Foglio Avvisi Settimanali
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N. 25 2013 0709133009 Domenica 16 giugno (3) VERDE DOMENICA XI DURANTE L’ANNO Messa propria, Gloria, Credo, prefazio proprio (III) 08,00 - Silvio e Lucrezia 09,30 - Popolo I POETI E LA NOVITÀ TOGLI, SIGNORE, LA MIA COLPA E IL MIO PECCATO. 20,00 - PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO OIL 2 (Salone) Avrebbe dovuto Lunedì 17 giugno (7) VERDE (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” accorgersi subito FERIA DELLA XI SETTIMANA ORDINARIA 17,00 - Incontro per gli aspiranti Chierichetti che quella donna 18,00 - Rosario Messa a scelta, prefazio comune 18,30 - Vespucci Francesco (30°) Lez. Fer.: 2 Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42 era una peccatri19,00 - Pillosu Graziano - Vespri ESULTIAMO INSIEME NEL SIGNORE CHE CI SALVA. ce e cacciarla via, Martedì 18 giugno (7) VERDE (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” pensa Simeone il FERIA DELLA XI SETTIMANA ORDINARIA 18,30 - Rosario fariseo. 19,00 - Pintori Maria - Vespri Messa a scelta, prefazio comune 20,00 - Sposi Lez. Fer.: 2 Cor 8,1-9; Sal 145; Mt 5,43-48 La sua idea di pu21,30 - ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria) CANTIAMO AL SIGNORE CON LA NOSTRA VITA. rezza lo obbliga a Mercoledì 19 giugno (7) VERDE (III) 08,00 - Messa c/o le Evaristiane distanziarsi dal FERIA DELLA XI SETTIMANA ORDINARIA 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” Messa a scelta, prefazio comune mondo e, se pos18,30 - Rosario Lez. Fer.: 2 Cor 9,6-11; Sal 111; Mt 6,1-6.16-18 sibile, a ripararsi SARÀ BENEDETTO CHI DONA CON GIOIA. 19,00 - Anna, Tarquinio, Chiarina - Vespri dietro una griglia! Giovedì 20 giugno (7) VERDE (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” Il Puro finisce col FERIA DELLA XI SETTIMANA ORDINARIA 18,30 - Rosario Messa a scelta, prefazio comune diventare intoc19,00 - Garau Augusto - Vespri Lez. Fer.: 2 Cor 11,1-11; Sal 110; Mt 6,7-15 cabile! AMORE E VERITÀ È LA GIUSTIZIA DEL SIGNORE. 20,00 - PREPARAZIONE DEI BATTESIMI E, invece, Gesù, il Venerdì 21 giugno (5) BIANCO (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” Puro per eccellenS. LUIGI GONZAGA, religioso, memoria 18,30 - Rosario Messa propria, prefazio comune za, è tutto il con19,00 - Anna - Vespri Lez. Fer.: 2 Cor 11,18.21b-30; Sal 33; Mt 6,19-23 IL SIGNORE È CON NOI NELL’ORA DELLA PROVA. 21,30 - ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria) trario. Va incontro ad oSabato 22 giugno (7) VERDE (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” FERIA DELLA XI SETTIMANA ORDINARIA 11,00 - Matrimonio SECCI - FRONGIA gnuno di noi ed afMessa a scelta, prefazio comune ferra tutto il no18,30 - Rosario Lez. Fer.: 2 Cor 12,1-10; Sal 33; Mt 6,24-34 stro essere, con 19,00 - Melis Rosetta (3 BATTESIMI) LA NOSTRA RICCHEZZA È L’AMORE DEL SIGNORE. le sue luci e le sue Domenica 23 giugno (3) VERDE (IV) 08,00 - Giovanni ombre, con lo scoDOMENICA XII DURANTE L’ANNO 09,30 - Popolo Messa propria, Gloria, Credo, prefazio proprio po di perdonarci Lez. Fest.: Zc 12,10-11;13,1; Sal 62; Gal 2,26-29; 11,15 - Angela e Riccardo perché possiamo Lc 9,18-24 rialzarci. HA SETE DI TE, SIGNORE, L’ANIMA MIA. Lez. Fest.: II Sam 12,7-10.13; Sal 31; Gal 2,16.19-21; Lc 7,36-8,3 11,15 - Int. Cel. AVVISI * L’INNO DELL’ANNO TARIO - Si farà nel Salone, ALLE chiedermi delle iniziative che DELLA FEDE - Camminiamo ogni giorno che ci doni, con gli uomini fratelli. Tu ci guidi per le strade della terra, sei per noi la speranza della meta. Credo, Domine, credo! Con il mondo, dove pianti la tua croce, Signore, noi ti gridiamo Adauge, adauge nobis fidem! Credo, Domine, adauge nobis fidem! * PROIEZIONE DI FILM-DOCUMENSupplemento a 20 DI OGGI 16 GIUGNO, la proiezione del documentariodenuncia OIL 2, che offre l’occasione di valutare le conseguenze di danno ambientale causate