Hanni Rützlers Foodreport 2014
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Hanni Rützlers Foodreport 2014
Ricerca sui trend Hanni Rützlers Foodreport 2014 Nel suo ultimo libro la nutrizionista Hanni Rützler illustra le più recenti tendenze alimentari, segnala il loro influsso sulle abitudini d’acquisto e sulla gastronomia e spiega l’importanza del gusto per la nostra salute. (Rita Geson) Oggi la voglia e il piacere di mangiare tengono in grande considerazione le esigenze salutistiche. Food Trends 1. CURATED FOOD (CIBI SCELTI CON CURA) – LA QUALITÀ PIUTTOSTO CHE LA QUANTITÀ La crescente ricerca di una vita più sana diventerà una delle chiavi strategiche del mercato di domani, nel commercio alimentare così come nella gastronomia. Lo stare bene non deriva dal caso, ma è frutto della presa di coscienza di un consumatore che ha sempre più bisogno di offerte in grado di fargli modificare in meglio le abitudini alimentari. I produttori quindi non sono più semplici venditori bensì consulenti, chiamati a supportare il consumatore nella scelta e nella preparazione dei cibi ma anche nella ricerca di un ristorante salutista come ad esempio il LYFE – Love your food everyday (www.lyfekitchen.com). La filosofia della catena americana si fonda su salute, sostenibilità e regionalità e sulla rinuncia a burro, fruttosio e fritture. 1 Ricerca sui trend I grandi chef hanno cambiato il nostro modo di vedere il cibo. 2. FLEXITARIAN, MANGIARE CON RESPONSABILITÀ SENZA RINUNCIARE AL GUSTO Per flexitarian s’intende una persona di abitudini essenzialmente vegetariane che però non vuole rinunciare ad un piatto a base di carne o pesce di qualità. In tanti paesi ormai il consumo di carne, dopo decenni di ascesa, si è stabilizzato o sta regredendo. Per molti lo stile flexitarian è la soluzione che riesce a coniugare amore per gli animali, alimentazione sana e voglia di carne. Ne consegue che i produttori di carne devono puntare sulla qualità e saperla anche comunicare, indicando provenienza, razza, tipo di allevamento e alimentazione. 3. I GRANDI CHEF, I DESIGNER CULINARI DEL FUTURO Lo chef dei giorni nostri deve ragionare con spirito imprenditoriale, saper mettere in evidenza gli ingredienti di una pietanza, la filosofia che sta alla base di un piatto o che contraddistingue un ristorante. Ogni dettaglio deve contribuire a regalare al commensale un’emozione, un’atmosfera particolare. Il cibo ha bisogno di essere messo in scena e celebrato, perché mangiare non significa più sfamarsi ma è diventato un segno di distinzione. Nel futuro la cucina è destinata ad assumere un valore sociale sempre più importante. I grandi cuochi influenzano il nostro modo di vedere il cibo e di conseguenza il nostro gusto, trasmettono valori e incarnano nuovi ideali. 2 4. SENSUAL FOOD (CIBO PER I SENSI) – LA NUOVA POTENZA DEL GUSTO L’olfatto e il gusto stanno assumendo un’importanza sempre più rilevante. Anche i tradizionali processi di produzione nel settore alimentare sono messi in discussione. Ad esempio, grazie ad un nuovo trattamento che riduce l’impatto termico sulle fave di cacao, la cioccolata mantiene un contenuto sensibilmente più alto di sostanze pregiate e acquista un sapore più intenso. Oggi il cioccolato viene annoverato nel “Sensual Food”, ovvero quei cibi considerati un’esperienza sensoriale ma non solo: anche la provenienza e la quantità di sostanze benefiche (flavonoidi e antiossidanti) della materia prima – la fava di cacao – sono diventate importanti. I food designer lavorano alla creazione di prodotti in grado di stimolare i sensi; nel caso del caffè, ad esempio, sono le differenze