Dopo le esercitazioni

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Dopo le esercitazioni
Alunno M.M.
“Definizione di attività e interventi – scelta di materiali, strumenti e metodi
di lavoro”
Svolgimento dell’esercitazione
1. Difficoltà di attenzione
Problema
“…si lascia
facilmente distrarre
da stimoli
irrilevanti”
Prima fase della
task analysis
II Fase
Strategie di
facilitazione in aula
informatica
III fase
IV fase
Monitoraggio
Descrizione del compito
Aiutare l’alunno a concentrare la propria attenzione sulle attività didattiche
che sta affrontando
Osservare e comprendere la tipologia del disturbo di attenzione:
attenzione ai testi scritti? Attenzione alle spiegazioni orali?
Attenzione alle immagini? Attenzione ai prodotti multimediali
(filmati, TV computer?…)
• renderne consapevole l’allievo = metacognizione
• concordare con il bambino un percorso di miglioramento = patto
didattico
• controllare se il lavoro interattivo al computer aumenta i tempi di
attenzione
• se è così, allora esercitare l’attenzione con lavori al computer ,
utilizzando anche videogiochi e software didattico impostato in
forma giocosa
Abituare il bambino a centrare l’attenzione sul monitor, utilizzando
inizialmente software didattici che catturino l’interesse attraverso il
movimento, i suoni e le musiche, i colori, i personaggi.
Scegliere software interattivi in cui l’alunno debba operare per far muovere
i personaggi, cambiare ambienti eccetera
Utilizzare software bilingui albanese-italiano
Dal monitor alle schede di lavoro: predisporre schede di lavoro simili al
software didattico e sperimentare il transfert della capacità di attenzione e
di concentrazione sul compito (utilizzando anche gli stessi personaggi del
software didattico)
Far riflettere il bambino sui mutamenti della propria capacità di attenzione
e di concentrazione con i sussidi facilitatori utilizzati (autoconsapevolezza)
•
1
2) Apprendimento lingua italiana
Problema
L’alunno, albanese,
è lento
nell’apprendimento
della lingua italiana
Risorse
Auto valutazione
Rinforzi positivi
Rafforzamento
dell’autostima
Descrizione del compito (task analysis)
 facilitare un rapido apprendimento iniziando dalle attività
routinarie della giornata educativa (accoglienza al mattino,
saluti, nomi dei compagni, oggetti in cartella, abbigliamento,
pasti e merende) che, ripetendosi ogni giorno, garantiscono
un continuo rinforzo;
 dotare l’alunno di un vocabolarietto illustrato
albanese/italiano interattivo (con pagine illustrate da
completare seguendo il processo di apprendimento)
 utilizzare software didattico specifico con storie ed
ambientazioni illustrate e oralmente denominate nelle due
lingue
 predisporre materiali didattici semplificati (per i diversi
ambiti disciplinari) = schede di lavoro con molte immagini e
poche didascalie nelle due lingue
Umane
• Full immercion con i compagni di classe nel gioco e nelle attività
routinarie della giornata educativa ( accoglienza, pranzo, sport,
saluti e commiato….)
