URANO E NETTUNO

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URANO E NETTUNO
U RANO E NE T T UNO
I due pianeti glaciali del Sistema Solare
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Introduzione:
Urano e Nettuno fanno parte dei pianeti “recenti”, ovvero quelli scoperti nel 19° secolo. Sono
infatti stati i primi ad aggiungersi agli altri già noti fin dall’antichità ( Mercurio, Venere, Marte,
Giove, Saturno ).
In entrambi i casi si tratta di pianeti poco appariscenti visibili con binocoli, piccoli telescopi o
in fotografia. Una volta avvistato in cielo, Urano, si nota subito il suo caratteristico colore
blu-verdognolo.Una volta avvistato Nettuno, invece, si nota subito la sua differente colorazione
azzurrina.
La scoperta di questi due pianeti è stata continuamente aggiornata dalle esplorazioni di sonde
spaziali americane negli ultimi 20 anni. Ed è proprio grazie ai risultati spediti a terra dalle sonde che le scoperte sono aumentate in maniera continua.
Tra tutti e due i pianeti, si contano, per certo perché scoperti e verificati, 40 satelliti che girano
e ruotano attorno a questi due pianeti.
Img.2 Nettuno
Img.1 Urano
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Urano:
Urano è il settimo pianeta del sistema solare in ordine
di distanza dal Sole, il terzo per diametro e il quarto
per massa. Porta il nome della divinità greca del cielo,
Urano (Οὐρανός in greco antico), padre di Crono (Saturno) e nonno di Zeus (Giove). Sebbene sia visibile
anche ad occhio nudo come gli altri cinque pianeti
noti fin dall'antichità, non fu mai riconosciuto come
tale a causa della sua bassa luminosità. Venne scoperto
infatti soltanto il 13 marzo 1781 da William Herschel,
diventando così il primo pianeta ad essere stato scoperto tramite un telescopio. Una curiosità riguardo
alla sua scoperta è che essa giunse del tutto inaspettata: i pianeti visibili ad occhio nudo (fino a Saturno)
erano conosciuti da millenni, e nessuno sospettava
l'esistenza di altri pianeti, fino alla scoperta, più che
altro per caso, di Herschel che notò come una particolare stellina sembrava spostarsi. Da quel momento
in poi, nessuno fu più sicuro del reale numero di pianeti del nostro sistema solare.
La composizione chimica di Urano è simile a quella di
Nettuno ed entrambi hanno una composizione differente rispetto a quella dei giganti gassosi più grandi
Giove e Saturno; per questa ragione, gli astronomi
talvolta preferiscono riferirsi a questi due pianeti trattandoli come una classe separata, i "giganti ghiacciati". L'atmosfera del pianeta, sebbene sia simile a quella
di Giove e Saturno per la presenza abbondante di
idrogeno ed elio, contiene una proporzione elevata di
"ghiacci", come l'acqua, l'ammoniaca e il metano. E’
anche l'atmosfera più fredda del sistema solare, con
una temperatura minima che può scendere fino a −224
°C. L'interno del pianeta al contrario sarebbe composto principalmente di ghiacci e rocce.
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Come gli altri pianeti giganti, Urano possiede un sistema di anelli planetari, una magnetosfera e numerosi
satelliti. Le osservazioni condotte da Terra hanno mostrato degli evidenti cambiamenti delle stagioni e un
aumento dell'attività climatica. La velocità dei venti su
Urano può raggiungere i 250 metri al secondo, pari a
ben 900 km/h.
Storia delle osservazioni:
Scoperta e scelta del nome:
Urano è il primo pianeta scoperto che non fosse conosciuto nei tempi antichi; era già stato osservato in molte occasioni precedentemente, ma fu sempre scambiato
per una stella. La prima osservazione visiva registrata è
quella del 1690 di John Flamsteed, che la catalogò come stella 34 della costellazione del Toro. Flamsteed osservò Urano altre due volte, nel
1712 e nel 1715. James Bradley la osservò
nel 1748, 1750 e 1753; Tobias Mayer nel
1756. Pierre Charles Le Monnier la osservò quattro volte nel 1750, due nel 1768,
sei nel 1769 e un'ultima volta nel 1771.Vale
la pena di sottolineare che questi astronomi non sospettavano l'esistenza di pianeti
oltre Saturno, semplicemente perché nessuno ci
aveva mai pensato. Urano venne trovato per
caso, quando Sir William Herschel notò come un’anonima
stellina sembrava spostarsi nel cielo. Anche
allora, occorse del tempo prima che gli
astronomi si rendessero conto di avere a
che fare con un nuovo pianeta. Una curiosa conseguenza è che, da quel momento, divenne possibile ipotizzare
l'esistenza di altri pianeti, che prima non erano semplicemente mai stati
cercati.Sir William Herschel scoprì il pianeta il 13 marzo 1781, ma non lo riconobbe come tale: rese pubblica la notizia soltanto il 26 aprile 1781 registrandolo come una "cometa".
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Missioni spaziali:
L'esplorazione di Urano è avvenuta
soltanto per mezzo della sonda
Voyager 2 e non sono programmate
al momento ulteriori missioni esplorative sul posto. Per compensare la
mancanza di informazioni dirette
l’osservazione telescopica del Telescopio spaziale Hubble.
L'esplorazione di Urano, come anche
quella di Nettuno, è resa difficoltosa
dalle grandi distanze che separano il
pianeta dalla Terra e dal Sole.
