SPECIALE ECUADOR

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SPECIALE ECUADOR
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno II n. 5 - Aprile 2007 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
n ot i z i e
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano
n. 5 • aprile 2007
all’intern
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cronache dai comuni
La formazione, un dovere per tutti
Il punto sulla discarica
“I
l Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori,
dirigenti, collaboratori, e la crescita e la diffusione della cultura
economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali”. Così
recita l’ottavo punto della Carta dei Valori.
mercati in evoluzione
La formazione è e rimane uno dei punti cardine per l’arricchimento professionale e per rimanere sempre in costante aggiornamento su un mercato finanziario in rapida evoluzione: pensiamo alle continue novità normative in materia di prodotti e
servizi bancari, alle modalità organizzative e tecniche di gestione, all’intensificarsi della concorrenza, sia interna, sia esterna al
Gruppo. Oggi più che mai vale il detto ”chi si ferma è perduto”. Nessuna impresa può crogiolarsi sui risultati acquisiti, che
immediatamente dopo essere stati raggiunti appartengono già al
passato, lasciando nuovamente l’imprenditore di fronte a nuove
e più difficili sfide da superare.
Questi sono gli scenari che il sistema bancario vive da circa
un decennio e non comprenderli appieno significa rimanere ancorati al passato rifiutando l’indispensabile e continuo “cambiamento” imposto dal mercato.
Il cambiamento come fattore di successo
Il cambiamento rappresenta la discriminante tra il successo e
l’insuccesso dell’impresa. Ciò vale anche per una Banca, a maggior ragione per una Banca di Credito Cooperativo che afferma
di essere “diversa” per il suo modo di “fare banca”, più umano
e vicino alla gente, ma anche per i suoi principi ispiratori. Nel
quotidiano, una Banca di Credito Cooperativo deve saper coniugare costantemente due aspetti apparentemente inconciliabili
tra loro. Da un lato deve tener conto dei valori a cui si ispira: la
solidarietà interna (verso i collaboratori) ed esterna (verso i soci, i clienti e la Comunità), la partecipazione attiva alla vita della
società, il voto capitario che esprime e concretizza la democrazia
economica valorizzando il socio in quanto tale (come persona)
rispetto al capitale (ovvero rispetto alle quote detenute). Dall’altro, non può dimenticare di essere un soggetto imprenditoriale
orientato al conseguimento di obiettivi meramente economici,
creando ricchezza per i soci, per i clienti e per le Comunità
dove la Banca opera.
La complessità della gestione di una
Banca cooperativa impone un continuo e
costante aggiornamento che deve essere sempre di alto profilo. Infatti l’azione degli amministratori e dei collaboratori è diretta verso i so-
ci, i clienti e le Comunità, quindi verso le persone che danno e,
contestualmente, vogliono ricevere fiducia; pertanto tali rapporti
si devono contraddistinguere, oltre che come autentiche relazioni umane, per un alto grado di professionalità, che implica una
profonda conoscenza dei prodotti e servizi che si offrono, al fine
di creare “valore” per i soci e clienti.
Se la formazione rappresenta un imperativo cogente per i collaboratori, per gli amministratori esiste un ulteriore dovere: quello di diffondere la “cultura economica, sociale, civile nei soci e
nelle comunità locali”, l‘unico modo per contribuire a una crescita sociale, culturale ed economica non lacerante, ma omogenea ed equilibrata.
i valori della cooperazione
Sembra facile a dirsi. In realtà, significa riuscire a trasmettere
ai propri soci, ai clienti e alla Comunità nel suo insieme i valori che rappresentano il DNA di un’autentica società cooperativa. Compito arduo, ma non perseguirlo e non inserirlo nei propri piani strategici significherebbe disattendere al più elementare
compito statutario, sancito dall’art 2: “Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell’insegnamento sociale
cristiano e ai principi cooperativi della mutualità senza fini di
speculazione privata. La Società ha lo scopo di favorire i soci e
gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi
di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promovendo lo sviluppo
della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza
nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile
del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei
Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”.
creare ricchezza per la comunità
È in questi valori che si riscontra la “diversità” del credito
cooperativo che tutti dobbiamo impegnarci a diffondere, ma soprattutto a difendere, per non essere omologati a un sistema bancario molto attento ai profitti e ai dividendi
per gli azionisti, e troppo poco al valore sociale che c’è
e deve esserci in ogni impresa, anche bancaria, che si
concretizza appunto nel creare ricchezza, ossia sviluppo, per l’intera comunità in cui si opera.
Luciano Saraceni
Presidente
S
ul fronte discarica, un problema che riguarda non solo Filottrano ma quasi l’intero comprensorio di Ancona sud e i
Comuni di Cingoli ed Apiro, tutto, in apparenza, sembra fermo
anche se basta scostare il leggero strato di cenere in superficie
per accorgersi che la situazione è in pieno fermento. Dopo che
l’Amministrazione Provinciale di Ancona aveva deciso di portare avanti il progetto di localizzazione della struttura in uno dei
siti a suo tempo indicati dall’Università Politecnica delle Marche, quindi a Filottrano, il ricorso al TAR da parte del Comune
e dei privati interessati al progetto poteva
dirsi quasi scontato e il ricorso, in effetti, è stato avanzato. Anche il Comune di
Cingoli, da parte sua, ha avanzato il ricorso e il comitato anti discarica ha deciso di
appoggiare quello portato avanti dai proprietari dei terreni sui cui dovrebbe sorgere l’impianto. Questo sul fronte dei ricorsi legali. C’è poi il capitolo legato alla
politica: a maggio si vota per l’elezione del
nuovo Consiglio provinciale di Ancona ed
è presumibile che il nuovo consesso possa
e voglia darsi un nuovo piano per lo smaltimento dei rifiuti che rispetti, tra l’altro,
i nuovi orientamenti che stanno maturando in regione e cioè l’addio ai mega impianti per favorire invece discariche più
piccole e diffuse su tutto il territorio. È troppo presto per dirlo ma forse questa potrebbe essere la soluzione di compromesso
a cui si guarda oggi con maggior interesse. Insomma, tra la sentenza del TAR prevista prima dell’estate e i nuovi progetti che
stanno incominciando ad affollare i programmi delle varie forze politiche che concorrono alla formazione del nuovo consiglio
provinciale, è possibile che il capitolo discarica possa chiudersi in
maniera quasi indolore entro la fine dell’anno.
Giuseppe Camilletti
F i l o t t r a n o
attività bcc
sommario
Attività BCC
La formazione, un dovere per tutti
2
Cronache Il punto sulla discarica
3
dai Comuni
Cingoli: quando la banca sorride 4
La memoria restituita
6
Sacre visite
7
La Fiera di S. Michele compie trent’anni 14
Un risparmio tutto da colorare
14
I nostri prodotti BCC sostiene l’ambiente
attività sociale In Ecuador alla scoperta delle origini
Una meritata pensione
Do you speak English? Yes, of course
Incontri zonali con il Soci
Borse di studio 2007
Piccole cooperative crescono
Le gite programmate per il 2007
8
9
13
13
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n ot i z i e
In copertina: Campesinos dell’Ecuador
Direttore Responsabile: Giuseppe Camilletti
Comitato di redazione:
Luciano Saraceni, Giustino Falasconi, Stefania Trillini,
Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Andrea Barontini
Progetto grafico: Studio Editoriale Associato - Milano
Editrice: BCC Filottrano
Stampa e Fotalito: Grafiche Scarponi - Osimo (An)
Periodico - anno 2, n. 5
Spedizione in abbonamento postale
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005
Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 11 anni; il suo attuale numero progressivo è il 40, di cui 35 con il nome Notiziario e 5 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano.
Cingoli: quando la banca sorride
C
c i n g o l i
inquantatrè anni, filottranese DOC, Cesare Maraschio vive la realtà della BCC di Filottrano fin dal 1975 quando,
in tutto, i dipendenti della banca erano soltanto sette e la sede
una sola.
«Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: ora le filiali sono dodici e contano quasi cento dipendenti!», esordisce Maraschio, sposato con tre figli (Carlo di 24 anni, Marta di 22 e Sara,
diciottenne), uno dei “pionieri” della BCC. Ha diretto la filiale di
Filottrano dall’86 al ’98, quando ha passato il testimone a Giorgio Rossi ed è andato a dirigere la filiale di Cingoli, che era stata
aperta nel 1983.
«Cingoli è stata per noi la prima filiale aperta fuori provincia,
in anni in cui non era facile ottenere l’autorizzazione dalla Banca
d’Italia», continua Maraschio. «In questi anni la filiale è cresciuta
notevolmente e oggi possiamo vantare una penetrazione sul mercato del 60%. Abbiamo circa 4.300 clienti e 200 soci. In pratica
lavoriamo con circa 3.500 famiglie».
La soddisfazione del direttore è evidente. E come dargli torto: su 10mila abitanti che conta Cingoli (neonati compresi), la
metà è cliente della banca e – dato interessante – il 30 per cento
della clientela è composto da “over 60”.
«Il che significa che a Cingoli si vive bene e a lungo», puntualizza il direttore. «Le imprese che lavorano con noi sono 700,
in prevalenza costituite da artigiani, che operano soprattutto nel
settore dell’edilizia e attività collaterali, ma non mancano agricoltori e commercianti».
Qual è l’età media della vostra clientela?
«L’età media della clientela si aggira sui 50 anni. Non mancano comunque i giovani e i ragazzi, che utilizzano i prodotti del risparmio baby, primo risparmio, primo conto e conto giovane».
Cesare Maraschio
Com’è organizzata la sede di Cingoli?
«Siamo in sette, di cui quattro cingolani: tre uomini e quattro
donne, età media 40 anni. Dato che in paese ci si conosce tutti,
il nostro lavoro molto spesso continua anche dopo l’orario d’ufficio: non di rado ci vengono chieste informazioni per strada, al
bar o in un negozio e anche a casa nostra capita di ricevere clienti che non possono venire in ufficio. È un punto di forza della
nostra banca».
Ce ne dica altri.
«Il rapporto umano che si instaura con il cliente, fatto di professionalità ma anche di disponibilità e cortesia. Spesso i clienti
ci dicono che da noi sono stati accolti con un sorriso, e si sono
sentiti subito a proprio agio. Credo che sia su questo tipo di rapporto che si gioca la concorrenza con le altre banche, non solo
sulle condizioni. E rilevo che la concorrenza da noi è molto viva,
soprattutto da parte delle Poste Italiane che, nel Comune di Cingoli, vantano ben nove uffici postali, dislocati nel centro storico
e nelle varie frazioni».
Cosa l’ha spinta ad entrare nella BCC?
«È stata una scelta casuale. Terminati gli studi, ho partecipato a un concorso indetto dalla banca, ed eccomi qua. Prima di
entrare in BCC non conoscevo le cooperative di credito, né altre
banche. A casa mia non giravano molti soldi, l’unica entrata era
lo stipendio di mio padre, operaio edile. Entravo in banca una
volta al mese per cambiare l’assegno della paga di mio padre.
Ma una volta assunto, ho potuto apprezzare le particolarità di
una banca cooperativa, che rivolge la propria attenzione alla promozione della persona, che investe sul capitale umano, formato
dai soci, dai clienti e dai suoi dipendenti. Qui si punta in primo
luogo a creare un buon clima aziendale tra i colleghi e si fa lavoro
di squadra per il raggiungimento
degli obiettivi aziendali».
Come sono cambiati negli anni i clienti?
«Sicuramente oggi il cliente è
più preparato e attento, si informa e valuta le proposte alla ricerca
delle soluzioni migliori, anche se
spesso poi si fida di noi, accetta i
nostri consigli. Da parte nostra c’è
la predisposizione all’ascolto del
cliente, per capire quali sono i suoi
bisogni, le sue esigenze, poi vengono fatte le proposte più idonee per
lui, con la massima chiarezza e trasparenza, senza perdere di vista la
cronache dai comuni
Il direttore Cesare Maraschio
con i collaboratori della filiale di Cingoli.
dalla BCC. Altri siamo noi ad invitarli a far parte della compagine sociale, soprattutto se giovani o donne, dato che queste due categorie sono
poco rappresentate».
Su che cosa “puntate” per acquisire nuovi
soci?
«Puntiamo sui valori della cooperazione e
della partecipazione alla vita della nostra cooperativa. La nostra banca è legata al territorio, dove
raccoglie il risparmio e lo reinveste concedendo
credito. Non ha come scopo principale il conseguimento del profitto, ma punta al raggiungimento di un risultato economico equo, necessario al mantenimento e allo sviluppo dell’azienda stessa. Inoltre, con la propria attività creditizia e
con la destinazione di una parte degli utili a sostegno di iniziative
di pubblica utilità, la BCC promuove il benessere della comunità
locale, ma anche il suo sviluppo economico, sociale e culturale».
Quali attività promuovete sul territorio?
«Non facciamo mancare la nostra presenza nella maggior parte delle attività che vi si svolgono, siano esse di carattere sociale,
culturale, ricreativo, sportivo. Un’attenzione particolare viene rivolta al mondo della scuola: attualmente stiamo perseguendo il
progetto “ Crescere nella Cooperazione”, che coinvolge 22 classi e 400 alunni, oltre agli insegnanti, di scuole di vario ordine e
grado, situate nei comuni dove siamo presenti con nostri sportelli. L’obiettivo è di sviluppare la cultura del risparmio, della
cooperazione e dello sviluppo sostenibile, della solidarietà. Non
vorremmo si dimenticasse che, in più di cento anni, le Cooperative di Credito hanno permesso a milioni di agricoltori, artigiani, operai, piccoli imprenditori, e alle loro famiglie, di realizzare
le proprie aspirazioni, migliorando le proprie condizioni di vita.
A questo proposito penso che la rivista sia un buon mezzo di comunicazione, che ci permette di entrare nelle case dei nostri soci, per stuzzicare l’interesse su alcuni dei nostri prodotti e servizi,
ma anche per illustrare le nostre iniziative, per far conoscere gli
interventi operati a favore della comunità locale».
Valeria Verri
sua soddisfazione, che viene prima di tutto. Il nostro obiettivo è
quello di fidelizzare il cliente, una volta entrato nella nostra banca non deve più andarsene!».
Avete clienti extracomunitari?
«A Cingoli è numerosa la presenza degli extracomunitari, attratti dalla possibilità di trovare un lavoro, vista la presenza sul
territorio della Fileni, che si occupa della macellazione dei polli e della loro confezione e che dà lavoro a circa 800 dipendenti. Quella degli extracomunitari è una realtà che non possiamo
ignorare. Quando arrivano qui devono affrontare mille problemi: l’ambientamento, la lontananza dalla loro terra, da parenti
e amici, l’aiuto economico a chi è rimasto in patria, la ricerca
di una casa in affitto, l’arredamento, l’auto. Spesso si rivolgono
a noi per ottenere piccoli prestiti per affrontare le prime spese.
Superati i problemi dell’inserimento nelle nostre comunità, alcuni si adoperano per il ricongiungimento familiare e, col tempo,
pensano anche all’acquisto della casa. C’è anche chi si è cimentato con piccole attività artigianali o commerciali. La nostra banca
ha concesso diversi finanziamenti sia come credito al consumo,
ma anche per la casa».
Parliamo di soci…
«Devo dire che a Cingoli i soci sono arrivati prima della filiale e, anzi hanno lottato perché ciò avvenisse, in tempi in cui
sulla piazza c’era una sola banca che operava in regime di monopolio, creando non poco malcontento. Questi soci sentono pertanto la banca come se fosse la loro, tanto che spesso mi sento
dire: “Perché la nostra Banca
LA SQUADRA DI CINGOLI
non prende questa iniziativa o
Cesare Maraschio
Direttore
non risolve quel problema?”.
