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Redazione a cura del Centro Studi Soratte - Direttore responsabile: Francesco Zozi –e-mail: [email protected]
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N. 191 – GIUGNO 2016
Dopo due anni abbiamo di nuovo un’amministrazione
comunale politica. I santorestesi hanno eletto Valentina
Pini Sindaco di Sant’Oreste con un totale di 921 voti
(40,44%) e 8 consiglieri: Cenci Anna (79), Diamanti
Andrea (80), Falchetti Mario (65), Mambrini Marco
(146), Salvadori Gabriele Maria (80), Starna Mario (55),
Tonanzi Marco (43), Zozi Maria Francesca (56). Alle
liste guidate da Mario Segoni (799 voti, 35,09%) e da
Cristina Capelli (557 voti 24,46%) spetterà il ruolo
dell’opposizione con 2 consiglieri ciascuna: Mario
Segoni / Bordi Cristina (96) e Cristina Capelli / Miscia
Andrea (73).
ELEZIONI COMUNALI A SANT’ORESTE…
RISULTATI DELLE VOTAZIONI DEL 6/6/2016
SANT’ORESTE
VOTI
%
VALENTINA PINI
921
40,44
MARIO SEGONI
799
35,09
CRISTINA CAPELLI
557
24,46
BIANCHE
18
0,76
NULLE
49
2,09
2.344
79,45%
TOTALE
Nei Paesi vicini dove si sono svolte le elezioni
amministrative viene confermato Di Lorenzi a Rignano
Flaminio con il 58% delle preferenze con la lista
“Rignano Insieme e Ferilli a Fiano con il 70% dei voti
con la lista “Per Fiano”. A Ponzano raggiunge il quorum
(67,43% votanti) l’unica lista di Enzo De Santis, mentre
a Civitella vince Stefani con il 54,37%
E NEI PAESI VICINI…
SINDACO
%
RIGNANO FL
DI LORENZI
57,98
PONZANO
DE SANTIS
100,00
CIVITELLA
STEFANI
54,37
SINDACO
%
MORLUPO
CECCUCCI
65,35
FIANO R.
FERILLI
70,14
FILACCIANO
DE BONIS
52,76
Campagna elettorale sotto tono
quella di Sant’Oreste: Volantini
interdetti nei luoghi pubblici,
scarsa informazione sui luoghi e
orari dei comizi, mancanza di un
dibattito pubblico tra i candidati.
Solo nell’ultimo giorno si sono accesi i toni negli appelli
finali a Portavalle (Movimento per Sant’Oreste), in Viale
del Vignola (Riprendiamo il cammino) e a Sant’Antonio
(Coraggio e idee), ma anche in questo caso non si sono
viste grandi adunanze di elettori. Vince dunque
Valentina Pini, primo Sindaco donna nella storia di
Sant’Oreste. Il suo “Movimento” non ha dovuto far altro
(si fa per dire) che confermare i votanti di due anni fa.
Nel 2014 il Movimento aveva raccolto 956 preferenze,
quest'anno 921. Una conferma da parte degli elettori
che hanno apprezzato la coesione ed il costante lavoro
di opposizione svolto in questi che sono stati gli anni più
difficili della vita politica santorestese. Delusione invece
per Mario Segoni dalla cui lista ci si aspettava in
generale più consenso in quanto si appoggiava sulla
struttura del partito democratico, ma forse proprio per
questo ha scontato la delusione dei concittadini che
hanno preferito le novità rappresentate dalle altre liste
piuttosto che la riproposizione di un “vecchio schema”,
o come dice lo slogan, la “ripresa di un cammino” che
partiva da troppo lontano. Buona affermazione invece
della lista di Cristina Capelli che raccoglie il 24,5% delle
preferenze e due consiglieri di minoranza; un risultato
che permetterà di fare esperienza amministrativa nelle
file dell’opposizione e di onorare il voto dei suoi elettori
per, eventualmente, riproporsi alle prossime elezioni.
Adesso si aspetta l’insediamento del nuovo Consiglio,
della Giunta e la realizzazione del programma elettorale
da parte della lista vincente che, se portato a
compimento, darà nuovo slancio al Paese e nuova
fiducia ai santorestesi. Una delle note positive di queste
elezioni è stata la presenza di tanti giovani tra cui
citiamo Alberto (49 preferenze), Benedetta (51), Danilo
(30) e Emanuel (55) a cui va il nostro incoraggiamento
a continuare l’attività politica ed a conservare i lati
positivi che questa campagna elettorale gli ha
trasmesso. Un’altra nota positiva è che finalmente
potremo lasciarci dietro le spalle le vicende che hanno
portato il nostro paese al commissariamento per i noti
fatti di “mafia capitale”, a dire il vero tema questo poco
presente nella campagna elettorale. Per concludere
segnaliamo i consiglieri più votati: nella lista vincente
spiccano le preferenze assegnate a Marco Mambrini
(146), Diamanti Andrea (80) e Salvatori Gabriele (80),
mentre nelle altre liste quelle di Cristina Bordi (96) che
risulta anche essere il più giovane consigliere (classe
1989), Carlo De Leo (93) e Mambrini Claudio (86).
