In tutte le librerie e su internet a Giugno 2014!

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In tutte le librerie e su internet a Giugno 2014!
In tutte le librerie e su internet a Giugno 2014!
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI:
• USCITA A RIDOSSO DEI MONDIALI DI CALCIO.
• STORIA ESTREMAMENTE DIVERTENTE, STILE
FRESCO E SCORREVOLE.
• PREFAZIONI DEI GIORNALISTI SPORTIVI CARLO NESTI ( ex Rai) e ANGIOLO RADICE
(Mediaset)
INTERVISTA ESCLUSIVA A PAOLO ROSSI
Leone Editore S.r.l. – C.so Milano, 19 - 20052 Monza - P. IVA/C.F. 06236120967 - [email protected]
www.leoneeditore.it
Dopo la qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondiali di calcio Riccardo, Alessandro e
Lorenzo vogliono organizzare un viaggio in Brasile per andare a vedere le partite e con la
mente ritornano indietro a trent’anni prima quando, ancora ventenni, partirono per seguire
l’avventura azzurra ai mondiali di Spagna ’82. L’estate del Mundial spagnolo li coinvolse in
un turbine di imprevisti, situazioni comiche e smisurate emozioni all’inseguimento del
ragionier Tarallo, amministratore di condominio di Lorenzo scappato con la cassa, e della
sua fantomatica fidanzata brasiliana Helena.
Arricchiscono il libro un’intervista esclusiva al grande Paolo Rossi e le prefazioni dei
famosi giornalisti sportivi Carlo Nesti (ex Rai) e Angiolo Radice (Mediaset).
Isbn: 978-88-6393-178-5
Formato: 14×21
Rilegatura: brossura con alette
Pagine: 256
Collana: Sàtura
Prezzo: 13,00 €
MAURIZIO MALAVASI è nato a Cernusco
sul Naviglio nel 1972. Laureato allo IULM di
Milano, la passione per i viaggi lo ha portato
a lavorare nel turismo. Appassionato
nostalgico degli anni Ottanta, con Leone
Editore ha pubblicato Nottesenzafine, avventura
rocambolesca ambientata nel 1989.
Sinossi
Dopo la qualificazione dell’Italia alla prossima coppa del mondo di calcio in Brasile i tre amici Riccardo,
Alessandro e Lorenzo, tifosissimi della Nazionale, vogliono organizzare un viaggio per andare a vedere le
partite del Mondiale. Tra questi il protagonista Riccardo è il più appassionato di tutti: sin da piccolo era
infatti attaccatissimo ai colori ‘azzurri’ e a vent’anni era patito del mitico ‘Paolorrossi’. Sognano già una
finale Italia-Brasile e con la mente ritornano indietro a trent’anni prima quando ancora ventenni partirono
all’avventura per seguire l’epopea azzurra ai mondiali di Spagna del 1982. Ognuno di loro ha inoltre un
motivo per lasciarsi l’Italia alle spalle in quel Luglio: il primo è appena stato licenziato, il secondo mollato
sull’altare mentre il terzo è spinto a Barcellona sulle tracce del ragionier Tarallo (l’amministratore del suo
condominio ) e della sua compagna brasiliana Helena spariti con tutti i soldi della cassa.
Una pista di fatto li porta in un locale di spogliarelliste di bassa lega dove lavora la sorella della fantomatica
fidanzata. Qui, dopo una situazione divertentissima causata da un gruppo di romani, riescono a salvare la
ragazza dalla grinfie di un fan troppo esagitato, tuttavia quest’ultima gli rivela che Helena non si fa vedere
in giro da settimane. Ma forse c’è un motivo di fondo: è arrivato il suo ‘fratello di latte’ dal Brasile, il
centravanti della nazionale carioca Serginho.
Nel frattempo per una seria di equivoci riescono a infiltrarsi nel ritiro degli azzurri dove ne combinano di
ogni: Alessandro viene prese per il cappellano che deve dire messa, Lorenzo è scambiato per il terzino
Cabrini da uno smemorato Spadolini e Riccardo riesce a conoscere il suo mito Paolo Rossi e a regalargli una
collanina bianco-rossa portafortuna.