Donatella
Danti
Vice Direttore
Sono loro i primi a fare proLuana Mosconi
Segreteria Fidi
selitismo. Altri vengono da
Giuliana Carletti
Consulente del risparmio e investimenti – Certificato €FA
soli, magari con l’obiettivo di
Antonio Borgoforte Gradassi Operatore di sportello
spuntare condizioni economiRoberta Marinsalta
Operatore di sportello
che più vantaggiose, o perché
Samuele Pierucci
Operatore di sportello
stimolati da iniziative prese
c i n g o l i
cronache dai comuni
P
La memoria restituita
resso la Prepositura di Filottrano sono conservati gli archivi
storici delle parrocchie di S. Maria Assunta, S. Cristoforo,
S. Michele Arcangelo e S. Pietro, riunite nel 1959. Le unità archivistiche sono complessivamente più di 1.000, con datazione
compresa fra il 1496 e la prima metà del XX secolo, più 21 pergamene degli anni 1584-1899.
Si tratta di un patrimonio di grande valore che, oltre all’attività pastorale e amministrativa delle parrocchie, documenta la
storia economica, politica e sociale della nostra città a partire
dalla fine del XV secolo, integrando l’archivio comunale e dando impulso alla realizzazione di nuove ricerche o all’approfondimento di quelle già svolte.
I documenti sono stati descritti e inventariati analiticamente
da Maria Grazia Pancaldi, archivista di Stato, con l’obiettivo di
valorizzarli e renderli maggiormente fruibili. Grazie alla collaborazione di Fabio Camilletti, Chiara Giuliodori, Rosalia Pittura
e Pietro Brunacci sono stati poi riordinati e collocati nella casa
parrocchiale di S. Maria Assunta su scaffalature metalliche installate da Saturnino Accorroni, e sistemati in faldoni tali da garantire l’integrità dei documenti. Buona parte del materiale è stata
acquistata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo
di Filottrano.
Di che cosa si tratta? In primo luogo ci sono naturalmente libri
di battesimi, matrimoni, morti, “stati delle anime”, fondamentali
quando non esistevano i registri di stato civile istituiti dopo l’unità
d’Italia. Ma troviamo anche editti, circolari, memorie e relazioni
su chiese, associazioni o compagnie scritte dai parroci, alcune risalenti al XVI secolo, registri di entrate e uscite (il più antico è del
1496), corrispondenza con privati, enti, istituzioni, teLa biblioteca e l’archivio storico
della Prepositura di Filottrano.
stimonianze di visite pastorali dal 1694 al 1950, inventari di beni e di arredi sacri, che per la chiesa di S. Maria
Assunta datano dal 1728, concessioni di “indulgenze”,
di cui alcune appartengono ai primi anni del XVII secolo, lasciti testamentari e così via. Sono emersi inoltre
atti riguardanti le chiese di S. Francesco, di S. Maria
degli Angeli, delle Stimmate e, in misura inferiore, il santuario di S. Maria di Tornazzano, nonché chiese ormai
scomparse, come quelle della Venerabile compagnia della Morte e di S. Angelo.
Si parla anche dell’origine e delle vicende di numerose confraternite istituite nel Medio Evo per svolgere
assistenza e beneficenza pubblica: la Società di S. Maria della Misericordia o del Gonfalone, poi Compagnia
di S. Antonio, la Confraternita del SS.mo Sacramento,
cronache dai comuni
la Congregazione dell’Addolorata, la Pia Unione di S. Giuseppe,
la Confraternita di S. Rocco, la Compagnia del SS.mo Rosario
e la Confraternita della SS.ma Trinità, poi Stimmate di S. Francesco. Diverse carte riguardano la Congregazione di carità che,
dopo l’unità d’Italia, subentrò alle confraternite nella gestione
dell’ospedale pubblico.
Nelle chiese di S. Maria Assunta e di S. Francesco, infine, sono state ritrovate e descritte, con la collaborazione di don Riccardo Flamini, 76 reliquie, molte delle quali con attestati di autenticità risalenti al XVIII e al XIX secolo.
Recentemente, Fabio Camilletti e
Chiara Giuliodori hanno riordinato anche la biblioteca storica della parrocchia di S. Maria
Assunta, costituita da circa 3.000 volumi che vanno dal
XVI al XX secolo. Attualmente la biblioteca è sistemata nella casa
parrocchiale in un locale adiacente all’archivio storico, su scaffalature acquistate grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. La biblioteca storica è stata divisa in due macrosezioni, corrispondenti all’area teologica, religiosa e pastorale e
a quella secolare. A loro volta le due macrosezioni sono state suddivise in diverse sottosezioni, miranti a fotografare la gerarchia e la
ripartizione delle discipline e dei saperi nelle aree interessate.
Maria Grazia Pancaldi
Alcuni libri di battesimo, matrimonio e morte, appartenenti
alle parrocchie di S. Maria Assunta, S. Cristoforo, S. Michele Arcangelo e S. Pietro risultano purtroppo mancanti. Ai fini
della completezza dell’archivio storico, ma soprattutto perché possano essere messi a disposizione di tutti, qualora se
ne avesse notizia, si prega cortesemente di segnalarlo alla
parrocchia di S. Maria Assunta (tel. 071.7221560).
Sacre visite
L
a sera del 1 marzo 2007, in occasione della visita pastorale
alla parrocchia e alla comunità filottranese, l’Arcivescovo di
Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, ha fatto visita anche al nostro Istituto.
Si è soffermato prima ad ammirare il locale dello sportello,
poi in sala del consiglio, dopo una brevissima presentazione del
presidente Dr. Luciano Saraceni, ha parlato agli amministratori
presenti e agli impiegati.
fF i l o t t r a n o
f i l o t t r a n o
cronache dai comuni
L’Arcivescovo ha focalizzato il suo breve discorso, a tratti vivacizzato anche da spunti scherzosi, sulla missione che la Banca
e il denaro dovrebbero avere alla luce dell’insegnamento evangelico.
Mons. Menichelli ha poi illustrato la destinazione del cinque
per mille a favore della Chiesa Cattolica, sottolineando che è con
questo contributo che la Chiesa attuale si sostiene e promuove
numerose opere umanitarie e sociali.
Mons.Edoardo Menichelli
con il Presidente Saraceni
e gli amministratori
della BCC durante
la sua visita a Filottrano.
i nostri prodotti
attività sociali
BCC sostiene l’ambiente. Con i fatti
In Ecuador alla scoperta delle origini
L
a sostenibilità ambientale è diventata negli ultimi tempi un
argomento molto discusso che riguarda tutti, dall’Europa
all’America, dalle ditte ai privati. Con il Protocollo di Kyoto entrato in vigore nel febbraio del 2005, le Nazioni hanno siglato un
accordo per la riduzione dell’inquinamento atmosferico prevedendo interventi a 360 gradi nella vita quotidiana coinvolgendo
allo stesso tempo la responsabilità sociale dei singoli individui.
La BCC di Filottrano, come sempre sensibile alle problematiche sociali, ha siglato un accordo di collaborazione con Legambiente Marche nell’ambito della Convenzione-quadro firmata
dall’Iccrea per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili.
La BCC di Filottrano e Legambiente si trovano in tal modo
a condividere una comune sensibilità in merito alle tematiche di
educazione e sostenibilità ambientale.
L’accordo prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi molto
interessanti per interventi volti al risparmio energetico e all’utilizzo di nuove tecnologie per la produzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili.
I finanziamenti saranno erogati solo dopo avere ottenuto un
parere favorevole di fattibilità da parte di Legambiente che avrà
appunto il compito di visionare e controllare i progetti presentati all’attenzione del nostro personale di filiale per la richiesta dei
suddetti finanziamenti.
Lo schema qui sotto sintetizza le condizioni generali dei finanziamenti e l’iter burocratico da seguire per richiederli.
Condizioni:
• l’importo massimo finanziabile € 150.000,00;
• i beneficiari sono i privati e le imprese clienti della banca;
• il periodo di ammortamento massimo è di 10 anni;
• il tasso è pari all’Euribor 3 mesi aumentato di 0,75 punti base;
•assicurazione obbligatoria contro eventi atmosferici e
danni causati da terzi.
