BCC News n. 30 - BCC Filottrano

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BCC News n. 30 - BCC Filottrano
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno VIII n. 30 - Giugno 2’13 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
n ot i z i e
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano
n. 30 • giugno 2013
attività bcc
L’Assemblea dei Soci
I
Benché il contesto resti poco favorevole, la Bcc di Filottrano registra risultati positivi.
Senza venir meno alla sua missione primaria: sostenere l’economia locale coniugando finanza ed etica
l 12 maggio scorso si è svolta come ogni anno l’Assemblea dei
Soci, nel corso della quale il Consiglio di Amministrazione ha
presentato i risultati della gestione dell’esercizio 2012. Un anno
che, per la quinta volta consecutiva, è stato caratterizzato da
una crisi economica che attanaglia sempre più l’economia reale
con conseguenze nefaste sia sul tessuto economico-produttivo,
sia sui livelli occupazionali, causando enormi difficoltà a molte
famiglie ormai prossime alla soglia della povertà.
La fiducia dei soci e dei clienti
Pur con questi scenari poco incoraggianti, la Banca ha chiuso il
bilancio positivamente (+ 2 milioni di euro), in linea con il risultato del 2011, a conferma di una solidità generale dell’Istituto che
comunque non perde di vista la propria vocazione di banca locale.
Nel corso del 2012, infatti, i prestiti erogati non si sono interrotti: al contrario, sono aumentati, anche se in misura lieve (0,3%).
Ovviamente, essere di sostegno all’economia locale, finanziando
famiglie e imprese, significa anche esporsi maggiormente agli
effetti della crisi: una realtà confermata dall’aumento considerevole delle sofferenze e degli accantonamenti per presunte
perdite future.
Al netto di tutto questo, tuttavia, l’utile è positivo e questo è sicuramente un segnale incoraggiante, soprattutto se rapportato ai
risultati di molti altri istituti di credito che operano sullo stesso
territorio della nostra Banca. La conferma del buon andamento
viene soprattutto dall’incremento della raccolta diretta, che nel
corso dell’anno è aumentata del 5,75%, a riprova di una crescente
fiducia riconosciuta da clienti e soci.
Sostegno alle comunità locali
Anche sul piano più strettamente sociale, la Banca presenta dati
positivi: quasi 350.000 euro tra contributi e sponsorizzazioni
erogati a 300 associazioni che rappresentano la parte più vitale delle nostre Comunità, attive nell’organizzare momenti di
aggregazione, di volontariato, culturali, ricreativi e sportivi che
arricchiscono il nostro territorio. Non solo: grazie a tanti piccoli
risparmiatori che hanno rinunciato a ottenere una remunerazione su parte dei loro investimenti, la Banca ha potuto effettuare
prestiti socialmente utili per oltre a 800.000 euro, concessi attraverso l’iniziativa di finanza etica denominata Ethical Banking
a un costo medio di impiego agevolato dello 0,88%.
Positiva anche l’iniziativa del microcredito, svolta con la Caritas
Diocesana di Ancona, che negli ultimi cinque anni ha consentito
di erogare 190.000 euro al tasso medio di impiego dello 0,88%,
registrando una percentuale di insoluti relativamente bassa, a
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conferma del fatto che la povertà non fa venir meno la dignità
delle persone.
Ethical Banking e microcredito sono iniziative che confermano
il senso della missione che la nostra Banca si prefigge: coniugare
finanza ed etica, reddito e bene comune, mercato e solidarietà.
Tutto ciò non rappresenta un’utopia, ma è possibile se si continua
a svolgere l’attività bancaria «ispirandosi ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità»
come previsto dall’art. 2 dello Statuto Sociale della Banca.
Un regolamento più efficiente
L’altro argomento importante discusso e approvato in assemblea
è la modifica del Regolamento Assembleare, che nelle intenzioni
del Consiglio di Amministrazione persegue l’obiettivo di migliorare la governance della nostra BCC, sforzandosi di combinare
la massima partecipazione dei soci alla vita della cooperativa
(democrazia interna) e la massima efficienza nella gestione
dell’impresa bancaria.
Le soluzioni proposte si prefiggono di coniugare efficacemente le
esigenze di ricambio e di esperienza nel governo delle banche.
La novità più rilevante è rappresentata dall’introduzione della
cosiddetta “candidatura collettiva” per coloro che si candidano
come amministratori, ovvero la possibilità di presentare una lista
composta da tanti nomi quante sono le persone da eleggere nel
Consiglio di Amministrazione.
La formazione delle liste deve tenere conto della rappresentanza
territoriale e delle maggiori categorie (economiche e non) che
compongono la base sociale.
Un’altra novità importante è stata l’introduzione, tra i criteri di
candidabilità, del limite dei cinque mandati per gli amministratori, assolvendo così a un’altra esigenza aziendale rappresentata
dal graduale rinnovo dell’organo di governo della Società.
Va precisato naturalmente che sia lo Statuto, sia soprattutto il
Regolamento, sono atti che nel tempo sono sempre soggetti a
modifiche in quanto strumenti finalizzati al buon funzionamento
della società.
Ciò significa che se nel tempo l’attuale assetto normativo non
dovesse rispondere adeguatamente alle proprie finalità sarà naturalmente soggetto a ulteriori modifiche.
Luciano Saraceni
Presidente
attività bcc
Lucio Corallini ci ha lasciato
La scomparsa di un carissimo amico che, con enorme professionalità e dedizione,
ha dedicato tutto se stesso alla crescita della nostra Banca
Lucio Corallini con il
presidente Saraceni
I
naspettatamente, senza che nessuno potesse ipotizzarlo, ci
ha lasciato Lucio Corallini, un uomo al quale la nostra Banca
deve molto, poiché è stato uno degli artefici principali della sua
crescita.
Per più di trent’anni ha ricoperto la carica di Presidente del
Collegio Sindacale, incarico riconfermato puntualmente con
consenso unanime.
L’impegno costante e l’assoluta correttezza, oltre alla competenza, sono state le qualità principali che hanno contraddistinto il
suo comportamento.
Stimato professionista, conosciuto anche al di fuori del territorio
comunale, godeva della fiducia di molti filottranesi che, anche
grazie alla sua presenza ai vertici della banca, hanno iniziato, in
tempi ormai lontani, ad affidare i loro risparmi alla nostra BCC,
creando così le basi per il suo sviluppo.
In una banca del territorio la fiducia nelle persone è importantissima, forse determinante.
Sotto la sua guida l’organo di controllo interno ha assunto una
valida e robusta connotazione: non solo assunzione di responsabilità nei controlli, ma anche diretta partecipazione alle scelte
più importanti del Consiglio di Amministrazione, per anni senza
alcun compenso, con la costante preoccupazione di dare il proprio contributo per la “sana e prudente gestione”.
Con il cordoglio per la sua perdita, ci piace esprimere un senso di profonda gratitudine per aver beneficiato, per molti anni,
dell’opera preziosa di una persona tanto cara.
Giustino Falasconi
sommario
Attività BCC
I nostri prodotti Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 14 anni; il suo attuale numero progressivo è il 65, di cui 35 con il nome Notiziario, e 30 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano.
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I fratelli Lardini:
Annarita, Andrea,
Lorena e Luigi
attività bcc
Lardini, tutti per uno
Forse il segreto del made in Italy, quello vincente, che riesce a stare a galla - e anzi, a prosperare, anche in tempo
di crisi globale - sta tutto qui, in una famiglia unita. E che ha saputo fare le scelte giuste al momento giusto
Q
uanto meno è ciò che si evince parlando con Andrea Lardini, cinquantaseienne amministratore unico dell’azienda
che porta il suo nome e quello dei suoi fratelli, che lavorano tutti
con ruoli di responsabilità all’interno del gruppo e, come lui, sono da anni soci della BCC. «Siamo una squadra», dice Andrea.
«Come i moschettieri: tutti per uno, uno per tutti».
Nata nel 1978 da una scommessa di Andrea e del fratello Luigi,
come piccola azienda di abbigliamento per uomo e donna, la Lardini comincia presto a farsi notare e a essere richiesta per realizzare i capi delle grosse griffe marchigiane come Genny e Byblos.
Poi arrivano le altre firme dell’alta moda, Valentino, Ungaro,
Versace. Intanto Lardini si specializza in capi spalla da uomo
La preparazione
della stoffa per il
taglio
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e diventa un vero punto di riferimento del settore. Ad Andrea
e Luigi – il direttore creativo, che segue lo stile e la ricerca –
si aggiungono Lorena, che mette al servizio del gruppo le sue
competenze in campo amministrativo, e per ultima la “piccola”
di casa, Annarita, che si occupa della qualità.
«Ma la tradizione di famiglia continua coi nipoti», precisa Andrea Lardini. «Ciascuno con la propria specializzazione, stanno
entrando uno alla volta in azienda».