Il giorno seguente armati di coraggio e da un pizzico di fortuna, riescono a entrare nel campo di allenamento
del Brasile per carpire informazioni da Serginho, ma rimangono con un pugno di mosche in mano.
Lorenzo infatti, travestitosi da Naranjiito (la mascotte dei mondiali) per infiltrarsi nel ritiro brasiliano, viene
arruolato comicamente dai giocatori per divertirsi in campo, cosicchè, arrabbiatosi del trattamento dello
stesso Serginho e del portiere Valdir Peres nei suoi confronti, si vendica rubando al primo lo scarpino destro
e all’altro i guanti.
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Disperati più che mai e senza una pista concreta, i tre amici si rivolgono ad un sedicente mago argentino che,
oltre a fare il malocchio sulla scarpa destra di Serginho e sui guanti di Valdir Peres per la partita contro
l’Italia, gli rivela che la fidanzata brasiliana dell’amministratore è rinchiusa nel ritiro della nazionale polacca
di calcio.
Nel frattempo l’Italia vince col Brasile e la febbre del Mundial si alza sempre di più coinvolgendo i ragazzi
in epici festeggiamenti sulle Ramblas. L’eroe della giornata è il mitico Paolo ‘Pablito’ Rossi e i tre lo
celebreranno mantenendo fede ad una ‘stranissima’ promessa fatta insieme.
Riccardo intanto approfitta del soggiorno prolungato per andare a trovare Sasha, un caro amico ai tempi del
liceo, ora finito in carcere a Barcellona per omicidio.
Alessandro e Lorenzo avevano chiuso i rapporti con lui in precedenza, mentre Riccardo ne era rimasto in
contatto tanto che Sasha gli aveva scritto una lettera raccontandogli le motivazioni della sua incarcerazione.
L’incontro con l’amico in carcere è molto toccante e i due si lasciano con la promessa di rivedersi molto
presto.
Frattanto Alessandro e Lorenzo non sanno se credere alle parole del mago e nel dubbio vanno a fare un
sopraluogo nel ritiro della Polonia. Qui pensano di aver intravisto Helena alla reception, tuttavia si rendono
conto che l’hotel in questione è blindatissimo e non potrebbero mai accedervi. I tre amici si confrontano sul
dà farsi ma non fanno altro che litigare, la situazione sembra degenerare ma a Riccardo viene
misteriosamente recapitata ‘la chiave’ per entrare nel ritiro polacco: sono le divise della Guardia Civil e dei
pass riservatissimi. I giovani si organizzano per giocare quest’ ultima disperata carta e alla fine riescono a
infilarsi nel ritiro. Sembra tutto filare liscio ma vengono scoperti all’improvviso dal direttore dell’hotel e
infine smascherati. Finiscono così al commissariato locale per il riconoscimento e chiusi momentaneamente
in cella. Qui trascorrono una notte da incubo ma fortunatamente l’indomani Carmelo, un amico di Sasha,
viene a liberarli pagando la cauzione: giusto in tempo per entrare al Nou Camp e vedere la semifinale con la
Polonia! E ancora Pablito sarà l’artefice di quella vittoria!
Riccardo è ebbro di gioia perchè il suo idolo calcistico gli ha regalato la leggendaria maglia numero 20 prima
di rientrare negli spogliatoi e inoltre si accorge che ha indosso veramente la collanina donatagli e quindi
pensa di aver contribuito a portare fortuna alla causa azzurra!
Ormai l’Italia è in finale e l’euforia del momento convince Ale e Lore ad andare a trovare Sasha e a
ringraziarlo di averli tirati fuori da quell’impiccio.