Per ottenere i finanziamenti occorre seguire il seguente iter:
• presentarsi in filiale muniti del progetto comprensivo di
preventivo redatto da un professionista iscritto all’albo e una certificazione attestante la rispondenza alle normative vigenti in materia energetica e ambientale;
• la filiale inoltrerà il progetto a Legambiente;
• Legambiente effettuerà il controllo del
progetto e darà l’eventuale parere di fattibilità;
• la BCC di Filottrano valuterà
la posizione meritoria del cliente ed
erogherà il finanziamento qualora ne
sussistano le condizioni. I nuovi finanziamenti proposti dalla BCC di Filottrano si affiancano ai numerosi strumenti di
incentivazione per interventi di efficienza energetica previsti dalla nuova Finanziaria; in merito alle fonti rinnovabili, proprio a
fine febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del
21 febbraio 2007 il nuovo Decreto sul Conto Energia, il contributo che lo Stato eroga a favore di coloro che hanno installato
pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica*, siano
essi privati o aziende.
Con questi nuovi finanziamenti la BCC di Filottrano vuole avvicinare i propri soci e clienti ad un argomento, quello ambientale, che ci tocca tutti da vicino ed educarli a una maggior
responsabilità sociale verso l’ambiente e di conseguenza verso le
persone che lo vivono.
Per ulteriori informazioni in merito ai finanziamenti invitiamo i gentili soci e clienti a consultare il nostro personale.
* Chi volesse maggiori informazioni in merito può visionare il sito del Gestore dei Servizi Elettrici, che è l’ente incaricato dallo Stato per la gestione di tali
contributi (www.grtn.it), oppure www.fonti-rinnovabili.it.
Le nostre filiali nelle province di Ancona e Macerata:
Filottrano
P.za Garibaldi 26
Tel. 0717227730
Montoro
Via Montoro Nuovo 19
Tel. 0717222169
Osimo
Via Aldo Moro 62
Tel. 0717230791
S. Biagio di Osimo
Via Manzoni 47
Tel. 0717108005
Castelfidardo
Via Soprani 5
Tel. 0717822422
S. Maria Nuova
Via Garibaldi 35
Tel. 0731249434
Cingoli
P.za XX Settembre 4
Tel. 0733604360
Villa Strada
Via Rossini 15
Tel. 0733616977
Montefano
Via della Vittoria 7
Tel. 0733850564
Apiro
P.le Battisti 9
Tel. 0733611702
Treia
Via Didimi 34
Tel. 0733215579
Numana
Via Flaminia, 66
Tel. 0719332237
Diario di un viaggio speciale
La nostra Banca ha finanziato l’Istituto Centrale della Caias
Rurales Ecuadoriane “CODESAROLLO” con un prestito di 50.000
dollari. Codesarollo – Cooperativa Desarollo De Los Pueblos (Cooperativa per lo Sviluppo del popolo) è l’Ente che coordina le circa
700 Cooperative di Credito nate in Ecuador negli ultimi trenta anni sul modello delle Casse Rurali italiane.
Il nostro Direttore Enzo Bianchi ha partecipato ad una missione
insieme a rappresentanti di Enti e di banche del Credito Cooperativo
Italiano che stanno sostenendo il progetto di Microfinanza Campesina, un progetto di solidarietà e di incontro tra due popoli, di sostegno
ad un lotta giusta contro la povertà.
Riportiamo, di seguito, il suo diario del viaggio, scritto per far
conoscere anche a voi Soci la realtà di un Paese distante dal nostro
ma nel quale si sta ripetendo la storia della nascita delle nostre Casse
Rurali, che potrà essere anche laggiù di aiuto per il miglioramento
delle condizioni economiche e sociali della popolazione.
Giovedì 18 gennaio
Venerdì 19 gennaio
Mentre l’aereo atterra a Quito vedo dei bambini che giocano
a calcio su un campetto di fianco alla pista di atterraggio.
Non ci sono reti di protezione fra il campetto e la pista, né
per il pallone, né per i bambini.
Capisco subito di essere arrivato su un altro mondo.
Ad attenderci all’aeroporto c’è, fra gli altri, con un sorriso sincero, Giuseppe Tonello (Bepi per gli amici), un veneto che trentacinque anni fa ha avuto l’ idea rivoluzionaria di far crescere, anche in Ecuador, delle Casse Rurali.
Che bella persona! Lo senti a pelle.
A cena ci presenterà , in modo semplice e schietto, il programma del nostro viaggio.
Penso che sia una fortuna che al mondo esista ancora gente
così! Gente capace di donare tempo, soldi, la vita per gli altri e
farlo come se fosse una cosa scontata, come se non facesse niente di eccezionale.
Al termine dell’incontro ci dice qual è lo scopo del viaggio:
conoscere direttamente la loro organizzazione in modo che ne
parlassimo agli altri italiani che non sono venuti.
Ha concluso dicendo: «Conoscerete la nostra povertà in modo che o ci mandate un po’ dei vostri soldi o vi prendete i nostri emigranti. Noi però che sappiamo bene cosa significa per un
emigrante lasciare la famiglia per venire a lavorare in Italia, non
vorremmo più che questo succeda. Il lavoro devono trovarlo in
Ecuador. L’Ecuador deve dare loro il necessario per vivere. Aiutateci anche voi a realizzare questo progetto».
Il mattino è dedicato ad una visita alla città di Quito.
Quito è la capitale dell’Ecuador, situata a 2.800 metri sul livello del mare.
Un milione e mezzo di abitanti in una città che si sviluppa fra
le catene montuose per una lunghezza di 50 chilometri.
Durante la visita respiriamo caos e smog e abbiamo il primo
impatto con la povertà del paese. Mi colpiscono i lustrascarpe
che riempiono ogni angolo della città. Molti sono bambini.
Nel pomeriggio giornata di lavoro in Codesarollo.
I responsabili di Codesarollo ci rappresentano la situazione
attuale in Ecuador dove su 13 milioni di abitanti il 70% vive ancora sotto la soglia della povertà, con meno di due dollari al giorno, dove la mortalità infantile è ancora al 5% e la metà dei bambini sono denutriti.
Ci illustrano le prospettive e i progetti futuri, tutti indirizzati
a promuovere lo
sviluppo economico locale. Al
termine ci presentano anche
tutti i responsabili dei vari uffici
che compongono la struttura:
finanza, contabilità, controllo,
attività sociali
centro elettronico. Tutti ci ringraziano, con il sorriso sulle labbra,
per la nostra presenza e per il sostegno che ricevono. Poi ognuno
ci parla con orgoglio dell’importanza del lavoro che svolge.
Al termine anch’io chiedo la parola. Mi emoziono, ma li invito a continuare, con l’entusiasmo e la passione che trapela dalle
loro parole, in modo che Codesarollo possa raggiungere risultati
sempre migliori.
attività sociali
Bepi Tonello e le donne
di Sara Huarmi.
sull’erba con
due sacchetti
di nylon: uno
con il cibo,
l’altro con la
bevanda.
Sabato 20 gennaio
Ci spostiamo a nord di Quito e dopo due ore di pulman, che
forse è più corretto chiamare “corriera”, facciamo l’incontro con
la Caja Rural di Chaupiloma e la cooperativa di donne artigiane
indigene di “Sara Huarmi” che significa “Donne del mais”.
Tutti ci parlano con orgoglio dei loro prodotti.
Il Presidente della cooperativa di credito ci dice che hanno
concesso prestiti a 139 famiglie per 640.000 euro. Per noi sono
dei piccoli numeri che ci fanno sorridere, ma per loro rappresentano invece la possibilità di riscattarsi dalla povertà, di comprare
attrezzi e macchinari utili al loro lavoro, intestarsi terreni che sono già di loro proprietà, ma che non potrebbero legalizzare senza
il prestito della banca.
Le donne della cooperativa ci mostrano camice, tovaglie,
asciugamani ricamati a mano. Hanno ricamato tonnellate di tessuti per grosse società di Quito per una paga da quattro soldi.
Hanno poi trovato il coraggio di costituire una cooperativa formata da 37 donne che lavorano in proprio, utilizzando fili di alta
qualità. Hanno solo un problema: vendere i loro prodotti.