cromatiche delle capsule a comunicare la varietà (www.nespresso.com). Più allenato sarà il nostro gusto, e più facilmente potremo esprimerlo a parole, maggiore sarà il suo influsso sulle nostre scelte di acquisto. Ricerca sui trend a fornire e condividere informazioni sul web; in Germania addirittura è nato il sito foodsharing.de, dove gli alimenti in eccesso possono essere regalati o richiesti. Secondo il Time Magazine, la condivisione è una delle 10 idee che cambieranno il mondo; il possesso permanente è condannato a perdere importanza. Le industrie alimentari svilupperanno prodotti ad alta redditività i cui componenti potranno entrare in circoli biologici e tecnologici, come ad esempio materiali idonei al compostaggio o riciclabili. L’equivalente in fatto di cibo si chiama “mangiare gli avanzi”. Retail – Il consumatore 24/7I e le nuove possibilità di acquisto Gli alimenti locali sono i nuovi protagonisti in cucina. 5. NEW GARDENING (IL NUOVO GIARDINAGGIO) – QUANDO LA VERDURA SI COLTIVA IN CITTÀ Tutti pazzi per il verde: giardini a tema, tetti e facciate verdi, orti per anziani e chi più ne ha più ne metta. Sembra proprio che l’agricoltura del futuro sia quella urbana (“Urban Farming”), frutto della crescente voglia di alimenti locali e genuini ma anche della volontà, in tempi di crisi, di non avere problemi di approvvigionamento. L’orto sta sempre più diventando un elemento essenziale dell’architettura “Healthy Living” (vita sana); salute e neo-ecologia sono i due megatrend che stanno lanciando l’Urban Gardening e gli orti domestici sono destinati a diventare parte integrante della futura quotidianità in cucina. 6. RE-USE FOOD (CUCINARE CON GLI AVANZI) – LA SECONDA VITA DEI NOSTRI CIBI Ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti finiscono nell’immondizia o si perdono lungo la filiera di produzione e distribuzione. Il motto in voga è diventato “Safe Food” (salvate il cibo), e sottintende la ricerca di un compromesso tra una mentalità rispettosa dell’ambiente e delle risorse e una società consumistica. Fioriscono così i corsi dedicati al “reuse”, i siti web e i blog con miriadi di suggerimenti e ricette per cucinare con gli avanzi. I nativi digitali sono abituati I. Al consumatore non basta più fare la lista della spesa, comprare e consumare, ma cerca la soluzione culinaria più adatta al suo stile di vita. Il fattore “bio” e il costo degli alimenti hanno un’importanza relativa: ciò che conta sono i valori che trasmette il cibo, la soddisfazione delle proprie ambizioni e delle diverse situazioni gastronomiche. Il consumatore di oggi cambia in continuazione le fonti di informazione e di ispirazione ma anche i luoghi di acquisto. Il primo supermercato virtuale del mondo è stato aperto nel 2011 a Seul ed ha fatto subito furore. Fotografando i codici a barre o i codici QR degli alimenti, riprodotti a grandezza naturale su uno schermo, i prodotti vengono ordinati in modalità elettronica e consegnati a domicilio il giorno stesso. Altre catene di market come Tesco, invece, hanno sviluppato dei concetti Drive-Thru che combinano lo shopping on line con il ritiro della merce da parte dell’acquirente. COME ORIENTARSI TRA LE TANTE POSSIBILITÀ DI ACQUISTO I supermercati sono ancora oggi troppo concentrati sulla vendita piuttosto che sul servizio. La richiesta di consulenza per orientarsi nella giungla di informazioni rappresenta un vuoto di mercato che alcune ONG e Start-up intelligenti stanno già colmando. Nasce così il coach che insegna come acquistare bene, magari proponendo tour guidati all’interno dei supermercati a clienti che vogliono cambiare la loro alimentazione e hanno bisogno di consigli. Di grande utilità sono anche alcuni portali web (come ad esempio www.eco-challenge.eu) nati per assistere gruppi di consumatori consapevoli oppure delle speciali applicazioni che permettono di capire se un frutto è maturo al punto giusto osservandolo (www.fruitguideapp.com) o “ascoltandolo” (www.melonmeter.com). Per 24/7 si intende la possibilità di fare acquisti per 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 – praticamente sempre. 