Un’azienda che merita uno sguardo da vicino, la macchina produttiva è impressionante: dal taglio dei modelli su carta, al taglio delle stoffe, all’assemblaggio dei singoli pezzi (numerati,
catalogati, monitorati) di una giacca, alla stiratura finale, fino al
magazzino, nulla è lasciato al caso. La casa madre di Filottrano
conta circa trecento dipendenti (ma con le altre sedi e l’indotto
arriva a mille), quasi tutti di Filottrano. «E tutti a pranzo tornano a casa dalle rispettive famiglie, perché il lavoro è importante,
ma la famiglia è la base di tutto», insiste Lardini. «Se noi siamo
arrivati fin qui, è perché, oltre ad avere avuto le giuste intuizioni
commerciali, veniamo da una famiglia che ci ha educati in un
certo modo: regole semplici, basso profilo, l’importanza di confrontarsi, anche a costo di litigare; darsi degli obiettivi. Da soli
non si va da nessuna parte, chi vince è la squadra».
Ne è persuaso, Andrea Lardini, che rifugge la solitudine e non sta
mai fermo: è reduce da New York e, dopo appena quarantott’ore
di sosta, lui e Luigi devono essere a Milano, tempio italiano della
attività bcc
moda. «Dopo anni in via della Spiga, stiamo per aprire un nuovo
showroom. E anche qui, in fabbrica, sono previsti cambiamenti.
Non bisogna mai stare fermi, bisogna crescere, investire. Noi
siamo stati solo sfiorati dalla crisi, ma non abbiamo chiuso nulla
né licenziato nessuno. È importante il ruolo sociale che abbiamo
e i nostri dipendenti sono la nostra ricchezza. Crescono con noi,
imparano l’eccellenza e sono la nostra garanzia, insieme con la
qualità dei tessuti, di un prodotto di qualità e di alto livello, quello
che ci chiedono i nostri clienti in Italia e all’estero».
Che cosa è cambiato rispetto a quando avete iniziato?
«Allora era più facile fare l’imprenditore, c’erano meno regole,
meno leggi, meno burocrazia. Chi comincia oggi deve fronteggiare molte più difficoltà. Noi da subito abbiamo cominciato a
produrre capi spalla, soprattutto giacche; poi Sergio Girombelli ci
ha chiesto di lavorare per la loro linea uomo e abbiamo costruito il
primo capannone. A quel tempo era diverso, c’erano i pagamenti
a trenta giorni e le banche servivano per depositare il denaro, non
per chiedere credito. È così iniziata la nostra crescita graduale
ma tranquilla, come le pecore, che camminano e mangiano».
Prego?
«Le pecore camminano e mangiano, piano piano, senza ingozzarsi. E noi così abbiamo fatto, con la nostra prudenza marchigiana.
Finché vent’anni fa siamo partiti con il nostro marchio, che all’inizio si chiamava Cachemire House. Abbiamo creato quasi per
caso un modello di giacca con un’identità forte e che ha avuto
molto successo. Da quel momento ci siamo caratterizzati per
la nostra riconoscibilità. Da due stagioni abbiamo ricominciato
anche con la linea donna. E ora il marchio Lardini rappresenta
un bel 40 per cento del fatturato. Siamo in continuo movimento:
è cresciuta la parte commerciale, la ricerca».
E continua il lavoro per le grandi firme della moda.
«Dolce e Gabbana, Etro, Ferragamo, sono nomi che hanno bisogno di un prodotto di qualità, di una sartoria vera che realizzi
i loro capi. E se noi possiamo garantire un prodotto di qualità è
perché abbiamo alle spalle trentacinque anni di esperienza, con
un personale affidabile. E poi, come ho già detto, c’è la famiglia,
L’interno della fabbrica
ci sono i miei fratelli che condividono una visione
della vita che ci
viene dalla nostra comune educazione. E il
futuro di questa
azienda sono i
figli, i nipoti. Servono i dirigenti in
gamba, servono i
mezzi, ma serve
anche che ci sia
qualcuno legaAndrea Lardini con
i nuovi modelli
to al prodotto e
all’azienda, e solo
la famiglia può avere questo ruolo. In un fiume quello che conta
è la sorgente: se la sorgente è sana, influenza tutto il resto».
Come avete schivato la crisi?
«Quando è scoppiata, qualche anno fa, ne abbiamo risentito anche noi. Da 52/53 milioni di fatturato siamo scesi a 38, poi però abbiamo tenuto botta e abbiamo cominciato a risalire, tanto
che adesso siamo nuovamente assestati sui 55 milioni. Io sono
un uomo di mare, quando ho un momento libero vado in barca,
con qualsiasi tempo... mi lasci usare una metafora marinara per
spiegare la situazione. Con la crisi ci siamo trovati a navigare
in un mare in burrasca, ma avevamo la barca adatta, il motore
era all’altezza della situazione e siamo riusciti a venirne fuori».
Certo che è una sfida continua, non si stanca mai?
«Questo è il mio scopo nella vita. La famiglia, l’azienda. Devo
sentirmi utile e mi piace confrontarmi con gli altri, quotidianamente, accettando sempre nuove sfide. Anche se questo significa
essere sempre in giro per il mondo e non fermarsi mai. In fondo
io temo la solitudine. Quando vado in barca, a fare pesca d’altura,
poi cucino per gli amici, per condividere quello che mi piace».
A Filottrano ogni giorno si producono
1.500 capi; le collezioni Lardini sono
distribuite in 450 selezionati multibrand nei centri commerciali di Giappone, Corea, Russia, Cina e Stati Uniti.
Il vostro segreto?
«Innovazione, ricerca, un settore
commerciale forte, con base a Milano, che dà visibilità internazionale.
Ma quello che conta davvero è quello
che c’è a Filottrano, l’anima e il cuore
dell’azienda sono qui. In questa terra c’è la nostra forza. E a me piace
vedere i campi dalla finestra del mio
ufficio».
Valeria Verri
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cronache dai comuni
osimo
Il Santo dei voli torna a Osimo
In attesa della solenne celebrazione del 350° anniversario della morte (1663-2013),
che avrà luogo il 17 settembre, i frati Conventuali di Osimo hanno voluto concedere, come nel 1963 e nel 2003,
una nuova Peregrinatio del corpo di S. Giuseppe da Copertino
L
a Peregrinatio ha portato le reliquie del Santo nelle località che lo hanno ospitato in vita e dove è più profonda la
devozione dei fedeli verso il Santo dei voli.
Partita da Osimo il 23 febbraio, l’urna ha raggiunto Copertino
sostando nella chiesa di S. Maria della Grottella. Quindi ha raggiunto Bari e Napoli, per arrivare a Roma, nella Basilica dei SS.
Apostoli, dove ha sede la curia generalizia dell’Ordine dei Conventuali. Dal 15 al 17 aprile l’onore di ospitare le spoglie del
Santo è toccato alla Repubblica di San Marino e poi a Urbino,
Pesaro, Mondolfo, Mogliano, Fermo, S. Benedetto del Tronto
e Ascoli Piceno. Particolarmente solenne e sentita la sosta ad
Assisi (10-14 maggio), dove S. Giuseppe ha trascorso 14 anni
della sua vita ricevendo anche la cittadinanza onoraria. Ad ac-
L’urna del Santo
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L’arrivo ad Assisi
coglierlo, oltre al sindaco di Assisi, anche il primo cittadino di
Osimo, Stefano Simoncini.
La Peregrinatio si è infine conclusa il 24 maggio con una solenne fiaccolata lungo le vie che da Campocavallo conducono al
centro di Osimo.
Sul palco di piazza Boccolino sono intervenuti, tra gli altri, l’arcivescovo di Ancona-Osimo Mons. Edoardo Menichelli, che ha
messo in evidenza l’attualità del messaggio francescano di S.
Giuseppe, e il sindaco Simoncini, che ha manifestato il proprio
compiacimento per l’impegno delle numerose associazioni di
volontariato.
Dopo la benedizione impartita dall’Arcivescovo, l’urna è stata
ricollocata nella cripta della Basilica e restituita alla venerazione
degli osimani e dei pellegrini.
Luciano Egidi
cronache dai comuni
montefano
C
La parola agli invisibili
Un cortometraggio per approfondire la realtà del carcere
ittadini invisibili è il cortometraggio girato nel carcere di
Barcaglione di Ancona con la direzione artistica di Francesca Marchetti e la regia di Marco Bragaglia.
Il corto si sviluppa in una serie di interviste rivolte ai detenuti
che si esprimono sul concetto di libertà, di cittadinanza e della
simbologia che sottende i tatuaggi, un segno indelebile che nasce dietro i muri.
Il film è stato presentato il 21 giugno al Medfilm Festival di Roma
(www.medfilmfestival.org) in occasione dell’Anno Europeo della
Cittadinanza. Anche i detenuti, seppur ristretti, sono portatori
di diritti, che eserciteranno di nuovo una volta liberi.
I nove detenuti che hanno partecipato al corto provengono da più
parti del mondo, ma i concetti di libertà e di cittadinanza spesso
coincidono, a testimoniare la portata universale di questi valori.