Compro per sette dollari due camicette ricamate a mano per
mia figlia.
Mi sembra che siano loro a farmi un regalo.
Nel pomeriggio momenti di emozioni intense alla messa nella chiesa campesina di Cayambe, celebrata da Padre Pio Baschirotto, un prete salesiano di 65 anni.
Ci racconta un po’ della sua missione, dei progetti realizza-
10
ti in più di trent’anni e di quelli in corso di realizzazione. È un
vulcano in eruzione. È simpatico. È un prete abituato a stare in
prima linea il cui primo pensiero è stato sempre per i poveri, per
gli indigeni.
Ha realizzato una clinica ostetrica di fianco alla chiesa. Sta
costruendo sull’altro lato un’università. Gestisce una radio privata. Fornisce istruzione scolastica, a vari livelli, a 3.000 bambini
e ragazzi che come dice lui «purtroppo mangiano tutti i giorni».
Ci invita quindi a continuare a sostenere la sua opera. È fiducioso, riceve aiuti dall’Italia ed è convinto che la provvidenza non
mancherà mai.
Durante la messa Padre Pio invita a fare un applauso a Bepi
Tonello che festeggia oggi 34 anni di matrimonio. L’applauso si
allunga oltre misura: è un bel gesto di affetto da parte di tutti i
presenti a Bepi e a sua moglie Teresa.
Domenica 21 gennaio
Ci spostiamo tutti a Riobamba, quattro ore di corriera a sud
di Quito, nella provincia di Chimborazo.
Appena arrivati ci portano nella cittadina di Cacha dove c’e
la Cooperativa de Ahorro y Credito “Fernando Daquilema”.
È l’unica cooperativa di credito ecuadoriana formata al 100%
da indigeni, molti dei quali sono analfabeti
e non parlano nemmeno lo spagnolo, ma il
linguaggio indigeno “Quichuas”. Sono orgogliosi della loro banca che hanno intestato a
Fernando Daquilema, un indigeno rivoluzionario del loro paese ucciso dal governo perché
incitava il popolo a non pagare le tasse. Certo
che è difficile capire come possa pagare le tasse una comunità in cui ancora oggi il 96% dei
componenti vive sotto la soglia della povertà.
In nostro onore hanno organizzato una
Fiesta di Bienvenidos. Sono poveri, ma ospitali oltre ogni limite. Pranziamo con loro. Noi
seduti ai tavoli con ampia scelta di portate,
tra cui il cuy, il porcellino d’india, loro seduti
Ci spostiamo poi su una specie di piazza, ovviamente di terra,
dove in nostro onore si esibiscono
cantanti e attori che rappresentano scene del fidanzamento e del matrimonio secondo le loro usanze indigene. Noi siamo contenti,
ma
loro molto di più. Si divertono con poco, sono molto allegri.
Fin dal mattino subisco il fascino di questa comunità. Divento amico (mashi) del giovane gerente generale della banca, ingegner Pedro Khipo. Durante la visita alla cooperativa di apicoltori
mi chiede di tradurgli alcune parole in italiano. Impara “entrate”
e “amici” e continua a ripeterlo davanti al laboratorio dove si produce il miele con vecchi macchinari italiani. Ripete “entrate, entrate” in italiano a tutti i visitatori ed è felice come un bambino.
Gli chiedo di diventare socio della loro banca e lui accetta
con piacere.
Provo piacere anch’io nel sentirmi, in qualche modo, componente di questa bella comunità.
Lunedì 22 gennaio
Viaggio a Rincon de Los Andes per l’inaugurazione della Casa Comunal costruita con l’aiuto economico della BCC del Trevigiano.
Il villaggio, se si può definire così una chiesa con dieci piccole case sparse sulla catena delle Ande a 4.200 metri sul livello
del mare, si raggiunge tramite una strada sterrata piena di buche.
Non siamo più abituati a tale disagio, ma la messa celebrata da
due preti salesiani ci ripaga dalle fatiche. Mi sorprendo di provare un così grande piacere a partecipare a una messa. In Italia non
mi succede più da anni. La chiesa è spoglia; all’offertorio Padre
Antonio Polo ci fa osservare che non ha ancora un altare. Alla
fine della messa il sacrestano annuncia
gioioso che con le offerte sono stati raccolti 210 dollari. Vediamo illuminarsi di
gioia e stupore i volti dei campesinos presenti. Basta poco per far
felice un’intera comunità.
Da Rincon de Los Andes ancora un po di strada sterrata, una
sosta ad un asilo pieno di bimbi che ci guardano con i loro grandi occhi ed arriviamo a Salinas, il paese dei miracoli, dove Padre
Antonio Polo e Bepi Tonello fondarono la prima Caja Rural. Il
paese è un modello di efficienza per tutto l’ Ecuador, un paese
piccolo dove tutti lavorano e si produce di tutto: formaggio,
cioccolato, funghi essiccati, palloni di cuoio. Ogni casa si
è trasformata in negozio. Noi acquistiamo a piene mani per pochi spiccioli e loro continuano a realizzare il
sogno di riscatto dalla povertà, ad allontanare lo spauracchio di dover lasciare i loro cari per cercare lavoro
all’estero.
Martedì 23 e Mercoledì 24 gennaio
Le due giornate vengono dedicate al 5° incontro EcuadorItalia. È un convegno sul tema “Rimesse, esportazioni e finanza
popolare per promuovere lo sviluppo locale”. I relatori sono numerosi. Si parla spesso di valori: uguaglianza, democrazia, dignità, giustizia, solidarietà. Parole che già conosco, ma che qui assumono un significato più forte e più vero.
Mi colpiscono alcune frasi dell’intervento di apertura di Tonello. Si rivolge prevalentemente ai rappresentanti delle cooperative di credito e di produzione che insieme a noi gremiscono
l’auditorio. Parla, come sempre, in modo schietto e cordiale. Le
parole semplici raggiungono il cuore dei presenti.
Dice che l’Ecuador deve cambiare perché ci sono ancora troppi bambini denutriti o che muoiono per malattie che potrebbero
essere facilmente curate. Dice che ogni bambino che nasce ha diritto di vivere e che anche se Dio è venuto sulla terra per darci la
vita, i miracoli li deve fare il popolo, con l’amore e con il sudore.
Ricorda che negli ultimi 15 anni due milioni di persone sono
emigrate dall’Ecuador verso altri paesi per cercare lavoro e questo fenomeno può finire se la finanza del popolo contribuirà a
creare nuovo lavoro nel loro paese. Le piccole gocce di risparmio
dei poveri devono essere depositate nelle cooperative di credito
in modo che possano essere prestate ad altri poveri per costruire
laboratori, acquistare macchinari, produrre e vendere.
“La plata de los Pobres para los Pobres” (Il denaro dei poveri
per i poveri). Questo è lo slogan di Codesarollo.
Giovedì 25 gennaio
Si ritorna a Quito.
Lungo il viaggio sosta a Tisaleo per visitare la cooperativa de
ahorro y credito “El Calvario”.
Il copione si ripete: sala comunale stracolma di campesinos e
autorità locali con i loro ponchos, camicette, scialli pieni di colori. Grande accoglienza e grande festa per tutti.
11
attività sociali
Visito la sede della Caja Rural. Saranno 15 mq. Il Presidente, con il megafono, ci parla con orgoglio dei progressi raggiunti
negli ultimi anni: poche centinaia di soci, poche decine di migliaia di dollari di depositi. Mi sembra di rivedere le origini della
mia Banca: la stessa sede, una scatola di scarpe vuota come cassaforte.
Gli auguriamo di fare, nel più breve tempo possibile, il percorso delle nostre Casse Rurali in Italia. Li invitiamo a crederci,
a continuare con lo stesso entusiasmo e passione.
Sono poveri, ma ci ricoprono di regali.
Noi regaliamo caramelle e penne ai bambini, loro ci regalano
una chitarra e due giacconi in pelle , frutto del lavoro delle cooperative locali.
attività sociali
tra è venire qui e guardare la gente negli occhi, toccare la povertà
con le mani.