3 Ricerca sui trend Fare la spesa come gli chef? In questi negozi è possibile Nel negozietto “Emmas Enkel” (Il nipote di Emma) a Düsseldorf i clienti fanno ancora la spesa davanti al bancone, assistiti con cura da personale specializzato. A fianco è stato creato un piccolo spazio informale, “Die gute Stube” (Il salottino), in cui è possibile sorseggiare una tazza di caffè e intanto ordinare la spesa tramite iPad, per poi – volendo – farsela anche portare a casa. L’originale catena di negozi tedesca “Kochhaus” è invece dedicata alla cucina fai da te. Questa sorta di ricettario “vivente” propone sempre 18 ricette diverse, che cambiano in continuazione, corredate da immagini che indicano la giusta quantità di ingredienti. Il cliente inoltre riceve una guida che gli spiega passo dopo passo cosa fare affinché la ricetta vada a buon fine. Al momento gli store Kochhaus sparsi per la Germania sono 11, ma è anche possibile ordinare on line (www.kochhaus.de) gli ingredienti necessari per la preparazione dei piatti. Un negozio simile si trova a Vienna, si chiama “Dein Einkaufssackerl” (Il tuo sacchetto della spesa) e in uno o più giorni a settimana effettua la consegna a domicilio di ricette e relativi ingredienti. IL RETAIL DEL FUTURO Meno prodotti, più servizio e assistenza nell’acquisto: ecco le carte vincenti del commercio alimentare del futuro. Ai punti vendita tradizionali ed a quelli on line se ne aggiungono in continuazione di nuovi; il classico supermercato stracolmo è destinato a diventare obsoleto e i salumieri si trasformeranno in consulenti d’acquisto. Nel futuro del retail c’è un cliente che non si accontenta di acquistare vivande, ma cerca soluzioni culinarie alla sua portata. Ecco come i Food Trend stanno cambiando la gastronomia IL NUOVO CHE AVANZA: IL LOCAL FOOD SARÀ PIÙ CRUDO, URBANO E SPERIMENTALE L’utilizzo di prodotti locali sta assumendo un ruolo sempre più importante anche nella ristorazione veloce, e ad essere attratti dai prodotti regionali sono soprattutto i Foodies (gli appassionati di gastronomia) e le generazioni over 50. I primi a battere questa strada sono stati i Paesi dell’Europa settentrionale; nel ristorante Noma di Copenaghen, considerato il 4 migliore al mondo, vengono usati esclusivamente alimenti locali con tutte le limitazioni legate alla stagionalità e alle condizioni climatiche. Il motto “Think global, act local” (pensa globale, agisci locale) si riflette anche nella filosofia “Cook it raw” (cuocilo crudo), che combina la cucina avanguardistica con i prodotti tradizionali e le nuove tendenze con le ricette consolidate. (www.cookitraw.org) DATEGLI FIDUCIA: VOI SCEGLIETE IL TRUE FOOD (CIBO GENUINO), AL RESTO PENSERÀ IL CUOCO Il concetto True Food intende mostrare il legame esistente tra la materia prima e quello che diventerà il cibo da consumare. Nel ristorante parigino Agape Substance non riceverete la classica carte: il personale vi illustrerà invece una sorta di “menu dei desideri”, dove vengono presentate le materie prime disponibili quel giorno. Dopo aver scelto quelle che più vi piacciono, sarà il cuoco a decidere quali piatti