FOTO
Foto di Gruppo per gli
addetti alla “cerca”. I
giovani, accompagnati
dai più esperti Pietro e
Augusto, continuano la
tradizionale questua per
i vicoli del paese al
grido di “...a cerca da
Madonna”.
Bambini costretti a giocare tra
le macchine del parcheggio o
nei vicoli del centro. Prima o
poi occorrerà riservare uno
spazio adeguato per i giochi
all’aperto per i residenti del
centro storico.
EFFEMERIDE
Morti: Pasqua Caccia-Corina (101); Paolo
Bertollini - Ricordiamo Paolo che ci ha recentemente
lasciato come un grande sostenitore ed estimatore del
nostro giornale che non ci ha mai fatto mancare il suo
sostegno pur non vivendo a Sant’Oreste.
IL PIZZINO. “I DILETTANTI”
di Massimo Mirani
Io sono una maestra, ma sono così tanto
appassionata di teatro, che faccio anche l’attrice.
Sono un manager, impiegato in una società finanziaria
e ho assoluta necessità di ritrovare la mia umanità, il
mio essere uomo, per questo motivo recito.
Mi sono laureato in economia e commercio; ma sono
un commercialista pentito… e allora lavoro in teatro
come attore.
Siamo un gruppo di reclusi di Rebibbia e dobbiamo
essere “recuperati”. Stiamo preparando uno spettacolo
su Shakespeare.
Ero impiegato dell’Inps, sono andato in pensione e
finalmente il mio sogno è diventato realtà! Faccio l’attore
e sono anche bravo.
Sono affetto da una fastidiosa balbuzie e il logopedista
mi ha consigliato di recitare.
Finalmente il centro anziani del quartiere ha deciso di
fare un Pirandello, lo spettacolo andrà in scena in un
prestigioso teatro del centro.
Ho disturbi della personalità. Mio marito si è messo in
contatto con un amico psichiatra, che lo ha consigliato
di spingermi a fare teatro. Ho sempre sognato di fare
l’attrice.
Mio padre ha fatto un favore ad un politico, che per
ricambiare ha assicurato che lavorerò in una fiction.
Sono un attore che da una vita “sopravvive” a questo
lavoro, ma siccome mi ha sempre affascinato la figura
del chirurgo… Comincerò a tagliare pance….
PEPPE ZOZI, DON CAMILLO
Oreste Malatesta
Peppe Zozi, ribattezzato paradossalmente con il
soprannome di don Camillo, era il più fervente tra i
comunisti che io abbia conosciuto a Sant’Oreste. Con
lui ho sempre avuto un confronto duro, perché mi
accusava di votare per un partito di ladri (allora era la
DC). Il rapporto con lui è stato sempre forte e franco
anche quando, nella sua generosità, mi aiutò, da
giovane, ad acquistare giradischi e registratori nei
negozi più economici. Più volte mi accompagnò in via
del Tempio, a Roma, presso un bottega di ebrei, suoi
amici, ove ho comprato materiale HiFi, ottenendo alti
sconti per me, che ero suo parente. In quegli anni
viaggiavamo insieme, con il pullman che andava da
Sant’Oreste a Roma, e, fino a Ponte Milvio (ove Peppe
scendeva per prendere servizio al Bernini), il nostro
viaggio non era mai tranquillo per i motivi detti. Anche
quando lo scontro ideologico, che ha caratterizzato tutti
gli anni ’70 e ‘80, era terminato, egli continuò a
combattere, come quei soldati giapponesi, che, nelle
isole del Pacifico, hanno perseverato a guerreggiare
contro gli americani, dopo diversi anni dalla fine del
secondo conflitto mondiale. Così Peppe, che era un
Bertinottiano,
continuava
a
rimproverarmi
l’appartenenza ad un movimento (CL), da lui ritenuto
pieno di corrotti, nonostante che, da anni, proprio
Bertinotti sia diventato un ospite fisso del Meeting di
Rimini e che, spesso, abbia partecipato alle più
significative iniziative di CL. Si, Bertinotti, quest’anno,
ha girato l’Italia per presentare i libri di don Julian
Carron, che di CL è il presidente. A Capodanno di
quest’anno c’è stata una svolta. A Portavalle, Peppe mi
ha fatto gli auguri con un’insolita cordialità, che io ho
ricambiato volentieri. Mi sembrava desideroso di
dialogare con me; ma io ho temuto che quel suo nuovo
atteggiamento sarebbe stato rovinato dalle nostre
discussioni sulla politica. Ho sbagliato ed ho capito,
soltanto adesso, che quel saluto era un gesto di
riconciliazione che mi stava offrendo, proprio al termine
