n. 25/V (I Trimestre 2012) - BCC Filottrano

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n. 25/V (I Trimestre 2012) - BCC Filottrano
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno VII n. 25 - Marzo 2012 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
n ot i z i e
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano
n. 25 • marzo 2012
attività bcc
Sessant’anni dalla costituzione
I
l prossimo 5 maggio ricorre
il 60° anniversario della fon­
dazione della nostra Banca, co­
stituita ad opera di settanta soci
fondatori. Le condizioni econo­
miche generali non consentono
particolari celebrazioni, ma cre­
do che sia doveroso, quantomeno, ricordare le persone che diedero
vita alla Cassa Rurale ed Artigiana di Filottrano.
Quei soci iniziarono un cammino lungo e difficile: lungo,
perché parlare di cooperazione in un Paese caratterizzato preva­
lentemente da un’economia agricola non era certamente impresa
da poco; difficile, perché c’erano già state esperienze analoghe
nella Regione, non tutte coronate dal successo. Viene in mente la
fondazione della Cassa di Risparmio di Filottrano, avvenuta nel
1860, ma per motivi di stabilità assorbita nel 1927 da quella di Jesi.
Certamente ci volevano la caparbietà e il coraggio di uomini
decisi a costruire un avvenire per la loro città, dotati di un gran­
de senso di solidarietà e altruismo, ispirati alla cultura cristiana e
fortemente ancorati ai valori della dottrina sociale della Chiesa.
la gestione della fiducia
Sulla scorta di tali convinzioni, si gettarono le premesse per la
creazione di un modello di banca che oggi si caratterizza per la sua
“diversità” e ha i suoi punti di forza nel localismo, nel radicamento
nel territorio, e in un modo di fare banca basato prevalentemente
sulla gestione della “fiducia”.
Coniugando etica ed economia, solidarietà e mercato, le Ban­
che di Credito Cooperativo si configurano come un’autentica im­
presa sociale, e in questi anni hanno rappresentato un punto di
riferimento per tanti piccoli e piccolissimi operatori economici,
contrastando in molte regioni d’Italia la piaga dell’usura.
La storia di questi istituti è fatta prima di tutto di uomini: i
soci, che hanno creduto e continuano a credere in questa realtà,
i collaboratori, che rappresentano il vero e autentico patrimo­
nio dell’azienda, gli amministratori, che non sono “banchieri” di
professione, ma uomini con molteplici e variegate esperienze pro­
fessionali e imprenditoriali attenti alle esigenze della Comunità.
Su queste premesse, nel 1952 è nata la Cassa Rurale ed Artigiana
di Filottrano: la prima nelle Marche. Primo Presidente il Sinda­
co prof. Paolo Natale Marzi, Vicepresidente Giovanni Coppari,
direttore Antonio Biasi e cassiere Vincenzo Carloni. La memoria
di molti ritorna a quegli anni difficili, quando alla sera Vincenzo
Carloni tornava dal lavoro con sottobraccio una scatola da scarpe
dove erano custoditi i denari della Banca.
Chi ha vissuto i primi anni di attività della Banca sa anche che
la concorrenza, in segno di disprezzo, la chiamava “banchetta”, di­
pingendola come poco affidabile, senza mezzi e senza futuro. Con
il passare del tempo la “banchetta” cominciò a fare breccia e quel
nomignolo assunse un significato opposto. Gradualmente, infatti,
“banchetta” divenne sinonimo di cortesia, affidabilità e disponibi­
lità per tutti coloro che avevano voglia di fare e di intraprendere.
Oggi la BCC di Filottrano ha 13 sportelli distribuiti su no­
ve Comuni con una popolazione di circa 96.000 abitanti (dove
sono presenti oltre 95 sportelli bancari distribuiti su 51 banche)
e raggiunge una quota di mercato che supera abbondantemente
il 20 per cento. Una politica di espansione lenta e costante che
parte dalla consapevolezza che, prima di entrare in nuove piazze,
una BCC deve radicarsi assumendo quote di mercato significati­
ve dove è già presente. Tale politica ha consentito di acquisire un
patrimonio umano di 2.577 soci, 113 collaboratori e oltre 28.900
clienti diretti ben fidelizzati.
solidità a tutta prova
La solidità della Banca è inoltre dimostrata dai numeri: un
patrimonio di vigilanza che raggiungerà i 52 milioni di euro; una
raccolta complessiva, tra diretta, indiretta e indiretta gestita, per
640 miliardi; impieghi per circa 503 miliardi, con la precisazione
che il 95% dei denari raccolti dalla nostra Banca sono stati in­
vestiti nelle Comunità a favore delle piccole e medie imprese e
delle famiglie, anche in un contesto economico certamente non
favorevole, pagando un prezzo non indifferente a causa della crisi,
ma rimanendo tuttavia sempre affidabile.
Concludo formulando un augurio: che la BCC di Filottrano
possa continuare a crescere seguendo la strada tracciata dai nostri
predecessori e possa continuare a rappresentare un punto di rife­
rimento certo per le Comunità locali, per le future generazioni e
per tutti coloro che hanno voglia di fare e intraprendere.
Luciano Saracenti
Presidente
QRCode: contenuti multimediali su Notizie BCC Filottrano
2
Quando, sfogliando la rivista, trovate un “riquadro” come quello a lato, avrete scoperto un QRCode che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video o sfogliare un sito web. Il vostro telefono cellulare o smartphone
deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia reader, QR App o QR Launcher (per iPhone), KaywaReader
o Barcone Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, inquadrate con la fotocamera il QRCode. Il gioco è fatto.
attività bcc
Il Vice Direttore Generale Soverchia va in pensione
I
l 31 gennaio di quest’anno Gianfranco Soverchia ha terminato in fondo, aveva un cuore più tenero di tanti altri.
A nome della Banca, degli amministratori e sindaci, di tutti i
il suo quarantesimo anno di lavoro consecutivo con la nostra
Banca e se ne è andato in pensione, a dedicare più tempo alla sua colleghi che hanno già dimostrato a Franco la loro stima e ami­
famiglia, ai suoi affetti, agli hobbies che sicuramente in questi anni cizia, partecipando tutti con affetto alla sua festa d’addio, voglio
ha trascurato perché gran parte del suo tempo e delle sue energie ringraziarlo per il contributo dato con grande onestà allo sviluppo
della nostra Banca, e gli auguro di ricevere ancora dalla vita tante
sono stati rivolti alla BCC di Filottrano.
Una banca alla cui crescita abbiamo contribuito insieme, so­ soddisfazioni.
Enzo Bianchi
prattutto nei primi anni della nostra occupazione, anni in cui
Direttore Generale
si affermava nel territorio di Filottrano e poi, piano piano, nei
comuni confinanti.
Conosciamo il nuovo Vice Direttore Generale
Erano altri tempi ed erava­
mo in pochi, una vera famiglia,
Il Consiglio di Amministrazione, tenendo conto del pensionamento
Sergio Buschi
in cui la passione, la voglia di
di Gianfranco Soverchia e su proposta del Direttore, ha nominato
lavorare, l’entusiasmo, l’attac­
dal 1 febbraio di quest’anno, Sergio Gianni Buschi nuovo Vice Dicamento all’azienda e ai suoi
rettore Generale.
valori erano fortissimi.
Sergio Buschi ha 56 anni, risiede a Cingoli, è laureato in Economia e
Posso sicuramente affermare
Commercio e opera presso la nostra Banca dal 1983. Probabilmenche in Gianfranco questi valori
te non è molto conosciuto dai nostri soci e clienti perché ha svolto
non sono mai venuti meno, anzi
sempre il suo lavoro negli uffici di Direzione, con il ruolo di responla passione con cui si dedicava
sabile dell’Area Amministrativa. Attività che ha sempre svolto con
al lavoro lo portava anche ad
competenza, professionalità, affidabilità e scrupolo.
arrabbiarsi con qualche collega
Crede molto nei valori della cooperazione di credito.
o cliente, ma chi lo conosce be­
A lui auguriamo buon lavoro nell’incarico, che gli comporterà nuove assunzioni di responsabilità,
ne sa che era un “cane che ab­
ma anche nuove soddisfazioni personali.
