PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

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PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE
PIANO
DI
LAVORO INDIVIDUALE
ANNO SCOLASTICO
Classe:
Docente
Libro di testo in adozione
Editore: EDAGRICOLE
SCOLASTICO
2013-2014
3^A
MELIS
LUCIA
BIOLOGIA APPLICATA E
BIOTECNOLOGIE AGRARIE
AUTORI: A. DELLACHÀ,
M.N.FORGIARINI,
G. OLIVERO
1 Situazione di partenza della classe (analisi dei prerequisiti).
La programmazione è stata elaborata in base alla programmazione didattica del Consiglio di Classe,
facendo riferimento alla situazione iniziale cioè al livello di partenza degli allievi che è stato
individuato attraverso le prove di ingresso.
2. Analisi e definizione degli obiettivi didattici e degli obiettivi/criteri di
valutazione ed esplicitazione degli obiettivi minimi.
Tenendo presente la situazione della classe, gli obiettivi didattici generali (formativi) perseguibili
a lungo termine utili per il raggiungimento delle competenze di base sono:
- acquisire la consapevolezza del ruolo dell’agricoltura come forza positiva dell’ambiente;
- saper individuare le interazioni esistenti nei singoli agroecosistemi, tra le varie componenti
biotiche e tecniche ;
- saper riportare ogni scelta agronomica in un contesto generale prevedendo gli effetti diretti e
indiretti sull’agroecosistema;
Gli obiettivi didattici generali perseguibili a medio e breve termine sono:
- saper ricordare i contenuti trattati (CONOSCENZE);
- saper utilizzare il contenuto (ABILITA’);
- saper tradurre e interpretare il contenuto (COMPETENZE);
- acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico.
I livelli minimi accettabili riferiti ad ogni obiettivo didattico sono i seguenti:
1) Conoscenze: completa anche se non approfondita, cioè assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento.
2) Abilità: capacità di applicare le conoscenze in modo autonomo e, se guidato, saper collegare
gli argomenti.
3) Competenze: capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali e/o metodologiche
nell’organizzazione delle informazioni ( autonomia e responsabilità)
3. Contenuti.
L’articolazione dell’insegnamento di “BIOLOGIA APPLICATA” in conoscenze e abilità è di
seguito indicata in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del
Consiglio di classe.
MODULO 1
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLE
TRASFORMAZIONI
37h
COMPETENZE
U. D. 1
16h
1) comprensione
delle applicazioni
biologiche e delle
biotecnologie , sia
tradizionali che
innovative
CONOSCENZE
ABILITA’/ CAPACITA’
- Concetti fondamentali della biologia
generale e degli organismi interessati.
- Conoscere la cellula procariote ed
eucariote
- Lab: saper distinguere la c. eucariote
e procariote
- materiale genetico (DNA, RNA)
- Lab: estrazione del DNA
- messaggio genetico e sintesi
Proteica
- la trasmissione dei caratteri e le
leggi di Mendel
- le mutazioni
- conoscere il miglioramento genetico
- la selezione
- le fermentazioni
- Lab: la fermentazione alcolica, lattica
- Dalla struttura delle cellule procariote
ed eucariote e del materiale geneticoDNA, RNA – al collegamento tra geni
e proteine, ai meccanismi della
riproduzione e dell’ereditarietà
biologica
U. D. 2
8h
Le biotecnologie tradizionali:
- il miglioramento genetico
- le fermentazioni
2)assistere le entità
produttive e di
trasformazione
proponendo i risultati
delle tecnologie
innovative e le
modalità della loro
adozione.
3) conoscere gli
agenti di danno o
malattia delle
produzioni agrarie, le
alterazioni e sintomi,
le tecniche di difesa
verso i parassiti.
4) comprendere i
fenomeni biologici
nell’ambito degli
equilibri degli
ecosistemi per
analizzare
correttamente i
rapporti tra
produzioni vegetali e
parassiti tramite lo
studio della
fitopatologia e
fitoiatria
- Lab: attività dei lieviti e osservazione
al microscopio
- macerazioni e maturazioni
U. D.3
8h
U. D.4
5h
Biotecnologie innovative:
- le colture cellulari vegetali(in vitro)
- le colture cellulari animali (staminali)
- la clonazione
Biotecnologie: sviluppi e applicazioni
- gli organismi transgenici, animali e
vegetali
- biotecnologie e problematiche
ambientali
- conoscere le colture cellulari, in vitro
e la clonazione
- Lab: tecnica delle colture in vitro
la micropropagazione
- conoscere gli organismi
geneticamente modificati OGM
- ricerca e utilizzo agroalimentare
- biotecnologie ambientali
MODULO 2
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLE PRODUZIONI
62 h
U. D.5
10 h
U. D.6
10h
U. D.7
10h
U. D.8
10 h
U. D.9
12 h
U. D.10
10 h
La pianta e le avversità:
- la pianta e gli organismi dannosi
- le difese delle piante
- tipi di malattia e i danni
Virus e fitovirus
- aspetti generali sui virus
- i virus vegetali
I batteri:
- aspetti generali sui batteri
- i batteri fitopatogeni
I funghi:
- caratteri generali sui funghi
- la lotta alle malattie fungine
- aspetti sistematici e morfo-biologici
dei principali parassiti delle colture
- Lab: la sintomatologia fitopatologica
- Lab: identificare i principali parassiti
delle piante
- controllo biologico dei parassiti
- meccanismi di attacco dei patogeni
- criteri di prevenzione e terapie delle
infezioni
- lieviti e batteri nei processi del
settore agro-alimentare
- Lab: individuare anomalie provocate
da funghi, batteri o virus
Insetti di interesse agrario:
- artropodi: gli insetti
- insetti, ambiente e agricoltura
Le strategie di lotta ai parassiti.
