SPECIALE ECUADOR
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SPECIALE ECUADOR
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno II n. 5 - Aprile 2007 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona n ot i z i e Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano n. 5 • aprile 2007 all’intern CUAD E E L A I SPEC o OR cronache dai comuni La formazione, un dovere per tutti Il punto sulla discarica “I l Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori, e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali”. Così recita l’ottavo punto della Carta dei Valori. mercati in evoluzione La formazione è e rimane uno dei punti cardine per l’arricchimento professionale e per rimanere sempre in costante aggiornamento su un mercato finanziario in rapida evoluzione: pensiamo alle continue novità normative in materia di prodotti e servizi bancari, alle modalità organizzative e tecniche di gestione, all’intensificarsi della concorrenza, sia interna, sia esterna al Gruppo. Oggi più che mai vale il detto ”chi si ferma è perduto”. Nessuna impresa può crogiolarsi sui risultati acquisiti, che immediatamente dopo essere stati raggiunti appartengono già al passato, lasciando nuovamente l’imprenditore di fronte a nuove e più difficili sfide da superare. Questi sono gli scenari che il sistema bancario vive da circa un decennio e non comprenderli appieno significa rimanere ancorati al passato rifiutando l’indispensabile e continuo “cambiamento” imposto dal mercato. Il cambiamento come fattore di successo Il cambiamento rappresenta la discriminante tra il successo e l’insuccesso dell’impresa. Ciò vale anche per una Banca, a maggior ragione per una Banca di Credito Cooperativo che afferma di essere “diversa” per il suo modo di “fare banca”, più umano e vicino alla gente, ma anche per i suoi principi ispiratori. Nel quotidiano, una Banca di Credito Cooperativo deve saper coniugare costantemente due aspetti apparentemente inconciliabili tra loro. Da un lato deve tener conto dei valori a cui si ispira: la solidarietà interna (verso i collaboratori) ed esterna (verso i soci, i clienti e la Comunità), la partecipazione attiva alla vita della società, il voto capitario che esprime e concretizza la democrazia economica valorizzando il socio in quanto tale (come persona) rispetto al capitale (ovvero rispetto alle quote detenute). Dall’altro, non può dimenticare di essere un soggetto imprenditoriale orientato al conseguimento di obiettivi meramente economici, creando ricchezza per i soci, per i clienti e per le Comunità dove la Banca opera. La complessità della gestione di una Banca cooperativa impone un continuo e costante aggiornamento che deve essere sempre di alto profilo. Infatti l’azione degli amministratori e dei collaboratori è diretta verso i so- ci, i clienti e le Comunità, quindi verso le persone che danno e, contestualmente, vogliono ricevere fiducia; pertanto tali rapporti si devono contraddistinguere, oltre che come autentiche relazioni umane, per un alto grado di professionalità, che implica una profonda conoscenza dei prodotti e servizi che si offrono, al fine di creare “valore” per i soci e clienti. Se la formazione rappresenta un imperativo cogente per i collaboratori, per gli amministratori esiste un ulteriore dovere: quello di diffondere la “cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali”, l‘unico modo per contribuire a una crescita sociale, culturale ed economica non lacerante, ma omogenea ed equilibrata. i valori della cooperazione Sembra facile a dirsi. In realtà, significa riuscire a trasmettere ai propri soci, ai clienti e alla Comunità nel suo insieme i valori che rappresentano il DNA di un’autentica società cooperativa. Compito arduo, ma non perseguirlo e non inserirlo nei propri piani strategici significherebbe disattendere al più elementare compito statutario, sancito dall’art 2: “Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La Società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”. creare ricchezza per la comunità È in questi valori che si riscontra la “diversità” del credito cooperativo che tutti dobbiamo impegnarci a diffondere, ma soprattutto a difendere, per non essere omologati a un sistema bancario molto attento ai profitti e ai dividendi per gli azionisti, e troppo poco al valore sociale che c’è e deve esserci in ogni impresa, anche bancaria, che si concretizza appunto nel creare ricchezza, ossia sviluppo, per l’intera comunità in cui si opera. Luciano Saraceni Presidente S ul fronte discarica, un problema che riguarda non solo Filottrano ma quasi l’intero comprensorio di Ancona sud e i Comuni di Cingoli ed Apiro, tutto, in apparenza, sembra fermo anche se basta scostare il leggero strato di cenere in superficie per accorgersi che la situazione è in pieno fermento. Dopo che l’Amministrazione Provinciale di Ancona aveva deciso di portare avanti il progetto di localizzazione della struttura in uno dei siti a suo tempo indicati dall’Università Politecnica delle Marche, quindi a Filottrano, il ricorso al TAR da parte del Comune e dei privati interessati al progetto poteva dirsi quasi scontato e il ricorso, in effetti, è stato avanzato. Anche il Comune di Cingoli, da parte sua, ha avanzato il ricorso e il comitato anti discarica ha deciso di appoggiare quello portato avanti dai proprietari dei terreni sui cui dovrebbe sorgere l’impianto. Questo sul fronte dei ricorsi legali. C’è poi il capitolo legato alla politica: a maggio si vota per l’elezione del nuovo Consiglio provinciale di Ancona ed è presumibile che il nuovo consesso possa e voglia darsi un nuovo piano per lo smaltimento dei rifiuti che rispetti, tra l’altro, i nuovi orientamenti che stanno maturando in regione e cioè l’addio ai mega impianti per favorire invece discariche più piccole e diffuse su tutto il territorio. È troppo presto per dirlo ma forse questa potrebbe essere la soluzione di compromesso a cui si guarda oggi con maggior interesse. Insomma, tra la sentenza del TAR prevista prima dell’estate e i nuovi progetti che stanno incominciando ad affollare i programmi delle varie forze politiche che concorrono alla formazione del nuovo consiglio provinciale, è possibile che il capitolo discarica possa chiudersi in maniera quasi indolore entro la fine dell’anno. Giuseppe Camilletti F i l o t t r a n o attività bcc sommario Attività BCC La formazione, un dovere per tutti 2 Cronache Il punto sulla discarica 3 dai Comuni Cingoli: quando la banca sorride 4 La memoria restituita 6 Sacre visite 7 La Fiera di S. Michele compie trent’anni 14 Un risparmio tutto da colorare 14 I nostri prodotti BCC sostiene l’ambiente attività sociale In Ecuador alla scoperta delle origini Una meritata pensione Do you speak English? Yes, of course Incontri zonali con il Soci Borse di studio 2007 Piccole cooperative crescono Le gite programmate per il 2007 8 9 13 13 16 17 18 19 n ot i z i e In copertina: Campesinos dell’Ecuador Direttore Responsabile: Giuseppe Camilletti Comitato di redazione: Luciano Saraceni, Giustino Falasconi, Stefania Trillini, Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Andrea Barontini Progetto grafico: Studio Editoriale Associato - Milano Editrice: BCC Filottrano Stampa e Fotalito: Grafiche Scarponi - Osimo (An) Periodico - anno 2, n. 5 Spedizione in abbonamento postale Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 11 anni; il suo attuale numero progressivo è il 40, di cui 35 con il nome Notiziario e 5 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano. Cingoli: quando la banca sorride C c i n g o l i inquantatrè anni, filottranese DOC, Cesare Maraschio vive la realtà della BCC di Filottrano fin dal 1975 quando, in tutto, i dipendenti della banca erano soltanto sette e la sede una sola. «Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: ora le filiali sono