Luciano Saraceni
baiava, ma non mordeva” e che,
sommario
Attività BCC
Il rinnovo degli
Sessant’anni
dalla
Organi
costituzione
Sociali
2
IlMario,
Vice Direttore
Generale
Soverchia va in pensione 34
il “pedicure”
dei cavalli
Conosciamo
il nuovo
Vice Direttore
Cronache
La
processione
del Venerdì
Santo Generale 63
Comuni
Quarant’anni
dai
Family
week, dopo
tutto a portata di famiglia
64
Franco Carbonari
dalla figlia
Madama
Dorè e leraccontato
sue belle figlie
75
L’arte di
nascere
a Villa Strada
Largo
Nello
Fabrizi
76
Cronache
Una
museoEssere
per rivivere
I nostri prodotti
Esseremostra
speciale...
socio...la battaglia 118
dai
Comuni
La
Valled’Italia
Aurina:torna
la nostra
gente
88
sport
Il Giro
a Castelfidardo
Un
La Riviera
del
Conero
si
espande
9
grande Scarponi sul podio
9
Pallavolo
San Giovanni
e dintorni
Filottrano:
ancora una promozione 10
10
10
milatriplo
chilometri
di tagliatelle
10
Il salto
dell’Apiro
Calcio
10
sport
Il
Giro
d’Italia
2011
a
Michele
Scarponi
11
Ragazzi tenaci
12
Iattività
nostri sociale
prodotti
Proteggere il prestito dagli imprevisti
12
IlQuando
l’impegno premia
13
sito SimplyMobile
si rinnova 13
Due
nuovi
consulenti
certificati
13
Una mano per la ripresa
13
Etica
e
finanza:
la
coppia
con
un
futuro
14
attività sociale I nuovi soci si incontrano
14
Ethical
Banking:
tre
anni
di
numeri
15
Modello Marche: impresa e valori cristiani
15
Banca
d’Alba:
una
BCC
con
36.000
soci
A Offagna mostra fotografica: la grande neve 16
16
Cosagrande
pensano
soci?
18
La
nevei giovani
nei nostri
comuni
16
Partiamo
concuore
il Calendario
del Socio
19
Una
BCC nel
della Maremma
18
Gabriele
va in pensione
19
La rispostaSordoni
alla solidarietà
20
Crescere
nella
Cooperazione,
Anno
Quinto
20
Le prossime gite
22
Gli incantevoli
giardini sulle
di Ninfa
Gioventù
marchigiana
nevi trentine
23
rubriche
L’angolo
Baby
Benvenuto
del gusto
22
21
Baby Benvenuto
L’angolo
del gusto
22
n ot i z i e
n ot i z i e
In copertina: Veduta di Cingoli di Luigino Tomassetti
In copertina: Filottrano sotto la neve di Francesco Paccamiccio
Direttore Responsabile: Giuseppe Camilletti
Direttore Responsabile: Giuseppe Camilletti
Comitato di redazione:
Luciano Saraceni,
Giustinodi Falasconi,
Stefania Trillini,
Comitato
redazione:
FrancescaSaraceni,
Paccamiccio,
Carlo
Cusini, Auro
Stampella,
Luciano
Giustino
Falasconi,
Stefania
Trillini,
Lancioni,Carlo
Alessandro
FrancescaLauro
Paccamiccio,
Cusini,Andreoli
Auro Stampella,
Lauro Lancioni, Alessandro Andreoli
Progetto grafico: Studio Editoriale Associato - Milano
Progetto grafico: Studio Editoriale Associato - Milano
Editrice: BCC Filottrano
Editrice: BCC Filottrano
Stampa e Fotalito: Grafiche Scarponi - Osimo (An)
PeriodicoTipografia
- anno VI n.Luce
22 - Osimo (An)
Stampa e Fotalito:
Periodico
anno
VII
n.
25
Spedizione in abbonamento postale
Autorizzazione del
Tribunalein diabbonamento
Ancona n. 34/05
Spedizione
postaledel 21/12/2005
Autorizzazione
del Tribunale
di Ancona
n. 34/05
del 21/12/2005
Poste Italiane
SpA - Sped.
Abb. Post.
70% - DCB
Ancona
Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 14
13 anni; il suo attuale numero progressivo è il 60,
54, di cui 35 con il nome Notiziario, e 25
22 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano.
3
attività sociali
Quarant’anni dopo
Gianfranco Soverchia
Q
uel lunedì 22 maggio 1972, quando suonai il campanello
del portoncino verde in Corso del Popolo 25, qualche mi­
nuto prima delle 8, avevo i battiti un po’ accelerati ed ero pieno
d’ansia. Stavo per entrare in un mondo a me totalmente scono­
sciuto, quello delle banche!
Guardai l’insegna sopra la porta accanto, diceva “Cassa Rurale
ed Artigiana”. Questo mi tranquillizzò un po’ perché, provenendo
da una famiglia rurale e conoscendo molti padri di miei amici
che erano artigiani e tutte brave persone, pensai che la gente che
avrei trovato lì, dietro quel portone, doveva essere per forza brava.
Non mi sbagliai, mi accolsero molto cordialmente il direttore
Francesco Buti, lo storico cassiere Vincenzo Carloni, Agrippina
Coppari e Aleardo Cusini, che peraltro conoscevo, essendo quasi
coetanei.
Terminati i convenevoli, la signorina Agrippina mi fece sedere
all’unica scrivania dell’unica stanza, l’altra era l’ufficio del direttore
e poi c’era la sala al pubblico divisa quasi a metà dal bancone. Mi
aprì davanti un librone da 60 centimetri per 40, spesso almeno
10, e mi spiegò che lì, nella parte sinistra, dovevo registrare tutte
le distinte degli effetti che erano arrivate dalle banche e dall’altra
parte, nel pomeriggio, tutti gli effetti, uno ad uno, che sarebbero
stati pagati. Dovevo stare attento a non sbagliare, perché se la
differenza tra il totale di una parte e il totale dell’altra non corri­
spondeva con il totale dei titoli che aveva in cassa Aleardo, c’era
da fare la spunta ed era un lavoraccio.
Così iniziò la mia prima giornata e l’avventura in Cassa Rurale
ed Artigiana di Filottrano. Dimenticavo, quella prima giornata di
lavoro terminò alle 20,30!
4
Ovviamente il lavoro non
era solo quello; continuamente,
il Direttore e i colleghi mi ini­
ziavano a nuove occupazioni,
anche perché si era in pochi,
tutti dovevano essere in grado
di fare tutto, per cui all’ansia
subentrò ben presto la curiosità
e l’interesse per un mondo che
mi si apriva davanti e sembra­
va avere un’infinità di cose da
scoprire e imparare.
La Cassa Rurale ed Arti­
giana di Filottrano aveva com­
piuto vent’anni giusto pochi
giorni prima (per la precisione
il 4 maggio), io ne avevo quasi
ventiquattro; eravamo giovani,
con molta energia e voglia di fare da vendere. C’erano tutte le
condizioni perché potesse iniziare una storia.
Sotto l’oculata e appassionata guida del Direttore Buti, la Cassa
Rurale ed Artigiana di Filottrano cresceva rapidamente, così au­
mentarono i locali e i dipendenti. Si lavorava sodo, con passione
e allegria, un po’ per la nostra giovane età, ma soprattutto per lo
spiccato senso di appartenenza che ci accomunava.
Sentivamo la Cassa Rurale ed Artigiana come nostra; dal poco
che c’era, ci si stava organizzando e automatizzando, ed eravamo
sempre una della Casse pilota della Federazione Marchigiana per
testare le nuove procedure.
Il rapporto con la clientela, in continua crescita, non era mai
troppo serioso.
Giunse poi la soddisfazione e l’orgoglio di avere superato per
importanza la banca concorrente sulla piazza ed essere divenuti la
banca di riferimento per Filottrano: la “ Cassa dei Filottranesi”.
La giovane Cassa Rurale ed Artigiana era cresciuta ed era di­
venuta una bella realtà, come una “bella Signora”.
In questo mio scritto di commiato, non potevo non ricordare
quel mio primo giorno, gli anni seguenti e lo spirito che ci ani­
mava tutti.
Ora la “bella Signora” Cassa Rurale ed Artigiana è divenuta
una matura Banca di Credito Cooperativo, e dopo ben 40 anni
di vita in comune, dopo aver fatto tante cose e vissuto il cambia­
mento epocale del mondo bancario (e non solo), la mia storia è
giunta al termine.
È quindi il momento di salutare e ringraziare tutti coloro con
cui ho avuto lunghi rapporti di lavoro come colleghi per la col­
attività sociali
laborazione e i molti momenti amichevolmente trascorsi; tutti
gli amministratori che si sono alternati negli anni, e in particolar
modo in questi ultimi dodici in cui, come Vice Direttore Generale,
ho partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, per
la considerazione e amicizia sempre dimostratami; i componenti
il Collegio Sindacale del passato con i quali per molti anni ho
collaborato nelle periodiche verifiche, con un cordiale saluto ai
due giovani sindaci attuali presieduti dal dottor Luigi Santalucia.
Un saluto particolare al Presidente dottor Luciano Saraceni
per la passione con cui svolge il suo compito e al Direttore Enzo
Bianchi per tutti gli anni di lavoro in comune e la dialettica ami­
cizia che ci ha accomunati.
Un riconoscente ringraziamento al Direttore Francesco Buti
per le tante cose che mi ha insegnato.
Ho lasciato per ultimi coloro che sono la linfa vitale per la
Banca di Credito Cooperativo: i soci e i clienti.
Un cordialissimo saluto a tutti; ho conosciuto personalmente
molti di voi e con tanti ho stabilito nel corso degli anni rapporti
di sincera amicizia, stima e rispetto che vanno ben oltre il lavo­
ro. La Banca di Credito Cooperativo di Filottrano è una realtà
unica e una ricchezza economica e sociale per i territori in cui è
presente, e quindi va amata e sostenuta con la vostra presenza e
il vostro lavoro.
Ora la mia storia è finita davvero, almeno quella attiva all’in­
terno dell’istituto.
