6 - Viveur

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6 - Viveur
IL SETTIMANALE DEL TEMPO LIBERO
Periodico associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
il sommario
anno XVII/numero 28
settimanale - dal 10 al 19 luglio 2009
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Leggende
viventi
HANNO SUONATO LE CANZONI
DI DE ANDR PER TUTTA LA
VITA, E CONTINUANO A GIRARE
IL MONDO CON LA MUSICA
DELL AMICO FRAGILE, FABER.
VIVEUR INTERVISTA LA PFM,
LA LEGGENDA MUSICALE CHE
SAR¸ A FOGGIA IL 12 LUGLIO
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MUSICA/La
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MUSICA/Il
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MUSICA/Ancora
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AGENDA/Quando
mia vita jazz
SERGIO CAPUTO SAR¸ A MANFREDONIA PER UNO DEI SUOI
ATTESI CONCERTI, MA PRIMA FA UN ANTICIPAZIONE A VIVEUR
castello ha il suo Re
AL CASTELLO DI MANFREDONIA VA IN SCENA UN RE DELLA
MUSICA JAZZ: IL MITO BILLY COBHAM ARRIVA IN CAPITANATA
Pooh
DATA FOGGIANA PER I POOH, LA LONGEVA BAND IMPEGNATA
NELL ULTIMO TOUR A QUATTRO (D ORAZIO SE NE VA)
i cantanti fanno Oh
A VICO DEL GARGANO ARRIVA L AMICO DI LUCA (QUELLO
CHE ERA GAY MA ADESSO STA CON LEI), POVIA
Chiuso in redazione il 7 luglio 2009
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copertina
Nati
sotto il segno
del rock
Domenica 12 luglio la PFM canter De Andr
sul palco del Teatro Mediterraneo, come nel 1978.
Viveur ripercorre quell incontro che cambi la storia,
attraverso le voci dei protagonisti
di Luigi de Martino
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INCONTRAMMO DE ANDRÉ IN SALA PROVE.
TUTTI ERANO DUBBIOSI SU QUESTO SODALIZIO
MA LA TOURN E DEL 1978 SMENT GLI SCETTICI
NELLA PAGINA ACCANTO, FRANZ DI CIOCCIO.
NELLA FOTO A SINISTRA, LA FORMAZIONE DELLA PFM DEGLI
ANNI SETTANTA. SOTTO, LA COPERTINA DELL ALBUM
PASSPART DEL 1978, DISEGNATA DA ANDREA PAZIENZA
FOGGIA Nel 1966 ho passato otto mesi
tra i corridoi della Biblioteca Comunale
di Milano a leggermi i Vangeli Apocrifi.
Volevo levarmi un complesso. Ognuno ha
i complessi che si merita, e chi nasce nel
1940 ha un complesso cattolico .
A noi piace immaginare che Fabrizio De
Andr combatt con quel suo complesso
e pronunci quelle parole indossando il
suo inconfondibile cappotto blu scuro,
come tradizione marinara genovese impone. E magari seduto su una sedia, con
la gamba destra accavallata in modo da
sostenere la sua fedele chitarra, e una
sigaretta appesa a un angolo della bocca.
Verso la fine degli anni Sessanta la situazione musicale era tanto confusa ed effervescente, quanto chiara e inequivocabile.
Dagli USA una tempesta rock si abbatt
con violenza sul resto delle terre emerse.
Qualcuno confondeva distorsioni di chitarre
con la distorsione della droga. Qualcun altro
sapeva bene che grazie alle frequenze di
una radio diventavi il Messia della controcultura, predicavi vangeli mai scritti.
A quei tempi De Andr sussurrava impressioni. Si faceva bello con quella voce calda
e l inarrivabile ritmica della sua acustica.
Era un cantastorie con un complesso cattolico e con l aria da intellettuale borghese, che attir a s migliaia di fedeli apostoli e qualche inevitabile Giuda. Poi, alla
soglia dei trent anni, volle conoscere le
parole non dette, le frasi mai pronunciate, un altra verit , tra i corridoi di quella
biblioteca. Cos scrissi i testi per un
nuovo disco, La Buona Novella - continua
De Andr nelle sue confessioni - consegnai il tutto a Giampiero Reverberi e gli
dissi che se non fossimo usciti subito
con questo disco la casa discografica si
sarebbe incazzata .
Reverberi, produttore di De Andr , gli
fissa un appuntamento con gli arrangiatori
individuati per il progetto. E gli presenta
quattro capelloni con le basette lunghe.
Quattro pellegrini , come li defin lo
stesso De Andr , che in quegli anni
arrangiavano i dischi di chi andava . I
Quelli si faceva chiamare il nucleo
originario della futura Premiata Forneria
Marconi. A quell incontro si presentarono
Franz Di Cioccio, Franco Mussida,
Patrick Djivas e Flavio Premoli. Gli
arrangiatori con il piglio rock, i musicisti
della precisione maniacale. Non fu colpo
di fulmine, ma durante le registrazioni
avvenne il miracolo. Fabrizio cambia
umore, si innamora dell energia
sprigionata da quei quattro ragazzi che
sembrava fossero nati dalla stessa madre.
Dopo quell esperienza ognuno prese la
sua strada. De Andr continu a fare il
De Andr , mentre i quattro con il suono
dalla loro parte diventarono la PFM, si
nutrirono della loro stessa energia, spararono rock come pugni allo stomaco.
Impressioni di Settembre, con quell assolo finale di minimoog, Ø festa, manifesto del progressive rock, con quei ritmi
spezzati, tempi ora in tre, ora in quattro.
Ti spiazzavano con quella carica e quel
modo incredibile di suonare dal vivo,
con le loro acrobazie strumentali da
Paganini del rock . Tourn e in giro per
il pianeta, milioni di dischi venduti,
celebri collaborazioni.
Finch non arriv quel giorno, di quel
1978, in quel di Nuoro. La PFM suonava
per i suoi fan appoggiati con i gomiti sul
palco (erano ben altri tempi), e De Andr
tra la folla che ascoltava. Si incontrarono
alla fine del concerto. Fabrizio lo sapeva.
Erano loro la variabile impazzita della
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LUCIO FABBRI (PH: STEFANO SALUSTRI)
FRANZ DI CIOCCIO (PH: LUIGI CERATI)
UN GIORNO ERAVAMO SEDUTI A TAVOLA.
LUI TIRæ FUORI IL TESTO DI UNA SUA CANZONE
E CI SPIEGæ IL SIGNIFICATO DI OGNI PAROLA
sua vita di artista. Solo loro potevano
liberarlo da quel ristagno creativo,
dall esilio volontario in Sardegna.
