la famiglia cristiana e il “pozzo”

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la famiglia cristiana e il “pozzo”
SECONDO INCONTRO ( Gennaio 2010)
“IL POZZO E LA BROCCA”
LA FAMIGLIA CRISTIANA E IL “POZZO”
Introduzione:
Nella prima domenica dopo la celebrazione del S. Natale la Chiesa ci fa celebrare la festa della
Sacra Famiglia di Nazaret. Una famiglia unita, formata da Gesù, Maria e Giuseppe. Una famiglia
ideale, che viene proposta alle famiglie cristiane come modello perché ad essa dovrebbero ispirarsi nelle scelte della propria vita. In verità tutti noi avvertiamo come la famiglia, in genere, soffre
una situazione di sfaldamento ed è profondamente in crisi. Proprio nella famiglia, che dovrebbe
essere l’ambiente ideale per stabilire una vita di relazione serena e armonica per gli adulti e per
assicurare un clima di amore per crescere in un equilibrio sano che dà sicurezza per i ragazzi,
accadono i fenomeni più gravi: violenza tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra figli e genitori
anziani; uccisioni; squilibri di vario genere, suicidi, stragi familiari. Tutti sintomi di una famiglia malata e, quindi, di una società malata, di cui non riusciamo ancora a prevedere la deriva finale se
non interverranno elementi nuovi, capaci di imprimere una svolta positiva.
I° OSSERVAZIONE DELLA REALTA’:
Fissando la nostra attenzione sulla situazione generale della famiglia così come appare
dai mezzi di comunicazione e come noi stessi possiamo osservare secondo la nostra
esperienza, ci chiediamo:
1.
Qual’è il modo di pensare della gente relativamente alla vita familiare?
Giudica meglio la situazione della famiglia di oggi o quella del passato? Perché?
2.
Tu, come valuti la situazione della famiglia attuale? Cosa è cambiato nei confronti
del modo di essere famiglia nel passato?
3.
Secondo te quali sono gli aspetti positivi e negativi che influiscono nel
cambiamento culturale della vita familiare?
La visione religiosa, attinta dalla fede, contribuisce per la realizzazione di una vita
familiare serena e armonica tra i suoi componenti o è secondaria e addirittura
indifferente?
II° ILLUMINAZIONE BIBLICA:
Accostiamoci al <<pozzo>> per incontrarci con Gesù e dare ascolto attento
alla Parola di Dio che illumina la nostra mente, presentandoci qual’è il progetto di
Dio sulla famiglia:
Dal libro della Genesi: (2,18-24)
“Il Signore Dio disse: <<Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile>>…
..Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore plasmò con la costola, che aveva tolto all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
Allora l’uomo disse:
<<Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta>>.
Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne
sola”.
Dal Vangelo secondo Marco: (10,1-12)
“ Gesù si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo
egli l’ammaestrava, come era solito fare.
E avvicinatesi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: <<E’ lecito ad un marito ripudiare
la propria moglie?>> Ma egli rispose loro: <<Che cosa vi ha ordinato Mosé?>> Dissero: <<Mosé ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla>>.
Gesù disse loro: <<Per la durezze del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio
della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha
congiunto>>.
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: <<Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne
sposa un altro, commette adulterio>>.
Dalla Costituzione <<Gaudium et Spes>> del Concilio Vaticano II:
“L’intima comunità di vita e d’amore coniugale, fondata dal creatore e strutturata con leggi proprie, è
stabilita dall’alleanza dei coniugi, vale a dire dall’irrevocabile consenso personale. E così, è dall’atto umano
con quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono, che nace, anche davnti alla società, l’istituzione del
matrimonio, che ha stabilità per ordinamento divino. In vista del bene dei coniugi, della prole e anche della
società, questo legame sacro non dipende dall’arbitrio dell’uomo. Perché è Dio stesso l’autore del matrimonio, dotato di molteplici valori e fini: tutto ciç è di somma importanza per la continuità del genere umano, il
progresso personale e la sorte eterna di ciascuno dei membri della famiglia, per la dignità, la stabilità, la pace
e la prosperità della stessa famiglia e di tutta la società umana….
