Relazione per la Valutazione di Incidenza

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Relazione per la Valutazione di Incidenza
STUDIO di ARCHITETTURA
Dott. Arch. Andrea Bianchi
Via Lungo le Mura, 5 - 56048 - Volterra - tel. 0588-81203
E_mail
[email protected]
COMUNE DI POMARANCE
PROVINCIA DI PISA
OGGETTO:
REALIZZAZIONE
STOCCAGGIO
MATERIE
LAPIDEE IN ATTESA DI LAVORAZIONE
PROPRIETA’:
COEDIL S.R.L.
PROGETTISTA:
Dott. Arch. Andrea Bianchi
UBICAZIONE:
Loc. Ponte di Ferro, 296
RELAZIONE PERLA VALUTAZIONE
DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
Secondo l’allegato “G” del DPR 357/97
PRIME
RELAZIONE PERLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
La relazione ha lo scopo di illustrare l’impatto che l’intervento (piano o progetto) ha sugli
habitat, sulle specie animali e su quelle vegetali per le quali il sito SIC o la ZPS sono stati
individuati.
Secondo i contenuti dell’allegato G del DPR 357/97 di seguito riportati :
A. Caratteristiche dei piani.
1. Tipologia delle azioni e/o opere: (illustrazione di massima degli interventi previsti, con
descrizione delle caratteristiche del piano, delle attività necessarie alla realizzazione dell’opera,
dei tempi necessari e degli obiettivi che si perseguono.)
L’intervento previsto consiste nell’utilizzo di una zona pianeggiante all’interno area destinata ad
attività produttive dal vigente Regolamento Urbanistico Comunale, ai fini dello stoccaggio
temporaneo di materie prime (rocce miste a terreno) provenienti dalle cave limitrofe, stoccaggio
necessario per consentire un afflusso costante e continuativo di materia prima al processo
produttivo dell’impianto molitorio per la produzione di inerti destinati per il comparto edile e delle
costruzioni stradali.
Per realizzare lo stoccaggio sono necessarie soltanto alcune limitate opere di regimentazione delle
acque pluviali con la realizzazione di fossette laterali all’area per la raccolta e l’allontanamento
delle acque meteoriche nel vicino corpo ricettore. I tempi per fare queste opere si quantificano in 3
giorni lavorativi.
La permanenza dei cumoli di materia prima sul piazzale sono variabili, dipendono dal processo
produttivo e dalla richiesta del mercato.
2. Dimensioni e/o àmbito di riferimento: (superficie territoriale interessata dal piano con
percentuale della superficie interessata rispetto alla superficie totale del pSIC o della ZPS,
localizzazione su elaborati cartografici in scala 1:25.000 dell’area interessata dal SIC o dalla
ZPS, che rechi in evidenza la sovrapposizione dell’intervento e l’eventuale presenza di aree
protette (parchi nazionali, regionali o riserve naturali)).
La superficie territoriale interessata dall’intervento è di circa 0,6,500 ettari
La superficie totale del sic e di 1.908,77 ettari
Vedere allegato n° 1
3. Complementarità con altri piani, (eventuali attuazioni di norme legislative.)
4. Uso delle risorse naturali: (vanno indicate in linea generale.)
Non sono previste uso di risorse naturali
5. Produzione di rifiuti: (va indicata la quantità di massima e la natura dei rifiuti prodotti.)
L’attività di stoccaggio non produce rifiuti
6. Inquinamento e disturbi ambientali: (vanno indicate le eventuali emissioni di sostanze
inquinanti in atmosfera, di rumori e ogni altra causa di disturbo sia in corso d’opera che a regime.)
L’utilizzo dell’area per lo stoccaggio prevede l’utilizzo di mezzi meccanici quali camion e ruspe
gommate per il carico e scarico del materia prima, durante queste operazioni si produrranno
emissioni inquinanti in atmosfera derivanti dai gas di scarico dei mezzi, questi sono quantificati in 2
ore lavorative giorno, per quanto riguarda i rumori generati durante le operazioni di carico e scarico
del materiale emissioni rientrano nei limiti di legge.
7. Rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate: (devono
essere
previsti i rischi infortunistici e le misure di precauzione adottate.)
Ha visto il solo deposito di materiale di cava inerte e naturale;
Non ha determinato la realizzazione di strutture o manufatti;
Nessuna presenza costante di persone è prevista all’interno dell’area di deposito dei materiali ma
soltanto durante le attività di movimentazione delle materie prime.
Data la natura dell’intervento (deposito temporaneo di materiale inerte di cava) e la totale assenza
di strutture, non si riconoscono elementi e/o condizioni che possano determinare elementi di
pericolo per le persone o le cose.
B. Area vasta di influenza dei piani. Interferenze con il sistema ambientale.
8. Descrizione dell’ambiente naturale direttamente interessato ed eventuale interferenza con
SIC oZPS limitrofe.
9. Interferenze sulle componenti abiotiche: (eventuali impatti sulla stabilità e sulla natura dei
suoli,con riferimento all’eventuale presenza di corpi idrici e sul possibile inquinamento, anche
temporaneo, delle falde idriche.)
Non sono previsti impatti sulla stabilita dei suoli anche con la presenza del vicino corpo ricettore la
presenza di cumoli e data la natura fortemente permeabile dei materiali inerti stoccati
temporaneamente nell’area oggetto di sanatoria, risulta possibile affermare che anche la quota di
ricarica dell’acquifero garantita dall’infiltrazione efficace non abbia subito modifiche sostanziali.