dodici e contano quasi cento dipendenti!», esordisce Maraschio, sposato con tre figli (Carlo di 24 anni, Marta di 22 e Sara, diciottenne), uno dei “pionieri” della BCC. Ha diretto la filiale di Filottrano dall’86 al ’98, quando ha passato il testimone a Giorgio Rossi ed è andato a dirigere la filiale di Cingoli, che era stata aperta nel 1983. «Cingoli è stata per noi la prima filiale aperta fuori provincia, in anni in cui non era facile ottenere l’autorizzazione dalla Banca d’Italia», continua Maraschio. «In questi anni la filiale è cresciuta notevolmente e oggi possiamo vantare una penetrazione sul mercato del 60%. Abbiamo circa 4.300 clienti e 200 soci. In pratica lavoriamo con circa 3.500 famiglie». La soddisfazione del direttore è evidente. E come dargli torto: su 10mila abitanti che conta Cingoli (neonati compresi), la metà è cliente della banca e – dato interessante – il 30 per cento della clientela è composto da “over 60”. «Il che significa che a Cingoli si vive bene e a lungo», puntualizza il direttore. «Le imprese che lavorano con noi sono 700, in prevalenza costituite da artigiani, che operano soprattutto nel settore dell’edilizia e attività collaterali, ma non mancano agricoltori e commercianti». Qual è l’età media della vostra clientela? «L’età media della clientela si aggira sui 50 anni. Non mancano comunque i giovani e i ragazzi, che utilizzano i prodotti del risparmio baby, primo risparmio, primo conto e conto giovane». Cesare Maraschio Com’è organizzata la sede di Cingoli? «Siamo in sette, di cui quattro cingolani: tre uomini e quattro donne, età media 40 anni. Dato che in paese ci si conosce tutti, il nostro lavoro molto spesso continua anche dopo l’orario d’ufficio: non di rado ci vengono chieste informazioni per strada, al bar o in un negozio e anche a casa nostra capita di ricevere clienti che non possono venire in ufficio. È un punto di forza della nostra banca». Ce ne dica altri. «Il rapporto umano che si instaura con il cliente, fatto di professionalità ma anche di disponibilità e cortesia. Spesso i clienti ci dicono che da noi sono stati accolti con un sorriso, e si sono sentiti subito a proprio agio. Credo che sia su questo tipo di rapporto che si gioca la concorrenza con le altre banche, non solo sulle condizioni. E rilevo che la concorrenza da noi è molto viva, soprattutto da parte delle Poste Italiane che, nel Comune di Cingoli, vantano ben nove uffici postali, dislocati nel centro storico e nelle varie frazioni». Cosa l’ha spinta ad entrare nella BCC? «È stata una scelta casuale. Terminati gli studi, ho partecipato a un concorso indetto dalla banca, ed eccomi qua. Prima di entrare in BCC non conoscevo le cooperative di credito, né altre banche. A casa mia non giravano molti soldi, l’unica entrata era lo stipendio di mio padre, operaio edile. Entravo in banca una volta al mese per cambiare l’assegno della paga di mio padre. Ma una volta assunto, ho potuto apprezzare le particolarità di una banca cooperativa, che rivolge la propria attenzione alla promozione della persona, che investe sul capitale umano, formato dai soci, dai clienti e dai suoi dipendenti. Qui si punta in primo luogo a creare un buon clima aziendale tra i colleghi e si fa lavoro di squadra per il raggiungimento degli obiettivi aziendali». Come sono cambiati negli anni i clienti? «Sicuramente oggi il cliente è più preparato e attento, si informa e valuta le proposte alla ricerca delle soluzioni migliori, anche se spesso poi si fida di noi, accetta i nostri consigli. Da parte nostra c’è la predisposizione all’ascolto del cliente, per capire quali sono i suoi bisogni, le sue esigenze, poi vengono fatte le proposte più idonee per lui, con la massima chiarezza e trasparenza, senza perdere di vista la cronache dai comuni Il direttore Cesare Maraschio con i collaboratori della filiale di Cingoli. dalla BCC. Altri siamo noi ad invitarli a far parte della compagine sociale, soprattutto se giovani o donne, dato che queste due categorie sono poco rappresentate». Su che cosa “puntate” per acquisire nuovi soci? «Puntiamo sui valori della cooperazione e della partecipazione alla vita della nostra cooperativa. La nostra banca è legata al territorio, dove raccoglie il risparmio e lo reinveste concedendo credito. Non ha come scopo principale il conseguimento del profitto, ma punta al raggiungimento di un risultato economico equo, necessario al mantenimento e allo sviluppo dell’azienda stessa. Inoltre, con la propria attività creditizia e con la destinazione di una parte degli utili a sostegno di iniziative di pubblica utilità, la BCC promuove il benessere della comunità locale, ma anche il suo sviluppo economico, sociale e culturale». Quali attività promuovete sul territorio? «Non facciamo mancare la nostra presenza nella maggior parte delle attività che vi si svolgono, siano esse di carattere sociale, culturale, ricreativo, sportivo. Un’attenzione particolare viene rivolta al mondo della scuola: attualmente stiamo perseguendo il progetto “ Crescere nella Cooperazione”, che coinvolge 22 classi e 400 alunni, oltre agli insegnanti, di scuole di vario ordine e grado, situate nei comuni dove siamo presenti con nostri sportelli. L’obiettivo è di sviluppare la cultura del risparmio, della cooperazione e dello sviluppo sostenibile, della solidarietà. Non vorremmo si dimenticasse che, in più di cento anni, le Cooperative di Credito hanno permesso a milioni di agricoltori, artigiani, operai, piccoli imprenditori, e alle loro famiglie, di realizzare le proprie aspirazioni, migliorando le proprie condizioni di vita. A questo proposito penso che la rivista sia un buon mezzo di comunicazione, che ci permette di entrare nelle case dei nostri soci, per stuzzicare l’interesse su alcuni dei nostri prodotti e servizi, ma anche per illustrare le nostre iniziative, per far conoscere gli interventi operati a favore della comunità locale». Valeria Verri sua soddisfazione, che viene prima di tutto. Il nostro obiettivo è quello di fidelizzare il cliente, una volta entrato nella nostra banca non deve più andarsene!». Avete clienti extracomunitari? «A Cingoli è numerosa la presenza degli extracomunitari, attratti dalla possibilità di trovare un lavoro, vista la presenza sul territorio della Fileni, che si occupa della macellazione dei polli e della loro confezione e che dà lavoro a circa 800 dipendenti. Quella degli extracomunitari è una realtà che non possiamo ignorare. Quando arrivano qui devono affrontare mille problemi: l’ambientamento, la lontananza dalla loro terra, da parenti e amici, l’aiuto economico a chi è rimasto in patria, la ricerca di una casa in affitto, l’arredamento, l’auto. Spesso si rivolgono a noi per ottenere piccoli prestiti per affrontare le prime spese. Superati i problemi dell’inserimento nelle nostre comunità, alcuni si adoperano per il ricongiungimento familiare e, col tempo, pensano anche all’acquisto della casa. C’è anche chi si è cimentato con piccole attività artigianali o commerciali. La nostra banca ha concesso diversi finanziamenti sia come credito al consumo, ma anche per la casa». Parliamo di soci… «Devo dire che a Cingoli i soci sono arrivati prima della filiale e, anzi hanno lottato perché ciò avvenisse, in tempi in cui sulla piazza c’era una sola banca che operava in regime di monopolio, creando non poco malcontento. Questi soci sentono pertanto la banca come se fosse la loro, tanto che spesso mi sento dire: “Perché la nostra Banca LA SQUADRA DI CINGOLI non prende questa iniziativa o Cesare Maraschio Direttore non risolve quel problema?”