• Attività didattiche specifiche proposte dalle insegnanti: software
didattico bilingue; vocabolarietto illustrato da consultare e da
arricchire giorno per giorno)
• Organizzazione di esperienze di tutor, a turno, di compagni di classe
che traducono i termini e le frasi non comprese dal bambino
• Accordo con il fratello maggiore per fargli assumere
consapevolmente il ruolo di tutor nelle esercitazioni, in orario non
scolastico
Strumentali
Software didattico apposito (bilingue)
Vocabolarietto illustrato, ad anello, con pagine da completare con proprie
immagini ritagliate e le parole corrispondenti
Stimolare l’alunno a porsi degli obiettivi (es: imparare i nomi dei cibi
assaggiati alla mensa scolastica nella settimana) ed aiutarlo ad autovalutare
i risultati
Nelle attività suddette impegnarsi a garantire il successo utilizzando
facilitatori (immagini, frasi pronunciate dall’insegnante in cui compare il
termine che in quel momento l’alunno non ricorda…)
Le esperienze di successo stimolano la volontà di riprovare (Skinner),
l’insuccesso, al contrario, produce demotivazione
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3) Lettura e scrittura
Problema
“l’alunno copia
dalla lavagna, o da
altra fonte, ma non
sempre comprende
ciò che ha scritto”
Attività
Descrizione del compito
Comprensione della lettura di parole e brevi frasi e auto dettatura di parole
e semplici frasi
Per sollecitare il bambino alla narrazione orale di storie ed alla lettura
globale di parole e brevi frasi, utilizzerei, ad esempio, la tecnica di Gianni
Rodari , il binomio fantastico, sia in esercitazioni al computer, sia sulla
carta. In pratica si scelgono due immagini, che possono essere
efficacemente scelte, al computer, su Clip art o sui software con
personaggi noti al bambino…Si fa il taglia-incolla e, sulla nuova pagina si
comincia ad inventare una piccola storia, a volte fatta di una sola frase
utilizzata come didascalia. Se si costruiscono testi un po’ più ampi, che il
bambino non sa scrivere da solo, può dettarli all’insegnante (strategia
didattica del prestamano)
Con questo sistema l’alunno può costruire un bel libro personale di storie
che gli serve come documentazione dell’attività al computer (rinforzo
positivo secondario = auto gratificazione) ma anche come libro di lettura,
molto semplificato.
Sussidi
Software didattico in dotazione del plesso
 un gioco che prevede incastro di lettere dell’alfabeto e
gratificazione musicale quando l’esercizio è corretto;
 il gioco dell’impiccato (che si salva solo se le letterine sono messe
al posto giusto)
Software didattico da acquistare
 giochi simili di collocazione di parole in corrispondenza delle
immagini, con gratificazione sonora quando l’esercizio è riuscito
Auto valutazione
L’attività qui descritta, come altre simili che si possono immaginare,
consente di ottenere risultati soddisfacenti
anche in presenza di
competenze molto limitate. Le esperienze di successo sono gratificanti, il
bambino ha l’impressione di aver fatto molti passi avanti nella
comprensione della lettura e nella capacità di scrittura, queste sensazioni
funzionano da rinforzo dell’apprendimento e da stimolo ad ulteriore
impegno.
Continuità e progetto Imparare a leggere e scrivere è un obiettivo primario, ma è anche del tutto
di vita
evidente che l’uso del computer, se continuato e progressivamente
migliorato, può essere un mezzo facilitatore di grande efficacia per il
percorso nello studio e per la qualità della vita del ragazzo
3
4) Metacognizione
Problema
Il bambino è
insicuro, cerca
continuamente
l’aiuto degli
insegnanti”
Metodo e attività
Stili di attribuzione
Stili di
apprendimento e di
memorizzazione
Descrizione del compito
Aiutare il bambino a prendere coscienza dei propri punti di forza e di
debolezza , delle caratteristiche delle sue “intelligenze”, dei propri interessi
prevalenti.
Aumentare l’autostima dell’alunno attraverso esperienze di successo, nelle
attività didattiche, che lo convincano progressivamente (condizionamento
operante) di essere capace.
Concordare con l’alunno un percorso di miglioramento articolato in
obiettivi a breve termine ed abituarlo all’auto valutazione dei risultati
(anche in piccole conquiste)
• osservazione sistematica dei comportamenti
• organizzazione le attività didattiche in modo da evitare gli
insuccessi, sperimentando tutti i facilitatori possibili
• sottolineare i successi insieme all’alunno ed evidenziare le tappe del
percorso di miglioramento
• conversare sulle attività scolastiche più gradite e meno gradite e
cercare di portare il bambino a comprenderne i motivi
--Comprendere quali sono le cose e le attività a cui il bambino attribuisce
maggiore importanza;
--cercare di fargli capire il punto di vista dell’insegnante sulle cose che
hanno maggiore importanza per lui, nell’immediato e in futuro, senza
forzature, in un percorso che non può essere breve.