L’opera svolge una funzione rieducativa e risocializzante molto
importante: i prigionieri possono esprimere il loro modo di essere
attraverso la lente della telecamera, esprimono valori, elaborano
pensieri positivi e di fratellanza.
Inoltre, il cortometraggio non ci fa distogliere l’attenzione sulle
carceri, che versano in una condizione di sovraffollamento e che
ledono la dignità umana delle persone che vi vivono. Il video è
prodotto dall’associazione culturale Art’O, un’associazione con
sede legale in Montefano che opera da diversi anni nel carcere
anconetano attraverso i laboratori teatrali.
Il teatro ha una funzione molto importante nelle carceri, perché
permette a chi vive in uno stato di privazione e di afflizione di
liberare energie positive, elaborare pensieri, innescare dinamiche comunicative diverse che aiutino a sanare la frattura che ha
portato il detenuto ad allontanarsi dalla società.
Il corto è stato girato grazie al contributo della Bcc di Filottrano.
Francesca Marchetti
Presidente Art’O
Veicoli elettrici in riva al mare
numana
Un’iniziativa della Bcc di Filottrano a favore del turismo ecosostenibile sulla Riviera
L’
utilizzo dei veicoli elettrici sta prendendo sempre più piede, soprattutto a causa della maggiore attenzione all’ambiente che
induce le amministrazioni locali a porre limiti
alla circolazione.
Così, soprattutto in Riviera, gli operatori turistici
sono sempre più interessati a trasportare i loro
ospiti con veicoli elettrici omologati e targati.
La Bcc di Filottrano, da sempre impegnata nello
sviluppo del territorio, sostiene in collaborazione con la Filiale di Numana questa iniziativa a
favore degli operatori turistici della Riviera, in
una logica di trasporti innovativa che apporta
molteplici benefici all’ambiente e al cittadino.
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cronache dai comuni
castelfidardo
Volontari di Castelfidardo…
Il Gruppo Comunale di Castelfidardo della Protezione Civile è composto da una trentina di volontari e costituisce
parte integrante della colonna mobile di pronto intervento della Protezione Civile Marche
D
a alcuni anni, la BCC di Filottrano, con grande generosità
e massima discrezione, aiuta il nostro Gruppo. Abbiamo
perciò ritenuto opportuno ringraziare formalmente la direzione per la sensibilità profusa nel sociale e la forte attenzione al
territorio, e informare gli associati in merito alle nostre attività,
che nel 2012 sono state molto numerose e impegnative, con
oltre 3.500 ore di servizi richiesti sia dalla Regione Marche, sia
dall’Amministrazione Comunale, sia per manifestazioni varie.
Le nostre attrezzature ci permettono di intervenire in molte calamità naturali o eventi in cui la popolazione necessita di aiuto;
disponiamo inoltre di due squadre Anti Incendio Boschivo, che
nel periodo di massima allerta estiva sono sempre pronte a intervenire.
Negli ultimi mesi, viste le ultime direttive del Dipartimento Nazionale, il nostro gruppo si è focalizzato sulla sicurezza in caso
di emergenza dei propri volontari e sui corsi di formazione per
migliorare i propri servizi.
Tutto questo anche grazie ai contributi della BCC di Filottrano,
cui va ancora il nostro sincero ringraziamento.
I volontari del Gruppo di Castelfidardo
… e di Santa Maria Nuova
S. Maria Nuova
Una giornata veramente speciale per festeggiare dieci anni di volontariato
presenti, che hanno partecipato alla Santa Messa in onore di tutti
i volontari, e la benedizione dei mezzi.
Un grande soddisfazione per tutti i volontari, per il risultato raggiunto e la consapevolezza di essere stati sempre presenti nelle
occasioni di emergenza, pronti a dimostrarsi una squadra unita
nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Un sentito ringraziamento a tutte le attività commerciali e alla
BCC di Filottrano per il gentile contributo.
I volontari del Gruppo di S. Maria Nuova
L’
11 maggio è stato festeggiato il decimo compleanno del
Gruppo Comunale volontario di Protezione Civile di Santa
Maria Nuova.
I festeggiamenti, tenuti presso il centro sportivo del circolo G.
Leopardi di Collina di S. Maria Nuova, sono iniziati con un’esercitazione congiunta tra l’unità cinofila del comune di Jesi e i
volontari della locale croce gialla; a seguire i saluti delle autorità
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cronache dai comuni
L’esondazione
della diga
cingoli
Tracima la diga più grande del Centro Italia
Il 1° aprile, l’invaso artificale di Castreccioni ha toccato la quota per l’esondazione: non accadeva dal 1987
G
li effetti delle grandi piogge di questa strana primavera
sono evidenti: per la prima volta in ventisei anni, l’invaso
artificiale di Castreccioni costruito dal Consorzio di Bonifica nel
comune di Cingoli ha raggiunto la capienza massima di 42 milioni
di metri cubi d’acqua.
È il più grande invaso delle Marche, una diga di 65 metri di altezza lunga 280 metri (per realizzare solo il corpo della diga ci
sono voluti 240 mila metri cubi di calcestruzzo) che è terza nella
nostra regione dopo quelle di Talvacchia e Comunanza. Un’opera
in grado di svuotare l’invaso in 72 ore.
Dal 1987, anno in cui venne inaugurata, le acque non avevano mai
tracimato superando le bocche della diga: cosa che si è verificata
negli ultimi giorni di marzo, grazie al vento da sud ovest che ha
provocato onde spinte verso le feritoie da raffiche che toccavano
punte di 100 km/h. Centinaia di persone hanno assistito allo spettacolo dell’invaso stracolmo, e hanno goduto del panorama nelle
passeggiate lungo il lago o ai margini della strada, sui guard-rail
e nei punti in cui era possibile vedere dall’alto. Alcuni passaggi
di terra sono stati cancellati, formando delle vere e proprie isole
all’interno del bacino.
La quota teorica per l’esondazione è stata raggiunta il primo aprile alle 8 di mattina, quando il livello del lago è salito a 342,45
metri sul livello del mare. Ciò ha permesso di procedere al collaudo definitivo della diga di Cingoli, possibile solamente quando
lo stesso invaso tracima per colmatura, un evento atteso per un
quarto di secolo.
L’invaso si adagia su tre rami, uno dei quali arriva a toccare anche il comune di Apiro: è alimentato principalmente dal fiume
Musone e gli altri immissari sono il fosso di Frontale e il fosso di
Argiano. Le acque del lago coprono una superficie di circa 240
ettari e sono fondamentali per l’agricoltura (4.000 ettari di terreni agricoli, che presto diventeranno 5.500, vengono irrigati con
queste acque) e per i 105 mila marchigiani che quotidianamente
ottengono acqua potabile.
L’ambiente è particolarmente suggestivo, con il profilo delle montagne che si riflette sul lago. Negli ultimi anni è cresciuto anche
l’interesse turistico: sono nate nuove attività ricettive e ristorative, richiamando persone che nei week end e nei giorni festivi
vivono il lago, dove si può navigare con natanti elettrici e pedalò.
Recentemente è stata costruita anche una centrale idroelettrica
che fornisce circa 700 mila Kilowatt-ora all’anno.
Per il gioioso evento, su iniziativa del custode Domenico Brunori
è stato illuminato lo scivolo dell’acqua con le luci del tricolore
italiano, creando un suggestivo spettacolo.
Lauro Lancioni
minibasket che passione
La pallacanestro si è affacciata a Cingoli con il Jamboree
Aquilotti 2013 di minibasket. Hanno aderito Polverigi, Robus Osimo, Aurora Jesi, Stamura Ancona, Maior Senigallia,
School Fabriano, Union San Marcello, Timberwolf Cingoli,
Chiaravalle. L’iniziativa, programmata dalla Fip Marche-Settore minibasket e scuola di Ancona, è stata organizzata da
Timberwolf Cingoli Basket.
La Timberwolf Cingoli Basket è una nuova società sportiva
nata da un gruppo di genitori, affiancati dall’Aurora Jesi. Si
contraddistingue per la formazione di squadre miste con
bambini appartenenti a realtà diverse. Uno sport nuovo a
Cingoli, che cerca di farsi spazio tra le tante associazioni
sportive e che speriamo un giorno abbia i suoi riconoscimenti per il contributo sociale che sta fornendo.
Gianfilippo Centanni
I ragazzi del Jamboree Aquilotti 2013
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cronache dai comuni
I Viali dopo
l’intervento
cingoli
C’
Aria nuova per i Viali
Un’importante operazione urbanistica rinnova il volto della passeggiata di Cingoli
erano anche le transenne con il logo della Bcc di Filottrano la sera dell’11 maggio scorso, quando il sindaco
di Cingoli e la sua amministrazione hanno inaugurato la nuova
pavimentazione e il nuovo impianto di illuminazione dei Viali
Gino Valentini.
Prima del taglio del nastro, il Primo cittadino ha dichiarato con
soddisfazione che i lavori sono stati eseguiti esclusivamente a
spese e con l’ausilio di tecnici e maestranze comunali.