Un affettuoso saluto e infiniti auguri alla Banca di Credito
Cooperativo e un amorevole abbraccio virtuale alla “bella Signo­
ra” Cassa Rurale ed Artigiana che mi accolse tanti anni fa, allora
giovinetta, salutandola con l’ultimo verso di una poesia:
“ … sempre te, i tuoi, i miei vent’anni io ricorderò”.
Gianfranco Soverchia
Ex Vice Direttore Generale
Franco Carbonari raccontato dalla figlia
«L
a mente di un uomo può cambiare il mondo. Mio padre
non ha cambiato il mondo, ma il modo di vivere di un
paese, sì». Con queste parole Nadia Carbonari inizia il suo libro
Franco Carbonari per fortuna è nato a Filottrano, un omaggio
all’uomo che negli anni sessanta avviò a Filottrano il primo labora­
torio di confezioni per abbigliamento, piantando il seme di quello
che poi sarebbe diventato un distretto industriale con migliaia di
addetti capaci di esportare in tutto il mondo.
Senza pretese letterarie, l’autrice ha voluto ricordare un protago­
nista che ha saputo trasformare la realtà economica del nostro paese.
Con passione e creatività, Franco Carbonari ha iniziato dal nulla
un’attività portandola avanti con capacità e tenacia. La sua prima
macchina da cucire fu acquistata usata con 100 lire prestate dal pa­
dre. Da quella macchina è nata un’attività che con alterne vicende
si trasformò in un’azienda assorbendo sempre più manodopera. Nel
paese si verificò una notevole crescita economica; insieme a Orlando
Girombelli, Carbonari creò la Orland, il cui nome divenne famoso
in molte parti d’Italia. Grazie alla Orland sono nate tante piccole e
grandi aziende a Filottrano, alcune della quali sono tuttora in piedi.
Fino all’età pensionabile, Carbonari ha prestato la sua opera nel
settore e in seguito è diventato consulente tecnico in varie aziende
della nostra regione. Ha lasciato numerosi testi di modellismo. Si
è spento a Filottrano nel 1998.
Un anno dopo la sua scomparsa, la Confartigianato ha conse­
gnato alla famiglia una targa di riconoscimento per aver contribuito
alla crescita economica della città e nel 2004 il sindaco Ballante e la
Giunta comunale hanno dedicato un piccolo giardino alla memo­
ria di Carbonari proprio all’interno dello stabile denominato “Ex
Orland”. Già in queste prime settimane, il libro, in vendita presso
tutte le edicole cittadine, sta suscitando notevole interesse, soprat­
tutto tra coloro che hanno vissuto le vicende narrate.
Daniela Stallone
Assemblea dei Soci
Domenica 29 aprile
presso il Cinema Teatro Torquis di Filottrano,
si terrà l’Assemblea sociale generale ordinaria.
Gli oltre 2.500 soci
saranno chiamati ad approvare
il Bilancio d’Esercizio 2011.
5
attività bcc
Emanuela Banchetti con il marito Cesare
e la figlia Fiamma.
L’arte di nascere
I
l parto: quante donne possono dire, in tutta onestà, di ricor­
darlo con gioia? Il momento in cui nasce un figlio, lo si stringe
tra le braccia per la prima volta, fa poi dimenticare le fasi concitate
del travaglio, il dolore, la sensazione di non farcela. Ma è davvero
così che deve essere? Ebbene, no. Ci sono persone che del nascere
bene, senza violenza, rispettando i tempi del bambino e della futu­
ra mamma, hanno fatto un mestiere, anzi, una vera e propria arte.
Emanuela Banchetti è un’ostetrica, una giovane ostetrica di
ventisette anni, che porta dentro di sé un’antica saggezza, inte­
grata da conoscenze assolutamente moderne e all’avanguardia.
Nonostante la giovane età, ha già assistito un centinaio di mam­
me durante la gravidanza e il parto. Che quasi mai si è svolto in
ospedale. Le mamme che si rivolgono a Emanuela “scelgono di
scegliere” e, molto spesso, decidono, in accordo con i loro partner,
di partorire a casa propria.
Mentre intervisto Emanuela, c’è Fiamma, la sua bambina di
un anno e mezzo, che ci zampetta intorno: in due occasioni si è
voluta attaccare al seno della mamma per un breve... fuori pasto.
Poi, però, si è seduta a tavola con noi e, da sola, utilizzando la
forchetta con grande abilità, si è mangiata un bel piattino di fu­
silli al pesto. Questo per far capire che non necessariamente un
prolungato allattamento al seno (altra cosa, insieme con il parto a
domicilio, che Emanuela promuove, in accordo con le indicazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) va di pari passo con la
mancanza di autonomia e indipendenza dei bambini.
Con noi, ci sono anche Cesare, marito di Emanuela e babbo
di Fiamma in congedo di paternità, e Katiuscia, al sesto mese di
gravidanza e già mamma di un bimbo, che si è gentilmente prestata
6
a farsi fotografare mentre Emanuela la visitava.
Intanto, non è rischioso partorire in casa?
«Questo è il primo mito da sfatare», esordisce Emanuela. «La
visita con l’ostetrica ripetuta regolarmente ci fornisce le infor­
mazioni basilari sull’andamento della gravidanza. La misurazio­
ne sinfisi-fondo, per valutare l’accrescimento del bambino, e la
circonferenza addominale sono comparabili all’ecografia per at­
tendibilità, ed è quindi è importante valutarle sempre, perché ci
dicono come sta andando la gravidanza. Questi parametri sono i
pilastri di un’assistenza fisiologica: l’unica ecografia importante è
quella del secondo trimestre, che valuta l’anatomia del bambino.
Per il resto, la visita è il nostro punto cardine, assieme alle analisi
di laboratorio e alla relazione che costruiamo con la coppia. In
base all’evoluzione della gravidanza, si sceglie insieme il percorso
migliore da fare: parto in casa, oppure travaglio in casa e parto in o­
spedale. Molto difficilmente intervengono complicazioni di punto
in bianco. E, anche in quel
Katiuscia
caso, siamo preparati: fin
dalla trentasettesima setti­
mana l’ospedale più vicino
è a conoscenza che avver­
rà un parto a domicilio e,
quando inizia il travaglio,
avvisiamo anche il 118. Nel
caso di un trasferimento
d’urgenza in ospedale, è
già tutto pronto. Ma non
accade quasi mai».
attività bcc
Veniamo ai vantaggi.
«Sono tantissimi: la futura mamma è nel suo ambiente naturale,
che conosce e che le dà sicurezza e tranquillità. Sceglie lei chi dovrà
essere presente al parto, dove desidera partorire e in quale posizione
farlo, assecondando ciò che le dice il proprio corpo e il bambino
che porta in grembo. Poi ci sono io, coadiuvata da una collega, che
accompagno la donna attraverso il travaglio, spiegandole che cosa
sta succedendo, aiutandola ad attenuare il dolore con dei massaggi,
accompagnandola verso la fase espulsiva con naturalezza».
Il bambino nasce naturalmente, senza bisogno di interventi
esterni, di aiuti, di “manovre” particolari?
«Quello che spesso non viene detto alle gestanti, è che il bam­
bino, “sa” cosa deve fare e ha i suoi tempi per farlo. Durante
il travaglio vengono prodotti dalla mamma e dal bambino una
quantità di ormoni – ossitocina, endorfine, prolattina, adrenali­
na - finalizzati proprio alla buona riuscita del parto. In ospedale,
spesso accade che le diverse fasi del parto siano medicalizzate, an­
che quando non ce n’è bisogno. Se entro un certo numero di ore
(sempre di meno, peraltro) la donna non si dilata a sufficienza, le
viene iniettata dell’ossitocina via flebo. Così il suo corpo subisce
la prima violenza. Se, poi, si rompe il sacco, sempre più spesso
le viene somministrato antibiotico – che va a finire direttamente
nel sangue del bambino – per prevenire eventuali infezioni nel
neonato. Così facendo però, si può comprometterne il sistema
gastrointestinale. Inoltre la donna, nella fase espulsiva, viene fatta
stare in una posizione che non è quella più naturale, o quantome­
no non la si incoraggia a trovare la posizione che le sembra più
idonea. Quando si arriva alla fase espulsiva, i muscoli del perineo
non hanno avuto il tempo per distendersi e prepararsi alla nascita,
perché l’intera fase del travaglio è stata artificialmente accelerata,
così si procede sovente all’episiotomia, vale a dire un taglio del
perineo per allargare il canale del parto: recide due strati muscolari
e può lasciare molte conseguenze negative. Se un parto avviene nel
rispetto dei tempi, raramente si verifica una lacerazione».
Neanche se il bambino è molto grosso?
«Ho assistito nascite di bambini sopra i quattro chili di peso
senza nessuna lacerazione. Purtroppo, con il passare degli anni,
la medicalizzazione in ospedale è aumentata esasperando anche il
ricorso al parto cesareo».
Quanti parti cesarei avvengono negli ospedali italiani?
Elena e Karl hanno
scelto il parto
in acqua per
Renato.
Emanuela
durante
una visita.
