CAPITOLO 4: Aree verdi e protette

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CAPITOLO 4: Aree verdi e protette
II Rapporto sullo Stato dell’Ambiente
Comune di Pesaro
CAPITOLO 4: Aree verdi e protette
Cap. IV, pag. 1
II Rapporto sullo Stato dell’Ambiente
Comune di Pesaro
Presentazione:
In questo capitolo sono trattati due argomenti relativi al tema della natura e della sua fruizione: le
aree protette e il verde pubblico.
Il verde pubblico rappresenta un parametro fondamentale per definire la qualità e la vivibilità di un
sistema urbano, sia in termini di quantità che di fruibilità da parte di tutti i cittadini, comprese le
fasce deboli. L’accessibilità alle aree verdi è infatti inserito tra i dieci “Indicatori Comuni Europei”
proposti dal “Gruppo di Esperti sull’Ambiente Urbano” e promossi dalla Commissione Europea per
l’Ambiente”.
Per quanto riguarda le aree protette la Regione Marche ne individua diverse tipologie, ciascuna
delle quali presenta una serie di vincoli più o meno restrittivi che limitano gli interventi realizzabili
sul territorio. Le aree protette dalla normativa (parchi e riserve naturali, nazionali e regionali) sono
aree naturali in cui sono presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche di
rilevante valore naturalistico e ambientale.
A Pesaro è presente il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, istituito con la Legge
Regionale n° 15/28.04.1994, per la cui trattazione si rinvia al primo RSA.
Ai parchi e alle riserve si aggiungono le aree floristiche, istituite ai sensi dalla Legge Regionale 30
dicembre 1974, n° 52 "Provvedimenti per la tutela degli ambienti naturali", che garantiscono la
salvaguardia di ambienti aventi un valore peculiare e strategico per la funzionalità dell’intero
sistema regionale delle aree protette.
Nel Comune di Pesaro si trovano due aree floristiche, nella zona litoranea della falesia S.Bartolo e
nella zona collinare Selve di San Nicola.
Al sistema delle aree protette si aggancia la rete “Natura 2000”comprendente le “Zone di protezione
speciale (ZPS)” e i “Siti di interesse comunitario (SIC)”; la rete recepisce la Direttiva “Uccelli”
79/409/CEE concernente la salvaguardia degli uccelli selvatici e la Direttiva “Habitat” 92/43/CEE
concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali.
Riferimenti normativi:
• D.M. 2-4-1968 e L.R. 34/92 art. 21 comma 4), indicanti le quantità minime delle aree destinate a
formare spazi di uso pubblico
• Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n.120 - Regolamento recante modifiche
ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n. 357, concernente
attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. GU n. 124 del 30 maggio 2003, serie
generale;
• Legge 3 ottobre 2002, n.221 - Integrazioni alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di
protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'articolo 9 della
direttiva 79/409/CEE. GU n. 239 del 11 ottobre 2002.
• Decreto Ministero Ambiente 3 settembre 2002 Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000;
• Legge del 22/10/2001 n. 21: Modifiche alla Legge regionale 30 dicembre 1974, n. 52
“Provvedimenti per la tutela degli ambienti naturali;
• Legge del 27/03/2001 n. 9: Modificazioni ed integrazioni alla Legge regionale 13 marzo 1985,
n. 7: “Disposizioni per la salvaguardia della flora marchigiana e alla Legge regionale 30
dicembre 1974, n. 52: “provvedimenti per la tutela degli ambienti naturali”;
• Decreto del Ministro dell'Ambiente 20 gennaio 1999 Modificazioni degli allegati A e B del
decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, in attuazione della direttiva
97/62/CE del Consiglio, recante adeguamento al progresso tecnico e scientifico della direttiva
92/43/CEE. GU, serie generale, n. 23 del 9 febbraio 1999;
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• D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 (recepimento direttiva Habitat) Regolamento recante attuazione
della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali,
nonché della flora e della fauna selvatiche;
• Legge del 28/04/1994 n. 15: Norme per l'istituzione e gestione delle aree protette naturali;
• Convenzione sulla biodiversità, firmata a Rio de Janeiro nel 1992, ratificata in Italia con legge
14 febbraio 1994 n. 124;
• L. 394/91 – Legge quadro sulle aree protette
Indicatori
•
Disponibilità pro capite di aree verdi - disponibilità di aree verdi per i cittadini (indicatore di
stato)
• Aree SIC e ZPS (indicatore di stato - risposta)
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Indicatore: Disponibilità pro capite di aree verdi
Premessa:
L’indicatore è finalizzato a misurare la possibilità per i cittadini di fruire del verde pubblico,
misurando la quota del verde disponibile procapite.