. Donatella Danti Vice Direttore Sono loro i primi a fare proLuana Mosconi Segreteria Fidi selitismo. Altri vengono da Giuliana Carletti Consulente del risparmio e investimenti – Certificato €FA soli, magari con l’obiettivo di Antonio Borgoforte Gradassi Operatore di sportello spuntare condizioni economiRoberta Marinsalta Operatore di sportello che più vantaggiose, o perché Samuele Pierucci Operatore di sportello stimolati da iniziative prese c i n g o l i cronache dai comuni P La memoria restituita resso la Prepositura di Filottrano sono conservati gli archivi storici delle parrocchie di S. Maria Assunta, S. Cristoforo, S. Michele Arcangelo e S. Pietro, riunite nel 1959. Le unità archivistiche sono complessivamente più di 1.000, con datazione compresa fra il 1496 e la prima metà del XX secolo, più 21 pergamene degli anni 1584-1899. Si tratta di un patrimonio di grande valore che, oltre all’attività pastorale e amministrativa delle parrocchie, documenta la storia economica, politica e sociale della nostra città a partire dalla fine del XV secolo, integrando l’archivio comunale e dando impulso alla realizzazione di nuove ricerche o all’approfondimento di quelle già svolte. I documenti sono stati descritti e inventariati analiticamente da Maria Grazia Pancaldi, archivista di Stato, con l’obiettivo di valorizzarli e renderli maggiormente fruibili. Grazie alla collaborazione di Fabio Camilletti, Chiara Giuliodori, Rosalia Pittura e Pietro Brunacci sono stati poi riordinati e collocati nella casa parrocchiale di S. Maria Assunta su scaffalature metalliche installate da Saturnino Accorroni, e sistemati in faldoni tali da garantire l’integrità dei documenti. Buona parte del materiale è stata acquistata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. Di che cosa si tratta? In primo luogo ci sono naturalmente libri di battesimi, matrimoni, morti, “stati delle anime”, fondamentali quando non esistevano i registri di stato civile istituiti dopo l’unità d’Italia. Ma troviamo anche editti, circolari, memorie e relazioni su chiese, associazioni o compagnie scritte dai parroci, alcune risalenti al XVI secolo, registri di entrate e uscite (il più antico è del 1496), corrispondenza con privati, enti, istituzioni, teLa biblioteca e l’archivio storico della Prepositura di Filottrano. stimonianze di visite pastorali dal 1694 al 1950, inventari di beni e di arredi sacri, che per la chiesa di S. Maria Assunta datano dal 1728, concessioni di “indulgenze”, di cui alcune appartengono ai primi anni del XVII secolo, lasciti testamentari e così via. Sono emersi inoltre atti riguardanti le chiese di S. Francesco, di S. Maria degli Angeli, delle Stimmate e, in misura inferiore, il santuario di S. Maria di Tornazzano, nonché chiese ormai scomparse, come quelle della Venerabile compagnia della Morte e di S. Angelo. Si parla anche dell’origine e delle vicende di numerose confraternite istituite nel Medio Evo per svolgere assistenza e beneficenza pubblica: la Società di S. Maria della Misericordia o del Gonfalone, poi Compagnia di S. Antonio, la Confraternita del SS.mo Sacramento, cronache dai comuni la Congregazione dell’Addolorata, la Pia Unione di S. Giuseppe, la Confraternita di S. Rocco, la Compagnia del SS.mo Rosario e la Confraternita della SS.ma Trinità, poi Stimmate di S. Francesco. Diverse carte riguardano la Congregazione di carità che, dopo l’unità d’Italia, subentrò alle confraternite nella gestione dell’ospedale pubblico. Nelle chiese di S. Maria Assunta e di S. Francesco, infine, sono state ritrovate e descritte, con la collaborazione di don Riccardo Flamini, 76 reliquie, molte delle quali con attestati di autenticità risalenti al XVIII e al XIX secolo. Recentemente, Fabio Camilletti e Chiara Giuliodori hanno riordinato anche la biblioteca storica della parrocchia di S. Maria Assunta, costituita da circa 3.000 volumi che vanno dal XVI al XX secolo. Attualmente la biblioteca è sistemata nella casa parrocchiale in un locale adiacente all’archivio storico, su scaffalature acquistate grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. La biblioteca storica è stata divisa in due macrosezioni, corrispondenti all’area teologica, religiosa e pastorale e a quella secolare. A loro volta le due macrosezioni sono state suddivise in diverse sottosezioni, miranti a fotografare la gerarchia e la ripartizione delle discipline e dei saperi nelle aree interessate. Maria Grazia Pancaldi Alcuni libri di battesimo, matrimonio e morte, appartenenti alle parrocchie di S. Maria Assunta, S. Cristoforo, S. Michele Arcangelo e S. Pietro risultano purtroppo mancanti. Ai fini della completezza dell’archivio storico, ma soprattutto perché possano essere messi a disposizione di tutti, qualora se ne avesse notizia, si prega cortesemente di segnalarlo alla parrocchia di S. Maria Assunta (tel. 071.7221560). Sacre visite L a sera del 1 marzo 2007, in occasione della visita pastorale alla parrocchia e alla comunità filottranese, l’Arcivescovo di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, ha fatto visita anche al nostro Istituto. Si è soffermato prima ad ammirare il locale dello sportello, poi in sala del consiglio, dopo una brevissima presentazione del presidente Dr. Luciano Saraceni, ha parlato agli amministratori presenti e agli impiegati. fF i l o t t r a n o f i l o t t r a n o cronache dai comuni L’Arcivescovo ha focalizzato il suo breve discorso, a tratti vivacizzato anche da spunti scherzosi, sulla missione che la Banca e il denaro dovrebbero avere alla luce dell’insegnamento evangelico. Mons. Menichelli ha poi illustrato la destinazione del cinque per mille a favore della Chiesa Cattolica, sottolineando che è con questo contributo che la Chiesa attuale si sostiene e promuove numerose opere umanitarie e sociali. Mons.Edoardo Menichelli con il Presidente Saraceni e gli amministratori della BCC durante la sua visita a Filottrano. i nostri prodotti attività sociali BCC sostiene l’ambiente. Con i fatti In Ecuador alla scoperta delle origini L a sostenibilità ambientale è diventata negli ultimi tempi un argomento molto discusso che riguarda tutti, dall’Europa all’America, dalle ditte ai privati. Con il Protocollo di Kyoto entrato in vigore nel febbraio del 2005, le Nazioni hanno siglato un accordo per la riduzione dell’inquinamento atmosferico prevedendo interventi a 360 gradi nella vita quotidiana coinvolgendo allo stesso tempo la responsabilità sociale dei singoli individui. La BCC di Filottrano, come sempre sensibile alle problematiche sociali, ha siglato un accordo di collaborazione con Legambiente Marche nell’ambito della Convenzione-quadro firmata dall’Iccrea per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili. La BCC di Filottrano e Legambiente si trovano in tal modo a condividere una comune sensibilità in merito alle tematiche di educazione e sostenibilità ambientale. L’accordo prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi molto interessanti per interventi volti al risparmio energetico e all’utilizzo di nuove tecnologie per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. I finanziamenti saranno erogati solo dopo avere ottenuto un parere favorevole di fattibilità da parte di Legambiente che avrà appunto il compito di visionare e controllare i progetti presentati all’attenzione del nostro personale di filiale per la richiesta dei suddetti finanziamenti. Lo schema qui sotto sintetizza le condizioni generali dei finanziamenti e l’iter burocratico da seguire per richiederli. Condizioni: • l’importo massimo finanziabile € 150.000,00; • i beneficiari sono i privati e le imprese clienti della banca; • il periodo di ammortamento massimo è di 10 anni; • il tasso è pari all’Euribor 3 mesi aumentato di 0,75 punti base; •assicurazione obbligatoria contro eventi atmosferici e danni causati da terzi. Per ottenere i finanziamenti occorre seguire il seguente iter: • presentarsi in filiale muniti del progetto comprensivo di preventivo redatto da un professionista iscritto all’albo e una certificazione attestante la rispondenza alle normative vigenti in materia energetica e ambientale; • la