ilmartellodelfucino 2007-14
Transcript
ilmartellodelfucino 2007-14
SABATO 4 AGOSTO TAGLIACOZZO PIAZZA OBELISCO ORE 18 / TFF E SITE.IT ORGANIZZANO “ODORE DI INCHIOSTRO” - PRIMA RASSEGNA REGIONALE DI STAMPA AUTOPRODOTTA «Voglio annunciare che le divise da gioco avranno i colori biancoverdi […] e il simbolo sarà il lupo marsicano» (VINCENZO BERARDINO ANGELONI, 29 LUGLIO 2007) Foglio volante edito a Pescina da Franco Massimo Botticchio – Direttore responsabile Angelo Venti – Aut.ne Tribunale di Avezzano n. 176/2004 – Anno IV, numero 14 (agosto 2007) REDAZIONE VIA DANTE 3, PESCINA (67057) AQ E-MAIL: [email protected] – http://bloggo.oziosi.org/tiesti/ilmartellodelfucino - CICLINPROP LOCALITÀ PETOGNA 15, LUCO DEI MARSI Gli articoli rispecchiano le idee degli estensori e non impegnano in alcun modo la testata – Squadre e campi di calcio non si restituiscono – DISTRIBUZIONE GRATUITA SULLE BALZE D’ABRUZZO TRA USUCAPIONI, DISCARICHE E PALLONI PROSSIMAMENTE 540 (ST. 2) – 48 (ST. 1)165 IL CONCORSO DEL CAM Tutti in trincea Qualche settimana or sono ho letto, sul diario internet dell’assessore provinciale all’ambiente, nell’ambito del resoconto su un incontro sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella Marsica, la seguente invocazione dell’ottimo Michele Fina: «Realizzare nel più breve tempo possibile la discarica di servizio di Gioia dei Marsi! Con l’esaurimento della discarica di Santa Lucia ad Avezzano la Marsica rischia di dover conferire i rifiuti fuori Regione. Per questo sollecitiamo il Consiglio Regionale ad approvare subito la variante al Piano Paesistico presentato dal Comune di Gioia e a non far mancare il numero legale nella prossima riunione di Commissione». Si dà il caso che Michele Fina sia, oltre che l’assessore provinciale all’ambiente, anche il segretario di federazione dei “Democratici di sinistra”. Con una certa perplessità ho dunque assistito allo strano spettacolo di alcuni referenti pescinesi di questo partito, intenti a raccogliere firme contro la localizzazione e l’insediamento della discarica tanto invocata dal loro segretario. Quando, dieci anni or sono, era Pescina che stava tentando di fare quel che sta facendo oggi Gioia, localizzare cioè una discarica al confine con un altro comune, non mi è parso di udirli, costoro. Nessun banchetto, nessuna firma. Mai ho udito un diessino pescinese (o di Venere) protestare, più in generale, sulla gestione dei rifiuti, nei confronti dell’ACIAM. Una ragione ci sarà. Nemmeno è plausibile che costoro parlino, oggi, improvvisamente, per tutelare l’ambiente, giacché per la stessa zona hanno deliberato, con la passata amministrazione, insediamenti estrattivi di ogni genere (anche in favore di chi propriamente cavatore non è). Sul Piano paesistico sono passati sopra come a dello stabbio. La compagnia al banchetto poi, l’exsindacocomunistaitaliano, è tutta un programma! Ma la sede è ad Aielli?!?! Dopo lo psicodramma di quindici giorni or sono, con l’ammissione della nota squadra di calcio (apparentemente) di Fontamara al campionato di serie C (ammissione che nessuno ha saputo dirci se formalmente accompagnata da delle prescrizioni, oltre che dalle porte chiuse; ovvero se qualcuno – non il municipio – abbia dovuto caricarsi dell’impegno di adeguare il «Barbati»), un vero e proprio uragano di contatti si è abbattuto sul sito internet della Lega professionisti di serie C [www.lega-calcio-serie-c.it]. Tutti tifosi marsicani curiosi di conoscere come fosse stata rubricata la squadra. Chi si è connesso non è rimasto deluso. Il 30 luglio scorso abbiamo appreso che la squadra con matricola 37110 (la vecchia matricola cioè della «AS Pescina») iscritta al campionato di calcio professionistico di serie C2 era la «A.S.D. Pescina Valle del Giovenco». Già il giorno successivo, però, la stessa pagina informava che a partecipare a detto campionato, con la stessa matricola 37110, sarebbe stata la «Pescina Valle Giovenco s.r.l.». A questo punto, stremati, abbiamo conferito mandato ad un esperto, per comprendere quali rapporti abbia, eventualmente, tale ultimo sodalizio con la famosa «V.D.G. Avezzano s.r.l.» costituita in giugno 2007 (con sede prima ad Avezzano [via Diaz] e poi a Pescina [loc. Canneto/Bengodi]) e/o con la «Valle del Giovenco s.r.l.» costituita nel novembre 2006 (con sede in Roma). Vi faremo sapere. LA LUCE, ANNO 2011 Non ci voleva un veggente (men che meno un giureconsulto) per indovinare che quella estinzione dei famosi procedimenti 2410 e 2411 statuita, dal Presidente del Tribunale di Avezzano, in forza di una lettera asserativamente di rinunzia dell’avvocato Falzetti – quella, per intenderci, partita da un fax di un negozio di scarpe di Roma – giunta al sindaco pro tempore ed affissa sulla vetrata durante le elezioni pescinesi dello scorso anno, non poteva reggere. Ma il trionfalismo di quella parte alla dichiarazione di reviviscenza di quei procedimenti, compulsata la prosa del giudice Polìti, ci sembra del tutto fuori luogo. A voler interpretare bene le parole del giudice, a noi pare che per «La Luce» si prefiguri un destino che non è esattamente quello della “Tenuta Mazzarino”. A patto che i resistenti pescinesi imbraccino il codice e passino loro al contrattacco, con un nuovo procedimento di accertamento autonomo della proprietà, che potrebbe portare al ribaltamento delle parti ESCLUSIVO. PESCINA SUL PICCOLO E GRANDE SCHERMO Con SITe.it il DVD del film “Odore di inchiostro” Don Chisciotte e Sancho Panza, alla ricerca di nuove battaglie, seguono una vecchia Cinquecento gialla in un viaggio fantastico che racconta il risorgere di una vecchia utopia. E’ la storia di gruppi sparsi tra le montagne dell’Abruzzo interno che, armati solo di un ciclostile, reagiscono e si fanno protagonisti. Falegnami e lavoratori precari, studenti e fabbri, casalinghe e impiegati, pensionati e pastori ridanno vita a vecchi esempi di informazione autoprodotta. Il film, diretto dal regista iracheno Haydir Majeed, è stato girato nella Marsica e documenta, tra le altre, l’esperienza de Il Martello. Clinica del futuro, amministratori diessini, cave, ecc. Questo numero speciale di SITe.it tratta del tema dell’informazione in Italia e contiene le istruzioni per l’uso per chiunque voglia autoprodurre un proprio giornale. La rivista è in vendita in edicola al prezzo di 10 euro con allegato il DVD omaggio, che, oltre al film, contiene anche le raccolte in formato pdf di tutti i numeri delle testate ciclostilate in località Petogna. [03 08 07 800] SAN BENEDETTO DEI MARSI: ARCHEOLOGIA ED ELEZIONI Il Ponte della discordia Sul tema dell’archeologia (più che mai di attualità dopo il vaglio, in consiglio comunale, del riassetto complessivo della politica da perseguire per i resti di Marruvium) e su quelli ad esso connessi, inclusa la corsa elettorale, abbiamo avuto modo di sentire l’avvocato Paolo Di Cesare. Nel ritenere di interesse quanto dettoci dal passato sindaco, lo sottoponiamo alla lettura e alla valutazione dei lettori, pronti ad accogliere le eventuali manifestazioni di opinioni divergenti, purché firmate e non eccessivamente offensive. D: E’ stato approvato il progetto cosiddetto definitivo relativo al ponte sui mosaici. Cosa hai da dire al riguardo? Intanto è necessaria una precisazione: il progetto cosiddetto definitivo, approvato in Consiglio comunale, non è il progetto finale dell’opera che si vorrebbe realizzare ma contiene, come statuisce la norma sui lavori pubblici, soltanto gli