingegneria dell’Autoveicolo tenuto dal 8 al 10 di Ottobre nella cittadina di co, ttramite un opportuno algoritmo di calcolo è possibile calcolare ad ogni ciclo i parametri C1 e C2. Noti quindi questi parametri per ogni singolo evento, analizzando il segnale di pressione si risale alla portata istantanea di liquido iniettata per ogni singola iniezione. Integrando nel tempo la calcolata legge d’iniezione, è possibile risalire alla misura shot to shot della massa iniettata. Aquisgrana sede di una delle principali Università tecniche tedesche Uno dei principali elementi che differenzia il Mexus da tutti gli altri strumenti della sua famiglia è che è in grado di fornire la legge di iniezione direttamente in massa. Questa Vol. 61 - n. 5/6 maggio-giugno 2008 41 ATA_Ing_Auto_61_5_6.qxd 31-03-2008 14:35 Pagina 42 Dal Mondo della Tecnica L’algoritmo di calcolo e tutta la parte software di gestione sono stati sviluppati in ambiente Labview NI. Alla luce di quanto descritto possiamo affermare che il Mexus offre ai progettisti una innovativa soluzione per il test dei sistemi di iniezione. Questo valido strumento aiuterà nell’ottimizzazione e nello sviluppo dei nuovi componenti necessari per realizzare un motore sempre più performante e “pulito”. Prestazioni Il Mexus misura la quantità di combustibile in massa per ogni singola iniezione, la legge di iniezione, i tempi di ritardo rispetto al segnale di comando di apertura e chiusura iniezione. Relativamente alla quantità di liquido iniettata determina i valori istantanei, media, deviazione standard, massimo e minimo di una serie di iniezioni acquisita. Il numero di shot acquisiti può variare da 1 sino a 5.000. Il range di misura va da 0,4 a 130 mg/ciclo, la frequenza di iniezione da 5 a 50 Hz e l’accu- ratezza di misura è di 0,08 mg/shot nel range 0,4-50 mg/shot. La contropressione in camera di misura va da 5 a 60 bar. I fluidi di prova sono l’Exxol D40 e il N-eptano per iniettori benzina, l’ISO4113 per i sistemi Diesel. Conclusioni I vantaggi che offre il nuovo sistema di misura Mexus sono così sintetizzabili: una bassa manutenzione vista l’assenza di parti in movimento durante le fasi di misura, un’elevata accuratezza, la possibilità di misurare direttamente in massa, l’assenza di un circuito di azoto per la contropressione (tipico dei vecchi strumenti di misura), una installazione rapida e la possibilità di avere in maniera accurata sia la misura “shot to shot” sia legge di iniezione con un unico strumento. Tutto questo consente l’utilizzo del Mexus sia in ricerca e sviluppo sia in produzione, con il conseguente allineamento delle misure effettuate nelle diverse fasi della realizzazione del sistema di alimentazione motore. Carmine Ungaro – Luca Marassi Carmine Ungaro (il primo da sinistra) Laureato presso l’Università Federico II di Napoli in Ingegneria Meccanica. Nel reparto R&D del Gruppo Loccioni dal 2005, è ora il responsabile del progetto Mexus e della divisione R&D della LOCCIONI I AUTOMOTIVE e-mail: [email protected] Luca Marassi (il primo da destra) Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Perugia nel 1999. Dal 2000 nel Gruppo Loccioni come Project Manager nella linea Automotive. Dal 2003 è il Businnes Unit Manager della Loccioni/Automotive. e-mail: [email protected] 42 ATA - Ingegneria dell’Autoveicolo