LABORATORIO PUC OLBIA Tavolo d`ambito: via Vittorio Veneto, via

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LABORATORIO PUC OLBIA Tavolo d`ambito: via Vittorio Veneto, via
LABORATORIO PUC OLBIA
Report 05 – 16 giugno 2015
Tavolo d’ambito: via Vittorio Veneto, via Barcellona e PRU Santa Mariedda, zona
Tannaule, PRU Isticadeddu e Pasana
Olbia, Museo Archeologico, ore 09:30 – 12:00
Finalità
Approfondimenti conoscitivi delle tematiche di interesse collettivo legate al tema dell’abitare e dei
servizi nella zona di Via Vittorio Veneto e dintorni, a supporto della redazione del nuovo Piano
Urbanistico Comunale, mediante il coinvolgimento degli abitanti, delle associazioni e di altri
portatori di interessi diffusi che operano nella città e nel territorio di Olbia.
Programma
- Registrazione partecipanti
-
Avvio dei lavori
-
Presentazione delle tematiche del Piano
-
Discussione
-
Conclusioni
Coordinamento del tavolo:
Sergio
Paolo
Paola
Veronica
Marianna
Dinale
Falqui
Rigonat Hugues
Saddi
Melis
Ati D:RH_Criteria
Ati D:RH_Criteria
Ati D:RH_Criteria
Ati D:RH_Criteria
Ufficio del Piano
Salvatore
Francesco
Privato
Privato
Comitato Isticcadeddu
Comitato Isticcadeddu
Comitato Isticcadeddu
Comitato Isticcadeddu
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Tecnico
Libero Professionista
Trasportista
Tecnico
Privato
Privato Loc.Tannaule
Privato
Partecipanti:
Fronteddu
Pasella
Tilocca
Pira
Derosas
Mele
Priarone
Vargiu
Isoni
Ena
Ena
Palitta
Sini
Sanna
Appeddu
Tosi
Melca
Addis
Mura
Piras
Sanna
Mellino
Palitta
Orecchioni
Pirradili
PierGianni
Rimedia
Daniele
Arcangelo
Giuseppe
Leonardo
Salvatore
Francesca
Pierina Raimonda
Angelo
Salvatore
Roberto
Alessandro
Maurizio
Gian Franco
Luciano
Tito
Salvatore
Paolo
Gianfranco
Giovanni
Piero
Bruno
Antonio
Maurizio
Avvio dei lavori
Introduce i lavori del Tavolo l’Assessore all’Urbanistica Carlo Careddu, con la presentazione del
gruppo incaricato della progettazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale e l’illustrazione delle
finalità del processo partecipativo; l'Assessore sottolinea il ruolo della componente politica, in
questa fase volutamente lasciato a margine per consentire ai partecipanti di lavorare in modo
autonomo e senza condizionamenti.
Presentazione delle tematiche del Piano
L’intervento introduttivo dei coordinatori del Tavolo, e progettisti del Piano, precisa le finalità del
Laboratorio di partecipazione, volto ad evidenziare criticità e proporre idee attuabili nel contesto
specifico dell’ambito oggetto di discussione e, più in generale, sul contesto urbano e territoriale di
Olbia.
Vengono illustrati alcuni elaborati cartografici, in particolare:
-
la tavola dello stato di attuazione del Programma di Fabbricazione, che identifica le diverse
zone urbanistiche e le aree destinate a standard in funzione del livello di realizzazione e
attuazione delle specifiche previsioni urbanistiche;
-
la tavola delle problematiche, che costituiscono allo stesso tempo anche aree con forti
potenzialità progettuali per il loro livello di trasformabilità e/o per la localizzazione strategica
all’interno del sistema urbano.