L idea di una tourn e con un gruppo
rock sulle prime mi spavent , ma il rischio
ha sempre il suo fascino. Forse in una
vita precedente sono stato un pirata, e
cos una parte di me diceva di accettare
confess De Andr . E tourn e fu. Le prime
prove in un teatrino parrocchiale a Corsico, le incertezze sulla riuscita di qualcosa
senza precedenti. Ma alla fine il rock
incontr la poesia, e per la prima volta
accadde a Forl . Folla in delirio. De Andr
in delirio, con quei colpi di basso che
vibravano nello sterno e quelle chitarre
distorte irradiate dalla sua spia. Adrenalina
pura, per chi sino a quel momento era
stato abituato a sussurrare, a urlare a
bassa voce. Le poesie leggendarie di De
Andr trovarono nuova linfa, grazie alla
compattezza strumentale della band ormai celebre. Quasi quaranta tappe, a ca-
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vallo tra 1978 e 1979. De Andr alla voce,
Franz Di Cioccio alla batteria, Franco Mussida alle chitarre, Patrick Djivas al basso,
Flavio Premoli alle tastiere, pi Roberto
Colombo e Lucio Fabbri a chiudere il cerchio. Una mezza sporca dozzina pi
Faber , ha definito quella comitiva lo
stesso Di Cioccio in Evaporati in una
nuvola rock (Edizioni Chiarelettere) in
cui il batterista documenta, con le fotografie di Guido Harari, quella ineguagliabile esperienza.
Dal 2004, anno del venticinquennale dalla
registrazione del disco live di quella
incredibile avventura, la PFM torna a
riproporre alla lettera quegli arrangiamenti,
a far conoscere alle nuove generazioni ci
che non pu essere dimenticato. PFM canta
De Andr il titolo del concerto-spettacolo
proposto, da ormai cinque anni, da Di
Cioccio e soci.
Domenica 12 luglio la band far tappa
a Foggia, tra le gradinate del Teatro
FRANCO MUSSIDA (PH: PAOLO BRILLO)
Mediterraneo. Viveur ha incontrato Franz
Di Cioccio, Patrick Djivas e Franco
Mussida, lo zoccolo duro della PFM. Erano
in viaggio verso Sordevolo, nel torinese,
con cavi e strumenti al seguito. Come dei
ragazzini al primo concerto. Che per
hanno passato i cinquant anni.
Chi non ha mai assistito a una vostra
esibizione, chi non cresciuto con
l odore del vinile, cosa deve aspettarsi
da questo concerto?
DI CIOCCIO: Poesia e tanta energia.
Questo spettacolo pensato proprio per
loro, per chi non ha vissuto quegli anni,
o per chi ha scoperto per caso, tra gli
scaffali, l LP conservato da pap . Il
concerto diviso in due parti. Nella prima
riproporremo fedelmente alcuni dei brani
registrati nel disco di quel tour. Durante
la seconda parte suoneremo i nostri pi
grandi successi. Sar l opportunit di
scoprire insieme la grandezza di un poeta
OGGI ESSERE MUSICISTA VUOL DIRE APPARIRE.
NEGLI ANNI SETTANTA LA MUSICA ERA UN VEICOLO,
L OPPORTUNIT¸ UNICA DI CAMBIARE QUALCOSA
FRANCO MUSSIDA
nostre lunghe chiacchierate. Un giorno
eravamo a tavola: lui tir fuori il testo di
un suo brano e ci spieg il significato di
ogni singolo verso, il perch utilizzava
una parola e non un altra. Fu un esperienza incredibile.
DA SINISTRA: PATRICK DJIVAS, FRANZ DI CIOCCIO E FRANCO MUSSIDA
come De Andr e la magia del rock
suonato dal vivo.
Incontraste De Andr per la prima
volta in uno studio di registrazione.
Lui aveva un aria da intellettuale, voi
eravate un gruppo di ragazzi scapestrati e innamorati del rock. Che incontro stato?
DJIVAS: Conoscevamo De Andr da diversi
anni. Lui era gi un mito, noi quattro ragazzi
che macinavano musica, ma con tanta
strada ancora da fare. Eravamo curiosi di
averlo di fronte, ma fu un incontro un po
timido. Lui era cos diverso da noi, lontano
dalla nostra sensibilit popolare. E poi quei
testi, che ti lasciavano senza fiato. Ma la
situazione cambi quando cominciammo
a suonare e ad arrangiare.
De Andr defin i testi della Buona
Novella come gli scritti pi vicini alla
realt e non divulgati dall ufficio
stampa del Paradiso . Con queste
singolari premesse, come si fa ad
arrangiare un pezzo di De Andr ?
DI CIOCCIO: Di fronte a quei testi non
potevamo avere l approccio di sempre. Il
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primo obiettivo era quello di tirare fuori la
musicalit di Fabrizio e delle sue parole,
decisamente soffocata proprio in quegli
anni, in cui era considerato un poeta e
nient altro. Ma non avemmo grossi problemi
perch le melodie di De Andr sono ricche
di musicalit e molto divertenti da
arrangiare. Tutti erano dubbiosi su questo
sodalizio. La registrazione di Buona Novella
e la tourn e dieci anni dopo smentirono
anche i pi scettici.
Prima di quella tourn e Faber voleva
diventare un allevatore e dire addio
alla musica. Poi, l incontro a Nuoro
cambi la storia. Quali ricordi conserva di quella irripetibile esperienza?
DJIVAS: Due sono i ricordi pi belli. Il
primo legato alla realizzazione degli
arrangiamenti. Fabrizio ci raggiunse in
sala prove un po scettico, senza troppi
stimoli. Aveva una percezione approssimativa di quello che poteva significare
salire su un palco e condividerlo con altri
musicisti. Quando ascolt le tracce che
registrammo per gli arrangiamenti
sembrava impazzito, era felice come un
bambino. L altro ricordo legato alle
C differenza tra i giovani che fanno
musica oggi e chi abbracciava una
chitarra negli anni Settanta?
MUSSIDA: Sono diverse le motivazioni.
Oggi essere musicista vuol dire troppo
spesso apparire, arricchirsi. Quarant anni
fa si percepiva un altro senso del fare
musica, lontano dalle manie di divismo,
dalle luci dei riflettori, dalle opportunit
in termini economici che scaturiscono
anche da una sola apparizione televisiva.
La musica era veicolo di messaggi,
l opportunit unica di cambiare qualcosa.
Dopo pi di trent anni di carriera e
oltre quattromila concerti all attivo,
cosa vi spinge a salire ancora su un
palco?
MUSSIDA: La curiosit di esplorare
sempre nuove sonorit , perch quello
della musica un territorio sconfinato.
O forse perch il pezzo pi bello
dobbiamo ancora scriverlo.
i: www.pfmpfm.it
musica
Sergio Caputo,
la mia vita jazz
Sergio Caputo terr un concerto a Manfredonia.