…Prevenuti dall’esempio e dalla preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme
nell’ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana, della salvezza
e della santità
Quanto agli sposi, insigniti della dignità e responsabilità di padre e di madre, adempiranno diligentemente il
dovere dell’educazione, soprattutto religiosa, che spetta loro prima che a chiunque altro.
I figli, come membra vive della famiglia, contribuiscono pure in qualche modo alla santificazione dei
genitori. Risponderanno, infatti, ai benefici ricevuti dai genitori con affetto riconoscente, con pietà filiale e fiducia; e li assisteranno, come si conviene a figli, nelle avversità della vita e nella solitudine della vecchiaia. La
vedovanza, accettata con coraggio come continuazione della vocazione coniugale, sia onorata da tutti. La famiglia metterà con generosità in comune con le altre famiglie le proprie ricchezze spirituali. Allora la famiglia
cristiana che nasce dal matrimonio, come immagine e partecipazione dell’alleanza d’amore del Cristo e della
Chiesa, renderà manifesta a tutti la viva presenza del Salvatore nel mondo e la genuina natura della Chiesa,
sia con l’amore, la fecondità generosa, l’unità e la fedeltà degli sposi, che con l’amorevole cooperazione di
tutti i suoi membri” (n. 48).
Riflessione personale… Preghiera comunitaria
III.CONFRONTO:
Tenendo presente la Parola di Dio che abbiamo ascoltato e l’insegnamento del Magistero
1.
della Chiesa in linea con la parola di Dio, possiamo dire che il modo di vivere delle nostre famiglie si realizza
in maniera conforme al progetto di Dio sulla famiglia? Perché?
sono i vaNella nostra vita di famiglia, nelle relazioni coniugali e in quella tra genitori e figli, quali
2.
lori che ci tengono uniti e rinsaldano il nostro amore? Quali, invece, le cause che sono motivo di divisione, di
incomprensione e di rottura?
testimonianza reliQuale importanza diamo, come genitori, per la formazione dei nostri figli, alla
3.
con la frequenza assidua
giosa con l’ascolto assiduo della Parola di Dio, con la preghiera in famiglia,
alle celebrazione comunitarie, con la vita di carità, con l’impegno fattivo per dare un contributo positivo al miglioramento della società.
IV ° IMPEGNO
Nella società moderna in cui constatiamo la crisi della famiglia che si va facendo sempre più grave, non possiamo starcene a guardare, né possiamo pensare che la nostra famiglia ne esente, non risulta ferita. D’altra
parte non ci possiamo accontentare ad occuparci soltanto della nostra famiglia come se vivessimo in una
specie di oasi.
L’inserimento nella comunità cristiana è necessario alla famiglia per acquisire consapevolezza della
sua missione ecclesiale e nello stesso tempo per aprirsi ai problemi del mondo.
Nella comunità ecclesiale – soprattutto nella sua espressione territoriale più immediatamente percepibile, e
cioè la parrocchia – la famiglia trova il luogo nel quale le sue scelte morali possono essere illuminate, sorrette, verificate anche nel confronto con altre esperienze di servizio, quali quelle del celibato sacerdotale,
della vita religiosa, delle varie forme di servizio al Regno. All’interno di un più vasto progetto di vita cristiana
la famiglia può individuare meglio lo spazio etico che le è peculiare, nella prospettiva di mediazione tra
chiesa e mondo che è tipica espressione della sua vocazione.
Alla luce di quando abbiamo riflettuto sulle nostre responsabilità relativamente alla vita della
1.
famiglia cristiana, concretamente quale impegno il Signore ci chiede di prendere perché la nostra famiglia possa essere fedele al progetto di Dio e all’ideale che ognuno di noi porta nel proprio cuore?
Quale servizio concreto possiamo assumere, in quanto famiglia, per collaborare alla forma2.
zione di famiglie cristiane che sappiano educare bene i propri figli per un società migliore?
Concludiamo con la preghiera:
Padre nostro……..