«L’Italia ha il triste pri­
mato europeo del 38 per
cento di cesarei, con pun­
te del 50 per cento al sud
e negli ospedali più grandi».
In Italia, il ricorso al parto
cesareo è nettamente superiore alle
raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
che limita i cesarei a un parto su sette, ovvero il 15% del totale.
«Nei parti che ho assistito, solo il cinque per cento ha avuto
bisogno di un’ospedalizzazione e non tutti, tra questi, si sono con­
clusi col cesareo, che deve essere una pratica di assoluta urgenzaemergenza. Durante il cesareo il bambino assorbe anestetico, che
gli riduce la capacità di respirare autonomamente. Il 30 per cento
dei bambini nati con la mamma sotto anestesia epidurale – sia che
si tratti di un cesareo o di un parto vaginale – corrono il rischio
di essere rianimati perché incapaci di respirare».
È vero che i bambini nati in casa non piangono?
«Verissimo. Il livello ormonale della mamma che partorisce a
casa è molto più alto e questo influisce sul bambino, che quando
nasce non piange. “Parlotta”, ma non strilla, e respira benissimo.
Oltretutto noi aspettiamo sempre che il cordone smetta di pulsare
prima di tagliarlo, così il bambino si abitua gradualmente a respirare
mentre è ancora attaccato alla placenta, che per nove mesi ha fatto
le veci dei suoi polmoni. Oppure il parto può avvenire in acqua,
in una piccola piscina gonfiabile che porto io a casa della mamma.
C’è chi si rilassa nell’acqua calda e anche la dilatazione avviene più
facilmente. Si può poi optare per il Lotus Birth, vale a dire lasciare
il bambino attaccato alla placenta affinché assorba tutto il nutri­
mento che ancora la placenta gli può dare, per tutto il tempo che al
bambino serve per adattarsi all’ambiente esterno. Può essere da uno/
due giorni, fino a una settimana. La placenta contiene ancora circa
150 ml di sangue, che vanno a integrare il mezzo litro già presente
nel corpo del bambino. Viene pulita e adagiata in uno scolapasta
con sotto una bacinella e tenuta allo stesso livello del bambino.
Dopo un giorno, la placenta viene ricoperta di sale, per conservar­
la meglio. Nel frattempo il cordone ombelicale s’indurisce ed è il
bambino stesso, quando è pronto, che lo stacca. Sotto, l’ombelico
è già cicatrizzato. Anche Fiamma è nata così».
Ultima cosa, quanto costa un parto in casa?
«Circa 2.500 euro, dei quali la Regione Marche ne rimborsa
1.200. La cifra comprende la reperibilità delle ostetriche, l’as­
sistenza al travaglio, al parto e dieci visite nel primo mese, cioè
durante il puerperio. Le visite durante la gravidanza sono a parte».
Katiuscia, che ha seguito l’intervista con un’espressione di to­
tale serenità dipinta sul volto, non ha dubbi: «Di una cosa sono
sicura, quando partorisco, voglio che ci sia lei!», dice rivolta a
Emanuela. Come darle torto.
Valeria Verri
7
cronache dai comuni
Una mostra museo per rivivere la battaglia
N
f i l o t t r a n o
el luglio del 2006, alla presenza del
prefetto di Ancona, del sindaco di
Filottrano e delle autorità civili e militari
della regione e della provincia, a Filottrano
è stata inaugurata la mostra museo di cimeli
della Seconda guerra mondiale, memorial
alla battaglia. La mostra, che all’inizio aveva
carattere provvisorio, per volontà dell’am­
ministrazione comunale di Filottrano, per
l’abnegazione del Comitato promotore e dei
curatori, tutti volontari, e per l’afflusso di
visitatori, è divenuta permanente.
I curatori sono il maresciallo artificiere
Gesualdo Telloni, il military collector Giuliano Evangelisti (cui appartiene gran parte dei
cimeli esposti) e Giovanni Santarelli, autore
del libro La battaglia di Filottrano.
Avvalendosi della preziosa e fattiva collaborazione del dott. Daniele Diotallevi della Soprin­
tendenza ai beni culturali dell’Esercito, dei reduci, delle famiglie dei combattenti e da benemeriti
appassionati, i curatori hanno a mano a mano arricchito la mostra con armi, munizioni, divise,
insegne, bandiere, oggettistica militare e carte topografiche. Ora grazie alla munificente sponsoriz­
zazione della BCC di Filottrano, la mostra si è dotata anche di una brochure per la divulgazione al
pubblico. Così i tanti caduti continueranno a ricordare ai visitatori e ai posteri l’immane tragedia
della guerra, a monito delle generazioni di oggi e di domani.
Il Comitato Promotore
Orario di apertura:
Sabato, ore 10-12.30
Per le visite fuori orario
contattare i seguenti numeri:
071 722 784 11
071 722 08 00
071 722 25 76
071 906 83 73
o si m o
La Valle Aurina: la nostra gente
8
P
resso il Palazzo Comunale di Osimo è stato presentato il li­
bro Osimani in Valle Aurina, pubblicato grazie al contributo
determinante della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano
(di cui ringrazio i rappresentanti locali e quelli
della sede di Filottrano). Il
libro ha avuto un’ot­
tima accoglienza tra la
popolazione di Osimo
ed è stato citato anche
sulla stampa nazionale;
lo stesso giornale Dolomiten, che viene stampa­
to in tedesco a Bolzano, ha
pubblicato in data 27 ago­
sto una recensione lodando
l’iniziativa a favore del Tirolo
“cuore dell’Europa”.
In questi ultimi trenta/quaranta anni moltissimi cittadini di
Osimo hanno soggiornato in Valle Aurina e le località di Luta­
go, San Giovanni, Cadipietra, San Pietro, San Giacomo, Campo
Tures, Rio Bianco sono diventate quasi la nostra seconda casa.
Questo flusso di turisti ha rappresentato un fenomeno importante
per il numero rilevante di persone che da Osimo hanno raggiunto
la valle: si calcola che siano state 600/700, un decimo di tutte le
presenze registrate in Valle Aurina dagli anni ottanta.
Un paesaggio della Valle Aurina
cronache dai comuni
Alcuni frequentatori osimani
della Valle Aurina
Gli ospiti che si sono recati nel Tirolo appartengono a tutte
le categorie sociali: giovani, anziani, famiglie, sacerdoti e alcune
persone di spicco della comunità locale, come Alberto Cartuccia,
Alberto Niccoli e gli onorevoli Paolo Polenta e Luigi Giacco.
Monotonia? Noia? Niente affatto! Tutto cambia ogni anno,
basta osservare bene. Queste sono le parole di Alberto Cartuccia
che ha curato la pubblicazione: prima eravamo giovani, ora nonni.
Ma ad agosto, dalla prima decade del mese, fintanto che potremo,
non rinunceremo a rivedere quelle che ormai sono diventate un
poco anche le nostre montagne e i nostri boschi, e un poco anche
la nostra gente.
Carlo Gobbi
Numana (foto di Massimo Paolucci)
A
nche il Comune di Osimo ha scelto
di fare il suo ingresso nell’associazio­
ne Riviera del Conero. La novità è stata
deliberata nel corso dell’ultima assemblea
a fine gennaio, quando con voto unanime i
soci hanno accolto con grande entusiasmo
la richiesta dell’amministrazione.
«Siamo molto orgogliosi dell’ingres­
so di Osimo – ha dichiarato il presidente
dell’associazione Riviera del Conero, Carlo
Neumann – che rende ancora più interes­
sante la destinazione turistica del Conero.
Ci auguriamo che ci sia una forte collaborazione nell’ottica di una
maggiore valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e natura­
listico. Punteremo in particolare sulle grotte e l’affascinante percorso
sotterraneo che si snoda per tutto il perimetro della città, sempre
molto apprezzato dai turisti e che contribuiremo a promuovere sia
in Italia sia all’estero».
Secondo il responsabile marketing dell’associazione, Massimo
Paolucci, «per essere efficace, la promozione deve essere integrata
tra tutte le eccellenze che il territorio può offrire. Questa è l’unica
strada percorribile».
«È importante mettere in campo una strategia di rete nell’a­
zione turistica di promozione – ha precisato Achille Ginnetti,
assessore al Turismo del Comune di Osimo – abbiamo riscon­
trato questo interesse all’interno dell’associazione, impegnata a
integrare l’offerta di turismo balneare con proposte altrettanto
n u m a n a
La Riviera del Conero si espande
valide e attrattive anche nell’entroterra». La collaborazione tra
l’associazione Riviera del Conero e il Comune di Osimo si era
consolidata la scorsa estate con il progetto Conero open tour, il bus
turistico per collegare al meglio tutti i Comuni sia della costa sia
dell’entroterra, di cui la città era capofila e che è stato coordinato
proprio dall’associazione.
Nel 2012 sale così a 13 il numero dei Comuni soci: Ancona,
Agugliano, Camerano, Camerata Picena, Castelfidardo, Loreto,
Numana, Offagna, Ostra Vetere, Polverigi, Porto Recanati, San­
ta Maria Nuova. Fanno parte dell’associazione, che si occupa di
formazione, promozione e accoglienza sul territorio, anche privati
rappresentanti di varie categorie come gli albergatori, i ristoratori,
i gestori di stabilimenti balneari e altri operatori turistici, oltre
all’Ente Parco del Conero e alla BCC di Filottrano.