L artista racconta a Viveur gli anni Ottanta,
il suo concetto di jazz e ci regala una preziosa anteprima
di Luigi Lioce
SERGIO CAPUTO
MANFREDONIA Un sabato qualunque/un sabato italiano, il
peggio sembra essere passato/la notte un dirigibile che ti
porta via lontano . Non sar un sabato qualunque, quello che
si potr vivere sabato 18 luglio al Regiohotel Manfredi a
Manfredonia; infatti, alle 22.00, Sergio Caputo, musicista
icona degli anni Ottanta, terr un attesissimo concerto. Un
sabato italiano e Italiani Mambo sono solo i titoli pi conosciuti
di un artista versatile e talentoso che, dopo il grande successo
in Italia decide di trasferirsi in California, salvo tornare nel
Belpaese durante l estate per godere dell affetto immutato
dei fans della prima ora ma anche delle nuove generazioni.
Prima della data pugliese, Viveur incontra lo chansonnier della
trasmissione musicale (ormai di culto) Mister Fantasy, che
l anno scorso ha pubblicato per Mondadori il suo primo e
spassosissimo romanzo Disperatamente e in ritardo cane.
PER FAR SBARCARE IL JAZZ
NELLA TV ITALIANA DEGLI ANNI OTTANTA
HO DOVUTO CONTRABBANDARLO
il jazz nella televisione italiana degli anni Ottanta?
L ho contrabbandato. L ho travestito con mirati accorgimenti
pop, non utilizzando inizialmente musicisti jazz. Tutto questo
per aggirare le case discografiche; infatti, quando ebbi il primo
contratto, offerto proprio in virt del successo di Mister Fantasy,
i miei discografici lo ascoltarono solo alla fine, non comprendendo bene a che genere appartenesse.
Quanto le somiglia Max Paisani, il protagonista del suo
primo libro?
Molto, moltissimo. Alla trama, che comunque finzione, si
aggiungono aneddoti, emozioni e sentimenti decisamente
autobiografici. Max, per , riesce ad attuare nella vita di tutti
i giorni piccole meschinit che io, per quanto mi piacerebbe,
non sarei in grado di mettere in pratica per etica personale.
Scrivere, come spesso accade, stato per me una vera e propria
operazione di autoanalisi.
Il dilemma della collocazione discografica. Ora molti
settori culturali sembrano citare gli anni Ottanta, qual
la sua visione di quel periodo?
In Italia gli anni Settanta sono stati tragici. Il terrore scatenato
negli anni di piombo ha derubato quella generazione della
trasformazione culturale che gli Stati Uniti, per esempio,
hanno vissuto grazie a musicisti come Janis Joplin, Jim
Morrison e Jimy Hendrix e tanti altri. Con gli anni Ottanta,
l Italia aveva capito che divertirsi non era un reato e questa
consapevolezza ha permesso di innescare un clima di entusiasmo e di vivacit culturale.
Tornando ai suoi esordi, come riuscito a far sbarcare
In quegli anni ha collaborato anche con Adriano Celen-
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SIETE LA PRIMA TESTATA ALLA QUALE
ANTICIPO L USCITA DELLA PRIMA RACCOLTA
DI BRANI REGISTRATI DAL VIVO
Lei stato tra i primi artisti italiani a credere nel videoclip
ed stato anche tra i primi ad assistere alla nascita di
iTunes e dell iPod.
Ho avuto il piacere di assistere personalmente nella sede della
Apple, a Cupertino in California, alla presentazione che Steve
Jobs tenne alle case discografiche indipendenti. Tra le 150
persone presenti la mia etichetta, la Idiosyncrasy Music,
stata fra le primissime a credere in questo nuovo modo di
distribuire e fruire la musica. Oggi so di avere assistito, e preso
parte, a una vera e propria rivoluzione.
tano, un icona della musica italiana.
Era il 1984 e mi chiese di adattare in italiano il testo di
Susanna, una canzone di un gruppo olandese. Fu un esperienza
one shot, e anche successivamente, non chiedermi perch ,
non c mai stata occasione di collaborare con artisti italiani.
Nel suo modo di fare musica, anche metricamente parlando, dice di essere stato influenzato pi che dai cantanti, dai dischi dei grandi sassofonisti come Coltraine
e Parker; ma, la verve, l ironia e a volte l apparente
nonsense dei suoi testi da dove vengono fuori?
Rispecchiano il mio modo di affrontare la vita. Credo che si
possa parlare di cose anche molto importanti senza necessariamente essere pedanti, la leggerezza non sinonimo di
superficialit ma permette di affrontare i diversi aspetti della
vita senza essere melodrammatici.
E nel suo iPod quali mp3 ci sono?
Ascolto musica di ogni genere. Per il tipo di musica che faccio
mi sento vicino ai Lyle Lovette, Diana Krall, Norah Jones e in
un certo senso anche a Michael Bubl ; artisti che realizzano
un jazz molto comprensibile, suonabile e senza improvvisazioni
pazze alle quali, per , ci si pu dedicare nei live.
A proposito di live, quali progetti la aspettano dopo
queste stagioni di concerti?
Siete la prima testata alla quale anticipo che uscir la mia
prima raccolta di brani registrati dal vivo. Li abbiamo realizzati
con un quintetto di eccelsi musicisti nel corso delle diverse
date tenute in Italia. Vi anticipo anche il titolo: La notte
un pazzo con le meches.
i: 335.5732060
Ø un affermazione che rispecchia anche il suo concetto
di jazz?
Assolutamente, per me l essenza stessa del jazz la contaminazione con altre musiche che siano pop, rock o etnica. Cerco
nel mio piccolo di seguire gli insegnamenti di Miles Davis che
uno dei pochi jazzisti a non essere morto povero, quindi mi
fa ben sperare, e cosa pi importante, riuscito a suonare
jazz in posti impensabili.
Ha paragonato il jazz al cubismo, come mai?
Lo dico spesso, perch secondo me entrambi hanno apportato
una nuova visione della loro stessa arte. Jazz e cubismo sono
molto simili, con la differenza che non si pu avere un Picasso
e un Matisse sullo stesso palco che dipingono e fanno arte
insieme, mentre nel jazz questo possibile.
JAZZ E CUBISMO SONO MOLTO SIMILI
CON LA DIFFERENZA CHE NON SI PUæ AVERE
PICASSO E MATISSE SULLO STESSO PALCO
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Il castello ha il suo Re
La leggenda delle bacchette Billy Cobham si esibir al Castello Svevo di Manfredonia
di Luigi de Martino
BILLY COBHAM
MANFREDONIA Bisogna sempre portare
rispetto verso chi ha vissuto musicalmente
la fine degli anni Sessanta. Rispetto e venerazione, poi, quando si tratta di un mito
che ha attraversato decenni e mode, correnti
e stili. Billy Cobham non un batterista,
ma la batteria stessa. Ø la storia di questo
strumento, uno dei suoi capitoli pi esaltanti.
Per la comunit cittadina di Manfredonia
quella di gioved 16 luglio (alle 21.00)
sar una delle date da ricordare, se non
altro perch il Re di tom e rullanti adager
il suo fondoschiena e agiter nell aria quelle
preziose bacchette tra le mura del Castello
Svevo, progettato e costruito mattone su
mattone per accogliere altre teste coronate,
capitoli di un altra storia.