10. Interferenze sulle componenti biotiche: (descrizione dell’interferenza sugli habitat e sulle
componenti floristiche e faunistiche indicate nella relativa scheda (o schede) SIC e/o ZPS.
Vanno descritti gli habitat e le specie floristiche e faunistiche e va indicata in cartografia (scala
1: 10.000) la zona interessata dalla loro presenza. Va descritta l’influenza che l’intervento avrà
sulla loro condizione ecologica.)
Nell’area non sono presenti habitat di specie vegetali o animali elencate nella scheda del Sir 67
11. Connessioni ecologiche: (vanno considerate le eventuali frammentazioni di habitat che
potrebbero interferire con la contiguità fra le unità ambientali considerate.)
La realizzazione dello stoccaggio di materie prime non crea frammentazioni di habitat o riduzione
della connettività tra varie unità ambientali sia per le ridotte dimensioni sia per
12. Descrizione delle misure compensative che si intendono adottare: (per ridurre o eliminare
le eventuali interferenze sulle componenti ambientali allo scopo di garantire la coerenza globale
della rete "Natura 2000". Tali misure devono essere simultanee al danno provocato, tranne nel
caso in cui sia dimostrato che la simultaneità non è necessaria per garantire la coerenza della
rete.)
Vista la classificazione fatta dal Piano di Gestione del Fiume Cecina a riguardo tabella riassuntiva
delle cause di minaccia Cap.7 tabella sinottica l’impianto di frantumazione e lavaggio si evidenzia
come il livello di impatto sulle varie componenti ambientali sia tra basso e medio, tenendo conto
che l’attività riguarda soltanto lo stoccaggio di materiali grezzi senza particolari lavorazioni si può
dedurre che l’impatto sui vari habitat sia NULLO
C. Caratteristiche dei progetti.
1. Tipologia delle azioni e/o opere: (illustrazione dell’intervento, con descrizione delle
caratteristiche del progetto, delle attività necessarie alla realizzazione dell’opera, dei tempi
necessari e degli obiettivi che si perseguono.)
L’intervento prevede la realizzazione di alcune fossette di raccolta delle acque piovane per
l’allontanamento delle acque fino al corpo ricettore, non sono previsti movimentazioni di terreno o
di riporto di materiale ghiaioso per il passaggio dei mezzi in quanto essendo un terreno di natura
alluvionale della formazione geologica affiorante si può affermare che il deposito dei materiali,
deposito a carattere temporaneo e realizzato senza operare alcuna attività di scavo, non abbia
quindi determinato la modifica delle caratteristiche della formazione geologica.
2. Dimensioni e/o àmbito di riferimento: (superficie territoriale interessata dall’intervento e quella
interessata temporaneamente per la realizzazione dell’intervento stesso, con percentuale della
superficie interessata rispetto alla superficie totale del pSIC o della ZPS, localizzazione su
elaborati cartografici in scala minima 1:25.000 dell’area interessata dal SIC o dalla ZPS, che
rechi in evidenza la sovrapposizione dell’intervento e l’eventuale presenza di aree protette
(parchi nazionali, regionali o riserve naturali.))
La superficie di terreno che viene utilizzata per lo stoccaggio di materie prime ha un’estenzione di
circa 0,6 ha la superficie totale del sic è pari a 1.908,77 ha pari ad una percentuale di 0,0003 %.
Vedere l’allegato n°2
3. Complementarità con altri progetti, eventuali attuazioni di norme legislative.
Non sono presenti altri progetti nell’area in esame
4. Uso delle risorse naturali: (vanno indicate sia quelle utilizzate successivamente alla
realizzazione dell’intervento, a regime, sia quelle che saranno utilizzate soltanto nel corso della
realizzazione dell’intervento stesso.)
l’attività non prevede consumo di risorse naturali
5. Produzione di rifiuti: (va indicata la quantità e la natura dei rifiuti prodotti sia nel corso della
realizzazione dell’intervento che successivamente alla sua realizzazione, quando opererà a
regime. Va indicata anche la destinazione dei rifiuti.)
l’attività in oggetto non produce rifiuti
6. Inquinamento e disturbi ambientali: (vanno indicate le eventuali emissioni di sostanze
inquinanti in atmosfera, di rumori e ogni altra causa di disturbo sia in corso d’opera che a regime.)
Durante la movimentazione esiste un’emissione sonora dei mezzi per la movimentazione del
materiale stoccato, emissione sonora rientrante nei limiti di legge per le macchine di cantiere.
7. Rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate: (devono
essere previsti i rischi infortunistici e le misure di precauzione adottate.)
l’Accesso è limitato ai soli automezzi per il trasporto e la movimentazione della materiale
all’interno dell’impianto, questo è garantito dalla recinzione dell’area con rete fissata su paletti
metallici e da apposita cartellonistica all’interno dell’impianto di frantumazione.
Non sono utilizzate tecnologie o sostanze potenzialmente pericolose o inquinanti.
CONCLUSIONI
Per quanto sopra esposto si ritiene che non vi sia pregiudizio ambientale e il ripristino dello
stato dei luoghi originale consiste nel interrompere l’utilizzo dell’area come zona di
stoccaggio materiali con una necessaria dissodatura dei terreni per riportare lo stato dei
luoghi alla suo stato originale.
Il tecnico
Dott.Arch.Andrea Bianchi