casa sicura - Informatore Agrario
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www.vitaincampagna.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. Proteggere le mani Pulizie di casa, riparazioni, interventi di manutenzione e lavori fai da te: sono tanti i casi in cui è necessario proteggere le nostre mani da prodotti chimici o da rischi di abrasione, tagli ecc. Ma i guanti non sono tutti uguali. Vediamo come riconoscere quelli adatti al tipo di rischio NATI per il mondo del lavoro in risposta a una specifica legge che fornisce le situazioni che ne richiedono l’impiego e stabilisce le regole di scelta e utilizzo, i Dispositivi di protezione individuale (DPI) sono alleati indispensabili della nostra salute e sicurezza anche durante i lavori domestici, dalla manu- durante i lavori di casa è importante. Scegliamo guanti adeguati tenzione ordinaria della casa e del giardino alle svariate attività del fai da te. Spesso non ci rendiamo conto che anche a casa siamo esposti al rischio di farci male per l’impiego di utensili (tagli, abrasioni, schegge, schizzi ecc.) o di subire gli effetti, a lungo termine, dell’esposizione a prodotti chimici, polveri, rumori o vibrazioni. Basti pensare all’utilizzo di detergenti, levigatrici, vernici, decespugliatori, per fare semplici esempi. c b a Per i lavori dentro e fuori casa spesso utilizziamo i guanti per proteggere le nostre mani, ma non tutti sono dispositivi di protezione individuale. Vediamone alcuni: DPI (Dispositivi di protezione individuale) per rischio chimico e meccanico [a]; DPI per rischio meccanico in maglina con rivestimento in gomma di varie tipologie [ b-c-d-e-f]; DPI per rischio meccanico in pelle [g]; DPI per rischio meccanico in crosta (cioè in cuoio grezzo) [ h]; guanto non DPI “da piatti” in lattice naturale [ i]; guanto DPI monouso in lattice naturale [ l] g Che cosa sono i DPI (Dispositivi di protezione individuale) I DPI sono dispositivi di protezione appositamente realizzati per proteggere mani, occhi, udito, apparato respiratorio, cute e tutto il corpo in generale qualora: – non sia possibile eliminare il rischio alla fonte (per esempio eliminando le polveri di levigatura con un potente aspiratore sul banco di lavoro o sosti- d h Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. e i f l 19 MATERIALI E TECNOLOGIE CASA SICURA CASA SICURA MATERIALI E TECNOLOGIE 20 tuendo un prodotto chimico aggressivo con uno che non lo è); – gli interventi atti a eliminare il rischio alla fonte non siano sufficienti a salvaguardare la nostra salute e incolumità fisica e pertanto si renda necessaria l’azione combinata di un intervento esterno (l’aspiratore del nostro esempio) e di DPI quali una mascherina e un paio di occhiali protettivi. a b Fabbricante Modello - Taglia c d CAT. I-II-III g EN nnnn Le nostre mani sono esposte a pericoli anche nei lavori più semplici: proteggiamole EN nnnn XYZ NNNN e In questo articolo prendiamo in esame i DPI per le mani che, per le nostre attività manutentive casalinghe, sono sicuramente i più importanti e di frequente utilizzo. Le nostre mani infatti sono in prima linea esposte al rischio di tagli, abrasioni, scottature e soggette a sporcarsi con prodotti chimici di varia natura (detergenti, colle, vernici, solventi, colori ecc.). Alcuni rischi sono immediati, come un taglio o un agente corrosivo, altri possono agire a lungo termine, come l’esposizione ad allergeni che può portare a dermatiti. È fondamentale trovare il paio di guanti che le protegga adeguatamente pur permettendoci di lavorare in modo confortevole. Il mercato ci mette a disposizione una vasta gamma di guanti e tra questi è essenziale comprendere la differenza tra uno “normale” e uno che invece è un DPI. I fattori da tenere in considerazione nella scelta di guanti DPI NNNN f – la norma tecnica di riferimento utilizzata per fabbricarlo; – i pittogrammi (immagini) dei rischi per i quali è collaudato. Tali indicazioni, obbligatoriamente riportate dalla nota informativa presente nella confezione (1), devono anche essere impresse sul dorso del guanto, sia destro sia sinistro (2). Per scegliere quello più adatto alle nostre esigenze e soprattutto per non correre il rischio di considerarci protetti ma non esserlo, impariamo a leggere la nota informativa presente sulla confezione e a comprendere i simboli impressi su confezione e prodotto. Consideriamo le due categorie di rischio presente comunemente nelle nostre attività domestiche: il rischio chimico