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Redazione a cura del Centro Studi Soratte - Direttore responsabile: Francesco Zozi –e-mail: [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA – www.centrostudisoratte.com N. 178 – SETTEMBRE 2015 NOTIZIARIO - Premio letterario Unione dei Comuni Valle del Tevere - Fiabe e Favole tra il cielo, il fiume, la montagna, in ricordo di Giorgio Boari Ortolani. Confermato lo svolgimento del Premio letterario – ideato e promosso dalla Associazione culturale Compluvium, nell’ambito dei festeggiamenti di Sant’Edisto, con la partecipazione degli alunni aderenti all’Istituto Comprensivo di Civitella San Paolo. La premiazione è stata programmata per il giorno 5 Ottobre 2015 alle ore 14,30 presso il plesso scolastico di Sant’Oreste. Vi informeremo sull’intero programma della intera manifestazione. - Dal 20 al 23 Agosto Festa dei giovani di Sant’Oreste presso l’area parcheggio del campo sportivo. - Deliberate riduzioni TARI per abitazioni con un unico occupante (10%); fabbricati rurali ad uso abitativo (10%); compostaggio domestico (5%). Le riduzioni “si applicano dalla data di effettiva sussistenza delle condizioni di fruizione se debitamente dichiarate e documentate nei termini di presentazione della dichiarazione iniziale o di variazione o, in mancanza, dalla data di presentazione della relativa dichiarazione”. - Ennesimo atto di inciviltà nell’eremo di San Silvestro: la parete nord è stata imbrattata esternamente di disegni fatti con bombolette spray. Le attività nel centro storico di Sant’Oreste stanno attraversando un periodo di crisi dovuto a diversi fattori: il decentramento dei residenti, la carenza di parcheggi adeguati, la poco variegata offerta di prodotti ed anche la mancanza di cura e manutenzione delle strade e dei vicoli del “Paese vecchio”. Non basteranno quindi le feste dei vicoli od altre manifestazioni di pochi giorni a MONTE SORATTE – EREMI CON VISTA cambiare le cose, ma servirà una programmazione a lunga visione, iniziando proprio dalla pulizia delle GRAFFITI EXTRA-METROPOLITANI strade, dalla creazione di angoli accoglienti per i residenti e per i visitatori (panchine, fioriere…), dal rispetto delle regole per le ristrutturazioni, dalla vigilanza su ogni tipo di abuso e dalla rimozione di ogni elemento che crea disturbo e disarmonia (fili volanti, pali elettrici inutilizzati, buche nelle strade, erbacce per i vicoli, ecc). - I vicoli son finiti, ma il loro degrado continua, la sporcizia pure. Le strade dei vicoli veri sono intransitabili. Andateci nei vicoli… mandateci qualcuno a pulirli… e renderli degni di un paese civile. Noi ci siamo andati e documentato quello che scriviamo. LETTERE ALLA REDAZIONE Riferimento articolo “ Nei vicoli di Sant’Oreste “ pubblicato su Soratte Nostro Nuovo n. 177 – agosto 2015 La presente per ringraziare il Direttore Responsabile, Franco Zozi, per la bella riflessione sul problema degli “schiamazzi” dei bambini che giocano nel centro storico e grazie anche alla descrizione del valore dei rapporti tra generazioni della “milanese” Martina. Un intervento pacato senza polemiche ed con un invito alla tolleranza verso i bambini che giocano, si divertono, crescono – e che devono essere sempre educati e rispettosi (ricordando che giochi e schiamazzi li abbiamo fatto tutti noi quando eravamo bambini). Sicuramente condivisibile ed auspicabile l’invito all’Amministrazione (e anche al Parroco ) di trovare spazi adeguati per far giocare i bambini. Francesco, un cittadino di Sant’Oreste. CHE SENSO HA LA VITA? Oreste Malatesta In un caldo pomeriggio di luglio, un vicino di casa, in via Umberto I, mandava la musica della sua radio a tutto volume. Era un giovanotto, al quale ho chiesto il perché di quel gesto. Mi ha risposto che, per lui, quella musica sparata così forte era un modo per rendere vivo un paese “morto”. Il silenzio e la quiete, da alcuni desiderata, per lui, assomigliavano