Ilaria Traditi
9
cronache dai comuni
San Giovanni e dintorni
S
cin g o l i
otto l’eccezionale nevosità di febbraio, un duplice avvenimen­
to ha coinvolto Villa Strada di Cingoli: nel salone ex “Stella
del sud” è stato presentato il libro di Luca Pernici Lungo una antica via. Studio storico su un vetusto edificio del Cingolano: la chiesa
di San Giovanni di Villa Strada. Alla manifestazione è seguito lo
spettacolo intitolato Villa Strada… sci che storia! rappresentato
dalla compagnia teatrale Villa Strada Cunae Cultus.
Direttore delle istituzioni culturali cingolane, autore di apprez­
zate pubblicazioni storiche di assoluta e riconosciuta eminenza,
Luca Pernici, accogliendo l’invito del vescovo Claudio Giuliodo­
ri, dopo la riapertura del tempio ristrutturato nel giugno scorso
aveva tenuto una conferenza sul sacro edificio intitolato a San
Giovanni. Battista o Evangelista? Forse per dirimere il dubbio
nel 1955 l’allora parroco don Pietro Pucciarelli fece dipingere
l’abside dell’altare in cui figura pure San Giovanni Evangelista.
Successivamente, Pernici ha deciso di approfondire l’argomento:
per dilatarlo alle vicende della borgata, ha effettuato ricerche negli
archivi diocesani di Ravenna, Osimo e Cingoli. Patrocinato dal
Comune e dalla Diocesi, edito col premuroso sostegno dell’agenzia
locale della BCC di Filottrano e la collaborazione della Polisportiva
Victoria, il libro (202 pagine, 91 tavole a colori) ha la prefazio­
ne del vescovo Giuliodori, un saggio della docente universitaria
La compagnia Villa Strada
Cunae Cultus
Luca Pernici
Simonetta Bernardi, scritti
di Giorgio Giorgi, Michele
Vittori e Gilberto Giannobi.
Al termine del momento cul­
turale, la spassosa diversione
umoristica: sulla scena quat­
tro atti con episodi in chiave
storica, interprete il gruppo villastradese che ha predisposto il
copione.
Gianfilippo Centanni
10 mila chilometri di tagliatelle
A
mmesso che sia indetto il Gran premio di gastronomia do­
mestica, una degna concorrente per aggiudicarselo sarebbe la
signora Antonia Nocelli. Ultimamente, quando stava per tagliare il
traguardo degli 84 anni portati “da bersagliera” e poi felicemente
compiuti, le è stata posta un’intrigante domanda: «Quanti chilo­
metri di tagliatelle hai preparato, in oltre un quarto di secolo?».
Come nei romanzi d’appendice, bisogna fare un passo indietro
per raccontare di Antonia, che a Bachero di Cingoli ha trasformato
l’osteria in trattoria e poi, tramite la figlia Tiziana, in un ristorante.
Ovviamente, il complesso gestito da Tiziana si chiama Da Antonia,
e vede in cucina il marito Sandro e il figlio maggiore Yuri, mentre il
Antonia Nocelli
con la figlia
Tiziana,
il genero
Sandro
e i nipoti Yuri
e Leonardo.
10
minore, Leonardo, è ancora studente. Rimasta vedova del marito
Ivo Marrocchi, la signora Antonia ha intensamente curato la parte
culinaria dell’allora trattoria. Tra le specialità caserecce, le taglia­
telle sono state e restano un’eccellenza. Superfluo dire cosa sono le
tagliatelle che, per essere confezionate, richiedono buona farina di
grano, uova fresche, impegno e robuste braccia per tradurre l’im­
pasto in una sfoglia (“la perna”) arrotolata, e usando un adeguato
coltello, sagacemente ridotta in fettucce: le tagliatelle, appunto.
E allora: una sfoglia via l’altra, quanti chilometri di tagliatelle
ha sfettucciato la signora Antonia? Sicuramente per difetto, i chi­
lometri sono circa 10.000, così quantificati in base a valutazioni
di massima: in ogni settimana della sua operosità, Antonia ha
prodotto circa 250 sfoglie, ottenendo da ciascuna 400 metri di
tagliatelle, sicchè moltiplicando 250x400x50 settimane annue per
il predetto quarto di secolo, ecco i 10.000 chilometri. Un record?
Per la signora Antonia, personalmente lo è. Ma costituisce pure
una referenza per disputare con successo l’eventuale Gran premio
di gastronomia domestica.
Gianfilippo Centanni
sport
Il Giro d’Italia 2011 a Michele Scarponi
I
l 6 febbraio 2012 il mondo del ciclismo è stato
scosso dalla notizia della squalifica per due anni
di Alberto Contador, vincitore del Tour 2010 e del
Giro d’Italia 2011. La squalifica inflitta al campione
spagnolo è una sentenza del Tas per un controllo del
luglio 2010, in occasione del quale era stata riscontrata
una minima sostanza di clenbuterolo.
La squalifica, che è retroattiva, permette quindi
a Michele Scarponi di conquistare il suo primo Giro
d’Italia. Grande soddisfazione da parte del simpatico
ciclista Filottranese e di tutti i suoi tifosi, anche se,
correttamente, Michele ha tenuto subito a precisare
che è dispiaciuto per Contador: un avversario forte, ma
anche estremamente corretto e leale. Michele prende
atto quindi della vittoria, ma ha voluto subito preci­
sare che la vittoria vera sarà solo quella da conquistare
“sui pedali”.
Intanto Michele partirà al prossimo Giro d’Italia
con il “Numero 1” sulle spalle e sarà di fatto l’uomo
da battere.
Da parte della nostra Banca esprimiamo la grande
soddisfazione di annoverare tra i nostri soci un vinci­
tore del Giro d’Italia e dal nostro notiziario vogliamo
inviargli i più sinceri auguri per una grande stagione
2012 piena di soddisfazioni e di successi.
Giorgio Rossi
Filottrano
P.za Garibaldi 26
Tel. 0717227730
Scarponi sul podio del
Giro d’Italia a Milano.
Le nostre filiali
nelle province di Ancona e Macerata
Montoro
Via Montoro Nuovo 19
Tel. 0717222169
Osimo
Via Aldo Moro 62
Tel. 0717230791
S. Biagio di Osimo
Via Manzoni 47
Tel. 0717108005
Castelfidardo
Via Soprani 5
Tel. 0717822422
S. Maria Nuova
Via Garibaldi 35
Tel. 0731249434
Cingoli
P.za XX Settembre 4
Tel. 0733604360
Strada
Via Rossini 29
Tel. 0733616977
Montefano
Via della Vittoria 7
Tel. 0733850564
Apiro
P.le Battisti 9
Tel. 0733611702
Treia
Borgo Vittorio Veneto 65
Tel. 0733215579
Numana
Via Flaminia, 66
Tel. 0719332237
Passatempo di Osimo
Via Casette di Passatempo, 162
Tel. 0717100719
11
i nostri prodotti
Proteggere il prestito dagli imprevisti
U
di 16 ore settimanale o che sia in Mobilità o in Cassa Inte­
na nuova automobile, un TV color più grande, uno scoo­
grazione,
ter per la propria figlia: tutti sogni leciti, ma che compor­
tano per le famiglie un esborso immediato. Sempre più spesso, • ricovero ospedaliero, dovuto a infortunio o malattia, per svol­
però, non vi è una disponibilità materiale di danaro, per cui si
gere accertamenti e terapie non eseguibili in strutture ambu­
deve ricorrere a finanziamenti “esterni”. Appoggiarsi alla banca
latoriali.
per ottenere un prestito è sicuramente una delle soluzioni mi­
Per agevolare i propri clienti, BCC Assicurazioni ha creato
gliori per riuscire a concretizzare i propri sogni. Al momento di per questa polizza dei pacchetti d’offerta che si comporteranno
stipulare questi contratti, tuttavia, nascono delle preoccupazioni. a seconda dei casi con peculiarità tipiche del ramo vita (decesso,
Cosa succederebbe in caso di perdita del lavoro e disoccupazione invalidità totale permanente) o tipiche del ramo danni (invalidità
protratta, di un’improvvisa dipartita, della perdita della propria totale temporanea, disoccupazione, ricovero ospedaliero), garan­
autosufficienza o di una grave malattia? Quali conseguenze po­ tendo comunque una totale copertura della rata del prestito o
trebbero avere questi eventi? A quali rischi andrebbero incontro la liquidazione del debito residuo.
il sottoscrittore e la sua famiglia?
Inoltre, in caso di anticipata estinzione del finanziamento,
BCC Assicurazioni ha creato per tutti i clienti del Credito l’assicurato avrà la possibilità di scegliere in totale autonomia se
Cooperativo Protezione Prestito, una nuova polizza assicurativa far proseguire la copertura assicurativa o se farla terminare, richie­
per preservare il prestito, consentendo quindi di non rinunciare dendo il rimborso del premio assicurativo pagato e non goduto.
a compiere le piccole o grandi spese, indispensabili nella vita di Tutti, così, avranno la possibilità di pensare al proprio avvenire
e a quello della propria famiglia, tutelando i propri cari grazie a
tutti i giorni.
