ilmartellodelfucino 2005-5
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ilmartellodelfucino 2005-5
Foglio ciclostilato da editore in attesa di tessera Foglio volante edito a Pescina da Franco Massimo Botticchio – Direttore responsabile Angelo Venti – Aut.ne Tribunale di Avezzano n. 176/2004 – Anno II, numero 5 (maggio 2005) REDAZIONE VIA DANTE 3, PESCINA (67057) AQ E-MAIL: [email protected] – CICLINPROP LOCALITÀ PETOGNA 15, LUCO DEI MARSI Gli articoli rispecchiano le idee degli estensori e non impegnano in alcun modo la testata – Lettere anonime e fotografie non si restituiscono – DISTRIBUZIONE GRATUITA Liceo: la triste storia della sezione F Nullismo scientifico Per un quarto di secolo Pescina ha ospitato la «sezione F» del liceo scientifico di Avezzano. Sino a quando, sono trascorsi oltre dieci anni, si affermò la bizzarra teoria secondo la quale non solo ci si poteva iscrivere alla scuola che si voleva - il liceo scientifico - ma anche indicare la sede che si desiderava (peccato tale liberalità non sia stata estesa alla scelta dei professori e dei banchi, del preside e delle materie di insegnamento). Alunni e genitori scelsero. La «sezione F» prese la via di Avezzano. Che la decisione - far viaggiare per un maggior tragitto un maggior numero di studenti per fargli frequentare uno stesso corso in delle aule che le cronache ci descrissero meno accoglienti di quelle pescinesi - fosse poco razionale apparve subito chiaro ma lo scarso (e si usa un eufemismo, in luogo di «nullo») peso politico di Pescina consentì che la decisione si consumasse. Da allora, i nostri rappresentanti si sono ben guardati dal battere veramente sulla questione. Tempo fa, quando gli studenti inscenarono una protesta nei confronti delle autolinee Arpa, colpevoli di non assicurare loro un trasporto agevole ad Avezzano, nessuno ha sentito il dovere civico di richiedere il ritorno della «sezione F» del liceo scientifico a Pescina (probabilmente non c’erano elezioni alle porte). Inopinatamente, negli ultimi tempi Celano ha manifestato l’intenzione di ospitare una sezione del liceo scientifico ed immediatamente il solerte sindaco Toccarelli è sceso in campo (di campi di calcio, di quelli sì che ne abbiamo parecchi, per quanto accucchiati tutti insieme non se ne faccia uno buono) ad affermare che il diritto alla sezione del liceo è di Pescina, ci mancherebbe altro. Ahimé, trattasi di diritto puramente teorico ovvero non esercitabile, buono per parlare ma che non serve a nulla. Sas Sogni infranti 1 / Pescina vecchia Clinica del futuro, un momento del sogno dell’inaugurazione FOTO: CANENERO A caval donato non si guarda in Biocca Pare che il professor Dario Biocca, autore della biografia di Silone recentemente edita pei tipi Rizzoli, abbia indirizzato una strutturata missiva al Centro studi Ignazio Silone. Una fonte bene informata (tale Silvestri) ci riferisce che lo stesso professore universitario si sia offerto, tra l’altro, di conferire, allo stesso Centro studi, la grande mole di documenti (italiani ed esteri) da Egli accumulata nel corso del suo lungo lavoro di ricerca sul nostro Silone. Nel caso la notizia fosse vera, ci auguriamo che i responsabili del Centro sappiano cogliere al volo l’occasione, giacché scopo istituzionale del Centro è quello di raccogliere e mettere a disposizione degli studiosi e dei compaesani tutta la documentazione possibile sulla vita e le opere del nostro illustre concittadino e non quella di redigere la lista dei buoni e dei cattivi. Con zelo e devozione. Franco Massimo Botticchio (la redazione de Il Martello del Fucino ringrazia Silvestri) 2 / Repubblica autonoma di Venere Apertura dell’asilo nido dopo la Pasqua 2005 FOTO: CANENERO Sussurri e grida nei Ds di Pescina Sembra ormai imminente la stampa - e persino il rilascio - della tessera richiesta due mesi fa dall’editore de Il Martello del Fucino alla gloriosa sezione “Romolo Tranquilli”. Sembra, per ora, che non rispondano a verità le illazioni che