della sua vita: Peppe voleva esprimermi la sua amicizia,
mettendo da parte quello che, in precedenza, ci aveva
divisi. Quanti rapporti umani si sono guastati, negli anni
passati, a causa della politica, basata su ideologie che
individuano, nel “diverso”, un nemico da combattere,
invece che una ricchezza da valorizzare! Confesso che,
anch’io, in questo gioco al massacro, sono caduto
nell’errore di considerare nemici tante brave persone,
che ci venivano indicate tali da leaders politici lontani e
totalmente estranei alla nostra storia. Approfittando
delle possibilità offerte dall’Anno santo della
Misericordia, io ho varcato la porta santa di
sant’Ambrogio, a Milano, ed ho pregato, secondo le
intenzioni di papa Francesco, per ottenere l’indulgenza
plenaria a favore di Peppe e per favorire il suo ingresso
immediato nella gioia eterna del Paradiso. Questa è
stata la mia risposta al gesto di riconciliazione, che
Peppe mi ha offerto pochi mesi fa e che io ho compreso,
nella sua portata, soltanto in occasione della sua morte.
LA CHIESA DI SAN BIAGIO
(Luigi Usai)
La molto sobria chiesa parrocchiale,
che precedette nel suo sacro avvento
la parrocchia bellissima attuale,
e retta fu nel millequattrocento.
Accoglieva degli angeli senz'ale
le parve salme nel suo pavimento
e Sant'Oreste della gola il male
a San Biagio porgea per guarimento.
Da tanto nell'oblio quasi lasciata,
con le immagini sante ai foschi altari,
questa chiesa è dal tempo danneggiata.
Santorestesi, non saremo avari
nel ridonare a lei luce passata
e a rendere quei santi a noi più cari.
RUBRICA RELIGIOSA: IL M ATRIMONIO
INDISSOLUBILE
A cura di Oreste Malatesta
«Con intima gioia e profonda consolazione, la Chiesa
guarda alle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti
del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la
testimonianza che offrono. Grazie ad esse, infatti, è
resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e
fedele per sempre. Nella famiglia, “che si potrebbe
chiamare Chiesa domestica” (Lumen gentium, 11),
matura la prima esperienza ecclesiale della comunione
tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero della
Santa Trinità. “È qui che si apprende la fatica e la gioia
del lavoro, l’amore fraterno, il perdono generoso,
sempre rinnovato, e soprattutto il culto divino attraverso
la preghiera e l’offerta della propria vita (Catechismo
della Chiesa Cattolica, 1657”. Papa Francesco,
Esortazione apostolica Amoris Laetitia, par. 86,
19/3/2016
Sul sito internet del Centro Studi Soratte è stata
pubblicata la prima parte della raccolta di 43
giochi e cruciverba GNOMMURU BUTIGGHJATU al
seguente link http://www.centrostudisoratte.com/NuoviFile/cruciverba-1parte.pdf
Aperta la quinta Biblioteca di Quartiere
all’interno dell’ambulatorio medico a cura della
Proloco di Sant’Oreste.
Anche quest’anno Soratte
Nostro Nuovo dedica uno
spazio speciale dedicato alla
Festa della Madonna di
Maggio. Un appuntamento
importante ed atteso da tutta la
comunità santorestese. Un
giorno di festa, di concordia e
di riflessione. Una festa molto
partecipata che unisce e che sovrasta ogni
incomprensione, ogni attrito ed ogni divergenza
economica, sociale, politica.
La Redazione
BISOGNA FARE QUALCOSA!
di Maurizio Pardi
Le polizie locali taglieggiano gli automobilisti
appostandosi solo nei posti dove è più probabile
prenderli mentre infrangono i limiti di velocità e questi
ultimi sono messi a bella posta all’unico scopo di fare
multe che molto probabilmente servono a fare cassa.
Non per niente questa strage è cominciata da quando i
comuni non possono più riscuotere l’ICI. Per tornare
dall'Argentario verso casa devo percorrere il tratto di via
Aurelia che va da Orbetello a Montalto di Castro.
All'inizio la strada è a quattro corsie come una qualsiasi
super strada, poi diventa a due e il limite di velocità a 90
Km/h. Alla altezza della dogana papale, ovverosia poco
prima di entrare nel Lazio ritorna a quattro corsie e il
limite di velocità scende a 70 Km/h (??) poi torna a 90.