alla morte. Allora mi sono posto la domanda: che cosa è la vita per quel ragazzo? Stando a quel breve dialogo, la vita è creare sensazioni piacevoli che permettono di esprimere una vivacità libera da ogni vincolo. Questa idea non è isolata, ma è una moda diffusissima: ad esempio ogni festa (soprattutto le nuove feste) è caratterizzata dalla musica assordante, che, nell’intenzione degli organizzatori, ha lo scopo di richiamare l’attenzione al fatto (il ballo, la cena, l’iniziativa …) che si pone in essere insieme. L’attrattiva che si cerca di creare non è discreta, ma potente, totalizzante e, tendenzialmente, finalizzata a far dimenticare le altre cose e il vuoto della nostra esistenza. Essa è espressione del carpe diem, un modo di concepire la vita vera come il provare le emozioni del momento: e quanto più esse sono forti, tanto più la vita è considerata intensa. Al contrario, la mancanza di emozioni getta l’animo nella tristezza o nella noia. Si ritiene che le sensazioni forti rendono vive le persone: tutti le cercano, nel tentativo di riempire il vuoto del cuore e di evadere dal quotidiano (la famiglia, il lavoro o lo studio), che, invece, comporta fatica e sacrificio. Mi sembra che le nuove feste siano pensate per far fuggire la gente dalla triste e noiosa realtà, spesso percepita come impedimento alla realizzazione dei propri sogni. Per questo esse sono pensate come svago: basta vedere i loro programmi, fatti di balli, di mangiare e di … commerci. La Festa dei vicoli, quella dei giovani o dei trattori (a Sant’Oreste), la sagra delle fettuccine, o della porchetta, o degli asparagi (in altri paesi) sono occasioni per ritrovarsi insieme e per dimenticare le responsabilità quotidiane, che ci pesano. La musica ad alto volume, l’alcol ed, in qualche caso, il sesso selvaggio o l’uso di stupefacenti generalmente producono le emozioni più intense. Chi fa un uso eccessivo di alcol o di stupefacenti sente drammaticamente questa mancanza di significato e tenta di scappare da un mondo percepito come ostile. Chi sperimenta l’ebbrezza della velocità in macchina cerca di vivere intensamente l’attimo, con le possibili tragiche conseguenze, di cui alcune famiglie hanno sofferto anche recentemente. Le feste tradizionali, al contrario, hanno come scopo la memoria di eventi significativi per il popolo: ad esempio il Natale ricorda l’evento dell’ingresso nella storia del Dio Redentore; il 25 aprile ricorda l’evento della Liberazione dalla dittatura e la fine della guerra. A volte ho sentito quelli della mia generazione dare questo consiglio agli adolescenti: “Godetevi la vita adesso che siete giovani, perché, poi, con la famiglia e con il lavoro, essa si farà dura”. Ciò significa che la vita vera è quella vissuta senza pensieri e, lo ripeto, cercando le sensazioni che ci alienano dalla realtà, nel tentativo di colmare un vuoto esistenziale immenso. Se questo modo di concepire la vita fosse giusto, con tutte le possibilità di divertimento esistenti oggi, perché la gente non è felice? Perché, il giorno dopo la festa, ci svegliamo tristi e depressi? Perché i divertimenti semplici non bastano più? Perché si va in cerca di emozioni sempre più forti, che, a volte, hanno, come esito, la rovina della vita stessa? La realtà è veramente nostra nemica? Oppure siamo noi che abbiamo perso (o non abbiamo mai conosciuto) il senso della vita? E’ ragionevole evadere? O è più ragionevole cercare quel significato che sappia rispondere alla globalità del vivere umano, senza essere costretti a dimenticare qualcosa (ad esempio la fatica e il sacrificio) di ciò che appartiene, per natura, alla vita stessa? M A CHI TI HA DATO LA PATENTE? Tosco istruttore La patente? Quale patente? Quella di guida? Si quella! Perché? Perché guidi come un cane! Ma se sono stato promosso al primo esame! E pensare che non ho potuto nemmeno sfruttare il foglio rosa perché non avevo nessuno che mi accompagnasse anche