---Osservare la tipologia dello stile prevalente di apprendimento e di
memorizzazione del bambino (apprende e ricorda meglio ciò che ascolta?
Ciò che vede nelle immagini fisse e in movimento? Ciò che fa o vede fare
(apprendimento di schemi sensomotori)?
---Renderne consapevole il bambino
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5) Motricità
Problema
“l’alunno è
impacciato nei
movimenti e
dimostra difficoltà
anche nella
motricità fine”
Attività
Sussidi
Descrizione del compito
Abilità grosso-motorie = sollecitare l’alunno a partecipare comunque a
giochi motori, esercitarlo negli spostamenti interni al plesso, affidandogli
piccoli incarichi di fiducia (orientamento nello spazio, scendere e salire
scale…)
Motricità fine della mano= esercitazioni varie sia con materiali tradizionali
(carta/penna; disegno; percorsi su foglio; ritaglio…sia con l’uso del mouse
e di software didattico)
• i giochi al computer sono particolarmente adatti ad esercitare la
motricità fine, ci sono in commercio software didattici molto
efficaci e gradevoli per i bambini
• le esperienze tecnologiche (costruire piccoli oggetti con materiali
vari) e le esperienze di manipolazione di materiali plastici (come la
creta) sono ugualmente utili e, se progettate insieme all’alunno,
sviluppano il pensiero logico
• la scrittura e il disegno (con tecniche diverse) restano,
naturalmente, le attività privilegiate;
• i giochi motori, in palestra e all’aperto, sono altrettanto importanti,
sia per la competenza motoria, sia per la socializzazione
• in dotazione del plesso c’è un software didattico utile, un puzzle a
più incastri che ha un sistema di autovalutazione: sottolinea con una
musichetta quando è stato eseguito correttamente e gratifica
l’alunno;
• nei materiali didattici cartacei ci sono molte schede con percorsi da
seguire, sulla carta, con la matita o con il dito
• il disegno e la scrittura sono naturalmente i mezzi fondamentali, ma
non devono essere esclusivi
• per le abilità grosso-motorie sono utili i tradizionali sussidi di
palestra
6) Emotività , stili di attribuzione, interessi e motivazioni
Problema
L’alunno ha
difficoltà
nell’accettare rifiuti
o rimproveri e teme
sempre di essere
preso in giro dai
compagni”
Descrizione del compito
---Concordare con l’alunno alcune semplici regole di comportamento a
scuola, da rispettare con fermezza, e far comprendere l’analogia tra le
indispensabili sanzioni e le sanzioni nel gioco sportivo (ad esempio nel
calcio), che i bambini conoscono bene. Lo scopo è quello di considerare la
sanzione come una conseguenza oggettiva e non una persecuzione
---Abituarlo gradatamente a reagire alle frustrazioni, attraverso lo sviluppo
di strategie di compensazione (ad esempio, impegnarsi a rimediare dopo
una esperienza didattica non riuscita; sapere che i momenti di impegno più
difficile sono seguiti da momenti rilassanti e graditi…)
---Nel caso delle critiche dei coetanei, possiamo fare molto per cercare di
ottenere un clima di accettazione e di collaborazione, ma dobbiamo anche
sapere che non possiamo proteggere sempre l’alunno, bisogna aiutarlo a
fortificarsi ( Ascolto attivo in Thomas Gordon “Insegnanti efficaci”)
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Metodi
Attività
Progetto di vita
In Thomas Gordon e in Donata Francescano abbiamo studiato tre strategie:
--il messaggio- io degli educatori;
--il circe time fra i ragazzi e l’insegnante
--l’ascolto attivo, che deriva dalle terapie centrate sul cliente di Carl Rogers
e che serve per aiutare l’alunno in difficoltà a scoprire da sé le cause e le
possibili soluzioni ai propri disagi, utilizzando l’adulto come “contenitore”
delle ansie e dei timori, ma non come suggeritore di soluzioni.
Ho già sottolineato, in tutti i paragrafi precedenti, la mia convinzione che le
esperienze di successo siano la leva principale per sviluppare l’autostima e
superare ansie e timori.