preparare. (www.agapesubstance.com) I MOTIVI PER CUI SI VA A MANGIARE FUORI (DINING OUT) Quando si va a mangiare fuori, l’aspetto emozionale è prevalente per chi ama scoprire nuovi sapori e piatti presentati in maniera particolare, mentre chi punta soprattutto al gusto mette sul piatto della bilancia la qualità degli ingredienti e delle pietanze. Tra i fattori che inducono a mangiare fuori casa giocano un ruolo anche la fame o la noia, lo stato di salute e la ricerca di un diversivo. LA CINA È SEMPRE PIÙ VICINA: FUSION FOOD, QUANDO LA DIVERSITÀ DIVENTA NORMALITÀ Il numero dei turisti asiatici, e in special modo quelli provenienti dalla Cina, è in rapida crescita. Essendo l’ospite cinese il più munifico a livello mondiale, è normale che lo Street Food asiatico sia stato sdoganato anche nei ristoranti più chic e che i Noodle e i Pho Bar siano diventati covi di gourmet. Questa ondata di Fusion Food ha fatto sì che ingredienti una volta considerati esotici ora siano percepiti come assolutamente normali. A Parigi è da poco nato “Miss Ko”, un hot spot nippo-francese dall’ambiente multisensoriale che propone piatti originali, di varie culture e intriganti come gli interni del ristorante. (www.miss-ko.com) Ricerca sui trend Il legame tra la materia prima e il piatto finito diventerà sempre più importante. DALLA SCANDINAVIA CON FURORE: LA NUOVA CUCINA DEL PROFONDO NORD Senza clamore e quasi da un giorno all’altro, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda sono salite alla ribalta della grande gastronomia mondiale. Dopo aver pubblicato nel 2004 in Danimarca il manifesto della nuova cucina del Nord, uno stuolo di cuochi scandinavi ha cominciato a riscoprire i prodotti regionali caduti nel dimenticatoio come ad esempio la cozza cavallo e i granchi di fondale delle Färöer, le alghe islandesi, il succo di betulla e i lamponi artici. Ma anche i licheni, il muschio e la corteccia fanno parte del cosiddetto Wild Food che sta dilagando a livello planetario. Nell’esclusiva Brasserie Relae di Copenaghen i piatti puristi non sono mai preparati con più di 4 materie prime. (www.restaurant-relae.dk) LA CUCINA TAILANDESE RISCOPRE IL PASSATO. GUARDANDO AL FUTURO La tendenza del ritorno alla cucina regionale non ha risparmiato neanche l’alta gastronomia tailandese. Nell’antico Siam si sta cercando di riscoprire le antiche radici della vera cucina tailandese: il ristorante Nahm di Bangkok, considerato uno dei tre migliori ristoranti dell’Asia intera, propone diverse pietanze dal gusto straordinario che si credevano ormai dimenticate. IL FUTURO DELLA GASTRONOMIA: C’erano una volta i tipi di comportamento alimentari. In futuro la gente sarà spinta a mangiare fuori da varie ragioni legate alle emozioni: la cucina regionale continuerà ad avere grande appeal, ma anche una filosofia culinaria convincente avrà il suo zoccolo duro di clientela. Il Fusion Food parificherà gli ingredienti una volta considerati esotici a quelli locali, mentre i gastronomi avranno il compito principale di moderare il dialogo tra produttori, cuochi e commensali. Health – Il nuovo rapporto tra cibo e salute L’accresciuta consapevolezza alimentare è entrata a far parte dell’immaginario collettivo legato alla salute. Oggi il cibo non è solo gusto ed edonismo ma anche voglia di stare bene, e si va sempre più affermando la convinzione che solo gli alimenti che ci piacciono possono anche fare bene alla nostra salute. Nel corso degli anni i nostri criteri di gusto hanno subito dei cambiamenti profondi. Se una volta il cibo doveva essere abbondante, carnoso, veloce e semplice, oggi le parole d’ordine sono buono & sano. La qualità