Finalmente il ricongiungimento avviene nel segno della loro indimenticata amicizia: Sasha chiede loro scusa
per essere sparito nel nulla e per averli delusi a seguito della pessima strada che aveva seguito. Infine si
congeda da loro invitandoli a recarsi dal suo amico Carmelo il quale gli avrebbe dato una sorpresa: sono i
biglietti per la finale in tribuna VIP e un voucher per una notte in un lussuosissimo hotel di Madrid.
Anche Carmelo andrà con loro, accompagnato dalla sorella Giovanna e dalla sua amica portoghese Gabriela.
Nel frattempo ricevono una soffiata da amici di Sasha i quali li avvisano che il ragionier Tarallo ed Helena
stanno recandosi in aeroporto per scappare.
Dopo un inseguimento al cardiopalma i tre riescono, grazie anche all’aiuto di Carmelo, a catturare il famoso
amministratore e a consegnarlo alla pubblica sicurezza locale. Mentre lasciano l’aeroporto de El Prat
riconoscono però Helena in coda alle biglietterie: è in procinto di partire per Madrid, ma non riuscendo a
trovare un volo libero subito, sta facendo il diavolo a quattro.
Gli amici, folgorati dalla sua bellezza, si lasciano dietro rabbia e rancore e la invitano a fare il viaggio con
loro in macchina verso la capitale.
Nel tragitto Lorenzo s’invaghisce della ragazza la quale decide di trascorrere la notte con lui in hotel. La
doppia vendetta è servita.
La finale del Bernabeu con la Germania Ovest incorona l’Italia regina del mondo e Rossi il suo re. Così
come i ragazzi trovano casualmente a Madrid le loro principesse: Alessandro s’innamora di Giovanna,
Lorenzo viene ‘rapito’ da Helena e Riccardo rimane folgorato da Gabriela dopo una notte di meravigliosi
festeggiamenti.
Dopo l’esperienza madrilena i tre amici allungheranno di qualche giorno il soggiorno in Spagna in
compagnia delle loro nuove compagne e torneranno così belli contenti in Italia. Quell’indimenticabile estate
dell’82 segnerà per sempre le loro vite e così anche il loro destino che prenderà una piega diversa da quella
che sembrava delinearsi prima della partenza.
La storia si conclude con i protagonisti che stanno prendendo un volo destinazione Rio de Janeiro per vedere
la prima partita della nazionale al mondiale 2014.
E con loro adesso c’è un amico in più: è Sasha.
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Temi e contenuti
L’amicizia, la passione per il bel calcio, la favola della nazionale italiana del ’82, la vendetta, il perdono.
Stile
Lo stile è fresco, divertente, pieno di battute e metafore colorite.
Punti focali per la vendita e la promozione
Il libro esce nella primavera del 2014 per anticipare l’evento calcistico dei mondiali 2014 in Brasile.
Contiene un’intervista esclusiva a Paolo Rossi nonché la prefazione dei giornalisti sportivi Carlo Nesti (ex
Rai) e Angiolo Radice (Mediaset).
Considerazioni finali complessive
Un filo conduttore lega il Mundial spagnolo a quello brasiliano del 2014. Un comune denominatore che
unisce i lettori della mia età e oltre che hanno vissuto le emozioni del ’82, con i ventenni-trentenni di adesso
che a quel tempo non erano nemmeno nati e sono in attesa magari della prossima Coppa del Mondo.
Il romanzo è molto divertente anche se lascia spazio alla riflessione sul dramma di alcuni ragazzi che in
quegli anni di piombo si erano infilati in strade molto pericolose.
Il testo inoltre porta all’attenzione del lettore il tema della amicizia e del perdono per l’amicizia tradita. In un
mondo dove i valori umani stanno sempre più perdendo importanza, l’amicizia deve rimanere ancora uno dei
capisaldi della nostra convivenza e non una bandierina da sventolare su Facebook.
Il calcio inoltre è descritto con gli occhi da appassionato del ‘gioco più bello del mondo’: calcio come
impresa sportiva, calcio come poesia, calcio come bellissima favola, come appunto quella degli azzurri
dell’82.
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