con l’auto mia! Ho fatto solo le sei lezioni obbligatorie. Guarda che, in Italia, si prende la patente dopo aver fatto nove ore di lezione e aver pagato 600 Euro. E’ lì che ti volevo! Ti infarciscono di inutili nozioni sul motore, sui cartelli stradali su tutte le migliaia di segnalazioni che bordano le strade, (spesso quelle veramente importanti, come la linea bianca che divide le carreggiate, non ci sono) e poi? E poi bastano sei ore di lezione pratica per poter guidare un’auto che fa 160 Km/h. E, oltretutto, all’esaminatore basta un stupido quarto d’ora di guida per decidere se sai guidare o no. Ho capito ma, che ci posso fare io? Niente, te non ci puoi fare proprio nulla. Come al solito sono i nostri politici, incapaci di imparare dagli altri, che promuovono leggi buone solo a favorire la corruzione. Basta che paghi chi di dovere, in questo caso il cartello delle scuole di guida, e ottieni la patente poi, se sai guidare bene o sei un cane, non gliene potrebbe fregare di meno. A volte addirittura ti fanno ripetere l’esame perché hai sbagliato un quiz di troppo dato che non sapevi cosa è l ABS. Del quale, ora che hai la patente non te ne potrebbe fregare di meno. La possibilità di avere la patente di guida in Italia, non dipende dal fatto se sai guidare o meno ma, se conosci per filo e per segno tutti i trucchetti dell’esame a quiz. Un mio caro amico con quaranta anni di patente e solo due piccoli tamponamenti sulla coscienza gli è capitata l’ora del bischero e gli hanno ritirato la patente per guida in stato di ubriachezza. Inciso, l’alcool lo regge benissimo. La cazzata l’ha fatta e, non so per quale ragione, ha dovuto ridare l’esame. Ti dico: guida benissimo ma è cascato due volte sui quiz! Se l’esame lo dovessi ridare io farei la stessa fine come probabilmente la maggioranza di chi la patente ce l’ha da parecchi anni. Con questo voglio dire che il saper guidare non dipende dalla teoria ma esclusivamente dalla pratica. La teoria si impara guidando con accanto uno di esperienza. Come d'altronde succede negli altri paesi. Negli USA puoi guidare accompagnato da un patentato fino dalla tenera età di 16 anni. E sicuro è che la persona, amico, babbo, mamma, zio, fratello maggiore, nonno o nonna che sia, non vuole certo rimetterci la macchina o rischiare la vita, per cui ti sta sul collo e ti obbliga ad andare piano e a rispettare il regolamento. Cosi impari! Ti dirò di più. Io e i miei amici abbiamo imparato a guidare a 15 anni fregando l’auto ai rispettivi genitori per andare a giro in pineta o sulle stradine di campagna. Quando a 18 anni abbiamo dato l’esame guidavamo meglio dell’istruttore ma dovevamo far finta di essere alle prime armi per non innervosirlo e rischiare la bocciatura. Che poi esiste il cartello delle scuole guida lo dimostra il fatto che se tu hai più di sessantacinque anni e quindi 47 anni di patente, per la legge, sei rincoglionito a tal punto che non puoi insegnare a guidare ma puoi, comunque, portare una Ferrari dove ti pare con i nipotini a bordo. E secondo te perché? E’ semplice, toglieresti lavoro alle scuole guida! *** NOVITÀ SULLA CHIESA DI SAN NICOLA Finalmente si sta muovendo qualcosa. I “volontari” hanno pulito e sistemato la navata e grazie all’intervento del Comune è stata sistemata sopra l’altare una copia del dipinto della Madonna – successivamente si esporrà anche una copia dell’immagine di San Nicola. E’ stato sottoscritto dal Parroco Don Emanuele e dal Commissario un elenco del materiale da tenere e di quello da buttare per poter procedere alla sistemazione e pulizia della Sacrestia. I volontari hanno restituito le chiavi della Chiesa al Comune, in attesa di un atto formale per prendere in consegna la Chiesa così da poterla aprire, pulire e renderla visitabile in giorni ed orari predefiniti sia ai concittadini che ai turisti che vengono a visitare Sant’Oreste. Si ringraziano i “nostri volontari “ il Commissario, il Parroco, gli