Pippo Baudo confess di non essere pi lo
stesso, da quel giorno del 1986 quando a
Fantastico ebbe l onore di ospitare il miglior
batterista del mondo che incoll l Italia
davanti a un televisore. Quel memorabile
drum contest assieme al nostro Cobham,
Tullio De Piscopo, con Massimo Volpe alle
tastiere, Gennarino Venditto alla chitarra e
Rino Zurzolo al basso fa gi parte della
storia della musica contemporanea.
Sessantacinque anni lo scorso 16 maggio,
ma lui non ci fa caso. Lenergia, il feeling
come ama definirlo lui stesso, il groove sono
gli stessi dagli anni in cui edificava ritmiche
percuotendo cartoni e secchi in metallo,
durante l infanzia a Panama. A diciotto anni
si diploma presso l High School of Music
and Art di New York. Poi, l appuntamento
con la storia della musica. Il primo a scritturarlo fu il pianista Horace Silver. Conosce
il chitarrista John Abercrombie e, nel 1969,
l altra leggenda Miles Davis, con cui incide
Bitches Brew, pietra miliare della fusion.
Nel 1971, mentre Claudio Villa registrava
Romanze dell Ottocento, lui predicava avanguardia con John McLaughlin nella celebre
Mahavishnu Orchestra. Gli anni Ottanta
segnano gli incontri con Herbie Hancock e
Ron Carter (con cui form il Trio Hurricane)
e con Peter Gabriel, con cui compose la
colonna sonora del film Lultima tentazione
di Cristo, di Martin Scorsese.
In quarant anni di onorata carriera, Cobham
ha prestato il suo groove a mezzo mondo,
nelle vesti di illustre session man, e ha inciso
la bellezza di 44 dischi da leader. Oltre a
un film-documentario, dal titolo Sonic
Mirror, che testimonia l impegno umanitario rivolto ai bambini del Sud America.
Onore al Re. i: 0884.595801
Blues in giardino
ALEX RICCI
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Foggia Bluesman di razza, noto con lo pseudonimo di Alex Whatanna,
Alex Ricci sar il protagonista del nuovo appuntamento con Summertime, la rassegna musicale nata dalla sinergia tra Moody Jazz Caf
e Ristorante in Fiera, e ospitata proprio nello splendido giardino di
viale Fortore. Sabato 11 luglio (alle 22.00), Alex amplificher la sua
chitarra affiancato da Valerio Combass Bruno al basso e Claudio
Bollini alla batteria. Nel 2004, presso il noto locale Blue Inn Cef di
Bologna Alex Ricci, assieme alla sua band The Big Fat Balls, vinse
a pieni voti la finalissima per accedere al Pistoia Blues Festival. Due
anni dopo si esibisce al fianco del bassista americano Dywane Thomas,
e qualche mese dopo si trasferisce a Londra, per girare assieme al
cantante e sassononista Phil Hughes le pi esclusive tane del blues
londinese. Nel 2008 Alex Ricci si aggiudica l ambito Premio Lorenzo
Vecchiato come migliore artista blues emergente dell anno. Attualmente
svolge un intensa attivit concertistica ed componente stabile del
noto gruppo salentino Apr s la Classe. i: 0881.632166; 0881.711432
Ancora Pooh...
Domenica 19 luglio, al Teatro Mediterraneo di Foggia
i Pooh si esibiranno in concerto, prima di dare l addio
(presunto) al batterista Stefano D Orazio
di Domenico De Felice
I POOH
FOGGIA Era lo scorso 15 aprile quando
televisioni a reti unificate e giornali,
tutti debitamente listati a lutto, davano
la notizia ferale (battuta in contemporanea all uscita del loro nuovo singolo):
D Orazio lascia i Pooh!
Una notizia che, nel corso dell ultimo
anno, aveva visto un incubazione lunga
e travagliata, fatta di litigi, divergenze
e tensioni che i soliti malpensanti ave-
vano inizialmente attribuito anche al
ruolo che D Orazio rivestiva in qualit
di manager e amministratore finanziario
del gruppo.
Stefano D Orazio lasciava (non con
una data precisa) una barca inaffondabile e ancora a vele spiegate, assiepando conferenze, comunicati stampa e
interviste durante le quali, sempre inquadrato in primissimo piano (quasi a
volergli nascondere le mani) confermava, lucciconi agli occhi, che il suo ritiro
non era dipeso da ragioni di salute.
Fans in lacrime si incatenavano per strada salmodiando versioni a cappella di
Uomini soli , interpretando l uscita di
Stefano D Orazio dal gruppo come lo
schiudersi di uno dei sette sigilli
dell apocalisse (e di conseguenza i dischi di dj Francesco come uno dei tanto
temuti cuspidali flagelli biblici).
Alla fine della fiera, quello che per ora
certo che i Pooh suoneranno ancora
con la formazione canonica (Facchinetti,
Battaglia, Canzian e D Orazio) che, da
ormai quasi quarant anni, continua a
mietere successi, al Teatro Mediterraneo di Foggia domenica 19 luglio alle
21.30. La tappa dell Ancora una Notte
Insieme tour, figlio dell ultimo e omonimo album uscito lo scorso maggio, sar
- a meno di ripensamenti dal gusto last
minute - l ultimo modo per godersi il
gruppo bolognese al gran completo.
Tranquilli per , perch i Pooh (che, per
quanto possano piacere o meno, sono
patrimonio dell Italia musicante), almeno stando alle dichiarazioni degli instancabili Facchinetti e Battaglia, non si
scioglieranno assolutamente alla fine
della tourn e.
Il che significa che la piccola Katy continuer le sue notti di piromania scriteriata. i: www.deltaconcerti.it
ANCORA UNA NOTTE INSIEME SARÀ L’ULTIMO MODO
PER GODERSI IL GRUPPO BOLOGNESE AL GRAN COMPLETO.
MA PER I FANS NON Ø DETTA L ULTIMA PAROLA
STEFANO D ORAZIO
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teatro
Lido Oda
in clandestinit
Continuano gli appuntamenti estivi dell Oda Teatro,
tra audaci ri-letture e nuovi spettacoli
di Domenico De Felice
OSCAR WILDE
FOGGIA L’unico modo per sbarazzarsi
di una tentazione cedere ad essa... ,
una battuta quasi da Bacio Perugina che
chiss quante avrete sentito rimbalzare
o utilizzato per fare i figaccioni (Zanichelli
ora pro nobis) tra gli amici. Tanto secca,
eppure descrittiva, del modus vivendi di
un uomo con cui assolutamente sconsigliabile scendere a patti.
Tutto sto bailamme per arrivare a Lord
Henry Wotton, il personaggio che rende
un poco di buono il giovane e inizialmente Dorian protagonista del Ritratto
di Dorian Gray di Oscar Wilde, protagonista venerd 10 luglio delle Riletture Clandestine del Lido Oda.
Alle 21.30 presso l Oda Teatro di Corso
del Mezzogiorno, sar possibile ascoltare Il caso Gray, reading e adattamento
di Carlo Loiudice, attorno a quel capolavoro inglese sul culto della bellezza,
scritto duecento anni fa e potenzialmente tanto attuale da mettere i brividi.