Discussione
Sicurezza idrogeologica
Un numero significativo di criticità, segnalate per l’area in questione, riguarda gli aspetti legati alla
sicurezza idrogeologica, in particolare:
-
la presenza di ostruzioni lungo i canali e l’ostacolo al deflusso costituito dai ponti a mare;
-
gli abitanti della zona Pasano esprimono una forte preoccupazione per le conseguenze sul
quartiere determinabili dalla deviazione del rio Seligheddu, intervento previsto nel Quadro delle
opere di mitigazione, in particolar modo per quanto riguarda le interferenze sulla rete dei
sottoservizi;
Per quanto riguarda il rapporto fra sicurezza idraulica e pianificazione urbanistica, i partecipanti al
tavolo evidenziano le seguenti criticità da considerare nello sviluppo del Piano:
-
le modalità con cui il nuovo PUC si potrà relazionare agli interventi previsti dal Quadro delle
opere di mitigazione del rischio idraulico approvato;
-
le implicazioni urbanistiche per le aree di espansione che ricadono in zone a rischio idraulico,
con particolare riferimento al piano di lottizzazione ubicato nei pressi della scuola elementare
di Isticadeddu;
-
la possibilità di spostare in zone sicure, opportunamente identificate e pianificate, le volumetrie
già realizzate in ambiti a rischio idraulico. A questo proposito i progettisti evidenziano che la LR
8/2015 prevede incentivi volumetrici per favorire la delocalizzazione del patrimonio edilizio che
ricade in ambiti a rischio idrogeologico; procedure di questo tipo possono rappresentare opere
di mitigazione del rischio da coordinare con il nuovo assetto urbanistico e con il Quadro delle
opere di mitigazione del rischio idraulico.
Mobilità
Dalla discussione emergono numerose considerazioni riguardanti il tema della mobilità, riassumibili
nei seguenti punti:
- congestione del traffico viario, soprattutto lungo la via Roma;
-
bassi livelli di accessibilità al nuovo Ospedale;
-
presenza di numerose strade senza uscita che necessitano di una ricucitura con la trama viaria
esistente, ad esempio via Marco Polo-via Barcellona in zona Tannaule;
-
inadeguatezza del tracciato di alcune strade, che necessitano di rettifiche all'assetto viario e di
una maggiore manutenzione: in particolare si citano la via San Severino (ancora di proprietà
privata, per la quale si chiede l’acquisizione da parte del Comune), via da Verrazzano, via
Marco Polo, via Gessi , via Capuano;
-
isolamento del quartiere di Isticadeddu, anche per quanto riguarda la sua connessione con i
servizi fondamentali;
-
assenza di collegamenti pedonali e ciclabili di sicura fruizione; in proposito si evidenzia la
necessità di incentivare la mobilità ciclo-pedonale, anche a supporto delle piccole attività
economiche e commerciali della zona;
-
necessità di una distribuzione più uniforme dei parcheggi;
-
realizzazione di un collegamento alternativo verso il liceo scientifico, a seguito della prossima
eliminazione del sottopassaggio ferroviario.
-
riqualificazione di Via Barcellona con la realizzazione di marciapiedi e illuminazione adeguata.
Servizi
In questa parte dell’abitato si registra una forte carenza di spazi verdi e spazi sociali; inoltre, la
localizzazione degli standard all’interno dei Piani di Risanamento non soddisfa le reali necessità del
quartiere (ad esempio viene citata la cessione in località Isticadeddu di circa 46 ha in ambito
agricolo).
Valorizzazione ambientale
L’esistenza del Rio Siligheddu all’interno del tessuto urbano non dovrebbe rappresentare solo un
elemento negativo o funzionale al deflusso idrico, ma potrebbe rappresentare una opportunità di
riqualificazione e connessione urbana ed essere restituito alla città come spazio pubblico di qualità
tramite la realizzazione di un parco lineare.
Una criticità ambientale evidenziata dai partecipanti, riguarda la presenza di tralicci elettrici ad
alta tensione, che attraversano il quartiere e la cui rimozione risulterebbe particolarmente gravosa.