Uffici Comunali e i volontari del Museo. Ci auguriamo che simili iniziative di volontariato vengano adattate da altre persone e Associazioni per recuperare altri beni del nostro bel paese. Vi terremo informati. I Volontari *** UMORISMO SANTORESTESE Negli anni '60 presso le scuole elementari di Sant'Oreste vi era un bambino poco affezionato allo studio. Quando il maestro lo interrogava egli faceva scena muta, non rispondeva. Per provocarlo, una volta, il maestro lo interrogò in questo modo: "Scegli tu la cosa che sai meglio e parlane". Quella volta il bambino rispose e disse al maestro: "Io saccio un nidu i merele, ma a te nun t'u dico". IL PROBLEMA CINGHIALI, ANCHE A SANT’ORESTE. Con un articolo Matteo Giuli su pubblicato da http://www.dazebaonews.it/primopiano/editoriali/item/36000-il-cinghiale-disastri-preannunciati-eprecauzioni-disattese.html viene ripercorsa la lunga storia dell’incremento dei cinghiali in Italia dalla metà degli anni ’50 ai giorni d’oggi. Secondo chi scrive “…I primi a subire gli effetti della presenza del cinghiale sono state proprio le aree protette che i cinghiali usano come “aree rifugio” durante il periodo venatorio (novembre – gennaio). Qui le densità possono superare il facilmente l'incremento del 300% in inverno per poi ridistribuirsi sul resto del territorio terminata la caccia. Si possono immaginare le conseguenze in queste aree in termini di danni all'agricoltura, di incidenti stradali e sugli stessi ambienti che si vorrebbe conservare...”. L’autore dell’articolo continua “…La legge sulla caccia regola nei fatti un'attività “ludico-sportiva” e non certo le emergenze. Inoltre demanda alle Regioni molti dei provvedimenti sull'argomento. Sulla base delle indicazioni dell'ISPRA (Istituto Per la Ricerca Ambientale) e con una normativa nazionale inadatta, le Regioni hanno iniziato a metter giù provvedimenti di “alta scuola ingegneristico-legale”, ma che allo stato dell'arte hanno procurato solo due effetti: l'aumento dei cinghiali e del contenzioso. Che il tasso di colonizzazione del cinghiale sia più rapido dei provvedimenti che lo riguardano è un fatto. Ma questi ultimi hanno anche mal disposto le categorie direttamente interessate. Da una parte gli agricoltori che subiscono danni alla produzione, indennizzati con soldi pubblici; dall'altra gli animalisti che ostacolano con ogni mezzo legale i piani di contenimento che prevedano la soppressione dei cinghiali; infine i cacciatori che vedono a rischio una delle principali risorse venatorie..” e ancora “…Gli intoppi non si fermano qui spesso avvengono anche all'interno delle stesse regioni. Un esempio viene dall'area protetta “forestale”, sita nel Comune di Sant’Oreste. Questa si trova da anni con alte densità di cinghiali. I danni all'agricoltura però non avvengono nell'area protetta, ma alle coltivazioni che sono immediatamente adiacenti al perimetro del parco. I cinghiali, si ricoverano di giorno nel parco per evitare la caccia e si alimentano di notte, quando la caccia è vietata, nei campi adiacenti. Nonostante l'evidenza, l'agenzia regionale preposta, per qualche valido quanto oscuro motivo, non ha autorizzato il piano di catture predisposto dall'ente parco. Risultato: oltre agli incidenti stradali e ai danni all'agricoltura ora, i cinghiali, hanno preso a frequentare regolarmente il paese di Sant’Oreste…”. L’autore conclude il lungo articolo rispondendosi alla fatidica domanda: Ma a cosa è dovuto l'aumento dei cinghiali? “… È dovuto a tutti quei politici che in 25 anni hanno disatteso quelle precauzioni per prevenire un problema scientificamente annunciato; certo per motivi seri e fondati, ma quelle precauzioni sono e restano disattese. Ridurre il numero di cinghiali in Italia oggi è certamente più difficile rispetto a 25 anni fa, ma non è tecnicamente impossibile…”. EFFEMERIDE CRUCIVERBETTU (William Sersanti) Morti: Lina De Vincenzi (80); Bonanni Romero (74); Quintilio