Protezione Prestito si rivolge a tutti i lavoratori, autonomi Protezione Prestito.
e dipendenti pubblici o privati, e ai non lavoratori che vogliono
Protezione Prestito è solo una delle polizze di BCC Assicu­
avere la certezza di veder pagata la rata del finanziamento anche razioni, Compagnia Danni nata per offrire ai clienti delle Banche
in circostanze in cui vi sia un’oggettiva impossibilità di produrre di Credito Cooperativo la possibilità di accrescere la propria tran­
reddito, oppure, in caso di premorienza o di invalidità totale per­ quillità presente e futura con prodotti sicuri e affidabili.
manente, vogliono avere la sicurezza di vedere liquidato il debito Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per ulteriori informazioni e
per le condizioni contrattuali si possono consultare i fogli informativi disponibili
residuo, salvaguardando i propri cari da situazioni particolarmente
presso i totem in ogni filiale e sul sito Internet www.filottrano.bcc.it
gravose da affrontare.
Protezione Prestito ha una formula di sotto­
scrizione semplice e immediata, creata per rendere
“Le spese
chiare e trasparenti le condizioni della polizza. Al
non spaventano
momento dell’erogazione, vi è la possibilità di pa­
più”
gare il premio assicurativo di Protezione Prestito
per l’intera durata del prestito, così che la banca lo
finanzi al cliente e lo includa nelle rate, garanten­
dosi la protezione desiderata dai rischi sopra citati
a un costo decisamente basso. Indipendentemente
dall’età e dal sesso dell’assicurato, questa polizza
di BCC Assicurazioni, infatti, tutela il sottoscrit­
tore in caso di:
• decesso, sia causato da malattia che da in­
fortunio,
• invalidità totale permanente dovuta ad infor­
tunio, pari o superiore al 60%,
• inabilità totale temporanea, causato da infor­
tunio o da malattia,
• disoccupazione, dovuta da giustificato moti­
vo, che veda il lavoratore impiegato per meno
12
Protezione Prestito
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Protezione Prestito, la nuova polizza assicurativa pensata per proteggere
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i nostri prodotti
Il sito SimplyMobile si rinnova
L
a veste grafica
e i contenuti
del sito SimplyMo­
bile sono in costante
aggiornamento per
migliorare la sua u­
sabilità e avvicinarsi
ancora di più alle e­
sigenze degli utenti.
Accattivante, intuiti­
vo e ricco di informazioni utili: ecco come
si presenta il sito dedicato all’applicazione di
Mobile Banking di Auriga realizzata per gli
smartphone e i tablet PC, SimplyMobile e SimplyPad.
L’obiettivo è fornire il maggior numero possibile di informa­
zioni agli utenti SimplyMobile e SimplyPad. E farlo in modo
semplice, ma soprattutto efficace, implementando nuove rubriche
e una sezione apposita per le FAQ. Per tutti i dubbi, siano essi sulle
modalità di attivazione, su quali funzioni sono disponibili o su
cosa fare se non si è già utenti di SimplyBankWeb, sono disponibili
sezioni brevi e chiare, che offrono anche la possibilità di consul­
tare direttamente i fogli informativi o di contattare un operatore.
Semplicità, accessibilità e sicurezza sono da sempre le ca­
ratteristiche distintive dell’offerta di Auriga e anche SimplyMo­
bile e SimplyPad si presentano come applicazioni altamente user-
friendly, flessibili e affidabili, che con pochi click permettono
all’utente di fruire in mobilità dei principali servizi finanziari,
tra cui la possibilità di visualizzare il proprio estratto conto, di
predisporre bonifici e giroconto o ricaricare il cellulare e le carte
prepagate. Il tutto in piena sicurezza e con la libertà di scegliere,
tra i sistemi di sicurezza resi disponibili dall’applicazione, quello
più consono ai propri parametri: l’autorizzazione tramite call drop,
l’utilizzo del token e l’installazione del certificato client.
Non mancano funzioni aggiuntive e all’avanguardia: Auriga met­
te a disposizione degli utenti un feed reader integrato per la ricezione
di notizie via RSS e collegamenti a siti di settore, borsa e valute, per
tenere costantemente sotto controllo il mercato finanziario.
SimplyMobile e SimplyPad, due applicazioni che si sono fatte
in quattro, perché sono state progettate e sviluppate sulle quattro
maggiori piattaforme native utilizzate dagli smartphone e tablet:
già disponibili su AppStore e Android Market, a breve lo saranno
anche su BlackBerry Appworld e Windows Phone 7.
In uno scenario tecnologico che in modo sempre più incalzante
richiede convergenza e interoperabilità, Auriga garantisce al clien­
te una gestione più consapevole dei propri conti e la possibilità
di approfittare nel modo più ampio possibile delle opportunità
offerte dalla banca multicanale.
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per le condizioni contrattuali si possono consultare i fogli informativi disponibili
presso i totem in ogni filiale e sul sito Internet www.filottrano.bcc.it
Una mano per la ripresa
Per esprimere la sua concreta vicinanza alle famiglie e alle aziende che vivono e operano nel suo territorio di competenza,
la Banca di Credito Cooperativo di Filottrano ha stanziato un
plafond di finanziamenti a tasso agevolato per far fronte ai
danni causati dal maltempo e, nello specifico, per il ripristino
delle strutture danneggiate (abitazioni, negozi, uffici, laboratori
artigiani, immobili a uso produttivo), per le riparazioni di danni
minori ad auto, macchinari e altro e per fronteggiare i danni che
hanno subito le colture in agricoltura.
Per accedere a questo tipo di finanziamento, per il quale viene
garantito un iter di istruttoria privilegiato con tempi di delibera
brevissimi, è sufficiente presentare domanda entro il prossimo
30 aprile corredandola con una semplice autocertificazione che
dimostri lo stato di «danneggiato».
Inoltre – a ulteriore dimostrazione del ruolo di banca del territorio che da sempre contraddistingue la Banca di Credito Cooperativo di Filottrano – benché il protocollo d’intesa in materia
di smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione
tra Regione Marche, ABI Marche, ANCI Marche, UPI Marche e
UNCEM Marche sia giunto a scadenza il 31 dicembre 2011, in
considerazione del perdurare della crisi economica e del patto
di stabilità che limita i pagamenti degli enti locali, abbiamo ritenuto indispensabile non sospenderne l’operatività in attesa del
rinnovo formale e introdurre un’ulteriore agevolazione in termini
di tasso qualora i crediti da smobilizzare siano relativi a lavori
collegati con l’emergenza neve che ha colpito pesantemente
il territorio marchigiano.
Ufficio Multicanale & Marketing
13
attività sociali
I nuovi soci si incontrano
V
enerdì 16 dicembre si è svolto presso l’hotel ristorante Set­
tecolli di Filottrano l’incontro rivolto ai soci di recente am­
missione, entrati cioè a far parte della compagine sociale nel corso
degli ultimi due anni.
Lo scopo di questa proposta è favorire la conoscenza reciproca, il confronto e la partecipazione della base sociale, nonché la
condivisione con i nuovi soci degli elementi distintivi intorno ai
quali si struttura la differenza valoriale che costituisce l’identità
della nostra Banca e del Credito Cooperativo.
Il Presidente Luciano Saraceni e il Direttore Generale Enzo
Bianchi si sono alternati nell’illustrare prima le caratteristiche i­
Nelle immaginbi, alcuni momenti
dell’incontro.
dentiarie della nostra Banca, quindi i numeri più significativi dal
punto di vista operativo, e infine i principali vantaggi offerti a chi
entra nella compagine sociale.
Con l’ingresso di nuovi soci, infatti, non entra semplicemente
del capitale finanziario ma, prima ancora, entrano delle persone
che devono poter trovare risposte alle loro domande, soluzioni ai
problemi e soddisfazione alle proprie esigenze. Se ciò avviene il
socio (nuovo o vecchio che sia) sarà allora promotore della “sua
cooperativa”. È bene ricordare che il nostro motto è «Noi non
gestiamo soldi, ma raccogliamo e diamo fiducia».
È importante che il Socio comprenda il senso pieno di ciò
che sceglie di essere, perché solo così partecipa alla realizzazione
della missione sancita all’interno dell’articolo 2 del nostro Statuto.
14
attività sociali
La cooperativa senza soci, non ha senso. Ma per fare bene la
cooperativa, è necessario che i soci siano informati, partecipino,
abbiano interesse a farlo, abbiano benefici nel ricevere e nel dare,
capiscano il senso del vantaggio di cooperare, si sentano parte di
una realtà con determinate caratteristiche che mira a includere
per costruire insieme il “bene comune”.
L’incontro, al quale hanno partecipato numerosi soci, si è con­
cluso con un momento finale di confronto nel quale sono state
poste domande, chieste spiegazioni, lanciati suggerimenti e solle­
vata anche qualche critica. Insomma, un vero incontro dove si è
dimostrata la voglia di interagire con la “propria Banca”.