Viene messo in evidenza come il tratto terminale del rio Seligheddu, dall’attuale sua foce fino alla
linea ferroviaria, possa rappresentare una opportunità per dare una maggiore connotazione di
Olbia come città d’acqua e offrire una inedita modalità di accesso al parco dell’artiglieria.
Elementi strategici
Per quanto riguarda la visione strategica a livello urbano, i partecipanti al tavolo evidenziano in
particolare il ruolo che potrà assumere la rete ferrovia a seguito dello spostamento della stazione
nell’area dello scalo ferroviario, in prossimità di via Sardegna, intervento già approvato e finanziato
dall’Assessorato regionale ai trasporti; la realizzazione dell’intervento prefigura nuove opportunità
di ricucitura urbana e riqualificazione delle aree attualmente occupate dalla stazione e di utilizzo
della linea ferroviaria che prosegue fino a Golfo Aranci, ad esempio come linea metropolitana di
superficie.
La maggior parte dei partecipanti riconosce gli impatti positivi futuri sia in termini di
decongestionamento dell’incrocio tra corso Umberto I/via San Simplicio sia per quanto riguarda la
modifica degli standard di sicurezza legati a una modalità di trasporto più compatibile con
l’ambito urbano, che quindi permetterebbe la riduzione delle barriere fisiche che ora dividono il
centro; viene inoltre rimarcata la necessità di far proseguire la linea ferroviaria verso la zona
industriale. L’arretramento della stazione infatti riduce il numero dei passaggi sull’incroci via San
Simplicio/via Umberto I e di conseguenza semplifica e riduce la complessità attuale di detto
incrocio.
Uno dei presenti, tuttavia, critica l’intervento finanziato per lo spostamento della stazione,
ritenendo preferenziale un intervento che riqualifica la stazione esistente e le aree ad essa
contigue, limitando contestualmente il costo complessivo dell'opera.
Il tavolo richiama inoltre la richiesta ai progettisti di conferire un orizzonte temporale ampio alle
previsioni del PUC, in termini di scelte strategiche che potranno essere implementate a lungo
termine, e la necessità di attivare politiche che permettano una maggiore offerta di edilizia
convenzionata.
Conclusioni
Le tematiche emerse maggiormente durante l’incontro riguardano il tema legato al rischio
idrogeologico e, nello specifico, le implicazioni riguardanti il recepimento nel nuovo Piano degli
interventi previsti dal Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico. In sede di formulazione
del PUC il tema potrà essere trattato attraverso l’utilizzo di strumenti propri del campo urbanistico
(perequazioni, crediti urbanistici, spostamento di volumi, ecc), nell’ottica di un equilibrio e una
relazione tra le diverse parti urbane e le direttrici territoriali e ambientali che le attraversano.
Analogamente, in relazione alle previsioni dei PRU, il PUC potrà indicare suggerimenti e linee guida
per una successiva variazione dei singoli strumenti attuativi, ad esempio, per quanto riguarda
ubicazione e reperimento delle aree a standard.
Molte criticità segnalate riguardanti la mobilità potranno trovare una prima soluzione con la
realizzazione degli interventi previsti dal Piano Urbano della Mobilità (ad esempio l’asse mediano)
e, in un orizzonte temporale più lungo, con la realizzazione dei collegamenti della linea ferroviaria
con il porto e l’aeroporto.
Infine, è da sottolineare che alcune tematiche emerse dalla discussione risultano in parte
contraddittorie, come la richiesta di un maggior numero di parcheggi ed il potenziamento della
rete stradale e parallelamente la necessità di sviluppare una mobilità lenta, attraverso la
realizzazione di una rete efficiente e sicura di percorsi ciclopedonali.
L’incontro si conclude con l’invito alla partecipazione ai tavoli tematici, che saranno organizzati
entro la prima metà di luglio, e alla consultazione dei materiali relativi agli incontri (report e
cartografia) nella pagina web dedicata (www.laboratorio-puc-olbia.it).
Sintesi grafica dei temi emersi durante l’incontro