Penso che sarebbe importante portare a questi incontri più italiani possibile, cercare di coinvolgere i rappresentanti delle altre 300 BCC che sono
rimaste finora indifferenti a queste iniziative e si perdono la grande occasione di riflettere anche sulla missione delle nostre banche, di ricordarsi perché sono nate, che il vero beneficiario di
ogni nostra azione deve essere l’uomo. Provo a dirlo, ma mi emoziono ancora: sarà l’altitudine o il fatto che la questione mi è entrata troppo dentro al cuore?
Sabato 27 gennaio
Venerdì 26 gennaio
Inaugurazione della nuova sede di Codesarollo.
Se il buon giorno si vede dal mattino, ci sentiamo tutti un po’
tristi per Tonello, Cardoso, Mario Cadena, Luis, Isabel e quanti
hanno lavorato per la migliore riuscita di questa cerimonia. Piove a dirotto, il Presidente della Repubblica non verrà più perché
partecipa ai funerali della “ministra” morta in un incidente con
l’elicottero.
Poi tornerà il sole, iniziano i discorsi, la giornata si illuminerà sempre di più.
Il discorso finale lo terrà il Ministro per l’Economia Ricardo
Patino, un amico di Codesarollo, uno che non nasconde di stare
dalla parte del popolo.
Dopo il pranzo ufficiale in terrazza, Bepi ci intrattiene con il
suo discorso finale.
Ci parla come sempre con il cuore. Alla fine ci stana uno a
uno e vuole sapere cosa faremo per Codesarollo, per le cooperative de Ahorro y Credito, per i poveri dell’Ecuador, quando saremo tornati in Italia.
Sono sicuro che tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza daranno un contributo personale. Nessuno di noi potrà
rimanere indifferente perché una cosa è sentire i racconti, un’al-
12
È ora di partire, di tornare in Italia.
Saluto Giuliana, Marco, Assuero, Mirco, Aldo, Luis, Chiara,
Daniela, Josè Luis, compagni di un viaggio che rimarrà nel cuore.
Ritorno a casa con la valigia piena di souvenir e la testa piena di ricordi di un paese dove i sentimenti si esprimono ancora
con più forza, dove ti bastano due parole per scaldarti il cuore.
“Kikin Mashi” (Tu Amico).
Nella hall dell’albergo saluto Tonello. Lo abbraccio, vorrei
dirgli «Grazie Bepi per quanto stai facendo per questa gente»,
ma non glielo dico.
Glielo dicono loro, i campesinos tutti i giorni, con i loro
grandi occhi che si illuminano ogni volta che lo incontrano.
Il mio grazie non vale niente.
Mi riprometto che una volta in Italia cercherò di dirglielo
con i fatti.
Certo, qui serve un sostegno concreto perché il sogno si trasformi sempre di più in realtà.
Ne parlerò agli amministratori della mia banca, ne parlerò
ai soci.
Mi hanno detto che qui in Ecuador una mucca costa 250
dollari. Una BCC di Treviso, durante il viaggio, ha donato ad
una comunità locale 100 alpacas.
Penso che un grazie che Bepi potrebbe gradire sarebbe quello
che la nostra Banca doni 100 mucche o pecore o intervenga per
una necessità a favore di un’altra comunità delle Ande.
Loro sarebbero sicuramente più ricchi e la nostra Banca e noi
soci non saremo di sicuro più poveri per i pochi euro che potremmo mettere per realizzare questo progetto.
Pensate che sia possibile realizzarlo?
Io so già che chi di voi crede, come Bepi, che sia giusto che
ogni bambino che nasce abbia diritto di vivere, non si tirerà indietro.
Enzo Bianchi
Una meritata pensione
C
on un po’ di sana invidia abbiamo preso atto che, per raggiunto merito cronologico, Alfio Trillini ci ha lasciati, andandosene in pensione per dedicarsi alla contemplazione e alla
vita godereccia.
Assunto nel lontano marzo 1983, è sempre stato impegnato
come cassiere in diverse filiali; ha iniziato a Montoro, poi a Cingoli, Treia, Filottrano, per finire nuovamente a Montoro, da dove è partito.
Dietro un viso volutamente imbronciato e apparentemente
inavvicinabile, che maschera una grande generosità e disponibilità, ha saputo dare sempre il suo contributo.
Dovrebbe sentirsi in colpa per averci lasciato al nostro destino, ma siamo lieti di avere l’occasione di fargli i più sinceri auguri per una meritata pensione, per ringraziarlo della collaborazione prestata in questi ventiquattro anni di lavoro alla Banca di
Credito Cooperativo.
Francesca Paccamiccio
Alfio Trilli
ni
Do you speak English? Yes, of course
O
Il momento conclusivo
del corso e la consegna
degli attestati.
re 17 del 14 febbraio, in Inghilterra milioni di persone sono sedute di fronte ad una tazza di tè.
Per una volta, nello stesso istante, anche
alcuni dipendenti della nostra banca si sono ritrovati attorno ad un tavolo per festeggiare con una tazza di tè. Si assegnavano gli attestati al personale che ha
superato il test di fine corso di lingua inglese. In 24 hanno brillantemente superato il test e ora sono pronti
ad accogliere una clientela English speaking.
Alla premiazione hanno partecipato il Direttore Generale della Banca e la dottoressa Claudia Alessandroni, in rappresentanza della Lingua Center
di Jesi, che è la scuola di lingua
che ha curato i corsi di formazione durante tutto il 2006.
Un grazie particolare va all’insegnante Pamela Bechus,
nostra cliente, che con molta
pazienza si è prestata per contribuire alla causa.
Carlo Cusini
13
cronache dai comuni
La Fiera di S. Michele compie trent’anni
L
f i l o t t r a n o
a Fiera di S. Michele giunge alla XXX edizione e come di
consueto si svolgerà presso l’area ex mattatoio, nei giorni
11-12-13 maggio 2007.
Da trent’anni a oggi, molte cose sono cambiate, sia nei prodotti esposti: macchine e attrezzi agricoli, sia, soprattutto, nel
modo di rappresentare l’agricoltura.
Si pensi che cinquant’anni fa, nelle campagne filottranesi, in
pochi si potevano permettere l’acquisto di macchine agricole: tutti i lavori venivano eseguiti a mano o con l’aiuto di animali, come
ad esempio il bue che trainava l’aratro e il biroccio. Con il passare degli anni l’enorme meccanizzazione delle imprese agricole ha
fatto si che nella Fiera di San Michele molto spazio fosse destinato alle attrezzature, alle trattrici e alle macchine
per la raccolta dei prodotti. L’agricoltura di oggi è forse più matura e ha capito che è meglio
produrre più qualità che quantità.
La Fiera di S. Michele vuol sensibilizzare
tutti i visitatori alla nuova concezione dell’agricoltura, più vicina ai consumatori e rispettosa
dell’ambiente.
Per informazioni:
Emilio Pasquini
tel. 071/7221886
cell. 347/6959629
n u m a n a
Un risparmio tutto da colorare
L’
apertura dell’agenzia della Banca di Credito Cooperativo
di Filottrano a Numana ha visto anche l’inizio di una collaborazione cordiale e feconda con l’ Istituto Comprensivo di
Numana e Sirolo; infatti da un incontro tra il sottoscritto e il
direttore della Filiale, dr. Stefano Fagotti, sono sorte le premesse
per il progetto “Colora il tuo Risparmio”, e speriamo per future
collaborazioni.
Parlando di educazione al risparmio si è subito convenuto di
dare a tutti i bambini della scuola dell’obbligo un salvadanaio di
14
terracotta e quindi, con il consenso delle insegnanti, di farlo pitturare dagli alunni a scuola. È nato così il concorso “Colora il tuo
Risparmio”. Prima delle vacanze di Natale sono stati consegnati
circa 500 salvadanai di terracotta, bellissimi già nella loro forma
di materiale grezzo. Gli alunni hanno accolto con molto entusiasmo sia il salvadanaio, sia la proposta del concorso che vedeva alla fine il riconoscimento dell’apertura di un libretto di risparmio
con € 50,00 per il salvadanaio più bello di ogni classe. Il Preside
e il Direttore della filiale di Numana hanno distribuito personalmente i salvadanai agli alunni spiegando le finalità e le modalità
del concorso.
