valorizziamo centro storico, turismo e ambiente

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valorizziamo centro storico, turismo e ambiente
“VALORIZZIAMO CENTRO
STORICO, TURISMO E AMBIENTE
La storia incontra il territorio. Domenica 4
novembre è stato riaperto al pubblico l’antico
sentiero
di
Via
Portella,
grazie
alla
ricostruzione dell’originario tragitto che a
Riccia collega suddetta strada al torrente
Succida. Un sentiero lungo circa 440 metri e
percorribile soltanto a piedi.
“Serve a
preservare e valorizzare le bellezze del centro
storico – ha affermato con soddisfazione il
Sindaco Micaela Fanelli - per consentire ai
riccesi di goderne e ai turisti per la prima
volta di avere indicazioni sui monumenti,
grazie ai cartelloni che stiamo realizzando in
italiano ed in lingua inglese”. L’Assessore
all’Ambiente Domenico Panichella
si è soffermato invece sul ruolo
didattico-ambientale del prezioso
recupero:
“Siamo
riusciti
a
intrecciare storia e ambiente ed è
la giusta strada che vogliamo
percorrere. Abbiamo realizzato il
nuovo sentiero non solo dal lato
storico,
ma
anche
dal
lato
ambientale, perché rappresenterà
la base per realizzare giornate
formative sul tema dell’ambiente.
Insomma un sentiero didattico da
organizzare per i ragazzi. Le scuole
ce
lo
hanno
già
chiesto:
organizzeremo giornate ecologiche
all’aperto a stretto contatto con
l’ambiente”. “E’ un altro passo –
conclude il sindaco Fanelli - nella
giusta direzione della promozione.
Andremo avanti con gli ulteriori
interventi programmati nel centro
storico, ricco di gioielli. Ringrazio
tutti quelli che ci hanno lavorato oggi e
soprattutto… nei secoli scorsi!”.
L’occasione del ripristino dei vecchi tracciati
di “Via Portella” e “Via Trono” è di
Foto: al centro il sindaco di Riccia Micaela Fanelli, a sinistra il Maresciallo del C.C. Cesare Pari,
a destra il Com. della Stazione Forestale di Riccia Carmelino Albanese
fondamentale importanza dato che l’area in
esame riassume in sé, contemporaneamente,
valori ambientali - naturalistici (intrinseci al
luogo stesso ed in relazione con l’area urbana
limitrofa) e valori storici legati alla funzione
svolta nel corso dei secoli addietro da questi
percorsi
viari
che
rappresentavano
rispettivamente gli unici accessi al centro
abitato
dal
versante
settentrionale
ed
orientale
l recupero ed il relativo riuso previsto è
finalizzato
ad
una
percorrenza
esclusivamente pedonale, nell’obiettivo di
valorizzare
una
parte
importante
del
territorio riccese in cui sarà possibile favorire
una fruizione locale e turistica della zona
mediante la creazione di un percorso storico
e naturalistico.
Via Portella ha origine dalle pendici del
Castello dei Capua, e percorrendola per circa
210 mt si giunge sino al
“Ponte degli Schiavoni”,
manufatto
di
origine
medievale il cui nome
rimanda alla presenza di
piccoli
nuclei
di
popolazione slava giunti
a Riccia in varie ondate a
partire dal VII secolo. Il
ponte permetteva
di
oltrepassare il torrente
“Succida”, ubicato a valle
del
nucleo
abitato.
L’attraversamento
del
ponte conduce ai vecchi
mulini
denominati
“Al
Ponte” e “Al Fisco”.
Il
percorso,
quindi,
rappresentava
anticamente
sia
il
collegamento tra il paese
ed il versante orientale
sia un luogo di scambi
commerciali
legati
soprattutto
all’attività
molitoria .
Di
più
recente
edificazione è Via Trono
che si innestava su Via
Portella a monte del
ponte
permettendo
l’accesso
al
vecchio
nucleo
abitativo
nella
parte
meridionale;
questo secondo tratto ha
una lunghezza di circa
240 mt.
Le
strade
funzione
hanno
mantenuto
la
propria
fino alla prima metà del secolo
scorso, utilizzate come mulattiere
per il
trasporto di merci con carri e animali da
soma. Qualche decennio dopo, fu costruita la
strada che
carrabile
attualmente costituisce l’ingresso
a
contribuito
Nord
del
paese
e
che
ha
indirettamente all’abbandono dei
vecchi tracciati.
L’intervento,
“Ingegneria
eseguito
con
Naturalistica”,
tecniche
di
utilizzando
materiali e tecniche ecocompatibili, ha avuto
come scopi quelli
di creare sia un percorso
naturalistico che storico.
Foto: alcuni momenti dell'inaugurazione del percorso storico: in alto il sindaco M. Fanelli con il Vice-Sindaco di Riccia Franco Colucci,
al centro, la benedizione di P. Annibale Fanelli
Sabato
13
ottobre,
di
apertura.
Al
sindaco
dell’epoca,
al
ristorante
“Il
Saverio
Reale,
Casaccio”, in località
toccò
tenere
“Bosco Mazzocca” si
l’indirizzo di saluto
è
svolta
la
agli ospiti: autorità
manifestazione
“La
politiche, militari e
montagna che era…
religiose
del
A
cinquant’anni
Molise,
numerosi
dall’XI
Festa
dirigenti
Nazionale
della
ministeriali e oltre
Montagna.