Rispetto al primo RSA, per il quale l’unico dato utilizzabile risultava quello di previsione del PRG,
è attualmente disponibile una stima aggiornata a luglio 2004 ricavato da un’elaborazione interna
all’ente.
Informazioni di maggior dettaglio saranno disponibili quando sarà realizzato il censimento del
verde, che potrà contenere anche informazioni sulla qualità della fruibilità del verde (e quindi
attrezzature, accessibilità, ecc). A tal fine il gruppo di lavoro di Agenda 21 “elaborare un piano del
verde” ha già dato alcune indicazioni utili sulla base di una bozza di scheda per il censimento.
Attualmente l’Amministrazione è impegnata nell’adozione di un Regolamento del Verde sulla base
di linee guida realizzate attraverso un percorso partecipato che ha visto coinvolti anche i
partecipanti di Agenda 21.
Infine ulteriori informazioni saranno ricavabili dal recente volo aerofotogrammetrico realizzato sul
Comune di Pesaro i cui dati saranno restituiti entro fine 2005 – inizio 2006.
Dati:
Di seguito si propone una stima delle attuali aree verdi fruibili nel territorio comunale a confronto
con le previsioni del PRG. Le aree verdi sono suddivise in parchi, giardini e orti urbani. Si precisa
che non è stato considerato il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo (13.745.494 m2), ad
eccezione delle aree inserite nel contesto urbano.
Di seguito è riportata la mappa con le previsioni del PRG per i parchi (Vp), i giardini (Vg), e gli orti
(Vo).
Parchi (Vp)
di cui ricadenti in area San Bartolo
Attuale
(m2)
320.873
50.165
Previsione PRG
(m2)
4.419.415
Giardini (Vg)
di cui ricadenti in area San Bartolo
986.863
38.951
3.863.085
Orti urbani (Vo)
215.275
215.275
1.523.011
(18%)
8.497.775
VERDE PUBBLICO
TOTALE
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Verde di previsione del PRG
Considerazioni di sintesi:
Sulla base delle attuali conoscenze si stima che l’attuale dotazione di verde pubblico è di 1.523.011
m2 (di cui 89.116 m2 in area del Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo), pari al 18% del
verde previsto dal PRG.
In relazione all’avvio di alcuni Piani Particolareggiati è prevista, e in alcuni casi già realizzata,
l’acquisizione da parte del Comune di alcune aree da destinare a verde pubblico.
Gli interventi più rilevanti riguardano il Parco di Villa Fastiggi - contestuale al nuovo quartiere in
bioedilizia - con una superficie prevista di 74.000 mq, il Parco Sportivo in zona Torraccia (tra il
Fiume Foglia e il Palazetto) con un’estensione di 227.000 mq, più altri 19.800 mq di verde pubblico
in via degli Abeti legati al completamento degli insediamenti residenziali nell’area del Parco
Sportivo.
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Indicatore: Aree SIC e ZPS
Premessa:
Natura 2000 è una rete Europea di aree destinate alla conservazione della diversità biologica
presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie
animali e vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva "Habitat" (92/43/CEE) e delle specie di
cui all'allegato I della Direttiva "Uccelli" (79/409/CEE) e delle altre specie migratrici che tornano
regolarmente in Italia.
La Rete Natura 2000, ai sensi della Direttiva "Habitat" (art.3), è costituita dalle Zone Speciali di
Conservazione (ZSC) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS). Attualmente la "rete" è composta
da due tipi di aree: le Zone di Protezione Speciale, previste dalla Direttiva "Uccelli", e i Siti di
Importanza Comunitaria proposti (pSIC); tali zone possono avere tra loro diverse relazioni spaziali,
dalla totale sovrapposizione alla completa separazione.