filiale inoltrerà il progetto a Legambiente; • Legambiente effettuerà il controllo del progetto e darà l’eventuale parere di fattibilità; • la BCC di Filottrano valuterà la posizione meritoria del cliente ed erogherà il finanziamento qualora ne sussistano le condizioni. I nuovi finanziamenti proposti dalla BCC di Filottrano si affiancano ai numerosi strumenti di incentivazione per interventi di efficienza energetica previsti dalla nuova Finanziaria; in merito alle fonti rinnovabili, proprio a fine febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 21 febbraio 2007 il nuovo Decreto sul Conto Energia, il contributo che lo Stato eroga a favore di coloro che hanno installato pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica*, siano essi privati o aziende. Con questi nuovi finanziamenti la BCC di Filottrano vuole avvicinare i propri soci e clienti ad un argomento, quello ambientale, che ci tocca tutti da vicino ed educarli a una maggior responsabilità sociale verso l’ambiente e di conseguenza verso le persone che lo vivono. Per ulteriori informazioni in merito ai finanziamenti invitiamo i gentili soci e clienti a consultare il nostro personale. * Chi volesse maggiori informazioni in merito può visionare il sito del Gestore dei Servizi Elettrici, che è l’ente incaricato dallo Stato per la gestione di tali contributi (www.grtn.it), oppure www.fonti-rinnovabili.it. Le nostre filiali nelle province di Ancona e Macerata: Filottrano P.za Garibaldi 26 Tel. 0717227730 Montoro Via Montoro Nuovo 19 Tel. 0717222169 Osimo Via Aldo Moro 62 Tel. 0717230791 S. Biagio di Osimo Via Manzoni 47 Tel. 0717108005 Castelfidardo Via Soprani 5 Tel. 0717822422 S. Maria Nuova Via Garibaldi 35 Tel. 0731249434 Cingoli P.za XX Settembre 4 Tel. 0733604360 Villa Strada Via Rossini 15 Tel. 0733616977 Montefano Via della Vittoria 7 Tel. 0733850564 Apiro P.le Battisti 9 Tel. 0733611702 Treia Via Didimi 34 Tel. 0733215579 Numana Via Flaminia, 66 Tel. 0719332237 Diario di un viaggio speciale La nostra Banca ha finanziato l’Istituto Centrale della Caias Rurales Ecuadoriane “CODESAROLLO” con un prestito di 50.000 dollari. Codesarollo – Cooperativa Desarollo De Los Pueblos (Cooperativa per lo Sviluppo del popolo) è l’Ente che coordina le circa 700 Cooperative di Credito nate in Ecuador negli ultimi trenta anni sul modello delle Casse Rurali italiane. Il nostro Direttore Enzo Bianchi ha partecipato ad una missione insieme a rappresentanti di Enti e di banche del Credito Cooperativo Italiano che stanno sostenendo il progetto di Microfinanza Campesina, un progetto di solidarietà e di incontro tra due popoli, di sostegno ad un lotta giusta contro la povertà. Riportiamo, di seguito, il suo diario del viaggio, scritto per far conoscere anche a voi Soci la realtà di un Paese distante dal nostro ma nel quale si sta ripetendo la storia della nascita delle nostre Casse Rurali, che potrà essere anche laggiù di aiuto per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione. Giovedì 18 gennaio Venerdì 19 gennaio Mentre l’aereo atterra a Quito vedo dei bambini che giocano a calcio su un campetto di fianco alla pista di atterraggio. Non ci sono reti di protezione fra il campetto e la pista, né per il pallone, né per i bambini. Capisco subito di essere arrivato su un altro mondo. Ad attenderci all’aeroporto c’è, fra gli altri, con un sorriso sincero, Giuseppe Tonello (Bepi per gli amici), un veneto che trentacinque anni fa ha avuto l’ idea rivoluzionaria di far crescere, anche in Ecuador, delle Casse Rurali. Che bella persona! Lo senti a pelle. A cena ci presenterà , in modo semplice e schietto, il programma del nostro viaggio. Penso che sia una fortuna che al mondo esista ancora gente così! Gente capace di donare tempo, soldi, la vita per gli altri e farlo come se fosse una cosa scontata, come se non facesse niente di eccezionale. Al termine dell’incontro ci dice qual è lo scopo del viaggio: conoscere direttamente la loro organizzazione in modo che ne parlassimo agli altri italiani che non sono venuti. Ha concluso dicendo: «Conoscerete la nostra povertà in modo che o ci mandate un po’ dei vostri soldi o vi prendete i nostri emigranti. Noi però che sappiamo bene cosa significa per un emigrante lasciare la famiglia per venire a lavorare in Italia, non vorremmo più che questo succeda. Il lavoro devono trovarlo in Ecuador. L’Ecuador deve dare loro il necessario per vivere. Aiutateci anche voi a realizzare questo progetto». Il mattino è dedicato ad una visita alla città di Quito. Quito è la capitale dell’Ecuador, situata a 2.800 metri sul livello del mare. Un milione e mezzo di abitanti in una città che si sviluppa fra le catene montuose per una lunghezza di 50 chilometri. Durante la visita respiriamo caos e smog e abbiamo il primo impatto con la povertà del paese. Mi colpiscono i lustrascarpe che riempiono ogni angolo della città. Molti sono bambini. Nel pomeriggio giornata di lavoro in Codesarollo. I responsabili di Codesarollo ci rappresentano la situazione attuale in Ecuador dove su 13 milioni di abitanti il 70% vive ancora sotto la soglia della povertà, con meno di due dollari al giorno, dove la mortalità infantile è ancora al 5% e la metà dei bambini sono denutriti. Ci illustrano le prospettive e i progetti futuri, tutti indirizzati a promuovere lo sviluppo economico locale. Al termine ci presentano anche tutti i responsabili dei vari uffici che compongono la struttura: finanza, contabilità, controllo, attività sociali centro elettronico. Tutti ci ringraziano, con il sorriso sulle labbra, per la nostra presenza e per il sostegno che ricevono. Poi ognuno ci parla con orgoglio dell’importanza del lavoro che svolge. Al termine anch’io chiedo la parola. Mi emoziono, ma li invito a continuare, con l’entusiasmo e la passione che trapela dalle loro parole, in modo che Codesarollo possa raggiungere risultati sempre migliori. attività sociali Bepi Tonello e le donne di Sara Huarmi. sull’erba con due sacchetti di nylon: uno con il cibo, l’altro con la bevanda. Sabato 20 gennaio Ci spostiamo a nord di Quito e dopo due ore di pulman, che forse è più corretto chiamare “corriera”, facciamo l’incontro con la Caja Rural di Chaupiloma e la cooperativa di donne artigiane indigene di “Sara Huarmi” che significa “Donne del mais”. Tutti ci parlano con orgoglio dei loro prodotti. Il Presidente della cooperativa di credito ci dice che hanno concesso prestiti a 139 famiglie per 640.000 euro. Per noi sono dei piccoli numeri che ci fanno sorridere, ma per loro rappresentano invece la possibilità di riscattarsi dalla povertà, di comprare attrezzi e macchinari utili al loro lavoro, intestarsi terreni che sono già di loro proprietà, ma che non potrebbero legalizzare senza il prestito della banca. Le donne della cooperativa ci mostrano camice, tovaglie, asciugamani ricamati a mano. Hanno ricamato tonnellate di tessuti per grosse società di Quito per una paga da quattro soldi. Hanno poi trovato il coraggio di costituire una cooperativa formata da 37 donne che lavorano in proprio, utilizzando fili di alta qualità. Hanno solo un problema: vendere i loro prodotti. Compro per sette dollari due camicette ricamate a mano per mia figlia. Mi sembra che siano loro a farmi un regalo. Nel pomeriggio momenti di emozioni intense alla messa nella chiesa campesina di Cayambe, celebrata da Padre Pio Baschirotto, un prete salesiano di 65 anni. Ci racconta un po’ della sua missione, dei progetti realizza- 10 ti in più di trent’anni e di quelli in corso di realizzazione. È un vulcano in eruzione. È simpatico. È un prete abituato a stare in prima linea il cui primo pensiero è stato sempre per i poveri, per gli indigeni. Ha realizzato una clinica ostetrica di fianco alla chiesa. Sta costruendo sull’altro lato un’università. Gestisce una radio privata. Fornisce istruzione scolastica, a vari