Prima di questo intervento i nostri Viali erano in uno stato di
quasi abbandono; ora la leggera e bianca asfaltatura centrale, la
bordura delle aiuole con pietra e porfido locale, il restauro delle
panchine di legno, la piantumazione di nuovi alberi e la nuova e
discreta illuminazione hanno reso più ameno e piacevole questo
luogo, sopratutto per le future generazioni.
Può sembrare strano, ma i nostri Viali sono un’ “invenzione” relativamente recente. Il papa cingolano Pio VIII Castiglioni, per
procurare lavoro a operai e disoccupati, volle la costruzione della
Strada Pia per San Severino e per Jesi. Una parte del materiale di
scavo servì quindi per riempire un avvallamento posto tra Porta
Piana e il Colle dei Cappuccini. La strada che ne scaturì è ben
esposta al sole; gli amministratori comunali di inizio Novecento
pensarono di mettervi a dimora numerosi tigli e pini. Grazie alla loro lungimiranza, noi tuttora ne godiamo i salutari benefici.
Inizialmente il viale principale fu intitolato a Umberto I e quello
adiacente alla Regina Margherita; entrambi confluiscono a guisa
di “manico” nella cosiddetta “piazza padella”, ufficialmente Piazza
Carducci. Da questa, guardando verso Porta Piana e viceversa,
si apprezza una maestosa fuga d’alberi: i tigli che a Cingoli alti e
schietti van da Piazza Carducci in duplice filar… (con rispetto
per il Nobel del 1906).
Con un decreto ministeriale del 1928 a Cingoli fu riconosciuta l’istituzione della Stazione di Cura e Soggiorno; questo portò fra l’altro
alla costruzione di un campo da tennis e di un elegante chiosco
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in legno con tanto di banderuola e galletto sul tetto. Lungo i Viali
cominciarono a organizzarsi feste da ballo, concerti, incontri di
calcio e altro; ma soprattutto i cingolani, penalizzati da dieci mesi
di freddo e due di fresco e da un Corso in salita non adatto allo
struscio, incominciarono ad apprezzarli per le passeggiate. Vi sfilavano distinti signori in marsina e paglietta, signore con la veletta
e panciuti nobili con panama e bastoncino di bambù.
Negli anni cinquanta il chiosco in legno venne sostituito da uno
chalet in muratura: l’Arena mille luci. Per quei tempi era un ritrovo estivo irresistibile, dotato di bar, pista da ballo e ping pong;
le bibite gassate avevano nomi di santi e la spuma scura era il
surrogato a buon mercato dell’introvabile Coca Cola. Il vero polo
d’attrazione però era costituito dal juke box, che al folle costo di
cento lire faceva girare tre dischi di vinile e con essi la testa e i
cuori di ragazzi e ragazze in Lee, Lacoste e Superga.
In quel periodo il nome dato ai Viali cambiò; a Umberto I subentrò
Gino Valentini, un eroico concittadino insignito della medaglia
d’oro al valor militare, caduto sul fronte greco durante l’ultimo
conflitto mondiale: un eroe che ha dato la vita in guerra per la
pace e per un futuro migliore per tutti.
Chi scrive ha legato la primavera della propria vita a quella dei
Viali. Mia madre nelle giornate di sole mi ci portava a spasso
chiuso in quelle scomode e rumorose carrozzine carenate. Il
palmo delle mie mani poi ha assaggiato la breccia della strada,
provando i primi passi. Le ginocchia hanno subito lo stesso trattamento durante le orgogliose esibizioni con la bici senza rotelle.
Da adolescente furono galeotti allo sbocciare dei primi amori
(vero Lauro?). Sotto la profumata protezione di quei tigli ho fatto
rivivere queste sensazioni ai miei figli (non la carrozzina). Con il
desiderio che questi facciano altrettanto con gli eventuali nipoti.
Forse è per tutto questo che i miei Viali non sono semplicemente
duecento metri di strada alberata, ma un luogo del cuore.
Antonio Borgoforte
Da Filottrano a Roma
L
I ragazzi della Scuola Secondaria di Primo grado
di Filottrano ai Giochi Sportivi Studenteschi
e gare in cui i nostri ragazzi hanno primeggiato sono state
la finale nazionale di corsa campestre, disputata all’Aquila
il 5 e 6 aprile, e le gare nazionali di atletica allo stadio Olimpico
di Roma dal 4 al 7 giugno. In particolare, all’Aquila ha brillato la
squadra maschile categoria cadetti (Federico Falappa, Giorgio
Cardoni, Kevin Settembrini e Riccardo Giachini) rappresentando egregiamente anche la regione Marche.
Ugualmente considerevole la presenza dei nostri studenti a Roma: la squadra femminile categoria cadette e un individualista
per i 1.000 m categoria cadetti hanno disputato le finali nazionali
di atletica leggera confrontandosi con tutte le scuole d’Italia, vincendo le fasi distrettuali, provinciali e regionali. Oltre 800 ragazzi
provenienti da tutt’Italia e dalle comunità italiane all’estero di
grandi nazioni (Argentina, Brasile, Canada, Stati Uniti, Svizzera
e Venezuela) sono stati protagonisti della Finale Nazionale di
atletica leggera su pista dei Giochi Sportivi Studenteschi allo
Stadio della Farnesina di Roma con la partecipazione di FIDAL,
MIUR e CIP (Comitato Paraolimpico Italiano).
Durante questa competizione la regione Marche, rappresentata
da una squadra maschile di Pesaro, una femminile di Filottrano
e una maschile e femminile di atleti individualisti, ha ottenuto
un palmares di tutto rispetto: una medaglia d’oro nel lancio del
vortex maschile, una seconda medaglia d’oro nel salto in lungo
I ragazzi di Filottrano a Roma
maschile e una medaglia di bronzo nella corsa veloce femminile. Grazie al valore e alla tenacia dei nostri studenti, l’istituto
comprensivo di Filottrano ha ottenuto il tredicesimo posto nella
classifica generale; inoltre, la squadra maschile si è piazzata al
nono posto e una medaglia d’oro nel lancio del vortex è stata
attribuita per la categoria paraolimpica a un’alunna ipovedente.
La manifestazione di Roma è poi stata coronata dalle competizioni sportive previste per il Golden Gala, quest’anno dedicato a
Pietro Mennea. I nostri giovani atleti hanno avuto la possibilità di
ammirare le prestazioni di grandi campioni olimpici come Usain
Bolt e il maratoneta Stefano Baldini.
Infine, vorremmo ancora una volta ringraziare gli studenti che
hanno partecipato alle finali nazionali: Sofia Angeletti, Giulia
Carbonari, Federico Falappa, Alessia Lillini, Desiré Ombrosi,
Sofia Nicoletti Pini, Caterina Paccamiccio e Francesca Ubertini.
Alcuni di loro nei prossimi giorni si cimenteranno negli esami
conclusivi e dall’anno prossimo passeranno alla scuola superiore. Il nostro augurio è che affrontino con lo stesso impegno e la
stessa fermezza tutte le sfide che la vita proporrà loro. Ad maiora!
Cesare Giachini
Ruzzola Cingoli al top
la prima medaglia d’oro
Seconda promozione consecutiva per la squadra, tornata
dopo un quinquennio in serie A
Lorenzo Nocelli
(al centro)
H
a portato bene la nuova divisa con il logo della Bcc di Filottrano, sponsor ufficiale della stagione: con il successo,
la squadra ha conseguito il diritto a partecipare alle finali per il
titolo italiano federale. In formazione, Andrea Marrocchi (capitano), Giustino Del Bianco, Sandro Bonvecchi, Alessandro
Cola, Nicola Borsini, Alberto Piccinini, Pietro Gambini, David
Giglietti e Paolo Gambini. Con un’altra compagine (Pierino Colocci, Bruno Angelucci, Vitaliano Marrocchi, Giovanni Pioli, Giuseppe Gambini, Marco Cicconofri, Giovanni Grasselli, Pacifico
Rossetti) la Ruzzola Cingoli ha disputato quest’anno anche il
campionato di categoria C, concluso al quinto posto nel girone A.
Gianfilippo Centanni
La squadra
Lorenzo Nocelli, atleta quattordicenne dell’Istituto comprensivo Enrico Mestica di Cingoli, ha conquistato a Roma
la medaglia d’oro alle finali dei Campionati Studenteschi
lanciando a 80,54 metri il vortex, l’attrezzo propedeutico
al giavellotto.
Lorenzo, guidato dal professor Maurizio Vescovi, è il primo
cingolano ad aver ottenuto una medaglia d’oro a livello nazionale. Il Consiglio comunale ha festeggiato il promettente
atleta con una targa. Nella stessa riunione, ha consegnato
una targa alla tredicenne Chiara Ciattaglia, detentrice del
titolo regionale della stessa specialità e ottava a Roma.
Gianfilippo Centanni
11
i nostri prodotti
Formula Reddito:
una protezione certa
contro gli incerti
della crisi
La crisi erode i redditi delle famiglie,
ma soprattutto crea insicurezza: come si possono
assumere serenamente degli impegni,
quando si ha timore per il proprio posto di lavoro?