volevano il solerte sindaco Toccarelli in procinto di passare armi e bagagli ai Comunisti italiani. La redazione de Il Martello precisa che tra la notizia del primo e quella del secondo paragrafo non vi è alcuna connessione. SAN BENEDETTO, È TEMPO DI FITNESS Athletic Club Pisegna Sarà forse per la lenta agonia dell’amministrazione comunale (alla quale dopo i pasticci combinati con l’Ici non si sa più cosa dire, tale è l’imbarazzo ingenerato nel pubblico dai cervellotici provvedimenti adottati e più ancora dalle successive giustificazioni addotte) e della noia dei soliti discorsi di piazza, finite le elezioni. Sarà forse per il ritorno della stagione calda, dopo un inverno molto rigido. Ora è di moda lo star bene, a San Benedetto. Mens sana in corpore sano, dicevano i latini, e non sbagliavano. Ovunque vi avventuriate, sulle balze della Lupara e della Forchetta, a Cucum’ o ad Arciprete, dove pensate che il fuoristrada e persino i camosci potrebbero avere delle difficoltà ad arrivare, vedrete certamente Secondino e Mario Cordischi in short e canottiera, intenti a liberarsi delle tossine della politica. Tra Atrano e Cardito è ormai divenuto un elemento del paesaggio il ragionier Luciano Sassi, che divora chilometri in scarpe da ginnastica, forse per dimenticare le assise presiedute in comune. In Piazza Risorgimento, in paese, è un continuo via vai di «Innamorati della Madonna» (si chiamano proprio così) che con zaini e scarponi partono di prima mattina per le cime di tutto il circondario (con una particolare predilezione per le frazioni di Ortona dei Marsi) e tornano esausti ma felici alla base, sotto un solleone che consiglierebbe di stare piuttosto ben riparati. Ogni evento, compresa la festa di San Berardo, può tornare utile per inanellare qualche chilometro a piedi, accantonate macchine e bighe, e conquistare un poco di salute. Mai si era vista tanta gente alle processioni. Chi proprio non riesce con il footing e con il trekking, ricorre alla bicicletta. Può succedere di incrociare, in un paese vicino, il professor Cesidio Polce, assorto, sul suo velocipede, nella declamazione di qualche verso esperanto e qualche canzone francese, il giornale sotto il braccio. Persino il futuro sindaco si è convertito alle due ruote, e lo si può vedere scorrazzare per le vie cittadine su una vecchia bici nera, mentre con il telefonino, unico cedimento ai vizi contemporanei, parla con un noto consigliere regionale. Sembra stia progettando di partecipare alla Ecomaratona dei Marsi. Cobianchi Finalmente sapremo? Con il recente riassesto ai vertici della federazione marsicana dei democratici di sinistra, Erminia Raglione - vicesindaco di San Benedetto dei Marsi - è stata nominata nella segreteria. Manco a dirlo, la valente esponente diessina è stata inserita nel dipartimento «enti locali». Propizia è l’occasione affinché si chiarisca, in quella sede, uno dei misteri gaudiosi che più ci angoscia: perché a San Benedetto dei Marsi i democratici di sinistra abbiano partecipato ad una lista amministrativa piuttosto eterogenea (forzaitalia + alleanzanazionale + democraticidisinistra + margherita + fiammatricolore) e perché continuino ora, gli stessi diessini, a sostenere l’ottimo dottor Santilli, che proprio di centrosinistra non ci pare e che certamente non vincerà il premio di sindaco dell’anno. Nel rinnovato spirito che soffia all’interno del partito riteniamo non possano più accettarsi certe pratiche così trasformistiche. Come pure pensiamo non possano avere cittadinanza spiegazioni vaghe che tendano ancora a scaricare la colpa sull’eroico Gianfranco Tedeschi o sul dispotico Paolo Di Cesare: la litania è vecchia e prima o poi si rivota. canerosso dissenziente il direttore Una via a Francesco De Rubeis L’ottimo sindaco Santilli tace... ancora ULTIMORA - Proseguono le iniziative per la celebrazione del 60° anniversario dell’autonomia comunale: rimosse dall’androne del comune le foto del 50° anniversario. Erano vecchie? [11 06 05 0700]