e il rischio meccanico. Come proteggere le mani dal rischio chimico Un DPI per legge deve essere conforme alla normativa europea e riportare: – la marcatura CE; – il nome del fabbricante; e EN nnnn I prodotti chimici ci circondano perché quotidianamente utilizzati per la pulizia della casa: saponi, detergenti, lubrificanti, sgrassanti, a volte anche corrosivi d b a f c 1 Schema generale dei dati che devono essere riportati per legge sui DPI per le mani. Sono riportati: il nome o il marchio del fabbricante [a]; il modello o la taglia [ b]; la marcatura CE che indica che il guanto è conforme alle normative europee (EN) relative ai guanti di protezione [c]; la categoria (CAT) [d] che si riferisce alla classe di rischio, I bassa, II media, III alta (non ne parliamo nell’articolo perché è un riferimento legato all’ambiente lavorativo); i pittogrammi (simboli) dei rischi per i quali i guanti sono stati testati e sono adeguati all’impiego [e]; l’indicazione del grado di protezione (presente su alcuni) [f]; la norma europea di riferimento [g] relativa al rischio indicato dal pittogramma (acidi come gli anticalcare, basici come la soda caustica, per esempio). Sono prodotti che possono essere “pericolosi” e per un corretto uso è importante leggere la loro etichetta. Su di essa è indicato di che cosa si tratta e sono presenti simboli di pericolo, frasi di rischio e consigli di prudenza o anche solo semplici indicazioni: tutte informazioni essenziali da rispettare per il nostro bene. Ecco un breve elenco di quelle relative alla protezione della pelle da agenti chimici. Frasi di rischio (indicate dalla lettera R, mentre il numero si riferisce alla posizione della frase di rischio in elenco) – R 21 Nocivo a contatto con la pelle. – R 24 Tossico a contatto con la pelle. – R 27 Molto tossico a contatto con la pelle. – R 34 Provoca ustioni. – R 35 Provoca gravi ustioni. – R 38 Irritante per la pelle. – R 43 Può provocare sensibilizzazione 2 Alcune delle informazioni sopra indicate devono essere riportate anche sul dorso dei guanti. In questo esempio sono indicati: il produttore [a], l’articolo (cioè il codice alfanumerico che identifica un particolare prodotto all’interno del catalogo di produzione) [ b], la taglia [c], la marcatura CE [d], la categoria [e], il pittogramma (simbolo) con indici di resistenza [f]. Manca il riferimento alla norma tecnica utilizzata per i test da rischio meccanico EN388 Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 3 Pittogramma (simbolo) del rischio chimico: una beuta fumante. Al di sotto dello scudo sono riportate le lettere che si riferiscono alle sostanze chimiche più pericolose per le quali i guanti garantiscono protezione (vedi Tab. 1 e 4) 4 Un guanto DPI a protezione del rischio chimico, in gomma nitrilica. Nell’ingrandimento si leggono le informazioni stampate sullo stesso: vi si riconoscono, da sinistra a destra, i pittogrammi del rischio meccanico [a], del rischio biologico (che non abbiamo considerato nel presente articolo perché difficilmente riconducibile a una situazione domestica) [ b], del rischio chimico con le tre lettere AKL (che si riferiscono alle sostanze chimiche per le quali i guanti garantiscono protezione, vedi Tab. 1) [c] e quello delle note informative [d], cioè note informative specifiche sull’utilizzo del DPI, che si trovano c a nella confezione e che si invita a leggere d b con attenzione per contatto con la pelle. – R 48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. – R 66 L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. Consigli di prudenza (indicati dalla lettera S di sicurezza, mentre il numero si riferisce alla posizione della frase di rischio in elenco) – S 24 Evitare il contatto con la pelle. – S 28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con…. (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante). – S 37 Usare guanti adatti. I guanti adeguati per il rischio chimico Tra i consigli di prudenza è indicata la necessità di utilizzare guanti idonei. La norma tecnica di riferimento per questi ultimi è la EN 374-1/2/3 “Guanti di protezione contro i prodotti chimici e i microrganismi”. Questa norma stabilisce i requisiti di resistenza chimica che i guanti devono possedere (1). Come si riconoscono i guanti adeguati al rischio chimico Il pittogramma (simbolo) relativo al rischio chimico è uno scudo con all’interno una beuta fumante (il flacone in vetro usato nei laboratori chimici) (3). Al di sotto di questo scudo ci