livelli, a 3.000 bambini e ragazzi che come dice lui «purtroppo mangiano tutti i giorni». Ci invita quindi a continuare a sostenere la sua opera. È fiducioso, riceve aiuti dall’Italia ed è convinto che la provvidenza non mancherà mai. Durante la messa Padre Pio invita a fare un applauso a Bepi Tonello che festeggia oggi 34 anni di matrimonio. L’applauso si allunga oltre misura: è un bel gesto di affetto da parte di tutti i presenti a Bepi e a sua moglie Teresa. Domenica 21 gennaio Ci spostiamo tutti a Riobamba, quattro ore di corriera a sud di Quito, nella provincia di Chimborazo. Appena arrivati ci portano nella cittadina di Cacha dove c’e la Cooperativa de Ahorro y Credito “Fernando Daquilema”. È l’unica cooperativa di credito ecuadoriana formata al 100% da indigeni, molti dei quali sono analfabeti e non parlano nemmeno lo spagnolo, ma il linguaggio indigeno “Quichuas”. Sono orgogliosi della loro banca che hanno intestato a Fernando Daquilema, un indigeno rivoluzionario del loro paese ucciso dal governo perché incitava il popolo a non pagare le tasse. Certo che è difficile capire come possa pagare le tasse una comunità in cui ancora oggi il 96% dei componenti vive sotto la soglia della povertà. In nostro onore hanno organizzato una Fiesta di Bienvenidos. Sono poveri, ma ospitali oltre ogni limite. Pranziamo con loro. Noi seduti ai tavoli con ampia scelta di portate, tra cui il cuy, il porcellino d’india, loro seduti Ci spostiamo poi su una specie di piazza, ovviamente di terra, dove in nostro onore si esibiscono cantanti e attori che rappresentano scene del fidanzamento e del matrimonio secondo le loro usanze indigene. Noi siamo contenti, ma loro molto di più. Si divertono con poco, sono molto allegri. Fin dal mattino subisco il fascino di questa comunità. Divento amico (mashi) del giovane gerente generale della banca, ingegner Pedro Khipo. Durante la visita alla cooperativa di apicoltori mi chiede di tradurgli alcune parole in italiano. Impara “entrate” e “amici” e continua a ripeterlo davanti al laboratorio dove si produce il miele con vecchi macchinari italiani. Ripete “entrate, entrate” in italiano a tutti i visitatori ed è felice come un bambino. Gli chiedo di diventare socio della loro banca e lui accetta con piacere. Provo piacere anch’io nel sentirmi, in qualche modo, componente di questa bella comunità. Lunedì 22 gennaio Viaggio a Rincon de Los Andes per l’inaugurazione della Casa Comunal costruita con l’aiuto economico della BCC del Trevigiano. Il villaggio, se si può definire così una chiesa con dieci piccole case sparse sulla catena delle Ande a 4.200 metri sul livello del mare, si raggiunge tramite una strada sterrata piena di buche. Non siamo più abituati a tale disagio, ma la messa celebrata da due preti salesiani ci ripaga dalle fatiche. Mi sorprendo di provare un così grande piacere a partecipare a una messa. In Italia non mi succede più da anni. La chiesa è spoglia; all’offertorio Padre Antonio Polo ci fa osservare che non ha ancora un altare. Alla fine della messa il sacrestano annuncia gioioso che con le offerte sono stati raccolti 210 dollari. Vediamo illuminarsi di gioia e stupore i volti dei campesinos presenti. Basta poco per far felice un’intera comunità. Da Rincon de Los Andes ancora un po di strada sterrata, una sosta ad un asilo pieno di bimbi che ci guardano con i loro grandi occhi ed arriviamo a Salinas, il paese dei miracoli, dove Padre Antonio Polo e Bepi Tonello fondarono la prima Caja Rural. Il paese è un modello di efficienza per tutto l’ Ecuador, un paese piccolo dove tutti lavorano e si produce di tutto: formaggio, cioccolato, funghi essiccati, palloni di cuoio. Ogni casa si è trasformata in negozio. Noi acquistiamo a piene mani per pochi spiccioli e loro continuano a realizzare il sogno di riscatto dalla povertà, ad allontanare lo spauracchio di dover lasciare i loro cari per cercare lavoro all’estero. Martedì 23 e Mercoledì 24 gennaio Le due giornate vengono dedicate al 5° incontro EcuadorItalia. È un convegno sul tema “Rimesse, esportazioni e finanza popolare per promuovere lo sviluppo locale”. I relatori sono numerosi. Si parla spesso di valori: uguaglianza, democrazia, dignità, giustizia, solidarietà. Parole che già conosco, ma che qui assumono un significato più forte e più vero. Mi colpiscono alcune frasi dell’intervento di apertura di Tonello. Si rivolge prevalentemente ai rappresentanti delle cooperative di credito e di produzione che insieme a noi gremiscono l’auditorio. Parla, come sempre, in modo schietto e cordiale. Le parole semplici raggiungono il cuore dei presenti. Dice che l’Ecuador deve cambiare perché ci sono ancora troppi bambini denutriti o che muoiono per malattie che potrebbero essere facilmente curate. Dice che ogni bambino che nasce ha diritto di vivere e che anche se Dio è venuto sulla terra per darci la vita, i miracoli li deve fare il popolo, con l’amore e con il sudore. Ricorda che negli ultimi 15 anni due milioni di persone sono emigrate dall’Ecuador verso altri paesi per cercare lavoro e questo fenomeno può finire se la finanza del popolo contribuirà a creare nuovo lavoro nel loro paese. Le piccole gocce di risparmio dei poveri devono essere depositate nelle cooperative di credito in modo che possano essere prestate ad altri poveri per costruire laboratori, acquistare macchinari, produrre e vendere. “La plata de los Pobres para los Pobres” (Il denaro dei poveri per i poveri). Questo è lo slogan di Codesarollo. Giovedì 25 gennaio Si ritorna a Quito. Lungo il viaggio sosta a Tisaleo per visitare la cooperativa de ahorro y credito “El Calvario”. Il copione si ripete: sala comunale stracolma di campesinos e autorità locali con i loro ponchos, camicette, scialli pieni di colori. Grande accoglienza e grande festa per tutti. 11 attività sociali Visito la sede della Caja Rural. Saranno 15 mq. Il Presidente, con il megafono, ci parla con orgoglio dei progressi raggiunti negli ultimi anni: poche centinaia di soci, poche decine di migliaia di dollari di depositi. Mi sembra di rivedere le origini della mia Banca: la stessa sede, una scatola di scarpe vuota come cassaforte. Gli auguriamo di fare, nel più breve tempo possibile, il percorso delle nostre Casse Rurali in Italia. Li invitiamo a crederci, a continuare con lo stesso entusiasmo e passione. Sono poveri, ma ci ricoprono di regali. Noi regaliamo caramelle e penne ai bambini, loro ci regalano una chitarra e due giacconi in pelle , frutto del lavoro delle cooperative locali. attività sociali tra è venire qui e guardare la gente negli occhi, toccare la povertà con le mani. Penso che sarebbe importante portare a questi incontri più italiani possibile, cercare di coinvolgere i rappresentanti delle altre 300 BCC che sono rimaste finora indifferenti a queste iniziative e si perdono la grande occasione di riflettere anche sulla missione delle nostre banche, di ricordarsi perché sono nate, che il vero beneficiario di ogni nostra azione deve essere l’uomo. Provo a dirlo, ma mi emoziono ancora: sarà l’altitudine o il fatto che la questione mi è entrata troppo dentro al cuore? Sabato 27 gennaio Venerdì 26 gennaio Inaugurazione della nuova sede di Codesarollo. Se il buon giorno si vede dal mattino, ci sentiamo tutti un po’ tristi per Tonello, Cardoso, Mario Cadena, Luis, Isabel e quanti hanno lavorato per la migliore riuscita di questa cerimonia. Piove a dirotto, il Presidente della Repubblica non verrà più perché partecipa ai funerali della “ministra” morta in un incidente con l’elicottero. Poi tornerà il sole, iniziano i discorsi, la giornata si illuminerà sempre di più. Il discorso finale lo terrà il Ministro per l’Economia Ricardo Patino, un amico di Codesarollo, uno che non nasconde di stare dalla parte del popolo. Dopo il pranzo ufficiale in terrazza, Bepi ci intrattiene con il suo discorso