- la fitoiatria
- i mezzi di lotta
- la difesa dai parassiti, lotta biologica,
lotta
guidata e lotta integrata
4. Metodologie
4.1 Metodi
Per un adeguato apprendimento si sceglieranno metodi coerenti con le finalità educative e con gli
obiettivi, per adeguarli il più possibile alla realtà della classe e ai bisogni formativi degli alunni. Si
cercherà di promuovere un clima di attività, di operatività, di fiducia e di cooperazione all’interno
della classe. E’ necessario motivare l’allievo, stimolare la sua attenzione, per favorire la
memorizzazione di quanto viene appreso e lo sviluppo di capacità intellettive più complesse. La
problematizzazione degli argomenti trattati appare un metodo efficace in questo senso: l’insegnante
deve condurre gli allievi a porsi dei “perché”, a riconoscere le scelte agronomiche in modo tale da
valorizzare al massimo le risorse disponibili e ridurre gli effetti dannosi all’ambiente.
Si cercherà, inoltre, l’osservazione diretta attraverso l’attività di laboratorio in modo da favorire un
maggiore apprendimento e coinvolgimento degli allievi.
4.2 Modalità di svolgimento della lezione in classe
La metodologia di insegnamento comprenderà: il metodo di insegnamento per problemi, la lezione
frontale, l’attività pratica di laboratorio, la discussione guidata, la lettura guidata, il lavoro di gruppo
e individuale, strumenti multimediali. Una didattica incentrata esclusivamente sulle lezioni “
frontali” (la tradizionale “spiegazione” del docente) non è più attuale e adeguata ai nuovi obiettivi
della scuola. Accanto a queste lezioni, che mantengono una loro utilità per l’apporto di informazioni
sui contenuti della disciplina da affrontare, la didattica deve trovare altri momenti e altri metodi che
puntino alla centralità dell’allievo.
5. Strumenti e sussidi didattici
Oltre al libro di testo in adozione, si farà ampio uso di altro materiale didattico: testi di
consultazione, materiale video, carte tematiche, software didattici. Per acquisire conoscenze e
abilità relative agli ambiti professionali, verranno favorite visite guidate e incontri con esperti.
6. Verifiche e valutazioni
6.1 Modalità di svolgimento
Nel valutare il lavoro svolto dal singolo allievo lungo e medio termine, si devono considerare: il
livello di preparazione iniziale, il processo di apprendimento, la motivazione e l’interesse
dimostrato, l’impegno e la costanza nello studio. Per ciò che concerne la produzione si
considereranno: la correttezza nell’esposizione, la ricchezza e la chiarezza delle idee espresse,
l’estemporaneità, la varietà e la proprietà del lessico. La valutazione sarà formativa e sommativa. La
prima sarà legata alle verifiche in itinere e avrà una valenza formativa in quanto informerà gli
alunni sul processo di apprendimento e sugli esiti dello stesso rendendoli al contempo consapevoli
delle loro capacità e delle loro potenzialità nonché dei loro limiti. La stessa valutazione informerà
sull’andamento del processo di apprendimento della classe e consentirà un controllo della
programmazione e della sua efficacia. La valutazione sommativa sarà intermedia (conclusione del
primo quadrimestre e finale).La programmazione modulare prevede come strumento di verifica
“innovativo” l’esecuzione di prove strutturate, comprendenti batterie di test oggettivi e produzione
personali. Accanto a questi test, utili per la loro semplicità e rapidità di esecuzione e per la loro
oggettività, la valutazione terrà conto di altri elementi evidenziabili osservando il comportamento
degli allievi in diverse situazioni: nelle interrogazioni orali, nel lavoro di gruppo, nella discussione
guidata ecc.
TIPO DI PROVA
Prove orali tradizionali (interrogazioni individuali)
e attività pratica.
Prove strutturate (test a risposta aperta e chiusa)
NUMERO DI PROVE
1° Quadrimestre
2° Quadrimestre
2
2
2
2
6.2 Valutazione
La valutazione è un momento formativo del processo educativo, intesa sia come verifica della
programmazione sia come accertamento delle competenze, conoscenze e abilità acquisite in
relazione agli obiettivi prefissati. Essa sarà condotta attraverso verifiche formative e sommative
orali e scritte secondo le modalità stabilite nella programmazione del Consiglio di Classe.
Nella valutazione finale, oltre al profitto raggiunto nelle prove di verifica, si terrà conto del
comportamento, della situazione di partenza, dell’impegno dimostrato, della partecipazione al
lavoro scolastico e alle conversazioni eseguite in classe, delle difficoltà incontrate dall’alunno e
della sua disponibilità a superarle.
La valutazione è espressa in decimi e la scala di misurazione è quella adottata dal Collegio dei
docenti ed è inserita nel Piano dell’Offerta Formativa.
Il Docente
MELIS LUCIA