Una ri-lettura che alterna brani e azione
per un ora di spettacolo dal ritmo serratissimo che cresce al trasformarsi di
Dorian, al suo abbandonarsi al disincanto, all aumentare del suo fervore per
quella bellezza che gli appartiene. Al-
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meno apparentemente.
Ultimo appuntamento con le Ri-letture
mercoled 15 luglio, sempre alle
21.30, con A. A. A. Amanti della lettura cercasi, in compagnia di Michele
D Errico e Simona Gonnella. Stavolta
non si parla di un reading dedicato a
un singolo libro o a un autore in particolare, ma di un vero e proprio complesso omogeneo di letture dedicate
alla passione per la lettura. Uno speciale
confronto condensato in uno spettacolo
che durer meno di un ora, con chi ha
fatto della scrittura (e, quindi, dell altrui
lettura) la propria vita, tra viscerali
emozioni e pagine cariche di pathos
vibrante.
I testi proposti si muovono tra le pagine
di Stefano Benni, guru e monarca assoluto dell epica del divertimento letterario, e il Bradbury fantascientifico di
Fahrenheit 451, il cui protagonista
Guy Montag cacciatore spietato proprio degli amanti della lettura e incendiario esecutore dei loro libri, passando
per Bennett e Pennac, tra musica e dialoghi, riso e pianto.
E poi l antipasto estivo di teatro! Lido
Oda chiude in bellezza, infatti, con
l anteprima de I Corteggiatori, il nuovo
spettacolo del Cerchio di Gesso in scena
venerd 17 luglio alle 21.30 con Carlo
Loiudice e Vito De Girolamo. Metateatro, un vero e proprio spettacolo nello
spettacolo, in cui i due attori si ritrovano
in scena per ammaliare il pubblico con
il loro collaudato spettacolo sull amore,
salvo ritrovarsi in una situazione in cui
qualcosa pare non debba funzionare a
dovere. Dei due protagonisti, uno non
pu parlare d amore perch bruciato dal
fuoco nero del tradimento. Da qui parte
lo spettacolo con il suo compare impegnato nel redimere il tradito disincantato,
mettendo anima e cuore e affidandosi
alle parole di scrittori, poeti e canzoni
che vedono scorrere Neruda, Marquez,
Battiato, De Andr e altri ancora.
Uno spettacolo in cui la distanza tra palco
e spettatori risulta annullata grazie al
continuato coinvolgimento attorno a un
tema che rende tutti partecipi ed involontari protagonisti. Al termine dello spettacolo si terr un concerto di Stefano Vergani con l Orchestra Acapulco e una
visita gratuita della mostra Madre Terra,
allestita nei locali dell Oda fino a domenica 12 luglio. i: 0881.663147
cultura
Le storie
di Don Fef
La rassegna Susususud
organizzata dalla libreria Ubik
terminer con i racconti di Alemanno
di Valentina del Carmine
FOGGIA ˙Don Fef scarass un occhio che l altro ancora lo teneva
dormendo. Cos tutti l appellavano, in ricordo di fanciullesca sciarpisciatura, perch ad addomandargli come si nomava egli rispondeva:
Fe f , Fe f , Felice , che era il nome suo e del santo patrono di
Cipi rnola. Le Vicende notevoli di Don Fef e del suo fidato
servitore Cicillo il titolo del libro firmato da Giuse Alemanno,
autore e scrittore salentino che tra le sue numerose vittorie contempla
quella riportata al concorso letterario Terre di Mezzo.
Nei suoi racconti emergono le sfumature di una Puglia suggestiva,
comunicata attraverso un linguaggio duro e autentico e una
descrizione dell arida terra salentina, con quel suo colore tra il
rosso del sangue, o del vino, e il giallo del sole che riesce a riscaldare
anche l animo del lettore. Giuse Alemanno sar a Foggia, mercoled
15 luglio alle 20.00, presso il nuovo spazio live della libreria Ubik,
per presentare questo suo testo che sembra una dichiarazione
d amore alla sua terra d origine. L iniziativa rientra nella rassegna
letteraria Susususud pensata e curata da Michele Trecca, dedicata
alla narrativa meridionale.
L appuntamento conclusivo sar accompagnato dalla voce di
Roberto Galano, attore del Teatro dei Limoni, che metter in
scena alcuni momenti del libro di Alemanno. L incontro terminer
con una degustazione di vino Primitivo di Manduria: quel nettare
rosso come il sangue, il sangue vivo talentino tanto caro al regista
Winspeare, far da trait d union tra il testo e la piece teatrale.
i: 0881.362781; [email protected]
22
Nel blu
dipinto di blu
Nuova campagna di scavo archeologico subacqueo
in Albania per l Universit degli Studi di Foggia
di Alessandra De Stefano
ALBANIA Un famoso detto recita: chi
si accontenta gode.
A volte, tuttavia, la voglia di scoperta
e di sapere si spinge al di l di apparenti
barriere naturali o limiti umani e, non
paga della terraferma, si inoltra nelle
anguste profondit marine alla ricerca
di nuove e altre risposte. Il mare, dunq u e, c o m e c a m p o d i i n d a g i n e
dell archeologia subacquea; il mare albanese oggetto di studio del Progetto
Liburna promosso dall Universit degli Studi di Foggia, sotto la direzione
di Giuliano Volpe, Danilo Leone e
Maria Turchiano, con la partecipazione,
tra i numerosi partner, del Ministero
degli Esteri, della Regione Puglia e del
Ministero della Cultura Albanese.
L Albania , senza dubbio, uno dei paesi
nel quale la ricerca archeologica subacquea attualmente meno sviluppata,
nonostante la straordinaria importanza
dei suoi litorali, costellati da importanti
porti antichi, medievali e moderni.
Al momento non si ha alcuna indicazione
precisa sui relitti antichi e sui siti sommersi e mancano attivit di indagine e
di tutela di questo importante patrimonio
archeologico ancora inesplorato.
Il progetto Liburna, nato nel 2006, prevede la realizzazione di una carta archeologica del litorale albanese, attraverso la creazione di un Sistema
Informativo Territoriale (GIS) e la conduzione di scavi, una serie di attivit
finalizzate al potenziamento e allo sviluppo del settore di archeologia subacquea, infine la formazione di giovani
archeologi subacquei e la valorizzazione
e fruizione turistica del patrimonio archeologico sommerso.
Il progetto Liburna si inizialmente
concentrato su quattro grandi aree,
quali la Baia di D rres, l area di Butrint,
IL PROGETTO LIBURNA È NATO NEL 2006
L OBIETTIVO Ø LA REALIZZAZIONE DI UNA CARTA
ARCHEOLOGICA DEL LITORALE ALBANESE
24
Orikum, la baia di Valona, e l area di
Porto Palermo, con l obiettivo di estendersi a tutta la costa albanese.