dalla Industria Chimica in Sardegna. Sarà presente anche il regista Massimiliano Mazzotta. * PREPARATIVI PER LA VISITA DEL PAPA A CAGLIARI - Già tante persone mi hanno contattato per ORE saranno attivate in parrocchia in occasione della visita di Papa Francesco. Per il momento è prematuro prendere iniziative, in quanto i Vescovi hanno appena nominato gli incaricati diocesani nella Riunione di martedì 11 giugno u.s.. Questi provvederanno quanto prima a costituire il Comitato organizzatore che darà le direttive cui attenersi. - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE LA PUREZZA DI GESÙ NON HA A CHE FARE CON LA SUA GRANDEZZA, MA CON IL SUO AMORE. - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it UN PO’ DI UMORISMO A VOLTE SI HA L’IMPRESSIONE CHE ESSERE CRISTIANI VOGLIA DIRE RINUNCIARE ALL’UMORISMO PER DEDICARSI A DRAMMI E TRAGEDIE. MA È REALMENTE COSÌ? di Umberto Folena Un Papa che sorride. Non è un sorriso forzato, né una smorfia posticcia. Si vede benissimo che quel sorriso sgorga da un cuore allegro. Ed è un Papa che ogni tanto scherza, come quando riceve i giornalisti accreditati presso la Sala stampa della Santa Sede all'indomani del Conclave: «Vi è toccato lavorare, eh?». Un Papa come Francesco ripropone un tema ampiamente oscurato, perfino censurato nel mondo cattolico. Quello dell'umorismo. La domanda non è se esista un "umorismo cattolico", che non si sa che corsa dovrebbe essere, a riprova che l'aggettivo "cattolico" andrebbe usato con estrema prudenza e parsimonia. La domanda vera è se i cattolici amino ridere e sorridere, innanzitutto di se stessi, dei propri difetti, delle proprie piccole o grandi manie, delle distorsioni della propria fede. Se amino usare l'ironia. Oppure se siano irrimediabilmente legati ad altri generi, come il dramma e la tragedia. E concepiscano l'umorismo, il gusto della battuta, l'ironia e il riso come una sorta di "necessaria parentesi", quasi una ricreazione, per poi tornare a dedicarsi a drammi e tragedie. La domanda è, anche, se si possa sorridere di circostanze e persone noi stessi per primi - senza essere accusati di mancanza di rispetto. Per capirci, i lettori di una testata cattolica protestarono energicamente per la pubblicazione di alcune barzellette (per noi del tutto innocue, inoffensive, addirittura affettuose) sui carabinieri: «Irridete i nostri fratelli che rischiano la vita per noi, e a volte muoiono! Quale mancanza di rispetto...». E le storielle sui "matti"? Peggio ancora. L'umorismo è dunque estraneo all'essere cristiani? Una cosa è certa: nessuna casa editrice cattolica, e sono dozzine, ha una collana umoristica. La tradizione italiana non annovera un solo indiscusso scrittore o autore umoristico dichiaratamente cattolico. «I cattolici di oggi sono sprovvisti di humour", afferma secco il cardinale Gianfranco Ravasi, sulla cui serietà non è lecito dubitare, ma che insiste: «Ed è drammatico, perché l'umorismo vero è intelligenza. È saper andare al di là delle cose, trovando il limite, ma senza morire sul limite. Jonesco scriveva: «dove non c'è umorismo, c'è campo di concentramento». Uno che sulla eccessiva seriosità (segno di non eccelso acume?) di troppi cattolici non andava per il sottile è il campione assoluto e indiscusso degli scrittori cattolici dotati di humour. Non a caso un britannico: Gilbert Keith Chesterton, narratore e saggista, "inventore" di padre Brown. In Ortodossia scrive: «In realtà, è una tendenza o debolezza naturale prendersi sul serio, perché è la cosa più facile da fare. È molto più facile scrivere un buon articolo di fondo per il Times che una buona barzelletta per il Punch. Perché la solennità fluisce dagli uomini naturalmente, mentre il riso è uno slancio. È facile essere pesanti, difficile essere leggeri. Satana cadde per forza di gravità». Chesterton amava il paradosso come strumento di conoscenza profonda delle