sono le lettere maiuscole (4) che identificano gli agenti chimici per i quali i guanti sono idonei (vedi Tab. 1 a lato). I guanti DPI da rischio chimico sono lunghi fino a metà avambraccio o anche di più per una maggiore protezione e vanno indossati sopra a un capo a maniche lunghe. Sono impermeabili e, oltre alla protezione dalle sostanze chimiche, possono avere un grado protettivo anche per il rischio meccanico opportunamente segnalato dal relativo pittogramma (simbolo). si combina il maneggiamento di cose sporche di oli lubrificanti, è importante considerare anche il materiale di rivestimento (vinile, nitrile, neoprene) e l’estensione della copertura (solo il palmo e le dita fino a tutta la mano). Come proteggere le mani dal rischio meccanico L’utilizzo di martello, cacciavite, pinza, tenaglia, seghetto manuale, cutter ci espone al rischio di abrasione e taglio delle mani per proteggere le quali vi sono varie tipologie di guanti, apparentemente molto simili tra loro, ma in realtà con caratteristiche tecniche che li differenziano. Se all’uso di attrezzature I guanti adeguati per il rischio meccanico Come si riconoscono i guanti adeguati al rischio meccanico Il pittogramma (simbolo) indicante il rischio meccanico è uno scudo contenente l’immagine di un martello accompagnato sempre dalla norma EN 388 “Guanti di protezione contro i rischi meccanici” e da un numero a quattro TAB. 1 - SOSTANZE CHIMICHE CONSIDERATE PER IL COLLAUDO DI UN GUANTO DPI PER RISCHIO CHIMICO A B C D Prodotto chimico di prova (2) Metanolo Acetone Acetonitrile Diclorometano E Disolfuro di carbonio F G H I J K L Toluene Dietilamina Tetraidrofurano etere Acetato etile N-eptano Idrossido di sodio 40% Acido solforico 96% ( 1) In quali prodotti (per pulizie, lavori fai da te, manutenzioni) può trovarsi (3) Solventi, lucidanti Solventi, vernici, svernicianti Siliconi acetici Solventi, vernici Sostanza altamente tossica impiegata nell’industria tessile (non presente in prodotti a uso domestico) Solventi, vernici Coloranti, anticorrosivi, resine Solvente di utilizzo in laboratorio chimico Solvente per vernici, resine, colle Sostanza pericolosa utilizzata in laboratori chimici Disincrostanti, svernicianti Batterie al piombo (1) Lettere di riferimento. (2) È la sostanza sulla quale sono state effettuate prove di laboratorio specifiche. (3) L’elenco non vuole essere esaustivo, ma solo indicativo (ci sono ad esempio prodotti spray che possono contenere una o più di queste sostanze). Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. CASA SICURA MATERIALI E TECNOLOGIE 21 CASA SICURA MATERIALI E TECNOLOGIE 22 TAB. 2 - ALCUNI DEI PRODOTTI CHIMICI DI COMUNE UTILIZZO IN CASA E I GUANTI PER I QUALI GARANTISCONO PROTEZIONE (1) Sostanza Acido acetico Acetone Benzina - kerosene Utilizzo Gomma naturale (lattice) Nitrile Vinile (Pvc) Neoprene Anticalcare, sgessante Scarsa Buona Buona Media Solvente Buona Scarsa Scarsa Media Solvente, sgrassante Scarsa Buona Scarsa Media Acido cloridrico Anticalcare, detergente per metalli Buona Buona Buona Buona Grasso minerale Lubrificanti per catene, motori Scarsa Buona Scarsa Media Olii minerali Solventi Soda caustica 30% Ipoclorito di sodio (candeggina) Lubrificanti per catene, motori Scarsa Scarsa Media Media Vernici, colori, diluenti, sgrassanti Scarsa Buona Buona Buona Sgrassante per forni e fornelli, disgorganti Media Buona Media Media Detergenti per la casa, sbiancante Media Media Media Media (1) Fonte di riferimento: AAVV, Dispositivi di protezione individuale, Elementi formativi N. 7, Collana “Cultura della Sicurezza”; Università degli studi di Roma “La Sapienza”. cifre (nell’esempio 3121) (5). I quattro numeri, da un valore minimo di 1 a un valore massimo di 4 o 5, indicano i livelli di resistenza che rappresentano nell’ordine da sinistra a destra: – resistenza all’abrasione (da 1 a 4); – resistenza al taglio da lama (da 1 a 5); – resistenza allo strappo (da 1 a 4); – resistenza alla perforazione (da 1 a 4). Se, al posto di uno di questi numeri, comparisse la cifra 0 o la lettera X, vorrebbe dire che il guanto non è stato provato o che non ha raggiunto i requisiti minimi della prova: in entrambi i casi che non è idoneo per l’abrasione, il taglio da lama, lo strappo o la perforazione a seconda della posizione in cui si trovano lo 0 o la X. 5 Pittogramma (simbolo) del rischio meccanico: un martello all’interno di uno scudo. La “i” all’interno dello scudo indica le note informative. Al di sotto dello scudo