finale. Ci parla come sempre con il cuore. Alla fine ci stana uno a uno e vuole sapere cosa faremo per Codesarollo, per le cooperative de Ahorro y Credito, per i poveri dell’Ecuador, quando saremo tornati in Italia. Sono sicuro che tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza daranno un contributo personale. Nessuno di noi potrà rimanere indifferente perché una cosa è sentire i racconti, un’al- 12 È ora di partire, di tornare in Italia. Saluto Giuliana, Marco, Assuero, Mirco, Aldo, Luis, Chiara, Daniela, Josè Luis, compagni di un viaggio che rimarrà nel cuore. Ritorno a casa con la valigia piena di souvenir e la testa piena di ricordi di un paese dove i sentimenti si esprimono ancora con più forza, dove ti bastano due parole per scaldarti il cuore. “Kikin Mashi” (Tu Amico). Nella hall dell’albergo saluto Tonello. Lo abbraccio, vorrei dirgli «Grazie Bepi per quanto stai facendo per questa gente», ma non glielo dico. Glielo dicono loro, i campesinos tutti i giorni, con i loro grandi occhi che si illuminano ogni volta che lo incontrano. Il mio grazie non vale niente. Mi riprometto che una volta in Italia cercherò di dirglielo con i fatti. Certo, qui serve un sostegno concreto perché il sogno si trasformi sempre di più in realtà. Ne parlerò agli amministratori della mia banca, ne parlerò ai soci. Mi hanno detto che qui in Ecuador una mucca costa 250 dollari. Una BCC di Treviso, durante il viaggio, ha donato ad una comunità locale 100 alpacas. Penso che un grazie che Bepi potrebbe gradire sarebbe quello che la nostra Banca doni 100 mucche o pecore o intervenga per una necessità a favore di un’altra comunità delle Ande. Loro sarebbero sicuramente più ricchi e la nostra Banca e noi soci non saremo di sicuro più poveri per i pochi euro che potremmo mettere per realizzare questo progetto. Pensate che sia possibile realizzarlo? Io so già che chi di voi crede, come Bepi, che sia giusto che ogni bambino che nasce abbia diritto di vivere, non si tirerà indietro. Enzo Bianchi Una meritata pensione C on un po’ di sana invidia abbiamo preso atto che, per raggiunto merito cronologico, Alfio Trillini ci ha lasciati, andandosene in pensione per dedicarsi alla contemplazione e alla vita godereccia. Assunto nel lontano marzo 1983, è sempre stato impegnato come cassiere in diverse filiali; ha iniziato a Montoro, poi a Cingoli, Treia, Filottrano, per finire nuovamente a Montoro, da dove è partito. Dietro un viso volutamente imbronciato e apparentemente inavvicinabile, che maschera una grande generosità e disponibilità, ha saputo dare sempre il suo contributo. Dovrebbe sentirsi in colpa per averci lasciato al nostro destino, ma siamo lieti di avere l’occasione di fargli i più sinceri auguri per una meritata pensione, per ringraziarlo della collaborazione prestata in questi ventiquattro anni di lavoro alla Banca di Credito Cooperativo. Francesca Paccamiccio Alfio Trilli ni Do you speak English? Yes, of course O Il momento conclusivo del corso e la consegna degli attestati. re 17 del 14 febbraio, in Inghilterra milioni di persone sono sedute di fronte ad una tazza di tè. Per una volta, nello stesso istante, anche alcuni dipendenti della nostra banca si sono ritrovati attorno ad un tavolo per festeggiare con una tazza di tè. Si assegnavano gli attestati al personale che ha superato il test di fine corso di lingua inglese. In 24 hanno brillantemente superato il test e ora sono pronti ad accogliere una clientela English speaking. Alla premiazione hanno partecipato il Direttore Generale della Banca e la dottoressa Claudia Alessandroni, in rappresentanza della Lingua Center di Jesi, che è la scuola di lingua che ha curato i corsi di formazione durante tutto il 2006. Un grazie particolare va all’insegnante Pamela Bechus, nostra cliente, che con molta pazienza si è prestata per contribuire alla causa. Carlo Cusini 13 cronache dai comuni La Fiera di S. Michele compie trent’anni L f i l o t t r a n o a Fiera di S. Michele giunge alla XXX edizione e come di consueto si svolgerà presso l’area ex mattatoio, nei giorni 11-12-13 maggio 2007. Da trent’anni a oggi, molte cose sono cambiate, sia nei prodotti esposti: macchine e attrezzi agricoli, sia, soprattutto, nel modo di rappresentare l’agricoltura. Si pensi che cinquant’anni fa, nelle campagne filottranesi, in pochi si potevano permettere l’acquisto di macchine agricole: tutti i lavori venivano eseguiti a mano o con l’aiuto di animali, come ad esempio il bue che trainava l’aratro e il biroccio. Con il passare degli anni l’enorme meccanizzazione delle imprese agricole ha fatto si che nella Fiera di San Michele molto spazio fosse destinato alle attrezzature, alle trattrici e alle macchine per la raccolta dei prodotti. L’agricoltura di oggi è forse più matura e ha capito che è meglio produrre più qualità che quantità. La Fiera di S. Michele vuol sensibilizzare tutti i visitatori alla nuova concezione dell’agricoltura, più vicina ai consumatori e rispettosa dell’ambiente. Per informazioni: Emilio Pasquini tel. 071/7221886 cell. 347/6959629 n u m a n a Un risparmio tutto da colorare L’ apertura dell’agenzia della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano a Numana ha visto anche l’inizio di una collaborazione cordiale e feconda con l’ Istituto Comprensivo di Numana e Sirolo; infatti da un incontro tra il sottoscritto e il direttore della Filiale, dr. Stefano Fagotti, sono sorte le premesse per il progetto “Colora il tuo Risparmio”, e speriamo per future collaborazioni. Parlando di educazione al risparmio si è subito convenuto di dare a tutti i bambini della scuola dell’obbligo un salvadanaio di 14 terracotta e quindi, con il consenso delle insegnanti, di farlo pitturare dagli alunni a scuola. È nato così il concorso “Colora il tuo Risparmio”. Prima delle vacanze di Natale sono stati consegnati circa 500 salvadanai di terracotta, bellissimi già nella loro forma di materiale grezzo. Gli alunni hanno accolto con molto entusiasmo sia il salvadanaio, sia la proposta del concorso che vedeva alla fine il riconoscimento dell’apertura di un libretto di risparmio con € 50,00 per il salvadanaio più bello di ogni classe. Il Preside e il Direttore della filiale di Numana hanno distribuito personalmente i salvadanai agli alunni spiegando le finalità e le modalità del concorso. A gennaio 2007, le classi si sono messe al lavoro, in particolare alcune classi hanno programmato un giorno, altre due giorni, per pitturare a scuola i salvadanai. È stata quindi costituita una commissione di valutazione dei lavori: per la scuola primaria, era formata dalle docenti Nadia Nicoletti della Scuola Elia di Numana, Maria Tere- sa Torzolini della Scuola Giulietti di Sirolo, Letizia Doffo della Scuola Rodari di Marcelli, dall’insegnante titolare di educazione artistica della Scuola Media Renaldini di Sirolo prof.ssa Roberta Del Federico, dal Direttore della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano, filiale di Numana, e infine dal sottoscritto. Il 2 febbraio 2007 la commissione si è messa al lavoro e si è trovata subito di fronte alla difficoltà più grossa, cioè scegliere il salvadanaio più bello. Per ben tre ore sono stati visionati i lavori dei bambini della scuola primaria e tanto il sottoscritto, quanto il Direttore della banca, avrebbero premiato molto volentieri più di un lavoro per classe, purtroppo non si poteva modificare il regolamento. Alla Scuola Secondaria 1° Grado la Commissione di Valutazione è stata costituita da un alunno per classe, che ovviamente non votava per la propria classe, per un totale di 8 ragazzi; anche qui c’è stato molto imbarazzo nella scelta dell’opera vincente. Il 9 febbraio 2007 alla presenza del Direttore Generale dott. Enzo Bianchi è avvenuta la premiazione in un clima di festa e di grande soddisfazione per tutti. Il Direttore Generale, che ha