elementi necessari ai fini degli accertamenti di conformità urbanistica e, pertanto, esso non fornisce in dettaglio tutte le modalità di intervento. La funzione di definire compiutamente i particolari architettonici, strutturali ed impiantistici viene svolta dal progetto cosiddetto esecutivo. Detto questo, l’ipotesi progettuale che l’attuale amministrazione, dopo quattro anni, ha presentato in Consiglio, non può che essere accolta con soddisfazione da parte del nostro gruppo, perché abbiamo assistito ad un vero e proprio cambiamento di rotta da parte degli attuali amministratori. Si è passati dalla sciagurata idea di voler a tutti i costi ricoprire i mosaici con breccia ed asfalto alla salvaguardia degli stessi. Questa nuova presa di posizione, per cui i mosaici riacquisterebbero la priorità assoluta e secondo cui andrebbero salvaguardati e protetti anche attraverso l’installazione di strumentazione idonea a misurare addirittura il grado di umidità dei locali, non può che farci piacere. Finalmente si è arrivati a comprendere l’importanza dei tesori rappresentati dai reperti archeologici. D: Allora ritieni che l’opera che è stata presentata si vada a realizzare? E’ presto per dirlo. Occorrerà attendere la progettazione in dettaglio. Non dimentichiamo, infatti, che San Benedetto dei Marsi è in una zona sismica di prima categoria, per cui non sarà facile costruire un ponte di tale portata senza realizzare interventi strutturali e solidi. Non vanno poi sottovalutati i vincoli determinati dalla necessità di non intaccare minimamente i mosaici. Per intenderci, fare interventi di questo tipo sopra un sito archeologico - che deve essere necessariamente tutelato - non è la stessa cosa di costruire un ponte in aperta campagna. Per la Domus, è come se si dovesse costruire su un campo minato! Anch’io, prima di realizzare l’attuale copertura, proposi di realizzare un ponte per mantenere la viabilità, ma non fu possibile perché non si sapeva, data la presenza dei mosaici anche sotto i marciapiedi laterali, dove collocare i pilastri di sostegno. Pilastri che, allora come oggi, debbono essere consistenti, stante che sopra di essi debbono (dovrebbero) transitare addirittura gli auto- bus. Per tali ragioni ritengo che sarà difficile, se non impossibile, ottenere le prescritte autorizzazioni da parte del Genio civile, dalla Sovrintendenza archeologica e dagli altri enti preposti. Ritengo anche che ulteriori difficoltà, da non sottovalutare, provengano dalla presenza, nel sito archeologico, trasversalmente, della fognatura e della condotta idrica del paese, la cui interruzione, dovuta alla collocazione di pilastri centrali, porterà senz’altro gravi problemi alla funzionalità delle reti. Detto questo, credo che gli amministratori abbiano parlato troppo presto sulla realizzabilità del ponte sui mosaici. D: A proposito degli amministratori: sono tutti d’accordo sul progetto? Non credo che tutti i consiglieri eletti nella maggioranza siano d’accordo. Secondo me è stata molto significativa l’assenza, in consiglio comunale, per l’approvazione del progetto, dei consiglieri Giammarco De Vincentis e Marco Mastrodicasa, nonché di altre persone che hanno promosso la raccolta di firme per la riapertura del Corso Vittorio Veneto. Mi è parso di capire, in questi ultimi quattro anni, che costoro non siano favorevoli ad un progetto siffatto e che fossero piuttosto determinati a ricoprire i mosaici senza affrontare una spesa eccessiva. Essi sicuramente non possono essere favorevoli al progetto approvato, anche a causa del costo elevato richiesto di 600.000 euro (che certamente non basteranno per completare i lavori, stante che tra spese di progettazione ed oneri fiscali circa un quinto della somma