Formula Reddito offre una soluzione semplice
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la qualità della vita. Anche in tempi di crisi.
Q
uando Jim Morrison cantava Light my fire il mondo era
molto diverso. Era il 1970. Erano gli anni in cui, nei paesi
industrializzati, i redditi delle famiglie, grazie all’emancipazione
delle donne, iniziavano ad aumentare. Con il benessere, cresceva
la voglia di “accendere il fuoco” dei consumi.
Purtroppo, da allora i “costi fissi” che una famiglia deve affontare
quotidianamente sono cresciuti: automobili, telefonia, abbigliamento, vacanze, tecnologia.
Il crescente numero dei prodotti/servizi ritenuti oggi irrinunciabili ha eroso parte del potere d’acquisto delle famiglie, lasciando soprattutto la cosiddetta “middle-class” in uno stato di forte
incertezza. Sono proprio le famiglie del ceto medio quelle più
vulnerabili di fronte agli effetti della crisi, che porta con sé il timore della disoccupazione e, conseguentemente, dell’incapacità
di poter contare su un reddito fisso che garantisca la capacità di
far fronte ad impegni già assunti come il pagamento delle rate
della casa, della scuola, della seconda auto e via dicendo.
È proprio quando la difficoltà è più grave che è importante poter
contare su un sostegno concreto, un supporto che consenta di
non rinunciare ai piccoli o grandi progetti di vita.
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quotidiane.
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12
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Nuovo look per
i 5 euro: arriva
“Europa”
La banconota più diffusa va in pensione e
viene sostituita. Le altre saranno introdotte
nei prossimi anni
D
opo 11 anni di onorata carriera, la cara, vecchia, grigia
banconota da 5 euro va in pensione. Sarà sostituita dal
nuovo biglietto caratterizzato dalla figura mitologica di Europa.
La banconota da 5 euro, la più diffusa, è la prima a cambiare look.
Sarà seguita da tutte le altre, che verranno introdotte gradualmente nei prossimi anni. I tagli da 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro
saranno in circolazione in ordine progressivo. Alla banconota da
5 euro seguirà quella da 10. Inizialmente, la prima serie circolerà
insieme alle nuove banconote, ma sarà progressivamente ritirata
e infine dichiarata fuori corso.
‘Europa’, spiega la Bce, è un’evoluzione della prima serie. Le banconote avranno gli stessi disegni della serie precedente, ispirata
al tema ‘Epoche e stili’, e gli stessi colori dominanti, anche se il
numero 5 sarà verde smeraldo.
I nuovi biglietti in euro integrano caratteristiche di sicurezza
avanzate, frutto dei progressi tecnologici realizzati in questo campo, che assicurano una continua protezione dei biglietti dalla
falsificazione.
La Bce ha reso noti tre elementi di sicurezza facilmente riconoscibili. Come per la prima serie, la nuova banconota sarà facile da
controllare con il semplice metodo “toccare, guardare, muovere”,
senza l’ausilio di strumenti particolari.
Ologramma con ritratto
Muovendo una banconota, la striscia argentata rivela il ritratto di
Europa, identico a quello della filigrana. Sulla striscia è possibile
scorgere inoltre una finestra e la
cifra del valore.
Filigrana con ritratto
Guardando una banconota in controluce,
appare un’immagine sfumata che mostra il
ritratto di Europa, la cifra del valore e una
finestra.
Numero verde smeraldo
Muovendo una banconota, la cifra brillante
produce l’effetto di una luce che si sposta in
senso verticale. La cifra
inoltre cambia colore, passando dal verde smeraldo al blu scuro.
Lauro Lancioni
Le nostre filiali
nelle province di Ancona e Macerata
13
Michele, pedalando verso il futuro
Q
Terminato il Giro, il nostro grande campione si racconta a tutto campo per i soci e i clienti della BCC
uest’anno il podio del Giro d’Italia l’ha mancato per poco:
quarto a meno di un minuto dal terzo classificato, secondo
degli italiani. Ma Michele Scarponi – piccolo grande filottranese
dai polpacci e dalla volontà d’acciaio – non è tipo da perdersi
d’animo e già pedala verso traguardi futuri, macinando in allenamento non meno di cento chilometri al giorno. Senza mai
perdere il sorriso e regalando a chi lo incontra un po’
del sua contagiosa positività e simpatia, tanto
che nell’intervista, passiamo direttamente al
“tu”. E accetta di buon grado di rispondere anche alle domande che gli pone, per
interposta persona, una supertifosa di 85
anni, Francesca, che non si è persa una
tappa del Giro.
Giusto per chiudere la “parentesi Giro”, c’è qualche errore che non rifaresti?
«Cercherei di non cadere nella terza tappa,
che mi è costata secondi preziosi. Ero in discesa, uno davanti a me è caduto, ho avuto paura e sono
caduto anch’io».
Il freddo sembra essere stato il tuo più grande nemico...
«Io lo soffro particolarmente, alle mani soprattutto. È sempre
stato il mio punto debole. Ne ho provate di tutti i colori, ma quando il freddo è così estremo, temo che non ci sia nulla da fare».
In quei momenti, quando eri in difficoltà, cosa ti passava
per la mente?
«Pensavo tante cose e, soprattutto, chi me l’ha fatto fare! Ma è
un attimo, poi cerchi di ritrovare la lucidità e la concentrazione
per finire la gara».
È davvero una sensazione così magica indossare la maglia rosa?
«Assolutamente sì. Trasmette un’emozione, un’adrenalina unica.
Che mi piacerebbe riprovare e farò di tutto per riuscirci».
Tu sei stato il primo marchigiano a vincere il Giro.
«Soddisfazione grossa, ma soprattutto è bello quando il giro passa
da queste parti, nelle strade in cui mi alleno. Ripercorrerle in
corsa è emozionante».
Qual è la tua preparazione atletica, a parte allenarti quotidianamente in bicicletta?
«Corsa, piscina e palestra: pesi per le gambe, corpo libero. Correre mi piace, ma mi dà spesso problemi alle caviglie e alle ginocchia, quindi devo stare attento. Cerco di tenermi in forma
soprattutto nel mese di novembre che è il momento in cui sto
fermo. Ma la bici è un po’ una droga. Mentre vai non ne puoi
più e non vedi l’ora di scendere. Poi però scalpiti per risalirci!».
Prossimi impegni?
«Nell’immediato il Giro di Svizzera dall’8 al 16 di giugno, sperando che le Alpi svizzere siano più “generose” di quelle scalate
14
durante il Giro di quest’anno. Il 22 giugno parteciperò al campionato italiano di ciclismo su strada. Ed è anche la ragione per
cui, d’accordo col mio commissario tecnico, non andrò al Tour
de France, che parte la settimana successiva. Mi prendo uno
stacco di una ventina di giorni. Forse potrei fare un pensierino
per la Vuelta in Spagna, che parte a fine agosto, vedremo...
c’è anche il Mondiale in ottobre a Firenze e mi piacerebbe partecipare».
Gira voce, nell’ambiente, che sia Nibali,
sia Contador, ti vogliano in squadra....
«Sono già stato compagno di squadra di
Contador in passato e con Nibali c’è una
bella amicizia e con entrambi reciproca
stima. Penso che ci abbiano fatto un pensierino sull’avermi compagno di squadra
l’anno prossimo, però il mio futuro con la
Lampre, la mia squadra, è ancora tutto da
definire».
Com’è cambiato il ciclismo da quando hai cominciato a oggi?
«Era un ciclismo più semplice, adesso è diventato più internazionale e spettacolare e c’è più business. Anche le competizioni
sono aumentate, ci sono gare importanti in America, in Giappone.
Ma io, essendo un romantico, sono più legato alle gare storiche
della Vecchia Europa: i grandi giri a tappe o le gare-monumento,
come la Parigi-Roubaix».
Che cosa diresti ai giovani che si avvicinano al ciclismo?
«Intanto che fare sport, qualsiasi sport, è un’educazione alla vita.
T’insegna le regole, t’insegna a stare con gli altri e a conoscere
i tuoi limiti. Il ciclismo, in particolare, è uno sport bellissimo».
Nell’agosto dell’anno scorso sono nati i tuoi gemelli, Giacomo e Tommaso. Vorresti che seguissero le tue orme?
«Intanto devo dire che è con loro e con mia moglie Anna che
cerco di passare tutti i momenti liberi dagli impegni agonistici.
Certo che una parte di me vorrebbe vederne almeno uno dei
due, forse Tommaso, che sgambetta sempre, in sella a una bici
per trasmettergli la mia esperienza, quello che è il ciclismo. Ma
se invece giocassero a calcio e diventassero due punte dell’Inter,
di cui sono tifoso, mi andrebbe bene lo stesso!».
Cosa farai quando smetti?