Qualora piani o progetti proposti per un sito o in una zona ad esso limitrofa possono determinare
un’incidenza significativa sul sito, deve essere attivata la procedura di Valutazione d’Incidenza, che
prevede la descrizione delle caratteristiche ecologiche e biologiche dell’area in cui ricade
l’intervento, la descrizione del progetto e degli elementi che potrebbero provocare l’alterazione del
sito nonché gli effetti degli elementi perturbanti il sito sugli habitat e sulle specie così come indicati
nelle schede SIC e ZPS.
Per i siti della rete Natura 2000 è prevista l’attivazione dei piani di gestione, collegati alla
funzionalità dell’habitat e alla presenza delle specie che hanno permesso l’identificazione del sito
stesso. I piani possono contenere misure ritenute necessarie per realizzare le finalità della Direttiva;
possono essere a se stanti, oppure incorporati in altri piani di sviluppo.
Con Delibere di Giunta Regionale n. 1709 del 30.06.1997 e n. 1701 del 01.08.2000 sono state
individuate 109 aree (80 SIC e 29 ZPS) di cui 11 localizzate sulla costa, 17 nella fascia collinare e
le rimanenti 81 nell’area montana.
Dati:
Di seguito sono proposte le are SIC e ZPS che interessano il territorio comunale.
La superficie delle Zone di Protezione Speciale è pari 30.341.867 mq (24% del territorio comunale),
mentre la superficie dei Siti di Importanza Comunitaria è pari a 4.817.109 mq (4% del territorio
comunale).
Come si evince dalla figura l’area del San Bartolo è interessata sia da SIC e ZPS.
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Considerazioni di sintesi:
Le aree di Pesaro rientranti nella rete Natura 2000 comprendono un’estesa area ZPS e alcune aree
SIC.
Il Colle San Bartolo e il litorale pesarese sono interamente classificati come ZPS; nonostante questi
ambienti costieri siano estremamente ridotti e frammentati è riconosciuta una loro importanza al
fine di garantire la biodiversità.
Il Colle S Bartolo è inoltre classificato come SIC, ed è caratterizzato da specie localmente poco
comuni o rare; il sito risulta particolarmente importante per lo svernamento degli uccelli acquatici e
marini (Smego minore, Cormorano) e per la migrazione di rapaci (Falco pescatore) e delle Cicogne
(Cicogna nera).
Altra area SIC è individuata nella Selva di S. Nicola, bosco relitto costiero, caratterizzato da specie
localmente poco comuni o rare e dalla nidificazione di picchi e piccoli passeriformi forestali.
Infine rientra in minima parte nel territorio comunale l’area SIC del Corso dell'Arzilla, di notevole
importanza quale zona umida fluviale di basso corso, caratterizzata da specie vegetali non comuni
nel territorio.
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Ad oggi sono state eseguite diverse valutazioni di incidenza sulle aree SIC e ZPS, tra cui i seguenti
progetti presentati dal Comune relativi a dei Piani Attuativi tutti con esito positivo: due valutazioni
sul Piano Spiaggia, uno relativo a Baia Flaminia (area SIC e ZPS) e uno al tratto litoraneo Porto –
Fossosejore (area ZPS); una valutazione relativa al Piano Attuativo del centro Direzionale Benelli
(area ZPS) e una relativa al Piano Attuativo sull’ex carcere minorile (area ZPS).
A queste si aggiungono le valutazioni di incidenza su opere di privati di cui non si dispone al
momento il dettaglio.
Attualmente non sono stati definiti dei Piani di Gestione dei siti Natura 2000 presenti nel territorio
pesarese, e in generale nella provincia esiste solo un caso di procedura in corso; questo limita la
valenza di questi siti in quanto manca un’effettiva regolamentazione per la tutela naturalistica (se si
esclude la procedura di valutazione d’incidenza). La definizione di opportune misure di tutela di
SIC e ZPS sarà quindi un impegno prioritario per garantire un futuro al patrimonio naturalistico
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