La presenza di giovani è stata nutrita, a conferma di una ten­
denza ormai in atto da tempo che auspichiamo possa portare a
un maggior sviluppo e a ulteriori miglioramenti.
Lauro Lancioni
Modello Marche: impresa e valori cristiani
D
al 5 all’11 marzo si
è svolto presso la
Casa dei Missionari Save­
riani di Ancona il Master
“modello Marche” Fare
Impresa & Valori Cristia­
ni, un’iniziativa del Grup­
po Missionario Giovanile
Salesiano Giovanni Paolo
II di Ancona in collabo­
razione con i Giovani Im­
prenditori di Confindu­
stria di Ancona e con la
BCC di Filottrano.
L’iniziativa aveva lo scopo di diffondere la cultura d’impresa umanistica presso i giovani laureati come una possibile via
per inserirsi da protagonisti nel mondo del lavoro e contribuire
a incrementare il benessere sociale, con particolare riferimento
agli aspetti etici, ambientali e socialmente responsabili. Il corso era rivolto a venti laureati di qualsiasi università italia­
na che fossero dotati di volontà imprenditoriale, condividessero i
valori cristiani nel fare impresa, disponessero di un buon curricu­
lum accademico e avessero conoscenza/esperienze nel terzo settore.
Il Master si è articolato su sette giorni di full immersion vissuti
in comunità, con lezioni tenute da docenti del Dipartimento di
Management della Facoltà di Economia G. Fuà di Ancona, da
alcuni grandi imprenditori della regione Marche e dal Direttore
Generale della BCC di Filottrano, Enzo Bianchi.
La partecipazione (totalmente gratuita) ha registrato un note­
vole successo, tanto da far pensare a una seconda edizione dell’i­
niziativa.
Lauro Lancioni
Borse di studio 2011-2012
Il Pre
Dott. Lu sidente
ciano Sa
raceni
ILARI snc
- Zona Ind.le
Cerrete Collic
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- Cingoli
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TIPOLITO
Come di consueto, anche quest’anno la BCC di Filottrano ha
previsto la concessione di borse di studio a favore dei soci e dei
figli dei soci che si siano distinti negli studi nel corso dell’anno
scolastico 2011-2012.
Il bando può essere richiesto e ritirato presso tutte le nostre
dipendenze. Si ricorda che le domande, accompagnate dalla
documentazione indicata, dovranno pervenire entro e non oltre
il 31 dicembre 2012.
Si rende noto, inoltre, che per quanto riguarda le borse di studio
relative all’anno 2010-2011, la consegna,
accompagnata dalla cerimonia di premiazione, sarà effettuata in occasione della
presentazione del Bilancio Sociale 2011.
15
attività sociali
A Offagna mostra fotografica: la grande neve
C
irca due anni fa è nato per caso il gruppo del Social Net­
work Noi Offagnesi veri, che è rivolto a tutte le persone che
amano questo paese, la sua storia, la sua gente e la bellezza dei suoi
luoghi. Il messaggio è uno solo: l’amore per Offagna. Lo manife­
stiamo con la pubblicazione di foto di ieri e di oggi, raccontando
aneddoti sui personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese.
L’ultimo evento che ha coinvolto molti membri del gruppo
con foto, commenti (nonché previsioni meteo) è stata la grande
nevicata di febbraio 2012.
La partecipazione è stata talmente elevata da indurmi a mettere
in cantiere una mostra fotografica a tema. L’evento, patrocinato
dal Comune di Offagna, sarà inaugurato il 21 aprile 2012 alle ore
17.00 presso la chiesa del SS Sacramento.
Presenzieranno gli atleti delle Fiamme Gialle, Gianmarco e
Gianluca Tamberi. Gianluca ha ottenuto vari record nel lancio
del giavellotto, ricordiamo il più recente del 2010 che lo vede
campione italiano assoluto. Gianmarco da anni vince i campio­
nati italiani di categoria nel salto in alto, ha un personale di 2,25
realizzato l’estate scorsa a Tallin (Estonia) in occasione dei cam­
pionati europei dove si è piazzato al terzo posto. Due eccellenze
che hanno portato alla gloria il nome di Offagna.
All’inaugurazione sarà presente anche l’offagnese Stefano Ca­
pomagi, artista visionario. Esprime la sua arte con diversi materiali,
soprattutto il legno che recupera ovunque.
Durante la grande nevicata ha realizzato una Rocca di ghiaccio
trasmettendo il suo affetto per l’emblematica Torre, poi ha dato vi­
ta al giorno di San Valentino con un Cupido di ghiaccio dal cuore
palpitante che ha scoccato frecce per molti innamorati di Offagna.
Sarò molto lieta, per questo evento di ospitare nel mio paese
numerosi visitatori.
Edgarda Quercetti
Orari della mostra
Sabato 21 aprile, ore 17.00: inaugurazione
Domenica 22 aprile: 9.00-12.00 - 16.00-20.00
Mercoledì 25 aprile: 9.00-12.00 - 16.00-20.00
Sabato 28 aprile: 16.00-20.00
Domenica 29 aprile: 9.00-12.00 - 16.00-20.00
Martedì 1 maggio: 9.00-12.00 - 16.00-20.00
La grande neve nei nostri comuni
Filottrano (foto di Auro Stampella)
16
attività sociali
Treia (foto di
www.fotografiatreia.it)
Cingoli (foto di Lauro Lancioni)
Osimo (foto di Bruno Severini)
Castelfidardo (foto di Vanessa Pepa)
Apiro (foto di Stefano Luciani)
S. Maria Nuova (foto
di Simone Gabrielloni)
Numana (foto di Stefano Fagotti)
Montefano (foto di Roberto Toso)
17
attività sociali
La giornata del socio
Una BCC nel cuore della Maremma
L
a storia del Credito Cooperativo Maremmano inizia nel giu­
gno del 1959, con la fondazione pressoché contemporanea
delle Casse Rurali di Marina di Grosseto e Montiano, avvenuta
grazie all’unione dei primi soci e al contributo delle più importanti
cooperative di assegnatari. È tuttavia nel 1995 che, dalla fusio­
ne delle due banche, nasce quella che diventerà, a seguito della
denominazione assunta nel 2002, la Banca della Maremma, oggi
solido punto di riferimento per cittadini e imprese della zona.
La costante attenzione e sensibilità nei confronti del territorio,
lo stretto legame con la comunità e le istituzioni del luogo e la di­
chiarata volontà di offrire un servizio esponenzialmente migliore,
rappresentano un vero punto di forza per la Banca e la sua crescita.
Attualmente la Banca della Maremma raccoglie la fiducia di
4.000 soci e 15.000 clienti, svolgendo la propria attività con 10 fi­
liali operanti in una zona di competenza concentrata in prossimità
del comune di Grosseto, e agendo con la convinzione che, specie
in una fase delicata come quella attuale, il sostegno all’economia
locale rappresenti una questione da affrontare insieme con tutti gli
interlocutori che vivono e lavorano su questo territorio, creando
solide relazioni e favorendo la coesione sociale.
fregiarsi di essere state le prime a intraprendere quel costruttivo
rapporto di collaborazione, oggi esteso a livello nazionale, fra Cre­
dito Cooperativo e Legambiente.
La convenzione stipulata nel 2004 articola contenuti finan­
ziari ed etici, e rappresenta uno strumento di crescita basato
Banca della Maremma ed energie rinnovabili
La Banca della Maremma mostra da anni grande attenzione
alle problematiche ambientali e al corretto utilizzo delle risorse
naturali. Non a caso le BCC della provincia di Grosseto possono
18
L’ingresso della sede centrale
attività sociali
sull’ottimizzazione e la diffusione delle risorse energetiche rin­
novabili. Tale progetto prevede un percorso che coinvolge opera­
tivamente sia Legambiente che la Banca della Maremma, facen­
do leva sul consolidato bagaglio esperienziale della prima e sulla
stretta rete di relazioni che la seconda mantiene nel suo territorio
d’appartenenza.
Tramite l’informazione costante riguardo le novità normative
e tecnologiche, e il giudizio tecnico relativo ai progetti proposti,
Legambiente funge da riferimento per la conclusione delle prati­
che finanziarie tramite cui vengono offerte, da parte della Banca,
agevolazioni a imprese e privati interessati a puntare su impianti
solari, fotovoltaici, a biomasse o eolici.
Le agevolazioni in questione non riguardano tuttavia la sem­
plice erogazione di denaro ai fini della realizzazione fisica delle
installazioni (che in alcuni casi può andare a coprire anche la
totalità dell’investimento).
Allo scopo di garantire continuità all’attività delle imprese,
infatti, vengono forniti incentivi riguardanti la formazione pro­
fessionale in materia di rinnovabili e un fondo di sussidiarietà
nel caso in cui i soggetti finanziati vengano colpiti da eventi di
particolare gravità.
L’ambivalenza della convenzione consiste dunque nel creare
attenzione circa l’importanza e la convenienza delle energie rinno­
vabili, rafforzando per mezzo di queste le imprese locali, e perse­
guendo la ricerca di una crescita economica moderna, innovativa
e caratterizzata da durevolezza e sostenibilità sul piano ambientale.