«Non ho ancora deciso cosa farò “da grande”. Intanto voglio ancora correre e vincere. Per quando smetterò non ho ancora un
sogno, un progetto, forse perché sono ancora tanto concentrato
sulle corse. La cosa più semplice sarebbe rimanere nell’ambiente,
fare l’allenatore, il direttore sportivo. Oppure vengo a lavorare
alla BCC, visto che qui siamo come una famiglia... un posticino
magari me lo trovano!»
Valeria Verri
Campionesse regionali di nuovo!
V
Le ragazze della Polisportiva Filottrano Pallavolo replicano il successo del 2012
incere un titolo regionale è difficile, ripetere l’exploit l’anno
successivo è quasi impossibile. Le ragazze under 14 della
Polisportiva Filottrano Pallavolo ci sono riuscite e dopo il successo ottenuto nel 2012 con il titolo regionale Under 13, gara
dopo gara, da ottobre a maggio, hanno sbaragliato tutte le for-
mazioni avversarie. Il 12 maggio, di fronte a 1.000 spettatori che
gremivano gli spalti del Pala Badiali di Falconara, le filottranesi,
allenate da Valentina Brunacci, hanno battuto prima Fano e poi
Macerata-Montecassiano aggiudicandosi il titolo di campionesse
regionali Under 14.
Con la vittoria si sono meritate anche l’onore di rappresentare la regione Marche alla finale nazionale che
si è svolta dal 22 al 26 maggio a Foligno, conclusa con
un undicesimo posto su ventuno. Per la cronaca, è
stata la prima volta che una squadra della Polisportiva Filottrano Pallavolo, in quarant’anni di storia, ha
partecipato a una finale nazionale.
Ricordiamo i nomi delle protagoniste (classi 1999,
2000 e 2001): Camilla Gobbi, Perla Cusini, Marta
Pizzichini, Marica Magagnini, Giulia Carbonari, Margherita Marconi, Ramona Beccacece, Sofia Nicoletti Pini, Veronica Lucchesi, Sofia Angeletti, Alessia
Guidi, Federica Nitrati e Maria Carloni.
Complimenti, ragazze: e speriamo si avveri il detto
non c’è due senza tre.
La ragazze della Polisportiva Filottrano
Pallavolo dopo il trionfo
Carlo Cusini
Un affettuoso saluto a Tonino
Antonio Borgoforte Gradassi va in pensione, accompagnato dai migliori auguri dei colleghi di Cingoli
Il 31 dicembre scorso il collega Antonio Borgoforte Gradassi,
Antonio Borgoforte
per noi tutti e per i clienti “Tonino”, ha terminato per pensionamento il suo rapporto di lavoro con la nostra Bcc.
Noi due, fra i tanti colleghi che hanno avuto il piacere di lavorare con lui, siamo quelle che hanno in più di trent’anni
condiviso i problemi e le soddisfazioni della filiale di Cingoli.
È stato per entrambe, e non solo per noi, un vero punto di
riferimento. Era lui che, conoscendo tutti i clienti, li ascoltava
pazientemente; era lui che non si tirava mai indietro nell'aiutarci a terminare il lavoro anche fino a tarda sera. La sua
puntualità, la sua dedizione incondizionata al lavoro sono da
imitare, ma difficili da eguagliare.
Non è stato un cassiere, ma il cassiere, non è stato un collega, ma il collega, ed è diventato l’amico Tonino non solo per
noi, ma per i numerosi clienti che ancora lo cercano.
alle sue passioni permettendosi di non essere schiavo del
Certo, non lavorare più con Tonino ci fa uno strano effetto; in
tempo, ma siamo anche tanto felici per lui!
trent’anni si crea un rapporto di complicità che giorno dopo
E comunque, se il collega non c’è più, l’amico sincero c’è sem-
giorno si consolida e ti fa affrontare con spirito positivo ogni
pre, che viene a trovarci anche solo per salutare, felice di aiu-
nuova giornata, anche quelle più difficili (e ce ne sono sta-
tarci ogni qual volta sentiamo il bisogno della sua consulenza.
te); bastava uno sguardo per capirci e agire di conseguenza.
Grazie Tonino!
Un po’ lo invidiamo, perchè ora può dedicarsi alla famiglia e
Donatella D. e Giuliana C.
15
Il presidente
Saracenti con
Mons. Menichelli
attività sociali
L’elemosina impigrisce,
il credito responsabilizza
Un convegno per fare il punto sul progetto di Microcredito etico sociale
varato cinque anni fa dalla Bcc di Filottrano e dalla Caritas di Ancona-Osimo
S
abato 18 maggio, nella deliziosa cornice del teatro del Palazzo Campana a Osimo, la Bcc di Filottrano, insieme alla
Caritas Diocesana di Ancona-Osimo, ha organizzano un convegno
dal titolo: Il frutto della solidarietà: 5 anni di microcredito.
Cinque anni fa, infatti, proprio per dare una risposta a certe situazioni di disagio già presenti, la Caritas e la Bcc di Filottrano
diedero vita a un progetto, denominato appunto microcredito
etico sociale, con il quale erogare finanziamenti di importo massimo pari a 3.000 euro per eventi di carattere straordinario. Nel
corso di questi cinque anni sono state finanziate oltre ottanta
persone: ottanta storie, ottanta vite, molte delle quali sono riuscite a uscire con successo da una situazione di difficoltà grazie
al credito e alle loro forze.
Un convegno, quindi, per celebrare questi cinque anni di attività,
presentare i dati di questo progetto, raccontare alcune di queste
storie, sottolineare l’efficacia di progetti nati in sinergia (come
in questo caso, tra Caritas e Bcc uniti da valori comuni legati
al sociale) confrontarsi sullo strumento del microcredito come
risposta efficace anche in questo contesto di crisi, riflettere sul
I DATI DI QUESTI 5 ANNI
Pratiche erogate: 79
Importo complessivo erogato: 190.000 euro
Importo medio dei prestiti: 2.400 euro
Percentuale di crediti insoluti: 6,52%
Un progetto in cui tutto si fonda esclusivamente sulla fiducia.
Il 90% dei richiedenti infatti sono persone che non riceverebbero credito tramite i canali bancari ordinari in quanto,
appunto, “soggetti non bancabili”. In realtà i dati del progetto, e in particolare le percentuali di deterioramento, evidenziano come solo il 6,52% dei crediti concessi non siano stati
rimborsati regolarmente. A conferma del fatto che, spesso,
certi soggetti, quando trovano chi dà loro fiducia, fanno di
tutto per ripagarla.
tema della finanza etica che la Bcc di Filottrano promuove ormai
da anni e che è collegato a questo progetto.
Alla relazione del presidente della BCC di Filottrano, Luciano
Saraceni, che ha illustrato il progetto nei suoi aspetti essenziali,
sono seguiti altri interventi tra i quali quello del direttore della
Caritas don Flavio Ricci e dell’Arcivescovo Mons. Edoardo Menichelli, che ha sottolineato l’importanza di questa intuizione della
BCC e della Caritas: mettere in campo la possibilità di erogare
piccole somme per creare ragioni nuove di speranza e di vita.
Mons. Menichelli ha inoltre sottolineato l’importanza di ritornare
a dare “sacralità” al denaro nel senso che esso venga impiegato
per cose necessarie e non per il superfluo perchè non è l’impossibilità di acquistare il superfluo che determina la povertà.
Alessandro Andreoli
Il diritto di accesso al credito dovrebbe essere un diritto garantito, così come il diritto a un razionale utilizzo del risparmio. Anche
i poveri, infatti, possono risparmiare e quando imparano a farlo, inizia in loro una vera rivoluzione mentale che li predispone a
uscire dalla loro situazione di crisi. Potrebbe sembrare anacronistico, eppure il risparmio è un elemento essenziale per uscire
da condizioni di povertà, perché insegna la sobrietà e il valore del denaro.
16
attività sociali
Quando l’etica non è un optional
V
Un convegno a Osimo per promuovere un approccio diverso alla finanza, più attento al sociale
e alle realtà del volontariato presenti sul territorio: una strada che la nostra Banca percorre da sempre
oglia di Etica nella finanI relatori
za. Il valore aggiunto delle relazioni. È questo il titolo
dell’incontro promosso venerdì 17
maggio dall’Associazione Amici Animali Onlus di Osimo. Un incontro nato dall’idea di un’associazione di volontariato con l’obiettivo
di condividere, insieme ad altri
soggetti legati al mondo del non
profit, l’idea nuova di fare sistema, creare rete e approcciare in
maniera “differente” anche il tema
della finanza.
Per questo, nel promuovere questo evento, l’associazione Amici
Animali ha voluto invitare la Bcc
di Filottrano. Una banca locale,
fortemente radicata sul territorio
e con una precisa vocazione etica
a sostegno delle attività associative legate al mondo del no profit.
All’incontro, tenutosi a Osimo nei locali delle grotte del cantinone, hanno partecipato molte associazioni di volontariato locali,
oltre al sindaco di Osimo, Stefano Simoncini, al Capo Area della
Bcc di Filottrano, Mariano Severini, e al Responsabile della
Filiale di Osimo Giuliano Bianchi. Il responsabile dell’Ufficio Soci della Bcc di Filottrano, Alessandro Andreoli, ha presentato
le caratteristiche che rendono una Bcc una banca differente.
