LINEE COMUNI DI INDIRIZZO SUI “COMPITI A CASA”

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LINEE COMUNI DI INDIRIZZO SUI “COMPITI A CASA”
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. GALILEI” DI CITTADUCALE
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LINEE COMUNI DI INDIRIZZO SUI “COMPITI A CASA”
L’assegnazione dei compiti a casa è un argomento centrale nell’impostazione di un corretto
rapporto sia educativo - didattico con gli alunni, sia relazionale con le famiglie degli stessi.
Queste ultime non sono sempre univoche nelle loro considerazioni sull’argomento: se una
parte si lamenta di eccessivi carichi di lavoro, un’altra, anche se minoritaria, sollecita i docenti
ad assegnare ulteriori compiti.
Proprio per l’importanza dell’argomento “Compiti a casa” e per la sua delicatezza il Collegio
dei docenti, a seguito di un confronto fra gli insegnanti, ha ritenuto opportuno predisporre
delle linee comuni di indirizzo per i docenti nel momento dell’assegnazione dei compiti a casa
e del recupero dopo un periodo di assenza.
Sarebbe bene che esse fossero anche oggetto di informazione, confronto con i genitori nel
corso degli usuali incontri, per favorire un loro coinvolgimento attivo nel lavoro a casa dei
figli.
Tali linee guida rappresentano la sintesi di posizioni pressoché omogenee di docenti che
operano nei vari plessi, con una esperienza professionale più che consolidata, nella
consapevolezza del mandato affidato alla scuola.
SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Le attività assegnate devono essere chiare nella consegna, fattibili da tutti gli alunni,
diversificate in caso di programmazioni individualizzate, devono vertere su tematiche
già affrontate, costituire un’occasione di partecipazione e di condivisione con la famiglia
del lavoro svolto durante la settimana e non essere un momento di tensione fra l’alunno
e i suoi genitori

Non si assegnano compiti su argomenti di studio trattati in maniera poco esauriente dal
docente in classe.
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
Non si valutano come verifiche compiti svolti a casa.

Il carico dei compiti assegnati a casa deve essere proporzionale al tempo dedicato alla
correzione a scuola (individuale o collettiva).

I compiti assegnati vanno costantemente controllati e corretti.

I docenti promuovono costantemente l’autonomia dell’alunno affinché lo stesso annoti i
compiti per il giorno in cui devono essere consegnati

Nei periodi di vacanza lunghi (Natale e Pasqua) ciascun Consiglio di Classe o team
docenti valuterà i giorni effettivamente disponibili per lo studio e terrà in
considerazione le esigenze di vita familiare degli studenti.
PRIMARIA (TEMPO PIENO)
In una scuola a tempo pieno gli alunni sono impegnati per circa 8 ore ogni giorno in attività
formative, per un totale di 40 ore settimanali.
Gli insegnanti sono consapevoli del bisogno di ogni bambino, al termine della giornata
scolastica o durante il fine settimana, di avere momenti da trascorrere liberamente con i
familiari o di svolgere autonomamente attività ludiche, rilassanti, motorie…
Riconoscono, inoltre, la valenza formativa delle varie esperienze extrascolastiche, essendo
consci di “non esaurire tutte le funzioni educative”. Tuttavia si ritiene opportuno qualche
momento di lavoro e di riflessione personale finalizzato al consolidamento di alcune abilità
per favorire il processo di maturazione delle competenze disciplinari e personali. Più
precisamente:

Nel tempo pieno i compiti assegnati durante la settimana sono un’eccezione: in caso di
assenza, di uscita anticipata, di esigenze di personalizzazione. Altrimenti si potranno
assegnare brevi esercizi di consolidamento nell’acquisizione di conoscenze/abilità.

In caso di assenza o di uscita anticipata sarà cura della famiglia informarsi sul lavoro
svolto a scuola e concordare con i docenti un’eventuale attività di recupero.

