il cambiamento comunicativo tra genitore e adolescente.

Transcript

il cambiamento comunicativo tra genitore e adolescente.
il
cambiamento
comunicativo
tra
genitore
e
adolescente.
Dott.
Marco
Vicentini
Studio
di
Psicologia
Attiva
la
Mente.it
Vago
di
Lavagno
27
novembre
2009
Quanto
è
facile
per
te
parlare
con
i
genitori
di
cose
che
ti
preoccupano
veramente?
Risposte
Difficile
/
Molto
difficile
con
il
Padre
11
anni
13
anni
15
anni
Maschi
27.6
41.7
52.8
Femmine
43.6
59.9
72.0
con
la
Madre
11
anni
13
anni
15
anni
Maschi
13.8
26.1
34.8
Femmine
17.3
29.6
36.0
I
Giovani
in
Veneto,
Risultati
dell’indagine
HBSC,
Cierre
edizioni,
2008.
…
che
i
genitori
impongano
dei
limiti
…
genitori
con
i
quali
discutere
e
parlare
…
trovare
la
soluzione
ai
propri
problemi
…
sapere
quando
i
loro
genitori
non
considerano
accettabile
un
dato
comportamento
…
ottenere
quello
che
più
desiderano
…
rassicurazioni,
sicurezze,
e
un
ambiente
senza
conflitti
Vero
/
Falso
Vero
/
Falso
Vero
/
Falso
Vero
/
Falso
Vero
/
Falso
Vero
/
Falso
…
che
i
genitori
impongano
dei
limiti
Vero,
ma
…
…
genitori
con
i
quali
discutere
e
parlare
Vero,
ma
…
…
trovare
la
soluzione
ai
propri
problemi
Falso
…
sapere
quando
i
loro
genitori
non
Vero
considerano
accettabile
un
dato
comportamento
…
ottenere
quello
che
più
desiderano
?
…
rassicurazioni,
sicurezze,
e
un
?
ambiente
senza
conflitti
 
Gianni
continua
a
giocare
a
pallone
nello
spiazzo
sotto
casa
sebbene
la
madre
gli
abbia
ripetutamente
ricordato
che
tra
poco
dovranno
uscire
 
La
signora
ha
detto
alla
figlia
Maria
di
aver
fretta
di
arrivare
al
supermercato,
ma
questa
continua
ad
attardarsi
fermandosi
a
guardare
le
vetrine
dei
negozi
all’interno
del
centro
commerciale
 
Susanna
si
rifiuta
di
arrendersi
alla
decisione
dei
genitori
di
non
lasciarla
andare
al
mare
con
gli
amici
durante
il
fine
settimana.
Vuole
disperatamente
andarci
sebbene
sappia
quanto
ciò
sia
inaccettabile
per
loro.
  Quando
siamo
in
disaccordo
?
  Emerge
il
disaccordo
?
  Lo
risolviamo
noi
?
  Chi
detiene
il
potere
?
 
Situazione
in
cui
su
di
un
individuo
agiscono
contemporaneamente
due
forze
psichiche
di
intensità
più
o
meno
uguale
ma
di
senso
opposto,
siano
positive
o
a
valenza
negativa,
siano
determinate
da
situazioni
intrapsichiche
o
causate
da
situazioni
esterne,
che
da
un’unica
realtà
ambivalente.
Kurt
Lewin,
1947
I
conflitti
sono
inevitabili
in
tutte
le
famiglie
I
conflitti
sono
destinati
a
verificarsi
frequentemente
I
conflitti
non
sono
necessariamente
dannosi
Solo
l’esperienza
dei
genitori
permette
di
trovare
delle
buone
soluzioni
Nella
nostra
famiglia
non
ci
sono
contrasti
V
/
F
V
/
F
V
/
F
V
/
F
V
/
F
  Quando
due
persone
(o
gruppi)
qualsiasi
convivono,
il
conflitto
è
destinato
a
subentrare
per
il
semplice
motivo
che
le
persone
sono
diverse
le
une
dalle
altre,
pensano
in
modo
diverso,
hanno
bisogni
differenti,
e
aspettative
che
spesso
non
combaciano.
T.
Gordon,
2002
  Quindi:
  Il
conflitto
è
una
realtà
di
qualsiasi
rapporto
  Il
conflitto
può
essere
un
luogo
sano
per
conoscersi,
rispettarsi,
crescere,
amarsi
  Non
è
importante
la
QUANTITÀ
di
conflitti,
ma
COME
viene
risolto
il
conflitto.
  È
sano
per
un
figlio
partecipare
ad
un
conflitto
tra
i
genitori,
per
imparare
a
gestirlo
  Se
non
ci
sono
conflitti
(“con
la
mia
bambina
va
tutto
bene”):
preoccupatevi
!
genitore
f.
g.
figlio
 
Essere
severi
  (vince
il
genitore)
 
Essere
indulgenti
  (vince
il
figlio)
Approccio
dualistico
all’educazione
  Il
rapporto
con
i
figli
è
assimilato
ad
una
lotta
di
potere
  È
una
sfida
per
vedere
chi
vince,
una
guerra
 
  Genitore
e
figlio
devono
fronteggiare
una
situazione
in
cui
i
bisogni
entrano
in
collisione
  Il
genitore
decide
quale
debba
essere
la
soluzione,
che
viene
comunicata
al
figlio
augurandosi
che
egli
vi
aderisca
  Se
il
figlio
non
condivide
il
genitore
cerca
dapprima
di
persuaderlo
ad
accettarla
  Se
nega
la
propria
approvazione,
il
genitore
cerca
di
imporre
la
condiscendenza
del
figlio
Spesso
il
conflitto
viene
risolto
in
un
tempo
limitato,
  i
comportamenti
di
controllo
perdurano
nel
tempo
 