non verrà utilizzata per i lavori veri e propri). Più volte ho avuto modo di ascoltare le loro opinioni a proposito della realizzazione di un ponte sui mosaici, ed hanno sempre manifestato grandi perplessità sull’impatto che produrrebbe, oltre che sulla realizzabilità dal punto di vista strutturale. D: Qualche consigliere comunale ha fatto notare la tua assenza e quella dei consiglieri Raglione e Di Genova all’assise della scorsa settimana, sostenendo che la tua opinione sarebbe stata necessaria, visto anche che pare stiate già costituendo una lista per le prossime elezioni. Le ragioni della nostra assenza al momento della discussione del progetto del ponte in Consiglio comunale le ho rappresentate al vicesindaco. E qui mi fermo. Circa la composizione di una lista per le elezioni del prossimo anno da parte del nostro gruppo, confermo che la notizia risponde al vero. Sui programmi posso anticipare che ciò che caratterizzerà la nostra azione saranno la massima fattività e intraprendenza. Oggi il nostro paese sembra soffocato da una generale rassegnazione ed è per questo portato a non fare, perché preso da un diffuso e totale pessimismo. Manca totalmente l’entusiasmo. Bisognerà necessariamente ridare un poco di ardore nell’animo di chi agisce per la collettività. D: Qualcosa di più preciso sulle intenzioni della lista? Bisognerà sicuramente rivedere i rapporti con tutti gli enti sovracomunali, per evitare che tutti i cittadini di San Benedetto subiscano ripercussioni negative da tali rapporti. Mi riferisco, in particolare, alle questioni dei rifiuti, dell’acqua e delle fognature. L’amministrazione in carica, purtroppo, anche fuori di San Benedetto ha agito in un modo che non mi sento di condividere, e che ritengo abbia comportato riflessi assai negativi per il nostro centro. RADICCHIO.IT ED IL PONTE SUI MOSAICI – LETTERA AL MARTELLO La posizione di Giammarco De Vincentis Abbiamo vedute completamente diverse sui mosaici ma questo non vuol dire che non amo l’archeologia e la storia del nostro paese. La petizione popolare di 2000 firme che ho promosso per la riapertura del corso non parlava di alcun progetto sostitutivo ma del ripristino della intera viabilità. Credo che il futuro non possa essere condizionato dal passato, la viabilità in un paese come il nostro è di vitale importanza. La gente vuole richiudere il buco dove oggi i mosaici si stanno logorando e hanno perso gran parte del loro valore. Oggi a distanza di quasi 10 anni tutti possiamo valutare quanta ricchezza abbia portato il turismo archeologico. Il progetto che è stato affisso per il paese non ha nulla a che vedere con la volontà dei sambenedettesi. Prima di ogni cosa si tratta di sperperare ancora una volta denaro pubblico e cambia poco se li spende questo comune o altri enti, il paese ha bisogno di ben altro. Già nel marzo 1998 venne bocciato dalla giunta comunale della prima amministrazione Di Cesare un progetto simile a questo, che prevedeva un cavalcavia, per me pericoloso. Per quel progetto cadde la prima giunta Di Cesare. Ho avuto sin dall’inizio la sensazione che l’amministrazione attuale non volesse rispettare il patto con gli elettori, soprattutto per la riapertura del corso, riportandolo così come era prima della sua chiusura. Ho la netta sensazione che ancora una volta si stia usando la riapertura del corso per farsi campagna elettorale. Io sono convinto che questo progetto non sarà mai cantierabile e qualora lo fosse il paese non avrebbe la capacità di altri indebitamenti per mutui e spese varie. Saluti. Giammarco De Vincentis, 2 agosto 2007 “ ” P.S. Intanto è uscito un nuovo manifesto, con il quale vecchi personaggi politici cercano di tornare alla ribalta. Di costoro parlerò prossimamente.