Traumatologia dell`arto inferiore / L`anca nell`over

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Traumatologia dell`arto inferiore / L`anca nell`over
Traumatologia dell’arto inferiore / L’anca nell’over sixty five
L’invecchiamento è un processo naturale determinato da una serie di variabili: fisiologiche,
psicologiche e sociali. È noto che l’esercizio fisico contribuisce a un buono stato di salute
attraverso meccanismi che possono migliorare la capacità funzionale del Soggetto in aree
fra le quali assumono particolare importanza la massa muscolare, la densità ossea, la postura
e la flessibilità.
Attualmente si assiste a un grande interesse biomeccanico e clinico sulle modificazioni a
sulle alterazioni della postura in particolar modo nel post-traumatico.
L’articolazione dell’anca è frequentemente interessata da disturbi funzionali nella
popolazione dello sportivo “GIOVANE ANZIANO”.
I fattori lesivi responsabili di questi disturbi sono: traumi, microtraumi ripetuti,
sovraccarichi frequenti e prolungati. L’azione lesiva consegue a forti sollecitazioni assiali
e/o a escursioni articolari spinte al massimo limite consentito.
Sono quindi gli sport di contatto a causare più frequentemente disturbi all’anca; tuttavia,
sport meno violenti, ma che prevedono escursioni articolari eccessive come la danza o lo
yoga possono essere causa di lesività.
Clinicamente: i disturbi dell’anca sono rappresentati da dolore, dalla riduzione
dell’articolarità, da rumori e scrosci articolari da cedimenti e da sensazione di instabilità. La
diagnosi differenziale deve escludere molteplici patologie extra-articolari, addominali,
urogenitali, miotendinee e rachidee che possono escludere un problema coxo-femorale.
Da alcuni anni vi è un’indicazione a un’artroscopia chirurgica indicata nell’over sixty five:
nella rimozione dei corpi mobili, nella lesione del labbro e nel trattamento del conflitto
femoro-acetabolare.
In questo tipo di patologia la ARTRO RMN DI ANCA rappresenta, attualmente, il metodo
più accurato nella valutazione delle lesioni del labbro cotiloideo e dei difetti cartilaginei.
Vi è indicazione artroscopica per la lesione del labbro, cui si associa spesso un danno
cartilagineo; raramente è presente in anche prive di malformazioni ossee che determinino
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conflitto. Il trattamento ha come obiettivo: eliminare la coxalgia e ritardare il processo
artrosico.
Il grado di severità della lesione ne determina la scelta.
L’asportazione degenerata del labbro è necessaria quando l’estensione della lesione
La sutura è, invece, indicata quando la lesione è localizzata solo nella zona di transizione tra
labbro e cartilagine.
BORSITE DEL GRAN TROCANTERE E OGGI GREATER TROCHANTERIC PAIN
SYNDROME
Traumi o ripetuti microtraumi possono portare a questo tipo di patologia in Soggetti con
determinate caratteristiche: lombalgia e alterazione biomeccanica degli arti inferiori.
Utilissima sarà una RMN ben eseguita e il dolore, di solito, è localizzato nel gran trocantere
con irradiazione distale a tutta la coscia.
Il trattamento è, di norma, conservativo: nei casi di dolore irriducibile si può intervenire
artroscopicamente eseguendo bursectomie e realise del tratto ileo-tibiale.
LE FRATTURE DA STRESS
Sono una lesione dovuta all’attività muscolare su un tessuto osseo deficitario (fratture da
insufficienza) o all’eccessivo, ripetitivo stress su un tessuto osseo normale (fratture da
fatica). Tra gli sortivi amatoriali e ricreazionali, i runners hanno la più alta incidenza da
fratture da stress.
L’eccessiva riduzione del tempo di pronazione del piede è una delle cause di frattura da
stress del femore che spesso portano ad importanti danni di natura permanente. Le fratture
da stress del femore sono generalmente a carico del collo femorale mediale e prossimale e
meno frequentemente della testa.
Le radiografie standard sono spesso negative per cui è necessario ricorrere alla RMN.