Atmosfera:
L'atmosfera è spessa 7600 km ed è composta da idrogeno (83%), elio (15%), metano (2%) e con
tracce di acqua ed ammoniaca. La parte sottostante, più dell'80% della massa del pianeta, è
formata da un liquido composto principalmente da materiali
"ghiacciati" di acqua, metano ed ammoniaca, mentre la parte
centrale è formata da materiale più denso.
Il colore cyan del pianeta è dovuto alla presenza di metano nell'atmosfera, che assorbe la luce rossa e riflette quella blu. La
temperatura della superficie delle nuvole che ricoprono Urano è
di circa -218 °C. Urano è talmente distante dal Sole che in l'estate e inverno la temperatura è praticamente uguale.
Struttura interna:
Urano è composto principalmente di rocce e vari tipi di ghiaccio, con solo circa il 15% di idrogeno e una piccola frazione di elio. Urano (come Nettuno) è in molti modi simile alla parte interna di Giove e Saturno, senza però la massiccia presenza di idrogeno metallico liquido che i
due pianeti giganti posseggono. Sembra inoltre che Urano non abbia un nucleo roccioso, ma
invece il materiale che lo compone sembra essere più o meno distribuito in modo uniforme.
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Ne!uno:
Nettuno è l'ottavo e più lontano pianeta del Sistema solare, partendo dal
Sole. Si tratta del quarto pianeta più
grande, considerando il suo diametro,
e addirittura il terzo se si considera la
sua massa. Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più
massiccio del suo quasi-gemello Urano, la cui massa è uguale a 15 volte la
Terra, ma è meno denso di Nettuno. Il
nome del pianeta è dedicato al dio
romano del mare.
Scoperto la sera del 23 settembre 1846
da Johann Gottfried Galle e Heinrich
Louis d'Arrest, uno studente di astronomia che lo assisteva, Nettuno fu il
primo pianeta ad essere stato trovato
tramite calcoli matematici più che attraverso regolari osservazioni. Il suo
satellite Tritone fu individuato poco
dopo, ma nessuno degli altri 12 satelliti naturali di Nettuno fu scoperto
prima del XX secolo. Il pianeta è stato
visitato da una sola sonda spaziale, la
Voyager 2 che transitò vicino ad esso il
25 agosto 1989.
L'atmosfera di Nettuno, sebbene sia
simile a quella di Giove e Saturno, essendo composta principalmente da
idrogeno ed elio, possiede anche maggiori proporzioni di "ghiacci", come
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acqua, ammoniaca e metano, assieme a tracce di
idrocarburi e forse azoto. In contrasto, l'interno
del pianeta è composto essenzialmente da ghiacci
e rocce come il suo simile Urano.Le tracce di metano presenti negli strati più esterni dell'atmosfera contribuiscono a conferire al pianeta Nettuno
il suo caratteristico colore azzurro intenso.
Nettuno possiede i venti più forti di ogni altro
pianeta nel Sistema Solare: sono state misurate
raffiche a velocità superiori ai 2100 km/h. La
temperatura al centro del pianeta è di circa 7 x
103 °C, comparabile con la temperatura superficiale del Sole e simile a quella del nucleo di molti
altri pianeti conosciuti. Il pianeta possiede inoltre un debole e frammentario sistema di anelli,
scoperto negli anni sessanta ma confermato solo
dalla Voyager 2.
Storia delle osservazioni:
La prima osservazione certa di Nettuno fu effettuata da Galileo Galilei il 27 dicembre 1612; egli
disegnò la posizione del pianeta sulle proprie carte astronomiche, scambiandolo per una stella
fissa.La scoperta del pianeta dovette invece aspettare fino alla metà del XIX secolo.
La scoperta:
Johann Gottfried Galle e Heinrich d'Arrest: dopo meno di mezz'ora dall'inizio delle loro ricerche, il 23 settembre 1846 i due individuarono il pianeta.
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Missioni spaziali:
L'unica sonda spaziale ad aver visitato Nettuno è stata la Voyager 2, nel 1989; con un sorvolo
ravvicinato del pianeta la Voyager ha permesso di individuarne le principali formazioni atmosferiche, alcuni anelli e numerosi
satelliti. Il 25 agosto 1989 la sonda
ha sorvolato il polo nord di Nettuno ad una quota di 4950 km, per
poi dirigersi verso Tritone, il satellite maggiore, raggiungendo una
distanza minima di circa 40 000
km.
Sono allo studio da parte della
NASA due possibili missioni: una
il cui lancio non è previsto prima
del 2040, ed una sonda il cui lancio
potrebbe avvenire nel 2019.
Struttura interna:
La struttura interna di Nettuno ricorda quella di Urano. Nelle regioni più profonde sono state
trovate concentrazioni crescenti di metano, ammoniaca e acqua.
Il nucleo planetario di Nettuno è composto da ferro, nichel e silicati; i modelli forniscono una
massa di circa 1,2 volte la Terra. La temperatura del nucleo potrebbe essere sui 5400 K.
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Atmosfera:
Ad alta quota, l'atmosfera di Nettuno è formata all'80% da idrogeno e al 19% da elio, e tracce
di metano. L'atmosfera di Nettuno è suddivisa in due regioni principali: la bassa troposfera, e la
stratosfera; il confine fra le due è la tropopausa.
Fenomeni meteorologici:
Una differenza fra Nettuno e Urano è il livello di attività meteorologica; quando la sonda spaziale Voyager 2 sorvolò Urano, nel 1986, questo pianeta era visivamente privo di attività atmosferica. In contrasto, Nettuno mostrava notevoli fenomeni climatici.
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Tempeste:
Nel 1989 fu scoperta dalla sonda Voyager 2 la Grande Macchia Scura, un sistema di tempeste
delle dimensioni di 13000 × 6600 km.
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