I docenti considerano un obiettivo fondamentale della scuola primaria favorire negli
alunni il bisogno ed il piacere della lettura, pertanto ritengono opportuno abituarli a
leggere un libro preso in prestito dalla biblioteca del plesso o altri testi narrativi forniti
dall’insegnante

Nel biennio della scuola primaria si ritengono necessari come compiti a casa esercizi di
lettura (finalizzati al rinforzo o consolidamento della competenza di letto-scrittura) e di
memorizzazione (tabelline, filastrocche …).
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
Nelle ultime classi (soprattutto IV e V) uno degli obiettivi della programmazione
didattica è l’avvio all’apprendimento di un efficace metodo di studio e ciò comporta
l’analisi approfondita di testi informativi di tipo storico, geografico, scientifico,
l’individuazione
delle
informazioni
essenziali,
l’elaborazione
di
schemi,
la
memorizzazione dei contenuti fondamentali, la loro esposizione chiara, coerente,
utilizzando un linguaggio specifico. Per raggiungere tali obiettivi sono previsti ampi
tempi appositamente programmati a scuola, momenti in cui gli alunni, aiutati
inizialmente dall’insegnante, svolgono, individualmente o in piccolo gruppo, attività di
analisi e di studio del testo informativo. Ferma restando la necessità di continuare a
prevedere nelle ore scolastiche momenti per lo studio personale, è auspicabile
prevedere un momento di elaborazione personale a casa su un testo già esaminato a
scuola e assegnato con anticipo.

Lavori scritti e grafici potranno essere assegnati il venerdì per la settimana successiva.
PRIMARIA (TEMPO NORMALE)

Nel tempo normale i compiti potranno essere assegnati tutti i giorni, in misura
moderata in considerazione di altri impegni pomeridiani, con un opportuno raccordo
tra i vari insegnanti della giornata.

Si confermano per il tempo normale le considerazioni precedentemente esposte
relativamente alla differenziazione del tipo di lavoro da assegnare agli alunni del
biennio ed del triennio, fermo restando che nel tempo normale una parte del lavoro
dovrà proseguire a casa con esercizi applicativi ed attività di riflessione sul testo. Si
ribadisce altresì l’intento di stimolare alla lettura.
SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Nel giorno del rientro (mercoledì) non si assegneranno compiti per il giorno dopo;
comunque i compiti per il giovedì devono essere molto ridotti. Negli altri giorni ciascun
docente terrà conto degli impegni complessivi della giornata.

Nel valutare l’accuratezza del compito si dovrà tener conto di eventuali rientri
dell’alunno per lo studio dello strumento musicale

Le educazioni (ed. motoria, ed.musicale, tecnologia, arte) daranno priorità alla parte
pratica rispetto allo studio della teoria che dovrà essere assegnato a distanza di una
settimana.
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RECUPERO IN CASO DI ASSENZA
Il recupero delle attività svolte dalla classe durante giornate di assenza dell’alunno deve
riguardare in modo particolare le spiegazioni dei nuovi argomenti affrontati.
A livello individuale, sfruttando momenti di compresenza, o anche coinvolgendo tutta la
classe, (per gli altri alunni può essere un’occasione di rinforzo o di verifica degli
apprendimenti raggiunti) l’insegnante promuove interventi per far acquisire anche all’alunno
assente nei giorni precedenti le nuove conoscenze/competenze, utilizzando anche strategie
diversificate rispetto alle lezioni già effettuate.
L’insegnante fra le varie attività di consolidamento già svolte con gli altri alunni potrà
sceglierne alcune fra le più efficaci da proporre all’allievo assente, altrimenti potrà presentare
a tutta la classe esercitazioni simili a quelle svolte precedentemente e mirate sempre al
perseguimento dei medesimi obiettivi, cogliendo l’occasione per rinforzare tali apprendimenti
agli altri alunni.
Comunque non è necessario e sarebbe eccessivamente pesante e gravoso il recupero di tutte
le attività svolte dai compagni durante i giorni di assenza.
Si ritiene opportuno sottolineare che, in caso di assenza, anche l’alunno, eventualmente
aiutato dalla famiglia, deve farsi parte attiva cercando di tenersi aggiornato su quanto si
svolge a scuola.
Nel caso in cui un alunno non completi il lavoro assegnato durante le lezioni, occorre
verificare se ciò avviene occasionalmente o con una certa frequenza, indagare sulle probabili
cause e valutare con i colleghi e con la famiglia una strategia idonea.
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