A gennaio 2007, le classi si sono messe al lavoro, in particolare
alcune classi hanno programmato un giorno, altre due giorni, per
pitturare a scuola i salvadanai. È stata quindi
costituita una commissione di valutazione dei
lavori: per la scuola primaria, era formata dalle docenti Nadia Nicoletti della Scuola Elia di
Numana, Maria Tere-
sa Torzolini della Scuola Giulietti di Sirolo, Letizia Doffo della
Scuola Rodari di Marcelli, dall’insegnante titolare di educazione
artistica della Scuola Media Renaldini di Sirolo prof.ssa Roberta
Del Federico, dal Direttore della Banca di Credito Cooperativo di
Filottrano, filiale di Numana, e infine dal sottoscritto.
Il 2 febbraio 2007 la
commissione si
è messa al lavoro e si è trovata
subito di fronte alla difficoltà più grossa,
cioè scegliere
il salvadanaio
più bello.
Per ben tre ore sono stati visionati i lavori dei bambini della scuola primaria e tanto il sottoscritto, quanto il Direttore della banca, avrebbero premiato molto volentieri più di un lavoro
per classe, purtroppo non si poteva modificare il regolamento.
Alla Scuola Secondaria 1° Grado la
Commissione di Valutazione è stata costituita da un alunno per classe, che ovviamente non votava per la propria classe, per un totale di 8 ragazzi; anche qui
c’è stato molto imbarazzo nella scelta
dell’opera vincente.
Il 9 febbraio 2007 alla presenza del Direttore Generale dott. Enzo Bianchi è avvenuta la
premiazione in un clima di festa e di grande soddisfazione
per tutti. Il Direttore Generale, che ha mostrato una buona capacità di relazionarsi e doti di showman (la prossima volta lo faremo
I PREMIATI
Scuola Primaria “Elia” di Numana
Classe 1a Pascucci Michele
Classe 2a Monaco Lorenzo
Classe 3a Principi Lucrezia
Classe 4a Chiavarini Ilaria
Classe 5a Lanari Eri Erica
Scuola Primaria “Giulietti” di Sirolo
Classe 1a A Bora
Nicolò
Classe 1a B Bartolini Lorenzo
Classe 2a A Vignoni Paco
Classe 3a A Salvatori Marco ex equo
Classe 3a A Verdolini Virginia ex equo
Classe 4a A Orani Eva
Classe 4a B Maggi
Lorenzo
Classe 5a A Burini
Silvia
Classe 5a B Tridenti Francesco
cantare), non
ha mancato
di aggiungere un ulteriore premio per
un salvadanaio veramente molto bello
che ha trovato
consenzienti docenti e alunni. In totale sono stati premiati 28
alunni e distribuiti 28 libretti di risparmio con ognuno € 50,00
di premio. I ragazzi hanno molto gradito l’esperienza e ci siamo
tutti lasciati con la speranza di ripetere l’iniziativa il prossimo
anno.
Riportiamo nella tabella i nomi dei vincitori.
A mio avviso è stata un’esperienza molto educativa perché
ha permesso agli alunni di esprimersi in un modo a loro molto
congeniale, mettendo in mostra le loro grandi potenzialità creative e ha consentito di far comprendere l’importanza del risparmio. Certamente i ragazzi con il loro salvadanaio non
dimenticheranno quella esperienza che da tutti è stata riconosciuta simpatica e costruttiva avendo consentito una collaborazione
educativa tra la banca e la scuola in un
clima di grande stima e fiducia.
Alla fine di tutto, se mi è consentito,
vorrei ringraziare gli amici della Banca
di Credito Cooperativo di Filottrano nella persona del Direttore Generale Dr. Enzo
Bianchi con il quale abbiamo passato una mattinata con gli alunni davvero cordiale e costruttiva, parlando
anche dei suoi progetti di solidarietà internazionale, e infine un
grazie particolare al Direttore della Banca di Credito Cooperativo della filiale di Numana Dr.
Stefano Fagotti per la sensibiScuola Primaria “Rodari” Marcelli di Numana
lità nei confronti della scuola,
Classe 1a
Lao Ramos Albert Jesus
alla quale ha permesso di amClasse 2a
Carletti
M. Elisabet
pliare la propria offerta formaClasse 3a
Strologo Martina
a
tiva e per la fiducia e stima nei
Classe 4 Karkulewski Jakub Bartosz
a
Classe 5 Versaci Lorenzo
miei confronti.
A tutti un grazie per l’onoScuola Secondaria di 1° Grado “Renaldini” di Sirolo
a
re riservato alla mia persona.
Classe 1 A Bado
Melissa
Classe 1a B Principi
Celeste
Il Dirigente Scolastico
Classe 2a A Falanga Giuliana
Prof. Rosario Alberto
Classe 2a B De Angelis Giorgia
Sorbellini
Classe 2a C Gaggiotti Federico
Classe 3a A Classe 3a B Classe 3a B Classe 3a C Severini
Giovagnoli Palazzo
Corrina Boris
Andrea
Giovanna (scelta del Direttore Generale)
Giada
n u m a n a
cronache dai comuni
In questa pagina e nella
precedente, alcuni lavori e alunni
partecipanti al concorso.
15
attività sociali
attività sociali
Alcuni momenti degli incontri zonali con i Soci
Incontri zonali con i Soci
•
•
•
•
•
•
26 novembre 2006 - Cingoli, per i Soci di Cingoli
e Apiro
1 dicembre 2006 - Montefano, per i Soci
di Montefano e Montoro
2 febbraio 2007 - Filottrano, per i Soci di Filottrano
(1° turno con cognome dalla M alla Z) e i Soci
di Santa Maria Nuova
16 febbraio 2007 - Treia, per i Soci di Treia
2 marzo 2007 - Filottrano, per i Soci di Filottrano
(2° turno con cognome dalla A alla L)
16 marzo 2007 - Osimo, per i Soci di Osimo,
Castelfidardo e Numana
Q
ueste sono le date e i luoghi dove si sono svolti
gli incontri zonali con i Soci della BCC di Filottrano; sono stati circa 800 (più del 40%) i Soci che
hanno raccolto l’invito.
In tutti gli incontri, organizzati e coordinati
dall’Ufficio Soci, il direttore generale Enzo Bianchi
ha illustrato con la proiezione di slides l’andamento
della Banca, raffrontandola, con numeri e percentuali
ad altre Banche presenti sulle stesse piazze dove ci
sono i nostri Sportelli e con altre BCC delle Marche.
Il Presidente Dr. Luciano Saraceni ha invece evidenziato
alcune riflessioni sugli sviluppi e obiettivi del prossimo Piano
Strategico 2007-2009. Dopo il dibattito con i Soci, che ha
offerto spunti e considerazioni, il Presidente ha brevemente
illustrato quello che sarà il nuovo regolamento elaborato dalla
Federazione Nazionale delle BCC, per la gestione dell’Assemblea
e per il rinnovo delle cariche sociali.
NOTA PER I SOCI
DOMENICA 20 MAGGIO 2007
ORE 9.30
In seconda convocazione
ASSEMBLEA ORDINARIA
DEI SOCI DELLA BCC DI FILOTTRANO
PRESSO IL CINEMA TEATRO TORQUIS
DI FILOTTRANO
Borse di studio 2007
REGOLAM
0733.6022361
CINGOLI -
MAZZINI -
16
Il Presiden
te
Dott. Luciano
Saraceni
TIPOLITO
La presenza a tutti gli incontri di molti Amministratori,
dei Dirigenti e gli Impiegati delle varie Agenzie e della sede
centrale, ha voluto significare la volontà di calarsi nella
quotidianità dei Soci per acquisire il loro contributo diretto
affinché la Banca sia sempre più qualificata e sempre più
all’altezza dei tempi e delle attese degli stessi Clienti.