Mi rendo conto che il successo non può essere simulato, non si può lodare
un alunno per attività mal riuscite, spetta però all’educatore porre le
condizioni per rendere probabile il successo, è per questo motivo che si
studiano le strategie di facilitazione.
Un concetto di sé più positivo è un aiuto notevole sia per continuare la
frequenza scolastica, sia per la qualità della vita
7) Pensiero logico e matematico
Problema
L’alunno dimostra
difficoltà nell’uso di
categorie spaziali e
temporali- usa la
sequenza numerica
come una
filastrocca, ma è
poco consapevole
dell’uso aritmetico
dei simboli
Attività
Autovalutazione
Descrizione del compito
Il primo obiettivo è quello di sviluppare le categorie temporali e spaziali,
partendo dall’esperienza diretta , dalle attività routinarie della giornata,
dalle temporizzazioni cicliche (settimane, mesi, stagioni, anni).
Altrettanto importante è lavorare con le quantità, utilizzando materiali
concreti e, soprattutto, utilizzando le monete.
L’uso del denaro è un interesse generale di tutti gli uomini, si sviluppa sin
da bambini, ci sono alunni che appaiono del tutto incompetenti in
matematica, eppure sanno gestire la loro “paghetta” settimanale e sono
consapevoli delle spese in ciò che acquistano.
Anche se l’alunno non ha una sua paghetta, conosce il valore delle monete
principali ed è con giochi di compravendita, con monete reali, che si può
facilitare l’approccio alla matematica
Se non imparerà ad usare efficacemente i simboli, almeno conoscerà,
praticamente, l’uso delle monete.
-Uso di calendari murali della giornata e della settimana educativa, uso
dell’orologio, consapevolezza delle differenze stagionali---organizzazione temporale in sequenze di immagini
-organizzazione temporale e spaziale nella narrazione del vissuto personale
--molte attività con le monete, se possibili anche piccoli acuisti reali,
scambio di banconote in monete etc..
Il bambino deve essere consapevole degli obiettivi di ciascuna attività
didattica (oggi impariamo a…), questo gli consente di imparare ad
autovalutare l’esito.
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8) Metodo di studio
Problema
L’alunno frequenta la classe
quinta, i compagni
affrontano questioni di
storia, geografia, scienze
etc.. da cui rischia di essere
emarginato”
Produzione dei materiali
facilitati
Il patto didattico
Continuità
Descrizione del compito
Produrre materiali didattici facilitati che consentano all’alunno di
seguire gli stessi argomenti dei compagni di classe comprendendone
i concetti-chiave.
Predisporre testi facilitati ed abituare l’alunno ad usarli adottando
semplici strategie di comprensione e di memorizzazione
L’insegnante di sostegno, o le colleghe di ambito didattico, possono
preparare schede di lavoro facilitate in cui l’argomento trattato in
classe sia ampiamente illustrato ed accompagnato da semplici
didascalie.
Le parole-chiave possono essere evidenziate a colori; si può
addirittura concordare con l’alunno un codice simbolico dell’uso dei
colori (ad esempio scrivere in rosso le parole chiave da ricordare ed
evidenziare in blu il significato essenziale)
Queste strategie possono essere utilizzate anche per preparare libri
di testo personalizzati a misura dell’alunno.
Un esempio che ci può aiutare è quello dei libri di favole prodotti in
lingua straniera: la storia è, di solito, notissima, la narrazione è fatta
per immagini, le parole sono collocate in qualche fumetto e in brevi
didascalie.
L’alunno viene informato di quante e quali cose dovrà cercare di
ricordare (per ogni argomento presentato), l’interrogazione verte
solo sui concetti concordati e numerati, in modo da rendere
probabili esperienze di successo.
In questo modo l’alunno può affrontare prove di verifica orali anche
con i compagni di classe.
E’ del tutto evidente che i colleghi dell’ordine di scuola successivo
devono essere puntualmente informati delle strategie di studio a cui
l’alunno è stato abituato.
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