La prossima campagna di scavo partir
luned 27 luglio e si concluder marted
11 agosto. i: www.archeologia.unifg.it/ric/scavi/alb.asp
arte
Arte
e morte
RAFFAELE SINISCALCO: TALKIN’ ABOUT
Una mostra celebra l estetica rock
con le opere di sei artisti under 30
LUCERA Oggi sembrerebbero scontate, ma immaginate che
effetto dovevano fare nel 1965 le parole della canzone My
Generation degli Who: I hope I die before I get old , spero
di morire prima di diventare vecchio. C era tutta la rabbia
della contestazione giovanile, la morte non faceva paura, il
rock celebrava le sue icone che si spegnevano con le proprie
mani pur di consegnarsi alla leggenda eternamente giovani,
eternamente forti.
Oggi, I hope I die before I get old il titolo di una mostra
collettiva di arte contemporanea ospitata dalla Masseria
Sant Agapito (contrada Santa Caterina di Ripatetta, in localit
San Giusto, sulla strada provinciale per Vaccarella, nei pressi di
Lucera). La curatrice della mostra Annalisa Mentana ha invitato
sei artisti, tutti rigorosamente under 30, per un inno alla morte
non fine a se stesso, ma piuttosto con il desiderio di esorcizzarla
e deriderla, la volont di buttarsi a capofitto nella vita, anche
a costo di bruciarla in un unica fiammata .
Hanno risposto all invito sei creativi di casa nostra.
Pierpaolo Febbo intervista suicidi eccellenti come Nick Drake,
Elliott Smith e Dennes Boon dei Minutemen e permette loro di
descrivere il modo in cui sono passati dalla vita alla morte.
Laura Lamoratta cita gli autoscatti adolescenziali, Dario
Molinaro riflette sulla condizione di bambini divenuti ormai
grandi senza aver assaporato nemmeno per un istante l infanzia.
Elbluo, nickname di Giacomo Bagnara, rappresenta soggetti
dalle bocche serrate: i pi attenti sapranno riconoscere le stelle
pi luminose del rock. Cosimo Piediscalzi riesce a dire qualcosa
di nuovo sul tema dell autoritratto, mentre Raffaele Siniscalco
isola i primi versi della canzone degli Who per mettere in
contrasto rosso e nero, il noi e il loro .
La mostra verr inaugurata alle 19.00 di venerd 17 luglio e
rester aperta fino al 6 settembre, e potr essere visitata tutti
i giorni, dalle 17.00 alle 23.00. L ingresso libero. Proprio
come il rock. i: www.masseriasantagapito.it
26
Povia (e Luca) a Vico
agenda
Vico del Gargano Ha intenerito tutti con la sua prima apparizione
sul palco dell Ariston cantando, fuori concorso, I bambini fanno
ooh , che di fatto stata la vincitrice morale della manifestazione
canora di quell anno: 180.000 copie vendute e 500.000 mila
download, equivalenti a 12 dischi di platino. Povia torna sul
palco di Sanremo nel 2005 con una canzone dedicata ai piccioni,
la possibilit che arrivasse tra le prime dieci era pari a quella
che Lapo Elkann pronunci correttamente tutti i congiuntivi
durante in un intervista. E invece vinse. Dopo Vorrei avere il
becco (questo era il titolo della sua canzone), si ripropone a
Sanremo, nel 2008, con Francesco Baccini ma, questa volta, la
commissione esaminatrice gira a entrambi un due di picche .
I cantanti la prendono bene, accusano Pippo Baudo di essere
tornacontocratico e organizzano una manifestazione parallela
nei giorni del Festival, proprio nella cittadina ligure. L ennesima
occasione per far parlare di se Povia la ottiene quest anno, sempre
all Ariston, con Luca era gay: una summa di luoghi comuni
sull omosessualit , messaggi palesemente equivoci, che piace
prima al direttore artistico Bonolis e poi, evidentemente, anche
al pubblico visto che arriva al secondo posto dopo Marco Carta.
La stampa, in quei giorni, ha brillato per coerenza: prima ha
attaccato il testo della canzone e l intera operazione, poi ha
assegnato all artista il premio della sala stampa radio e tv, il
riconoscimento che i giornalisti accreditati al Festival assegnano
a quella che — secondo loro — la canzone migliore della kermesse.
I fans di Povia potranno ascoltarlo dal vivo sabato 18 luglio, alle
22.00, al Rione Carmine a Vico del Gargano. i: 0884. 994666
L ultima corte
Foggia Ultimo appuntamento
con la rassegna Musica Nelle
Corti di Capitanata. Dalle 20.30
di venerd 10 luglio, al Chiostro di Santa Chiara, si esibiranno il pianosta Giuseppe
Stoppiello e due ensemble del
Conservatorio di Musica Umberto Giordano. i: 0881.723668
Premio di narrativa Maria Teresa Di Lascia
Foggia Si terr venerd 10 luglio, a partire dalle 10.00, la conferenza
stampa di presentazione della terza edizione del Premio Nazionale di
Narrativa Maria Teresa Di Lascia, intitolato alla scrittrice prematuramente
scomparsa e organizzato dai comuni di Rocchetta Sant Antonio, Fiuminata
(MC), e da Provincia di Foggia e Regione Puglia. All interno della Sala
Narrativa della Biblioteca Provinciale La Magna Capitanata, saranno resi
noti i nomi delle tre finaliste del premio al femminile che, il prossimo
23 agosto a Rocchetta Sant Antonio, si contenderanno il premio di 3.000
euro. Interverr , tra gli altri, lo scrittore pugliese Raffaele Nigro (membro
della giuria tecnica). A decretare il nome della vincitrice sar una giuria
popolare. i: 0885.654795; 347.712744; [email protected]
Giovani a casa loro
IL CHIOSTRO DI SANTA CHIARA
Foggia Giovani della nostra terra uniti per esprimere e confrontare
emozioni, talenti, e sogni. Con questo intento stata organizzata dalla
Comunit sulla Strada di Emmaus la manifestazione Qualcuno con
cui correre. L evento, ospitato dalla Casa del Giovane (in viale Candelaro
a Foggia) parte sabato 11 luglio, alle 21.00, con l inaugurazione di
una mostra collettiva di giovani artisti. I lavori potranno essere visitati
anche domenica 12 luglio (dalle 20.30 alle 22.00) durante il dj set di
RedShake e l estemporanea writer Vertical Smile. i: 0881.744447
I Mud inaugurano l Estate Vichese
Vico del Gargano Sabato 11 luglio parte ufficialmente l Estate Vichese
2009 con lo spettacolo Mud . La vis comica di Uccio de Santis e il talento
dell intero cast di Mud , sono apprezzati da anni sia in tv (seguitissime
le trasmissioni in onda su Telenorba) che dal vivo durante i tour tra le