cose. Analogamente, Vittorio Messori replica a chi osserva che nei Vangeli non risulta che Gesù rida, sorrida o sghignazzi: «Gesù doveva essere anche un grande mangiatore e un grande bevitore. Prendiamo il suo primo miracolo, quello delle nozze di Cana. Gesù tramuta l'acqua in vino non per aumentare la penitenza, ma per aumentare la baldoria, perché anch'egli amava i banchetti. Chissà quante volte avrà riso anche lui a crepapelle. Per poi trascorrere in penitenza quaranta giorni nel deserto». A proposito di libagioni, Chesterton chiosa: «Il vino, dice la Scrittura, rallegra il cuore dell'uomo; ma soltanto dell'uomo che possiede un cuore. Allo stesso modo, anche lo spirito dell'allegria è possibile soltanto per chi è spirituale». Sono voci isolate, ma da leggere e ascoltare e far risuonare bene. Soprattutto presso chi ritiene che le parole semplici e leggere siano banali e la profondità sia necessariamente tediosa, faticosa. Papa Francesco sta mettendo in crisi questa sciocca convinzione con le sue parole e i suoi gesti. Sentiamo Messori: «Il cattolico non deve essere né tetro né ridanciano. La sua virtù per eccellenza, da aggiungere a quelle dell'elenco ufficiale, è quella dello humour. Dovrebbe prendere tutto sul serio e niente sul tragico. Guardare il mondo con una bonaria ironia. Il cristiano sa che tutto finirà bene.. .». E Chesterton? Lui fustiga i predicatori compiaciuti e senza fine e i testi complicati e noiosi, di ieri e di oggi, e riferendosi al primo comandamento tuona: «Dire qualche cosa con gravità pomposa e senza senso; dire qualche cosa in modo che suoni bigotta e insieme vaga; dire qualche cosa in modo che sia indistinta e nello stesso tempo letterale; dire qualche cosa in modo che alla fine il più serio ascoltatore non sappia davvero, in nome del cielo, perché l'abbiate detta e perché egli l'abbia ascoltata... ciò significa, nel vero e ponderoso senso delle antiche parole mosaiche, pronunciare tale cosa invano. Il Nome santo viene pronunciato invano molte volte dai predicatori, più che dai laicisti». «Siate allegri nel Signore», ripete san Paolo ai Filippesi, forse troppo ombrosi. Non l'allegria degli ingenui e degli stolti, ma di chi sa guardare oltre, intravede il paradosso e il grottesco, sa prendere le distanze da drammi e tragedie e volare alto, con la leggerezza degli angeli che, non a caso, hanno le ali. «Non amo la serietà - afferma Chesterton, sfoggiando il suo acume paradossale -, penso che sia antireligiosa. O, se preferite l'espressione, è un vezzo di tutte le false religioni». E conclude: «Quando un cristiano è contento, è contento (nel senso più esatto) terribilmente: il suo piacere è spaventoso». Al contrario, il senso di noia di troppe prediche e troppe esortazioni, a ben vedere, è ridicolo. IN PREPARAZIONE ALLA VISITA DI PAPA FRANCESCO L’Arcivescovo invita tutti a prepararsi alla visita di Papa Francesco recitando ogni giorno la seguente preghiera: Santa Maria, nostra Signora di Bonaria, Patrona Massima della Sardegna, vergine del silenzio e del fedele ascolto della Parola di Dio, tu sei partita in fretta come pellegrina della fede per portare la gioia nella casa di Elisabetta: insegnaci ad accogliere il Signore che viene a visitare la nostra terra con il pellegrinaggio di Papa Francesco al tuo Santuario sul colle di Bonaria. Come Vescovo di Roma e Successore dell’Apostolo Pietro è vicario del tuo Figlio Gesù su questa terra: rendici docili al suo insegnamento per essere certi di seguire fedelmente la via di Gesù, pronti a fare tutto quello che ci chiederà. Accompagna, Madre santa di tutta la Chiesa, il ministero di Papa Francesco, come vescovo di Roma e pastore universale; benedici la nostra terra e la sua terra d’origine, legate dal tuo Nome e dalla tua materna protezione, perché ogni giorno della nostra vita siamo pellegrini della fede e portatori della gioia che viene dal Signore. Amen.