La Sala del Consiglio
Qui sopra, la sede di Legambiente
e la cerimonia del premio dato
da Legambiente alla Banca della
Maremma; a fianco, una delle
iniziative sostenute dalla banca.
19
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attività sociali
C
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La risposta alla solidarietà
G
iunta ormai al secondo anno, l’iniziativa del panettone della
solidarietà ha riscontrato anche quest’anno un notevole
interesse dimostrando la bontà delle persone del nostro territorio.
Ricordiamo che i soggetti coinvolti sono la nostra Banca,
coordinatrice del progetto, il forno cooperativo il Biroccio e la
Cooperativa Sociale Mondo Solidale. Tre cooperative, tutte e tre
del nostro territorio accomunate dal desiderio di collaborare per
un’idea di sinergia economica locale. Questa collaborazione ha
portato alla creazione del panettone equo e solidale realizzato dal
forno il Biroccio con i prodotti del commercio equo e solidale e le
farine dei contadini della nostra zona, soci della cooperativa. Non
un semplice panettone, quindi, ma un progetto comune capace
di valorizzare il senso della cooperazione e creare sinergia tra
soggetti diversi del territorio per la realizzazione di un prodotto
in grado di coniugare equità, qualità e promozione del territorio.
Anche quest’anno, approfittando del legame con l’Ecuador,
paese dal quale provenivano i principali ingredienti del panettone
e nel quale la nostra BCC ha in essere un gemellaggio ideale con
la comunità di Cacha, è stato deciso di sostenere un progetto che
si propone di installare pannelli solari per scaldare l’acqua nelle
scuole elementari e gli asili infantili sopra i 3.300 metri di altitu­
dine, dove con il sole la temperatura raggiunge 8-10 °C, ma di
notte frequentemente va sotto zero.
Al termine dell’iniziativa, la somma complessivamente raccolta
è stata di 4.500 dollari, prontamente inviati in Ecuador per con­
sentire l’avvio del progetto. La somma, si stima, permetterà una
realizzazione praticamente completa dell’impianto.
Alcune immagini degli edifici e degli alunni
delle scuole elementari di Cacha.
20
attività sociali
Un benvenuto speciale a Enea, Diego, Elia,
Emanuele, Daniel, Ludovico, Martina e Giulia
Siamo felici di dare il benvenuto a Enea, figlio del socio Fabio Baiocco, a Diego, figlio del
socio Massimo Borini, a Elia, figlia della socia Lucia Ambrosi, a Emanuele, figlio dei soci
Lauro Lancioni e Maila Vitali, a Daniel, figlio del socio Michele Lucaioli, a Ludovico, figlio dei
soci Cosimo Figurella ed Eleonora Zappanico, a Martina, figlia del socio Mauro Pacetti e a
Giulia Pasqualini, figlia della socia Alessia Fermani. Come prevede la nostra iniziativa BABY
BENVENUTO, i bimbi hanno ricevuto un libretto Risparmio Baby, con un primo versamento
di 50 euro effettuato dalla Banca: un piccolo regalo con i migliori auguri da parte di tutti noi
ai nuovi nati e ai loro genitori.
Martina
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COLTIVIAMO I TUOI RISPARMI
Obbligazioni garantite
della BCC di Filottrano
Obbligazioni a tasso fisso
3,75 % annuo lordo
Durata 36 mesi
Data inizio 01/03/2012
Data scadenza 01/03/2015
Cod. Isin: IT 000 480106 1
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per ulteriori informazioni e per le condizioni contrattuali si possono consultare i fogli informativi disponibili presso i totem in ogni filiale e sul sito Internet www.filottrano.bcc.it
21
attività sociali
Le prossime gite
C
ome sempre, pubblichiamo l’elenco delle gite che ci propo­
niamo di effettuare nel corso del 2012. Con l’esposizione
delle locandine presso i nostri sportelli saranno disponibili, alle
casse o sul sito Internet, i programmi dettagliati con le date pre­
cise in cui si svolgerà ogni viaggio, le quote di partecipazione e
gli sconti praticati ai Soci.
Se siete interessati a qualche viaggio, si consiglia di fare subito
le pre-iscrizioni; in seguito, quando sarà tutto organizzato, darete
la conferma definitiva versando l’acconto richiesto. Per i viaggi
in aereo, infatti, le prenotazioni vanno fatte con largo anticipo.
Si ricorda che le gite sotto elencate sono delle proposte, non è
detto che tutte vengano organizzate o che non ne venga aggiunta
qualche altra; anche le date sono puramente indicative e possono
subire delle variazioni.
Date / Periodo
Domenica 22 aprile
12-13 O 19-20 maggio
Giugno/luglio (prenotare subito)
Giugno/luglio (prenotare subito)
Sabato 8 settembre
Sabato 20 ottobre
Ottobre/novembre
15-16 dicembre
Località
Montegridolfo e il Castello di Montebello
Garfagnana - Ville Lucchesi - Pistoia
Medjugorie
Il grande Nord - Norvegia
Le Abbazie intorno a noi (province di Macerata e Ancona)
Piancastagnaio - Raccolta castagne
Viaggio a carattere enogastronomico (località da definire)
Mercatini di Natale… a tutta birra - Monaco di Baviera
Durata
1 giorno
2 giorni
4 giorni
8 giorni
1 giorno
1 giorno
2 giorni
2 giorni
Per informazioni telefonare ad ADRIANA (071 72 27 701) o ad AURO (347 158 83 74)
ingredienti per 10 porzioni
♦♦175
♦♦ 300
♦♦250
g di cioccolato fondente
g di burro
♦♦ 250 g di farina
♦♦ 340 g di zucchero di canna
♦♦ 60 g di cacao
♦♦ 2
ml di acqua calda
uova
♦♦ 1 cucchiaino di caffè solubile
♦♦ 1 bustina di lievito
♦♦ zucchero a velo per decorare
Esecuzione
♦♦ Versate in un pentolino il cioccolato fondente, il burro, lo zucchero,
l’acqua e il caffè e fate sciogliere il tutto a bagnomaria.
bene e far riposare per 15 minuti circa.
♦♦ Aggiungere la farina, il lievito e il cacao setacciati e infine le uova.
♦♦ Quando il composto avrà una consistenza morbida, metterlo in
una tortiera precedentemente imburrata e far cuocere a 180° per
60 minuti circa.
♦♦ Una volta raffreddata, decorare la torta con lo zucchero a velo.
♦♦ Mescolare
Torta al cioccolato fondente
Una tentazione irresistibile
per una pausa golosa.
Enoteca Oltrevino
Ringraziamo per questa ricetta l’Enoteca Oltrevino di Filottrano.
Se qualche ristorante o cuoco nostro socio o nostro cliente desidera utilizzare questo spazio per pubblicare una propria ricetta, può farlo inviando il testo e una foto del
piatto a: Ufficio Soci - [email protected]. Selezioneremo le ricette pervenute pubblicando di volta in volta quella più appropriata e dando rilievo al cuoco o al ristorante
che l’ha fornita.
22
attività sociali
Gioventù marchigiana sulle nevi trentine
D
ue allegre compagnie, a gennaio e a febbraio, si sono trasfe­
rite sulle nevi del Trentino per l’oramai tradizionale weekend sugli sci organizzato dalla BCC di Filottrano. La meta del
2012 è stata Soraga, località trentina nei pressi delle più famose
Moena e Canazei, nella Val di Fassa.
I 120 partecipanti hanno soggiornato all’Hotel Don Orione,
gestito da un marchigiano di San Severino che si avvale di colla­
boratori della nostra regione formatisi all’Istituto Alberghiero di
Cingoli. Nonostante le loro origini, si sono dimostrati particolar­
mente bravi nel preparare le tipiche specialità trentine (canederli
in brodo, polenta e porcini, strudel e panne cotte).
Le giornate sci ai piedi sembravano interminabili, la mattina
si partiva presto in direzione Campitello di Fassa per prendere la
funivia che portava tutti sugli oltre 1.000 km di piste che formano
il comprensorio del Dolomiti Superski. Poi, cartina alla mano,
si iniziava a sciare, ciascuno alla ricerca dell’itinerario ideale: chi
andava alla Marmolada, chi faceva il giro dei Quattro passi, chi
quello della Grande Guerra, chi andava allo snow park e chi in­
vece ha preferito il giro dei rifugi a quello con gli sci. Un’offerta
completa e variegata in grado di soddisfare le esigenze di tutti,
compresi i più piccoli che, con le mamme, si sono divertiti con
lunghe passeggiate a fondo valle visitando i paesi e i loro caratte­
ristici mercatini.
Non resta che invitare tutti coloro che non c’erano a parteci­
pare all’edizione del prossimo anno.
Carlo Cusini
Due immagini del
soggiorno in Trentino.
23
FILOTTRANO
MONTORO
OSIMO
S. BIAGIO DI OSIMO
CASTELFIDARDO
CINGOLI
STRADA
TREIA
MONTEFANO
APIRO
S. MARIA NUOVA
NUMANA
PASSATEMPO DI OSIMO
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