Capelli (67). Nati: Anna Alice di Andrea Bartoli e Simona Capelli; Posté Arturo di Davide e Maria Francesca Zozi 1 2 3 4 NOTIZIE DA AVVENTURA SORATTE 5 L’iniziativa “Note d’arpa sotto le stelle”, organizzata in occasione della notte di San Lorenzo, ha riscosso un grande successo: circa 60 persone hanno partecipato all’escursione serale sul monte Soratte e al concerto d’arpa celtica tenuto da Shahnaz Mosam all’interno dell’eremo di San Silvestro, per l’occasione illuminato dalla luce delle candele. Sabato 12 Settembre 2015, a partire dalle ore 19.00, si terrà una “Bat Night” nella Riserva Naturale del Monte Soratte. L’iniziativa, che si pone come obiettivo la conoscenza e la conservazione dell’affascinante mondo dei pipistrelli, è organizzata dalla nostra associazione in collaborazione col chirotterologo Vincenzo Ferri ed è inserita all’interno del programma internazionale Eurobats. Informazioni e prenotazioni: www.avventurasoratte.com o 329-8194632. Domenica 13 Settembre 2015, alle ore 17.30, si svolgerà “S…poetar cantando”, nel vicolo Pietro Paolucci: poeti, cantastorie, suonatori di chitarra ed organetti sono invitati a partecipare, per trascorrere insieme un pomeriggio in allegria e per far rivivere un angolo nascosto del centro storico di Sant’Oreste. Nel periodo Settembre 2015 – Dicembre 2015 torneranno operativi i centri informativi della Riserva Naturale del Monte Soratte (edicola di piazza Italia, eremo di San Silvestro, Museo Naturalistico del Monte Soratte). Per conoscere giorni e orari di apertura, rimandiamo al nostro sito web www.avventurasoratte.com. RE LUIGGINU SI DICHIARA A M ARIA TAZZETTA Maria, tu sì più bòna che a pulènte, quanno ti smiro nun capìscio gnènte e vàgghjo smanticianno cum’un tòre cumè cà ‘m pèttu me si ‘bbòtta u còre. Maria, tu sì a più bèlla, sì a più doce, quanno parlo co’ te mi trèma a voce; ti pènzo da matina fin’a sera, pe’ te mi strùggio cum’un tuócchju i cera. Maria, quess’òcchj tòi sbrilluccicanti fanno più lume che do’ furminanti; porti ‘na pèlla ténnara e liscetta che mi cèla u fiatu, cara Tazzetta. Maria, reggina degna i devuzzione aresorvemo lèsti a situazzione: ‘mbarchémici denanzi a um bravu prète e po’ penzemo solu a fà l’erète! 6 7 8 9 10 11 12 13 14 A GHJ LÀ – 1 Sò più gròssi de zécchje. 5 C’è pure quella “a cornettu”. 7 Un vècchju giocarèllu do’ s’eva da zoffià fòrte. 8 Se u ‘ddòpri pe’ menà, fa dòle dòle! 9 Più gresce e più a pèlla te si sbrillènta. 10 Stanno ghjó da pète all’abbitucci! 11 A pilucca du ràchinu! 12 U fa in continuazzione u telèfunu quann’atè occupatu. 13 A brìscala vale quattro punti. 14 Né tòa e né sòa. A GHJ GHJÓ – 1 Definizione per ciuvèra. 2 Un colore ghjaru. 3 Si roppe a cigghj. 4 Li strilli all’àsinu pe’ fallu ‘mpuntà. 6 Mette i magghjòli coi pàmpini. 7 A spinosa, ogni tantu, s’e pèrde pe’ strata. 12 Atè più fiaccu du caffè. RUBRICA RELIGIOSA: RIALZARSI A cura di Oreste Malatesta “Non è grave la caduta dovuta alla debolezza, se non ci sia anche la deliberata volontà di non rialzarsi da essa. Abbi in te la volontà di rialzarti: è presente accanto a te Colui che ti fa rialzare.” Sant’Ambrogio: Expositio Psalmi 37 PROVERBI: Quanno a nebbia sta a S.Silvestru Pigghja a zappa e curri lestu Quanno a montagna Si mette u cappellu Santorestese va a pià l’ombrellu ll Centro Studi Soratte ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero. I nostri ringraziamenti vanno inoltre a: Abbigliamento Bambini Caccia e Pesca, Alimentari Anna Rita Salustri, Ass.ne Compluvium, Autocarsnc, BabboBar41 di Adria Abballe, Bar Cenci Alberto “Cipria”, Bar Nonna Rosa, Farmacia Buonfantino, Il Giardino del Soratte, Macelleria Cingolani, Maria Piante e Fiori, Pacifico Onoranze Funebri, Paolo Bertollini, Pizzeria da Pelucco, Pizzeria Maria Marina Beatrice, Ristorante Alessandro al Campanile, Soratte Pizza, Tabaccheria Elena e Riccardo, Fantasylenia – Abbigliamento bambini - caccia e pesca. in stampa 19 Agosto 2015