Sono state inoltre illustrate alcune delle iniziative già in essere
promosse dalla Bcc a favore delle associazioni, nonché alcuni
prodotti specifici (tra cui un conto corrente senza nessuna spesa)
pensati proprio per le associazioni del no profit.
Un rilievo particolare è stato riservato a Ethical Banking: una
proposta unica nel panorama regionale per un utilizzo etico del
risparmio finalizzato alla concessione
di finanziamenti agevolati a soggetti o
progetti con finalità sociali. Uno strumento finanziario particolarmente adatto, quindi, alle iniziative promosse dal
mondo del volontariato.
Il successo di questo primo ritrovo apre
una prospettiva per nuove occasioni di
incontro tra le Associazioni del Volontariato, la Bcc di Filottrano, le istituzioni e tutti gli altri soggetti del territorio
sensibili al tema del “bene comune” per
creare una sinergia capace di generare
sviluppo e portarci fuori dalla crisi.
Fabiola Dal Piano
Associazione Amici Animali Onlus
17
attività sociali
Imprenditori di se stessi
S
Costituire una cooperativa significa investire sulle proprie capacità: una scelta importante per superare la crisi
i è svolto nella Sala consiliare del Comune di Treia un importante incontro organizzato dall’Istituto Comprensivo Egisto
Paladini nell’ambito del progetto regionale Crescere nella cooperazione. L’incontro, dal titolo Costruire una cooperativa ha
avuto soprattutto lo scopo di illustrare ai numerosi intervenuti
le opportunità che si possono avere creando una cooperativa.
L’evento è stato introdotto dal presidente dell’Associazione cooperativa scolastica Tutti per uno, uno per tutti Carlo Sarnari,
che ha illustrato il lavoro che alunni e docenti stanno facendo
ormai da quattro anni: valorizzazione e scoperta della valenza artistica del territorio, esperienze concrete di produzione e
vendita di elaborati artistici e di prodotti coltivati in serra. Gli
alunni stanno sperimentando con successo cosa significa essere
imprenditori di se stessi e hanno voluto lanciare un messaggio
d’incoraggiamento.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti il dirigente scolastico
Laura Vecchioli, il vice sindaco del Comune di Treia, Corrado
Speranza, il Presidente della Bcc di Filottrano, Luciano Saraceni
e il Presidente di Confcooperative Marche, Mauro Scattolini.
Molti spunti di riflessione sono emersi a partire dal concetto
fondamentale: in una cooperativa, ognuno dei soci diventa imprenditore di se stesso.
In questo momento di difficoltà del mondo del lavoro, ha ribadito
in un apprezzato intervento lo psicologo Adelio Bravi, uno dei
passaggi principali è proprio avere la forza di mettersi in gioco e
scommettere sulle proprie capacità imprenditoriali, ritrovando la
propria identità personale, a volte smarrita dopo un insuccesso
lavorativo.
La cooperativa, come ribadito più volte da Mauro Scattolini, offre
l’opportunità concreta di creare nuove e stimolanti sinergie tra
più professionalità, mettere insieme le competenze dei vari soci
e creare nuovi lavori. Sono stati portati esempi di cooperative,
nate anche di recente, legate al mondo dell’agricoltura, dei servizi
socio assistenziali, della piccola manutenzione. Molte persone in
questo momento stanno creando delle cooperative trasformando
18
le loro passioni in lavoro: è questa la chiave di volta da cui può
nascere un lavoro.
Al termine, gli intervenuti si sono dati nuovi appuntamenti per
discutere e cercare di indagare il mondo del lavoro, per la possibilità concreta di creare una cooperativa con la consulenza di
Confcooperative Marche e Bcc.
Alcuni momenti
dell’incontro
attività sociali
Un benvenuto speciale a Martina
ed Emanuele
Siamo felici di dare il benvenuto a Martina Peloni, figlia della socia Roberta
Del Mastro e a Emanuele, figlio del socio Roberto Capomagi. Come prevede la
Martina
nostra iniziativa BABY BENVENUTO, i bimbi hanno ricevuto un libretto Risparmio
Baby, con un primo versamento di 50 euro effettuato dalla Banca: un piccolo
regalo con i migliori auguri da parte di tutti noi ai nuovi nati e ai loro genitori.
Emanuele
ingredienti per due persone
♦♦ tagliolini: se avete molta fame
♦♦ 6 foglioline di menta o rosmarino
abbondate, altrimenti 300 g so♦♦ 1 aglio in camicia
no sufficienti
♦♦ formaggio parmigiano q.b.
♦♦ 4 fiori di zucca
♦♦ olio q.b.
♦♦ 10 pomodorini pachino
♦♦ sale e pepe q.b.
Esecuzione
♦♦ Mettete l’acqua sul fuoco e appena inizia a bollire aggiungete il sale, nel
frattempo tagliate i pomodorini in 4 parti, lavate i fiori di zucca e la menta.
♦♦ Lasciate l’aglio in camicia e posizionatelo in una pentola calda con dell’o-
Tagliolini con fiori di zucca
e menta
Un grande classico rivisitato:
da non perdere
lio, poi aggiungete i pomodorini e lasciate cuocere per 2 min. circa, irrorate
con dell’acqua di cottura e aggiungete menta e fiori di zucca.
♦♦ Lasciate cuocere il sugo per altri 3 min. e ora potete cuocere le tagliatelle.
♦♦ Una volta pronte unirle al sugo e fate saltare; impiattate e aggiungete una
bella spolverata di formaggio parmigiano. Buon appetito!
Se volete vedere il video della preparazione, utilizzate il
QR Code qui a fianco.
Enoteca Oltrevino di Filottrano
Ringraziamo per questa ricetta l’Enoteca Oltrevino di Filottrano.
Se qualche ristorante o cuoco nostro socio o nostro cliente desidera utilizzare questo spazio per pubblicare una propria ricetta, può
farlo inviando il testo e una foto del piatto a: Ufficio Soci - [email protected]. Selezioneremo le ricette pervenute pubblicando di
volta in volta quella più appropriata e dando rilievo al cuoco o al ristorante che l’ha fornita.
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attività sociali
Crescere
nella Cooperazione:
anno settimo
Un’iniziativa sostenuta con entusiasmo dalle Bcc
S
ono già passati sette anni dalla prima edizione di Crescere
nella Cooperazione e a tutt’oggi la nostra Banca continua a
sostenere intensamente tale progetto come attività di educazione
alla cooperazione, alla coesione sociale e alla crescita responsabile, ben consapevole del prezioso ruolo svolto dalle imprese
cooperative per la riduzione della povertà, per la creazione di
occupazione, per l’integrazione e l’inclusione sociale.
L’edizione 2012/2013 è iniziata lo scorso settembre con l’incontro
di presentazione a cui sono stati invitati tutti gli istituti scolastici
dei comuni in cui hanno sede gli sportelli delle Banche di Credito
Cooperativo che partecipano al progetto. In totale hanno aderito
26 istituti, divisi tra le varie province marchigiane, che si sono impegnati durante tutto l’anno scolastico in un percorso di ricerca
e formazione che li ha portati alla creazione di 37 Associazioni
Cooperative Scolastiche (ACS), associazioni di studenti che si
sono uniti per rispondere a dei bisogni formativi e soddisfare
le proprie aspirazioni attraverso la forma organizzativa propria
delle cooperative.
Il progetto pensato e presentato come un “gioco” in realtà si
pone seri scopi didattici: da un lato, sviluppare un’azione di impegno civico ed etico in grado di favorire nel mondo scolastico
la dimensione della solidarietà e dell’imprenditorialità; dall’altro,
approfondire la conoscenza del mondo cooperativo e dei suoi
valori fondati sull’aiuto reciproco, sulla responsabilità, sulla democrazia, sull’uguaglianza e sulla solidarietà.
La soddisfazione più grande per ciascun istituto è stata sicuramente assistere alla premiazione delle proprie ACS il 5 giugno
presso il teatro Le Muse di Ancona.
La cerimonia, iniziata alle 9.30 circa e proseguita fino alle 19,
ha visto la presenza di 1.300 ragazzi, 150 tra insegnanti e dirigenti scolastici, un centinaio di genitori e la partecipazione
del Presidente della Federazione Marchigiana delle Banche di
Credito Cooperativo, prof. Bruno Fiorelli, dell’Assessore Regionale all’Istruzione, Marco Lucchetti, del Direttore della Banca
Il teatro Le Muse
d’Italia di Ancona e di numerose autorità. Tutte le ACS che hanno dimostrato livelli di eccellenza nell’esercizio dei valori della
cooperazione hanno ricevuto un premio del valore di 500 euro
consegnato direttamente dai Presidenti e Direttori delle Banche
di Credito Cooperativo ai giovani Presidenti di ACS.