mostrato una buona capacità di relazionarsi e doti di showman (la prossima volta lo faremo I PREMIATI Scuola Primaria “Elia” di Numana Classe 1a Pascucci Michele Classe 2a Monaco Lorenzo Classe 3a Principi Lucrezia Classe 4a Chiavarini Ilaria Classe 5a Lanari Eri Erica Scuola Primaria “Giulietti” di Sirolo Classe 1a A Bora Nicolò Classe 1a B Bartolini Lorenzo Classe 2a A Vignoni Paco Classe 3a A Salvatori Marco ex equo Classe 3a A Verdolini Virginia ex equo Classe 4a A Orani Eva Classe 4a B Maggi Lorenzo Classe 5a A Burini Silvia Classe 5a B Tridenti Francesco cantare), non ha mancato di aggiungere un ulteriore premio per un salvadanaio veramente molto bello che ha trovato consenzienti docenti e alunni. In totale sono stati premiati 28 alunni e distribuiti 28 libretti di risparmio con ognuno € 50,00 di premio. I ragazzi hanno molto gradito l’esperienza e ci siamo tutti lasciati con la speranza di ripetere l’iniziativa il prossimo anno. Riportiamo nella tabella i nomi dei vincitori. A mio avviso è stata un’esperienza molto educativa perché ha permesso agli alunni di esprimersi in un modo a loro molto congeniale, mettendo in mostra le loro grandi potenzialità creative e ha consentito di far comprendere l’importanza del risparmio. Certamente i ragazzi con il loro salvadanaio non dimenticheranno quella esperienza che da tutti è stata riconosciuta simpatica e costruttiva avendo consentito una collaborazione educativa tra la banca e la scuola in un clima di grande stima e fiducia. Alla fine di tutto, se mi è consentito, vorrei ringraziare gli amici della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano nella persona del Direttore Generale Dr. Enzo Bianchi con il quale abbiamo passato una mattinata con gli alunni davvero cordiale e costruttiva, parlando anche dei suoi progetti di solidarietà internazionale, e infine un grazie particolare al Direttore della Banca di Credito Cooperativo della filiale di Numana Dr. Stefano Fagotti per la sensibiScuola Primaria “Rodari” Marcelli di Numana lità nei confronti della scuola, Classe 1a Lao Ramos Albert Jesus alla quale ha permesso di amClasse 2a Carletti M. Elisabet pliare la propria offerta formaClasse 3a Strologo Martina a tiva e per la fiducia e stima nei Classe 4 Karkulewski Jakub Bartosz a Classe 5 Versaci Lorenzo miei confronti. A tutti un grazie per l’onoScuola Secondaria di 1° Grado “Renaldini” di Sirolo a re riservato alla mia persona. Classe 1 A Bado Melissa Classe 1a B Principi Celeste Il Dirigente Scolastico Classe 2a A Falanga Giuliana Prof. Rosario Alberto Classe 2a B De Angelis Giorgia Sorbellini Classe 2a C Gaggiotti Federico Classe 3a A Classe 3a B Classe 3a B Classe 3a C Severini Giovagnoli Palazzo Corrina Boris Andrea Giovanna (scelta del Direttore Generale) Giada n u m a n a cronache dai comuni In questa pagina e nella precedente, alcuni lavori e alunni partecipanti al concorso. 15 attività sociali attività sociali Alcuni momenti degli incontri zonali con i Soci Incontri zonali con i Soci • • • • • • 26 novembre 2006 - Cingoli, per i Soci di Cingoli e Apiro 1 dicembre 2006 - Montefano, per i Soci di Montefano e Montoro 2 febbraio 2007 - Filottrano, per i Soci di Filottrano (1° turno con cognome dalla M alla Z) e i Soci di Santa Maria Nuova 16 febbraio 2007 - Treia, per i Soci di Treia 2 marzo 2007 - Filottrano, per i Soci di Filottrano (2° turno con cognome dalla A alla L) 16 marzo 2007 - Osimo, per i Soci di Osimo, Castelfidardo e Numana Q ueste sono le date e i luoghi dove si sono svolti gli incontri zonali con i Soci della BCC di Filottrano; sono stati circa 800 (più del 40%) i Soci che hanno raccolto l’invito. In tutti gli incontri, organizzati e coordinati dall’Ufficio Soci, il direttore generale Enzo Bianchi ha illustrato con la proiezione di slides l’andamento della Banca, raffrontandola, con numeri e percentuali ad altre Banche presenti sulle stesse piazze dove ci sono i nostri Sportelli e con altre BCC delle Marche. Il Presidente Dr. Luciano Saraceni ha invece evidenziato alcune riflessioni sugli sviluppi e obiettivi del prossimo Piano Strategico 2007-2009. Dopo il dibattito con i Soci, che ha offerto spunti e considerazioni, il Presidente ha brevemente illustrato quello che sarà il nuovo regolamento elaborato dalla Federazione Nazionale delle BCC, per la gestione dell’Assemblea e per il rinnovo delle cariche sociali. NOTA PER I SOCI DOMENICA 20 MAGGIO 2007 ORE 9.30 In seconda convocazione ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DELLA BCC DI FILOTTRANO PRESSO IL CINEMA TEATRO TORQUIS DI FILOTTRANO Borse di studio 2007 REGOLAM 0733.6022361 CINGOLI - MAZZINI - 16 Il Presiden te Dott. Luciano Saraceni TIPOLITO La presenza a tutti gli incontri di molti Amministratori, dei Dirigenti e gli Impiegati delle varie Agenzie e della sede centrale, ha voluto significare la volontà di calarsi nella quotidianità dei Soci per acquisire il loro contributo diretto affinché la Banca sia sempre più qualificata e sempre più all’altezza dei tempi e delle attese degli stessi Clienti. Ufficio Soci Auro Stampella Il Consiglio d’Amministrazione della BCC di Filottrano, anche per l’anno scolastico 2006/2007 ha deliberato l’assegnazione di premi di studio a favore dei Soci e dei figli dei Soci della Banca che al termine dei cicli di studio si siano particolarmente distinti. Il regolamento del bando e la copia della domanda possono essere richiesti presso gli sportelli di tutte le nostre Filiali. Ricordiamo che le domande, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2007. ENTO Il Consiglio e con l’in di Amministrazione, ten l’istituzion to di valorizzare in sintonia con il con e di borse la di studio a figura del Socio testo generale del mov all’ favore dei Per l'anno Soci e dei interno del movimeimento cooperativ figli dei Soc o nto, ha del così suddiviscolastico 2006/2007 i. iberato sono istituit si: e delle bor 1 Borse se di stud di stud io per com conseguito io d'importo massim plessivi € 20.000,00 inferiore nell'anno 2007, la laur o di € 800,00 cadaun a 105/110; a ea special a) agli stud istica a cicl agli studenti univer enti che con sita o unico ripo non inf seguan rtando una ri che abbiano votazione b) agli stud eri ore a 105 /110 o la laurea di 1° live non la enti llo trienna le riportan una votazionche conseguano la bor sa di stu dio sar à rid otta do una vota € 400,00 cad e non inferiore a laurea di specializzaz zione a € 105 400 ione dopo la auna. /110 sarà rico A favore deg laurea 1° live,00 cad aun a; nos li ciut stud a llo una borsa ent 1° livello o d’importo riportando in quello i che presentino la istituito, per mas di special tesi sim di laurea o di izzazion una sola volt (nel ciclo 2 Borse unico opp a in capo e) in Storia del Mov di stud ure nel cor alla stessa ime so di persona, un nto Cooperativo che abbian io d'importo massim Italian o conseguito premio agg o di € 300, non inferior 00 cadaun iuntivo di o viene e a 90/100; il diploma nell'an a € 200,00. no scolast agli studenti di scu 3 Borse ico 2006/20 ola media di studio d'im sup 07, riportan porto mas che abbian do una votaeriore sim zione con il giud o conseguito la lice o di € 200,00 cadaun nza nell'an izio di Otti mo. no scolast a agli studenti di scu ico 2006/20 Le borse di 07, riportanola media inferiore e nel caso studio saranno asse do la promoz in gna ione cui te a l'importo somme a disp spettante insindacabile giud osizione sara izio agli del aventi Consigl nno equame Coloro i qua nte ripartitdiritto fosse superio io di Amministrazio e fra gli stes re a quello ne pervenire, li intendano par si. indicato, tec ent ipa ro le e non oltr re all'ass alla Presid e il egn certificato enza della Banca giorno 31 dicembre azione delle borse 200 (richieder di diplom di Diploma con a o laurea e gli app 7, domanda in car studio dovranno ta semplic far per gli uni seguito, dal