sono riportati la norma tecnica di riferimento (EN388) e un numero di quattro cifre che indica i livelli di resistenza all’abrasione (3 in questo caso), al taglio da lama (1 in questo caso), allo strappo (2 in questo caso), alla perforazione (1 in questo caso) Altri fattori da considerare nella scelta dei guanti per la protezione meccanica Oltre ai valori sopra riportati, per la scelta del guanto è utile conoscere altre caratteristi- 6 Un importante fattore da considerare per la scelta dei guanti per il rischio meccanico è il materiale con cui sono realizzati. Questi guanti DPI in pelle, per esempio, sono ideali per maneggiare legname (proteggono dalle schegge) o metalli dove può essere elevato il rischio di taglio e abrasione per presenza di bave, purché rimangano puliti (cioè non vengano a contatto con olii ad esempio) in quanto non hanno gomme di rivestimento. Non sono idonei in presenza di sostanze chimiche che, in primo piano il materiale con cui il guanto è fabbricato e l’estensione del rivestimento (6). Si trovano infatti guanti apparentemente molto simili e magari anche con gli stessi valori di resistenza meccanica che però differiscono per avere la copertura solo del palmo e della punta delle dita (2) oppure di tutta la mano, compreso il dorso, in particolare se si prevedono spruzzi (7). Facciamo un esempio: i guanti da lavoro in maglina con rivestimento in gomma, considerati in genere DPI delle mani per rischio meccanico, generalmente non sono impermeabili. Se la lavorazione richiede l’immersione delle dita in liquidi è essenziale la scelta del guanto da protezione chimica (che è più lungo, è completamente in “gomma” con una struttura costruttiva differente e garantisce la protezione in caso di contatto prolungato con sostanze chimiche anche in immersione delle mani in liquidi) e, tra questi, quello con la protezione meccanica più indicata per l’attività da svolgere. Altri, invece, possono differire perché il rivestimento è realizzato in gomma nitrilica o vinilica o poliuretanica e quindi valgono le considerazioni fatte in precedenza per i guanti da protezione chimica: ad esempio bisogna preferire guanti da lavoro Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. con rivestimento in nitrile se si devono maneggiare oggetti sporchi di olii e grassi lubrificanti. Accorgimenti da seguire nella scelta e nell’uso dei guanti DPI I DPI non sono infallibili, il loro impiego non elimina il rischio di infortunio o di contrarre una malattia. Lo riduce se e solo se a essi si accompagna un atteggiamento corretto e responsabile nello svolgimento delle attività pericolose. In modo particolare vanno rispettate queste semplici regole: scegliere il DPI corretto per l’uso che se ne deve fare. In caso di dubbi, non esitare a chiedere al personale di un negozio specializzato in antinfortunistica. In ogni caso, dovendo scegliere, dare precedenza al rischio maggiore (meccanico o chimico, a seconda dei casi); acquistare preferibilmente guanti DPI dove sia possibile provare la taglia: per lavorare confortevolmente il guanto non deve essere né troppo stretto né troppo grande; leggere la nota informativa riportata sulla confezione del DPI stesso e, se si utilizzano sostanze chimiche, anche sull’etichetta di queste ultime e attenersi a esse; utilizzare solo guanti in buone condizioni, non usurati, danneggiati, consunti (8); togliere i guanti ogni volta che si devono utilizzare apparecchiature non di lavoro, per esempio il telefono: si evita di sporcarle e venire poi a contatto con polveri e agenti chimici che hanno imbrattato il guanto; lavare accuratamente le mani quando si tolgono i guanti e sempre prima di bere o mangiare; non riutilizzare guanti monouso, che vanno tolti rovesciandoli dalla mano; seguire le istruzioni di uso e manutenzione del guanto DPI, in particolare quelle relative alla pulizia e conservazione. Ricordare che, come tutte le plastiche, temono i raggi diretti del sole e pertanto vanno riposti al chiuso, ade- a b 7 Guanti per la protezione meccanica apparentemente simili possono differire per l’estensione del rivestimento: guanto in maglina di cotone e nylon con palmo e punta delle dita ricoperti di gomma nitrilica [a]; guanto in maglina di cotone, nylon e lycra con palmo, dita e dorso della mano ricoperti in gomma nitrilica [ b] guatamente puliti dopo l’utilizzo. Più si ha cura del DPI e maggiore ne sarà la durata. Altre tipologie di guanti spesso utili in casa I guanti monouso I guanti monouso (9) sono comunissimi e molto comodi; il loro spessore sottilissimo, la morbidezza e la calzabilità li rendono spesso favoriti ad altri più 8 I guanti DPI possono offrire protezione contro gli infortuni se sono mantenuti in buone condizioni; se sono danneggiati è opportuno sostituirli. Qui vediamo un guanto usurato in prossimità dell’incavo del pollice. Si intravede la trama della maglia sottostante: la protezione da sostanze chimiche non è più garantita spessi e apparentemente poco pratici, ma è evidente che non possono andar bene per tutte le attività. Richiedono attenzione nella scelta di impiego e al momento dell’acquisto è importantissimo leggere bene le informazioni sulla confezione. Infatti, per le caratteristiche costruttive che li contraddistinguono, non riportano alcun marchio sul guanto ma solo sulla scatola e in questa vanno sempre conservati sino al momento dell’uso. Le due categorie più diffuse sono: – in lattice naturale, più economici; – in nitrile, indicati per tutti quei soggetti che manifestano allergia al lattice, per lavori a contatto con olii minerali e solventi; hanno una maggior resistenza allo strappo. La differenza di materiale implica diverse finalità d’uso (per lavorare con vernici e solventi o con olii minerali il lattice non va bene, si veda Tab. 2 a pag. 22). Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. CASA SICURA MATERIALI E TECNOLOGIE 23 CASA SICURA MATERIALI E TECNOLOGIE 24 9 I guanti monouso (qui in lattice) sono molto pratici, ma non sono adatti a tutte le attività. Controllate sulla confezione gli usi consentiti pavimenti in legno, pulire i vetri. Insomma, ordinarie pulizie domestiche. Purtroppo però molto spesso nelle nostre case si utilizzano prodotti sgrassanti, anticalcare, disincrostanti, lubrificanti che ben si discostano dal blando potere detergente di un sapone per stoviglie ed ecco che i guanti “da piatti” non ci proteggono adeguatamente. Non rientrando nella categoria dei DPI, non sono soggetti ai test specifici per le sostanze chimiche viste nei paragrafi precedenti; la loro fabbricazione richiede in ogni caso controlli soggetti alle normative europee (marchio CE) e sulla confezione devono essere riportati consigli d’uso e di non uso. 10 I sottoguanti in cotone sono usati sotto ai guanti DPI da chi è allergico alle gomme o per assorbire il sudore I sottoguanti in cotone (1) Tale prestazione è determinata da 3 fattori: penetrazione, degradazione e permeazione. Penetrazione: la possibilità che la sostanza chimica oltrepassi la barriera del guanto attraverso le cuciture, la porosità del materiale, le imperfezioni dello stesso. Degradazione: il deterioramento delle caratteristiche del guanto, per usura e contatto con sostanze chimiche, con conseguente perdita del potere protettivo. Permeazione: processo di assorbimento, diffusione ed espulsione della sostanza chimica da parte del materiale di cui il guanto è composto. L’indice di permeazione misura il passaggio della sostanza chimica nel corso del tempo attraverso il materiale del guanto. Per i soggetti allergici alle gomme naturali e/o sintetiche un valido ausilio per le mani sono i sottoguanti in cotone (10), facilmente reperibili, lavabili in lavatrice, riutilizzabili. Sono inoltre utili per assorbire il sudore delle mani e prolungare l’utilizzo del guanto da lavoro. Chi avesse necessità di indossarli deve ricordarsi di scegliere una taglia in più del guanto DPI o, meglio ancora, acquistare il guanto DPI provandolo già con indosso il sottoguanto in cotone. Non sono DPI, ma un ausilio all’utilizzo dei DPI qualora necessario. Il comunissimo guanto da cucina Comunemente noto come guanto per “lavare i piatti” (11), in lattice naturale con o senza rivestimento interno in cotone, non manca mai nelle nostre case ed è buona norma utilizzarlo sempre e solo per svolgere quei lavori per i quali effettivamente è nato: lavare i piatti, spolverare, passare la cera d’api su mobilio e Marianna Baldo Consulente ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro 11 I guanti da cucina in lattice naturale (qui senza rivestimento interno) possono essere usati con prodotti che hanno un blando potere detergente. Leggete sulla confezione i consigli d’uso e seguiteli scrupolosamente (2) Il resto del guanto è generalmente una maglia/maglina elastica, da molto sottile a spessa, di solito in cotone, nylon, lycra o in fibre miste. Foto dell’autrice Inverno 2012 © 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.