Quest’anno tutte le ACS concorrevano per un altro importante
premio, un PC portatile, attribuito da una giuria speciale che
escludeva il coinvolgimento di qualsiasi adulto, compresi gli insegnanti e i genitori, ammettendo i soli alunni-soci delle varie ACS.
Il premio, conferito dalla Federazione Marchigiana delle Banche
di Credito Cooperativo, ha sicuramente favorito una maggiore
attenzione da parte dei ragazzi che sono stati chiamati a valutare
le presentazioni che altre ACS hanno realizzato sul palco; per non
La platea
ACS Arcobaleno, Osimo
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ACS Best Friends Forever e Club, Osimo
Il titolare della filiale di
Filottrano Cesare Maraschio
premia l’ACS Spighe
Il Presidente Fiorelli consegna
il premio Continuità all’ACS
Cooperatori in Erba
attività sociali
La Referente del progetto Francesca
Paccamiccio consegna il premio
Continuità all’ACS Tutti per uno,
uno per tutti
parlare dell’entusiasmo per questa iniziativa che ha permesso
loro di assumere, oltre al ruolo di valutati, quello di valutatori.
Da parte della BCC di Filottrano i complimenti alle sette ACS
per gli ottimi lavori svolti, giudicati tali anche dalla Commissione
che li ha premiati abbondantemente.
Le ACS coinvolte per la BCC di Filottrano sono state:
• Club, Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, Osimo;
• Best Friends Forever, Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, Osimo;
• Arcobaleno, Istituto Comprensivo Trillini di Osimo (Vincitore
del Premio Esperienza Incontro);
• Spighe, Istituto Comprensivo di Filottrano;
• Creare Solidale, Istituto Comprensivo Soprani di Castelfidardo (Vincitore del Premio Speciale Didattica);
• Cooperatori in Erba, Istituto Comprensivo Soprani di Castelfidardo (Vincitore del Premio Continuità);
• Tutti per uno, uno per tutti, Istituto Comprensivo Paladini di
Treia (Vincitore del Premio Continuità e del Premio Speciale
giuria dei ragazzi in sala).
Alla fine di ogni edizione si pensa già a quella successiva con
tante idee e progetti, ma soprattutto con una speranza: arricchire la nostra comunità di giovani capaci di apprendere i saperi
disciplinari e di dare loro significato vitale.
Francesca Paccamiccio
ACS Tutti per uno, uno per tutti, Treia
Il titolare della filiale di Osimo
Giuliano Bianchi premia le ACS
Best Friends Forever e Club
Il Direttore Generale Enzo Bianchi
consegna il premio Esperienza
Incontro all’ACS Arcobaleno
Il Presidente
Fiorelli consegna
il premio
Didattica all’ACS
Creare Solidale
ACS Spighe, Filottrano
ACS Creare Solidale e Cooperatori in Erba, Castelfidardo
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attività sociali
Le gite del primo semestre
Le nostre avventure in giro per l’Italia, tra templi, castelli, panorami mozzafiato e prelibatezze
9 marzo: A Roma
per l’anno della Fede
Il viaggio è iniziato con una bella giornata di
sole, dopo tanti giorni di pioggia; poi la visita
guidata della Basilica di San Pietro e la bella
esperienza del giro per Roma con soste nelle
basiliche di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, Santa Maria Maggiore e a San Giovanni in
Laterano. In conclusione, ritorno in Vaticano
per la S. Messa in Basilica.
13 aprile: Sapori e profumi
del Maceratese
Il giro è iniziato a Loro Piceno, nella piccolissima macelleria di Peppe Cotto che in rima ci
ha suonato e decantato i suoi prodotti. Siamo
poi passati alla visita della cantina Murola con
Roma
gli assaggi dei vini. Nel pranzo a Urbisaglia non
potevano mancare i vincisgrassi. Nel pomeriggio, una sosta presso l’anfiteatro romano di Urbis per poi visitare il laboratorio del
caseificio Picenum. A seguire la vista guidata del centro storico
di San Ginesio, e per finire un brindisi con un goccio di Vernaccia
di Serrapetrona.
25 aprile - 1 maggio:
Tour della Sicilia
Primo giorno. A Napoli, in attesa dell’imbarco per Palermo, si è
fatto in bus un giro panoramico della città.
Secondo giorno. Dopo lo sbarco, assalto a una pasticceria per la
colazione con il primo cannolo. A seguire, escursione a Monreale. Nel pomeriggio, giro guidato per Palermo, Cappella Palatina,
Cattedrale, parchi con ficus Benjamin, che da noi coltiviamo in
vaso e qui sono rigogliosi come querce.
Terzo giorno. Siamo saliti per una strada tortuosa e panoramica
a Erice e ci siamo incamminati tra strette vie lastricate, negozietti, pasticcerie e chiese, ammirando il panorama: da un lato
le spiagge di San Vito lo Capo, dall’altro le isole Egadi e le saline
di Trapani.
Quarto giorno. Il mattino una delle visite più attese, alla Valle
dei Templi ad Agrigento (qualcuno, la sera prima, è andato in
taxi a vederli illuminati di notte, ne valeva proprio la pena). Nel
pomeriggio siamo arrivati a Piazza Armerina per la visita alla
Villa Romana del Casale; la guida ci ha fatto capire come se la
spassavano, allora, i benestanti romani.
Quinto giorno. Escursione sull’Etna al mattino e nel pomeriggio la
visita all’anfiteatro e poi a spasso tra viuzze e negozi di Taormina.
Sesto giorno. Costiera nord della Sicilia con sosta a Messina, poi
a Tindari con visita al Santuario della Madonna Nera, panoramica
sui laghetti di Marinello e visita all’anfiteatro greco. Nel pomeriggio, passeggiata per il centro storico di Cefalù, poi partenza per
il porto di Palermo dove ci attende la nave per Napoli.
Settimo giorno. Mattinata dedicata alla visita guidata del centro
storico di Napoli; nel pomeriggio, ritorno a casa.
In conclusione, in Sicilia abbiamo ammirato arte greca, romana,
araba, bizantina, normanna, assaporato il profumo delle zagare,
mangiato cannoli, cassatine e pennette. L’unico rammarico è non
aver potuto comprare i limoni.
1-2 giugno: Castelli Romani
Loro Piceno
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Il tempo è incerto, non ci resta che fare in pullman un giro panoramico per Frascati. Intanto si è fatta l’ora di pranzo e si va in
una “fraschetta”, e qui giù con antipasti, pasta e fagioli, porchetta
attività sociali
di Ariccia, vino della
casa, ciambelline al
vino inzuppate nella romanella (tipo
spumante). Intanto smette di piovere e possiamo fare
la passeggiata per
Frascati. Poi si va
a Grottaferrata per
la visita all’Abbazia
di San Nilo, bella e
interessante chiesa
cattolica in cui vengono celebrate messe
di culto ortodosso bizantino. Passeggiata
per il centro storico di Marino.
Secondo giorno. Fuori programma, andiamo a Genzano per vedere l’infiorata dei bambini, quindi a Nemi, dove è in corso la
sagra delle fragole. C’è anche Manuela Arcuri: investita del titolo
di madrina, sfila per la via principale con la banda e ragazzi in
La Valle dei Templi
costume d’epoca. Pranzo ad Ariccia in una tipica osteria a base
della famosa porchetta.
Nel pomeriggio, escursione a Castel Gandolfo per una passeggiata nel centro storico e foto di gruppo davanti al Palazzo Apostolico che in estate ospita il Papa.
Auro Stampella
Villa Torlonia
Castel Gandolfo
I prossimi appuntamenti
Periodo
2-5 luglio
Durata
4 giorni
Destinazione
Lourdes, in aereo da Falconara
domenica 1 settembre
1 giorno
L’Italia da scoprire: Borghi d’Italia
lunedì 9 settembre
1 giorno
Roma- In TV a La Prova del cuoco
con Antonella Clerici
5-6 ottobre
2 giorni
11-13 ottobre
3 giorni
sabato 19 ottobre
1 giorno
7-8 dicembre
2 giorni
Oktoberfest a Monaco di Baviera
Viaggio a carattere enogastronomico
in Puglia
Raccolta delle castagne
a Piancastagnaio
Mercatini di Natale: a Milano per la
fiera degli Oh bej-Oh bej e a Bergamo
Note
Completo.
Alla scoperta di piccoli paesini
quasi sconosciuti.
Giorno di apertura della nuova
serie dopo la pausa estiva. Prezzo
35 euro.
Posti disponibili: 40.
Un pullman è completo. Per
il secondo prenotare subito.
Da oltre 10 anni questo viaggio
è una “festa”.
Ci sono già molte pre-iscrizioni.
Affrettarsi!
Per informazioni telefonare ad Adriana (071 7227701) o ad Auro (347 1588374)
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FILOTTRANO
MONTORO
OSIMO
S. BIAGIO DI OSIMO
CASTELFIDARDO
CINGOLI
STRADA
TREIA
MONTEFANO
APIRO
S. MARIA NUOVA
NUMANA
PASSATEMPO DI OSIMO
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C uone Vacanze
di B