Uragano Gogol Bordello

Transcript

Uragano Gogol Bordello
L’ESTATE
giovedì 26 agosto 2010
2010
L’UNIONE SARDA
V
Spettacoli
Oggi Anfiteatro di Cagliari
Travaglio
e il suo
Promemoria
Quasi vent’anni di storia italiana,
da Tangentopoli a oggi, ricostruiti
alla sua maniera. Torna in Sardegna
Marco Travaglio: a distanza di un
anno dal successo dell’estate scorsa
il giornalista torinese è protagonista di tre serate nell’isola (tutte con
inizio alle 21.30) targate Spettacoli
& Musica. Presenta il suo “Promemoria”, la versione aggiornata dello spettacolo prodotto da Promo
Music, che da tre anni riempie teatri
e arene.
Il trittico si apre stasera all’Anfiteatro di Cagliari, prosegue domani al
Palasport di Porto Torres (in coproduzione con Le Ragazze Terribili), e
si chiude sabato nel Piazzale Scogli
Rossi ad Arbatax, ospite della XIX
edizione di Rocce Rosse & Blues.
“Promemoria” si presenta come
una "chiacchierata teatrale" sulla
storia recente del Belpaese. La narrazione è intervallata dalle musiche
in scena di Valentino Corvino (violino e elettronica) e Fabrizio Puglisi
(sintetizzatori), e da documenti audio. Regia teatrale Ruggero Cara.
Foto di Max Solinas
Grande performance della band americana di scena ieri a Sarroch
Eugene Hutz trascina il pubblico, due ore all’insegna del gipsy punk
Uragano Gogol Bordello
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO PINTORE
Maestro dell’animazione
Si è spento
il regista
Satoshi Kon
È morto a 47 anni Satoshi Kon per
un cancro pancreatico. Muore così
uno dei più importanti registi
giapponesi dell’animazione.
Satoshi Kon debutta alla regia nel
1997 con il thriller psicologico
“Perfect Blue” con il quale vince
premi al FantAsia Film Festival di
Montréal ed al Fantasporto Film
Festival di Oporto.
Nel 2001 Satoshi Kon arriva il suo
secondo film, “Millennium Actress” e due anni dopo il terzo,
“Tokyo Godfathers” favola ambientata tra gli homeless della metropoli.
Seguirà “Paprika - Sognando un
sogno”, poliziesco tratto dal romanzo di Yasutaka Tsutsui, presentato in concorso alla 63a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
S
arroch. Energia da
vendere, look truzzo e
alito alcolico, colori
sgargianti, voce urlata.
Mister Eugen Hutz,
istrionico frontman
dei Gogol Bordello inagura il
Summer Grooves Festival di Sarroch con una performance straordinaria. Piomba sul palco con
un po’ ritardo rispetto al programma previsto dagli organizzatori di Vox Day. Quando entra
in scena il clima è già rovente. E
non solo per l’effetto-Saras. La
serata, aperta dai Tamurita e da
Joe Perrino, prende fuoco immediatamente. Lo scatenato vocalist ucraino non si limita a cantare. Suona la chitarra e balla come un ossesso. Non sta fermo un
attimo. Il resto della band non è
da meno. Il pittoresco Sergey
Ryabtsev non da tregua al suo
violino, Oren Kaplan picchia durissimo sulla chitarra e pesta a
dovere anche la ballerina-corista-percussionista Elizabeth ChiWei Sun. La base ritmica è sostenuta da Tommy Gobena al basso e Oliver Francis Charles alla
batteria, mentre alla fisarmonica
c’è Yuri Lemeshev. La line-up è
completata dall’ecuadoriano Pedro Erazo alle percussioni. Un
ensemble instancabile.
Lo show mette a dura prova la
resistenza fisica dei fan (circa
Fotodaditutta
Elisabetta
duemila) arrivati
la Sardegna. La band pesca nel recente album Trans continental Hustle e in quelli precedenti, soprattutto in Gipsy Punk e Supertaranta. In apertura arrivano in
sequenza le micidiali Ultimate
l’incandescente Not a crime e
Wonderlast king. Poi via via tutti i cavalli di battaglia con il pubblico che fa la sua parte. Immigrant punk scatena cori da stadio. Nel corposo bis aperto da Alchol mister Hutz che canta avvolto da una bandiera dei quattro mori, dopo aver brindato con
una bottiglia di vino. L’omaggio
all’Italia, che ha ospitato a lungo
il leader della band, arriva con
Santa Marinella. E nel finale c’è
spazio anche la cover di Malavida dei Mano Negra.
Negli ultimi tempi il nome dei
Gogol Bordello è stato accostato
spesso a quello della band francese. E non solo per l’amicizia
che lega Eugene Hutz a Manu
Chao. Il gipsy punk della formazione newyorkese per certi versi ricorda la patchanka dell’ex
gruppo di mister Clandestino. In
entrambi i casi la miscela sonora risulta particolarmente efficace, soprattutto dal vivo. E chi
aveva qualche dubbio sulle capacità dei Gogol ieri ha certamente cambiato idea.
Da oggi ai Cappuccini
Messina
Musica da camera, il Festival di Quartu
Sarà affidata alla serata “Il
giardino delle Viole” l’apertura del Grande Festival di musica da camera di Quartu. Appuntamento oggi alle 21.30
nel Convento dei Cappuccini,
con musiche per viola, violoncello e trio d’archi. Domani in programma “Il giardino
delle Felci”, con un repertorio per pianoforte a quattro
mani, sabato “Il giardino delle Betulle”, clarinetto e piano.
Domenica conclusione col
concerto di due pianisti promettenti, Maria Cristina Buono e Claudio Mosca.
Organizzato dall’Associazione Incontri Musicali per
“Sonus de Atongiu”, il Festival si svolge quest’anno in
stretta collaborazione con la
Scuola civica di Quartu e la
Società dei Concerti di Cagliari, che ha realizzato in
queste settimane alcuni importanti stages per la realizzazione di concerti da camera e per la preparazione dei
giovani musicisti a concorsi
e audizioni per orchestra.
Sotto la guida del Trio d’Archi di Cagliari (Attilio Motzo
violino, Dimitri Mattu viola,
Oscar Piastrelloni violoncello) e della pianista Angela Oliviero, si svolgono dunque gli
appuntamenti musicali conclusivi a questa iniziativa didattica e artistica, che hanno
come protagonisti assoluti
dei musicisti giovani, ma già
impegnati direttamente nel
concertismo, coinvolti per
questo Festival in un repertorio che spazia dalla musica
barocca a quella contemporanea.
Un’edizione ancora all’insegna dell’eccellenza, per
una rassegna la cui vocazione multidisciplinare ha il suo
centro tematico nell’idea del
suonare insieme. Un concetto che significa recupero e
valorizzazione della grande
tradizione musicale italiana
nel suo senso più complessivo. Patrocinano il festival i tre
assessorati alla cultura di Regione, Provincia e Comune e
la Presidenza della Provincia.
Un violino