Se diagnosticate precocemente il trattamento conservativo ha buone possibilità di successo.
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ANCA A SCATTO
A secondo della sede dove lo scatto si verifica, si distinguono due tipi di anca a scatto:
esterna e interna.
L’anca da scatto esterna più comune è caratterizzata dallo scatto della fascia lata al di sopra
del gran trocantere, ovvero in corrispondenza della regione laterale. Utile terapia
conservativa.
STRECHING e laser terapia o infiltrazioni. Raramente alla chirurgia .
L’anca a scatto interna può essere extrarticolare quando lo scatto è causato in
corrispondenza della regione anteriore dell’anca e quando l o scatto è accompagnato da
dolore è presente l’infiammazione della borsa ileo-pettinea; mentre l’anca a scatto interna
intrarticolare può essere causata o dalla lesione del labbro o dalle lesioni della cartilagine
articolare.
Necessaria la valutazione iconografica della ARTRO RMN per valutare la presenza di corpi
mobili nell’articolazione o lesioni del labbro acetabolare.
Se la terapia conservativa dovesse fallire si ritiene necessaria la chirurgia per detenere il
tendine e risolvere il sintomo dolore.
L’intervento di detenzione può essere eseguito in artroscopia.
LE PERIARTROPATIE
Sono forme comuni nelle pratiche sportive e riuniscono l’insieme dei processi degenerativi,
prevalentemente da sovraccarico, dei tendini e dei loro annessi. Sono patologie che
provocano dolore nella regione dell’anca, senza distribuzione radicolare e disturbi
funzionali dell’articolazione coxo-femorale.
Si distinguono in:
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a) FORME ACUTE a esordio improvviso che provocano dolore spontaneo e accentuato
da tutti movimenti dell’articolazione;
b) FORME SUB ACUTE che provocano dolore in particolari posizioni
c) FORME CRONICHE che sono caratterizzate da sitomatologia algica moderata ma
persistente.
La patologia periarticolare dell’anca va distinta primariamente dalle sindromi algodistrofiche che evolvono, di solito in capsulite retrattile .
Di solito, è ridotta l’escursione articolare e con la digitopressione si evidenziano dei punti
dolorosi in corrispondenza della regione interessata.
LA DIAGNOSI
Si basa essenzialmente sull’analisi clinica, sull’esame obiettivo locale e sulle indagini
ecografiche e strumentali con necessità, a volte, di RMN e scintigrafia
TERAPIA
Terapia medica: antinfiammatoria, analgesica (steroidea e infiltrazioni) con moderazione e
con posologia farmacologica idonea.
La terapia medica è utile associarla a trattamenti fisioterapici secondo l’intensità del dolore
e per prevenire la rigidità articolare e l’ipotrofia. Utile potrà essere l’idrokinesiterapia come
supporto o come alternativa. Fondamentale, nel caso di specie, sarà la riabilitazione basata
su stretching attivo e passivo e potenziamento muscolare isotonico e/o eccentrico sulla
catena cinetica dei muscoli coinvolti.
CONCLUSIONI
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La patologia traumatica dell’anca nell’over sixty five costituisce un problema clinico che
richiede particolare attenzione nell’accertamento diagnostico per poter effettuare il
trattamento più idoneo e poter riportare il Soggetto alla performance pregressa.
La patologia determina un importante costo sociale e in caso di insuccesso problematiche
medico-legali che possono evolvere nel contenzioso.
Ad esempio, nelle fratture da stress, un comportamento omissivo dovuto a ritardo
diagnostico porta di fatto il Soggetto a dover subire un MAGGIOR DANNO dovuto
all’insorgenza di nuovi aspetti patologici diversi da quelli provocati dall’iniziale lesione
traumatica.
Si ritiene, pertanto, necessario per una condotta diligente un attento esame clinico con
ricostruzione dell’evento dinamico subito ed esecuzione di accertamenti iconografici e
strumentali per poter effettuare il trattamento più congruo nel caso di specie sia esso
conservativo o chirurgico.
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