piazze pugliesi. Gli attori baresi inaugurano una stagione ricca di manifestazioni e di nomi popolari che affolleranno la citt dell amore. Lo spettacolo
si terr , alle 21.00, nell anfiteatro Carlo Hintermann. i: 0884.994666
28
Medicina senza problemi
Foggia L Associazione Studenti Universitari-Obiettivo
Studenti, in collaborazione con l associazione culturale
Nuovi Spazi e con il patrocinio della Facolt di Medicina
e Chirurgia foggiana, organizza l ottava edizione dei
Pretest, un corso di formazione gratuito rivolto a tutti i
ragazzi che decidono di immatricolarsi a uno dei corsi di
laurea di area medica. Pretest si svolger dal 24 al 29
agosto prossimi e affronter tutte le materie oggetto dei
quiz d ingresso, attraverso lezioni ed esercitazioni e presieduti da docenti, ricercatori, laureati e studenti avanti
negli studi. Per iscriversi baster scaricare il modulo di
iscrizione dal sito www.obiettivostudentifoggia.it e inviarlo
all indirizzo di posta elettronica [email protected]. i: 389.1533721; 327.2141295; 328.2929674
Il gusto del Gargano
Vieste Giunge alla seconda edizione la Fiera del
Gusto e del Turismo Enogastronomico che si terr
a Vieste da mercoled 15 a marted 21 luglio. Nel
parcheggio pubblico del Lungomare Europa, una
settimana di eventi da vivere tra percorsi di enogastronomia, degustazioni di prodotti tipici, show
culinari ed eventi interculturali organizzati in collaborazione con altre regioni d Italia. i: 0884.712232
VIESTE
Musica selvaggia
San Severo L inverno e le sue gelide temperature, per
fortuna, sono passati. Ma non la voglia di fare musica
dal vivo. Al Morrison Pub di San Severo tutto resta identico
allo scorso inverno, salvo la collocazione di tavolini e palco
all aperto. Nella serata di domenica 12 luglio i Wild
Rose, la band guidata dalla voce di Fabio Antini, con
Marco Petrella e Vincenzo Ciccarelli alle due chitarre,
Luigi de Martino alle tastiere, Piero Daze al basso e
Antonio Petrella alla batteria, torner a scaldare il
pubblico sanseverese con una nuova esibizione. In repertorio il meglio del rock italiano e straniero di sempre.
La serata avr inizio alle 22.00. i: www.wildrose.135.it
29
cinema
Un alieno
fra i vichinghi
Un alieno atterra con la sua
astronave nei pressi di un
villaggio vichingo nel 709 d.C.
Questo e molto altro al centro
di Outlander, diretto
dall esordiente Howard Mc Cain
di Paola La Sala
LA LOCANDINA
FALSO MOVIMENTO
Via Campanile, 1 - 0881.720143
www.falsomovimentoilcinema.it
Chiusura estiva
18.00 - 20.00 - 22.00
4,00, € 3,00 (lun) studenti univers.
LALTROCINEMA
Via Duomo, 15 - 0881.776439
www.cicolella.it
Amore e altri crimini
18.00 - 20.00 - 22.00
€˚6,50 - 4,50
Outlander
Connor Mead un famoso fotografo di
moda col vizio delle donne, costretto, suo
malgrado, a partecipare alle nozze del
fratello minore. Per questo torna nella
dimora del defunto zio Wayne.
Regia: M. Waters
Cast: M. McConaughey, J. Garner, B. Meyer
Genere: Commedia
CITTÀ DEL CINEMA
Via Miranda - 0881.652129
Transformers - La vendetta del caduto
16.00 - 17.30 - 19.00 - 20.30 - 22.00 - 00.00
(sab)
Outlander - L’ultimo vichingo
17.20 - 20.00 - 22.20 - 00.35 (sab)
La rivolta delle ex
18.10 - 20.15 - 22.20 - 00.25 (sab)
Una notte da leoni
18.00 - 20.05 - 22.10 - 00.15 (sab)
32
Settimo cielo
La tranquilla vita matrimoniale della
sessantenne Inge, sposatadatrent anni con
un uomo che ancora ama, stravolta
dall incontro con Karl, che le far scoprire
i palpiti del cuore.
Regia: A. Dresen
Cast: U. Werner, H. Rehberg, H. Westphal
Genere: Drammatico
Cosa ci fa nella Norvegia del 708 dopo
Cristo un’astronave aliena? E cosa
avranno mai a che spartire il suo passeggero Kainan e gli abitanti del villaggio vichingo di Herot? Naturalmente, nel mondo del cinema fantasy, tutto
è possibile. Proprio come in Outlander
-L’ultimo vichingo, film particolarmente
adatto a un pubblico estivo che vuole
godersi un paio d’ore di pura evasione.
Ma Outlander, diretto dall’esordiente
Howard McCain, si spinge addirittura
un tantino oltre e non si limita a inscriversi nel genere fantasy: a esso
accosta l’epica, la fantascienza, strizzando anche l’occhio all’universo dei
videogame. In ogni caso, al centro
della vicenda c’è questa navicella spaziale atterrata nel 709 dopo Cristo nei
pressi del villaggio nordico di Herot,
in seguito a un’avaria. Da essa scende
Kainan, un alieno, subito considerato
dagli abitanti del luogo un outlander,
cioè un “fuori terra”, uno straniero.
Per questo è catturato dalla tribù
dell’anziano Re Rothgar, padre della
ribelle Freya, che subisce ben presto
il fascino di Kainan che peraltro, ha
pure una bella famiglia nel suo pianeta.
Su tutto, poi, incombe la persecuzione
del terribile mostro Morwen, una creatura a metà strada fra un drago, una
tigre e un camaleonte, che Kainan cercherà in tutti i modi di eliminare.
Il film, scritto da Dirk Blackman, si
ispira, a detta dello stesso regista McCain, al poema epico Beowulf che lo
aveva assai colpito sin dai tempi della
scuola. Ricco di richiami e suggestioni
a molto cinema di genere, Outlander
- L’ultimo vichingo è stato per gran
parte realizzato con l’ausilio della computergrafica, con un bel dispiego di
inevitabili effetti speciali, che portano
la firma di Patrick Tatopoulos.
Ad interpretare il protagonista del
film, McCain ha voluto un attore versatile come Jim Caviezel, che passa
con estrema disinvoltura da opere
complesse come La Passione di Cristo
e La sottile linea rossa, a un ruolo
come quello di Kainan; accanto a lui
anche Sophia Myles, Ron Perlman e
John Hurt fra gli altri.
Transformers
I Decepticon non sono stati sconfitti, gli
Autobot collaborano con il governo, pur non
avendone pi la totale fiducia.
Il tutto ruoter intorno al ritrovamento di un
frammento.
Regia: M. Bay
Cast: M. Fox, S. Le Beouf, H. Weaving
Genere: Azione
La rivolta delle ex
Connor Mead un famoso fotografo di
moda col vizio delle donne, costretto, suo
malgrado, a partecipare alle nozze del
fratello minore. Per questo torna nella
dimora del defunto zio Wayne.