quale autenticato dalle ositi modelli prestam e indirizzata aut ver risu orità sco pati), uni sitari spe ltino la (triennale) o specialisti cificare se trattasi votazione riportat lastiche, o copia aut tamente al ae ca (dopo la ent di laurea di 1°lilaurea specialisti la sessione di esami icata del Gli student ca a ciclo sostenuta, vello). i che inte unico o prim sociale o esse ndano par o livello pubblicazio re figli dei Soci tecipare all'assegn del azione deb una sola voltne del presente ban la Banca di Credito bon do. Per ogn a, salvo com Cooperativ o far parte della i ord com o di e precisato per l’univerine di scuola la bor Filottrano, alla dat pagine La domand sa a della sità. di studio sarà dall'esatto a dovrà essere sott consegnat osc indirizzo a e numero ritta dal beneficiari telefonico del richiedo e dal Socio, corred Filottrano, ata dei dat ente. 28 Febbraio i anagrafici 2007 , 17 attività sociali attività sociali Piccole cooperative crescono … e a S. Maria Nuova. I La costituzione l corso di formazione dello scorso ottobre ha di un’ACS a Filottrano… promosso la progettazione delle attività di educazione cooperativa in nove Istituti scolastici aderenti al progetto “Crescere nella cooperazione” nelle province di Ancona e Macerata (cfr. Notizie BCC Filottrano, n. 4, Dicembre 2006). Alla luce degli input formativi, secondo il contesto e in base al proprio nucleo progettuale, gli insegnanti hanno avviato con gli alunni il processo di costituzione della ACS (Associazione Cooperativa Scolastica) e della ricerca sui temi della cooperazione, e stanno vivendo l’applicazione pratica dei principi cooperativi nella vita scolastica e nelle attività didattiche che prevede la trasformazione dei gruppiclasse in cooperative. L’osservazione dei passaggi metodologici e dei vissuti valoCon il supporto della BCC di Filottrano, fra novembre e riali dell’educazione cooperativa ha registrato come punti di atdicembre 2006 si è svolto un ciclo di “Assistenza alle scuole”, tenzione: condotto dall’esperta M. Cristina Curzi dell’Ufficio Educazio• l’apprendimento per esperienza delle abilità di cooperazione cooperativa della Federazione Trentina delle Cooperative, con ne con esercizi in gruppo, lavoro su compito e giochi a squadra; l’osservazione partecipe dello staff dell’IRRE Marche per il mo• le dinamiche di gruppo, il coinvolgimento e la riflessivinitoraggio del progetto. tà intra e interindividuale (regole del dibattito, circolarità, tempi Durante la fase di assistenza e consulenza, le scuole parteci- di ascolto, attesa del turno, espressione personale, rispetto delle panti hanno fatto il punto sullo ‘stato di avanzamento lavori’, opinioni, responsabilità di compito, assunzione dei ruoli, negoconfrontandosi in merito a fasi, metodologia, struttura organizza- ziazione, decisionalità, elementi di cambiamento, motivazione e tiva, impostazione del lavoro, supporti e interventi, visite a realtà consapevolezza, ecc.); cooperative, integrazioni o perfezionamenti del progetto. • le forme di cooperazione e di economia d’impresa (stile Ogni ACS, formalizzando gli atti e gli adempimenti di una cooperativo e stile competitivo, rischio d’impresa, bilancio ecocooperativa (Cariche sociali, Statuto, Assemblea dei soci, Bilan- nomico, bilancio sociale, diversificazione dei prodotti, ecc.); cio economico e sociale, ecc.) prevede nel proprio statuto forme • gli apprendimenti trasversali e disciplinari (moduli di apdi attività produttive che consentono di realizzare un guadagno prendimento, rilevazione e valutazione degli apprendimenti); con il quale gestire i laboratori di cooperazione e adempiere alla • gli aspetti organizzativi (tempi, spazi, gruppi alunni, colsolidarietà. Per l’apertura e il ritiro del libretto bancario, gli in- legialità, collaborazioni e visite, gestione ACS, ecc.); segnanti e gli alunni in carica come presidenti e cassieri si sono • le difficoltà incontrate e le modifiche approntate o da inpresentati allo sportello della propria BCC con lo statuto e l’atto trodurre alla progettazione. costitutivo dell’ACS. In continuità alla prima fase di assistenza è stato promosso La rendicontazione delun Seminario di approfonle esperienze e la documendimento il 15 e il 16 febtazione, anche ai fini del braio 2007, svolto presso Concorso, consiste prinl’Istituto Comprensivo di cipalmente nei documenti Filottrano, in risposta al biredatti dagli studenti (Versogno formativo degli insebali delle Assemblee, Stagnanti che si è concentrato tuto, Bilancio economico e sulle dinamiche di gruppo, sociale delle ACS) e in un sulla gestione della classe e report sull’esperienza a cusulle tecniche di cooperara degli insegnanti-tutor. zione. 18 … a Montefano La conduttrice ha presentato alcune tecniche per facilitare un apprendimento attivo, ludico e motivante attraverso la condivisione e il confronto con gli altri. Le attività si sono incentrate sul miglioramento delle competenze sociali, riconducibili anche a obiettivi disciplinari, dato che gli aspetti cognitivi, emotivi e sociali dell’apprendimento non risultano separabili. I modelli di riferimento sono stati gli studi sul cooperative learning, non solo per gli aspetti teorici, ma soprattutto per l’elaborazione di tecniche e strategie utili per l’attività didattica, con l’obiettivo di: • sperimentare in prima persona la pratica di comportamenti cooperativi all’interno di un gruppo; • sviluppare strategie didattiche finalizzate al protagonismo dell’alunno e alla collaborazione tra gli studenti; • presentare alcune tecniche di comunicazione efficaci. Il programma si è diviso in moduli che hanno proposto un’attività pratica e una riflessione collettiva sulle possibili applicazioni della proposta nella programmazione didattica quotidiana. Le attività consistono in esercizi e giochi che, attraverso un’esperienza emotiva, permettono di mettere in gioco le proprie capacità di relazione e di comunicazione. Anche le riflessioni sono costruite attraverso modelli di confronto e di ricerca cooperativi. Manuela Furno Coordinatrice del progetto IRRE Marche Le gite programmate per il 2007 N el precedente numero DATA LOCALITÀ DURATA COSTO € del notiziario, stampaS. Giovanni Rotondo - S. Pio da Pietrelcina 1 giorno 43,00 25 marzo to prima di Natale, si elencaLa Murgia Pugliese e i Sassi di Matera 29-30 aprile / 1 maggio 3 giorni 265,00 vano le gite programmate per il 2007 indicando solo le locaViterbo e il Parco dei mostri di Bomarzo domenica 13 maggio 1 giorno 35,00 lità e il periodo approssimaSan Pietroburgo e Mosca (in aereo) dal 16 al 23 giugno 8 giorni 1.550,00 tivo in cui si sarebbero svolOktoberfest - Monaco di Baviera 29-30 settembre 2 giorni Da definire te. Ora diamo lo stesso elenco con le date definitive e il costo Raccolta castagne domenica 14 ottobre 1 giorno 23,00 di alcuni viaggi. Viaggio a carattere enogastronomico 17-18 novembre 2 giorni Da definire Anche se le date vi sembraMercatini di Natale e presepi a Napoli 15-16 dicembre 2 giorni Da definire no lontane e non è definito il costo, esprimete egualmente la Capodanno a Budapest 30-31 dic. 07 / 1-2 gen. 08 4 giorni Da definire vostra volontà di partecipare a Nota: Le gite evidenziate in rosso si sono già svolte, mentre quelle evidenziate in verde sono già complete. qualche viaggio opzionando il vostro posto, poi quando sarete contattati darete la conferma definitiva versando l’acconto richiesto. Per i Soci della Banca: Gite da 1 giorno Gite da 2-3 giorni Gite + di 3 giorni sconto di € 10,00 sconto di € 30,00 sconto di € 50,00 Nota: Per i pensionati che riscuotono la pensione presso la nostra Banca c’è uno sconto di € 20,00 su una delle gite programmate. 19 FILOTTRANO MONTORO OSIMO S. BIAGIO DI OSIMO CASTELFIDARDO CINGOLI VILLA STRADA TREIA MONTEFANO APIRO S. MARIA NUOVA NUMANA i r u g u A i r o i l g squa i m i a n P o C uona di B