 
 
 
Viene
richiesto
ai
genitori
un
altissimo
grado
di
coerenza
nell’amministrare
ricompense
e
punizioni
La
motivazione
del
figlio
ad
eseguire
quanto
richiesto
sarà
molto
bassa,
può
nascere
risentimento
Poche
capacità
per
il
figlio
di
sviluppare
la
capacità
di
autodisciplinarsi
Questo
può
generare:
  Resistenza,
sfida,
ribellione,
sfiducia
  Risentimento,
rabbia,
ostilità
  Aggressione,
ritorsione,
vendetta
  Mentire,
nascondere
i
propri
sentimenti
  Sottomissione,
obbedienza,
arrendevolezza
  Cercare
alleati
contro
  Introversione,
evasione,
regressione
  I
figli
imparano
a
controllare
il
genitore,
imparando
che
i
propri
bisogni
sono
più
importanti
di
chiunque
altro.
  Vale
la
regola
del
“ciò
che
è
mio
è
mio,
ciò
che
è
tuo
è
mio”.
 
I
figli
maturano
sentimenti
di
insicurezza
riguardo
all’amore
dei
propri
genitori,
i
quali
raramente
provano
accettazione
e
amore
verso
un
figlio
che
vince
a
loro
spese.
 
L’alternanza
dei
due
metodi
genera
confusione,
sensi
di
colpa
e
aggressività.
 
I
figli
allevati
in
un
contesto
di
incoerenza
possono
sviluppare
seri
problemi
emotivi
 
L’utilizzo
ambivalente
dei
metodi
sviluppa
sensi
di
colpa
e
doverizzazioni
genitore
figlio
  Contrattazione
  metodo
per
risolvere
conflitti
tra
individui
che
dispongono
di
una
quantità
di
potere
relativamente
uguale
  sinonimi:
vincere
senza
perdenti,
dialogo,
condivisione
dei
limiti
Cosa
non
è
  Nessuno
parte
con
LA
soluzione
  Non
è
un
metodo
per
educare
Cosa
è
  Soluzione
come
“scoperta”
che
si
formula
dalla
discussione
di
entrambi
  Soluzione
accettabile
per
entrambi,
spesso
di
più
alta
qualità
Figlio
vince
  Il
figlio
è
più
motivato
a
tener
fede
alla
soluzione
scelta,
perché
è
anche
la
propria
  Sviluppa
nei
figli
la
capacità
di
pensare
Genitore
vince
  Viene
a
ridursi
l’ostilità
e
il
silenzio
nel
rapporto
  Richiede
minori
rinforzi
esterni
1. 
Identificare
e
definire
il
conflitto
 
2. 
3. 
Lasciar
emergere
ogni
soluzione
possibile
Valutare
le
soluzioni
emerse
 
4. 
5. 
Esprimere
sinceramente
i
propri
sentimenti
Scegliere
la
soluzione
migliore
Programmare
e
attuare
la
soluzione
 
6. 
Messaggi
in
prima
persona
e
ascolto
attivo
Chi
fa
cosa
e
quando
Verificare
i
risultati
  E
se
il
problema
riguarda
una
diversità
di
  Valori
  Diritti
  Ad
ogni
individuo
spettano
tutti
i
diritti
e
tutte
le
libertà,
senza
distinzione
alcuna,
per
ragioni
di
razza,
di
colore,
di
sesso,
di
lingua,
di
religione,
di
opinione
politica
o
di
altro
genere,
di
origine
nazionale
o
sociale,
di
ricchezza,
di
nascita
o
di
altra
condizione.
Universal
Declaration
of
Human
Rights,
1948
Articolo
2
  Nessun
individuo
potrà
essere
sottoposto
ad
interferenze
arbitrarie
nella
sua
vita
privata,
nella
sua
famiglia,
nella
sua
casa,
nella
sua
corrispondenza,
né
a
lesione
del
suo
onore
e
della
sua
reputazione.
Articolo
12
  Ogni
individuo
ha
diritto
alla
libertà
di
pensiero,
di
coscienza
e
di
religione;
tale
diritto
include
la
libertà
di
cambiare
di
religione
o
di
credo,
e
la
libertà
di
manifestare,
isolatamente
o
in
comune,
e
sia
in
pubblico
che
in
privato,
la
propria
religione
o
il
proprio
credo
nell'insegnamento,
nelle
pratiche,
nel
culto
e
nell'osservanza
dei
riti
Articolo
18
  Ogni
individuo
ha
diritto
alla
libertà
di
opinione
e
di
espressione
incluso
il
diritto
di
non
essere
molestato
per
la
propria
opinione
e
quello
di
cercare,
ricevere
e
diffondere
informazioni
e
idee
attraverso
ogni
mezzo
e
senza
riguardo
a
frontiere
Articolo
19
  Ogni
individuo
ha
dei
doveri
verso
la
comunità,
nella
quale
soltanto
è
possibile
il
libero
e
pieno
sviluppo
della
sua
personalità
Articolo
29
  Role‐playing
  via
a
capodanno
  in
casa
di
(loro)
amici
  in
montagna!
  Venerdì
4
dicembre
  Incontro
con
Mons.
Giuseppe
Zenti
  Parlare
ai
giovani,
parlare
con
i
Giovani.
  Il
Pastore
della
Chiesa
di
Verona
incontra
le
famiglie.
  Per
chi
desidera
da
domani
i
lucidi
di
queste
sere
sono
su:
http://www.marcovicentini.it