Da quel punto fino a Civitavecchia si deve stare in
campana perché ci sono le polizie locali con il laser
autovelox. Infatti, alla prima piazzola di sosta, eccoli lì.
Il furgone ben nascosto dietro un oleandro e il treppiede
con lo strumento appena visibile. Sono tornato indietro
mi sono fermato e gli ho chiesto come mai vogliono farsi
odiare dalla popolazione degli automobilisti. Come mai
non si mettono sul tratto a due corsie dove le infrazioni
sia alla velocità che al divieto di sorpasso oltre a essere
in numero maggiore sono anche molto più pericolose,
come mai alcune superstrade identiche, vedi BettolleSiena, hanno il limite a centodieci e li solo novanta che,
per una strada a 4 corsie è ridicolo. Che i limiti di velocità
sono messi al solo scopo di taglieggiare gli utenti delle
strade. Al comandante, che fra l'altro somigliava in
maniera impressionante a quello dei Simpson, gliene ho
dette di cotte e di crude tanto che ha voluto i miei
documenti. Sulla strada di Acquabianca tra l'uscita
Bagnaia-Montefiascone della superstrada Orte-Viterbo
e Santa Maria della Quercia c'è un tratto di circa 100
metri e in sequenza, senza nessuna ragione specifica, i
segnali tondi bianchi e rossi di 40-30-20-10 Km/h. Ho
intenzione di inviare questa lettera ad un giornale. Sarà
pubblicata anche sul giornale “Soratte Nostro Nuovo”
del paese di Sant’Oreste. E su Facebook.
Sant’Oreste 15/05/2016.
A volte i limiti di velocità imposti nelle nostre strade sono
vecchi e non tengono conto del progresso tecnologico
delle moderne auto. La lotta contro gli incidenti stradali
rischia di diventare un pretesto per fare cassa, tant’è
che gli automobilisti possono essere multati dalla Polizia
stradale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di
Finanza, Polizia provinciale, Polizia municipale, Polizia
penitenziaria, Corpo Forestale… (ndr)
ll Centro Studi Soratte ringrazia tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questo numero. I nostri
ringraziamenti vanno inoltre a: Alimentari Anna Rita Salustri,
Ass.ne Compluvium, Autocarsnc, BabboBar41 di Adria
Abballe, Bar Cenci Alberto “Cipria”, Bar Nonna Rosa, Farmacia
Buonfantino, Il Giardino del Soratte, Macelleria Cingolani,
Maria Piante e Fiori, Pacifico Onoranze Funebri, Pizzeria da
Pelucco, Pizzeria Maria Marina Beatrice, Ristorante
Alessandro al Campanile, Soratte Pizza, Tabaccheria Elena e
Riccardo, Fantasylenia – Abbigliamento bambini - caccia e
pesca, Alimentari Mazzanti Oretta.
in stampa 7/6/2016
la “Scalinata”
la “navetta”
i concerti a San Biagio
la Fiaccolata con i “botti”
merchandising
i “Portatori”
la Banda musicale
il monumento del bicentenario
la processione
la passeggiata
gli addobbi
il Comitato festeggiamenti
IMMAGINI DI UNA FESTA. Sant’Oreste 29 Maggio 2016. I fiori della scalinata nell’omaggio dei bambini delle scuole elementari e
medie, il mese mariano, la banda nel concerto del sabato e della domenica pomeriggio, le immagini della Madonna di Maggio nei
vicoli, nei gadget, nei quadri, sui muri. Il viale del Vignola prima della lunga serata, i concerti nella chiesa di San Biagio. Chi
accende le canne, le foto dei visitatori, le foto dei telefonini, le foto, le foto… Il servizio d’ordine, i vigili, la protezione civile, i
carabinieri, i volontari, il Comitato festeggiamenti, i volontari portatori, i volontari… Le strade affollate, la fila per un gelato, i
giovani della banda, i giovani per le piazze, fuori Portavalle, la fiaccolata, la croce, i botti…. Il monumento del bicentenario, l’arco
di Portavalle da dove uscirà la macchina per dare il via alla fiaccolata, il Presidente del Comitato, i fiori della scala di Anna, la
banda per le vie del paese, i “corni” di Alberto, la navetta, i turisti, i visitatori, i pellegrini, i santorestesi, la Processione, la
fiaccolata, le mostre al museo, la mostra di Marino, il Corteo storico, il passaggio in trionfo della macchina della Madonna di
Maggio tra i vicoli del paese, i palloncini, le luci colorate, i fuochi artificiali…