Locandina_mostra_scuola
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“Un matematico il quale non abbia in sé nulla di poetico non sarà mai un matematico completo” Karl Weierstrass (1815-1897) – matematico tedesco Quale è il rapporto che lega arte e matematica o quello che lega arte e scienza? Qualcuno potrebbe dire che si ha a che fare con "opposti": da una parte una rappresentazione razionale della natura confermata dalle conoscenze matematico-scientifiche mentre dall'altra parte l'intuitività dell'arte che potrebbe essere interpretata come prodotto della irrazionalità umana. Ma è veramente corretto dire che l'arte è un prodotto della irrazionalità umana, di una emotività priva di regole e di canoni estetici? Mentre la scienza e la matematica sarebbero considerati, al contrario, prodotti del razionalismo e della ricerca di una verità univoca, certa ed inconfutabile? Impostare il rapporto arte-scienza o arte-matematica in questo modo è sbagliato, basta pensare al passato, in modo particolare al Rinascimento italiano. Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci, Piero della Francesca non solo erano artisti, ma erano anche scienziati e matematici. La Scuola rappresenta il luogo in cui le culture possono fondersi, perché la cultura scientifico-matematica e la cultura artistico-umanistica sono una cultura unica. Il legame tra arte e scienza, in particolare con la biologia, si manifesta fin dalla preistoria attraverso la rappresentazione pittorica delle forme della natura, quello che poi è diventato disegno naturalistico o meglio scientifico. Le prime pitture preistoriche riguardavano proprio gli animali e a queste rappresentazioni si dava carattere di sacralità. Pittura rupestre preistorica Nel Medioevo il lavoro di miniatori e monaci esperti di erbe mediche ha prodotto testimonianze preziose della rappresentazione del mondo naturale. Gli erbari medievali rappresentano meticolose classificazioni, con illustrazioni e descrizioni, di tutte le piante che possono essere utilizzate a scopo curativo. Erbario medievale Nel Rinascimento il nuovo approccio razionale e scientifico porterà alla rappresentazione di flora e fauna con un carattere prettamente scientifico. I disegni di Leonardo, anche se spesso erano studi preparatori per i dipinti, mostrano l' interesse oggettivo verso le forme della natura e la volontà di capirne linee, meccanismi e caratteristiche organiche. Disegno botanico di Leonardo Successivamente Albrech Dürer con le sue illustrazioni, complete di colori, realizza vere e proprie fotografie di piante e animali. Albrech Durer: animali Albrech Durer: piante Dopo la scoperta del Nuovo Mondo Intanto si apre l’epoca dei grandi viaggi nei quali vengono coinvolti sempre di più i primi naturalisti. In questo periodo si realizzano i primi orti botanici con specie provenienti da tutto il mondo e il naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi diventa l' autore di una grande storia naturale illustrata. Disegno botanico di Ulisse Aldrovandi Nel Settecento, con l' Illuminismo, l’illustrazione naturalistica fa un salto di qualità. In questo periodo Linneo, con il suo Systema Naturae, classifica in modo razionale tutti gli esseri viventi fino ad allora conosciuti. Le rappresentazioni di flora e fauna costituiscono vere e proprie classificazioni illustrate mediante accostamento, nella stessa immagine, delle differenti specie individuate. Dyonisus Ehret è l'illustratore naturalistico di Linneo. Ehret: tassonomia del genere Ostrea Il disegno scientifico, dunque, rappresenta uno strumento che aiuta a comprendere come sono fatte le cose, a stabilire somiglianze e differenze e perciò è anche uno strumento di conoscenza. Riuscire a rappresentare sulla carta una pianta, una conchiglia, un animale, persino un sasso, vuol dire saper guardare con i propri occhi e giudicare col proprio cervello imparando a riconoscere le forme e i colori della realtà che ci circonda. Il disegno scientifico è copia dal vero. Nel momento in cui si copia qualcosa dal vero, questo qualcosa viene considerato e viene scoperto e quindi diventa talmente nostro che lo sappiano anche rendere e rappresentare. La valenza didattica del disegno scientifico sta nell'attivare nei nostri alunni la capacità di sviluppare ordine, chiarezza, precisione e cura dei particolari. Se il disegno è nitido e sicuro allora anche l'intuizione è nitida e sicura . In questa mostra sono esposti i lavori di alcune classi dell'Istituto Comprensivo “G. Ponti” di Trebaseleghe e rappresentano progetti didattici interdisciplinari che hanno coinvolto i docenti di Arte e immagine, Lettere, Matematica e Scienze. L’immagine della salute All’interno del progetto “A tutta salute. Salute a tutti”, proprio come gli erboristi medievali, è stata condotta un indagine sulle proprietà delle erbe officinali e le cure naturali per il corpo e per la mente e sono state realizzate le illustrazioni delle piante studiate. Sono state anche realizzate dispense contenenti sia il disegno che le proprietà di alcune erbe più o meno note che crescono nel territorio che possono essere trovate anche semplicemente camminando nei campi dei dintorni. Dall’analisi della favola alla sua illustrazione Partendo dalla lettura della favola “Il persico“ (Il pesco invidioso), scritta proprio da Leonardo da Vinci, è stato fatto uno studio botanico delle piante/personaggi della favola letta e sono state studiate le caratteristiche del tronco, delle foglie, dei fiori, dei frutti. E di ognuna di queste parti e dell’albero nel suo insieme è stato realizzato il disegno scientifico. Le essenze botaniche Dalla terra, al seme, all'albero, al frutto, alla verdura … alla creatività. La conoscenza di tipo scientifico e la rappresentazione delle varie essenze botaniche diventano lo spunto per creare vere e proprie opere d'arte. Non sono esposti soltanto disegni ma anche modellini a carattere scientifico a testimonianza del fatto che l'arte naturalistica si è evoluta nel tempo diventando rappresentazione tridimensionale della natura. In questo modo, i modellini di atomi degli elementi chimici, di cellule, degli apparati del corpo umano, di strutture tecnologiche, di fatti e fenomeni naturali diventano “opere d'arte” per la cui realizzazione sono necessarie non solo competenze tecnico - scientifiche ma occorre anche mobilitare competenze artistiche.