delle materie prime è diventata fondamentale e così l’industria alimentare, di fronte 5 Ricerca sui trend veda la luce un programma di alimentazione o dietetico elaborato al computer con tanto di applicazione per smartphone. Il sito nutrizionale good.is vuole essere un punto di raccolta aperto a tutti di idee, progetti e suggerimenti su come fare la spesa nei mercati contadini, tenere in ordine il frigo e così via. (www.good.is) Chi punta al gusto mette sul piatto della bilancia il piacere di mangiare. all’ossessiva richiesta di cibi salubri, ha imboccato due vie: mettere più “salute” nei prodotti ed al contempo eliminare dai prodotti i possibili rischi per la salute. Ma la consapevolezza dei consumatori in materia di qualità e salubrità dei prodotti va ben oltre questi due semplici concetti: un’alimentazione sana deve essere anche equilibrata e varia, e presuppone un maggior consumo di alimenti vegetali a scapito di quelli di origine animale. E va anche detto che un ruolo sempre più importante lo giocheranno anche il gusto personale e le qualità sensoriali dei cibi. PIÙ INFORMAZIONE UGUALE PIÙ POTERE AL CONSUMATORE Quel formidabile strumento di informazione che è Internet permette al consumatore di approfondire le conoscenze in materia di corretta alimentazione, rendendolo più consapevole delle proprie scelte alimentari e delle conseguenze sulla salute. I canali di comunicazione, sia analogici che digitali, sono una fonte infinita di consigli nutrizionali; ricettari e manuali culinari sono sempre in testa alla classifica dei libri più venduti, in particolare quelli che parlano di cottura al forno e cucina vegetariana o vegana, e non passa giorno senza che 6 SAPORE & GUSTO, ECCO IL SEGRETO PER STARE BENE Il punto è: come vendere cibi sani che al contempo siano gustosi, abbiano un concetto alle spalle e siano disponibili tutti i giorni. La risposta? Utilizzo delle migliori materie prime, lavorazione accurata e una comunicazione che punti maggiormente – oltre che sull’aspetto salutistico – sul sapore, sul concetto alimentare e sul gusto. Il ristorante “Mon Histoire dans l’assiette” di Lione ha scelto di rinunciare a tutti quegli ingredienti che potrebbero scatenare le allergie più diffuse ed è apprezzatissimo anche dai gourmet. I menu dal prezzo abbordabile sono bilanciati dal punto di vista nutrizionale e propongono perlopiù ricette di stagione, in grado di esaltare al massimo il gusto della singola materia prima. (www.monhistoiredanslassiette.fr) Il menu “ESSENTIA – gesund.frisch.lecker!” del ristorante Paparazzi di Berlino propone un giorno a settimana un piatto a base di carne o pesce e negli altri giorni pietanze vegetariane, garantendo sempre le più importanti sostanze nutritive come vitamine, minerali e fibre. I valori nutrizionali e l’apporto calorico non vengono indicati, il menu vuole principalmente indurre il cliente a nutrirsi in maniera sana. (www.paparazzi-restaurant-berlin.de) A PROPOSITO DI SALUTE Mantenersi in buona salute durante tutta la vita è possibile, a patto che un’alimentazione consapevole non venga ritenuta incompatibile con una bella vita. Le strategie che sono riuscite ad avere successo con un’alimentazione sana si basano su stimoli positivi e su prodotti attraenti dal punto di vista del gusto. La regina delle pietanze diventerà la verdura, mentre il concetto di Soft Health riuscirà a coniugare la voglia e il piacere di mangiare con le crescenti esigenze salutistiche. Fonte: “Hanni Rützlers Foodreport 2014” , Zukunftsinstitut, Francoforte, 2013 Contatto: Rita Geson (Ricerche di mercato) . Tel. +39 0471 999 826 . [email protected]