Una notte al museo 2 - La fuga
18.10 - 20.20
Un’estate ai Caraibi
17.00 - 18.00- 19.10 - 20.10 - 21.20 - 22.20
- 23.30 - 00.30 (sab)
Coraline e la Porta Magica
16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00 - 00.00
La ragazza del mio migliore amico
18.05 - 20.10 - 22.15 - 00.30 (sab)
St. Trinians
17.30 - 20.15 - 22.25 -00.35 (sab)
Angeli e Demoni
19.10 - 22.00
Terminator - Salvation
17.30 - 19.45 - 22.00 - 00.15 (sab)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
16.00 - 17.00 - 18.00 - 19.00 - 20.00 - 21.00
Regia: M. Waters
Cast: M. McConaughey, J. Garner, B. Meyer
Genere: Commedia
33
- 22.00 - 00.00 (sab) dal 15/07/09
€˚5,00 (dal lun al ven) - 4,00 (ridotto);
6,50 (festivi, prefestivi, sab e dom)
CORSO
Via Roma - 0885.422045
17 Again
19.15 - 21.30
I Love Radio Rock
19.30 - 21.45
Transformers: la vendetta del caduto
18.30 - 21.00
ROMA
Via Roma - 0885.422421
Che - L’Argentino
20.00 - 22.00
Che - La guerriglia
20.00 - 22.00
€˚6,00˚-˚4,00 (mer e gio)
PALLADINO
Via C.˚Poerio,˚2B - 0882.412264
www.cinemapalladino.it
Che - La guerriglia (sala 1)
18.30 - 21.15
Chiuso (sala 2)
18.30 - 21.00
€˚5,50 - 4,00
CICOLELLA
Via D Alfonso, 70 - 0882.375484
Chiusura estiva
19.00 - 21.30
Una notte da leoni
A due giorni dal matrimonio, Doug e i
suoi tre amici del cuore decidono di
andare a Las Vegas. Arrivati nella citt
del divertimento sulla loro Mercedes, li
attender una incredibile sorpresa.
Regia: T. Phillips
Cast: B. Cooper, E. Helms, Z. Galifianakis
Genere: Commedia
Una notte al museo 2
Larry trasloca, armi e bagagli statue di cera
comprese, allo Smithsonian Institute, il
museo pi grande dl mondo, con una
collezione di 136 milioni di pezzi.
Regia: S. Levy
Cast: A. Adams, B. Stiller, B. Hader
Genere: Commedia
Un’estate ai Caraibi
Roby un bancario ipocondriaco cui
diagnosticato un male incurabile. Prima
di morire decide di andare ai Caraibi.
Vincenzo un dentista napoletano,
sposato con una donna gelosissima.
Regia: C. Vanzina
Cast: B. Izzo, A. Seredova, C. Buccirosso
Genere: Commedia
Harry Potter e il Principe...
Harry dovr convincere Horace Lumacorno
a tornare a Hogwarts per prendere il posto
di Piton come insegnante di Pozioni e
scoprir che Draco Malfoy sta tramando
qualcosa di losco.
Regia: D. Yates
Cast: D. radcliffe, E. watson, R. Grint
Genere: Fantasy
34
nightlife
FOGGIA
via Gioberti, 40 (vicinanze stadio)
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Pub/Sala priv dove potrai festeggiare qualsiasi ricorrenza o semplicemente passare
una serata in completo relax.
Ampio parcheggio. Locale climatizzato.
ven: Disco live, dj Mark e dj Luis. 2 drink 6 €.
Chiuso luned non festivo.
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FOGGIA
Il circolo dei sapori
Sant Agata di Puglia Conosciuta
come la Loggia delle Puglie,
Sant Agata di Puglia gode di un clima
mite, di paesaggi emozionanti e di
una cucina a base di prodotti tipici.
I sapori, gli odori e i colori della
natura sono rispettati nella creazione
delle pietanze, semplici e genuine.
Sabato 11 luglio, il nostro palato
potr verificare la bont di questi
prodotti grazie alla degustazione
enogastronomica che si terr a
Sant Agata di Puglia presso il Circolo
degli Artisti, in via San Rocco. Qui
si potranno assaporare formaggi,
salumi, maiale nero e tantissimi altri
prodotti, accompagnati da un buonissimo vino rosso. La serata sar
accompagnata dalla musica dei dj
Lux e Paky Cerrati.
i: 328.9196168
Rock Opera con i DamaDelizia
Cerginola Ci ha provato Ligabue nell ultimo, memorabile
concerto all Arena di Verona, quando tutti i suoi pi celebri
brani sono stati mirabilmente eseguiti dai suoi fedeli tournisti
accompagnati da un orchestra sinfonica al gran completo. Il
risultato stato energia allo stato puro, un matrimonio tra
rock e musica sinfonica. Sull esempio del Liga nazionale i
DamaDelizia, band vincitrice dell ultima edizione del Tour
Music Fest, si esibiranno domenica 12 luglio in piazza Matteotti
a Cerignola con il sostegno di archi e fiati. La voce di Michele
D Apollo, le chitarre di Ettore Figliola e Davide Checchia, il
basso di Giuseppe Pizzuto e la batteria di Donato Fiorella
saranno sostenuti da un orchestra sinfonica diretta da Raffaella
Cardinale. In scaletta, tra gli altri, brani dei Queen (tra cui
Somebody to love e We are the champions) e dei Dream Theater,
oltre al repertorio pop-rock abituale della band lucerina. La
serata avr inizio alle 21.00.
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feste private.
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Piazza Umberto Giordano)
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Roby Fatibene. Si tengono corsi professionali
per aspiranti pizzaioli.
Tavoli all aperto. Chiuso il marted non
festivo.
DJ KIM BERTANI
Musica Hollywoodiana
Peschici Sabato 11 luglio, a partire dalle 23.00, sar
inaugurata la discoteca pi glamour dell estate: si tratta di
Hollywood Disco, sulla strada litoranea che collega Peschici
a Vieste. L ospite della serata sar Kim Bertani, dj resident
del Selecta di Bologna e del Matilda di Marina di Ravenna.
Dj Kim ha suonato nelle migliori consolle italiane: Peter
Pan (Riccione), E C U (Rimini), Kinky (Bologna), Madame
Butterfly (Ferrara), Cenerentola (Reggio Emilia), Zoo (Milano).
Nel 2000 si dilettato nella produzione musicale, vantando
progetti come Fucking Freak con Mc Paddy e Dott. Feel X.
Nella selezione musicale si alterneranno anche i dj Nico
Covella, Kromo e Riky. L ingresso gratuito.
i: 3803618575
38
SAN GIOVANNI ROTONDO
corso Regina Margherita
t 339.6159141
Ristorante tipico/Nasce ed affonda le radici
nella tradizione culinaria regionale.
L accogliente e caratteristico locale curato
nei minimi dettagli, propone la ricerca delle
antiche ricette, con utilizzo di prodotti naturali dell orto. Un percorso culinario attraverso le proposte del giorno. Lasciatevi
guidare e buon appetito.
Aperto solo a cena. Chiuso la domenica.