Riccia
15.000
persone
1962-2012”.
che si riversarono
L’iniziativa è stata
da tutta la regione
promossa
ed L'intervento del Presidente dell'Associazione Trediciarchi nel Bosco di Riccia.
Tonino Santoriello
organizzata
La Festa divenne
dall’Associazione Trediciarchi, con il patrocinio
l’occasione per rilanciare le possibilità
turistiche e le bellezze paesaggisticodel Comune di Riccia, della Pro-Loco di Riccia
naturalistiche
del
Molise,
parlare
di
e dell’Assessorato Regionale alle Politiche
rimboschimento, di miglioramento delle
Agricole, Forestali e Ittiche, della Provincia di
condizioni di vita degli abitanti delle zone
Campobasso e della Comunità montana del
montane, dell’allevamento e dell’agricoltura
Fortore Molisano, e con lo scopo di
in aree fondamentalmente disagiate.
interrogarsi, a distanza di cinquant’anni, in
La manifestazione ha avuto uno svolgimento
merito agli esiti che hanno prodotto le
in due parti.
intenzioni manifestate, i progetti elaborati, gli
La mattina, dedicata agli aspetti naturali ed
impegni assunti in quella occasione, “storica”
ambientali dell’area (Il bosco Mazzocca:
per Riccia e per il Molise.
caratteristiche di un’area a vocazione
L’XI Festa nazionale della Montagna per
naturalistica), ha visto la partecipazione
l’Italia meridionale si tenne infatti a Riccia
degli Istitutiti scolastici di primo e secondo
nella Domenica del 9 settembre 1962. Il
grado di Riccia. Dopo i saluti del Presidente
programma della giornata stabiliva, tra l’altro,
dell’Associazione
Trediciarchi,
Antonio
l’apertura di due strade di bonifica montana,
Santoriello,
hanno
parlato
Domenico
l’inaugurazione
della
Mostra-Mercato
Panichella,
Assessore
all’Ambiente
del
dell’artigianato abruzzese e molisano, un
Comune
di
Riccia,
Annamaria
Pelle,
concorso di pittura estemporanea e uno
Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di
Riccia, Antonio Venditti, Preside del Liceo
spettacolo artistico. A Mariano Rumor,
Scientifico di Riccia, Tito Reale, Dirigente
ministro dell’Agricoltura e Foreste e a
dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Giacomo Sedati, sottosegretario al medesimo
Molise, e Marcella Fanelli, del Comando
dicastero, furono affidati i discorsi ufficiali di
Regionale del Corpo Forestale dello Stato.
commentato da Marta La Licata . La serata è
Sono seguite le relazioni di Corradino Guacci
stata allietata dal Gruppo Folk “Giuseppe
(L’uomo e gli animali del bosco), e di Paolo Di
Moffa”, che ha eseguito alcune canzoni della
Martino, (Il Bosco Mazzocca: usi tradizionali,
tradizione riccese.
Natura
Le Mostre sono restate aperte anche nella
2000
e
servizi
ecosistemici),
coordinati da Maria Libera Bozzuto.
giornata di Domenica 14 riscuotendo come
Nel pomeriggio alle ore 16.30 si è tenuto il
l’intera
convegno
pubblico e di interesse.
Società
locale
e
aspettative
manifestazione,
un
successo
turistiche nel Molise degli anni Sessanta, che
ha visto impegnati nei saluti Micaela Fanelli,
Sindaco di Riccia, Salvatore Moffa, Presidente
della Pro Loco, Rosario De Matteis, Presidente
della Provincia di Campobasso e Angiolina
Fusco
Perrella,
Politiche
Assessore
agricole,
regionale
forestali
ed
alle
ittiche.
Le
relazioni sono state tenute da Massimiliano
Marzillo (Politica, agricoltura e industria nel
Molise di Giacomo Sedati), Antonella Presutti
(Fra “politica e avarizia”. Scuola e società nel
Molise degli anni Sessanta), Domenico Di
Gregorio
(La
montagna
molisana.
Dall’attrattiva alla risorsa turistica: storia di
una
trasformazione),
(Riccia
e
l’XI
Antonio
Festa
Santoriello
Nazionale
della
Montagna). Il Convegno è stato diretto da
Giorgio Palmieri.
Durante
la
l’inaugurazione
manifestazione
della
Mostra
c’è
stata
storico-
documentaria “La Montagna che era…gli anni
’60 a Riccia” curata da Antonio Santoriello e
delle Mostre fotografiche “Arti e mestieri a
Riccia: obiettivo sul lavoro”e a “Tema libero”
a cura della Pro Loco di Riccia.
Alle 19.30 Rai Educational e Rai Storia hanno
presentato la rubrica “Viaggio in Italia” con
proiezione del documentario del 1962 “Riccia.
XI Festa nazionale della Montagna”
Foto: in alto l'intervento del sindaco di Riccia Micaela Fanelli.
al centro, l'intervento dell'Assessore Regionale alle Politiche Agricole e Forestali Angiolina Fusco Perrella
di