Ufficio Soci
Auro Stampella
Il Consiglio d’Amministrazione della BCC di Filottrano, anche
per l’anno scolastico 2006/2007 ha deliberato l’assegnazione di
premi di studio a favore dei Soci e dei figli dei Soci della Banca
che al termine dei cicli di studio si siano particolarmente distinti.
Il regolamento del bando e la copia della domanda possono
essere richiesti presso gli sportelli di tutte le nostre Filiali.
Ricordiamo che le domande, corredate dalla documentazione
richiesta, dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2007.
ENTO
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28 Febbraio
i anagrafici
2007
,
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attività sociali
attività sociali
Piccole cooperative crescono
… e a S. Maria Nuova.
I
La costituzione
l corso di formazione dello scorso ottobre ha
di un’ACS a Filottrano…
promosso la progettazione delle attività di
educazione cooperativa in nove Istituti scolastici
aderenti al progetto “Crescere nella cooperazione”
nelle province di Ancona e Macerata (cfr. Notizie
BCC Filottrano, n. 4, Dicembre 2006). Alla luce degli input formativi, secondo il contesto e in
base al proprio nucleo progettuale, gli insegnanti
hanno avviato con gli alunni il processo di costituzione della ACS (Associazione Cooperativa Scolastica) e della ricerca sui temi della cooperazione, e
stanno vivendo l’applicazione pratica dei principi
cooperativi nella vita scolastica e nelle attività didattiche che prevede la trasformazione dei gruppiclasse in cooperative.
L’osservazione dei passaggi metodologici e dei vissuti valoCon il supporto della BCC di Filottrano, fra novembre e riali dell’educazione cooperativa ha registrato come punti di atdicembre 2006 si è svolto un ciclo di “Assistenza alle scuole”, tenzione:
condotto dall’esperta M. Cristina Curzi dell’Ufficio Educazio• l’apprendimento per esperienza delle abilità di cooperazione cooperativa della Federazione Trentina delle Cooperative, con ne con esercizi in gruppo, lavoro su compito e giochi a squadra;
l’osservazione partecipe dello staff dell’IRRE Marche per il mo• le dinamiche di gruppo, il coinvolgimento e la riflessivinitoraggio del progetto.
tà intra e interindividuale (regole del dibattito, circolarità, tempi
Durante la fase di assistenza e consulenza, le scuole parteci- di ascolto, attesa del turno, espressione personale, rispetto delle
panti hanno fatto il punto sullo ‘stato di avanzamento lavori’, opinioni, responsabilità di compito, assunzione dei ruoli, negoconfrontandosi in merito a fasi, metodologia, struttura organizza- ziazione, decisionalità, elementi di cambiamento, motivazione e
tiva, impostazione del lavoro, supporti e interventi, visite a realtà consapevolezza, ecc.);
cooperative, integrazioni o perfezionamenti del progetto.
• le forme di cooperazione e di economia d’impresa (stile
Ogni ACS, formalizzando gli atti e gli adempimenti di una cooperativo e stile competitivo, rischio d’impresa, bilancio ecocooperativa (Cariche sociali, Statuto, Assemblea dei soci, Bilan- nomico, bilancio sociale, diversificazione dei prodotti, ecc.);
cio economico e sociale, ecc.) prevede nel proprio statuto forme
• gli apprendimenti trasversali e disciplinari (moduli di apdi attività produttive che consentono di realizzare un guadagno prendimento, rilevazione e valutazione degli apprendimenti);
con il quale gestire i laboratori di cooperazione e adempiere alla
• gli aspetti organizzativi (tempi, spazi, gruppi alunni, colsolidarietà. Per l’apertura e il ritiro del libretto bancario, gli in- legialità, collaborazioni e visite, gestione ACS, ecc.);
segnanti e gli alunni in carica come presidenti e cassieri si sono
• le difficoltà incontrate e le modifiche approntate o da inpresentati allo sportello della propria BCC con lo statuto e l’atto trodurre alla progettazione.
costitutivo dell’ACS.
In continuità alla prima fase di assistenza è stato promosso
La rendicontazione delun Seminario di approfonle esperienze e la documendimento il 15 e il 16 febtazione, anche ai fini del
braio 2007, svolto presso
Concorso, consiste prinl’Istituto Comprensivo di
cipalmente nei documenti
Filottrano, in risposta al biredatti dagli studenti (Versogno formativo degli insebali delle Assemblee, Stagnanti che si è concentrato
tuto, Bilancio economico e
sulle dinamiche di gruppo,
sociale delle ACS) e in un
sulla gestione della classe e
report sull’esperienza a cusulle tecniche di cooperara degli insegnanti-tutor.
zione.
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… a Montefano
La conduttrice ha presentato alcune tecniche per facilitare un
apprendimento attivo, ludico e motivante attraverso la condivisione e il confronto con gli altri.
Le attività si sono incentrate sul miglioramento delle competenze sociali, riconducibili anche a obiettivi disciplinari, dato che
gli aspetti cognitivi, emotivi e sociali dell’apprendimento non risultano separabili.
I modelli di riferimento sono stati gli studi sul cooperative
learning, non solo per gli aspetti teorici, ma soprattutto per l’elaborazione di tecniche e strategie utili per l’attività didattica, con
l’obiettivo di:
• sperimentare in prima persona la pratica di comportamenti cooperativi all’interno di un gruppo;
• sviluppare strategie didattiche finalizzate al protagonismo
dell’alunno e alla collaborazione tra gli studenti;
• presentare alcune tecniche di comunicazione efficaci.
Il programma si è diviso in moduli che hanno proposto un’attività pratica e una riflessione collettiva sulle possibili applicazioni della proposta nella programmazione didattica quotidiana. Le
attività consistono in esercizi e giochi che, attraverso un’esperienza emotiva, permettono di mettere in gioco le proprie capacità di
relazione e di comunicazione. Anche le riflessioni sono costruite
attraverso modelli di confronto e di ricerca cooperativi.
Manuela Furno
Coordinatrice del progetto IRRE Marche
Le gite programmate per il 2007
N
el precedente numero
DATA
LOCALITÀ
DURATA COSTO €
del notiziario, stampaS. Giovanni Rotondo - S. Pio da Pietrelcina 1 giorno 43,00
25 marzo
to prima di Natale, si elencaLa Murgia Pugliese e i Sassi di Matera
29-30 aprile / 1 maggio
3 giorni 265,00
vano le gite programmate per
il 2007 indicando solo le locaViterbo e il Parco dei mostri di Bomarzo
domenica 13 maggio
1 giorno 35,00
lità e il periodo approssimaSan Pietroburgo e Mosca (in aereo)
dal 16 al 23 giugno
8 giorni 1.550,00
tivo in cui si sarebbero svolOktoberfest - Monaco di Baviera
29-30 settembre
2 giorni Da definire
te. Ora diamo lo stesso elenco
con le date definitive e il costo
Raccolta castagne
domenica 14 ottobre
1 giorno 23,00
di alcuni viaggi.
Viaggio a carattere enogastronomico
17-18 novembre
2 giorni Da definire
Anche se le date vi sembraMercatini di Natale e presepi a Napoli
15-16 dicembre
2 giorni Da definire
no lontane e non è definito il
costo, esprimete egualmente la
Capodanno a Budapest
30-31 dic. 07 / 1-2 gen. 08
4 giorni Da definire
vostra volontà di partecipare a
Nota: Le gite evidenziate in rosso si sono già svolte, mentre quelle evidenziate in verde sono già complete.
qualche viaggio opzionando il
vostro posto, poi quando sarete contattati darete la conferma definitiva
versando l’acconto richiesto.
Per i Soci della Banca:
Gite da 1 giorno
Gite da 2-3 giorni
Gite + di 3 giorni
sconto di € 10,00
sconto di € 30,00
sconto di € 50,00
Nota: Per i pensionati che riscuotono la pensione presso la nostra
Banca c’è uno sconto di € 20,00 su una delle gite programmate.
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FILOTTRANO
MONTORO
OSIMO
S. BIAGIO DI OSIMO
CASTELFIDARDO
CINGOLI
VILLA STRADA
TREIA
MONTEFANO
APIRO
S. MARIA NUOVA
NUMANA
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